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IL S. ROSARIO e la Parola di Dio
MISTERI DELLA GIOIA PRIMO MISTERO GAUDIOSO L’annunciazione dell’angelo a Maria Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine” (Lc 1, 26-33). PROPOSITO: Meditare quotidianamente almeno un versetto della Sacra Scrittura, che è la Parola di Dio, la parola della salvezza. .
SECONDO MISTERO GAUDIOSO La visita di Maria alla cugina Elisabetta In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (Lc 1, 39-45). PROPOSITO: Elevare a Dio più volte al giorno un pensiero di lode e di ringraziamento, scorgendo nei vari eventi la misteriosa volontà di Dio che ama i suoi figli.
TERZO MISTERO GAUDIOSO La nascita di Gesù In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo (Lc 2, 1.4-7). PROPOSITO: Abituarsi alle cose essenziali, abbandonare quelle superflue, sostenere con il proprio contributo la S. Chiesa e le Istituzioni che assistono i poveri.
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QUARTO MISTERO GAUDIOSO La presentazione di Gesù al Tempio Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore (Lc 2, 22-24). PROPOSITO: Partecipare ogni giorno alla Santa Messa. Se non è possibile, unirsi spiritualmente al sacrificio eucaristico, offrendo se stessi al Padre insieme a Gesù.
QUINTO MISTERO GAUDIOSO Il ritrovamento di Gesù tra i dottori nel tempio I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte (Lc 2, 41-43, 46-47). PROPOSITO: Spegnere la televisione per avere il tempo di istruirsi nelle verità di fede.
MISTERI DEL DOLORE PRIMO MISTERO DOLOROSO L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, e Gesù disse ai suoi discepoli: “Sedetevi qui, mentre io prego”. Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Gesù disse loro: “La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate”. Poi, andato un po’ innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell’ora. E diceva: “Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu” (Mc 14, 32-38). PROPOSITO: Offriamo ogni giorno una mortificazione al Signore, è il nostro povero niente che la potenza del Signore trasforma in benedizione.
SECONDO MISTERO DOLOROSO La flagellazione di Gesù alla colonna E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine rilasciò Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso (Mc 15, 15). PROPOSITO: Offriamo le nostre umiliazioni e le sconfitte quotidiane in riparazione non solo dei nostri peccati, ma anche di quelli dei nostri fratelli vivi e defunti.
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TERZO MISTERO DOLOROSO L’incoronazione di spine Allora i soldati condussero Gesù dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: “Salve, re dei Giudei!”. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui (Mc 15, 16-19). PROPOSITO: Impegniamoci a vivere i torti e le ingiustizie che ci capita di subire senza spirito di rivalsa, pregando per coloro che ci fanno del male.
QUARTO MISTERO DOLOROSO Gesù sale al Calvario carico della croce Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese (Mc 15, 20-23). PROPOSITO: Rinunciamo a voler dire l’ultima parola su ogni cosa, e offriamo questo gesto al Signore perché ci aiuti a prendere coscienza dei nostri limiti.
QUINTO MISTERO DOLOROSO La morte in croce di Gesù Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò (Lc 23,44-46). PROPOSITO: Recitare ogni giorno una preghiera per ottenere il dono di una buona morte e impegnarsi a riscoprire la grazia del sacramento dell’Unzione degli infermi.
MISTERI DELLA GLORIA PRIMO MISTERO GLORIOSO La resurrezione di Gesù da morte Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. L’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E’ risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E’ risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto”. Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli (Mt 28, 1-2.5-8). PROPOSITO: Testimoniare con la parola e le opere che Gesù Cristo è una persona risorta e vivente, e non una dottrina.
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SECONDO MISTERO GLORIOSO L’ascensione di Gesù al Cielo Gli Apostoli venutisi a trovare insieme gli domandarono: “Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?”. Ma egli rispose: “Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra”. Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: “Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo” (At 1, 6-11). PROPOSITO: Coltivare e nutrire la fede seguendo corsi e incontri di formazione religiosa.
TERZO MISTERO GLORIOSO L’effusione dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli riuniti nel Cenacolo Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d’esprimersi (At 2, 14). PROPOSITO: Recitare la sequenza dello Spirito Santo prima delle decisioni e degli eventi significativi della nostra esistenza.
QUARTO MISTERO GLORIOSO L’assunzione di Maria al Cielo La Beata Vergine... per disposizione della divina Provvidenza fu in questa terra l’alma madre del divino Redentore. Col concepire Cristo, generarlo, nutrirlo, presentarlo al Padre nel tempio, soffrire col Figlio suo morente in croce, cooperò in modo tutto speciale all’opera del Salvatore... Per questo fu per noi madre nell’ordine della grazia... Assunta in cielo non ha deposto questa funzione di salvezza, ma con la sua molteplice intercessione continua a ottenerci le grazie della salvezza eterna (Lumen Gentium nn. 61-62). PROPOSITO: Aprire e chiudere la giornata con una preghiera alla Beata Vergine Maria.
QUINTO MISTERO GLORIOSO L’incoronazione di Maria Regina del Cielo e della terra Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle... Allora udii una gran voce nel cielo che diceva: “Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo. Esultate dunque, o cieli, e voi che abitate in essi” (Ap 12, l. 10. 12). PROPOSITO: Recitare ogni giorno il Santo Rosario, almeno un mistero, per imparare, come S. Domenico, a parlare “o con Dio o di Dio”.
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