Rosarium 2005-01

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art ,1 comma 2, DCB Bologna - Anno XXXVIII - n.1 - I trimestre

Movimento Domenicano del Rosario - Provincia “S. Domenico in Italia”

1/2005


LETTERA DEL PROMOTORE ROSARIUM Pubblicazione trimestrale del Movimento Domenicano del Rosario

Proprietà: Provincia Domenicana S. Domenico in Italia via G.A. Sassi 3 - 20123 Milano Autorizzazione al Tribunale di Bologna n. 3309 del 5/12/1967 Rivista fuori commercio Le spese di stampa e spedizione sono sostenute da tutti gli amici

Anno 38°- n. 1 finito di stampare il 15 febbraio 2005 stampa: Tipolitografia Angelo Gazzaniga s.a.s. Milano - via P. della Francesca 38

Movimento Domenicano del Rosario Via IV Novembre 19/E 43012 Fontanellato (PR) Tel. 0521822899 Fax 0521824056 Cell. 3355938327 e-mail movrosar@tin.it

Gentilissimi lettori, nell’ultima pagina di copertina potrete prendere visione della data e del programma del tradizionale Convegno del Rosario d’inizio anno... Molti mi hanno sinceramente testimoniato che per partecipare sarebbe più che sufficiente vivere il bisogno che abbiamo gli uni degli altri, ascoltando il desiderio di rinsaldare ed approfondire la comunione incontrandosi, meditando e pregando insieme: questo mi rallegra perché testimonia il cammino fatto... non si ricerca il “sensazionale” ma si cresce insieme nell’impegno quotidiano... tanto gravoso quanto semplice e povero! Rimane che quest’anno sia il relatore che la testimone credo sinceramente abbiano qualcosa da dire... invitandoVi già fin d’ora ad adoperarVi per coinvolgere e venire, invoco la materna protezione della Beata Vergine ed, aspettandoVi, saluto fraternamente P. Mauro

www.sulrosario.org CCP. 22977409 Collaboratori: fr. Vincenzo Rosario Avvinti o.p. P. Roberto Coggi o.p. don Vincenzo Mercante

SOMMARIO Anche pregare... è una grazia

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Il rosario... contro le ideologie

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Preghiera I: l’orazione mentale

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Maria nel mistero trinitario

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Raduno dei collaboratori del S. Rosario - Fontanellato 27-28 novembre 15 Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. L’invio delle fotografie include il consenso per una eventuale pubblicazione.

In copertina: Tramonto dal Monte delle Beatitudini in una foto di Paolo Gavina

Pellegrinaggi: Fatima, Santiago, Pompei, Pietrelcina

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Testimonianze

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Peregrinatio Mariae

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Nuovi iscritti

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Pagina della riconoscenza

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Czestochowa

dal 3 al 10 agosto 2005 in aereo Termine ultimo per le iscrizioni 10 giugno 2005

Luoghi domenicani - Pompei

dal 27 al 31 ottobre 2005 in pullman Termine ultimo per le iscrizioni 15 settembre 2005

Terrasanta

dal 28 dicembre 2005 al 6 gennaio 2006 in aereo Termine ultimo per le iscrizioni 30 ottobre 2005

Lourdes

dal 10 al 12 febbraio 2006 in aereo da Bologna Termine ultimo per le iscrizioni 15 novembre 2005

Per ogni informazione rivolgersi a Padre Mauro tel 335 5938327 o consultare il sito internet “www.sulrosario.org” alla voce “Pellegrinaggi” organizzazione tecnica: Eteria e Brevivet

del Rosario guidati dai Frati di San Domenico

Fatima

dal 9 al 13 luglio 2005 in aereo Termine ultimo per le iscrizioni 15 maggio 2005

Pellegrinaggi

La Salette - Ars

dal 2 al 5 giugno 2005 in pullman Termine ultimo per le iscrizioni 20 aprile 2005


anche pregare...


... è una grazia

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ecitare una terza parte del S. Rosario con calma non richiede molto tempo. Nello spazio di un quarto d’ora si può pregare e bene questa invocazione contemplativa a Maria. Eppure… eppure c’è chi la trova una preghiera in cui “si moltiplicano quelle parole” che Gesù ha disapprovato. D’altra parte, Maria conosce già quello di cui abbiamo bisogno: perché insistere tanto quando, specialmente oggi, vi sono molti impegni urgenti cui fare fronte con una carità operosa? Gesù era molto impegnato nell’annunciare il Regno di Dio e nel venire incontro a tante necessità che gli venivano presentate. E questa sua attività senza sosta non mancava di preoccupare chi gli voleva bene. Eppure, noi sappiamo dalla narrazione evangelica che Gesù, specialmente di notte, invece di riposare vegliava pregando. Un magnifico esempio, senza dubbio, ma, come tutti gli esempi di Gesù, un invito a non fermarsi a meditarlo, studiarlo ma a metterlo in pratica. Già il meditarlo è una forma non indifferente di praticare quanto Gesù ha fatto, perché da questa meditazione non può, se è una vera meditazione, non sorgere il desiderio di imitarlo. La recita del rosario è un momento della giornata che noi consacriamo ad unirci a Gesù che realizza la grande opera della nostra salvezza, avendo sempre accanto a sé sua Madre. Se la preghiera è un essere portati dalla grazia di Dio, ed assecondare questa grazia, ad unirci a Lui, la recita tranquilla del rosario è uno spazio di tempo che dobbiamo ritagliarci nel tessuto della nostra giornata. Abbiamo certamente tante cose da fare, ma se non vogliamo che tutto questo sia “un corpo senz’anima”, sia un affaccendarsi che con l’eternità felice, verso cui tutti dobbiamo camminare, ha ben poco da fare, se vogliamo che tutto quello che noi costruiamo tra gli uomini porti un’impronta ben marcata della nostra fede cristiana allora dobbiamo bere in abbondanza a quella sorgente d’acqua viva che è la recita serena del rosario. Senza dubbio e Gesù e Maria conoscono bene le nostre necessità, ma il trovare un margine di tempo per presentarle ad Essi, per parlarne con Loro è proprio quanto Gesù stesso ci ha insegnato, con una insistenza commovente, nel Vangelo. Bussare e ribussare senza stancarci mai. E questo mettere in pratica concretamente quanto il Vangelo ci insegna, è dare un’impronta profondamente cristiana alla nostra giornata. Il Signore ci ricorda in modo molto drastico che siamo tutti dei servitori inutili. E’ stato scritto un romanzo che, alcuni anni fa, ha avuto una sua diffusione: “Dio ha bisogno degli uomini”. Titolo interessante che può stimolare ad avere ben presenti le nostre responsabilità. Ma sarebbe più corretto dire: “Dio vuole avere bisogno degli uomini”. Tutto è grazia che viene dall’alto: dalle profondità del cuore di Dio. Anche il mettersi a pregare è una grazia. Ed il rosario recitato con tranquillità ci mette, quasi sotto gli occhi, tutto questo. Dal momento dell’Annunciazione al momento della Glorificazione finale è un rivivere con uno sguardo ricco di preghiera questo irrompere nella nostra vita, nella storia dell’umanità di questa iniziativa di Dio: “che ha tanto amato gli uomini da mandare il suo unico Figlio” per la nostra salvezza. Ed il rosario mette sotto il nostro sguardo, uno sguardo che non è curioso ma che è ricco di riconoscenza, tutte le tappe, segnate di gioia ma anche di sofferenza, che questa nostra salvezza ha percorso. Non è tempo perso il riflettere su “quanto siamo costati al cuore di Dio”. Anzi, tutto questo può renderci sempre più consapevoli di quanto deve essere generosa la nostra risposta. La figura di Maria glorificata in cielo non è altro che il prolungamento della figura di Maria all’Annunciazione, della contemplazione dolorosa al Calvario… P. Marcolino Muraro o.p.

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il rosario...


... contro le ideologie fr. Vincenzo Rosario M. Avvinti OP

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’anno del rosario ha segnato una ripresa abbastanza forte del senso di questa preghiera che, tra le pratiche di pietà, stando alle parole del Magistero, è la più alta; ripresa avvenuta sia da parte della Chiesa universale che delle chiese locali, dei vescovi, dei teologi e dei fedeli laici. Sicuramente ha posto l’interrogativo sulla validità di questa ai nostri giorni e ha portato a una riscoperta della sua storia e della teologia della quale è sintesi e compendio. Il mondo cristiano negli ultimi tempi non ne ha parlato più di tanto anche se tra i fedeli si è sempre continuato a pregare con questo. Il clero, però, cercando metodi e elementi per attrarre la odierna società aveva distolto l’attenzione da questa preghiera perché ritenuta sorpassata e forse un po’ noiosa, forse per la ripetitività nelle sue preghiere. L’ideologia di sottofondo portava a guardare con occhi progressisti anche i contenuti dottrinali e, ovviamente, il rosario, che li presenta tutti in forma semplice e sintetica, era da sottomettere alle nuove prospettive. Tali ideologi, male interpretando il messaggio del Concilio, con libertinaggio esagerato, hanno esasperato alcune espressioni della fede cristiana tradizionale con ciò che questa comportava. Tra queste, in primis, rientrava anche il rosario quale preghiera che, come dicevo prima, appariva pesante per il tempo che la Chiesa si apprestava ad aprire. Finalmente lo Spirito di Dio si è di nuovo fatto sentire in maniera forte e attraverso il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dato, con la Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, uno scossone che ha fatto risvegliare un po' dal sonno teologico - dottrinale e di preghiera. La storia, nostra maestra di vita, ci ha dimostrato che, da quando questo è stato ufficializzato, ha salvato la Chiesa dagli attacchi ereticali proprio perché in sé presenta, in maniera elementare e a mo’ di flash, attraverso i misteri, tutta la dottrina cristiana: Trinitaria, Cristologia, ecclesiologia, Mariologia, dogmatica, escatologia, sacramentaria, morale e liturgia; perciò anche ai nostri giorni credo che questo mezzo di preghiera possa riportare il giusto equilibrio, spazzando via ogni posizione protestantizzante e comunista e ripresentando la vera teologia che esige serietà e coerenza di vita con ciò che si crede e che si annuncia. Forse queste ideologie sono nate a causa della serietà che Cristo esige da chi accetta e decide di seguirlo e che il rosario nella preghiera ribadisce. Ai più libertini questo appare come un peso talmente gravoso da scrollare con tutte le proprie forze e capacità intellettualistiche. Un esempio di questo può essere la neonata teologia liberale che di rosario non ne vuole sentire nella maniera più assoluta. Spero che questo cammino intrapreso dalla Chiesa magisteriale il 16 ottobre 2002 non si fermi, solo perché chiuso l’anno del rosario, ma nella pratica di vita possa continuare per portare i frutti che Dio vorrà donare per il bene della sua chiesa e di ogni uomo di buona volontà. Su tutto questo imploro l’intercessione della B. V. Maria che sempre assiste i suoi figli. alla pagina seguente testimonianza della vocazione religiosa dell’Autore

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testimonianze

la vocazione religiosa di fra Vincenzo Avvinti Non vi parlerò dell’Italia domenicana perché siamo noi, dell’Italia rosariana perché siamo noi, vi parlerò piuttosto di come mai un giovane alla mia età, 24 anni, si dedica a queste cose. Noi abbiamo sentito parlare i Padri con numeri enormi di aderenti, anche noi abbiamo numeri grossi, anche in Italia, solo che forse non abbiamo più questo entusiasmo. Oggi ne stiamo parlando perché il Papa ce lo ha gridato, perché ci viene gridato da Padre Mauro, ci viene gridato da altri promotori, però siamo capaci noi di cercare altre 14 persone? Ciascuno di noi? Per fare momenti di preghiera? C’è la Madonna pellegrina adesso che ha cominciato P. Mauro, ed è una grande opportunità. Ma come si spiega che io ora mi trovo a fare questo ministero? Intanto vi do anche la mia testimonianza vocazionale. Perché io ero un ragazzo immerso nella mondanità di questo secolo, frequentavo sempre discoteche, i sabati e le domeniche li passavo sempre in discoteca, ero fidanzato e mi mancavano tre mesi al matrimonio, in Sicilia ci si sposa presto, a 20 anni. Avevo già organizzato tutto per il matrimonio, ma il Signore ha voluto diversamente. Entrando in una chiesa ho trovato delle persone, come voi, che recitavano il rosario, io in chiesa non ci andavo mai. C’ero andato per la Prima Comunione, per la Cresima, e poi per il corso prematrimoniale, ma non mi interessava niente. Ma è successo che quelle persone, che recitavano il Rosario, mi hanno sconvolto la vita. Intanto le ho prese in giro, sono uscito dalla chiesa prendendole in giro, dicevo “ma che fanno questi, ripetono sempre la stessa cosa, ma non si annoiano?”. Questa cosa, però, mi diede inquietudine per tutta la notte. Feci finta di niente e continuai la vita di sempre, restai fidanzato però lei mi cominciò a dire che stavo cambiando. Io non me ne rendevo conto, per me ero sempre quello che lei conosceva, però lei mi diceva “sei diventato freddo, sei distaccato, perché non mi abbracci?”. Per me non c’erano motivi per non farlo, ma nel mio cuore c’era chi stava lavorando. Piano piano questa situazione mi portò a sentirmi in catene, non perché non avessi il coraggio di abbracciare la vita matrimoniale, ma perché la Madonna mi chiamava a donarmi non ad una sola persona in particolare, ma a tutti in modo particolare e non in maniera superficiale, perché se così fosse stato, avrei potuto fare una vita comoda, tranquilla, studiando e basta, ma in maniera particolare a tutti e a ciascuno in modo totale. Il Rosario mi tormentò per sei mesi, io allora cominciai un dialogo con la persona che stava guidando il Rosario quella prima volta. Chiesi “ma cosa la spinge a dire sempre la stessa cosa?” lei mi disse “niente!” e allora le dissi “allora perché lo fate?”, rispose “per niente” continuai “ma in cosa credete?” rispose “in niente” allora dissi “signora ma mi dice qualcosa o sa dire solo la parola niente?”. Quel “niente” mi riempì la vita, mi svuotò del “tutto” che avevo e mi riempì del “niente” che è il tutto perché è Dio. Scusate questi giochi di parole, ma è la realtà. Lei mai mi disse “guarda il Rosario è questo o quello” perché altrimenti io sarei scappato. Perché mi sarei spaventato, troppo complicato, troppo lungo, troppe cose da fare e non volevo impegni, spirito libertino come ero proveniente dalle discoteche. Eppure Lei con questa prova mi ha strappato da una situazione brutta e di perdizione, perché con la vita che conducevo non sarei andato troppo lontano, forse sarei approdato alla droga, e Lei mi ha salvato con questa corona... mi ha tirato su e mi ha mostrato Dio. Avevo un lavoro, ero giornalista al Giornale di Sicilia, avevo la casa, la macchina, avevo tutto quello che volevo, ma ero triste. Credevo di essere felice, ma ero solo nella gioia non nella felicità, ora non ho niente e sono felice perché ho trovato il vero Dio, quello che voi ogni giorno incontrate con queste Ave Marie che fate scendere dalle vostre mani, quel Dio che voi ripetete, meditate, contemplate quando vi presentate davanti ad un mistero. Il Mistero apparentemente è niente, ma dietro la ricchezza di Dio, quel Dio che ci ha creati, quel Dio che per la sua potenza potrebbe distruggere il mondo in un momento, ha cura di ciascuno, ha avuto cura di me. E se tu andrai a cercare altre persone, raccontando la tua storia di salvezza, il tuo essere rosariante, il tuo vivere il rosario salverai un altro e chi salva un altro salverà se stesso. Auguri! 8


l’orazione mentale

la meditazione - I

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a preghiera che può essere definita “un’elevazione dell’anima a Dio”, ha varie forme. Innanzitutto essa può venire suddivisa in due specie: la preghiera vocale e la preghiera mentale. La prima si ha quando si pronunciano delle parole, la seconda quando ci si intrattiene con Dio senza recitare delle formule particolari (“Padre nostro”, “Ave Maria”, Salmi ecc.). Tutte e due le forme di preghiera hanno la loro importanza e il loro valore, ma la preghiera mentale è indispensabile per chi voglia avere una vera vita interiore e raggiungere una profonda unione con Dio. Cerchiamo di vedere molto semplicemente come si può praticare questa preghiera.

UN TEMPO PER DIO: innanzitutto bisogna ritagliarsi un certo tempo da dare a Dio. All’inizio potrà essere un quarto d’ora, normalmente è mezz’ora, l’ideale sarebbe un’ora. In questo tempo si cerca di pensare al Signore, di aprirgli il cuore, di ascoltarlo, di parlare con Lui come si parla ad un amico. Ciò non è sempre facile, ed è - per così dire - un’arte che normalmente bisogna imparare. Innanzitutto bisogna prepararsi. E qui si può distinguere una preparazione prossima e una remota.

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LA PREPARAZIONE REMOTA: questa preparazione consiste in un atteggiamento di fondo della nostra vita, che deve riempire tutta la nostra giornata e non può limitarsi al tempo della preghiera. Si tratta di avere un vivo desiderio di Dio, una sincera ricerca dell’unione con Lui, una vera sete di perfezione e santità (o almeno il desiderio di incamminarsi sulla via della santità). In una parola: si tratta della ferma volontà di fare le cose sul serio, di impegnarsi davvero nella vita spirituale. LA PREPARAZIONE PROSSIMA: questa preparazione è quella che ci dispone immediatamente alla preghiera, che ci rende capaci di entrare veramente in essa. A questa preparazione si devono dedicare (se non è stato possibile farlo prima), i primi minuti della preghiera. Innanzitutto si tratta di ravvivare nel nostro cuore il sincero desiderio di conoscere la volontà di Dio, per poterci ad essa conformare. In realtà ci possono essere in noi tre atteggiamenti. Il primo si ha, quando, sotto sotto, ci troviamo in questa disposizione d’animo: “Signore, sia fatta la tua volontà, purché coincida con la mia…”. Se il nostro atteggiamento è questo, le porte della preghiera sono chiuse per noi, e non ci sarà assolutamente possibile entrare. Il secondo atteggiamento si ha quando diciamo al Signore: “Signore, io sono molto incerto e timoroso, la mia volontà è molto debole. Ma io spero che tu riesca a cavare qualcosa di buono da un soggetto difficile come sono io”. Questo atteggiamento umile attira la misericordia di Dio, che viene incontro alle nostre incapacità, purché ci sia in noi quello che S. Caterina chiamava il “santo desiderio”. Il terzo atteggiamento è quello ideale, a cui dobbiamo tendere. Esso consiste nel dire al Signore, come la Beata Vergine: “Eccomi, sono la serva del Signore, si compia in me la tua volontà”. Il secondo punto della preparazione prossima consiste nel raccogliersi interiormente. Il “raccoglimento spirituale”, come viene chiamato, è qualcosa che dovremmo avere sempre, anche durante le occupazioni della giornata, ma che diventa indispensabile se vogliamo pregare davvero. Si tratta di un moto verso l’interno. Noi normalmente siamo tutti rivolti verso l’esterno, verso le cose che ci stanno intorno. Dobbiamo invece accogliere l’invito di S. Agostino: “Non uscire da te stesso, ritorna in te stesso; nell’interno dell’uomo abita la Verità”. Una respirazione calma, una distensione di tutti i muscoli del corpo, facilita questo entrare in noi stessi. E’ questo uno dei pochissimi punti, se non l’unico, in cui abbiamo qualcosa da imparare dalle tecniche di preghiera che ci vengono dall’Oriente.

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Siamo giunti così a quello che è il punto più caratteristico della preparazione prossima, cioè quello di “mettersi alla presenza di Dio”. Questo punto è una disposizione alla preghiera, ma è in certo senso già preghiera. Vediamo di analizzarlo brevemente. LA PRESENZA DI DIO: che Dio sia presente in ogni luogo lo sappiamo dal Catechismo. Alla domanda “Dov’è Dio?”, il Catechismo di S. Pio X rispondeva “Dio è in cielo, in terra, in ogni luogo: Egli è l’immenso”. Quindi noi sappiamo che Dio è presente ovunque, e quindi è presente anche qui, in questo momento. Ma un conto è saperlo soltanto con l’intelletto, in maniera astratta e distaccata, un altro è rendersene veramente conto, in modo da poter esclamare con Giacobbe: “veramente questo luogo è terribile: Dio è qui, e io non lo sapevo!” (Gen 28,16). Non lo sapevo nel senso che non ci pensavo, poiché Giacobbe sapeva benissimo che Dio è in ogni luogo. Così anche noi dobbiamo, per così dire, svegliarci dal sonno, e renderci conto di questa verità sconvolgente: Dio è veramente qui! Io nella preghiera parlo con Qualcuno che è veramente presente qui, davanti a me, e che mi aspetta. Una volta un giovane andò da un vecchio eremita e gli chiese: “Dov’è Dio?”. L’eremita gli rispose: “Dio è dietro di te, poiché tu vieni da Lui. E’ davanti a te, poiché tu vai verso di Lui. E’ sotto di te, poiché ti sostiene nell’esistenza, e tu precipiteresti nel nulla se Egli non ti sorreggesse continuamente. E’ sopra di te, poiché veglia sulla tua vita. E’ intorno a te, poiché ti abbraccia con il suo amore. E’ dentro di te, poiché abita nel tuo cuore”. Mettersi alla presenza di Dio consiste dunque in questo: risvegliare in noi un senso vivo della reale presenza di Dio qui e adesso. Se non c’è questo senso della presenza di Dio, la preghiera molto difficilmente sarà un dialogo, ma rischierà di rimanere un monologo. E si noti che questo “esercizio” di mettersi alla presenza di Dio va fatto non soltanto nella preghiera mentale, ma andrebbe fatto, sia pure in forma più breve, prima di qualsiasi preghiera, poiché qualsiasi preghiera deve essere un dialogo con Dio, e non un monologo. L’ultimo punto della preparazione prossima consiste nel domandare l’aiuto di Dio, in particolare dello Spirito Santo. Da soli siamo capaci di fare poco o nulla, soprattutto nella difficile arte della preghiera. E’ quindi indispensabile chiedere la luce e la forza dello Spirito Santo. P. Roberto Coggi (continua)

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Maria nel mistero trinitario Meditazione biblica

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ell’adorazione del mistero divino la celebrazione pasquale con lo scaglionarsi liturgico delle sue tappe fondamentali - risurrezione, ascensione, pentecoste - sembra fondersi in esperienza intima e viva nell’anima che crede. In realtà tutto il Vangelo ha preparato il riversarsi negli uomini del divino mistero trinitario: si manifesta nella persona di Gesù e si comunica agli uomini nella grazia sacramentale del battesimo. E proprio nel Vangelo (di san Luca) Maria appare come il segno più nitido e chiaro di questa immersione nel Divino della creatura rigenerata dalla grazia. La rivelazione trinitaria nella persona di Gesù (san Marco) Tutti gli Evangelisti, accingendosi a scrivere il loro Vangelo, si preoccupano di ricordare al lettore negli altri due Sinottici, ma che dietro la loro narrazione non più in funzione di “proloabbastanza semplice ed umile si go”. Non che Marco l’abbia nasconde un mistero divino. San creata per motivi dottrinali — Giovanni ottiene lo scopo inisarebbe semplicistico — l’ha ziando col suo Prologo mirabile; però raccontata in modo da prima di lui Matteo e Luca si comunicarci subito il signifispiegano sulla divina missione cato sostanziale di tutto il di Gesù nei loro rispettivi racVangelo: sopra Gesù il cielo si conti sull’Infanzia; anche Marco apre, il Divino irrompe nel ha un suo “prologo teologico”, mondo attraverso la sua parola cioè adatto ad esprimere con e la sua azione, e così ha inizio chiarezza fin dal principio il il realizzarsi della salvezza. divino contenuto della persona, L’impostazione trinitaria della della parola e dell’opera di scena è evidente: La voce del Gesù. E’ la scena del battesimo Padre si rivolge al Figlio di Cristo (che si ritrova anche

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Meditazione biblica

immerso nelle acque del fiume, e su di Lui scende lo Spirito Santo in forma visibile di colomba. Si tratta ben più che di una scena iniziale: è la chiave per avvicinare la misteriosa efficacia della presenza di Gesù nel mondo. Gesù è Colui che ascolta il Padre, e ne trasmette il messaggio: attraverso la sua Voce gli uomini di fede ascolteranno la stessa Voce di Dio. E’ Colui che percepisce su di sé, abbandonandocisi, la forza trascinante dello Spirito, e la comunica agli uomini con la sua azione salvatrice. La sua presenza tra gli uomini, che lo accettano con la fede, li salva proprio perché illuminatrice (trasmette la parola del Padre) e trasformatrice (comunica la forza dello Spirito). La rivelazione trinitaria coincide così, attraverso la presenza, la parola e l’opera di Gesù, con la misericordiosa realizzazione della salvezza. L’impostazione trinitaria della vita del cristiano (san Matteo) Tra gli evangelisti quello che con maggiore chiarezza scopre la presenza del mistero trinitario nella vita del discepolo di Gesù, è san Matteo. Lo si nota nel momento in cui, al termine del suo Vangelo, definisce trinitariamente il battesimo cristiano: “battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Non c’è dubbio che con questa splendida formula trinitaria, destinata ad avere una parte di tanto rilievo nella liturgia cristiana, egli richiami la scena trinitaria del battesimo di Gesù. E’ come se, spiritualmente parlando, volesse istituire un parallelo tra il battesimo di Gesù e il battesimo di ogni cristiano. Col battesimo, sembra dirci l’Evangelista, la vita stessa di Gesù rivive nel cristiano; come Gesù anche il discepolo percepisce viva la voce del Padre, che gli parla attravertrascina al bene, non solo la so la rivelazione, nell’insegnainseriscono misericordiosamento della Chiesa, nell’intimo mente nella sfera del Divino, raccoglimento dell’anima; ma ne fanno uno strumento di come Gesù egli si sente spinto manifestazione trinitaria dadalla forza dello Spirito, che si vanti al mondo. fa sentire attraverso gli impulsi Lo stesso mistero divino al bene di una coscienza cristiache si è riversato nel mondo na docile e illuminata. Così la attraverso Gesù, continua a realtà nuova della creatura manifestarsi al mondo attrarestaurata dalla salvezza evanverso la misteriosa presenza gelica si rivela tutta impregnata dei battezzati. Nella misura, del mistero trinitario: la presenbeninteso, in cui rimangono za del Figlio nella sua vita, la fedeli alla dignità del sacravoce del Padre che si esprime in mento ricevuto. modo arcano ma vero nell’intimo, la forza dello Spirito che

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Meditazione biblica

Maria e il mistero trinitario (san Luca) Tra lo spunto cristologico di Marco (il mistero trinitario si rivela nella persona e nella vita di Gesù) e quello ecclesiale di Matteo (il mistero trinitario continua a svelarsi nella persona e nella vita dei battezzati) si collocano i testi mariologici di san Luca. Particolarmente i primi due capitoli del suo Vangelo, che, dedicati ai fatti dell’infanzia di Gesù, mettono in forte risalto la figura di sua Madre. L’impostazione trinitaria del primo di questi testi, l’Annunciazione, è facilmente riconoscibile: la voce del Padre (il messaggio divino recato dall’angelo) annuncia, e la forza dello Spirito Santo realizza l’incarnazione del Figlio divino. La figura di Maria, così squisitamente e realisticamente materna, si supera, diventando il simbolo vivo di ogni creatura che accoglie in sé la presenza di Gesù, ascoltando la parola divina e abbandonandosi docile al divino impulso. Questo è il motivo per cui Luca apre praticamente il suo Vangelo con questo magnifico quadro: Maria, immersa nel Divino che le si rivela, prepara la venuta di Gesù, attraverso cui la divina Trinità si propone all’uomo come messaggio e forza di misericordia salvatrice; ed anticipa la dignità del battezzato, che accoglie il divino mistero e lo esprime in se stesso. Il terzo Evangelista sembra proprio fare di Maria l’esemplare del battesimo cristiano e dei suoi effetti. Propone così una sua profonda e intensa interpretazione della vita del battezzato, con la sua triplice dimensione: ascolto vigile e attento della voce del Padre, abbandono umile e generoso agli impulsi dello Spirito, accettazione piena della presenza trasformatrice di Cristo nella propria vita. La figura di Maria, proprio come la strumento consapevole e apdescrive Luca (e gli altri Evanpassionato attraverso cui offrigelisti), rivela caratteri di tale re al mondo Cristo. riservatezza, silenzio e nasconAnche attraverso la vita dimento, da sembrare persino di ogni credente Cristo si rideludente per chi non sapesse presenta al mondo di oggi; afferrare la decisiva importanza purché il battezzato, proprio di questi intimi valori che, mancome Maria, accetti, con la tenendo lo spirito in sintonia fede e lo slancio vivo della con le cose divine, sono alla bontà evangelica, di rimanere base di ogni esperienza viva. Di immerso nella realtà profonda qui, sembra dirci Luca, la del mistero trinitario. Madre di Gesù ha attinto la forza eroica di un abbandono P. Mauro Làconi O. P. senza riserve all’azione dello (da: La stella di San Domenico n°5 del 1972) Spirito Santo che, sconvolgendone la vita, ne aveva fatto lo

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27-28 novembre a Fontanellato raduno dei collaboratori del santo rosario … con le quali è bello semplicemente incontrarsi

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uando mi fu chiesto di scrivere un pensiero sull’incontro dei collaboratori svoltosi a Fontanellato il 27 e 28 novembre, mi sono a lungo interrogato se fosse più giusto fornire un resoconto, un consuntivo delle attività svolte oppure se soffermarmi su un aspetto, un singolo spunto di riflessione nato da quelle ore passate insieme. Devo dire che, parlandone anche con P. Mauro, ho trovato molto più stimolante questa seconda ipotesi perché mi ha offerto l’opportunità di meditare su un aspetto che ritengo molto importante: la comunione all’interno del Movimento Domenicano del Rosario. Tutto ciò per poi fare il punto sul mio cammino personale in questa direzione. Il tutto nasce da una serie di quesiti che sono emersi durante i momenti di discussione e di confronto che abbiamo avuto, e che posso riassumere più o meno così: ➣ come mai la poca partecipazione dei collaboratori? ➣ il Movimento ha perso la capacità d’aggregazione? ➣ è necessario rivedere la preparazione dei collaboratori? Devo dire che di fronte a ciò rimango perplesso, anche perché non mi sento di condividere

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tali considerazioni. Forse che la testimonianza di chi era presente è stata inutile? Che siano disprezzabili gli sforzi fatti per trovarci puntuali all’appuntamento? Nessuno di noi è una persona particolarmente importante né tanto meno un genio… ma se la nostra presenza è inutile allora anche il Movimento Domenicano del Rosario è inutile. In realtà penso che se il Movimento ha bisogno di ogni collaboratore per esistere… è anche vero che ogni collaboratore ha bisogno del Movimento per crescere nel suo particolare cammino di fede: questo secondo me è il punto cruciale, cioè tendere e favorire la realizzazione di un’interdipendenza tra il Movimento e i suoi appartenenti (i collaboratori in modo particolare) tale da abbattere differenze e le ritrosie realizzando così la comunione di un corpo unico che si muove, pensa e agisce all’unisono pur tenendo conto delle rispettive diversità… anche se molto alla lontana, non vi fa venire in mente la prospettiva di corpo mistico! Se accettiamo questo, ecco che ogni occasione di incontro diventa preziosa, perché ci consente un cammino di crescita comune. Credo che se partendo da casa a volte non intravediamo uno scopo chiaro, un indirizzo sicuro, una forte motivazione per andare ad un incontro del Movimento… possiamo però sempre pensare con piacere alle persone che incontreremo: persone da amare e dalle quali lasciarsi amare, con le quali è bello semplicemente incontrarsi, scambiarci qualche esperienza, parlarci dei progetti, partecipare alle comuni celebrazioni, ridere serenamente nei momenti conviviali. E che dire della gioia che si prova celebrando insieme l’Eucarestia, adorando nottetempo il Santissimo Sacramento esposto, e naturalmente meditando il rosario? Il santo rosario… non dubito che la devozione nutrita per la nostra tenerissima Madre e per la Sua preghiera prediletta sia all’origine del nostro comune desiderio di muoverci, d’avere incontri più intimi per rispondere ad una chiamata posta dalla Vergine stessa nel nostro cuore. E quando riusciamo a rispondere positivamente ci si spalancano davanti abissi di dolcezza… questo è ciò che io vivo per Vostro merito, carissimi amici del Movimento! M.G.

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testimonianze da Fontanellato

e

La parte più bella di NAPOLI...

precisamente un quartiere vicino che si chiama: Barra... Il 27 e il 28 novembre, abbiamo avuto l'incontro a Fontanellato (Pr), sono venuti con le loro famiglie un gruppetto ben assortito da Napoli, è stato commovente vedere e sentire l'unità di fede legata alla speranza, che li animava e che ci trasmettevano... Farsi Promotori del Rosario è una sfida nel mondo d'oggi... ed è una scommessa quando si decide di collaborare alla promozione del rosario... Questa zona di Napoli sta vivendo una nuova primavera grazie proprio a queste persone guidate da un gruppo di giovani frati Domenicani... entusiasmi che si sono incontrati e si sono fusi nella ricerca del bene comune, un bene che va oltre la materialità... e che attende da Dio quel centuplo che Egli stesso ha promesso... Ho incontrato queste persone e le ho trovate semplicemente meravigliose, una meraviglia che non nasce dall'esteriorità, ma dalla loro interiorità... Forse essi stessi non sapranno mai quanto la loro testimonianza mi è stata di conforto e di sostegno... prego ora la Vergine affinché, seppur lontani, rimanga fra di noi vivo il ricordo nella Preghiera sapendo sempre che chi va avanti con il rosario, non procede mai da solo... è una catena... che ci lega gli uni agli altri, indistruttibile... Alcune persone di questo gruppo hanno ricevuto questo “mandato” alla promozione del rosario, durante l'Eucarestia, cuore dell'incontro, nel Santuario di Fontanellato, hanno formulato una solenne promessa che desideriamo anche noi accompagnare sia con la partecipazione, sia con l'impegno, sia con la preghiera! La Conferenza, centro dell'incontro a Fontanellato, ha avuto un grande interesse grazie alla partecipazione del caro padre François M. Dermine O.P. il quale ci ha offerto una interessantissima catechesi sulla New-Age...mettendoci in guardia dai gravi pericoli che tutti noi corriamo. A tal proposito siamo venuti a conoscenza di questo libro che vi consigliamo di cuore: Mistici, veggenti e medium, esperienze dell'aldilà a confronto, di padre Françoise Dermine O.P. Editrice Vaticana- giunto alla sua II edizione per il grande interesse suscitato e dove mette in guardia dai pericoli delle false dottrine illusorie sulla sorte della nostra anima.

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Anche l'incontro avuto fra di noi ci ha permesso di aprirci gli uni agli altri, di chiarire alcuni aspetti come per esempio, e forse fra i più importanti, “in quale modo rimanere in contatto; in quale modo non spegnere la fede e l'entusiasmo che ci hanno spinto ad aderire a questa collaborazione; in quale modo cercare di coinvolgere sempre un numero crescente...” è scaturito all'unanimità un pensiero: innamorarsi del rosario, innamorarsi di Maria, nulla si potrebbe mandare avanti se non si è innamorati, neppure una famiglia potrebbe andare avanti se non vi è qualcosa che la mantenga unita. Ecco che il rosario non assume più una sorta di disparità e un oggetto del contendersi qualcosa, ma l’arma e lo strumento efficace e validi in qualsiasi luogo, dunque coinvolgere le nostre Parrocchie, poiché il Movimento Domenicano del Rosario non è una sorta di Congregazione a parte, ma è la promozione del rosario tanto raccomandato da Giovanni Paolo II che indisse l'Anno del Rosario. Poi perché il rosario è proprio la radice della Comunità, ne è il supporto. Dice il Papa nell’Enciclica sul rosario: una Famiglia che prega il Rosario resta una famiglia unita. Allora a maggior ragione una Comunità parrocchiale vive la sua unità non solo nell'Eucarestia, ma anche nel Rosario che è contemplazione del Vangelo. Con il Rosario è impossibile cedere all'eresia. Ringrazio così la presidente del Gruppo del Movimento Domenicano del Rosario di Barra per la splendida torta pastiera...che ci ha deliziato nel momento della condivisione fraterna. I giovani frati, animati dal loro entusiasmo contagioso, ai quali vorrei gridare con tutto l'entusiasmo di non lasciarsi mai fermare dalle difficoltà che incontreranno. Un grazie a padre Mauro, come al solito instancabile promotore... e grazie alle amiche ed agli amici che dopo tanto tempo ho potuto riabbracciare in questa occasione: dal Friuli alle Marche, dalla Lombardia all'Emilia Romagna, fino a giù dalla Campania, un cuor solo ed un’anima sola! Perciò: grazie anche a Maria... per averci tenuti sotto il suo manto durante il lungo viaggio di andata e ritorno! Possa il Signore, in questo Anno dell'Eucarestia, custodire questa semina e possa renderla fruttuosa.

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Non è stato un peso sfidare il sonno e la stanchezza

testimonianze da Fontanellato

27 ed il 28 novembre 2004, a Fontanellato (Pr), si è svolto l'incontro dei collaboratori del IdilMovimento Domenicano del Rosario; e questa è stata la prima occasione per il gruppo dirigente Barra (Na) per presentarsi al Padre Direttore, P. Mauro Persici o.p., e ai collaboratori del Movimento della Provincia del Nord Italia. Per il gruppo di Barra, accompagnato dai frati studenti Fr. Vincenzo Rosario M. Avvinti o.p., Fr. Salvatore Gallelli o.p. e Fr. Davide Traina o.p., non è certo stata un’impresa facile affrontare un viaggio di nove ore in piena notte, ma non è stato, invece, un peso sfidare il sonno e la stanchezza pur di arrivare puntuali e tener fede al programma della giornata, che prevedeva: Sabato 27 novembre ore 11,00 Incontro per il solo gruppo di Napoli con P. Mauro - ore 16,00 Arrivi e sistemazioni nelle stanze - ore 16,30 Confessioni - ore 17,15 Santo Rosario meditato - ore 18,15 Celebrazione della Santa Messa - ore 19,30 Incontro comunitario nel salone grande - ore 20,00 Meditazione di P. François Dermine o.p. sul tema “New Age”. Su questo punto è necessario suffermarsi, non solo perché il tema è tanto presente nella nostra realtà, anche se alle volte stentiamo a riconoscerlo, ma anche perché P. François ha tenuto a risaltare come la preghiera del Rosario possa essere un ottimo mezzo per tener fede alla dottrina ufficiale della Chiesa, e come possa essere un’arma efficace per combattere gli attacchi ereticali di questa nuova religiosità che addirittura “si respira nell’aria”, avendo la pretesa di instaurare un nuovo modo di vivere la religione e un nuovo modo di pensare il vivere del mondo intero. ore 21,00 Cena e momento di fraternità - ore 23,00 Esposizione SS.mo Sacramento, meditazione del Santo Rosario e inizio adorazione notturna. Domenica 28 novembre ore 7,00 Recita del santo Rosario e reposizione SS.mo Sacramento - ore 7,45 Colazione - ore 8,30 Celebrazione della Santa Messa - ore 10,00 Lavori dell’Assemblea in salone - ore 11,00 Sosta e riflessione personale - ore 11,30 Lavori dell'Assemblea in salone e conclusioni - ore 13,30 Pranzo conclusivo. Magari nel leggere il programma appena presentato, qualcuno si starà chiedendo se per i presenti ci sono stati momenti di noia: beh, la risposta è no. Ogni momento è stato vissuto intensamente e con la giusta predisposizione, poiché era tanta la voglia di sentirsi in comunione e legati proprio come lo sono i grani della corona del rosario. Domenica 28, inoltre, per il gruppo di Barra, è stata segnata da un evento che ha riempito di gioia i cuori: Ciro Reo, Angelo Stingo, Raffaele Piccolo, Raffaele Di Maio ed Alessandra Gestiero hanno

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realizzato la promessa dei collaboratori di impegno al servizio del Movimento con il Padre Direttore. L'emozione non ha avuto freni in quanto coloro che promettevano hanno saputo ben calare in se stessi l'importanza del ruolo che stavano assumendo, e non c'è da stupirsi dunque se qualche lacrima ha fatto da contorno alla scena. Il momento della partenza è stato difficile, ma ci rincuorava che il nostro era un arrivederci molto prossimo. Il Movimento Domenicano del Rosario locale di Napoli, inoltre, ha continuato a tener fede alla sua promessa di diffusione e testimonianza. Il 29 dicembre 2004, infatti, Fr. Vincenzo Rosario M. Avvinti o.p., nonostante le festività natalizie, ha realizzato a Ciminna, paese suo natale, nei pressi di Palermo, un incontro a conclusione dell'Anno Pastorale 2004. A questo momento di confronto erano presenti due realtà Siciliane, Palermo e Messina, ed una Campana. Come rappresentanza Palermitana era presente la Fraternita del Rosario locale; come rappresentanza Messinese si è fatto portavoce il collaboratore Salvatore Frischietto e a nome del Movimento Domenicano del Rosario con sede a Barra, provincia di Napoli, era presente Alessandra Gestiero. Questa iniziativa dimostra quanto la preghiera Rosariana sia un coinvolgimento di vita, che ci porta a riflettere e a far nascere Cristo in chi ha l'animo stanco, alle volte basta la forza del dono di un semplice sorriso; dimostra quanto sia importante portare lo spirito della preghiera e ritrovare chi si smarrisce. Chi aveva ancora la convinzione che il Rosario fosse solo una recita l’ha perduta, ed ha, invece, assorbito l'intento di calare i Misteri nella propria esistenza, sentendosi stimolato a seguire la via di Cristo, la quale può apparire stretta, in alcuni punti, ma pur sempre dritta. Chi, invece, aveva ancora la convinzione che il Rosario ruotasse esclusivamente intorno alla figura di Maria, si è ricreduto, apprendendo quanto sgranare quella corona significhi, in realtà, abbracciare in una sola volta un quadro teologico, nel dogma Trinitario; cristologico, nell’annunciare i misteri, ovvero immagini della vita di Cristo; ecclesiologico-sociologico, nel portare testimonianza; mariologico, pregando con Maria; antropologico, nel condurre la propria esistenza nella società; psicologico, nel trovare la quiete dell'animo durante la preghiera. Farsi portavoce di Cristo significa portare la propria testimonianza, ed è quello che i presenti hanno fatto. Raccontare la propria storia, le proprie realtà, difficili o meno, aiuta a farsi forza a vicenda. E l’incontro di quel 29 dicembre, in realtà, non ha avuto termine in quella sede, poiché ognuno ha portato via con sé la storia dell'altro, facendone tesoro prezioso, da dove attingere le forze per farsi coraggio e superare gli ostacoli posti dallo scetticismo. Il Movimento Domenicano del Rosario ci chiede, dunque, di vivere in pieno l'essere seguaci di Cristo, un Cristo, però, che cammina nel mondo, secondo lo spirito Domenicano, fatto di studio, riflessione e preghiera. Alessandra Gestiero

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FATIMA SANTIAGO DE COMPOSTELA

Dal nostro inviato...

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’ la prima volta che partecipavo ad un pellegrinaggio a Fatima... come è la prima volta che mi univo al gruppo di P. Mauro. Sono arrivato a Santiago come un pellegrino e, vedendo giungere tanti pellegrini anche di diverse nazionalità, la prima impressione è stata quella di essere come un fiume che arriva al mare... eravamo in tanti ed era molto facile perdersi in quella marea di gente. Tanti... e tutti permeati da una stessa fede, da uno stesso credo. Tanti come tanti possono essere i fiumi, ciascuno con il suo cammino: uno come il mare dove i fiumi arrivano. Visitando la cattedrale ho rivisto le immagini di altri ragazzi che, come me, in passato erano giunti qui, facendo magari molta più fatica di me dovendo camminare per chilometri e chilometri. Comunque, anche per me, come per loro, la gioia di essere giunti è stata grande. Alla celebrazione della santa messa si respirava un clima di “universalità” testimoniato anche dal fatto che il Vescovo ha espresso il suo saluto nelle lingue dei pellegrini presenti. Un messaggio a ciascuno quindi, ma anche universale come le parole di Gesù che parlano al cuore. Ha parlato della fede che è il pilastro della nostra vita cristiana e, commentando il Vangelo, ha ricordato che Dio è un buon Papà che non ci lascia mai soli e che sa tutto di noi. Ricordando che ci sono delle occasioni in cui le famiglie si riuniscono vedevo una certa similitudine con il momento che stavamo vivendo dove tante piccole chiese viventi si ritrovavano come una grande famiglia internazionale. C’ero anch’io!!! E mi ha fatto tanto piacere percepire ed ascoltare dalle parole del Vescovo che ero il benvenuto. Le sue parole di incoraggiamento nella fede, unitamente agli insegnamenti di padre Mauro, sono ciò che porto con me di più bello di questa esperienza.

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Dalla nostra inviata...

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iamo sul volo Lisbona-Bologna, di ritorno da cinque giornate che per l’intensità di un programma ricco di appuntamenti ed attività spirituali sembra, nella memoria, aver occupato un periodo di almeno dieci giorni. Le foto scattate non possono rendere ciò che ogni cuore ha ricevuto. Suggestivo è stato il fatto d’aver attraversato la Porta Santa, piccola come quella del Vangelo. Emozionante affidare le più profonde implorazioni all’apostolo Giacomo. Intenso il viaggio attraverso i secoli per pensare a tutta quella moltitudine di anime che è giunta qui per purificarsi e avvicinarsi a Dio. Un grazie speciale a P. Mauro per la guida spirituale e per i suoi interventi che ci hanno fatto vivere questo pellegrinaggio come un ritiro. Stiamo atterrando a Bologna dove il nostro pellegrinaggio continua nella vita di tutti i giorni... Giorgio e Stefania

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Ho compreso l’importanza!

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ono infinitamente grata al Signore e a P. Mauro per la possibilità di avere rivisto Santiago e Fatima. A Santiago i sentimenti erano profondi... la partecipazione alla santa Messa mi ha commosso e al cospetto di San Giacomo ho avuto la sensazione di rivedere un amico. Fra i partecipanti si è instaurato un ottimo rapporto grazie anche ai giusti inviti dell’organizzazione. Ho compreso l’importanza del santo rosario. Le meditazioni all’inizio di ogni mistero, la profondità e l’importanza delle ripetute Ave Maria, come una dolce cantilena. Maria è una grande donna: è vero che dobbiamo imparare tutto da Lei... l’amore, la pazienza, l’umiltà, il tono della propria persona. Grazie di cuore per aver spiegato l’Adorazione! Dapprima i sensi di colpa, per non riuscire a stare attenta con amore davanti al Santissimo, facevano male. Oggi 12 luglio ho salutato e amato il Signore come riesco e non ho provato sensi di colpa... Grazie perché ho compreso e... Dio Vi benedica! Giuliana

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POMPEI PIETRELCINA Una grande famiglia... quella del rosario!

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ver partecipato a questo pellegrinaggio a Pompei è stato sicuramente fruttuoso, in primo luogo per i diversi “appuntamenti” che la Grazia aveva fissato lungo il nostro peregrinare: appuntamenti a cui abbiamo potuto essere puntuali ed attenti perché il tutto era stato magistralmente organizzato perché questo avvenisse e noi pellegrini abbiamo avuto la sola preoccupazione di lasciarci condurre sia personalmente sia come gruppo. Che articolazione partendo dal Santuario della Santa Casa a Loreto, continuando con quello di San Giovanni Rotondo e di Monte S. Michele per poi placarsi nella meravigliosa e stimolante pace del Santuario di Pompei che abbiamo lasciato nostalgici per visitare il luogo in cui P. Pio ha ricevuto le stigmate a Pietrelcina e giungere in lacrime a Lanciano dove per un attimo è stato sollevato il velo della fede per aiutare tutti gli increduli del giorno d’oggi quali siamo anche noi. Credo che un discorso particolare lo si possa veramente fare a proposito del gruppo di pellegrini che più eterogeneo di così non avrebbe potuto essere, ma che non ha trovato in questo nessuna difficoltà ma, tesorizzando le differenze, ha permesso si creasse uno spirito di gruppo veramente solido e profondo che è stato di aiuto a tutti e primo fra tutti a P. Mauro, come ha confessato salutandoci. Che dire poi dell’incontro prima con i rappresentanti laici e religiosi appartenenti al Movimento Domenicano del Rosario del Sud... momento di profonda comunione sottolineato dall’incontro particolare di cui ci ha fatto dono il Vescovo Prelato di Pompei. Poi con tutti i figli e le figlie di San Domenico del Sud che con i loro gruppi del rosario hanno inondato il Santuario che vibrava d’attenzione alle meditazioni proposte ai misteri e di corale preghiera che univa tutti con profondità... parlare di commozione è dir poco: eravamo a migliaia di chilometri dalle nostre case ma fondamentalmente a casa perché tutti appartenevamo ad una grande famiglia... quella del rosario! F.P.

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Carissimo padre Mauro,

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iguardo il pellegrinaggio che abbiamo fatto a Pompei sono rimasto molto soddisfatto, è stato un pellegrinaggio di fede e di crescita spirituale, sono rimasto molto contento anche del clima di amicizia e di fraternità che si è instaurato fra tutti noi partecipanti. È stata una bellissima esperienza vissuta molto intensa per i tanti luoghi visitati, ma soprattutto intensa nella preghiera. Esperienza che mi accompagna ancora oggi nel mio cammino di fede, penso che come me tutti hanno portato a casa ricordi indelebili che conserviamo gelosamente nel nostro cuore, è difficile se non impossibile raccontare tutte le emozioni che abbiamo vissuto. Un pellegrinaggio deve considerarsi vero non tanto per quello che si vive al momento, ma per quello che ti fa vivere dopo, un pellegrinaggio senza un dopo, senza frutti, non può considerarsi vero. Momenti particolari sono stati la celebrazione della S.Messa a Monte Sant'Angelo dove anch'io ho potuto salire sull'altare per il mio servizio di accolito; molto forti, nel Santuario della Madonna di Pompei, sono stati i vari momenti di preghiera, la recita del S.Rosario, la celebrazione della S. Messa e per concludere questi momenti: la recita della Supplica alla Madonna. Particolarmente significativa è stata per me anche la preghiera individuale di adorazione eucaristica nella chiesa di Lanciano, che ha concluso il nostro pellegrinaggio, questo è stato un momento di ricarica spirituale dove attingere la forza per continuare il cammino di ogni giorno una volta tornati a casa. Per questo pellegrinaggio ringrazio te per averlo organizzato e Maria per averci accompagnati. Con affetto. Antonio Di Rosa

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testimonianze

.... ha sicuramente accresciuto Da circa un anno, insieme alla mia famiglia, ho iniziato a frequentare il Movimento Domenicano del Rosario. Quando, l’estate scorsa, il P. Mauro ci prospettò la possibilità di trascorrere una “vacanza insieme”, aderimmo con entusiasmo all’iniziativa seppur consapevoli di alcune nostre difficoltà familiari che avrebbero potuto pregiudicare la nostra partecipazione. Devo dire che, alla luce dell’esperienza fatta, i sacrifici sopportati per potervi partecipare, sono stati ripagati dagli abbondanti frutti che abbiamo potuto raccogliere... questo nonostante i ripetuti tentativi di mio marito di rovinare a tutti le vacanze! Come non ricordarsi, infatti, di come la nostra auto ci abbia tradito a causa della scarsa manutenzione (che toccava a lui) oppure ancora di come abbia coinvolto altre persone del gruppo in maldestri tentativi di riparazione col rischio di pregiudicare una bellissima escursione da tempo programmata. Oppure ancora di come ha miseramente fallito nel proporsi come guida durante una gita, ottenendo soltanto di portarci senza meta a spasso per l’appennino reggiano. A proposito, la vacanza si è svolta a Serramazzoni, località turistica dell’appennino modenese, a poca distanza da Maranello (mio marito mi dice che a Maranello c’è la Ferrari, ma a me non importa più di tanto) ospiti nell’Oasi Francescana gestita da suore francescane veramente gentili ed ospitali. La vacanza è stata un giusto mix tra svago e momenti di preghiera comune. E’ stato molto bello, infatti, ritrovarsi in comunità in quei momenti individuati dal P. Promotore, dopo che ci si era dispersi durante la giornata, ognuno inseguendo il proprio ideale di svago. Questi momenti di vita comunitaria erano i pasti, la messa serale e la celebrazione di un’ora mariana al mattino nel locale santuario intitolato per l’appunto alla Madonna del Rosario di Pompei. Ripensando a quei giorni ricordiamo con affetto le persone con cui abbiamo condiviso quell’esperienza, e che ci sono rimaste nel cuore. Persone con le quali ci siamo divertiti nelle escursioni, giocando a carte, condiviso preoccupazioni... ma insieme alle quali abbiamo anche pregato e condiviso quotidianamente il sacrificio della santa messa. Proprio questa “fusione” è stato l’elemento che ci è piaciuto maggiormente, qualcosa a cui non eravamo abituati e che ci ha piacevolmente sorpreso... svagarsi tenendo il Signore Gesù costantemente al centro della nostra giornata. Se aggiungiamo il desiderio di rivedere quelle persone che erano insieme a noi è ciò che ci è maggiormente rimasto di questa bella esperienza che ha sicuramente accresciuto e rinsaldato quel senso di unità e comunione che dovrebbe contraddistinguerci come Movimento. Quindi caro P. Mauro, sotto con l’organizzazione delle prossime “Vacanze insieme”! D. V.

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La “Peregrinatio Mariae” è stata promossa: ◗ dall’equipe di collaboratori nelle provincie di Milano e Varese:

a Rescaldina (Mi) dalla famiglia Battilana dal 2 maggio al 31 agosto 2004; a Rescalda (Mi) da Rosa Frasca dal 9 aprile al 2 maggio 2004.

◗ dall’equipe di collaboratori IN DIOCESI DI UDINE:

a Sclaunicco: da Maria Mesaglio dal 16 maggio al 15 giugno 2003; dalla famiglia Turchetti Gamboa dal 25 giugno al 9 luglio 2004; a Gemona: da Loretta Sangoi dal 15 giugno al 7 luglio 2003; da Michele Londero dal 7 al 19 luglio 2003; da Paola Teot dal 13 al 27 febbraio 2004; a Povoletto: da Lidia Modotto dal 19 luglio al 14 agosto 2003; a Martinazzo: da Milko De Luca dal 14 agosto al 19 settembre 2003, poi dal 13 al 27 gennaio 2004 e dal 31 maggio al 5 giugno 2004; a Tolmezzo: dalla famiglia Moroldo Del Fabro dal 19 al 30 settembre 2003; dalla famiglia Livio e Antonietta Cacitti dal 17 novembre al 9 dicembre 2003; a Invillino di Villa Santina: dalla famiglia Enore Polonia dal 30 settembre al 24 ottobre 2003; a Enemonzo: dalla famiglia Ornella Ruogo dal 24 ottobre al 17 novembre 2003; a S. Maria di Lestizza: dalla famiglia Franco e Renata Marangone dal 9 dicembre 2003 al 13 gennaio 2004; a Udine: da Prima Passuello dal 27 gennaio 2004 all’11 febbraio 2004; da Mirko Bazzaro dal 5 al 25 giugno 2004; a Tarcento: da Paola Cainero dal 1° al 15 marzo 2004; a Cassacco: dalla famiglia Pascoletti dal 15 marzo al 5 aprile 2004; dalla famiglia Massimo e Monica Apuzzo dal 9 al 19 luglio 2004; a Reana del Rojale: dalla famiglia Marcello Gaier dal 5 aprile al 31 maggio 2004; a Osoppo: da Majra Lenuzza dal 19 luglio al 13 agosto 2004.

◗ dal Padre Promotore in provincia di Pordenone:

a Tamai di Brugnera: da Ivo Moras dal 28 marzo al 4 aprile 2004; da Gabriele Verardo dal 18 al 25 aprile; nelle varie contrade tutto il mese di maggio; da Anna Santarossa dal 30 maggio al 6 giugno; da Pierina Santarossa dal 13 al 19 giugno; da Gabriele Ros dal 20 al 27 giugno; da Remigio Liset dal 28 giugno al 4 luglio; da Ortensia Pivetta dal 4 all’11 luglio; nella Scuola Materna dal 18 al 25 luglio; da Gelindo Pillot dal 25 luglio al 1° agosto; da Piergiorgio Santarossa dal 8 al 15 agosto; da Fioravante Mella dal 15 al 22 agosto; da Lino Santarossa dal 22 al 29 agosto; da Maria Negro dal 29 agosto al 5 settembre; da Antonio Pegolo dal 5 al 12 settembre; da Maria Bortolin dal 12 al 19 settembre; da Remigio Verardo dal 19 al 26 settembre; a Maron di Brugnera: da Roberto Breda dal 25 aprile al 2 maggio 2004; da Carlo Mazzon dal 26 settembre al 3 ottobre 2004; a Brugnera: da Ottorino Del Ben dal 4 all’11 aprile; da Rino Pessot dall’11 al 18 luglio; a Sacile: da Sergio Sacillotto dal 4 all’11 luglio; a Camolli di Sacile: da Reginaldo Vendrame dal 18 luglio al 1° agosto; a Palse di Porcia: da Michele Vivian dall’11 al 18 aprile; da Angelo Sacillotto dall’11 al 18 luglio; a Porcia: da Alfa Pignat dal 6 al 13 giugno.

◗ dall’equipe di collaboratori in Romagna: a Solarolo (Ra): da Andrea Bacchilega dal 27 giugno al 3 luglio; a Bagnara di Romagna (Ra): dalle Ancelle del S. Cuore di Gesù Agonizzante dal 2 al 9 maggio; da Rita Coletti dall’11 al 16 maggio; da Lucia Faziani dal 13 al 20 giugno; da Augusto Patuelli dal 20 al 27 giugno; da Andrea Bacchilega dal 27 giugno al 3 luglio; da Bartolomeo Di Domenico dal 4 all’11 luglio; da Giacomo Zuccherini l’11 luglio; da Giacomina Bollosi il 26 settembre; da Cristiano Ercolani dal 3 al 10 ottobre; da Denis Dal Fiume dal 10 al 17 ottobre; da Enea Franceschelli dall’8 al 22 novembre; da Luigi Feltrami il 22 novembre.

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nuovi iscritti al movimento domenicano del rosario

A) SONO STATI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEL ROSARIO VIVENTE: 1. dalla segreteria: Letizia Satanassi di Sarsina (Fe); Manuela Piacenti di Terni; Stefania Naccari di Cagli (Pu); Giuliana Mozzanti di Castel S.Pietro Terme (Bo); Carmela Cozzolino di Barra (Na); Flavio Giovanetti, Elisabetta Jonna e Antonio ambrosiani di Ancona; Rosalba Minore di Castrocaro Terme (Fo); Chiara Cavicchi di Copparo (Fe); Elena Bini Vecchi e Lorena Biavati di Bologna; Rossana Falsetti di Prato; Jolanda Cornacchini di Pesaro; Stefania Signoretto di Nogare (Vr). 2. da Flora Scarpetti Manzotti di Polverigi (An): Palmina Tozzo di Casenuove di Osimo (An); Luisa Verducci di Ancona; Rita Pesciarelli di Sassoferrato (An); Jolanda Novellis di Taranto; Debora e Orietta Trombettoni, Maria Mezzelani, Rossana e Fiorella Sampaolo, Cesare Cappannari, Mara e Ave Carnevali, Elda Severini, Maria Baldelli, Faustina Natalini di Polverigi (An). 3. da fr. Vincenzo Rosario Avvinti di Barra (Na): Ciro Del Michele, Milena e Maria La Peruta, Fernando Flauto, Raffaele Di Maio, Alberto Reale, Vincenzo Reale, Salvatore Riemma, Rosanna Scafaro, Anna Scognamiglio, Jolanda Pugnetti, Anna Di Franco, Anna e Teresa Caruso, Giuseppina Taurisano. 4. dalla segreteria: Maria Arfelli e Sabrina Lombardi di Ravenna; Milena Agostini di Castell’Arquato (Pc); Milena Agostini di Castell’Arquato (Pc); Anna Maria Farese di Forlì; Gianna Berti di Lugo (Ra);Angelo Bonfanti di Rimini; Rita Casciola, Argentina Pasqualini, Laura Maceratesi, Adonella Aucelli, Dina Evangelisti di Polverigi (An); Giuliana Mazzanti di Bologna; Bianca Maria Lepidi di L’Aquila; Maria Maddalena Rinaldi di Rimini; Antonio Strafella di Salice Salentino (Le). 5. da fr. Vincenzo Rosario Avvinti di Barra (Na): Antonio Fico, Giovanna Andreozzi, Anna Scognamiglio, Fortunato Pizzo, Gennaro Borriello, Patrizia Belvedere, Rossana Taurisano, Giuseppina Pelosi, Consiglia Pelosi, Angelo Stingo, Giuseppina Flauto di Barra (Na); Giovanni Di Carlo di Bologna; Anteo e Rina Fratta di Fidenza (Pr); Mario Olarys Mercado Torregroza . 6. dalla segreteria: Paolo Eleutieri di Guastalla (Re); Mariettina Polverini di Polverigi (An); Olga De Martini Montini di Genova; Ramon Testa di Como; Marta Amadei, Maria Ghisi, Milvia Giovanetti, Giovanni Mantovani, Deanna Bombardini e Rosa Rigon di Novellara (Re); Alessandro Di Benedetto di Cervia (Ra); Suor Fioremma Signori di Trigolo (Cr); Rosa cianciasi di Forlì; Normanno Pierpaoli di Pessano con Bornago (Mi); Maurizio Sportelli di Punta Marina Terme (Ra). 7. da Maria Orselli, Giuliana Caletti e Zoli Diva di Ravenna: Bruna Pezzi Bollini, Adriana Reggiani, Guglielmo Masini, Elda Stanghellini, Lucia Caravita Masetti, Edera Cappelli Dusman di Ravenna; Immacolata Marcone E Carmela Chimirri di Napoli; Agnese Casadio di Fognano (Ra); Annarosa Dunnigan del Regno Unito; Nicola Torrani di Napoli; Annunziata Tontini di Borgo S. Maria (Pu); Sandra Capobelli di Agugliano (An); Michele Pagliaro di Torremaggiore (Fg). 8. dalla segreteria: Serse Ferrari di Correggio (Re); Andrea Galdini di Ravenna; Simona Liccione di Gorgonzola (Mi); Laura Ferraboschi di Parma; Maria Rita Giggiani, Alessandra Burattini e Anna Maria Consorti di Agugliano (An); Patrizia Barni di Sansepolcro (Ar); Rina Bruttomesso di Noventa Vicentina (Vi); Anna Magi di Pesaro; Mariarita Moscatelli di Ancona; Giuliana Lazzari di Canovaccio di Urbino (Pu); Virna Boccarossa e Chiara Lattanti di Agugliano (An); Bruna Pezzi Bollini di Ravenna. 9. da Antonio di Rosa di Pavullo (Mo): Guido Innocenti, Giuseppina Righi Riva, Chiara Ferrari, Vilma Gherardini e Riccarda Fontana di Modena; Angela Corghi e Patrizia Bazzani di Cogneto (Mo); Donata Boccanera di Casoni di Pievepelago (Mo); Bianca Spada di Pievepelago (Mo); Silvia e Sonia Pradelli di Castelfranco Emilia (Mo); Antonio e Bruna Di Rosa, Teresa Gestri e Alberto Venturelli di Pavullo (Mo). 10. da Maria Orselli e Giuseppe Brilli Placci di Ravenna: Maria Antonia Brilli Lombardi, Don Marino Ghepardi, Don Mario Tanasini, Don Giovanni Maestri, Don Giacomo Ragazzini, Maria Antonia e Giuseppe Placci, Ilve Ugolini, Holima Faroli, Tiziana Cassenari, Maria Teresa Fabbri, Mara Bambi, Patrizia Parrini Severina Aresu di Ravenna; Enrico Calandro di Taranto. 11. dalla segreteria: Maria Ariana Jofrè di Soragna (Pr); Silvana Montorsi di Modena; Anna maria Ariota di Camaldoli (Na); Vincenza De Nubbio e Giovanni Perna di Napoli; Suor Loredana Casasola e Suor Giacomina Mosconi di Parma; Adriana Arletti di Reggio Emilia; Stephanie Benvenuto e Vincenzo Gionta di Quarto (Na); Adele Catone di Pozzuoli (Na); Pinuccia Ghini Petelio, Franca Ghini Mingazzi e Giovanna Guerra Lazzarini di Alfonsine (Ra); Carlotta Bretoni di Villanova (Ra) B) SONO STATI ISCRITTI ALLA FRATERNITA O GRUPPO DEL ROSARIO: 1. da fr. Vincenzo Rosario Avvinti di Barra (Na): fr. Salvatore Gallelli, Maria Bennici, Gerardo Iorio, Carla Del Secco, Patrizia Andreotti, Assunta Amato, Rosaria Piccolo, Anna Borriello, Maria Iaqino, Lucrezia Andreotti, Albertina Madonna, Maria Rosaria Petrolo, Anna Maria Salzano, Pina e Maria Aruta di Barra (Na). 2. dalla segreteria: Carlos D’Angelo di Catanduva (Brasile); Anna Cavina e Carolina Piani di S. Cassiano (Ra); Nicoletta Elli di Muggiò (Mi); Bianca Maria Castelli di Serramazzoni (Mo); Egle Ceccarini di Pesaro; Tatiana Laffi Nobili di Ravenna; Caterina Disi di Marina Romea (Ra); Deiva De Luisa di Ancona; Matteo Papetti di Marina di Ravenna (Ra); Vincenzo De Robertis di Bari; Antonio Giglio di Samarate (Va); Delia Barbato di S.Martino in Rio (Re). 3. da fr. Vincenzo Rosario Avvinti di Barra (Na): Raffaele Piccolo, Concetta e Giuseppe Di Meo, Filomena Rigione, Carmela Limoncelli, Antonio Pelosi, Fortuna Scognamiglio, Vincenza Mozzarella, Bianca Elde

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C) SONO STATI ISCRITTI ALL’ORA DI GUARDIA: fr. Salvatore Maria Gallelli o.p. il 1° venerdì dalle 23,30 alle 0,30 di ogni mese; Maria Urso il 13 di ogni mese dalle 17 alle 18; Olga Sissa il 13 di ogni mese dalle 5 alle 6; Mauro Valcarenghi il 25 di ogni mese dalle 21,15 alle 22,15; Domenica Frontali il 1° martedì di ogni mese dalle 6 alle 7; Mirella Monti il 1° lunedì dalle 15,30 alle 16,30; Diva Zoli il 24 di ogni mese dalle 21 alle 22; Antonietta Fanti Caletti il 30 di ogni mese dalle 22 alle 23. D) SONO STATI NOMINATI ZELATORI O ZELATRICI: Edda Casoli Loc. Berzana di Castelnovo nè Monti (Re); Daniela Vitali di Campagnola Emilia (Re); Giuseppe Brilli di Ravenna; Bortolo Bonardi di Legnano (Mi); Clorinda Canelli di Grasso telesino (Bn); Fr. Salvatore Maria Gallelli o.p. e Fr. Davide Maria Traina o.p. di Barra (Na); Antonio Di Rosa di Pavullo (Mo); Guido Incerti di Modena; Roberto Guerra e Margherita Malagoli di Modena; Giulio Carducci di Pontetaro (Pr); Anna Scarpenti di Parma; Paola Carrera, Ermanno e Margherita Boggio di Costamezzana (Pr).

Ricordo che per gli iscritti (vivi o defunti) alle Associazioni del Rosario nella Basilica Patriarcale di S. Domenico a Bologna nelle prime quattro domeniche del mese, alle ore 18, viene celebrata una santa Messa.

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nuovi iscritti al movimento domenicano del rosario

Mancinelli, Ciro Langella, Rita Infante, Maria e Flora Arena di Barra (Na); Concetta Campisi e Francesco Russo di Milano. 4. dalla segreteria: Franco Farretti di Ancona; Maurizio Guttagliere di Roma; Maria Urso di Taranto; Giuseppina Bigoni di Bibbiena (Ar); Andrea Brunelli di Ravenna; Patrizia Aversano Stabile di Pontelatone (Ce); dr. Raffaele Esposito di Vico Equense (Na); Serena Turci di Santarcangelo (Rn); Antonio Maria Saccani di Pontenuovo (Ra); Maria Carmen Restano di Parma; Michele Giuseppe Bertè di Catona (RC); Elena Lorenzi di Torino; Manuela e Maria Grazia Visentin di Fano (Pu); Antonino Solazzo di Montemarciano (An). 5. da Lia Panichi di Porto Potenza Picena (Mc): Gianfranca Di Carlo e Rita Mincioni di Controguerra (Te); Mirella Brunori di Portorecanati (Mc); Sabrina e Francesco Micucci di Civitanova Marche (Mc); Gabriele e Renata Di Marcoberardino, Emidio Fonticoli di Penne (Pe); Mirella Grottini, Anna Maria Giaconi e Fileo Pierucci di Porto Potenza Picena (Mc); Adele Macellari di Morrovalle (Mc); Maria Sabbatici di Ancona; Carla Rossi di Potenza Picena (Mc); Rita Rivaglia di Neretto (Te). 6. dalla segreteria: Maria Barbanti di Santerno (Ra); Giancarlo Favia di Milano; Cecilia Ferrari di Salsomaggiore Terme (Pr); Gabriella Fabrizzi di Ancona; Assunta Ercolani di Verucchio (Rn); Jenny Zamboni di Cassana (Fe); Pierina Curzi di Ancarano (Te); Anna De Dominicis di Milano; Tommaso e Marisa Condello di Atina (Fr); Roger Mariae Nsiala di Verona; Flavio Dossi di Villongo (Bg); Laura Butani di Rustico (An); Laura Giacchetti di Ancona; Emilia Borriello di Reggio Emilia. 7. da Maria Orselli di Ravenna: Isa Celli Perugina, Teresa Camerani Marciato, Mirella Manini, Ada Maria Cattaneo, Jole Tonetti, Luciano Fabbri, Patrizia Bulgarelli Fabbri, Rosa Mancini Ugolini, Marisa Pasi, Giuliana Caletti, Domenica Frontali, Mirella Monti, Pierina Piraccini, Luciana Massari, Paola Pirazzoli Martuzzi, Gabriella Zuccherini Casamenti di Ravenna. 8. dalla segreteria: Stella Maris Ferro di Firenze; Enrica Marigliani di Terracina (Lt); Morena Baruffaldi di Salina di Viadana (Mn); Gabriele Martinelli Tempesta di Monza (Mi); Rosanna Borsoni di Bovolone (Vr); Rita Ranzo di Reggio Emilia; Elena Calice di Cerignola (Fg); Clorinda Canelli di Frasso Telesino (Bn); Bortolo Bonardi di Legnano (Mi); Maria Cristina Bossa di S. Germano Chisone (To); Antonino Emma di Pesaro; Leandro Cemmi di Esine (Bs); Giovanni Esposito di Montesilvano (Pe); Nicoletta Chiarion di Cassana (Fe); Alessandra Pepoli di Ravenna. 9. fra Davide Maria Traina o.p.: Don Giuseppe Vietto, Antonietta Tomatis, Liliana Aghittino, Maria Zappa, Merope Tedesco, Angela Manuguerra, Raffaella Grasso, Giuseppina Radice, Giuseppina Rosso, Caterina Elia, Antonietta Rampin, Annamena D’Amico, Adele Ceragioli, Anna Ferrero, Angela Iosca di Torino. 10. dalla segreteria: Carmine Perna, Giuseppina Ciccarelli, Immacolata Romano, Giovanni Albano, Tommaso Nugnes e Carmela Capuano di Napoli; Antonietta Fanti Caletti e Diva Zoli di Ravenna; Andrea Casiere di Napoli; Ketil Andrè Ronessen di Oslo (Norvegia); Liboria Ciancimino di Agrigento; Tiziana Marcolongo di Angari (Ve); Luigi Landolfi di Castellamare di Stabia (Na); Francesco Terroni di Parma; Gaetana Bomparola di Gorgonzola (Mi). 11. dalla segreteria: Clementina Alukuwu di Pesaro; Stefano Zaccari di Caprarola (Vt); Piera Baleani e Loriana Lombardi di Agugliano (An); Virginio Giorgioni e Marcella Ponticelli di Napoli; Elsa Pini, Giovanna Zambelli, Maria Celotti, Giuseppina Silvestrini, Flora Nati, Maria Pia Nati, Giuseppe Scarpa, Giampaola Pedrelli e Stefania Monduzzi di Fognano (Ra). 12. dalla segreteria: Susanna Rolli di S.Savino di Predappio (Fc); Franca Piga Silesu di Alghero (Ss); Raffaella Bernini di Pesaro; Viviana Loche e Anna Egidia Catenaro di Roma; Raimondo Condello di Bagnara Calabra (Rc); (mancano 9 iscrizioni).


HANNO INVIATO OFFERTE:

pagina della riconoscenza

1) per onorare la B.Vergine, sostenere ROSARIUM e il Movimento del Rosario: Maria Antonietta Scarsi; Adriana Pellizzer; Carmela Liliana Papalia De Gori; Concetta D’Alessandra; Giancarlo Riccio; Enrichetta Pignaloni; Fabrizio Di Domenico; Caterina Monti; Franco Morelli; Mirco Peruzzo; Francesca Santandrea; Bruna Bresciani; Dina Verdenelli; Francesca Dal Re; Adriana Agordati; Elena Girotti; Giuseppe Paradisi; A. Grabriella Perdomini; Sergio Cavelli; Domenica Alba Tolari; Jolanda Barbacci; Basilica Patriarcale di S. Domenico in Bologna; Adelina De Nadai; Cesare Carloni; Aurora De Dominicis; Lucia Amadio; Caterina Della Torre; Giuliana Cappelli; Clementina Pezzoni; Massimiliano Guerrini; Onorina Brazzolotto; Monica Bianchi; Maria Perotti; Giuliano Bolzan; Francesco D’Aurelio; Maria Cocuzza; Gelsa Bartolini; Altomare De Felice; Ottavio Ottaiano; Paola Salmi; Anna Stamerra; Eva Pocaterra; Enrico Lambertini; Agnese Masenello; Maria Santilli; Mario e Gino Ferrari; Cesare Fasce; Rachele Augusto; Andrea Raimondi; Adriana Contini; Vittoria di Piedimonte (Go); Partecipanti alla "Peregrinatio Mariae" in Lombardia; Vincenza Russo; Sandra Beghelli; Luisella Benvegnù; Adelmo Neo Casini; Vittorio Castellan; Carlo Castiglioni; Rosina Cattaneo; Lidia Clai; Edi Contato; Maria Formaggio; Maria Rita Giuseppetti; Mariarosa Gotti Mangili; Bianca Maria Lepidi; Carlo Lezzi; Francesco Maulà; Pasqua Montalti; Giovanni Nosari; Lorenzo Pedrali; Giuliana Rocchetti; Lucia Vitrugno; Francesco D’Aurelio; Santina Serafini; Anna Valente Zandonà; De Dominicis Aurora; Milena Agostini; Gustavo Kullman; Angelo Bonfanti; Lodovico Tampellini; Flavio Dossi; Bruna Bresciani; N.N.; Grazia Stevani; Mario Antonio Rossi; Graziella Rizzi; Maria Pignaloni; Paola Foresti; Rossana Falsetti; Maria Colucci; Maria Carnevali; Grazia Donatella; Mercato Torregroza Olarys; Maria Bortoletto; Don Giovanni Sanfelici; Dina Beccari Balzanelli; Franca Crepaldi; Maria Rosaria Infante; Arieda Tavano; Luigi Cipriano; Giovanna Cipriano; Angela Di Cerbo; Rina Laurenza; Maria Carnovale; Raffaella Temperato; Restituta Tersigni; Loreta Baldassarra; Giovanna Polesella; Livia Comparone; Anna Perrotta; Maria Friello; Nicolina Faraone; Maria Ginocchi; Patrizio Tolomelli; Debora Trombettoni; Anna Stamerra; Augusta Paridi; Luciano Marinelli; Corradina Lombardo; Emilia Gallazzi; Anna Borriello; Gruppo del rosario di Montodine (Cr); Aurora De Dominicis; Monastero Domenicano di Cagli (Pu); Giuliana Bartoli; Maria Colonnella; Gruppo del rosario di Polverigi (An); Osvaldo Pennacchioni; Carmela Orlando; Gruppo del rosario di Secchiano di Cagli (Pu); Sandro Tittarelli; Parrocchia di S. Ignazio di Filottrano (An); Monastero Domenicano di Montefiore dell’Aso (Ap); Maria Bellezza e Piergiorgio Bussi; Elena Calice; Teresa Gianoli; Maria Vitoria Marastoni Carducci; Margherita Tonin; Luciana Mignone; pellegrini al raduno di Argenta (Fe); Fausto Bizzarri; Silvio Valesi; Domenica Cangiotti; Massimiliano Guerrini; Gruppo del rosario di Campagnola (Re); Anna Simonazzi; Anna Oldani; Paola Cagno Moricone; Domenica Cangiotti; Maria Luisa Donati; Elvira Gallo; Lucia Gallo; Anna Maria Inga; Giuliana Lazzari; Antonio Riguzzi; Maria Sandonà; Erminia Balena; Suor Rosella Cosma; Giulio Carducci; Simone Miliozzi; Mario Maurizio Guttagliere; Mariarosa Gotti Mangili; Francesco D’Aurelio; Bruna Nardi; Parrocchia dell’Immacolata Concezione di Montanara (Mn); Antonella Melandri; Luigi Montenovo; Maria Dosi Bellotti; Famiglia Feroldi Tagliaferri; Anna Sabella Rosaria; Maria Fasoli; Astorre Borghi; P. Giuseppe Maria Bagnoli; Paola Battilana; Angelo Bonfanti; Gilda e Maria Antonietta Carletti; Rina Lodi Rizzini; Caterina Monti; Vittoria Palazzi; Felicia Persico; Famiglia Querzola; Franca Tornelli; Adele Menozzi Torreggiani; Ersilia Weffort; Norma Bacci; Antonietta Brianda; Gianfranco Cacciavillani; Maurizio Caradonna; Franco Ferretti; Monia Gandolfi; Rosaria Gurdi; Vincenza Mozzarella; Nazzarena Mori; Lina Reggianini; Grazia Rocchi Bazzarini; Franca Strini; Rosanna Calabrese; Giulia Fucci; Anna Incarnato; Gabriella Nembrini; Giuseppe Travaglia; Giuliana Balietti; Sergio Cavelli; Rosalba Del Greco; Annamaria Faenzi; Anna Guiducci; Rosaria Lanza; Maria Luara Mainoldi; Paola Nicoli Aldini; Tina Amodio; Corrado Bergamini; Monica Bianchi; Margherita Bolzoni Salvati; Ennio Borin; Mirella Cafarra; Angelo Cangero; Caterina Casimirri; Estella Chimenti Bernich; Maria Rosa Civera; Suor Luisa Colombi; Stegania Comelli; Gabriella Craboledda; Floriana Crispi; Fedele D’Alberto; Aurora De Dominicis; Hedda De Lisio; Giuseppe Di Grazia; Famiglia Di Marzio Plivi; Domenicanedi Besana Brianza (Mi); Domenicane Casa Peanzani di Genova; Domenicane di Villa Pace di Bologna; Maria Donati; Angela Dottori Scortechini; Sofia Manto e Mirella Esposti; Rosina Ferri; Nicola Fiasconaro; Francesca Fortugno; Annamaria Gagliardi; Giovanni Giunta; Famiglia Lattanzi; Gabriella Lettieri Cirilli; Famiglie Londero Silei; Marilena Mancini; Isidoro Mazzieri e Madera Rossi; Monastero Domenicano di Marradi (Fi); Clementina Montanari; Diana Nobili; Mirella Novasio; Velia Onesti; Famiglia Oreficini; Lorenzo Pedrali; Rita Piergiovanni; Maria Pieroni; Enrichetta Pratissoli; Orietta Rabini; Argia Radimiri; Santini Rambaldi; Ornella Roda; Roman Style spa; Maria Sampaalesi; Alfia Sangiorgio; Luigia Schiesaro; Giovanni Severini; Caterina Sgattoni; Alberta ed Imelda Spontiggia; Anna Stamerra; Cosima Tampieri; Elda Trovato; Emanuela Ugolini; Mariantonietta Collazzoni e Emidia Vannicola; Lucia Vecchio; Maria Velenosi; Famiglia Russo; Rosaria Lanni; Sofia Avella; Ermella e Laura Molteni; Paola Grassi; Dolores Ferrarese; Domenicane di Ponte della Priula (Tv); Giacomo Casoli; Paolo Caleffi; Dina Evangelisti;

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Dina Baiocco; Maurizio Giuliodoro; Antonio Petrelli; Paolo Rubechini; Suor Assunta Giaffreda o.p.; Caterina Della Torre; Pina sacchi con 22 abbonamenti; Anna Maria Silvestri; Oriano Luigi Bezzi; Monache Domenicane di Macerata; Monache Domenicane di Cagli (Pu); Carla Taddei; Carini e Lissandrin; Lucia Diletta Diletta; Anna Fiengo; Pietro Ortis; Maria Gatti Vassalli; Giuseppina Poletto; Gabriella Bertinelli; Maria Angeli; Flora Scarpetti Manzotti.

Grazia Caravaggio per le anime del purgatorio; famiglia Casoli Antichi per i defunti della famiglia; Anna Pirani in memoria dei defunti; Enzo Lorenzetti secondo le proprie intenzioni; Zefferina Franceschelli per il defunto Valentino Mezzanotti; Guido e Gabriella Pioppi in memoria dei defunti Gabriella Panzacchi e Marco Lancioni; Anna Guzzi per Amalia Mirri; Giampaola Negri secondo le sue intenzioni; Annarosa Minto per defunto Nereo Minto; Gruppo del Rosario di Montodine (Cr) per gli associati defunti; Andreina Ferrari per una preghiera per la propria salute; Emil Radetic in ringraziamento; Gabriella Veratri secondo le proprie intenzioni; Tiziana Taroni secondo le proprie intenzioni; Monastero S. Chiara; Luca Forma per Nicola, Giovanna e Luca; Vittoria Radi per Amato, Carla ed Enrico; Giuliana Bianchi per Alessia; Flora Manzotti per defunti; Maria Polenta per defunti; Liliana Bartola per la propria famiglia; Amalia Cerotti per i defunti della famiglia Mitelli; Marina Delfini in suffragio di Leonilde Bertacchi; Ebe Baraldi secondo le sue intenzioni; Luca Forma per Gioacchino, Maria Giuseppa, Giuseppe, Luca, Michela e famiglia; Maria Vittoria Muscinelli per i defunti.

3) per acquisto di sussidi: Reginaldo e Teresa Vendrame; P. Giorgio Carbone dei Domenicani di Bologna; P. Fiorenzo Forani dei Domenicani di Fontanellato (Pr); Domenicane del SS. Sacramento di Fognano (Ra); suor Maria Sara Calandra o. p.; Massimiliano Guerrini; Fausto Bizzarri; Teresa Cavallo; Parrocchia di Somaglia (Lo); Responsabile dei gruppi mariani di Trieste; Adriana Contini; Lucio Pantanali; Francesca e Annamaria Macaluso; Gruppi del Rosario di Barra (Na); Caterina Monti; Don Giampietro Ministrini; Nadia Rambaldi; Don Giuseppe Bergamaschi; Parrocchia di Baselicaduce di Fiorenzuola d’Arda (Pc); Don Giovanni Sanfelici; Parrocchia S.Teresa di Gesù Bambino di Scandiano (Re); Parrocchia S.M.Assunta di Monti (Ms); Don Carlo Castellani; Lina Lambertini; Don Alcide Mariotti; Don Nicola Mosesso; Don Luciano Volpe; Monastero Domenicano di Cagli (Pu); Domenicani di Lugano (CH); Gruppo del rosario di Campagnola (Re); Gruppo del Rosario di Novellara (Re); Partecipanti al raduno del collaboratori del 27 e 28 novembre 2004; Gemma Metrangolo; Ermella Molteni; Fra Vincenzo Della Pietra o.p.; Antonio Sergio Di Maggio; Don Damiano Marco Grenci.

4) per le adozioni a distanza: Famiglia Giacobazzi Breveglieri per Kelly Cristina da S.Aureliano; Ada Giacomello per Matheus Alves Siquiera; Paola Grisenti per Priscila Catarina de Souza; Ambrogio Caserini per Ana Paula Ferriera Caetano; Ambretta Negri per Lucas Oliveira Riston; Giampaola Negri per Isabela Oliveira Riston; Anna Scarpenti per Ariane Batista de Souza; Famiglia Seccardini Scarsi per Cristian Inacio da Silva; Loretta Sangoi per George Matheus Goncalves; Patrizia Mandrioli per Luiz Felipe Rodriguez Beraldo; Roberto Tonucci per Ana Cristina Rodrigues Gama; Irene Di Giovanni per Isabella Silva; Daniele Savelli per Andressa Brechò; Adriana Dernini per Maxuel Dos Santos; Ilde D’Algenio per Luiz Eduardo Brechò Dos Reis; Ilaria Giannarelli per Vanessa Faustino Sant’Ana; Famiglia Bizzarri per Rafael Jeronimo; Dorotea Lancellotti per Traina Cristina Ferreira; Marcello Ravaioli per Alex Aparecido Garcia; Teresa Carrera per Leonardo de Paiva Pavao; Rita Della Casa per Gabriela Martins Da Costa; Genitori della scuola elementare di Serramazzoni (Mo) per Laleska Bianca de Paiva; Famiglia Giantomassi per Amanda Inacio Da Silva; Carmen Giungi per Ariane Aparecida Fernandez; Famiglia Andrea Vanti e Maura Persici per Alex Aparecido Garcia e Tainara Cristina Ferreira.

HANNO COLLABORATO CON LA LORO OPERA:

Margherita, Tommaso, Nicolò, Paola ed Ermanno Boggio; Daniela Triaca e Angelo Gazzaniga; Anna Scarpenti; Silvio Valesi; Comune di Fontanellato (Pr); Maria Pia Bartoli; Ilaria Giannarelli; Elvio Barzotti; Vittoria Radi; Tania Rondani. Ringrazio tutti di cuore per quanto fate -ognuno nel suo piccolo- per sostenere il MOVIMENTO nella promozione del s. Rosario e della devozione alla B. Vergine: assicuro il quotidiano ricordo nella preghiera, ma soprattutto alla celebrazione della s. Messa.

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pagina della riconoscenza

2) in memoria dei defunti, per preghiere, chiedere grazie o celebrazione di ss. messe:


Movimento Domenicano del Rosario tel. 3355938327 – www.sulrosario.org

Convegno del Rosario 17 aprile 2005 a San Domenico di Bologna Programma della giornata: ore 09,30

Ritrovo in piazza San Domenico a Bologna

ore 10,00

S. Rosario nel Convento alla Sala Bolognini

ore 11,00

Meditazione del P. Stefano De Fiores sul tema “Alla scuola di Maria, donna eucaristica”

ore 12,00

Interventi dei partecipanti

ore 12,30

Pranzo al sacco

ore 14,00

Momento di condivisione e testimonianza a cui parteciperà anche Claudia Koll condividendo l’esperienza della sua conversione

ore 16,30

Concelebrazione della S. Messa Tutti sono invitati a partecipare per bambini e ragazzi programma alternativo

Prego vivamente coloro che organizzano dei gruppi di contattarmi preventivamente e comunque per ogni informazione rivolgersi a P. Mauro Persici tel. 335 5938327 D’obbligo indossare il “foulard del rosario”: li invierò a chi ne farà domanda!

In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di Bologna CMP detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa


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