FORD FIESTA INDIVIDUAL
Per distinguersi anche con una “piccola”
LAND ROVER DISCOVERY 4
Uno dei pilastri del fuoristrada “tout terrain”
5
Bugatti
Incredibilmente tutto
di Paolo Necchi
l mercato dell’auto va in vacan-
Case Costruttrici a molti dei loro di-
dell’immatricolato, indicando chiara-
za o per meglio dire non esce
pendenti, la conseguente mancanza
mente come più del 90% del mercato
dal suo stato comatoso e i conti
di introiti per il Fisco sui redditi dei
affronti un pesante passivo. Il mondo
nelle casse dello Stato non tornano.
lavoratori
le
dell’auto chiude il primo semestre con
Dopo il primo semestre, il conto eco-
continue perdite di bilancio dei mol-
un quasi 24% in meno di venduto ri-
nomico dell’erario langue per una se-
ti imprenditori del settore e dell’in-
spetto ad un anno, il 2011, in cui il
rie di mancate entrate che solo uno
dotto con conseguente mancato loro
mercato era già in pesante flessione.
sprovveduto poteva non preventiva-
versamento di tasse sugli eventuali
Se questi non sono dati allarmanti,
re. L’attività congiunta del Decreto
utili di bilancio. Il mercato dell’auto
io sono biondo platino. Chissà che
autonomi/dipendenti,
Il professor Monti si è sbagliato... estivo del 2011 e del Decreto “Salva
da tempo memorabile oramai mostra
per venirne a capo non serva anche
Italia” (da chi e da cosa??) ad oggi ha
dati con segni meno e l’incancrenir-
qua uno SPREAD o una moglie di un
dato questi strabilianti risultati: mi-
si di questa situazione è sempre più
Amministratore Delegato che faccia
nor incasso IVA pari a 1,25 miliardi
simbolo di un sistema in default. I
outing sui vizi sessuali del marito…in
di euro, minor incasso IPT pari a 65
dati UNRAE del mese di Giugno indi-
politica si pensava che questa sareb-
milioni di euro e quasi 100 milioni di
cano solo 5 marchi in attivo sui dati di
be stata la soluzione a tutti i nostri
euro di superbollo non incassato. Un
immatricolazione mentre i restanti 40
mali! Buona lettura e buone vacanze
bel risultato direi..non c’è dubbio! A
segnano pesanti perdite. Il dato è an-
da parte della nostra redazione.
questi dati chiarissimi si aggiungo-
cora più allarmante se si nota che co-
no dati “sommersi” quali gli stipendi
loro che fanno segnare un segno più
non più pagati dalle concessionarie e
sui loro dati rappresentano solo l’8%
3
S O M M A R I O
22
16
34
4
AGENDA MAILBOX LIFESTYLE AFTERMARKET
6 10 12 14
ON THE ROAD CITROEN C4 F O R D F I E S TA I N D I V I D U A L KIA VENGA LAND ROVER DISCOVERY 4 SUBARU FORESTER
16 22 28 34 40
h i stor y F O R D F I E S TA
46
PHOTOSHOOT L A M B O R G H I N I A V E N TA D O R
54
DREAMCAR BUGATTI
56 5
A G E N D A
Presto una nuova autostrada Approvata dal CIPE la Livorno-Civitavecchia
Il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha dato l’ok a inizio Agosto per una serie di lavori per la nuova autostrada tirrenica A12 Livorno-Civitavecchia. Un lavoro che punta a ridurre il congestionamento di tratti sovraffollati come quello della statale
Arriva la Up! automatica
Nuovo cambio robotizzato sulla piccola tedesca Novità in arrivo a breve per la piccola Up! Volkwagen ha annunciato infatti la commercializzazione di una versione dotata del cambio automatico
tirrenica a sud di Grosseto fino alle porte della capitale. Ancora sconosciuti i tempi di realizzazione mentre l’opera, della lunghezza di 206 Km, avrà un costo stimato di 2 miliardi di euro, totalmente finanziato dalla concessionaria SAT (Società Autostrada Tirrenica).
ASG, robotizzato a 5 marce. Il selettore potrà essere innestato su folle (N), retromarcia (R) o marcia normale (D), senza la posizione di parcheggio o in alternativa utilizzare il sequenziale (avanti-indietro della leva); non sono previsti però comandi al volante. Questo ASG permetterà di ridurre ulteriormente i consumi della piccola Up! grazie ad una nuova elettronica e sarà disponibile dal prossimo autunno sui motori 1.0 da 60 e 75 CV ma non sulle versioni BlueMotion.
Nuovo listino prezzi per l’Audi A3
La nuova versione della vettura tedesca sarà commercializzata a partire dal prossimo autunno Audi ha reso noto il listino prezzi della nuova A3, disponibile dal prossimo 15 Settembre (ma già ordinabile). I prezzi partono da 23.050 Euro nelle versioni Young, Attraction, Ambition e Ambiente. In attesa di conoscere gli equipaggiamenti e le dotazioni, Audi comunica che le Attraction, Ambition e Ambiente offrono di serie il sistema Audi Drive Select, mentre le sole Ambition e Ambiente includono la radio MMI con schermo a scomparsa da 5.8 pollici. Fin dal lancio sarà poi ordinabile il pacchetto Business, abbinato a qualsiasi motore e versione, pacchetto comprendente cerchi in lega da 16 pollici con disegno a 10 razze (solo
6
per la Young), pacchetto di navigazione, MMI Radio, cruise control, sistema di ausilio al parcheggio posteriore e fanali xeno plus con lavafari e luci diurne a LED (solo per le Ambition e Ambiente). L’opzione Business viene proposta a 1.850 euro per le Young, 1.550 euro per le Attraction, 1.900 euro per le Ambition e 1.450 euro per le Ambiente.
Luglio, mese pessimo per il mercato auto italiano Il calo di vendite si attesta oltre il 20% e la caduta sembra non avere fine
Caduta libera. Non c’è altra affermazione per poter descrivere l’andamento del mercato automobilistico italiano per quanto riguarda le nuove vendite ed immatricolazioni. Nel mese di Luglio si è registrato un calo superiore al 20%: le vendite di auto nuove hanno segnato su base annua un -21,4%, un risultato poco distante dal dato del mese precedente che si era attestato -24,4%. Il totale delle immatricolazioni è passato dalle 138.445 unità di Luglio 2011 alle attuali 108.826. Unrae non manca di far notare come il calo di 230.000 vetture rispetto all’anno scorso si sia tradotto in un mancato introito IVA pari a 1,5 miliardi di euro rispetto a un ipotetico anno con due milioni di immatricolazioni. Secondo l’associazione dei Costruttori esteri il superbollo e l’aumento dell’IPT si sono rivelati provvedimenti “inefficaci” per lo Stato se non controproducenti, ma addirittura “devastanti” per il settore. Tra le case più in calo troviamo Alfa Romeo (-32,6%), Ferrari (-64,6%), Maserati (-72,2%), Ford (-31,2%), Renault (-39,1%), Lancia/Chrysler (-27,3%) e Jeep (-40,1%). L’unica eccezione è quella della KIA che ha guadagnato addirittura il 34,8% rispetto ad un anno fa. Crescono invece le quote di auto a GPL e Metano, con un trend del 160% in più rispetto al 2011, con il 10% di mercato per il GPL e il 3,5% per il Metano.
Sospesa l’Area C a Milano!
Un parcheggio del centro ha vinto contro il Comune L’Area C è sospesa. Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello di un parcheggio in centro a Milano, Mediolanum Parking, che denunciava mancati introiti a causa della “Congestion Charge” voluta dalla giunta del capoluogo meneghino contro lo smog che attanaglia la città 365 giorni all’anno. La decisione ha avuto effetto immediato e dal 26 Luglio la circolazione dentro la cerchia dei bastioni è nuovamente libera. Ora toccherà al Tar della Lombardia fissare l’udienza di merito che non sarà comunque in atto prima della metà di Settembre. Il Comune comunque non si dà per vinto ha comunque già allo studio nuove limitazioni al traffico per il prossimo anno.
è record per la Galleria Ferrari
Moltissimi visitatori nel mese di Luglio a Maranello Quasi 35.000 visitatori. Tanti sono stati i tagliandi d’ingresso staccati nel mese di Luglio dalla Galleria Ferrari a Maranello, il museo che ospita le auto più belle che hanno fatto la storia del Cavallino Rampante. Fra le principali attrazioni, da segnalare la mitica 250 GTO, che rimarrà eccezionalmente esposta fino ai primi di Settembre, per festeggiare i 50 anni dalla nascita, oltre al “Tribute to Gilles” dedicato a Villeneuve. Il museo apre tutti i giorni (festivi compresi) con orario dalle 9.30 alle 19. Il biglietto intero costa 13 euro, mentre il ridotto (studenti, over 65 ed enti convenzionati) 11; per i bambini dai 6 ai 10 anni, accompagnatori disabili e militari il prezzo è di 9 euro.
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A G E N D A
Swift offre il navigatore
GPS gratis sulla piccola giapponese fino al 31 Agosto Promozione estiva interessante in casa Suzuki. Fino al 31 Agosto la Swift Navi Style viene proposta allo stesso prezzo della Style. Questo modello è dotato del navigatore satellitare MIO Moov M410 caratterizzato da un touchscreen da 4,3 pollici, la cartografia
Porsche compra Nardò
L’impianto pugliese è ora della casa tedesca Senza dubbio un bel colpo quello messo a segno la scorsa primavera da Porsche. La casa di Stoccarda ha infatti acquistato il centro prove di Nardò, un impianto caratterizzato da un circuito di 6,2 km per le prove di handling (che riproduce le curve più famose dei
aggiornata di 23 paesi europei TeleAtlas e alcuni servizi come IQ Routes per il calcolo dell’itinerario ottimale attraverso le informazioni degli altri guidatori, LearnMe per controllare lo stile di guida e fornire itinerari personalizzati, la funzione assistente di corsia, la visualizzazione degli svincoli, autovelox e tutor, le istruzioni per la corsia giusta nelle autostrade e l’indicazione vocale dei nomi delle vie in cui svoltare.
tracciati nel mondo) e dal celebre anello di 12,5 km per i test di durata ad alta velocità, dotato di quattro corsie con 16 metri di carreggiata, con una inclinazione variabile dal 4% al 22,5%, tale da compensare la forza centrifuga fino a 240 km/h. Inoltre a Nardò ci sono anche 40 km di percorsi off-road, centri prova per le omologazioni, 16.000 metri quadri di officine e percorsi per la verifica della rumorosità. Tutto quel che occorre per sviluppare al meglio un’autovettura.
A Settembre arriva la nuova VW Golf
Debutterà in un museo di Berlino, ma per il grande pubblico l’appuntamento è al Salone di Parigi 4 Settembre 2012, Neue Nationalgalerie di Berlino. Queste sono la data e la location comunicate da Volkswagen per conoscere in anteprima la nuova Golf serie VII, una preview riservata agli addetti ai lavori che si terrà quindi all’interno delll’importante museo d’arte moderna della capitale tedesca. Il pubblico però dovrà attendere qualche settimana in più per poterla vedere e toccare da vicino, più precisamente i fan dovranno attendere il Salone di Parigi, previsto dal 29 Settembre al 14 Ottobre 2012. Nulla è finora trapelato sullo stile della Volkswagen più venduta del mondo, ma è facile immaginare che il design segnerà più un’evoluzione che una rivoluzione rispetto all’attuale Golf. Nuovo invece il pianale in quanto la nuova Golf sfrutterà la piattaforma modulare MQB, quella che fa da base alla
8
nuova Audi A3, alla nuova Seat Leon e ad una lunga lista di vetture ancora da presentare in seno al grandissimo gruppo automobilistico che fa capo al marchi di Wolfsburg. Altra novità certa è che la gamma motori potrà contare sul nuovo 1.4 TSI dotato di sistema “shut-off” per la disattivazione dei cilindri e conseguente riduzione dei consumi. Appuntamento quindi il 4 Settembre a Berlino per le prime foto e i dati tecnici sul modello più rappresentativo della casa tedesca.
? a t o l i p n u ? i e r Se o t a z z i n a g ? r a o d n n u e i i z a Se ’ n u o m a e t n ? u à i t i l a i H b i s i v a t s u i g a l i o Vu
è la risposta! Contattaci raffaella.menegoni@motormedia.it tel. +39 039 9289509 www.motormedia.it
M A I L B O X
Incidente...senza assicurazione Se uno dei due non è assicurato, chi ci rimette?
Norme diverse tra gli stati UE Dotazioni di sicurezza differenti per chi viaggia
ent. Redazione, vi scrivo a nome di mio fi-
iamo un gruppo di amici che quest’an-
glio, il quale è stato vittima di un episodio
no ha deciso di fare una vacanza “on the
abbastanza increscioso: è rimasto coinvol-
road” in giro per l’Europa. Navigando su
to in un incidente stradale in quanto un’auto con
internet ho scoperto che nei diversi paesi euro-
tre rumeni a bordo è passata con il semaforo ros-
pei non vige la stessa legislazione in materia di
so, travolgendolo e spedendolo contro un palo. I
dotazioni di sicurezza sulle autovetture. Cosa mi
suddetti però erano sprovvisti di assicurazione! I
consigliate di mettere a bordo prima di partire?
Carabinieri hanno provveduto alle rilevazioni del
Daniele - Lissone (MB)
caso ma noi come possiamo fare per i risarcimenti materiali all’autovettura (pressoché distrutta) e fisici (ricovero per accertamenti e contusioni varie)? Grazie. Antonia - Firenze (FI)
E
ssere coinvolti in un incidente è sempre un problema, in questi casi diventa decisamente più grande. L’assistenza di un avvocato di comprovata espe-
rienza nella gestione della tutela dei diritti derivante dalla circolazione stradale in caso di scopertura assicurativa, che denota un aspetto criminale e di mancanza di rispetto verso gli altri per le proprie responsabilità civili, è indispensabi-
querelante, l’esposizione circostanziata dei fatti, dinamica
N
dell’incidente, richieste pecuniarie di risarcimento. Nei casi
Croazia e in Bosnia), in altri è obbligatorio l’estintore (Au-
come il suo ci si può rivolgere al Fondo di Garanzia per le
stria, Grecia, Estonia, Lettonia, Lituania, Belgio, Polonia,
vittime della strada che risarcisce i danni (solo quelli alla
Romania, Islanda e Bulgaria) e il kit di pronto soccorso
persona) subiti da un veicolo non identificato e quelli patiti
(Austria, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Slovenia, Re-
(danni fisici e materiali superiori ai 500 euro) da un veicolo
pubblica Ceca, Grecia Estonia, Lettonia, Lituania, Roma-
senza assicurazione. Ovviamente il consiglio è di farsi asso-
nia, Ungheria, Slovacchia e Bosnia). In moltissimi Stati
lutamente assistere da un legale perchè resta il fatto che il
tra quelli citati sono obbligatori due accessori di cui vige
danno è stato provocato da una persona senza assicurazio-
l’obbligo anche in Italia, ovvero il giubbotto catarifran-
ne per cui la responsbilità è tutta sua ed in ogni caso deve
gente (per quando si scende dall’autovettura su strade
pagare i danni cagionati.
extraurbane e autostrade) e il triangolo di segnalazione.
le non solo per sporgere la querela ma anche per seguire il procedimento penale conseguente quale difensore della persona offesa. La querela deve contenere: le generalità del
on conoscendo quali Stati andrai ad attraversare, è difficile darti una risposta precisa. In alcuni Paesi è obbligatorio avere a bordo le lampadi-
ne di scorta per i fari anabbaglianti ad esempio (come in
Altresì, numerose auto vendono vendute sul territorio italiano già con una scatoletta contenente alcune luci di
10
ricambio. Il nostro consiglio è quello di dotarti di un piccolo estintore (sempre molto utile, indipendentemente da dove ti rechi) da 1 o 2 Kg di classe ABC a CO2 o polvere, da collocare in un posto facilmente raggiungibile (sotto il sedile, ad esempio) e una cassetta di Pronto Soccorso sufficientemente fornita. A tal proposito, abbiamo deciso di decicare una parte della nostra rubrica Aftermarket di questo numero proprio alle dotazioni di sicurezza, oggetti che si possono tranquillamente comprare online senza il bisogno di dover girare negozi e perdere così tempo prezioso.
Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it
Nuovi incentivi in arrivo?
Come installare un impianto a gas sulla propria vettura?
Limitazioni sul noleggio auto
Quali sono le norme vigenti per le varie compagnie?
o sentito recentemente parlare di nuovi
ent. Redazione di MotorMedia Speed, vi scri-
incentivi per acquistare un’auto nuova
vo poiché sto organizzando un viaggio in
contenuti nel Decreto Sviluppo appro-
Gran Bretagna per il mese di Ottobre dove,
vato qualche giorno fa. Vorrei cambiare la mia
insieme alla mia ragazza, vorremmo girare sia l’In-
Renault Twingo che oramai ha qualche centi-
ghilterra che l’Irlanda con un’auto a noleggio presa
naia di migliaia di chilometri alle spalle. Sapete
in aeroporto quando atterreremo. Ci sono dei limiti
da quando saranno in vigore e se ci sono deter-
particolari e/o legislativi? Avete qualche compa-
minate classi di veicoli che ne beneficiano o se
gnia da consigliarci come rapporto qualità prezzo?
sono per tutti?
Marcello - Settimo Torinese (TO) Annamaria - Lamezia Terme (CZ)
C
ara Annamaria, il nuovo Decreto Sviluppo varato dal Governo Monti a inizio Agosto prevede si degli incentivi per l’acquisto di nuove auto (fino
a 5.000 € per tre anni) ma sono ristretti ad auto elettriche o ibride a basse e bassissime emissioni di CO2. Il 70% dei fondi è riservato però alle auto aziendali o per l’uso di terzi cioè destinate al servizio pubblico (come taxi, navette, car sharing, etc), con contestuale rottamazione di vecchie auto con una data di immatricolazione più vecchia di 10 anni. Un Decreto, a nostro avviso e non solo, che non avrà effetti significativi sulle
diesel o gas. Si tratta, quindi, di una misura finalizzata
E
alla sperimentazione e alla diffusione di flotte pubbliche
glia esplorare in libertà un paese senza essere vincolati da orari
e private di veicoli a basse emissioni, con particolare
e tratte dei mezzi pubblici quali treni e pullman. Questo sistema
riguardo ai contesti urbani, e non di un piano incentivi
offre inoltre la possibilità di prendere possesso di un’auto in un
per lo svecchiamento del parco circolante in genera-
luogo A e riconsegnarla, generalmente senza sovrapprezzo, in
le. Se hai intenzione quindi di sostituire la tua Renault
un luogo diverso B. In Gran Bretagna operano le più importanti
Twingo con una vettura ibrida o elettrica potrai usufrui-
agenzie di noleggio al mondo quali Hertz, Avis, Europcar e Bud-
re di questi ecoincentivi (troverai maggiori informazioni
get, tutte presenti nei principali aeroporti dello Stato. Non cono-
a riguardo nei vari concessionari), altrimenti... non ti
scendo le date precise del viaggio di Marcello, abbiamo fatto un
resta che pazientare ancora e aspettare tempi migliori.
confronto tra queste ipotizzando ritiro e consegna all’aeroporto
vendite di vetture ai privati in quanto ancora poco “avvezzi” all’ibrido, auto che comunque tuttora hanno un costo ben superiore alle normali autovettura benzina,
sistono diverse compagnie di car renting che operano in tutto il mondo e, ovviamente, esse sono presenti anche nella quasi totalità degli aeroporti più importanti. La scel-
ta dell’auto a noleggio è senza dubbio vantaggiosa qualora si vo-
di Heatrow (Londra), dal 13 al 20 Ottobre. Prenotando in data odierna (4 Agosto), ecco quali sono i costi più bassi: Budget si aggiudica la palma di più conveniente con 155,76 € seguita da Europcar (170,69 €), Hertz (173,67 €) ed infine Avis (189,01 €). Attenzione però che quanto incluso nelle offerte delle compagnie potrebbe differenziare, soprattutto a livello assicurativo ed è bene informarsi dettagliatamente onde evitare sorprese e pagare centinaia di euro in più al momento della riconsegna. Altresì, non tutte consentono di guidare ai più giovani: in UK, ad esempio, Budget, Avis e Hertz applicano un surplus di 30 £ al giorno se il guidatore è tra i 23 e i 25 anni. Confrontando globalmente le offerte e quanto è incluso a livello assicurativo, la nostra scelta di noleggio, in questo caso, cadrebbe su Europcar.
Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it
11
L I F E S T I L E
Corvette C6 Duffel Bag
Mazda Sunglasses
Quanti usi può avere questa borsa da viaggio? è sicuramen-
Design classico ma stile trendy per questi occhiali da
te della dimensione giusta per una gita fuori porta, per an-
sole targati Mazda. Montatura in acciaio con parte fi-
dare in palestra o altro ancora. Ha le dimensioni giuste da
nale in blu, questi occhiali sono dotati di lenti grigio
“bagaglio a mano” per l’aereo ed inoltre è costruita con ma-
fumé polarizzate e dal design unisex. Offrono prote-
teriali ad alta resistenza. Tra le caratteristiche troviamo una
zione UV400 contro i raggi ultravioletti del sole. Nel-
tasca frontale con cerniera e porta cellulare, tasche laterali
la confezione è compresa una pratica custodia rigida
in rete, tracolla regolabile con imbottitura confort. Completa
e il panno antistatico per la pulizia delle lenti. Sono
il tutto il bel logo Corvette C6. Può essere vostra per 49,99
disponibili al costo di 45 £ (più spese di spedizione)
$ (spese di spedizione escluse) dal sito www.corvettestore-
sull’online store raggiungibile al link www.everything-
online.com
mazda.co.uk
Ombrello Fibermatic XL SQUARE
Gemelli McLaren in carbonio
In due, all′asciutto, anche sulle piste bagnate: grande
Un accessorio senza dubbio particolare dalla finalità pu-
ombrello targato Ford Motorsport, diametro di 130 cm,
ramente stilistica e glamour. Stiamo parlando di questi
offre riparo anche ad altri ospiti. Bastone in fibra di ve-
gemelli per camicia targati McLaren: realizzati in fibra di
tro, morbida impugnatura nera, rivestimento bianco-blu
carbonio e alluminio, hanno una lavorata parte superiore
in nylon e custodia in coordinato. Maggiore protezione dal
traforata in alluminio lucido mentre il resto del pezzo è
vento grazie alla qualità windproof, rivestimento in Teflon,
finemente sagomato in nero opaco, con impressi i loghi ai
idrorepellente e antisporco, impugnatura nera con tasto di
lati; completa il tutto un peso davvero leggerissimo. Que-
azionamento colorato. Disponibile su ford.cwshops.com al
sto vezzo stilistico è in vendita sul McLaren Shop al costo
prezzo di 33,90 €.
di 175 £, che nella moneta dell’eurozona si traducono in
Una comoda borsa...dall’anima americana
Da Ford un super ombrello per ogni occasione
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Occhiali “a mandorla” per i fan del marchio giapponese
Un tocco fashion e tecnologico alla propria camicia
circa 222 €.
T-Shirt Stig Standing
Koenigsegg Agera R 1:43
Gli appassionati sanno chi è ma nessuno lo conosce. Da
Questo modello speciale, in scala 1:43, è una replica di
anni icona del programma televisivo britannico Top Gear,
alta qualità e molto dettagliata della prima Koenigsegg
The Stig è il pilota che non parla e non si mostra, viene
Agera R, presentata al Salone dell’Auto di Ginevra a ini-
sempre ripreso con tuta, casco e guanti bianchi ed è co-
zio 2012. Il modello è bianco con inserti rossi e strisce
lui che mette alla frusta (con estrema capacità) qualsiasi
di carbonio, inserito all’interno della sua teca in policar-
auto stradale e da corsa. Se siete suoi fans non potete
bonato. La Koenigsegg Agera R in scala 1:43 è realizza-
non avere una t-shirt rappresentativa di The Stig. Questa
ta dalla FrontiArt con precisione artigianale e con le più
in particolare è una novità della collezione a lui dedicata,
recenti tecniche di modellazione. In vendita sullo store
disponibile sullo store ufficiale del programma a 17.45 £.
della casa svedese al costo di 135 $.
Orologio a led Up!
Valigetta Rimowa by Porsche
Per il piacere di sapere sempre l’ora esatta: l’orologio
Questa valigetta porta computer targata Porsche è realiz-
da polso a LED nero indica l’ora e la data in blu con la
zata in policarbonato, con stemma monocromatico sulla
semplice pressione di un pulsante. Modello di pregio
parte anteriore. Adatta per computer portatili fino a 15
costituito da 3ATM e vetro riflettente con stampa bianca
pollici. Interno imbottito. Chiusura a velcro per il fissaggio
del logo Up! Il cinturino in silicone, facile da pulire, ha
del computer portatile. Separazione laterale per l’ulterio-
una raffinata chiusura di acciaio inox. Colore nero. Uni-
re fissaggio di computer portatili più piccoli. 2 scomparti
sex. Un piccolo e pratico accessorio per essere sempre
separati sul coperchio per cellulare, penne, ecc. Chiusura
“in tempo” insieme alla vostra piccola Volkswagen Up!
lampo continua. Colore nero. Dimensioni: circa 39 x 27 x
In vendita sullo store ufficiale accessori.volkswagen.it
5 cm. Acquistabile sul sito “Driver’s Selection by Porsche
al prezzo speciale di 32,94 €.
Design” al prezzo di 131,16 €.
La Maglietta con la M maiuscola targata Top Gear
Per avere la piccola VW a portata di polso
Il modellino di una delle auto più veloci del mondo
Il vostro laptop ovunque col design “Made in Stuttgart”
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A F T E R M A R K E T
My BMW Remote
Tenere sotto controllo la vostra BMW via smartphone
Xway Tetrax Geo
Un comodo porta-gps universale per l’auto
My BMW Remote è l’app per iOS e Android della casa tedesca
Xway Tetrax GEO è un innovativo supporto per ag-
per i suoi clienti. Essa consente di controllare alcune funzio-
ganciare universalmente il vostro navigatore satelli-
ni dell’auto direttamente dal proprio smartphone: grazie alla
tare durante la guida. è realizzato mediante magneti
tecnologia BMW ConnectedDrive, ad esempio, l’app permette
e clip potenziati, è dotato di una struttura in gomma
di aprire o chiudere le portiere, gestire il climatizzatore (solo
termoplastica specificatamente studiata per sostenere
per la BMW X3 prodotta da marzo 2011), suonare il clacson
la gran parte dei navigatori satellitari in commercio.
da remoto per trovarla in un parcheggio, regolare e attivare
Pratico, leggero e poco ingombrante, offre la possibi-
le luci, cercare destinazioni mediante Google e caricare il per-
lità di interagire sul navigatore senza limitazione del
corso sul navigatore integrato, oltre a ottenere la posizione
campo visivo e in modo assolutamente stabile e sicu-
indicativa della vettura su una mappa.
ro. Disponibile su www.tetrax.com al costo di 34,50 €.
Campingaz Powerbox TE 28 L
Portaoggetti Smart Case
Powerbox TE 28 L Deluxe, realizzato da Campingaz, è dotato di
Smart Case propone un comodo vano porta-oggetti da ag-
un sistema che permette un duplice utilizzo: invertendo la presa
giungere all’interno dell’auto qualora quelli di serie non siano
di collegamento è possibile riscaldare la ghiacciaia o abbassare
sufficienti per riporre varie ed eventuali che “popolano” il vo-
la temperatura interna fino a -18°C rispetto alla temperatura
stro abitacolo. Dotato di bi-adesivo nella parte inferiore, que-
esterna, conservando così a lungo i cibi o le bevande fredde. Il
sto accessorio è provvisto di una chiusura scorrevole e inter-
sistema di controllo batteria ne permette, inoltre, un sicuro uti-
no con fondo vellutato proprio per accogliere al meglio piccoli
lizzo perchè protegge la batteria dell’auto senza scaricarla. Ca-
oggetti come chiavi, occhiali, monete e altro. Disponibile nei
pacità 28 litri. Costo: 95 € presso MediaWorld o altri online store.
negozi di accessori per auto ad un prezzo indicativo di 12 €.
Un pratico frigorifero da auto per i vostri pic-nic
Se volete più cassettini nella vostra auto, ecco la soluzione
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Thule EuroClassic G6 LED 929
Kit di primo soccorso Traveller
Trasportare tre bici con un accessorio solo
La salute in auto viaggia di pari passo con la sicurezza
Thule è da sempre uno dei marchi più attenti al trasporto in
Anche il kit di pronto soccorso da viaggio è un accessorio molto
auto di oggetti ingombranti come sci, snowboard e biciclet-
utile da tenere nella propria auto, considerando anche il fatto
te. Proprio queste ultime sono il soggetto di questo acces-
che in molti Stati (come la vicina Austria) è obbligatorio averlo
sorio che consente il trasporto di tre bici in tutta comodità.
a bordo. Questo in particolare è targato Traveller e contiene
è provvisto di esclusive luci LED per la massima visibilità in
istruzioni base, forbici pinzette e aghi /spilli di sicurezza, bende
ogni condizione e di un pratico sistema di fissaggio al gancio
e garze sterili di ogni dimensione, bende all’ossido di zinco, na-
traino progettato per adattarsi alla maggior parte delle auto.
stro adesivo, cerotti, compeed (cerotti per le vesciche), crema
La funzione basculante con un ampio angolo di inclinazione
antisettica e disinfettante, salviette usa e getta antisettiche,
consente di accedere al bagagliaio anche con le bici montate
forbice, pinzetta, spille di sicurezza, guanti in lattice, termome-
sul portabici. Prezzo a partire da 600 €.
tro sublinguare, punti provvisori 3M. Costo: 35,78 €.
Estintore per auto cl.ABC
Twister svita/avvita ruote elettrico
La sicurezza non è un optional in auto!
In caso di foratura un valido aiuto
15 Molti sottovalutano questo aspetto ma per essere vittima di un
Forare già di per sé è una grande scocciatura. Smontare
incendio sulla propria auto basta veramente poco: un difetto di
la ruota dal mozzo è un’operazione semplice ma che ri-
fabbricazione, un corto circuito, una fuoriuscita di liquidi o altro.
chiede una certa forza fisica. Ecco che allora ci viene in
Di serie non è previsto un estintore sulle auto ma sarebbe bene
aiuto questo comodo oggetto realizzato da Twister: un
dotarsi di uno di questi a bordo. In commercio ne esistono vari
avvita/svita bulloni elettrico ricaricabile tramite presa a
tipi ma, a nostro avviso, un buon compromesso potrebbe es-
12V (lunghezza cavo: 4 metri) con due adattatori per
sere un estintore da 2 Kg certificato per incendi ABC (polvere o
bulloni e viti da 17/19 e 21/23 mm. Disponibile su www.
CO2). In commercio si trovano a partire da 30 €.
lampa.it.
O N T H E R O A D
16
D
opo sei lunghi anni di onorata
masto ben poco per non dire quasi nulla.
4,33 m di lunghezza (+5 cm), 1,79 m di
carriera e un primo restyling da-
L’estetica della nuova C4 riflette infatti
larghezza (+2 cm) e 1,49 m d’altezza (+3
tato 2008 Citroën ha presentato
ampiamente gli ultimi sviluppi dello stile
cm), misure che consentono un capienza
sul mercato la nuova Citroën C4, seconda
francese anticipati, già nel 2008 sulla Ci-
del bagagliaio di ben 408 litri. Più ampia
generazione di una vettura che ha porta-
troën C5, sulla nuova C3 e nelle “sportive”
invece la scelta di tinte per la carrozzeria
to buoni risultati commerciali al marchio
DS3 e DS4. Le dimensioni della nuova C4
(dieci) e per la dimensione dei cerchi che
del Double Chevron e un ottimo ritorno
sono rimaste simili al modello precedente
variano oggi da 16’’ a 18’’. La Citroën C4
d’immagine derivato da una serie infinita
ed hanno guadagnato qualche centimetro
punta molto sul comfort, che dai tempi
di trionfi nei rally. Della vecchia C4 è ri-
in più che dovrebbe migliorare l’abitabilità:
della DS è uno dei punti di orgoglio della
C4 d’avanguardia Citroën non si smentisce e sforna un’altra ottima vettura
17 Casa francese. Gli interni utilizzano mate-
tre livelli d’intensità della climatizzazione
riali di prima qualità ed equipaggiamenti
(basso, medio, intenso) e definire il colore
poco usuali per il segmento C, come sedili
del quadro strumenti (da bianco a blu). La
anteriori con regolazione lombare elettri-
nuova C4 è inoltre equipaggiata con nu-
ca e funzione “massaggio”, presa elettrica
merosi dispositivi elettronici di assistenza
da 230 V, la possibilita di “personalizzare”
alla guida come l’avviso di superamento in-
l’ambiente scegliendo tra quattro segnali
volontario delle linee di carreggiata (ASL),
acustici polifonici per gli indicatori di dire-
fari bi-xeno adattivi, assistente al parcheg-
zione laterali e per il segnale d’emergenza,
gio Easy Parking System, sistema di sor-
Restyling corposo per la nuova C4 che presenta innovazioni e affinamenti sia per quanto riguarda la carrozzeria che per la meccanica, come sempre all’avanguardia.
O N T H E R O A D
veglianza dell’ angolo morto, regolatore e limitatore di velocità con memorizzazione. Debutta sulla nuova Citroën C4 anche il nuovo servizio Citroën WiFi On Board che permette di collegarsi a Internet: il sistema è composto da un modulo WiFi situato nel veicolo che offre una connessione wireless continua e funziona con la scheda SIM della chiave 3G/3G+ Internet che il cliente può richiedere all’operatore scelto. Sulla Citroën C4 la parte del leone la fanno senz’altro i motori turbodiesel, anche in versione 1.6 e-HDi 110 FAP dotata di start/ stop e cambio manuale pilotato a 6 rapporti. Quest’ultima emette appena 109 g/ km di CO2 e sono ormai pronte le varianti da 99g/km. Le altre unità a gasolio sono il 1.6 HDi 90 FAP (5 marce manuale) e il 2.0 HDi 150 FAP (6 marce). Su tutte le nuove Citroën C4 sono stati adottati pneumatici Michelin Energy a bassa resistenza al rotolamento (si risparmiano CO2 per oltre 5 g/ km e 0,2l di carburante ogni 100 km) e si è fatto uso per il 15% della massa totale di materiali riciclati: le modanature sono in poliammide riciclato, mentre il suppor-
18
liamo l’Intelligent Traction System, dispo-
Entrando nella vettura, la prima impressio-
sitivo
particolarmente
ne è estremamente positiva: i sedili sono
discreto nell’intervento. Troviamo inoltre
ampi e confortevoli. Il posto guida con-
Citroën Touch, il sistema gratuito di assi-
sente un’ideale visibilità tanto anteriore
stenza attivo 24 ore al giorno di Citroën,
quanto posteriore. I materiali plastici della
che integra un congegno di geolocalizza-
console centrale sono morbidi al tatto. La
zione del veicolo a supporto del guidatore.
qualità generale di livello superiore è con-
In caso di incidente il sistema invia infatti
fermata anche dai comandi che circondano
in autonomia un messaggio alla centrale
lo schermo multimediale, accuratamente
e fornisce dati sulla posizione del veicolo,
rifiniti da sottili bordi cromati. Messa in
in modo da accelerare eventuali operazioni
moto la vettura, la rumorosità risulta parti-
di soccorso o di recupero della vettura in
colarmente ridotta. Il quattro cilindri HDI è
panne. I quattro livelli di allestimento della
piuttosto grintoso senza risultare mai bru-
nuova C4 si chiamano Attraction, Seduc-
sco. La vettura ha dimensioni abbastanza
tion, Business ed Exclusive. Il listino parte,
generose, eppure l’attenzione al conteni-
per le motorizzazioni a benzina, dai 17.000
mento delle masse e l’assetto ben studiato
euro della Citroën C4 1.4 VTi 95 Attraction
garantiscono un comportamento davvero
per arrivare ai 23.2000 euro della 1.6 THP
brillante, anche in curva e nei cambi di di-
155 CMP-6 Exclusive. La Citroën C4 a ga-
rezione veloci tipici del misto collinare. Le
solio ha invece un prezzo base di 19.300
sospensioni assorbono bene le asperità del
euro, riferito alla 1.6 HDi 90 FAP Attrac-
fondo senza coricarsi eccessivamente in
tion. La C4 1.6 e-HDi 110 Fap CMP-6 Busi-
curva: un compromesso ideale, frutto della
to della griglia alla base del parabrezza è
ness costa 22.800 euro, mentre il top della
celeberrima esperienza Citroën in tema di
realizzato in polipropilene riciclato. Per le
gamma è rappresentato dalla 2.0 HDi 150
sospensioni attive. Lo sterzo è progressivo,
motorizzazioni a benzina la gamma della
Fap Exclusive, che viene venduta a 25.350
leggero in manovra e più rigido durante la
nuova Citroën C4 si apre con il 1.4 VTi 95,
euro. La nostra prova su strada ha messo
marcia autostradale, mentre la frenata si
dotato di cambio manuale 5 marce. Stessa
in luce le ottime caratteristiche della Ci-
è rivelata pronta ed immune da affatica-
trasmissione per la versione 1.6 VTi 120,
troën C4 HDi FAP da 150 cavalli. Si tratta
mento, anche dopo bruschi interventi rei-
che può avere in opzione l’automatico 4
del top di gamma, capace di prestazioni
terati in un breve lasso di tempo. Grande
marce, mentre la sportiveggiante Citroën
al vertice del segmento. Da sottolineare
l’attenzione mediatica intorno all’innova-
C4 1.6 THP 155 utilizza il robotizzato 6
rotondità di funzionamento, silenziosità
tiva Citroën C4 e-HDi 1.6 da 110 cavalli.
marce. Tra le molte innovazioni tecnologi-
di marcia, prontezza del propulsore e ge-
Questa variante si inserisce nella politica di
che presenti nella nuova Citroën C4 segna-
nerale sensazione di qualità e robustezza.
sviluppo sostenibile e responsabile caldeg-
antipattinamento
19
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20 giata da Citroën con il sistema eHDi Micro
posito alternatore in soli 400 millisecondi
porto di qusto dispositivo vi è anche un
Hybrid, ovvero l’innovativa tecnologia Stop
senza rumore o vibrazioni ed è presente
contatore che visualizza il tempo di fermo
& Start Citroën. Il motore si spegne e riac-
anche l’E-booster, sistema di stoccaggio
vettura, fornendo un calcolo reale sul gua-
cende senza vibrazioni, lasciando operativi
dell’energia durante il funzionamento nor-
dagno istantaneo. Da rilevare che, già al di
tutti i dispositivi di bordo dato che vi è una
male del veicolo, che usa l’energia accu-
sotto degli 8 km orari il motore comincia
batteria che si ricarica quando il motore è
mulata per il riavviamento. La batteria non
a spegnersi iniziando così il risparmio di
in frenata. Quando il motore si ferma allo
subisce così alcuna usura e provvede solo
energia. Anche il peso della vettura è stato
stop, viene poi riavviato grazie ad un ap-
all’avviamento principale dell’auto. A sup-
limitato, con una conseguente diminuzione
“Questa nuovaC4 ha tutti i crismi per competere con la concorrenza. Forse il suo unico vero punto debole è l’essere nata in un momento sbagliato di mercato...”
21 dei consumi. In generale dunque possiamo dire che questa nuova generazione della Citroën C4 ha tutti i crismi per competere con l’agguerrita schiera di concorrenti e che forse il suo unico vero punto debole è l’essere nata in un momento sbagliato di mercato...ma questa non è una colpa ed è una male comune.
La nuova Citroen C4 adotta anche un sistema ibrido di Start&Stop con funzione di ricarica delle batterie in fase di frenata.
O N T H E R O A D
22
L
e origini della Fiesta risiedono nei
seguito alla crisi petrolifera, il Comitato di
infine per “Fiesta” in quanto era una parola
primi anni settanta, quando il presi-
Direzione Ford diede il via libera al “Proget-
dinamica e che omaggiava la nuova allean-
dente della società americana Henry
to Bobcat”, soprattutto per via delle carat-
za tra Ford e Spagna. A distanza quindi di
Ford II decise di realizzare una vettura
teristiche della vettura: compatta, leggera
quasi 30 anni oggi Fiesta è uno dei simboli
compatta, a basso costo, da vendere sui
e dai consumi ridotti. Il nome definitivo
del marchio Ford ed uno dei suoi più im-
mercati europei. Il primo passo fu cercare
Fiesta non venne scelto fino al 1974, quan-
portanti successi. Oggi, è possibile posse-
di costruire un nuovo impianto di assem-
do la Ford restrinse l’iniziale lista di 50
dere una Ford Fiesta molto particolare..
blaggio ad Almussafes vicino a Valencia
nomi a 5: Bravo (proprio quello usato poi
oserei dire customizzata per i più clienti
con l’appoggio del Re Juan Carlos, appena
da FIAT), Fiesta, Amigo, Strada e Pony. Fu
esigenti. Si chiama Fiesta individual ed è
incoronato sovrano. Nel dicembre 1973, in
Henry Ford II a scegliere il nome, optando
già al primo sguardo si capisce che stata
Grinta da vendere Ford Fiesta Individual in prova sulle strade di Monte Carlo
concepita proprio per i palati più esigenti.
smi per piacere ad un ampio target di po-
Con il suo stile improntato al “Kinetic De-
tenziali acquirenti. Nella sua versione Indi-
sign” (il nuovo linguaggio stilistico della
vidual questo tema viene ovviamente
casa statunitense), la Fiesta in questi anni
enfatizzato da un “mood” estetico che striz-
di presenza sui mercati non ha certo man-
za pesantemente l’occhio agli amanti delle
cato di raccogliere consensi ed oggi, a di-
vetture che non passano inosservate e che
stanza di 4 anni, la sua linea risulta infatti
ti piacciono solo a guardarle da ferme. A
essere ancora perfettamente attuale ed
testimoniare questo input dato dai designer
originale. Senza dubbio, uno dei pregi della
Ford lo spoiler posteriore sportivo, la griglia
Fiesta risiede nel suo stile che ha tutti i cri-
del radiatore con cornice e profilo alare cro-
23
La Ford Fiesta Individual che abbiamo provato è tutta nera. Dalla carrozzeria ai cerchi passando per gli interni, una scelta senza dubbio originale.
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mati, i cerchi in lega Silver da 17’’ (optional disponibile solo sulla versione 1.6 134 CV), i fari proiettori e fendinebbia con finiture cromate. Tutti questi ulteriori accorgimenti rendono la nostra vettura in prova particolarmente sportiva e grintosa senza però farle perdere l’immagine dinamica e personale che il Kinetic Design predilige. La Fiesta Individual sembra rappresentare la scelta ideale di chi desidera personalizzare la propria Fiesta con dettagli e finiture esclusive che la rendano quasi un pezzo unico. Grazie al suo stile e al suo lusso, Fiesta Individual nasce per la voglia di affermare una sua grande personalità e per distinguersi sempre e ovunque. Appena saliti a bordo questa impressione di essere all’interno di qualcosa di particolare ci colpisce immediatamente: iniziamo a sistemare il sedile ed il volante e scopriamo che le regolazioni sono ampie, specialmente quella in altezza, e la seduta è molto accogliente e ben sagomata. Giocando con le leve si riesce infatti ad ottenere, a seconda dei proprio gusti, una posizione di guida che può essere rialzata o tendente allo sportivo.
24
che, quando si forza un po’ l’andatura, la risposta che si ottiene è ancora molto più gratificante che sulle altre versioni. Per non rinnegare la sua immagine estetica sportiva, questo modello garantisce sempre un ottimo handling e se si decide di sfruttarne le prestazioni non lascia di certo delusi. Fiesta con questa sua “serie speciale” conferma anche le buone doti di comfort, dimostrandosi piuttosto silenziosa, specialmente alle andature autostradali, ed anche l’assorbimento delle sconnessioni è soddisfacente malgrado la gommatura più sportiva. Anche in città, grazie anche alle dimensioni compatte e alla leggerezza della frizione, la guida risulta poco impegnativa e le possibilità di parcheggio molteplici. Dal Una volta sistematici al volante, abbiamo
ni contenute, ma non troppo, dato che sia-
punto di vista motoristico i 95 CV erogati
l’opportunità di dare uno sguardo alla plan-
mo a quota 395 cm, la best seller di casa
dell’1.6 turbodiesel che equipaggiava la
cia e alla strumentazione: la console cen-
Ford mette a disposizione dei passeggeri
nostra vettura in prova si adattano benissi-
trale, sporgente, con i tasti obliqui, ha un
un’abitabilità soddisfacente. In quattro si
mo all’immagine estetica della Fiesta: alla
aspetto decisamente originale, quasi futu-
viaggia benone: anche se chi guida è alto,
guida si ha infatti sempre l’impressione di
ristico. Lo stesso può dirsi per i due stru-
il leg-room a disposizione dei passeggeri è
essere al volante di una vettura tutt’altro
menti del cruscotto, dalla forma davvero
sempre sufficiente. Il bagagliaio, con i suoi
che lenta. I dati dichiarati dalla casa trova-
particolare e accattivante. I comandi circo-
295 litri, carica valige e spesa in quantità
no conferma infatti nello 0-100 che viene
lari del clima invece, posizionati più in bas-
paragonabili a quelle delle migliori compe-
coperto in 12,3 secondi, mentre la velocità
so, sono grandi e di facile utilizzo. Non
titor. La Fiesta, si sa, tra le berline di seg-
massima è di 178 km/h. A gratificare mag-
mancano poi i comandi della radio al volan-
mento B, è una di quelle che offrono un
giormente è però la sua coppia motrice
te e l’ingresso AUX-USB per ascoltare la
maggior piacere di guida, grazie al telaio
che, grazie ad un valore di di 205 Nm, ac-
musica del proprio lettore. Su di una vettu-
bello reattivo, vivace e allo sterzo piacevol-
compagna la guida quotidiana con spirito
ra che si chiama Individual la qualità dei
mente pronto nella sua azione. Tutte que-
sportivo senza inficiare troppo i consumi e
materiali non poteva essere scarsa e infat-
ste sensazioni sono state ovviamente con-
le emissioni inquinanti. L’erogazione della
ti si “percepisce” che il rivestimento della
fermate alla guida, con il distinguo, però
potenza avviene quindi in maniera molto
parte alta della plancia è piacevole e morbido al tatto associando la Fiesta a vetture di ben altra categoria. Nella parte bassa della plancia, dove ci sono i comandi del clima per capirci, come anche sul tunnel centrale, ci sono invece delle plastiche un po’ più rigide ma la cui sensazione generale è ottima per la tipologia di vettura. In generale nell’abitacolo della Fiesta Individual regna l’armoniosità dei contrasti e l’attenzione per i dettagli: il volante rivestito in pelle con cuciture argento, i sedili in pelle nera con cuciture argento, i tappetini in velluto con cuciture argento, la pedaliera in lega, la consolle centrale, le bocchette di ventilazione e maniglie delle portiere color nero lucido sono i “tocchi” che distinguono questo modello dalle tradizionali Fiesta e che consentono al proprietario di godere di un oggetto esclusivo. Grazie alle dimensio-
25
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26
lineare e regolare sin dai 1.250 giri/min,
se la leva ha un’escursione un po’ troppo
super parchi nuovi motori della versione
stemperandosi soltanto dopo i 4.000 giri/
lunga. Nota positiva anche dall’impianto
Econetic. Il loro peggioramento, anche se
min, regime oltre al quale conviene salire
frenante, grazie al quale sono sempre ga-
non in maniera sensibile, avviene solo in
al rapporto superiore. Ce n’è dunque in ab-
rantite ottime decelerazioni, convincenti in
città o nei tratti extraurbani con cambi di
bondanza per districarsi senza problemi in
ogni condizione. A fronte di un motore pre-
pendenza importanti dove il propulsore è
tutte le circostanze, mantenendo una buo-
stazionale risultano essere buoni anche i
costretto a qualche “sforzo” extra che si fa
na riserva di potenza per quando si deve
consumi che, in base a quanto indicato dal
notare in termini di consumo di carburan-
effettuare un sorpasso o si vuole adottare
computer di bordo, sono stati nel ciclo
te. Per distinguersi ed essere alla guida di
una guida un po’ più allegra. Il cambio, a 5
combinato sempre intorno ai 16-17 Km/lt
questa Fiesta è però necessario un esborso
marce e con il rapporto finale decisamente
rappresentando un buon valore di riferi-
di 18.500 euro che sono, di media, molti
lungo, ha una buona manovrabilità anche
mento per la categoria se si escludono i
più (circa 4.000 euro, ndr) di quelli richiesti
per una Fiesta 3 porte con pari motorizza-
27
zione. L’incidenza sul prezzo dunque degli allestimenti premium della versione Individual è molto elevata e si deve essere un acquirente che punta molto sul fattore estetico quale determinante di acquisto per convincersi a pagare un 30% in più del previsto soprattutto in questi tempi. È indubbio che questa versione ha dei plus e come sempre si sa, chi vuole di più lo deve pagare!
Linea grintosa, appendici aerodinamiche e un buon motore fanno di questa Fiesta una vettura adatta soprattutto ai giovani.
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28
A
guardarla di primo acchito sembra
a linee morbide, quasi avvolgenti, e viene
dirittura la seconda autovettura (insieme
diversa dalla altre ma soprattutto
quasi da chiedersi che fine abbia fatto quel
alla Cee’d) a non essere commercializzata
diversa dallo stereotipo delle vet-
tipico “mood” coreano. In realtà è una ri-
nel mercato interno coreano. Sul merca-
ture “made in far-est”. Le vetture orientali
cerca inutile in quanto KIA, negli ultimi
to nazionale se la deve vedere con FIAT
sono infatti solitamente piuttosto spigo-
suoi modelli, ha deciso di rendere le linee
Idea, Lancia Musa, ma anche con la nuova
lose e austere mentre la KIA Venga non
più “europee” e, non a caso, la Venga è
Opel Meriva, la Honda Jazz e altre ancora
rientra assolutamente in questi canoni sti-
sviluppata tutta nel Vecchio Continente,
che rappresentano tutte una concorrenza
listici. Quest’auto trasmette una sensazio-
così da essere una vettura studiata ad hoc
quanto mai temibile. A fronte di tale sfida
ne di armonia e di sobria eleganza grazie
per l’esigente clientela europea ed è ad-
“dura”, la Venga ha tutte le armi per un
Voglia di Europa La nuova KIA Venga vuole smuovere il mercato del Vecchio Continente
29 confronto alla pari, a partire dalla linea:
cofano mentre il sobrio posteriore pre-
disegnata nel centro tecnico KIA di Fran-
senta luci divise che si prolungano anche
coforte sotto l’egida del famoso Peter Sch-
sul cofano posteriore. Le forme delle car-
reyder, la Venga presenta fiancate scavate
rozzeria si fanno notare per l’andamento
con la linea di cintura alta che dà alla vet-
tutto curve, il massiccio frontale presenta
tura un aspetto dinamico, elegante e aero-
un tocco di originalità grazie alla fanaleria
dinamico. Nella mascherina è riconoscibile
esagonale e alla presa d’aria nella parte
l’inconfondibile family feeling targato KIA
bassa dei paraurti che si estende fino agli
con i fari avvolgenti che salgono lungo il
estremi dei fendinebbia. La vista laterale è
La nuova KIA Venga è tutto fuorché coreana. La vettura infatti è nata per il Vecchio Continente e non viene commercializzata in oriente.
O N T H E R O A D
dove si nota un lieve taglio sportivo grazie ai passaruota in rilievo, allo stile della vetratura che risale lungo la linea di cintura e alla nervatura triangolare presente lungo la parte bassa delle portiere che dona slancio a tutta la carrozzeria. Gli indicatori laterali di direzione sono integrati nei gusci degli specchi retrovisori. Infine la coda è composta dai fascioni paraurti che culminano nei gruppi ottici disegnati in modo da donare un effetto avvolgente rispetto al portellone posteriore. Uno spoiler sopra il lunotto dona slancio alla coda e ne migliora l’aerodinamica e la casa dichiara per la Venga un coefficiente di resistenza aerodinamica contenuto nel valore di 0,31, molto basso per una monovolume. A proposito, il bagagliaio è senza dubbio una delle carte vincenti della Venga: 422 litri di partenza che si ampliano fino a 570 facendo scorrere i sedili posteriori in avanti fino a 120 mm. Il bagagliaio diventa poi addirittura un “buco senza fondo” se si ripiegano i sedili posteriori, ottenendo un volume utile di carico pari a 1.490 litri, un valore di tutto rispetto per una vettura che
30
in tessuto oppure in pelle e questi ultimi sono disponibili anche con cuciture della selleria nella stessa colorazione delle rifiniture della plancia. Nelle versioni con il top dell’equipaggiamento sono disponibili anche la telecamera posteriore con schermo visualizzato nello specchio retrovisore interno e il grande tetto panoramico in cristallo apribile elettricamente che si estende dal parabrezza fino ai passeggeri posteriori. Il volante è a tre razze con elementi in alluminio e comandi sdoppiati dell’impianto audio. La trazione è anteriore con motore in posizione trasversale, le sospensioni anteriori sono a geomeè lunga poco più di 4 metri. E non è tutto:
tempo per abituarsi alla loro posizione. La
tria MacPherson con ruote indipendenti e
il bagagliaio ha un doppio fondo, alto 16
plancia è formata da plastica solida e di
barra stabilizzatrice mentre il retrotreno
cm con una base attrezzata per accoglie-
buona qualità, vivacizzata da inserti in al-
adotta la soluzione a ruote interconnes-
re e trattenere oggetti sparsi. Il passo di
luminio. La visibilità anteriore è tutto som-
se da un ponte torcente e barra stabiliz-
2.602 mm indica che lo spazio interno è
mato buona ma lascia un po’ a desiderare
zatrice. Gli ammortizzatori sono a gas e
generoso. La seduta è comoda, non solo
quella laterale a causa dei massicci mon-
l’impianto frenante sfrutta dei dischi auto
sui sedili anteriori, ma anche su quelli po-
tanti anteriori. Nelle manovra di retro-
ventilati all’avantreno e dei dischi pieni al
steriori, situati un po’ più in alto in modo
marcia il guidatore viene aiutato da una
retrotreno. Il telaio sfrutta dei longhero-
da offrire una buona visibilità anche a chi
telecamera situata vicino alla targa e dallo
ni stampati a caldo che vanno a costituire
sta seduto dietro. Dietro il volante, rego-
schermo posto all’interno dello specchiet-
una struttura di base molto più solida in
labile in altezza e profondità, ci si sente
to retrovisore. La console centrale è pro-
caso di impatto. La Venga viene venduta
subito a proprio agio: la leva del cambio è
gettata con porta-bicchieri e prese AUX/
in Italia in quattro livelli di allestimento: la
situata abbastanza in alto per essere ma-
USB e iPod per gli appassionati di musica.
versione base Easy, le intermedie Specia-
novrata comodamente, gli strumenti sono
Nelle versioni più ricche l’equipaggiamen-
le Euro 2012 ed Active e infine quella di
ben visibili mentre i comandi della radio
to comprende anche la smart key e l’av-
punta denominata Cool. La gamma motori
e del climatizzatore richiedono un po’ di
viamento a pulsante. I rivestimenti sono
si compone di quattro propulsori di cui due
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32
turbodiesel e due benzina, disponibili an-
italiano su tutte le versioni, sistema che
coppia massima di 156 Nm a 4.200 giri
che con impianto a gas con differenti gradi
fa parte del pacchetto EcoDynamics che
al minuto, disponibile sia con trasmissione
di potenza. Il motore benzina d’accesso è
comprende anche gli pneumatici a basso
manuale a cinque rapporti che con auto-
il 1.4 16 valvole con quattro cilindri appar-
impatto di rotolamento e una speciale bat-
matico sequenziale a quattro rapporti. I
tenente alla famiglia motoristica Gamma,
teria che si ricarica con l’energia recupe-
diesel fanno parte della famiglia U-Line: il
dotato di iniezione elettronica e fasatura
rata in frenata. Il 1.4 Gamma è abbinato
più piccolo è il 1.4 CRDI common rail con
variabile delle valvole (CVVT), capace di
ad un cambio manuale a cinque rapporti.
turbina a geometria fissa con valvola Wa-
90 cavalli di potenza massima e 137 Nm
Il secondo motore a benzina disponibi-
stegate (WGT), capace di 77 e 90 cavalli
di coppia motrice disponibili a 4.000 giri al
le è il 1.6 16V Gamma, sempre a quat-
con coppia massima di 220 Nm a 1.800
minuto. Omologato secondo gli standard
tro cilindri con fasatura variabile capace
giri al minuto. Omologati Euro 5 dispon-
Euro 5, garantisce dei bassi costi di ge-
di 125 cavalli omologato Euro 5. Questa
gono del filtro attivo antiparticolato (DPF)
stione grazie al sistema ISG (Intelligen-
unità rappresenta il propulsore più poten-
di serie e garantiscono bassi consumi e
ce Stop & Start), di serie per il mercato
te per la gamma Venga e dispone di una
basse emissioni di anidride carbonica a
“La KIA Venga dispone di quattro allestimenti con diversi optionals e numerose motorizzazioni per soddisfare qualsiasi tipo di guidatore”
patto di andare incontro a prestazioni solo discrete. Il più potente 1.4 CRDI da 90 cavalli è disponibile anche con sistema di Stop
33
& Start ISG ma non viene importato in Italia. Entrambi sono equipaggiati con cambio manuale a sei rapporti. Il più potente motore diesel è il 1.6 CRDI che, grazie alla turbina a geometria variabile (VGT), eroga 115 CV. La coppia massima è pari a 260 Nm disponbiili da 2.000 giri al minuto e il filtro DPF è di serie. In Italia il 1.6 CRDI viene venduto solo nella versione meno potente priva di sistema ISG. Il cambio è un manuale a sei rapporti.
Il cambio automatico della KIA Venga è l’unico aspetto che non ci è piaciuto particolarmente ma la vettura è senza dubbio promossa.
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34
D
iscovery 4 è il nome della quarta
sia in fuoristrada che su asfalto, e da tutta
sterzo, freni maggiorati, un miglioramento
generazione di questa famosa
una serie di nuove tecnologie Land Rover,
del controllo della trazione e perfeziona-
Land Rover. Estremamente versa-
nonché da numerose funzioni dall’uso del
menti al famoso sistema Terrain Respon-
tile e disponibile con sette posti, il veicolo
tutto intuitivo. I tecnici Land Rover hanno
seTM, che contribuisce ad ottimizzare le
presenta oggi un nuovo e potente motore
inoltre trasformato il comportamento e la
prestazioni del veicolo in tutte le condizioni
diesel TDV6 altamente efficiente, abbinato
guidabilità su asfalto della Discovery 4 di
di guida, sia su strada che in fuoristrada. Il
a un design esterno rinnovato e ad un abi-
nuova generazione, riuscendo addirittura a
design esterno è stato rinnovato dotandolo
tacolo ancora più lussuoso. Le sue capaci-
migliorare le capacità in fuoristrada del
di linee più morbide e semplici nella parte
tà, che la pongono ai vertici della sua cate-
modello precedente. Le importanti modifi-
frontale e di un nuovo paraurti più aerodi-
goria, sono ulteriormente accresciute dalle
che apportate includono nuovi componenti
namico. Le nuove luci, con tecnologia LED
migliorie apportate alla dinamica di guida
delle sospensioni, modifiche al sistema di
sia sul lato anteriore che posteriore, contri-
Libertà estrema Il nuovo Land Rover Discovery 4 non teme rivali su ogni tipo di fondo
buiscono ad imprimere nuovo carattere al
disponibili sul Discovery 4 troviamo un’in-
veicolo e gli conferiscono una linea più
terfaccia per apparecchiature audio portati-
sportiva. I nuovi fari, dotati di una sofistica-
li, autoradio compatibile con trasmissioni
ta tecnologia, includono il sistema di assi-
digitali
stenza abbaglianti che ne comanda l’attiva-
nuovo sistema “surround” con cinque tele-
zione o li disattiva, secondo quanto richiesto
camere per facilitare le manovre di par-
dalle condizioni di guida. Gli interni sono
cheggio e traino ed un nuovo sistema di
stati completamente ridisegnati, con un
accesso al veicolo e di avviamento del mo-
nuovo cruscotto, una nuova consolle cen-
tore senza chiave. Il nuovo paraurti ante-
trale, nuovi sedili e una serie di nuove fun-
riore ha una presa d’aria più grande per
zioni dall’uso intuitivo. Fra le nuove funzioni
adattarsi meglio alla maggiore potenza svi-
35
(Digital Audio Broadcasting), un
Muscolosa fuori, elegante dentro. La nuova Lexus RX 450h mixa sapientemente aggressività e buon gusto per un utilizzo a 360°.
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luppata dal nuovo motore. Ingegnosamente il paraurti più grande migliora l’aerodinamica del veicolo riducendo il drag, grazie al nuovo disegno che favorisce il flusso dell’aria dal paraurti intorno alle ruote anteriori. Un’altra novità è rappresentata dai cerchi da 19” a sette razze doppie che vanno ad affiancarsi agli attuali cerchi da 19” a 7 razze e, per la prima volta, fanno la loro comparsa i nuovi straordinari cerchi da 20” a 10 razze, disponibili come optional installato in fabbrica. A completare le novità apportate agli esterni della Discovery 4 troviamo tre nuovi colori di carrozzeria – il Nara Bronze, il Bali Blue e l’Ipanema Sand. I nuovi interni della Discovery 4 combinano superfici fluide e levigate con una riduzione significativa della complessità e del numero dei comandi. L’abitacolo è ora un ambiente molto più accogliente, con rifiniture di qualità superiore, pur restando in linea con lo standard architettonico che da sempre caratterizza i veicoli Discovery. La nuova consolle ora è angolata verso il guidatore per migliorare la visibilità e l’accesso ai comandi. Il selettore del Terrain ResponseTM è disposto
36
già apprezzate capacità della Discovery, sia su strada sia in fuoristrada. Il nuovo motore diesel da 3.0 litri supera i concorrenti di un margine significativo, erogando 500 Nm in soli 500 millisecondi, a partire dal minimo. Dal punto di vista del guidatore, questo significa avere accesso immediato all’83 per cento della coppia massima. Ed inoltre, nonostante queste superiori prestazioni, le emissioni del motore risultano notevolmente ridotte. Il nuovo motore LRTDV6 3.0 soddisfa i requisiti EU5 per quanto riguarda le emissioni (in vigore solo dal 2011) e, con un valore di soli 246 g/km di CO2, si pone di ben nove punti percentuali sulla parte anteriore della consolle centra-
montate sui sedili. Per comodità i comandi
al di sotto del valore dell’attuale motore da
le, consentendo di collocare il portabicchie-
per la memorizzazione delle regolazioni
2.7 litri con cambio automatico. Anche i
ri in una posizione più accessibile, al centro
elettriche dei sedili sono stati spostati sui
consumi di carburante sono stati migliorati
della consolle. Tutti i modelli presentano un
pannelli portiera. Il turbodiesel sequenziale
del 9%, con oltre 9,4 l/100 km nel ciclo
nuovo volante, con disposizione modificata
LR-TDV6 3.0 si basa sull’attuale motore da
combinato UE. I due turbocompressori
degli interruttori del sistema di informazio-
2.7 litri, ma è stato radicalmente riproget-
permettono di erogare una coppia elevatis-
ni per il guidatore, dei comandi audio, del
tato per offrire prestazioni sostanzialmente
sima su tutta la gamma di giri del motore,
comando della velocità di crociera e del ri-
più elevate, con minori emissioni e consu-
migliorano la risposta all’acceleratore e di-
scaldamento del volante stesso. Sono pre-
mi. Il 2.7 litri si è conquistato molti estima-
minuiscono le emissioni di CO2. Lavorando
visti inoltre due nuovi colori di contrasto
tori come uno dei motori diesel più raffina-
sequenzialmente garantiscono una rispo-
degli interni, un Nutmeg di tonalità media e
ti che siano mai stati costruiti. Il nuovo
sta del motore senza pari, la migliore cop-
un Arabica più scuro, che vanno a affianca-
propulsore LR-TDV6 3.0, con due turbo-
pia della categoria ai bassi regimi, ed una
re il colore Almond chiaro già esistente. La
compressori, vanta un aumento sostanzia-
spinta possente a quelli elevati. L’apprez-
prima e la seconda fila sono dotate di nuo-
le sia della potenza (+29%, ovvero 245
zato motore diesel LR-TDV6 2.7 continua
vi sedili con un profilo più esteso della se-
CV) che della coppia erogata (+36%, ov-
comunque ad essere disponibile sulla Di-
duta che migliora il supporto e il comfort.
vero 600 Nm). La capacità di erogare la
scovery 4, sia con la trasmissione automa-
Per la prima volta i sedili anteriori sono do-
coppia massima a soli 2.000 giri/min, com-
tica che con quella manuale. Il motore LR-
tati di poggiatesta regolabili in altezza al
binata a una risposta all’acceleratore che
TDV6 3.0 è abbinato alla trasmissione
posto delle tradizionali maniglie di appiglio
non ha eguali, migliora sostanzialmente le
automatica modificata ZF HP28 a 6 rappor-
37
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38 ti, dal comportamento estremamente flui-
di sterzo, i freni maggiorati ed una versione
vanti e di 62 mm dietro). Ciò riduce enor-
do; le sue caratteristiche sono state otti-
potenziata del pluripremiato sistema Ter-
memente i movimenti naturali della scocca
mizzate dai tecnici Land Rover che le hanno
rain ResponseTM Land Rover, nonché il si-
del veicolo in curva, mentre la barra anti-
conferito una rapidità di risposta da leader
stema di controllo automatico della velocità
rollio, più rigida e di sezione maggiorata,
della categoria con passaggi di marcia ve-
in discesa (HDC). La lista dei cambiamenti
ne controlla il rollio. In più, la qualità della
loci e precisi. Fra i principali miglioramenti
inizia dai portamozzo delle sospensioni,
marcia risulta migliorata grazie alle nuove
apportati alla dinamica della Discovery 4
progettati per ridurre la separazione tra il
boccole ed ai nuovi ammortizzatori anterio-
troviamo l’architettura modificata delle so-
centro di rollio della sospensione e il bari-
ri e posteriori. La cremagliera dello sterzo a
spensioni, il perfezionamento del sistema
centro del veicolo (riduzione di 42 mm da-
rapporto variabile è stata modificata, e
“Numerose le novità introdotte da Land Rover nella quarta generazione del suo Discovery, uno dei modelli offroad più completi ed apprezzati sul mercato”
39 contribuisce a perfezionare ulteriormente la qualità della marcia, migliorando la centralità dello sterzo durante la guida ad alta velocità ed aumentando leggermente la sensibilità agli angoli di sterzo più elevati. Per quanto riguarda gli allestimenti il Land Rover Discovery 4 è disponibile nelle versioni S, SE ed HSE con prezzi che variano dai 46.988 euro sino ai 58.181 euro.
Finiture eleganti per un mezzo decisamente massiccio. Il Land Rover Discovery 4 vanta numerosi optionals che lo portano a sfiorare i 60.000 € al momento dell’acquisto.
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40
N
egli ultimi decenni è indubbio che
conto che non raramente questo atteggia-
mania” unendo i differenti stili di una sta-
il concetto di automobile è molto
mento/pensiero crea delle evidenti proble-
tion wagon a quelli di una fuoristrada. Pur
cambiato e si è evoluto. Si era par-
matiche legate alla congestione delle strade
dando una impressione massiccia, ad una
titi dal concetto di auto come bene di “lusso”
urbane e all’inquinamento atmosferico. Per
prima analisi le dimensioni si rivelano in re-
alla portata di pochi e si è arrivati, ai giorni
questo oggi le case automobilistiche sono
altà abbastanza contenute, a tutto vantag-
odierni, ad avere un parco mezzi circolante
sempre più attenti a due aspetti: dimensio-
gio dell’agilità in ogni condizione di marcia,
di gran lunga superiore alle nostre esigenze
ni e impatto ambientale. La Forester, og-
sia essa in città o su una ripida strada di
quotidiane. La mobilità è stata troppo spes-
getto della nostra prova, è stata una delle
montagna. Proprio questo carattere tra-
so considerata libertà senza però tenere
prime vetture ad anticipare l’attuale “SUV
sversale riesce a rendere la linea ancora
Forester di montagna Subaru sfodera qualche asso innovativo con la nuova versione del suo SUV
41 attuale nonostante qualche ruga dovuta
zionamento. In caso di foratura è presente
all’età del progetto. L’allestimento bicolore
un kit per le emergenze composto da una
oltre ad essere aggressivo risulta perfetta-
bomboletta di “Fast” da iniettare nella ruo-
mente in sintonia con lo spirito “Country”
ta e da un compressore per ripristinare la
della vettura. Su strada la guida è rilassante
pressione minima. Per quanto riguarda l’u-
e piacevole, lo sterzo e i pedali sono morbidi
tilizzo “fuoristradistico”, questa Forester si è
e non affaticano in alcun modo ed anche il
rivelata davvero inarrestabile. Abituati oggi
cambio, pur non brillando per precisione, ha
a SUV enormi con pneumatici prettamen-
una manovrabilità adeguata e un buon fun-
te stradali e assetti per nulla adatti anche
La Subaru Forester dà l’idea di poter affrontare qualsiasi percorso o situazione. Motore, telaio e pneumatici rispondono bene come da tradizione Subaru.
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alla più semplice strada sterrata, con questa Subaru si ha l’impressione di poter affrontare qualsiasi percorso potendo contare sulle marce ridotte e su una gommatura giusta, caratterizzata da ruote da 15 pollici con spalla 70. Anche sulla neve immaginiamo che la situazione non cambi, al punto che le doti di arrampicatrice non richiedono quasi mai l’utilizzo della ridotte. Internamente l’ambiente è pratico e funzionale pur risultando un po’ datato in certe soluzioni. Va comunque detto che tutto ciò che serve non manca. Insomma gli anni cominciano a farsi sentire, ma la Forester regge bene la sfida del mercato. L’allestimento di serie è molto ricco, al punto che solamente gli interni in pelle sono disponibili a pagamento. Oltre alle classiche dotazioni come ABS, 4 airbag, climatizzatore automatico, tetto apribile panoramico, navigatore satellitare e cruise control, sono presenti numerosi accorgimenti studiati per l’uso estremo che questa vettura è in grado di consentire: dai più comuni sedili riscaldati fino ai lavafari ad alta pressione (per i fari anteriori alogeni) o allo sbrinatore a resistenza specifico per i tergi-
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son all’anteriore e con ruote indipendenti con doppio braccio oscillante al posteriore. Questi schemi rappresentano sicuramente la miglior scelta per garantire un ottimo handling su strada e un adeguato supporto nelle attività offroad. Per quanto riguarda gli allestimenti Subaru Forester è proposta sul mercato nazionale con tre allestimenti: Comfort,Trend ed Exclusive. Tutti sono disponibili sia sulle versioni benzina che diesel. Proprio a proposito di propulsori il SUV nipponico è disponibile con motorizzazioni boxer da 2 Litri aspirato 16V benzina (anche bi fuel) da 150 CV e un turbo diesel 16 V da 147 cavalli accoppiati a trasmissioni cristalli anteriori. Noi lo abbiamo provato e
cornice cromata rappresentano il cuore del
integrali permanenti (AWD) e cambio mec-
forzato in ogni situazione e la sensazione è
quadro strumenti. Subaru ha ottimizzato
canico a sei rapporti o idraulico a varizione
quella di potersi divertire molto ma anche
tutti gli elementi del telaio per un migliore
continua (solo su modello 2.0 XS E-4AT).
di avere una vettura in grado di proteggere
equilibrio dinamico, in particolare grazie al
Le prestazioni velocistiche di entrambe i
la propria famiglia. Spazio vuol dire anche
Dynamic Chassis Control Concept (Subaru
propulsori sono pressoché identiche (185
confort, aumentato grazie alle dimensioni
DC3), già introdotto con la nuova Impreza.
per il benzina contro 186 Km/h per il die-
maggiorate (lunghezza +75 mm, larghezza
Nelle versioni con cambio manuale è sta-
sel) con accelerazioni da 0-100 Km/h pari
+45 mm,altezza +110 mm). L’eleganza è
ta inserita la funzione Incline Start Assist
10”7 (benzina) e 10”3 (diesel). La vettura
garantita da interni a tinta platino o nero
che impedisce al veicolo il momentaneo in-
da noi provata montava il propulsore turbo
jet a seconda delle preferenze soggettive.
dietreggiare durante una sosta in discesa.
diesel che, consumi a parte, rappresenta la
Grande cura di tutti i dettagli che compon-
La sicurezza aumenta con airbag frontali
scelta sicuramente migliore anche dal pun-
gono l’interno dell’abitacolo. Differenza di
laterali a tendina, cinture pretensionate e
to di vista della rivedibilità futura. È indub-
vani portaoggetti a seconda della versione
sedili in grado di evitare i colpi di frusta in
bio che la scelta del bi-fuel è sicuramente
a cambio automatico o manuale che deve
caso di impatto. Alla stabilità garantita dalla
oggi la miglior alternativa in termini di costi
tener conto anche dello spazio per la leva
trazione simmetrica AWD con ripartizione
di esercizio ma le prestazioni garantite dal
della “ridotta”. La strumentazione della
attiva della coppia, si aggiunge il sistema
turbo diesel sono sicuramente altra cosa.
plancia è estremamente intuitiva e a pro-
VDC, TCS ed ABS. Lo schema sospensivo
La Forester è sicuramente un’auto con la
va di errore. Tre elementi circolari blu con
adottato dal SUV Subaru è di tipo McPher-
quale ci si può divertire sia su strada sia
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O N T H E R O A D
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per raggiungere qualche percorso off-road.
sono però da sempre oggetti per intendi-
Nota importante prima di chiudere: Subaru
Uno dei suoi grandi valori aggiunti è l’ele-
tori che cercano alcuni aspetti nella propria
sta già testando i muletti della nuova Fore-
vato standard di sicurezza garantito dalla
vettura che molti altri Costruttori non ga-
ster e si vocifera che la vettura manterrà le
robustezza della scocca e soprattutto dal
rantiscono e dobbiamo per questo dire che
proporzioni classiche della crossover prece-
sistema AWD che garantisce un grandissi-
il cliente Subaru non rimarrà deluso dalla
dente. Le modifiche saranno invece eviden-
mo livello di aderenza anche in condizioni di
Forester, anzi. Per quanto riguarda i prez-
ti soprattutto nel frontale, che replicherà il
scarso grip. Nota meno gradevole l’ecces-
zi si parte dai 30.650 euro della versione
nuovo design già proposto sulla nuova Im-
siva “freddezza” degli interni che in alcuni
2.0 X Comfort per arrivare sino ai 37.750
preza e sull’inedita XV. Proprio dalla nuova
casi sembra denotare anche una qualità
della versione 2.0 D XS Exclusive per cui
generazione della Impreza deriverà la piat-
“percepita” non al top. I modelli Subaru
possiamo dire che ce n’è per tutte le tasche.
taforma e la meccanica, ma anche il design
“Il cliente Subaru non rimarrà deluso dalla Forester. Chi invece cerca raffinatezza e novità, soprattuto per gli interni, rimarrà forse non soddisfatto”
45
della plancia, già praticamente definitivo in questo prototipo. Con l’introduzione della XV, di fatto una Impreza con caratterizzazione offroad, la Forester potrebbe inoltre crescere nelle dimensioni e alzare leggermente il proprio targert di clientela, magari introducendo quella motorizzazione ibrida che Subaru presenterà proprio alla fine del 2013 all’interno di un’importante strategia di riduzione drastica dei consumi.
Gli interni della Subaru Forester sono abbastanza “datati” senza spunti di creatività o modernità.
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F
iesta. Un nome una garanzia. La pic-
camme laterale da 1 e 1.1 litri, poi anche
indipendenti, retrotreno a ponte rigido con
cola di casa Ford è una delle icone
con dei 4 cilindri monoalbero in testa di 1,3
barra Panhard, cambio a 4 marce e impian-
dell’automobilismo moderno e la
e 1,6 litri. Il nome Fiesta le viene assegnato
to frenante misto. Al momento del lancio
sua lunga storia (più di 35 anni) ne è la più
dallo stesso Henry Ford II, scegliendo tra
(1976) sono disponibili le versioni base
fulvida certificazione. La prima serie viene
cinque nomi proposti dall’equipe di proget-
(957 cc, 45 CV); “L” (957 cc, 45 CV); “L
lanciata nel maggio del 1976 e si propone
tazione (Amigo, Bravo, Fiesta, Pony, Stra-
1.1” (1.117 cc, 53 CV); e “Ghia” (957, 45
come diretta rivale di FIAT 127, Renault 5
da). Le dimensioni della Fiesta prima serie
CV e 1.117 cc, 53 CV), oltre alla versione
e Volkswagen Polo. Offerta con la sola car-
sono: lunghezza 357 cm, larghezza 133
sportiveggiante “S” (1.117 cc, 53 CV). Nel
rozzeria a 3 porte, monta inizialmente due
cm, altezza 136 cm. La meccanica è clas-
1979 si aggiungono la “1.3 (OHC) S” (1.297
motori a benzina a 4 cilindri con albero a
sica: trazione anteriore, avantreno a ruote
cc, 69 CV) riconoscibile per lo spoiler nero
La piccola americana La Ford Fiesta supera i 30 anni ma è ancora tra le più amate
sul portellone posteriore e le ruote da 13”
“L”, spartani sulla base. Nell’Agosto 1981 un
di diametro, ed una versione “GL” caratte-
leggero restyling interessa tutte le versioni
rizzata da allestimento intermedio tra “L”
esclusa la versione base, e viene introdotta
e “Ghia”. La versione base è riconoscibile
una versione di accesso alla gamma deno-
per i paraurti neri (ripresi anche dalla “1.3
minata “Casual” riconoscibile per i defletto-
S”) anziché cromati; la “Ghia” ha un pro-
ri anteriori fissi anziché apribili. La gamma
filo laterale lucido, cerchi in lega e cornici
comprende, oltre alla “Casual”, la Base (solo
cromate ai finestrini. Gli allestimenti inter-
957), le “L” (950 o 1.1), le GL (solo 1.1), le
ni sono più curati sulle “Ghia” e più sporti-
“Quartz” (solo 1.1), le “Ghia” (solo 1.1) e le
vi sulle “S”. Livelli di finitura intermedi per
“S” (1.1 e 1.3). Nel 1982 debutta la sportiva
47
La versione attuale della Ford Fiesta presenta linee moderne, arrotondate e più slanciate rispetto ai primi modelli degli anni ‘70.
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XR2, dotata di un 1.6 capace di erogare 82 CV e riconoscibile per le carreggiate allargate, i fanali anteriori rotondi con fendinebbia tondi di serie, spoiler maggiorato davanti e dietro. Seconda serie MKII Nell’Agosto del 1983 si decide di affrontare un restyling quasi totale della Fiesta, con linee più morbide, un nuovo frontale con fanali rettangolari più piccoli ed una sottile griglia del radiatore, un portellone posteriore leggermente più bombato, paraurti in materiale sintetico modificati ed un interno completamente rivisto e molto meglio rifinito. La novità più importante è l’adozione per tutta la gamma del cambio a cinque marce. Le versioni “Ghia” hanno anche ampi fascioni laterali paracolpi, paraurti maggiorati con cornici lucide, copricerchi integrali in plastica. Stessi motori, di 957 cc (45 CV) e 1.117 cc (50 CV). La gamma si basa su 4 livelli d’allestimento e 3 motori (oltre a quelli citati, rimane il 1.300 OHC da 69 CV). La composizione del listino è data dalle versioni 950 (“Base” e “L”), 1.1 (“L” e “Ghia”) e 1.3 (“S”). Nel 1984 la gamma si arricchisce delle versioni 1.6 diesel da 54 CV (“L” e “Ghia”) e “XR2” (1.597 cc OHC da 96 CV). Nel 1985 arriva un nuovo motore 1.4, offerto con il solo allestimento “S”: 1.392 cc di cubatura e 73 CV di potenza sono le sue credenziali. Terza serie MKIII La terza generazione è stata presentata nel Marzo del 1989 e non ha nulla in comune con la sua progenitrice. La nuova Fiesta è una due volumi moderna, tecnicamente più evoluta e con una linea molto gradevole. Si pone in diretta concorrenza con la Citroen AX, la appena rinnovata FIAT Uno, la Opel Corsa, la Peugeot 205, la Renault 5 (Clio dal
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1990) e la SEAT Ibiza e, come queste, offre anche per la prima volta la versione a 5 porte. Scompare il motore 957 cc, mentre restano il 1.118 cc ed il nuovo 1.392 già visto sulla S della seconda serie. Il diesel passa a 1,8 litri di cilindrata. Tra gli optional spiccano il climatizzatore e l’impianto ABS. Nel 1990 al Salone di Torino viene presentata la RS Turbo, dotata di un 1.6 sovralimentato con turbocompressore e capace di erogare 133 CV. Nel 1992 viene rilasciata la XR2i:
piuttosto basso. Le versioni al lancio sono 3: “Studio”, “Techno” e “Ghia”. La Studio corrisponde alla versione base, la Techno è la versione più sportiva e dotata di interni con sedili sportivi avvolgenti e di uno spoiler posteriore sopra il lunotto, la Ghia particolarmente ben rifinita, è un piccolo salotto da città, dotata di interni con plancia in radica e sedili e pannelli di rivestimento in velluto e di una griglia anteriore sulla carrozzeria che è un tutt’uno con la fanaleria, il tutto a prezzi inferiori alla media della categoria. Quinta serie MK V: 1999-2002 rispetto alla vecchia XR2 la “i” denotava la
le caratteristiche tecniche. Profondamente
Nell’autunno 1999 la Fiesta viene ristiliz-
presenza di un motore 1.6 di cilindrata ad
rivista, con un design curvilineo e aero-
zata, con l’introduzione del frontale in sti-
iniezione elettronica e testata a 8 valvole,
dinamico completamente differente (pur
le “new edge”, simile a quello della nuova
capace di 110 CV. Rispetto ai normali mo-
mantenendo il giro porte della serie prece-
Focus. La nuova politica dei prezzi la rende
delli presentava paraurti anteriori e poste-
dente), presenta dimensioni leggermente
ancora più conveniente, senza rinunciare a
riori maggiorati raccordati da una fasciatura
inferiori e un livello di finitura al top della
nessuna delle qualità che l’hanno da sem-
che correva sulle fiancate e sui passaruota.
categoria, con un interno altamente cura-
pre contraddistinta. Nella primavera del
Questo modello era molto performante:
to, tanto da paragonarlo a quello della più
2000 compare anche un nuovo motore a
toccava i 193 Km/h ed accelerava da 0 a
grande Mondeo (da qui lo slogan “Finisce
gasolio, un 1.8 turbodiesel da 75 CV, ap-
100 Km/h in 9,2 secondi. La Fiesta viene
l’era delle utilitarie”). L’ultima Fiesta deve
prezzabile per i consumi contenuti ma non
leggermente aggiornata nel 1993, da quan-
confrontarsi con le nuove proposte del-
per le prestazioni: l’assenza dell’intercooler
do può montare optional il doppio airbag
la concorrenza, quali Citroën Saxo, FIAT
e la bassa pressione di sovralimentazione
frontale. Questa versione della Fiesta è in-
Punto, Lancia Y, Nissan Micra e le nuove
non lo rendevano certo brillante. Segue la
dubbiamente quella che ha avuto maggior
generazioni di Opel Corsa, SEAT Ibiza e
sportiva Zetec-S, con un 1.6 da 103 CV, con
successo, giungendo a toccare le 650.000
Volkswagen Polo. Spicca sulla nuova Fiesta
cerchi in lega da 15 pollici e ruote da 195,
unità annue consegnate in tutta Europa.
il doppio airbag fornito di serie su tutte le
ABS+TCS, paraurti maggiorati, tinte ed in-
versioni e l’ABS disponibile optional su tutta
terni specifici.
Quarta serie MK IV
la gamma. Novità nei motori: un nuovo 1.3
Nel 1995 debutta un pesante restyling che
benzina 8 valvole da 60 CV e i nuovi 16 val-
Sesta serie MK VI: 2002-2008
fa sembrare la Fiesta un’auto nuova. Nel-
vole 1.2 (75 CV) e 1.4 (90 CV). Permane il
La sesta generazione viene presentata al
la realtà la scocca non cambia e nemmeno
diesel 1.800 da 60 CV. Particolare l’assetto
Motorshow di Bologna del Dicembre 2001,
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ma è arrivata sul mercato italiano nel Maggio dell’anno seguente, inizialmente solo nella versione a 5 porte. Lo stile è completamente nuovo, molto simile a quello della Focus, le dimensioni crescono fino a sfiorare i 4 metri di lunghezza. Gli interni sono meno vistosi della serie precedente, ma più funzionali. Poco meno di un anno dopo arriva la 3 porte, leggermente differente nel posteriore (più inclinato). I motori a benzina sono gli stessi - aggiornati - della serie precedente (il 1.4 scende a 80 CV). Nuovissimi invece i turbodiesel common rail realizzati in collaborazione con il gruppo PSA Peugeot-Citroën: da subito un 1.4 da 68 CV a cui farà seguito nel 2004 un 1.6 da 90 CV. Nel 2005 arriva la sportivissima ST 150, con un 2.0 benzina da 150 CV, as-
un cellulare. È stato fatto un ampio uso di
lyeSport, che qualche anno prima si occu-
sieme alla più soft S, disponibile con i due
diversi materiali negli interni, tanto da rice-
pò dello sviluppo della Super Puma 1600 e
1.6 benzina e diesel. Nel Gennaio 2006 Ford
vere numerose lodi dalle riviste di settore
delle auto da rally Focus WRC. Lo sviluppo
propone un un restyling con un affinamento
(per alcune ha gli interni migliori della cate-
del prototipo venne portato avanti finché
estetico (frontale e posteriore) e un netto
goria). Le motorizzazioni benzina sono il 1.2
la Fiesta Super 1600 esordì in Grecia nel
miglioramento dell’interno, con doppia co-
da 60 CV come modello d’entrata pensato
2004. Nel marzo 2007 venne introdotta la
lorazione, con finiture e materiali migliori
per i neopatentati, il 1.2 da 82 CV, il 1.4 da
Super 2000, mentre nel 2009 venne pre-
e con un cruscotto dotato di una copertura
96 CV e il 1.6 Ti-VCT da 120 CV per le ver-
sentata la Fiesta R2 basata sulla sesta ge-
soffice al tatto. Da questa generazione della
sioni sportive. Le motorizzazioni diesel sono
nerazione, con una massa di 1.030 Kg e
Fiesta deriva anche la piccola crossover Fu-
il 1.4 Tdci da 68 CV e il 1.6 Tdci da 90 CV,
spinta da un motore benzina 1.6 cm³ da
sion, che Ford definisce UAV (Urban Activi-
di questo motore verrà venduta nel 2009
163 CV. Nel 2010 l’accoppiata Hirvonen-
ty Vehicle), così come la Mazda 2, utilitaria
una variante Econetic con emissioni inferiori
Lehtinen vinse il Rally di Monte Carlo, men-
della consorella giapponese.
a 100 g/Km di CO2 e 3,7 l/100km come
tre il pilota americano Ken Block decise di
consumo grazie ad accorgimenti di efficien-
utilizzare una Fiesta per la realizzazione dei
Settima Serie MKVII: 2008
za nel motore e nell’aerodinamica. Su stra-
cortometraggi Gymkhana, fatti di manovre
Il nuovo modello della Fiesta, ossia la set-
da la settima serie si distingue per le sue
particolarmente veloci e complesse. A par-
tima serie, è arrivata sul mercato nel Set-
doti di maneggevolezza, stabilità e comfort,
tire dal 2011, la Ford Fiesta WRC ha preso il
tembre 2008 ed è costruita sul pianale della
e dato il suo peso lievemente inferiore alla
posto della Focus nel Campionato Mondiale
nuova Mazda 2, ha una linea molto diversa
sesta generazione (grazie al nuovo telaio).
Rally. Nel Rallycross invece venne impiega-
dal modello precedente ed è più slanciata
ta la Fiesta ERC Div 1 con un 2.0 cm³ Dura-
grazie all’adozione del “Kinetic Design” lan-
DNA da sportiva
tec turbo, funzionante a benzina o con E85
ciato da Ford con S-MAX, ovvero utilizzando
Due Ford Fiesta furono protagoniste del
(85% etanolo/15% benzina). La potenza
ampi passaruota, linee tese, lunotto sfug-
Rally di Monte Carlo del 1979, la prima era
massima era di 560 CV (410 kW), mentre
gente e prese d’aria anteriori trapezoidali.
pilotata dalla coppia Roger Clark/Jim Porter,
la coppia di 820 Nm. La massa della vettu-
Ford ha presentato la Fiesta nei vari saloni
mentre la seconda da Ari Vatanen e David
ra di 1.200 kg permetteva un’accelerazione
mondiali nelle versioni tre porte (molto fi-
Richards. Entrambe le vetture furono mo-
0-100 km/h in 2,8 secondi. La Fiesta ERC
lante ed aggressiva), cinque porte, berlina
dificate con componenti da competizione
venne pilotata da Andreas Erikkson, Marcus
3 volumi (dedicata ai mercati emergenti e
e possedevano della tecnologia innovativa
Grönholm, Tanner Foust e altri piloti mino-
agli USA), S (versione sportiva con affina-
per il tempo, come il differenziale a slitta-
ri. Le ERC erano più piccole e potenti delle
menti estetici aggressivi), Van (destinata al
mento limitato. Le auto vennero motorizza-
versioni WRC. Con l’arrivo della sesta ge-
commercio), mentre solo sulla rete Internet
te con una versione elaborata del 1.6 cm³
nerazione, venne realizzata anche la nuova
sono comparsi i primi render della versione
Kent ed ebbero un buon comportamento su
Fiesta Rallycross. Quest’ultima venne ulte-
ST. Gli interni sono altamente curati dal de-
neve e ghiaccio. Il ritorno della Fiesta nel
riormente potenziata e usata nel 2009 nella
sign tecnologico e giovanile. Molto particola-
rally si ebbe nel 2002 con la presentazio-
Pikes Peak con al volante Marcus Gronholm.
re infatti la presenza di un monitor centrale
ne del RallyeConcept. La sua realizzazione
Il motore utilizzato fu un Duratec 2.0 cm³ 4
e di una console con i tasti posizionati come
avvenne con l’aiuto degli esperti della Ral-
cilindri sovralimentato con ben 800 CV.
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P H O T O S H O O T
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• Como • Auto: Lamborghini Aventador LP 700-4 • Foto: Eros Maggi (www.erosmaggi.it)
D R E A M C A R
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C
i sono nazioni, come l’Italia, piene
polari (ed anche con maggiori risorse fi-
nel 1910 e definirla un’industria automo-
di monumenti che rappresentano
nanziarie) che la storia “l’hanno compra-
bilistica francese è quantomeno superfi-
una storia vissuta importante e
ta”. La Bugatti fa parte purtroppo di
ciale, visto che Ettore Bugatti era milane-
nazioni, come gli USA, che i monumenti li
quest’ultima categoria. La sua è una sto-
se (e rimase italiano fino al 1945, due
copiano perché di storia ne hanno poca.
ria fatta di grandi luci della ribalta e di
anni prima della sua morte) e che non
Un parallelo analogo è possibile anche nel
momenti di buio assoluto. Il marchio Bu-
emigrò in Francia, bensì in Germania. In-
settore dell’auto dove ci sono costruttori
gatti tra il 1987 e il 1995 è stato protago-
fatti, Molsheim, la città natale del mar-
che “hanno fatto la storia” e i costruttori
nista di una coraggiosa operazione indu-
chio, all’epoca era tedesca e divenne fran-
che la storia “l’hanno comprata”. Esiste
striale, mirata alla nascita di una gamma
cese solo dopo la prima Guerra Mondiale.
un’ulteriore categoria, molto numerosa e
di vetture Gran Turismo meccanicamente
L’azienda, che si è sempre distinta per
trasversale alle precedenti, quella dei co-
raffinate e bellissime, ma prima di arriva-
aver prodotto in numero esiguo automo-
struttori “storici” che sono caduti tra le
re a questa fase della sua travagliata sto-
bili bellissime ed eleganti, unitamente ad
braccia d’industrie meno nobili e più po-
ria andiamo con ordine. La Bugatti nasce
una serie d’automotrici ferroviarie molto
Incredibilmente tutto Una storia arrivata oltre i 1.000 CV!
La Bugatti Veyron è un’auto unica, sotto tutti i punti di vista. Dal costo stratosferico alla tecnologia applicata, ogni elemento di questa vettura è semplicemente “leggenda”.
veloci ed efficienti, capitolò nel 1955 dopo
al quale si diede vita al marchio Bugatti
to dei Galli, in onore alla Bugatti che in
essere stata requisita, a fine anni ‘30, dal-
Automobili. Sponsor tecnici dell’impresa
territorio gallico vi nacque. Subito iniziò la
lo stato francese in quanto azienda italia-
furono brand francesi molto prestigiosi
progettazione di un’unità propulsiva mol-
na (allora italiani e tedeschi non erano
quali Aerospatiale, Elf e Michelin. L’indu-
to particolare: un V12 da 3.5 litri, dotato
molto
circa
stria sorse sul territorio italiano e più pre-
di quattro turbine IHI (due per bancata),
trent’anni il marchio rimase immerso in
popolari
all’estero).
Per
cisamente a Campogalliano, in provincia
con cinque valvole per cilindro e dalla rag-
una sorta di letargo dal quale si risvegliò
di Modena, ovvero nella terra dei motori.
guardevole potenza di 412 Kw. Il propul-
solo a fine anni ‘80. Nel 1987, Romano
La scelta cadde su tale sito per due ragio-
sore fu ultimato in meno di un anno e già
Artioli, modenese e titolare dell’Autoexpò
ni: anzitutto perché era nel modenese,
nel 1988 era operativa la sala prova mo-
(importatore della Suzuki per l’Italia), re-
cioè in quella piccola zona del nostro Pae-
tori: un grande parallelepipedo azzurro
alizzò il sogno di una Bugatti italiana si-
se dove si producono le migliori Gran Tu-
dotato di un grossissimo emblema Bugat-
glando un accordo con la Bugatti Interna-
rismo del mondo e, in secondo luogo,
ti, che divenne presto l’icona della nuova
tional, creata da Jean-Marc Borel, in base
Campogalliano era un antico insediamen-
fabbrica. Nel 1989 le prime vetture varca-
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“Non avevo dubbi che la Veyron potesse fare oltre 400 km/h, quel che mi ha più impressionato è come li ha facilmente raggiunti” - James May (Top Gear)
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Passato e presente a confronto: a sinistra, l’ultima nata della casa francese, la Veyron, mentre a destra la Type 35 ci porta indietro nel tempo di oltre 50 anni.
rono i cancelli dello stabilimento (ormai
integrale permanente con cambio a sei
Bugatti presentò l’EB112, una berlina
quasi completo) per compiere i test stra-
rapporti (foto nella pagina a fianco). Per
quattro porte. Disegnata dall’Italdesign,
dali. Prima della versione ultima, furono
la Bugatti Automobili si presagì un futuro
era dotata della stessa meccanica della
esaminati due studi: il primo, firmato da
fatto di grandi successi che in realtà non
EB110 solo che la cilindrata del propul-
Marcello Gandini (padre della Diablo e
arrivarono mai. Infatti ben presto i piani
sore fu quasi raddoppiata: si arrivò a 6
dell’ultima Maserati Quattroporte), ebbe
alti della società si accorsero di quanto
litri e, data l’assenza delle turbine, 339
un notevole sviluppo che culminò con i
fosse difficile, per un piccolo e ambizioso
Kw. La vettura aveva un design molto
prototipi di pre-serie mentre il secondo,
costruttore,
realizzato da Giugiaro nel 1990 sulla me-
con tranquillità. All’equipe,
desima meccanica del precedente e de-
però,
nominato ID90, rimase allo stadio di
mancò e al Salone di Gine-
prototipo. La berlinetta Bugatti presen-
vra del ‘92 presentarono
tata
ufficialmente
venne
sopravvivere
l’entusiasmo
non
disegnata
l’EB110 S: una versione
dall’architetto Giampaolo Benedini (lo
estrema ulteriormente po-
stesso che progettò lo stabilimento) ri-
tenziata (451 Kw) della GT
vedendo le linee impostate da Gandini. Il
che aveva suscitato parec-
15 Settembre del 1990, con un grande
chia attenzioni mesi prima.
ricevimento, i vertici dell’azienda pre-
Intanto la produzione conti-
sentarono al pubblico lo stabilimento e il
nuava a non decollare, gli
prototipo
vettura
ordini c’erano ma non in
mentre un anno dopo, il 14 Settembre
sperimentale
della
quantità tali da permettere
del ‘91, a Place de la Defense a Parigi, fu
il pieno utilizzo della capaci-
presentata la vettura definitiva. L’auto,
tà produttiva dello stabili-
denominata EB110 in onore agli anni
mento. La speranza, si dice,
trascorsi dalla nascita di Ettore Bugatti,
è sempre l’ultima a morire
era mossa dal possente V12 prima de-
e nel 1993, quando già a
scritto, aveva una scocca in fibra di car-
Campogalliano, soffiava un
bonio e compositi ed aveva la trazione
venticello gelido di crisi, la
particolare e possedeva gli elementi stili-
quistare addirittura la Lotus. Il 1995 fu
al 13 Settembre 2007, quando la SSC Ul-
stici propri delle Bugatti degli anni ‘30,
l’anno della fine, l’anno del fallimento,
timate Aero TT ha stabilito il nuovo record
ovviamente aggiornati ai canoni attuali. Il
l’anno della distruzione dei sogni di Artioli
di 412 km/h, record ripreso poi dalla stes-
desiderio di Artioli era di vendere questa
e di tanti altri ingegneri (tra cui Mauro
sa Bugatti nel Giugno del 2010. La Veyron
quattro porte di lusso a meno di 300 mi-
Forghieri), tecnici e operai appassionati
viene costruita a mano nello stabilimento
lioni di vecchie lire ma il desiderio non si
che diedero il 100% per questa bell’av-
Bugatti di Molsheim in Francia, dove ave-
esaudì e, dopo soli due esemplari prodot-
ventura finita tragicamente. In totale pro-
va sede l’azienda originaria fondata da
ti, il progetto dell’EB112 s’arrestò. Era la
dussero 126 EB110 (GT e SS) e 13 proto-
Ettore Bugatti, ed ha raggiunto la piena
prima, tangibile, avvisaglia della crisi cui
tipi completi. Al momento della bancarotta
produzione nel Settembre 2008 in serie
la Bugatti Automobili andava incontro. I
erano in lavorazione le prime quattro
limitata a 300 esemplari. Prende il nome
dirigenti della società continuarono ad
EB110 destinate agli Stati
ostentare tranquillità e fiducia nel futuro:
Uniti. Ciò che seguì lo sappia-
consegnarono ad un privato una EB110
mo: il marchio cadde in mano
che avrebbe corso a Le Mans ed effettua-
a VolksWagen (dopo che un
rono, in collaborazione con la SNAM, un
numero imprecisato di altri
prototipo della stessa vettura alimentato
costruttori dimostrarono inte-
a metano. Nell’anello ad alta velocità di
resse). In ogni caso non tutto
Nardò, il modello a gas stabilì il record as-
è perduto. Il simbolo della at-
soluto per vetture stradali, toccando i
tuale
344,7 Km/h (la versione GT a benzina
Veyron (o più precisamente
s’arrestava a 342). Il primato fu superato
Bugatti Veyron 16.4) che è
successivamente dall’ultima evoluzione
nota per essere una delle
della EB110 SS capace di ben 352 km/h!
auto di serie più costose al
Fu il canto del cigno. A nulla servirono le
mondo ed essere l’autovettu-
dichiarazioni di Artioli, il quale sminuiva i
ra di serie più veloce mai co-
seri
propria
struita (407 Km/h). Tale pri-
azienda e riuscì a trovare i fondi per ac-
mato è stato mantenuto fino
problemi
finanziari
della
rinascita
si
chiama
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dal pilota Pierre Veyron, che vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1939 correndo con una Bugatti. Questa incredibile autovettura monta un motore W16 di 7.993 cc di cilindrata (86 mm di alesaggio x 86 mm di corsa), composto da 4 bancate di 4 cilindri ciascuna. Ogni cilindro ha 4 valvole, per un totale di 64. Il propulsore ha 4 turbocompressori, grazie ai quali eroga 1.001 cavalli di potenza massima dichiarata a 6.000 giri/minuto, con un rapporto potenza-peso di 529 CV/t mentre la coppia massima è di 1.150 Nm a 2200 giri/minuto. Il progetto del W16 è in realtà derivato da quello del W8 montato sulla quinta serie della
60
VolksWagen Passat, la cui cilindrata uni-
possiede in totale 10 radiatori: 3 per il
ria aperta, senza nessuna copertura in
taria corrisponde a quella del W16. La
sistema di raffreddamento del motore, 1
vetro, per massimizzare la dissipazione
potenza del motore viene trasmessa alle
scambiatore di calore per l’intercooler, 2
del calore. Nella strumentazione della
ruote attraverso un cambio di tipo DSG a
per il sistema di aria condizionata, 1 per
Veyron, accanto al tachimetro, è installa-
innesti simultanei di 7 marce, attuato da
l’olio della trasmissione, 1 per l’olio del
to un misuratore di potenza che indica i
paddles posti dietro al volante con un
differenziale, 1 per l’olio del motore, 1
cavalli effettivamente erogati in ogni
tempo di cambiata pari a 150 ms. La tra-
per il sistema idraulico dello spoiler. Il co-
condizione di marcia (con il limite a 1001,
zione è integrale permanente, con un
efficiente
aerodinamica
limite pubblicitario, avendo già detto che
giunto viscoso centrale prodotto dalla
(Cx) è di 0,36. Il telaio è composto da
la potenza massima è di 1.060 CV). La
svedese Haldex. Gli pneumatici run-flat,
una cellula centrale in fibra di carbonio
velocità massima promessa era di 406
prodotti da Michelin, sono progettati spe-
con dei telaietti ausiliari. I dischi freno
km/h, ma i prototipi a quella velocità si
cificatamente per sopportare la velocità
sono in materiale carboceramico, con
rivelarono instabili: fu necessario ridise-
massima della Veyron, e hanno l’inusuale
pinze anteriori a 8 pistoncini e posteriori
gnare il modello per migliorare l’aerodi-
misura di 245/690 R20,47 all’anteriore e
a 6 pistoncini. Una curiosità relativa al
namica. Nel Maggio 2005 un prototipo
365/710 R21,26 al posteriore. La Veyron
motore è che si trova direttamente all’a-
testato nel circuito VoksWagen vicino
di
resistenza
configurazione standard l’auto è capace di una velocità massima di 375 km/h. Per raggiungere la velocità massima di 407 km/h, si deve inserire a vettura ferma una seconda chiave, in una fessura di colore rosso alla sinistra del guidatore, vicino alla chiusura dello sportello: tramite questo comando lo spoiler posteriore riduce al minimo l’angolo di incidenza rientrando nella sua sede, le prese d’aria anteriori si chiudono e l’auto si abbassa di 6 cm limitando così al minimo l’impatto aerodinamico. I freni carboceramici, insieme agli pneumatici dalle prestazioni
particolarmente
elevate,
permettono di raggiungere una deceleWolfsburg, in Germania, raggiunse una
km/h rispettivamente in 7,3 e 16,7 se-
razione di 1,3 g. Inoltre, quando i freni
velocità di 400 km/h, limitata elettroni-
condi. Anche i consumi sono da record
vengono azionati a velocità superiori ai
camente. Nell’Ottobre 2005 la versione
per le auto di serie: infatti la Veyron re-
200 km/h, lo spoiler posteriore aumenta
finale della Veyron, guidata da James
gistra 40,4 l/100 km (2,475 km/l) in cit-
l’angolo di incidenza fino a un massimo
May (noto conduttore del programma
tà e 24,1 l/100 km (4,149 km/l) sul cir-
di 55 gradi agendo da freno aerodinami-
Top Gear), raggiunse i 407,52 km/h sul
cuito misto. Alla massima velocità il
co e generando 0,6 g di decelerazione.
lunghissimo rettilineo (9 km) del circuito
consumo è di oltre 125 l/100 km (0,8
La produzione della Veyron 16.4 Coupé è
tedesco di Ehra-Lessien. La Veyron pas-
km/l): in questa condizione il serbatoio
terminata nel Giugno del 2011, quando è
sa da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi pro-
della Veyron (100 litri) verrebbe svuota-
stato consegnato l’ultimo dei 300 esem-
ducendo un’accelerazione media di 1,01
to in appena 12 minuti e mezzo (tempo
plari previsti. Anche le altre versioni spe-
g: un valore record tra le vetture omolo-
nel quale sarebbe in grado di percorrere
ciali con carrozzeria chiusa sono arrivate
gate, superiore anche alla più veloce
oltre 80 km). Raggiunti i 220 km/h l’as-
a fine ciclo. Rimane quindi oggi solamen-
SSC Ultimate Aero TT grazie alla trazione
setto della Veyron cambia: l’auto si ab-
te la versione Grand Sport con carrozze-
integrale. Sempre partendo da ferma,
bassa mentre lo spoiler posteriore si alza
ria aperta, la cui commercializzazione è
questa vettura raggiunge i 200 e i 300
per aumentare la tenuta di strada. Nella
prevista fino alla fine del 2012.
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