Rosarium dei bambini 2008-01

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i n i bamb

aspettando la Pasqua Inserto N. 1

2008


i n i b m dei ba

Cari bambini, nel numero scorso abbiamo festeggiato insieme il Natale, abbiamo adorato Gesù Bambino nel presepe… ma abbiamo notato che le sue piccole braccia erano aperte? Anche Gesù sulla croce ha le braccia aperte… e quando risorge? … Egli vuole abbracciarci sempre per non abbandonarci mai… quell’amore appena nato nel Presepe non finirà mai…

Chi di noi non ha paura di veder finire le cose belle che sono iniziate?...

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i n i b m dei ba … abbiamo paura che finisca un’amicizia, che mamma e papà non ci vogliano più bene se non siamo buoni, che ci colpisca qualche malattia o qualche dolore… Solo Gesù ci rassicura che il suo amore per noi non finirà mai… è la vita eterna, dove potremo essere tutti insieme a Gesù e insieme tra noi, per sempre!

dobbiamo imparare a voler bene a Gesù, a capire quando e come lo facciamo soffrire e qual è la strada per salvarci. Questo vuol dire iniziare a stare dalla parte del bene, sceglierlo sempre, senza eccezioni, anche quando ci costa fatica, anche quando il bene è meno simpatico del male!

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i n i b m a dei b ... non sempre il male è orribile e fa paura. Molto più spesso entra dentro di noi mascherato con questi ragionamenti: “che male c’è?” oppure “tanto lo fanno tutti…” o ancora “fai così che è più comodo”. Cerchiamo di essere furbi! non lasciamoci imbrogliare da questi ragionamenti, scegliamo il bene… perché più saremo forti nelle piccole battaglie quotidiane contro la nostra pigrizia, la nostra prepotenza e le nostre piccole bugie, tanto più sentiremo vicino a noi la dolcezza, l’amicizia e l’amore grande di Gesù. Sarà il nostro compagno e il nostro amico quotidiano !

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i n i b m dei ba scrivi anche tu i tuoi grazie a Gesù….

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19 marzo Festa del papà Lo sapete perché il 19 marzo è la festa di ogni papà? Perché è il giorno in cui tutta la Chiesa festeggia un papà speciale: il papà terreno di Gesù. Eh sì, perché Gesù è il Figlio di Dio e Dio Padre non avrebbe mai voluto che suo Figlio crescesse senza una famiglia, senza un papà che lo educasse, lo proteggesse, gli insegnasse a lavorare e soprattutto che ogni giorno gli facesse sentire quanto gli voleva bene!

colora tu la Sacra Famiglia

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Giuseppe nacque probabilmente a Betlemme, il padre si chiamava Giacobbe (Mt 1,16) e pare che fosse il terzo di sei fratelli. La tradizione ci tramanda la figura del gioMa sappiamo di un questo papàdicosì speciale? vanecosa Giuseppe come ragazzo molto talento e un temperamento umile, mite e devoto. Giuseppe era un falegname che abitava a Nazareth. All’età di circa trenta anni fu convocato dai sacerdoti al tempio, con altri scapoli della tribù di Davide, per prendere moglie. Giunti al tempio, i sacerdoti porsero a ciascuno dei pretendenti un ramo e comunicarono che la Vergine Maria di Nazareth avrebbe sposato colui il cui ramo avesse sviluppato un germoglio. "Ed uscirà un ramo dalla radice di Jesse, ed un fiore spunterà dalla sua radice" (Isaia). Solamente il ramo di Giuseppe fiorì e in tal modo fu riconosciuto come sposo destinato dal Signore alla Santa Vergine. Giuseppe fu il padre terreno di Gesù e come tale dovette provvedere alle necessità della famiglia, tutelare e allevare il suo figliolo adottivo, sempre pronto a soddisfare i desideri di Dio. Faticò quotidianamente per non far mancare nulla alla famiglia e, come padre, per insegnare le cose della vita a suo figlio, perché egli doveva, come un fanciullo qualunque, essere sottomesso alla volontà paterna.


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Anche per te il Signore ha scelto

un papà speciale‌ scrivi nella cornice i motivi per cui credi che Dio ti abbia affidato proprio a lui ...

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i n i b m dei ba Ecco il mio papĂ :

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E perché Dio ha affidato il suo carissimo Figlio e la sua amata Maria proprio a Giuseppe? Nel silenzio che avvolge questa persona a volte dimentichiamo quello che fu il suo compito e il suo più grande merito: non discusse mai gli ordini impartiti nel sonno, o attraverso i messaggeri di Dio, ma eseguì fedelmente, anche se questo comportava dover abbandonare tutto quello che aveva realizzato in quel momento: le amicizie, gli averi e la sicurezza sociale per affrontare l'ignoto. Pensiamo alla sua fede, al suo Sì al messaggio dell’Angelo che gli diceva di accogliere Maria nella sua casa perché il bambino che Ella aspettava era il Figlio di Dio…. E pensiamo a quando improvvisamente dovette fuggire in Egitto per proteggere il suo Bambino…

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Oggi come onoriamo San Giuseppe?

San Giuseppe è stato proclamato dal papa Pio IX il patrono di tutta la Chiesa e tanti Santi hanno riconosciuto i suoi meriti. Santa Teresa diceva: «Io non mi ricordo di aver sino ad oggi domandato una grazia a S. Giuseppe, che non me l’abbia accordata. Agli altri Santi Dio concede soltanto la grazia di soccorrerci in questo e tal altro bisogno, ma il glorioso S. Giuseppe, ed io lo so per esperienza, stende il suo potere a tutto». Difficile dubitarne, se pensiamo che fra tutti i santi l’umile falegname di Nazareth è quello più vicino a Gesù e Maria: lo fu sulla terra, a maggior ragione lo è in Cielo!

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25 marzo: Annunciazione Nel Primo Mistero Gaudioso si contempla l’arcangelo Gabriele che annuncia a Maria la nascita di GesÚ

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i n i b m dei ba dal Vangelo di Luca (1,26-31): “L’angelo ............ fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato ................. La vergine si chiamava ............... Entrando da lei, disse: «ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te» concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”. Avete riconosciuto le parole con cui l’Angelo ha salutato Maria?.... Sono l’inizio della preghiera dell’Ave Maria! Pensate che bello: ogni volta che iniziamo questa preghiera Maria si sente ripetere quelle parole stupende che le annunciavano che sarebbe stata la Mamma di Gesù. E a noi cosa ricordano? Ogni volta che le recitiamo dovrebbero ricordarci il Sì che Maria ha detto a Dio, la sua immensa fiducia nel Signore…. Chissà che gioia è esplosa in Cielo nel momento in cui la Madonna ha accettato che la volontà di Dio prendesse tutta la sua vita… E noi non dobbiamo dimenticare che gli Angeli, Dio e la Madonna aspettano ogni giorno i nostri Sì e appena vedono la nostra disponibilità sono pronti a gioire

come fecero 2000 anni fa!

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La pietra azzurra Il gioielliere era seduto alla scrivania e guardava distrattamente la strada attraverso la vetrina del suo elegante negozio. Una bambina si avvicinò al negozio e schiacciò il naso contro la vetrina. I suoi occhi, color del cielo, si illuminarono quando videro uno degli oggetti esposti.

Entrò decisa e puntò il dito verso uno splendido collier di turchesi azzurri. “ È per mia sorella. Può farmi un bel pacchetto regalo?”. Il padrone del negozio fissò incredulo la piccola cliente e le chiese: “Quanti soldi hai?”. Senza esitare la bambina, alzandosi in punta di piedi, mise sul banco una scatola di latta, la aprì e la svuotò. Ne vennero fuori qualche biglietto di piccolo taglio, una manciata di monete, alcune conchiglie, qualche figurina.

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i n i b m dei ba “Bastano?” - disse con orgoglio “Voglio fare un regalo a mia sorella più grande. Da quando non c’è più la nostra mamma, è lei che ci fa da mamma e non ha mai un secondo di tempo per se stessa. Oggi è il suo compleanno e sono certa che con questo regalo la farò molto felice. Questa pietra ha lo stesso colore dei suoi occhi…”. L’uomo entra nel retro e ne riemerge con una stupenda carta regalo rossa e oro con cui avvolge con cura l’astuccio. “Prendilo” - disse alla bambina - “portalo con attenzione”. La bambina partì orgogliosa tenendo il pacchetto in mano come un trofeo.

Un’ora dopo entrò nella gioielleria una bella ragazza, con la chioma color miele e due meravigliosi occhi azzurri. Posò con decisione sul banco il pacchetto e disse:

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“Questa collana... ... è stata comprata qui?”. “Sì signorina”. “E quanto è costata?” “I prezzi praticati nel mio negozio sono confidenziali: riguardano solo il mio cliente e me”. “Ma mia sorella aveva solo pochi spiccioli. Non avrebbe mai potuto pagare un collier come questo!”. Il gioielliere prese l’astuccio, lo chiuse con il suo prezioso contenuto, rifece con cura il pacchetto regalo e lo consegnò alla ragazza. “Sua sorella ha pagato il prezzo più alto che chiunque possa pagare: ha dato tutto quello che aveva”.

Dio ha tanto amato il mondo da dare tutto quello che aveva: il suo Unico Figlio…. Perché chi crede il Lui non muoia ma abbia la vita eterna….

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