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... messa al posto del televisore

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al primo luglio 2000 ad oggi sono trascorsi sette anni e sei mesi da quando è iniziata nella provincia di Udine, provincia del Friuli Venezia Giulia, la “Peregrinatio Mariae”. Ho cominciato per così dire per “caso” quando, a fine giugno del 2000, l’amico Tiziano ha accettato, anche per me, di dare inizio a quanto proposto da Padre Mauro Persici, responsabile del Movimento Domenicano del Rosario, di far veicolare, in tutta la provincia di Udine, una statua raffigurante la Madonna del Rosario nelle chiese, nelle parrocchie, nelle comunità, dagli anziani, dalle persone sole e soprattutto nelle famiglie, allo scopo divulgare la preghiera del Santo Rosario. L’iniziativa, a parte qualche titubanza iniziale, mi è sembrata da subito molto attraente perché in linea con quanto da sempre auspicato dalla Chiesa attraverso i Papi, i Santi ed in modo particolare dall’allora Sommo pontefice Giovanni Paolo II che sul Santo Rosario ha scritto una lettera apostolica intitolata “Rosarium Virginis Mariae” proclamando il 2002 anno del Santo Rosario. Nella lettera apostolica il Santo Padre scrive che tale preghiera così semplice ma al contempo così profonda è destinata a portare frutti di santità. Inoltre, il Santo Padre Giovanni Paolo II, sempre nella lettera apostolica, considera tale preghiera efficace per chiedere a Gesù, colui che è il Principe della Pace, attraverso la potente intercessione di Maria, la pace nel mondo e nella famiglia, piccola Chiesa domestica oggi tanto martoriata da forze disgregatrici a vari livelli. Da sempre la preghiera del Santo Rosario è stata presentata come preghiera contemplativa assai efficace, anzi probabilmente la preghiera contemplativa per eccellenza perché è un misto

testimonianze

di preghiera e di meditazione. Proprio attraverso la meditazione dei misteri noi contempliamo gli avvenimenti salienti della nostra salvezza. Non solo, ma le stesse preghiere che compongono il Santo Rosario, pur nella loro semplicità, sono preghiere di natura biblica. Non solo innumerevoli Papi, Santi e Beati, ma la Stessa Santissima Vergine Maria, nelle sue innumerevoli apparizioni nel mondo – ricordiamo solo le più importanti di Lourdes, Fatima e le attuali presunte di Medjugorje – raccomanda la preghiera del Santo Rosario a tutti i fedeli, assieme alla penitenza, come mezzo per chiedere la pace nei nostri cuori, nelle famiglie e nel mondo così tormentato da guerre e divisioni. Di fronte a una crisi mondiale di valori umani e in cui l’uomo si è allontanato dalla fede e si è eretto a padrone del mondo la risposta della Madre è la preghiera. In questo contesto, quindi, bene si inserisce l’iniziativa Domenicana della “Peregrinatio Mariae” che da subito ha riscosso una indubbia benevolenza dalle parrocchie, gruppi e famiglie da Lei visitate. Ricordo in particolare che, in questi anni, tutte le persone in cui Lei ha fatto visita, rivelavano di sentire la presenza viva della Vergine come se, dietro le apparenze della statua, Lei fosse realmente presente.

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In particolare, nelle famiglie da Lei visitate, come per miracolo, mariti, mogli, piccoli e grandi, trovavano il tempo di pregare insieme spegnendo i televisori. Mi ricordo addirittura che in alcuni casi volevano che la statua della Vergine venisse messa al posto del televisore. Ricordo poi che alcune famiglie, che prima erano divise ed in disaccordo per motivi futili, durante il passaggio della “Madonna Pellegrina” si ritrovavano, quasi unite da una forza misteriosa, a pregare ogni sera insieme. Altre famiglie, poi, dove alcuni membri erano lontani dalla Chiesa, dopo aver pregato insieme per un certo periodo, proprio grazie al passaggio della Madonna Pellegrina, si ritrovano tutt’oggi a pregare ogni sera insieme con i loro figli ed a partecipare attivamente alla vita parrocchiale. Sono tanti i piccoli e grandi miracoli che si sono verificati in questi anni nelle famiglie, nei gruppi e nelle comunità visitate dalla Madonna Pellegrina. Posso dire con assoluta certezza che quando la Madonna, attraverso l’immagine della Madonna pellegrina, entra in un luogo, sia esso una parrocchia, una famiglia o altro, dispensa sempre innumerevoli grazie: la guarigione fisica o morale di una persona, la conversione di qualche esponente della famiglia o anche qualche grazia materiale di cui Lei sa esservi il bisogno. Per ultimo, ma non meno importante, va sottolineato il fatto che in tutti questi anni sono nate tante belle amicizie che durano a tutt’oggi e che, personalmente, credo siano destinate a durare per sempre perché nate dalla condivisione di uno speciale amore a Maria e a Gesù. Personalmente vedo in tutte le apparizioni Mariane ed in tutte queste iniziative della Chiesa, dove si propaga e si promuove la preghiera personale, familiare, comunitaria, un'unica mano, la mano di Dio che continua a dirci, come duemila anni fa, ECCO TUA MADRE. Una Madre, che con la dolcezza e l’amore delle migliori delle madri, malgrado i nostri continui peccati, le nostre miserie ed infedeltà, cerca le nostre mani per condurci a Gesù.

Il mondo oggi ha bisogno di pace, amore, compassione, ma per far questo abbiamo bisogno di una profonda unione con Dio. È molto difficile portare Gesù alla gente, se non abbiamo Gesù nei nostri cuori. Per questo è indispensabile approfondire la nostra vita d’amore, di preghiera e di sacrificio per poi successivamente donarlo agli altri. Un grande grazie va a Padre Mauro per quanto, sotto l’ispirazione dello Spirito Santo, sta facendo per le Parrocchie, le comunità, le famiglie ed i fedeli in genere; un grazie anche a chi, assieme a me, collabora da ormai qualche anno ed in particolar modo a Loretta, Ennio, Simonetta, Claudio, Graziella, Franco, Marisa, Franco, Renata, Renato e Mariella e tanti altri che si sono prodigati e si prodigano per far conoscere e divulgare la preghiera attraverso la “Peregrinatio Mariae”. Infine, un grazie specialissimo alla nostra Madre Celeste che ha messo nei nostri cuori un seme: il desiderio del Cielo. Sta a noi ora far crescere questo seme con il nostro umile, fiducio-

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so e perseverante impegno quotidiano. Mi piace terminare con una frase di una grande santa dei nostri tempi: il frutto della preghiera è la fede, il frutto della fede è l’amore, il frutto dell’amore è il servizio, il frutto del servizio è la pace. Madre Teresa Milko

... cercando di liberare il terreno dai macigni

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ieccomi dopo poco più di un anno, siamo ancora vivi e per grazia di Dio anche in ottima salute ma, soprattutto, in cammino con Maria verso il Paradiso. Come mi aveva anticipato nei nostri primi colloqui, il fervore iniziale dell'esperienza del Rosario Vivente, dopo qualche mese è andato scemando. Attenzione: di cambiamenti e grazie ne abbiamo visti tanti qui da noi, a cominciare dalla scoperta di questa preghiera che prima veniva da tutti noi recitata con una certa meccanicità. Qualcuno è passato dalla recita della decina al rosario intero e magari più di uno... qualcuno poi ha aggiunto la liturgia delle ore... altri, quando possibile, la messa quotidiana... chi ha iniziato un cammino di direzione spirituale... in tutti il desiderio di portare anime a Gesù: quindi servizio, apostolato ed evangelizzazione. Famiglie distratte che oggi sono più salde, uomini che si erano “sviati” che sono tornati “all'ovile”... per farla in breve, tanti cuori che cambiano. Ma nel miracolo dei miracoli c’è l'opera, tuttora in corso, che credo fermamente figlia del Rosario: si tratta di un gruppo di evangelizzazione nato all'interno della Questura (io sono un poliziotto) nell'ottobre del 2006. Prima di andare avanti le chiedo una preghiera per questa iniziativa tanto difficile. Il gruppo è stato messo sotto la protezione della Mater Ecclesiae. A volte, un po’ per ridere, racconto che più che seminare stiamo cercando di liberare il terreno dai macigni, la semina più avanti; ma con l'aiuto di Dio tutto è possibile. Allora, dovendo seguire quest'opera, ho allentato le riunioni con gli animatori del Rosario Vivente lasciando a loro piena autonomia; adesso, da qualche settimana abbiamo ripreso le fila e ... Francesco

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