anno I numero 08 dicembre 2014
VIVA LA TOGA spazio riservato all’indirizzo
Spedizione in abbonamento postale per l’interno. Stampe periodiche - Aut. N. 1346 del 07.06.2013 - Poste San Marino
EVENTI
EVENTI E INCONTRI Vieni avanti
Colora la paRETE
urante l’ultima assemblea di RETE (le assemblee si tengono ogni tre mesi) si è deciso di ampliare il nostro direttivo dagli attuali 15 membri, compreso il gruppo consigliare, a 15 membri più il gruppo consigliare.
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G
Si è deciso l’allargamento per dare continuità ai lavori del direttivo anche nei casi in cui vi siano impegni istituzionali che impediscono al gruppo consigliare di presenziare.
Leggete il regolamento sul nostro sito www.movimentorete.org e inviate le vostre iscrizioni dal 15 dicembre al 31 gennaio 2015.
Retino!
Il direttivo è l’organo decisionale del nostro movimento, si riunisce ogni martedì alle 20.30 presso la nostra sede e al suo interno si prendono le decisioni sul da farsi. I membri devono garantire la partecipazione ad almeno la metà delle riunioni del direttivo, pena decadenza.
concorso artistico
raffitari, artisti, writer e appassionati tutti…abbiamo bisogno di voi per dare un tocco di colore alla nostra sede!
Mettiamo a disposizione due muri all’interno del nostro ufficio da dipingere, aerografare, pittare come meglio preferite.
Ai due autori/autrici dei disegni più belli verranno commissionati i lavori di realizzazione dei murales e assegnato un premio di € 300,00 a testa.
Se sei interessato a diventare membro effettivo del direttivo o vuoi ricevere ulteriori dettagli, ti preghiamo di comunicarcelo tramite e-mail a rete@movimentorete.org oppure telefonicamente allo 0549.907777
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EDITORIALE
EDITORIALE DEL MESE
Alle intricate indagini dei magistrati che, occorre dirlo, stanno facendo il lavoro che spetterebbe alla polizia giudiziaria, si aggiunge tutta una serie di elementi che hanno una regia occulta che vuole influenzare un quadro politico già abbastanza confuso. Il primo elemento è la lettera anonima recapitata a RETE - che abbiamo di Marianna Bucci illustrato durante il Consiglio di novembre - secondo cui sono attualmente in atto una proprio il caso di dirlo… viva la toga! serie di disegni e attività artatamente create Dobbiamo ringraziare la magistratura se per giungere alla riproposizione del vecchio finalmente possiamo associare nomi, sistema. Si legge infatti “è di pochi giorni volti e numeri ai casi di corruzione e voto di fa la realizzazione di un capolavoro politico scambio. Non che questo ci faccia piacere diplomatico: la riunione sotto lo stesso tetto ma da troppi anni le istituzioni mentono ai (quello democristiano) di tre potenti famiglie sammarinesi, i quali, in molti casi, hanno sammarinesi. Infatti i Gatti sono riusciti a mentito a loro stessi, drogati da un sistema ricompattare tutti i Lonfernini e i Cardelli con che garantiva benessere senza che nessuno un unico obiettivo: quello di mettere una si preoccupasse dell’origine di quel benessere pietra sopra l’attivismo di alcuni Commissari e delle conseguenze. L’attaccamento della Legge (…). Il collante la paura: quella spasmodico a quel sistema e la forte smossa dall’attività del tribunale e che opposizione al cambiamento non sono altro dipinge chiaramente come si fossero mossi che sintomi di una crisi d’astinenza che potrà negli anni questi soggetti. Con ciò si chiude solo peggiorare. il cerchio: prima il gattopardo di Domagnano aveva fatto in modo che si sporcassero le Ormai è chiaro, per ogni politico che ha mani, con il denaro della Carisp, i Masi ed chiesto il voto c’è stato un sammarinese i Mularoni così aveva smosciato AP e si pronto a venderlo in cambio di un terreno era procurato alleati che nessuno (ancora) edificabile, di un lavoro sotto la P.A., di una società a cui fare da prestanome (lautamente immagina”. Si parla poi di alcuni contratti in scadenza in magistratura e delle pressioni ricompensato), di un incarico diplomatico o anche solo in cambio di un buono benzina. La che certi politici stanno facendo per evitare che si arrivi al termine delle indagini, con vera novità invece è che dalle indagini della ipotesi di alleanze (dc e socialisti) per nostra magistratura possiamo comprendere mantenere inalterato lo stato delle cose. quali siano stati gli effetti generati dall’elezione di personaggi politici che hanno Altri elementi degni di nota riguardano fatto del voto di scambio uno stile di vita. alcuni video girati di nascosto nel periodo Pensiamo a Claudio Podeschi, accusato di precedente le elezioni 2012, pare da un riciclaggio e ancora in carcere per il rischio di certo Gianluigi Carrirolo, uno sconosciuto reiterazione del reato. Pensiamo a Fiorenzo per la maggior parte dei sammarinesi ma Stolfi, anche lui ai Cappuccini per due mesi molto noto tra politici. Nel primo video non e ora ai domiciliari, accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio delle tangenti e voto di scambio. A questi due signori il tribunale ha sequestrato beni rispettivamente per 14 milioni e 165 milioni di euro. Ora, viene spontaneo pensare, è difficile per persone che maneggiano cifre di questo tipo comprarsi 1000 voti ed assicurarsi la vittoria alle elezioni politiche? Assolutamente no. Un piccolo investimento per garantirsi posizioni di potere che consentano poi di piazzare nei posti chiave i personaggi giusti, quelli che non mettono i bastoni tra le ruote e che chiudono un occhio su eventuali conflitti di interesse, su rapporti istituzionali poco raccomandabili o che agevolano certe pratiche invece di altre. Ed ecco che, elezione dopo elezione, preferenza dopo preferenza, si costruisce il sistema San Marino fatto di corruzione a tutti i livelli, superficialità nelle scelte, sperpero di denaro pubblico, commistione pubblico-privato, contratti non trasparenti e soci occulti, nomine discrezionali, ricerca di finanziamenti da parte delle mafie.
È
appaiono volti ma solo registrazioni audio in cui Carrirolo promette 100 voti ad alcuni socialisti (si sentono i numeri di lista che fanno riferimento a Simone Celli, Alessandro De Biagi e Alessandro Mancini quali candidati a cui accordare la preferenza) in cambio di una nomina diplomatica in Libia. Le parole chiave Libia e Carrirolo spuntano fuori anche in altre questioni legate alla sanità e a viaggi libici insieme all’ex direttore ISS Paolo Pasini e Claudio Podeschi (ne parliamo a pag. 7). Negli altri video si può ammirare Carrirolo alle prese con Germano De Biagi e suo figlio Fabio, Gabriele Gatti, il commercialista Botteghi e viene chiamato in causa anche Pasquale Valentini, all’epoca Segretario alle Finanze. Tutte questioni relative alla commistione affari-politica. I filmati in circolazione pare siano una cinquantina e forse in questi anni sono stati utilizzati per ricattare i politici. Insomma, a prescindere da chi abbia voluto metterli in circolazione quello che emerge è un quadro politico desolante, che fa letteralmente cadere le braccia davanti ad interessi trasversali che arrivano dall’altra parte del mondo e di fronte ai quali i problemi quotidiani della gente normale, evidentemente, non interessano a nessuno. “Oggi è difficile aver voglia di ballare. La canzone che abbiamo ascoltato in questi giorni è un rumore di muri che crollano. Il rumore di macerie che percorre tutta la storia, la sua peggiore musica. Ma se qualcosa cade, qualcosa ricrescerà. Pensiamo ai funghi che palpitano sotto terra, non a quelli che marciscono. In quanto ai funghi velenosi, beh, quelli ci saranno sempre.” (Stefano Benni, Pane e Tempesta)
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TRASPARENZA
CITTADINANZA CONSAPEVOLE Capitano mio capitano! (di Castello)
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ueste elezioni di Giunta segnano il distacco definitivo della cittadinanza dalla vecchia politica, quella inguaiata.
Il calo drastico dell’affluenza ne è una dimostrazione indelebile. Per la prima volta i votanti scendo-no ben al di sotto del 50% (45,74%). Già il fatto che in 4 Castelli vi fosse una lista unica indicava lo scarso attaccamento dei cittadini verso queste elezioni di Giunta. Ma dobbiamo registrare un livello di maturità degli elettori che a molti è sfuggito: anche dove c’era una sola lista, chi non si sentiva rappresentato da nessuno è andato a votare. Lo dimostra l’altissimo numero di schede bianche e nulle. Va qui considerato che senza le modifiche al quorum introdotte nel 2013, nessun Castello dove c’era una sola lista avrebbe raggiunto il quorum. Nei 5 Castelli in cui non c’era una lista unica, solo in 3 erano nate liste veramente civiche. A Chiesanuova, Faetano e Fiorentino. Tutte le liste civiche hanno vinto con percentuali bulgare (Chiesanuova 60,38%, Faetano 71,18%, Fiorentino 59,4%). Questo ci conferma che le liste create a tavolino dai partiti ovunque abbiano un vero rivale civico vengono spazzate via. Rimangono poi i due Castelli dove c’erano sì due liste, ma entrambe riferibili a partiti (e anche movimenti che si sono prestati al gioco, bontà loro). In Città ha vinto la lista riferibile al PSD, a Serravalle quella che si richiamava alla DC.
Ma anche dove vince, la DC segna il passo. Solo il 37,71% di Serravallesi sono andati a votare, di questi 376 (il 14,13% dei votanti) ha annullato il suo voto e quindi alla fine i voti validi sono stati un misero 32,38% degli aventi diritto: meno di un Serravallese ogni tre! Dei votanti, il 67,02% ha votato per la lista che si richiamava alla DC, ovvero un Serravallese su 5 (21,70%) ha deciso chi governerà il Castello. Più che una vittoria è stata una colossale assenza di alternative. Il segnale ci pare chiaro: dovunque vi sia una REALE alternativa ai giochini di partito, si vince! Il movimento RETE non ha vinto da nessuna parte, non avendo alcuna lista “di partito”. RETE ha promosso nei mesi scorsi una campagna informativa (“L’ora del cambiamento… è Giunta!“) per spronare i cittadini al di fuori dai partiti a creare dei gruppi autonomi e presentarsi alle elezioni di Giunta. Dove i cittadini lo hanno fatto, hanno stravinto. Siamo certi che alle prossime elezioni di Giunta i Castelli che vedranno alternative di questa natura saranno più numerosi e i giochini di partito saranno destinati a perire sotto il colpo di una cittadinanza che si riappropria delle istituzioni. Come sempre hanno vinto i cittadini, ma questa volta con un grado di maturità che sicuramente darà molto da pensare ai politici di professione. Questi reduci del passato. Il nostro in bocca al lupo alle liste civiche e a tutti i cittadini che continueranno, attraverso le giunte, a partecipare e a far sentire la propria voce.
Iscritti
Votanti
% Votanti
Diff. 2009
Bianche + Nulle (n. + %)
% Voti validi
Città
2988
1449
48,49%
-4,48%
n. 95 - 6,56%
45,31%
Borgo
4584
2048
44,68%
-11,60%
n. 185 - 9,04%
40,64%
Serravalle
7059
2662
37,71%
-10,63%
n. 376 - 14,13%
32,38%
Acquaviva
1331
593
44,55%
-23,30%
n. 49 - 8,26%
40,87%
Chuiesanuova
748
494
66,04%
-8,26%
n. 22 - 4,46%
63,10%
Domagnano
2302
1117
48,52%
-13,32%
n. 110 - 9,85%
43,74%
Faetano
811
489
60,30%
+6,61%
n. 24 - 4,91%
57,33%
Fiorentino
1715
900
52,48%
-9,52%
n. 61 - 6,77%
48,92%
Montegiardino
634
389
61,36%
-10,41%
n. 65 - 16,71%
51,10%
22172
10141
45,74%
-10,14%
n. 987 - 9,73%
41,28%
TOTALE
Fonte: www.elezionigiuntedicastello.sm numero 08 dicembre 2014
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TRASPARENZA
Evviva i commercianti abbasso gli evasori
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uesto governo allo sbando si spertica spesso in dichiarazioni a favore della trasparenza e della condivisione, peccato che puntualmente se ne dimentichi quando occorre trasformare le chiacchiere in fatti. Così un folto gruppo di commercianti esasperati dall’assenza di soluzioni per il loro comparto, ha deciso di abbassare le serrande e scendere in piazza durante l’ultima seduta del Consiglio Grande e Generale: inutile dire che il governo aveva promesso anche a loro incontri mai avvenuti.
E tutti insieme, oltre alla SMAC, si deve tenere alta l’attenzione sull’operato del governo: ad esempio in una delle prossime sedute del Consiglio ci sarà la seconda lettura della legge sul Piano Regolatore Generale, in cui il governo vuole eliminare la clausola di blocco alla costruzione di altri centri commerciali in territorio! Prima di costruire altri vuoti centri commerciali, ci chiediamo noi, non sarebbe più intelligente far lavorare meglio i commercianti che ancora resistono? Oppure dobbiamo lasciarli morire sperando che ne arrivino altri? A volte è difficile capire dove voglia andare questo governo improvvisato!
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è la SMAC*, percepita come un ulteriore inghippo burocratico ed operativo anziché un incentivo alla trasparenza e alla competitività. Il movimento RETE ha sempre sostenuto la validità della SMAC come strumento per la certificazione dei ricavi: è fondamentale infatti distinguere i commercianti sani, che cercano di sopravvivere onestamente con la propria attività, dalle poche mele marce che vorrebbero continuare a evadere le tasse e a beneficiare di rapporti diretti col Segretario di Stato di turno per mantenere i propri privilegi. I due problemi che però ci fanno condividere la rabbia dei commercianti, coi quali i rappresentanti di RETE si sono confrontati direttamente in piazza durante lo sciopero, sono da una parte la mancanza di confronto e l’indifferenza dei politici di cui abbiamo detto sopra, e dall’altra le questioni legate all’operatività che dev’essere garantita agli operatori. Già durante la discussione in Consiglio per la riforma fiscale, avevamo sostenuto con forza che il governo avrebbe dovuto concordare con le banche delle tariffe fisse e accessibili per la fornitura del servizio di POS per la SMAC. Se tu Stato rendi obbligatorio uno strumento, non puoi farmelo pagare 300/400 euro annui (che sostituiscono di fatto l’eliminazione della minimum tax in finanziaria). Inoltre, perchè il governo non ha attivato modalità di esecuzione della SMAC meno invasive? Non è giusto che i commercianti si facciano carico dell’improvvisazione del governo, come non è giusto continuare in questo tira e molla infinito per cui la certificazione puntuale dei ricavi non viene controllata. L’attivazione della SMAC, se fatta con ragionevolezza, contribuirà a evitare le solite guerre tra bande che finiscono per etichettare i “commercianti evasori”, i “dipendenti pubblici fannulloni” e gli “industriali perennemente esentasse”. Occorre superare queste lotte di categoria, come anche le diatribe tra commercianti della zona alta e della zona bassa del centro storico… questo non serve a nessuno. Tutti insieme dobbiamo contrastare evasione, lavoro nero, clientelismo, voto di scambio.
*I possessori della SMAC Card possono ottenere sconti sugli acquisti effettuati presso gli esercizi convenzionati e uno speciale sconto di 0,15 euro al litro sull’acquisto di carburante (-0,15 euro / litro sulla benzina Super SP e in uguale percentuale sugli altri carburanti) presso le stazioni di servizio affiliate al circuito. L’importo equivalente allo sconto cui si ha diritto, viene caricato dall’esercente sulla Card del titolare, come credito spendibile in uno dei punti vendita affiliati al programma. Fonte www.sanmarinocard.sm numero 08 dicembre 2014
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CONSIGLIO
LAVORI CONSILIARI Comunicazioni al Consiglio
T
re sono le questioni sottoposte da RETE al Consiglio Grande e Generale durante il comma comunicazioni della seduta di novembre: 1) una lettera anonima che illustrava teorie allarmanti su delegittimazione della Magistratura e soppressione di organi di informazione ritenuti fastidiosi; 2) l’ipotesi che autorizzazioni a soggetti bancari non più operativi, in particolare a Eurocommercial Bank, siano oggetto di trattativa con soggetti ucraini…domanda a cui nessuno ha risposto; 3) un appello affinché la Reggenza intercedesse presso i Presidenti delle Commissioni e i Segretari di Stato in riferimento a quanto accaduto in Commissione Esteri. In particolare in merito a una concessione di residenza in capo ad un soggetto con precedenti penali presentata alla Commissione Esteri dallo studio di Francesco Mussoni e della sua compagna Luana Bianchi (con tanto di carta intestata).
Dimissioni da Oscar
M
entre in Aula si discutono le dimissioni dal Consiglio di due Consiglieri UPR, Gian Marco
Attacco strumentale
Marcucci e Giovanni Lonfernini, indagati dal tribunale sammarinese nell’indagine Conto Mazzini, il consigliere Stefano Macina, anch’esso indagato nello stesso procedimento, si dimette solo dal suo ruolo all’interno della Commissione Affari di Giustizia, rimanendo tuttavia all’interno del Consiglio e addirittura Capogruppo del PSD. Altrettanto paradossale Claudio Felici che, poco dopo essersi dimesso dal ruolo di Segretario di Stato alle Finanze ed essere entrato a far parte della lista degli indagati, rimane comunque consigliere e viene addirittura “premiato” con una bella nomina all’interno della Commissione che tratta proprio di giustizia! Premio come miglior comparsa all’indagato Pier Marino Mularoni (UPR) che torna in aula dopo mesi di “latitanza” al grido di battaglia di “quello che ho fatto io l’hanno fatto tutti” e “se mi vogliono arrestare devono venire a prendermi in aula”. Ma il Consiglio, ahinoi, ha potuto godere solo un giorno della sua presenza dal momento che la magistratura ha dato il via ad una nuova perquisizione in un altro stabile a lui riconducibile. Si aggiudica il premio come miglior attore protagonista Marco Gatti, Segretario DC, che usa i suoi minuti di intervento per un monologo sulle proprie vicende giudiziarie (per poi lamentarsi della stampa che le riporta) e allargando le sue ombre personali a tutta la
DC. I suoi colleghi non battono ciglio, quindi evidentemente in quelle ombre si trovano a proprio agio.
Sanità, pensioni e raggiri
F
rancesco Mussoni fa sapere che forse, chissà, in qualche modo, non si sa quando, è stato fatto il documento che ripropone la Libera Professione sotto forma di Regolamento interno. In questo modo viene aggirato il risultato referendario di maggio che ha abrogato la Legge. Ora sappiamo che il Regolamento in questione è allegato alla Delibera del Comitato Esecutivo dell’ISS del 28 ottobre 2014 n.17. Ma non preoccupatevi, perché anche questa delibera, come tante altre, non la troverete mai sul sito dell’ISS visto che sembra impossibile ottenere un qualsiasi tipo di trasparenza da questo organismo, nonostante sia prevista per legge. Dopo questo incipit, si è passati a discutere gli indirizzi per il futuro Piano Sanitario. Così futuro che avrebbe dovuto essere rinnovato già dal 2011, essendo la sua valenza triennale. Alcuni elementi che RETE ha sottolineato su questo tema: 1) sempre più pensionati e sempre meno lavoratori. Questo impone una riflessione numero 08 dicembre 2014
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CONSIGLIO
immediata rispetto alla tenuta del sistema previdenziale che nelle proiezioni sui prossimi 50 anni si rivela disastroso. Il finanziamento dello Stato al fondo pensioni dei lavoratori dipendenti passa dai 5 milioni e 172 mila del 2014 a 9 milioni e 48 mila nel 2015, ma assieme al concorso per il Fondo Comune di Rischio di 3 milioni, si passa da 16 milioni e mezzo a 26 milioni e mezzo! 2) Emerge per la prima volta che i tumori sono prima causa di morte a San Marino. La cittadinanza era già allarmata su questo tema, tanto che ci fu un’istanza d’arengo promossa anche dal Comitato Ambiente e Salute di Acquaviva (risalente all’8 aprile 2012) in merito all’opportunità di promuovere studi epidemiologici per capire se possano esistere collegamenti tra inquinamento del territorio (vista anche la vicinanza in ogni castello tra aree residenziali ed aree industriali) e
salute. Purtroppo l’Istanza fu bocciata. Lo stesso tema fu portato in aula nella finanziaria di dicembre 2013 da RETE, che chiese tramite un emendamento l’aggiornamento del Registro Tumori con dati epidemiologici da realizzare sul territorio. Anche in questo caso l’emendamento fu bocciato.
San Marino – Libia una faccia una razza
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on si capisce infine il rapporto sanitario con la Libia, che torna alla cronaca a seguito del video in cui si parla di voto di scambio che riguarderebbe proprio il consolato libico. Alla persona che pare interessata al consolato, pare corrisponda tale Gianluigi Carrirolo, che accompagnò l’ex direttore generale Pasini nel 2011 proprio in Libia assieme all’ex Segretario sanità Podeschi. Scopo ufficiale
fu quello di assistere i feriti della guerra civile in Libia, che nel 2011 arrivarono nel nostro ospedale per essere operati e assistiti attraverso l’attivazione di aiuti umanitari nel periodo di guerra. Eppure questo rapporto sanitario con la Libia non si ferma al 2011. Infatti è molto più recente (del 13 gennaio 2014) una Delibera del Comitato Esecutivo ISS, firmata da Pasini, Venturini e Manzaroli, che proprio attraverso la legge sulle Libere professioni (poco dopo abrogata) assicura le competenze sammarinesi per la stipula di una Memorandum d’Intesa con il Consorzio BIC SCARL di Milano, il quale, si legge sulla delibera ha attivato un contratto con la Commissione Sanitaria della città di Zentan (LIBIA) per il ricovero di pazienti libici dando attuazione ad un preciso Protocollo Triage Clinico Pazienti Libici. Ma se si tratta di aiuti umanitari, perché questa Delibera è stata inserita tra quelle secretate della Segreteria alla Sanità? In effetti, il Consorzio milanese BIC SCARL, pare occuparsi di tutto tranne che di sanità: la composizione dei soci è tutta incentrata nei settori delle costruzioni, manutenzione, impianti, energia, urbanistica…però nella sua presentazione vediamo che è associato al WTC (World Trade Center) di San Marino (che Mussoni conosce bene) e alla Compagnia delle Opere Romagna. Nella base sociale pubblicata nella loro presentazione risulta anche la SMS Costruzioni generali spa Perché l’ISS, attraverso il Comitato Esecutivo, e rappresentata da Mussoni, ha bisogno di stringere un accordo sanitario e umanitario con un consorzio milanese che non si occupa di sanità, ma si occupa di creare legami con ditte costruttrici, e che è associato al WTC, di cui Mussoni è in qualche modo rappresentante? E cosa c’entra Carrirolo con la sanità in Libia?
RETE è uno strumento, usatelo!
I file audio degli interventi dei Consiglieri sono disponibili sul nostro sito.
Steve Adams
www.movimentorete.org sezione LAVORI CONSILIARI numero 08 dicembre 2014
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DIRITTI CIVILI
DI QUALUNQUE GENERE Eteronormatività e legami biologici
La famiglia si riduce solo a questo? di Michele Pazzini
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n genere non guardo molta televisione, e se lo faccio, guardo la pubblicità. In mezzo ai soliti stereotipi di mogli fanatiche dello shopping on-line e di mariti che passano dalla maschia guida di una 4X4 alla totale incapacità di curarsi da soli un’emicrania, di recente mi ha colpito uno spot di Vodafone in cui viene mostrata una donna in sala parto. La raggiunge un’altra donna e condividono la gioia di quel loro momento. Chi sarà mai questa seconda donna? La sorella? Una cugina o un’amica? No, è la compagna nonché madre a sua volta del bambino appena nato. Tralasciando le ordinarie questioni sollevate dalle consuete associazioni integral-fondamentaliste e la polemica su uno spot che è sparito nel giro di qualche giorno, è sul messaggio recitato dal testimonial Fabio Volo che mi voglio soffermare: “Bisogna avere pazienza, ci vuole tempo, dobbiamo fare un passo alla volta. Ma magari invece no. Magari invece è arrivata l’ora di avere coraggio. Del resto noi, non siamo fatti per aspettare”. Lui si riferisce alla rete 4G “ma magari invece no”, magari, invece, parla di diritti.
illimitate inseminazioni! Chi si affida a queste organizzazioni, può essere donatore solo per cinque donne. E anche se non sarà mai legalmente il padre giuridico del bambino, sarà conosciuto al figlio, restando una figura di riferimento nella fase evolutiva e legato al minore anche per tutta la vita, non per forza come padre ma come amico, per esempio. Le responsabilità del donatore quindi aumentano, perché queste organizzazioni chiedono alla madre di informare il donatore se diviene il padre biologico di un bambino o di una bambina o, perché no, di una coppia di gemelli. Anche le disposizioni economiche differiscono dalle comuni criobanche: ai donatori non viene pagata la prestazione “erogazione di materiale biologico” ma vengono rimborsate le spese vive – di trasferta o di assenza dal lavoro – e questo perché il fine ultimo della donazione consiste solo nel facilitare una famiglia a procreare.
neonato. La modifica al diritto di famiglia indica che il cambiamento sociale è stato riconosciuto e che era necessaria una nuova definizione dei diritti del minore. Secondo la legge della California – che ha finalmente compreso il maggiore sostegno che può provenire da tutti i membri della famiglia allargata – un maggior numero di genitori tutela il minore in situazioni difficili.
Questa revisione schioda finalmente le tutele previste per la sola famiglia monogama/ mononucleare e le elargisce anche a tutte le altre. Come mai? Perché l’amministrazione si è tolta i bendaggi oculari e ha constatato che quel modello di famiglia spesso non trova corrispondenza nella realtà. Le famiglie differenti da quell’unico modello tradizionale – così esaltato dai conservatori di destra ma anche di sinistra, sia da papi intransigenti che da quelli che si vendono per buoni – sono sempre di più. Lo smantellamento della famiglia eterogenitoriale, consanguinea e Esperienze reali come queste dimostrano monogama, è in atto da ben prima degli anni come né la famiglia né la genitorialità ’80! Questo registra il bisogno di cercare possano essere ridotte solamente soluzioni diverse da quelle decretate fino al legame di sangue e al modello ad oggi, non più in grado di rispondere alle eteronormativo. Questo però accade in una esigenze contemporanee. situazione dove i gruppi di pressione lavorano Ma il diritto di famiglia, così con la politica sin dai ‘70 (per capirci, come regolato in diversi paesi da la California ha avuto Harvey Milk, mica amministrazioni scarsamente erudite, Scalfarotto e Vendola!) influenzando quelle riguarda esclusivamente la coppia etero dirigenze attente nel comprendere i bisogni con vincolo biologico e matrimoniale. degli abitanti gay di San Francisco ma anche Di queste coppie viene sancita la normalità, delle donne, etero e lesbiche, che decidono di divenire madri da sole, per scelta. Circa un mentre delle altre viene edificata la stranezza condita dalla superstizione (dal sapor anno fa il codice californiano della famiglia barbarico e remoto) di essere un preciso e è stato parzialmente modificato: un decreto studiato attacco alla famiglia tradizionale. Chi governativo stabilisce ora la possibilità di è che ci rimette in tutto questo? iscrivere tre o più genitori nei documenti del
Allora mi sono messo alla ricerca. E ho scoperto che in California, dal 1982, c’è un’organizzazione nominata “The Sperm Bank” tutta gestita da donne lesbiche e ad esse dedicata per la riproduzione. Due sono gli aspetti particolari di questa banca: il primo è che, insieme a “Rainbow Flag Health Services” (un’altra organizzazione sorta nel 1995, sempre made in USA) è la sola che accetta e cerca donatori omo/ bisessuali; secondo, diversamente dalle solite banche del seme basate sul profitto, fornisce l’identità dei donatori. Infatti, sia la Sperm che la Rainbow, basano la loro attività su quello che ritengono uno dei diritti fondamentali del nascituro: sapere tutto sulle proprie origini. Altro che donatori anonimi il cui sperma congelato viene riutilizzato per numero 08 dicembre 2014
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ATTUALITÀ E CULTURA
SPAZIO CULTURA Intervista a
Carlo Lucarelli
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a bambino sognava di diventare un cowboy, un soldato, un attore. In seguito ha capito che quello che veramente lo appassionava era raccontare storie e far prendere vita a questi personaggi. Carlo Lucarelli - scrittore, giornalista, conduttore televisivo, regista e sceneggiatore – parla di San Marino da sammarinese, affezionato com’è alla Repubblica in cui ha trascorso gran parte della sua infanzia, tra le viuzze del centro storico che conosce a memoria e in cui si divertiva a correre, giocare e fare scherzi ai turisti insieme agli amici. Proprio nel giardino di casa del suo patrigno, di fronte alla Pieve, ha cominciato a scrivere storie.
“Adesso” e vari disegnatori hanno accettato di buon grado di prendere parte all’iniziativa. La cosa interessante è che hanno disegnato illustrazioni che non partivano dal mio racconto, bensì dall’idea del “mantello di carta” e alla fine, come per magia, ne è nato un libretto bellissimo in cui disegni e parole rendono splendidamente lo spirito del progetto. Tornando al suo mestiere di scrittore e giornalista, qual è a suo avviso la più grave mancanza del mondo dell’informazione e della cultura?
L’indipendenza. Quando leggi un giornale ti chiedi immediatamente da che parte stia, puoi leggerlo perché magari sta dalla tua parte e la proprietà difende i tuoi interessi.
Lo stesso vale per la televisione: bisogna sempre condurre i programmi in un certo modo, altrimenti non te li fanno fare; se proponi una fiction e devi cercare fondi magari ti ritrovi a prediligere un argomento che pensi vada di moda o che sia il preferito dal tuo committente o datore di lavoro. La mancanza di indipendenza si avverte meno nella letteratura ma è un vero problema negli ambiti che coinvolgono maggiormente il pubblico, come il il cinema, la tv e il giornalismo. Sarebbe veramente importante essere liberi di fare una cosa perché credi che sia quella più giusta da fare, senza crearsi autocensure o dover subire le censure di altri. Bisognerebbe avere la possibilità di realizzare l’idea più bella che ti viene in mente e non una sua brutta copia.
“È difficile spiegare quale sia la percezione di San Marino dall’esterno” ci ha spiegato Lucarelli, “fino a qualche tempo fa era considerato uno strano luogo, romantico, a metà strada tra Disneyland e Montecarlo. Un bel giochino da andare a visitare e di cui solo in seguito si scopriva il vero cuore, l’indipendenza, l’unicità di trovarsi all’estero pur essendo geograficamente in Italia. In tempi più recenti si è fatta strada una nuova percezione, di un paese con alcune ombre. Spesso chi fa il mio mestiere si trova, purtroppo, a nominare San Marino per questioni un pò bruttine”. Parliamo dell’ultimo progetto editoriale “il mantello di carta”. Di cosa si tratta e come è nata la collaborazione con la Fondazione Maruzza?
“La collaborazione è nata su sollecitazione del mio amico Omar Leone, responsabile del coordinamento delle Associazioni Maruzza presenti in Italia che si occupano di una cosa terribile ma al tempo stesso meravigliosa: l’assistenza a bambini gravemente malati che non possono più essere curati e alle loro famiglie. L’idea di Omar era quella di realizzare un racconto e abbinarlo a una serie di illustrazioni, per dare vita a un libro che autofinanziasse il nobile progetto di migliorare la qualità della vita dei bambini malati attraverso le cure palliative. Così, insieme ad un’amica che si intende di letteratura per bambini, ho scritto il racconto
Il titolo, il Mantello di Carta, ha un significato profondo ed evocativo per parlare e far parlare in maniera diversa del tema delle cure palliative per i bambini gravemente malati. L’etimologia della parola “palliativo” deriva infatti da pallium, manto o mantello, che cinge il corpo di chi lo indossa, così come le cure palliative proteggono e abbracciano il malato dando risposte adeguate ai suoi bisogni. La carta invece rappresenta la materia dalla quale tutte le opere artistiche hanno origine, che siano esse fumetti, dipinti, sculture, mosaici, il supporto su cui ogni progetto prende vita; il simbolo di una speranza per affrontare strategicamente il domani. Grazie alla generosità degli artisti che hanno voluto contribuire alla creazione di questo libro, ci auspichiamo che il Mantello di Carta riesca a sensibilizzare sull’importanza delle cure palliative e dare sempre più voce ai bambini malati e alle loro famiglie. www.mantellodicarta.it numero 08 dicembre 2014
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ESTERO
FLASH DAL MONDO Schiavi moderni
Qatar sono una delle principali destinazioni per uomini e donne provenienti da Africa e Asia, attirati con la promessa di impieghi ben pagati e poi sfruttati come lavoratori domestici o nell’industria delle costruzioni. I paesi che fanno di più per contrastare il fenomeno sono Olanda, Svezia, Stati Uniti, Australia, Svizzera, Irlanda, Norvegia, Gran Bretagna, Georgia e Austria. In Europa sono circa 566 mila le persone sottoposte a forme di schiavitù, come gli immigrati clandestini in Irlanda che coltivano cannabis o coloro che sono costretti ad elemosinare in Francia.
in nome del consumismo
S
ono circa 35,8 milioni le persone nel mondo che vivono in condizioni di schiavitù, costrette da padroni senza scrupoli a svolgere i lavori più duri, ma anche a prostituirsi e combattere guerre. Secondo il rapporto Global Slavery Index (GSI) del 2014, che confronta i dati di 167 paesi, la schiavitù moderna contribuisce alla produzione di almeno 122 beni in 58 paesi. “Si pensa che la schiavitù appartenga al passato o che esista solo nei paesi devastati da guerre e povertà, ma la è ancora una drammatica realtà” ha detto il presidente dell’organizzazione, Andrew Forrest. La moderna schiavitù include anche pratiche assimilabili, come lo strozzinaggio, i matrimoni forzati, lo sfruttamento dei bambini, il traffico di esseri umani e i lavori forzati. Secondo l’International Labour Organization (ILO), i profitti derivanti da questi lavori forzati sono di circa 150 miliardi di dollari ogni anno. “Dai pescatori thailandesi che pescano a strascico ai bambini congolesi che cercano diamanti, dai bambini uzbeki che raccolgono il cotone alle ragazze indiane che cuciono i palloni da calcio, è il loro lavoro forzato ciò che noi consumiamo”, si legge nel documento. La nazione peggiore rimane la Mauritania, dove la riduzione in schiavitù dei mori musulmani da parte degli arabi berberi
Giro del mondo delle università
è parte integrante della società. Al secondo posto figura l’Uzbekistan, dove ogni autunno le autorità costringono oltre un milione di persone, inclusi i bambini, a raccogliere il cotone. In Medio Oriente, paesi come il
1.
“Il traffico legato allo sfruttamento sessuale rappresenta oltre il 70% delle vittime identificate, mentre il traffico di manodopera solo il 19%. Il più alto numero di schiavi moderni, circa 14,2 milioni, si trova in India, mentre in Africa le situazioni più critiche si segnalano nei paesi del centro del continente e in Somalia, dove i bambini vengono costretti a fare i soldati o a lavorare in miniere illegali e pericolosissime. La Nigeria è la principale fonte per il traffico di esseri umani in Europa, con il rapporto che cita il caso di una donna intrappolata in un giro di strozzinaggio legato alla prostituzione in Italia. “Questi dati” conclude il rapporto “dimostrano che la moderna schiavitù esiste in ogni paese. Siamo tutti responsabili delle forme in cui si manifesta la moderna schiavitù e della miseria disperata in cui spinge i nostri fratelli”. (Askanews.it)
Parigi
P
2. Melbourne arigi: il sogno. Melbourne, qualità di vita. Londra, cosmopolitismo e 3. Londra buone opportunità di lavoro. Sono queste le città migliori del mondo per gli 4. Sydney studenti, quelle in cui vivono più felici o dove vorrebbero studiare. Il podio, conquistato 5. Hong Kong grazie a un ventaglio di buone università, alla qualità della comunità studentesca, alla 6. Boston vivibilità, è frutto dell’elaborazione annuale di Qs, l’istituto di ricerca inglese responsabile 7. Tokyo del QS World University Rankings, la classifica delle migliori università al mondo. Ben 8. Montreal Sowter, responsabile della divisione ricerca di QS, ha così commentato: «L’esperienza 9. Toronto universitaria è intrinsecamente influenzata dal luogo in cui si svolge e questo è 10. Seul particolarmente vero e importante per gli studenti internazionali». www.corriere.it Ecco la classifica 2014: numero 08 dicembre 2014
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ASSOCIAZIONI
SPAZIO DELLE ASSOCIAZIONI Un mondo di auguri equi e solidali
L’
Associazione “Unsolomondo” è impegnata nella diffusione del commercio equo e solidale a San Marino da più di 10 anni. Il Commercio Equo e Solidale è uno sprone a pensare il “semplice” gesto quotidiano del “fare la spesa” come una scelta consapevole che non coinvolge solo chi la fa, ma ha ripercussioni sugli equilibri economici mondiali; promuove inoltre, da sempre, un’economia “altra” capace di stabilire rapporti diretti con i produttori del sud del mondo senza ricorrere ad intermediari, corrispondendo direttamente a essi un prezzo equo in relazione alle loro esigenze e promuovendo un processo produttivo nel rispetto della dignità umana e dell’ambiente. Comprare i prodotti del Commercio Equo e Solidale rientra quindi nella scelta di vivere uno stile di vita quotidiano in grado di garantire equità e solidarietà. A San Marino, Unsolomondo gestisce in maniera volontaristica una bottega a Domagnano, in Via XXV marzo n.9 (di fianco alla Pitagora). La bottega è aperta dal lunedì al sabato (eccetto il mercoledì) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00. Se questo Natale vuoi fare un omaggio ai tuoi cari rispettando i diritti dei lavoratori del sud del mondo, onorando le vittime della mafia e contribuendo a dar vita ad un’economia sana e rispettosa, perché non pensare a prodotti Equosolidali?
Per informazioni puoi dare un’occhiata al sito internet di Unsolomondo
www.unsolomondo.net oppure chiamare il
366.5393115 o inviare una e-mail a
unsolomondo@gmail.com numero 08 dicembre 2014
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Liberi pensieri
“Ossessione securitaria e razzismo sono due facce della stessa medaglia dai lettori e vanno sconfitte attraverso gli strumenti del diritto e della politica. In merito alla rubrica “Flash dal mondo”, Noi, attivisti, rappresentanti di in cui era presente l’interessante associazioni di migranti, famiglie articolo Proteggere le persone non i dei nuovi desaparecidos, giuristi ed confini, vorrei segnalare alla vostra esponenti della società civile riteniamo cortese attenzione l’iniziativa del intollerabile tutto ciò. Per questo Comitato Giustizia per i nuovi ci rivolgiamo ai governi, all’Unione desaparecidos, costituitosi a Roma Europea, agli organismi internazionali, lo scorso settembre: il termine ai movimenti, alle organizzazioni nondesaparecido, associato alla tragedia governative e a tutti coloro che hanno a che si consumò in Argentina negli cuore la dignità e i diritti delle persone. anni della dittatura, è stato infatti Lo facciamo all’apertura del semestre esteso alle persone scomparse durante italiano di Presidenza dell’Unione le migrazioni nel Mediterraneo. Il Europea perché crediamo che il collegamento ideale tra la tragedia rispetto e la tutela dei diritti umani, dei desaparecidos sudamericani che dovrebbero essere il fondamento e i morti nel Mediterraneo è stato del progetto europeo, debbano essere formalizzato all’inizio della scorsa estate costantemente riaffermati e difesi”. con la presentazione di un appello al All’indomani dell’assemblea romana Tribunale dei popoli (noto anche come si è decisa la costituzione dei seguenti Tribunale Russel) affinché venga aperta gruppi di lavoro: un’indagine sulle vittime del mare, sul cui numero esistono solo delle stime: si Gruppo Tribunale, con la finalità di parla di ventimila morti dalla metà degli avviare la preparazione delle iniziative giuridiche a partire dalla preannunciata anni Novanta a oggi. sessione speciale del Tribunale Russel; Uno dei promotori di questo appello Gruppo Raccolta Dati/Storie, con è Enrico Calamai, l’ex viceconsole funzione istruttoria; italiano a Buenos Aires che negli anni della dittatura militare salvò la Gruppo comunicazione, Advocacy vita a centinaia di oppositori italoe Reti, per sensibilizzare sui nuovi argentini fornendo loro i documenti desaparecidos e diffondere la campagna per espatriare. Secondo Calamai e attraverso la creazione di un blog, gli altri promotori dell’appello, le l’individuazione di eventi, contatti con la morti nel Mediterraneo – così come stamp e con realtà transnazionali affini; quelle causate dalla dittatura militare Segreteria, per la gestione unificata argentina - hanno dei responsabili che dell’account nuovi desaparecidos@ devono essere individuati e perseguiti. gmail.com, dove sono affluite le Vanno ricercati all’interno delle adesioni e dove gli aderenti potranno istituzioni europee e nei governi degli continuare ad inviare informazioni o Stati che hanno fatto poco o nulla per commenti sulla campagna in generale. garantire alle persone titolari del diritto Nel ringraziarvi per il vostro lavoro, invio d’asilo di raggiungere in sicurezza in un cordiale saluto da Faetano Paesi democratici. E in questo modo Daniele Baldisserri hanno violato il diritto internazionale.
Direttrice
Anno I - mensile Numero 08 Dicembre 2014 Marianna Bucci
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