Rosarium 2003-03

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Spedizione Abb. Post. - Art. 2 Comma 20 lettera C - Legge 662/96 - Filiale di Bologna - Anno XXXV I- n.3 - III trimestre

Movimento Domenicano del Rosario - provincia “S. Domenico in Italia�

3/2003


ROSARIUM

LETTERA DEL PROMOTORE

Pubblicazione trimestrale del Movimento Domenicano del Rosario

Proprietà: Provincia Domenicana Utriusque Lombardiae Piazza San Domenico 13 - 40121 BOLOGNA Autorizzazione al Tribunale di Bologna n. 3309 del 5/12/1967 Rivista fuori commercio Le spese di stampa e spedizione sono sostenute da tutti gli amici

Anno 36°- n. 3 finito di stampare il 10 luglio 2003 stampa: Tipolitografia Angelo Gazzaniga s.a.s. Milano - via P. della Francesca 38

Movimento Domenicano del Rosario Via IV Novembre 19/E 43012 Fontanellato (PR) Tel. 0521822899 Fax 0521824056 Cell. 3355938327 e-mail movrosar@tin.it

www.sulrosario.org www.rosariovivente.org CCP. 22977409 Collaboratori: P. Riccardo Barile o.p. P. Bernardo Gianluigi Boschi o.p. P. Giovanni Cavalcoli o.p. P. Roberto Coggi o.p. Don Attilio Galli Don Vincenzo Mercante P. Marcolino Muraro o.p. P. Stefano Rabacchi o.p.

Gentilissimi lettori, questo numero di Rosarium, che tradizionalmente ricevete per gli inizi di settembre, Vi sarà invece recapitato per la metà di luglio: quest’anticipo perché ci sono degli appuntamenti di cui vorrei prendeste subito visione per tenerVi liberi... tutti importanti certamente ma quello a cui desidererei non mancaste assolutamente è il pellegrinaggio di fine ottobre al Santuario di Pompei: con la partecipazione a questo pellegrinaggio che i Domenicani hanno promosso a livello nazionale per ringraziare la Vergine, regina del santo rosario, e la Chiesa del dono dell’enciclica “Rosarium Virginis Mariae” nonché per la celebrazione dell’Anno del Rosario implorando «che nella Chiesa non vengano mai a mancare ferventi sacerdoti, religiosi e laici che con il rosario trasmettano ai fratelli i misteri della nostra redenzione»... questi i motivi ufficiali, ma quanti altri i motivi che spingono ognuno: ringraziamenti sì, certo, ma anche suppliche alla Regina di quel rosario che impercettibilmente segna lo scandire del tempo per tanti di noi! Dire che Vi aspetto numerosi è un eufemismo... certo, dobbiamo esserci tutti, ma non solo, perché spero che ognuno si adoperi per coinvolgere anche altri: aspetto le Vostre telefonate...! AugurandoVi un giusto periodo di riposo, invoco la materna protezione della Beata Vergine, regina del s. rosario, e Vi saluto fraternamente P. Mauro

SOMMARIO 6 aprile: raduno del santo Rosario a Bologna

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alla scuola di Maria, donna “Eucaristica”

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Testimonianze

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Pubblicazioni

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L’Ave Maria nel Catechismo

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Aiutare a viverla più pienamente

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Peregrinatio Mariae

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Nuovi iscritti

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Pagina della riconoscenza

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Foto: Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. L’invio delle fotografie include il consenso per una eventuale pubblicazione.

In copertina: Gerusalemme: in preghiera davanti al Muro del Pianto, in una foto di Paolo Gavina

pagg. 12/15: ROGER VAN DER WEYDEN, I sette Sacramenti - part. Eucaristia, Museo Reale di Belle Arti di Anversa - GIACINTO GIROLAMO DE ESPINOZA, Trionfo dell’Eucaristia, part., Valencia, Museo Provinciale - JEAN AUGUSTE DOMINIQUE INGRES, La Vergine dell’Eucaristia, Bayonne, Museo Bonnat. pagg. 22/23: BEATO ANGELICO, La Visitazione, Cortona, Museo diocesano Pala dell’Annunciazione, Madrid, Museo del Prado. pag. 24/27: ORAZIO BORGIANNI, Apparizione della Vergine a S. Francesco, Sezze, Comune - SIMON VOUET, Apparizione della Vergine a S. Bruno, Napoli, Certosa di S. Martino.


Raduno Regionale del Rosario

tutti sono invitati a partecipare

13 settembre al Santuario di Monte Grisa (Ts) Programma della giornata: 09,30 ritrovo nel piazzale del Santuario 10,00 celebrazione meditata del santo rosario 11,30 meditazione e consacrazione 12,30 pranzo al sacco e momento di fraternitĂ 14,30 incontro di testimonianza e condivisione 16,00 adorazione Eucaristica 17,00 celebrazione della s. Messa e saluto per qualsiasi informazione: Paolo 348 8907822

Raduno Region ale del Rosario

11 ot tobre nella ch ie sa di S. Domen ico a Cagli (Pu)

Program ma della giornata 09,30 : r it r o vo in pia 10,00 z z a da celebraz 11,00 ione me vanti alla Catte dita dra m editazio 12,00 ne e co ta del santo rosa le n p rio s ranzo a 14,00 l sacco e acrazione in m c o o m n tro di ento 15,00 visita all testimonianza e di fraternitĂ 16,00 e Mona condivis che ione adorazio 17,00 ne Euca Domenicane ristica celebraz ione dell a s. Mes sa e salu per q to ualsi as Ilaria i informa zione 347 4 : 18843 7


6 aprile a Bologna raduno del santo Rosario la grazia di vivere questo Raduno in un modo veramente nuovo e inaspettato

RADUNO SANTO ROSARIO

Il 6 di aprile, nell’atteso incontro per il Raduno del Rosario, tutto mi sarei aspettata, fuorché quanto poi avrei, per Grazia, realmente vissuto. Reduce da un periodo veramente stressante in famiglia, fra pulizie varie, visto anche il periodo e gli impegni catechistici in parrocchia, confesso che il preparare tale Raduno alla fine mi aveva messa letteralmente K.O. tanto da non essere più concretamente di aiuto. Ritenendomi veramente inutile però, mi accorsi di essere complice con un insano scoraggiamento, tanto da farmi dubitare fino all’ultimo sulla mia reale presenza. Ma l’entusiasmo di padre Mauro mi obbligò a rispondergli positivamente sia per la profonda amicizia che mi lega a lui, sia per la testimonianza che mi offre del suo quotidiano combattere contro l’ignoranza per

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offrirci queste perle di rara bellezza che sono racchiuse propriamente nella Predicazione del Rosario. Tale somiglianza con le perle mi fece abbattere la resistenza e in due, da Trieste, abbiamo preso il treno per Bologna. Un tiepido sole ci accolse tanto da farci desiderare una bella camminata a piedi... Man mano che mi avvicinavo al luogo del Raduno, qualcosa faceva spazio dentro di me, era come quei raggi di sole che ci scaldavano, tali raggi quietavano il tumulto dei giorni passati. Vedere dal vivo i volti degli Amici che forse, pensavo, come me avevano vissuto la trepidazione dei preparativi, m’incoraggiò e mi fece vergognare per l’essermi posta al centro di me stessa, quando vi era da porre al centro il messaggio sul Rosario, sulla Preghiera contemplativa, su queste perle di rara bellezza... da condividere con tutte quelle persone che, forse più di me, avevano faticato per non mancare all’appuntamento. Il Rosario dell’inizio Incontro è stata una manna, un balsamo quietante per la mia anima ribelle. Ogni Ave Maria era come un anestetico per la mia superbia, per la mia vanagloria, e sovente mi sentivo gli occhi riempirsi di lacrime... Quando padre Mauro mi confermò di prepararci per la “tavola rotonda”, continuavo a ripetermi: “Signore, allontana da me ogni tempesta, soltanto per oggi, soltanto per ora.... affinché in questo stato di trepidazione io possa invece diventare strumento della Tua dolcissima Madre, e possa dire qualcosa di buono...”. Le parole di padre Coggi poste proprio all’inizio dell’incontro hanno veramente aperto la strada della meditazione. Del resto l’Enciclica stessa del Santo Padre dalla quale partivano le nostre meditazioni, è di fatto un trampolino per poter entrare dentro il Vangelo. “Anche se appare preghiera antica, il Rosario che vive della Scrittura, ci parla sempre come se fosse la prima volta!”. Queste parole di padre Coggi giungevano a proposito..... avevo bisogno di sentire “cose nuove”, attraverso le parole del Papa spiegate e sottolineate, Dio mi stava veramente dicendo “qualcosa di nuovo”!

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E ancora: “Ci si aggrappa alla struttura non accorgendosi che manca l’anima!” queste parole di padre Coggi sono state un vero esame di coscienza per me, per vedere tutte quelle volte che meditando il Rosario l’ho dato per scontato, l’ho detto per “dovere”... forse anche mettendo un po’ da parte e trascurando la voce stessa dello Spirito riecheggiata nella meditazione dei Misteri. Altri amici laici sono intervenuti: ✓ Fausto ha tracciato a grandi linee un percorso storico del Rosario, inserendo dentro la passione per quel tratto di storia che tanti santi hanno percorso, accolto e amato, affinché anche noi oggi ne comprendessimo i benefici! ✓ Barbara, da madre di famiglia, ha tratto dalla sua meravigliosa esperienza i benefici del pregare in famiglia con questo strumento prodigioso, che è in grado di colmare i vuoti della vita. ✓ Milko ha tracciato, condividendocela la sua esperienza giovanile che lo ha portato a conoscere in profondità il valore contemplativo del Rosario e di conseguenza un Amore puro e fanciullesco verso la Madre di Dio. Da parte mia ho tentato di condividere l’esperienza nei dialoghi con tutta un’altra realtà, il Protestantesimo, e più specificatamente quella parte moderna relegata in movimenti quasi settari, ma purtroppo in crescita, i quali odiano letteralmente il Rosario di Maria ed ogni forma di culto a Lei rivolto. Come uscirne fuori? PREGANDO! Di fatto non abbiamo altre alternative se non di prendere seriamente gli inviti incessanti del Santo Padre in questo Anno del Rosario. Dalla sua Enciclica scaturisce un patrimonio che non ha eguali nella storia visto il particolare momento storico che stiamo vivendo. Spetta ad ognuno di noi non perdere questa preziosa occasione.... Non “seppelliamo questi talenti”, perché ci verranno richiesti con gli interessi! Padre Mauro ha poi concluso l’incontro, che si è allargato anche con altre domande dei partecipanti, lasciandoci quasi una provocazione, quando ha detto: “Quasi quasi dalla prossima volta che ci incontreremo comincerò a chiedere ad ognuno di voi: «Lo stai dicendo il Rosario

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nella tua famiglia, con i tuoi ?»”. Del resto abbiamo sottolineato dalle parole del Pontefice che l’azione disgregante delle famiglie è proprio l’assenza di Preghiera... e cosa meglio del Rosario, compendio del Vangelo e sintesi del catechismo, può dare l’input necessario affinché le famiglie restino unite? Al termine della pausa pranzo, dopo la lotteria, abbiamo ascoltato anche dei brani di musica classica suonati al pianoforte da Michela e Roberto, due rosarianti di Modena... musica che non è affatto distrazione, ma bensì “un nutrire la propria vita spirituale che non vive solo di preghiera... anche se è auspicabile che la Preghiera imbibisca tutta la vita spirituale”. La Processione ha dato l’avvio alla parte prettamente religiosa che ci ha condotti nella Chiesa ove riposano le sacre spoglie del santo Padre Domenico. Mi si consenta di dire un grazie ai confratelli di padre Mauro, che numerosi sono accorsi per amministrare il sacramento della Riconciliazione. La santa Messa, dal carattere squisitamente ecumenico, ci ha consentito di ascoltare le letture in lingua Friulana e Slovena, forme di manifestazione dell’insondabile ricchezza dello spirito che, se ben accolto, sa fonderci insieme al di là delle diversità. Infine, mentre il tempo cambiava (e brontolando il vento avrebbe portato poche ore dopo anche la neve) siamo andati al Santuario della Madonna di San Luca, tanto cara al popolo Bolognese. Sembrava di assistere ad un scorcio di storia delle Catacombe, tanto era la preziosità del luogo. Mi chiedevo: “Che razza di cristiana sono? Sarò capace, Madre, di ascoltare la tua voce quando nel Rosario mi dici: «‘Fai tutto quello che Gesù ti chiederà! »’”. È un piccolo impegno che mi sono voluta prendere per dire GRAZIE, dal più profondo del mio nulla. A padre Mauro... un grazie, perché nonostante tutto continua a credere nel progetto di Maria di farci vivere lo spirito del Vangelo con la meditazione dei misteri del Rosario... e un Grazie a Maria, perché da Lei ho ricevuto la grazia di vivere questo Raduno in un modo veramente nuovo e inaspettato. Grazie a tutti i partecipanti, Dorotea Lancellotti (Laica O.P.)

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ho avuto così tanti benefici Ciao a tutti. Quest’anno per la prima volta ho partecipato con grande gioia al raduno del rosario a Bologna e vorrei esprimervi le mie impressioni. Al mattino mi sentivo tutta agitata come se fossi dovuta partire per la gita scolastica, ma appena poi ci siamo ritrovati con gli altri partecipanti e siamo partiti sul pullman per Bologna mi sono sentita subito così bene, permeata da un senso di pace, felice di intraprendere questa giornata all’insegna della condivisione e della preghiera. È quasi come se il Signore ci avesse voluto subito ricompensare anche solo per i nostri buoni propositi, tanto è grande la sua misericordia. Allora pensavo, ma se si sta così bene qui in pullman chissà come si sta in S. Domenico. Infatti... Durante il rosario poi la mia pace era tale che quasi mi stavo per addormentare! NO! Scherzo! È sempre molto bello poter pregare insieme il rosario meditato perché ogni volta ho la possibilità di ricevere spunti di riflessione su alcuni aspetti magari rimasti in secondo piano per me. La tavola rotonda poi è stata un’occasione per l’ascolto di alcune esperienze di vita e di fede, molto profonde, su cui meditare. Durante il pranzo al sacco si è parlato un po’(ma non troppo!!) con i propri compagni di viaggio e con quelli trovati lì. Ho avuto anche l’occasione di conoscere molte persone di varie parti d’Italia e ne sono stata molto contenta. L’ascolto del pianoforte a 4 mani poi è stata una cosa sublime, da brivido!! Sarà perché io adoro il pianoforte, sarà perché erano così bravi, è stato come toccare il cielo

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con un dito, chiudere gli occhi e vedere immense vallate verdi con alberi in fiore, laghetti e sentire in sottofondo il cinguettio di uccellini. Ah che bellezza! li avrei ascoltati per ore!! La processione e la S. messa hanno suggellato la giornata, terminata con la visita al celebre santuario della madonna di San Luca, bello! Insomma, sono arrivata a casa stanca ma contenta e quello che vi posso dire è che ho avuto così tanti benefici dalla preghiera comunitaria, dai rosari detti insieme. La pace interiore che il Signore mi ha donato (grazie alla preghiera) mi ha fatto affrontare diversamente e in modo insolito tutta la settimana, facendomi provare un sano senso di distacco dai soliti problemi sul lavoro e dalle immancabili vicissitudini quotidiane. Era come se tutto mi sembrasse insignificante e inutile, ho provato un senso di leggerezza e di liberazione! E voi vi starete chiedendo... ma dopo quella settimana? Beh, in effetti ne avrei dovuti recitare molti di più di rosari per avere ulteriori frutti... L’importante è riuscire a perseverare nella preghiera, soprattutto comunitaria: in famiglia, con gli amici, se possibile, perché essa dà veramente grandi frutti e spero che come li ha donati a me, anche altre persone ne abbiano potuto beneficiare sulla loro “pelle!” Allora vi dico grazie, grazie a tutti per la vostra partecipazione, la vostra preghiera e la vostra compagnia! E un buon arrivederci al prossimo anno!!! Ciao Lorenza

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Barman... al servizio di Maria Quella mattina speciale del 6 di aprile arrivavano da tante parti d’Italia persone con le più svariate esperienze ma unite dal desiderio di onorare ed invocare Maria e da... tanta fatica per i lunghi viaggi! Nell’auditorium, lodando Maria, s’intrecciavano accenti veneti, marchigiani, lombardi, emiliani, friulani... Entrando tutti erano accolti da un gradevole profumino di caffè per cui molti si fermavano a ristorarsi dal viaggio. Nella lettera ai Galati, S. Paolo dice che: “il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, pazienza... dominio di sé...” e personalmente mi sono accorta d’invocare lo Spirito per non spazientirmi con tanti che, stanchi, mal sopportavano di dover attendere il loro turno per potersi ristorare. È vero anche che in quei giorni eravamo un po’ tutti tesi a causa del dramma che stava consumandosi in Iraq. Comunque, al di là dei piccoli inconvenienti, le nostre preghiere sono giunte come mazzolini di fiori donati alla Vergine che, gradendoli, è intervenuta presso il Padre! Ma, nel momento di maggior ressa, mentre le meravigliose note del “Duo pianistico Malagoli Guerra” incantavano gli ascoltatori... la macchina del caffè si è bloccata: forse l’imperizia dell’improvvisata barista o forse una lezione per chi non dimostrava carità verso gli altri. Sempre San Paolo insegna: “qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore”... beh, il caffè l’ho fatto certamente per aiutare P. Mauro ma soprattutto per Maria. Biancamaria

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ci aiuta a scegliere Gesù... Devo dire grazie a Maria perché ha ascoltato le mie preghiere, ha esaudito - come fa sempre - i miei desideri. Così, insieme alla mia famiglia, ho preso parte al Raduno del S. Rosario a Bologna. Al nostro arrivo non conoscevamo nessuno, ma questo non ci ha fatto sentire a disagio o fuori posto perché le persone che erano lì ci hanno accolto con un bel sorriso, come se ci stessero aspettando. Spero tanto che ci saranno per noi altri momenti di gioia intensa come questi, vissuti insieme nella preghiera e nell’ascolto della Parola di vita. Un grande insegnamento per me e mio marito; abbiamo capito grazie alle testimonianze ed alle riflessioni di P. Mauro che il fermarsi quotidianamente a meditare insieme i misteri del S. Rosario ci aiuta a scegliere Gesù in ogni momento della nostra giornata: in famiglia, nel lavoro, con gli amici e soprattutto con le persone che non credono... ti dà forza e felicità autentica. Grazie per l’invito e mi scuso per queste mie semplici parole che non rendono un’adeguata testimonianza alle grazie ricevute ed ai sentimenti che ho provato in quest’incontro. Alessandra

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PAROLA DEL PAPA

Enciclica “Ecclesia De Eucharistia”

53. Se vogliamo riscoprire in tutta la sua ricchezza il rapporto intimo che lega Chiesa ed Eucaristia, non possiamo dimenticare Maria, Madre e modello della Chiesa. Nella Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, additando la Vergine Santissima come Maestra nella contemplazione del volto di Cristo, ho inserito tra i misteri della luce anche l’istituzione dell’Eucaristia. In effetti, Maria ci può guidare verso questo Santissimo Sacramento, perché ha con esso una relazione profonda. A prima vista, il Vangelo tace su questo tema. Nel racconto dell’istituzione, la sera del Giovedì Santo, non si parla di Maria. Si sa invece che Ella era presente tra gli Apostoli, “concordi nella preghiera” (At 1,14), nella prima comunità radunata dopo l’Ascensione in attesa della Pentecoste. Questa sua presenza non poté certo mancare nelle Celebrazioni eucaristiche tra i fedeli della prima generazione cristiana, assidui “nella frazione del pane” (At 2,42). Ma al di là della sua partecipazione al Convito eucaristico, il rapporto di Maria con l’Eucaristia si può indirettamente delineare a partire dal suo atteggiamento interiore. Maria è donna “eucaristica” con l’intera sua vita. La Chiesa, guardando a Maria come a suo modello, è chiamata ad imitarla anche nel suo rapporto con questo Mistero santissimo. 54. Mysterium fidei! Se l’Eucaristia è mistero di fede, che supera tanto il nostro intelletto da obbligarci al più puro abbandono alla parola di Dio, nessuno come Maria può esserci di sostegno e di guida in simile atteggiamento. Il nostro ripetere il gesto di Cristo nell’Ultima Cena in adempimento del suo mandato: “Fate questo in memoria di me!” diventa al tempo stesso acco-

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glimento dell’invito di Maria ad obbedirgli senza esitazione: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5). Con la premura materna testimoniata alle nozze di Cana, Maria sembra dirci: “Non abbiate tentennamenti, fidatevi della parola di mio Figlio. Egli, che fu capace di cambiare l’acqua in vino, è ugualmente capace di fare del pane e del vino il suo corpo e il suo sangue, consegnando in questo mistero ai credenti la memoria viva della sua Pasqua, per farsi in tal modo ‘pane di vita»”. 55. In certo senso, Maria ha esercitato la sua fede eucaristica prima ancora che l’Eucaristia fosse istituita, per il fatto stesso di aver offerto il suo grembo verginale per l’incarnazione del Verbo di Dio. L’Eucaristia, mentre rinvia alla passione e alla risurrezione, si pone al tempo stesso in continuità con l’Incarnazione. Maria concepì nell’Annunciazione il Figlio divino nella verità anche fisica del corpo e del sangue, anticipando in sé ciò che in qualche misura si realizza sacramentalmente in ogni credente che riceve, nel segno del pane e del vino, il corpo e il sangue del Signore. C’è pertanto un’analogia profonda tra il fiat pronunciato da Maria alle parole dell’Angelo, e l’amen che ogni fedele pronuncia quando riceve il corpo del Signore. A Maria fu chiesto di credere che colui che Ella concepiva “per opera dello Spirito Santo” era il “Figlio di Dio” (cfr Lc 1,30-35). In continuità con la fede della Vergine, nel Mistero eucaristico ci viene chiesto di credere che quello stesso Gesù, Figlio di Dio e Figlio di Maria, si rende presente con l’intero suo essere umanodivino nei segni del pane e del vino. “Beata colei che ha creduto” (Lc 1,45): Maria ha anticipato, nel mistero dell’Incarnazione, anche la fede eucaristica della Chiesa. Quando, nella Visitazione, porta in grembo il Verbo fatto carne, ella si fa, in qualche modo, “tabernacolo” - il primo “tabernacolo” della storia - dove il Figlio di Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all’adorazione di Elisabetta, quasi “irradiando” la sua luce attraverso gli occhi e la voce di Maria. E lo sguardo rapito di Maria nel contemplare il volto di Cristo appena nato e nello stringerlo tra le sue braccia, non è forse l’inarrivabile modello di

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amore a cui deve ispirarsi ogni nostra comunione eucaristica? 56. Maria fece sua, con tutta la vita accanto a Cristo, e non soltanto sul Calvario, la dimensione sacrificale dell’Eucaristia. Quando portò il bimbo Gesù al tempio di Gerusalemme “per offrirlo al Signore” (Lc 2,22), si sentì annunciare dal vecchio Simeone che quel Bambino sarebbe stato “segno di contraddizione” e che una “spada” avrebbe trapassato anche l’anima di lei (cfr Lc 2,34-35). Era preannunciato così il dramma del Figlio crocifisso e in qualche modo veniva prefigurato lo “stabat Mater” della Vergine ai piedi della Croce. Preparandosi giorno per giorno al Calvario, Maria vive una sorta di “Eucaristia anticipata”, si direbbe una “comunione spirituale” di desiderio e di offerta, che avrà il suo compimento nell’unione col Figlio nella passione, e si esprimerà poi, nel periodo post-pasquale, nella sua partecipazione alla Celebrazione eucaristica, presieduta dagli Apostoli, quale “memoriale” della passione. Come immaginare i sentimenti di Maria, nell’ascoltare dalla bocca di Pietro, Giovanni, Giacomo e degli altri Apostoli le parole dell’Ultima Cena: “Questo è il mio corpo che è dato per voi” (Lc 22,19)? Quel corpo dato in sacrificio e ripresentato nei segni sacramentali era lo stesso corpo concepito nel suo grembo! Ricevere l’Eucaristia doveva significare per Maria quasi un riaccogliere in grembo quel cuore che aveva battuto all’unisono col suo e un rivivere ciò che aveva sperimentato in prima persona sotto la Croce. 57. “Fate questo in memoria di me” (Lc 22, 19). Nel “memoriale” del Calvario è presente tutto ciò che Cristo ha compiuto nella sua passione e nella sua morte. Pertanto non manca ciò che Cristo ha compiuto anche verso la Madre a nostro favore. A lei infatti consegna il discepolo prediletto e, in lui, consegna ciascuno di noi: “Ecco tuo figlio!”. Ugualmente dice anche a ciascuno di noi: “Ecco tua madre!” (cfr Gv 19,26-27). Vivere nell’Eucaristia il memoriale della morte di Cristo implica anche ricevere continuamente questo dono. Significa prendere con noi - sull’esempio di

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Giovanni - colei che ogni volta ci viene donata come Madre. Significa assumere al tempo stesso l’impegno di conformarci a Cristo, mettendoci alla scuola della Madre e lasciandoci accompagnare da lei. Maria è presente, con la Chiesa e come Madre della Chiesa, in ciascuna delle nostre Celebrazioni eucaristiche. Se Chiesa ed Eucaristia sono un binomio inscindibile, altrettanto occorre dire del binomio Maria ed Eucaristia. Anche per questo il ricordo di Maria nella Celebrazione eucaristica è unanime, sin dall’antichità, nelle Chiese dell’Oriente e dell’Occidente. 58. Nell’Eucaristia la Chiesa si unisce pienamente a Cristo e al suo sacrificio, facendo suo lo spirito di Maria. È verità che si può approfondire rileggendo il Magnificat in prospettiva eucaristica. L’Eucaristia, infatti, come il cantico di Maria, è innanzitutto lode e rendimento di grazie. Quando Maria esclama “L’anima mia magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio mio salvatore”, ella porta in grembo Gesù. Loda il Padre ‘per’ Gesù, ma lo loda anche ‘in’ Gesù e ‘con’ Gesù. È precisamente questo il vero “atteggiamento eucaristico”. Al tempo stesso Maria fa memoria delle meraviglie operate da Dio nella storia della salvezza, secondo la promessa fatta ai padri (cfr Lc 1,55), annunciando la meraviglia che tutte le supera, l’Incarnazione redentrice. Nel Magnificat è infine presente la tensione escatologica dell’Eucaristia. Ogni volta che il Figlio di Dio si ripresenta a noi nella “povertà” dei segni sacramentali, pane e vino, è posto nel mondo il germe di quella storia nuova in cui i potenti sono “rovesciati dai troni”, e sono “innalzati gli umili” (cfr Lc 1,52). Maria canta quei “cieli nuovi” e quella “terra nuova” che nell’Eucaristia trovano la loro anticipazione e in certo senso il loro “disegno” programmatico. Se il Magnificat esprime la spiritualità di Maria, nulla più di questa spiritualità ci aiuta a vivere il Mistero eucaristico. L’Eucaristia ci è data perché la nostra vita, come quella di Maria, sia tutta un magnificat! Giovanni Paolo II

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La figura di Maria Santissima nella lettera apostolica “Rosarium Virginis Mariae”

ROSARIO

L

eggendo la bellissima lettera del Papa sul Rosario si rimane colpiti dalla grande familiarità con cui il Pontefice parla di Gesù e di Maria. Traspare nel suo linguaggio un’intima familiarità, evidentemente acquisita attraverso una vita di preghiera umile e devota. Maria appare innanzitutto come mediatrice di grazie, secondo le bellissime parole: “mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazie, quasi ricevendole dalle mani stesse della Madre del Redentore” (n° 1). Si tratta di una mediazione materna, secondo le parole di Gesù in croce: “Donna, ecco tuo figlio” (Gv 19,26). Maria Santissima appare poi come modello di contemplazione. Il Papa si sofferma sullo sguardo con cui la Beata Vergine ha fissato il volto di Gesù. Uno sguardo a cui noi ci associamo quando recitiamo il Santo Rosario. La contemplazione di Maria è riempita dei suoi ricordi. Infatti ella meditava nel suo cuore gli avvenimenti della vita del suo Figlio. Per cui si può dire che in un certo senso già su questa terra Ella recitava il suo “Rosario” (n° 11). Noi ci associamo a Lei quando recitiamo la corona. Maria Santissima appare poi come la Vergine orante: Ella intercede per noi, e la sua preghiera ha un’efficacia unica, come appare dal miracolo delle “nozze di Cana” (n° 16). Nella recita delle Ave Maria, fa notare infine il Papa (n° 33), noi ci associamo all’ammirazione del Cielo, che traspare dalle parole dell’Angelo: “Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te” e all’ammirazione della terra, che traspare dalle parole di Elisabetta: “Tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno”. Dio stesso sembra ammirare il suo capolavoro, l’incoronazione del Suo Figlio, nella linea di quello sguardo con cui, all’alba della creazione, guardò all’opera delle sue mani (Gn 1,31). “Il ripetersi, nel Rosario, delle Ave Maria, ci pone sull’onda dell’incanto di Dio: è giubilo, stupore, riconoscimento del più grande miracolo della storia. È il compimento della profezia di Maria: «D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata” (Lc 1,48)». P. Roberto Coggi

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testimonianze

la consapevolezza di appartenere ad un arcipelago

Quest’anno per la prima volta sono stati celebrati gli incontri dei collaboratori in ogni regione: ovvero una giornata dedicata all’incontro, allo scambio e alla formazione dei collaboratori appartenenti alla stessa regione, l’incontro si è svolto per: ➣ il Triveneto all’Eremo di San Luca a Torreglia Alta (Pd), ➣ l’Emilia nella chiesa di San Giovanni a Novellara (Re), ➣ le Marche all’Istituto Sant’Anna di Loreto (An). Il desiderio di incrementare i momenti di conoscenza e condivisione era nato l’anno scorso a luglio a Ronzano e padre Mauro è stato sollecito a rispondere al nostro bisogno a febbraio. Il programma di queste giornate è stato più o meno similare in tutti gli incontri: la recita del santo rosario, la Santa Messa, un momento di convivialità, la catechesi del padre, la condivisione fra noi, e la recita dell’ultima parte del santo rosario... Invece, ho notato come ogni regione abbia mostrato problematiche e “temperamenti” diversi che hanno in un certo senso caratterizzato con una sfumatura diversa ogni incontro. A questo proposito vorrei testimoniare in modo molto semplice e breve l’impressione che ho ricevuto da ognuno di essi: ➣ il Triveneto secondo me, rappresenta ed è ben rappresentato, dalla gioventù, dall’entusiasmo: si avvertono le incertezze e insieme la determinazione di chi ha intrapreso un cammino in cui desidera crescere... ➣ L’Emilia... è l’Emilia! ... c’è organizzazione, concretezza, giovialità ... le persone hanno già fatto un bel cammino e sono pronte a ricevere e a proporre nuove idee per andare avanti. ➣ E scendendo nelle Marche... sorridendo penso che arriviamo alla “memoria storica”... in fin dei conti è la regione che forse è stata più a contatto con padre Mauro. Certo di problemi se ne sono già presentati molti ma abbiamo anche potuto gioire per l’esito felice di diverse iniziative. E così padre Mauro in questo incontro ci ha seriamente messo dinnanzi a una scelta: o crogiolarsi in un passato che è terminato o fare tesoro delle nostre esperienze per andare avanti rinnovati... C’è poi un’impressione, una sensazione, che gli incontri regionali mi hanno lasciato, dato che ho avuto il dono di poter partecipare ad ognuno di essi: credo che ogni collaboratore nella propria città o paese si senta un po’ “un’isola”, senta un po’ la solitudine di non poter condividere con i vicini la consapevolezza e lo “zelo” che lo spinge ad impegnarsi... . È vero che questo sentimento si affievolisce negli incontri che facciamo tutti insieme, ma credo che potersi confrontare proprio con le persone che appartengono alla stessa regione abbia stemperato ulteriormente il fatto di sentirsi delle isole, per darci la consapevolezza di appartenere ad un arcipelago... esteso e fitto nella misura in cui noi riusciamo a stringere i rapporti con chi ci sta più vicino.


... una crescita spirituale individuale

testimonianze

È vero che ormai tutti ci conosciamo, ma aver l’opportunità di trascorrere una giornata e di “guardare negli occhi” proprio i nostri più o meno vicini... compagni d’avventura, credo ci abbia dato un input, un motivo, una consapevolezza per stringerci di più e decidere che fra di noi maturi non solo una comunione di intenti ma anche una comunione di anime che amano la Madonna e il Signore attraverso l’abbraccio e sotto la guida del santo rosario e che desiderano portare questa luce e questa dolcezza nei propri ambienti. Il Papa quest’anno ci ha fatto un dono immenso, la lettera sul rosario...... noi, senza saperlo, a luglio dell’anno scorso ci preparavamo a riceverla: chiedevamo più tempo per pregare e meditare insieme nonché per crescere nella nostra amicizia e nella nostra testimonianza. Ilaria

Domenica 20 ottobre tutti i partecipanti ai vari pellegrinaggi del 2002 sono stati invitati da P. Mauro a Bologna per una giornata di condivisione e comunione delle esperienze vissute. Ci siamo trovati in una ventina di persone provenienti da varie parti del centro-nord Italia. C’erano persone di tutti i pellegrinaggi: Lourdes, Fatima, Pompei e Grecia; anche se la maggior parte delle persone presenti erano quelle dell’ultimo pellegrinaggio svolto in Grecia. Radunatici in cerchio, ogni persona ha raccontato del pellegrinaggio vissuto e l’esperienza che ne aveva tratto. Si è creata subito una bell’armonia e quando ogni persona raccontava e si presentava, gli altri ascoltavano con attenzione, forse perché per tutti era uguale: gli occhi luccicavano e in uno o due casi ci è scappata anche qualche lacrima nel vedere commuovere la persona che parlava. Quello che è emerso, oltre ai ringraziamenti continui a P. Mauro per la buona organizzazione dei pellegrinaggi, è che c’è stata una crescita spirituale individuale avvenuta o durante o dopo gli stessi pellegrinaggi ed un attaccamento al S. rosario che molti hanno dichiarato di non aver abbandonato più, anzi di aver imparato a conoscere ed amare proprio attraverso quest’esperienza. Dopo questo giro di ricordi c’è stato un momento di pranzo in comunione condividendo ciò che ognuno di noi aveva portato. Nel pomeriggio, dopo una visita della chiesa di San Domenico ben commentata dalla guida, nella cappella restaurata del santo rosario, abbiamo meditato i misteri della Luce, come indicato dal Papa, e con la celebrazione della S. Messa abbiamo concluso nel migliore dei modi una così lieta giornata. Dopo la messa, visti i rientri in treno delle persone che venivano da più lontano, baci e abbracci a tutti con la promessa di rivederci in Aprile 2003. Susanna

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finalmente sono in grado di spedirti gli elenchi delle persone che formano le quindicine del Rosario Vivente... sono molto contenta di come le persone hanno risposto perché sono partita solo lo scorso anno in gennaio. Sono contenta anche perché il mistero da contemplare e da vivere con la decina è una stradina semplice che porta all’immensità. Un altro motivo di gioia è vedere come sposi contenti, che facevano tante cose insieme, non avessero mai sperimentato la gioia trasformante della preghiera fatta insieme in famiglia. Mi tengo cara anche la peregrinatio: finora sono andata in quasi tutte le famiglie che hanno accolto l’immagine della Madonna. Di regola vado la domenica sera, il primo giorno dell’arrivo nella casa, nell’ora che la famiglia stabilisce. Ti assicuro che è un’esperienza molto bella sotto tutti gli aspetti. Ho visto che tutte le famiglie scrivono sull’esperienza vissuta... andando la prima sera non posso sentire grandi testimonianze ma mi giungono da molti testimonianze su quella serenità che solo la presenza della Vergine può far scaturire. Inutile riferire sulla commozione quando l’immagine della Madonna deve ripartire e... veramente alcune famiglie continuano a pregare insieme con la decina o con la terza parte. A me sembra che dove passa lascia il segno. Suor Rosilda

Carissimo padre Mauro, ho ripercorso con l'immaginazione alcuni momenti della “peregrinatio Mariae” nella nostra comunità di Montanara. Che cosa ha significato per me? Innanzitutto grande senso di stupore! Mi sono messa idealmente in ascolto e percepivo l'esortazione: “accogliete l'immagine della Madonna nelle vostre case... recitate il santo rosario in famiglia”. Credevamo di essere noi a scegliere ed invece siamo stati noi ad essere scelti da Lei! Maria è entrata in silenzio nelle nostre case e... non a mani vuote! Ha portato doni speciali per ognuno di noi... quei doni che si vedono solo con gli occhi del cuore: la pace, la serenità, il calore della Sua presenza, il Suo amore materno e poi... ognuno di noi può ben raccontare! Ho, poi, rivisto il momento della novena: i sacerdoti, le suore così presi da quest’impegno, correre con tanta passione in ogni casa per portare l’esortazione di Maria: “Vi prego, lasciatevi riconciliare con Dio!”. Sì, davanti a loro, in cordata, c’era sempre Lei... Maria! Questa Madre donava loro la forza e la speranza, quella che arde sempre nel Suo cuore. Nei momenti di sconforto si percepiva chiara l’esortazione della Madonna per ognuno di noi, come fece Gesù con gli apostoli: “Dico a te Bruna, a te Rita, a te Rosa, a te Angiola, a te ..., a te ... su, gettate le reti, sarò Io a riempirle”. Grazie Maria: che tu sia ringraziata e benedetta sempre! Noi vogliamo rispondere con le parole della canzone: “voglio dire di sì, come te Maria...” e fa che siamo quella chiesa che come te intona il canto del Magnificat per tutta l’eternità. Amen. Bruna

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testimonianze

dove passa lascia il segno grande senso di stupore

Carissimo p. Mauro,


sussidi fondamentali per la SAN LUIGI MARIA GRIGNION DE MONTFORT

IL SEGRETO AMMIRABILE DEL SANTO ROSARIO PER CONVERTIRSI E SALVARSI

PUBBLICAZIONI

QUEST’OPERA non può certamente mancare tra i testi personali di spiritualità... Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica sul Rosario, cita san Luigi Maria Grignon da Montfort tra i santi che hanno trovato nella pratica del Rosario la Via della santificazione. In particolare afferma: "Sarebbe impossibile citare lo stuolo innumerevole di Santi che hanno trovato nel Rosario un'atentica via di santificazione. Basterà ricordare san Luigi Maria Grignon de Montfort, autore di una preziosa opera sul Rosario (Il segreto meraviglioso del santo rosario)" (RVM, 8). Montfort presenta i valori del Rosario: la lode a Dio e a Maria mediante le preghiere del Padre Nostro e dell'Ave Maria, una scuola di dottrina cristiana, di unione con Dio e di contemplazione...

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spiritualitĂ rosariana COMODO

rosa rio v iven te

pieghevole (dimensioni 8,5x15) utile per la meditazione del santo rosario. Vengono riportati i tratti salienti della Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae a proposito del modo di meditare il rosario; oltre alle indicazioni per l'inizio e la conclusione i 20 misteri, illustrati, sono accompagnati da un breve brano biblico. Disponibile in confezioni da 50 pezzi.

per ottenerle: telefonare al 335 5938327

ALLA CHIAREZZA unisce la praticità della guida alla meditazione dei misteri del rosario per tutti i fedeli ma soprattutto per gli iscritti al Rosario Vivente, alla Fraternita del Rosario e all'Ora di Guardia. Vengono, infatti, riportati i tratti salienti della Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae a proposito del modo di meditare il rosario; oltre alle indicazioni per l'inizio e la conclusione i 20 misteri, singolarmente illustrati, sono guid accompagnati da un breve brano biblico, da a alla med una meditazione e dalla preghiera conclusiva del itazion rosa e come suggerito dal Sommo Pontefice. rio Indicazione delle feste liturgiche, canti e preghiere mariane ben coronano il sussidio che non può mancare ad ogni devoto della Regina del santo rosario.

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L’ Ave Maria

MAGISTERO

...q

uesto duplice movimento della preghiera a Maria ha trovato un’espressione privilegiata nella preghiera dell’Ave Maria: “Ave, Maria [rallegrati, Maria]”. Il saluto dell’angelo Gabriele apre la preghiera dell’Ave. È Dio stesso che, tramite il suo angelo, saluta Maria. La nostra preghiera osa riprendere il saluto a Maria con lo sguardo che Dio ha rivolto alla sua umile serva, [ Cf Lc 1,48 ] e ci fa rallegrare della gioia che egli trova in lei [Cf Sof 3,17 b]. “Piena di grazia, il Signore è con te”. Le due espressioni del saluto dell’angelo si chiariscono reciprocamente. Maria è piena di grazia perché il Signore è con lei. La grazia della quale è colmata è la presenza di colui che è la sorgente di ogni grazia. “Rallegrati. . . figlia di Gerusalemme. . . il Signore” è “in mezzo a te” ( Sof 3,14; Sof 3,17 a). Maria, nella quale il Signore stesso prende dimora, è la personificazione della figlia di Sion, dell’Arca dell’Alleanza, il luogo dove abita la Gloria del Signore: ella è la “dimora di Dio con gli uomini” ( Ap 21,3 ). “Piena di grazia”, Maria è interamente donata a colui che prende dimora in lei e che lei donerà al mondo. “Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù”. Dopo il saluto dell’angelo, facciamo nostro quello di Elisabetta. “Piena di Spirito Santo” ( Lc 1,41 ), Elisabetta è la prima della lunga schiera di generazioni che chiama Maria beata: [Cf Lc 1,48 ] “Beata colei che ha creduto. . . “ ( Lc

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nel Catechismo 1,45 ); Maria è “benedetta fra le donne”, perché ha creduto nell’adempimento della parola del Signore. Abramo, per la sua fede, è diventato una benedizione per “tutte le famiglie della terra” ( Gen 12,3 ). Per la sua fede, Maria è diventata la Madre dei credenti, grazie alla quale tutte le nazioni della terra ricevono colui che è la benedizione stessa di Dio: Gesù, il frutto benedetto del suo grembo. “Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi...” Con Elisabetta ci meravigliamo: “A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me?” ( Lc 1,43 ). Maria, poiché ci dona Gesù, suo figlio, è la Madre di Dio e la Madre nostra; possiamo confidarle tutte le nostre preoccupazioni e le nostre implorazioni: ella prega per noi come ha pregato per sé: “Avvenga di me quello che hai detto” ( Lc 1,38 ). Affidandoci alla sua preghiera, con lei ci abbandoniamo alla volontà di Dio: “Sia fatta la tua volontà”. “Prega per noi, peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte”. Chiedendo a Maria di pregare per noi, ci riconosciamo poveri peccatori e ci rivolgiamo alla “Madre della misericordia”, alla Tutta Santa. Ci affidiamo a lei “adesso”, nell’oggi delle nostre esistenze. E la nostra fiducia si dilata per consegnare a lei, fin da adesso, “l’ora della nostra morte”. Maria sia ad essa presente come alla morte in croce del Figlio suo, e nell’ora del nostro transito ci accolga come nostra Madre, [Cf Gv 19,27 ] per condurci al suo Figlio Gesù, in Paradiso. Catechismo della Chiesa Cattolica nn° 2676-2677

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aiutare a viverla più pienamente

I APPARIZIONI MARIANE

l credente non può stare indifferente di fronte ai fatti straordinari, in buona parte di matrice mariana, che si succedono da più di duecento anni. Un atteggiamento equilibrato, pensiamo, deve tenere conto di tre affermazioni: tali fatti non sono contrari alla fede, possono comportare degli sbandamenti, necessitano di un serio discernimento. I - NON SONO CONTRARI ALLA FEDE Molti sono dell’avviso che, chiusa la rivelazione “pubblica”, cioè quella corrispondente alle Sacre Scritture, non c’è più bisogno di rivelazioni “private” per alimentare o addirittura suscitare, come capita talvolta, la fede. Una posizione del genere, un po’ intellettualista del resto, rimane insostenibile e in qualche modo presuntuosa in quanto la storia della salvezza prosegue anche dopo la chiusura della Rivelazione, per cui Dio è libero di continuare a visitare l’umanità con ulteriori interventi straordinari o rivelazioni private tutte le volte che lo giudica opportuno e utile. In tal senso, non si può non sottoscrivere il seguente giudizio di S.Alfonso de Liguori in Le glorie di Maria: “Taluni pregiandosi d’essere spregiudicati si fanno onore di non credere altri miracoli se non quelli che

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stanno registrati nelle Sacre Scritture, stimando gli altri quasi come novelle e favole da femminucce. Ma come è debolezza il dar credito a tutte le cose, così il ributtare i miracoli che vengono attestati da uomini gravi e pii o è segno di infedeltà, pensando che a Dio siano impossibili, o segno di temerità, negando il credito a tal sorta di autori”. L’insegnamento ufficiale della Chiesa fa capire che seppure nessuno sia tenuto ad aderire alle rivelazioni private riconosciute dalle autorità ecclesiastiche, non si possono tuttavia rifiutare senza la dovuta modestia e con disprezzo. Il concilio Vaticano I rigetta l’opinione di coloro che accolgono solo le attestazioni interiori della fede e rifiutano di ammettere che la rivelazione divina possa essere resa credibile con segni esteriori. Il nuovo Catechismo della Chiesa cattolica specifica al n.67 che il ruolo delle rivelazioni private “non è quello di ‘migliorare’ o di ‘completare’ la Rivelazione definitiva di Cristo, ma di aiutare a viverla più pienamente in una determinata epoca storica”. Non dimentichiamo, poi, che la Chiesa ha dato un riconoscimento ufficiale a molte rivelazioni private canonizzando o beatificando dei veggenti (per esempio Catherine Labouré della Rue du Bac, 1830, Bernadette Soubirous di Lourdes, Francesco e Giacinta di Fatima) e facendo propri alcuni insegnamenti come quelli sul Sacro Cuore di Gesù a santa Margherita Alacoque. Insomma, di fronte ai fatti straordinari e alle rivelazioni private, deve esserci da parte del credente un atteggiamento di apertura perché a Dio tutto è possibile, seppure non di attesa perché a Dio sembra bastare ciò che Egli ci concede ora e abitualmente. II - ATTENTI AGLI SBANDAMENTI Di fronte ad eventuali fatti straordinari, i vescovi non esitano, talvolta, a formulare delle condanne vere e proprie. È il caso di Dozulé, in Francia, dove “il Sacro Cuore di Gesù”, tramite la veggente Madeleine

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Aumont, avrebbe chiesto la costruzione di una croce di 738 metri di altezza per la conversione dei peccatori: una richiesta, questa, che si squalifica da sola per il suo sapore quasi magico e, soprattutto, per la sua assurdità, considerando che il più alto grattacielo del mondo (in Malesia) misura “appena” 450 metri... È pure il caso di Marisa Rossi, veggente della “Madre dell’Eucaristia” a Roma, che ha convinto un sacerdote, don Claudio Gatti, a seguirla spiritualmente e al quale ha fatto credere, anche sulla base di prodigi come ostie sanguinanti o trasformate in carne, di essere stato consacrato vescovo direttamente da Gesù. Don Gatti è stato sospeso a divinis. Andrebbero senz’altro vagliati più attentamente i messaggi presumibilmente consegnati dalla Madonna a don Stefano Gobbi, fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano, e nei quali, tra le tante cose, si parla dell’avvento dell’Anticristo per il 1998, della massoneria che avrebbe messo il centro in Vaticano e, soprattutto, “del ritorno di Gesù nella gloria per instaurare il suo regno nel mondo” per il 2000 (messaggio del 5 dicembre 1994). L’ultima affermazione, in particolare, ossia quella di una venuta intermedia gloriosa di Gesù Cristo prima della parusia o fine del mondo, costituisce una eresia vera e propria, e i tentativi da parte di don Gobbi per interpretarla in maniera “spirituale” risultano poco convincenti. III - IL CORRETTIVO DELLA FEDE La fede implica l’adesione a una parola che non si può verificare e a cose che non si vedono; essa ingenera un atteggiamento che non va alla ricerca di segni, di prodigi, di visioni o di locuzioni interiori, anche se, come già detto, Dio è libero di suscitarli come vuole e quando lo ritiene utile per la nostra salvezza. Santa Teresa di Gesù Bambino affermava: “all’estasi preferisco la monotonia del sacrificio”. È indubbio che l’atteggiamento di chi ricerca tali cose confonde il sopran-

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naturale che nutre con lo straordinario che luccica e deriva da una incapacità di cogliere ciò che davvero è straordinario nella stessa parola di Dio: l’amore gratuito del Dio uno e trino che ci vuole creandoci, che si incarna in Gesù Cristo morto e risorto per noi, e che ci invita a condividere per l’eternità la sua beatitudine. Tale atteggiamento rassomiglia a quello dei bambini viziati mai soddisfatti e incapaci di meravigliarsi più di nulla, e quindi sempre bisognosi di ulteriori surrogati. In ogni modo, ci si deve affidare al discernimento della Chiesa che, se apparentemente troppo lento e prudente, costituisce l’unica garanzia: “Il giudizio sulla loro genuinità [dei carismi straordinari] e sul loro uso ordinato appartiene a coloro che detengono l’autorità della Chiesa; ad essi spetta soprattutto di non estinguere lo spirito, ma di esaminare tutto e ritenere ciò che è buono” (Lumen Gentium, n.12). Già nella Chiesa primitiva, il profeta non rappresenta più una figura a sé stante, alla quale deve sottostare la comunità, ma è quest’ultima ad esercitare il proprio discernimento nei suoi confronti, contrariamente a quanto avviene in chi è convinto di avere un accesso diretto e preferenziale a Dio che offusca o sostituisce addirittura il legame con la Chiesa istituzionale, giudicata corrotta, sclerotizzata, infiltrata dalla massoneria. Una presunzione, questa, che spalanca la porta all’inganno diabolico. Cf. François-Marie Dermine, Mistici, veggenti e medium - Esperienze dell’aldilà a confronto, LEV, Città del Vaticano 2002.

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A) SONO STATI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEL

ROSARIO VIVENTE:

nuovi iscritti al movimento domenicano del rosario

1. da Maria Colonnella di Ascoli: Stefania Ferranti, Livia Poli Passaretti, Vincenza Traini,

Sperantina Poli, Gabriella Sciamanna, Anna Tabili, Anna Gaspari, Giuseppina Paci, Maria Pia Angelini, Anna Carboni, Vincenza Sciamanna, Elena Gabrielli, Francesca Alesi, Elvira Clementi e Dino Colonnella di Ascoli. 2. da Flora Scarpetti Manzotti di Polverigi (An): Alessia Principi, Marco Marasca, Roberta Civerchia, Michela Pasquini, Alice Tonti, Irene Riderelli, Costanza Fiara, Nicolò Pacetti, Gessica Rinaldi, Giulia Santilli, Tomas Gasparri, Manuela Natalini, Sara Gentiletti, Nicoletta Valeria e Giada Pesaresi di Polverigi (An). 3. da Maria Colonnella di Ascoli: Rosa Romanelli di Roccafluvione (Ap); Chiara Nicolai, Maria Conti, Giuseppina Marcozzi, Gloria Marinelli, Luciano Sorbi, Valeria Olivieri Clementi, Paola Camaioni, Anna Mari Zerbini, Giuliana Vellei, Lodovica Ascenzi Cenedese, Benedetta La Porta, Anna Colonnella, Sonia Luzi, Gabriella Sorbi di Ascoli. 4. da Paolo Fiani di S.Giovanni Valdarno (Ar): Catia Zenoni di Meleto (Ar); Imperia Bandini, Mirella Pieraccini, Alina Magi, Gianna Meucci, Rossella Bindi, Rita Mustica, Elisa Massi, Iolanda Barbacci, Laura Banchelli, Paolo Fiani, Miriana Fratini, Angiolo Fabrizi, Elisa Chiarolanza, Marisa Bartolini, Fedora Francini, Miranda Massi, Sara Meliciani, Fedora Gori e Fiorenza Unni di San Giovanni Valdarno (Ar). B) SONO STATI ISCRITTI ALLA

FRATERNITA

O

GRUPPO

DEL

ROSARIO:

1. da Giulia Sparapani di Ancona: Antonietta e Giuseppina Fois di Sennori (Ss); Francesca

Chighine e Antonietta Brianda di Sassari; Rita ed Ernesto Fioretti, Armanda Bandini e Diego Bernuzzi di Pavia; Silvana Chiumenti, Francesca Brotzu, Loretta D’Elia e Lucia Izzi di Foggia; Antonietta Tambaro di Giuliano (Na); Elisa Landriscina di Barletta (Ba); Angelina Navarra di Bellizzi (Sa). 2. dalla segreteria: Arcangela Di Martino e Vincenza Russo di Milano; Giannina Santilli Roberto Civerchia - Mariella Lucioli - Anna Maria Focante e Giovanna Giuliani di Agugliano (An); Maria Giannini e Debora Trombettoni di Polverigi (An); Rossana Orazi di Ancona; Francesco Genova di Palermo; Maria Teresa Galvani di Chiavari (Ge); Simone Casadei di Pesaro, Marco Locati e Maria Luisa Cozza di Nerviano (Mi). 3. Giulia Sparapani di Ancona: Nerina Vitali, Elsa Andreoni, Natalina Lorenzetti, Marina Onori e Franca Dondi di Ancona; Giuseppe Vitale di Ravenna; Vito Cavaliere, Teresa Sammartino e Casimira La Croce di Eboli (Sa); Rita Pelagatti di Aurisina (Ts); Anita e Giorgio Sanni di Trieste; Silvia Casati di Trapani; Immacolata Moscato di Monteforte Irpino (Av); Maria Ticariello di Avellino. 4. dalla segreteria: Antonella e Rita Riganti di Manfredonia (Fg); Carla Di Palma di Lesina (Fg); Ariella Dei Colombin di Trieste; Corrado Passanese e Elvira Paganini di Bologna; Gianfranco Marchesi di Malandriano (Pr); Rosita Bartoli e Monica Rossi di Ancona; Giustino Bernini di Novellara (Re), Stefano Bussio di Beinasco (To); Fco. Vicente Ciscar Vives di Valencia (Spagna); Fernando Heredia Saldivar di Cusco (Perù); Maria Rao e Don Albino Fasano di Torino. C) SONO STATI ISCRITTI ALL’ORA DI

GUARDIA:

Gianfranco Marchesi la 1° domenica del mese dalle 11 alle 12; Giustino Bernini la 1° domenica del mese dalle 21 alle 22; Marco Locati e Simone Casadei il giorno 3 di ogni mese dalle 6 alle 7; D) SONO STATI NOMINATI ZELATORI O ZELATRICI:

Lucio e Fabrizia Boccalatte di Carpena (Fo); Giovanni Dalla Casa di Santerno (Ra); Paolo Fiani di Sangiovanni Valdarno (Ar) Ricordo che per gli iscritti (vivi o defunti) alle Associazioni del Rosario nella Basilica Patriarcale di S. Domenico a Bologna nelle prime quattro domeniche del mese, alle ore 18, viene celebrata una santa messa.

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La “peregrinatio Mariae” è stata promossa: ◗ Dal P. Promotore e dall'equipe di collaboratori da Udine e provincia: a Udine da Michela Contessi dal 11 al 21 marzo; da Marcella Soravia dal 21 marzo al 11 aprile; da Mirko Bazzaro dal 11 aprile al 16 maggio; a Visco da Ezio Minigutti dal 5 al 12 gennaio; da Luciano Godeas dal 12 al 19 gennaio; da Giovanni Brighi dal 19 al 26 gennaio; da Dionisio Scarpin dal 26 gennaio al 2 febbraio; da Maria Nardin Scarpin dal 2 al 9 febbraio; da Achille Sdrigotti dal 9 al 16 febbraio; da Dolores Urizzi Colussi dal 16 al 23 febbario; da Alberto Battistutta dal 23 febbraio al 2 marzo; da Germano Suerz dal 2 al 9 marzo; da Igino Comelli dal 9 al 16 marzo; da Luciano Milloch dal 16 al 23 marzo; da Davide Gaspardis dal 23 al 29 marzo; da Lanfranco Minuit dal 30 marzo al 6 aprile; da Stefania Comelli Colussi dal 6 aprile al 11 giugno. a Crauglio da Bruno e Giuliana Macor dal 15 al 21 dicembre; da Valter Marangon dal 22 al 28 dicembre; da Galiano e Alma Delpin dal 29 dicembre al 4 gennaio; da Edda Birri dal 5 al 12 gennaio; da Luciano e Rita Scarazzolo dal 12 al 19 gennaio; da Bruno e Maria Castellan dal 19 al 25 gennaio; da Ledi e Dora Paron dal 26 gennaio al 1 febbraio; da Attilio Turato dal 9 al 16 febbraio; da Corrado Budai dal 16 al 23 febbraio; da Edelio Scarazzolo dal 9 al 16 marzo; da Builio Seculin dal 16 al 23 marzo; da Attilia Del Frate dal 23 al 30 marzo; da Isidoro Seculin dal 30 marzo al 5 aprile; da Corino Baldassi dal 6 al 12 aprile; da Adina Del Frate dal 13 al 27 aprile; da Gina Alessio dal 27 aprile al 11 maggio; da Piero Basile dal 11 al 18 maggio; da Elisabetta Godeassi dal 18 al 24 maggio; da Paolo Castelletti dal 24 al 31 maggio; da Renato Macor dal 1 al 14 giugno;

◗ dal P. Promotore nella parrocchia dell'Immacolata in Montanara di Curtatone (Mn): a Eremo: da Teresa Zanichelli dal 29 marzo al 7 aprile, a Montanara: in parrocchia dal 7 aprile al 21 maggio; da Corrado Carraro dal 21 al 31 maggio; a Grazie: dalla famiglia Pierangelo e Irene Ciriello dal 25 al 31 marzo; dalla famiglia Torce Basile dal 31 marzo al 7 aprile; da Dario Bartoli e Dea Zambroni dal 7 al 14 aprile; da Valentino Lanzoni dal 14 al 22 aprile; da Ugo Bevini dal 22 al 28 aprile; da Giuseppe Bresciani dal 28 aprile al 5 maggio; da Carla Bulgarelli Siliprandi dal 5 al 12 maggio; da Maurizio Galafassi dal 12 al 19 maggio; da Franco Etturi dal 19 al 26 maggio; da Mentano Bianchi dal 9 al 16 giugno;

◗ dal P. Promotore nella parrocchia S. Margherita a Tamai di Brugnera (Pn): a Tamai di Brugnera: da Franco Bortolin dal 16 al 23 febbraio, da Vittorio Boer dal 23 febbraio al 2 marzo; da Daniela Nadin dal 2 al 8 marzo; da Giannino Bortolin dal 9 al 16 marzo; da Marcellino Santrossa dal 16 al 23 marzo; da Alessio Moras dal 23 al 30 marzo; da Ermes Ragagnin dal 6 al 13 aprile; da Stefano Boer dal 13 al 20 aprile; da Ferruccio Cauz dal 20 al 27 aprile; da Eugenio Lucchese dal 27 aprile al 4 maggio; al Capitello di S. Floriano dal 4 al 11 maggio; nella Chiesetta di S. Anna dal 11 al 18 maggio; al Centro ricreativo per anziani dal 18 al 25 maggio; da Gino Turchet dal 25 maggio al 1 giugno; Augusta Bortolin dal 1 al 7 giugno; da Fabio e Daniela Ragagnin dal 8 al 15 giugno; a Palse di Porcia: da Luigi Vivian dal 30 marzo al 6 aprile; a Porcia: da Gino Borin dal 15 al 22 giugno;

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HANNO INVIATO OFFERTE:

pagina della riconoscenza

1) per onorare la B.Vergine, sostenere ROSARIUM e il Movimento del Rosario: Monastero Domenicano di Faenza (Ra), Romana Zocca, Rosaria Lanza, Aderenti alla Peregrinatio Mariae di Rescaldina (Mi), Don Pierluigi Albricci, Anna e Teresa Bolmini, Gruppo del Rosario di Rescaldina (Mi), Teresa Cavallo, Claudio Costacurta, Monastero Domenicano di Montefiore dell’Aso (Ap), Giovanni Nosari, Velia Onesti, Mauro Piermarini, Severina Rossini, Clara Vacchi, Marinella Zatti, Secondo Belotto, Marcello Boselli, Paolo Caleffi, Mirella Esposti, Maria Laghi, Enrico Lambertini, Elena Malacarne, Margherita Tonin, Diana Angeloni, Cristiana Bartolini, Paolo Graffigna, Angelo Mariani, Giuliana Rocchetti, Maria Sandonà, Partecipanti al Raduno del Rosario del 6 aprile a Bologna, Componenti dei pullman Raduno del Rosario provenienti da Novellara - S.Felice sul Panaro e Ancona, Domenica Cangiotti, Priora Generale Suore del Rosario di Pompei, Annamaria Cetto, Annamaria Fortichiari, Maria Pia Menarini, Rinaldo Pestrin, Anna Stamerra, CEMAR Studio Bertozzi, Dolores Ferrarese, Maria Formaggio, Giuseppe Scarnato, Rosa Sommariva, Grazia Stevani, Maria Cleofe Cacciarru, Domenicane di S. Sisto di Falconara (An), Santa Gatti, Angela Lavalle, Nella Maria Spingardi, Agostino Salsano Nembri, Ennio Borin, Caterina Della Torre, Mario Londero, Anna Valente Zandonà, Anna Maria Galuppi, Mariella Albertini, N.N., Maria Gargiulo, Laura Alessandrini, Cherubina Corradini, Ilde D’Algenio, Amelia Fiorani, Francesca Ruggero, Maria Velenosi, Teresa Vinco Germani, Gino Trombi, Don Pietro di Serramazzoni (Mo), Bianca Marini Mari, Carmine Gioia, Francesco Genova, Federica Malavolta, Giulia Sciamanna, Anna Altomare,Mariagrazia Campogiani, Elena Festa, Paolo Graffigna, Roberto Lasca, Marco Manzoni, Rita Piergiovanni, Lucia Ramponi Landonio, Guido Rebecca, Tiziana Sardi, Maria Antonietta Scarsi, Famiglia Sciandra e Passarelli, Anita Vecchi, Franca Bergamaschi Crepaldi, Carbonello Boccola, Vittorio Castellan, Sergio Cavelli, Santina Lodrini Cerana, Rosina Ferri, Rita Giuseppetti, Maria Laganà, Pina Laganà, Francesco Maulà, Alberto Minisini, Monastero Domenicano di Marradi (Fi), Nazzarena Mori, Norma Neri, Maria Pantano, Santina Serafini, Anna Siclari, Associazione “Luci sull’Est”, Paolo Caleffi, Minosca Bondioli, Parrocchia in Fossa di Roccabianca (Pr), Filippo Aquila, Nunzia Arcari Cè, Carlo Carnovale, Neria Cattani, Gilda Ciampi, Emanuela Copreni, Gruppo del Rosario di Polverigi (An), Domenicane Casa S. Giuseppe di Dogniani (Cn), Annamaria Faenzi, Edda Fornasari, Claudio Giorgini, Rosaria Gurdi, Edda Leonelli, Sofia Manto, Parrocchia in Alberi di Vigatto (Pr), Bruna Mardi, Maria Mazzieri, Maria Luisa Mazzoti, Diletta Montanari, Daniela e Milena Paltrinieri, Efrem Panelli, Bruna Varzini, Maria Beatrice Viotti, Marinella Zatti, Emidia Vannicola, Gruppo del rosario di Secchiano (Pu), Parrocchia di Noventa di Piave (Ve), Parrocchia di Gambarare di Mira (Ve), Parrocchia di Manerbio (Bs), Aderenti alla Peregrinatio Mariae delle parrocchie di Crauglio e Visco (Ud), Famiglia Bruno Mondini, Emil Radetic, Gruppo del Rosario di Piedimonte (Go), Tina Amodio, Giuseppeina Balzani, Maria Rosa Bernardini, Mirella Caffarra, Celestina Carnieri Baleani, Gabriele Da Ros, Adelina De Nadai, Silvano Ferrari, Maria Formaggio, Maria Stella Gaeta, Maria Teresa Lombi, Riccardo Mariscoli, Parrocchia Corpus Domini di Carpi (Mo), Maria Perrone, Felicia Persico, Graziella Rizzi, Vittorina Rizzoni, Marisa Maggio Sbriscia, Santino Sielli, Anna Stamerra, Cosimina Tampieri; Maria Luisa Clerici;

2) in memoria dei defunti, per preghiere, chiedere grazie o celebrazione di ss. Messe: da Elvira per la conversione e la pace nella famiglia; da Maria Colucci per Giuseppina Galileo e Dorina Adalgisa; da N.N. per Carlo, Franca e Monica; da Gilda Ciampi che richiede preghiere; da Silvia Vita Seppi per i defunti delle famiglie Vita e Seppi; Lorenzo Pedrali per un ricordo nella preghiera; Anna De Fusco per i defunti; Francesco Trombetta secondo le proprie intenzioni; Annarosa Minto per defunto Nereo Minto; Felicia e Angelo, Mariella Albertini, Ilaria Giannarelli, Lorenza e Fausto, Paola e Giustino per la professione perpetua di Suor Maria Maddalena Medico o.p.; Vittoria Radi per defunto Amato; Angela Passoni secondo le sue intenzioni; Ebe Baraldi secondo le sue intenzioni; da Lorenzo Pedrali per una preghiera; da N.N. per Luigi e consorte; da N.N. per Mario e Gino; da N.N. per Maria e Paolo; da N.N. per Enrico e Carola; da Vittoria Radi per la famiglia e per il defunto Amato; da Giuliana Bianchi Cappelli per Alessia; da Flora Manzotti per i defunti; da Livia Fermani per Carlo Raponi; dalla famiglia Manzoni per il defunto Carlo; da Anna Rita Pisanò in memoria dei defunti Mario e Anna;

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3) per acquisto di sussidi:

4) per le adozioni a distanza: Ada Giacomello, Ambretta e Giampaola Negri, Enrica Minelli, Ambrogio Caserini; Dorotea Lancellotti; Anna Scarpenti.

5) per le Missioni: N.N.;

HANNO COLLABORATO CON LA LORO OPERA: Don Vincenzo Mercante, Elvio Barzotti, Vittoria Radi, Margherita Malagoli e Roberto Guerra; Maria Rosa Malanca; tutti coloro che in questi mesi hanno proposto le “bancarelle del rosario”; Paolo Vezil; Famiglia Giovanni Bagatella; Piera Pozzi; Viserbo e Yonne Bertocchi. HANNO RICEVUTO IL MATERIALE PER PROMUOVERE IL ROSARIO: Anna Castelli di Ascoli Piceno; Parrocchia S. Maria Assunta in Monti di Licciana (Ms); Efrem Panelli di Gardone Val Trompia (Bs); Annarita e Dino Romagnoli di Firenze; Carlino Bertini di Fano (Pu); Luigi Oriano Bezzi di Piangipane (Ra); Massimiliano della parrocchia di S. Maria Assunta in Monti di Licciana (Ms).

La mendicante con i r osari

U

no straordinario apostolo, il S. Curato d'Ars, si serviva del S. Rosario per attirare anime e far piovere su di esse grazie senza numero di conversioni anche prodigiose. Una volta fu invitato a predicare gli Esercizi Spirituali al popolo in una località nei pressi di Ars. Per prima cosa, egli chiese al Parroco se tra i fedeli ci fosse qualcuno disposto a pregare intensamente. Il Parroco gli indicò una povera mendicante, buona solo a dire Rosari. Il Santo Curato avvicinò subito la poveretta e la pregò di voler recitare continuamente Rosari per tutto il tempo delle prediche. La mendicante ubbidì, La Missione andò benissimo. Le conversioni si moltiplicavano, e il S. Curato attestava con gran giubilo: Non è opera mia, ma della Madonna invocata dalla mendicante con i Rosari. (Da "Il Santo Rosario e i Santi" - P. Stefano Maria Manelli - Casa Mariana)

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pagina della riconoscenza

Partecipanti al Raduno del Rosario del 6 aprile a Bologna, Fausto Bizzarri, Maria Toscani, Maria Ferrante, Fiorenza Marini, Don Fabio Berto, P. Giuseppe Blarasin o.p., Monastero Domenicano di Azzano S. Paolo (Bg), Francesca Santandrea, Parrocchia di Serramazzoni (Mo), Parrocchia dell’Immacolata Concezione in Montanara di Curtatone (Mn), Suor Innocenza Casanova, Ilaria Giannarelli, Luigi Oriano Bezzi, Anna Aiello, Claustrali Domenicane di Cagli (Pu), Gruppo del rosario di Ancona, Parrocchia di S.Francesco in Macerata, Parrocchia in Villa Ceccolini (Pu), Claustrali Domenicane di Macerata, Mariella Albertini, Don Vincenzo Mercante, Gruppo del Rosario di Novellara (Re), Maria Rosa Bernardini Fiumelli, Negozio dei Ricordi Basilica S.Domenico di Bologna, Parrocchia S. Rita di Trieste, Suor Rosilda Favaretto.


A conclusione dell’Anno del Rosario

Pellegrinaggio nazionale

al Santuario di Pompei Loreto, Lanciano, San Giovanni Rotondo

dal 25 al 27 ottobre 2003 Programma: ➣ sabato 25 ottobre ore 12: ritrovo e partenza dalla “stazione delle Corriere” di Bologna , sosta e visita del Santuario della “Santa Casa” a Loreto, proseguimento per il Santuario a Lanciano dove sosteremo per visitarlo e dove verrà proposta l’adorazione eucaristica al termine della quale sarà celebrata la santa messa… proseguimento fino a Marina di Vasto (Ch) dove ceneremo e saremo ospitati presso un albergo a 3 stelle in camere a due letti con servizi. ➣ domenica 26 ottobre: nella prima mattinata, dopo la colazione consumata in albergo, partenza per Pompei. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio arrivo al Santuario della Madonna di Pompei: visita del Santuario, incontro con i gruppi provenienti dalle altre parti d’Italia, proposta di un’ora mariana e celebrazione della santa messa… proseguimento per Mercogliano (Av) dove ceneremo e saremo ospitati presso un albergo a 3 stelle in camere a due letti con servizi. ➣ Lunedì 27 ottobre: nella prima mattinata, dopo la colazione consumata in albergo, partenza. Giunti a San Giovanni Rotondo, visita del Santuario e celebrazione della santa messa. Pranzo in ristorante e ritorno a Bologna. Termine ultimo delle iscrizioni 30 settembre (farà testo la data del timbro postale) Su esplicita richiesta, e con pagamento del supplemento, possibilità di alcune camere singole… visto che il numero è limitato si consiglia di non tardare ad iscriversi.

Possibilità di concordare preventivamente con P. Mauro la partenza dei pellegrini, oltre che con il pullman da Bologna, anche da altri luoghi se la consistenza dei gruppi lo rendesse opportuno e possibile… per questo servizio è necessario che i responsabili concludano le trattative con P. Mauro entro il 10 settembre.

In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di Bologna CMP detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa


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