Maria nel mistero trinitario

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Maria nel mistero trinitario Meditazione biblica

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ell’adorazione del mistero divino la celebrazione pasquale con lo scaglionarsi liturgico delle sue tappe fondamentali - risurrezione, ascensione, pentecoste - sembra fondersi in esperienza intima e viva nell’anima che crede. In realtà tutto il Vangelo ha preparato il riversarsi negli uomini del divino mistero trinitario: si manifesta nella persona di Gesù e si comunica agli uomini nella grazia sacramentale del battesimo. E proprio nel Vangelo (di san Luca) Maria appare come il segno più nitido e chiaro di questa immersione nel Divino della creatura rigenerata dalla grazia. La rivelazione trinitaria nella persona di Gesù (san Marco) Tutti gli Evangelisti, accingendosi a scrivere il loro Vangelo, si preoccupano di ricordare al lettore negli altri due Sinottici, ma che dietro la loro narrazione non più in funzione di “proloabbastanza semplice ed umile si go”. Non che Marco l’abbia nasconde un mistero divino. San creata per motivi dottrinali — Giovanni ottiene lo scopo inisarebbe semplicistico — l’ha ziando col suo Prologo mirabile; però raccontata in modo da prima di lui Matteo e Luca si comunicarci subito il signifispiegano sulla divina missione cato sostanziale di tutto il di Gesù nei loro rispettivi racVangelo: sopra Gesù il cielo si conti sull’Infanzia; anche Marco apre, il Divino irrompe nel ha un suo “prologo teologico”, mondo attraverso la sua parola cioè adatto ad esprimere con e la sua azione, e così ha inizio chiarezza fin dal principio il il realizzarsi della salvezza. divino contenuto della persona, L’impostazione trinitaria della della parola e dell’opera di scena è evidente: La voce del Gesù. E’ la scena del battesimo Padre si rivolge al Figlio di Cristo (che si ritrova anche

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immerso nelle acque del fiume, e su di Lui scende lo Spirito Santo in forma visibile di colomba. Si tratta ben più che di una scena iniziale: è la chiave per avvicinare la misteriosa efficacia della presenza di Gesù nel mondo. Gesù è Colui che ascolta il Padre, e ne trasmette il messaggio: attraverso la sua Voce gli uomini di fede ascolteranno la stessa Voce di Dio. E’ Colui che percepisce su di sé, abbandonandocisi, la forza trascinante dello Spirito, e la comunica agli uomini con la sua azione salvatrice. La sua presenza tra gli uomini, che lo accettano con la fede, li salva proprio perché illuminatrice (trasmette la parola del Padre) e trasformatrice (comunica la forza dello Spirito). La rivelazione trinitaria coincide così, attraverso la presenza, la parola e l’opera di Gesù, con la misericordiosa realizzazione della salvezza. L’impostazione trinitaria della vita del cristiano (san Matteo) Tra gli evangelisti quello che con maggiore chiarezza scopre la presenza del mistero trinitario nella vita del discepolo di Gesù, è san Matteo. Lo si nota nel momento in cui, al termine del suo Vangelo, definisce trinitariamente il battesimo cristiano: “battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Non c’è dubbio che con questa splendida formula trinitaria, destinata ad avere una parte di tanto rilievo nella liturgia cristiana, egli richiami la scena trinitaria del battesimo di Gesù. E’ come se, spiritualmente parlando, volesse istituire un parallelo tra il battesimo di Gesù e il battesimo di ogni cristiano. Col battesimo, sembra dirci l’Evangelista, la vita stessa di Gesù rivive nel cristiano; come Gesù anche il discepolo percepisce viva la voce del Padre, che gli parla attravertrascina al bene, non solo la so la rivelazione, nell’insegnainseriscono misericordiosamento della Chiesa, nell’intimo mente nella sfera del Divino, raccoglimento dell’anima; ma ne fanno uno strumento di come Gesù egli si sente spinto manifestazione trinitaria dadalla forza dello Spirito, che si vanti al mondo. fa sentire attraverso gli impulsi Lo stesso mistero divino al bene di una coscienza cristiache si è riversato nel mondo na docile e illuminata. Così la attraverso Gesù, continua a realtà nuova della creatura manifestarsi al mondo attrarestaurata dalla salvezza evanverso la misteriosa presenza gelica si rivela tutta impregnata dei battezzati. Nella misura, del mistero trinitario: la presenbeninteso, in cui rimangono za del Figlio nella sua vita, la fedeli alla dignità del sacravoce del Padre che si esprime in mento ricevuto. modo arcano ma vero nell’intimo, la forza dello Spirito che

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Maria e il mistero trinitario (san Luca) Tra lo spunto cristologico di Marco (il mistero trinitario si rivela nella persona e nella vita di Gesù) e quello ecclesiale di Matteo (il mistero trinitario continua a svelarsi nella persona e nella vita dei battezzati) si collocano i testi mariologici di san Luca. Particolarmente i primi due capitoli del suo Vangelo, che, dedicati ai fatti dell’infanzia di Gesù, mettono in forte risalto la figura di sua Madre. L’impostazione trinitaria del primo di questi testi, l’Annunciazione, è facilmente riconoscibile: la voce del Padre (il messaggio divino recato dall’angelo) annuncia, e la forza dello Spirito Santo realizza l’incarnazione del Figlio divino. La figura di Maria, così squisitamente e realisticamente materna, si supera, diventando il simbolo vivo di ogni creatura che accoglie in sé la presenza di Gesù, ascoltando la parola divina e abbandonandosi docile al divino impulso. Questo è il motivo per cui Luca apre praticamente il suo Vangelo con questo magnifico quadro: Maria, immersa nel Divino che le si rivela, prepara la venuta di Gesù, attraverso cui la divina Trinità si propone all’uomo come messaggio e forza di misericordia salvatrice; ed anticipa la dignità del battezzato, che accoglie il divino mistero e lo esprime in se stesso. Il terzo Evangelista sembra proprio fare di Maria l’esemplare del battesimo cristiano e dei suoi effetti. Propone così una sua profonda e intensa interpretazione della vita del battezzato, con la sua triplice dimensione: ascolto vigile e attento della voce del Padre, abbandono umile e generoso agli impulsi dello Spirito, accettazione piena della presenza trasformatrice di Cristo nella propria vita. La figura di Maria, proprio come la strumento consapevole e apdescrive Luca (e gli altri Evanpassionato attraverso cui offrigelisti), rivela caratteri di tale re al mondo Cristo. riservatezza, silenzio e nasconAnche attraverso la vita dimento, da sembrare persino di ogni credente Cristo si rideludente per chi non sapesse presenta al mondo di oggi; afferrare la decisiva importanza purché il battezzato, proprio di questi intimi valori che, mancome Maria, accetti, con la tenendo lo spirito in sintonia fede e lo slancio vivo della con le cose divine, sono alla bontà evangelica, di rimanere base di ogni esperienza viva. Di immerso nella realtà profonda qui, sembra dirci Luca, la del mistero trinitario. Madre di Gesù ha attinto la forza eroica di un abbandono P. Mauro Làconi O. P. senza riserve all’azione dello (da: La stella di San Domenico n°5 del 1972) Spirito Santo che, sconvolgendone la vita, ne aveva fatto lo

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