MotorMedia Style 06

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VW UP!

Da Wolfsburg una piccola grande Volkswagen

HYUNDAI i30

Un’auto di grande qualità che sfida le rivali del segmento C

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Aston Martin

Potenza e classe



di Paolo Necchi

’estate è finita da un pezzo ma

tanto 447 immatricolazioni), Mitsubi-

nell’ambito sociale. Tra i tanti settori ar-

la crisi dell’auto procede a gonfie

shi (227) e Subaru (281), con numeri

rivati al “point of no return” c’è anche

vele. I dati dichiarati dall’UNRAE,

al limite della sparizione dal mercato.

la nautica che oggi, in occasione del più

anche in termini europei, sono sempre

Immatricolazioni ovviamente precipi-

importante salone di settore a Genova,

più da “brividi” e i vari players di questo

tate per tutte le supercar, con Ferrari,

manifesta in modo clamoroso contro le

mercato alla deriva navigano sempre in

Maserati, Lamborghini, Porsche e Aston

scelte del Governo Monti. Ma tutti i di-

acque peggiori. l dati appena comunica-

Martin che registrano numeri in calo tra

pendenti licenziati o gli imprenditori fal-

ti dal Ministero delle Infrastrutture e dei

il 50% e oltre il 70%. In mezzo a tutto

liti grazie a questa politica assurda che

Trasporti confermano che anche il mese

questo delirio di mercato FIAT prosegue

fine faranno? Se lo è mai chiesto se-

Profondo rosso... anzi, nero di Settembre s’è chiuso con un’altra so-

una crociata contro tutto e tutti (persino

riamente un Governo che è a caccia di

nora batosta per il mercato dell’auto:

contro il “ribelle” Della Valle) invece di

SUV “non dichiarati” dalla mattina alla

le nuove vetture immatricolate hanno

dedicarsi alla creazione di nuovi prodot-

sera? La maggior parte degli evasori i

accusato un calo del 25,74% andando

ti e il Governo parla di tutto tranne che

Governi li hanno a portata di mano tutti

così a consuntivare i primi nove mesi

di crisi dell’auto, confermando che un

i giorni in Parlamento e li strapagano da

con uno sconfortante -20,46% rispetto

ipotetico Monti bis-lacco sarebbe la sua

anni. Le parole se le porta il vento e le

al 2011. In un mare sconfinato di segni

definitiva caporetto del settore, con la

biciclette i livornesi diceva qualche ma-

meno, tra i pochi costruttori in salute

benzina che continua ad avere un costo

ligno toscano…

troviamo Land Rover, che vanta un ot-

prossimo a quello di un diamante ed un

timo +35,11%, mentre si confermano

mercato che è sempre più in ginocchio

fanalini di coda del mercato Honda (sol-

con clamorose e durissime ripercussioni

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S O M M A R I O

16

28

46

4


AGENDA MAILBOX LIFESTYLE AFTERMARKET

6 10 12 14

ON THE ROAD VOLKSWAGEN UP! FORD C-MAX HYUNDAI I30

16 22 28

h i stor y COSWORTH

34

PHOTOSHOOT F E R R A R I 3 5 5 F 1 B E R L I N E T TA

42

DREAMCAR ASTON MARTIN

44

5


A G E N D A

Spiata la Serie 4 Gran Coupé Dal Nürburgring foto spia della nuova BMW

Un po’ Serie 3, un po’ Serie 6. Potrebbe essere così la nuova BMW Serie 4 Gran Coupé, “paparazzata” al Nürburgring durante alcuni collaudi funzionali. BMW presenterà la Gran Coupé nel 2014 entrando così in una ulteriore nicchia di mercato con un modello che offrirà un design elegan-

PSA sviluppa il 1.6 HDi

Evoluzioni per i motori su Peugeot e Citroën Novità in arrivo per la motorizzazione 1.6 HDi “Made in PSA” che equipaggia vetture Peugeot e Citroën. Il gruppo francese ha infatti comunicato che i modelli

te e ricercato. Non si esclude una versione M di questa vettura che sicuramente sarà disponibili con tutte le motorizzazioni attualmente in uso alle altre Serie 4. Sicuramente per gli amanti del marchio bavarese sarà un modello da prendere in considerazione per un eventuale acquisto.

in consegna dopo il mese di Settembre riceveranno una versione evoluta del motore Diesel 1.6 HDi da 92 e 115 CV con una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 6%, valore dichiarato anche sul risparmio di

carburante previsto. I propulsori ora hanno una nuova pompa dell’olio a flusso variabile, nuovi olii motore e cambio a bassa viscosità, guarnizioni dell’albero motore di nuova generazione, puleggia della cinghia dell’alternatore ridisegnata e una pompa del vuoto a basso attrito per evitare la dissipazione di energia.

Traffico, la maglia nera italiana va a Palermo Il capoluogo siciliano “vince” la palma come città più trafficata dello Stivale

Per TomTom la maglia nera va a Palermo. La casa olandese, nota produttrice di navigatori satellitari, ha indicato come il capoluogo siciliano sia la città più trafficata d’Italia secondo i dati raccolti tra Aprile e Giugno 2012 dopo che, tra Gennaio e Marzo, la “vincitrice” fu Roma. Ora invece la Capitale è scivolata in seconda posizione nella classifica italiana e quinta tra le metropoli europee, una posizione sotto Palermo. Proseguendo con l’analisi dell’Osservatorio sul Traffico TomTom, la cui ricerca si basa sui tempi di percorrenza reali rilevati dai mezzi in circolazione in Europa, il livello medio

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di congestionamento delle strade per tutte le città europee nel loro complesso è del 23% (-4% rispetto allo stesso periodo del 2011). La più trafficata tra Aprile e Giugno è risultata Istanbul (57%), seguita da Varsavia (45%) e Marsiglia (42%). In Italia la Top 5 è composta da Palermo (40%), Roma (34%), Milano (28%), Napoli (25%) e Genova (21%).


Arrivano gli eco-sconti FIAT per la gamma bi-fuel Fino a 5.000 euro di bonus sugli acquisti entro il 31 Ottobre

è stata svelata per la prima volta nel weekend del 13-14 Ottobre la nuova FIAT Panda TwinAir Turbo Natural Power da 80 CV, la prima vettura al mondo equipaggiata con un motore bicilindrico turbocompresso alimentato a metano/benzina e solo punta dell’iceberg dell’offerta che la casa torinese sta attuando sulla propria gamma di vetture bi-fuel. Fino al 31 Ottobre infatti, sulle vetture native a GPL o Metano (che in alcune Regioni sono esentate dal pagamento della tassa di possesso per cinque anni), FIAT propone un ecobonus che, a secondo del modello scelto, può raggiungere i 5.000 euro. Tra le vetture facenti parte dell’offerta rientra nella serie di promozioni anche la Fiat 500L che si può ancora ordinare nella versione limitata “Opening Edition”, offerta al prezzo promozionale di 17.150 euro (con motore benzina 1.4 litri da 95 CV) e 19.350 euro per la versione con turbodiesel 1.3 Multijet II da 85 CV. La FIAT 500L “Opening Edition” include gratuitamente alcuni optional aggiuntivi del valore totale di 2.500 euro tra i quali la vernice bicolore bianco con tetto nero, i sensori di parcheggio posteriori e la radio Uconnect CD-MP3 touchscreen con Bluetooth® audio streaming, porta USB e AUX.

Un portale per le gomme

Orientarsi al meglio nel mondo degli pneumatici All’indirizzo www.grplombardia.com è nato un nuovo portale web dedicato a chi deve scegliere i propri pneumatici puntando su su professionalità, competenza e trasparenza. A questo scopo, l’associazione formata da Pneusmania 1, Pneusmania 4, Pneusmania 5, Frigerio Gomme, Penna Gomme e Segrate Gomme - con il supporto di Goodyear e Dunlop - ha realizzato un portale dall’interfaccia semplice e veloce, grazie al quale sarà possibile confrontare i migliori pneumatici sul mercato, chiedere e ottenere un preventivo, usufruire di convenzioni dedicate a enti e aziende e richiedere un appuntamento.

Nord Europa a idrogeno?

Quattro case vogliono il carburante “verde” dal 2014 Nella giornata di martedì 9 Ottobre Honda, Toyota, Nissan e Hyundai hanno firmato un accordo con Svezia, Danimarca, Norvegia e Islanda per l’introduzione sul mercato di vetture a celle di combustibile (FCEV) e per la creazione di una rete di distributori di idrogeno le quali, fra il 2014 e il 2017, si attiveranno per rendere reale la mobilità a emissioni zero legata all’economia dell’idrogeno. Tra i partner si segnalano HyOP AS e HyNor Norway, le danesi H2 Logic A/S, Copenhagen Hydrogen Network A/S e Hydrogen Link Denmark Association. A queste si aggiungono la svedese Hydrogen Sweden, la Icelandic New Energy e la Scandinavian Hydrogen Highway Partnership.

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A G E N D A

Novità per l’AMG Driving Academy Ora c’è anche la CLS 63 AMG Shooting Brake

L’AMG Driving Academy italiana festeggia il primo anno di attività dando il benvenuto alla CLS 63 AMG Shooting Brake, la quale ha debuttato il 16 Ottobre in un corso base sul circuito di Vallelunga. L’AMG Driving Academy è nata per offrire agli automobilisti più inclini alla

Parigi, il salone dei record

Grandi numeri per la kermesse 2012 dell’auto Nonostante la crisi che attanaglia il settore, anche l’edizione 2012 del Paris Auto Show ha fatto registrare numeri importanti. Ad attrarre più di un milione e duecentomila visitatori sono state diverse novità importanti tra cui le nuove Volkswagen Golf, Renault Clio e oltre 100

guida sportiva l’opportunità di migliorare il proprio stile di guida grazie alla supervisione di professionisti e a diversi programmi di training. La scelta infatti spazia da eventi lifestyle a corsi in cui i partecipanti sperimentano per la prima volta un’esperienza di guida in situazioni limite, fino ad arrivare ai training intensivi su impegnativi circuiti automobilistici, con diversi gradi di difficoltà in base alle richieste individuali dei partecipanti.

anteprime mondiali ma anche la grande risposta mediatica risultante da oltre 12.000 giornalisti accreditati da 113 nazioni, più di 100 ore di servizi radio-televisivi e 8 milioni di servizi su internet. Numeri da capogiro che, secondo le stime degli organizzatori, hanno contraddistinto questa edizione come quella con la più alta affluenza di di pubblico fra i saloni internazionali dell’automobile. Data l’alternanza con Francoforte, il prossimo Paris Auto Show è previsto dal 4 al 19 Ottobre 2014.

Ecco la nuova Porsche Cayenne Turbo S

Dalla casa tedesca una nuova evoluzione del concetto di SUV sportivo 550 CV, 283 km/h, da 0 a 100 km/h in 4”5. Sono questi i numeri della nuova Porsche Cayenne S, nuova versione top del SUV “Made in Zuffenhausen” per prestazioni e allestimenti. Le principali novità riguardano il telaio, ora equipaggiato con le sospensioni pneumatiche e il controllo attivo dello smorzamento per gli ammortizzatori PASM (Porsche Active Suspension Management). Su un veicolo a baricentro alto con questo livello di prestazioni è più che gradita la presenza del Porsche Dynamic Chassis Control (PDCC), il sistema che gestisce i trasferimenti di carico sul telaio contrastando in particolare il rollio in curva. A supportarlo c’è il Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus), tecnologia offerta di serie che applica i cosiddetti momenti d’imbardata (coppie di forze attorno

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all’asse verticale della vettura) alle ruote posteriori, collaborando con un differenziale elettronico per incrementare la motricità in fase di trazione. A completare la caratterizzazione della Turbo S, infine, è il pacchetto Sport Chrono anch’esso presente nella dotazione di serie. I consumi dichiarati sono di 11,5 litri per 100 km per quanto riguarda il ciclo combinato mentre il prezzo d’entrata è fissato a quota 155.515 € con le prime consegne in programma a partire da Gennaio 2013.


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M A I L B O X

Corsi di guida, quale scegliere? Una esperienza utile soprattutto per neo-patentati

L’utilità dei simulatori di guida Possono davvero fare la differenza?

i scrivo in quanto vorrei partecipare ad un

pesso nascono dibattiti in merito ai giochi di

corso di guida sicura/sportiva ma non cono-

guida in quanto “strumenti alienanti” della re-

sco questo mondo e le realtà che vi fanno par-

ale pericolosità che esiste sulle strade di tutti

te. Sono neopatentato ma ho sempre avuto l’indole

i giorni e anzi, secondo molti, spinge il guidatore ad

sportiva poiché guido il kart già da diversi anni ma

osare di più. Io invece ritengo che sia l’esatto oppo-

ritengo un’attività di questo tipo utile per conoscere

sto, ovvero che se usati in maniera corretta i simula-

al meglio una vera autovettura. Sapete consigliarmi

tori. Voi cosa ne pensate? Quali ritenete siano i simu-

quali sono i migliori in Italia e i relativi costi? Grazie

latori di guida più realistici oggi in commercio?

mille.

Damiano - Villasimius (CA) Pietro - Busseto (PR)

Q

uella di Pietro è senza dubbio una scelta che noi condividiamo. Al di là dell’aspetto puramente sportivo, un corso di guida svolto da professionisti e istruttori

con una vasta esperienza nel mondo dell’automobilismo è sicuramente utile per tutti, neopatentati e non. Troppo spesso infatti in Italia le patenti vengono “regalate”, non tanto in termini economici (visto che spesso sono dei veri e propri salassi al portafoglio) quanto proprio dalla superficialità con cui gli allievi vengono istruiti, tralasciando spesso situazioni e fattori importanti che poi gli automobilisti si ritrovano a vivere in prima persione senza alcuna esperienza, rischiando di mettere

agonismo” automobilistico: in primis non possiamo non citare

D

i corsi organizzati dall’ACI che si svolgono a Vallelunga (www.

re e hardware degli ultimi anni ha fatto si che dei semplici video-

vallelunga.it) o Franciacorta (www.autodromodifranciacorta.

games si trasformassero sempre di più in qualcosa vicino alla re-

a repentaglio la propria vita e quella degli altri. In Italia sono molte le società che offrono corsi di guida sicura e sportiva partendo da un livello base sino ad arrivare proprio al “pre-

ibattito senza dubbio spinoso quello presentato da Damiano e che spesso troviamo anche su riviste e quotidiani di spessore, affrontato però da chi la tematica la

conosce ben poco. Dal nostro punto di vista, lo sviluppo softwa-

com), alternativamente abbiamo in Italia realtà molto valide

altà. è ovvio che qualsiasi simulatore non potrà mai replicare al

quali il Centro Internazionale Guida Sicura (www.guidasicura.

100% quel che succede nella realtà ma è altresì vero che aiuta

it) che opera a Varano De’ Melegari con vetture Alfa Romeo

a sviluppare reazioni e riflessi in tempi molto rapidi. L’utilizzo di

sotto la direzione di Andrea De Adamich, la scuola Guidare

questi sistemi è ovviamente subordinato a due fattori principali:

Pilotare di Siegfrid Stohr (www.guidarepilotare.it) che opera

il realismo offerto, sia in termini di fisica della vettura (quindi le

a Misano Adriatico con vetture BMW e Mini oppure il Driving

sue reazioni in accelerazione, frenata, sbandata, ecc) che di sen-

Camp di Carlo Rossi (www.drivingcamp.it).

sazioni trasmesse dall’hardware. Su questo ultimo punto infatti, guidare virtualmente attraverso l’uso di joypad o periferiche che nulla hanno a che fare con un volante e una pedaliera è presso-

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ché inutile proprio a sviluppare quei movimenti automatici che possono risultare utili poi nella realtà. Esistono periferiche hardware entry level già sufficientemente buone a poche centinaia di euro così come volanti e pedaliere professionali ben più costose. La nostra conclusione? Guidare virtualmente aiuta molto, a patto che si usi la testa immergendosi nella realtà virtuale fino in fondo (e non premendo l’acceleratore come se si fosse sugli autoscontri). Cosa vi serve? Un buon PC (niente console) dotato di volante e pedaliera e un software di ultima generazione quale può essere rFactor, rFactor 2, iRacing o gli ultimi in dirittura d’arrivo come Project CARS e Assetto Corsa.

Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it


Inquinamento e normative

I continui cambi di legislazione preoccupano gli automobilisti

Limiti di velocità in autostrada Ma recentemente è cambiato qualcosa?

gni anno si inventano qualcosa di nuovo

ent. Redazione di MotorMedia Style, par-

che coinvolge noi poveri automobilisti e

lando con alcuni amici e amiche siamo finiti

che vorrebbe spingerci a cambiare auto

sulla questione “limite di velocità di auto-

sempre più frequentemente. Ultimamente ho

strada”. Loro sostengono che dalle ultime modi-

sentito parlare delle nuove normative europee

fiche del Codice della Strada, in alcuni tratti della

riguardo l’inquinamento che dovrebbero en-

rete italiana il limite è salito a 150 km/h. Io since-

trare in vigore nel 2020. In cosa consistono di

ramente credo che si sbaglino ma non sono riuscita

preciso? Saremo nuovamente costretti ad ade-

a trovare conferme in proposito. Potete aiutarmi?

guarci e a mettere mano al portafoglio?

Monica - Melegnano (MI)

Roberta - Corridonia (MC)

L

o scorso Luglio è effettivamente stata emanata una nuova normativa dall’Unione Europea per quel che concerne le emissioni di CO2 per gli

autoveicoli a partire dal 2020. Questo limite, che ha fatto storcere parecchio il naso alle case automobilistiche, è stato fissato in 95 g/km: le grandi case come BMW, Audi, Mercedes e Volkswagen (per non parlare delle superosportive come Porsche o Ferrari) ritengono infatti impossibile il raggiungimento di tale valore su auto di grossa cilindrata o con un peso importante, poiché la nuova legislazione impone che la misu-

tanto più che alcuni modelli già in vendita rispettano

M

questo parametro. Al momento è presto per dire quali

strade a tre corsie, più quella d’emergenza per ogni senso di

auto tuttora in circolazione potrebbero essere messe

marcia, purché (ecco la novità di due estati fa) ci sia il Tutor,

alla porta nel 2020 ma è ovvio che già quelle rientranti

lo strumento che calcola la velocità media e che farebbe da

nella normativa Euro 3 potrebbero essere soggette a

deterrente contro chi ha il piede pesante. Le concessionarie,

pesanti limitazioni. Sicuramente i modelli di prossima

comunque, possono elevare il limite a 150 km/h sulla base

uscita rispetteranno sempre più questo target, dato an-

delle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato (se-

che il fatto che nel 2015 le emissioni per le autovetture

gnalando i 150 con il classico cartello tondo bordato di rosso),

di nuova produzione dovranno essere di 135 g/km di

a patto che lo consentano l’intensità del traffico, le condizio-

anidride carbonica.

ni atmosferiche prevalenti e i dati di incidentalità dell’ultimo

razione debba tenere conto del peso delle vetture. Un problema questo che non riguarda i modelli di fascia bassa che rientreranno senza problemi in questi valori,

onica ha ragione, ma anche i suoi amici non sbagliano. Da Luglio 2010, infatti, l’articolo 142 del Codice della Strada consente ai gestori delle au-

tostrade di elevare il limite da 130 a 150 km/h sulle auto-

quinquennio. Ad oggi però, nessun gestore delle reti autostradali italiane rispondenti ai requisiti sopracitati ha portato a 150 km/h il limite su di un tratto per molteplici ragioni: in primis, il costo materiale del cambiare i cartelli stradali indicanti il limite di velocità ma soprattutto per evitare l’incremento di incidenti gravi nel proprio tratto di strada a 150 km/h di limite, fattore che innalzerebbe a sua volta i costi di riparazione e manutenzione nonché i pedaggi. A nostro avviso, grazie alla sicurezza raggiunta dalle autovetture moderne, alla presenza del Tutor e alla qualità del manto stradale (come quello drenante), alcuni tratti autostradali dovrebbero beneficiare di questo innalzamento, come ad esempio la tratta Milano-Bologna (tutta) o Torino-Venezia (dove presenti le 3 corsie).

Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it

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L I F E S T Y L E

Portachiavi Ferrari F12

Aston Martin Golf Umbrella

Con l’uscita della nuova F12, Ferrari presenta il portachiavi de-

Per prepararsi alla stagione autunnale con stile Aston

dicato alla nuova berlinetta, realizzato con lo stesso pellame

Martin, casa di origini britanniche e quindi molto in-

bovino utilizzato per gli interni della GT da cui prende il nome.

teressata alle tematiche legate al meteo, propone un

Il prodotto presenta cuciture in filo rosso, la scritta in metallo

suo ombrello da golf con il famoso marchio della dop-

F12berlinetta su un lato e l’incisione del marchio Ferrari sull’al-

pia ala spiegata stampato su pannelli alternati. Il ma-

tro. Morbidezza e resistenza sono ai massimi livelli; la qualità

nico, in schiuma dura, include all’interno una torcia

del filo, gli accessori metallici disegnati per offrire la massima

rimovibile con faro a LED. Il prezzo di 81.67 sterline

funzionalità ed i dettagli in pelle cuciti a mano denotano una

e al netto di tasse. Il prodotto è acquistabile sul sito

elevata cura per il particolare. Acquistabile presso lo store Fer-

corporate store.astonmartin.com nella sezione Luxu-

rari al prezzo di 68 euro (escluse le spese di spedizione).

ry Gifts.

Mouse Porsche 917 Salzburg

Trolley Lamborghini - Versace

Navigare oltre ogni limite. Tecnologico e di design. Porsche

Da Automobili Lamborghini un’offerta esclusiva per il

è presente nel mondo dell’informatica con una gamma di

mondo luxury: la collezione LP 640 di borse, trolley, be-

mouse dalle alte prestazioni. Il più prezioso prodotto di

auty case e portachiavi realizzata in collaborazione con

questa serie si chiama 917 Salzburg e prevede compa-

Versace. Il trolley del Toro ha un design puro ed essen-

tibilità con Mac e PC, rotella di scorrimento in alluminio,

ziale, lavorato in pelle scamosciata al 100%, prevede ma-

sensore ad alta risoluzione 2000 dpi, installazione plug

niglia a scomparsa, tasca frontale e placca metallica con

& play e dongle di ridotte dimensioni. Il prezzo dell’har-

incisione. Un unico colore disponibile, il nero. Acquistabile

dware è di 90,50 euro iva inclusa ed è disponibile sul sito

dal sito corporate www.lamborghinistore.com al prezzo di

www.shop.porsche.com/italy/ nella sezione lifestyle, ac-

2.865 euro rappresenta il top assoluto in termini di stile

cessori ufficio.

ed artigianalità.

Nelle mani un gadget dell’ultima nata a Maranello

La potenza della giumenta nelle vostre mani

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Un oggetto curioso dalla casa preferita da 007

Un tocco fashion per un marchio dall’anima sportiva


Ford Sierra Cosworth 1/18

Bonnet cap Toyota

Un pezzo di storia del rally e dell’automobilismo a portata di

Per celebrare degnamente il ritorno di Toyota nelle com-

mano. Il Gruppo A più affascinante della storia Cosworth,

petizioni con la TS030, la casa giapponese propone una

la Ford Sierra, è disponibile sul sito www.autoartmodels.

collezione moda chiamata Toyota Hybrid. Simpatico ed

com nella sua versione vincente, ovvero quella portata al

originale il copricapo unisex lavorato a maglia con un ri-

successo dalla coppia Auriol-Occelli nel lontano Tour De

camo in tre dimensioni bicolore. I materiali utilizzati sono

Corse 1988. L’auto, riprodotta su scala 1/18 e decorata

per metà lana e per metà acrilico. L’acquisto, al costo di

con la livrea dell’epoca, é ricostruita con cura artigianale

15 €, avviene connettendosi al sito shop.toyotahybridra-

da Autoart. Le portiere, il cofano motore ed il portellone

cing.com. Consigliato ai fan del marchio nipponico ed a

posteriore sono apribili. Il prezzo di questo gioiellino è di

tutti coloro che vogliono promuovere un motorsport sem-

137 dollari.

pre più attento alle tematiche ambientali.

Pagani, the story of a dream

Marussia Denissov

La storia di un sogno, ovvero il racconto della meravigliosa

La Marussia, costruttore moscovita presente anche in

vicenda di Horacio Pagani, arrivato dall’Argentina in Italia per

Formula 1, propone un esclusivo orologio meccanico

creare l’automobile più veloce del mondo. 228 pagine a colori

realizzato in edizione limitata con colorazione rossa e

in formato 31x31cm che descrivono in senso cronologico tan-

nera che richiama le tonalità del marchio. La struttura

to i passi verso il successo del costruttore, quanto gli aspet-

è in lega leggera lavorata, una scelta che coniuga la

ti tecnici della realizzazione della Zonda con tutte le versioni

massima tecnologia con il minimo peso, proprio come

delle vetture, i dati tecnici, l’indice dei telai e le immagini piu

sulle GT o sulle monoposto della casa russa. L’orolo-

suggestive. Contributi di Gian Paolo Dallara, Gordon Murray,

gio, ordinabile dal sito shop.marussiamotors.ru, ha

Valentino Balboni e Paul Frere. Link per l’acquisto sul sito di

un prezzo di poco inferiore ai 2.000 € e può essere

Pagani Automobili www.pagani.com. Prezzo di acquisto: 79 €.

spedito anche con una assicurazione opzionale.

Autoart ha in catalogo il modello del Tour de Corse ‘88

Il libro dedicato alla casa di Horacio Pagani

Per i fan della casa nipponica un bel cappello invernale

Dalla casa moscovita un orologio esclusivo

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A F T E R M A R K E T

Ma-Fra rimuovi graffi

Uno special kit per restaurare la carrozzeria

Sparco “Rally”

Un nuovo cerchio top in estetica e sicurezza

L‘auto è uno dei beni per definizione più esposti a di-

L’importanza dei cerchi su un’auto sportiva è cruciale. Que-

strazione od incuria altrui. Per eliminare dalla nostra

sti infatti garantiscono resistenza e leggerezza necessari a

vettura graffi superficiali e per attenuare quelli piu

raggiungere le massime prestazioni in sicurezza. Sparco,

profondi Ma-Fra, leader nel settore del car care, pro-

azienda da sempre attiva nel mondo delle competizioni e

pone un kit specifico avente cera concentrata a base

dell’elaborazione, presenta nel suo catalogo 2012 il cerchio

di micro particelle e un pad in microfibra che assicu-

ruota monoblocco “Rally”: 5 doppie razze, il copricerchio

rano un risultato immediato grazie a speciali agenti

marchiato e la circonferenza decorata in blu caratterizzano

che ridonano tonalità e lucentezza alla parte trattata.

questo capolavoro della tecnica applicata all’automotive.

Disponibile presso i migliori rivenditori e la grande di-

Disponibile nei colori bianco ed argento e nelle versioni da

stribuzione.

15’’, 16’’ e 17’’.

Tarox Sport Brake Discs

Il profumo di Diabolik

Una novità importante per tutti i possessori di Focus RS: Tarox

Ricci Car Parfum, azienda leader nella produzione di profu-

ha lanciato sul mercato la versione Sport dei dischi freno da 336

matori per auto, ha in catalogo una linea di fragranze con le

mm realizzati in ghisa speciale e caratterizzati da un alto carico

immagini di Diabolik e della sua compagna Eva Kant. La col-

di rottura. Essi sono pienamente compatibili con le pinze dell’im-

lezione comprende diversi modelli: cartoncini aromatici, bot-

pianto originale e non influiscono sul funzionamento dei disposi-

tiglie e spray disponibili nelle profumazioni black, Eva, cocco,

tivi elettronici di frenata. Due le versioni previste: il modello Sport

mela, fragola, oceano, vaniglia, pino e muschio. I prodotti

Japan, rigato e forato oppure la versione F2000 a righe ellittiche.

sono acquistabili presso stazioni di servizio, rivenditori di ac-

Per informazioni sul prezzo contattare Tarox allo 039-587814.

cessori auto, supermercati, tabaccherie ed edicole.

Una nuova versione di dischi freno per le Focus RS

Da Ricci Car Parfum una fragranza ispirata al personaggio

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Cellular Line Crab XL

Parrot Asteroid Smart

Portacellulare universale dalla casa emiliana

Le potenzialità dell’infotainment sulla vostra auto

Cellular Line presenta la soluzione universale per gli

Parrot, azienda leader nell’infotainment dell’auto, rilancia la sua

smartphone di nuova generazione lanciando Crab XL. Il sup-

offerta di dispositivi wireless con la gamma Asteroid. Il modello

porto è costituito da due tenaglie e una base completamente

di punta è l’Asteroid Smart da 599 $ dotato di display multi-

estensibili: le prime sono mobili e abbracciano lo smartpho-

touch capacitivo da 6”2 e sistema operativo Android 2.3 Gin-

ne, mentre la base retrattile è estensibile e formata da due

gerbread. Nello specifico il prodotto vede la presenza di quattro

piedini che sorreggono il telefono con una soffice imbottitu-

porte USB, una micro USB, GPS, doppio microfono, Bluetooth

ra antigraffio. Crab XL si monta sulle bocchette di aerazione

3.0 e Wi-Fi. L’interfaccia e costituita da 6 grandi icone per ac-

dell’automobile con un sistema di fissaggio semplice e sicuro.

cedere alle applicazioni Web, tra cui l’Asteroid Market di Parrot,

All’interno della confezione anche il bi-adesivo che permette

e consentire l’utilizzo di una serie di funzioni come le mappe

di fissare a piacimento Crab XL direttamente al cruscotto.

digitali, il riconoscimento vocale e la telefonia viva voce.

Castrol Magnatec

Bridgestone Blizzak LM-30

La gamma di lubrificanti per proteggere il tuo motore

Pneumatici invernali top dal marchio nipponico

15 Il 75% dell’usura del motore si verifica nella fase di avviamen-

Bridgestone pensa al freddo con Blizzak LM-30, pneumatico

to. Per questo la protezione dello stesso deve continuare sia

invernale sicuro e versatile per il massimo controllo su ba-

durante l’utilizzo del propulsore sia a motore spento. Castrol

gnato e neve. Il battistrada presenta un disegno asimmetri-

assicura questo obiettivo con la gamma di lubrificanti Castrol

co e blocchi centrali ad elevata trazione. La mescola è stata

Magnatec. Grazie alle cosiddette molecole intelligenti che ri-

rinforzata con silice per migliorare la risposta alla frenata con

mangono aderenti alle parti critiche il Magnatec garantisce

una minore resistenza al rotolamento (-16%) e dal minor

massime prestazioni e massima protezione in tutte le condizio-

peso complessivo. Il risultato è minore consumo di carburan-

ni di guida ed a tutte le temperature.

te (-2,5%), emissioni di CO2 ridotte fino a 4,5 g/km.


O N T H E R O A D

16

W

olkswagen Up!, ovvero l’ultima

mercato nazionale, vuole sfidare ad armi pari

nel sub settore delle vetture lunghe meno di

interpretazione della city car se-

la leadership italiana di Panda applicando la

4 metri, da cui si attendono, oltre che ovvia-

condo il marchio tedesco, nasce

ben nota qualità costruttiva VW all’universo

mente dimensioni necessarie per divincolarsi

per rinverdire i fasti della lontana Lupo e dare

delle piccole cittadine, mixando con efficacia

nel traffico e nelle manovre urbane, anche un

nuova linfa al segmento A della casa di

prestazioni, stile e bassi consumi. È infatti

elevato standard di sicurezza, bassi consumi,

Wolfsburg, da anni punto debole della gam-

ben noto a tutti i costruttori ed ormai agli

ridotte emissioni ed elementi di design che un

ma teutonica. La Up!, presentata nel 2011 al

stessi acquirenti quanto sia diventato crucia-

tempo appartenevano solo a modelli di seg-

Salone di Francoforte e successivamente al

le, nell’economicità di un’azienda automobili-

mento superiore. E con questo bagaglio di

Motor Show di Bologna in prima visione per il

stica, il raggiungimento di adeguati volumi

conoscenze e con qualche fallimento alle


Piccola grande VW Alta qualità e personalizzazioni per la piccola tedesca da città

17 spalle (come la Fox) che la nuova Up! si pre-

quest’auto viene assemblata nello stabilimen-

senta al pubblico dei concessionari; vediamo

to di Bratislava insieme a Seat Mii e Skoda

quindi in che modo questa city car intende

Citigo, modelli più economici ma dall’estetica

collocarsi sul mercato e soprattutto se le atte-

sostanzialmente identica, se si escludono

se che l’hanno accompagnata sono poi state

gruppi ottici anteriori e posteriori, griglia fron-

soddisfatte dall’esperienza di guida reale. La

tale e paraurti. Il risultato di questo trapianto

Volkswagen Up! appartiene ad una famiglia di

di idee ha prodotto linee compatte, solide ma

vetture che condividono con la tedesca il pia-

anonime, specie dalla prospettiva laterale,

nale e molte sezioni della carrozzeria, infatti

dove non emerge la ben che minima traccia di

Linee standard, dimensioni compatte e tanti allestimenti per la VW Up!, una vettura su cui la casa tedesca punta molto.


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nervature, questo certamente a svantaggio più della piccola di Wolfsburg che delle city car imparentate, dato il maggiore esborso in termini economici generalmente richiesto per portarsi a casa un’automobile marchiata Volkswagen. La Up!, nonostante la poca originalità nelle forme, si caratterizza però per dimensioni molto ridotte (solo 3,54 metri di lunghezza), per i fari posteriori longitudinali dal design piacevole e per un andamento sportivo della linea dei finestrini che nella versione a 3 porte risale verso il tetto delineando un vetro posteriore spigoloso. Nel complesso, oltre all’evidente family feeling che caratterizza il frontale, dai tratti molto morbidi ed “umanizzati”, la Up! si distingue per la scelta di un’estetica di basso profilo che potrà piacere a chi ricerca la sostanza anche a scapito della forma. La Up! è un’auto che deve prestarsi a molteplici usi ed esigenze e questo ha spinto gli uomini Volkswagen a realizzare non solo cinque allestimenti di partenza (Take Up!, Move Up!, High Up!, Black Up! e White Up!) ma a dotare i singoli di ulteriori pacchetti specifici venendo incontro a diversi livelli di personalizzazione. Tali pacchetti rispondono ai

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di un’ottima ripresa, pur richiedendo qualche scalata in più nei tratti in salita. Il cambio manuale a 5 marce si è rivelato in ogni caso preciso, ben rapportato e facile negli innesti; per chi comunque preferisce una guida più rilassata è previsto un cambio robotizzato optional a 5 rapporti, presente anche per il nuovo allestimento intermedio Move Up! da 60 e 75 CV e per l’allestimento High Up!. I 75 CV del propulsore sono adeguati alla vettura e consentono di raggiungere la velocità massima di 170 km/h, un valore di riferimento per la categoria. Nei consumi, dicevamo, la picconomi di Sport, Comfort, Sound, Drive e Park.

vetture dello stesso segmento, consente an-

la di Wolfsburg non viene meno alla propria

Gli interni della Volkswagen Up! fanno pen-

che ai più alti una seduta comoda mentre i

natura “ibrida”: 20 km con un litro di benzina

dant con gli esterni, in quanto sono molto

sedili posteriori accolgono senza problemi

è il traguardo reale e non ottimistico raggiun-

semplici, ma ben costruiti e solidi alla vista

due persone dalla corporatura media. Il vano

gibile con la agile tedesca nelle condizioni di

come al tatto. I materiali utilizzati, di ottima

bagagli è ben spazioso per una vettura di soli

ciclo combinato mentre le emissioni di CO2 si

qualità, sono un benchmark per il segmento.

3 metri e mezzo, si va in questo caso dai 251

attestano sopra i 100 g/km. Sempre nell’otti-

L’abitacolo è spazioso ed i pochi pulsanti “non

litri con tutte le sedute alzate ad oltre 950 litri

ca

digitali” si collocano in posizione ergonomica

con la seconda fila ripiegata in orizzontale. Lo

Volkswagen è però intenzionata a fare ancora

risultando facilmente raggiungibili e non co-

stesso bagagliaio pone però delle difficoltà in

meglio con la versione bi-fuel a metano (Eco

stringono il guidatore a distogliere gli occhi

caso di carico e scarico, in quanto la luce di

Up!), il cui arrivo è previsto alla fine del 2012,

dalla strada. Il limitato numero di controlli

accesso non è particolarmente ampia e lo

capace di abbassare la soglia delle emissioni

viene compensato dalla presenza di serie,

scalino inferiore alto costringe a fare un po’ di

al di sotto dei 100 g/km e, successivamente,

nelle versioni High, Black e White, del naviga-

ginnastica indesiderata. La Volkswagen Up!

con una variante elettrica prevista nel 2013.

tore satellitare, il quale fornisce indicazioni

riesce nell’intento di mixare buone prestazio-

La tenuta di strada garantisce comodità in

pratiche come il distributore di carburante più

ni a consumi ed emissioni decisamente bassi.

tutte le condizioni di marcia ed è ben suppor-

vicino oppure informazioni di carattere turisti-

La versione da noi testata, dotata del 3 clindri

tata dal sistema sospensivo, dalle gomme

co, essendo programmato per segnalare al

1.0 da 75 CV nell’allestimento Black Up!, si è

larghe e dai cerchi da 16 pollici, di serie a

guidatore il passaggio nei pressi di luoghi o

dimostrata infatti molto agile nel traffico cit-

partire dall’allestimento High Up! La visibilità

monumenti di particolare valore artistico/cul-

tadino grazie alle dimensioni compatte, men-

di marcia è discreta anche nelle fasi di par-

turale. L’abitabilità elevata, rispetto ad altre

tre nei tratti misti extraurbani ha dato prova

cheggio. Nel campo della sicurezza attiva la

della

riduzione

dell’inquinamento,

Up! dà il meglio di sé e propone soluzioni tecnologiche presenti generalmente su vetture di segmento superiore, a cominciare da accessori come l’ESP, gli airbag anteriori laterali e per la testa compresi nel prezzo anche nella versione d’accesso Take Up!; per finire, esiste la possibilità di opzionare un particolare pacchetto sicurezza denominato “city” dotato dell’efficace sistema di frenata automatica tramite sensori: in sostanza, la Up! che viaggia al di sotto dei 30km/h può rallentare da sola sino a fermarsi se rileva un ostacolo in avvicinamento a partire da una distanza massima di 10 metri, una soluzione non nuova per il mercato ma certamente rivoluzionaria per la categoria. La Volkswagen Up! si rivela quindi un’auto poliedrica e dalla qualità elevata. L’obiettivo dei tecnici di Wolfsburg non è stato solo quello di sviluppare una city car agile, maneggevole e risparmiosa alla

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pompa ma anche di fornire la piccola Up! di

te Up!, city car super accessoriate e arricchite

allestimento sia molto più adeguato al conte-

tutta una serie di caratteristiche aggiuntive

di contenuti glamour. Nel mezzo poi si collo-

nuto dell’offerta di quanto non sia la Take Up!,

che la rendono quasi una Golf in miniatura,

cano le nuove Move Up! ed High Up!, quest’ul-

prodotto entry level che si rivolge essenzial-

tra cui ricordiamo le prestazioni frizzanti ed a

tima dotata di navigatore, cerchi in lega da

mente alla platea dei neopatentati o dei gui-

tratti sorprendenti del motore 3 cilindri, la

16’’ ed altri contenuti degni di una berlina. Per

datori, uomini o donne, senza pretese. Tra le

qualità degli interni e gli utilissimi sistemi di

quanto quindi le cifre facciano tremare i por-

3 e le 5 porte, la differenza minima di 500 €

sicurezza attiva presenti sia di serie che come

tafogli, a nostro parere rispecchiano, e forse

a vantaggio della prima, faranno naturalmen-

optional. Detto ciò, non ci si può aspettare

superano, il corrispettivo atteso da una nor-

te propendere la domanda per la soluzione

quindi il listino prezzi tipico di una vettura low

male Volkswagen in termini di rapporto qua-

dotata di quattro portiere. Se dovessimo par-

cost: per la Up! infatti si parte dai 9.750 euro

lità/prezzo. Per questo preferiamo consiglia-

lare di difetti, i più evidenti sarebbero forse lo

dell’allestimento base Take Up! ed arriva agli

re, tra le versioni, la più accessoriata High

stile piuttosto anonimo e non adeguato al

oltre 13mila euro dei modelli Black Up! e Whi-

Up!, perché riteniamo che il prezzo di questo

prezzo, insieme al costo stesso che in un seg-


“Sicuramente la versione High Up! è quella che più si adatta al giusto rapporto qualità/prezzo grazie alle sue dotazioni ideali per qualsiasi tipo di guidatore”

mento così agguerrito ed in una congiuntura economica tanto nefasta, rischia di giocare

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contro la diffusione della Up! La clientela si riduce quindi prettamente agli appassionati o “aficionados” del marchio tedesco o, più in generale, di amanti delle auto solide e sobrie che spesso caratterizzano la gamma dei costruttori teutonici, disposti a spendere anche più della media degli automobilisti per poter portare in garage un’auto di sostanza, benchmark della categoria in fatto di contenuti tecnologici e sicurezza.

Rifiniture e materiali di alto livello caratterizzano la VW Up! La sua agilità la rende ideale per l’utilizzo in città.


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U

na vettura che può essere la giusta

della serie poiché la percentuale di clienti che

sostenuti da una linea obliqua e prominente,

via di mezzo per ogni esigenza. Stia-

prediligono vetture a sei o sette posti è salita

oltre che la tipica grafica dei finestrini all’al-

mo parlando della nuova gamma

a sfiorare oramai il 50%. Grande lavoro è

tezza del montante C. Il design del frontale è

Ford C-MAX, modello che offre ai clienti in

stato fatto dai progettisti Ford in termini stili-

infatti caratterizzato dalla griglia inferiore di

cerca di un MAV (Multi Activity Vehicle) di

stici procedendo nell’evoluzione degli ele-

forma trapezoidale e dalla nuova linea dei fa-

segmento C la possibilità di scegliere, in base

menti più peculiari del “kinetic design” utiliz-

nali già anticipata nel prototipo Iosis MAX.

alle proprie esigenze, tra due alternative: una

zati nei nuovi modelli, tra i quali spiccano

Sebbene similari fino al montante B, i nuovi

più sportiva C-MAX a cinque posti e una nuo-

sicuramente la linea di cintura dinamica

modelli Ford C-MAX e C-MAX7 sono in realtà

va e spaziosa C-MAX7 a sette posti, con

ascendente, le superfici piene e scolpite, i

caratterizzati da presupposti diversi: la C-

quest’ultima che rappresenta il punto di forza

passaruota dalle linee audaci, i fianchi robusti

MAX a cinque posti parte dal tradizionale con-


Vado al Max Con la nuova C-Max è possibile coniugare le esigenze di ogni guidatore

cetto di MAV arrivando a coniugare una sen-

dell’abitacolo. Per la prima volta su un’auto-

sazione più sportiva pur mantenendo uno

vettura Ford in Europa, la nuova sette posti

stile elegante. Stessa dinamicità ma con un

presenta le porte posteriori scorrevoli, perfet-

approccio più funzionale, la C-MAX7 utilizza

tamente integrate grazie al binario sapiente-

anch’essa elementi grafici innovativi sebbene

mente nascosto dalla linea trasversale sul

la forma complessiva evidenzi la versatilità

fianco del veicolo. Il linguaggio stilistico del

dell’auto. Con un passo più lungo, il modello a

Kinetic Design è stato adottato anche per gli

sette posti è infatti contraddistinto da una li-

interni della nuova C-MAX, in modo tale da

nea più alta del tetto e da montanti sottili che

rispecchiare perfettamente nello stile dell’abi-

enfatizzano la spaziosità e la grande visibilità

tacolo il dinamismo e la modernità degli

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Kinetic Design, una linea moderna anche per gli esterni, tanto spazio dentro e comfort di primo livello fanno della C-MAX un’auto adatta per ogni tipo di guidatore.


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esterni. La parte superiore del cruscotto ha una sagomatura lineare e una superficie soffice al tatto perfettamente integrata che avvolge armoniosamente le altre parti senza lasciare spazi vuoti visibili. La sensazione di trovarsi in una cabina di un aereo, comune in entrambi i modelli C-MAX, è prodotta da una posizione di guida rialzata e dominante con console centrale e leva del cambio ben posizionati. Il quadro strumenti ha una linea sportiva ed elegante, con gli indicatori principali alloggiati in console circolari cromate sui bordi. I colori e i materiali per le finiture degli interni sono stati appositamente progettati e amplificano ulteriormente la qualità percepita dell’abitacolo. I clienti possono infatti scegliere fra due allestimenti, ciascuno contraddistinto da una specifica possibilità di selezione dei tessuti e dai contrasti cromatici differenti:
Plus, dal carattere giovanile, e Titanium, dallo stile prettamente moderno e tecnologico. Quest’ultima versione è disponibile in due ulteriori declinazioni: la versione Dark che pone a contrasto i toni grigi del cruscotto con una brillante finitura in Sterling Silver sulla sagoma a ‘corna di toro’ e sulla console cen-

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ducente avvertendolo quando un veicolo in movimento attraversa l’angolo cieco sia a destra che a sinistra della vettura. Per salire a bordo della C-MAX non è più necessario agire sulla chiave o sul telecomando poiché, grazie al sistema Ford Key Free e pulsante di accensione Ford Power
(integrabile a richiesta) si può accedere senza l’uso delle chiavi convenzionali, che non sono più necessarie per aprire e chiudere la vettura. Al loro posto il conducente utilizza una chiavetta con comando a distanza che può essere tenuta comodamente sul palmo della mano. Meccanicamente, la sospensione anteriore ripropone la stessa configurazione precedente con montrale, e la versione Light che propone una

connessione per un’ampia gamma di disposi-

tanti MacPherson mentre il retrotreno è stato

tonalità grigio-marrone sulla parte superiore

tivi esterni e lettori multimediali. È disponibile

dotato di una versione aggiornata del siste-

del cruscotto che contrasta con il colore chia-

un pacchetto avanzato comprendente lo

ma di sospensioni indipendenti multilink

ro della sezione inferiore, ripreso dal tessuto

streaming audio via Bluetooth®, che consen-

‘Control Blade’. La nuova C-MAX è unica nella

dei sedili e dalla tappezzeria. Undici sono i

te di riprodurre in modalità wireless la musica

sua classe anche per la presenza del sistema

colori disponibili fra cui le due nuove tinte

memorizzata su un telefono cellulare me-

Torque Vectoring Control (TVC) di serie, volto

metallizzate Midnight Sky (sofisticata tonalità

diante il sistema audio della vettura, e una

a migliorare la stabilità in curva e l’agilità:

blu-grigia) e Mars Red (un rosso bronzo). La

porta USB, che permette di riprodurre e con-

questo si avvale del sistema frenante della

C-MAX può essere ordinata anche in un’e-

trollare i file musicali archiviati su un iPod, un

vettura per riprodurre l’effetto di un differen-

sclusiva finitura metallizzata, la tonalità giallo

lettore MP3 o una chiavetta USB. Non solo

ziale della distribuzione della coppia, bilan-

oro Limelight che ha debuttato sul prototipo

comfort e stile però su questa vettura ma

ciandola costantemente tra le due ruote an-

Iosis MAX 2009. Per ampliare lo spazio inter-

anche fruibilità dinamica: la nuova C-MAX in-

teriori per adeguarsi alle condizioni di guida e

no e renderlo più razionale e sfruttabile, gli

fatti è il primo veicolo di Ford Europa disponi-

del manto stradale. Oltre alle versioni aggior-

ingegneri Ford hanno modificato, sulla ver-

bile con un nuovo sistema avanzato che co-

nate dei motori diesel Ford Duratorq TDCi, fa

sione C-MAX7, la tradizionale configurazione

manda lo sterzo automaticamente durante le

qui il suo debutto il nuovissimo motore Ford

2+3+2 delle sedute sviluppando un nuovo e

manovre di parcheggio in parallelo. Questo

EcoBoost a quattro cilindri da 1.6 litri. Questi

ingegnoso meccanismo di ripiegamento dei

sistema individua opportunità di parcheggio

propulsori ad alta efficienza e basse emissio-

sedili riservato alle poltrone della seconda fila

idonee al veicolo su entrambi i lati della stra-

ni di CO2 sono completati da sistemi di tra-

che consente di chiudere facilmente il sedile

da e sterza in modo rapido e accurato per

smissione avanzati, tra cui un nuovo cambio

centrale nascondendolo sotto il cuscino del

entrare in spazi sorprendentemente angusti.

manuale a 6 rapporti Ford Durashift, usato

sedile di destra, creando così un comodo spa-

Un altro sistema molto utile durante le fasi di

per la prima volta nella nuova C-MAX, e il si-

zio di passaggio. 
La nuova gamma C-MAX si

guida è quello di rilevamento veicoli nella

stema di trasmissione automatica Ford Po-

avvale di un potente sistema di climatizzazio-

zona d’ombra: il Blind Spot Information Sy-

werShift a doppia frizione e 6 rapporti. La

ne che è stato attentamente sviluppato per

stem migliora il livello di attenzione del con-

gamma di motori a benzina della C-MAX in-

mantenere un confortevole ambiente interno per tutti i passeggeri, anche a pieno carico. Il cruscotto è munito di numerose prese d’aria: due ampie bocchette laterali, due verticali montate in alto sulla console centrale e due bocchette aggiuntive orizzontali posizionate sotto i comandi audio. I modelli Titanium sono equipaggiati con il climatizzatore automatico bizona, con una coppia aggiuntiva di bocchette per i passeggeri dei sedili posteriori ubicate nell’unità della console centrale. La nuova C-MAX è inoltre dotata di un pacchetto di connettività completo che include comandi vocali, sistema vivavoce Bluetooth® e punti di

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clude anche il collaudato Ford Duratec Ti-VCT

tuita dalle nuove versioni da 140 CV e 163

C-MAX è sembrata avere quasi un comporta-

da 1.6 litri nelle versioni da 105 CV e da 125

CV, con il derivato più potente in grado di of-

mento da vettura di classe superiore, ha pa-

CV. Per quanto riguarda i motori diesel,
i Du-

frire un aumento del 20% della potenza, un

tìto la mancanza di cavalli nelle tratte ex-

ratorq TDCi da 1.6 e 2.0 litri disponibili sono

più ampio spettro di valori di coppia (con un

traurbane con qualche salita dove, se si

stati completamente rinnovati in termini di

massimo di 340 Nm tra i 2.000 e i 3.250 giri/

scende un po’ troppo di giri, è necessario

prestazioni, risparmio di carburante e qualità

min.) I nuovi modelli TDCi da 140 CV e da

scalare marcia per poter avere un buono

dei materiali. Il nuovo motore diesel Dura-

163 CV sono disponibili con un nuovo cambio

spunto, cosa probabilmente non necessaria

torq TDCi da 1.6 litri è disponibile per C-MAX

manuale a sei rapporti o con l’avanzato siste-

con il propulsore da 163 CV. Più che positiva

in due diverse classi di potenza, 95 CV e 115

ma di trasmissione automatica a consumi ri-

la frenata così come completa e quasi ecces-

CV.
Il lancio dell’ultimo motore Duratorq TDCi

dotti Ford PowerShift, a doppia frizione e a sei

siva la dotazione di infotainment disponibile

da 2.0 litri conferisce potenza e coppia mag-

rapporti. La versione da noi provata, Dura-

sulla nostra versione Titanuim, particolare

giori alla linea diesel della C-MAX, senza però

torq TDCi da 1.6 da 140 cavalli, si è dimostra-

che costringe a qualche fase di apprendistato

scendere a compromessi in materia di consu-

ta molto brillante e parca nei consumi con un

nella prime fasi di utilizzo in virtù delle molte-

mo di carburante ed emissioni di CO2.
La pre-

occhio molto attento anche al comfort di

plici funzioni disponibili. La nuova gamma

cedente unità da 136 CV viene dunque sosti-

marcia e alla sicurezza. Se in autostrada la

Ford C-MAX è equipaggiata con una serie di


“La ricchissima dotazione multimediale della C-MAX richiede una fase di apprendistato per poter sfruttare al meglio tutte le potenzialità dell’infotainment”

tecnologie avanzate per la sicurezza attiva che aiutano il conducente a mantenere un controllo sicuro ed evitare potenziali collisioni tra i quali l’ESP che a sua volta include ulteriori sistemi volti alla sicurezza attiva del veicolo (ABS - CBC

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– EBP – TCS – ETCS – HBR – EDC – TVC – ARP). Per quanto riguarda i prezzi si parte dai 19.250 euro per il 1.6 benzina da 105 CV Plus, mentre la 1.6 TDCi 95 CV Plus con filtro antiparticolato parte da 20.750 euro. Si sale fino ai 23.000 euro per il modello motorizzato con il TDCi da 2 litri 115 CV Plus, con filtro antiparticolato e Powershift. 24.500 euro invece per la versione 163 CV Plus, anch’essa dotata di filtro antiparticolato e Powershift.

La semplice gestione dei sedili posteriori rende versatile la C-MAX anche per carichi ingombranti. Tuttavia il bagagliaio offre già una ampia capacità più che sufficiente a soddisfare le esigenze di una famiglia media.


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L

e nuova Hyundai i30 è una vettura

zato sulla Hyundai i40 e sulla Hyundai i30

elegante e ricercato. Ai lati della nuova ca-

che si è fatta notare tra le vetture di

Wagon, presentata recentemente al Salone

landra sono stati inseriti i fari fendinebbia, i

tutti i costruttori europei per la sua

di Ginevra. Grazie al notevole lavoro fatto

quali integrano le luci diurne a LED nella par-

qualità costruttiva e le soluzioni tecniche

dai designer, la nuova Hyundai i30 ha uno

te esterna. La fiancata è pulita e lineare, ca-

adottate, pur avendo mantenuto un prezzo

stile dotato di tratti ricercati e particolari. La

ratterizzata da una nervatura che attraversa

al pubblico molto accessibile. La Hyundai i30

sua parte anteriore è sicuramente quella più

le portiere e da passaruota marcati. Gli indi-

si presenta al potenziale acquirente come

caratteristica con la nuova calandra trape-

catori di direzione sono stati inseriti negli

una vettura dalle linee pulite ed eleganti con

zoidale che nella parte superiore ospita il

specchietti retrovisori esterni, soluzione che

un design piacevole e riuscito, grazie al nuo-

logo Hyundai circondato da due linee croma-

contribuisce ad aumentare la sensazione di

vo stile chiamato “Fluidic Sculpture” nato nel

te. I proiettori anteriori hanno dimensioni

vettura solida e ben costruita. La parte po-

centro stile Hyundai in Germania e già utiliz-

notevoli, donando alla vettura un aspetto

steriore ha un design più lineare e meno ri-


Scacco alle regine La Hyundai i30 è l’alternativa vera alle europee del segmento C

cercato rispetto all’anteriore, ma è comun-

paraurti. Inoltre sono stati inseriti più in pro-

que piacevole e riuscito, con una leggera

fondità rispetto alla carrozzeria esterna, in

inclinazione sportiva. I fari posteriori termi-

modo tale da essere protetti dal paraurti in

nano sulla fiancata della vettura, donandole

caso di piccoli contatti. La sua piattaforma è

un aspetto ben piantato a terra. Il portellone

stata progettata per soddisfare le severe re-

del bagagliaio non segue la linea del paraurti

gole dei crash test ed ottenere il massimo

posteriore, ma è più interno e l’apertura av-

punteggio con una grande attenzione alla

viene tramite un pulsante posto nella parte

sicurezza passiva e attiva del veicolo che è

bassa della concavità centrale del paraurti. I

dotato di 7 airbag di serie, di ESP, di control-

retronebbia non sono integrati nei fari poste-

lo di trazione, di sistema di assistenza alla

riori, ma sono inseriti nella parte bassa del

frenata (BAS), di sistema di gestione della

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La Hyundai i30 si pone come vettura moderna, sia per quanto riguarda le linee che per la qualità e il disegno degli interni.


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stabilità (VSM) e di sistema di segnalazione della frenata di emergenza (ESS). Per quanto riguarda gli schemi sospensivi adottati si è optato all’anteriore per uno schema McPherson e al posteriore per uno schema Multilink. Gli interni della nuova Hyundai i30 sono di qualità molto buona e ben realizzati. La qualità percepita è elevata con plastiche e materiali ottimi e ben assemblati. La plancia, a sviluppo verticale, è elegante e si congiunge al tunnel centrale tramite due inserti color alluminio satinato. Semplici e funzionali il climatizzatore e la radio, i quali offrono pulsanti di grandi dimensioni facilmente raggiungibili senza distrazioni e dall’ottima risposta. Il volante ospita infatti i comandi del telefono, del cruise control, del computer di bordo, della radio e del FLEX STEER, ovvero il settaggio dello sterzo che può infatti essere impostato in tre modalità, in base alle esigenze del guidatore: Comfort, Normal e Sport. In modalità Comfort lo sterzo è leggero e la vettura è facile da guidare, soluzione ottimale durante le manovre di parcheggio e viaggi in città. La modalità Normal, attiva non appena si accende la vettura, offre un comporta-

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corsa fin troppo corta. Infatti, complice anche l’erogazione pacata del 1.6, ci si trova spesso con l’acceleratore “a tavoletta” a discapito dei consumi che salgono in maniera decisa. Tra le curve, con lo sterzo impostato in modalità Sport, la Hyundai i30 permette di impostare ottime traiettorie ed è abbastanza veloce nei cambi di direzione, rimanendo sempre stabile e sicura. L’assetto offre un buon compromesso tra agilità e comfort con un rollio ridotto, ed al limite la vettura ha un leggero sottosterzo corretto dall’ESP mai invasivo. In città, lo sterzo permette di parcheggiare senza troppi problemi mento dello sterzo per tutte le esigenze, ot-

le vibrazioni quasi assenti, a tutto vantaggio

ed in caso di retromarcia il lunotto posteriore

timo per chi ha uno stile di guida sportivo

del comfort. Su strada, la vettura è molto

offre una discreta visibilità, anche se occorre

ma pacato, che desidera una vettura pronta

silenziosa e confortevole sia all’anteriore che

aiutarsi con gli specchietti retrovisori esterni

ma che non richieda troppi sforzi. La moda-

al posteriore, nonostante la nostra auto in

dalle dimensioni giuste per aiutare in mano-

lità Sport indurisce il volante per rendere la

prova montasse i cerchi in lega da 17″ polli-

vra. Nella versione top di gamma, la vettura

vettura più sportiva, ma lo sterzo rimane

ci. Lo sterzo è preciso, diretto e abbastanza

è dotata di sensori all’anteriore e una teleca-

comunque abbastanza leggero e non occor-

comunicativo, permettendo di impostare le

mera al posteriore che si attiva automatica-

rono grandi sforzi. La leva del cambio è corta

traiettorie senza imperfezioni o correzioni.

mente quando si innesta la retromarcia, con

ed ergonomica, perfetta come impostazione

Non male, ma non entusiasmante, il cambio

la possibilità di controllare dal display 7” la

e impugnatura. In termini di abitabilità inter-

automatico-sequenziale a 6 marce che, oltre

propria manovra in piena sicurezza. Le dota-

na lo spazio nella parte anteriore è abbon-

ad avere una leva corta e molto comoda ed

zioni di infotainment sono molto buone: nel-

dante e nella parte posteriore vi è ampio

ergonomica, ha innesti veloci e precisi, sen-

la versione da noi provata infatti il navigato-

spazio per gambe e testa. Con pilota e pas-

za alcuna indecisione. Se sterzo e cambio

re satellitare non ci ha mai tradito o messo

seggero di altezza media di 1,85 metri, al

sono ottimi, non possiamo dire altrettanto

in difficoltà, con indicazioni chiare e carto-

posteriore passeggeri della stessa statura

del motore 1.6 CRDi da 136 CV: questo pro-

grafia aggiornata. Altresì, sono disponibili gli

stanno molto comodi. Al posteriore manca-

pulsore ha una erogazione regolare senza

ingressi AUX e USB per poter collegare il

no le bocchette di aerazione, presenti solo

vuoti di potenza, ma i 136 CV non offrono

proprio lettore multimediale o iPod, così

con il climatizzatore bizona. Nonostante

una grande spinta e sembrano leggermente

come l’integrazione con il proprio telefono

questa piccola mancanza, il sistema di cli-

in affanno soprattutto quando si scende di

cellulare grazie al Bluethoot. Alla guida, il

matizzazione è molto efficace ed impiega

regime di giri. I freni offrono una frenata de-

cruscotto è leggibile in ogni condizione di

poco tempo per climatizzare anche la parte

cisa e si trova subito il giusto feeling mentre

luce e l’effetto delle luci bianche e blu è mol-

posteriore che si contraddistingue per un di-

l’acceleratore è si leggero ma dotato di una

to elegante e rilassante. I comandi al volan-

vanetto molto comodo e di facile accesso. Il bagagliaio è ben rifinito ed offre una capacità di 378 litri, ampliabili fino a 1.316 abbattendo lo schienale del divanetto posteriore, il quale può essere richiesto 60/40. L’apertura non avviene premendo il logo Hyundai, ma occorre infilare la mano in una concavità posta tra la parte centrale inferiore del portellone ed il paraurti posteriore. A bordo della nuova i30 si impiega poco tempo per trovare la giusta posizione di guida, grazie alle innumerevoli configurazioni che sedili e volante possono offrire. Infatti il sedile può essere fatto scorrere anche di pochi centimetri ed il volante può essere alzato, abbassato o avvicinato a sé. Non appena si accende il motore, si apprezza sin da subito la silenziosità e

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32

te sono ottimi ed occorre poca pratica per

nazionale la Hyundai i30 è disponibile con

setto al comfort alla qualità costruttiva e

gestirli facilmente. Il computer di bordo po-

due propulsori a benzina (1.4 da 100 CV e

delle plastiche fino al design. Anche se il mo-

sto tra contachilometri e tachimetro è facil-

1.6 da 120 CV) e un propulsore 1.6 diesel da

tore non offre prestazioni da sportiva, è co-

mente leggibile e molto intuitivo, selezio-

136 CV. La nuova Hyundai i30 è una vettura

munque un buon propulsore in grado di of-

nando il dato che si preferisce visualizzare

elegante e ben fatta, progettata per piacere

frire bassi consumi ed un comfort elevato,

tramite il pulsante “Trip” posto sul volante. I

ad un’ampia clientela alla ricerca di una vet-

senza indecisioni o irregolarità. Tutta questa

consumi dichiarati da Hyundai sono di 4,1

tura dall’aspetto solido e ben fatto. Gli inge-

attenzione non ha portato a produrre solo un

l/100 km (24,4 km/l) ma durante la nostra

gneri della casa coreana hanno davvero per-

buon prodotto, ma una vettura in grado di

prova abbiamo rilevato un consumo medio

messo a questa i30 di compiere un netto

competere con le rivali più blasonate del

di 5,8 l/100 km (17,24 km/l) che risulta co-

passo in avanti rispetto alle precedenti vet-

mercato europeo, dalle più accessibili alle

munque essere un buon dato. Sul mercato

ture, migliorando ogni singola parte, dall’as-

più costose, offrendosi come una validissima


alternativa e quasi come punto di riferimen-

33

to. La nuova Hyundai i30 si pone come vera e propria rivale nell’agguerrito segmento C e con queste caratteristiche ha tutte le carte per essere una delle principali protagoniste. Per quanto riguarda i prezzi si varia dai 16.300 della versione 1.4 Classic sino ai 21.000 della versione 1.6 GDI Style, che possono arrivare a quasi 30.000 se dotata di tutti gli optional, come la versione avuta tra le nostre mani.

La dotazione multimediale della Hyundai i30 non ha nulla da invidiare a vetture ben piÚ blasonate. Il navigatore satellitare è dotato di cartografia aggiornata con indicazioni precise e puntuali.


H I S T O R Y

34

O

ggi vogliamo raccontarvi una

cuore pieno di speranza e la testa bru-

da 35 CV installato sulla Anglia. Pas-

leggenda, tanto intensa ed

licante di idee, Mike Costin e Keith

sando per le mani dei ragazzi questa

emozionante da essere vera.

Duckworth. I due crescono tra viti, bul-

piccola unità motrice scopre di poter

È la leggenda Cosworth, il racconto

loni e testate, entrano nel magico re-

toccare quasi i 121 CV, divenendo il

perfetto che tutti noi appassionati di

gno di Lotus ma vogliono sfondare

motore di riferimento della categoria

motori vorremmo sentire prima di an-

come

motorsport.

Formula Junior. La fama dell’officina

dare a letto. L’ambientazione è un’isola

Cosi, nel 1958, iniziano a modificare

Cosworth, sigla risultante dalla fusione

di passione e follia, la Gran Bretagna, il

motori presso una piccola officina alle

dei cognomi di Mike e Keith, aumenta

periodo è la fine degli anni ‘50, i prota-

porte di Londra. I primi “pazienti” sono

allora in maniera esponenziale, questo

gonisti, due giovani ingegneri con il

propulsori di serie, come il Ford Kent

anche grazie alla prima vittoria ottenu-

imprenditori

nel


Il sogno inglese Cosworth, piccolo costruttore che ha fatto la storia della Formula 1

ta da Jim Clark a Goodwood nel 1960

trasferisce a Northampton per focaliz-

su una Lotus 18. Un evento che rappre-

zarsi su progetti sempre più ambiziosi

senta

sportivo

mantenendo un’attenzione totale sul

qualcosa di simile ad una congiunzione

settore racing. I nuovi traguardi sono la

astrale, data l’incredibile alleanza ini-

Formula 3 e la Formula 2. La prima ca-

ziata proprio quel giorno tra tre mostri

tegoria viene affrontata con l’ennesima

sacri delle corse: lo scozzese volante,

evoluzione del Ford Kent, siglato MAE,

la verde vettura di Chapman e, per

la seconda con l’SCA basato su un mo-

l’appunto, i motori Cosworth. Con il

noblocco Ford Cortina 116E dotato della

successo l’azienda londinese cresce e si

prima testata interamente progettata

per

l’automobilismo

35

Uno degli ultimi motori Cosworth prodotti: si tratta del V8 3.5 da 640 CV che equipaggia la Lotus 125, la “Formula 1 clienti” realizzata dalla casa di Norwich.


H I S T O R Y

da Cosworth e succesivamente evoluto nell’FVA, un propulsore da 1.600 centimetri cubici realizzato nel 1966 in concomitanza con i nuovi cambiamenti regolamentari.

Le

vittorie

in

questi

campionati sembrano non finire e portano ad un ulteriore step: la Formula 1. Per la massima competizione su pista i ragazzi di Cosworth preparano, in accordo con Ford, un 8 cilindri a V di 90 gradi che aprirà un nuovo capitolo della storia dell’automobilismo: stiamo parlando ovviamente del mitico 3 litri DFV. Con la sigla DFV (Double Four Valves) si voleva identificare un’unità, derivata dall’affiancamento di due precedenti FVA, dotata di quattro alberi a camme in testa e quattro valvole per cilindro. L’idea di base, rivoluzionaria per l’epoca, era produrre su larga scala un motore semplice, robusto e molto potente così da poter permettere ai clienti una lotta perlomeno paritaria con il benchmark del momento: il V12 Ferrari, inarrivabile sul piano della cavalleria ma, allo stesso tempo, più complesso, pesante ed assetato di benzina. Il DFV da 400 CV a 9.000 giri/minuto, disponibile per chiunque desiderasse acquistarlo, segnò un’ulteriore spartiacque con il passato perché moltiplicò il mercato della ricambistica sportiva come mai era successo prima e, forse, come mai sarebbe successo in seguito. L’incredibile serie di successi che seguirà il debutto della soluzione nella stagione 1967 ne fa tutt’oggi il propulsore più vincente nella storia della F.1 con 155 vittorie in 17 stagioni, a cui vanno aggiunti i trionfi di Le Mans 1975 e 1980. Negli anni ‘70 Cosworth sbarca anche in America per equipaggiare le vetture

36

Indy e CART: la nuova configurazione del DFV, qui denominata DFX integrata con

un

turbocompressore,

permette

alla casa inglese di conseguire innumerevoli successi e la sequenza impressionante di 10 trionfi consecutivi in quel di Indianapolis. È questo il momento di massimo splendore per Cosworth, riconosciuta universalmente come il supplier indipendente di maggior successo. Gli anni che seguiranno vedranno i de-


to CART ed alla attività di consulenza nel settore delle Stock Car made in USA. In F.1 la competitività del Giaguaro risulterà praticamente inesistente portando Cosworth a divenire la motorizzazione di team assolutamente non competitivi in quelle stagioni come Minardi, Toro Rosso e Red Bull. Intanto nel

2004

Gerry

Forsythe

e

Kevin

Kalkhoven, proprietari della Champ Car World Series (ex CART) acquistano il controllo di Cosworth e diversificano come mai era successo prima il business della storica azienda, inglobando settori come l’Aerospace ed il settore della Difesa. Nel triennio 2007-2009 stini del marchio di Northampton oscil-

portato la Jaguar XJR14 sul tetto del

nessun propulsore della casa inglese

lare tra i fasti e le ultime posizioni della

mondo nel campionato sportprototipi

calca il palcoscenico piu importante del

classifica, mentre la società ampliava il

1991. Nel 1994, lo Zetec-R montato

motorsport, la F.1. Si arriva così al

suo range di clienti. Tra gli anni ‘80 e

sulla monoposto Benetton B194 moto-

2008 quando la FIA, nel tentativo di

‘90 infatti Cosworth mette a disposizio-

rizzara Ford consentirà ad un giovane

garantire un certo livello di competiti-

ne il suo know-how per i team del cam-

Michael Schumacher la conquista del

vità alle scuderie di secondo piano del-

pionato del mondo Rally e di Formula

campionato del mondo piloti. Sono gli

la massima formula, stabilisce come

Indy/CART, con risultati molto positivi.

ultimi risultati importanti prima di un

vincitore del bando per la fornitura

Chiusa la stagione F.1 del DFV, sop-

periodo di buio, protrattosi anche oltre

esclusiva di propulsori della stagione

piantato dal turbo, viene progettato un

il 1998 quando Cosworth, acquisita ini-

2010 la stessa Cosworth Racing. Il ri-

nuovo motore, l’HB, caratterizzato dal-

zialmente da Volkswagen, verrà scor-

torno della storica firma nella massima

la V a 75 gradi e da una potenza mas-

porata. Da questa operazione emerge-

competizione automobilistica è quindi

sima tra i 615 ed i 630 cavalli. Questa

ranno una divisione racing, inglobata in

spinto dal desiderio di vincere una bat-

unità, meno competitiva della prece-

Ford Motor Company, ed una divisione

taglia non tanto sportiva quanto eco-

dente, nella sua ultima evoluzione, for-

powertrain. Il business delle corse pro-

nomica, assicurandosi contratti “low

nirà ad Ayrton Senna ed alla McLaren i

seguirà quindi grazie alla Casa dell’o-

cost” con le appena nate Lotus, Virgin

cavalli necessari per salire 5 volte sul

vale blu, e vedrà protagonista il neona-

ed HRT insieme alla Williams. La defe-

gradino più alto del podio durante la

to progetto Jaguar F.1 insieme alla

zione della squadra di Tony Fernandes

stagione 1993, tutto questo dopo aver

fornitura di propulsori per il campiona-

prima e della scuderia di Grove poi ri-

37


H I S T O R Y

38


ducono il numero di clienti alle sole Marussia (ex Virgin) ed HRT per la stagione 2012. La Cosworth, casa da sempre attiva e protagonista negli sport dei motori, ha sviluppato nel tempo un interesse verso il mondo della produzione. Questo principalmente grazie alla collaborazione pluriennale con Ford, la quale ha saputo cogliere nel marchio inglese un potenziale illimitato in termini di attrattiva e performance. Numerosi sono gli interventi nel mondo della serie per Cosworth, i piu significativi riguardano il propulsore DOHC quattro cilindri in linea per 16 valvole montato sulla Escort primo modello, il 1.8 litri della RS200, le unità FBA ed FBC installate sotto i cofani della Ford Granada e Scorpio Ultima ed infine le auto simbolo della partnership angloamericana, ovvero la Ford Sierra RS ed Escort RS commercializzate nel periodo a cavallo tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio dei ‘90. La prima a mostrarsi al pubblico fu la Sierra, al salone di Francoforte del 1985, in versione due volumi e tre porte. Subito snobbata, diviene poi un cult per l’arroganza delle forme e quel minaccioso alettone posteriore montato sul portellone che le fece assegnare il soprannome di “belva”. L’auto venne prodotta in 5.542 esemplari di cui 500 potenziati e siglati per

l’appunto

RS500.

La

Sierra

Cosworth è inoltre il primo prodotto del

maggiore. Il propulsore adottato, sem-

lettori di tutto il mondo, non certo per

gigante di Detroit a portare sul poste-

pre appartenente alla categoria YB e

il calibro delle vittorie ma per la natura

riore la scritta del partner tecnico e

derivato dalla Sierra insieme alla tra-

di questo marchio che sembra arrivato

preparatore originario di Northampton.

smissione e al sistema sospensivo, ri-

fino al giorno d’oggi ancora carico di

Il motore turbo di 2 litri YB basato sul

chiese delle importanti modifiche alla

quella passione e di quella naturale

blocco della Pinto erogava in principio

carrozzeria riguardanti l’allargamento

propensione a sperimentare l’estremo

204 CV e poteva variare di colore a se-

della stessa, nuovi paraurti anteriori e

nella ricerca e nelle prestazioni che è

conda della trazione e dei modelli. Alla

posteriori, prese d’aria sul cofano, mi-

parte integrante di quel modo genuino

3 porte fu affiancata in seguito la ver-

nigonne e la solita imponente ala po-

di vivere e pensare lo sport, tanto raro

sione 4 porte detta Sapphire nelle ver-

steriore. Anche l’unità motrice non

in quest’epoca fatta di tecnologie in-

sioni a due e quattro ruote motrici. So-

mancò di subire cambiamenti nel turbo

tangibili e senz’anima.

prattuto

deludenti

e nell’intercooler. Totalmente ripensa-

prestazioni nel mondiale Rally di que-

ta, la nuova Escort Cosworth risultò de-

ste versioni potenziate della Sierra,

cisamente più competitiva sia in Grup-

dalla Ford partì l’ordine di progettare

po A che in WRC classificandosi al

una variante Cosworth della più “genti-

primo posto in 10 occasioni tra il 1993

le” Escort, arrivata alla sua quinta edi-

ed il 1998. In conclusione, possiamo

zione,

ben

a

causa

essendo

delle

questa

una

vettura

molto più piccola e leggera della sorella

dire

che

le

vicende

targate

Cosworth continuano ad appassionare i

Nelle pagine precedenti, alcuni dei modelli storici che hanno beneficiato del supporto Cosworth come la Jaguar XJR14 e la Benetton B194 (pag. 49). A sinistra, la Williams FW33Cosworth del 2011.

39




P H O T O S H O O T

42


43

• Portofino • Auto: Ferrari 355 F1 Berlinetta • Foto: Eros Maggi (www.erosmaggi.it)


D R E A M C A R

44

è

possibile avere tutto nella vita?

quasi andare di pari passo con la storia

successivo, l’idea di realizzare una vet-

Non

compromessi?

pressoché centenaria del marchio e se-

ture per conto proprio, ovviamente svi-

Percepire, allo stesso tempo, la

badare

a

guire in parallelo le vicende umane e

luppata per le corse automobilistiche

forza e l’eleganza dell’essere? La rispo-

storiche del mitico simbolo della doppia

dell’epoca. La prima Aston Martin, non

sta di Aston Martin è certamente si. Da

ala spiegata. A cominciare dalla nasci-

ancora decorata nè dal nome nè dal

sempre infatti il costruttore inglese ha

ta, avvenuta nel 1913 dalla volontà e

simbolo oggi noti in tutto il mondo, è

ricercato il compromesso tra sportività

l’ingegno di due persone molto diverse

quindi un prototipo, o meglio una Isotta

e lusso, prestazioni e classe prettamen-

per attitudini e passato: Lionel Martin,

Fraschini del 1908 dotata di propulsore

te “british”. Le ragioni di una tale per-

pilota di buon livello, e Robert Bamford,

Coventry-Simplex a quattro cilindri, il

fetta fusione di caratteri risalgono alla

meccanico. I due inizialmente scelsero

primo esempio di quello che sara l’eter-

stessa cultura automobilistica del mon-

di dedicarsi alla vendita di vetture fon-

no sforzo nel raggiungere sempre e co-

do anglosassone ma nel nostro caso,

dando la concessionaria Bamford e

munque le massime prestazioni con il

nel caso di Aston Martin, sembrano

Martin, finché non subentrò, l’anno

massimo stile. La vettura riscosse suc-


Potenza e classe Uno dei più grandi marchi inglesi, tra raffinatezza e cavalli

cesso durante la cronoscalata dell’A-

carotta. Grazie ad un intervento che

mi finanziari che portano all’abbandono

ston Hill e, proprio ispirandosi al nome

oggi giudicheremo provvidenziale, i ca-

del fondatore Martin e al definitivo falli-

della collina del Buckingamshire, i due

pitali necessari al risanamento del mar-

mento. Ma, come accade nelle storie

fondatori decidono di rinominare la pro-

chio arrivarono però da una terza per-

più emozionanti, il protagonista, appa-

pria azienda in “Aston Martin”. È l’inizio

sona,

Louis

rentemente sconfitto è destinato a rial-

di una vicenda di successi sportivi ma

Zborowski, magnate franco-polacco. È

zarsi per trionfare, questa volta grazie

anche di momenti piuttosto bui, corri-

il 1922 ed Aston Martin riprende la pro-

al supporto economico di Bill Renwick

spondenti allo scoppio del primo con-

duzione di auto da corsa destinate, tra

ed Augusto Bertelli, una coppia di inve-

flitto mondiale, con la conversione della

le altre, alle competizioni tenute sul cir-

stitori dotati di competenze comple-

produzione a fini bellici e la successiva

cuito di Brooklands e alla 24 Ore di Le

mentari nel campo della commercializ-

riconversione, che causerà problemi

Mans. In questa fase della storia del

zazione e della direzione tecnica. Inizia

tali da spingere Bamford a lasciare la

marchio, oltre alle prestazioni sportive,

così, nel 1926, la cosiddetta fase delle

società ormai proiettata verso la ban-

tengono banco gli innumerevoli proble-

“Auto Bertelli” con la Aston Martin ride-

il

ricchissimo

conte

45


D R E A M C A R

Nel 2010, l’Aston Martin DB5 del 1964 utilizzata da Sean Connery in “007 - Missione Goldfinger” è stata battuta all’asta per 3.300.000 €...mitragliatrici comprese nominata in Aston Martin Motors. Il

tanto massiccia nel frontale quanto fi-

di ridurre il proprio peso complessivo

vessillo tecnico di questo periodo è il

lante e sinuosa nel posteriore. Monta-

di oltre 45 Kg grazie alla sostituzione

nuovo motore 4 cilindri da un litro e

va un propulsore da 3.700 centimetri

di parti in acciaio con l’alluminio, men-

mezzo a distribuzione bialbero, poten-

cubici in grado di erogare 240 CV a

tre un rapporto di compressione mi-

te e affidabile, protagonista di succes-

5.500 giri/min mentre nella versione

gliorato permetteva di raggiungere i

si grazie ad una prestigiosa tripletta di

GT la potenza superava i 300 CV po-

100 km/h da fermo in meno di 6 se-

classe nella 24 Ore della Sarthe del

tendo beneficiare di una scocca ulte-

condi. Evoluzione del modello DB4, la

1933. Nello stesso periodo si assiste

riormente alleggerita. Di assoluto ri-

DB5 (introdotta nel 1963) venne dota-

alla realizzazione di vetture in piccola

lievo storico fu poi la DB4 GT Zagato,

ta di un motore più potente e di cilin-

serie come la Le Mans. Gli anni tra il

prodotta in 25 esemplari. La partner-

drata superiore (3.995 cc). Considera-

1947 ed il 1972 sono quelli dell’era

ship con l’atelier milanese consentì

ta una tra le automobili più belle della

David Brown, nuovo acquirente del

alla vettura, modificata negli esterni,

storia, fu in seguito affiancata da ulte-

marchio, il quale, grazie anche alle sinergie avviate in partnership con Lagonda (altro produttore inglese), diede inizio alla grande epopea delle DB, auto siglate con le iniziali dell’indu-

46

In questa pagina, gli interni e la struttura della Aston Martin One-77. A destra, la DB2 (foto piccola) e Daniel Craig (alias 007 negli ultimi film della saga dell’agente segreto) con la DB5.

striale e disegnate dalla carrozzeria italiana Touring. Durante questa lunga fase produttiva Aston Martin concepisce veri e propri capolavori senza tempo, come la DB4 e la ancora piu famosa DB5, auto di James Bond nel film Goldfinger e Thunderball. La DB4 fu un’auto rivoluzionaria per l’epoca, un vero punto di rottura rispetto alla precedente tradizione della Casa inglese. In termini di design risultava


riori versioni come la Vantage, accreditata di oltre 300 CV e la versione scoperta Volante, realizzata in soli 123 esemplari.

Nell’ambito

racing

Aston

Martin vive a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60 un periodo ricco di affermazioni significative, dal secondo e terzo posto di classe nella 24 Ore di Le Mans del 1951 alla vittoria della maratona francese nel 1959, successo che diede un contributo fondamentale per la conquista del mondiale Sport nello stesso anno. Al culmine del successo commerciale Aston Martin viene venduta da David Brown passando di mano in mano fino a rientrare nella galassia Ford. Il costruttore americano diventa proprietario della Casa inglese nel 1987 e ne acquista il 100% delle azioni nel 1993. Nonostante l’aumento dei volumi di vendita e il totale rinnovamento della gamma, sotto la gestione dell’ovale blu Aston Martin entra a far parte del groviglio di marchi rappresentato dal Premier Automotive Group, non ricevendo di conseguenza le “attenzioni” necessarie per performare al pari dei diretti rivali qua-

47


D R E A M C A R

li Ferrari, Porsche e Lamborghini. I modelli degni di nota in questo periodo sono la DB7, la Vanquish, la DB9 e la Vantage. La DB7, presentata al Salone di Ginevra del 1993, venne realizzata grazie alle sinergie industriali dell’epoca sulla base della Jaguar XJ-S, e monta, al pari della versione scoperta, un sei cilindri sovralimentato da 335 CV. Il design, molto aggressivo, ha fornito i connotati stilistici che caratterizzano oggi tutti i modelli della Casa di Gaydon. Di quest’auto sono state prodotte tre versioni a 12 cilindri, la Vantage e le due GT e Gta, da 441 CV e

48

560 Nm di coppia, la seconda dotata di

dopo un decennio di assenza: è infatti

sconde sotto il cofano un V8 aspirato

cambio automatico. La Vanquish inve-

la DBR9, sorella da corsa della strada-

di 4.3 litri derivato da Jaguar, intera-

ce,

dal

le, a concorrere nelle classe maggiore

mente costruito in alluminio e capace

2001, interpreta il concetto di super-

commercializzata

del Gran Turismo, la GT1, risultando

di erogare circa 385 CV a 7mila giri/

car in chiave british: questo mostro da

vincente nella 12 Ore di Sebring del

minuto, mentre nel 2009 tale propul-

520 CV a 7mila giri raggiunge i 320

2005 e nella 24 Ore di Le Mans duran-

sore viene affiancato da un ben più

km/h e ferma il cronometro sullo

te il biennio 2007-2008. Per comme-

prestazionale V12, mentre nel 2011 è

0-100 in 4”2. L’evoluzione della spe-

morare tali risultati Aston Martin ha

l’otto cilindiri oggetto di un potenzia-

cie, la DB9, sostituisce dal 2004 la

prodotto 124 esemplari di una versio-

mento con la V8 Vantage S. Al pari dei

DB7 ma monta il motore della sorella

ne

disponibile

cambiamenti nella gamma, le succes-

maggiore

a

esclusivamente in tinta Sarthe Silver.

sioni nella proprietà di Aston Martin

477 CV, la trazione è posteriore men-

Nel 2006 la nascita della Vantage V8 è

sembrano non finire: Ford infatti, nel

tre il cambio è Transaxle. La DB9 ha

finalizzata a creare un modello di ac-

periodo piu buio della sua storia, sce-

inoltre il merito di aver riportato il

cesso al mondo Aston nonostante il

glie di trasferire la maggioranza della

marchio della doppia ala nel mondo

costo

oltre

proprietà dell’azienda ad una compa-

delle

100mila euro. L’auto inizialmente na-

gine di investitori guidato da Frédéric

Vanquish

competizioni

a

partire

depotenziato

automobilistiche

speciale

non

della

certo

DB9,

popolare

di


DBR1-2. In tal caso i successi nella classifica Piloti e Costruttori della LMS, insieme al lodevole 4° posto a Le Mans, coronano una stagione storica e simbolica, la cinquantesima dalla prima vittoria importante del marchio, quella del 1959 sul temibile circuito della Sarthe. Guardando indietro nel tempo Aston Martin oggi appare come un’azienda in salute, dotata di una gamma forte, differenziata e molto originale. Le prospettive di crescita risultano interessanti

mentre

veramente

non

mancano

rivoluzionarie

idee

come

la

citycar di lusso Cygnet o l’intenzione di Dor, John Singers e David Richards,

ta dal 2009 per rivaleggiare nel seg-

far rinascere lo storico brand Lagonda

grazie al sostegno finanziario della ban-

mento delle ammiraglie sportive, la

attraverso la commercializzazione di un

ca americana Jefferies e di due società

Virage, collocata tra la DB9 e la DBS e

SUV dalle alte prestazioni. Nel com-

del Kuwait. Ad oggi quindi il mitico

la fuoriserie One-77 (quasi 1.500.000

plesso ed a posteriori la storia di Aston

marchio inglese si colloca in una posi-

€), disponibile, per l’appunto, in soli 77

Martin, ricca di chiaro-scuri, salti in

zione particolare nel mercato mondiale

esemplari dotata di un motore V12

avanti e ricadute, problemi finanziari e

dell’auto non essendo incluso in qual-

aspirato da 750 CV, monoscocca in fibra

grandi innovazioni, sembra ripercorrere

che grande gruppo internazionale, una

di carbonio e carrozzeria in pannelli di

il famoso aforisma del calabrone, ovve-

situazione che potrebbe in futuro cau-

alluminio lavorato a mano. Nel mondo

ro di una entità che ha sempre combat-

sare una forte contrazione delle risorse

del motorsport Aston Martin torna pri-

tuto contro tutto e tutti per imporsi nel-

disponibili ed una altrettanto inoppor-

ma come fornitore di propulsori per la

lo

tuna riduzione delle novità di listino. Al

Lola B08/60 del team Charouz ottenen-

riuscirvi, mantenendo però intatto lo

momento però quest’ultimo vede la

do buoni risultati nella Le Mans Series e

spirito originario dei fondatori: rag-

presenza di nuovi modelli come la DBS

poi, nel 2009, come collaboratore della

giungere le massime prestazioni senza

V12, sostitutrice della precedente Van-

stessa Lola alla creazione di un nuovo

scendere mai a compromessi con il lus-

quish, la Rapide, coupé 4 porte prodot-

prototipo LMP1 denominato B09/60 o

so estremo.

scenario

internazionale

fino

a

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DIRETTORE EDITORIALE Paolo Necchi paolo.necchi@motormedia.it REDAZIONE Via Antonio Stoppani 11, 23875 - Osnago (LC) tel/fax: +39 039 9289509 redazione@motormedia.it DIRETTORE VENDITE E FINANZA Raffaella Menegoni raffaella.menegoni@motormedia.it IN REDAZIONE Fabio Magnani fabio.magnani@motormedia.it Nicolò Rebughini nicolo.rebughini@motormedia.it Stefano Venosta stefano.venosta@motormedia.it Andrea Badiali andrea.badiali@motormedia.it HANNO COLLABORATO Eros Maggi EDITORE PRS media s.a.s. di Paolo Necchi & C. Via Maroncelli 11, 20881 - Bernareggio (MB)

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