Rosarium 2003-01

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Spedizione Abb. Post. - Art. 2 Comma 20 lettera C - Legge 662/96 - Filiale di Bologna - Anno XXXV I- n.1 - I trimestre

Movimento Domenicano del Rosario - provincia “S. Domenico in Italia�

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LETTERA DEL PROMOTORE

ROSARIUM Pubblicazione trimestrale del Movimento Domenicano del Rosario

Proprietà: Provincia Domenicana Utriusque Lombardiae Piazza San Domenico 13 - 40121 BOLOGNA Autorizzazione al Tribunale di Bologna n. 3309 del 5/12/1967 Rivista fuori commercio Le spese di stampa e spedizione sono sostenute da tutti gli amici

Anno 36°- n. 1 finito di stampare il 10 marzo 2003 stampa: Tipolitografia Angelo Gazzaniga s.a.s. Milano - via P. della Francesca 38

Movimento Domenicano del Rosario Via IV Novembre 19/E 43012 Fontanellato (PR) Tel. 0521822899 Fax 0521824056 Cell. 3355938327 e-mail movrosar@tin.it www.movimentodomenicanodelrosario.org www.rosariovivente.org www.sulrosario.org

CCP. 22977409 Collaboratori: P. Riccardo Barile o.p. P. Bernardo Gianluigi Boschi o.p. P. Giovanni Cavalcoli o.p. P. Roberto Coggi o.p. Don Attilio Galli Don Vincenzo Mercante P. Marcolino Muraro o.p. P. Stefano Rabacchi o.p. Paolo Risso Tiziana Tittarelli

Gentilissimi, la Lettera Apostolica del Sommo Pontefice “Rosarium Virginis Mariae” e i suoi accorati appelli, che riecheggiano quelli della Madre di Dio, sono solo un fatto folcloristico oppure avranno effettivamente il potere di guidare i fedeli? Potranno rimanere inascoltati? Che accoglienza ed ascolto troveranno? La storia ci risponderà... rimane che ora i nostri sforzi, in tutte le occasioni, devono essere volti a far sì che siano amorevolmente accolti e possano formare l’animo dei cattolici guidandoli nella via della conversione all’intimità con Gesù: l’anno del rosario è un periodo particolarmente favorevole, mai offerto alla cristianità e che probabilmente non si ripeterà per chissà quanti secoli... che responsabilità! Con gioia ho colto che questa consapevolezza ha guidato gli incontri dei collaboratori celebrati nei mesi di novembre 2002 e febbraio 2003... mi auguro che questa unanimità sia al servizio e si concretizzi in un’azione capillare che giunga a tutti voi per ritrovarci tutti, prima a Bologna il 6 di aprile per il raduno, poi... in cielo, nostra Patria comune!!! Ricordiamoci nella preghiera P. Mauro

SOMMARIO 1 dicembre: raduno a Ronzano

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Grecia: sulle orme di S. Paolo

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Anno del Rosario

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Brevissime linee di storia

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Guida per la recita del S. Rosario

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2/7 ottobre: Pompei

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Peregrinatio Mariae a Tamai

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Nuovi iscritti

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Peregrinatio Mariae

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Pagina della riconoscenza

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Foto: pagg. 3/7: Foto di cronaca del raduno di Ronzano pagg. 8/11: Mosaici del Monastero greco ortodosso di Ossios Loukàs pag. 13: Madonna del Rosario, conservata presso la chiesa di S. Marco di Osimo (Ancona). pagg. 19/23: Foto di cronaca del pellegrinaggio a Pompei

Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. L’invio delle fotografie include il consenso per una eventuale pubblicazione.

pagg. 24/26: Foto di cronaca della Peregrinatio Mariae a Tamai

In copertina: Gerusalemme vista dal cimitero ebraico in una foto di Paolo Gavina


1 dicembre: raduno a Ronzano

siamo disposti a lasciarci “demolire” ?

RADUNO

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l 30 novembre e il 1° dicembre Raduno degli zelatori e dei collaboratori del Movimento domenicano del Rosario all’eremo di Ronzano vicino a Bologna ... il tema è la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae... C’è - naturalmente - padre Mauro [il famoso p. Mauro, mi dico] e parlerà anche p. Coggi [anche lui è famoso]. Vieni?”. E’ la proposta di una mia sorella della Fraternita Laica domenicana, della maestra, per precisione. Io curiosa e precipitosa come sono ... e un po’ presenzialista, senza pensarci rispondo di sì. In qualche modo mi organizzerò con la famiglia e con la scuola. Partiamo: noi siamo in cinque (quattro domenicane). Ronzano, questo nome mi dice qualcosa ... Certo! E’ dove è scappata la beata Diana ... Diana degli Andalò, giovane nobildonna bolognese, aveva conosciuto Domenico nel 1219 e “aveva modificato la sua vita, che da allora era fatta di preghiera e di penitenza”, ma i suoi ne ostacolavano la vocazione; così un giorno Diana, col pretesto di una cavalcata sui colli si diresse col seguito verso Ronzano, ma all’improvviso scappò, rifugiandosi nel monastero della SS. Trinità. Era il 22 luglio 1221. La salita per arrivare a Ronzano è davvero molto ripida e tortuosa, ma una volta arrivati in cima si può godere di un paesaggio splendido e la vista spazia dal cocuzzolo di San Luca alla pianura sottostante dove si stende Bologna. E’ davvero un “rifugio”. Piano piano arrivano tutti: sono persone che si conoscono, ma - di più - che si sorridono come fa solo chi è contento di rivedersi, come chi ha qualcosa in comune ... ma non c’è nessun altro che ti “metta in comune” così. Qui c’è Lei! Così con questo senso di serenità e come di pienezza nel cuore cominciamo a pregare, “a ricordare Cristo con Maria” - come dice il Papa - e a meditare i primi misteri del Rosario, quelli dolorosi. Le voci scandiscono la preghiera in un ritmo solo apparentemente monotono, perché le parole che senti con le orecchie certo non ti parlano al cuore con monotonia. E’ strano, non riesco nemmeno a sentire la mia voce separata da quella degli altri. Anche la meditazione di p. Coggi sulla Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del Santo padre è occasione di riflessione e di pienezza. P. Coggi - che mi colpisce per la profondità

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delle sue parole, che sono rigorose ed essenziali, semplici (la semplicità della Verità) - traccia la storia del Rosario e dei “Papi del Rosario”. S. Pio V che ne stabilisce la forma definitiva (150 le Ave Maria, come 150 sono i Salmi) e ne fa un avamposto per la difesa della Cristianità (istituisce, infatti, la Festa della Madonna del Rosario, dopo la vittoria di Venezia - e dei Cristiani - sui Turchi a Lepanto nel 1571), Pio IX, il Papa del Concilio Vaticano I, Leone XIII, che redige ben 22 documenti (Encicliche e Lettere apostoliche) sul rosario, definendolo “la più eccellente forma di preghiera, mezzo più efficace per raggiungere la vita eterna”, e ancora Pio X, Pio XI, Pio XII, fino ai Papi del Concilio Vaticano II, a Giovanni Paolo I e all’attuale Pontefice. Quando Maria appare ai giovani veggenti a Lourdes e a Fatima - ricorda ancora p. Coggi - stanno pregando col rosario e del resto Lei stessa a Fatima si definisce “Regina del Rosario”. Il Rosario “abisso di luce”, come dice S. Bernardo, è ripetizione contemplativa del saluto dell’angelo, è il Vangelo secondo Maria, è la migliore contemplazione con la preghiera migliore, fatta vicino a Maria, con Maria. Padre Mauro ci propone, quindi, la Lettera apostolica, ma soprattutto ci consiglia di leggerla, di farla nostra e... di meditarla. Basta guardare i titoli dei capitoli per capire a quale grande compito siamo chiamati: “ricordare Cristo con Maria, imparare Cristo con Maria, conformarci a Cristo con Maria, supplicare, annunciare Cristo con Maria”. Il discorso va poi su quella che il Papa chiama “un’opportuna integrazione”, cioè sui Misteri della Luce. Integrazione, appunto, non riforma, ribadisce p. Mauro: «I misteri della luce sono una sovrabbondanza, un lusso, non si intende infatti - come scrive Giovanni Paolo II nella Lettera “pregiudicare nessun aspetto essenziale dell’assetto tradizionale di questa preghiera”, perché “questa integrazione è destinata a farla vivere con rinnovato interesse nella spiritualità cristiana, quale vera introduzione alla profondità del cuore di Cristo, abisso di gioia e di luce, di dolore e di gloria”». “Il Rosario è preghiera contemplativa, ma come può l’uomo d’oggi pensare di contemplare il mistero se ha smarrito, e smarrisce sempre di più, perfino quella capacità di contemplare che è caratteristica propria della natura umana... preziosa caratteristica naturale ormai sconosciuta ai più?”. “L’anima della contemplazione è la meraviglia - dice p. Mauro -, è lo stupore... l’atteggia-

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mento dei bambini che “si incantano” ad osservare anche i dettagli più insignificanti di ciò che li circonda”. Come possiamo contemplare se ci siamo lasciati contagiare dal virus “anticontemplativo, o meglio, antimetafisico” con la tracotanza di coloro che credono di sapere già tutto... paralizzati dalla superbia della mente e dalla durezza del cuore!? Come ritrovare quella capacità di stupirci e quella purezza interiore perse a causa del peccato originale, dei nostri peccati e di tale “contagio”? Non li ritroveremo più, perché una volta che la purezza è persa... è drammaticamente persa, ma ci è offerto qualcosa di diverso. Innanzi tutto bisogna chiederlo: chiedere di essere purificati interiormente, chiedere di poter vedere la realtà che ora ci sfugge... lottare per riscoprire e salvare un presentimento dal quale può tornare a scaturire ogni meditazione: la realtà è buona, far “sospettare” agli altri che esiste e ricordarla noi stessi. Rifarsi bambini, e non solo a parole! Ma a quanto orgoglio, a quanto amor proprio, a quanta supponenza noi uomini tecnologici del XXI sec. dobbiamo rinunciare? E siamo disposti a lasciarci demolire dentro? E io sono disposta? Ecco il mio compito per casa dopo il raduno del Rosario! Essere, lo ha ricordato p. Mauro, come il bambino ai piedi della scala di cui parla S. Teresa del Bambin Gesù: invitati a salire da Gesù e da sua Madre, ma incapaci di farlo e tuttavia chiamati a tentare seriamente con abbandono e fiducia per “far loro piacere ... sapendo che la Divina Misericordia al momento opportuno manderà l’ascensore! Marina

vissuto intensi momenti di condivisione Nelle giornate di sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre 2002 si è svolto all’Eremo di Ronzano presso Bologna un incontro di formazione per i collaboratori del Movimento Domenicano del Rosario, che aveva per finalità l’approfondimento di alcune delle tematiche principali della recente lettera apostolica del papa sul S. Rosario, intitolata “Rosarium virginis Mariae”. Queste giornate rappresentavano allo stesso tempo anche un’occasione per incontrarci e

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condividere le esperienze fra laici impegnati nella promozione della “peregrinatio Mariae” o in altre attività organizzate dal Movimento del Rosario, provenienti da molte regioni e città differenti (dall’Emilia-Romagna alla Lombardia, dal Friuli alla Marche, e da molti altri luoghi). Era anche prevista l’alternanza ai momenti catechetici e di condivisione di spazi dedicati alla preghiera comunitaria, indispensabile per aprire i cuori a quanto lo Spirito voleva dire in queste giornate. L’Eremo di Ronzano è veramente un luogo molto bello per svolgere incontri e ritiri di tipo spirituale. Sulla sommità di un colle, sulle prime propaggini appenniniche a sud della città felsinea, di fronte al famoso santuario della Madonna di S.Luca, si erge l’antica chiesa di Ronzano costruita nel ‘400 e affrescata di preziosi dipinti rinascimentali. Accanto alla chiesa, il convento una volta abitato dai frati eremiti è stato ristrutturato ed accoglie gruppi in ritiro. Dai muri di pietra nuda dell’edificio trasuda ancora l’atmosfera frugale ma estremamente ricca di spiritualità degli abitatori di una volta, e ciò contribuisce notevolmente a farti entrare subito nell’indispensabile atteggiamento interiore di ascolto. Dalla spianata antistante all’Eremo potevamo inoltre godere di un meraviglioso panorama sulla città sottostante, reso ancora più fiabesco dalla calda luce invernale e dall’essere incorniciato dalle nebbie insistenti sulla campagna nella pianura padana tutto attorno agli abitati. Il pomeriggio del sabato, dopo un primo momento di preghiera per entrare nel clima, l’incontro si è aperto con un’intensa catechesi del domenicano padre Coggi, che ci ha fatto gustare, con le sue bellissime citazioni dagli scritti dei papi e dei santi dei secoli passati, la straordinaria efficacia riconosciuta nella storia della Chiesa e dell’umanità alla preghiera del S.Rosario, e la fervente devozione di tanti credenti famosi a questa privilegiata forma di preghiera. Il S.Rosario, ci ha spiegato padre Coggi, costituisce una insostituibile meditazione contemplativa di tutta la storia della salvezza, ripercorsa nelle sue tappe fondamentali, dall’Annuncio dell’Angelo a Maria alla realizzazione della promessa di una presenza al cospetto della gloria di Dio nei tempi futuri, a cui tutti siamo chiamati e di cui l’Assunzione e Incoronazione di Maria è primizia e pegno allo stesso tempo. La mattina seguente padre Mauro Persici ci ha illustrato i punti principali della lettera apostolica, e soprattutto ci ha illuminato sulle indicazioni di tipo pratico che si possono ricavare

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dallo scritto del papa per un permanente perfezionamento della nostra preghiera. Nella vivace discussione che è seguita, abbiamo avuto il modo per riflettere sulle nostre abitudini nel recitare il S.Rosario, mettendo così meglio a fuoco gli aspetti centrali di tale preghiera e distinguendoli da quelli invece legati unicamente a consuetudini devozionali, perciò non vincolanti per i fedeli. Ma il modo migliore per imparare a pregare è proprio di pregare: sicuramente abbiamo ricavato molto frutto dai S.Rosari recitati assieme, sotto la guida di padre Mauro, che hanno cadenzato ad intervalli regolari tutto l’incontro. Abbiamo inoltre vissuto assieme intensi momenti di condivisione comunitaria nelle celebrazioni eucaristiche, durante le quali ci siamo sentiti veramente fratelli in Gesù, Pane spezzato sull’altare per noi. Ma soprattutto è stata l’Adorazione eucaristica durata tutta la notte (portata avanti a turno) a riempirci il cuore di pace e di gratitudine per tutte le meraviglie che Dio, pur in mezzo a tante difficoltà, realizza nelle nostre vite. Nei brevi intervalli di tempo fra le varie attività e durante i pasti consumati assieme in refettorio, abbiamo avuto anche il dono di conoscere più da vicino tanti fratelli che in altre città vivono esperienze analoghe alle nostre, scambiandoci confidenze sulle nostre rispettive difficoltà, sulle nostre pene, sulle nostre gioie ed i nostri entusiasmi. Rincuora tantissimo scoprirci concretamente un unico popolo di Dio in cammino e solidarizzare perciò gli uni con gli altri: ci sentiamo così meno soli nell’affrontare quotidianamente un mondo che appare oggigiorno sempre più chiuso nei confronti dell’esperienza della fede. Arricchiti da tanti doni, ci siamo salutati con sincera emozione, ma certi di tornare a rivederci presto in occasione delle prossime tappe di questo esaltante percorso comune su questa strada, sulla quale ci ha condotto e continua a guidarci con tanto amore la stessa Ss.Vergine Maria. Ennio

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GRECIA: sulle orme di S. Paolo ... devo dire “grazie”...

PELLEGRINAGGI

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nche quest’anno, per una strana serie di disavventure, avevo visto “sfumare” le mie ferie estive già programmate in luglio, causa il solito egocentrismo dei colleghi di lavoro. Ero pervasa da un grande disappunto e cercavo disperatamente di sforzarmi per trovare le ragioni per comprendere e perdonare i continui soprusi che da alcuni anni sono costretta a subire. Così ogni mattina, prima di entrare in ufficio, mi fermavo in chiesa per chiedere la forza al Signore facendo una preghiera davanti ad un altare laterale con un’immagine raffigurante una dolce “Madonnina della Provvidenza”. E’ stato proprio in uno di questi giorni, nei quali mi sentivo in preda allo sconforto, che uscendo di chiesa il mio sguardo si è posato su di un tavolo ingombro di riviste e fra il materiale esposto ho trovato un accattivante volantino verde con alcune proposte di pellegrinaggi. L’ho preso con scetticismo, convinta che tanto non avrei trovato nulla di rispondente alle mie esigenze. Quando invece l’ho riguardato con più attenzione, ho scoperto che il periodo era buono e forse poteva essere un’ottima occasione per “staccare la spina”, riflettere, meditare e soprattutto pregare. Questo pellegrinaggio mi ha inoltre fornito l’opportunità di conoscere, quale referente per la mia zona, una dinamica e frizzante monaca di clausura, suor Anna Maria, alla quale ho potuto aprire il mio cuore e affidare il mio desiderio di poter partecipare... a Dio piacendo! Al ricevimento della conferma del pellegrinaggio mi sono ritrovata così a partire per la Grecia inserita in un gruppo di persone sconosciute, ma con un nutrito programma sapientemente elaborato... scherzando con i miei amici Frati Cappuccini, avevo detto loro: “quest’anno

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non potrò partecipare al campo di lavoro missionario, ma vi sosterrò con la preghiera e poi voglio vedere se questi Padri Domenicani sono meglio o peggio di voi”. E l’avventura è iniziata domenica 25 agosto! Al primo impatto il nostro caro padre Mauro mi era parso un po’ burbero e fin troppo esigente; il gruppo eterogeneo e variegato ma l’obiettivo comune: ripercorrere una parte della storia di S. Paolo per comprenderlo meglio e... * devo dire “grazie” alla signora con la quale ho diviso la cuccetta nella prima notte in nave, perché con i suoi modi discreti e la sua cordialità mi ha facilitato nell’entrare in relazione con lei nella quotidiana condivisione; * devo dire “grazie” a P. Mauro perché si è rivelato un ottimo pastore (la sua taglia XXXXL è una cosa a parte) dimostrando non solo grandi capacità organizzative, ma soprattutto d’esperto animatore di forti ed intensi momenti di meditazione e preghiera che -credo- siano stati vissuti da tutti noi con partecipazione ed intensità sempre guidati dalla lettura delle lettere di S. Paolo, dalla meditazione del S. Rosario e dalla quotidiana celebrazione della S. Messa; * devo dire “grazie” alla signora Dia, la nostra guida di lingua greca. Una persona di classe veramente squisita e molto preparata sotto ogni punto di vista. Ci ha accompagnato per tutto il percorso integrando con delicatezza quanto già delineato da P. Mauro: * devo dire “grazie” a tutto il “Gruppo dei pellegrini” per la coesione, l’amabilità vissuta nei momenti conviviali, la disponibilità e l’aver saputo instaurare un clima di vera “comunità”. Per me questo pellegrinaggio è stato denso di intense emozioni: * l’aver camminato sul lastricato della “Via Egnazia” come S. Paolo in cammino verso la Macedonia; * aver visto e venerato il luogo della “carcerazione” e della “flagellazione”; * essere salita sui tre gradini del “Podium” di Berea dove ha predicato alla popolazione; * la celebrazione della s. messa sul fiume dove sorge il Battistero di Lidia, alla quale... “il Signore aprì il cuore perché potesse comprendere le cose dette da Paolo...” e nella casa in cui venne fondata la prima chiesa cristiana in Europa; * e ancora tanti altri momenti mi tornano alla mente... momenti legati alla visita ai Monasteri delle Meteore, alla navigazione alle propaggini del Monte Athos con i suoi preziosi Monasteri, i siti archeologici e la vivacità dei riferimenti mitologici e storici della nostra carissima signora Dia. Sono state giornate intense nelle quali abbiamo attraversato praticamente tutta la Grecia comprendendo anche la penisola Calcidica e il Peloponneso. Una natura che ad ogni passo ci parlava del suo creatore: vigneti, mandorli, agrumeti, sterminate distese di cotone e tabacco, distese sconfinate di ulivi... capre e pecore nei pascoli. Ognuno di noi ha cercato inoltre di

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rispettare ed entrare in contatto con la popolazione locale sforzandosi di pronunciare quelle strane parole: “kalimera, kalispera, kalinikta, efkaristò...” quasi a voler abbattere il muro della lingua che poteva dividerci. Anche S. Paolo, in ciascuna delle città che aveva evangelizzato, era riuscito a legare attorno a sé uomini e donne che continuarono ad animare le Chiese da Lui fondate ed alcuni di essi furono poi suoi compagni di missione. I nomi di questi primi cristiani meritano la nostra ammirazione e devono essere custoditi nella nostra memoria. Spero che anche noi, pellegrini in questo viaggio, ci rimettiamo costantemente alla scuola di S. Paolo... questo è l’augurio che mi faccio e che faccio ancora una volta ai miei compagni di pellegrinaggio con i quali ho condiviso quest’avventura e con i quali spero di incontrarmi nuovamente in un prossimo pellegrinaggio... chissà!?! Silvana

all’improvviso ho riacquistato

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ppena rientrato a casa ho cercato di comunicare con te con il telefonino... ma è caduta la linea! Mi appresto pertanto a scrivere la presente sia per salutarti sia anche per esternare un caloroso ringraziamento alla fine del riuscitissimo pellegrinaggio in Grecia. Sia pur avanti negli anni, per me si è trattato della prima esperienza di pellegrinaggio, che spero non sia neppur l’ultima... se Dio vorrà aiutarmi! Grazie per avermi guidato spiritualmente, cristianamente ed autorevolmente -insieme a tutti gli altri- nel quotidiano raccoglimento alla preghiera del santo rosario, alla quotidiana celebrazione della santa messa, al quotidiano ricordo dei defunti, alla frequente invocazione dello Spirito Santo e nelle frequenti benedizioni ricevute tuo tramite. Per me è stata come una conversione nuova, più salda e sentita. Ne è derivata una serenità psicofisica, un benessere totale che mi auguro persista nel futuro. Ho superato qualche momento di smarrimento, di paura, quasi d’angoscia per il fatto d’essere solo nel viaggio... nell’insonnia dei primi giorni, come anche nell’abituale tristezza della mia solitudine ho silenziosamente invocato l’aiuto di Gesù, della Vergine Maria e anche di S. Paolo a cui mi rivolgevo per la prima volta nella mia vita. A Filippi mi è sembrato di ricevere un secondo battesimo in quell’indimenticabile celebrazione nel ruscello... dopo aver visitato la chiesa del monastero di Ossios Loukàs ho pianto commosso: è stato il momento più sentito ed indimenticabile! Certo è il fatto che con la preghiera, di tutti gli altri e mia, così come all’improvviso ho riacquistato fiducia, tranquillità d’animo, un’inaspettata energia vitale fisica e spirituale: è tornato il

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mio vecchio buon umore, uno stato euforico trasmesso anche a coloro con quali ho socializzato prontamente, un senso d’allegria, una “verve” giovanile, una pronta battuta di linguaggio scherzoso ma innocente... Credimi e in Gesù e Maria ti abbraccio fraternamente Ernesto

... non solo brave persone...

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e premesse di questo pellegrinaggio erano principalmente l’approfondimento della cultura greca e la visita dei posti nuovi con una sana dose di spiritualità che non fa mai male (S.Messa e S.Rosario quotidiani). Mi sono reso però subito conto che questo non era quello che intendeva il nostro Padre accompagnatore. Passo dopo passo, macinando chilometri in pullman, ho capito che la perfetta sintonia tra la guida e il padre aiutavano la mia crescita in conoscenza, in sincero proficuo contatto con la B. Vergine che ci accompagnava spiritualmente ogni giorno. Gli approfondimenti culturali, le meditazioni del Rosario mi hanno coinvolto e stimolato in me un desiderio crescente di capire. Credo che questa mia personale impressione sia stata condivisa anche da molti altri del compatto, ordinato, fedele gruppo di pellegrini, dal più giovane al più anziano. La puntualità degli incontri durante il viaggio,il rigoroso silenzio durante la recita dei rosari ritengo abbiano coinvolto tutti. Aumentava in tutti il desiderio di approfondire; la solidarietà era spontanea e reciproca fino al momento quasi atteso e desiderato della lettura delle Lettere di S. Paolo che anticipavano l’arrivo alla meta. Essere presenti faceva nascere in noi il desiderio di vivere, di esserci all’incontro con la tappa richiamata. E’ stata per me toccante la Celebrazione Eucaristica a Filippi vicino al fiume dove è stata battezzata Lidia, e poi via via fino all’ultima Messa durante il rientro sulla nave, in cui, oltre alla presenza di tutti noi partecipanti, si sono uniti anche altri viaggiatori. Eravamo riusciti a trasmettere la nostra viva partecipazione e gioia anche ai passeggeri ed estranei, avevano capito che in noi c’era qualcosa di particolare che ci rendeva protagonisti soddisfatti e non solo delle “ BRAVE PERSONE “. Devo riconoscere che al rientro, nel vortice del quotidiano, ricordo con molto rimpianto quei giorni vissuti insieme; ricordo ravvivato però dalle foto rimaste ad aiutare la memoria. Ma rimane lo spirito che mi fa stare più vicino al Signore, pur negli impegni lavorativi, grazie alla preghiera, alla visita al Santissimo Sacramento, o semplicemente l’affidamento a Lui dei vari problemi quotidiani che mi offre da vivere. Vorrei anche aggiungere che sento la necessità di comunicare agli altri, con un impegno maggiore rispetto a quello fatto fino ad ora, la gioia dell’incontro con Gesù, il Suo esserci vicino in ogni avvenimento bello o brutto della vita, per, seppure indegnamente, annunciarlo come diceva S. Paolo:” Per me è un onore annunciare Cristo”. Arrivederci M.P

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Anno del Rosario Per questo, sull’onda della riflessione offerta nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, nella quale ho invitato il Popolo di Dio, dopo l’esperienza giubilare, a “ripartire da Cristo”, ho sentito il bisogno di sviluppare una riflessione sul Rosario, quasi a coronamento mariano della stessa Lettera apostolica, per esortare alla contemplazione del volto di Cristo in compagnia e alla scuola della sua Madre Santissima. Recitare il Rosario, infatti, non è altro che contemplare con Maria il volto di Cristo. A dare maggiore rilevanza a questo invito, prendendo occasione dal prossimo centoventesimo anniversario della menzionata Enciclica di Leone XIII, desidero che questa preghiera nel corso dell’anno venga particolarmente proposta e valorizzata nelle varie comunità cristiane. Proclamo, pertanto, l’anno che va dall’ottobre di quest’anno all’ottobre del 2003 Anno del Rosario. Affido questa indicazione pastorale all’iniziativa delle singole comunità ecclesiali. Con essa non intendo intralciare, ma piuttosto integrare e consolidare i piani pastorali delle Chiese particolari. Ho fiducia che essa venga accolta con generosità e prontezza. Il Rosario, se riscoperto nel suo pieno significato, porta al cuore stesso della vita cristiana ed offre un’ordinaria quanto feconda opportunità spirituale e pedagogica per la contemplazione personale, la formazione del Popolo di Dio e la nuova evangelizzazione. Giovanni Paolo II da: Rosarium Virginis Mariae Siamo entrati in un anno particolarmente importante per quanti amano la Madonna. Con la Lettera Apostolica “Rosarium Virginis Mariae” il Papa ha proclamato “Anno del Rosario” il periodo che va dall’ottobre 2002 all’ottobre 2003, e ha rivolto un caldo appello affinché venga riscoperta questa grande pratica di preghiera. Grande emozione è per noi Domenicani quando si parla del Rosario: preghiera nata dal cuore, dalla spiritualità e dalla predicazione dell’Ordine dei frati Predicatori, essa è carne della nostra carne e osso delle nostra ossa. Ne siamo custodi gelosi, chiamati a questa responsabilità dalla stessa Madre Chiesa. P. Tommaso Tarantino o.p. da: La Madonna dell’Arco n° 6-2002

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ottobre 2002 - ottobre 2003

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Brevissime linee di storia

“Quando una preghiera dura più o meno immutata nel tempo è segno che è profondamente consona con la fede e la pietà cristiana”.

Nel secolo VI in qualche liturgia comincia ad apparire l’Ave Maria, sempre e solo nella sua prima parte, quella evangelica.

Nel secolo XII, sull’antico uso di contare i Pater noster su una cordicella a nodi, si innesta la recita dell’Ave Maria in numero di 150 a imitazione dei 150 salmi biblici: si parla quindi di “salterio di Maria”.

Dal 1207 S. Domenico e i suoi Frati Predicatori, devotissimi della Madonna, dovendo lottare contro l’eresia albigese, fanno oggetto della loro predicazione al popolo i misteri dell’incarnazione e della divina maternità di Maria. L’incontro tra l’uso popolare di contare le 150 “Ave Maria” e la predicazione domenicana dei misteri dell’incarnazione, passione e risurrezione di Cristo è il primo germe del Rosario.

Nel secolo XIV il

beato domenicano Alano de la Roche, su ispirazione e comando della Vergine, dal 1460 diventa il grande apostolo del Rosario nella sua forma ormai definitiva, istituisce le Confraternite del Rosario che in breve si diffondono in tutta l’Europa.

Nei secoli XVI e XVII il Rosario diventa ufficialmente la preghiera della Cristianità contro i pericoli sociali dell’eresia ugonotta e del dominio dell’Islam. Le vittorie militari dei cristiani a Lepanto (1571), a La Rochelle (1628), a Vienna (1683) vengono attribuite alla Madonna del Rosario, che viene perciò invocata con i titoli di “Regina della vittoria”, “Aiuto dei cristiani”, “Regina delle vittorie” e infine “Madonna del Rosario” e celebrata il 7 ottobre.

Nel secolo XVIII,

trecento anni dopo il beato Alano de la Roche, il movimento rosariano riceve nuovo impulso dall’apostolato di S. L. Grignon de Montfort, legato spiritualmente quale terziario all’Ordine Domenicano.

Sigillo alla storia del Rosario sono le apparizioni a Lourdes (1858), l’esplosione del culto a Pompei, grazie al beato terziario domenicano Bartolo Longo (1875) ed infine le apparizioni a Fatima (1917) 14


da ar cc sta

Movimento Domenicano del Rosario Via IV novembre, 19/e - 43012 Fontanellato (PR) Tel. 3355938327 oppure e-mail movrosar@tin.it

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Guida

per la recita del santo Rosario alla luce della Lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae” di Giovanni Paolo II

26. La meditazione dei misteri di Cristo è proposta nel Rosario con un metodo caratteristico, atto per sua natura a favorire la loro assimilazione. E’ il metodo basato sulla ripetizione ... espressione di quell’amore che non si stanca di tornare alla persona amata con effusioni che, pur simili nella manifestazione, sono sempre nuove per il sentimento che le pervade. In Cristo, Dio ha assunto davvero un “cuore di carne”. Egli non ha soltanto un cuore divino ma anche un cuore umano, capace di tutte le vibrazioni dell’affetto... l’insistente richiesta e la relativa risposta si esprimono in termini ben noti all’esperienza universale dell’amore umano. Per comprendere il Rosario, bisogna entrare nella dinamica psicologica che è propria dell’amore umano. Se la ripetizione dell’Ave Maria si rivolge direttamente a Maria, con Lei e attraverso di Lei è in definitiva a Gesù che va l’atto d’amore. La ripetizione si alimenta del desiderio di una conformazione sempre più piena a Cristo, vero “programma” della vita cristiana. 27. Che il rapporto con Cristo possa avvalersi anche dell’aiuto di un metodo non deve stupire. Iddio si comunica all’uomo rispettando il modo di essere della nostra natura ed i suoi ritmi vitali.

ROSARIO

La ‘corona’ 36. Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la corona. La prima cosa da notare è come la corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell’orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui,tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre. In quanto strumento di conteggio, che scandisce l’avanzare della preghiera, la corona evoca l’incessante cammino della contemplazione e della perfezione cristiana. Bello è anche estendere il significato simbolico della corona al nostro rapporto reciproco, ricordando con essa il vincolo di comunione e di fraternità che tutti ci lega in Cristo.

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Avvio 37. Sono vari, nella prassi corrente, i modi di introdurre il Rosario nei diversi contesti ecclesiali... sono usi ugualmente legittimi nella misura in cui ben dispongono l’animo alla contemplazione.

L’enunciazione del mistero 29. Enunciare il mistero è come aprire uno scenario su cui concentrare l’attenzione. Le parole guidano l’immaginazione e l’animo a quel determinato episodio o momento della vita di Cristo. È una metodologia, del resto, che corrisponde alla logica stessa dell’Incarnazione: Dio ha voluto prendere, in Gesù, lineamenti umani. È attraverso la sua realtà corporea che noi veniamo condotti a prendere contatto con il suo mistero divino. A questa esigenza di concretezza risponde anche l’enunciazione dei vari misteri del Rosario. Ma se i misteri considerati nel Rosario si limitano alle linee fondamentali della vita di Cristo, da essi l’animo può facilmente spaziare sul resto del Vangelo, soprattutto quando il Rosario è recitato in particolari momenti di prolungato raccoglimento.

L’ascolto della Parola di Dio 30. Per dare fondamento biblico e maggiore profondità alla meditazione, è utile che l’enunciazione del mistero sia seguita dalla proclamazione di un passo biblico corrispondente... la parola ispirata va ascoltata con la certezza che è Parola di Dio, pronunciata per l’oggi e “per me”... non si tratta di riportare alla memoria un’informazione, ma di lasciar ‘parlare’ Dio. In qualche occasione solenne e comunitaria, questa parola può essere opportunamente illustrata da qualche breve commento.

Il silenzio 31. L’ascolto e la meditazione si nutrono di silenzio. È opportuno che, dopo l’enunciazione del mistero e la proclamazione della Parola, per un congruo periodo di tempo ci si fermi a fissare lo sguardo sul mistero meditato, prima di iniziare la preghiera vocale.

Il “Padre nostro” 32. Dopo l’ascolto della Parola e la focalizzazione del mistero è naturale che l’animo si innalzi verso il Padre. Gesù, in ciascuno dei suoi misteri, ci porta sempre al Padre. Nell’intimità del Padre Egli ci vuole introdurre, perché diciamo con Lui “Abbà, Padre”.

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Le dieci “Ave Maria” 33. È questo l’elemento più corposo del Rosario e insieme quello che ne fa una preghiera mariana per eccellenza. Ma proprio alla luce dell’Ave Maria ben compresa, si avverte con chiarezza che il carattere mariano non solo non si oppone a quello cristologico, ma anzi lo sottolinea e lo esalta. La prima parte dell’Ave Maria, è contemplazione adorante del mistero che si compie nella Vergine di Nazareth... l’incarnazione del Figlio nel grembo verginale di Maria. Il baricentro dell’Ave Maria, quasi cerniera tra la prima e la seconda parte, è il nome di Gesù che si sta contemplando. Dallo specialissimo rapporto con Cristo, che fa di Maria la Madre di Dio deriva, poi, la forza della supplica con la quale a Lei ci rivolgiamo nella seconda parte affidando alla sua materna intercessione la vita e l’ora della nostra morte.

Il “Gloria” 34. La dossologia trinitaria è il traguardo della contemplazione cristiana. Cristo è infatti la via che ci conduce al Padre nello Spirito. Ci ritroviamo continuamente di fronte al mistero delle tre Persone divine da lodare, adorare, ringraziare. È importante che il Gloria sia messo ben in evidenza nel Rosario. Nella misura in cui la meditazione del mistero è stata attenta, profonda, ravvivata - di Ave in Ave - dall’amore per Cristo e per Maria, la glorificazione trinitaria ad ogni diecina, lungi dal ridursi ad una rapida conclusione, acquista il suo giusto tono contemplativo, come per elevare l’animo all’altezza del Paradiso e farci rivivere, in qualche modo, l’esperienza del Tabor, anticipazione della contemplazione futura: “È bello per noi stare qui” (Lc 9, 33).

La giaculatoria finale 35. Senza nulla togliere al valore delle giaculatorie in uso nella pratica corrente, sembra opportuno rilevare che la contemplazione dei misteri potrà meglio esprimere tutta la sua fecondità, se si avrà cura di far sì che ciascun mistero si concluda con una preghiera volta ad ottenere i frutti specifici della meditazione di quel mistero. In questo modo il Rosario potrà esprimere con maggiore efficacia il suo legame con la vita cristiana. Tale preghiera finale potrà ispirarsi, come già succede, a una legittima varietà.

Conclusione 37. La recita è poi conclusa con la preghiera secondo le intenzioni del Papa, per allargare lo sguardo di chi prega sull’ampio orizzonte delle necessità ecclesiali. È proprio per incoraggiare questa proiezione ecclesiale del Rosario che la Chiesa ha voluto arricchirlo di sante indulgenze per chi lo recita con le debite disposizioni. In effetti, se vissuto così, il Rosario diventa veramente un percorso spirituale, in cui Maria si fa madre, maestra, guida, e sostiene

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il fedele con la sua intercessione potente. Come stupirsi se l’animo sente il bisogno, alla fine di questa preghiera, in cui ha fatto intima esperienza della maternità di Maria, di sciogliersi nelle lodi per la Vergine Santa, sia nella splendida preghiera della Salve Regina, che in quella delle Litanie lauretane? È il coronamento di un cammino interiore, che ha portato il fedele a contatto vivo con il mistero di Cristo e della sua Madre Santissima..

I mistewdel Rosario Misteri della gioia (lunedì e sabato) 1. Annunciazione dell’Angelo alla Verigne Maria 2. Visita di Maria alla cugina Elisabetta 3. Nascita di Gesù a Betlemme 4. Presentazione di Gesù al Tempio 5. Gesù fra i dottori nel Tempio

Misteri della luce (giovedì) 1. Il Battesimo al Giordano 2. Le nozze di Cana 3. L’annuncio del Regno di Dio 4. La Trasfigurazione 5. L’istituzione dell’Eucarestia

Misteri del dolore (martedì e venerdì) 1. Agonia di Gesù nell’orto degli ulivi 2. Gesù flagellato alla colonna 3. Gesù incoronato di spine 4. Gesù sale al Calvario 5. Gesù muore in croce

Misteri della gloria (mercoledì e domenica) 1. Gesù risorge da morte 2. Gesù ascende al cielo 3. Effusione dello Spirito Santo nel Cenacolo 4. Maria è assunta in cielo 5. Maria incoronata regina

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2/7 ottobre: POMPEI Fonte di un profondo smarrimento

PELLEGRINAGGI

L

a prima tappa è stata la “Santa Casa” di Loreto... entrare nello spirito non certo di una leggenda, ma di un fatto storico che ritrova riscontri negli studi archeologici, non ha fatto altro che confermare come Dio viene incontro sempre agli “increduli”. Tuttavia non è di storia umana che desidero parlare, bensì di una storia che ha dell’inverosimile: “L’Annunciazione”. Cominciare così questo Pellegrinaggio in questo “LUOGO” nel quale si è compiuto il Mistero dell’Incarnazione, non poteva essere altro che l’invito di Dio ad ognuno di noi. Ognuno di noi ha in se stesso il “seme” dell’Annuncio e Dio attende pazientemente la nostra risposta...il nostro “SI” sarà totale ed umile come quello della Vergine? E quanto Dio dovrà aspettare la nostra risposta? Nel Mistero dell’Incarnazione Cielo e Terra si sono uniti dentro il seno verginale di Colei che non ha detto “Scusa Angelo, ma sono un po' indecisa....come è possibile? sei sicuro che non ti stai sbagliando?”. La perplessità di Maria non è incredulità, ma certezza, voleva semplicemente tranquillizzarsi che la sua purezza restasse tale... ed ecco che scaturisce un “SI”... pieno d’incognite ma non di dubbi... “Eccomi! Sono la serva del Signore! Avvenga di me ciò che Lui vuole...”. In questo clima il Rosario meditato di sera, nella piazzetta antistante la Basilica, ha cominciato a scavare dentro di me un profondo solco... che solo Dio potrà riempire! Partiti, dunque, dalla Santa Casa, dall’Annuncio eccoci a Lanciano, per meditare il Mistero

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Eucaristico! Qui abbiamo trovato un Gesù donato pienamente e concretamente che non ha avuto difficoltà a togliere per un attimo il velo con il quale circonda il Mistero del Cibo di vita eterna... e che ancor oggi, dopo 12 secoli, è ancora lì a testimoniare la sconcertante realtà... “Beati coloro che crederanno pur NON vedendo”... tuttavia Gesù ci rende ancor più beati se da questo Mistero per un po' svelato l’uomo diventa un credente. La S. Messa che P. Mauro ha celebrato nella cappella sottostante la Basilica, cioè nel luogo dove avvenne l’evento miracoloso, è stata fonte di un profondo smarrimento... sì... smarrimento... Ritrovarmi di fronte al mio nulla... e trovarmi a “credere senza aver veduto”, una Grazia di Dio per la quale non comprendo il perché di tanto dono proprio a me... che so di essere meno del nulla...... Pompei è stata la “apoteosi” del GAUDIO... della condivisione con migliaia di persone giunte da ogni dove per sostare durante la festa della Madonna del Rosario...” Cos’è l’uomo perché te ne curi?” Il B. Bartolo Longo ha qualcosa da insegnarci... una fede che non conoscevo così profondamente... L’accostamento, poi, che abbiamo potuto verificare visitando gli scavi di Pompei, s’incastrava magnificamente con la nuova Pompei di Bartolo... Dagli scavi è emerso che la dea Venere era la maggior divinità adorata in Pompei... e che ogni donna si riferiva a lei per piacere agli uomini, per chiedere protezione nel benessere della vita fatta di piaceri sensuali... Con il beato Bartolo Longo che si fa strumento dell’opera di Dio, la Nuova Pompei assume un ruolo determinante: guardare nella Madre di Dio, e dire con Lei “Fate tutto quello che Gesù vi dirà”... per un piacere che oltrepassa i sensi della vista, del tatto, della carne... ma che innalza lo Spirito oltre ogni umana immaginazione... Non più Venere, della quale già il poeta diceva “adorano e chiedono ad una statua che non ha anima....e che non è mai esistita...”, bensì Maria, Madre vera, che non è una dea ma che in sé, Dio, si è fatto uomo. “O Rosario benedetto di Maria”, migliaia di voci si sono così elevate a mezzogiorno in tutto il mondo, supplicando Dio di fare presto a salvare l’uomo, “Noi non ti lasceremo più” è stato il grido di migliaia di persone sparse in tutto il mondo. Tutto possiamo ottenere attraverso il Rosario, Bartolo Longo ce l’ha dimostrato!

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Da questo Gaudio siamo giunti ai piedi del Gran Sasso per rendere omaggio a S. Gabriele dell’Addolorata... un ragazzo di soli 24 anni che non ha fatto miracoli strepitosi nella vita... ma che nella semplicità, ha saputo trovare la strada che conduce a Dio. Quando stava per morire, un confratello, per amore osò dire che “era maledetta la volontà di Dio che stava strappando Gabriele dalla vita”! Con amore altrettanto palese egli rispose: “Io lo so che tu dici questo perché mi vuoi bene, ma come può un opera di Dio essere maledetta?”. Nella Carità, riprendeva il confratello.....perché lui si sentiva benedetto per quanto stava avvenendo..... Era un Passionista, e i Passionisti hanno come carisma la predicazione della Passione di Gesù, come non includere dunque la Madre sotto la Croce della quale il profeta aveva predetto “A te una spada trapasserà l’anima”... Gabriele invitava TUTTI... a soffermarsi sui dolori della Madre... di Lei aveva un amore speciale... tenero... profondo... teologico nel significato della Croce... della morte che salva, del dolore che purifica... della prova che rafforza... Dorotea

nella chiesa è importante conoscersi

R

ingrazio la mia amica per avermi voluto forzatamente iscrivere a questo pellegrinaggio. Ho dovuto infatti trovare una soluzione a dei grossi problemi che me lo avrebbero impedito... ma avevo bisogno di una liberazione del mio spirito. Fruire giornalmente della parola del sacerdote, della meditazione del santo rosario e vedere, anche per poco, dal vivo il caro Santuario a cui tendo fin dall’infanzia con tutto il cuore. La Madonna di Pompei, che campeggia sul mio letto, ha assistito a tutti i passi della mia vita, è stata testimone dell’incontro con l’Ordine di S. Domenico. Mi ha condotto ogni giorno, nella gioia e nel pianto. La santa corona di Maria mi ha salvato dalla disperazione. Padre Pio ha ragione: il santo rosario è proprio un’arma. Inoltre sono grata a tutti i partecipanti... nella chiesa è importante conoscersi, dialogare, trovare più quello che ci unisce di quello che ci divide. Mi pare che lì fossimo tutti accomunati

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Allora... tuffiamoci E’ martedì 9 ottobre, ho ancora nelle orecchie l’eco del canto “Maria tutta bella” cantata ed ascoltata in Basilica a Pompei... eco che mi accompagna ad affrontare la giornata quotidiana dopo la “FULL IMMERSION” del pellegrinaggio ai Santuari di Loreto, Lanciano, Pompei e S. Gabriele dell’Addolorata. Nell’accingermi a fare le mie faccende domestiche penso alla lettera da spedire a P. Mauro... mi si affacciano alla mente tanti volti, mi tornano alla mente e al cuore tanti momenti teneri e forti, dolci e amari, di parola e di ascolto, di comprensione e no... insomma quello che la vita ci offre quotidianamente in una dimensione di pellegrinaggio. PELLEGRINAGGIO: parola chiara ed oscura nel significato profondo argomentata, durante il viaggio, in vari modi da P. Mauro. Sono andata a vedere anche sul vocabolario che dice “pellegrinaggio: viaggio o visita ad un luogo santo compiuto per penitenza o devozione”. Per quanto mi riguarda è un viaggio fatto per penitenza, in quanto pellegrini su questa terra, per prepararci interiormente sempre più al momento del viaggio ultimo. Tutta la nostra vita dovrebbe rispecchiare questa realtà, ma non sempre ci riusciamo e spesso ce ne dimentichiamo perciò qualche “full immersion” può aiutarci. Rientrare in noi stessi, quanta fatica! Quanto costa santificarci! Santità emanata dalle pietre della casa di Maria, colei che disse di sì a Dio, ne diventò madre, santificò con la preghiera e la sua vita donata le pietre stesse della sua casa che ora si trova nel Santuario di Loreto. Santuario di Lanciano dove Gesù manifestò il suo Cuore nell’Eucarestia donandoci la prova per accrescere la nostra fede.Il beato Bartolo Longo, esempio di una santità operante, definito “uomo della Madonna” da Sua Santità Giovanni Paolo II, donò al mondo un celeberrimo Santuario, cuore di innumerevoli opere di carità.

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S. Gabriele dell’Addolorata, altro esempio di santità, che macerò il suo cuore nell’amore per farne un Santuario della Madre Addolorata. Che dire di fronte a queste “sole 4 tappe” dove tutto ci parlò e ci parla dell’amore tenero e dolce di Dio Padre? Ancora una volta quanta fatica a rientrare in noi stessi!! Ma noi abbiamo un’arma che la Madonna ci ha donato... arma che, come dice il beato Bartolo Longo, “è una catena dolce che ci rannoda a Dio”. Tuffiamoci, allora, in questa santa pratica della recita meditata del santo rosario, e in questo gustar Dio e la dolcezza del suo Amore sentire come raddolcisce le nostre piccole croci e le trasforma in ali per il Paradiso. Anche se lo scrivere è stata una piccola croce l’ho accettata con tanto amore... tra una pausa e l’altra ho impiegato due giorni per concludere questa testimonianza, anche se credo che in ogni partecipante il pellegrinaggio ha scritto nel suo cuore ciò di cui aveva bisogno e che Gesù e Maria volevano donarci. Accogliete questa mia piccola testimonianza che è come una piccola goccia e... accogliete gli inviti futuri per partecipare ad un pellegrinaggio riconoscendone la differenza dalle gite religiose ed apprezzandone lo spessore e la radicalità per immergersi in quest’Amore di Dio Padre Misericordioso che va incontro alla miseria della sua creatura. Detto questo... un abbraccio con Maria sia a coloro che hanno partecipato sia a coloro che leggeranno solo queste poche righe una pellegrina

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Peregrinatio a

finché le porte delle case si apriranno...

PEREGRINATIO MARIAE

D

al 21 al 27 ottobre si è celebrata la settimana di preparazione per l’inizio della “Peregrinatio Mariae” qui nella nostra parrocchia di Tamai. In questa settimana tutto è stato fatto per far sapere a tutti che l’immagine della Beata Vergine Maria, regina del santo rosario, era arrivata per bussare alle porte di ogni casa chiedendo di poter entrare per riproporre un clima di dialogo, d’incontro e di preghiera. Siamo stati sensibilizzati sul ruolo di Maria nella Storia della Salvezza e come proprio attraverso la preghiera del santo rosario poteva essere constatato... sperimentare, come i fratelli cristiani di tutti i tempi fin dagli inizi sono andati a Gesù per la via maestra che è la sua e la nostra Madre, la regina del santo rosario. Abbiamo capito l’importanza della luce dello Spirito per lasciarci penetrare dai vari misteri e per lasciare che la Parola di Dio potesse raggiungere la vita di ciascuno illuminando ogni angolo e in modo particolare quegli ambiti che volentieri nascondiamo per vergogna dimenticando che è proprio la nostra miseria e la nostra debolezza che, se riconosciuta, accettata e offerta, attira la misericordia di Dio su di noi. La domenica 27, a conclusione della settimana, l’immagine della Madonna si è fatta pellegrina d’amore nelle famiglie della nostra parrocchia fintanto che le porte delle case si apriranno per accoglierla. Spero e prego perché ogni famiglia abbia il coraggio, la fede e la disponibilità per accoglierla Suor Rosilda

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Mariae Tamai

cambierà la vita nelle famiglie...

C

ome ho vissuto l’arrivo della Madonna del Rosario nella nostra Parrocchia? E’ stato un po’ come accogliere una mamma che amandoti viene in tuo aiuto... sì, è venuta per aiutare le nostre famiglie a vincere le difficoltà e a scuotersi da quella pigrizia che alberga in tutti noi. La Fede deve essere una cosa viva dentro ogni cuore, vissuta giorno per giorno con semplicità e con grande disponibilità ad aprire il cuore. Sono certa che la recita del santo rosario in famiglia, che l’immagine della Beata Vergine pellegrina verrà a riproporre in ogni luogo in cui sarà accolta, cambierà la vita nelle famiglie che si sentiranno certamente più unite fra di loro... soltanto attraverso la preghiera e il sacrificio si trova l’unione e la pace. Valeria

non si potrebbe fare a meno di pregare...

L

a ringrazio di cuore per avermi insegnato un modo diverso di meditare il santo rosario. Trovo eccezionale l’idea di avere la Madonna del Rosario che, pellegrina, entra nelle case del mio paese per portare la fede e quella serenità di cui tutti sono alla ricerca; proprio come il suo figlio Gesù, quando camminava per i paesi, portando la gioia nel cuore a chi incontrandolo lo faceva entrare nella sua casa. Personalmente trovo che se si sapesse solo lontanamente il potere della preghiera, non si potrebbe fare a meno di pregare. Nell’attesa che la Madre di Dio, pellegrina con la sua immagine, venga a portare la pace e la grazia nella mia casa, la saluto con affetto e la ringrazio per quello che costantemente e con gioia fa per tutti noi. Edi

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se le famiglie sono sane anche la società sarà sana

D

all’incontro avuto con P. Mauro ci è rimasto impresso che: ✔ gli adulti sono sempre più impegnati nel lavoro, nelle preoccupazioni del quotidiano, nella ricerca del successo e della carriera, sempre meno pensano allo spirito, alla fede, alla salvezza dell’anima; ✔ i giovani sono sempre più presi nell’ingranaggio della vita moderna, sono bombardati e “violentati” continuamente con proposte che allontanano... da sé stessi, dalla famiglia, dalla Chiesa, da Dio; ✔ la famiglia è sempre più disgregata, sempre meno riesce a trovare il tempo per riunirsi, non solo per pregare insieme ma anche per discutere dei problemi di tutti i giorni; ✔ la società si sta sempre più allontanando da quei valori di solidarietà, comprensione e tolleranza che la fedeltà a Gesù e alla sua Chiesa ha sempre fatto percepire come valori inderogabilmente caratterizzanti l’azione comune. Riteniamo sia importante riflettere su queste situazioni, anche alla luce dei fatti di violenza che ultimamente si sono verificati... siamo convinti che il terrorismo, le guerre, la violenza siano logiche conseguenze dell’allontanamento della gente da Dio e da quei valori che invece dovrebbero essere alla base della pacifica convivenza tra i popoli della terra. Ben vengano allora incontri che possano aiutare a capire che, continuando sulla strada attuale, il mondo andrà sempre più verso la divisione, l’odio e la morte. Partendo dalla famiglia, che può riunirsi di fronte alla Madonna a pregare, si può riscoprire la bellezza dello stare insieme e l’utilità del fermarsi a riflettere su quello che sta accadendo. La famiglia sta alla base della società: se le famiglie sono “sane” allora anche la società sarà “sana”. Per concludere, possiamo dire che a noi la settimana mariana con la presenza di P. Mauro nella nostra parrocchia di Tamai, ha permesso di sentirsi in serena comunione con tante persone convincendoci a credere nel movimento mariano che è uno stimolo di condivisione e di crescita nella fede. Per questo ringraziamo i promotori di questa iniziativa e soprattutto un grazie grande, grande (... e ci vuole dato il personaggio... ndr) a P. Mauro per la sua generosità e disponibilità, con la speranza di rivederci presto Silvana e Gelindo

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SONO STATI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEL

ROSARIO VIVENTE:

1. da Carmela De Gori Papalia di Reggio Calabria: Francesca e Domenica Fortugno, Domenica Iaria, Agata Bruno,

Agostino Morabito, Rosetta Catenese, Agata Maida, Antonia Sgrò, Lucrezia e Anna Fortugno, Maria Umanisti, Maria Campolo, Gabriella e Tiziana Martino, Anna Luvero di Gallina (Rc). 2. da Don Attilio Galli di Ascoli Piceno: Marianna Piccioni - Vittoria De Angelis e Dandina Filippini di Mozzano (Ap); Sonia Pietrangeli di Macerata; Lilia Candeloro - Raffaele Candeloro e Fiorenza Marinucci di Colle S.Silvestro (Pe); Serafina Morganti - Stefania Di Lorenzo - Emanuela Funari - Giovanna Martelli e Maria Viviani di Ascoli Piceno; Maria Ester Dolmen di Villa S.Antonio (Ap); Ketty Ragno e Herlene Bambara di Messina. 3. da Carmela De Gori Papalia di Reggio Calabria: Eufemia Zuccalà, Adelina Fida, Agata e Giovanna Pudano, Lina Marino, Carolina e Francesca Catanese, Katia e Patrizia Modafferi, Caterina Maida, Filomena Moscato, Nuccia Dardanelli, Anna Siclari, Rosalia Artusa, Graziella Morabito. 4. dalla segreteria: Maria Valentini e Emilia Gori di Bellaria (Rn); Ilde D’Algenio di Bardi (Pr); Giuseppe Caraffini di Bardi (Pr); Margherita Tonin di Sottomarina (Ve); Graziosi Sandro di Agugliano (An); Margherita Cimbelli - Pina Luzi e Graziella Maria Pasqualini Cesaroni di Ascoli Piceno; Andrea e Paola Fantino di Corsione (At); Gioacchino e Maria Carmela Loiacono e Sigra Sciarrabone di Asti.

B)

SONO STATI ISCRITTI ALLA

FRATERNITA

O

GRUPPO

DEL

ROSARIO:

1. da Giulia Sparapani di Ancona: Ortensio Marconi e Fernanda Santarelli di Ancona; Giovanna Bottoni di Fermo

(Ap); Simone Miliozzi di Morrovalle (Mc); Giulio Antonio Borgatti di Finale Emilia (Mo); Anna Maria Gagliardi e Lina Damiani di S. Benedetto del Tronto (Ap); Elsa Tozzi di Fabriano (An); Vincenza Moretti di Pesaro; Francesco Ceccarini di Macerata; Irma D’Armi di Villa Celiera (Pe); Teresa Lauria di Itri (Lt); Maddalena Orlando di Quarto (Na); Genoveffa Meo di S.Pier Niceto (Me); Simona Giandomenico di Montecosaro (Mc). 2. da Rosaria Modica di Firenze: Antonietta Cirigliano di Pietramala (Fi); Licia Venturi - Maria Bennati - Carla Verde Enrica Fraschetti - Grazia Taddei - Anna Filippi - Liliana Goretti - Maria Demi - Maria Mugnai - Lidonia Alongi Puliti - Maria Sist - Giuliana Coppini - Paola Marzini e Maria Teresa Tamarozzi di Firenze. 3. dalla segreteria: Cecilia Pittiglio di Medicina (Bo); Ernesta Rossini di Rescaldina (Mi); Mariuccia Vitari di Roccafranca (Bs); Domenica Tassi - Anna Ariazzi - Maria Rosa Landi - Gabriella Guerrini - Mario Andrigettoni - Luisa Bonafini e Adriana Magnani di Brescia; Giovanna Torricini - Agostino Salsano - Gabriella Nembrini - Flavia e Marco Lattanzi di Agugliano (An). 4. da Giulia Sparapani di Ancona: Maria Maddalena - Irma Tamborrino e Margherita Lattaruga di Laterza (Ta); Maria Bruna Di Lecce - Epifania Vita e Anna Papapietro di Matera; Rosanna Calabrese di Castellaneta (Ta); Vincenzo Esposito di Napoli; Ermanno Bertocchia di Cene (Bg); Santina Elvia Gatti di Castelfidardo (An); Rosita Capobelli di Torrette (An); Giovanni Nardi di Martinsicuro (Te); Carmela Santillo (Mi); Teresa Brugnini e Marisa Rieti di Torre S. Patrizio (Ap). 5. da Rosario Savoia di Ventimiglia (Im): Valeria Coghi - Danilo Rebaudo - Tecla Dossi - Francesca e Riccardo Stuppioni di Imperia; Margherita Gandelli di Vallecrosia (Im); Anna Maria Cagnasso - Rosalba Mazzitelli - Maria Gazzano Barbara Giribaldi - Giorgio Longo - Teresa Viale - Anna Zaffanelli - Vera Cipolli e Francesco Romeo di San Remo (Im). 6. dalla segreteria: Giovanni Bettuzzi di Vezzano sul Crostolo (Re); Pietro Sanfilippo di Bologna; Lino Bragazzi di Montagnoso (Ms); Valeria Bertacca di Traversetolo (Pr); Renata Tavano di S. Maria di Lestizza (Ud); Maria Mazzieri - Emilia Mazzoni - Ernesto Raffaeli - Giustina Buccolini - Laura e Maria Balercia di Agugliano (An);Maria Giovanna Di Lernia di Trani (Ba); Marzio Cherbi di Groppon di Mulazzo (Ms); Paola Borgo di S. Genesio ed Uniti (Pv); Francesco Ricco di Barletta (Ba). 7. da Teresa Castelli di Montefiore dell’Aso (Ap): Maria Ciotti di Grottammare (Ap); Elvira Chioini di Porto S. Giorgio (Ap); Teresa Castelli - Giuseppina Sgarigilia - Giulia Bassetti - Adele Talamonti - Gina Utrec - Adalgisa dainetti Adalgisa Pierantozzi - Lucia Urbinati - Maria Cocci - Pia Cossignani - Adele Mariani - Vittoria Farascioni - Adele Virgili di Montefiore dell’Aso (Ap).

C)

SONO STATI ISCRITTI ALL’ORA DI GUARDIA: Ernesta Rossini il 13 di ogni mese dalle 15 alle 16; Fr. Antuan Ilgit ofmcap. il 10 di ogni mese dalle 5 alle 6; Enzo Ferraro il 1° sabato del mese dalle 23 alle 24; Oriano Luigi Bezzi il 1° venerdì di ogni mese dalle 16 alle 17; Rosario Crapitti il 17 di ogni mese dalle 14 alle 15; Mariella Onorati il 15 di ogni mese dalle 19 alle 20; Lia Panichi il 7 di ogni mese dalle 23 alle 24; Antonio D’Angelo il 4° giovedì di ogni mese dalle 5,15 alle 6,15;

D)

SONO STATI NOMINATI ZELATORI O ZELATRICI: Maria Nuccia Ferrario di Gallarate (Va); Carmela De Gori Papalia di Reggio Calabria; Linalda Santarelli di Macerata; Bruna Bresciani di Piedimonte (Go); Marco Manzoni di Marghera (Ve); Susanna Brunetti di Campagnola Emilia (Re); Bianca Maria Castelli di Serramazzoni (Mo); Ennio Francescato di Udine;

E)

RICHIEDENDO IL “PACCO DI MATERIALE” SI SONO IMPEGNATI NELLA PROMOZIONE DEL S. ROSARIO: Vania Ranieri e Mirella Sesenna di Lugagnano Val D’Arda (Pc); Oriano Luigi Bezzi di Piangipane (Ra).

Ricordo che per gli iscritti (vivi o defunti) alle Associazioni del Rosario nella Basilica Patriarcale di S. Domenico a Bologna nelle prime quattro domeniche del mese, alle ore 18, viene celebrata una santa messa.

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nuovi iscritti al movimento domenicano del rosario

A)


La “peregrinatio Mariae” è stata promossa:

◗ Dal P. Promotore e dall'equipe di collaboratori della provincia di Udine: ✓ a Venzone (Ud) da Arcangela Pascolo dal 14 al 22 giugno; da Ida Fadi dal 22 giugno al 5 luglio; da Maria Passudetti Gollino dal 5 al 12 luglio; da Alda Mainero dal 12 al 19 luglio; da Nives Picco dal 19 al 24 luglio; da Elda Gollino dal 24 al 28 luglio; da Giovanna Picco dal 28 luglio al 1 agosto; da Vanda Mariani Gollino dal 1 al 4 agosto; da Irene Zamolo dal 4 al 14 agosto; da Vittoria Pascolo dal 14 al 24 agosto; da Silvana Zamolo dal 24 agosto al 4 settembre; ✓ a Gemona (Ud) da Adina Persello dal 22 gennaio al 8 febbraio; da Franca Schirò dal 8 al 14 febbraio; da Maria Forgiarini dal 4 al 13 giugno; da Mario Londero dal 5 al 18 ottobre; da Antonio Schilirò dal 18 ottobre al 5 novembre;

✓ a Qualso di Reana del Rojale (Ud) da Daniela Sale dal 30 aprile al 10 maggio; ✓ a Cassacco (Ud) dalla famiglia Marcello Castenetto dall'11 al 16 maggio; dalla famiglia Fant e De Luca dal 16 al 24 maggio; dalla famiglia Pietro Pascoletti dal 24 al 31 maggio; da Massimo e Monica Apuzzo dal 31 maggio al 13 giugno; dalla famiglia Cossatti e Clemente dal 5 al 10 luglio; da Vincenzo Pignattone dal 10 al 26 luglio; da Carlo Bo dal 26 luglio al 12 agosto; da Adriano Berto dal2 al 12 settembre; da Flavia Favotti dal 12 al 19 settembre; da Milko Di Luca dal 5 al 11 novembre; ✓ a Conogliano di Cassacco (Ud) da Valter Fabbro dal 19 settembre al 5 ottobre; ✓ a Martinazzo di Cassacco (Ud) da Dolores Venuti dal 13 al 22 giugno; da Arrigo Gonzo dal 22 giugno al 5 luglio; ✓ a Pozzuolo del Friuli (Ud) da Franco e Marisa Bellese dal 14 al 27 febbraio; da Viola Mannola dal 28 febbraio al 2 marzo; da Adriano Moselli dal 3 al 7 marzo; da Germina Gori dal 7 al 11 marzo; da Loris e Luciana Matiuzza dal 11 al 25 marzo;

✓ a Orgnano di Basiliano (Ud) da Ottavio e Assua Tecchio dal 25 marzo al 4 aprile; da Pasquale e Milena Maiurano dal 4 al 11 aprile; da Renato e Mariella Cossio dal 11 al 30 aprile; ✓ a Lestizza (Ud) da Natalino Tavano dal 23 al 30 agosto; ✓ a S. Maria di Lestizza (Ud) da Franco Marangone dal 13 al 23 agosto; ✓ a Muzzana del Turgnano (Ud) da Ivana Indri Del Frate dal 23 al 30 giugno; da Leonardo Franceschinis dal 30 giugno al 7 luglio; da Paolo Del Piccolo dal 7 al 14 luglio; da Maddalena Mariotti Piccolo dal 14 al 21 luglio; da Rina Pevere dal 21 al 28 luglio; da Dina Nicoletti dal 28 luglio al 4 agosto; da Gianni Paron dal 4 all'11 agosto; da Cesira Del Piccolo dall'11 al 18 agosto; da Speme Todone Vergendo dal 18 al 25 agosto; da Paolo Vicenzino dal 25 agosto al 1 settembre; da Franco e Laura Turco dal 1 all'8 settembre; da Pevere Anita dall'8 al 15 settembre; da Mario Campeotto dal 15 al 22 settembre; da Antonello Ferroni dal 22 al 29 settembre; da Ferdi Marzola dal 29 settembre al 6 ottobre; da Ivano Stocco dal 6 al 20 ottobre; da Carlo Biondin dal 20 al 27 ottobre; conclusa nella chiesa parrocchiale il 27 ottobre. ✓ a Visco (Ud) in parrocchia dal 28 ottobre al 3 novembre; da Dionisio Bergamin dal 3 al 10 novembre; da Alberto Avian dal 10 al 17 novembre; da Francesco Scarpin dal 17 al 24 novembre; da Gino Felcher dal 24 novembre al 1 dicembre; da Mario Urizzi dal 1 all'8 dicembre; da Pietro Rodaro dall'8 al 15 dicembre; da Bruno Cima dal 15 al 22 dicembre; da Rinaldo Pestrin dal 22 al 29 dicembre; da Clemente Simeon dal 29 dicembre al 5 gennaio;

✓ a Crauglio di S.Vito al Torre (Ud) in parrocchia dal 18 al 24 novembre; da Stefano Cingano dal 24 al 30 novembre; da Umberta Simeon Ciani dall'8 al 14 dicembre;

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◗ dal Padre Promotore nella parrocchia dell'Immacolata di Montanara di Curtatone (Mn): ✓ nella frazione di Eremo: da Sarzi Madidini dal 7 al 12 ottobre; da Rita Rebustini dal 13 al 19 ottobre; da Antonio Nardi dal 20 al 26 ottobre; da Ezio Saccani dal 27 ottobre al 2 novembre; da Carbonello Boccola dal 3 al 10 novembre; da Albino Portini dal 10 al 16 novembre; da Italo Novellini dal 16 al 23 novembre; da Maria Tosi Baratta dal 24 al 30 novembre; da Roberto Crepaldi dall'1 al 7 dicembre; da Damiano Morandi dall'8 al 14 dicembre; da Luigi Bernardelli dal 15 al 21 dicembre; da Bruno Mazzocchi dal 22 al 28 dicembre; da Gino e Ines Barbi dal 5 all'11 gennaio; ✓ a Montanara: da Sante Benatti dal 12 al 18 gennaio;

◗ dal Padre Promotore a Tamai di Brugnera (Pn): con inizio nella chiesa parrocchiale dal 21 al 27 ottobre; da Pier Giorgio Santarossa dal 27 ottobre al 3 novembre; da Celestino Bortolin dal 3 al 10 novembre; da Giuseppe Bortolin dal 10 al 17 novembre; da Giancarlo Bozzetto dal 17 al 24 novembre; da Giuseppe Piccolo dal 24 novembre al 1 dicembre; da Antonio Baccin dal 1 all'8 dicembre; da Giacomo Bortolin dall'8 al 15 dicembe; da Tomaso Bertolin dal 15 al 22 dicembre; da Angelina Bertolo Moras dal 22 al 29 dicembre; da Giacinto Santarossa dal 29 dicembre al 5 gennaio; da Stefano Ragagnin dal 5 al 12 gennaio; da Gianfranco Zanchetta dal 12 al 19 gennaio; da Agostino Garbellotto dal 19 al 26 gennaio;

◗ dall'equipe di collaboratori della provincia di Milano e Varese: ✓ a Uboldo (Va) da Mariangela Tomasello dal 7 al 17 giugno; ✓a Legnano (Mi) da Vittoria Tomasello dal 18 al 25 giugno; da Lucrezia Palma dal 25 giugno al 1 luglio; da Nicola Dellera dal 1 al 9 luglio;

✓ a Busto Arsizio (Va) dalla famiglia Valvo Papale dal 30 giugno al 22 luglio; dalla famiglia Vergare Dentice dal 23 luglio al 10 agosto; dalla famiglia Antonaci tarantino dall'11 agosto al 4 settembre; dalla famiglia Papale Valvo dal 4 al 30 settembre; dalla famiglia Valvo Papale dal 23 ottobre al 4 novembre; da Milena Mauceri dal 5 al 12 novembre; ✓ a Tornavento di Lonate Pozzolo (Va) dalla famiglia Perotti Gentile dal 1 al 8 ottobre; dalla famiglia Perotti Poletti dal 9 al 23 ottobre;

◗ dalla zelatrice sig.a Maria Grazia Varaldo di Faenza (Ra): ✓ a Faenza (Ra) da Arturo e Rachele Frontali dal 15 al 30 maggio, dalla famiglia Cerani dal 1 giugno al 1 luglio, da Maria Donati dal 2 all'11 luglio, da Paola Timoncini dall'11 al 20 luglio,

◗ dall'equipe di collaboratori della provincia di Padova: ✓ a Creola di Saccolongo nella chiesa parrocchiale dal 10 al 31 giugno; da Tullio Bagatella dal 31 giugno al 31 agosto; da Igino Bagatella dal 31 agosto al 10 settembre;

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HANNO INVIATO OFFERTE:

pagina della riconoscenza

per onorare la B.Vergine, sostenere ROSARIUM e il Movimento del Rosario: Cafarra Mirella, Dini Elvina, Giuliana Ottoni, Umberto e Anna Renzi, Daniela Veneri, Don Giuseppe Bergamaschi, Graziella Rizzi, Parrocchia di S. Margherita a Tamai di Brugnera (Pn), Parrocchia di S. Maria Maggiore di Visco (Ud), Parrocchia di S.Caterina di Pozzilli (Is), Gruppo del Rosario di Montodine (Cr), Saviana Crespi, Valeria Furlan, Livia Giaccoli, Maria Rosa Gotti Mangili, Grazia Stevani, Maria Valvo, Maria Stella Gaeta, Maria Teresa e Giuseppina Mancini, Ermella Molteni, Maurizio Dall’Oca, Francesco Putortì, Maria Sandonà, Vittorio Castellan, Jole Sedani, Amalia Cerotti, Parrocchia di S. Canciano di Crauglio (Ud), Gianfranco Bagni, Angelo Negri, Maria Rossi, Gruppo del Rosario di Vignola (Mo), Anna Stamerra, Rosina Cattaneo, Maria Teresa Sanzo, Margherita Ferrari, Maria Cavallaro, Angelo Cangero, Adriana Ricci, Famiglia Ravaioli Lancellotti, Partecipanti al raduno dei collaboratori del 30 novembre-1 dicembre, Suor Maria di Montfort, Tina Amodio, Cleofe Cacciarru, Silvana Cavallo, Agnese Dall’Armellina, Paolo Galletti, Adriana Greco, Enrico Lambertini, Caterina Lorenzini, Caterina Mancia, Valentina Michelutti, Rosella Morici, Anna Reggiani, Annarita Romagnoli, Bruno Sciamanna, Silvia Vita Seppi, Maria Antonietta Collazzoni, Luisa Feliciani, Emidia Vannicola, Suor Rosilda, Fraternita Laica di Padova, Vania Ranieri, Carmela Liliana De Gori, Maria Teresa e Graziano Macor, Felicia Persico, Maurizio Codiglia, Assunta Olivi, Lucia Landonio, Marcello e Teresa Remia, Giuseppe Scarnato, Valeria Stellin, Nino Quaranta, Giuseppina Poletto, Angela Passoni, Gondina Pambianchi, Lina Moretti con 100 abbonamenti, Luigi ed Elvira Montenovo, Clementina Montanari, Rosa Lucchetti, Nicola Dell’Era, Fedele D’Alberto, Corrado Bergamini, Anna Maria Evangelisti, Maria Bondi, Oriano Luigi Bezzi, Domenico Manferdini, Comunità di S. Lorenzo nella parrocchia di Montanara (Mn), Monastero Domenicano di Palermo, Ennio Borin, Paolo Caleffi, Gianna Gerin, Amedeo Girardello, Sofia Manto, Antonella Melandri, Pasquina Notari Minari, Giancarlo Mornelli, Dott. Antonio Riguzzi, Vittorina Rizzoni, Caterina Sgattoni, Anna Maria Cetto, Vincenza Chirico, Maria Formaggio, Maria Perotti, Rosa Del Fabbro Vascotto, Don Armando Bosani, Marco e Babara Trentini, GiovanMaria Agosti, Maria Lina Alfiero, Susanna Belletti, Mirella Caffarra, Bona Catellani, Caterina Della Torre, Lina Lombardi Venturini, Eletto Luppi, Giovanni Marchesi, Parrocchia Prepositurale S.Stefano, Giovanni Pavoni, Sestilia Santini, Mariangela Savini, Anna Scarpenti, Imelde e Alberta Sponticcia, Famiglia Giampieri, Vincenzo Baffetti, Domenica Cangetti, Domenicane S. Sisto di Falconara (An), Angela Dottori Scortechini, Paolo e Chiara Marrocco, Annarosa Minto, Estella Chimenti, Maria Giovanna Di Lernia, Giuseppina Ferretti, Angelo Frison, Concetta Gasparini, Elda Martini, Pietro Ortis, Anna Stavolo, Suor Bernadetta, Fausto e Lorenza Bizzarri, da Feroldi Tagliaferri, da Gambirasio e Savoldelli, Monache Domenicane di Alba (Cn), Attilia Rosa, Giovanni Severini, Leonardo Soimero, Monache Domenicane di Cagli (Pu), Gustavo Kullman, Vera Pensalfini, Ida Mietto, Gabriella Cirilli, Stefano Baldini, Don Giuseppe Bergamaschi, Ambretta e Giampaola Negri, Don Paolo Zuttion, Silvia Arduini, Daisy Arrigucci, Erminia Balena, Luisella Benvegnù, Giovanna Blatti Scotti, Carla Cappannari, Antonio Caregnato, Tosca Carraro Pretin, Marco Casali, Angela Chimenti, Lidia Clai, Giovanni Coltelli, Cherubina Corradini, Domenica Del Bello, Domenicane B.Imelda di Villa Imelda a Bologna, Domenicane B.Imelda di Milano, Elsa Fabrio, Maria Fasoli, Anna Fiengo, Assunta Fiero, Patrizia Gallazzi, Gilio Pavarin Santina, Don Damiano Marco Grenci, Pier Luisa Livorati, Silvano Luccioni, Maria Teresa Lombi, Rina Mantovani, Rodolfo Mari, Diletta Montanari, Mirella Novasio Ciarimboli, Vittoria Palazzi, Lorenzo Pedrali, Rosa Perosa, Maria Pieroni, Maria Sampaolesi, Linalda Santarelli, Maria e Nerina Semproni, Maria Rosa Sgarzi, Dina Signoretto, Antonella Spurio, Laura Squarzanti, Alfredo Tomasetti, Agnese Torresan, Giovanna Torricini, Ermen Ventura, Viola Martina, Irene Zanini, Maria Belotti, Alda Bonzi, Adriana Contini, Ilaria Giannarelli, Suor Rosella Cosma, Liviano Del Piccolo, Domenicane SS. Sacramento Fognano di Bologna, Ernesta Fontana, Maria Fabris, Jolanda Guido, Francesco Maulà, Vittorina Soccombi, Filippo Piazza, Filippo Orati, Simonetta Moroni, Luciana Lardini, Rocchina Giordano, Rosanna Baldarelli, Laura Alessandrini, Alfredo Scapone, Anna Baldi, Mario Cappi, Biancamaria Castelli, Giovanna Lavezzi Dal Pozzo, Maria Dionisi, Maria Montaruli Mauriello, Giulia Pattuelli, Gabriella Barberini, Andrea Sari, Francesco Artale, Annina Balata, Virgilio Bassoli, Maria Luisa Bassoli, Gruppo del Rosario di Montodine (Cr), Domenicane di Cerrina Monferrato (Al), Tonina Gradara, Monastero Domenicano

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di Gubbio (Pg), Albertina Savina Pezzuolo, Pietro Tonini, Lidia Ciappa, Franca Cicciò, Sandro De Bortoli, Corradina Lombardo, Clara Ruzzier, Maristella Rappo, Claudio Bonometti, Anna Altomare, Mons. Sebastiano Corsanego, Superiora Generale Domenicane di S.Sisto, Maria Bortoletto, Marina Cesaroni, Gilda Ciampi, Domenicane S.Caterina di Genova, Walter Padovani, Luciana Fiorini, Donatella Grazia, Famiglia Lubich, Alessandro Pitto, Ubaldo Ragazzi, Giuseppina Bernardi, Iride Cavina, Valentino Dri, Anna Anania Grasso, Dino e Annarita Romagnoli, Stefano Rambaldi, Crescentino Bonaventura, Andrea Gallina Fiorini, Saura Galli, Anna Maria Miele, Domenico Montevecchi, Unione S. caterina da Siena di Bologna, N.N, Palmira Ferrari, Roberto Mengarelli, Famiglia Oreficini, Fabrizio Pirola, Gabriella Persici, Sergio Cavelli, Domenicane B. Imelda di Vnezia, Domenicane del Rosario di Alassio (Sv), Adele Filiaggi, Giuseppina Fraticelli, Giuliano Marsili, Graziella Maria Pasqualini, Giulio Pertile con 10 abbonamenti, Orietta Rabini, Maria Sacerdoti, Maria Luisa Staffolani, Luca Ulissi, Leandro Cesaretti, Silvio Ferretti, Adriana Hinna, Anna Morelli, Marisa Spinelli, Natalina Cardinali, Giuseppe Di Grazia, Diana Elice, Elda Filiberti, Ester Galvani, Marinella Giorgetti, Davide Gualano, Anna Maria Inga, Giuseppe Raffaella Elisa Rossi, Maria Rossi, Silvia Sangiorgi, Pier Raffaele Savarè, Rosa Sidoti, Anna Stamerra, Civera Maria Rosa, Anna Galuppi, Pietro mandrioli, Antonia Manelli, Paolo Pini, Suor Bianca Pola,

in memoria dei defunti, per preghiere, chiedere grazie o celebrazione di ss. messe: Giovanna Forma, Confraternita del S. Rosario di Visco (Go) per gli iscritti defunti; Anna e Teresa Bolmini a suffragio dei cari defunti; Silvia Scajola in suffragio dei defunti; Astorre Borghi per Argia Stefanini; Maria Elisa Abbati; Dina Diottallevi; Franca Bergamaschi per la propria famiglia; Atonia Salpanti per la famiglia; Dolores Ferrarese in memoria dei defunti; Anna Guzzi per la defunta Jole Romeo; Annarosa Minto per defunto; Gilda e Maria Antonietta Carletti secondo le intenzioni dell’offerente; Susanna Brunetti per neo sposi Cristian - Ketti e Iride G.; Mirte Rossi per i defunti della famiglia Rossi; Lina Pietri per i defunti delle famiglie Bagni e Pietri; Ondina Scarpin per ammalati della comunità parrocchiale; Livia Fermani per il defunto Carlo; Giuseppe Di Grazia per defunte Monica e nonna; Stefano Rambaldi secondo le proprie intenzioni; Antonio Circosta per i defunti;

per acquisto di sussidi: Don Giuseppe Bergamaschi, Parrocchia di S. Margherita a Tamai di Brugnera (Pn), Parrocchia Madonna delle Grazie di Taranto, Parrocchia di S. Maria Maggiore di Visco (Go), Monastero Domenicano di Faenza (Ra), Monache Domenicane di Cagli (Pu), Parrocchia di S. Canciano di Crauglio (Ud), Franco Rebecchi, Suor Rosilda, Carlo Leuzzi, Monastero Domenicano di Castelbolognese (Ra), Carlo Leuzzi, Domenicane del S. Rosario di Melegnano (Mi), Suore Domenicane S. Caterina da Siena di Pirano (Slovenia), Luigi Oriano Bezzi, Suor Savignana Rampega, Adriana Contini, Fausto Bizzarri,

per le adozioni a distanza: Ambrogio Caserini, Anna Scarpenti, Ada Giacomello, Ambretta e Giampaola Negri, Paola Fabbi, Carmen Giungi, Assunta Lorenzetti, Gruppo dei genitori dei bambini delle scuole elementari di Serramazzoni (Mo), Rita Della Casa.

per le Missioni: Vita Seppi Silvia,

per sostenere l’opera dei pellegrinaggi: Angelina Franch,

HANNO COLLABORATO CON LA LORO OPERA: Padre Enrico Nicoletti, Elvio Barzotti, Fernando Fratini, Monache Domenicane di Fontanellato (Pr), Vittoria Radi, Ambretta e Giampaola Negri, Lucia Spiga, Pietro ed Anna Bellesia, Elsa Fabrio, Fausto Bizzarri, Padre Roberto Coggi, Dorotea Lancellotti, Luciano e Agata Milloch, Luigi Oriano Bezzi, Mauro Compiani, Monache Domenicane di Faenza (Ra), Piero e Olimpia Basile, Famiglia Ferragina, Clara e Domenico Manferdini, Marco Manzoni, Silvio Valesi, Gianna e Stefano Cingano, Padre Michele Casali, Giulio Carducci, Monache Domenicane di Fontanellato (Pr),

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6 aprile a Bologna raduno del santo Rosario Programma della giornata: ore 09,30 ore 10,00 ore 11,00 ore ore ore ore ore

12,00 14,00 15,00 16,30 17,15

ritrovo in piazza San Domenico a Bologna ora mariana celebrata nell’Aula Magna “S. Lucia” tavola rotonda e discussione sulla lettera apostolica di Giovanni Paolo II “Rosarium Virginis Mariae” pranzo al sacco e tempo libero duo pianistico Malagoli Guerra nell’Aula Magna “S. Lucia” celebrazione della S. Messa in “S. Domenico” momento di preghiera al “Santuario di S. Luca” visita del “Santuario di S. Luca” e benedizione finale

Ai bambini e agli adolescenti gli animatori proporranno momenti di svago, di riflessione e preghiera appositamente studiati per loro affinchè possano vivere una fruttuosa giornata in gioiosa comunione mariana. * Prego vivamente coloro che organizzano dei gruppi di contattarmi preventivamente e comunque per ogni informazione rivolgersi a P. Mauro Persici o.p. tel. 335 5938327 * D’obbligo indossare il “foulard del rosario”: li invierò a chi ne farà domanda!

In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di Bologna CMP detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa


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