Per il bene comune... S
iamo una piccola famiglia e a Voi lettori vorremmo raccontare l’esperienza che abbiamo potuto condividere con padre Mauro ed altre simpatiche persone questa estate a Montefiore dell’Aso, un piccolo paese delle Marche. Sono stati momenti gradevoli e sereni dove abbiamo potuto vivere molto familiarmente e con gioia: eravamo undici persone con caratteri e modi di vivere diversi, ma è stato facile ed allegro convivere. Pensiamo che le ferie possano essere intese anche così, dividendo i compiti nelle faccende domestiche per il bene comune e vivendo in socialità. Ovviamente non sono mancati momenti di preghiera e raccoglimento, perché questo ha unito i cuori e disposto gli animi a quei momenti fantastici di condivisione dove ognuno ha detto la sua cercando di cogliere la Luce ... questo ha aiutato a capire noi stessi! Abbiamo veramente potuto riposare molto per poi trovare l’occasione di visitare i paesi vicini fatti di storia e semplici sapori. Ci siamo meravigliati nel notare che non v’erano grossi centri commerciali, ma piccoli negozietti dove si conoscevano tutti. La verdura si comprava rigorosamente dai contadini e... aveva un sapore ed un profumo ineguagliabili! L’aria odorava di pulito e... la gente era sorridente! Non so bene se queste sensazioni nascevano da una nostra pace interiore, ma siamo comunque sicuri che questo periodo ci ha dato tanto. Speriamo, il prossimo anno, di poter ripetere l’esperienza ... magari in un altro punto dell’Italia carino come questo. Se vi venisse la voglia di “star bene” unitevi a noi la prossima estate perché sarà ancor più bello tornare al lavoro con il sorriso sulle labbra.
“insieme vacanze”
Flavia
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Una famiglia “allargata” che... sta bene insieme! Finito di mangiare, tutti insieme, giocavamo a carte oppure discutevamo o andavamo nel chiostro a parlare e... far fotografie! C’è stata anche la gioia di avere la Cappellina dove celebrare la santa messa o pregare quando volevamo... non era mai chiusa! Insomma abbiamo condiviso tutte le cose della giornata: il mangiare, la preghiera, il divertimento, il piacere di stare tranquilli nel chiostro che le Monache ci avevano gentilmente messo a disposizione. Siamo anche andati al maneggio e... abbiamo montato i cavalli; ho pure visto il cielo con il mare in tempesta, i tramonti e le nuvole che parevano veli... che dire poi dei fuochi artificiali: il tutto rigorosamente visto da un magnifico belvedere! L’unica nota dolente è stata una pasticceria situata praticamente sotto il luogo in cui eravamo ospitati: tutti i giorni, con una scusa o l’altra, ci fermavamo e... siamo ingrassati tutti quanti! Inoltre non credevo che fosse possibile vivere tante avventure con una ragazza molto più grande di me che standomi vicino mi ha aiutato anche nella preghiera. Forse non sempre in accordo con la mamma nelle faccende quotidiane, questa grande amicona si chiama ...ILARIA! Serena
Cosa aggiungere alla testimonianza di mia figlia? È tutto vero: le albe, i tramonti, la bellezza del luogo, la gioia di condividere la casa, le tribolazioni quotidiane, le visite al Santissimo Sacramento custodito nella cappellina. Eppure non è stato facile! In fin dei conti siamo persone con caratteri ed abitudini differenti, con esperienze personali diversissime, come del resto sono vari e lontani i nostri luoghi di provenienza. All’inizio c’era il timore che qualcosa non potesse funzionare bene; timore alimentato dalla presenza di due bimbi molto piccoli e dal fatto che durante l’an-
no le occasioni di vedersi non sono poi così frequenti. Ma, verificata la volontà di esserci, la nostra amata Madre Celeste è intervenuta con una grazia risolutrice. C’era infatti tra tutti noi una ferma volontà di far funzionare la cosa, di mettersi quotidianamente in discussione e di portare a positivo compimento quest’esperienza. Giorno dopo giorno, per tutta la durata dell’esperienza “insieme vacanze” le reciproche manifestazioni di questa volontà non sono mai mancate e... ancora oggi, al pensiero di quanto vissuto, il cuore si scalda infiammandosi del desiderio di rinnovare l’esperienza. Max
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C
redevo che “famiglia” fossero mio marito e i miei figli. Invece, per quindici giorni, ho provato cosa vuol dire vivere in una “famiglia allargata”. Infatti ho avuto il piacere di scoprire come il “senso di famiglia” andasse man mano formandosi e crescendo quotidianamente. Un vero cammino fraterno, seguito con la consueta saggezza da padre Mauro, con il quale ho condiviso momenti “forti” come le chiacchierate all’alba di fronte a un buon caffè. Anche dal punto di vista personale il cammino fatto è stato proficuo: muoversi e lasciare casa con un bambino di pochi mesi è stato per me un vero atto di fede... sicuramente ripagato, ma pur sempre difficile! Nel tornare alle nostre quotidiane esistenze, si fa sentire un sottile velo di nostalgia per ciò che abbiamo vissuto e che speriamo di poter presto rinnovare. Come famiglia che sente accrescere il proprio senso di appartenenza al Movimento Domenicano del Rosario, desideria-
Raduno dei collaboratori Fontanellato 1/2 luglio ... subito in sintonia Grazie per avermi invitata a queste due giornate: bella festa di condivisione, preghiera e riflessione. Mi ha molto colpito il fatto di ritrovarsi in tanti provenienti dalle varie parti d’Italia, ma ancor più mi ha stupito l’armonia che si è immediatamente instaurata perché animati tutti dallo stesso amore per Maria e Gesù meravigliosamente “legati” dalla stessa corona che stringevamo fra le mani. Adoranti prostrati a turni innanzi al Santissimo Sacramento abbiamo potuto vivere una notte d’intenso amore... personalmente ho fatto saltare i turni e sono rimasta in quest’intimità tutta la notte ricordando tutti: la nostra parrocchia, il nostro parroco, il seminarista, le vocazioni, i miei cari, i malati e tutti i fratelli della mia comunità di Bosco Mesola.
mo ringraziare la Madre Celeste, sotto il cui manto ci siamo riuniti, perché al prezzo di piccole rinunce personali abbiamo potuto aprirci ad una splendida esperienza comunitaria. Daniela
Importante è stato stringersi attorno a Gerarda mentre ci faceva dono delle profonde riflessioni su santa Caterina da Siena dandoci anche la possibilità di esprimerci condividendo impressioni e odierne problematiche... nella comune ricerca di luci dalle quali farci guidare per poi poter essere veramente proponitivi. Buoni i pasti con cose deliziose mangiate in buonissima armonia tutti insieme attorno al tavolo... sono stati momenti belli ed indimenticabili perché fonte di una gioia semplice ma concreta che ha suggellato la comunione che nascostamente si alimentava nella preghiera e nella riflessione. Sono rimasta entusiasta di come è stato meditato il santo rosario perché con la luce della fede abbiamo affrontato le varie problematiche che ci toccano dal vivo quotidianamente... e come non ringraziare per l’onore che è stato riservato ai collaboratori di potersi riunire sul presbiterio del santuario durante la celebrazione delle sante messe. Silvana
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