Per riguardo ad allah

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Per riguardo ad Allah, vietato il rosario Piacenza - Si fa davvero fatica a crederci, ma è così. Il regolamento del presidio ospedaliero di Valdarda (in pratica l’ospedale di Fiorenzuola) ha vietato ogni manifestazione religiosa nelle camere ardenti, salvo la benedizione delle salme. Chi volesse dunque recitare anche un solo sommesso rosario per un proprio caro non potrà farlo. E fin qui la decisione appare alquanto discutibile, ma quello che lascia esterrefatti e che inquieta è la motivazione. Il divieto è stato deciso per evitare discriminazioni e nel rispetto delle altre religioni. Colui che ha partorito la brillante idea si considera probabilmente un campione del “politically correct”, ma è solo un esempio di fanatismo a rovescio. Ed un esempio non isolato, tempo fa in alcune scuole bolognesi fu proposto di vietare i presepi per non discriminare i bambini di altre religioni. Esiste un filone di pensiero, basato su una malintesa idea di società multirazziale e su un fondamentalismo antixenofobo che rischia di fare un pessimo servizio alla giusta causa antirazzista. La strada per far prevalere la comprensione e la solidarietà tra popoli e religioni non passa certo attraverso la distruzione dell’identità e della cultura del proprio paese. Da Il Resto del Carlino del 1-11-2000

Chi ha l’occhio “pulito” e la mente “sana” fa fatica a credere a tutto questo. Gli ideatori di questi bandi accampano le loro pretese nell’intento di evitare discriminazioni e dispregio delle altre religioni. Cose incredibili e assurde! Queste misure non vanno certo a favore della solidarietà fra i popoli e religioni e sono emesse non da mussulmani o buddisti, nostri ospiti, ma da cristiani passati all’ateismo con l’obiettivo di combattere la Chiesa cattolica e le sue istituzioni, di eliminarla dalla vita e dalla storia, dalle attività culturali e sociali, dall’esercizio del suo magistero morale e spirituale. Essi sembrano ignorare la democrazia ormai troppo invecchiata per i suoi venticinque secoli di età, ma ci tengono a sbandierarla ad ogni pie’ sospinto nei parlamenti e negli incontri di popoli... è una pura ipocrisia! Infatti come può essere democratico chi impone silenzio ad una comunità di tempra cristiana nel momento di congedarsi con la preghiera del rosario da un proprio fratello defunto; chi ha il coraggio di proibire i presepi e tutti gli altri segni cattolici in una scolaresca di 27 alunni cristiani e 3 mussulmani? Sono casi in cui non c’è neppure l’ombra della democrazia, ma il suo opposto o peggio ancora... Esperienze del genere sono infinite in Africa, nell’Asia e nelle Americhe. Quando poi questi assertori di tale democrazia si trovano di fronte a sporadiche e a volte esagerate reazioni, come quelle di un sindaco leghista che in un’ordinanza vieta ai non

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cristiani di avvicinarsi alle chiese, esprimono forti critiche e bollano tutti di razzismo e xenofobia. Ma c’è di più. Il francese Jean Kahn, presidente dell’Osservatorio europeo sul razzismo e la xenofobia -l’organo permanente istituito dall’Unione Europea nella scorsa primavera-, scrive di “essere rimasto scioccato” dalle dichiarazioni del cardinale di Bologna, Mons. Giacomo Biffi, sugli immigrati. La stampa , spesso fonte di manipolazione dei fatti e dei testi, passa sotto silenzio tutto ciò che si oppone alla sua tesi. Infatti non riporta che il Biffi ha detto fra l’altro: “Gli appartenenti alle religioni non cristiane vanno amati e, per quanto possibile, aiutati nelle loro necessità. Da alcuni di loro possiamo tutti imparare la fedeltà ai loro esercizi rituali e ai loro momenti di preghiera”. Nella Chiesa cattolica non ci sono “stranieri”, perché essa segue la verità del suo divino Maestro che la vuole “Chiesa dei popoli”, “Chiesa pluralista”, fatta per riunire tutte le diversità umane, per adattarsi a tutte le culture e rispettare le identità proprie di ciascun popolo. Chi vuol presentarla diversamente è un suo pernicioso nemico e l’ateismo va a dimostrarlo perfino nelle camere ardenti. Don Attilio Galli

RECITIAMO IL ROSARIO IN FAMIGLIA

“AVE MARIA”. La soave preghiera echeggia gioiosaneisacritempli,neisantuari. Segnilacadenzadeipassi pellegrinanti sulle strade del tempo;deipassidelPopolodi Dioincammino.IlRosariotorni adessere la preghiera abituale diquella“chiesadomestica”,che èlafamigliacristiana. GiovanniPaoloII da “La settimana mariana ci introduce al Giubileo”

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