MERCEDES CLA 220
Il nuovo diamante teutonico
PEUGEOT RCZ
Agile e futuristica
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Lamborghini Aventador J
Pi첫 unica che rara
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Assicuratevi di essere al... sicuro
di Paolo Necchi
C
ome di consueto in Italia i nume-
siano accorti in ben pochi. Per darvi un’idea
“evasori” le tariffe sono aumentate ma deve
ri, da sempre frutto di una scien-
di questa scarsa percezione ci sono infatti
finire una volta per tutte questa storia che per
za perfetta, diventano opinabili
addirittura gli esempi chi è in prima classe di
il male di alcuni devono patire in molti. Una
e incerti. Parliamo di Polizze Rc auto e della
merito e non ha mai causato incidenti che ha
nazione seria deve mettersi in grado di per-
protesta di Ivass (vigila sulle Assicurazioni),
invece lamentato rialzi della propria tariffa. A
seguire e di farsi risarcire da chi trasgredisce
Antitrust e associazioni dei consumatori, che
fronte di questa incongruenza si sono scate-
e non compensare il maltolto “aggredendo”
accusano l’Ania (Confindustria delle compa-
nate delle diatribe molto accese che hanno
chi segue le regole. Non se ne può più di que-
gnie assicurative) in merito all’eccessivo costo
coinvolto anche Adusbef e Federconsumatori
sta palese contraddizione che è invece uno
delle tariffe Rca. Secondo l’Ania, nel 2012,
le quali accusano l’Ania di continuare a ingan-
dei cavalli di battagli dei vari gestori della “res
per il ramo Rc auto si è registrata una dimi-
nare gli assicurati. Al di là delle polemiche sulle
publica”. Per non passare da “grillino” che si
nuzione del volume premi pari all’1,2% che
tariffe e dell’ennesima querelle nazionale dove
oppone per partito preso faccio una proposta.
ha fatto seguito all’aumento rilevato nel 2011
soggetti diversi sciorinano dati (apparente-
Il registro del PRA non può, di concerto con
(+5,2%). Dopo che nel 2010 e 2011 il valore
mente oggettivi) diametralmente diversi la
le compagnie assicuratrici, incrociare i dati e
medio del premio è salito del 10,7%, nel 2012
considerazione grave da fare è che questo ul-
fare una verifica sull’effettiva presenza di una
é aumentato dello 0,7%; mentre nel primo
teriore salasso per gli automobilisti sta acuen-
copertura assicurativa delle vetture effettiva-
trimestre 2013 il costo della copertura è ad-
do il fenomeno delle vetture circolanti non as-
mente circolanti risalendo facilmente e tem-
dirittura sceso del 5,6% sul 2012. A fronte di
sicurate, che in alcune zone del nostro paese
pestivamente al trasgressore? A me sembra
tali dati dichiarati dall’Ania resta però il fatto
superano il 10% con punte del 30%. Banale a
una cosa fattibile ma magari, come sempre,
che di questo “miglioramento” in realtà se ne
questo punto sostenere che in virtù di questi
sono toppo utopista. Buona lettura.
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S O M M A R I O
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AGENDA 6 MAILBOX 10 LIFESTYLE 12 AFTERMARKET 13
ON THE ROAD MERCEDES CLA 220
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PEUGEOT RCZ
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AUDI A6 ALLROAD
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F O R D F I E S TA
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histor y F I AT P A N D A
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PHOTOSHOOT MERCEDES BENZ G 63 AMG 6X6
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DREAMCAR L A M B O R G H I N I A V E N TA D O R J
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DREAMBIKE BMW HP 4
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A G E N D A
Il marziano nel WTCC
Citroen e Loeb sfidano il mondiale turismo Un mese dopo aver confermato di partecipare al World Touring Car Championship 2014 Citroen svela l’auto con cui cercherà di salire sul podio: la C-Elysée che sarà guidata da Sébastien Loeb. La versione stradale era già stata vista a settembre
Ford Fiesta
2012 al Salone di Parigi e proprio in quella occasione Yves Matton aveva ipotizzato un ingresso
La più amata dalle donne
della Casa francese nel Mondiale Turismo del pros-
La Ford Fiesta Eco Boost 1.0 3 cilindri è stata premiata
motore turbo da 1,6 litri che eroga la potenza di
dalla giuria femminile composta da 18 giornaliste del
380 cavalli. La trazione sarà anteriore ed il cambio
settore auto provenienti da tutto il mondo, vincendo
sequenziale a sei marce. Una nuova sfida dunque
il titolo di Auto Femminile dell’Anno (Women’s World
per il “marziano” pluri iridato nei rally.
simo anno. Sotto il cofano ci sarà ovviamente un
Car of the Year). A far primeggiare la Ford Fiesta rispetto alle concorrenti sono stati fattori tecnici come l’efficienza del motore Eco Boost, ma anche criteri basati sul look, il rapporto qualità-prezzo, la praticità e il basso impatto ambientale. La Ford Fiesta oltre ad essere vincitrice suprema, ha vinto anche nella categoria economy car. La Ford Fiesta riceverà il suo premio il prossimo ottobre durante la cerimonia ufficiale che si svolgerà a Londra.
La Bentley balla la danza del SUV
Anche il marchio inglese entra nel mercato dei SUV con un prodotto che si distingue Il rivale diretto della connazionale Range Rover, oltre che della Porsche Cayenne e dell’Audi Q7, verrà prodotto nella fabbrica inglese di Crewe e sarà venduto a partire dal 2016. Tre anni ci separano quindi dalla nascita del quarto modello del marchio inglese, preannunciato nel 2012 dalla
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Bentley EXP 9 Fconcept. Sulla base dell’unico bozzetto rilasciato in contemporanea
all’annuncio
ufficiale
sembra però di capire che le linee del primo SUV Bentley saranno più sportive e filanti rispetto alla concept che ha suscitato alcune perplessità a livello di stile. Per la produzione del SUV e dei prossimi modelli Bentley in arrivo saranno assunte 1.000 persone e verranno investiti oltre 800 milioni di sterline (930 milioni di euro) nello stabilimento di Crewe.
BMW a batterie: siamo pronti.
Le nuove energie arrivano in forze sulle vetture tedesche Dell’elettrica BMW i3, lanciata a Luglio, si sapeva ormai tutto ma l’ultimo tassello che mancava era un’immagine della versione definitiva, di produzione. A colmare questo vuoto ci hanno pensato gli olandesi di autoblog.nl, che con alcune immagini “sfuggite” svelano gli ultimi dettagli estetici dell’elettrica BMW che può anche avere un motore bicilindrico a benzina “range extender”. Nelle nuove foto, si nota l’aspetto finale della calandra a doppio rene con finitura azzurrata, le portiere posteriori ad apertura
controvento
in stile MINI Clubman e il portellone di coda rifinito
di
nero.
Al-
trettanto interessante è l’abitacolo, dove è ben visibile la plancia con grande touchscreen centrale, volante di foggia inedita e finiture “futuribili” che fanno il paio con i colori chiari alternati a superfici metallizzate o in legno.
Aston Martin e AMG Binomio imbattibile
Prima Ducati, poi MV Agusta. E ora Aston Martin: la voglia di sport, blasone ed emozione della divisione sportiva AMG di Mercedes sembra insaziabile. La notizia della collaborazione tecnica tra il marchio tedesco e il costruttore inglese era nell’aria e ora le voci diventano realtà, con la lettera d’intenti firmata di recente per rendere effettiva questa technical partnership entro la fine del 2013. Quest’importante accordo, che permetterà alle Aston Martin di abbandonare gli attuali motori a favore dei V8 made in Affalterbach, è il primo importante risultato messo a segno da Andrea Bonomi, l’italiano che con la società Investindustrial ha rilevato la Aston alla fine del 2012. Questa joint venture di fornitura tecnica con AMG, che cade proprio nell’anno del centenario del marchio britannico, accelererà la nascita di nuovi modelli Aston Martin.
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A G E N D A
Skoda dimostra grande Rapid..ità! In arrivo la versione station wagon della 3 volumi ceca
Skoda ha aggiunto nella propria gamma la Rapid, che si colloca nel segmento tra Fabia e Octavia, inizialmente presentata solo con la versione a tre volumi ed ora proposta in versione station wagon: la Skoda Rapid Spaceback è pronta a debuttare al prossimo Salone di Francoforte (12-22 settembre), per arrivare sul mercato europeo a partire da ottobre 2013. Curioso il fatto che la Sportback, che forse in certi mercati sarà più richiesta della berlina, accentua questa sue caratteristiche anche guardando le dimensioni: è lunga ben 18 centimetri meno della berlina. Quanto ai motori, in Europa si potranno scegliere benzina e diesel del gruppo Volkswagen da 75 a 120 CV; da segnalare il 1.6 TDI GreenLine 85 CV dotato di Start&Stop, capace di un consumo medio di 3,8 l/100 km e con emissioni di CO2 pari a 99 g/ km.
Peugeot RCZ R
Sempre più bella e cattiva! In occasione del Festival of Speed di Goodwood la Casa del Leone ha svelato in anteprima mondiale la Peugeot RCZ R, una versione potenziata a 270 CV della propria coupé sportiva. presentazione ufficiale dell’auto avverrà al prossimo Salone di Francoforte (12-22 settembre), per essere poi
Mercedes E350 BlueTEC
zione con i tecnici di Peugeot Sport ha permesso
Nove marce per tutte le occasioni
innanzi tutto di elaborare il 1.6 litri THP fino a
La corsa contro il tempo per presentare la prima au-
litro, uno dei migliori per la categoria. L’assetto
tomobile al mondo con cambio automatico 9 marce è stata vinta dalla Mercedes, che sul mercato italiano batte le già annunciate Jeep Cherokee e Range Rover
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commercializzata all’inizio del 2014. La collabora-
Evoque. L’esordio avviene infatti sulla Mercedes E 350 BlueTEC sia in versione berlina che station wagon. Questo nuovo cambio automatico con convertitore di coppia è stato sviluppato con ZF e sulla Classe E con motore V6 turbodiesel da 252 CV permette di ridurre consumi ed emissioni rispetto al 7G-Tronic: la Casa tedesca dichiara infatti un consumo combinato di 5,3 l/100 km (5,5 l/100 km la station wagon), contro i 5,5 l/100 km del modello uscente a 7 marce . Il listino della Mercedes E 350 BlueTEC con cambio 9G-Tronic Plus resta però invariato: prezzo base di 57.460 euro per la berlina e di 59.760 euro per la station wagon.
raggiungere i 270 CV, con un valore di 170 CV/ è stato ribassato di 10 mm, sono stati applicati un differenziale Torsen, freni potenziati con dischi da 380 mm e uno specifico impianto di scarico. Grande attenzione anche alla riduzione del peso, che risulta inferiore di 17 kg rispetto a quello della RCZ da 200 CV.
? a t o l i p n u ? i e r Se o t a z z i n a g ? r a o d n n u e i i z a Se ’ n u o m a e t n ? u à i t i l a i H b i s i v a t s u i g a l i o Vu
è la risposta! Contattaci raffaella.menegoni@motormedia.it tel. +39 039 9289509 www.motormedia.it
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M A I L B O X
FIAT italiana?
Vacanze sicure
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L’ipotesi di spostare la sede legale fuori dall’Italia fa riflettere o sentito dire che la FIAT potrebbe cambiare la sua sede legale. Per l’Italia penso sarebbe un altro colpo ad un’identità industriale in
progressivo sfascio. Voi cosa ne pensate? Andrea - Massalengo (LO)
Alcuni consigli per godersi al top vacanze con l’auto to per partire con la mia famiglia per le vacanze e dovrò affrontare un lungo viaggio (più di 1.000 km) come mi consigliate
di organizzarmi per non “dimenticare” qualcosa di utile in questi casi? Isabella - Monza (MB)
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I
l primo consiglio che ci sentiamo di darle è di curare
n realtà quanto da lei indicato è per ora solo un’ipotesi. L’amministratore delegato del Gruppo Fiat
molto l’alimentazione: alla larga dai grassi e dai fritti prima di sedersi in macchina, no alcol e garantitevi di
Sergio Marchionne, da tempo in netto contrasto
aver dormito bene e a lungo prima di intraprendere un lungo
con le istituzioni italiane, ha fatto sapere in un’intervi-
viaggio. In caso di panne meccanica tenete sempre a porta-
sta rilasciata ad affaritaliani.it che dopo la fusione con
ta di mano il giubbino catarifrangente da indossare prima di
Chrysler la sede legale del Lingotto potrebbe lasciare
scendere dal veicolo e se viaggiate di notte procuratevi una
l’Italia per trasferirsi in Olanda così come ha fatto Fiat
una torcia elettrica. Accertatevi che il telefonino sia sempre
Industrial. In realtà questa è solo l’ennesima puntata di
carico e di avere con voi una valigetta d’emergenza (kit di
un “affair” ad oggi tutt’ora irrisolto che vede sindacati e
pronto soccorso) di quelle che vendono nei supermercati.
FIAT in netto contrasto. La sentenza della Corte Costi-
Assolutamente consigliabile il trasporto di un thermos di tè o
tuzionale che ha giudicato illegittima l’interpretazione
di acqua freschi o un mini frigo. Infine si ricordi che, per pro-
data dall’azienda torinese all’articolo 19 dello Statuto
teggersi ancora di più prima di partire, esistono polizze d’as-
dei lavoratori ha fatto si che il management della casa
sistenza che includono i servizi di soccorso dell’auto. Il tutto,
torinese valuti anche di dirottare i suoi centri di potere
in attesa che diventi obbligatorio l’eCall per la localizzazione
fuori dai confini italici. Sull’opportunità di questa eve-
e l’invio in tempi rapidi di un meccanico o di un carro attrez-
nienza non ci sentiamo di dare grossi giudizi se non
zi. Prima di partire, controllate i documenti da avere sempre
dare una botta al cerchio e una alla botte: da un lato si
con sé quando si viaggia in auto: la patente di guida o, per
può giustificare l’ipotesi di Marchionne con il fatto che
chi deve ancora ottenerla, il foglio rosa, accompagnato da
l’Italia è sicuramente un paese che da sempre meno
un altro documento personale, che sia la carta d’identità o
garanzie a chi deve fare investimenti in piani industriali
il passaporto. Il secondo documento necessario è la carta
a medio-lungo termine così come è altrettanto vero che
di circolazione del veicolo, il cosiddetto libretto. Ora non le
Marchionne & Co. tendono a dimenticare quanto questa
resta che partire e buone vacanze dalla nostra redazione.
nazione ha dato (in tutti sensi) a FIAT. Chi ha più testa la usi…e soprattutto si adoperi per invertire una tendenza economica che sta stretta a tutti.
Poneteci le vostre domande a: redazione@motormediastyle.it
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L I F E S T Y L E
Telo mare Lamborghini
Tasca per Laptop Marussia
Non si vedono molti tori sulle spiagge, però appassionati del
La sicurezza di una vettura Formula 1 rivolta a proteggere
toro di Sant’Agata Bolognese sicuramente sì. Trasportare
il computer portatile. La tasca Marussia è realizzata in neo-
questa passione ovunque si vada è più facile esponendo fie-
prene spesso 3 millimetri: sottile, resistente e impenetrabile
ramente il marchio Lamborghini automobili, anche su un telo
all’umidità. Si adatta a tutti i portatili, dai piccoli 11’’ ai mas-
da mare, realizzato al 100% in cotone. Dallo store Lambor-
sicci 17’’. Acquistabile tramite Amazon al costo di 10 Euro.
Dal pit stop al beach stop
Protezione ed eleganza
ghini è acquistabile al prezzo di 85 Euro.
Maserati Story Apple App
Cronografo Ducati Corse
Da una collaborazione tra Quattroruote e La Gazzetta del-
Un elegante quadrante color champagne ospita il
lo Sport nasce un’opera di volumi monografici di 160 pa-
logo Ducati Meccanica e la bandiera italiana, simboli
gine dedicata alle case automobilistiche più importanti al
del trionfo made in Italy. Dotato di lancette fluore-
mondo. I modelli, le vittorie sportive, le storie e gli uomini
scenti per la visione notturna e water resistant fino a
che sono entrati nel mito, raccontati attraverso foto spet-
5 atmosfere, è costruito per resistere alle prove più
tacolari e testi dei più grandi esperti del settore. Un’opera
impegnative. Perché nessuno più di Ducati conosce
inedita di altissima qualità dedicata a tutti gli appassionati
l’importanza di ogni centesimo di secondo. Acquista-
di motore. Attualmente in offerta sull’App Store a 2.99
bile al costo di 219 Euro.
Una monografia imperdibile
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Euro contro i normali 5.99.
L’ora di adesso, il gusto retrò di un tempo
Bluetooth Puro BT 100
Arexons Cera Barriera
Guida a mani libere e senza distrazioni
Dai la cera, togli la cera
Chi sale e scende frequentemente dall’auto trova
Arexons Cera Barriera è pensata per gli automobilisti che
nell’auricolare piuttosto che nel vivavoce Bluetooth
non hanno molto tempo libero da dedicare alle minuziose
l’accessorio su misura per le esigenze di guida. Il Puro
e differenti fasi di preparazione, lavaggio, asciugatura e lu-
BT 100 è un auricolare super conveniente che si pre-
cidatura che impegnano per intere ore i puristi del carcare.
sta efficacemente durante le telefonate sia al volante
È per chi preferisce la rapidità del lavaggio automatico che
che davanti al pc dell’ufficio. Il BT 100,
purtroppo,
Arexons ha realizzato una cera che protegge la vernice e
si collega a un solo cellulare e con l’equipaggiamento
si applica in assoluto relax. Senza preoccuparsi del tempo
in dotazione può essere ricaricato solo in auto. Non
trascorso, Cera Barriera non essicca, quindi non si forma
mancano però molti altri accessori: 5 copri auricolari
l’antiestetica tipica patina biancastra. Questa comodità è
e 2 ganci. Però il costo è davvero irrisorio: 13 Euro.
acquistabile a circa 12 Euro nel flacone da 500 ml.
Cric Faster 150
Universal In Car Tablet Holder
Il cric Faster 150 alza qualsiasi veicolo dal peso massimo di 2 ton-
Per l’intrattenimento dei passeggeri posteriori, il supporto
nellate che abbia un’altezza minima da terra di almeno 15 cm.
Universal In Car Tablet Holder (24,99 euro) è stato studiato
Collegando l’alimentazione alla presa accendisigari dell’auto, un
in modo da configurarsi con tutti i modelli di tablet da 7 a 10
motore da 180 W aziona un martinetto idraulico che porta un ca-
pollici in commercio, anche quelli meno diffusi. Un sistema
rico massimo di una tonnellata all’altezza di 40 cm in appena 60
con ganasce di policarbonato rivestite di gommapiuma serra
secondi e, una volta sostituita la gomma, le ruote toccano terra
il device in una morsa solida ma delicata e a tenere il suppor-
in 45 secondi: quasi tempi da Formula 1! Questo utile accessorio
to universale assicurato al poggiatesta, ci pensa una cinghia
è acquistabile a circa 100 Euro online.
di nylon regolabile con chiusura a sgancio rapido.
Gomma bucata? Per sollevare l’auto basta un dito
A F T E R M A R K E T
Docking station universale per i passeggeri posteriori
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S
e qualcuno ancora pensa o af-
del passato proponendo modelli dalle
delle coupé a quattro porte della Stella
ferma che le Mercedes siano
linee inedite e soprattutto capaci di
a Tre Punte, ha infatti tutte le carte in
vetture
com-
aprire la strada verso nuovi segmenti
regola per ottenere importanti
mendatori significa che da molti anni
per
attempati
di mercato. La Mercedes CLA che ab-
cessi commerciali grazie, tra le varie
non vede e soprattutto prova una vet-
biamo provato per voi rientra sicura-
caratteristiche distintive, ad una linea
tura del marchio di Stoccarda. In que-
mente in questa “new generation” e si
che trova consensi unanimi e all’evo-
sti ultimi anni la Mercedes ha infatti
è meritata subito gli onori della critica
luzione di alcuni concetti già visti sul-
totalmente abbandonato il design “in-
nonostante il peso del confronto con la
la Classe A. Come dicevamo prima la
colore” che ha caratterizzato i modelli
sorella maggiore CLS. La più “piccola”
Mercedes CLA è quanto mai bella, ori-
suc-
Elegante come poche La coupè della Stella a Tre Punte è ricca di personalità e carisma, e non passa mai inosservata
15 ginale e carica di personalità per cui
biamo percepito che c’era qualcosa nel
non è più la classica Mercedes rivolta
suo stile innovativo che ci colpiva ben
a chi non vuole apparire. Se dunque vi
oltre il tradizionale interesse per una
piace essere protagonisti, avete molto
semplice novità. La grande “bocca”
carisma e magari anche un po’ “ego-
anteriore proiettata in avanti, i fari dal
centrici”, allora la CLA è la macchina
taglio originale che la incorniciano, le
giusta per voi. Passare inosservati è
nervature sul cofano motore, e i tagli
quasi impossibile e anche quando sia-
per l’aria la rendono aggressiva e mi-
mo stati noi stessi ad osservarla ab-
nacciosa e le conferiscono una dina-
Sinuosa e slanciata la Mercedes CLA spezza con il passato portando una ventata d’aria fresca
O N T H E R O A D
mica bellezza. Le linee che segnano la fiancata, evidenziata anche dai montanti posteriori inclinati e dalla linea di cintura molto alta, la rendono slanciata, mentre la coda, con il piccolo lunotto, l’accenno di spoiler sul baule, il doppio scarico e gruppi ottici dal disegno indovinato, chiude alla perfezione un corpo vettura da annoverare tra i più convincenti in circolazione. La Mercedes CLA non è una berlina ma una coupé a 4 porte e proprio per questa sua veste “ibrida” va considerata una vettura che necessita di compromessi legati proprio al suo stesso stile e alla sua stessa indole. Come una visibilità interna non sempre ottimale per via della linea di cintura alta, del piccolo lunotto e dei montanti posteriori larghi e inclinati. Detto questo
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però, ci si ritrova al volante di un’auto capace di far viaggiare comodamente anche quattro persone e dotata di un bagagliaio adeguato che, con 470 dm3, risulta inferiore di soli 5 dm3 rispetto a quello della Classe C. Per cui basta affidarsi alla telecamera posteriore, di serie sulla nostra Sport, insieme al sistema multimediale tipo Tablet dotato di navigatore, ed ecco che anche le manovre non sono più un
problema. Al volante della CLA si entra in una dimensione fatta di originalità, lusso e sportività: ai sedili anteriori sportivi dotati di poggiatesta integrato, ai rivestimenti in pelle ecologica artico/tessuto, con tanto di cuciture a contrasto presenti sulle sedute, sui pannelli delle portiere, sui braccioli e sul volante a 3 razze, fanno eco le finiture silver della plancia e le sue 5 bocchette circolari. Interessante il tunnel centrale privo della leva del cambio che offre la possibilità di riporre di tutto nei vani appositi: dal portafoglio, al cellulare, fino agli ingombranti tagliandi autostradali che non si sa mai dove mettere. L’unica controindicazione è la leva posizionata dove di solito si trova il comando per i tergicristalli, che potrebbe essere attivata accidentalmente ogni qualvolta si desidera pulire il parabrezza e che dunque risulta non così intuitiva per un neo acquirente. Durante la nostra prova abbiamo utilizzato in lungo e in largo la Mercedes
luto: intendiamoci, l’auto è comoda in
battere lo stress dei centri urbani e
CLA, sia su percorsi misti e tortuosi,
ogni situazione, ma i pneumatici run-
distendere il 2.1 biturbo diesel in au-
sia in città che in autostrada, per ve-
flat e l’assetto che annulla gran parte
tostrada. Il bello della CLA è che si può
dere come se la cava questa coupé a
del rollio si fanno sentire sulle scon-
utilizzare per un viaggio lungo senza
4 porte che, con il motore diesel, può
nessioni e sulle giunture autostradali.
scendere con la schiena dolorante e,
essere tranquillamente utilizzata tutti i
Detto questo, i viaggi sono silenziosi
nello stesso tempo, per divertirsi tra
giorni. Bene, diciamo subito che non è
e fluidi e il cambio a doppia frizione
i tornanti di una strada di montagna.
un’auto per chi cerca il comfort asso-
7G-DCT è un valido alleato per com-
Merito delle sospensioni anteriori di tipo macpherson e posteriori multilink, dei cerchi in lega da 18 pollici, e di un assetto veramente azzeccato. A condire il tutto ci pensa lui, il 2.1 biturbo diesel che eroga i suoi 170 CV a soli 3.400 giri e i suoi 350 Nm di coppia ad appena 1.400 giri; questo motore, abbinato al cambio a doppia frizione a 7 marce, non conosce cali di potenza, riprende sempre in maniera fulminea ed appaga anche negli allunghi. Si può guidare con un filo di gas, oppure ci si può divertire con i paddles dietro il volante, comunque sia la CLA non vi deluderà, sempre pronta all’azione è stabile sul veloce ed agile nel misto e, grazie all’elettronica ben tarata, riduce al minimo il sottosterzo. Di conseguenza, la vettura diverte, risulta sempre guidabile e non riserva sorprese, grazie anche ad un
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O N T H E R O A D
retrotreno granitico. La cosa interessante è che 170 CV, con questa ero-
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gazione, non sembrano mai pochi e le prestazioni non deludono. Inoltre, con il contributo di un’aerodinamica da record (Cx di 0,23), la CLA consuma veramente poco, e la sorpresa è stata grande quando al termine dell’autonoIl risicato navigatore in bella mostra nella parte centrale della tecnologica plancia
mia del serbatoio avevamo percorso 1.032 km senza peraltro adottare una guida accorta. L’unica piccola pecca la si avverte in ripresa quando da bassa
“Il bello della CLA è che si può utilizzare per un viaggio lungo senza scendere con la schiena dolorante e, nello stesso tempo, per divertirsi tra i tornanti di una strada di montagna. ”
velocità si prova ad accelerare con un
si tiene sotto la soglia psicologica dei
serie. Oltre tutto, la 220 CDI è la die-
rapporto lungo (quinta-sesta): in que-
30.000 euro, 29.900 euro per la pre-
sel top di gamma, se si vuole spende-
sto unico caso se non si fa un “kick
cisione, la protagonista della nostra
re meno c’è sempre la 200 CDI Sport
down” o si chiama una marcia inferiore
prova, la CLA 220 CDI Sport richiede
a 35.430 euro con il motore 1.8, una
tramite i paddles si rischia di “stalla-
un esborso di 40.630 euro. Tale cifra
turbina in meno e il cambio manuale
re” senza una risposta adeguata del
potrebbe essere considerata non certo
a 6 marce.
propulsore. Per blasone e contenuti la
alla portata di tutti ma di contro non
Mercedes CLA ovviamente richiede un
la si può neanche considerare “fuori
certo esborso quando arriva il momen-
mercato” soprattutto se si considera il
to di acquistarla. Anche se la versione
cambio a doppia frizione a 7 marce, il
d’accesso, la CLA 180 Executive, con
navigatore, gli interni in pelle ecologi-
il propulsore 1.6 benzina da 122 CV,
ca e tessuto, e i cerchi da 18 pollici di
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Quando il co
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I
l modello di cui stiamo per raccon-
più belle degli ultimi anni. Autentica ico-
vari modelli, dal punto di vista stilistico,
tarvi non è di sicuro una new entry
na di stile, di sportività accessibile e fru-
siano sempre più figli delle economie di
assoluta del mercato ma pochi mo-
ibile quotidianamente, la RCZ esprime il
scala piuttosto che dell’inventiva dei de-
delli vantano un design così innovativo e
suo massimo potenziale con la versione
signer è difficile trovare qualcosa che a
inconfondibile come il suo. Parliamo della
1.6 turbo benzina da 200 CV che mette-
prima vista ti attiri: la RCZ è sicuramen-
nuova Peugeot RCZ, a giusto titolo con-
remo oggi sotto la nostra lente d‘ingran-
te una di quelle vetture che non passano
siderata dagli esperti una delle vetture
dimento. In un mercato dell’auto dove i
inosservate. La coupè del Leone ha un
oncept diventa realtà La Peugeot RCZ è cambiata poco dai suoi concept, portando uno stile aggressivo nelle mani di molti
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suo stile molto personale che la fa sem-
intravede la doppia gobba tipiche delle
brare molto più una concept car più che
vetture di un grande carrozziere italiano
una vettura già da commercializzare e
come Zagato: gli stessi archi del tetto
rappresenta una sorta di “ponte” idea-
di colore argento snelliscono l’insieme
le tra passato e futuro. Se nel frontale
della vettura e ne cambiano prospettive
ad esempio ritroviamo, opportunamente
alle proporzioni così come i passaruota
riviste, le forme della 308, nel tetto si
riempiti dai cerchi da 19 pollici donano
Il frontale aggressivo della Peugeot RCZ non nasconde il leone che ruggisce sotto il cofano
O N T H E R O A D
forza al corpo vettura. Molto innovativa
uguaglianze tra diversi modelli diventa
ning”: i satelliti sui quali sono installati
e personale la vista posteriore con lo
attuale anche sulla RCZ. Una volta a
regolatore di velocità (sx) e multimedia
spoiler a scomparsa così come anche la
bordo tutti i comandi sono comunque a
(dx), infatti, spuntano dal piantone dello
vista laterale con il piccolo finestrino. A
portata di mano e semplici da utilizza-
sterzo in posizione coperta dal volante,
prima vista è molto facile pensare che la
re e sfruttare nel loro potenziale. Ser-
rendendo sostanzialmente impossibile
Peugeot RCZ sia una vettura iper spor-
ve, però, solo un breve periodo di “trai-
l’interazione visiva. Sulle prime si va a
tiva e dal costo inarrivabile mentre in realtà, come avremo modo di illustravi in seguito, si tratta di una vettura davvero ben riuscita dal punto di vista del design che consente a chi la acquista di non passare di sicuro inosservati. L’abitacolo della RCZ è meno appariscente della sua linea esterna: le finiture in
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pelle totale (optional) che avvolgono anche la plancia e lo schermo da 7 pollici del navigatore (optional) che fuoriesce non appena si mette in moto garantiscono un bell’effetto visivo ma l’idea di essere all’interno di molte altre vetture del gruppo PSA è talmente netta che ne svilisce la grande personalità esterna. Questo in effetti è l’unico aspetto in cui il nostro discorso iniziale sulle economie di scala che “impongono” delle eccessive
tentativi, ma una volta fatta l’abitudine l’utilizzo diviene molto semplice. Sin troppo semplice, infine, il comando di avviamento: come una qualsiasi vettura “casa lavoro” si avvia ruotando in avanti la chiave nel blocchetto. Un pulsante start, a fronte di così tanta caratterizzazione sportiva, ci stava alla perfezione. Ampio lo spazio nei posti anteriori, limitato nei sedili riservati ai passeggeri posteriori che, oltretutto, devono sottoporsi a determinate contorsioni per raggiungerli. Meglio usare questa porzione dell’abitacolo come una sorta di ampliamento del bagagliaio. Quest’ultimo è più che soddisfacente per una coupè, 321 dm3, e consente di caricare comoda-
che invoglia a spingere sull’acceleratore
condi. Sono numeri più che sufficienti
mente le valigie per il fine settimana,
e a salire di giri per ascoltarne l’acuto.
per guidare su strada rischiando peren-
ma può arrivare a 639 dm3, abbattendo
Merito di una tecnologia sopraffina che
nemente il ritiro della patente, ma che
i posti posteriori. Una volta al volante
annovera soluzioni interessanti come il
non la dicono tutta sul carattere della
si fa presto a regolare i sedili elettrici
sistema twin scrool, l’iniezione diretta
RCZ. Il suo sterzo diretto, che mantie-
(optional), ma lo sterzo si può muove-
sequenziale di benzina, la fasatura va-
ne fedelmente la traiettoria impostata,
re solo in altezza mentre data l’indole
riabile continua, l’alzata variabile delle
è capace di farvi dimenticare delle rea-
sportiva era opportuno prevedere anche
valvole, ed il Sound System che esal-
zioni generate sul comando dai 200 CV
la regolazione in profondità. Non appe-
ta la sinfonia di scarico. Ma il suono si
in piena accelerazione e dalle asperità
na il 4 cilindri turbo a benzina da 1,6
accompagna anche alle prestazioni che
dell’asfalto, il cambio manuale a 6 mar-
litri e 200 CV inizia a cantare l’abitaco-
consentono di sfiorare i 240 km/h e di
ce, con la leva corta e rapida negli in-
lo viene avvolto da un sound originale,
accelerare da 0 a 100 km/h in 7,5 se-
nesti, è gradevole da usare e sembra lo strumento adatto per suonare al meglio lo strumento a 4 cilindri nascosto sotto il cofano anteriore, mentre la frenata è pronta e potente. Sostanzialmente la RCZ entra in curva con un assetto molto “piatto”, senza far avvertire il tipico trasferimento di carico in accelerazione delle trazioni anteriori potenti, i cerchi da 19 pollici aiutano l’auto a viaggiare come sui binari, mentre il retrotreno è davvero granitico in ogni condizione. Insomma, della RCZ ci si può fidare, non è una di quelle auto capaci di pugnalarvi alle spalle, e quando si supera il limite, generando il più classico dei sottosterzi, basta alleggerire il gas per riportare la situazione sotto controllo. Le sensazioni sono quelle di un’auto molto più potente e blasonata, ma non esistono le controindicazioni. Inoltre, con questa potenza non si incorre nel temuto superbollo e con la cilindrata ridotta non si è soggetti a controlli fiscali e di questi tempi questo lo consideriamo davvero
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O N T H E R O A D
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un grosso valore aggiunto. Parlare dei
propone anche una versione diesel che
riguarda il prezzo per la RCZ i 30.850
consumi, è un argomento particolare, la
ha quasi 40 CV in meno, 163 CV, ma
euro necessari per mettere in garage la
RCZ non è un mostro avido di carburan-
ha più coppia: 340 Nm contro i 275 Nm
1.6 da 200 CV non sono pochi, ma non
te, ma con i suoi 200 CV a portata di
della versione a benzina. A voi dunque
sono neanche molti se si considera che
piede non è nemmeno l’auto più parsi-
la scelta in base a gusti e capacità di
alcuni accessori come il bluetooth, i sen-
moniosa del mondo. Insomma, dipende
spesa. Dato che in casa PSA esistono già
sori di parcheggio (indispensabili), e il
da voi, ma con quel sound in accelera-
esempi in tal senso chissà che in futuro
controllo automatico della velocità sono
zione è difficile non resistere alla ten-
non si possa veder circolare per strada
integrati nella dotazione di serie. Certo,
tazione di scalare marcia anche quando
anche una RCZ HYbrid4: la piattaforma,
per avere gli interni in pelle sono ne-
non è strettamente necessario. Ad ogni
infatti, è in grado di ospitare la combi-
cessari ulteriori 2.525 euro, per il navi-
modo se qualcuno non volesse rinuncia-
nazione tra motore diesel anteriore da
gatore satellitare ci vogliono altri 1.850
re all’estetica della RCZ ma volesse pas-
163 CV e l’elettrico posteriore da 37 CV
euro, mentre altri 1.110 euro rappre-
sare meno tempo dal benzinaio Peugeot
senza particolari modifiche. Per quanto
sentano la cifra richiesta per i fari allo
“Si tratta di una vettura davvero ben riuscita dal punto di vista del design che consente a chi la acquista di non passare di sicuro inosservato”
xeno, ma non si tratta di optional indispensabili per cui possiamo dire che con poco più di 30.000 si può godere di una
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vettura bella, prestazionale e dall’indubbia personalità. Se poi si considera che in questi momenti gli sconti abbondano direi che gli ingredienti ci sono tutti per fare un ottimo affare.
Dettaglio delle sedute posteriori, le quali offrono a malapena lo spazio per due adulti.
O N T H E R O A D
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L
a quarta generazione della Audi
comfort, sicurezza e tecnologia. Questo
313 CV, ovvero il top di gamma. Il listino
A6 allroad quattro, rivale diretta
modello si identifica perfettamente con
prezzi di Audi A6 allroad 3.0 TDI Quattro
di BMW Serie 5 xDrive, Mercedes
chi vuole la sicurezza e la motricità di un
Triptronic 313 CV parte da 65.050 euro
Classe E 4Matic, è la versione più sportiva
SUV come l’Audi Q5 o Audi Q7 ma vuole
fino a 70.950 euro, optional e pacchetti
della A6 Avant a trazione integrale quat-
un assetto più basso per sfruttare appie-
speciali esclusi che permettono di vesti-
tro. Pensata per le famiglie indubbiamen-
no la scuderia offerta dalla Casa dei quat-
re la propria Audi come un abito sarto-
te benestanti, dinamiche ed amanti degli
tro anelli ed avere una maneggevolezza
riale con l’unico neo di arrivare a valori
sport da montagna, la Audi A6 Allroad
da sportiva. Il modello da noi testato è la
decisamente importanti. La Audi A6 allro-
quattro assicura il meglio sul versante del
Audi A6 allroad 3.0 TDI Quattro Triptronic
ad quattro dal punto di vista del design
Lusso offroad L’ Audi A6 AllRoad vi può portare dove le sue simili si fermerebbero, e vi fa stare comodi
27 è a tutti gli effetti un’Audi. La calandra
listelli verticali, pannelli in acciaio inossi-
ampia e il passo lungo (2,90 metri) sono
dabile per proteggere il sottoscocca nel-
segni distintivi della A6 Avant. La versio-
la parte anteriore e in quella posteriore,
ne allroad quattro si arricchisce con tutto
sistema di scarico che confluisce in due
quanto è necessario per esaltare l’aspetto
larghi terminali appiattiti, mancorrenti al
4x4 della vettura: assetto rialzato (+7 cm
tetto; archi passaruota ed infine, paraurti
rispetto la A6 Avant a trazione anterio-
e soglie verniciati in contrasto. L’altezza
re), elementi applicati sulle soglie laterali,
da terra è di 624 mm, quanto basta per
parafanghi più ampi e single-frame con i
valicare strade disagiate soprattutto in
Il design della Audi A6 AllRoad non delude nonostante i diversi accorgimenti per rendere la vettura compatibile con i terreni accidentati
O N T H E R O A D
collina e montagna, ma nonostante i 7
regolazione adaptive light: grazie a que-
esclusivo: interni in pelle Valcona (che
cm in più di assetto, l’aspetto è quello di
sto sistema, la profondità dei fari varia
ricopre anche portiere, appoggiabraccia
un’auto ben piantata per terra. Merito di
durante le svolte ed a seconda dell’illumi-
centrale anteriore, parte inferiore della
una larghezza di 2.084 mm e dei cerchi
nazione (per esempio quando la teleca-
consolle centrale) e radica di noce (su
in lega da 20” a cinque razze sdoppiate,
mera nello specchietto retrovisore inter-
ampia superficie al cruscotto, sulla con-
con la pinza del freno ben in evidenza ed
no rileva fonti luminose di altri veicoli).
solle centrale e sui rivestimenti delle por-
ampi pneumatici 255/40. Ad esaltare il
Anche al posteriore il design della A6 al-
tiere) richiamano la tradizionale eleganza
look anteriore della 4x4 formato famiglia
lroad è messo in rilievo dai gruppi otti-
delle ammiraglie dei Quattro Anelli. Ad
i proiettori a LED con (dotazione inserita
ci a LED. Aprendo la portiera di Audi A6
esaltare la dinamicità della vettura, che
nella nostra versione) i gruppi ottici con
allroad quattro, entriamo in un ambiente
nonostante sia un’auto per la famiglia ha sempre un motore sportivo da 313 CV, ci pensano la seduta ed i sedili rigidi comodamente avvolgenti e riscaldabili all’occorrenza. La linea di cintura è piuttosto alta e, anche se le vetrate sono ampie, la luminosità interna non è tanto notevole. Sotto il generoso cofano della Audi A6 allroad quattro è ospitato un motore diesel a 6 cilindri a V di 2.967 che eroga una potenza di 313 CV/230 kW (e quindi rientra tra le auto colpite dal superbollo)
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tra i 3.900 ed i 4.500 giri ed una coppia massima di ben 650 Nm tra i 1.450 ed i 2.800 giri. Al propulsore è abbinata la trasmissione automatica Triptronic a 8 velocità con trazione integrale permanente quattro che merita un bel dieci per fluidità e gestione. Le prestazioni di questa vettura per la famiglia non hanno niente da invidiare ad una sportiva, con una velocità massima di 250 km/h limitata elettronicamente ed un’accelerazione da 0 a
sia, quando non viene inserita la freccia del cambio di direzione, tramite il volante con una leggera vibrazione regolabile e dei docili movimenti correttivi. Se poi abbiamo delle difficoltà nei parcheggi, in nostro soccorso entra in funzione le telecamere esterne che formano il sistema di ausilio al parcheggio plus e facilitano il parcheggio con indicazione acustica e visiva della distanza nella parte anteriore e posteriore. La trazione integrale quattro è abbinata al torque vectoring. Durante la guida sportiva in curva, il sistema frena le ruote nella parte interna prima che queste possano slittare a causa del carico ridotto che grava su di esse. In questo modo migliora sia la trazione sia la maneggevolezza. Il differenziale posteriore sportivo ripartisce in modo continuo la coppia tra le ruote posteriori. Con il sistema Audi Drive Select, chi guida può 100 all’ora dichiarata di soli 5,6” che ti
far frenare la A6 allroad quattro in caso
permette di risolvere qualsiasi soluzione
di emergenza per ridurre il più possibile
delle sospensioni pneumatiche, dell’ac-
critica, suggerendo di sfruttare il pratico
l’intensità di un eventuale impatto inevi-
celeratore, della trasmissione automati-
cruise control per evitare le ire dei tutor
tabile, fino a 40 km/h. Audi active lane
ca, del differenziale sportivo, del clima-
disseminati lungo le autostrade italiane.
assist invece è il dispositivo di assisten-
tizzatore automatico, dei gruppi ottici e
Il cambio automatico triptronic a 8 rap-
za per il mantenimento di corsia: entro
dell’adaptive cruise control. Nella moda-
porti è sobrio e per nulla invadente, si in-
i limiti del sistema coadiuva attivamen-
lità Efficiency, questi sistemi lavorano nel
tegra perfettamente con l’indole sportiva
te il conducente a mantenere la corsia di
modo più efficiente possibile. In modalità
della A6 allroad quattro con innesti pronti
marcia (a velocità tra 60 e 250 km/h). Il
Individual, invece, possono essere libera-
alle pressioni del piede sull’acceleratore.
guidatore è avvertito del cambio di cor-
mente configurati. La sospensioni pneu-
variare il comportamento dello sterzo,
In dotazione alla vettura in prova, abbiamo: indicatore del limite di velocità, sistema adaptive cruise control con funzione Stop&Go e Audi presensefront integrato, Audi side assist e Audi active lane assist ed infine il sistema di assistenza al parcheggio con retrocamera, molto comoda viste le dimensioni abbondanti della allroad. L’adaptive cruise control è un sistema che regola automaticamente la distanza con i mezzi che ci precedono. Molto comodo sia in città quando in autostrada (bisogna fare attenzione ricordandoci di averlo installato), è attivo dagli 0 ai 250 km/h ed entro limiti prestabiliti riconosce tramite due sensori radar ed una telecamera i veicoli che precedono e mantiene costante la distanza frenando o accelerando automaticamente la vettura. In più, a nostra disposizione anche il sistema Audi presense plus che comprende l’Audi brakingguard, tecnologia capace di
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“Aprendo la portiera di Audi A6 allroad, entriamo in un ambiente esclusivo dotato della tradizionale eleganza delle ammiraglie dei Quattro Anelli.” 30 matiche Adaptive air suspension, con
millimetri per superare ostacoli maggiori.
per riporre chiavi, telecomandi, cellulari
controllo degli ammortizzatori sono di se-
Se si vuole trovare delle pecche a questa
ed altri accessori a causa dei pochi vani
rie. Possono abbassare il corpo vettura di
vettura occorre davvero essere molto pi-
portaoggetti. Anche alcuni comandi se-
15 millimetri ad alta velocità o alzarlo di
gnoli: Il primo appunto giunge dalla abi-
condari ci hanno lasciato perplessi e che
35 millimetri premendo un tasto, quando
tabilità che è perfetta per quattro perso-
richiedono un utilizzo intenso e duraturo.
si sceglie la modalità allroad, particolar-
ne, evitando di ospitare 3 persone adulte
Insomma un’auto che merita il 10 ma non
mente indicata per i fondi difficili. A bassa
dietro poichè il tunnel centrale è davvero
la lode proprio per l’assenza di usability
velocità, inoltre, è possibile selezionare
imponente. La critica più forte la ponia-
che renderebbe l’approccio più sempli-
un ulteriore aumento dell’altezza di 10
mo invece sulla difficoltà nel trovare spazi
ce e caldo. Una bella vettura riservata a
31 veri intenditori con cui abbiamo percorso con piacere molte migliaia di chilometri con consumi adeguati alla stazza ed alla potenza della vettura con medie sempre sopra i dieci chilometri per litro di gasolio.
I possenti scarichi fanno da contorno al sottoscocca in acciaio che protegge da detriti che possono sollevarsi dai fondi offroad.
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32
V
ettura nuova con motore in-
dozione, tra l’altro, del recentissimo
cali, mentre le dotazioni di bordo, così
novativo, ecco in estrema sin-
tre cilindri da un litro a cui si sono ag-
come le finiture e i materiali utilizzati,
tesi il succo della nuova Ford
giunti importanti aggiornamenti sul-
sono stati sottoposti a una profonda
Fiesta 1.0 Ecoboost che abbiamo te-
le motorizzazioni esistenti. I sistemi
rivisitazione. La principale modifica
stato per voi. Più che un restyling,
di comunicazione e intrattenimento
apportata alle linee della vettura ri-
la seconda serie della Ford Fiesta si
prevedono l’introduzione del diffuso
guarda il frontale, ora caratterizzato
presenta con numerosi contenuti to-
Ford Sync in grado di dialogare con
dall’ampia presa d’aria trapezoidale
talmente nuovi. La meccanica è stata
smartphone e lettori musicali anche
simile a quella presente su altri mo-
infatti profondamente rivista con l’a-
attraverso pratici e sicuri comandi vo-
delli Ford e non solo. La grande ca-
Turboecologica Leggera e dotata di un motore all’avanguardia, consuma poco e si divincola nel traffico
33 landra
a
ra valida e moderna, con un’immagine
prima vista, anche vetture molto più
frontale
infatti
richiama,
quasi sportiva ma studiata in modo da
blasonate (Aston Martin) e dall’indole
garantire un abitacolo spazioso e un
sportiva. Altre modifiche riguardano
corretto volume per i bagagli. All’in-
la composizione dei gruppi ottici an-
terno in effetti il confort non manca, e
teriori e posteriori, entrambi con luci
quattro adulti riescono a trovare uno
a led, e il disegno di alcuni particolari
spazio più che sufficiente sia in altezza
secondari come profili e prese d’aria.
sia per le gambe. Presenti naturalmen-
Nel complesso, la linea appare anco-
te numerosi vani portaoggetti, utili per
La piccola di casa Ford non teme rivali e continua per la sua strada forte di un design moderno, semplice ed accattivante
O N T H E R O A D
34
riporre chiavi, telefono e altri piccoli
di vista delle sensazioni soggettive.
sima raggiungibile, l’accensione del
oggetti di utilizzo quotidiano. Le fini-
La dotazione di sicurezza è tra le più
motore solo a cinture di sicurezza al-
ture testimoniano i progressi compiuti
complete del segmento: oltre agli ac-
lacciate e dispositivi di sicurezza elet-
da Ford nello studio del disegno inter-
cessori ormai standard, sono presenti
tronici attivi, il massimo livello sonoro
no e nella scelta dei materiali: le pla-
sette air bag, cinture di sicurezza pre-
raggiungibile del sistema audio e altro
stiche, perlomeno quelle più in vista,
tensionate, attacchi Isofix posteriori,
ancora. Queste possibilità consento-
sono gradevoli alla vista e al tatto, i
sistema di assistenza alla partenza in
no ai genitori di assicurare un utiliz-
nuovi rivestimenti dei sedili appaiono
salita e chiave programmabile MyKey.
zo maggiormente responsabile della
robusti e pratici e il tutto è montato
Con questa è possibile configurare i
vettura a soggetti “a rischio” come
con sufficiente cura per rendere l’am-
principali parametri di funzionamento
giovani o neopatentati. Grazie al si-
biente gratificante anche dal punto
della vettura, come la velocità mas-
stema Ford Key-Free è possibile aprire
corre meno di 20.000 km all’anno può tranquillamente decidere di utilizzare questo propulsore invece del diesel e, a conti fatti risparmiare, tanto più che è disponibile su ben quattro modelli (Fiesta, B-Max, Focus e C-Max) e ben presto equipaggerà anche la Mondeo. La tecnologia di questo motore rappresenta di fatto “lo stato dell’arte”, in particolare grazie a tre soluzioni che accomunano tutti i motori EcoBoost: turbocompressore a geometria fissa in grado di aumentare la quantità d’aria che entra nella camera di combustione migliorando rendimento e prestazioni; iniezione diretta della benzina nella camera di scoppio con e chiudere l’auto senza dover estrar-
te la bontà della sua idea progettuale.
iniettori a 6 fori che permette di avere
re le chiavi dalla tasca o dalla bor-
In effetti le prestazioni di questo pic-
strategie di iniezione diverse in funzio-
sa. Una bella comodità, quando hai
colo gioiello di tecnologia sono note-
ne delle esigenze riducendo i consumi
le mani occupate. Fiesta percepisce
voli: disponibile con potenza massima
e aumentando le prestazioni (25% di
automaticamente la presenza del por-
di 100 o 125 cavalli e 170 o 200 Nm
potenza in più con la stessa quantità
tachiavi abbinato, anche se si trova
di coppia si presta per essere utilizza-
di benzina!); infine il doppio variato-
in tasca o nella borsa: per mettere in
to su modelli anche molto diversi tra
re di fase delle valvole sia in aspira-
moto basta premere il pulsante d’av-
loro. Un motore che costa meno di un
zione che in scarico, permettendo di
viamento Ford Power. La posizione di
turbodiesel, consuma poco e soprat-
anticipare o posticipare l’apertura e la
guida è ottima, con volante di corretto
tutto prevede costi di manutenzione
chiusura delle quattro valvole per ci-
diametro e impugnatura confortevole
particolarmente contenuti. Chi per-
lindro favorendo una maggior ripresa
ampiamente regolabile in inclinazione e profondità. Tutti i comandi sono a portata di mano, razionalmente divisi tra quelli di utilizzo più comune e i secondari. Per evitare danni accidentali, gli specchietti regolabili elettricamente si ripiegano da soli verso l’interno quando chiudi l’auto (e naturalmente quando usi l’apposito comando di regolazione). Quando sono ripiegati, proteggono anche gli eleganti indicatori di direzione integrati. A livello meccanico la maggiore novità è sicuramente costituita dall’adozione del nuovo tre cilindri da un litro, disponibile sulla gamma Fiesta in configurazione aspirata da 80 o turbo da 100 Cv. In configurazione da 100 Cv assicura ottime prestazioni pur rimanendo piuttosto parco a livello di consumi. Il 3 cilindri 1.000 di cilindrata
ha por-
tato a Ford per due anni di seguito il premio come Miglior Motore dell’anno (2012-2013) dimostrando ampiamen-
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O N T H E R O A D
“II propulsore da 100 Cv assicura ottime prestazioni pur rimanendo piuttosto parco a livello di consumi.”
36
del motore ai medi regimi. A questo
migliorare il feeling e la sicurezza
ai comandi dell’acceleratore, e regala
si aggiungono una serie di soluzioni
sulla Fiesta sono montati servosterzo
brio e dinamismo nella marcia citta-
specifiche per il tre cilindri da 1.000
elettrico e freni a disco anteriori. Alla
dina e prestazioni più che accettabili
cc caratterizzato da ingombri ridotti e
guida della rinnovata Fiesta si trova
anche sui percorsi più veloci. A velo-
assenza di vibrazioni. Dal punto di vi-
conferma delle precedenti valide doti
cità autostradale il regime del motore
sta delle sospensioni in Ford si è scel-
di telaio e sospensioni, abbinate ora a
è contenuto a circa 3.000 giri/minu-
to di adottare schemi che alla sempli-
un motore decisamente brillante e ap-
to. E questo con un cambio a cinque
cità costruttiva associassero grande
pagante anche dal punto di vista del
marce
efficacia e piacere di guida. Per que-
sound emesso allo scarico. Pur con un
allungata, scelta condivisibile anche
sto dunque si è scelto uno schema
regime di minimo bassissimo e qual-
per la facilità di innesto dei rapporti e
McPherson all’anteriore e a ruote in-
che vibrazione di troppo a freddo, il
la leggerezza della frizione riscontrate
terconnesse al posteriore mentre per
nuovo EcoBoost reagisce velocemente
nel corso della prova. La versione in
dalla
rapportatura
piuttosto
prova, 1.0 EcoBoost da 100 Cv in allestimento Titanium e priva del sistema
37
start&stop, costa su strada 15.750 euro mentre se ci si accontenta di due porte in meno si possono risparmiare 750 euro.
Dettaglio delle comode sedute anteriori della nuova Ford Fiesta
38
39
H I S T O R Y
40
L
a piccola utilitaria Fiat nacque nel
sua breve parentesi al vertice della Fiat. Il
tà. Semplicità significò l’adozione dei vetri
1980 e aveva come suo primo scopo
disegno della carrozzeria e degli interni furo-
piatti (intercambiabili sul destro e sinistro),
quello di rilanciare la Fiat nel settore
no il frutto dello stile di Giugiaro, che ormai si
delle saldature a vista sul tetto, le sospensio-
nel quale l’azienda torinese da sempre era
era affermato non solo come designer di au-
ni posteriori a balestre, i sedili realizzati con
maestra: quello delle piccole utilitarie. Nono-
tomobili ma anche come partner delle case
una intelaiatura tubolare ricoperta di tessu-
stante i restyling, la 126 (1972) e la 127
automobilistiche nello sviluppo di un proget-
to, il largo impiego della lamiera a vista all’in-
(1971) cominciavano a segnare il passo e la
to. Proprio a Giugiaro FIAT chiese di realizza-
terno dell’abitacolo e soprattutto la mitica
rivoluzione Uno sarebbe arrivata solo tre
re una piccola vettura, economica da produr-
tasca a marsupio al posto della plancia, con
anni dopo. A perorare la causa di questo
re e da mantenere. Le linee guida del
la strumentazione e i comandi riuniti in un
nuovo modello fu Carlo De Benedetti, nella
progetto furono dunque semplicità e pratici-
unico blocco. Praticità significò, ad esempio,
La storia è qui La Panda non ha intenzione di estinguersi
la cerniera della portiera anteriore a vista
rimossa per sfruttare al massimo lo spazio.
(coperta da un pezzo di plastica) che permet-
Se le soluzioni adottate per la carrozzeria e
teva un maggiore angolo di apertura della
gli interni erano innovative per Fiat e più vici-
porta e le fiancate dipinte nella parte bassa
ne alla mentalità francese (Citroen 2 CV e
con una vernice resistente ai graffi. La Panda
Renault 4) per quanto riguarda la meccanica
fu la prima vettura italiana di grande diffusio-
si decise di andare sul sicuro puntando su
ne con gli interni trasformabili come solo le
due “cavalli di battaglia” del gruppo: il bicilin-
più recenti monovolume sanno fare. La pan-
drico in linea raffreddato ad aria da 652 cc di
ca posteriore poteva diventare all’occorrenza
derivazione 126 e il quattro cilindri in linea ad
una culla, la base di un letto e poteva essere
aste e bilancieri che equipaggiava 127 e
41
Figlia degli Anni ‘80, la Fiat Panda è divenuto uno dei modelli più famosi e di successo del marchio torinese
H I S T O R Y
42
A112. Le due versioni vennero indicate con i
era spesso solo più apparente che reale, nel
45, con il 50% di cavalli in più, poteva affron-
numeri “30” e “45”, che indicavano la poten-
senso che i risparmi erano stati fatti a scapito
tare senza grossi patemi anche i trasferi-
za del motore. La vettura piacque fin da su-
dell’estetica ma non della robustezza e della
menti autostradali. Nel 1982, per rispondere
bito. A dire il vero all’inizio a qualcuno sem-
funzionalità. Le prestazioni offerte dal moto-
alle esigenze della clientela che chiedeva
brò un po’ “fragile” e spartana, ma questi
re bicilindrico erano per forza di cose limitate
maggiore comfort, venne presentata la ver-
timori furono ben presto superati. La vettura
e la rumorosità elevata (aumentava ancora
sione 45 super, che montava il cambio a 5
si rivelò affidabile e robusta e anzi, a molti
di più accendendo il riscaldamento), ma più
marce. Le finiture erano più curate e i sedili
apparve chiaro che la semplicità delle finiture
che sufficienti per l’uso urbano. La versione
meglio imbottiti. Si poteva finalmente avere
la vernice metallizzata. Nel 1983 venne pre-
fuoristrada con trasmissioni molto più sofisti-
903 cc: un 767 cc da 34 cavalli derivato dal
sentata la versione 4x4, realizzata in collabo-
cate spesso si piantavano. Nel 1986 giunse
903 cc (riservato alla versione d’ingresso
razione con l’austriaca SteyrPuch. La tra-
l’unico restyling significativo. All’esterno i
“Young” e abbinato al cambio a quattro mar-
smissione integrale si innestava tirando una
cambiamenti riguardarono soprattutto il di-
ce) e un 899 cc da 40 cavalli (cilindrata e
leva sul tunnel. Coerentemente con lo spirito
segno dei paraurti, la parte bassa delle fian-
potenza scelte per rientrare negli scaglioni
del progetto era estremamente semplice,
cate, la mascherina e ilportatarga, che ven-
fiscali ed assicurativi di alcuni paesi). La ver-
mancando il differenziale centrale, poteva
ne integrato nel paraurti. La rivoluzione più
sione 4x4 in seguito passò al Fire 1108 da 50
essere usata solo fino a 60 km/h. Il motore
significativa fu a livello meccanico, i vecchi
cavalli, il motore più potente montato sulla
era il 965 cc dell’A112 Elite, mentre il cambio
motori lasciarono il posto alle moderne unità
vettura e praticamente l’unico negli ultimi
era quello a 5 marce della versione normale
della serie “Fire”, proposte in due versioni, da
anni di produzione, quando le normative an-
ma, in virtù di un rapporto al ponte più corto,
34 (767 cc) e 45 (999 cc) cavalli. Cambiava
tinquinamento imposero l’abbandono prima
diventava un quattro marce con una prima
anche la denominazione, le due versioni di-
dei motori più piccoli e poi del glorioso aste e
molto corta. La versione 4x4 divenne l’acqui-
vennero note come “750” e “1000”. Gli alle-
bilancieri da 900 cc, che aveva fatto il suo
sto ideale per chi abitava in montagna. Gra-
stimenti erano L (rimpiazzato poi da Young),
esordio quasi cinquant’anni prima sulla ’600.
zie alla leggerezza della carrozzeria era l’ide-
CL e Super. Più tardi fecero la loro ricompar-
Altre due versioni degne di nota furono la
ale per spostarsi sulle strade innevate, dove
sa i motori ad aste e bilancieri derivati dal
Diesel, equipaggiata con il 1300 aspirato del-
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H I S T O R Y
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la Uno ma depotenziato a 37 cavalli e la Se-
lari vennero rimpiazzati con altri tradizionali.
no. La versione 4x4 poteva montare un incli-
lecta, che invece montava il 1108 Fire. La
Rimasero per un certo tempo sulla versione
nometro. I tappeti in gomma lasciarono il
versione Diesel era stata introdotta in rispo-
base “750 L” e sparirono quando questa ven-
posto a quelli in moquette e venne migliorata
sta alla “febbre da gasolio” dei primi anni ’80.
ne sostituita dalla “Young”. La vettura perse
l’insonorizzazione dell’abitacolo. In questa
La versione Selecta montava il cambio CVT
molta della sua praticità e flessibilità (la pan-
forma la Panda giunse quasi immutata al
della corrispondente variante della Uno. Fiat
ca posteriore era solo ribaltabile) ma guada-
2003, anno in cui venne cessata la produzio-
era stata pioniera nell’introdurre questo tipo
gnò in comfort. La plancia rimase quella a
ne. Nel 2000 festeggiò i vent’anni e conqui-
di trasmissione. Il restyling del 1986 coinvol-
marsupio, con un blocco strumentazione e
stò il record di modello Fiat prodotto più a
se significativamente gli interni. I sedili tubo-
comandi più grande e dal disegno più moder-
lungo. La vettura visse il suo momento mi-
gliore nella seconda metà degli anni ’80,
ma “Panda, se non ci fosse bisognerebbe in-
cose belle hanno una fine. Anche se il merca-
quando una versione 750, nei vari allesti-
ventarla” era diventato realtà, la Panda pote-
to dimostrava ancora di voler gradire la Pan-
menti Young, CL e Super era la più diffusa
va vantare un tasso di fedeltà della clientela
da, anche se alle normative sulle emissioni si
seconda macchina di famiglia, usata era la
incredibile per una utilitaria popolare. La pic-
sarebbe potuta adeguare con modifiche alla
classica “palestra” per neopatentati ed era
cola utilitaria era e continua ad essere la pre-
meccanica, la carrozzeria progettata alla fine
molto ricercata dal pubblico femminile che
ferita (nella versione 4x4) della gente che
degli anni ’70 non sarebbe stata più in grado
non poteva (o non voleva) acquistare una
abitava in località di montagna, che non vo-
di soddisfare le normative sulla protezione
Y10 o una Uno. Paradossalmente la Panda
leva spendere una fortuna in una moderna
degli occupanti in caso di incidente. Fu così
per un lungo periodo a cavallo tra gli anni ’80
fuoristrada, quando tutto quello di cui ha bi-
che nell’estate del 2003 la piccola Fiat ci ha
e ’90 subì la concorrenza di “sè stessa”. Negli
sogno è una macchina che non si pianti dopo
lasciato. In 23 anni ne sono state prodotte
’90 le vendite andarono lentamente calando,
una nevicata. Era e continua ad essere la
più di quattro milioni, quasi tutti gli italiani
anche perchè Fiat progressivamente smise di
preferita di tutte quelle persone abituate a
che oggi hanno più di vent’anni nella loro vita
commercializzarla in alcuni mercati. Rimase
dare il valore ai soldi, quelli che si chiedono
sono saliti su una Panda. Non sorprende dun-
comunque tra le vetture più vendute in Italia,
se valga la pena di spendere decine di miglia-
que che questo modello di casa FIAT ssia di-
nonostante la concorrenza della più moderna
ia di Euro per acquistare una vettura con la
ventata un mito, sia in Italia che all’estero
Cinquecento (1992), diventata poi Seicento
quale fare poche migliaia di chilometri l’anno.
(Giappone compreso). Prima di lasciarci, la
e nonostante Fiat avesse da tempo rinuncia-
Quelli che vogliono una macchina semplice,
Panda ha passato il testimone alla sua erede,
to a sostenere il modello attraverso campa-
perchè quello che c’è non si rompe e non ha
quella Nuova Panda ma questa è un’altra sto-
gne pubblicitarie. Un risultato sorprendente,
bisogno di manutenzione. Purtroppo tutte le
ria.
per una vettura che non offriva nessuno degli optional, come climatizzatore, servosterzo, airbags, ABS che in quegli anni si stavano diffondendo anche sulle utilitarie. Unica concessione al “lusso” fu l’introduzione dei vetri elettrici e della chiusura centralizzata sull’allestimento più costoso. In molti attribuiscono questo successo al prezzo basso. La Panda era la vettura nuova meno costosa in assoluto. In realtà il prezzo basso era la motivazione all’acquisto solo per una piccola parte degli utenti. Per gli altri “la Panda era semplicemente la Panda”, una macchina onesta, che non promette quello che non può dare. Lo slogan pubblicitario di tanti anni pri-
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rodurre una vettura in un solo
solo fortunato appassionato di opere d’arte
“unicum” della storia Lamborghini: anni or-
esemplare non è una cosa comune.
uniche al mondo. “Con la Lamborghini
sono un altro esempio arrivò attraverso la
In casa Automobili Lamborghini è
Aventador J abbiamo esaltato il DNA del no-
Lamborghini Jota del 1970, realizzata attra-
accaduto in occasione nel caso della Aventa-
stro marchio nella sua forma più coerente.
verso un capillare lavoro di riprogrettazione
dor J, unasupercar sportiva aperta. La Lam-
Questa automobile è senza compromessi
tecnica e di potenziamento della Miura. Ri-
borghini Aventador J è un’automobile rigo-
come solo una Lamborghini può essere”, ha
mase un pezzo unico, anche se diversi pro-
rosamente “aperta”, con l’esterno e l’interno
commentato Stephan Winkelmann, Presi-
prietari di una Miura fecero adattare esteti-
che si fondono in modo unico. I designer e
dente e Amministratore Delegato di Auto-
camente le loro auto alla Lamborghini
gli ingegneri di Sant’Agata, infatti, hanno
mobili Lamborghini. “La nuova Lamborghini
Jota. Storicamente la lettera “J” fa riferi-
deciso di dare un tocco inedito a questo mo-
Aventador J è la vettura aperta più radicale
mento alla regolamentazione della Federa-
dello rinunciando sia al tetto che al classico
nella storia di Lamborghini. Il nome nasce
zione Internazionale Sport Automobilistico
parabrezza. Questo tipo di esperienza limite
dalla nostra tradizione e la vettura unisce un
(FIA), il cui Allegato J definisce le norme
è tuttavia considerata di grande esclusività:
design non convenzionale all’innovazione
tecniche per le vetture da competizione dei
la Lamborghini Aventador J è infatti omolo-
tecnologica. Oggigiorno fronteggiamo di-
vari gruppi. La Lamborghini Aventador J è
gata per l’uso su strada ed è, come diceva-
verse regolamentazioni con spirito di sfida.”
una supercar rigorosamente sportiva e
mo in apertura, un one-off destinato a un
La Aventador J, non è però il primo caso di
“scoperta”, che unisce prestazioni elevate,
Esperienza estrema Dopo di lei, nient’altro. La Aventador J rimarrà un esemplare unico nel suo genere
pari a quelle dell’ Aventador, alla più intensa
permanente e le sospensioni pushrod, che
carbonio. La straordinaria competenza di
esperienza di dinamismo e potenza immagi-
uniscono l’enorme potenza a un comporta-
Automobili Lamborghini nel settore dei
nabile per un’automobile. La base tecnica
mento di guida estremamente preciso. Ov-
compositi in fibra di carbonio non si evince-
dell’ Aventador J deriva dal nuovo modello
viamente l’ Aventador J ha beneficiato enor-
però solo nella monoscocca d’alta tecnolo-
12 cilindri Lamborghini Aventador LP 700-4,
memente di questi contenuti tecnologici. Ne
gia, ma anche in numerose altre soluzioni
che al suo debutto nel 2011 ha subito affa-
fornisce prova la struttura portante a mono-
d’avanguardia. Rispetto ai tradizionali sedili
scinato il pubblico e la stampa con i suoi
scocca dell’ Aventador J e i roll-bar dietro i
in carbonio, infatti l’Aventador J è dotata di
straordinari contenuti tecnologici: l’innova-
sedili, realizzati con un progetto di costru-
sedili realizzati in ForgedComposite®, che
tiva monoscocca in fibra di carbonio che
zione innovativo. Inoltre l’assenza del tetto,
presentano inserti in tessuto di carbonio
sposa le caratteristiche di leggerezza con
di grandi superfici vetrate, del climatizzato-
flessibile, brevettato dai ricercatori della
quelle di massima rigidezza e sicurezza
re e del sistema di navigazione hanno ridot-
Lamborghini. Applicato per la prima volta in
strutturale; il nuovo propulsore 12 cilindri
to ulteriormente la massa complessiva della
campo automobilistico, questo tessuto alta-
che con 6,5 litri di cilindrata eroga 700 CV
vettura rispetto a quella registrata dall’A-
mente innovativo, detto “CarbonSkin”, con-
(515 kW) di potenza ed entusiasma per la
ventador LP 700-4, che con un peso a secco
siste in un composito di fibre di carbonio
sua reattività fulminea; il velocissimo cam-
di 1.575 chilogrammi risulta già estrema-
intrecciate che poi viene imbevuto di una
bio Lamborghini ISR, la trazione integrale
mente leggera grazie all’uso della fibra di
resina speciale, facendo ottenere una strut-
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tura tessile stabile e morbida nel tempo
ghezza di 4890 millimetri e la larghezza di
sterno della vettura mostra una cospicua
stesso, che come un tessuto altamente tec-
2030 millimetri (specchietti esclusi) si con-
presenza del colore nero dei componenti in
nologico si adatta perfettamente a qualsiasi
frontano con una altezza di appena 1110
fibra di carbonio a vista. Le minigonne net-
sagoma. L’intera plancia e parti dei sedili
millimetri. I punti più alti della vettura sono
tamente più larghe e il voluminoso diffusore
dell’ Aventador J sono rivestiti con questo
definiti dal retrovisore montato a periscopio
posteriore si mettono in raffinato contrasto
tessuto in carbonio di colore nero opaco.
su un braccio di supporto e dai due roll bar
con il rosso della verniciatura esterna. La
Naturalmente un progetto così estremo esi-
dietro i sedili. Al posto del classico parabrez-
tonalità, un rosso particolarmente intenso e
ge un design altrettanto inconfondibile, ca-
za si trovano invece solo due piccoli deflet-
dotato di un leggero effetto cromo, è stato
ratteristica imprescindibile per ogni modello
tori aerodinamici. Chi viaggia a bordo dell’
realizzato appositamente per questo model-
del Toro. I particolari stilemi che mettono in
Aventador J si troverà esposto all’aria come
lo. Ovviamente anche i cerchi sono stati
chiara evidenza la potenza e la forte perso-
chi guida una potentissima moto, e quindi
studiati in modo dedicato, con 20 pollici di
nalità di questa supercar italiana sono le sue
farà bene a indossare l’abbigliamento ido-
dimensione all’anteriore e 21 pollici al po-
superfici scolpite, definite con massima pre-
neo. La parte frontale della Lamborghini
steriore. I cerchi in lega d’alluminio con di-
cisione da linee nitide e spesso discontinue.
Aventador J è leggermente più stretta ri-
segno a cinque razze sono dotati di mono-
L’Aventador J esprime tutto lo spirito Lam-
spetto a quella dell’Aventador. Nel frontale
dado o fissaggio centrale nonché di un
borghini in forma pura, pur derivando da un
domina il voluminoso spoiler anteriore in fi-
inserto in fibra di carbonio, che funge da
progetto completamente nuovo soprattutto
bra di carbonio a vista, dotato di braccetti di
piccolo convogliatore per assicurare una
per quello che riguarda gli esterni. La lun-
supporto centrali e di “winglets” laterali. L’e-
ventilazione ottimale dei freni. Naturalmen-
te le porte dell’Aventador J si aprono verso
schienali dei sedili, per infine uscire dall’in-
all’esterno l’interno della vettura. In realtà
l’alto, sono decisamente più piatte di quelle
terno e raggiungere il cover del motore.
non si tratta di una copertura vera e propria,
dell’ Aventador e sono dotate di un piccolo
Unendo la parte frontale e posteriore della
ma di una incorniciatura che attraverso due
vetro laterale fisso. Le voluminose fiancate
vettura, la striscia colorata crea una separa-
grandi aperture mette in bella vista le due
posteriori si presentano come tradizione
zione visiva tra la zona del guidatore e quel-
bancate del possente V12 di 6,5 litri. Questo
Lamborghini vuole. In linea di massima il
la del passeggero. Il solo punto di interru-
componente presenta una nuova geometria
retrovettura si compone di soli tre elementi:
zione è dato dal pannello che comprende il
a X ed è realizzato in carbonio a vista. Un
il diffusore posteriore in fibra di carbonio, i
pulsante di messa in moto nonché gli organi
sogno per ogni appassionato di automobili.
quattro voluminosi terminali di scarico ed i
di comando per le luci e il cambio. Non sono
Non esisterà che questo esemplare unico e
gruppi ottici posteriori con lamp styling a Y
previsti né l’impianto di navigazione, né il
non verranno realizzati altri prototipi o
tipico di Lamborghini. Lo spoiler posteriore è
car-audio né il climatizzatore per ragioni di
esemplari per il museo Lamborghini. Il for-
fisso, coerentemente al principio di “Form
coerenza con le esigenze di leggerezza e
tunato e facoltoso acquirente diventerà pro-
follows function”, ed è di chiara ispirazione
con la natura di vettura aperta della Lam-
prietario della testimonianza più estrema e
racing, in quanto retto da due piloni collega-
borghini Aventador J. Sono invece presenti
più pura del DNA Lamborghini, nonché di un
ti con il diffusore. Rispetto all’Aventador LP
due display TFT programmabili, posti dietro
capolavoro di alta tecnologia automobilisti-
700-4, la esclusiva Aventador J presenta
al volante. Anche il cover del motore porta
ca.
paraurti anteriori e posteriori specifici. Entrambi sono dotati di alette in carbonio che fungono da deviatori di flusso, intervento mirato ad aumentare in maniera significativa la deportanza della vettura sia sull’anteriore sia sul posteriore. La forma esterna e quella interna dell’Aventador J si uniscono in modo naturale. D’altro canto l’esterno della vettura passa in modo fluido attraverso l’interno: una striscia dello stesso colore rosso della carrozzeria passa dal cofano anteriore ai due deflettori aerodinamici, continua poi sulla plancia e sulla console per scendere poi verso il tunnel centrale e risalire tra gli
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L
a nuova BMW HP4 e` la super-
cento, di solo 199 kg (il peso a secco
tempo, garantisce la qualità e l‟utilizzo
sportiva quattro cilindri di BMW
e´ 169 kg, sempre equipaggiata con
di materiali pregiati, tecnologia sofisti-
Motorrad. La HP4 e` la più leg-
Race ABS). Con il nuovo modello BMW
cata, studiata fino all‟ultimo dettaglio.
gera del segmento 1000 cc. La nuova
Motorrad dà seguito alla serie HP, pre-
Le motociclette high-performance di
moto nasce sulla base della BMW S
sentata nel 2005. L’acronimo HP signi-
BMW sono dei prodotti unici e per que-
1000 RR, in breve RR, con una potenza
fica “High Performance” che nella HP4
sto ogni motocicletta è contrassegnata
di 142 kW (193 CV) ed un peso, con
si traduce in agilità, potenza e dinami-
con un numero di serie HP4, che vie-
Race ABS e serbatoio pieno al 90 per-
cità di guida straordinarie e, allo stesso
ne inciso a laser in modo indelebile nel
La piuma di BMW BMW torna a dettare legge con la moto più leggera della categoria
53 piastra superiore della forcella. La HP4
di creare una moto pronta per la com-
che un pacchetto per il passeggero che
è la base di partenza, in termini di omo-
petizione e per la guida in circuito. La
comprende la sella e le pedane. Dyna-
logazione, per la partecipazione delle
copertura della sella del passeggero,
micDampingControl DDC: novità mon-
moto BMW alle competizioni sportive,
di serie, assicura il tipico look mono-
diale per le moto di produzione. Sulla
in particolare nelle categorie Superbi-
posto caratteristico delle gare. Per chi
HP4 è disponibile, per la prima volta su
ke e Superstock. Numerose innovazioni
desidera viaggiare con un passeggero,
una moto di produzione, un sistema in-
tecniche sottolineano l‟obiettivo perse-
a velocità più rilassate, BMW Motorrad
novativo per la ciclistica - questo sot-
guito dagli ingegneri di BMW Motorrad
offre -come optional ex fabbrica- an-
tolinea come la HP4 sia una vera “High
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Performance” - il veicolo infatti è dota-
anteriore con pinze freni monoblocco
esempio nelle partenze delle gare. Il
to di serie del DynamicDampingControl
della Brembo e con dischi freno flottan-
LaunchControl controlla la trasmissio-
DDC. Questo sistema permette di adat-
ti a nove supporti e con un Race ABS
ne della coppia, così da consentire la
tare - dinamicamente - alla guida del
ulteriormente perfezionato. Come in
massima coppia che la ruota posteriore
momento l´affondamento della forcella
passato, l‟ABS ha quattro modalità di
è in BMW grado di trasmettere mentre
a steli rovesciati e dell‟ammortizzatore
intervento differenti secondo la map-
la ruota anteriore si allegerisce. Il pi-
posteriore. Delle valvole di regolazione
patura selezionata: “Rain” con fondo
lota non deve così preoccuparsi trop-
a comando elettrico funzionanti sulla
stradale bagnato, “Sport” su strada,
po del dosaggio del gas controllando
base dei parametri rilevati dai senso-
“Race” per l‟utilizzo in circuito con
l‟accelerazione solo utilizzando la frizio-
ri adattano il setting allo stile di guida
pneumatici supersportivi e “Slick” per
ne. Inoltre, con il LaunchControl attivo,
e alle condizioni del fondo stradale. La
la guida in circuito con pneumatici slick.
il sistema non appena identifica il sol-
HP4 offre così il setting ottimale in ogni
L‟HP4 è equipaggiata al posteriore con
levamento della ruota anteriore riduce
situazione, compensa in modo quasi
un pneumatico 200/55 ZR 17. Il Con-
immediatamente la coppia del motore.
perfetto le compressioni originate dal
trollo dinamico della trazione DTC, già
In questo modo si evitano dei wheelie
fondo stradale assicurando così il mas-
presente sulla RR, è stato ottimizzato
indesiderati nella fase di accelerazione.
simo livello di trazione e sicurezza.
per la guida supersportiva. Nella mo-
Il sistema di cambiata assistita di serie
Nel 2009, con l‟introduzione del Race
dalità “Slick” il controllo della trazione
sulla HP4 permette al pilota di salire ra-
ABS sulla S 1000 RR, BMW Motorrad
può essere adattato, anche durante la
pidamente di marcia, quasi senza inter-
ha confermato il proprio ruolo di lea-
guida, al cambiamento delle condizio-
rompere la forza motrice. E sulla pista
der nel campo dei sistemi ABS. Per la
ni di aderenza secondo le necessità del
il sistema contribuisce a conquistare
prima volta, un sistema antibloccaggio
pilota. La HP4 è la prima motocicletta
preziose frazioni di secondo. Riduzione
e´ stato sviluppato appositamente per
di BMW Motorrad dotata del cosiddetto
di peso grazie alle ruote in lega fucina-
una motocicletta supersportiva. Con-
LaunchControl che, in modalità “Slick”
te, al supporto della corona alleggerito,
siderando
prevalentemente
supporta attivamente il pilota nelle
all’impianto di scarico in titanio e alla
sportivo su pista e su strade extraur-
l´utilizzo
partenze da fermo, per accelerare al
batteria a peso ottimizzato. I nuovi cer-
bane la HP4 è equipaggiata sulla ruota
massimo secondo l´aderenza, come ad
chi in lega a sette razze dal disegno fili-
granato e il nuovo supporto della coro-
la maneggevolezza della HP4. Il nuovo
ottimizzare la curva di coppia. La HP4
na alleggerito conferiscono alla HP4 un
impianto di scarico è munito di un si-
è equipaggiata con il motore quattro ci-
vantaggio di peso di 2,4 chilogrammi ri-
lenziatore ad interferenza tra i cilindri
lindri in linea raffreddato a liquido della
spetto alla RR. L‟impianto di scarico re-
due e tre e di una farfalla controllata,
S 1000 RR che eroga una potenza di
alizzato interamente in titanio consente
completati dal catalizzatore. Grazie al
picco di 142 kW (193 CV) a 13 000 g/
di risparmiare 4,5 chilogrammi rispetto
nuovo impianto di scarico e alla nuova
min e raggiunge un regime massimo di
alla RR e contribuisce ad ottimizzare
gestione del motore, è stato possibile
14 200 g/min. Analogamente alla RR, la coppia massima di 112 Nm è disponibile a 9 750 g/min. Nel regime tra i 6 000 g/min e i 9 750 g/min è aumentata sensibilmente la coppia. Nella modalità “Rain”, adesso, tra i 2 500 g/min e gli 8 000 g/min le curva di coppia e della potenza sono più dolci.
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La HP4 trasuda lo spirito BMW in ogni modo, anche attraverso la livrea decorata con i colori della casa Bavarese
www.motormediaSTYLE.it motormediA STYLE #11
DIRETTORE EDITORIALE Paolo Necchi paolo.necchi@motormedia.it REDAZIONE Via Antonio Stoppani 11, 23875 - Osnago (LC) tel/fax: +39 039 9289509 redazione@motormedia.it DIRETTORE VENDITE E FINANZA Raffaella Menegoni raffaella.menegoni@motormedia.it IN REDAZIONE Nicolò Rebughini nicolo.rebughini@motormedia.it Stefano Venosta stefano.venosta@motormedia.it
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