FORD FIESTA ST
Cattiva ed ecologica
VOLVO V40 CC
Limiti? Nessuno!
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1
LaFerrari
963 cavalli purosangue
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Movimento 5 stelle... Euro NCAP? di Paolo Necchi
S
i chiude il primo trimestre per
sempre regna beata la stasi del nostro
sue roccaforti (Parma) prova a saldare i
il mercato italiano e si arriva a
Governo che, pur non capendo ancora
debiti facendo versare altre lacrime ed
quasi “gioire” per il fatto che
se ne esiste veramente uno pregresso
altro sangue ai poveri cittadini. La spe-
nel mese di Marzo, dopo ben 15 mesi
o in arrivo, mai lontanamente si pone
ranza è l’ultima a morire ma mi sa che
consecutivi, il calo del mercato è sta-
il problema di un settore al collasso
qua la speranza rischia di aver più vita
to di solo quasi il 5% (dati UNRAE). Il
completo. Tra il vecchio che “ri-avanza”
di noi poveri mortali. Qualcuno spera
fatto dunque che si sia avuto un minor
e il nuovo che “osteggia” l’Italia è fer-
che presto il governo si formi e si possa
calo sembra dare un po’ di ossigeno ma
ma come una pratica al Ministero e il
vedere la luce mentre personalmente
se si legge tra le righe c’è davvero ben
settore continua incessantemente a
penso che almeno per tutto il 2013 non
poco da gioire in quanto il riferimento
mietere vittime tra imprenditori e la-
vedremo grossi risultati anche perché di
è fatto sul dato Marzo 2012 che aveva
voratori dipendenti. Nel titolo ho voluto
fare un Governo (serio) non se ne parla
fatto registrare un drammatico -26%
scherzare sul concetto di 5 stelle che di
e riandare alle elezioni estive sarebbe
rispetto all’analogo periodo 2011 a sot-
solito premia le vetture molto sicure...
una palese perdita di tempo e di de-
tolineare che nel periodo 2011-2013 in
ecco questa idea premiante non riesco
naro dato il persistere del “porcellum”.
realtà si è avuto, nel mese di Marzo, un
ancora a vederla in un movimento che
Vedremo... intanto distraetevi con una
calo del 29,7%. In tutto questo come
per ora “punta i piedi” ed in una delle
buona lettura.
3
S O M M A R I O
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54
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AGENDA 6 MAILBOX 10 LIFESTYLE 12 AFTERMARKET 14
SPECIAL SALONE DI GINEVRA 2013
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I N C H I E S TA I ncentivi o “ sola” ? 2 4
ON THE ROAD F O R D F I E S TA S T
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SUZUKI SWIFT
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T O Y O TA P R I U S +
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V O LV O V 4 0 C C
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histor y G I U L I E T TA 5 4
PHOTOSHOOT L A M B O R G H I N I A V E N TA D O R L P 7 0 0 - 4
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DREAMCAR LAFERRARI 64
DREAMBIKE APRILIA RSV
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A G E N D A
Audi coccola i suoi dipendenti
Anche i lavoratori raccolgono i frutti di un anno positivo Audi condivide con i suoi dipendenti gli ottimi risultati ottenuti nel 2012 (utile operativo da record a 5,4 miliardi di euro) e, dopo aver annunciato che assumerà altre 1.500 persone in Germania, dona a ciascun dipendente 8.000 euro. è un compenso che spicca in un momento di grave crisi economica e di reces-
Psicologo al volante Aiuto psicologico ai guidatori
Anche in Italia si parla di disagio psichico grazie alla campagna nazionale di prevenzione MIP, Maggio di Informazione Psicologica, organizzata da Psycommunity. Quest’anno il MIP conta oltre 1000 iniziative gratuite e fra queste ce ne sono due che riguardano l’auto. La prima si chiama “Guida alla Follia: la psico-
sione, soprattutto in Italia, anche perché proprio il mercato dell’auto è uno dei più colpiti dal cataclisma monetario. Eppure anche in una tormenta come questa c’è chi festeggia e va controcorrente grazie ai risultati ottenuti nei mercati extra-europei. L’Italia fortunatamente non fa eccezione perché Ferrari ha regalato un bonus di 7.000 euro ad ogni dipendente. Che sia di buon auspicio.
logia del traffico” e si svolgerà a Torino il 18 maggio; la seconda “Il guidatore: macchina perfetta con tanti bug” ed è in programma a Roma il 24 maggio. Per saperne di più vi consigliamo di visitare il sito www. psicologimip.it.
Tutti promossi all’esame Euro NCAP
Nessun rimandato a settembre in tutte le categorie, dalle city car ai SUV Risultati soddisfacenti per tutte le vetture testate nell’ultima sessione di crash test effettuata da Euro NCAP. Si tratta dell’elettrica Renault Zoe, della nuova Skoda Octavia e delle Toyota Auris e RAV4 di ultima generazione, entrambe debuttanti con i nuovi modelli presentati poche settimane fa. La city car “full electric” della Casa della Losanga si aggiudica 5 stelle con una valutazione complessiva della sicurezza dell’ 89%, pari alla media ponderata tra l’89% nelle prove di protezione degli adulti, l’80% nella sicurezza offerta ai bambini a bordo, il 66% di potenziale rischio nei confronti dei pedoni e l’85% assegnato alla completezza dell’equipaggiamento in termini di sicurezza attiva. 5 stelle anche per la Skoda Octavia, la migliore del lotto con il 93% di valutazione globale della sicurezza. La media ceca
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eccelle per protezione dei bambini (86%) e con l’82% anche nella protezione dei pedoni grazie al cofano “attivo” offerto si alcune versioni meglio equipaggiate che si solleva in caso di impatto minimizzando i danni. 5 stelle Euro NCAP anche per la nuova Toyota Auris. La segmento C nipponica ha ottenuto un voto complessivo del 92%, distinguendosi particolarmente nella protezione dei bimbi a bordo sistemati sui seggiolini con un buon 84%.
Strade dissestate: urge intervento!
Il manto stradale desidera un po’ d’attenzione dopo l’inverno Il ghiaccio, il sale in eccesso sparso dalle amministrazioni locali, la pioggia, il traffico: di sicuro, tutti fattori che incidono sulle condizioni pessime delle nostre strade, specie nelle città e su alcune extraurbane. Ma alla base di tutto c’è la crisi, che ha fatto crollare del 23% il consumo nazionale di bitume (prodotto base per il conglomerato stradale). Il consumo del conglomerato bituminoso per le manutenzioni stradali si è dimezzato negli ultimi 6 anni, passando da 44 a 22 milioni di tonnellate, quantità molto al di sotto della soglia minima per la sicurezza stradale. Parallelamente alla profonda crisi delle manutenzioni stradali, che ha già provocato la chiusura di molte imprese, si è sviluppata la crisi del sistema industriale della raffinazione che negli ultimi mesi ha portato alla chiusura di due raffinerie e al blocco di altre due (su 15 raffinerie nazionali). Oltre ai pericoli per la sicurezza stradale, è allarme per il sistema industriale della raffinazione italiana che sta vivendo una forte crisi (-10% del consumo nazionale di carburanti nel 2012 vs 2011) che in questi mesi sta producendo gli effetti più dirompenti, con la chiusura di alcuni importanti impianti e la produzione ridotta o bloccata di altri. Un altro mercato con “buchi” sempre più profondi.
Donne al volante… vittime crescenti Il preoccupante dato relativo alla guida in rosa
L’8 marzo è la Festa della donna e l’occasione appropriata per ricordare i dati sulla sicurezza stradale al femminile. Secondo una ricerca citata da Viasat Group le conducenti rimaste vittime della strada sono 317 (7 volte superiore è il dato degli uomini) e quasi 61 mila quelle rimaste ferite (141.310 gli uomini). Come passeggere, invece, sono 41.555 quelle rimaste ferite e 282 quelle decedute. Un altro dato significativo riportato da Viasat Group avverte che sono ben 11.592 le donne che sono state investite (pedoni) sulle strade (un numero superiore ai maschi) e 256 le vittime. Di queste gli anziani rappresentano la categoria più a rischio: la fascia d’età tra 70 e 84 è quella più drammaticamente colpita. Pensando proprio alla sicurezza delle donne, la nota ricorda che sul mercato ci sono dispositivi satellitari (come la Pink Box) che permettono di lanciare un SOS e di ricevere sul posto soccorsi immediati (carro attrezzi, ambulanza o anche la polizia se ci si sentisse minacciati), grazie alla Centrale Operativa, attiva 24 ore su 24 tutto l’anno.
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A G E N D A
Non compro più! Riparo, meno.
Dopo gli acquisti, anche il mercato delle riparazioni subisce una contrazione a causa della crisi Cala e di un 10% abbondante la spesa che lo scorso anno hanno destinato gli automobilisti alla manutenzione e riparazione dell’auto. A rendere note le stime è l’Osservatorio Autopromotec, che sottolinea come con 26,9 miliardi di euro per la prima volta nella storia della motorizzazione del nostro Paese, supera la spesa sostenuta per l’acquisto di nuove autovetture che nel 2012 si è fermata a quota 26,5 miliardi di euro. Nonostante il sorpasso, la spesa per l’assistenza alle autovetture nel 2012 è però calata. Rispetto al 2011 vi è infatti una contrazione del 10,5%. Autopromotec sostiene la proposta lanciata di recente da CNA autoriparazione per ottenere una riduzione dell’Iva sugli interventi di riparazione e manutenzione degli autoveicoli e la deducibilità delle spese di assistenza e manutenzione. Provvedimento che deve essere adottato in ambito europeo, ma la richiesta di CNA fa riferimento proprio al fatto che l’Unione Europea nel maggio del 2009 ha adottato una direttiva che consente di fissare aliquote Iva ridotte su servizi ad alta intensità di lavoro. Tra questi servizi attualmente non rientra però la riparazione automobilistica.
Jaguar mostra gli artigli
A New York la casa britannica svela una nuova supercar La “R” che distingue i modelli Jaguar più potenti e veloci approda per la prima volta sull’ ammiraglia XJ in occasione del Salone di New York, dove la Casa britannica ha presentato in anteprima mondiale la Jaguar XJR che rivaleggerà con le “solite” tedesche nel ristretto circolo delle berline di lusso alte prestazioni come BMW M5, Classe E AMG ed Audi RS6.
Le svedesi speziate
Volvo pepa alcuni modelli con il pacchetto R-Design Dopo il restyling presentato al Salone di Ginevra delle serie 60 - berlina S60, station wagon V60 e SUV XC60 - Volvo rimette mano alla sua gamma di me-
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die superiori per conferire loro più prestazioni e uno stile più ricercato, grazie al tradizionale programma di personalizzazione R-Design. Oltre alle modifiche estetiche della carrozzeria e le finiture interne di livello superiore, le Volvo R-Design mettono a disposizione un assetto ribassato e sospensioni irrigidite per migliorare il feeling di guida. Il pacchetto R-Design è disponibile sulla gamma di motorizzazioni che spazia dai 115 CV del 1.6 turbodiesel D2 ai 304 CV del 6 cilindri turbo benzina da 304, che salgono a 329 con l’opzione Polestar.
Sotto il cofano della Jaguar XJR romba una versione potenziata a 550 CV del V8 5 litri sovralimentato, che è abbinato ad un cambio automatico/sequenziale a 8 rapporti. Con una coppia di 680 Nm riesce a spingere la nuova Jaguar XJR da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e fino alla velocità massima di 280 km/h. E’ dotato inoltre di sistema start/stop, che permette di contenere i consumi a 11,6 l/100 km nel ciclo di omologazione medio, per emissioni di CO2 pari a 270 g/km.
? a t o l i p n u ? i e r Se o t a z z i n a g ? r a o d n n u e i i z a Se ’ n u o m a e t n ? u à i t i l a i H b i s i v a t s u i g a l i o Vu
è la risposta! Contattaci raffaella.menegoni@motormedia.it tel. +39 039 9289509 www.motormedia.it
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M A I L B O X
Guerra civile a Torino
La battaglia fra FIAT e i suoi dipendenti danneggia l’Italia intera
Incentivi attesi e disattesi Contributi inesistenti all’atto pratico
L
Governo per “gestire” una querelle industriale
mi sembra di capire che si tratti dell’en-
che però ha anche molti risvolti negativi in termini
nesima bufala italiana. Potete darmi qualche
sociali. Che idea vi siete fatti voi della redazione ri-
ragguaglio in più sull’argomento?
a sfida tra FIAT e i suoi dipendenti è sempre
oco tempo fa avevo letto di nuovi incenti-
accesa e molti hanno invocato l’intervento del
vi per l’acquisto di autovetture nuove ma
guardo questo argomento? Tornerà la FIAT ad esse-
Giovanna - Livorno (LI)
re il grande simbolo dell’Italia automobilistica? Federico - Massarosa (LU)
I
n effetti molti come lei avevano pensato, creduto e sperato che arrivasse una piccola ventata d’ossigeno sugli automobilisti ma in realtà si è trattato
dell’ennesima presa in giro all’italiana.
C
aro Federico la questione è molto spinosa e soprattutto complessa per essere trattata in così poco spazio. In linea di massima generale sia-
mo tutti concordi che il “decentramento” produttivo di un grande colosso industriale come FIAT è sicuramente un grave danno per il nostro paese. Sicuramente Mar-
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D
alle 9.00 del 14 marzo i rivenditori registrati all’area loro riservata potevano effettuare, tramite l’apposita piattaforma, la prenotazione dei
chionne non è tra i più grossi estimatori del “sistema
contributi per i veicoli acquistati e immatricolati a partire
paese” Italia (come dargli torto) ma l’incertezza che re-
dalla stessa data. La Legge Sviluppo (n. 134/2012) pre-
gna sovrana in questo paese indubbiamente non incen-
vede una misura per promuovere la mobilità sostenibile
tiva i grandi colossi dell’industria a sviluppare un piano
anche mediante contributi statali per l’acquisto di veicoli
industriale adeguato nel medio-lungo periodo. Non vi
a basse emissioni complessive. Le agevolazioni per l’ac-
è dubbio che FIAT debba molto all’Italia che ne ha so-
quisto di veicoli sono operative nel triennio 2013-2015,
stenuto sotto varie forte gli investimenti nei decenni
con uno stanziamento globale di 120 milioni di euro. Il
scorsi ma è altrettanto vero che senza un interlocutore
primo guaio è che gli incentivi sono rivolti prevalente-
istituzionale forte e concreto nessuna grande industria
mente ai veicoli aziendali e a quelli ad uso pubblico (taxi,
deciderà di investire in una paese allo “sbando” come il
car-sharing, noleggio, servizi di linea). Il secondo pro-
nostro. La colpa più grave di FIAT a nostro avviso è sta-
blema è che la maggior parte delle risorse disponibili è
ta quella di aver spolpato marchi gloriosi come Lancia
subordinata alla rottamazione di un veicolo più vecchio
e Alfa Romeo facendone declinare il mito e non suppor-
di dieci anni. Già, ma quali aziende hanno mezzi così ve-
tandoli come la loro storia meritava. Tutto ciò premesso
tusti?. Ai privati dunque restano le briciole: e anche quel
e nel poco spazio disponibile per la risposta possiamo
poco cui avrebbero avuto in teoria diritto si è dissolto
solo dire che ci auguriamo che presto il mercato dell’au-
nel giro di pochissime ore. Per chi vuole approfondire
to (tutto) possa uscire da un’impasse che è sempre più
l’argomento rimandiamo all’apposito articolo dedicato
un vero collasso.
alla questione presente in questo numero della nostra rivista. Consigliato solo a chi non è irascibile…
Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it
Patente in salute?
Trattala bene
C
to di contravvenzione da parte della Polizia Stradale
H
e mi sono stati tolti 5 punti. Come posso fare?
per quanto riguarda il motore. Al di là di quello
Conoscere il saldo punti ora è più semplice ome molti automobilisti ho l’ansia dei punti della patente e vorrei controllare il mio attuale saldo dato che di recente sono stato ogget-
Massimo - Legnago (VR)
La scelta del lubrificante è fondamentale per i diesel o da poco acquistato una vettura usata a motore diesel. Pur non facendo molti chilometri all’anno vorrei seguire una
corretta procedura di manutenzione sopratutto che consiglia la casa madre che olio mi suggerite? Irene - Binetto (BA)
U
no dei momenti più temuti dagli automobilisti è l’arrivo della raccomandata di notifica di una violazione al Codice della Strada, la multa che spesso porta con sé anche
la decurtazione dei punti patente. Questo accade ormai da quasi 10 anni, da quel luglio 2003 in cui tutti i titolari di patente italiana hanno avuto in dote i 20 punti iniziali. Le modalità per il control-
lo punti patente sono piuttosto rapide, semplici e con un costo
N
on sapendo il modello di vettura da te posseduta è difficile dare consigli. A parte questa prima indicazione il segreto per far durare a lungo il motore
contenuto. Il modo più economico è quello di utilizzare il portale
diesel sta davvero nel tipo di olio che usi. Gli oli motore si
dell’Automobilista, il sito internet che visualizza i dati dell’anagrafe
differenziano per gradazione, questo valore viene espresso
nazionale degli abilitati alla guida. Basta registrarsi gratuitamente
comunemente in SAE. Fino a pochi anni fa per i motori die-
in 10 minuti e da quel momento si ha a disposizione il cosiddetto
sel aspirati (pompa iniettore) bastava usare un olio che ri-
“Estratto Conto Punti”, aggiornato in tempo reale e consultabile in
portava nell’involucro il valore: SAE 15W 40. La prima cifra
ogni momento online. L’altra procedura gratuita prevede l’utilizzo
seguita dalla lettera W (winter = inverno) era il valore di pro-
di iPatente, l’applicazione gratuita e ufficiale della Motorizzazione
tezione alle “basse” temperature, la seconda cifra il valore
Civile che fra le altre funzioni offre su iPhone, iPad e smartphone
di protezione alle “alte” temperature. L’ulteriore dicitura era
Android proprio il Saldo Punti Patente dal portale dell’Automobi-
“diesel” o “turbo diesel”, che indicava la presenza di deter-
lista a cui occorre essersi preventivamente registrati. Se non si
genti atti alla pulizia del motore. Utilizzare il suddetto olio per
ha già un proprio account sul portale bisogna quindi prevede-
un moderno diesel common rail, significa un accorciamento
re anche qui 10 minuti. L’ultima delle opzioni, l’unica onerosa, è
della “vita” del motore o nella peggiore delle ipotesi un re-
quella di chiamare da un telefono fisso il numero 848782782; in
pentino grippaggio dello stesso. Nei moderni motori occorre
questo caso è necessario seguire le istruzioni vocali preregistrate
usare un olio con indicazione “diesel” o addirittura “common
e in meno di 3 minuti si ottiene il dato cercato dei punti patente,
rail” e un valore SAE W di 5 o meglio 0, in quanto il valore
il tutto al costo di una chiamata urbana che mediamente non su-
a freddo proteggerà il motore al suo avviamento, anche nel
pera i 20 centesimi di euro. In generale la cosa migliore da fare
più rigido degli inverni, un olio W0, non si addenserà mai,
per combattere questa paura è di prestare particolare attenzione
ma rimarrà fluido e oleoso per proteggere e lubrificare ogni
al Codice della Strada soprattutto in questo periodo che il nostro
angolo del nostro motore. Parallelamente lo stesso olio con
paese langue in termini di risorse economiche disponibili.
indicazione a caldo di 30 o al top 50 permette al motore su di giri o in situazioni estreme di non bollire o fare schiuma, ma a continuare a lubrificare e proteggere tutti i componenti.
Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it
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L I F E S T Y L E
Beetle Cover per iPad
Scultura Spa da Linear Edge
La custodia in ecopelle nera proteggerà integralmente il vo-
Linear Edge è una casa di design con una profonda passio-
stro tablet e ne impedirà le interazioni accidentali che posso-
ne per il motorsport, e il loro business consiste nel creare
no avvenire quando si rovista nella valigia. Dotata di un laccio
sculture minimaliste e affascinanti in legno di betulla. I loro
in gomma gialla e di un gancio cromato, questa cover porta
soggetti? Le silhouette dei circuiti più famosi nell’ambito
impresso il simbolo della vettura iconica che ha fatto innamo-
motorsport, sia automobilistico che motociclistico. Ognuno
rare generazioni di automobilisti. Per “marchiare” il proprio
di questi pezzi finemente lavorati è disponibile in 3 diverse
iPad con lo storico Maggiolino, bisognerà investire i 25,2 Euro
misure, con prezzi che variano dai 130 ai 199 Dollari, che
richiesti per l’offerta presente sul Volkswagen Online Store.
al cambio attuale sono rispettivamente 101 e 155 Euro.
Cover con la storia marchiata addosso
I tracciati più famosi da esporre in maniera elegante
Acquistabili in tutto il mondo dallo store Linear Edge.
Giubbotto tecnico Opel OPC
Original and Unrestored
I veri amanti della velocità vogliono essere davanti a tut-
Ogni appassionato di auto classiche sa che un’ auto con tutti
ti in ogni occasione, sia a bordo della propria vettura, sia
i pezzi originali e mantenuta perfettamente ha un valore ine-
quando corrono con le proprie gambe. Per queste sessioni
stimabile. Se questo è vero, perchè non esporlo con orgoglio
di corsa Opel propone una giacca tecnica unisex imbottita
sul proprio petto? Un capo d’abbigliamento di sicuro impatto
e totalmente traspirante per rimanere al caldo e all’asciutto
che farà sorridere tutti i partecipanti alle gare e raduni di auto
anche quando il clima non è dei più clementi. Per allenarsi
classiche. Acquistabile online al prezzo di circa 25 sterline.
Per correre non solo con l’auto
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con questo giubbotto addosso occorrerà sborsare 159 Euro, per maggiori informazioni basta visitare lo store online Opel.
Un messaggio, una garanzia
Rasoio RS-1 Bolin Webb
Lamborghini ST Stradale 1:43
“Sveglia, caffè, barba e bidet”, questa è la routine mattutina
Il campionato Lamborghini Super Trofeo è alle porte. Qua-
secondo il Rag. Fantozzi. Sicuramente compiere queste ope-
le modo migliore di testimoniare la proprio passione se non
razioni richiede tempo, e limare secondi preziosi è importante
esponendo sulla propria scrivania un modellino in scala? Il
per guadagnare momenti in più di riposo. Per accelerare le
modello qui sopra ritrae la versione stradale della Lambor-
operazioni si può ricorrere ad un rasoio Bolin Webb (compa-
ghini Super Trofeo, che molti di noi possono solo sognare di
tibile con i ricambi Gillette Mach 3), disegnato da un’ unica e
possedere, ma che di certo possono ordinare questo piccolo
armoniosa curva e laccato con la stessa vernice metallizzata
gioiello di design al costo di 242 Euro dallo store online uffi-
rossa che decora le autovetture più veloci. Si può acquistare
ciale Lamborghini.
Per partire alla velocità giusta
Modellino di una grande
dal sito del designer Bolin Webb al costo di 40 Sterline.
Borsa Seatbelt Harveys
Sottobicchieri Subaru
Le cinture di sicurezza salvano la vita grazie alla loro in-
Sentirsi a bordo della propria auto anche quando si
credibile resistenza. Questo fatto è assodato. Allora per-
è a tavola o all’aperto? Con i sottobicchieri Subaru si
chè non possono essere usate come materiale tessile? A
può. Sono della stessa gomma resistente e lavabile
questa domanda ha risposto l’americana Harveys Seat-
dei tappetini che Subaru
belt Bags che ne ha fatto il proprio marchio di fabbrica.
proprie vetture. Ad un prezzo di acquisto davvero
Resistenti e praticamente indistruttibili, vengono proposte
accessibile (circa 2 Euro per 4 pezzi), sono un regalo
in varie forme e colori. Il modello qui sopra è un classico
sicuramente gradito per il “Subarista” sfegatato.
Mai borsa è stata più sicura
di questa insolita boutique, acquistabile online al costo di circa 120 Euro.
Tappetini o sottobicchieri?
fornisce a corredo delle
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A F T E R M A R K E T
Compressore Michelin 12V La pressione giusta al momento giusto
Car Charger Kit per iPhone 5 Caricatore universale per iPhone e non solo
Mantenere gli pneumatici sempre alla pressione otti-
Nuovo iPhone, nuovo cavo, nuove richieste. Cellular Line
male è fondamentale per ottenere la migliore efficien-
propone un kit certificato MFi (Made For iPhone) compa-
za dal proprio veicolo. Il compressore 12V con ma-
tibile anche con il più recente smartphone della mela gra-
nometro esterno di Michelin permette di verificare la
zie al connettore Lightning. Acquistabile in ogni negozio di
pressione degli pneumatici dopo la gonfiatura. La val-
elettronica o presso i punti vendita Cellular Line all’interno
vola di depressione è ideale per sgonfiare lo pneuma-
delle aree di servizio autostradali al costo di 29.90 Euro.
tico in qualsiasi momento. Con un costo di 45 Euro è un accessorio irrinunciabile da tenere sempre pronto.
TomTom GoLive 1005
Borse porta pneumatici VW
Croce e delizia dei navigatori satellitari sono le dettagliatissime
Con la fine della stagione fredda ogni automobilista dovrà
mappe, le quali purtroppo possono diventare obsolete anche ab-
affrontare ancora una volta il rituale del cambio gomme per
bastanza rapidamente. Con il TomTom GoLive 1005 questo non
passare di nuovo a quelle estive. Quale modo migliore di con-
è più un problema, in quanto a fronte dell’ investimento iniziale di
servare gli pneumatici c’è, se non quello di farlo con stile?
349 Euro avremo un navigatore dall’hardware avanzatissimo con
Dallo store Volkswagen è acquistabile a 25,40 Euro un set
un touchscreen di dimensioni generose, ma soprattutto, mappe
di borse porta pneumatici in poliestere nero con accenti blu,
sempre aggiornate gratuitamente direttamente dal produttore.
compatibile con cerchi dai 14 ai 18 pollici; adatto a conserva-
Mappe gratuite a vita
L’inverno è finito!
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re l’intero treno per una stagione intera.
Petronas Syntium 5000 AV
Adattatori Europei GPL
Un olio motore 100% sintetico di prima qualità
Al risparmio in tutta Europa
Syntium 5000 AV è un lubrificante Fully Synthetic con carat-
Chi ha un’ auto a GPL e si appresta a fare un viaggio all’estero
teristiche di Fuel Economy, protegge il motore ed i sistemi
non può fare a meno dei vari adattatori per il rifornimento del
di scarico consentendo prestazioni del motore costanti nel
gas. In Europa esistono tre tipi diversi di attacco per il riforni-
tempo. Sviluppato in pista per garantire prestazioni ottimali
mento: Dish, Acme e Bajonett. Quello italiano, ed anche il più
su strada. La gamma PETRONAS Syntium è il risultato del
usato in Europa, è il Dish, però non è il solo. Per questa diversità
progresso della R&D ottenuto da PLI come partner tecnologi-
è bene partire attrezzati per non incorrere in sgradite sorprese.
co ufficiale per il Team GP Mercedes PETRONAS di Formula 1.
Il Kit di adattatori qui sopra si trova facilmente online, spesso su
Il prezzo consigliato dal produttore è di 12,5 Euro per 1 L di
eBay ed ha un costo che si attesta sui 30 Euro circa.
prodotto.
Arexons DP1 per tergicristalli Non crederete ai vostri occhi!
Dyson DC34 Car + Boat L’aspirapolvere portatile più potente
15 Arexons è leader nella produzione di detergenti e il DP1 è il loro
Il DC34 ha la più alta potenza di aspirazione tra i portatili
prodotto di punta. Sgrassa e deterge senza lasciare aloni, svol-
in circolazione. È alimentato dal motore digitale Dyson,
gendo anche un’efficace azione anticongelante. Inoltre previe-
capace di variare la propria potenza in base al tipo di uti-
ne la formazione di calcare negli spruzzatori ed è ideale anche
lizzo che se ne sta facendo. Tramite l’adattatore 12v è un
per i lavafari. Il prodotto è concentrato e va diluito nelle dosi
accessorio comodo per pulire la vettura dalla polvere che
consigliate dal produttore. Per un costo di 4,5 Euro potremo
pian piano si deposita al suo interno, e il peso contenuto
tenere i nostri cristalli puliti per un lungo periodo.
(1.5 Kg) lo rende uno strumento estremamente maneggevole. Costo di 285 Euro.
S A L O N E
app
G I N E V R A 2 0 1 3
16
N
onostante la crisi che sta depauperando il mercato automobilistico (e non solo quello) in Europa,il Salone di Ginevra è arrivato alla sua 83esima edizione
con una ventata di novità molto interessanti. A conferma della sua posizione di privilegio e prestigio la kermesse ginevrina ha fatto da scenario a debutti importanti come la nuova Ferrari F150, la BMW Serie 3 Gran Turismo, l’Alfa Romeo 4C o la McLaren P1. Ma fra i 260 stand degli espositori e le 900 vetture che erano presenti ce ne era davvero per tutti i gusti. Andiamo dunque a vedere insieme le novità più importanti di questa edizione 2013 del Salone di Ginevra.
puntamento svizzero Le novità dall’edizione 2013 del Salone di Ginevra
Anche quest’anno notevole affluenza di pubblico e stampa per l’immancabile appuntamento con il salone automobilistico di Ginevra
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S A L O N E G I N E V R A 2 0 1 3
GTA Spano La versione definitiva della super sportiva spagnola GTA Spano è stata presentata al Salone di Ginevra 2013. Motore V10 da 8,4 litri e 900 CV sarà prodotta soltanto in 99 unità, vendute ognuna a 570.000 euro (tasse escluse). Il motore originale della GTA Spano è di origine nordamericana, derivato dalla Chrysler Viper di quarta generazione (l’attuale V10 da 8,4 litri della SRT Viper), al quale sono state fatte non poche modifiche. Gli ingegneri spagnoli hanno incorporato nel V10 un turbocompressore che ne ha aumentato notevolmente la potenza, migliorando ovviamente le prestazioni, che sono per la GTA Spano da brivido: scatta da 0 a 100 km/h in 2,9 secondi e raggiunge la velocità massima di 350 km/h. La Spania GTA Spano dispone inoltre di un sofisticato sistema di controllo elettronico della potenza limitandola a “soli” 450 CV. Rispetto alla trasmissione, si offrono due alternative: il cambio automatico sequenziale con leve al volante o un sequenziale manuale a sette marce. Lo chassis e la carrozzeria della vettura sono realizzati con componenti tra i più leggeri e rivoluzionari applicati all’industria automobilistica: oltre all’impiego di titanio e kevlar abbonda la fibra di carbonio. Il risultato finale è sorprendente, con un peso totale pari a 1.350 kg.
Infiniti Q50 Con la nuova Infiniti Q50, presentata al Salone di Ginevra 2013, il brand di auto di lusso giapponese volta pagina e presenta al grande pubblico la prima di tutta una nuova generazione di modelli frutto dell’accordo con Daimler-Benz per la condivisione di componenti. La Infiniti Q50 sarà dunque la prima vettura a montare il Direct Adaptive Steering, sistema che attraverso una centralina riesce a regolare l’angolo di sterzo delle ruote migliorandone la traiettoria in curva e la precisione di guida. Si tratta di una berlina tre volumi di segmento D, progettata e prodotta per competere con le tedesche (Audi A4, BMW Serie 3 e Mercedes Classe C) e con la nuova Lexus IS, svelata nella versione aggiornata all’ultimo Salone di Detroit. Per quanto riguarda le motorizzazioni la Infiniti Q50
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verrà proposta con il propulsore a quattro cilindri turbodiesel da 2,2 litri a iniezione diretta, capace di erogare 170 CV di potenza, 400 Nm di coppia e con emissioni di CO2 inferiori a 115g/km. A questo motore vengono abbinati la trazione posteriore ed il cambio manuale a 6 rapporti o in alternativa il cambio automatico a 7 marce. Consuma 4,4 litri/100 km. è prevista anche una variante ibrida equipaggiata con il 3.5 litri da 364 CV in grado di offrire prestazioni di tutto rispetto, scattando da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi ed emettendo soltanto 145g/km di CO2.
Nissan
Lexus IS Hybrid
Al Salone di Ginevra 2013 Nissan è stata presente con molte
Lexus ha svelato in anteprima europea la nuova IS Hybrid.
novità a partire dal nuovo crossover Concept Resonance, qui
La vettura, proposta anche nella versione F-Sport, ha attirato
al debutto europeo. Si tratta di un SUV dall’aspetto futuristi-
l’attenzione di molti visitatori grazie alle dotazioni e ai conte-
co, curato nel dettaglio dentro e fuori e spinto da un motore
nuti di primissimo livello. La vettura è dotata di sospensioni
ibrido capace di assicurare ottime prestazioni a fronte di con-
a doppio braccio oscillante all’anteriore e di un multilink al
sumi ed emissioni contenute. Riflettori puntati anche sulla
posteriore. Sono stati rivisti anche telaio e sterzo per un’
nuova Nissan Note: completamente rinnovata, offre soluzioni
esperienza di guida ancor più appagante e divertente. Sot-
avanzate che generalmente si trovano su vetture di fascia
to il cofano pulsa un sistema ibrido composto da un motore
superiore come l’innovativo Around View Monitor e il sistema
benzina 2.5 litri 4 cilindri abbinato ad un motore elettrico
Safety Shield di Nissan. L’altra anteprima europea riguarda
toccando una potenza complessiva di circa 220 CV. IS Hybrid
la nuova generazione della sportiva GT-R, ulteriormente per-
garantisce consumi pari a 4,3 l/100 km nel ciclo combinato e
fezionata: spiccano nuovi iniettori per un’alimentazione più
emissioni di CO2 pari a 100 g/km. Nel corso della kermesse
precisa, una nuova valvola di bypass del turbocompressore
elvetica Lexus ha inoltre svelato il prototipo LF-LC nella nuo-
per una maggiore flessibilità e la ritaratura delle sospensioni.
va tinta Opal Blue. La coupé 2+2 fa largo utilizzo di materiali
Grazie a queste migliorie tecniche, la GT-R 2013 raggiunge i
in fibra di carbonio ed è spinta da un sistema ibrido che pro-
100 km/h in 2,7 secondi. Non mancano le varianti Nismo e n-
duce una potenza massima di circa 500 CV.
tec della crossover compatta Juke, così come è presente anche l’altra sportiva del marchio giapponese, la 370Z Nismo. Sul fronte della mobilità sostenibile Nissan punta sulla LEAF, rivista e corretta fin nei minimi dettagli per diventare altamente funzionale. Nell’ambito di tale integrazione, la nuova gamma LEAF propone una scelta ancora più ampia di equipaggiamenti, colori e prezzi.
Mercedes A45 AMG 360 CV e 450 Nm di coppia. Di questo è capace il quattro cilindri da 2.0 litri che spinge la nuova Mercedes A 45 AMG, quanto basta per farla scattare da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi e raggiungere la velocità massima di 250 km/h (limitata elettronicamente). Il cambio è l’automatico Speedshift DCT AMG con launch control mentre la trazione è integrale 4Matic. Le sospensioni della A 45 AMG sono a tre bracci oscillanti all’anteriore e multilink a quattro bracci al posteriore. I dischi freno anteriori sono da 350 mm (320 mm al posteriore). Gli pneumatici, infine, sono da 235/35 R19 su tutte e quattro le ruote. Al lancio, e per i primi 12 mesi di commercializzazione, la A45 AMG sarà proposta anche nella serie speciale Edition 1, presente anche qui a Ginevra. Esteticamente la si riconosce immediatamente per il grosso spoiler posteriore, per la livrea in Cirrus White. Le pinze dei freni, la griglia frontale e i gusci degli specchietti retrovisori sono in rosso a contrasto.
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Alfa Romeo 4 C L’Alfa Romeo 4C, anteprima mondiale del Biscione al Salone di Ginevra 2013, ha tutte le carte in regola per conquistare gli appassionati della guida sportiva. La supercar biposto tricolore a trazione posteriore può vantare un motore 1.8 turbo da 240 CV abbinato ad un cambio a doppia frizione in grado di far superare alla vettura i 250 km/h di velocità massima e di farla accelerare da 0 a 100 km/h in meno di cinque secondi (4,5, per la precisione). Lunga 3,99 metri e con un passo inferiore a 2,40 metri, punta sulla leggerezza e sul rapporto peso/potenza: lo chassis è infatti in fibra di carbonio e non mancano particolari in alluminio. A Ginevra è stata mostrata l’Alfa Romeo 4C Launch Edition, che sarà prodotta in tiratura limitata: 400 esemplari in Europa, Africa e Medio Oriente, 500 in Nord America e 100 nel resto del mondo. Facile distinguerla dalle 4C “standard”: esteticamente spiccano la vernice opaca “Bianco Carrara” (o, in alternativa, la più tradizionale “Rosso Alfa”), il kit aerodinamico in carbonio (proiettori, spoiler e calotte degli specchi retrovisori esterni) e il diffusore posteriore in alluminio. La vettura è ordinabile fin da subito (a differenza della variante “normale”, per lei si dovrà attendere ancora qualche mese) ad un prezzo di 60.000 euro.
BMW Serie 3 GT La BMW si presenta al Salone di Ginevra 2013 con una sola anteprima mondiale: la Serie 3 Gran Turismo. La variante a cinque porte della berlina bavarese è caratterizzata dai cristalli senza cornice (come le coupé) e da un grande portellone ad apertura elettrica. Rispetto alla versione station wagon Touring la serie 3 Gran Turismo è più lunga di 20 centimetri (4,82 metri anziché 4,62) e ha un passo incrementato di 11 cm (2,92 metri). L’aumento delle dimensioni ha permesso di ricavare un’eccellente abitabilità (7 cm di spazio
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in più delle serie 3 “normali”) e la seduta rialzata di 5,9 centimetri facilita l’ingresso e l’uscita dalla vettura. Il bagagliaio di 520 litri (25 in più della Touring) è arricchito dallo schienale del divanetto posteriore ribaltabile nel rapporto 40:20:40 e da numerose soluzioni utili come gli occhielli di fissaggio, i ganci multifunzione e un vano portaoggetti sotto il piano di carico. La gamma motori della BMW serie 3 Gran Turismo comprende cinque unità sovralimentate: tre a benzina (2.0 da 184 e 245 CV e 3.0 da 306 CV) e due 2.0 a gasolio da 143 e 184 CV.
Ferrari LaFerrari
Opel
Si chiama Ferrari La Ferrari ma Luca Cordero di Montezemolo
Tante novità per la Opel al Salone di Ginevra 2013: la Casa
ci ha tenuto a precisare che il nome nasce dalla volontà di
di Rüsselsheim ha infatti approfittato della rassegna elvetica
voler parlare di una supercar che è un po’ la summa della tec-
per lanciare ben quattro anteprime mondiali. Cascada, Adam
nologia del Cavallino. Prodotta in edizione limitata in soli 499
Rocks Concept, Adam R2 e Zafira Tourer 1.6 CDTI. La cabrio-
esemplari, la nuova rossa ha già fatto innamorare tutti gli
let a quattro posti tedesca realizzata sulla stessa base dell’A-
appassionati, tanto da vedere un numero di ordini già dop-
stra offre quattro posti a sedere e una capote in tela - dispo-
pio rispetto al normale. Un modello che va a completare la
nibile in tre colori (Black, Malbec-Red e Sweet Mocca) - che
line-up di tutti i modelli Ferrari con una auto ibrida - la prima
si apre in 17 secondi fino ad una velocità di 50 km/h. Lunga
rossa con motore elettrico - capace di garantire un’emissione
4,70 metri (esattamente come l’Astra ST) e disponibile in
di CO2 inferiore del 50% rispetto alla “vecchia” Ferrari Enzo.
dieci diverse tinte di carrozzeria, la Opel Cascada ha un ba-
Motore V12 da 800 cavalli che diventano oltre 900 (963 per
gagliaio con una capienza di 280 litri (380 con tetto chiuso) e
la precisione) grazie al sistema HY-Kers per una velocità
una gamma motori composta da tre unità a benzina (1.4 da
massima di oltre 350 km/h. Proprio il design attira di più
120 e 140 CV e 1.6 da 170 CV) e da due unità 2.0 turbodiesel
l’attenzione, con soluzioni avveniristiche ma sempre, incon-
CDTI da 165 e 195 CV. Prezzi a partire da 29.400 euro. La
fondibilmente Ferrari. Per far godere i collezionisti che avran-
citycar del Fulmine si trasforma in una baby-crossover adatta
no la fortuna di poterla comprare, e far morire d’invidia chi
alla vita all’aria aperta. La capote in tela consente di godere
vorrebbe salirci sopra.
del cielo senza alcun ostacolo mentre l’assetto rialzato di 1,5 cm permette di affrontare anche leggeri percorsi sterrati. Facile distinguere la Rocks Concept dalle Adam “normali”: basta infatti un’occhiata per notare le luci di direzione aggiuntive, i cerchi da 18” con freni a disco Brembo e le strisce blu neon che evidenziano il battistrada dei pneumatici. Dentro spiccano invece le imbottiture in pelle Nappa color Brandy. Grazie al nuovo motore turbodiesel da 136 CV la monovolume a sette posti di Rüsselsheim riesce ad offrire prestazioni interessanti (193 km/h di velocità massima) senza chiedere troppo carburante in cambio: 24,4 km/l. Questo propulsore rimpiazzerà le vecchie unità 1.7 a gasolio e anche i 2.0 da 110 e 130 CV. Questa concept anticipa le forme della versione da rally della citycar firmata Opel. Costruita in base ai regolamenti FIA R2 e basata sulla variante Adam Cup, presenta componenti speciali per la carrozzeria provenienti dalla linea di prodotti sportivi OPC, chiusure a scatto per cofano e portellone e protezioni sottoscocca anteriori e posteriori. Il motore 1.6 a benzina genera una potenza di 185 CV e una coppia massima di 190 Nm ed è abbinato ad un cambio sequenziale a cinque velocità.
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Volkswagen A Ginevra 2013 Volkswagen è presente con uno stand ricco di novità, dove spiccano alcune anteprime mondiali. Si parte dalla nuova XL1, coupé due posti, dotata di tecnologia ibrida plug-in: composta da un motore termico Diesel TDI da due cilindri da 0,8 litri e da un motore elettrico. Per coprire lo scatto da 0 a 100 km/h la Volkswagen XL1 impiega 12,9 secondi (il prototipo ne impiegava 11,9), mentre raggiunge una velocità massima autolimitata di 160 km/h; anche se con i 48 CV del motore TDI più i 27 CV del motore elettrico potrebbe raggiungere anche velocità più elevate (considerato il peso). I consumi si attestano intorno ai 0,9l/100 km. L’altra anteprima mondiale riguarda la Cross up!, equipaggiata con il tre cilindri a benzina da 75 CV, abbinato al cambio manuale a cinque marce. Monta cerchi in lega da 16 pollici, fascioni in plastica sui passaruota, sui sottoporta e barre di protezione lungo la fiancata, oltre a quelle longitudinali sul tetto. Specchietti retrovisori e paraurti (anteriore e posteriore) sono, infine, rifiniti con elementi in grigio metallizzato. La scritta Cross Up! appare in bella vista sui battitacco, all’ingresso dell’abitacolo. Riflettori puntati sulla nuova Golf Variant (disponibile anche nella variante 4Motion), più leggera del modello precedente (di 105 kg) ed equipaggiata con motorizzazione TDI BlueMotion dai consumi estremamente ridotti: 110 CV di potenza, cambio a 6 rapporti e consumo nel ciclo combinato di 3,3 l/100 km (a fronte di emissioni di CO 2 di 87 g/km). La Golf GTD invece monta un TDI da 184 CV, e scatta da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi raggiungendo una velocità di punta di 230 km/h (consumi 4,1 l/100 km con emissioni di CO 2 pari a 109g/km). Ancora più potente la nuova la Golf GTI, motorizzata con il quattro cilindri 2.0 turbo a iniezione diretta che sviluppa fino a 220 CV (230 CV sulla versione GTI Performance) e 350 Nm di coppia disponibile tra i 1.500 e i 4.400 giri: scatta da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e raggiunge i 246 km/h di velocità massima. La Golf GTI Performance abbassa la prestazione sullo 0-100 a 6,4 secondi e raggiunge i 250 km/h. Infine la TGI, versione a metano, è equipaggiata con un 1.4 TSI bivalente che consuma nel ciclo combinato 3,5 kg/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 94 g/km). Anteprima
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Europea per la Jetta Hybrid, che monta un’unità benzina high-tech (TSI 150 CV) e un motore elettrico da 20 kW, come quello presente sulla XL1. Assicura straordinarie prestazioni a fronte di consumi contenuti: 4,1 l/100 km (emissioni di CO2 di 95 g/km). Infine spazio al nuovo e-Co-Motion, prototipo di veicolo commerciale completamente elettrico dotato di una potenza che varia dai 68 ai 115 CV. La coppia massima di 270 Nm regala notevole capacità di ripresa al veicolo anche se a pieno carico. Sono infine configurabili capacità di 20 kWh per un’autonomia di 100 km, così come capacità di 30 kWh per un’autonomia di 150 km. Per il valore “top” di 200 km di autonomia è prevista infine una batteria da 40 kWh.
Citroën Tre anteprime mondiali per la Citroën al Salone di Ginevra 2013. La Casa transalpina ha mostrato in Svizzera la monovolume Technospace Concept e il restyling della best-seller C3, impreziosito dall’arrivo della Hybrid Air, variante ibrida molto particolare. Scopriamole nel dettaglio. Le forme di questo prototipo di MPV compatta anticipano il design della futura C4 Picasso, che debutterà nelle concessionarie nel secondo semestre 2013. La seconda generazione dell’auto da famiglia del Double Chevron sarà caratterizzata da ridotte emissioni di anidride carbonica e da un display da 12” ad alta definizione. Ottimo il rapporto tra dimensioni esterne (4,43 metri di lunghezza, quattro centimetri meno dell’attuale C4 Picasso) e spazio interno: il bagagliaio avrà una capienza di 537 litri. A quattro anni dal lancio la piccola del Double Chevron beneficia di un lifting: esteticamente la “segmento B” transalpina si distingue dall’antenata nella zona del frontale e nella coda mentre sotto il cofano arrivano motori più efficienti e accessori tecnologici come la telecamera di retromarcia. A differenza degli ibridi tradizionali - caratterizzati dall’unione tra un motore a scoppio e uno elettrico - questa variante della piccola francese sfrutta, al posto dell’unità ad emissioni zero, l’aria compressa. Questa soluzione, che non comporta la presenza di una batteria supplementare, consente di risparmiare sul prezzo di listino, di mantenere lo stesso spazio interno e di ottenere percorrenze da record: quasi 35 chilometri con un litro di benzina. Tre le modalità di esercizio: Air a zero emissioni, benzina (interviene solo il motore termico) e una combinata che abbina la potenza del propulsore a scoppio a quella dell’aria compressa.
Corvette Stingray La Corvette Stingray Cabrio è stata la novità americana più importante al Salone di Ginevra 2013: la supercar “yankee” - variante scoperta della coupé già vista a Detroit - ha sedotto il pubblico della rassegna elvetica. Merito del design aggressivo e di prestazioni entusiasmanti. Il motore 6.2 V8 ad iniezione diretta di benzina da 450 CV e 610 Nm di coppia permette alla sportiva a stelle e strisce di accelerare da 0 a 100 km/h in circa quattro secondi e di consumare meno rispetto alla precedente generazione. Tra le altre “chicche” tecniche segnaliamo il cambio manuale a sette rapporti con sistema Active Rev Matching (che anticipa la selezione della marcia sincronizzando il regime di rotazione motore), la fibra di carbonio utilizzata per il cofano e gli interni e il Drive Mode Selector, dispositivo che ottimizza dodici parametri in funzione delle condizioni ambientali e dello stile di guida. Chi cerca il massimo può optare per il Performance Package, pacchetto di accessori che include il differenziale autobloccante, il sistema di lubrificazione a carter secco, il sistema di raffreddamento del differenziale, della trasmissione e dei freni e un pacchetto aerodinamico per migliorare la stabilità ad alte velocità.
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I N C H I E S T A
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Incenti
G
li incentivi auto per il 2013
professionisti. Vediamo nel dettaglio
sono
stati studiati per andare di pari passo
erano
come erano strutturati. Gli incentivi
con le emissioni di CO 2, quindi le auto
pronti. Il fondo a disposizio-
2013 erano destinati all’acquisto di
meno inquinanti vengono incentivate
ne per quest’anno ammontava infatti
veicoli a basse emissioni complessive
con la somma più alta: 5.000 euro per
a 40 milioni di euro ed era quindi da
(non a benzina o diesel) e quindi solo
i veicoli con emissioni di CO 2 non su-
subito chiaro che si sarebbe esaurito
ai veicoli elettrici, ibridi, a metano, a
periori a 50 gr/km. Occhio però, non
in poco tempo. Sin dalle prime stime
biometano, a GPL, a biocombustibili
si tratta di una somma garantita per
si notò che i potenziali beneficiari po-
oppure a idrogeno, ma solo per veico-
intero, ma di uno sconto: i contribu-
tessero essere solo circa un migliaio
li realmente nuovi escludendo così le
ti infatti sono pari, per tutti i veicoli
di privati e quasi 10mila aziende o
versioni a “km 0”. I bonus statali erano
ammissibili, al 20% del prezzo risul-
pronti….anzi
ivi o ennesima sola?
tante dal contratto di acquisto. Il con-
con più fondi a disposizione. I fondi
li con emissioni di CO 2 non superiori
tributo massimo è appunto di 5.000
2013 infatti erano stati ripartiti in due
a 95 g/km, con una quota pari a 1,5
euro per i veicoli con emissioni di CO 2
blocchi: 35,5 milioni di euro sono ri-
milioni di euro riservata all’acquisto
non superiori a 50 g/km, 4.000 euro
servati dallo Stato all’acquisto di auto
di veicoli con emissioni non superio-
per i veicoli con emissioni di CO 2 non
utilizzate esclusivamente come beni
ri a 50 g/km. Anche qui però c’è una
superiori a 95g/km e 2.000 euro per
strumentali d’impresa (con obbligo
clausola particolare: la maggior par-
i veicoli con emissioni di CO 2 non su-
di rottamazione) e 4,5 milioni di euro
te delle risorse disponibili è subordi-
periori a 120g/km. Agli incentivi auto
sono destinati all’acquisto da parte di
nata alla rottamazione di un veicolo
2013 potevano accedere sia i priva-
tutte le categorie di acquirenti (senza
più vecchio di dieci anni (cosa rara in
ti che le aziende, però queste ultime
necessità di rottamazione) di veico-
una flotta aziendale). Per beneficiare
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I N C H I E S T A
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degli incentivi auto occorre recarsi in
avviata. Entro 90 giorni dalla preno-
telematico dell’automobilista. Se non
una delle concessionarie che aderi-
tazione il venditore deve consegnare
rispetta queste regole o manca anche
scono all’iniziativa statale. Delle pra-
l’auto nuova e confermare l’operazio-
solo una scadenza il contributo sta-
tiche burocratiche se ne deve infat-
ne, comunicando il numero di targa
tale non viene più riconosciuto. E ad-
ti occupare il venditore che, definito
dell’auto consegnata e caricando sulla
dio incentivo. Tutto ciò premesso le
il prezzo finale, utilizza internet per
piattaforma la relativa documentazio-
mie considerazioni sono: gli incentivi
prenotare l’incentivo. A questo punto
ne. Entro 15 giorni dalla data di con-
sono rivolti prevalentemente ai veico-
viene emessa automaticamente dalla
segna, il venditore deve dare l’auto
li aziendali e a quelli ad uso pubblico
piattaforma (secondo la disponibilità
usata ad un demolitore e provvedere
(taxi, car-sharing, noleggio, servizi di
di risorse) una ricevuta di prenotazio-
direttamente alla richiesta di radia-
linea). L’Esecutivo dei tecnici ha cer-
ne e l’operazione viene considerata
zione per demolizione allo sportello
cato un po’ di giustificarsi in tal sen-
so, dicendo che non trattasi di bonus
nimento/ricarica. Il secondo problema
la minore diffusione di questi veicoli.
a sostegno del mercato. E che sono in
è che la maggior parte delle risorse
Quindi, ai privati restano le briciole:
funzione delle alte percorrenze medie
disponibili è subordinata alla rottama-
e anche quel poco cui avrebbero in
chilometriche di queste tipologie di
zione di un veicolo più vecchio di die-
teoria diritto si è dissolto nel giro di
veicoli, della maggiore programmabi-
ci anni. Già, ma quali aziende hanno
pochissime ore. Federauto si è detta
lità delle percorrenze. Nonché dell’ef-
mezzi così vetusti? Fanno eccezione
sconcertata da questa iniziativa priva
fetto promozionale dei veicoli pubbli-
i fondi destinati ai veicoli con emis-
di senso e ha lanciato un accorato ap-
ci sull’utenza privata, che manifesta
sioni non superiori a 95 g/km (essen-
pello per evitarne la prosecuzione dei
ancora alcune diffidenze sui veicoli a
zialmente elettrici e ibridi) che sono
prossimi due anni andando a destina-
basse emissioni rispetto a costi di ac-
aperti a tutte le categorie di acqui-
re i già miseri importi di sostegno ad
quisto, prestazioni e facilità di rifor-
renti, inclusi i privati cittadini, vista
iniziative molto più efficaci.
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O N T H E R O A D
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E
ra molto attesa ed ora finalmen-
cambio manuale a sei rapporti derivato
proprio grazie alla tecnologia EcoBoost:
te è arrivata sul mercato italia-
dal tradizionale 5 marce della Fiesta e
consuma 5,9 litri/100 km ed emette 138
no. Parliamo della nuova Fiesta
calibrato in test severi sul vecchio circui-
g/km di CO2. Ford ha sottoposto la nuo-
ST che lo staff di Ford RS ha sviluppato
to del Nürburgring, che consente di rag-
va Fiesta a 850.000 chilometri di test di
al fine di renderla la Fiesta di serie più
giungere i 220 km/h di velocità massima
resistenza. Per assicurare elevati livelli
veloce di sempre. Tutto questo è stato
e di accelerare da 0 a 100 orari in 6,9
di affidabilità anche nelle condizioni più
possibile grazie all’adozione del moto-
secondi. Malgrado queste performance
estreme, è stata guidata in pista per ul-
re EcoBoost benzina di 1,6 litri da 182
da vera sportiva la ST è anche la Fie-
teriori 7.500 chilometri e ha percorso
CV e 240 Nm di coppia, abbinato ad un
sta estrema più efficiente della storia,
5.000 chilometri su tracciati ad alta ve-
Cattiva ed ecologica Nonostante le elevate prestazioni ha consumi da vera city-car
29 locità. Il motore della Fiesta ST utilizza
sa e reattività immediata. Oltre alle pre-
l’iniezione diretta abbinata alla tecnolo-
stazioni motoristiche al top i tecnici del
gia Ford con doppi alberi a camme in-
team Ford RS hanno introdotto sulla ST
dipendenti a fasatura variabile (TiVCT),
caratteristiche precedentemente riser-
un sofisticato turbocompressore e un
vate a modelli ad elevate prestazioni di
nuovo design dell’intercooler, monta-
dimensioni superiori, tra cui il controllo
to frontalmente. Il servosterzo elettrico
di stabilità impostabile su tre regolazioni
della nuova Fiesta ST è stato messo a
e una versione avanzata del Torque Vec-
punto per ottenere una risposta più deci-
toring Control. Dal punto di vista pura-
Lo stile della Ford Fiesta ST è fedele al modello base, aggiungendo quel tanto di pepe che basta a renderla cattiva.
O N T H E R O A D
mente estetico, la Fiesta ST (tre porte, lunghezza appena inferiore ai 4 metri) si caratterizza per un’ampia griglia trapezoidale con disegno a nido d’ape, per le luci diurne a Led e per un diffusore posteriore che avvolge il doppio scarico cromato. Gli interni sportivi ed eleganti sono dominati dai sedili Recaro, spiccano anche pedaliera e cambio in alluminio, il volante firmato ST e gli inserti in fibra di carbonio.Il telaio della Fiesta ST è stato sviluppato dal TeamRS di Ford con l’intento di migliorare il controllo, le prestazioni in curva e la precisione di sterzata, ma senza compromettere il comfort di marcia. È dotato di nuovi snodi anteriori con campanatura ottimizzata e una nuova calibrazione della parte posteriore del telaio e della barra di torsione antirollio, consentendo una migliore messa a pun-
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to delle molle per potenziare il controllo anche su fondi stradali irregolari. Inoltre, sono stati montati ammortizzatori speciali per migliorare l’assetto, e il centro di gravità è più vicino alla strada, grazie all’altezza di guida ribassata di 15 mm. Il servosterzo elettrico EPAS assiste il guidatore con un angolo di sterzo dal rapporto più stretto (13.69:1) e un brac-
Il sistema frenante della nuova Fiesta
Novità assoluta nella gamma Fiesta, an-
cetto di sterzo più corto, per una rispo-
ST presenta dischi anteriori ventilati più
che i freni posteriori sono a disco. Un
sta più immediata e diretta.
grandi con pinze idrauliche da 54 mm.
nuovo design del cilindro principale del
freno a doppio circuito potenzia le prestazioni in frenata e aumenta la risposta trasmessa al guidatore. Le pastiglie dei freni sono state appositamente selezionate per garantire resistenza al fading, prestazioni e reattività. Il sistema ottimizzato di controllo dinamico della trazione (eTVC) consente alla nuova Fiesta ST di affrontare le curve in velocità con una precisione mai vista prima. L’eTVC è un’evoluzione del sistema TVC standard (proposto per la prima volta a bordo della Ford Focus) che in curva applica, se necessario, una precisa coppia frenante alla ruota anteriore interna. Un apparato software consente inoltre di controllare l’imbardata in curva, riducendo ulteriormente il sottosterzo. Il sistema eTVC migliora la stabilità in curva senza compromettere la velocità. Il sistema di controllo elettronico della stabilità (ESC) contribuisce a ridurre la perdita di controllo da parte del guidatore, che tutta-
kit estetico caratterizzato da un’ampia
pedali e cambio in alluminio e il volan-
via può limitare l’intervento del sistema
griglia trapezoidale con disegno a nido
te ST, sottolineano la sportività anche
per spingere la vettura fino al limite. Il
d’ape, minigonne laterali e da un dif-
all’interno dell’abitacolo.
sistema ESC a bordo della Fiesta ST pre-
fusore posteriore che avvolge il doppio
La nuova Fiesta ST è dotata del sistema
vede tre modalità: ESC attivato: il siste-
scarico cromato. Gli eleganti interni a
MyKey, una tecnologia esclusiva Ford che
ma interviene per evitare la perdita di
elevato contrasto sono dominati dai se-
permette di incoraggiare uno stile di gui-
controllo. ESC a slittamento limitato: il
dili sportivi Recaro, e avvolti dal sound
da più sicuro impostando, grazie a una
sistema interviene in ritardo, consenten-
del motore trasmesso dal Sound Sym-
speciale chiave programmabile, alcune
do agli appassionati della guida sportiva
poser, che indirizza le note più sportive e
caratteristiche dell’auto come la velocità
di controllare la derapata. ESC disattiva-
distintive dell’aspirazione verso l’interno
massima e il volume dello stereo. A bor-
to: il sistema ESC non interviene (l’eTVC
dell’abitacolo. I nuovi colori includono il
do della Fiesta ST è inoltre disponibile il
rimane attivo).
Rosso Colorado, il Molten Orange e il Blu
sistema di connettività e comandi vocali
La nuova Fiesta ST si distingue per un
Performance. Inserti in fibra di carbonio,
SYNC con EmergencyAssistance, che telefona automaticamente al 112 in caso di incidente. La nostra prova si è svolta lungo un percorso particolarmente “sinuoso” della Costa Azzurra che ne ha esaltato le doti di vettura tutto pepe. La progressione del motore è davvero entusiasmante e sembra persino di disporre persino di un maggior numero di cavalli sotto al cofano. Coppia e potenza aiutano in ogni circostanza di guida ma, come dichiarato da Ford, non inficiano i consumi e le emissioni che rimangono contenute rispetto alla tipologia di vettura e di prestazioni.
La posizione di guida è mol-
to buona e i sedili Recaro garantiscono comfort e soprattutto un elevato livello di contenimento laterale. I freni sono
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O N T H E R O A D
perfettamente in linea con le prestazioni della vettura e il “bite” che si avverta al
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primo impulso consente al guidatore di avere sempre la percezione di disporre di un impianto non propenso all’affaticamento. Se il telaio della Fiesta “stanI sedili firmati ST oltre ad essere comfortevoli offrono un elevato contenimento laterale durante le fasi di guida sportiva.
dard” era già buono ovviamente lo è ancora di più quello della ST dove rollio e beccheggio sono molto più limitati e il cui feeling sullo sterzo è molto piacevole soprattutto nei tratti guidati come quelli da noi affrontati durante il nostro
“Coppia e potenza aiutano in ogni circostanza di guida ma non inficiano i consumi e le emissioni“ test francese. Per quanto riguarda i si-
cia bassa, la spinta del propulsore met-
no in questa nuova versione della Fiesta
stemi di controllo della stabilità (ESC) e
te un po’ in crisi gli pneumatici anteriori
ST sicuramente un’ottima compagna di
della motricità (eTVC) abbiamo notato
generando quel sottosterzo tipico delle
viaggio ad un prezzo tutto sommato non
che se si vuole sfruttare meglio le otti-
vetture “anteriori” molto potenti. Dal
eccessivamente esagerato. La vettura è
me performance della Fiesta ST è meglio
punto di vista dell’infotainment abbiamo
infatti già ordinabile a 21.500 Euro con
utilizzare l’ESC in posizione “mediana”
sicuramente apprezzato il sistema SYNC
tre colori specifici tutti metallizzati (300
consentendo così al propulsore di es-
(già testato precedentemente sulla Ford
Euro in più per nero e blu, 750 Euro per
sere meno “flangiato” e al guidatore di
Focus) che permette di interagire al
l’arancio). L’unico optional è il naviga-
godere delle ottime sensazioni che que-
100% con i sistemi della vettura senza
tore abbinato al sistema Ford Sync con
sta vettura può regalare. Il lavoro delle
inutili e pericolose distrazioni durante
sovrapprezzo di 500 Euro.
TVC è ottimo e lo si apprezza soprattutto
le fasi di guida. In generale dunque gli
nelle curve più strette dove, con mar-
appassionati del marchio Ford troveran-
33
O N
Piccol
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34
N
on è proprio una novità del mer-
precedente versione. Partiamo pero con
più di 100 mercati nazionali. La vettura
cato in quanto è stata presen-
un po’ di storia: Swift è la vettura che ha
che abbiamo provato non solo ci ha con-
tata nel 2010 ma ha un peso
fatto conoscere il settore auto del colosso
fermato le aspettative, ma ci ha colpito
importante nelle quote di mercato ita-
Suzuki e rappresenta il modello con cui
per i contenuti di alto livello racchiusi in
liano del marchio giapponese Suzuki. In
l’azienda ha messo in luce la propria stra-
una linea accattivante, rivisitata in chia-
realtà, al di là del puro aspetto estetico
tegia mondiale. Prodotta nel mondo in 7
ve moderna, senza perdere l’identità del
la Swift ha fatto un altro centro e i suoi
stabilimenti ultratecnologici, ha vinto 63
modello più noto di Casa Suzuki. Il de-
contenuti , celati sotto una linea fin trop-
premi come “Auto dell’anno” in 19 pae-
sign esterno trasmette una maggior per-
po tradizionale, sono ben più ricchi della
si ed è attualmente commercializzata in
cezione di solidità della struttura rispetto
la, solida e scattante La nuova SWIFT non teme rivali
35 al modello precedente. Lunga 3,85 m e
mentata. L’omogeneità dei materiali di
larga 1.69 m la piccola Swift, grazie an-
rivestimento e gli accostamenti cromatici
che alla sua linea indovinata, permette
azzeccati trasmettono una sensazione di
di circolare con una vettura dalle dimen-
comfort evidente, confermata dall’ergo-
sioni compatte ma che garantisce anche
nomia delle forme e dei comandi. L’ampia
grande abitabilità interna. Saliti a bordo,
presenza di importanti comandi integrati
l’ottima abitabilità è la caratteristica che
nel volante, come cruise control e tele-
più convince di questa media spaziosa e
fono bluetooth, svincolano dal pericolo
la qualità percepita è notevolmente au-
di distrazione durante le regolazioni o le
La nuova Suzuki Swift mette in bella mostra il suo accattivante design moderno denotando dinamismo e solidità.
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attività di bordo. I sedili sono accoglienti e comodi, già dalle versioni base, con la possibilità di scegliere contenimenti e rigidità più sportivi a richiesta. La dotazione di bordo comprende optional comodissimi come pulsante di accensione Start/ Stop, accesso facilitato senza chiave Easy Access e sensori di parcheggio per salvaguardare l’integrità dei nuovi paraurti. Il climatizzatore colpisce per la perfetta efficienza e l’intuitività dei comandi, sicuramente da classe superiore. Insomma la nuova Suzuki Swift è una “grande” del segmento B, con una dotazione di serie che comprende accessori talvolta optional nel segmento C, con una limitata gamma di propulsori che però copre ampiamente tutte le necessità dell’utenza. Un ulteriore valore aggiunto è assicurato dalla possibilità di avere la trazione integrale permanente o il cambio automatico assistito. La configurazione a 3 o 5 porte non fa che aumentare ulteriormente la versatilità, adattandosi sia al giovane dinamico attratto dalle linee più sportive della tre porte, che alla famiglia con aumentate necessità di comfort soddisfatte dalle due
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porte in più. Dal punto di vista degli allestimenti l’offerta è molto ampia: L, GL, GL Style e GL Top. La versione L offre alzacristalli elettrici anteriori, climatizzatore manuale, volante regolabile in altezza, doppio airbag anteriore (lato passeggero disattivabile), airbag ginocchia guidatore, airbag laterali anteriori e a tendina (totali 7), ESP + TCS e pedaliera collassabile. La versione GL alzacristalli elettrici anteriori, chiusura centralizzata con telecomando integrato nella chiave, climatizzatore manuale, impianto Hi-Fi con lettore cd audio e MP3, controllo elettronico del volume, 4 altoparlanti e antenna e comandi audio integrati nel volante, 2 tweeter, porta USB; volante in pelle regolabile in altez-
integrato nella chiave, climatizzatore ma-
laterali anteriori e a tendina (totali 7),
za, sedile guidatore regolabile in altez-
nuale, impianto Hi-Fi con lettore cd audio
ESP + TCS, pedaliera collassabile, cer-
za, apertura elettromagnetica portellone
e MP3, controllo elettronico del volume,
chi in lega da 16”, fendinebbia e priva-
posteriore, retrovisori esterni regolabili
4 altoparlanti e antenna e comandi au-
cy glass. Infine al versione GL TOP offre
elettricamente e riscaldati, doppio airbag
dio integrati nel volante, 2 tweeter, porta
alzacristalli elettrici anteriori e posteriori
anteriore (lato passeggero disattivabile),
USB, volante in pelle regolabile in altez-
(versione 5p), chiusura centralizzata con
airbag ginocchia guidatore, airbag latera-
za, sedile guidatore regolabile in altez-
sistema keyless push start, climatizzato-
li anteriori e a tendina (totali 7), ESP +
za, apertura elettromagnetica portellone
re automatico, impianto Hi-Fi con letto-
TCS e pedaliera collassabile. La versione
posteriore, retrovisori esterni regolabili
re cd audio e MP3, controllo elettronico
GL Style invece offre alzacristalli elet-
elettricamente e riscaldati, doppio airbag
del volume, 4 altoparlanti e antenna e
trici anteriori e posteriori (versione 5p),
anteriore (lato passeggero disattivabi-
comandi audio integrati nel volante, 2
chiusura centralizzata con telecomando
le), airbag ginocchia guidatore, airbag
tweeter, porta USB, Bluetooth® integrato nell’impianto Hi-Fi con comandi al volante, volante in pelle regolabile in altezza e profondità, sedile guidatore regolabile in altezza, apertura elettromagnetica portellone posteriore, retrovisori esterni regolabili elettricamente e riscaldati, doppio airbag anteriore (lato passeggero disattivabile), airbag ginocchia guidatore, airbag laterali anteriori e a tendina (totali 7), ESP + TCS, pedaliera collassabile, cerchi in lega da 16”, fendinebbia, privacy glass, cruise control con comandi al volante e accensione fari automatica. Su strada la nuova Swift trasmette sicurezza e si lascia guidare in tranquillità. Il retrotreno è stato migliorato, offrendo una piacevole sensazione di leggerezza e fluidità ed al contempo un notevole livello di stabilità che non viene compromesso neanche in fase di guida sotto la pioggia caduta. Il propulsore Euro 5 benzina bi fuel 1.2 è particolarmente parco nei consumi (5.0 l/100Km) e soprattutto molto “verde” per quanto riguarda le sue emissioni
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di CO2 pari a 116g/100km. Molto buona
vibrazioni e letteralmente non si percepi-
bisogna sicuramente pretendere gran-
l’abitabilità interna con una posizione di
sce alcun rumore all’interno dell’abitaco-
di spunti dalla vettura e se si cercano le
guida comfortevole anche sulle tratte più
lo. Il sistema Start&Stop si può attivare o
prestazioni bisogna stare sulla parte alta
lunghe e con tutti i comandi a portata di
disattivare manualmente tramite un pul-
del contagiri, infatti i 94 CV di potenza
mano e facili da utilizzare. Grazie all’am-
sante, ma è anche “intelligente” e capi-
massima si sviluppano a 6.000 giri/minu-
pia superficie laterale e anche posterio-
sce da solo (in base all’uso della frizione)
to. Per divertirsi basta però far cantare
re la Swift si muove molto agilmente nel
quando è gradito o meno. Se alla prima
il motore e affidarsi ai quattro freni a di-
contesto urbano e rende agevole le fasi
sosta si tiene premuto il pedale della fri-
sco molto validi. La Swift è anche molto
parcheggio anche in spazi ristretti. Una
zione evitando lo “stop” dell’auto, questo
stabile, trasmette sicurezza, è “piatta”
delle cose che ci ha maggiormente stu-
si disattiverà automaticamente per gli
nel misto tanto che una taratura legger-
pito è la scarsissima rumorosità del pro-
usi successivi. Buono il cambio, sia come
mente più morbida delle sospensioni non
pulsore. Già al suo avvio non si avvertono
comando sia come rapportatura. Non
avrebbe influito negativamente sul com-
“ll propulsore Euro 5 benzina bi fuel 1.2 è particolarmente parco nei consumi (5.0 l/100Km) e soprattutto molto verde”
portamento su strada ma avrebbe giovato al comfort. In alternativa, si potrebbe
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optare per i cerchi da 15” anziché quelli da 16” di serie, con relativa gommatura 175/65 anziché la più sportiva 185/55. La Suzuki Swift, con tutti i suoi contenuti di livello, ha prezzi di listino che partono dagli 11.787 Euro per la Swift 1.2 VVT L 3p per arrivare alla top di gamma 1.3 DDiS GL TOP 3p che costa 16.022 Euro.
A sinistra gli interni della nuova Suzuki Swift.
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40
è
stato il modello di Toyota che ha
modello standard, la Prius+ presenta in-
dimensioni della griglia superiore con un
avuto più successo tra i VIP di Hol-
fatti dimensioni maggiorate di 135 mm di
inserto cromato orizzontale, sono state
lywood ed è stata una delle vettu-
lunghezza, 30 mm di larghezza, 85 mm
ridotte mentre, al contrario, la griglia in-
re antesignane del concept “electric car”.
di altezza e un passo più esteso di 80
feriore è stata allargata per incrementare
Oggi, come suggerito dal suo nome, la
mm, consentendole così sistemare sette
l’efficienza del raffreddamento del motore.
Toyota Prius+ offre però un significativo
persone su tre file di sedili. Il frontale del
I gruppi ottici dalle linee decise e dalle for-
incremento dello spazio, pur mantenendo
veicolo rappresenta l’ultimo step del lin-
me sinuose sono simili a quelli già presenti
dimensioni compatte utili ad ottimizzare
guaggio stilistico Under Priority di Toyota,
sulla Prius mentre le superfici verticali che
il suo impatto aerodonamico. Rispetto al
con la sua tipica forma trapezoidale. Le
caratterizzano le estremità del paraur-
Spazio sinuoso La electric car di casa Toyota si fa bella
41 ti anteriore e, i profili ai lati delle Luci di
evoluzione, con una forma affusolata che
Marcia Diurna (DRL) a LED, non solo esal-
deriva dal profilo allungato del cofano, del
tano l’aspetto robusto del veicolo e la sua
montante anteriore e del tetto, dalla forma
stabilità, ma ottimizzano anche il flusso
dei cristalli “full-length”, enfatizzati dalla
dell’aria sopra gli pneumatici riducendo le
colorazione nera del montante centrale e
turbolenze nella zona dei passaruota. Nel-
posteriore, e dalla nervatura che scorre
la fiancata la tradizionale forma a trian-
nella parte bassa della vettura per poi ter-
golo della Prius risalta immediatamente
minare nel paraurti posteriore. Il design
agli occhi. La Prius+ ne rappresenta una
posteriore è caratterizzato dal pratico por-
Il rinnovato design delle luci di marcia diurna dona robustezza al muso della vettura facilitando inoltre il flusso di aria sopra gli pneumatici
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tellone affiancato dai fari con modanature Synergy Blue, che proseguono sul lato della vettura per migliorare la visibilità. I fari sono stati posti ai lati estremi del posteriore, massimizzando la larghezza del portellone, e rafforzando l’immagine di solidità e stabilità del veicolo. L’adozione di tutte queste misure garantisce alla Prius+ un coefficiente di resistenza aerodinamica ai vertici della categoria, con un CX pari a solo 0,28. I cerchi in lega da 16” con copriruota aerodinamico e quelli da 17” in lega d’alluminio presentano entrambi esclusivi pneumatici con resistenza al rollio ridotta del 5% rispetto a quelli che equipaggiano la Prius. Il nuovo design interno è caratterizzato da una plancia con linee orizzontali pronunciate e da una linea curva ed armoniosa che avvolge la consolle centrale e il quadro strumenti. La consolle si unisce al quadro strumenti, collocato in posizione alta e centrale sulla plancia, in maniera tale da garantire la massima visibilità. All’interno del quadro, gli indicatori relativi al tachimetro, al cambio e il nuovo Hybrid System Indicator sono stati collocati il più vicino possibile al volante, minimizzando il movimento degli occhi. Il display multi-informazione Toyota Touch, che comprende il sistema audio, navigazione e informazioni sul veicolo, e i controlli del climatizzatore sono stati posizionati in una zona definita da un’elegante finitura nera. Il sistema di climatizzazione dispone di un nuovo comando, che può regolare la temperatura, la modalità e la velocità di ventilazione attraverso il funzionamento intuitivo di una singola manopola. La nuova Toyota Ibrida sette posti prevede una seconda fila composta da tre sedili scorrevoli, inclinabili e
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ribaltabili in maniera indipendente, e una terza fila con 2 sedili inclinabili e ribaltabili anch’essi in maniera indipendente. La distanza tra la prima e la seconda fila è di 965 mm, 35 mm in più rispetto alla Prius e lo spazio per le ginocchia disponibile nella seconda e terza fila è stato ulteriormente incrementato di 25 mm grazie all’adozione di uno schienale dal design sottile e arcuato. La struttura dei sedili, grazie al design innovativo, offre il massimo supporto la-
EV, che consente una guida ultrasilenziosa con l’utilizzo del solo motore elettrico, per livelli di emissioni pari a zero. Il motore benzina da 1.798 cc, 4 cilindri a ciclo Atkinson sviluppa 73 kW/99 CV a 5.200 rpm e 142 Nm di coppia a 4.000 rpm. Combinato con il sistema di Ricircolo dei Gas di Scarico, il motore a Ciclo Atkinson garantisce significativi benefici dal punto di vista dell’efficienza e delle emissioni. Il potente motore/generatore elettrico sincrono, a magneti permanenti da 60 KW, lavora insieme al motore a benzina per migliorare la performance in accelerazione, mentre lavora da solo quando la Prius+ è in modalità EV. Il sistema Hybrid Synergy Drive® della Prius+ combina la potenza di 99 CV/73 kW del motore benterale e una comodità senza precedenti. Il
nella batteria. La trasmissione a variazio-
zina 1.8 litri agli 82 CV/60 kW del motore
sedile sul lato guida dispone della regola-
ne continua E-CVT del sistema è gestita
elettrico, raggiungendo una potenza mas-
zione elettrica del supporto lombare, e as-
tramite un dispositivo comandato elettro-
sima pari a 136 CV/100 kW. La Prius+ ac-
sieme a quello del passeggero può essere
nicamente con tecnologia Shift-by-Wire.
celera da 0 a 100 km/h in 11,3 secondi.
equipaggiato con un sistema di riscalda-
La Prius+ dispone di tre modalità di guida
Grazie ad un’aerodinamica e a un peso
mento. Oltre alla funzione di ripiegamento
‘on-demand’, sviluppate per incrementare
ai vertici della categoria, il sistema full
completo, allo stesso livello della superfi-
le potenzialità della tecnologia full hybrid,
hybrid della Prius+ raggiunge livelli di
cie di carico, la terza fila di sedili possiede
compresa un’esclusiva modalità di guida
consumi ed emissioni pari rispettivamente
anche la possibilità di essere reclinata fino a un massimo di 33 gradi Anche con sette passeggeri a bordo, la Prius+ offre una capacità di carico di 232 litri. Il ripiegamento della terza fila consente un incremento della capacità fino a 784 litri, mentre il ripiegamento della seconda e terza fila garantisce un totale di 1.750 litri. Il sistema full hybrid di Prius+ dispone di un motore termico 1.8 VVT-i, un potente motore elettrico, un generatore, un’efficiente batteria agli ioni di litio, un’unità di controllo e il gruppo epicicloidale di ripartizione della potenza. Il sistema HSD utilizza la potenza congiunta del motore termico e di quello elettrico, oppure di uno solo di essi, massimizzando l’efficienza delle due unità e ottenendo il miglior bilanciamento possibile tra prestazioni e consumi. Durante la decelerazione e la frenata, il motore elettrico agisce come fosse un generatore ad alta potenza per consentire la frenata rigenerativa. L’energia cinetica, che va solitamente a dissiparsi come calore, viene recuperata come energia elettrica da immagazzinare
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a 4,1 l/100 km e 96 g/km1 di CO2.
co, in maniera tale da raggiungere pre-
ria a garantire un adeguato comfort di gui-
A veicolo fermo, il motore termico si spe-
stazioni ottimali e un’efficienza massima.
da, al peso ridotto del veicolo, essenziale
gne automaticamente per risparmiare
Accanto alla modalità di guida NORMAL,
per ottimizzare l’efficienza del sistema
carburante. In condizioni di bassa efficien-
possono anche essere selezionate tre di-
Hybrid Synergy Drive®. Prius+ presen-
za del motore benzina, come in partenza
verse modalità ‘on-demand’, che migliora-
ta lo stesso schema di sospensione della
e nei transitori alle basse-medie velocità,
no rispettivamente l’efficienza di guida, le
Prius, vale a dire MacPherson all’anterio-
il veicolo funziona esclusivamente in mo-
prestazioni e i consumi. In ogni modalità
re e ponte torcente al posteriore. Prius+
dalità elettrica, azzerando le emissioni di
di guida inoltre c’è sempre l’indicazione
condivide il Servosterzo Elettrico (EPS)
CO2, NOx ed i consumi. In condizioni di
di guida “Eco”, per tutti i clienti intenzio-
‘Speed-sensitive’ della Prius, che però è
guida normali, l’erogazione della potenza
nati ad adottare uno stile più rispettoso
stato adattato alle caratteristiche di gui-
viene costantemente e automaticamente
dell’ambiente. La scocca della Prius+ uni-
da di questa nuova monovolume 7 posti
distribuita tra motore termico ed elettri-
sce un’elevata rigidità torsionale, necessa-
Toyota full hybrid. Gli equipaggiamenti di
“La Prius+ dispone di tre modalità di guida ‘on-demand’, sviluppate per incrementare le potenzialità della tecnologia full hybrid”
serie includono l’efficiente climatizzatore, il sistema Smart Entry, l’Hill Start Assist
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e la tecnologia Toyota Touch, l’interfaccia multimediale touch screen più accessibile al mondo. Tra gli optional sono disponibili l’Head-up Display collegato ai controlli Touch Tracer posizionati sul volante, il tetto panoramico in resina, i fari a LED e il sistema di navigazione Toyota Touch & Go Plus. Il suo prezzo? A partire da 30.700 euro.
(A sinistra) Un dettaglio dello spazioso portabagagli della Toyota Prius+.
O N T H E R O A D
46
I
l concetto di Cross Country
non è
ga dunque la proposta di questo genere
standard. Una differenza visibile ad occhio
certamente una novità assoluta nel
di vetture. Rispetto ad una normale V40
nudo, che viaggia di pari passo con nuovi
mondo Volvo. Con il modello V70
le misure di lunghezza e di larghezza no
design di cerchi in lega (fino a 19”), una
Cross Country del 1997, Volvo è stata
sono poi così diverse (4.360 di lunghez-
inedita sezione frontale con paraurti scuro
infatti la prima ad avere l’intuizione e ad
za e 1.800 mm di larghezza la V40 “stan-
a contrasto, griglia a nido d’ape, fari diurni
investire in questa direzione, ottenendo
dard” e 4.370 mm di lunghezza e 1.800
a led verticali e soglie laterali scolpite a
grandi soddisfazioni. Oggi, con l’arrivo
mm di larghezza la Cross Country). A
contrasto. Alcune novità interessano an-
della V40 Cross Country in listino a partire
cambiare è il valore dell’altezza che è sta-
che il volume posteriore dove spicca un
da poco più di 26.000 euro, Volvo allar-
to alzato di 40 mm rispetto alle versioni
nuovo paraurti a contrasto con piastra di
Limiti? Nessuno La V40 Cross Country: adatta a chi vive un nuovo concetto di sterrato
47 protezione integrata. I più attenti noteran-
digitale dei modelli superiori, personaliz-
no anche la cornice anodizzata di colore
zabile nell’impostazione grafica con appo-
nero lucido che circonda la sezione vetrata
siti temi, ma anche l’illuminazione a led
dell’abitacolo, i coperchi degli specchiet-
dell’abitacolo che adatta la tonalità da ros-
ti retrovisori di colore nero e i binari sul
so a blu in base alla temperatura dell’abi-
tetto. Gli interni riprendono in tutto e per
tacolo o alle preferenze del proprietario.
tutto quelli della V40, rappresentando un
Sotto il bracciolo (regolabile) sono stati
connubio tra comfort di bordo, tecnologia
posizionati un vano piuttosto capiente ol-
e versatilità. Spiccano la strumentazione
tre che la porta USB/iPod o AUX mentre
Aggressiva, la V40 Cross Country non tradisce le aspettative.Anche nell’off road non estremo al V40 CC si destreggia senza alcun problema.
O N T H E
sistema di trazione integrale permanente. Elevate le prestazioni, in particolar modo lo 0-100 km/h in 6,1 secondi, a fronte di un consumo di 7,8 l/100 km. Dei due ali-
R O A D
mentati a verde il meno potente è il T4, declinazione del GTDi 1.6, da 180 CV e 240 Nm. In questo caso il consumo scende a 5,5 l/100 km mentre il livello di emissione a 129 g/km pur assicurando 7,7 secondi sullo 0-100 km/h. T5 viene fornita esclusivamente con cambio automatico a sei velocità, mentre l’unità T4 può essere abbinata alla trasmissione automatica Powershift a sei velocità e doppia frizione o al cambio manuale a sei rapporti. Più ampia la scelta tra i motori diesel, con il
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nel bel mezzo del tunnel centrale, pro-
di carico supplementare che, inserito nel
D4 (2.0 cinque cilindri) da 177 CV e 400
tetto da una serrandina e climatizzato,
vano di carico, può svolgere diverse utili
Nm di coppia massima a tenere banco sul
sono posizionati due porta-bicchieri e una
funzioni: ripiegato, funge da contenito-
fronte prestazionale (0-100 km/h in 8,3
presa di corrente a 12V. Non mancano un
re per la spesa mentre chiuso e riposto,
secondi) pur senza essere esagerato nei
vano porta-occhiali da sole posto sopra lo
lascia maggiore spazio per i bagagli. Gli
consumi, anzi: i 4,4 litri necessari per
sportello del conducente, un porta-penne
allestimenti si differenziano leggermente
percorrere 100 km ed i 117 g/km di CO2
all’interno del vano portaoggetti, un por-
da quelli della V40: non è disponibile la
parlano da soli a riguardo. Sotto al D4 si
ta-bicchieri integrato nel sedile posteriore
versione Nova standard. Si parte diretta-
posiziona il D3 da 150 CV e 350 Nm di
ed aree di stivaggio sotto il quadro stru-
mente dalla Nova Plus Edition per arrivare
coppia massima: si tratta di un motore
menti, nei cuscini dei sedili anteriori, negli
alla Summum passando per Kinetic e Mo-
estremamente interessante per il merca-
schienali dei sedili anteriori e sui lati dei
mentum. La gamma motori, in tutti i casi
to italiano in quanto in grado di abbinare
sedili posteriori. In tema di versatilità Vol-
abbinata alla funzione start-stop e al si-
buone prestazioni (200 km/h e 9,3 secon-
vo propone gli schienali del divano poste-
stema di rigenerazione dell’energia di fre-
di per lo 0-100 km/h) e consumi ridotti
riore abbattibili progressivamente in due
nata, propone al top di gamma il celebre
a 5.2 l/100 km. Campione di consumi ed
parti (40/60) mentre come optional sono
T5 turbo benzina da 2.5 litri, 400 Nm di
emissioni il D2: 1.6 litri il quattro cilindri
presenti la rete ferma carico ed un pianale
coppia massima e 254 CV abbinato ad un
svedese eroga 115 CV e 285 Nm di coppia
al loro posto e la triangolazione volantesedile-pedaliera è regolabile a tal punto da mettere a proprio agio persone dal metro e cinquanta ai due metri Su strada la V40 Cross Country non tradisce le aspettative dimostrandosi piacevole quasi come la V40 standard. Certo, la maggior altezza da terra porta con sé un baricentro più alto, che la rende leggermente più sottosterzante e meno precisa nei cambi di direzione a velocità sostenuta, ma il limite di telaio e sospensioni della V40 è talmente elevato che nella guida di tutti i giorni non ci si accorge di alcuna differenza. Come la sorella “stradale”, insomma, anche la V40 Cross Country inmassima. Le prestazioni sono più limitate
tipo analogico nei modelli base e digitale,
fonde una sensazione di solidità. Buoni
rispetto alle D3 e D4 (11,9 s per lo 0-100
con grafica personalizzabile, nelle versio-
voti anche per la rumorosità. Rotolamen-
km/h e 185 km/h) ma il consumo scende
ni al top di gamma. Interessante è anche
to a parte, dovuto alle gomme invernali
sino a 3,8 litri con un valore di emissioni
l’illuminazione notturna dell’abitacolo, che
utilizzate in questa prova la V40 Cross
di CO2 di 99 g/km. D2, D3 e D4 sono equi-
rende molto accogliente un cockpit pensa-
Country è un’auto ideale non solo per chi
paggiati, di serie, con un cambio manuale
to per mettere a proprio agio quattro per-
abita in campagna o in montagna ma an-
a sei rapporti ma in via opzionale sui cin-
sone. La V40 Cross Country rispetto alla
che per chi vuole affrontare con un po’ di
que cilindri è possibile scegliere il cambio
V40, però, offre un plus non indifferente:
comfort in più la città o un lungo viaggio.
automatico a sei marce. Come sempre per
la maggior altezza da terra del corpo vet-
Volvo la sicurezza è molto importante. A
tura, infatti, rende più facile e naturale
Il motore D2, rispetto agli altri, è un po’ in
tutti i sistemi già visti su V40, tra cui il
l’accesso e l’uscita dall’abitacolo. In ter-
debito di potenza, in particolar modo sotto
Pedestrian Detection, il City Safety, il Cru-
mini di posizione di guida la nuova V40 è
ai 2.000 giri: normale, dunque, che la sua
ise Control attivo, sulla V40 Cross Country
davvero ineccepibile. Tutti i comandi sono
voce in accelerazione sia più forte di quan-
si aggiungono anche dotazioni più in linea con le esigenze di una vettura di ispirazione off road: tra queste si fa notare l’Hill Descent Control, che controlla automaticamente la velocità della vettura quando questa si trova su strade con forte inclinazione, o la funzione Hill Hold che facilita le partenze in salita. Il nuovo allestimento estetico della V40 rispetta in tutto e per tutto il capitolato di trasformazione estetico che per anni ha reso celebri le Volvo della linea Cross Country ed XC. L’aria che si respira a bordo della V40 Cross Country non è diversa da quella delle V40 in allestimento standard. La contaminazione off-road, in questo caso, è limitata ad alcune finiture lasciando così spazio a tutto il comfort e alla tecnologia che contraddistingue V40 sin dal debutto. Molto curato il design della plancia, che prevede come sempre il curioso vano aperto ai lati nella zona inferiore centrale, così come è curato lo stile della strumentazione che è di
49
O N T H E R O A D
50
to si percepisce con gli altri motori. Non
Country si apre con i 26.000 euro della
aggiunte al nostro esemplare comprendo-
si tratta di nulla di insopportabile, però, e
D2 Nova Plus Edition che offre di serie il
no il pacchetto Business (comandi audio
se si guida senza particolari pretese pre-
City Safety, l’airbag esterno per la prote-
al volante, cruise control e impianto audio
stazionali e non si vive in località dove i
zione dei pedoni, il limitatore di velocità,
High Performance con lettore CD) che co-
130 km/h sono un limite valicabile, può
start/stop, hill start assist e ruote da 16”.
sta 800 euro, la vernice nera metallizzata
essere considerato come una bella qualità
La D2 Kinetic che abbiamo provato parte
(800 euro), i cerchi in lega Larenta da 17”
interessante per il portafoglio. Oltre a co-
invece dai 27.500 euro, cifra comprensiva
(690 euro) e gli inserti esterni alluminio
stare meno degli altri in termini di listino
anche di climatizzatore automatico bizona
Copper Dawn (280 euro). Totale: 30.070
lungo i 150 km d’autostrada che ci ha por-
con portaoggetti refrigerato, leva cambio
euro.
tato da Verona a Rovereto abbiamo con-
e frena a mano rivestiti in pelle, luci di let-
sumato una media di 4,8 litri di gasolio a
tura anteriori e sedile di guida con suppor-
130 km/h. Il listino della Volvo V40 Cross
to lombare e seduta regolabile. Le opzioni
“Come la sorella stradale, anche la V40 Cross Country infonde una sensazione di solidità.”
51 (A sinistra) La plancia di comando della V40 Cross Country, precisa e funzionale.
52
53
H I S T O R Y
54
U
n nome un mito: Alfa Romeo
storia dell’Alfa Romeo, rappresentan-
il 1954.
Giulietta.
lunga
do il passaggio alla modernità indu-
All’Alfa Romeo non erano certo i pro-
quasi 60 anni che ha accom-
Una
storia
striale. Questo processo fu però par-
gettisti d’ingegno a scarseggiare, tut-
pagnato decine di migliaia di appas-
ticolarmente articolato a causa della
tavia risultava assente la figura di una
sionati del marchio Alfa Romeo nel
situazione patrimoniale in cui versava
valida guida tecnica, in grado di con-
corso di varie generazioni. Sin dalla
Alfa Romeo che fu costretta ad avviare
certare il lavoro dei progettisti e indu-
fissazione degli obbiettivi nel piano in-
una sottoscrizione pubblica di capitali,
strializzare il prodotto. Tale incarico,
dustriale, nel 1950, fu chiaro alla diri-
attraverso l’emissione di cartelle fon-
era stato egregiamente ricoperto da
genza che il nuovo modello “Giulietta”
diarie dell’IRI, con l’impegno di met-
Ugo Gobbato, purtroppo assassinato
sarebbe stato il più importante nella
tere in vendita il nuovo modello entro
nel 1945 e per sostituirlo fu reclutato
La storia infinita Giulietta, un gioiello senza tempo
l’ingegnere austriaco Rudolf Hruska
telaistica.
che aveva già seguito l’industrializza-
centro stile guidato da Giuseppe Scar-
zione della “Maggiolino”, al fianco di
nati tracciava la linea delle carrozzerie
Ferdinand Porsche. Il piano industriale
berlina e coupé, e la compagine di
fu avviato nel 1951, con la denomina-
Hruska si occupava delle linee di pro-
zione del progetto in “Tipo 750”. La re-
duzione e montaggio. Al salone dell’au-
alizzazione del motore fu demandata al
tomobile di Torino del 1955 l’Alfa Ro-
gruppo capeggiato da Giuseppe Busso,
meo presenta la Giulietta, l’automobile
mentre il gruppo di Orazio Satta Puliga
che doveva rappresentare la definitiva
studiava la restante parte meccanica e
riscossa. E il successo arrivò. Ne sa-
Contemporaneamente
il
La nuova Giulietta, frutto di un’intensa evoluzione durata più di mezzo secolo.
55
H I S T O R Y
56
ranno costruite quasi 132.000 nello
sentata la versione più potente, deno-
ca solo in quattro colorazioni: rosso
Stabilimento del Portello a Milano e si
minata
meritò addirittura la copertina del nu-
Internazionale)
Giulietta
TI
(Turismo
Alfa, blu tornado, bianco gardenia e
lievi
modifiche
azzurro Capri. La Giulietta berlina arri-
mero 1 della rivista Quattroruote. Mai
estetiche al cofano che perdeva la
va nella primavera del 1955, mentre in
prima d’ora si era vista una vettura
freccia stilizzata, alla ghiera dei fanali
autunno, al Salone dell’automobile di
tanto potente, ma anche parca nei
ed alle luci posteriori, più in alto ed
Francoforte, vede la luce la Spider. Nel
consumi, con una frenata eccezionale
incassate, e, soprattutto, dotata del
1956, a ogni buon conto, alla normale
e un grande bagagliaio offerta a un
motore da 65cv. L’Alfa Romeo Giuliet-
Sprint viene affiancata la versione Ve-
prezzo tutto sommato, abbordabile. La
ta Sprint, in seguito denominata Alfa
loce che si distingue per parecchi al-
Giulietta “berlina” condivideva la mec-
Romeo Sprint, è una vettura sportiva
leggerimenti - tra cui i vetri delle porte
canica della splendida e filante coupé
prodotta dal 1954 al 1965 nonchè la
in plexiglas ad apertura scorrevole che
Alfa Romeo Giulietta Sprint presentata
versione coupé del modello “Giulietta”.
consentono l’eliminazione anche dei
al pubblico esattamente un anno pri-
Il motore della Sprint, grazie alla pre-
tradizionali alzacristalli e che sono l’e-
ma nel 1954. Il motore della prima
senza di un rapporto di compressione
lemento distintivo estetico di questa
versione, un 4 cilindri di 1290cm³,
più elevato rispetto alla berlina e ad
versione, ed anche per l’assenza dei
erogava una potenza di 50 cavalli ed
un carburatore doppio corpo raggiun-
piatti cromati copri mozzi alle ruote - e
era dotato di un cambio al volante ma-
ge i 65 cavalli e la vettura arriva così
per un incremento della potenza e del-
nuale a 4 marce. Nel 1957 venne pre-
ai 160 km/h.). Veniva venduta all’epo-
le prestazioni: con l’adozione di un’ali-
con
57
H I S T O R Y
mentazione
58
a
2
carburatori
Weber
più aerodinamica, ma molto più legge-
usato anche dalla Spider, e lo stesso
orizzontali a doppio corpo, il rapporto
ra come tipico dei canoni della carroz-
telaio fu fornito alla carrozzeria Zaga-
di compressione portato a 9:1 i cavalli
zeria Zagato. Con questa vettura si
to, che allestì un esemplare più tozzo,
salgono a 90 e la velocità a 180 km/h.
aggiudicarono molte corse e fu così
meno aerodinamico della Giulietta SS
Da un incidente occorso ai Leto di Pri-
che quasi tutti i piloti andarono alla
ma più leggero di circa 100 kg e, assai
olo nel corso della Mille Miglia, dove
Zagato
importante per le competizioni, assai
distrussero la vettura in un’uscita di
stesse caratteristiche, facendo ricar-
più maneggevole della “rivale” di Ber-
strada, con conseguente necessità di
rozzare le loro Sprint, quasi tutte di-
tone. Questa versione fu chiamata
ricarrozzare
completamente
l’auto,
per
ottenere
vetture
dalle
verse l’una dall’altra secondo l’espe-
Sprint Zagato. Fu così che i piloti scel-
nacque un altro mito automobilistico. I
rienza
queste
sero nella quasi totalità la SZ, così
fratelli Leto di Priolo si rivolsero al car-
vetture vengono chiamate chiamate
venne anche ufficialmente appellata,
rozziere Zagato per i lavori e l’atelier
SVZ (Sprint Veloce Zagato). Questa
mentre la SS leggermente modificata
milanese riconsegnò loro la vettura
vettura nasceva sul telaio a passo cor-
e dotata di paraurti anteriore, divenne
con una carrozzeria solo leggermente
to (2.250 mm), che nel 1959 venne
una veloce granturismo di classe. Im-
via
via
accumulata:
portanti innovazioni che vennero in-
listino Alfa Romeo, sotto la definizione
trodotte su questi due modelli furono
di 1300 Sprint, una versione con mo-
il cambio a 5 marce di serie e i freni
tore 1300 per venire incontro ai più
anteriori a tre ceppi autoavvolgenti, in
giovani con una motorizzazione più
grado di generare una coppia frenante
agevolata sotto il profilo fiscale. La
assai maggiore di quella a disposizio-
Sprint 1300 (che è l’ultima Giulietta
ne delle Sprint Veloce. Il motore di
ad essere commercializzata) sparisce
queste due versioni venne potenziato
definitivamente dal listino nel novem-
(+10cv rispetto all’ultima Sprint Velo-
bre del 1966, quando evidentemente
ce) sino al notevole livello di 100 cv
tutti gli esemplari prodotti sono stati
che portò la velocità raggiungibile a
venduti (le ultime Sprint 1300 sono
200 km/h nel caso della SS e di qual-
circa 1900). L’Alfa Romeo Giulietta è
cosa meno per la più leggera ma meno
un’autovettura prodotta dal 1977 al
profilata SZ. Nel 1958 la Giulietta
1985 presso lo stabilimento di Arese,
Sprint subisce un importante aggior-
che riprende il nome dalla antesignana
namento quando viene adottato un di-
Giulietta degli anni cinquanta. Non
verso cambio con sincronizzatori Por-
aveva un compito facile, infatti la nuo-
sche in luogo di quelli Borg&Warner e
va Giulietta doveva sostituire un’auto-
fu modificata la mascherina anteriore
vettura molto amata, la Giulia, utiliz-
con griglia metallica e fari più grandi,
zando una meccanica già esistente
anche la fanaleria posteriore aumentò
(quella della Alfetta), evitando di so-
le dimensioni ed inoltre fu applicata
vrapporsi commercialmente ad altri
sulle fiancate un elegante gemma per
Sprint 1600; in questa versione nuovi
modelli in listino. Da queste premesse
le frecce laterali con una modanatura
sono il volante ed il cruscotto, dove i
nacque una berlina a 3 volumi dal di-
cromata; la potenza della Sprint, gra-
tre elementi circolari erano posti oriz-
segno fortemente a cuneo, con fronta-
zie all’aumento di compressione por-
zontalmente davanti al guidatore. Ma
le basso e coda alta e corta (fu definita
tato a 8:1, viene portata ad 80 CV e le
nel 1964, dopo la presentazione della
“a sedere d’anatra”). Pianale, motori e
prestazioni aumentano con la velocità
Giulia Sprint GT (sempre disegnata
meccanica erano gli stessi della Alfet-
massima che passa a 165 km/h. La
dalla carrozzeria Bertone su disegno di
ta. Per evitare che i due modelli si
produzione della Giulietta Sprint sem-
Giorgetto Giugiaro) all’inizio solo con
cannibalizzassero a vicenda la Casa di
bra cessare nel 1962, quando riceve il
motore 1600, le scocche della Giulia
Arese decise di dare alla Giulietta una
motore da 1,6 litri dell’ultima nata
Sprint (prodotte da Bertone) sono an-
connotazione più sportiva, lasciando
Alfa, la Giulia, e si trasforma in Giulia
cora disponibili e viene reinserita nel
all’Alfetta il ruolo di berlina elegante.
59
H I S T O R Y
specchietti, l’eliminazione della fascia satinata posteriore, la plancia parzialmente ridisegnata e i rivestimenti interni. Comparvero anche, a seconda delle versioni, profili o fascioni laterali protettivi. La gamma denominata Nuova Giulietta L comprendeva le versioni “1.3” e “1.6”, con allestimento base (mascherina nera, borchie coprimozzo nere, trasparenti degli indicatori di direzione anteriori color arancio, profili laterali più sottili, interni meno accessoriati), la “1.8”, con allestimento più curato (mascherina argento, borchie coprimozzo argento, trasparenti degli indicatori di direzione anteriori bianchi, fari fendinebbia, fascioni laterali, interni più accessoriati), e la “2.0 Ti” 1982 (che differiva dalla “1.8” per la verniciatura in grigio metallizzato della
60
Al momento del suo esordio la Giuliet-
stica). Nel 1979 la gamma si arricchì
carrozzeria, per i paraurti e fascioni di
ta (novembre 1977) era disponibile in
della versione “1.8” con motore di
colore grigio, per i cerchi in lega, per il
due versioni, che differivano tra loro
1779cc da 122cv e dotazione superiore
volante in pelle e per la dotazione an-
per la cilindrata del motore (4 cilindri
alla “1.6”. Nel 1980 arrivò la “2.0 Su-
cora più ricca). Nessuna novità per i
bialbero) e per l’allestimento interno.
per”, dotata di motore 2 litri di 1962
motori. Nel 1983 le versioni con moto-
Alla base si collocava la “1.3”, mossa
cm³ da 130cv e caratterizzata da un
ri di 1600 e 1800cc adottarono un nuo-
da un motore di 1357cm³ da 95cv,
allestimento speciale: verniciatura co-
vo cambio con rapporti più lunghi.
mentre al top della gamma (anche per
lor visone metallizzato con strip oro,
Contemporaneamente esordì la “Giu-
dotazioni) si collocava la “1.6”, con
cerchi in lega, interni in velluto marro-
lietta 2.0 Turbodiesel”, con motore tur-
motore di 1570cc da 109cv. All’interno
ne con bordature beige. Nel 1981 un
bocompresso a gasolio VM 2 litri 1995
spiccava, moderna e funzionale, la
restyling interessò molti dettagli del
cm³ da 82cv. Disponibile negli allesti-
plancia, mentre all’esterno si trovava-
corpo vettura e degli interni. Le modi-
menti base (come la “1.3”) e L (come
no i caratteristici paraurti integrali in
fiche riguardavano i paraurti (ora in
la “1.8”). Sempre nel 1982 venne in-
metallo verniciati di grigio scuro (ad
plastica e con profili satinati), la ma-
trodotta la “1.6 L”, con allestimento si-
un primo sguardo sembravano in pla-
scherina anteriore (ridisegnata), gli
mile alla “1.8”. Alla fine del 1983 nac-
que
restyling
rettiva dell’ultimo minuto atta ad evi-
lietta – disegnata dal Centro Stile Alfa
interessò i paraurti (ridisegnati), la
la
Giulietta
“84”.
Il
tare eventuali attriti in un momento
Romeo, sotto la supervisione di Loren-
mascherina anteriore, la coda (dove
di chiusura dello storico stabilimento
zo Ramaciotti – riprende il nuovo ca-
comparve una nuova fascia in plastica
Alfa Romeo di Arese e del suo Centro
none stilistico avviato da Alfa Romeo
nera che inglobava i retronebbia) e gli
Stile (con conseguente inglobamento
con la 8C Competizione e proseguito
interni. Dalla Gamma venne tolta la
presso il Centro Stile Fiat a Torino);
con la MiTo. La Giulietta è una berli-
“1.3”, mentre la “2.0” divenne di nor-
inoltre si è così voluto celebrare con il
na a due volumi (come la precedente
male serie. Nel 1984 la gamma venne
nome Giulietta l’auto che in pratica ha
147, di cui è la sostituta). Viene realiz-
completata dalla versione “2.0 Turbo
il compito di festeggiare il centenario
zata sul nuovo telaio di base denomi-
Autodelta”, mossa da un 4 cilindri 2 li-
di Alfa Romeo, riproponendo un nome
nato Compact con motore in posizione
tri turbocompresso da 1962 cm³ da
storico dell’automobilismo italiano. Il
trasversale. La piattaforma Compact
170cv e caratterizzata molto sportiva-
2 dicembre 2009 sono state diffuse le
si è dimostrata estremamente sicu-
mente (verniciatura nera metallizzata,
foto ufficiali, ed è stato aperto il sito
ra durante i crash test Euro NCAP a
paraurti grigi con spoiler, interni spor-
web ufficiale dell’auto. La presentazio-
cui è stata sottoposta la Giulietta nel
tivi rossi, cerchi in lega).
ne è avvenuta al salone dell’automobi-
maggio 2010:[la vettura ha ottenuto il
La Giulietta uscì di listino nel 1985,
le di Ginevra nel marzo 2010. La Giu-
punteggio massimo di 5 stelle, ed ot-
rimpiazzata dalla Alfa 75. Dal 2010 il
timi rating specifici, risultando la seg-
nome Alfa Romeo Giulietta è tornato
mento C più sicura di sempre. Il 27
a far parte del “mondo” Alfa Romeo
gennaio 2011 la stessa Euro NCAP ha
con un modello di automobile appar-
premiato la Giulietta come una delle 5
tenente al segmento C prodotto nello
auto più sicure del 2010, in particolare
stabilimento Fiat di Cassino (FR). Ini-
come vettura più sicura nella categoria
zialmente nota con il nome di fabbri-
Small Family. Bella, innovativa, veloce
ca Progetto 940, la Giulietta era stata
e sicura, queste sono le caratteristiche
precedentemente
pub-
di questo nuovo modello che allunga
blicamente col nome di Milano. Tale
denominata
nel tempo una storia che sembra non
nome è stato successivamente sosti-
aver mai fine.
tuito già sul finire del 2009, durante la pubblicazione delle foto ufficiali distribuite alla stampa. Tale cambio di nome venne indicato come una di-
Passato e presente messi a confronto per una vettura che ha fatto sognare per decenni.
61
P H O T O S H O O T
62
63
• Lamborghini Esperienza • Baden (Germania) • Auto: Lamborghini Aventador LP 700-4 • Foto: Eros Maggi (www.erosmaggi.it)
D R E A M C A R
64
è
l’ultima nata di una dinastia di
curva da sfruttare poi per avere più po-
era nata per celebrare i primi qua-
vetture che hanno fatto sognare
tenza motore, portando su una vettura
rant’anni di vita della casa automobili-
milioni di appassionati del mar-
stradale la tecnologia sviluppata in For-
stica modenese.La F40 fu la prima auto
chio Ferrari. Il suo nome è già tutto un
mula 1. Prima di lei F40, F50 ed Enzo
stradale nella storia Ferrari ad essere
programma: LaFerrari, ovvero la sum-
sono state le antesignane di un percor-
costruita con svariati materiali composi-
ma del concetto di sportività ed esclusi-
so unico che solo il marchio italiano può
ti quali il kevlar per il telaio, le fibre di
vità made in Maranello. Presentata uffi-
percorrere con succeso. La Ferrari F40,
vetro per la carrozzeria, resine aero-
cialmente il 5 marzo 2013 al salone
erede della Ferrari 288 GTO Evoluzione,
nautiche per i serbatoi ed il plexiglas
dell’automobile di Ginevra e contempo-
fu costruita tra il 1987 e il 1998 (per gli
per i finestrini laterali e fu, al momento
raneamente su un sito web dedicato, è
ultimi esemplari “F40 GTE”). Il disegno
della sua presentazione, l’auto stradale
uno dei primi modelli di serie ad incor-
della carrozzeria era stato realizzato
più veloce mai costruita con i suoi 324
porare il sistema HY-KERS, che permet-
dallo studio Pininfarina sotto la guida di
km/h dichiarati record poi battuto nel
te di recuperare energia in frenata ed in
Nicola Materazzi e Pietro Camardella ed
1991 dalla Bugatti EB110. La vettura
963 cavalli purosangue La nuova iper potente supercar di Maranello torna a far sognare
montava un 8 cilindri a V di 90 gradi,
Ferrari F50, una spyder con tetto rigido
to, come nelle F1, in materiali composi-
cilindrata pari a 2936,2 cm³, alesaggio
asportabile costruita in serie limitata tra
ti di carbonio e vincolato al gruppo mo-
82,0 mm corsa 69,5 mm, sovralimenta-
il 1995 ed il 1997 per celebrare il 50º
tore-cambio tramite un telaio ausiliario,
to con due turbocompressori IHI che la-
anniversario di fondazione della casa di
allo scopo di ottenere un’elevatissima
vorano a 2,3 bar assoluti (è l’ultima
Maranello. La F50 nacque da una idea di
rigidità strutturale pur mantenendo un
auto con sovralimentazione prodotta
Piero Ferrari che da tempo intendeva
peso molto contenuto (102 kg) della
dalla Ferrari), distribuzione a doppio al-
realizzare una sorta di “Formula 1 stra-
cellula fondamentale. La carrozzeria, di
bero a camme in testa per bancata,
dale”. Il motore è un 12 cilindri a V
linea particolarmente accattivante sia in
quattro valvole per cilindro con due
stretto
che
versione spider che con il tetto monta-
iniettori per cilindro. La potenza massi-
equipaggiava la Ferrari 640 F1 di Man-
to, è stata realizzata dalla Pininfarina ad
ma erogata è di 478 CV (352 Kw) a
sell nella stagione 1989 erogava 520
opera di Pietro Camardella ed ha richie-
7000 giri/min, coppia massima 577 Nm
cavalli. Per la prima volta in una Ferrari
sto oltre 2.000 ore di lavoro in galleria
a 4000 giri/min. Alla F40 fece seguito la
stradale, il telaio è totalmente realizza-
del vento per riuscire a raggiungere i
derivato
dal
propulsore
65
D R E A M C A R
previsti valori di deportanza sugli assali
lo però ebbe un tale successo che per la
ceramica-carbonio e la potenza alle
alle alte velocità. Dopo la Ferrari F50 fu
prima volta, e secondo alcuni anche con
ruote posteriori viene gestita attraverso
la
un’autovettura
una caduta di stile, la Ferrari aumentò il
un cambio a 6 marce sequenziale con
coupé prodotta dalla Ferrari in occasio-
volta
numero originariamente deciso portan-
paddle al volante. Le prestazioni di que-
ne dei 55 anni di attività della casa di
dolo a 399. La Enzo montava un motore
sta vettura costituirono un caso piutto-
Maranello nel 2002. Presentata ufficial-
V12 (Dino F140) di 65° aspirato monta-
sto singolare: mentre i dati circa l’acce-
mente al Salone dell’automobile di Pari-
to in posizione centrale di 5998,80 cm³
lerazione
gi a ottobre del 2002 e nata sulla base
erogante 660 cavalli a 7800 giri/min. e
comunicati dalla Casa, il dato relativo
dell’esperienza in Formula 1, la Enzo è
con rapporto di compressione di 11,2:1.
alla velocità massima raggiunta non è
una delle auto più ammirate e ricercate
Telaio e carrozzeria sono interamente
mai stato indicato con precisione. Circa
dagli appassionati e dagli acquirenti del
realizzati in fibra di carbonio, le sospen-
il tempo di copertura degli 0-100 km/h,
marchio.
66
della
La
Enzo,
produzione
sono
stati
normalmente
inizialmente
sioni sono a doppio quadrilatero defor-
la Enzo impiega appena 3,6 secondi.
prevista e programmata per la Ferrari
mabile sia all’avantreno che al retrotre-
Impiega poi meno di 10 secondi per
Enzo era di soli 349 esemplari. Il model-
no. I freni sono realizzati in composito
passare da 0 a 200 km/h; con partenza
conformato sulla fisionomia dello stesso cliente finale, mentre volante e pedaliera possono essere tarati liberamente a seconda delle esigenze del guidatore. La vettura monta un motore V12 di 65° aspirato montato in posizione centrale di 6262 cm³ erogante 800 cavalli a 9250 giri/min. e con rapporto di compressione di 13,5:1; in aggiunta il sistema HY-KERS, con ulteriori 163 CV prodotti dal motore elettrico, porta la potenza complessiva a 963 CV e la coppia complessiva massima ad oltre 900 Nm. Inoltre questo sistema riesce a da fermo, copre il chilometro in soli
stremizzazione della soluzione portata
contenere le emissioni di CO2 a 330 g/
19,6 secondi, con una velocità massima
al debutto nel 2012 dalla F12berlinetta.
km. Telaio e carrozzeria sono intera-
al di la dei 350km/h. Oggi, dopo questo
Derivato dall’esperienza in Formula 1 è
mente realizzati in quattro diversi tipi di
trittico di dream car è la volta di
invece l’alettone anteriore, collegato al
fibra di carbonio e in kevlar, differen-
quest’ultimo
Già
piccolo musetto tramite un unico pilon-
ziandosi nelle varie aree adattandosi
esteticamente si capisce che siamo di
cino centrale. Al posteriore spiccano in-
alle esigenze di rigidità ed assorbimento
fronte ad un autentico gioiello a partire
vece il grande diffusore e lo spoiler re-
degli urti specifiche di ognuna. Le so-
dal suo caratteristico sistema di apertu-
trattile. Interni, l’abitacolo della vettura
spensioni sono a triangoli sovrapposti
ra delle portiere, detto a farfalla. Nella
spicca per l’essenzialità e la sportività
all’avantreno e di tipo multilink al retro-
realizzazione della carrozzeria, il Centro
delle forme, tese a trasmettere l’alto li-
treno. I freni sono realizzati in composi-
Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni
vello prestazionale di questa superspor-
to ceramica-carbonio dalla Brembo e la
ha cercato di creare delle linee avveniri-
tiva. I piloti di Formula 1 Fernando
potenza alle ruote posteriori viene ge-
stiche e innovative, ma che al tempo
Alonso e Felipe Massa hanno collaborato
stita attraverso un cambio F1 a doppia
stesso non inficiassero sulla funzionalità
allo sviluppo di questa hypercar, con-
frizione a 7 marce. I dati che la casa
di aspetti come l’aerodinamica, la mec-
centrandosi in particolare su comandi e
fornisce riguardo l’accelerazione sono i
canica e la termica della vettura. LaFer-
posizione di guida. È presente un volan-
seguenti: 0-100 km/h in meno di 3 se-
rari non riprende alcuno stilema delle
te con comandi integrati e levette del
condi, 0-200 km/h in meno di 7 secondi
passate hypercar di Maranello (ispiran-
cambio fissate direttamente al piantone
e 0-300 km/h in soli 15 secondi; la ve-
dosi solo in parte alle Sport Prototipo
dello sterzo, soluzione che ne permette
locità
del Cavallino di fine anni sessanta), ma
il miglior utilizzo in ogni condizione. Il
350km/h. Ciò la rende la Ferrari strada-
si limita a citarne alcuni piccoli partico-
“ponte” che corre tra i due sedili, dise-
le più prestazionale mai prodotta. E il
lari; in questo senso va vista la fuga
gnato come fosse un’ala sospesa, ospita
sogno continua…
nera che corre tra portiere e parafanghi
altri strumenti legati al cambio a doppia
– già propria di Ferrari 308 e F40 – in-
frizione. Il posto di guida è fisso, ed è
gioiello:
LaFerrari.
massima
indicata
è
oltre
i
serita sulla nuova vettura in forma più scultorea e dinamica. Il cockpit è il più compatto possibile, in modo da conferirgli un effetto “a goccia”. La ricerca sui flussi d’aria ha inoltre permesso di ottenere un’auto che – a differenza delle sue antenate – non avesse alettoni o altre appendici aerodinamiche a vista, integrandoli nelle forme della carrozzeria per ottenere al contempo un design sì complesso, ma anche minimalista. L’affilato frontale è strutturato in una particolare configurazione “a delta”, con un’ala “sospesa” che rappresenta un’e-
67
D R E A M B I K E
68
E
rano anni che i tifosi del mar-
aperto la strada ai trionfi iridati del
renza di quanto accaduto per molte
chio Aprilia aspettavano una
marchio italiano: Max Biaggi.
Oggi
sue competitor, che di anno in anno
nuova vittoria iridata di un
l’Aprilia RSV4 è la moto da battere
si aggiornano solamente nelle grafi-
modello della casa di Noale e questa
nel mondiale SBK e un sogna stra-
che nell’attesa dell’arrivo del model-
attesa è stata interrotta da chi aveva
dale per i suopi possessori. A diffe-
lo nuovo, l’Aprilia RSV4 dal 2009 ad
Perfezione a due ruote La vincitrice del Mondiale SBK si rinnova per i suoi tifosi
69
oggi è stata oggetto di interessanti
“convertito” senza troppe modifiche
cata Factory aPRC ABS) il M.Y. 2013
aggiornamenti che, anno dopo anno
in un prodotto stradale. In listino
introduce piccole grandi migliorie in
e passo dopo passo, hanno portato
allo stesso prezzo del modello 2012
quattro aree: motore, ergonomia,
praticamente alla perfezione un pro-
(18.390 euro nella versione R aPRC
elettronica e freni. Il potenziale del
getto nato in pista per la pista e poi
ABS e 22.390 euro nella più sofisti-
quattro cilindri a V di 65° progettato
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dal “mago” Claudio Lombardi è fuori
i tecnici Aprilia ad una rivisitazione
migliori e più sofisticate piattaforme
discussione. Le velocità monstre fat-
dell’ergonomia e della distribuzio-
di controllo dinamico l’aPRC è stata
te registrare da Max Biaggi a Monza
ne dei pesi della moto dato l’inedi-
aggiornata nel software da un lato
(quasi 340 km/h) parlano chiaro sul
to posizionamento sotto la sella. Un
per fare posto all’ABS e dall’altro per
potenziale di un motore progettato
elemento, quest’ultimo, che avrebbe
introdurre perfezionamenti a quanto
con l’obiettivo di non creare par-
ridotto la capacità del serbatoio e
di buono già proposto. Oltre ad es-
ticolari vincoli ai telaisti in fase di
che per questo è stato ridisegnato
sere disponibile anche per le aPRC
progetto pur senza palesare scelte
non solo per ospitare addirittura 1,5
già su strada - basta un update in
di compromesso in termini di poten-
litri in più (ora sono 18,5) ma anche
concessionaria - il nuovo software è
za ed erogazione nella sua versio-
per consentire al pilota una più co-
stato studiato per rendere più omo-
ne stradale. Nel passaggio dal M.Y.
moda posizione in sella grazie alla
genea la guida attraverso un mag-
2012 al 2013 il V4 di Noale ha gua-
diversa
inca-
gior sfruttamento dei sensori on-
dagnato 4 cv (ora 184 a 12.500 giri)
vi per le gambe ed una parete più
board. Doppia taratura nello stesso
e 2 Nm di coppia (117 Nm a 10.000
verticale e contenitiva in prossimi-
livello di taglio Oltre all’angolo di
giri) grazie a nuove mappature, uno
tà della sella.Ora è più bassa di 5
piega, infatti, aPRC ora combina il
scarico rivisto ed una massiccia ri-
mm Un intervento apparentemente
precedente dato sull’angolo di pie-
duzione degli attriti interni. La Fac-
limitato a sé stesso ma che ha por-
ga con quello di velocità delle ruote
tory, rispetto alla R, adotta anche i
tato con sé altre novità ciclistiche: il
per modulare le soglie di slittamento
cornetti d’aspirazione a lunghezza
perno forcellone, ad esempio, è sta-
ammesso e quindi il livello di dera-
variabile andando così a migliorare
to abbassato di 5 mm così come il
pata possibile in relazione al livello
la qualità dell’erogazione ai regi-
motore. La sella, di conseguenza, si
di intervento (ce ne sono 8 dispo-
mi più alti. L’introduzione dell’ABS,
è abbassata sua volta dello stesso
nibili) scelto attraverso il joystick
di serie alla stregua del pacchetto
valore arrivando a 840 mm da ter-
sul manubrio: il sistema, sostanzial-
aPRC, ha comportato l’introduzione
ra a tutto vantaggio di un maggior
mente, all’interno delle possibilità
di una nuova centralina dedicata al
feeling di guida in frenata e tra le
d’azione del livello di taglio scelto a
suo funzionamento che ha costretto
curve. Senza ombra di dubbio tra le
monte è in grado di offrire risposte
conformazione
degli
diverse sulla base della tipologia di
bera all’integrazione del nuovo com-
ciclistica. R e Factory hanno come al
curva che si sta percorrendo. Oltre
ponente, infatti, si sono rese neces-
solito in comune il telaio a doppio
ai già noti launch control - regolabile
sarie numerose sessioni di sviluppo
trave in alluminio con elementi fusi
su tre livelli - il controllo di trazio-
per portare il sistema ad un livello
e stampati in lamiera (passo 1.420
ne, la cambiata assistita Quickshift,
tale da consentire ai piloti gli stessi
mm, avancorsa 105 mm, angolo di
l’elettronica aPRC 2013 integra un’i-
tempi sul giro con l’ABS attivato in
sterzo 24,5°) e forcellone a doppia
nedita procedura di autoapprendi-
mappa 1 o completamente disatti-
capriata in alluminio ma si differen-
mento della tipologia di pneumati-
vato. Un potenziale, quello dell’im-
ziano nella tipologia di sospensioni
co utilizzata. Sino ad oggi è l’unica
pianto frenante, basato anche sulla
e di cerchi utilizzati. Sulla R sono di
moto supersportiva a vantare questo
bontà delle nuove pinze Brembo mo-
serie la forcella Showa upside-down
livello di raffinatezza che permette
noblocco M430 (assistite da pompa
con steli da 43 mm ed ammortiz-
al sistema di lavorare al top del suo
radiale) e dischi da 320 mm sui quali
zatore Sachs regolabile mentre la
potenziale anche a fronte di pneu-
l’elettronica agisce per modulare la
Factory utilizza un più performante
matici
dimen-
frenata con tre soglie di intervento:
set di sospensioni Ohlins dello stes-
sionali, di aderenza e risposta alle
il livello 1, comunque omologato per
so diametro ed una coppia di cerchi
sollecitazioni diverse. Alcune novità
l’uso stradale, è quello più racing. Il
forgiati,
hanno interessato anche il controllo
livello 2 si propone per l’uso sporti-
la gommatura 200/55 ZR17 in luo-
di impennata, che è stato rivisto nel-
vo, lavora anch’esso sulle due ruote,
go della precedente 190. Differenze
la mappa n1. Ora permette un’im-
ma offre una taratura più conserva-
che alla bilancia valgono molto visti
pennata più lunga ed in linea con
tiva anche in tema di sollevamento
i 179 kg dichiarati dalla Factory ed i
le esigenze dei piloti. L’ABS porta
della ruota posteriore. Il livello 3 è
184 della R.
con sé nuove pinze freno Anche per
invece quello più presente, studiato
quanto concerne l’ABS, sviluppato in
per assicurare il massimo della sicu-
collaborazione con la Bosch, in Apri-
rezza sul bagnato. Non vi sono par-
lia non hanno voluto lasciare nulla
ticolari differenze, invece, tra M.Y.
al caso, anzi. Prima di dare il via li-
2012 e 2013 in termini di dotazione
con
caratteristiche
sui
quali
viene
proposta
(In alto a sinistra) Dettaglio dei freni anteriori della nuova RSV4 e (In alto a destra) la versione “black” della RSV4.
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