IL MENSILE per chi ama i MOTORI da corsa!
Anno II - numero 9
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 1, LO/MI
progetto V I T T O R I A
Con Tony Maione e il suo team nel Campionato Italiano Prototipi
in pista
in pista
Pastorelli pigliatutto
Comandini è tornato
in salita
Elena e il Cavallino
Il nuovo DVD con un’ora di immagini altamente SPETTACOLARI!
i l o a s ro! u E 10
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editoriale
www.motormedia.it motormediA 09 - LUGLIO 2010
DIRETTORE EDITORIALE Paolo Necchi paolo.necchi@motormedia.it REDAZIONE Via Fiume 13, 20059 - Vimercate (MB) tel. 039/9631137 - fax. 039/9631138 redazione@motormedia.it www.motormedia.it DIRETTORE VENDITE E FINANZA Raffaella Menegoni raffaella.menegoni@motormedia.it
Che noia questi piloti... Piloti?!
S
ono anni che bazzico, sotto varie vesti, i paddock di gare in pista, rally o salite e costantemente mi imbatto nella categoria peggiore che si possa incontrare per un addetto ai lavori: il “finto” pilota. Finto non perché non ne abbia la capacità (an-
che se spesso è cosi, ma questo è un altro discorso...) ma perché si presenta al cospetto dei suoi interlocutori come un eletto, colui che è capace di imprese mirabolanti alla guida di qualsiavoglia autovettura da corsa e, aspetto importante, sempre pronto a pontificare e a criticare tutto e tutti. Un elemento assolutamente privo di senso sportivo e umano
FOTO Claudio Signori, Foto Moretti, Fotospeedy Mario Chiarappa, Maurizio Tiveron, Biondo, Photo Zini, Tomazzoni
che non percepisce il livello di compassione che crea nei confronti di chi ha la sfortuna di incontrarlo e di dialogarvi, soprattutto se il soggetto a cui si rivolge ha un minimo di cognizione e conoscenza sull’argomento.
EDITORE PRS media s.a.s. di Paolo Necchi & C. Via Maroncelli 11, 20044 - Bernareggio (MB)
Piloti che raccontano gesta epiche (a dir loro) fatte con vetture improbabili o confrontandosi con chissachi, piloti che accusano di irregolarità le vetture degli avversari che risulta essere utile come prendersi le ferie per capire se è nato prima l’uovo o la gallina,
STAMPA Silea Grafiche - Via Marchesi 7, 31057 - Silea (TV) www.sileagrafiche.it
ma soprattutto piloti con cento caschi e cento tute ma che non hanno quello che più di tutto serve: passione e talento. Le gare sono prima di tutto talento e passione e tutti dovrebbero avere in mente che
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almeno uno dei due requisiti è necessario. Se non si possiede nemmeno uno dei due si può comunque “professare” ma di sicuro non “pontificare” pena altrimenti essere subito catalogati e rimanere alla storia non per meriti ma per demeriti. Immagino che si possa affermare che anche io posso o potrei far parte di questa categoria, e se così fosse mi auguro di imbattermi presto in qualcuno che me ne faccia rendere
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conto prima di rischiare di far parte di una categoria in cui io, ad oggi, proprio non mi riconosco. Avanti dunque con qualcuno che sia, se non proprio talentuoso, almeno consapevole dei propri limiti e capacità... Sempre che ne abbia!
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Paolo Necchi
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sommario
IN QUESTO NUMERO Fast Lane - News dal mondo delle competizioni a quattro ruote. ......................................... pag. 08
pag. 08
pag. 18
MotorMedia Team - Iniziative e novità riguardanti la nostra rivista. ...................................... pag. 11
in pista Pastorelli bastona tutti - A Zolder il secondo round del Maserati Trofeo ........................ pag. 12 Il voltafaccia delle corse - Marco Bonanomi senza peli sulla lingua..................................... pag. 18 Abarth, scuola d’assalto - Un’analisi a due voci del nuovo campionato dedicato ai giovani...... pag. 20 Progetto Vittoria - Anima partenopea nella scuderia di Tony Maione.................................. pag. 22 Il romano col...Tridente - Conosciamo Roberto Sperati, uno dei piloti del Maserati Trofeo....... pag. 26 Il sapore della vittoria - Stefano Comandini torna sul gradino più alto del podio. .................. pag. 30 Votati alle Clio - Il Team Alghisi raccontato dalla voce del suo patron.................................... pag. 34 Passioni di Sicilia - Vito De Pasquale ripercorre la sua carriera nel motorsport....................... pag. 36
pag. 20
pag. 26
pag. 34
in salita Faggioli di montagna - Simone Faggioli si aggiudica la 60^ Trento-Bondone.......................... pag. 38 Isolani a mitraglia - Il resoconto della 47^ Coppa Bruno Carotti.......................................... pag. 40
pag. 38
Elena e il Cavallino - Le emozioni di Elena Croce al volante della Ferrari F430 Challenge. ......... pag. 42 Vittoria d’infanzia - Adriano Zerla corona il sogno di vincere la Malegno-Borno..................... pag. 46
pag. 40 MotorMedia TV - Il “palinsesto” nella nostra Web TV......................................................... pag. 48 Racing on web - Il mondo delle corse nella Rete. .............................................................. pag. 50 In strada - MotorMedia ha calcato le strade con la Mercedes E 350 CDi e la Nissan Qashqai...... pag. 52 Flash Motori - Anticipazioni sulle auto e i prodotti in uscita................................................. Pag. 54
pag. 46
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Audi Sport Italia Campionato Italiano GT - Imola (04/07/2010) Foto: Claudio Signori
LA FOTO DEL MESE
fast lane MATTEO TORTA, DA ALAN A LINE RACE Cambio di team per il giovane pilota monzese della Formula Abarth
Dalla Alan Racing alla Line Race Technology. Matteo Torta cambia team e sceglie la compagine pavese per la seconda parte del campionato Formula Abarth 2010, prendendo il posto lasciato vacante dall’abbandono da Marco Moscato (approdato, a sua volta, alla BVM-Minardi). “Sono soddisfatto dell’accordo che abbiamo stretto con Matteo” conferma il Team Principal Ernesto Bellisari. Felice anche il giovane pilota brianzolo: “Per me è un piacere tornare a correre con Ernesto, Peo Consonni e tutti gli altri del team. Cercherò di non deluderli e di continuare nella strada dell’apprendimento”. Un riavvicinamento dovuto anche all’ottimo rapporto tra il team e Torta, i quali avevano già avuto modo di conoscersi grazie a due gare nella scorsa stagione, una in Formula Azzurra e una in Formula Renault 2000. La prima gara a Imola dopo il cambio di casacca è stato sfortunato: Torta ha infatti collezionato un 23° posto in Gara 1 e un ritiro in Gara 2 ma team e pilota guardan già con fiducia al prossimo round di Varano in programma a fine Agosto.
NON SONO PILOTI MA VINCONO A LE MANS
Nel team Felbermayr, vincitore di classe GT2 alla 24 Ore della Sarthe, gli ingegneri sono...tricolori Non sono solo i piloti quelli che vincono le gare. Dietro al trionfo di colui che fisicamente guida un’auto da corsa c’è sempre alle spalle una squadra, più o meno grande, che supporta e cerca sempre di mettere nella miglior condizione possibile il mezzo meccanico. Quest’anno alla 24 Ore di Le Mans ha vinto una Porsche in classe GT2, la blu-azzurra 997 GT3 RSR gestita dal team tedesco Felbermayr Proton, supportata ufficialmente dalla casa di Weissach e guidata da tre piloti professionisti come Marc Lieb, Richard Lietz e Wolf Henzler; i primi due, con la stessa vettura, stanno dominando anche la Le Mans Series 2010. Tra i componenti della squadra tedesca ci sono però due ingegneri italiani che lavorano da qualche anno con il team: Andrea Mercatelli e Tommaso Delfanti; il primo, ingegnere di pista della vettura vincitrice, è un volto noto e affermato nel mondo Porsche e in Italia è responsabile tecnico della Carrera Cup mentre Delfanti, cresciuto nella serie tricolore riservata alle GT3 Cup con cui ancora lavora sotto le insegne della GT Motorsport, si occupa della telemetria e acquisizione dati sulla 997 di classe GT2 #77. Soddisfazione ovviamente per entrambi: “A differenza delle ultime due stagioni dove abbiamo fatto ottimi tempi in prova ma eravamo meno consistenti in gara, quest’anno abbiamo sofferto sulla prestazione velocistica pura ma eravamo confidenti che in gara il gap con Ferrari e Corvette sarebbe stato più ridotto. Poi una gara solida senza problemi di affidabilità con ritmo sempre veloce e costante, gli ottimi piloti e una strategia perfetta ci hanno portato alla vittoria e al record di giri percorsi da una GT2 (338) a Le Mans, trionfando con 2 giri di vantaggio sul 2° e ben 12 sul terzo classificato!”
MM08
fast lane DOPPIO PODIO PER WHEELS RACING A Monza Venica e Veronesi si fanno valere nella Targa Tricolore Porsche
Un weekend di soddisfazioni e risultati positivi per il team varesino nel quarto appuntamento della Targa Tricolore Porsche corsosi nell’ultimo weekend di Giugno sul tracciato di Monza. Giorgio Venica ha colto un bel terzo posto nella gara riservata alla classe GT3 Cup, dove è rimasto a lungo in seconda posizione dietro all’imprendibile Vito Postiglione, per poi cedere negli ultimi giri a Bignotti. Buon risultato anche nella classe GT Open Cup: al via Soravito scalava in pochissimi metri diverse posizioni ma rimaneva coinvolto nell’incidente innescato da Broggian e quindi costretto a un rientro forzato ai box per la sostituzione dell’anteriore destra, tagliata nel contatto. Dopo la repentina sosta, il pilota tornava velocemente in pista scatenandosi in una decisa rimonta. Veronesi, intanto, manteneva la quarta posizione assoluta. Successivamente al pit-stop, Venica, che sostituiva al volante Soravito, con un’ottima performance risaliva fino alla nona piazza e sesta di classe. Purtroppo, a causa di una foratura a soli tre giri dalla fine, vedeva sfumare la possibilità di prendere punti preziosi per il campionato. Pierluigi Veronesi, invece, risolto il problema tecnico, si portava velocemente a ridosso del terzetto di testa, andando a terminare una gara combattutissima con il secondo posto di classe e il quarto assoluto. Questo gli valeva il secondo gradino del podio in GT3 Cup.
FULGENZI IN CRESCITA
Ottima prestazione a Imola per il pilota marchigiano Gara dopo gara l’apprendistato continua. Enrico Fulgenzi, dopo essersi aggiudicato il titolo nella Cayman Cup 2009, è approdato nella più blasonata ma anche più tosta Porsche Carrera Cup Italia con il team Petri Corse. Il pilota di Jesi, dopo uno sfortunato doppio ritiro nella prova di apertura di Misano, non ha preso parte alla trasferta di Brno (Repubblica Ceca) e al round di Adria, per poi tornare al volante della 997 GT3 Cup nel round di Imola. E proprio sul tracciato “Enzo e Dino Ferrari” Fulgenzi ha colto un 8° posto in Gara 1 mentre nella seconda manche è salito sul podio con un ottimo 3° posto. Con questa iniezione di fiducia Fulgenzi guarda positivo per i prossimi round di campionato, a partire dall’appuntamento del Mugello di fine Luglio.
RICORDANDO FLAVIO Una associazione dedicata ai rally
Si è costituita la “Associazione Flavio Guglielmini”. L’iniziativa, nata grazie ad un gruppo di amici di Flavio Guglielmini, ha subito ricevuto il favore dei familiari del compianto navigatore di Seravezza, scomparso tragicamente un anno fa. Oltre ai numerosi amici e tifosi di Flavio e ai colleghi della scuola di pilotaggio 4 Wheels, all’associazione hanno già aderito numerosi esponenti del mondo rallystico come Carlo Cassina e i campioni italiani Paolo Andreucci e Anna Andreussi. Presidente è stato eletto il cugino di Flavio, Riccardo Guglielmini. Online il sito internet www.flavioguglielmini.it, attraverso il quale è possibile informarsi sui progetti e le iniziative dell’associazione.
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NOLEGGIO E ALLESTIMENTO VETTURE DA CORSA ASSISTENZA IN GARA HOSPITALITY
Mitsubishi Lancer Evo IX MITSUbishi lancer Evo X ABARTH GPunto SUPER2000
I V E T A D I F F A n team A U cente! vin
HRT MOTORSPORT - via Balegante, 12 - 31039 Riese Pio X (Tv) - Tel. 0423.485085 - Fax 0423.756942 WWW.HRTMOTORSPORT.IT
motormedia team ADRIA COME L’AFRICA, BEST LAP...INFUOCATO!
Una temperatura prossima ai 40°C e tanto divertimento nella terza giornata dedicata agli abbonati Caldo! È stato lui il protagonista principale Sabato 3 Luglio ad Adria, dove si è svolto il terzo appuntamento dedicato all’iniziativa nata in collaborazione tra MotorMedia e Best Lap. Quattro i partecipanti in questo round per recuperare la data annullata del 12 Giugno: Daniela Lanza, Elisa Mamotti, Stefano Polizzi e Giovanni Liggia hanno tutti debuttato per la prima volta in pista al volante della piccola ma pepata Kia Rio Cup da 160 cv, coadiuvati da Fabio Magnani e dagli altri istruttori. Qualche timore iniziale, soprattutto per le due ragazze, è presto svanito trasformandosi in divertimento e voglia di guidare a oltranza! Al termine i riscontri cronometrici sono risultati un po’ distanti rispetto al tempo di riferimento fatto segnare da Magnani (1’44”08) ma l’obiettivo principale, quello di vivere una nuova esperienza divertendosi in assoluta sicurezza, è stato pienamente raggiunto; il migliore dei partecipanti è risultato così Polizzi in 1’50”13, seguito da Liggia in 1’54”12, Lanza con 1’54”47 ed infine la giovanissima diciannovenne Mamotti che ha fermato il cronometro a 2’10”53. Queste le parole di Stefano: “Mi sono sentito come un bambino a Disneyland! Non avevo esperienza ma ho trovato subito feeling con la vettura, precisa negli innesti e pronta alle mie correzioni, nonchè molto intuitiva. Da rifare assolutamente. Non abbiate paura, ascoltate le indicazioni degli istruttori, che si sono dimostrati assolutamente qualificati! Complimenti a tutto lo staff ed al mitico Fabio di MotorMedia!”. Daniela è rimasta entusiasta: “La vettura è ottima, adatta per i neofiti e per divertirsi. Dar sfogo alla voglia di guidare senza limiti nel rispetto della sicurezza, il poter sentire l’auto tra le mani e ad ogni giro provare sempre più divertimento e voglia di continuare... Bellissimo, non sarei più scesa dall’auto!”. Contenta e felice anche Elisa: “Non ero mai stata in pista. Riguardo al circuito, se vedendolo prima su carta lo temevo un po’, dopo aver preso la mano grazie agli istruttori, ho abbandonato la paura e ci ho preso gusto, incominciando ad esaltarmi e sentire l’adrenalina in corpo! Le persone dello staff si sono dimostrate molto gentili, attive, interessate e simpatiche, tenendo conto che hanno dovuto sopportare la mia incapacità nella guida! Completamente differente lo stile tra strada e pista, soprattutto nell’affrontare le curve. Tenendo conto che sono una neo-patentata e che avevo una paura folle prima di iniziare, mi sono trovata molto bene, un’esperienza sicuramente positiva! Unico effetto collaterale: rischia di diventare una droga! Il massimo che vi può succedere è che vi facciate quattro risate perchè spegnete l’auto o perchè, facendo i kamikaze, vi trovate fuori pista in testacoda... Grazie a tutto lo staff, a MotorMedia, a Fabio e a tutti coloro che mi hanno permesso di partecipare a questa bella ed emozionante esperienza”. Prossimo appuntamento con Best Lap Sabato 24 Luglio... Sarà ancora caldissimo!
POCHI CAVALLI MA TANTO DIVERTIMENTO Partecipazione straordinaria del Direttore alla Rieti-Terminillo su una Peugeot 106
MotorMedia ha partecipato in doppia veste alla 47^ Coppa Carotti, gara valida per il CIVM e CEM. Oltre a presenziare con la propria Club House per la distribuzione della rivista, il nostro editore Paolo Necchi ha partecipato alla gara al volante di una Peugeot 106 Gr.N. Per lui era la quarta partecipazione alla manifestazione da tutti considerata come una delle più belle gare in salita. Il risultato finale è stato un 3° posto che poteva essere una piazza d’onore sfuggita solo per poco più di 1” di distacco. “Mi sono molto divertito – ha commentato Necchi – e si è visto, come in tutte le categorie, che la lotta per la vittoria è sempre molto accesa”. MotorMedia sta inoltre allestendo una propria vettura che presto sarà oggetto di interessanti novità per i nostri appassionati lettori.
MM11
in pista
Pastorelli bastona tutti
Emozioni senza esclusione di colpi nel secondo appuntamento del Maserati Trofeo GranTurismo MC 2010. Nicky Pastorelli si è aggiudicato entrambe le manche mentre Jonathan Sicart ha dominato la classe GT4. Testo: Fabio Magnani
D
Foto: Mario Chiarappa - Maserati
opo la gara di apertura di stagione di-
entry list, nella quale figuravano nomi d’ecce-
campione di 3000 Euroseries, è riuscito nell’im-
sputatasi sul veloce tracciato di Mon-
zione, faceva presagire ad un weekend di gara
presa sfuggita all’ex pilota della Leyton House
za, il Maserati Trofeo GranTurismo
entusiasmante. Dopo la vittoria di Ivan Capelli,
andando a vincere entrambe le gare disputate
MC sbarcava per la seconda prova in calendario
VIP Maserati in Brianza, è stata un’altra guest
sul tracciato che fu fatale al compianto talento
sul tecnico tracciato belga di Zolder. Erano 15
star Maserati ad essere protagonista; Niki Pa-
canadese Gilles Villenueve. Il circuito belga, con
le vetture Maserati presenti in terra belga e la
storelli, italo-olandese ex pilota di Champ Car e
il suo nastro d’asfalto stretto e le sue scarse vie di fuga, metteva in risalto la classe e l’esperienza di Pastorelli, il quale in entrambe le manche ha comunque dovuto dare il meglio di se per tenere a bada un gruppetto di piloti molto aggressivi capitanati dal nuovo leader di campionato Peter Sundberg. In una classe GT4 a ranghi ridotti la duplice vittoria di manche andava al pilota del Team JMB Stradale Jonathan Sicart che regolava il compagno Kutemann. Andiamo come sempre a vedere nel dettaglio come si è svolto il fine settimana. PROVE LIBERE Zolder rappresentava una novità per molti dei piloti presenti in pista dovendo affrontare il
MM12
in pista
Il podio di Gara 1. Da sinistra a destra: Kris Wauters (2°), Niek Hommerson (1°), il vincitore Nicky Pastorelli (fuori classifica) e Enrico Moncada (3°).
L’ultima chicane di Zolder vista dalla stessa prospettiva di Niek Hommerson. Il tracciato era sconosciuto per quasi tutti i piloti.
tracciato per la prima volta con l’incognita di
sessioni alle spalle dei primi tre e con distacchi
aspettative per due qualifiche altrettanto tira-
scoprirne direttamente “sul campo” tutte le
contenuti, soprattutto tenuto conto della loro
te erano alte ed infatti lo spettacolo in pista
insidie. Sin dalle prime tornate si capiva che Pa-
non conoscenza del tracciato. Da segnalare il
non è mancato. Nella prima sessione Pasto-
storelli, pur veloce ed esperto, avrebbe trovato
capottamento durante la seconda sessione, per
relli, forte dell’assenza in griglia di Sundberg
un osso duro nello svedese Sundberg, il quale
fortuna senza conseguenze fisiche, che ha visto
faceva segnare la pole position con il tempo di
in entrambe le sessioni faceva infatti registra-
protagonista Maggi, il quale perdeva il controllo
1’40”769, distanziando i suoi diretti avversari
re il miglior crono davanti all’ex campione di
della propria Trofeo MC e concludeva il conse-
impegnati in una lotta durissima a suon di giri
F.3000 e a Necchi. Alle loro spalle si distingue-
guente testacoda con un tonneau spettacolare.
veloci che ha visto ben sei piloti contendersi la
vano gli equipaggi Smurra-Piancastelli e soprat-
Molti danni alla vettura e la necessità di utilizza-
piazza d’onore divisi da meno di mezzo secon-
tutto l’ospite e cantante Kris Wauters, conosci-
re il muletto nelle sessioni successive.
do. Alla fine a spuntarla è stato a sorpresa il belga Hommerson, riuscendo così a strappare
tore del tracciato belga e già partecipante ad alcune gare del Trofeo Maserati nel 2005 e nel
PROVE UFFICIALI
la prima fila inseguito nell’ordine da Zumerle,
2006. Per entrambi i piloti italiani due buone
Dopo due turni di libere molto combattuti le
Piancastelli, Sperati, Necchi e Wauters. In clas-
MM13
in pista se GT4 la pole andava nelle mani del veloce Sicart che regolava senza difficoltà Kutemann. A fine sessione, come da regolamento, a seguito dei controlli effettuati sugli pneumatici dai tecnici Pirelli, venivano riscontrate delle “spiattellate” sulle vetture del poleman Pastorelli e su quella di Moncada che venivano così retrocessi in fondo allo schieramento. La seconda sessione di qualifica vedeva scontrarsi i due big Pastorelli e Sundberg ma era sempre il primo, complice anche una prematura foratura dello svedese, ad avere la meglio e ad ottenere la seconda pole position consecutiva con il tempo “monstre” di 1’40”197. Dietro di lui un ottimo Ardagna seguito da Wauters, Sundberg e Necchi. Da segnalare che la sessione è stata
Kris Wauters, cantante del gruppo “Clouseau” è stato uno degli ospiti di Maserati nella gara belga. Non nuovo a queste esperienze, Wauters si è ben difeso tutto il weekend rimanendo nella zona alta della classifica.
compromessa, verso la sua metà, dalla pioggia che ha così impedito a tutti i piloti di poter
deva subito la testa scattando benissimo dalla
prendeva la leadership di gara sopravanzan-
migliorare i propri riferimenti cronometrici.
terza fila. La sua fuga durava però molto poco
do Hommerson. Ottima era anche la rimonta
Anche a fine della seconda sessione veniva
dato che già al secondo giro, a causa di una
di Moncada, anche lui partito dal fondo dello
effettuato il check dai tecnici della Pirelli tro-
perdita di aderenza, sbandava e nel tentativo
schieramento, che a suon di giri veloci e sor-
vando “irregolari” La Mazza e Frazza, entram-
di rimettere in linea la sua Trofeo MC veniva
passi si portava presto a ridosso dei primi; al-
bi autori di bloccate che compromettevano lo
centrato violentemente dall’incolpevole Ar-
trettanto buona la gara del belga Hommerson
stato degli loro pneumatici e così retrocessi in
dagna che lo seguiva a pochi metri di distanza
e la prestazione di Wauters che si insediava
ultima fila.
in terza posizione. Tanti danni per entrambe
in terza piazza mantenendola fino alla ban-
le vetture coinvolte e un leggero infortunio
diera a scacchi. Problemi al cambio costrin-
GARA 1
ad un dito della mano per il venezuelano.
gevano al ritiro Piancastelli mentre un’usura
La prima manche si apriva con una partenza
Nel frattempo, dalle retrovie, partiva la gran-
eccessiva allo pneumatico posteriore sinistro
molto concitata. Era infatti Sperati che pren-
de rimonta di Pastorelli che già al nono giro
costringeva Necchi a ridurre l’andatura ed ac-
MM14
in pista
contentarsi del sesto posto. Ottima la gara di
il vero podio di Gara 1.
dente difficoltà con il setup della vettura, era costretto a rintuzzare gli attacchi di Necchi,
Zumerle, a lungo in odore di podio, che solo nel finale cedeva la posizione a Moncada. A
GARA 2
a sua volta pressato da vicino da uno Smurra
pochi giri dalla termine brivido per Pastorel-
La seconda manche partiva con Pastorelli
in gran spolvero ed autore del giro più veloce
li che accusava un breve malfunzionamento
in pole position, il quale prendeva subito la
in gara. L’inseguimento di Sundberg al leader
del cambio, imprevisto che lo costringeva a
testa della gara, e da un gruppetto di inse-
e la lotta a tre per il terzo gradino del podio
cedere nuovamente la leadership nella mani
guitori capeggiato da Ardagna che cercava di
erano i leit-motiv della seconda metà di gara.
di Hommerson. L’anomalia era però solo mo-
tenere il passo del battistrada. Alle spalle del
Ma non erano gli unici dato che la direzione
mentanea e l’olandese si riprendeva subito
veloce olandese si scatenava sin dai primi giri
gara si vedeva costretta ad infliggere un dri-
la prima piazza, per poi mantenerla sino alla
una lunga battaglia tra il venezuelano e Sun-
ve-trough a Hommerson e Petrini. Pastorelli
bandiera a scacchi. La gara dunque si conclu-
dberg il quale, malgrado un passo superiore,
riusciva con esperienza a concludere in pri-
deva con la vittoria di Pastorelli, seguito da
faticava ben undici giri prima di poter aver
ma posizione, malgrado i continui tentativi di
Hommerson, Wauters e lo stesso Moncada i
ragione del suo avversario e potersi lanciare
sorpasso effettuati dal suo diretto avversario,
quali, in virtù dell’invisibilità ai fini della clas-
all’inseguimento del leader. Sorpassato da
con solo mezzo secondo di margine sullo sve-
sifica di Trofeo di Pastorelli, rappresentavano
Sundberg al dodicesimo giro, Perez, in evi-
dese mentre alle loro spalle si infiammava la lotta negli ultimi giri, in particolar modo tra Necchi e Smurra a suon di sorpassi e tagli di variante. La classifica finale di Gara 2 vedeva dunque la vittoria di Pastorelli davanti a Sundberg, Ardagna, Necchi e Smurra. In virtù della non classificazione ai fini del Trofeo di Pastorelli sul podio “reale” ci finivano Sundberg, Perez e Necchi. Dopo due prove sono dunque Goldstein e Sundberg i leader della classifica Trofeo mentre Sicart conduce la speciale classifica riservata alle GranTurismo MC in versione GT4. Il prossimo appuntamento con il Maserati Trofeo Granturismo MC è previsto il 18 Luglio sul veloce ed impegnativo tracciato inglese di Brands Hatch. MM
MM15
in pista
OTTOVOLANTE BRANDS HATCH
capitale Londra, di ospitare il GP di Gran Bretagna
della Hailwood Hill per entrare poi nel tornante a de-
Brands Hatch è conosciuto dagli addetti ai lavori
di Formula 1 nel periodo compreso tra il 1964 e il
stra denominato Druids Bend. Si scende poi nuova-
come uno dei circuiti più tecnici a livello mondiale.
1986. Il circuito ha due possibili configurazioni: Indy
mente in pendenza alla curva Graham Hill Bend per
Costruito in una sorta di anfiteatro naturale, il trac-
e GP. La pista denota la sua difficoltà sin dal Brab-
poi curvare a sinistra nella leggera Cooper Straight,
ciato contiene molti cambi di pendenza e ondulazio-
ham Straight, un finto rettilineo in pendenza dove è
che corre parallela ai box. Il tracciato Indy prosegue
ni e permette agli spettatori una visuale eccellente
situata la zona paddock e i box. La curva seguente è
in questo punto affrontando parte della curva a si-
di quasi tutta la pista. Questi fattori hanno permes-
la Paddock Hill Bend, una curva a destra in notevo-
nistra Surtees per poi curvare a destra prima nella
so al circuito, anche grazie alla sua vicinanza con la
le pendenza. Successivamente si affronta il rettifilo
salita McLaren e poi in discesa nella Clark Curve che riconduce al traguardo. Il circuito GP affronta invece interamente la salita della curva Surtees per poi affrontare il Pilgrim’s Drop e la discesona Hawthorn Hill. Il tracciato cambia nuovamente pendenza affrontando la curva in salita a destra Hawthorn Bend e il rettilineo Derek Minter Straight, per poi rientrare a destra nella Westfield Bend e nella successiva piega a destra Dingle Dell arrivando poi al curvone a destra denominato Sheene Curve. Si entra così nel tratto finale del circuito che presenta una curva secca a sinistra, la Stirling Bend, un rettilineo, il Clearways, che immette il circuito GP in quello Indy affrontando la finale Clark Curve che porta sul traguardo. Il circuito era originariamente un campo di addestramento militare, poi trasformato da un gruppo di ciclisti, capitanato da Ron Argent, in un circuito in terra battuta adatto per gli allenamenti. La prima
MM16
in pista
Il podio di Gara 2. Da sinistra a destra: Gaetano Ardagna Perez (2°), Peter Sunberg (1°), il vincitore Nicky Pastorelli (fuori classifica) e Paolo Necchi (3°).
Grande lotta e vivacità sempre ai limiti. Qui vediamo Sundberg davanti a Necchi e Smurra, autori di una bella battaglia in Gara 2
gara venne fatta nel 1928 e fu infatti una 4 miglia
nuova gestione e degli ottimi rapporti della nuova
francese Jacques Laffite. Brands Hatch è purtroppo
ciclistica. Pochi anni dopo i motociclisti incomincia-
proprietà con la RAC il tracciato ospitò il “British
anche costata la vita al giovanissimo figlio di Surte-
rono ad usare il tracciato prima che lo stesso venisse
Grand Prix” ogni 2 anni in alternanza con il Circuito
es morto nel 2009 durante una gara della neonata
usato come parcheggio di mezzi militari durante la II
di Silverstone. L’11 luglio 1964 Brands Hatch ospitò il
Formula 2.
Guerra Mondiale.
primo Gran Premio ufficiale del Mondiale Formula
Nel 1947 fu costituita la Brands Hatch Stadium Li-
1, vinto da Jim Clark. Il circuito continuò ad ospita-
Il programma dell’evento sarà il seguente:
mited che si occupò di ristrutturare interamente il
re i gran premi, nonostante gli incidenti mortali alla
VENERDÌ
circuito creando una pista di pianta ovale adatta alle
Paddock Hill Bend di George Crossman, Tony Flory e
Prove libere 1:
11:05-11:45
gare automobilistiche. Nel 1951 fu corsa la prima
Stuart Duncan.
Prove libere 2:
15:00-15:40
gara della Formula 3. Il tracciato fu ingrandito nel
Dopo la morte di Jo Siffert, avvenuta nell’Ottobre
1954 con la creazione della Druids Bend, ottenen-
1971, il circuito fu dotato di maggiori impianti di
SABATO
do una lunghezza complessiva di 1,24 miglia. Inoltre
sicurezza e poté così continuare ad ospitare gare di
Prove Ufficiali 1:
09:45-10:05
furono costruiti i box e le tribune per gli spettatori.
Formula 1 oltre che competizioni delle serie Formu-
Prove Ufficiali:2
10:20-10:40
Brands Hatch ospitò poi nel 1956 la sua prima gara
la Ford e IndyCar. L’ultimo Gran Premio di F.1 corso
di Formula 2. Il circuito GP fu costruito nel 1959 e
a Brands Hatch risale al 1986 e fu vinto da Nigel
DOMENICA
ospitò il suo primo gran premio Formula 1 nell’ago-
Mansell, in una gara caratterizzata da un maxi-inci-
Gara 1:
10:45
sto del 1960, vinto da Jack Brabham. Forte di una
dente al via che causò la fine della carriera del pilota
Gara 2:
17:15
MM17
in pista
Il voltafaccia delle corse
Marco Bonanomi è uno dei migliori italiani che il motorsport tricolore ha visto negli ultimi anni ma non ha avuto le chanche che meritava. Ora in GT si sta togliendo belle soddisfazioni ma anche qualche sassolino dalle scarpe... Testo: Fabio Magnani
S
impatico, disponibile, giovane ma soprat-
mondo delle monoposto, Marco Bonanomi si è
Puoi vincere e dimostrare tutto quello che vuoi,
tutto veloce. 25 anni compiuti lo scorso
ritrovato catapultato fuori da questo parterre sen-
ma se non hai dietro persone del settore (e ce ne
Marzo, dopo stagioni di ottimi risultati nel
za un perchè ed ha quindi scelto, per proseguire
sono veramente poche, la maggior parte che si
la carriera, di approdare nel Campionato Italiano
spacciano per questi hanno solo un ottimo giochi-
GT con l’Audi R8 LMS ufficiale. Ma il forte pilota
no per ricoprirti di “fumo” per poi fregarti appena
lecchese, nonostante l’ottima stagione che lo sta
possibile) che si impegnano a tracciarti la strada
vedendo protagonista, ha ancora l’amaro in bocca
migliore per la tua carriera non vai da nessuna par-
per quanto “non” è riuscito ad ottenere e, senza
te. È molto triste da dire ma è la realtà che c’è al
peli sulla lingua, ci racconta la sua opinione.
giorno d’oggi, non solo in Italia ma nel mondo.
MM: Sei uno dei tre piloti italiani (insieme a Ricci
MM: Formula 3, Formula 3000, World Series, GP2
e Rigon) “sfortunati” che, nonostante gli ottimi
e poi...il nulla. Quest’anno sei tornato in un con-
risultati in monoposto ad alto livello, hanno sem-
testo importante come il Campionato Italiano GT.
pre fatto fatica a trovare un volante. Come spie-
Una scelta di ripiego in attesa di tornare in mono-
ghi questa vostra “trasparenza” per gli addetti ai
posto o una svolta nella tua carriera?
lavori e le squadre di caratura internazionale?
MB: L’anno scorso ho fatto di tutto per rimanere in
MB: Non mi sembra che c’è stata una trasparenza
monoposto: sono andato negli USA per un provino
nei nostri confronti da parte di squadre interna-
in Indy Light con Sam Schmidt segnando il miglior
zionali, anzi, penso che abbiamo un’ottima repu-
tempo sia sull’ovale del Kentucky che sul circuito di
tazione all’estero; il problema è sempre lo stesso
Putnam Park, ero convinto di poter correre lì, che
ed è il grande limite del motorsport: il Dio Denaro.
sarebbe stato un sogno e una svolta per me, ma
MM18
in pista
Bonanomi (a destra) sul podio in F.3 con Hamilton e Sutil, due nomi che ora battagliano in Formula 1...
ancora una volta ho dovuto prendere il biglietto di
MM: Quest’anno tu e Albuquerque formate una
gramma Driver Academy?
ritorno perchè non avevo sponsor e il team aveva
coppia di formulisti inusuale, al volante dell’Audi
MB: Domanda di riserva!? Come detto prima,
perso il 50% del budget da LucasOil. Ricordo che
R8 LMS ufficiale. Com’è stato il primo impatto al
trovo grandioso il progetto fatto per la F.3 e F.
è stato un boccone veramente amaro da mandar
volante di questa vettura Gran Turismo?
Abarth, ma allo stesso tempo trovo deludente il
giù. Non porto rancore per quello che è successo in
MB: Io e Filipe formiamo una bella coppia, è bello
Ferrari Driver Academy. La denominazione giusta
passato, io sono convinto che ho dato il massimo e
condividere la macchina con un pilota forte come
sarebbe un’altra... Mi vien da ridere vedere i nomi
quando dovevo dimostrare qualcosa l’ho sempre
lui, in pista e davanti al computer della telemetria
che hanno provato la F.1 per questo programma,
fatto; non ho mai vissuto con l’ossessione della F.1,
è sempre una lotta (costruttiva) alla ricerca della
è una presa in giro per me e tutti i miei coetanei
voglio correre e vincere, poi che sia monoposto,
performance perfetta! Il passaggio dalla monopo-
che si sono fatti vedere a suon di risultati e vittorie
GT o una vasca da bagno con le ruote poco impor-
sto alla GT non è stato traumatico, anzi, la guida
a livello europeo senza ricevere neanche i compli-
ta, il divertimento è portare al limite ogni cosa che
è molto divertente, curve che prima erano di 6a
menti dalla federazione. Un bel modo per tirare su
ti capita tra le mani...
full gas ora diventano curve impegnative dove si
talenti. Gridare al fenomeno quando uno segna il
fa la differenza. In più, in gara, puoi giocare con le
record di Fiorano ci stà, ma se poi mascherano vo-
MM: Quale tra le monoposto che abbiamo citato
“toccatine” ed è un fattore dove ci sto prendendo
lutamente il tutto con un’azione commerciale ben
in precedenza consideri più formativa e interes-
gusto eheh...
organizzata non dichiarando in quali condizioni si è svolto il test mi sembra veramente una barzelletta!
sante, anche parlando di costi, per i giovani? MB: Rapporto budget/formazione direi subito
MM: Qual’è la tua opinione sul lavoro che sta
In più successivamente i giornalisti ci abboccano...
la F.3, azzarderei a dire addirittura l’Italiano, ma
svolgendo la Federazione e Ferrari con il pro-
Semplicemente una delusione. MM
il livello dei piloti deve crescere. Questo è l’unico campionato che ha costi di gestione vettura relativamente bassi (a confronto di monoposto sopra-
Marco Bonanomi in azione a Spa-Francorchamps al volante della Dallara-Renault (World Series) nel 2008, stagione che ha corso sotto le insegne del team inglese Comtec Racing.
citate) e non si ha limiti di test. Esempio: ad Aprile c’erano piloti dell’Italiano che avevano già effettuato 15-20 giornate di prove nel giro di 3 mesi... Non so se rendo l’idea... MM: Il 2010 ha visto il ritorno importante della Formula 3 in Italia e la nascita di una categoria, la Formula Abarth, che si sta rivelando importante e di assoluto livello. Cosa ne pensi da “addetto ai lavori”? MB: È sicuramente un successo, sta andando tutto a gonfie vele e giù il cappello ha chi ha progettato e creduto nella realizzazione di questo bel progetto.
MM19
in pista in collaborazione con
Abarth, scuola d’assalto Il vero successo delle monoposto “made in Italy” quest’anno è senza dubbio attribuibile alla Formula Abarth. Scopriamo con due personaggi chiave della serie i segreti della monoposto e del campionato. Testo: Paolo Necchi
I
Foto: Claudio Signori - Fotospeedy
l Campionato Italiano Formula Abarth è sicu-
tra ACI-CSAI e piloti e che si inserisce all’interno
da anni Direttore della Scuola Federale Settore
ramente la categoria del momento e quella
del “progetto giovani” che sembra finalmente
Velocità. Sentiamo cosa ci hanno risposto.
su cui i giovani piloti, provenienti spesso dal
arrivato alla sua definitiva maturazione. Motor-
kart, devono fare affidamento per il loro proces-
Media ha chiesto un’opinione in merito a Raffa-
MM: Raffaele, tu che ne hai curato lo svilup-
so di maturazione. Un progetto completo che
ele Giammaria, tester e tutor della F. Abarth per
po, esprimi un giudizio tecnico sulla nuova F.
segna una svolta importante anche nel rapporto
conto della Federazione e a Cristiano Del Balzo,
Abarth. RG: La vettura è sicuramente molto più evoluta rispetto alle precedenti versioni di monoposto propedeutiche. Il costruttore Tatuus in questo ha fatto un ottimo lavoro prendendo molto spunto dall’esperienza maturata con la F. Renault 2000 e la “sorellina” 1600, mettendo a disposizione di Team e piloti un mezzo altamente performante e sicuro. A livello meccanico ed aerodinamico la vettura è ottima e consente velocità di percorrenza in curva non distanti dalla F.3. A tal proposito basti pensare che, malgrado i 40 cv in meno rispetto alla serie cadetta, come tempi sul giro l’Abarth non paga di media più di 4-5 secondi. Altra cosa molto importante da sottolineare è
La competizione non manca nella F.Abarth, una vettura che si sta rivelando sempre più azzeccata per i giovani provenienti dal kart.
l’utilizzo dello stesso tipo di coperture Kumho
MM20
in pista
Vicky Piria è l’unica presenza rosa del campionato e corre per la Tomcat.
per entrambe le serie, scelta questa fatta ap-
Passiamo ora la parola a Cristiano Del Balzo.
MM: Come si stanno comportando i giovani del campionato tenuto conto che si stanno ve-
positamente per consentire un maggior adattaMM: Che giudizio dai sulla nuova F. Abarth
dendo spesso incidenti pericolosi in gara?
da responsabile della Scuola Federale CSAI?
CDB: Per fortuna il problema è più circoscritto
MM: Per ottenere delle buone prestazioni, qua-
CDB: Il progetto della Formula Abarth lo
di quello che può sembrare ma non per que-
li sono gli aspetti da curare maggiormente?
vedo molto bene e penso che il numero dei
sto deve essere sottovalutato. Anzi. La maggior
RG: È una vettura che ha molto potere frenante
partecipanti e il livello dei piloti ne certifichi-
parte delle situazioni di pericolo di incidente
grazie all’impianto potente e all’ottimo livello di
no la validità. In generale, la CSAI ha fatto un
sono causate da tecniche di guida molto kar-
deportanza. A livello di regolazioni si è scelto di
grosso passo avanti con l’avvento di questo
tistiche che non posso essere applicate alla
dare un’ampia possibilità di personalizzazione
campionato dal punto di vista dello scouting
guida delle monoposto in virtù della maggior
del setup vettura ad ogni pilota senza però ecce-
di giovani talenti e che, rispetto alle vetture
velocità, dei contatti ruota a ruota più rischiosi
dere per ragioni di costi e per non rendere trop-
utilizzate precedentemente, sia stato notevo-
e dei conseguenti pericoli che ne conseguono.
po complessa la scelta a ragazzi spesso al loro
le anche lo step fatto in termini di sicurezza
Purtroppo sono ancora troppo giovani e spes-
primo anno in monoposto. Si lavora molto sulla
dato che l’attuale Tatuus ha tutti gli standard
so non hanno percezione della velocità. Dopo
meccanica, camber e altezza da terra, e soprat-
di una vettura di F.3. Occorre ora solo moni-
gli incidenti visti a Imola occorre una maggior
tutto sull’anteriore in generale. A livello di gui-
torarlo passo passo per evitare che si perda il
severità da parte delle Direzioni Gara nel san-
da, paga sempre una linea pulita anche perché,
bandolo della matassa e che sulle ali dell’en-
zionare certi “falli” mentre da parte nostra sarà
avendo il motore turbo che ha sempre un certo
tusiasmo iniziale si perda di vista l’obiettivo
cura intervenire facendo rivedere ai ragazzi gli
ritardo di risposta, occorre utilizzare sempre la
finale che è quello di creare una filiera, a
incidenti stessi e discutendone con loro le rela-
vettura “in coppia” per poterne sfruttare il mas-
costi accettabili, che porti i giovani verso il
tive motivazioni. Prima e meglio si interverrà su
simo del potenziale.
professionismo.
di loro e migliore sarà la loro maturazione. MM
mento nell’eventuale salto di categoria.
Nelle ultime gare si è assistito a incidenti gravi, spesso causati dalla foga e dalla poca esperienza dei protagonisti; a lato il volo di Marciello a Imola.
MM21
in pista
Progetto Vittoria
Una lunga chiacchierata con Tony Maione, personaggio unico all’interno del paddock del Campionato Italiano Prototipi dove il suo team “Progetto Corsa” è in continua ascesa. Testo: Fabio Magnani
L
Foto: Claudio Signori
a passione per il motorsport, la sim-
caffé napoletano che si può trovare sotto la
nopeo che partecipa al Campionato Italiano
patia, l’ambiente giovane, la determi-
sua hospitality. Sono questi gli ingredienti che
Prototipi e, quando il calendario non presenta
nazione di far bene e... l’immancabile
caratterizzano Progetto Corsa, il team parte-
concomitanze, anche ad alcune gare del Campionato Italiano Velocità Montagna. Al timone di Progetto Corsa c’è Tony Maione, simpatico personaggio che non si risparmia davanti al nostro microfono in una lunga e appassionata intervista. MM: Com’è nata l’idea di Progetto Corse? TM: Bella domanda! Progetto Corsa nasce nel 1999 con l’idea di poter dare supporto ai piloti neofiti senza punti di riferimento nel mondo del motorsport e come gestione sponsor nell’area della Campania, zona che in quei tempi era un po’ fuori dal fulcro di quello che era il mondo delle corse italiano. Siamo stati impegnati nel CIVT dal 1999 al 2006 con delle auto che acquistammo appositamente. MM: Tu hai corso molto in auto, in quali cate-
MM22
in pista
Maurizio Arfé sul podio di Magione, gara che ha visto il pilota che corre sotto le insegne di Progetto Corsa conquistare un ottimo secondo posto.
gorie e con che risultati?
MM: Come siete organizzati e quali sono i vo-
la serie nazionale dedicata alla barchette. Il
TM: Io iniziai nel 1989 facendo un po’ di tutto:
stri programmi 2010?
team è autonomo e possiede un proprio bilico
slalom, circuito, gare club ma senza mai se-
TM: Dal 2006 abbiamo focalizzato la nostra
con tensostruttura e personale specializzato. I
guire specificatamente un campionato. Dove
attenzione sul Campionato Italiano Prototipi
progetti per il futuro saranno sempre focaliz-
invece trovai terreno fertile furono le gare in
acquistando una Osella PA21-Honda (CN2) af-
zati al 100% sul CIP ma siamo presenti anche
salita dal 1998 al 2000, quest’ultimo anno vin-
fidandola a Maurizio Arfé. L’anno successivo
nel CIVM con Enrico Maione, disputando però
cendo la Coppa CSAI Classe 2000 e 3° assoluto
acquistammo altre due Osella e disputammo
solo 5 gare all’anno quando non ci sono conco-
di Gruppo N al volante di una Opel Astra; non
la stagione con Arfé, Beltratti e “Leo” mentre
mitanze con il calendario pista.
è un risultato di prestigio ma io ne sono ugual-
Osella ci affidò la gestione sportiva di Fabio
mente orgoglioso. L’ultima gara in ordine cro-
Francia, con il quale vincemmo il campionato.
MM: Per il tuo team hanno corso piloti impor-
nologico la disputai a Magione nel 2007 con
Negli anni successivi, fino al giorno d’oggi, il
tanti, tra gli ultimi Fabio Francia con l’Osella
una Peugeot 106 N5.
nostro punto di riferimento è sempre stata
ufficiale. Cosa pensi dei piloti, che come lui,
MM23
in pista non avendo budget non riescono proseguire la carriera malgrado gli ottimi risultati ottenuti? TM: Cosa dire? Purtroppo è sempre difficile trovare un pilota forte, capace e dotato di budget, cosa sempre più rara. Oggi come oggi trovare più di 100.000 € per disputare la stagione è difficile e la recessione economica non aiuta i ragazzi. Piloti forti ce ne sono molti ma la maggior parte rimane a piedi. Tornando a Fabio, è uno dei migliori ragazzi che abbia mai conosciuto, sia dal punto di vista personale che come capacità tecniche e velocistiche. Purtroppo il denaro è fondamentale, non c’è nulla da fare, e spendere l’equivalente di 10.000/12.000 € al mese per quello che, alla fine, è un divertimento è una cosa riservata a pochi. MM: Il Campionato Italiano Prototipi anche
Maurizio Fratti affronta la Variante Alta di Imola, una gara purtroppo sfortunata per lui e la sua Osella.
quest’anno è interessante e con molti iscritti, cosa pensi della Wolf, nome glorioso dell’au-
ni: il ventenne che non può ambire per que-
Tornando alla Wolf, onore al merito: hanno
tomobilismo?
stioni economiche a campionati più blasonati
una vettura ottima e all’avanguardia con un
TM: Una rinascita del Campionato Prototipi si
ma decisamente più costosi, come la Formula
pilota senza dubbio di livello, tutte cose che
è avuta nel 2006-2007 con l’impegno di Osel-
3 ad esempio, può gettare uno sguardo all’Ita-
sono molto positive nel nostro paddock.
la, una sorta di ringiovamento dell’ambiente.
liano Prototipi con un appeal diverso di quello
L’avvento della Wolf fa solo bene all’ambiente,
che si aveva dieci anni fa; quest’anno abbiamo
MM: Tre buoni motivi affinché un pilota scel-
anche per l’aver “portato dentro” piloti giova-
visto Giovanni Nava percorre questa strada.
ga Progetto Corsa?
MM24
in pista
L’Osella #50 di Maurizio Fratti impegnata a Imola. Progetto Corsa schiera tre prototipi del costruttore torinese.
TM: Un team giovane, aperto a 360° ad ogni
TM: Il mio sogno sportivo... Vincere un titolo
chè ci si è resi conto che, come rapporto peso/
tipo di iniziativa, un ambiente familiare, auto
italiano in ambito pista o montagna, rimango
potenza, con le CN4 3000 cc si avevano delle
competitive che hanno dimostrato sul campo
con i piedi per terra. L’ho fatto nel 2007 con
prestazioni maggiori a più o meno lo stesso co-
il loro valore all’estrema cura con cui vengono
Francia ma “a metà” in quanto avevamo solo
sto. Oggi come oggi, correre con le CN3 ha un
gestite e poi che dire...? Potrei dire altro ma
la gestione sportiva del pilota.
costo decisamente minore ma non ci si diverte a causa delle differenti prestazioni con le rivali.
non vorrei essere di parte. Stiamo crescendo e crediamo di aver già dimostrato, nel nostro
MM: Parliamo di categorie. La CN3 è una classe
Grazie a Osella c’è poi stato l’avvento delle CN2,
piccolo, il valore di quel che siamo.
che non ha preso piede, come mai?
un progetto su cui nessuno inizialmente avreb-
TM: Attenzione. La classe CN3 non è che non ha
be scommesso un euro ma che due anni dopo,
MM: Un sogno sportivo nel cassetto che vor-
preso piede anzi, era la classe regina negli anni
con Fabio Francia, ha consentito di primeggiare
resti realizzare?
90 poi purtroppo è andata a scomparire per-
davanti a vetture di cilindrata maggiore. Tanto di cappello. MM: Quanto ti pesa non correre e cosa ti ha spinto a fare il team manager? TM: Nonostante la passione ereditata da mio padre e che ha coinvolto anche mio fratello (che tuttora corre), sono riuscito a portarmi dall’altra parte della barricata. Oggi ho scoperto delle emozioni che non pensavo di trovare, la tensione è sicuramente maggiore quando i miei piloti scendono in pista per le qualifiche e la gara, emozioni che non provi facendo il pilota. L’ultima gara di Magione l’ho vissuta in maniera nuova, grazie all’ottimo risultato di Arfé. Ti dirò, non mi pesa non correre più, sono riuscito a trovare il giusto equilibrio; se dovessi soffrire troppo (all’inizio lo è stato, se vogliamo dire la verità) non avrei continuato. Ma grazie alle soddisfazioni avute sono contento della scelta fatta. MM
MM25
in pista
Il romano col...Tridente MotorMedia dedica un occhio particolare quest’anno al Maserati Trofeo GranTurismo MC. Ecco quindi uno dei suoi piloti protagonisti, Roberto Sperati, in un’intervista a tutto tondo. Testo: Paolo Necchi
M
Foto: Mario Chiarappa
otorMedia questa stagione se-
e l’altra, siamo andati nella capitale a conoscere
aspettative. Facciamoci raccontare da lui come sta
gue direttamente il Maserati Tro-
uno dei suoi protagonisti: Roberto Sperati. Pilota
andando.
feo GranTurismo MC attraverso le
veloce ed esperto, con un passato da fomulista, il
immagini trasmesse sulla piattaforma web e le
romano condivide con il siciliano La Mazza la sua
MM: Cosa pensi del neo Maserati Trofeo GranTuri-
esperienze dirette del Direttore Paolo Necchi. Ap-
GranTurismo MC Trofeo affrontando questa nuo-
smo MC a cui stai partecipando?
profittando di un momento di pausa tra una gara
va esperienza agonistica con molto entusiasmo e
RS: Si tratta sicuramente di un campionato monomarca molto interessante. Con la sua monogestione, garantisce che le vetture siano davvero uguali per tutti e questo lo rende particolarmente interessante e stimolante per un pilota. Il calendario, tra l’altro, prevede di correre su piste di altissimo livello che possono enfatizzare le doti del pilota. Il livello dei piloti è tutt’altro che basso e la competizione in pista sempre molto combattuta. La presenza poi di alcuni piloti stranieri arricchisce lo scenario della categoria. Complessivamente il mio giudizio è dunque molto positivo e devo fare i miei complimenti allo staff Maserati per l’intera organizzazione. MM: La tua carriera è lunga e hai guidato molte vetture. Raccontaci un pò le tue esperienze
MM26
in pista
al volante?
che ogni vettura che guidi, a prescindere dalla sua
aneddoto curioso vissuto durante una gara!
RS: In tutti questi anni di attività ho corso un po’ con
potenza, necessità di un periodo di apprendistato e
RS: Non basterebbe l’intera rivista per raccontare
tutto e ne sono molto felice. Ho guidato diverse vet-
di chilometri fatti prima di poterla definitivamente
tutto per cui mi limito a raccontarvi di una cosa che
ture dalle monoposto alle vetture GT sino ai proto-
avere sotto controllo. A qualsiasi livello non ti puoi
mi è successa durante la gara dei maggiolini (Fun
tipi e ovviamente in tutto questo ho avuto modo di
improvvisare e anche se sei un pilota esperto è ne-
Cup, ndr) che feci a Vallelunga nel 2001. Ero in testa
vivere esperienze sia positive che negative. Diciamo
cessario.
e mi sono fermato a fare il pi-stop quando manca-
che l’esperienza, nel suo complesso, ti aiuta molto anche a capire che non si finisce mai di imparare e
vano solo 4-5 giri al termine. Il meccanico che mi MM: Data la tua lunga esperienza raccontaci un
MM27
rifornisce mette volutamente poca benzina per con-
in pista sentirmi di ritornare in pista prima possibile ma sbaglia a fare i calcoli e resto senza benzina all’ultimo giro di gara terminando la gara solamente 4° fuori dal podio. Fu una delusione tremenda e anche una incazz… tremenda! MM: Come coniughi i tuoi impegni lavorativi con le gare? RS: Per fortuna la mia vita quotidiana lavorativa si coniuga bene con le gare in quanto gestisco l’azienda dei miei genitori occupandomi della parte tecnica che non mi porta via moltissimo tempo. Molto del mio tempo infatti lo dedico poi alla ricerca degli sponsor che sono fondamentali per il proseguo della mia carriera. A questo proposito voglio ringraziare ai sponsor la DPS srl, il Centro Scarpe, la Office Planet, la AR profumeria e la Fisioreal che sono coloro che mi stanno permettendo questa bella avventura nel Trofeo Maserati e senza i quali non poteri continuare i miei programmi sportivi.
di gara va sempre ricondotta al pilota, per cui è la
del sistema ABS e l’avere il servofreno mi sta crean-
sua testa che deve funzionare al meglio. Esistono
do non poche difficoltà di adattamento. Dopo tanti
MM: In questo ultimo periodo sono accaduti molti
poi casi in cui si verificano problemi tecnici non
anni di abitudine a pestare forte sul freno è diffici-
brutti incidenti con conseguenze gravi per i piloti.
prevedibili che innescano incidenti ma questa è
le per me cambiare questa tecnica. Per il resto la
Tu che eri stato coinivolto in un incidente pesan-
un’altra storia e si verificano molto di rado. Il potere
vettura è piacevole da guidare e non estremamente
te a Monza con la Superformula, cosa ne pensi in
sportivo dovrebbe intervenire duramente in questi
difficile anche se, come ogni vettura di derivazione
proposito?
casi impedendo che questi fatti pericolosi accadano
di serie, va interpretata. Se la “maltratti” non ottieni
RS: Gli incidenti accaduti di recente sono simboli-
troppo spesso.
nulla, esiste un modo di guidarla è quello è l’unico
ci del fatto che ognuno di noi ogni tanto dovrebbe
per ottenere buone prestazioni. Gara dopo gara mi
usare maggiormente la testa e qualche volta alleg-
MM: Cosa ti piace della tua Maserati Trofeo e cosa
sento sempre più a mio agio e sono pronto per ot-
gerire il piede evitando così rischi inutili che posso-
cambieresti se potessi?
tenere i giusti risultati.
no, come abbiamo visto, avere anche conseguenze
RS: Arrivando da vetture GT e monoposto sento la
fisiche importanti. La responsabilità di un incidente
mancanza di una frenata adeguata. Il non disporre
MM: Oltre al Trofeo Maserati hai altre gare in pro-
La Maserati Trofeo GranTurismo MC nella corsia box di Zolder. Con questa vettura Roberto Sperati corre nella stagione 2010. Il pilota romano divide l’abitacolo con Francesco La Mazza, siciliano doc da anni protagonista nei campionati italiani a ruote coperte.
MM28
in pista
gramma in questa stagione?
e a prescindere dalla macchina che guidi. I circuiti
RS: Al momento il mio vero obiettivo è poter con-
estremamente veloci ma poco tecnici, tipo Monza,
cludere la stagione nel Trofeo riuscendo a trovare
non mi piacciono molto in quanto poco selettivi.
tutte le coperture economiche richieste. Siamo in
Anche in questo purtroppo trovo sempre più spes-
un momento difficile per cui dovrò impegnarmi
so le caratteristiche da me gradite più nei tracciati
molto in tal senso. Vorrei fare di sicuro la 6 Ore di
esteri.
Vallelunga che è un classico delle gare di durata tricolori e mi piacerebbe poterla fare con una vettura
MM: In questa stagione corri con un compagno di
GT. Vedremo chissà magari riuscirò anche a fare
squadra molto simpatico. Come procede il vostro
altro…
affiatamento? RS: Andiamo d’amore e d’accordo. Francesco (La
MM: Hai corso spesso anche all’estero. Quali sono
Mazza, ndr) è una persona divertente e molto cara
le differenze principali tra l’ambiente italiano e
per cui sia umanamente che sportivamente mi tro-
quello oltreconfine nelle competizioni?
vo molto bene. Formiamo una coppia bilanciata e
RS: Non posso fare paragoni anche perchè in italia
questo ci dovrebbe aiutare a scalare la classifica
purtroppo è finito tutto. Poca gente in autodromo
nelle prossime gare dopo alcuni episodi sfortunati
mentre all’estero ancora circolano tanti appassio-
accaduti nei primi appuntamenti della stagione. MM
nati che la mattina arrivano in circuito con il pranzo al sacco e la famiglia, un contorno irrinunciabile per un pilota durante le gare. A me manca molto questa cosa e la scelta di correre nel Maserati Trofeo GranTurismo MC è stata anche dettata da questo aspetto. Per un pilota, a qualsiasi livello, è molto più piacevole correre in un contesto di appassionati che seguono le gare che non nel deserto che, ahimè, il 99% delle volte si vive negli impianti italiani. MM: Qual’ è il tuo circuito preferito e quello che ti piace meno? RS: Diciamo che il circuito mio ideale è tipo Imola o Mugello. Deve essere tecnico da guidare perché questa caratteristica ti da emozioni giro dopo giro
MM29
in pista
Il sapore della vittoria
Due podi negli ultimi due weekend della Porsche Carrera Cup Italia fanno tornare Stefano Comandini tra i protagonisti di questa stagione. Facciamo con lui il punto prima della gara del Mugello. Testo: Paolo Necchi
È
Foto: Claudio Signori tuazione con l’alfiere della AB Racing.
uno dei veterani del Porsche Carrera Cup
mente) e Imola lo ha visto tornare sul podio, due
Italia, anche se la parola “veterano” è
risultati (un 3° e una vittoria) che permettono al
un po’ esagerata, data la giovinezza del
romano di riavvicinarsi con 20 punti di distacco
MM: Stefano, questa stagione di Carrera Cup con
campionato che ha iniziato a calcare gli auto-
alla vetta della classifica detenuta dal leader Vito
la nuova vettura ti sta vedendo buon protagoni-
dromi italiani solo da quattro anni. Dopo l’otti-
Postiglione. Nella pausa tra la gara emiliana e la
sta. Cosa è cambiato rispetto al2009?
ma stagione 2009, Comandini ha iniziato un po’
prossima, che vedrà i protagonisti della Carrera
SC: La stagione non era incominciata di sicuro
in sordina la stagione in corso ma le ultime due
Cup Italia impegnati sul fantastico tracciato del
nel migliore dei modi. Nelle prime gare ho avuto
gare di Adria (con il meteo decisamente incle-
Mugello, abbiamo voluto fare il punto della si-
qualche grattacapo eccessivo nell’adattamento di questa nuova vettura e purtroppo anche la nuova direzione tecnica del team ha avuto le sue belle difficoltà, non conoscendo il prodotto Porsche, a trovare il giusto bandolo della matassa. Fatta dunque esperienza nei primi weekend e risolti i problemi di gioventù, ora sta andando decisamente meglio e lo dimostrano il terzo e il quarto posto ottenuti ad Adria ed il sesto ed la vittoria ottenuti nella gara di Imola. Grazie a questi risultati e a coincidenze fortunate siamo anche rientrati nel lotto dei piloti che possono ancora puntare al titolo e di questo
Stefano Comandini vola letteralmente sui cordoli della Variante Alta di Imola. Per il pilota romano un importante successo in Gara 2 che gli permette di riavvicinarsi al leader.
MM30
sono molto contento. In ogni caso va detto che da quest’anno il team Autocentri Balduina ha una
in pista
Il monsone estivo che si è scatenato ad Adria in Gara 2 ha portato bene a Comandini; il romano ha infatti colto il suo primo podio di questa stagione.
Stefano Comandini sul gradino più alto del podio di Gara 2 a Imola nella Carrera Cup Italia, dove ha preceduto Max Fantini ed Enrico Fulgenzi.
approccio molto più professionale grazie all’inseri-
dirittura ne ha persino troppo. Quella dello scorso
SC: I tempi sono proprio bui. Per questo io sono
mento di alcune figure di rilievo che si sommano
anno invece era molto sottosterzante al punto che
ancora di più costantemente alla ricerca di sponsor
al ritorno gradito di altre che si sono dimostrate
in alcuni casi sembrava di guidare una vettura a tra-
soprattutto da quando, proprio per la crisi econo-
fondamentali per fare quel salto di qualità che cer-
zione anteriore! È arrivata poi anche una bella inie-
mica, ho perso due importanti appoggi economi-
cavamo.
zione di cavalli che, oltre a giovare alle prestazioni
ci che mi seguivano e supportavano da quasi 10
della vettura come tempi sul giro, l’ha resa ancora
anni. È un vero peccato, ma fortunatamente sono
MM: Tra la vettura 2009 e quella attuale quali
più bella da guidare. Complessivamente dunque
riuscito a rimpiazzarli con qualche nuovo ingresso
sono stati i miglioramenti che ti sono maggior-
sono soddisfatto delle modifiche della MY2010
che mi ha consentito di ottenere il budget richie-
mente stati utili?
perché meglio si adatta al mio stile di guida.
sto dal Carrera Cup. La situazione però è molto negativa e per questo sto già lavorando per la
SC: In effetti la carreggiata più ampia nel frontale mi è stata molto di aiuto visto che prediligo una
MM: In questo periodo di crisi quanto tempo de-
prossima stagione affinché possa essere sempre
macchina che abbia un buon inserimento. Anzi
dichi alla ricerca degli sponsor e quanto pensi che
al via di questa categoria. In questo sicuramente il
devo dire che per il mio stile di guida questa ad-
correre in questa categoria ti sia d’aiuto?
pensiero va anche a Giacomo (Cappella, ndr) che,
MM31
in pista
come sempre, mi sta aiutando a correre per il suo
maturata in altre categorie mi rende sicuro del fat-
desisti. È questo lo stimolo che ti tiene legato alla
team e con il quale si è sempre più instaurato un
to che se un giorno dovessi passare in altre cate-
Carrera Cup?
rapporto di amicizia.
gorie non farei sicuramente una brutta figura. In
SC: Si, è assolutamente così. Voglio riuscire ad
altre serie, se hai la macchina migliore anche se
ottenere quello che mi sono prefissato! Più che
MM: Da molti anni sei impegnato in campionati
non sei il pilota migliore puoi vincere e questo è
testardo sono tignoso! Ho sempre voluto confron-
monomarca. Come mai questa scelta?
un concetto sportivo che non mi piace. Nella mia
tarmi con i più forti. Credo che sia meglio essere
SC: Praticamente ho sempre corso nei monomar-
mente vorrei vincere perchè sono più forte e non
il peggiore dei re, piuttosto che essere il re dei
ca. Il perchè è semplice: ho sempre voluto misu-
perchè dispongo della vettura più performante.
peggiori ed è per questo forse che il mio palmares
rarmi alla pari con i miei avversari. Non ho mai
Lo considero anche non troppo motivante per il
non è così ricco, ma è senz’altro più importante di
pensato ci fosse nulla di meglio per un pilota e per
pilota per cui dal mio punto di vista lunga vita ai
molti miei colleghi. Essere determinati è fonda-
la sua formazione. Il monomarca mi ha formato
monomarca!
mentale per raggiungere obiettivi ambiziosi, nello sport come nella vita, per cui considero questo
come pilota, quando ero più giovane, e mi ha insegnato a lottare con il coltello fra i denti in mezzo
MM: Qualcuno dice che sei determinato e te-
mio aspetto molto utile nel mondo del motorsport
a tanti piloti più esperti. Questa grande esperienza
stardo e finchè non ottieni quello che vuoi non
così come la voglia continua di confrontarsi con i
La Porsche 997 GT3 Cup (MY2010) di Stefano Comandini è preparata anche quest’anno da Autocentri Balduina di Roma, team diretto da Piergiacomo Cappella (il quale si divide tra team manager e pilota) che cura anche le vetture di Angelo Rogari e Alessandro Tedeschini.
MM32
in pista
migliori della categoria. MM: Un tuo desiderio sportivo?
Corse. Se fosse in un team diverso sarebbe ancora
sono legato al marchio tedesco e la vettura mi
più difficile batterlo. Vedo lui come vincitore della
è sempre piaciuta molto ma è ovvio che ci sono
Carrera Cup 2010.
molte auto che avrei piacere di guidare anche per ampliare il mio bagaglio di esperienza. Ve-
SC: Pur avendo praticamente sempre corso in campionati monomarca e quindi avendo parteci-
MM: Se potessi essere tu a decidere regolamenti
dremo, per ora sono qua poi chissà un giorno
pato solo a gare sprint molto combattute sin dai
tecnici e sportivi della categoria cosa cambieresti
magari cambierò casacca... MM
primi metri, vorrei tanto provare una gara di dura-
dell’attuale formula del campionato?
ta prestigiosa. Il primo pensiero è ovviamente ad
SC: A mio avviso, tutto sommato, va bene così.
una 24 ore come Nurburgring o Le Mans. In questi
Sono un pilota e quindi appartengo alla categoria
casi però è fondamentale parteciparvi con un team
di quelli che i regolamenti li deve rispettare e non
ed una macchina competitivi che abbiano grossa
scrivere. Li lascio fare volentieri agli altri, per il mo-
esperienza in materia. Penso sarebbe altrettanto
mento, magari un giorno passerò dall’altra parte
stimolante e un’esperienza senza dubbio indimen-
della barricata e riuscirò a rispondere più detta-
ticabile. Chissà, magari dopo essermi ancora tolto
gliatamente a questa domanda. Non è mai facile
qualche soddisfazione nella Carrera Cup ci farò un
trovare un giusto bilanciamento nei regolamenti e
pensiero serio.
il loro lavoro è tutt’altro che facile. Non si accontenta mai tutti e questo spesso crea polemiche
MM: Tra tutti i piloti della Carrera Cup quale è
inutili.
quello che consideri il più forte? SC: Nella stagione 2010 il pilota più forte è Posti-
MM: Se un giorno ti proponessero di correre
glione. Lo conoscevo da quando aveva corso nel
con una Ferrari accetteresti o hai deciso di ri-
mio team Auto In con le Renault Megane e si vede-
manere sempre fedele a Porsche?
va subito che era molto veloce. Nel tempo è anco-
SC: La Porsche, sino ad oggi, mi ha dato e mi sta
ra migliorato e ora è uno dei migliori del panorama
dando tante soddisfazioni, ma io sono un pilota
Turismo e GT. Ha un gran piede ma non credo ab-
e correrei con qualsiasi cosa, trattori compre-
bia la macchina migliore...non me ne voglia la Petri
si, figuriamoci con una Ferrari! Scherzi a parte,
MM33
in pista
Votati alle Clio
Con la propria sede in provincia di Brescia, il Team Alghisi è da anni nel mondo delle competizioni a ruote coperte, prima con vetture Alfa Romeo e ora con le piccole belve di casa Renault. Testo: Paolo Necchi
P
Foto: Claudio Signori
iccolo team ma tanta voglia di far bene
MM: Bruno, per molti anni sei stato legato al
MM: Che effetto ti fa non vedere più dunque
ma, soprattutto, di vincere. Stiamo par-
marchio Alfa Romeo, anche come pilota. Rac-
l’Alfa Romeo impegnata in forma ufficiale nelle
lando del Team Alghisi, una struttura
contaci come è nato questo legame?
competizioni?
familiare che col tempo è cresciuta e inizia a su-
BA: In quegli anni ero impiegato come tecnico
BA: Secondo il mio parere, nel momento in cui
scitare interesse negli addetti ai lavori. Motor-
specializzato presso la concessionaria Alfa Ro-
le scelte politiche hanno integrato il marchio
Media ha fatto visita alla squadra che ha sede a
meo di Crema, lavorando su quelle vetture è nata
Alfa Romeo al Gruppo Fiat si è conclusa la storia
Borgo San Giacomo (alle porte di Brescia) per
in me la passione per le corse e partecipai con
dell’Auto Delta: la vera Alfa Romeo da corsa.
far due chiacchiere con il suo patron Bruno Al-
successo al primo Trofeo Alfasud, prima come pi-
ghisi.
lota poi come preparatore.
MM: Ad oggi come è composta la struttura del Team Alghisi? BA: Abbiamo la nostra sede in provincia di Brescia ed è situata in un capannone di 700 m2. All’interno disponiamo di una sala motori con banco prova “Borghi e Saveri a correnti parassite”, una sala montaggio motori, una sala attrezzature e un magazzino; inoltre è presente una grande area dove trovano spazio le nostre 3 nuove Clio Cup e il bilico. La nostra è una realtà famigliare: lo staff è composto dal sottoscritto, che si occupa di tutta la gestione tecnica delle vetture, da mia moglie Gisella in qualità di amministratrice dele-
MM34
in pista
Il banco prova del Team Alghisi, dove i tecnici della struttura bresciana posso testare i motori delle piccole Renault Clio Cup.
L’area “di riposo” delle Clio Cup all’interno del Team Alghisi. La squadra dispone di 700 mq di spazio nella sua sede, oltre al bilico per i trasporti.
gata e assistente in pista e da mia figlia Valentina
MM: Quali sono i vostri programmi per il 2010?
vamente prima della scadenza del loro periodo
che si occupa dell’ufficio stampa ed è il nostro
BA: Quest’anno partecipiamo al campionato Re-
di vita. Per quanto riguarda i motori vengo messi
direttore sportivo. Abbiamo poi dei collaboratori
nault Clio Cup con il parmense l’ex kartsta Paolo
al banco periodicamente per controllare la loro
freelance che seguono la nostra attività durante
Felisa e al Coppa Italia New Clio con Luca Bonetti,
efficienza al fine di garantirne l’esatta potenza.
i weekend di gara fornendoci un valido aiuto sia
anche lui proveniente dai kart e Alessandro Maz-
dal punto di vista meccanico che logistico.
zolini con una Renault Clio Gruppo A. La vettura
MM: Disponete di un simulatore di guida. Come
di quest’ultimo è stata notevolmente evoluta ed
lo utilizzate e con che risultati?
MM: Da anni segui i monomarca Renault Clio,
alleggerita per poter competere con le più poten-
BA: Il nostro simulatore è nato un po’ per gioco
come vedi il futuro della categoria e cosa fa-
ti gruppi A e l’attuale preparazione ha dato ottimi
inizialmente, un intrattenimento da portare in
resti, se potessi, per migliorarne l’organizza-
risultati riscontrabili nelle due vittorie ed nei due
pista per i nostri piloti nei momenti di svago. Uti-
zione?
secondi posti ottenuti sinora dal pilota.
lizzandolo spesso ci si è resi conto che in realtà è un ottimo allenamento sia fisico che mentale ed
BA: Dopo 10 anni passati nel CIVT vincendo due Campionati Italiani con le Peugeot 106, sono
MM: Cosa vuol dire doversi occupare ogni gior-
inoltre un grande aiuto per imparare piste, tra-
passato nel 2004 al monomarca Renault Clio
no di vetture da corsa e a quale aspetto dedichi
iettorie e cambi marce. È possibile poi variare le
Cup, sia italiano che europeo, in quanto lo con-
la maggior attenzione nella preparazione delle
impostazioni dell’assetto per constatare la diver-
sidero tra le categorie con il miglior rapporto
auto?
sa stabilità della vettura. Abbiamo inserito molti
qualità/prezzo. Le vetture sono meccanicamen-
BA: Il mio lavoro si concentra esclusivamente sul-
circuiti italiani ed europei tra cui Monza, Varano,
te solide, molto divertenti e relativamente facili
la preparazione di vetture da competizione, curo
Imola ed anche Spa! Nonostante gli ottimi risul-
da guidare. Prevedo un futuro lungo per queste
ogni minimo particolare ed ogni dettaglio delle
tati fino ad ora raggiunti. Il nostro simulatore è
auto ma mi rammarico per la mancanza di pre-
mie vetture dedicando parecchie ore alle revisio-
ancora in fase di sviluppo e vorremmo la teleme-
mi in denaro che aggiungerebbero un interesse
ni. Mi soffermo in modo particolare sugli scaden-
tria da noi utilizzata realmente per avere poi un
maggiore verso i piloti.
ziari dei pezzi di ricambio, sostituendoli tassati-
confronto tra simulazione e realtà!. MM
MM35
in pista
Passione di Sicilia
I gentleman driver sono una cerchia molto ampia dell’automobilismo. Vito De Pasquale è uno di loro, un pilota con una irrefrenabile passione per il motorsport. Andiamo a conoscerlo! Testo: Paolo Necchi
M
otorMedia spesso si dedica ai perso-
ci ha raccontato la sua interessante storia.
naggi meno noti del panorama automobilistico nazionale. Vivere le corse
coterraneo Nino Vaccarella. È su quelle strade che” sognavo” di essere io ,un giorno, applaudito e incitato
MM: Com’è nata la tua incredibile passione per le
da un pubblico che non ha pari in tutto il mondo. Da
come una passione vera dovrebbe essere il “motore”
gare?
quel giorno ho fatto di tutto per correre quell’incredi-
che spinge a schierarsi al via di una gara in pista o su
VDP: Tutto è nato, da buon siculo, alla Targa Florio a
bile gara e sono riuscito a coronare questo sogno solo
strada. Questo “motore” lo abbiamo cercato e trovato
cavallo tra gli anni ’50 e ‘60. Mio padre, malgrado la
nell’ultima edizione della Targa, non riuscendo però a
in un pilota gentleman che arriva dalla terra italiana
mia giovanissima età, mi portava ogni anno nel mitico
fare il cambio pilota per l’incidente che portò alla so-
che più di ogni altra vive la passione per i motori ai
tracciato delle Madonie, per vedere la”grande corsa”,
spensione della gara. Il mio sogno quindi si realizzò e
massimi livelli: la Sicilia. Vito De Pasquale, classe 1949,
con tutti i migliori piloti del tempo, primo tra tutti il
svanì nello stesso momento ma almeno diede il “la” alla mia carriera di pilota. MM: Quale vettura da te utilizzata ti ha regalato le maggiori soddisfazioni? VDP: Sicuramente una Fiat 128 coupè gruppo 2 classe 1300, preparata dal mio meccanico Angelo Livolsi. “Furia” era il nostro soprannome, dato dal colore nero opaco della vettura e dalla mia irruenza nella guida. Erano gli anni 1975-77 e in quel periodo vinsi il mio primo Campionato denominato “Trofeo della Montagna Sicilia e Calabria”.
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in pista
MM: Quale è stata la vettura che ti ha creato le mag-
VDP: Da ricordare sicuramente la 12 ore di SPA del
MM: Anche nel 2010 sarai al via di qualche gara.
giori difficoltà di adattamento?
2005 dove mi sono classificato 1° assoluto tra le vet-
Dov’è caduta la tua scelta per la stagione in corso?
VDP: Proprio non saprei scegliere. Ho sempre avuto
ture diesel con BMW, divisa con Francesco Mannino
VDP: Attualmente mi sono avvicinato al mondo Por-
troppo rispetto, sia delle macchine che dei preparato-
e Franco Di Lorenzo. Da dimenticare invece la gara
sche e ho disputato il GT OPEN a Vallelunga e a
ri per infangare quanti hanno contribuito a realizzare i
di Valencia 2008 dato che nello stesso momento che
Monza con la 997 GT3 Carrera Cup preparata e gestita
miei sogni. Di sicuro posso dire che in 40 anni di corse
tagliavo il traguardo vincendo il Campionato Italiano
dalla Ebimotors di Enrico Borghi. Si tratta di una strut-
ho fatto di tutto ma è sicuramente alla pista che mi
mia cugina Rosanna, a soli 30 anni, cessava di vivere
tura molto professionale e che mi è molto di aiuto in
sento di appartenere, avendo vinto due Campionati
per un male incurabile.
questa mia fase di noviziato.
Italiani a distanza di 30 anni: Coppa CSAI gruppo 2
Per il 2010 spero di fare qualche altra gara nel Targa
classe 1600 nel 1978 su WV Scirocco della Valtellina
MM: Nella vita di tutti i giorni qual è la tua profes-
Tricolore con la Porsche per prendere maggiore dime-
Racing di Modena e il Campionato Italiano Assoluto
sione?
stichezza con una vettura bellissima ma assolutamen-
Endurance Diesel nel 2008 con Gianfranco Villa su
VDP: Purtroppo non il pilota. Sono odontoiatra dalla
te non facile da domare.
Seat Toledo 24h Special della BD Racing.
nascita avendo seguito le orme di mio padre e porto avanti una bella struttura a Mazara del Vallo insieme
MM: Un sogno nel cassetto?
MM: Nella tua lunga carriera ci saranno sicuramente
a mio figlio Antonio che continua ovviamente la tradi-
VDP: La 24 Ore di Le Mans su una Porsche o Ferrari!
gare da ricordare e da dimenticare...
zione lavorativa di famiglia.
Essendo un sogno...beh lasciatemi sognare! MM
La Porsche 997 GT3 Cup di Vito De Pasquale (che divide l’abitacolo con Ivan Costacurta) in azione a Vallelunga.
MM37
in salita in collaborazione con
Faggioli di montagna
Grande prestazione per il toscano, al volante della Osella FA30-Zytek, che fissa il nuovo record di gara a 9’32”65; in GT vittoria della Ferrari 575 GTC di Leo Isolani. Numerosissimo il pubblico presente. Testo: Paolo Necchi
S
Foto: Moretti
imone Faggioli si è aggiudicato la se-
del tracciato, ora da lui fissato in 9’32”65.
classificato Michele Camarlinghi che, con la
sta tappa della massima serie Tricolo-
Il toscano è stato come sempre perfetto, non
Osella PA30-Zytek preparata da Villorba Cor-
re CIVM spingendo la sua Osella FA30
lasciando spazi a dubbi sulla sua possibile vit-
se, è riuscito ad avere la meglio di misura sul
motorizzata Zytek oltre il precedente record
toria. Secondo al traguardo del Bondone si è
pistoiese Franco Cinelli, terzo con la sua Lola T99/50-Zytek. Quarto assoluto un ottimo Francesco Leogrande con la sempre più veloce Gloria C810 P e che, con un propulsore di soli 1.400 cc, sempre più spesso si mette dietro vetture ben più performanti. Faggioli batte dunque il record stabilito nel 2007 dal francese Regal e, a fine gara, dichiara tutta la sua soddisfazione: “È stata una gara bellissima e tutto è andato alla perfezione. Negli ultimi anni non ero riuscito a superare Regal per alcuni inconvenienti ma ci tenevo proprio a questo risultato nella gara di casa di Marangoni. È un bel tempo quello che ho fatto oggi, ma se avessimo corso in condizioni più fresche si sarebbe potuto fare ancora me-
Franco Cinelli sulla Lola T99-Zytek è giunto 3° sul traguardo della 60^ Trento-Bondone, alle spalle di Simone Faggioli e Michele Camarlinghi. Il pistoiese è anche 3° in classifica a 29 punti dalla vetta.
MM38
glio”. In terra trentina arriva anche la quarta affer-
in salita
mazione di Leo Isolani che sfrutta anche il
che hanno concluso con distacchi ridottissi-
era valida anche per la serie europea CEM
primo ritiro di Antonio Forato vittima di una
mi. Il primato è del friulano Michele Buiatti
ed ha così visto al via una nutrita compagine
toccata contro il rail nell’ultimo chilometro
che con la Honda Civic conclude quarto as-
di piloti stranieri sia nella categoria vetture
del percorso di gara a causa di un mal funzio-
soluto di Gruppo e vincitore di classe con
moderne che in quella riservata alle auto
namento dei freni. Secondo di gruppo ha con-
2”4 sul torinese Giovanni Regis, secondo con
storiche. La manifestazione, giunta alla sua
cluso così Marco Cristoforetti su Porsche 997
Renault Clio Rs Vimotorsport, e con 14” sul
sessantesima edizione, è stata come sempre
GT2 del Team Autorlando, portandosi sul po-
brindisino Oronzo Montanaro con la Clio RS
un grande successo grazie all’organizzazione
dio di raggruppamento il cosentino Giacomo
della Fasano Corse. Nella Classe 1600 ottima
super collaudata della Scuderia Trentina ca-
Fiertel con la Ferrari 360 N-GT del Team Iso-
gara del salernitano Angelo Marino che pur
peggiata da Fiorenzo Dalmeri e dal suo staff
lani. Perfetta la gara di Roberto Di Giuseppe
essendo il più veloce in assoluto per buona
di appassionati.
che consegue così la sua seconda affermazio-
parte del tracciato ha pagato l’esordio sul
Successo ovviamente anche di pubblico, ac-
ne stagionale nella classe E1 Italia sfruttando
tracciato trentino rendendosi autore di alcu-
corso in gran numero per vedere i protago-
anche lui la sfortuna che ha colpito in Trenti-
ne toccate che lo hanno costretto a termina-
nisti di questa edizione sfrecciare lungo i 17
no i suoi più diretti avversari: Fulvio Giuliani
re la gara con alcuni piccoli danni sulla sua
chilometri del tracciato immerso nello splen-
vittima di una foratura alla gomma anteriore
Peugeot 106 1.6. Da segnalare che la prova
dido verde delle montagne trentine. MM
destra della sua Lancia Delta Evo negli ultimi chilometri di gara ed Eugenio Molinaro al quale si rompe il cambio della Alfa 155 GTA in partenza e non riesce così neanche a prendere il via della gara. In Gruppo A vittoria scontata del pilota locale Giorgio De Tisi a bordo della Citroen Xsara WRC mentre in Gruppo N nessuno è riuscito a star davanti all’altro pilota di casa Rudy Bicciato. L’altoatesino della Mendola torna alla vittoria con la Mitsubishi Lancer grazie ad una prestazione perentoria, che gli ha permesso di staccare di 14”6 il rivale Roberto Chiavaroli. È secondo il pescarese della Lancer Best Lap, precedendo al traguardo di Vason la trentina Gabriella Pedroni in gara con la seconda Mitsubishi preparata da Nocentini in luogo della sua Lola di F.3000. Battaglia serrata nella due litri, con tre piloti
Ancora una vittoria per Leo Isolani e la sua imponente quanto spettacolare Ferrari 575 GTC. Per il pilota anconetano secondo successo consecutivo, trionfo che riduce il gap con il leader di classifica Antonio Forato.
MM39
in salita in collaborazione con
Isolani a mitraglia
Alla 47^ edizione della Coppa Bruno Carotti Isolani coglie una nuova vittoria tra le GT. Anche nell’assoluta non cambia il protagonista, con Simone Faggioli che vince con la sua Osella. Testo: Paolo Necchi
S
Foto: Moretti
imone Faggioli, sempre e solo lui. Un
toscano ha vinto la 47^ edizione della Coppa
di 925 metri per ragioni legate alla sicurezza,
dominio italiano ed europeo che non
Bruno Carotti, settima prova del Campionato
ha visto il toscano polverizzare il record della
conosce sosta ne rivali. Grazie alla
Italiano Velocità Montagna con validità an-
manifestazione con il tempo di 5’01”27.
sempre perfetta Osella FA30-Zytek, il pilota
che per la serie europea. La gara, accorciata
Ancora una volta secondo sul podio di gara il pisano Michele Camarlinghi al volante della Osella PA30 sempre con motore Zytek. A completare il podio il calabrese Carmelo Scaramozzino con la sua veloce Lola B02/50 spinta dal V8 Zytek, vettura fino a due anni fa protagonista in pista nella F.3000. “Una vittoria fondamentale data la sua doppia validità per l’italiano e l’europeo. Sono leader in entrambe le serie – ha dichiarato il vincitore – e questo mi rende felicissimo.” Soddisfatto con un pizzico di rammarico il suo compagno di squadra: “Non amo particolarmente le gare troppo veloci come il Terminillo – ha detto Camarlinghi – ma oggi sono riuscito comunque a dare il meglio di me grazie
Nuovo round, stesso protagonista: Simone Faggioli non è mai sazio di vittorie e ha fatto sua anche la 47^ Coppa Bruno Carotti, percorrendo le strade da Rieti al Terminillo in 5’01”27.
MM40
ad una vettura davvero perfetta a livello di setup.”
in salita
Grande la soddisfazione che invece si per-
trentina Pedroni; la giovane del Team Isola-
preceduto l’austriaco Schweiger su Mitsubi-
cepisce nelle parole del primo dei piloti
ni ha ottenuto il settimo posto di classe GT4
shi Lancer e Chirico su Peugeot 106 1.6 16V.
formula:. “Non potevo sperare di ottenere
mentre la più esperta ex F.3000 ha colto il se-
In gruppo N vittoria al fotofinish per l’alto-
di meglio con la mia F.3000 – sono state le
sto tempo di classe N > 3000.
atesino Rudi Bicciato che con la Mitsubishi
parole di Scaramozzino – dopo che ieri, non
Sfida sul filo dei centesimi in gruppo E1 Italia
Lancer EVO ha preceduto per 44 centesimi
soddisfatto del rendimento della mia Lola ho
dove si è imposto il romano Marco Iacoan-
di secondo la gemella del pescarese Roberto
apportato delle modifiche per migliorarne la
geli con la BMW 320, che ha preceduto di 39
Chiavaroli. Terzo di gruppo Giovanni Del Pre-
stabilità sul veloce, modifiche che si sono ri-
centesimi di secondo il teramano Roberto Di
te sempre con una Mitsubishi Lancer EVO IX
velate alquanto azzeccate.”
Giuseppe e il bolognese Fulvio Giuliani.
della Rubicone Corse.
In classe 2000 riservata alle monoposto di
Il laziale Carlo Vellucci si è imposto nel Grup-
Successo in classe 2000 per il friulano Miche-
gruppo E2/M, a spuntarla è stato il siciliano
po E1 Internazionale, grazie alle performan-
le Buisatti che ha sfruttato al meglio la sua
Samuele Cassibba con la Tatuus ex F. Master
ce garantite dalla sua BMW M3, davanti al ro-
Honda Civic Type-R mentre in classe 1600 è
ripristinata a tempo di record dal suo Team
mano Maurizio Iacoangeli, anche lui su BMW,
stato Maurizio Aiello il vincitore della prova
dopo l’uscita di strada in prova. Tra le mono-
e al locale Graziano Buttoletti su Alfa Romeo
laziale davanti al salernitano Angelo Marino.
posto ancora un bel successo in classe 1600
147 Cup.
Prossimo appuntamento per il CIVM a fine
per il pugliese Francesco Leogrande e la sua
In gruppo A la vittoria è andata al locale Giob-
Luglio a Catanzaro per la Cronoscalatasa del
Gloria C810P con motore Suzuki che ha pati-
bi su Alfa Romeo 156 S2000 ex-WTCC che ha
Reventino. MM
to la maggior velocità delle vetture di maggior potenza sul veloce tracciato reatino. Tra i prototipi di gruppo CN il sardo Omar Magliona ha fatto il pieno di punti con l’Osella PA21/S mentre a primeggiare in gruppo GT è stato l’anconetano Leo Isolani che ha centrato il successo con la sua splendida Ferrari 575 GTC, andando così a guadagnare punti importanti sul suo avversario di sempre Antonio Forato, tornato in questa occasione al volante della Ferrari F430 Challenge, il quale è riuscito comunque a primeggiare nell’affollata GT4 davanti al pescarese Sergio Santuccione su Porsche 996. Sempre il classe GT da segnalare la vittoria in classe GT2 del cosentino Giacomo Fiertler al volante della Ferrari 360 N-GT mentre interessante è stata la sfida rosa a distanza tra la friulana Elena Croce e la
Le monoposto continuano a essere protagoniste e riscuotono un grande successo tra gli spettatori. Qui vediamo Scaramozzino al volante della sua Lola B02/50-Zytek, giunto terzo assoluto.
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in salita
Elena e il Cavallino
Elena Croce ha il motorsport nel DNA e quest’anno ha deciso di fare un notevole salto nella sua carriera scegliendo il Team Isolani e le sue Ferrari per...puntare alla vetta. Testo: Raffaella Menegoni
M
Foto: Maurizio Tiveron, Biondo, Photo Zini, Tomazzoni, Moretti
olto spesso si parla di “sesso debole”
varie vetture da competizioni (Vanina Ickx, Natacha
scelto le gare in salita come proprio habitat da cor-
ma questo non è proprio il caso. Ne-
Gachnang, Valentina Albanese, Vittoria Piria giusto
sa e nel 2010 ha voluto dare una svolta alla propria
gli ultimi anni diverse ragazze stanno
per citarne alcune); parlando di ragazze tricolori,
carriera puntando su una squadra e le sue vetture
dando filo da torcere ai colleghi uomini al volante di
non si può non notare come una di queste abbia
decisamente da “top di gamma”. Il suo nome è Elena Croce, friulana doc di 26 anni che quest’anno impugna il volante della Ferrari F430 del Team Isolani. MotorMedia, in occasione della Trento-Bondone, ha fatto due chiacchiere con lei. MM: Elena che effetto fa guidare una Ferrari davanti alle migliaia di appassionati che seguono le gare in salita? EC: È difficile descrivere le sensazioni che si provano. Quando seduta nell’abitacolo vedo di fronte agli occhi il marchio Ferrari, afferro il volante con forza ma allo stesso tempo con delicatezza consapevole di guidare una vettura di un marchio mitico e di dover gestire una vera mandria di “cavalli”. Mentre guido la mia Ferrari non riesco a percepire la quantità di persone che si trovano lungo il percorso perché sono molto concentrata, per cui solo durante le
MM42
in salita
La Renault Clio è stata la vettura con cui Elena Croce ha calcato le salite della penisola nella stagione 2009, un anno dove la giovane friulana ha imparato molto.
discese, tra una manche e l’altra, ho l’occasione di
cola ragazza e quelle che potrebbero essere critiche
Sono quindi orgogliosa di far parte di questo mondo
sentire il loro calore al mio passaggio.
diventano parole di incoraggiamento e stima.
che è in linea con i miei ideali e soprattutto di portare in giro il nome di mio padre che, a detta di molti,
MM: Essere una ragazza pensi che ti abbia dato
MM: Tuo padre è Presidente della Sottocomissio-
ha contribuito in questi anni a far si che questo am-
più vantaggi o creato più problemi?
ne CSAI Salita. Quanto ti è di aiuto il suo specifico
biente diventasse sempre più importante.
EC: Essere una ragazza in questo ambiente, in verità
supporto per le tue gare?
frequentato ben poco dal gentil sesso, non mi ha
EC: Pur avendo un padre “importante” nell’ambito
MM: Stai correndo per il team di Leo Isolani che è
mai creato problemi anzi, mi ritrovo in mezzo a col-
delle gare in salita questa sua posizione non mi ha
uno dei piloti più esperti della categoria. Come è il
leghi e amici che sono sempre pronti a darmi con-
dato in realtà molti vantaggi. Probabilmente grazie
vostro rapporto?
sigli e a stimolarmi per fare sempre meglio. Anche
al suo ruolo e alla sua frequentazione alle gare mi
EC: Prima di tutto voglio ringraziare Leo Isolani, la
davanti a prestazioni non brillanti c’è chi sottolinea
ha fatto scoprire il mondo delle salite che mi ha su-
Manu e tutto l’Isolani Racing Team per l’opportuni-
il fatto che a bordo di quella grande auto c’è una pic-
bito affascinata per l’atmosfera goliardica e genuina.
tà che mi hanno dato e che rappresenta per qual-
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in salita siasi pilota un sogno che si realizza. Il mio rapporto con Leo è fantastico: oltre ad essere il mio maestro lo reputo un caro amico e, oltre ai suoi consigli di guida riguardo traiettorie e velocità, mi sta dando anche degli ottimi consigli di vita. Malgrado le sue responsabiità è un “capo” che tratta le persone con cui lavora con il massimo rispetto pur pretendendo da loro precisione, puntualità e serietà. In ogni momento è pronto a starmi vicino e stimolarmi soprattutto nei momenti difficili, quelli in cui le decisioni da prendere sembrano montagne da spostare. In queste situazioni Leo diventa un confidente, quella persona che sa capirti e sembra che ti conosca a fondo più di quanto tu possa pensare. In questo momento è un esempio di come ci si deve impegnare per realizzare i propri sogni, utilizzando la politica dei piccoli passi e sempre con serietà, umiltà, passione e voglia di riuscire. mondo come pilota e a tal proposito è doveroso rin-
gestirla. Quest’anno mi sono ritrovata invece quasi a
MM: Quanto è stato difficile adattarsi alla potente
graziare chi mi ha dato questa opportunità iniziale
ripartire da zero avendo a disposizione una vettura
430 arrivando dalla Renault Clio che usavi prece-
e chi mi ha seguito per tutto l’arco della stagione.
così potente e ingombrante ma soprattutto a tra-
dentemente?
Posso dire che il feeling che avevo raggiunto con la
zione posteriore. Le mie esperienze precedenti mi
EC: Reputo che la mia importantissima esperienza
Clio, soprattutto nelle ultime gare, era diventato di
avevano portato ad utilizzare vetture a trazione an-
con la Clio sia stata basilare per entrare in questo
ottimo livello cominciando a capirla e imparando a
teriore o integrale, ed è quindi facile comprendere
Elena Croce al volante della Ferrari F430 Challenge durante l’edizione 2010 della mitica Trento-Bondone.
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in salita
come per me sia stato questo il più grosso ostacolo
inesperienza con una vettura a trazione posteriore
di apprendistato da dedicare solo a migliorare e
da superare. Ovvio che salire sulla Ferrari è stato un
hanno trasformato il mio esordio in “rosso” in un
a colmare quelle lacune che ogni tanto mi danno
salto enorme, ma non certo affrontato con inco-
ritiro. Ma non mi sono persa d’animo nonostante
la sensazione di essere ancora una principiante.
scienza e superficialità, la scelta è stata ponderata
questo incidente sia stato psicologicamente una
L’obiettivo più importante però è quello di rendere
tanto che ho voluto incominciare questa avventura
sconfitta, la mia testardaggine mi ha portato a con-
orgogliose di me le persone che hanno creduto in
frequentando la Scuola Federale CSAI Rally che mi
tinuare questo progetto di crescita e apprendistato
questo progetto e che mi hanno dato fiducia e se
ha creato le basi e un stimolo a continuare l’attività
reagendo in modo positivo già alla seconda gara
riuscirò ad ottenere questo risultato sarà come vin-
agonistica.
presentandomi sulle rampe di Erice con una F430
cere il campionato, dato che voglio che sia un bella
Challenge. Salire comunque su questa vettura mi
esperienza non solo dal punto di visto sportivo ma
MM: La tua prima volta a bordo della rossa di
ha fatto provare delle sensazioni magnifiche, quasi
anche umano.
Maranello?
irreali, l’incredulità di poter essere a bordo di una
EC: La prima volta sulla Ferrari è stata in una se-
vettura di Maranello mi ha fatto battere forte il
MM: Di cosa ti occupi nella vita di tutti i giorni?
rie di test all’autodromo di Magione dove subito
cuore e questo continua ad accadere ancora ades-
EC: Studio lettere e filosofia all’Università di Udine,
mi sono trovata in armonia con la vettura: tutto
so a metà campionato dove vivo ogni gara come se
incastrando gli studi con l’organizzazione di gare
mi sembrava facile e non mi imbarazzava la gestio-
fosse il mio primo giorno di scuola.
automobilistiche insieme a papà e alle mie amiche.
ne di tutti quei cavalli. La sensazione di sicurezza che ho provato inizialmente è purtroppo mancata
MM: Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?
nella gara dello Spino causa nubifragio con con-
EC: Parlare di obiettivi mi sembra piuttosto presun-
MM: Quale è la cosa che ti piace di più delle sa-
dizioni dell’asfalto proibitive e certamente la mia
tuoso visto il fatto che questo lo reputo un anno
lite? EC: Trovo che la specialità della salita sia particolarmente affascinante, per la sua varietà di percorsi e paesaggi che gara dopo gara comincio a scoprire in giro per l’Italia, ma è soprattutto per quella cornice di pubblico che ogni domenica è presente caloroso più che mai a fare il tifo lungo i tracciati. Inoltre posso dire di apprezzare questa specialità per la semplicità delle persone che vi fanno parte, quasi degli amici che si ritrovano puntualmente come a formare una simpatica e allegra famiglia. MM
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in salita
Vittoria d’infanzia
Adriano Zerla si è aggiudicato la “Malegno-Ossimo-Borno”, un sogno che inseguiva fin da bambino quando osservava da bordo strada i bolidi che affrontavano questa storica gara in salita. Testo: Fabio Magnani
P
er un pilota di cronoscalate che na-
quando il passaggio della “Malegno-Borno”
qualche giorno, sulle strade di un’altra miti-
sce ad Ossimo e vive gran parte della
lo elettrizzava al punto da spingerlo a prova-
ca salita, la “Trento-Bondone”, MotorMedia
propria vita a Borno, vincere il “Tro-
re, da grande, a cimentarsi nelle salite. Per
ha incontrato Zerla per sentire dalla sua viva
feo Vallecamonica” deve avere un sapore
il pilota lombardo un vantaggio di 30”72 nei
voce le sensazioni vissute per questa grande
davvero particolare. Adriano Zerla ha realiz-
confronti del secondo classificato, conclu-
vittoria.
zato il suo sogno coltivato sin da bambino,
dendo con il tempo di 7’41”44. A distanza di MM: Adriano, finalmente ce l’hai fatta. Quali sono state le tue sensazioni appena tagliato il traguardo? AZ: Una felicità ed una emozione indescrivibile... Ho trattenuto a fatica le lacrime, troppe volte alla vigilia della gara ho sognato di vincerla. Poi salire sul podio con Massimo (Cozzoli, ndr) mio grande amico, che per poco e solo per un errore suo, poteva agevolmente essere addirittura secondo, è stato ancora più bello. MM: Correre la gara di casa è più stimolante
Zerla alla partenza della Malegno-Borno con la Osella PA30 preparata dalla Vimotorsport. La tensione per la gara di casa poteva giocare brutti scherzi ma per il pilota camuno è rimasto tutto sotto controllo
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o mette più timore per la pressione psicologica che crea?
in salita
AZ: Per me di solito è molto stimolante, ma quest’anno, consapevole che avevo tutto per vincere e solo un mio errore poteva privarmi del risultato, ero teso come non mai, al punto che ho avuto dei dubbi su un paio di curve... Essendo nato a Ossimo mi è sembrato un po’ assurdo! MM: Data la tua vittoria, ora puoi svelarci qualche segreto importante per andar forte in questa gara! AZ: Non saprei, su quella strada ho un grande feeling e mi viene tutto in maniera istintiva ma, detto da chi è più titolato di me, il segreto della Malegno-Borno stà nel raggiungere un compromesso nell’assetto che vada bene per la prima parte del tracciato guidata e relativamente lenta e che non precluda troppo la seconda parte velocissima. MM: Adesso che l’hai finalmente vinta, nel 2011 ti ripresenterai per sfidare di nuovo “te stesso” su queste strade della Val Camonica? AZ: Naturalmente, visto che per la poca confidenza con la Osella PA30 non sono riuscito a sfruttarla a dovere ed il tempo che ho fatto non mi soddisfa per niente, si poteva fare molto meglio. Certo che poi alle parole bisogna far seguire i fatti, ma questo vale per tutti e non solo per me. Piccola polemica con alcuni miei colleghi che hanno sparato tempi a vanvera se fossero stati loro alla guida del mostro... Ma sognare non è proibito e poi non costa nulla. MM
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motormedia tv BRITISH TOURING CAR CHAMPIONSHIP Estate rovente per il campionato Turismo più combattuto del mondo
Giro di boa per il BTCC 2010, una stagione che ci sta regalando grandi emozioni. Il campionato d’oltremanica riservato alle vetture Super 2000 ha visto finora un sostanziale equilibrio tra le Ford Focus, le Honda Civic e le Chevrolet Cruze, con qualche importante apparizione delle Vauxhall e delle BMW. Chilton, Plato, Shedden e Neal non si risparmiano e i colpi di scena conditi da sportellate e azioni al limite sono sempre dietro l’angolo. Su MotorMedia. tv in questa calda estate potrete godere degli appuntamenti di Croft e Snetterton, rispettivamente 5° e 6° round della stagione in corso.
In questa rubrica trovate i principali contenuti che saranno disponibili su MotorMedia.tv nel corso del mese. Gare, test auto, videoclip dalla rete e molto altro ancora vi attendono sulla nostra web-tv!
RACING ONBOARD
Numerose immagini cameracar provenienti dalle piste e dai rally! Le gare viste dal punto di vista del pilota, emozioni vissute all’interno dell’abitacolo delle varie auto che compongono il folto panorama del motorsport mondiale. Questo canale racchiude i migliori video ritraenti battaglie, sorpassi, incidenti, prove speciali e altro ancora da tutto il mondo spaziando dalle vetture GT, Turismo, Prototipi, Rally e Monoposto. Un must per tutti gli amanti delle quattro ruote “racing”, prospettive che solitamente in televisione si fa fatica a vedere. Puntate i vostri mouse su MotorMedia.tv e sedetevi in auto, pronti per vivere un’emozione...da passeggero.
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motormedia tv WORLD RALLY CHAMPIONSHIP
Bulgaria e Finlandia i prossimi appuntamenti del Mondiale Rally Dopo le polverose strade del Portogallo, un altro round su terra attende i protagonisti del Campionato del Mondo Rally: Loeb e soci infatti si troveranno sulle velocissime strade finlandesi del “1000 Laghi”, sempre teatro di passaggi straordinari e unici nel calendario. Prima del round nordico però, a inizio Luglio saranno le bollenti strade asfaltate della Bulgaria ad assegnare un altra vittoria tra le World Rally Car, un appuntamento atteso soprattutto dall’ex iridato di Formula 1 Kimi Räikkönen, a suo agio su questo fondo come dimostrato al Rally della Lanterna. Entrambi gli appuntamenti saranno disponibili sulla nostra piattaforma con il commento di Matteo Bacci.
www.motormedia.tv
GALLERIE FOTOGRAFICHE Non solo video su MotorMedia.tv!
La nostra piattaforma web multimediale non è solo dedicata ai video. Infatti un’ampia galleria di immagini in alta risoluzione sempre aggiornata è disponibile per tutti gli appassionati. Tra le varie categorie presenti i due capisaldi del motorsport inglese ovvero il BTCC e il British GT, istantanee anche dal Maserati Trofeo e dal FIA GT1.
VW SCIROCCO-R CUP
Il monomarca ecologico della casa tedesca Correre in auto non è mai facile, anche se hai un’esperienza pluri-decennale. Ne sanno qualcosa Biela, Lammers e Thiim quali vip della VW Scirocco-R Cup contro i giovanissimi protagonisti della serie monomarca dedicata alla coupé tedesca alimentata a metano. Su MotorMedia.tv le prime due gare di Hockenheim e Lausitzring in esclusiva!.
CAR TEST MAGAZINE & ON THE ROAD
Gli imperdibili servizi di “Auto Bild” e le ultime novità di mercato Nicola Villani ci fa scoprire con Car Test Magazine le ultime vetture passate sotto la lente d’ingrandimento di “Auto Bild”, la più nota rivista tedesca sul mondo delle quattro ruote. Le novità di mercato e i video ufficiali delle più recenti auto da strada sono invece nel canale On the Road di MotorMedia.tv .
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racing on web NASCAR www.nascar.com
Chi non conosce la Nascar? La NASCAR, acronimo di National Association for Stock Car Auto Racing, è una famosa serie di gare automobilistiche che si disputa dal 1948 sul territorio degli Stati Uniti; è il secondo avvenimento sportivo più seguito, subito dopo il Super Bowl, attraverso i programmi televisivi in America. Le gare sono trasmesse in 150 nazioni e coprono 17 dei primi 20 posti nella classifica degli eventi sportivi più visti negli USA. La NASCAR è il principale organo patrocinatore nel mondo motoristico statunitense: oltre alle sue Sprint Cup, Nationwide Series e Craftsman Truck Series è direttamente coinvolta nelle NASCAR Regional Racing, Whelen Modified Tour e Whelen All-American Series. In tutto sono patrocinate 1500 corse in 100 piste in 39 stati. Sul sito potete trovare tantissime informazioni, immagini, video, dettagli di piloti, auto e scuderie, guide, i programmi delle gare con la diretta audio/livetiming e molto altro ancora. La Bibbia dell’automobilismo americano!
Per approfondire alcuni degli argomenti trattati in questo numero, o semplicemente per curiosare un po’, eccovi una selezione di siti web “da corsa”. In collaborazione con
AUDI MOTORSPORT
www.audi.com/com/brand/en/experience/motorsport.html La divisione sportiva della casa di Ingolstadt ha una sezione web tutta sua, ricca di informazioni, immagini e grandi e piccoli chicche che fanno la felicità dei tifosi Audi, vincitrice quest’anno alla 24 Ore di Le Mans con una storica tripletta delle potenti e “silenziose” R15+ TDI, un trionfo che si aggiunge ai numerosissimi già presenti nella bacheca storica dei Quattro Anelli. Un angolo particolare del sito denominato AudiTV vi farà vivere gli highlights e i retroscena dell’edizione 2010 della maratona della Sarthe mentre la “Multimedia Experience” vi porterà a conoscere auto, piloti e risultati in maniera originale e coinvolgente. Un sito web all’altezza dei risultati agonistici.
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racing on web BREMBO
www.brembo.com Brembo è senza dubbio una delle aziende italiane più famose e riconosciute nel mondo, non solo quello dell’automotive e del motorsport. L’azienda bergamasca, infatti, produce da oltre 40 anni impianti frenanti per veicoli stradali o da corsa, comprese le monoposto di Formula 1. Sul sito della casa fondata da Emilio Bombassei potete trovare numerose e interessanti informazioni sui prodotti e sulla ricerca tecnologica in questo fondamentale settore dell’automobilismo, oltre che specifiche sezioni dedicate a Formula 1, Moto GP e SuperBike. Una particolare menzione riguardante l’azienda lombarda va fatta sull’investimento nel personale neolaureato, infatti sono molti i giovani ingegneri che trovano spazio in Brembo. Da visitare e conoscere, una delle più quotate realtà tricolori.
BRANDS HATCH
www.motorsportvision.co.uk/brands-hatch/ Situato nel Kent, a pochi chilometri dalla periferia sud-est di Londra, Brands Hatch è uno dei tracciati più famosi e tecnici dell’intero panorama mondiale. Il sito web di Brands Hatch offre al visitatore la possibilità di conoscere molto rapidamente tutti gli eventi in calendario, con costi, orari, biglietti e quant’altro, offrendo un’immediatezza davvero unica. Gestito da MotorSport Vision (la stessa che si occupa del campionato FIA Formula 2), da questo sito è possibile raggiungere facilmente le pagine degli altri tracciati inglesi che sono sotto le insegne della stessa società come Oulton Park, Snetterton, Cadweel Park e Bedford. Una tappa obbligata per gli amanti del motorsport.
SEAT MOTORSPORT ITALIA www.seatmotorsportita.com
Dal suo ritorno nel 2005 con la Toledo nel Campionato Italiano SuperTurismo, SEAT Italia ha incrementato di anno in anno il suo impegno nel motorsport tricolore e nel 2010 è impegnata nel CITE con le Leon affidate a Roberto Colciago e Valentina Albanese, oltre che nell’organizzazione del trofeo monomarca riservato alle Leon SuperCopa. Sul sito italiano della casa iberica potete trovare i risultati e le informazioni più recenti riguardanti le competizioni e le iniziative legate all’attività in pista, come il SEAT Racing Center.
MM51
in strada
Efficienza tedesca
MotorMedia ha provato per voi la Mercedes Classe E 350 CDI BlueEFFICIENCY, una berlina di lusso decisamente confortevole che non rinuncia alla vena sportiva tipica della casa di Stoccarda.
È
l’ultima nata di una stirpe eccellen-
NIC con il selettore tipo F.1 “DIRECT SELECT”
te. Si chiama, ovviamente, come le
posto dietro le razze del volante. Questa ti-
sue “antenate” e ne mantiene l’alto
pologia di cambio consente una spaziatura
profilo. Parliamo della nuova Mercedes Benz
maggiore tra il rapporto di trasmissione più
Classe E, oggetto odierno della nostra pro-
basso e quello più elevato con conseguenti
va su strada nella sua versione 350 CDI Blue
salti marcia ridotti, un decremento dei con-
Efficiency.
sumi e innesti quasi impercettibili.
ll V6 CDI Mercedes impiega un nuovo turbo-
La versione di allestimento della Classe E
compressore e nuovi iniettori per l’alimen-
nelle nostre mani era la Avantgarde che
tazione common-rail. La potenza è di 231 cv
meglio rappresenta l’immagine sportiva ele-
erogati a 3.800 giri mentre la coppia massi-
gante della berlina di Stoccarda. Conferma-
sin dai bassi regimi con un’erogazione molto
ma è di 540 Nm sfruttabili tra 1.600/2.400
ta la facile intuitività del COMMAND e delle
progressiva. Per quanto riguarda i consumi
giri. Previsto su tutti i modelli a 6 e 8 cilindri,
sue funzioni multimediali, con l’unico neo
di carburante, si fa ovviamente sentire la
la Classe E da noi provata dispone di serie
riguardante il display che potrebbe avere
massa della vettura che inficia sui chilome-
del cambio automatico a 7 marce 7G-TRO-
dimensioni un po’ più generose data la ca-
tri percorsi con un litro di gasolio. Tuttavia
tegoria di vettura. I sedili sono confortevoli
i valori di consumo rilevati sono assoluta-
ed è evidente la scelta fatta in tal senso a
mente in linea con le aspettative, dato che
privilegio del confort di marcia.
nel ciclo combinato la E 350 CDI si attesta
Su strada, la Classe E ti isola da tutto quel
su di un consumo medio di 9.5 litri per 100
che accade al di fuori dalla vettura. L’inso-
chilometri.
norizzazione a bordo della Mercedes è ve-
Molto validi ed efficienti i freni che hanno
ramente eccellente e il V6 turbodiesel della
un’ottima risposta al pedale e una eccellen-
stella a tre punte risponde bene privilegian-
te modulabilità.
do soprattutto la coppia motrice disponibile
Il suo prezzo di listino: 59.600 €. MM
MM52
in strada
L
nibili 2 motori benzina e
buon funzionamento pur nella certezza che
altrettanti diesel.
il maggior brio possa essere riscontrato con
Le opzioni benzina sono
le versioni diesel, grazie alla maggior coppia
il 1.598 cc che sviluppa
disponibile ai bassi regimi.
115 cv al quale si affian-
Affrontando qualche breve tratto di fuori-
ca il 2 litri 16 valvole da
strada e mettendo il selettore delle 4 ruo-
140 cv. Per quanto ri-
te motrici sulla posizione “Auto”, si avverte
guarda i propulsori die-
l’intervento della motricità supplementare
sel viene offerto il più
soltanto quando serve in maniera assoluta-
piccolo dCi 1.5 da 106 cv
mente non invasiva nel piacere di guida.
o in alternativa la ver-
Unico piccolo neo: la sagomatura dei sedili
sione più performante,
potrebbe essere migliorata soprattutto per chi
a nostra prova odierna è dedicata alla
il dCi 2.0, che sviluppa 150 cv ed è dotato di
deve affrontare con il crossover Nissan lunghe
new Nissan Qashqai. Le innovazioni
filtro antiparticolato di serie.
tratte. I prezzi partono da 19.000 €. MM
più evidenti del restyling sono tutte
Su strada il Qashqai è ulteriormente miglio-
nella parte anteriore: il frontale ha un aspet-
rato nell’abitabilità e nella trazione. Lungo
to più curato e il cofano, la griglia, le luci, i
le strade che abbiamo percorso durante la
parafanghi e il paraurti sono totalmente ri-
nostra prova il piccolo SUV di casa Nissan si è
visti con una nuova linea. Nel retrotreno, i
dimostrato valido, soprattutto per chi, senza
gruppi ottici sono ora più marcati mentre le
pretese eccessive, esige confort, prestazione
luci di stop dispongono di ben 12 led al fine
e abitabilità interna. La silenziosità di marcia
di migliorare la visibilità. All’interno dell’abi-
è stata aumentata grazie al maggiore isola-
tacolo, invece, non sono presenti grosse
mento tra il vano motore e gli interni mentre
novità, se si eccettuano gli allestimenti e le
il cambio dimostra innesti precisi senza in-
tonalità dei colori della tappezzeria. La tra-
certezze. Il modello del New Qashqai che ab-
zione è la collaudatissima All Mode 4x4 e an-
biamo provato, alimentato con il propulsore
che per questa nuova versione sono dispo-
a benzina 1.6 da 115 cavalli, ha mostrato un
Per il crossover Nissan è giunto il momento del restyiling: nuova linea, nuove caratteristiche e nuove motorizzazioni. Vediamo come si comporta su strada secondo i tester di MotorMedia.
A spasso col Qashqai
MM53
flash motori NUOVO VOLTO PER LA MONDEO Ford presenterà le novità al Salone di Mosca.
Frontale ridisegnato con il nuovo paraurti anteriore, luci a LED anteriori e posteriori così come quelle presenti nell’abitacolo con la rinnovata console centrale. La Mondeo restyling sarà disponibile nelle varianti berlina e SW. Nuovi i propulsori EcoBoost: il 2.2 TDCi da 200 cv e il 2.0 benzina da 240 cv, quest’ultimo abbinato al cambio sequenziale PowerShift. Si allarga la lista di optional che ora comprende il sistema Lane Departure Warning per il cambio di corsia, l’Auto High Beam Control che regola automaticamente gli abbaglianti e il Driver Alert. La vettura sarà in vendita da settembre.
Honda civic gt
La giapponese in veste da track day. La Honda Civic è ora disponibile anche nella versione sportiva GT, equipaggiata con il motore 1.8 a benzina da 140 cv. Le novità ad occhio prevedono la griglia a nido d’ape sul frontale, minigonne, sedili con inserti in pelle, cerchi in lega e rifiniture particolari per maniglie esterne e il tappo del serbatoio. La Civic GT con cambio manuale a sei marce è in vendita a 19.390 €, un prezzo interessante, considerando che la versione GT ha le stesse dotazioni di serie della Elegance, che però costa 21.690 euro. Con il cambio automatico a cinque rapporti si sale a 20.590 €.
Due vetture amate dai giovani come la Civic e la Punto tornano sul mercato con le versioni GT e Abarth Evo mentre Ford rinnova il design della sua berlina, la Mondeo, ora con un look più sportivo.
LO SCORPIONE SI EVOLVE
Nuovo modello per Abarth sulla base della Punto Evo, una vettura per sportivi e non. Versione 2.0 per la Punto Abarth, la versione pepata della vettura più conosciuta di casa Fiat; numerose le novità sotto l’insegna dello Scorpione. Al posto del 1.4 TJet, un nuovo 1.4 Turbo Multiair consente di guadagnare potenza (+10%, 165 cv) ed elasticità ai bassi regimi abbattendo i consumi. A fronte di prestazioni di tutto riguardo, 0-100 in 7”9 e velocità massima di 213 km/h, i consumi dichiarati sono nell’ordine dei 16,5 km/l. I paraurti sono stati rivisti con lo scopo di ottimizzare i flussi aerodinamici; le nuove prese d’aria anteriori massimizzano il raffreddamento di motore e freni mentre il nuovo estrattore posteriore agevola lo smaltimento dell’aria, con lo spoiler sopralunotto di nuovo disegno. Nuovo il “manettino” che permette di intervenire sulla mappatura del motore, sul controllo elettronico della stabilità, su sterzo e acceleratore e sul Torque Transfer Control. Questo simula il comportamento di un differenziale autobloccante meccanico, massimizzando la trazione in uscita di curva. Il prezzo è di 19.400 €.
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Tutti coloro che vivono di passione per i motori non possono perdere...
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