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dei

i n i bamb

Perché Gesù...

...mi hai amato così tanto? Inserto N. 1

2010


i n i b m dei ba

Carissimi bambini, già vi vedo trepidanti pronti a festeggiare la Pasqua…

e così ho pensato:

come si può essere veramente felici per la Risurrezione di Gesù?

Chissà, forse un modo per capire profondamente cosa sta succedendo è inginocchiarci e chiedere: Perché Gesù mi ha amato così tanto?

La risposta a questa domanda è veramente difficile ma il giorno in cui ognuno di noi la scoprirà,

sarà invaso da una gioia che più niente e nessuno potrà sradicare dal suo cuore.

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i n i b m dei ba Ed ecco che per aiutarci una gocciolina molto speciale ha seguito Gesù nella sua predicazione e ci racconterà la sua esperienza…

E poi, se ancora non bastasse, a pagina 9 ci aspetta l’esempio di una

persona che per tutta la vita ha cercato di comprendere Gesù e il suo amore…

Manca qualcosa? Ahhh sì…… gli auguri di:

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i n i b m dei ba

Meditando sui “Misteri Luminosi” Giovanni sta battezzando Gesù nel fiume Giordano, prende l’acqua e gliela versa sul capo. Ecco... sono una delle goccioline che dal Suo capo, scende lentamente sulla Sua fronte, sulla guancia. Come una carezza la gocciolina cerca di scorrere il più piano possibile. Vuole riempirsi di quella grazia che il contatto con Gesù le dona. La gocciolina sta cambiando e lentamente mentre ritorna al fiume sa che non sarà più la stessa di prima, ora è felice di essere nel fiume e di parlare a tutte le altre goccioline che lo compongono di ciò che è avvenuto, di Chi ha incontrato! È felice!

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i n i b m dei ba Maria dice: “Fate quello che Lui vi dirà!”. Ecco quella gocciolina ora si trova in una giara ed ecco sente una Forza, la trapassa, la sconquassa, la cambia! Prima era priva di sapore, ora è gradita al palato; era senza colore, ora ha preso un colore caldo, intenso. Cosa è accaduto? La potenza del Signore si è manifestata! Ha cambiato di netto la gocciolina ed ora è “nuova creatura”.

Gesù, instancabile, annuncia alle genti che il Regno di Dio è vicino. Dove è finita la gocciolina che tanto lo ama? Ma è proprio lì. Piccola goccia che imperla la Sua Fronte. Egli cammina e cammina e non si fa vincere dalla stanchezza e la gocciolina non lo lascia. Sta con Lui, lo ha incontrato, lo sta conoscendo, lo sta amando, ora Lui è la sua vita.

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i n i b m dei ba Ora Gesù è sul Tabor ed ecco Egli diviene il Sole Vivo, un Sole che non brucia, ma che riscalda, che non acceca, ma che illumina ed ecco che la gocciolina è estasiata e rimane lì, sulla foglia, piccola goccia di rugiada e sa che il suo Sole non la brucerà, perché il Fuoco dell’Amore arde ma non brucia. Lei è lì, ferma, non osa muoversi per non disturbare il Signore nella Sua sfolgorante Maestà. Sta lì e lo adora, lo adora, lo adora!

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i n i b m a dei b Ecco, Gesù prende il pane e lo spezza… non vedo più la gocciolina, ma dov’è? quale gioia... È stata presa da mani sapienti ed, impastata con farina, è divenuta pane. Quel pane che Gesù ora sta spezzando nella sua ultima cena con i suoi discepoli. La gocciolina si è lasciata morire per dare vita a qualcosa di più grande... “se il seme non muore...”. Il Signore l’ha istruita bene. Egli stesso sta per fare questo per l’umanità intera: “non c’è niente di più grande che dare la vita per i propri fratelli”. Ora la gocciolina è pane e Gesù è “Pane di Vita” per la nostra vita eterna!

È nata con Gesù nel fiume Giordano ed è morta con Gesù nell’ultima cena e sarà con Gesù nel suo giardino dove in eterno zampillerà nella fontana dove Maria, passando, l’accarezzerà.

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Nella nostra chiesa c’è una vetrata nella quale risplende una croce. G e s ù , q u a n t o h a i s o f f e r to p e r n o i ! P erché ci hai amato tanto? Chi sei, Gesù?


i n i b m dei ba Carissimi bambini, oggi Vi voglio raccontare la storia di una persona così buona e curiosa di Dio che il Signore stesso illuminò in modo straordinario il suo pensiero:

Tommaso nacque ultimo di dodici figli e all’età di soli cinque anni fu portato dai genitori nell’abbazia di Montecassino perché ricevesse una buona educazione, infatti, fin da quell’età, si interrogava:

“Chi è Dio?” lo so che anche voi, carissimi bambini, vi fate spesso questa domanda …

ma quanti di voi chiedono sinceramente al Signore una risposta?

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i n i b m dei ba Tommaso per tutta la vita cercò la risposta: pregando e studiando … Ed ecco un fatto curioso a questo proposito: mentre frequentava l’università i compagni lo prendevano in giro perché era molto taciturno… sempre assorto nei suoi pensieri: “Ehi Tommaso: lo sai a chi assomigli? A un bue muto… ah ah”

Infatti era di corporatura robusta e parlava pochissimo! Pensate che una volta un compagno, Antonio, credendo che l’amico avesse delle difficoltà di apprendimento gli disse: “Dai Tommaso… oggi ti aiuto a capire la lezione… te la spiego io!” Però la lezione di quel giorno era veramente complicata e quando Tommaso vide che Antonio era in difficoltà perché non era riuscito a capirla… piano piano cominciò lui stesso a spiegargliela e alla fine Antonio era così stupito dell’intelligenza di Tommaso che corse a raccontare tutto al maestro, (un altro grande santo: Sant’Alberto Magno) il

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i n i b m dei ba quale rivolto a tutti i suoi alunni disse: “Cari ragazzi voi lo chiamate bue muto ma costui, con la sua dottrina, emetterà tali muggiti da farsi udire in tutto il mondo!” E così avvenne: il suo amore per la ricerca della verità lo portò a diventare frate domenicano, poi sacerdote e, appena trentenne, fu nominato professore universitario.

Ai suoi corsi partecipavano moltissimi giovani perché tutta la sua sapienza (e vi assicuro che era un vero genio, pensate che riusciva a dettare quattro libri contemporaneamente) non lo fece mai insuperbire ma era estremamente umile e aperto ad ogni suggerimento! Tommaso voleva che tutti gli uomini amassero Dio: “La nostra intelligenza è il mezzo più prezioso per amare Dio: più useremo la ragione per capire e conoscere il Signore e più il nostro cuore Gli vorrà bene!”

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i n i b m dei ba Tommaso aveva proprio ragione:

come si fa a pretendere di credere o non credere in Dio se prima non cerchiamo di conoscerLo?

Un altro giorno il collega e amico francescano (ed ecco un altro grande santo: fra Bonaventura) gli chiese: “Tommaso, da dove ti viene tanta sapienza?”

“Vieni con me…” (e mostrando il crocifisso) “ Ecco il libro da cui ho imparato tutto ciò che so!”

Ed era proprio quest’amore così forte per Gesù che, quando san Tommaso predicava, faceva piangere di gioia tutti coloro che l’ascoltavano: sia la povera gente, a cui si rivolgeva in dialetto napoletano, che i nobili e i re, commossi dalla fede e dalla luce di quest’uomo.

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i n i b m dei ba Il giorno 6 dicembre 1273 durante la celebrazione della Messa gli apparve Gesù: “Tommaso, tu hai scritto bene di me. Qual premio dunque tu vuoi?” Tommaso andò in estasi e, al suo risveglio, subì una profonda trasformazione, mise da parte tutti gli strumenti usati per scrivere, e interruppe ogni sua opera: “Maestro, maestro, cosa Vi è successo? Perché all’improvviso non volete più parlarci del Signore?” Alle insistenze del confratello Reginaldo alla fine Tommaso rispose:“Ho visto e udito tali meraviglie, che all’uomo non è possibile raccontarle. Tutto quello che ho scritto non è che paglia, al confronto di quello che Iddio mi ha rivelato!”

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i n i b m dei ba Pochi mesi dopo, il Signore chiamò accanto a sé colui che aveva speso tutta la vita per conoscere e far conoscere il mistero di Dio… colui che umile nella sua sapienza come un bambino, al termine della sua vita, aveva accettato di essere stato solo un servo inutile… e forse è proprio questo il suo più grande insegnamento!

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i n i b m dei ba Fra tanta gioia per il ritorno del figlio prodigo, c’era qualcuno che aveva il muso lungo. Mentre gli altri erano allegri lui si sentiva triste e amareggiato. Sapete dirmi chi era? Il vitello grasso!

Al catechismo il parroco spiega la creazione. Ad un tratto Pierino si alza e obbietta: - Eppure mio padre mi ha detto che noi discendiamo dalla scimmia. Il parroco sorride: - Devi dire a tuo padre che la storia della tua famiglia interessa solo voi!

! i t t u t a i r u g au


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