Quanta solidariet

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UNO SGUARDO SULLE NOSTRE MISSIONI

Adozione a distanza: quanta solidarietà !

Fra Mariano Foralosso op, che per noi cura i rapporti con il Centro San Giuseppe di Santa Cruz do Rio Pardo (San Paolo - Brasile) ci racconta:

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empo fa, in occasione di un mio viaggio in Italia, ho accompagnato padre Mauro dalle Marche al Friuli, per visitare persone e gruppi iscritti al Movimento del Rosario. Padre Mauro mi aveva invitato perché potessi conoscere da vicino la realtà dei padrini e madrine che hanno “adottato a distanza” i nostri ragazzi del Centro di Santa Cruz do Rio Pardo, in Brasile. Di questa visita mi sono rimasti nel cuore tanti ricordi belli! Ancora una volta ho potuto constatare la realtà del mondo della solidarietà. Grazie a Dio, esistono molte persone che fanno il bene, che sono generose e cercano di aiutare chi si trova in necessità. È il regno della carità operosa, della quale i giornali non hanno interesse a parlare, perché è solo il male che fa notizia e garantisce lucro...! Questo “regno” del bene è un segno e un frutto concreto della presenza del Regno di Dio in mezzo a noi! Tra i tanti incontri, uno mi ha particolarmente emozionato: una madrina marchigiana, che ormai da parecchi anni fa adozione a distanza per aiutare il Centro di Santa Cruz, mi mostrava la collezione di letterine e di fotografie dei vari ragazzi che ha adottato in questi anni. Ne aveva adottati diversi, uno dopo l’altro, in modo che quando uno lasciava il Centro ne adottava subito un altro. Mi ha colpito l’affetto profondo con cui apriva le letterine e mi mostrava i disegni e le fotografie dei ‘suoi ragazzi’! Una ‘maternità del cuore’, che travalica la barriera dell’Oceano! Adozione a distanza! Che cos’è? Come funziona? Diciamo subito che è il classico caso di quando

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si pigliano due piccioni con una fava! Chi l’ha ideata è stato un genio del bene, anche se certamente non aveva coscienza di quanto essa fosse delicata ed esigente. Da una parte c’è il bambino di favela, figlio del “popolo in più”, il cui futuro è gravemente minacciato dall’abbandono, dalla malnutrizione e dalla brutale scuola di vita che è la strada. Nelle città del Brasile ce ne sono milioni! Dall’altra c’è la persona di buon cuore, che abita normalmente dall’altra parte dell’oceano e che, avendo avuto notizia di questa tragedia, è disposta ad aiutare. In mezzo, a fare da ponte, c’è il Centro che accoglie questi ragazzi poveri. Grazie a Dio, di questi Centri della Gioventù ce ne sono molti, sbocciati come fiori nell’inferno delle immense favelas di São Paolo e di molte altre città del Brasile, tra cui anche Santa Cruz. Questi Centri sono nati dal cuore e dal coraggio di persone di buona volontà che vivono qui in Brasile. Persone, come frei Francisco Pessuto (frei Chico), che di fronte alla situazione di ‘emergenza’ in cui vivono tanti bambini e adolescenti delle favelas, non solo si sono detti « bisogna fare qualcosa» ma ancor più hanno gridato «io devo fare qualcosa»! E lo hanno fatto! Nel caso di Santa Cruz, l’Opera di frei Chico accoglie attualmente più di quattrocento bambini e adolescenti poveri, garantendo loro accoglienza, nutrimento, formazione umana e preparazione alla vita. Come si fa e come funziona una “adozione a distanza”? Quando una persona decide di “adottare” un bambino, in pratica decide di aiutare l’Opera di frei Chico ad accogliere, nutrire ed educare un bambino offrendo un contributo periodico che viene inviato all’Opera per mezzo di Padre Mauro. L’offerta dell’adozione a distanza non va direttamente al bambino o alla sua famiglia, ma va all’Opera, perché possa accogliere il bambino e dargli quello di cui ha bisogno per la sua crescita e la sua educazione. Nel caso specifico di coloro che vengono a contatto tramite il Movimento del Rosario, le offerte si mandano a Padre Mauro, Promotore del Movimento, che le raccoglie e ce le invia con esattezza scrupolosa. Al padrino/madrina si manda la scheda di un bambino, con la foto e le informazioni necessarie. Tra il padrino/madrina e il bambino adottato si stabilisce una comunica-

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zione e un rapporto di amicizia. Questo dipende anche dall'età del bambino perché, se è piccolo, non è in condizione di capire e di comunicare. Due volte all’anno il padrino o la madrina riceverà tramite padre Mauro una letterina (o disegno) del bambino. I responsabili del Centro mandano, per mezzo di padre Mauro, una nota informativa annuale sulla vita del Centro e sul bambino adottato. Una delle difficoltà maggiori dell’adozione a distanza è determinata dal fenomeno della grande mobilità della gente che vive nelle favelas: persone e nuclei familiari senza radici, senza casa vera, molte volte senza lavoro e, per questo, sempre a caccia di nuove prospettive per una vita migliore. Conseguenza inevitabile di questa “mobilità dei favelados” è il fatto che spesso il ragazzo che frequenta il Centro, da un momento all’altro, può non esserci più perché la sua famiglia si è spostata in un’altra città. I responsabili del Centro non hanno la possibilità di evitare questo, e possono solo ringraziare il padrino o la madrina per l’aiuto che ha dato al Centro per il bambino e invitare il padrino o la madrina ad adottarne uno nuovo: la lista di attesa è sempre molto grande! A volte qualcuno ci resta male, ma in genere i nostri padrini e madrine capiscono questa situazione e accettano di fare una nuova adozione. Certamente il bene e gli insegnamenti ricevuti nel Centro dai ragazzi che hanno dovuto lasciarci daranno buoni frutti nella loro vita, e ne saranno sempre riconoscenti! Il sostegno a distanza è un’altra forma, per certi aspetti più semplice, di risposta alla forte “emergenza” dei ragazzi delle favelas. È un contributo economico periodico dato all’Opera di frei Chico, sempre per mezzo di padre Mauro, senza però stabilire un contatto diretto (adozione) con uno dei nostri ragazzi. Praticamente il risultato è lo stesso: si aiuta l’Opera ad accogliere i ragazzi delle favelas. È la storia dei due piccioni con una fava! È quello che più mi importa di dire in queste poche righe. Che cosa significa per i nostri ragazzi l’esperienza dell’adozione o del sostegno a distanza? È la

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scoperta concreta che in questo mondo non c’è solo quello che hanno sotto gli occhi tutti i giorni: violenza, ingiustizia, egoismo, esclusione dei più deboli, prostituzione, droga, alcoolismo eccetera... Scoprono che a questo mondo c’è anche amore, solidarietà, accoglienza, rispetto, giustizia! Questo essi lo imparano nei nostri Centri; e lo imparano anche dai loro padrini e madrine e benefattori lontani! Che cosa è l’esperienza dell’adozione o sostegno a distanza per il padrino/madrina e per il sostenitore? Come ho già detto, da quella visita fatta con padre Mauro, mi è rimasto nel cuore il ricordo del sorriso, dell’allegria, della passione con cui tanti padrini e madrine mi chiedevano e mi parlavano dei loro ragazzi adottati, e mi mostravano la letterina con la foto che avevano ricevuto. Sono i segni tangibili di un bene che hanno avuto il dono di compiere! È l’esperienza del dono, della gratuità, della paternità e maternità del cuore! A tutti voi, padrini e madrine, io trasmetto il ‘muito obrigado’ (grazie) dei nostri ragazzi! E ai ragazzi dell’Opera di frei Chico io dico, anche a nome di tutti voi, il nostro ‘grazie’: per la opportunità che ci è data di realizzare l’esperienza del ‘dono’, e di riceverne tanti benefici, per la ‘salute’ del nostro cuore, per il senso vero della nostra esistenza! La Madonna del Rosario, che è la vera Mamma dei nostri ragazzi poveri, vi benedica tutte e tutti, e vi ricolmi delle sue grazie! frei Mariano S. Foralosso o.p.

Frades Dominicanos 01235-010 São Paulo - SP São Paulo 17/ 02/ 2011 Caro Padre Mauro, con la presente voglio confermarti d’aver ricevuto (oltre alle numerose quote per le adozioni) anche l’offerta generica di 500,00 Euro che mi hai mandato, da parte di vari benefattori, a favore dell’Opera Centro São José di Santa Cruz do Rio Pardo. Ti prego di trasmettere il nostro più vivo ringraziamento, oltre che ai vari Padrini e Madrine, anche alle persone che hanno dato queste offerte. La generosità di tutti costoro ci permette di continuare a garantire ai nostri ragazzi accoglienza, protezione dalla ‘scuola’ della strada, alimentazione, formazione umana e cristiana e preparazione alla vita. Siamo certi che Signore non si farà vincere in generosità e li ricolmerà delle sue grazie e benedizioni. I nostri ragazzi pregano ogni giorno per i loro benefattori. Un caro saluto a tutti! Padre Mariano Foralosso OP

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