sr. Jean Dwyer O.P.
Le donne domenicane nel cuore della Santa Predicazione
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e monache devono cercarLo, meditarLo e invocarLo in solidtudine. così che la parola che procede dalla bocca di Dio non ritorni a Lui vuota, ma possa compiere ciò per cui è stata mandata.” LCM 1 II La principale predicazione delle monache non consiste in ciò che “facciamo”, ma in chi “siamo”: contemplative che sono entrate nel cuore di Dio attraverso l’unione con Gesù Cristo, la Parola di Dio - donne che sono diventate il luogo della salvezza di Dio per tutto il Suo popolo e per tutta la realtà creata. Sarebbe molto facile definire la nostra predicazione prima di tutto a partire da ciò che facciamo - le modalità con cui raggiungiamo la gente attraverso l’interazione con altri. Ma definire la predicazione delle monache in questo modo sarebbe definire la nostra partecipazione alla predicazione dell’Ordine in modo assai superficiale. La nostra predicazione dovrebbe emanare da un centro intimo e profondo di contemplazione - dall’unione con Dio e con la preghiera di Gesù. Questo è uno dei principali elementi della predicazione dell’intero Ordine datoci da san Domenico. Essere fedeli alla nostra vocazione di predicatrici significa vivere la nostra vita di predicazione dal cuore stesso di Dio. Spesso, il nostro confratello fra Carlos, come Maestro dell’Ordine, ha sfidato le monache a vivere l’essenziale della loro vocazione di monache domenicane come testimonianza e sfida a tutto l’Ordine - per riconquistare quella relazione essenziale tra contemplazione e predicazione che era nel cuore stesso del carisma di Domenico. Le monache sono chiamate a testimoniare all’Ordine che la nostra predicazione, come quella di Domenico, è prima di tutto fondata su una profonda relazione d’amore con Gesù Cristo. La predicazione dell’Ordine deve essere concepita come un flusso che sgorga da una profonda unione interiore con Dio e si diffonde come Buona Novella verso i nostri fratelli e le nostre sorelle. Come Domenico, le monache sono chiamate a una vita di intercessione. “Nel monastero le monache si dedicano totalmente a Dio e perpetuano il dono particolare del beato Padre di portare i peccatori, coloro che sono abbattuti e gli afflitti nell’intimo santuario della sua compassione” LCM
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35.1 Domenico ha seguito l’esempio di Gesù, “che offriva preghiere e suppliche a Dio”. L’intera vita di una monaca è vivere la vita di intercessione di Domenico. Noi siamo chiamate dal nostro stile di vita a entrare nel cuore di Dio e, da questo spazio profondamente contemplativo, intercedere per le necessità del mondo intero. Unite con la preghiera di Gesù: “Le monache devono tenere di fronte ai loro occhi, giorno e notte, Cristo Signore che, durante la sua vita terrena, ha offerto preghiere e suppliche a Dio con alte grida e lacrime e che ora siede alla destra della divina maestà, vivendo eternamente per intercedere per noi (Eb. 5,7; 1,3; 7;25)” LCM 74.I. Tutto lo scopo della nostra vita secondo le nostre Costituzioni è che Dio dimori con abbondanza nel monastero. In ciò noi non siamo escluse dal ministero della parola: “Infatti, ascoltano la parola, la celebrano e la custodiscono nei loro cuori (cf. Lc 2,18) e così proclamano il Vangelo di Dio con l’esempio della loro vita.” LCM 96.I. Essere predicatori contemplativi e contemplativi predicatori è l’eredità di san Domenico all’Ordine - una vera sfida e una grande gioia. (traduzione di fra Luca Refatti O.P.)