Programma 2012 provvisorio

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INDICE Movimento RETE: chi siamo Perché in Politica Da che condizioni partiamo Adesione al movimento

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PROGRAMMA Trasparenza delle attività politiche e delle persone Servizi e giustizia sociali Lavoro Eco-sostenibilità Pubblica Amministrazione Industria Artigianato e Agricoltura Ambiente e politiche eco-economiche / Limitazione degli sprechi Smaltimento dei rifiuti Qualità della vita Scuola Trasporti e Viabilità Politiche giovanili Pari opportunità Laicità dello Stato

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In elaborazione: Legalità, Economia, Settore bancario, Commercio e Turismo, Pensioni, Sanità, Informazione, Disabilità, Europa…

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MOVIMENTO RETE: CHI SIAMO RETE è composta da liber* cittadin* che non hanno avuto ruoli istituzionali in passato e, tra i/le fondatori/ici, annovera divers* rappresentanti di associazioni e movimenti sammarinesi che si sono contraddistint* per la tutela del bene comune. Nasce in seguito alla richiesta di cambiamento che la società sammarinese ha manifestato in più occasioni. Vuole dare voce al paese a partire dalle forze autonome che subiscono gli errori di trent’anni di politica miope e/o collusa, e rispondere in tempi brevi ai problemi irrisolti e irrisolvibili dalle stesse persone che li hanno causati. E' aperta alle proposte provenienti dalla cittadinanza, perché vuole essere un raccoglitore della cittadinanza stessa. Il suo programma, che si incentra sui pilastri esplicitati dal suo nome (Rinnovamento, Equità, Trasparenza, Eco-sostenibilità), dovrà essere completato da tutt* i/le cittadin* e i/le residenti che vorranno contribuire. La popolazione sammarinese ha in più occasioni manifestato sensibilità verso tematiche che per i politici attuali sono tabù; questa distanza tra popolazione e dirigenti del paese (troppo a lungo adagiati nei palazzi del potere, tanto da aver intessuto legami ed amicizie con ogni potentato in grado di influenzarli), manifesta una crisi di rappresentanza, ovvero di democrazia. La crisi finanziaria ora elimina ogni possibilità di tutelare i propri redditi. In assenza di un valido sistema di tutele sociali universali, qualsiasi rapporto di lavoro in Repubblica si impoverisce. Tutto questo, si inserisce in un ben più grave contesto di crisi internazionale del libero mercato, che il Nobel all’economia Krugman ha definito “socialismo al limone: le perdite sono dei contribuenti e i profitti sono degli investitori privati”: i continui salvataggi di banche private - le stesse in cui tant* consiglier* hanno partecipazioni societarie- con soldi pubblici, sono lì a dimostrarlo. I/le cittadin* sammarinesi, per la grande maggioranza lavoratori/ici dipendenti, sono da decenni governat* da una élite composta da dirigenti di pubblica amministrazione o liberi professionisti, distanti dai loro problemi, incapaci di economizzare, succubi delle pressioni dei potentati che rappresentano, spesso con conflitti d'interesse insopportabili. Il clientelismo, il voto di scambio, le cordate di potere, il nepotismo hanno soppresso ogni spazio di azione democratica. Siamo in emergenza di democrazia! L’auto-perpetuarsi di questa classe politica nonostante gli insuccessi e i fallimenti, ha condotto ad una gestione di tipo “emergenziale”, che non persegue piani d'azione a lungo termine ma si limita a fronteggiare i problemi immediati. Ha reso talmente complesse le leggi e le norme, che dovrebbero garantire una “uguaglianza di fronte alla legge”, da risultare incomprensibili al/la semplice cittadin*. Come si può chiedere il rispetto a leggi complesse e contraddittorie che la cittadinanza non riesce a comprendere? È inderogabile un’estrema semplificazione normativa, affinché ognun* possa conoscere chiaramente ed in maniera univoca i suoi diritti e doveri. Tale semplificazione garantirà anche l'attrazione di nuovi capitali. RETE presenta un programma costituito di piccoli passi immediatamente realizzabili, che elenca i problemi urgenti avvertiti dalla gente comune e ne indica possibili soluzioni, ma inoltre disegna anche l’idea a lungo termine di una San Marino alternativa a quella degli affaristi, del voto di scambio, delle collusioni torbide, dell’uno contro tutti, della creazione di ricchezza attraverso frode fiscale, evasione... 4


Potremmo riassumere il principio cardine della nostra azione nell'eliminazione di ogni intervento a pioggia e ogni complicazione normativa e/o procedurale, distorsioni burocratiche di un modo di gestire lo Stato che avvantaggiano solo chi non ne avrebbe titolo a discapito di chi invece l’avrebbe. Le regole procedurali e di accesso al movimento RETE, e le persone che lo compongono, sono intese a tutela e garanzia della massima trasparenza dell’operato consigliare.

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PERCHÉ IN POLITICA Come può la società cambiare rotta se a tenere il timone sono gli stessi produttori di un “sistema” che risponde solo ai loro interessi? Forze politiche che dall’opposizione si ergono a tutrici del bene comune e delle istanze popolari, una volta al potere scendono ad ogni tipo di compromesso pur di rimanerci, seguendo il principio che per cambiare qualcosa si debba stare al governo, comunque e a fianco di chiunque. Non è così: il “sistema” fagocita, e con i responsabili di un disastro non ci si può in alcun modo alleare. È indispensabile proporre un’idea di paese complessiva, che non risponda solo alle contingenze che si presentano ma che profili un obiettivo da perseguire, un progetto di paese che ci faccia uscire dalle torbide condizioni in cui l’attuale guida politica ci ha ficcati. Se non è il benessere dei/le cittadin* a guidare l'operato delle istituzioni, ma le logiche e i ricatti tra partiti, che senso ha questa politica? Se l’unico scopo dei partiti è lasciare all’opposizione gli/le avversar*, cosa ci può essere di favorevole per la cittadinanza? Alla latitanza dei governi degli ultimi decenni rispetto a temi sociali di cui la popolazione sente il bisogno (stato sociale universale, tutela dei redditi dall’inflazione, difesa dell’ambiente, diritti di cittadinanza) non può porre fine una diversa collocazione delle stesse persone nei due schieramenti: da una parte o dall’altra, chi è stat* responsabile dei mali del paese lo resta. E’ inutile sperare in un cambiamento se non si “mandano a casa” queste persone! Le elezioni sammarinesi non lasciano alla popolazione la possibilità di alcuna scelta: da una parte come dall'altra a farla da padroni sono i/le responsabili più insopportabili dei disagi di cui soffre il paese. Se l'unica scelta che può fare l’elettore/ice è fra una coalizione responsabile del dissesto attuale, e un’altra ugualmente responsabile, non ha alcun senso recarsi alle urne. RETE vuole essere anche un nuovo stimolo di riavvicinamento al voto per coloro che altrimenti diserterebbero le urne. È giunto il tempo di dare al paese una reale possibilità di svolta, escludendo dall’accesso a RETE tutte le forze e tutti i personaggi politici che in passato hanno avuto ruoli nella gestione disastrosa del paese. Anche escludendo consapevolmente chi in passato, pur avendo ricoperto ruoli politici, non è mai sceso a compromessi: ci pare che in questa fase storica il segnale di discontinuità sia preferibile ad ogni “mezza via”. Il momento per imprimere una svolta radicale al governo di San Marino è “adesso”: non possiamo aspettare di essere condotti ancora più in fondo dalle stesse persone per un’altra legislatura. Di fronte alle continue riproposizioni del vecchio sotto mentite spoglie, un vecchio che ha intessuto legami di interesse con ogni blocco di potere del paese, la popolazione non può e non deve restare inerte. Serve più che mai una nuova area politica giovane, volenterosa, carica di idee e visioni complessive per la nostra società, libera dai vecchi uomini e dalle vecchie donne, dai vecchi modi e dalle vecchie pratiche poco trasparenti, distanti dai bisogni reali della gente.

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DA CHE CONDIZIONI PARTIAMO San Marino è un piccolo Stato che affonda le radici nell’“occidente del mondo”, cioè quel luogo che riconosce come minimo comune denominatore i valori fondanti di “democrazia”, “capitalismo”, “liberismo”, “libero mercato”. Una società che, assieme ai valori appena elencati, si avvia alla fase di smantellamento. In questo panorama internazionale ogni stato può sopravvivere solo se in possesso di “armi” idonee: un forte sistema bancario-finanziario, una burocrazia snella, una produzione di ricchezza in grado di competere a livello mondiale. San Marino, per via delle sue dimensioni, non è in grado di affrontare questa sfida. Per via della sua superficie e delle sue peculiarità (come l’assenza di un apparato militare) San Marino ha intrapreso strade alternative alla diretta competizione con colossi come USA, Germania o la più vicina Italia. La classe politica che ci ha governato negli ultimi trent’anni ha diretto il paese verso una china che ora presenta tutte le sue falle: l'attrazione di capitali dall’estero grazie all’economicità e la burocrazia snella. Fin qui, fino al differenziale fiscale pensato per agevolare i nostri scambi e l’attrazione di capitali in Repubblica, niente di male: sono diversi i paesi, anche in area Euro, con fiscalità ancor più leggera di quella sammarinese. Il problema è giunto successivamente, quando il benessere pervenuto in Repubblica a causa di queste misure si è scontrato con l’arretratezza culturale e politica di chi lo avrebbe dovuto governare nell’interesse del bene comune. La politica che ne è seguita è riassumibile in questo: attrazione di sempre maggiori quantità di capitali anche sfruttando deliberatamente le maglie che la legislazione italiana offriva, attraverso l’utilizzo indiscriminato dell’anonimato societario, del segreto bancario, della depenalizzazione dei reati di evasione fiscale, truffa e falso in bilancio. In questo modo la quantità di denaro entrato in Repubblica è moltiplicata, ma la provenienza di questi capitali, che nessuno ha controllato, è divenuta oscura, tanto da insospettire la comunità internazionale. Siamo in breve tempo divenuti la “lavatrice” degli illeciti d’oltre confine, il posto in cui occultare ricchezze la cui provenienza non è possibile denunciare altrove, un porto franco per associazioni malavitose in cerca perenne di isole in cui poter reinvestire – nell’edilizia, in conti correnti sicuri, in società che garantivano l’anonimato – i propri proventi illeciti. Nel frattempo si è zittita la popolazione attraverso una pratica di concessioni di piccoli favori, redistribuzione clientelare della ricchezza, infornate pre-elettorali in pubblica amministrazione in cambio del voto, concessioni edilizie ecc. Si è insomma resa “complice” la popolazione di un sistema che lasciava le briciole ai/le cittadin*, qualche regalo agli amici, e il grosso del bottino a pochi amministratori, costruttori, notai a capo del sistema. Queste modalità di redistribuzione controllata della ricchezza, assieme alla decisione di puntare tutto sull’attrazione di capitali di qualsiasi provenienza, ha avuto due conseguenze deleterie per la democrazia. La prima è che il sistema produttivo di San Marino non si è rinnovato, e ci si ritrova con aziende fuori dal mercato. Perché? Perché puntando a tenere in piedi il sistema con i soldi che entravano dalla tassazione sui traffici finanziari, si è finiti per considerare i rimanenti settori come un bacino di “posti di lavoro”. Per evitare licenziamenti e disoccupazione, quindi malcontento diffuso, non si è preteso che le aziende si riconvertissero o rinnovassero per poter beneficiare di sussidi pubblici: si è deciso di fornire a tutt*, indiscriminatamente, sussidi e defiscalizzazioni. Il differenziale fiscale, che doveva garantire la competitività delle aziende - assieme a norme chiare oramai perdute - non è più bastato, e si è iniziata una corsa al ribasso per 7


competere unicamente sul taglio dei costi. Così ora ci sono aziende che pagano le materie prime, ad esempio la fornitura del gas, a un costo minore di quanto le paghi lo Stato, incidendo in tal modo sul buco di bilancio delle Aziende Pubbliche. Vi sono aziende che non pagano alcun contributo, oppure attività che pagano le tasse in base a dichiarazioni dei redditi mai verificate, contravvenendo all’articolo 13 della nostra Carta dei Diritti, ove si afferma che “Tutti i cittadini hanno l'obbligo di essere fedeli alle leggi ed alle istituzioni della Repubblica, di partecipare alla sua difesa, e di concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.. Siamo figl* di una “economia di Stato” o “del sussidio”, con attività che senza sostegno statale sarebbero già chiuse perché fuori mercato da anni. La seconda conseguenza è l’aver favorito una cittadinanza poco attenta alla legalità: è come se oramai gli accordi sottobanco, l’elemosina di favori, facessero parte della nostra antropologia. In un paese dove puoi arricchirti succhiando soldi allo Stato (specie quando tra i dirigenti ci sono “amici”); in cui paghi le tasse anche non in base alla tua reale capacità di contribuzione; in cui anche la politica, nascosta dietro la concessione di licenze per società anonime, non è tenuta a pubblicare i patrimoni delle singole persone politiche; in cui l’ostentazione della ricchezza di alcuni personaggi - le cui dichiarazioni dei redditi danno adito a legittimi sospetti – oltrepassa la soglia dell'indecenza, la popolazione ha finito per intendere la convivenza civile come un modo per arricchirsi alle spalle del prossimo, come un ambiente in cui “non devi essere nemic* di chi comanda” per riceverne favori, affinché “chiudano un occhio” quando serve. È così che i/le sammarinesi sono finit* con il condannare chi, dall’esterno, ci chiede trasparenza e legalità, piuttosto che esser loro grat* perché ci esortano ad essere politicamente ed economicamente trasparenti, unico modo per evitare sanzioni internazionali e una deriva dell’intero sistema nelle maglie della malavita organizzata che sui principi di segretezza, riciclaggio, facilità di reinvestimento di somme di denaro di incerta provenienza, basano la loro forza. Per rispondere a questa situazione, RETE prospetta per il paese una svolta a 180 gradi. Convint* che il paese, non possa competere con superpotenze economiche, politiche e militari, e che non si possa arricchire sottraendo agli stati limitrofi denaro non dichiarato, promuoveremo una riconversione dell’intero sistema San Marino che punti a garantire benessere attraverso specifici campi d'applicazione debitamente individuati in questo programma, non lesivi della sovranità degli stati limitrofi e orientati al futuro, per diventare paese pilota di quella riconversione dell’intero sistema non solo produttivo, ma capitalistico, che la società occidentale nel suo insieme richiede a gran voce, non tanto per mantenere il benessere attuale, ma per sopravvivere. La tecnica, la tecnologia, la ricerca scientifica saranno le sole armi che a livello mondiale potranno scongiurare la distruzione del pianeta a cui sta conducendo un sistema capitalistico e del libero mercato privo di regole, come quello neo-liberista attuale. San Marino può diventare un progetto pilota di riconversione del sistema produttivo e sociale in direzione di un’autosufficienza eco-sostenibile. In questa direzione e con queste precisazioni preliminari, è possibile dare ad ogni singolo punto del nostro programma, inserito in un disegno complessivo di società alternativa, il suo preciso valore.

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ADESIONE AL MOVIMENTO L’adesione al movimento RETE è aperta a tutt*. Per aderire è sufficiente versare la quota d’iscrizione e sostegno al movimento fissata, per i/le sostenitori/ici, in €50,00 per il primo anno di iscrizione, e in €25,00 per tutti gli anni successivi; per i/le simpatizzanti la quota annuale è di €10,00. I/le cittadin* non sammarinesi e non residenti in Repubblica, possono aderire come “simpatizzanti”, potendo così sostenere e promuovere le posizioni di RETE al di fuori dei confini. Candidatura per il movimento Chi, tra i/le sostenitori/ici, volesse candidarsi alle elezioni, dovrà presentare al consiglio direttivo del movimento, unitamente ad una copia conforme e aggiornata del certificato di carichi pendenti e buona condotta, apposito curriculum vitae in cui dovranno essere indicati: dati anagrafici, titoli di studio con votazioni, esperienze di attivismo e politiche pregresse, professione e altri riferimenti facoltativi. Assieme al C.V. dovranno essere allegate le seguenti dichiarazioni autografe: 1) di non essere mai incappat* in denunce o condanne per bancarotta fraudolenta e ogni sorta di reato finanziario; 2) di non aver mai collaborato con personaggi legati alla malavita organizzata né mai aver aggirato le norme vigenti in campo finanziario e tributario; 3) di non essere in possesso di tessere di alcun partito, lista civica o movimento politico ad esclusione di RETE; Dovranno inoltre essere sottoscritti gli appositi moduli attestanti l’impegno, di cui l’aspirante candidat* si fa carico, relativi ai seguenti punti: impegnativa a dimettersi sia dal movimento che da ogni carica, interna o esterna al movimento, nel caso in cui sopravvenissero eventuali incompatibilità rispetto alla linea politica e ai principi di base, nel caso di denunce per reati finanziari, legati alla corruzione, collusione o a qualsiasi sorta di reato che danneggi il pubblico, e nel caso in cui risultassero non veritiere le dichiarazione di cui ai punti da 1 a 3; impegnativa a versare al movimento il 40% degli introiti derivanti dalla sua attività politica (partecipazione ad eventuali commissioni, membro di consiglio, di segreterie di stato, reggenza, incarichi amministrativi interni). È inibita la possibilità di candidarsi per il movimento RETE a chi abbia ricoperto in passato ruoli politici (membro del CGG, Segretario di Stato, Capitano Reggente, Segretario o Presidente) per conto o presso altri movimenti politici sammarinesi e non. Consiglio Direttivo Dalla data del legale riconoscimento del movimento RETE, fanno parte del consiglio direttivo i tre soci fondatori del movimento (Roberto Ciavatta, Michele Pazzini e Matteo Zeppa) e altri tre membri, eletti successivamente a libera autocandidatura tra i sostenitori. Per far parte del consiglio direttivo sono richiesti gli stessi documenti e dichiarazioni previsti per gli/le aspiranti candidat*. Le cariche all’interno del consiglio direttivo hanno durata massima di 3 anni, e possono essere rinnovate per un massimo di 4 volte (per un totale massimo di anni 12). All’interno del C.D. vengono eletti il/la Presidente, il/la Segretari*, il/la Tesorier*, il/la Coordinatore/ice e i/le due Sindaci Revisori. 9


Elezione a Segretario di Stato Nel caso in cui, successivamente ad un’elezione, il movimento dovesse ottenere una o più Segreterie di Stato, non saranno i voti ottenuti durante le elezioni, quanto le capacità e il curriculum del/la candidat*, a determinare la scelta. Controllo sulle eventuali collaborazioni

Inevitabilmente, specie in campagna elettorale, RETE dovrà usufruire della consulenza di collaborazioni come ad esempio agenzie di comunicazione e tipografie; RETE, impegnata sin da ora ad ostacolare il lavoro nero e i contratti irregolari, chiederà a qualsiasi ditta e/o liber* professionista di dichiarare le proprie posizioni contrattuali. L’eventuale presenza di personale in nero o di fatturati non dichiarati comporterà per RETE l’immediata sospensione di qualsiasi attività collaborativa.

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PROGRAMMA TR A SPAR EN ZA D ELL E ATTI VI TÀ PO LI T IC HE E D ELLE P ER SO N E; UN O BB LI GO V ER S O LA PO PO LAZ IO N E Nel rapporto politica-società è mancata troppo a lungo la trasparenza di cui una democrazia non può fare a meno. Non può essere occultato l’operato dei politici, comprese le loro attività, forme di reddito, incompatibilità, conflitti d’interesse e utilizzo del denaro pubblico. L’assenza di trasparenza ha condotto a un’economia e a politiche socio-ambientali decise nelle camere del potere, spesso tra il politico e l’interessato, sovente contro l’interesse della popolazione. Di seguito, le proposte avanzate dal movimento RETE, princìpi assoluti e indeclinabili, punti necessari per un effettivo rinnovamento a cui il movimento aspira. CONCETTI

INTANGIBILI: TRASPARENZA DELLE PERSONE E DEGLI EVENTUALI INCARICHI E LORO

ROTAZIONE, PUBBLICAZIONE DI OGNI ATTIVITÀ POLITICA, DIVIETO DI COLLABORAZIONE CON QUALSIASI ENTE PRIVATO IRREGOLARE (LAVORO NERO, EVASIONE).

Pubblicazione di ogni atto Dovrà essere reso pubblico ogni intervento, intervista, sedute del Consiglio Grande e Generale (d’ora in poi CGG) e quelle del consiglio direttivo di RETE. La fruizione del suddetto materiale sarà garantita a chiunque mediante un libero archivio online. Aderenza al programma Ogni aderente al movimento, eventualmente elett* in CGG, ha il dovere di rispettare i suoi programmi e regolamenti, e la facoltà di ripensarli individualmente, senza però andare contro a quelli che sono i concetti intangibili. Lo statuto del movimento non prevede che il/la consigliere, successivamente alle elezioni, si nomini indipendente; in tal caso verrà espuls* dal movimento. Rotazione degli incarichi All’interno di RETE e in CGG è prevista la rotazione degli incarichi. In caso di elezione a Consigliere/a, RETE stabilisce in massimo 13 anni (consecutivi o cumulativi) la durata massima dell’incarico. Non ha obbligo di rotazione solo l’eventuale personale amministrativo (addetto/a di segreteria) regolarmente assunt*; detta assunzione dovrà essere svincolata da mandati politici. Allo scadere del 13° anno, il/la consiglier* in carica cederà il posto al/la prim* dei non eletti.

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Pubblicazione degli incontri delle Segreterie di Stato Chiunque ricoprirà la carica di Segretario di Stato, dovrà documentare ogni suo incontro con la cittadinanza tenuto presso la Segreteria e renderlo pubblico al fine di evitare forme clientelari. A tutela della privacy della cittadinanza, se il contenuto della comunicazione è intimo o tale da richiedere segretezza, la Segreteria dovrà inviarne copia al Tribunale che agirà da controllore con l’obbligo di intervenire qualora vi siano contenuti illeciti e tematiche civilmente o penalmente perseguibili. Risparmio nei rimborsi elettorali Ad oggi tutti i gruppi consiliari ricevono annualmente un rimborso da parte dello Stato. In caso di elezioni questo rimborso viene raddoppiato. Elimineremo questo raddoppiamento, introducendo il dovere dei partiti di ben amministrare il finanziamento pubblico, accantonando annualmente l’utile per sostenere la campagna elettorale. Contemporaneamente, per evitare posizioni privilegiate, verrà fissato un tetto di spesa massima per la campagna elettorale. Trasparenza dei redditi politici La nuova normativa prescrive, dal 2008, che ogni candidat* alle politiche dichiari ogni partecipazione societaria ed ogni reddito. Tuttavia è impossibile verificare la veridicità di tali dichiarazioni, perciò si rendono necessari ulteriori passi: 1) La scoperta di una partecipazione societaria non dichiarata dai candidati al momento delle elezioni comporterà il decadimento dalla carica; 2) Ogni cittadin* elett* sarà tenut* a dichiarare il/i proprio/i conti correnti, anche quelli all’estero; se verrà individuato un conto corrente non dichiarato, a prescindere dai suoi movimenti, il/la consigliere perderà il suo ruolo; 3) Con l’elezione in CGG ogni candidat* dovrà dare spiegazione in riferimento alle spese sostenute per la costruzione o acquisto di immobili, automobili e qualsiasi altro bene voluttuario, dichiarando agli uffici preposti al controllo delle finanze, da dove abbia attinto denaro; 4) Gli stipendi di ogni dipendente pubblic*, politic* e sindacale, compresi gli/le amministrativ* di sede partitica, dovranno essere di pubblico dominio e corredati di ogni voce accessoria. Qualsiasi cittadin* potrà ottenere questi dati (aggiornati con cadenza almeno trimestrale) consultando il sito internet governativo. Trasparenza del profilo dei politici Non potrà candidarsi chiunque abbia subito condanne, anche in via non definitiva, per reati di collusione, malversazione, evasione fiscale, frode, corruzione, bancarotta fraudolenta, truffa o qualsiasi altro reato legato ad irregolarità amministrative, in questo o in altro Stato. Sarà indispensabile presentare la propria fedina penale al momento della candidatura.

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Referendum per leggi ad impatto ambientale Per ogni legge ad impatto ambientale dovrà essere previsto apposito referendum da sottoporre alla cittadinanza residente, o in alternativa alla sola cittadinanza residente nel castello in cui l’eventuale legge od opera costituisca impatto; ad esprimere voto al quesito referendario saranno compresi anche i/le residenti (da almeno cinque anni consecutivi) che non hanno cittadinanza sammarinese. Questa prassi va applicata particolarmente nei casi di provvedimenti che implichino: impatto ecologico (politiche energetiche, smaltimento dei rifiuti ecc.), impatto elettromagnetico (installazione di nuove antenne ecc.), concessioni edilizie. Le spese connesse all’organizzazione e svolgimento di quesiti referendari verranno sensibilmente ridotte. Trasparenza della spesa pubblica Ogni istituzione pubblica ha l’obbligo di motivare ogni singola voce di spesa. I capitoli di spesa non potranno essere complessivi. Ogni singola voce di spesa dovrà essere consultabile online da ogni cittadin*, che potrà richiedere spiegazioni ai politici interessati e coinvolti. ***********

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SERVI Z I E GI US TI Z IA SO CI ALI CONCETTI

INTANGIBILI: LO

CITTADINANZA.

LO STATO

STATO

GARANTISCE EQUAMENTE I SERVIZI INDISPENSABILI ALLA

NON DEVE FAVORIRE LA NASCITA DI SERVIZI PRIVATI E PUÒ

FINANZIARLI SOLO FINCHÉ NE È SPROVVISTO.

UNA

VOLTA ATTIVATE LE STRUTTURE ATTE PER

L’EROGAZIONE DEI SERVIZI ESSENZIALI, RISPONDENTI ALLA DOMANDA, CESSERÀ QUALSIASI RAPPORTO CON LE ATTIVITÀ PRIVATE.

LE PERSONE DEVONO ESSERE SOGGETTE A TASSAZIONI IN

BASE AL REDDITO; I BENI DI LUSSO DEVONO ESSERE TASSATI AL FINE DI AIUTARE COLORO CHE NON DISPONGONO NEMMENO DEI BENI DI PRIMA NECESSITÀ.

Lo stato sociale deve garantire ad ogni cittadin*, un livello minimo di benessere come previsto dai principi della dichiarazione dei diritti umani. I servizi indispensabili come l’istruzione, la sanità, le tutele sociali, il reddito minimo, sono doveri inalienabili dello Stato, unico ente che, non dovendo seguire logiche di interesse privato, può garantire l’universalità e la gratuità di detti servizi. Non si caschi nel trabocchetto di credere che uno stato sociale universalistico sarebbe troppo oneroso per lo Stato: è molto più oneroso, oltre che mortale per una democrazia, il clientelismo oggi imperante. Le istituzioni statali nascono con l’intento di garantire benessere e sicurezza minima alla cittadinanza; venendo meno a questo “patto sociale” e lasciando l’erogazione di servizi pubblici in mano alle logiche del mercato, si escluderebbero quei/le cittadin* per cui la spesa di accesso a questi servizi risultasse proibitiva, creando la separazione dicotomica della popolazione in “chi può” e “chi non può” permetterselo. Per questo motivo, pur non avversando enti che svolgano privatamente attività e servizi di prima necessità, resta scontato il principio che ad esse lo Stato non potrà fornire contributi di alcun tipo, fintanto che la fruizione dei servizi corrispondenti in ambito statale non sia totalmente gratuita. I servizi di asilo nido, ad esempio, dovranno essere gestiti dalla pubblica amministrazione, per il principio dell’universalità. Le sovvenzioni ad asili nido privati parificati verranno tollerate solamente finché non verranno costruiti nuovi asili nido pubblici in grado di ospitare l’intera richiesta della Repubblica. Dal momento in cui ogni bambin* potrà essere ospitat* gratuitamente in strutture di asilo nido pubbliche, la scelta di usufruire di strutture private dovrà intendersi come una scelta autonoma del/la singol* cittadin* che vi accede, nella consapevolezza che quel servizio sarà a pagamento e che lo Stato non potrà in alcun modo versare contributi o erogare rimborsi a tale riguardo. Ulteriore esempio è la gestione dei fondi pensioni che è, e rimarrà statale, senza alcun contributo di pensioni integrative obbligatorie, e dovrà garantire una dignitosa pensione a tutti coloro che terminano il percorso lavorativo. Le pensioni integrative, anche in questo caso, dovranno intendersi come scelte della singola persona che intende aumentare il proprio reddito. Questi i principali obiettivi in ambito di tutela sociale:

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Nuovi asili nido Ampliamento di questo servizio in ogni castello della Repubblica. Verranno dapprima vagliati immobili già esistenti ma da riadattare, o, nel caso di nuove costruzioni, verranno facilitati immobili costruiti in bioedilizia. Assegni di cittadinanza Gli ammortizzatori sociali devono essere indipendenti dal lavoro. Ogni forma di tutela sociale è legata all’esercizio lavorativo, e quando questo viene a mancare, spariscono anche le tutele. Le forme assistenziali di oggi, derivano dalla società del secolo scorso, in cui tutti riuscivano più o meno lavorare full-time fino alla pensione. Oggi il lavoro è sempre più flessibile, stagionale, con una carriera frammentata. Vincolare gli assegni familiari, la disoccupazione, la cassa integrazione, la mobilità e la pensione ad un modello lavorativo che non esiste più, significa abbandonare la cittadinanza a se stessa e liberare lo Stato dai suoi doveri: garantire sicurezza e benessere alla popolazione. RETE intende individuare forme per garantire un assegno di cittadinanza, indipendente dal lavoro, di cui ogni cittadin* potrà usufruire se non impiegat* per i seguenti motivi: - per studio, a qualsiasi età, fino all’ingresso nel sistema pensione; - per maternità/paternità; - per ricerche, anche all’estero (tirocini, formazione e altre esperienze), che una volta compiute siano di pubblica utilità per San Marino. Forme di questo tipo sono presenti in ogni Stato della CEE ad esclusione di Italia e Grecia. Condomini solidali per famiglie monoparentali Condomini di proprietà pubblica saranno destinati, in base al reddito pro-capite, a genitori single, separati o vedovi ma con figli a carico. Il canone di locazione sarà stabilito in maniera univoca dal CGG. Come emerso da un esperimento condotto nella città di Parma, favoriscono forme solidali come il controllo reciproco dei figli da parte dei genitori residenti, riducendo il ricorso al baby-sitting, agli asili nido, e aiutando madri e padri ad avere un posto di lavoro o a mantenere quello già esistente. Condomini solidali per persone anziane Si tratta della stessa formula di cui al punto precedente, ma destinata agli anziani. Questo riduce le spese sia per gli/le inquilin* (rispetto alle rette delle case di riposo), sia per lo Stato dato che dovrà impiegare un minor numero di personale addetto all’assistenza anziani. Tale intervento è compatibile con l’art. 10 della legge 1/2008. Per poter usufruire di questi benefits, i/le richiedenti saranno sottoposti annualmente a verifica sul reale stato di disagio economico e sociale. Tassazione di appartamenti sfitti e seconde abitazioni RETE ritiene che per la “prima casa” dovrà restare in vigore l’attuale conteggio della rendita catastale che presume, se inferiore all’attuale soglia di esenzione 15


prevista, la non inclusione della proprietà nella dichiarazione dei redditi. Propone però di introdurre una tassa “dalla seconda casa in poi” per le abitazioni in cui non siano domiciliati i proprietari. Chi possiede più di un appartamento o abitazione, è tenuto a pagare una tassa, calcolata in base alla metratura, posizione, tipologia della costruzione, rendita catastale. Viene escluso dal pagamento di detta tassa chi possiede solamente una abitazione. Come evitare che questa tassa dia vita a comportamenti disonesti? Esempio: il signor XY possiede una villa di 400 mq con terreno e un appartamento di 50 mq, ma, per sua scelta, vive quotidianamente nella proprietà più piccola. E’ molto probabile che dichiarerà di risiedere nella villa con terreno per usufruire della mancata tassazione sulla prima casa. A questo punto verrà attivato un meccanismo di controllo in collaborazione con AASS, per calcolare i consumi annuali di acqua, energia elettrica e gas. Grazie alla media dei calcoli, in base alle persone effettivamente residenti presso un’abitazione, sarà possibile conoscere l’esattezza o meno di ciò che il signor XY ha dichiarato. Per vigilare, verranno formati appositi ispettori delle abitazioni che potranno ispezionarle qualora sopraggiungano incongruità, sospetti di false dichiarazioni e segnalazioni. La stessa cosa vale per chi possiede diversi immobili sfitti. Ad esempio, la signora YZ è proprietaria di un’abitazione, in cui effettivamente risiede, e di 10 appartamenti di circa 60 mq l’uno sparsi in diversi condomini della Repubblica. Tutti questi appartamenti sono completi, abitabili, ma risultano sfitti. Pertanto alla signora YZ verrà applicata una tassa (calcola in base alla rendita catastale) sul primo appartamento sfitto, progressivamente maggiorata di una percentuale per tutti gli altri. Per stabilire, come in questo caso, quale sarà il primo degli immobili e quale il decimo, verrà ricostruito lo storico con le date di acquisto. Tassazione dei veicoli Il funzionamento è simile alla proposta di cui sopra, cioè la tassazione dal “secondo veicolo in poi”. RETE propone che ogni persona in possesso contemporaneamente di più di un’autovettura sia soggett* ad una maggiorazione del coefficiente sulla tassa di circolazione del secondo veicolo. Anche in questo caso saranno necessari dei controlli per evitare frodi tramite ispezioni annuali a campione sugli effettivi chilometri percorsi. Dal terzo veicolo in poi, come previsto per gli immobili, il coefficiente verrà aumentato progressivamente. Sono esclusi dalla maggiorazione della tassa di circolazione i veicoli a 2 ruote nella misura di uno a testa. Dal secondo in poi vale lo stesso conteggio previsto per le autovetture. Per tutti i veicoli ad uso lavoro, resteranno in vigore le normative vigenti. Saranno solamente aumentati i controlli e sanzioni qualora la destinazione d’uso di un veicolo commerciale sia diversa da quella dichiarata. Per tutte le auto si propone di mantenere in vigore le norme attuali. Sgravi per pensioni inferiori ai 1.800 €/mese Il/la pensionat* che gode di una mensilità superiore a 1.800 € mensili, non ha diritto ad alcuno sgravio. Le somme così risparmiate verranno dedicate alla tutela degli interessi delle pensioni inferiori ai 1.800 €, alla salvaguardia dei giovani che si affacciano nel mondo del lavoro e come aiuto a qualsiasi situazione accertata di 16


disagio economico e sociale. L’importo indicato fa riferimento all’anno 2012; la cifra massima verrà revisionata annualmente in base all’inflazione e all’andamento economico. ***********

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LAVO RO CONCETTI

INTANGIBILI:

SOSTENIBILITÀ

E

I

NUOVI

DIMINUIRE

O

MODELLI

DI

ELIMINARE

IMPRESA L’IMPATTO

DOVRANNO

MIRARE

INQUINANTE.

LA

ALL’ECOPUBBLICA

AMMINISTRAZIONE DEVE ESSERE RIDIMENSIONATA NON MEDIANTE TAGLI DEL PERSONALE BENSÌ CON L’ELIMINAZIONE DI OGNI INDENNITÀ E ALTRI ACCESSORI, CON LA RIDUZIONE DELLE SPESE MEDIANTE

MOBILITÀ

RESPONSABILITÀ

DAL

INTERNA LIVELLO

E

CONTENIMENTO ALL’11°.

PER

DEGLI LA

SPRECHI

L’AUMENTO

E

TRASPARENZA

E

PER

DELLE

EVITARE

IL

CLIENTELISMO, LE GARE D’APPALTO SARANNO PUBBLICHE E LE ASSUNZIONI AVVERRANNO SOLO TRAMITE UFFICIO DEL LAVORO; SONO ELIMINATE TUTTE LE ASSUNZIONI FATTE CON DELIBERE DEL

CONGRESSO

STATO. SARÀ SEVERAMENTE PUNITO. DI

DEBELLATO IL LAVORO INTERINALE E IL LAVORO NERO VERRÀ

E’ possibile fare una previsione sul lavoro? Quel che sappiamo è che il periodo dell’industrializzazione forte è giunto al termine già da tempo, e che lo sviluppo tecnologico ha diminuito la richiesta di manodopera. L’attuale situazione è quella di una crisi con un abbondante precariato, con una discreta stabilità in alcuni settori e una totale assenza di posti di lavoro in altri. Lo stallo attuale, a cui si aggiungono le forme contrattuali introdotte dal 2005, va a minare la tutela di interessi, sicurezza e dignità dei lavoratori dipendenti. Di fronte al mercato globalizzato non pensiamo che solo con l’abbattimento dei costi produttivi e del personale San Marino possa concorrere con i paesi emergenti del sud-est asiatico. RETE richiede una riaffermazione dei diritti dei/le lavoratori/ici e propone: Pubbliche graduatorie Per garantire la massima trasparenza ed evitare sospetti di corsie preferenziali, le graduatorie dell’ufficio di collocamento dovranno essere pubblicate on-line e aggiornate quotidianamente e riportare ogni indicazione sulla reale composizione del punteggio di ciascun iscritt*. A tutela della privacy, non saranno riportati dati quali l’indirizzo di abitazione, numeri telefonici personali, codice ISS, e la data di nascita si limiterà al solo anno, salvo i casi in cui tra due iscritt* è proprio la differenza di un giorno di nascita l’un* dall’altr* a decretarne l’anzianità. Eliminazione dei Co.co.pro. e del lavoro interinale Verranno cancellati gli artt. 17 e 18 della Legge 131/2005. Rivalutazione degli stipendi Sarà istituito un meccanismo di rivalutazione automatica degli stipendi, calcolata in base all’inflazione registrata nell’anno precedente dall’ufficio Dati e Statistica. *********** La produzione attuale scomparirà così come è scomparso l’impianto fordista. Quali aziende, quali servizi, oggi e domani, possono aprire uno spazio a San Marino sul mercato? Il presente e il futuro del mondo del lavoro si traducono in un termine: 18


EC O- SO STE NI BI LI T À Queste, le proposte: Produzione di energia eolica; Produzione di energia tramite sistemi fotovoltaici; Bonifica delle aree calanchive al fine di utilizzarle come piattaforme per la produzione di energia eolica e solare; Produzione di autovetture elettriche o di componenti di esse; Produzione di altre energie, anche combustibili, tramite operazioni quali la raccolta dei reflui; Ristrutturazioni edili in bioedilizia; Aumento della raccolta differenziata dei rifiuti con incentivi e sgravi per le aziende che reinventano materiale riciclato e, attraverso la formazione di personale che si occupi della raccolta porta a porta, permettere il reale controllo del materiale posto a riciclo mediante un sistema di ricompense-sanzioni; Incentivazione delle aziende che si occupano di trashware (recupero del materiale informatico) e riassemblaggio dei componenti utilizzabili al fine di rifornire enti quali pubblica amministrazione, associazioni, ecc; Promozione all’aumento di aziende agricole, agro-alimentari e di allevamento di bestiame con incentivi e sgravi per quelle che si orienteranno verso la coltivazione e la produzione biologica e forme di allevamento non-intensive; dette aziende dovranno adeguarsi alla proposta di sistema ecosostenibile e diventare a loro scelta anche produttrici di energia tramite riutilizzo di compostaggio e letame. Quando si parla di eco sostenibilità , di proposte fattibili ne affiorano copiose, come ad esempio la lavorazione della canapa da fibra e incentivare le aziende che si occupano di re-fill di cartucce, inchiostri per stampanti e toner. Quanto spende ogni anno la P.A. per questi materiali, acquistati, ogni volta, nuovi e compresi di imballo? Con questa proposta si ottiene contemporaneamente risparmio dalle tasche dei contribuenti e aumento di posti di lavoro. ***********

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PU BB L IC A AMM IN IS T RA Z IO NE La spesa pubblica per questo settore è correntemente fuori controllo e va diminuita, eliminando ogni spreco, dai più elementari come l’eccessivo consumo di carta a quelli dettati da una scarsa attenzione al risparmio. E’ escluso qualsiasi immediato taglio del personale ma diventa possibile prevedere modifiche alle mansioni e nuovi assetti tramite mobilità interna. RETE propone: Carte dei servizi RETE ritiene necessaria una efficace predisposizione di Carte dei servizi, seguendo l’esempio già praticato dall’ISS. Con una Carta dei Servizi comprendente ogni settore della P.A., sarà possibile valutare e accreditare la professionalità e l’impegno di tutti gli/le operatori/ici coinvolt* ad ogni livello; inoltre, costituisce un utile supporto per il/la cittadin*, un ausilio con cui orientarsi meglio in mezzo a settori e dipartimenti e conoscere tutte le reali offerte del comparto pubblico. Interpelli e concorsi I posti resi vacanti, qualora si ritenga necessario il rimpiazzo, verranno occupati tramite interpello interno e/o concorso pubblico. Questa modalità vieta le assunzioni e i trasferimenti clientelari e la non-trasparenza. I dipendenti che ricoprano ruoli inferiori allo stipendio effettivamente percepito, a meno che tale ridimensionamento non sia dovuto a disabilità permanenti debitamente certificate, riceveranno lo stipendio relativo alla mansione effettivamente svolta. Divieto di assunzioni nominative Non dovranno avere più luogo quelle assunzioni tramite delibera del Congresso di Stato, se prima non verrà svolta adeguata verifica circa la presenza o meno di personale in organico che presenti i requisiti per soddisfare la richiesta; andrebbero eventualmente valutati anche i costi riguardo l’ipotesi di formazione interna del personale prima di assumerne e/o incaricarne altro. Retribuzioni RETE è contraria a qualsiasi taglio del personale e riduzione degli stipendi ma propone l’annullamento immediato di tutte le indennità sulla base di due princìpi: il primo è che ogni profilo professionale ha responsabilità proprie, il secondo che diventa sempre più necessario ridurre il divario tra contratti e stipendi pubblici e privati. Il piede retributivo e gli scatti di anzianità maturati sono intoccabili. Dalle posizioni retributive però dovrà essere eliminata qualsiasi voce rechi la dicitura “ad personam”, anzi, tale elocuzione deve essere definitivamente cancellata, in ogni sua forma, dal settore pubblico. Resteranno comunque attive quelle indennità previste per lo svolgimento di una mansione straordinaria, come ad esempio l’indennità di trasferta (delle briciole in confronto alla spesa annuale destinata al pagamento di tutte le indennità), una tantum per spostamenti fuori territorio che spesso comprendono ore straordinarie non retribuite né recuperabili. 20


Responsabilità Va aumentata la responsabilizzazione dei/le dipendenti pubblic*, a qualsiasi livello, nello svolgimento delle proprie mansioni tramite progetti periodici che contengano obiettivi da raggiungere; incremento del controllo da parte dei ruoli dirigenziali e di coordinamento. Sarà altresì necessario stabilire una serie di penalità per i/le dipendenti con un comportamento scorretto che prevedano decurtazioni parziali dello stipendio, momentanea sospensione dell’incarico fino alla revoca definitiva. Al riguardo vanno sancite la responsabilità e le sanzioni per violazioni (es. assenza ingiustificata, scarso rendimento) non solo per l’operatore/ice ma anche per il responsabile superiore di grado. Favorire la carriera interna Lo scopo è stabilire una sana competizione, una maggiore responsabilità nel/la dipendente di curare la propria formazione, agire secondo meritocrazia e combattere la deresponsabilizzazione che spesso colpisce diversi funzionar*. Servizi on-line Attivazione e gestione di un portale web utile a diminuire l’utilizzo dello sportello fisico. Utilizzo della telefonia VOIP Tecnologia da utilizzare per le chiamate effettuate dagli uffici pubblici verso utenti fuori territorio. Oltre ad essere più economica dell’attuale, permette maggiore trasparenza perché il numero chiamato e la durata della conversazione sono visualizzabili tramite rapporto immediato. Consulenze ordinarie Saranno abolite se affidate a tecnici che già percepiscono stipendio o pensione in altro Stato. Vanno privilegiate le professionalità già presenti all’interno della P.A. e in subordine gli/le iscritt* alle liste di collocamento in possesso di requisiti adeguati alla richiesta. Per le consulenze straordinarie, cioè una tantum, si potrà ricorrere a tecnici anche stipendiati altrove, ma il compenso massimo verrà stabilito per legge. Appalti Qualsiasi gara d’appalto, per opere pubbliche o per servizi, ma anche quelle riguardanti la vendita e l’acquisto di qualsiasi proprietà dello Stato, verranno effettuate tramite aste on-line al rilancio e al rialzo visibili da tutti i concorrenti e aperte a tutta la rete come auditrice. Al fine di favorire l’autonomia della pubblica amministrazione dal potere politico, RETE inoltre propone che: -

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I/le dipendenti assunt* tramite contratto privatistico non saranno più nominat* dal Congresso di Stato ma reperit* tramite una specifica lista di collocamento che utilizzerà parametri standardizzati per tutti (reddito


familiare, entità disfunzionali, stato civile, figli a carico, ecc) con lo scopo di evitare che uno strumento di tutela dei/le lavoratori/ici difficilmente collocabili nel settore privato, possa trasformarsi in un canale privilegiato e discrezionale. La volontà di RETE è comunque di favorire l’ingresso di dipendenti difficilmente collocabili anche nel settore privato così come succede, per legge, con gli inserimenti lavorativi; -

La nomina politica dei/le dirigenti pubblic* verrà abolita ma avverrà solo tramite concorso; ***********

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IN DUS TRI A Lo sviluppo senza regole di servizi finanziari, su cui hanno puntato le precedenti amministrazioni, hanno assicurato per circa vent’anni introiti ingenti per le casse pubbliche. Questa crescita smisurata ha però indotto lo Stato a reinvestire quelle somme per sostenere un’imprenditoria, soprattutto manifatturiera, che faticava sempre più a tenere il passo della concorrenza internazionale. Alcune attività industriali hanno perdurato grazie al sostegno contributivo e finanziario assicurato dallo Stato, non preoccupandosi però di rinnovarsi e di rendersi competitive attraverso le riconversioni continue che il mercato globale richiede. Sono quindi state concesse agevolazioni a diverse aziende basandosi sulla tutela dei posti di lavoro, che, qualora l’azienda avesse chiuso, non sarebbero più stati garantiti. Facendo così però, non ci si cura, del fatto che se l’azienda chiudesse per davvero perché privata di sussidi statali, le somme spese per tenerla in piedi si potrebbero utilizzare per tutelare meglio e più a lungo gli/le ex dipendent* dalla disoccupazione, mediante fondi a perdere per i/le cittadin* e non più per imprese che oggi o domani, se private della “mammella” statale, sarebbero comunque destinate a scontrarsi con del regole del mercato e a chiudere. Per quanto insufficientemente equo, poco etico e inquietante per la concorrenza, questo sostegno alle imprese poteva essere accettabile fintanto che gli introiti generati dai flussi monetari di banche e finanziarie erano talmente ingenti da non ripercuotersi sullo stato sociale. Le aziende così “salvate” dallo scontro col mercato, si sono create una nicchia di operatività all’interno del mercato di prodotti a basso costo e a bassa componente tecnologica: poca spesa, poche tasse, poco investimento, e spesso, molta resa. Ma nel mercato globale questa nicchia ora è egemonia dei paesi asiatici; e continuare a sostenere tali aziende equivale a creare condizioni di impoverimento dei diritti dei/le lavoratori/ici e di deregolamentazione simili a quelle dei paesi asiatici. Da quest’analisi, escludiamo invece tutte quelle imprese che sono internazionalmente ai vertici dei loro settori, che hanno saputo rinnovarsi senza dipendere dallo Stato, e sono ancora sul mercato. Ora che lo Stato non può più gestire gli enormi introiti derivanti dal mercato finanziario e bancario (a causa della soppressione del segreto bancario e della stretta internazionale verso i paesi che non si adeguano alla lotta all’antiriciclaggio) deve pretendere dalle imprese che ha mantenuto, quel rinnovamento che non hanno perseguito negli ultimi anni, sostenendone unicamente la riconversione in produzioni considerate strategiche, come quelle presentate nel paragrafo “Lavoro” di questo programma, insieme ad un progetto di crescita indicato e perseguito sistematicamente dalla politica, al fine di migliorare le condizioni di vivibilità del paese e di creare occupazione per le professionalità presenti. In questa ottica e con questi scopi, si prevedono: Inibizione delle imprese inquinanti Le imprese la cui attività comporti inquinamento atmosferico, acustico e/o delle falde acquifere, vanno inibite, perciò non potranno godere di nessun sussidio, 23


credito agevolato o defiscalizzazione da parte dello Stato. Si dovrà prevedere una tassazione separata per le acque reflue, che calcoli l’importo da pagare in base all’inquinamento realmente prodotto dall’attività produttiva, attraverso controlli periodici e dettagliati. La tassa sui reflui non potrà più essere addebitata alle singole abitazioni della cittadinanza. Utenze delle imprese Nessuna impresa potrà beneficiare di tariffe per le utenze inferiori a quelle delle abitazioni ad uso civile. Potranno essere esaminati casi in cui (se le singole imprese rispettano i criteri di eco-sostenibilità, se investono nei settori strategici indicati dal progetto politico, se creano posti di lavoro a tempo indeterminato, e se dei/le rappresentanti dei/le lavoratori/ici siedono nel Consiglio di Amministrazione), saranno previste agevolazioni sulle utenze. Tuttavia, anche se l’azienda dovesse rispettare a pieno questi accordi, le utenze non potranno mai essere inferiori al 105% di quanto le materie prime vengono pagate dall’Azienda di Stato. Consultabilità dell’elenco delle Società Verrà creata un’apposita pagina sul sito della Segreteria all’Industria, in cui sarà consultabile l’elenco dettagliato, completo ed aggiornato di tutte le attività, società ed esercizi presenti in Repubblica. La scoperta, da parte degli organi deputati ai controlli, di incongruità nelle dichiarazioni di partecipazioni societarie, e di altre partecipazioni non denunciate, comporterà la soppressione della licenza e l’avvio di un procedimento per truffa nei confronti dello Stato. Semplificazione delle forme contrattuali San Marino può attrarre investimenti dall’estero, come è accaduto fino agli anni ’80, con norme semplici ed inequivocabili ,che permettano al potenziale investitore estero di prevedere i margini di guadagno, i costi gestionali e dell’investimento, ecc. A questo riguardo, è indispensabile ridisegnare il sistema contributivo e tributario semplificandolo estremamente. Si dovrà prevedere una riforma del mercato del lavoro che contempli un numero esiguo di tipologie contrattuali, fino a poter preventivare due sole tipologie ben diversificate al loro interno: una per il contratto tipico, ovvero a tempo indeterminato, l’altra per ogni forma di lavoro a tempo determinato contemplato dalla legge ovvero stagionale o periodico, di formazione, di avviamento al lavoro, per lavoro extra e “a chiamata”. Contratti per lavoro extra, prestazioni occasionali o “a chiamata” RETE propone di porre una regolamentazione definitiva alle prestazioni extra, occasionali e “a chiamata” che spesso finiscono con l’essere prestazioni pagate in nero. Visto che, nei termini della legalità e come previsto dalle legge del 1961, qualsiasi lavoratore/ice può prestare servizio fino a un massimo di 48 ore settimanali, vista l’esigenza in alcuni casi di avere un secondo lavoro per aumentare il proprio reddito mensile, RETE propone un sistema semplice e inequivocabile, sia per il/la prestatore/ice sia per il/la committente che vale anche come incentivo: per il/la prestatore/ice in quanto andrà a versare contributi per se stess* a fini pensionistici che non incideranno sul compenso della prestazione né 24


sulla dichiarazione dei redditi, per il/la committente in quanto usufruirà di personale coperto a livello assicurativo per qualsiasi incidente, evitando il rischio di sanzioni. Questa, la proposta: - verrà predisposto un apposito voucher, un modulo che regolamenta ogni forma di lavoro discontinua, semplicemente compilabile dal/la datore/ice di lavoro; - detto voucher sarà acquistabile presso l’ufficio Tributario, l’Ufficio del lavoro, le tabaccherie, gli uffici postali oppure sarà possibile procedere alla sua compilazione per via telematica; il suo costo è già comprensivo di quota per fondo pensionistico, assicurativa e un compenso per le casse dello Stato in quanto gestore dell’operazione; - sarà utilizzabile da famiglie, privati, aziende, enti senza fini di lucro, imprenditori agricoli, nei seguenti settori: turismo, commercio, servizi, artigianato, erogazione di lezioni private, domestico (baby-sitting, dog-sitting o sostituzione limitata nel tempo di colf e badanti regolarmente assunt*), agricolo (stagionale), pulizie, manifestazioni culturali e sportive, giardinaggio, consegne porta a porta; - i/le prestatori/ici potranno essere residenti e non residenti, studenti/esse regolarmente iscritt* a un ciclo di studi fino a 25 anni (per chi frequenta la scuola superiore il periodo è limitato al week end), persone in cassa integrazione, in mobilità o in disoccupazione speciale per l'edilizia; - le prestazioni occasionali non dovranno superare il tetto massimo di 76 giorni annui e di 19 ore settimanali che si ripetono consecutivamente ogni settimana. Il tal caso il/la committente verrà invitat* dall’Ufficio del lavoro ad effettuare regolare assunzione, anche a tempo parziale. Clausola di salvaguardia Una volta stabilite tutte le forme contrattuali previste dalla riforma del mercato del lavoro, quelle, e solo quelle, saranno le uniche ammesse. Qualsiasi altra forma di assunzione verrà perseguita penalmente al pari del lavoro nero. Lavoro nero Verranno aumentati i controlli contro il lavoro nero, in collaborazione con le forze dell’ordine ed in orari non d’ufficio e giornate festive. Verranno significativamente inasprite le pene connesse al lavoro a nero. Agenzie interinali Verrà vietata l'apertura e l'intromissione delle agenzie interinali nella gestione del personale propria dell'Ufficio del Lavoro. Il lavoro interinale sarà vietato a San Marino, chi farà uso di lavoratori/ici interinali verrà punito in base alla norma contro il lavoro nero. ***********

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AR TI GI AN ATO E A GR IC OLTUR A CONCETTI INTANGIBILI: INCENTIVAZIONE DI AGRICOLTURA, ALLEVAMENTO, ARTIGIANATO, IL TUTTO SEMPRE SECONDO I PRINCIPI DELL’ECO-SOSTENIBILITÀ. EVENTUALI FONDI STATALI VERRANNO EROGATI SOLO DOPO AVER ACCERTATO EMPIRICAMENTE CHE IL LORO IMPIEGO AVVIENE IN QUESTI SETTORI.

Filiere di recupero, di riutilizzo, o biologiche Incentivare progetti di filiera, capaci cioè di garantire la creazione di un prodotto all’interno del territorio dall’origine fino alla vendita e il cui percorso sia avvicinabile e controllabile. Ad esempio, con un tipo di prodotto interamente made in San Marino, capace di coinvolgere diversi ambiti quali agricoltura, allevamento, artigianato. Tali progetti, rispondendo a criteri di basso impatto ambientale, dovrebbero essere incentivati anche come percorsi didattici e/o turistici, nonché dovrebbero prevedere al loro interno degli inserimenti lavorativi in collaborazione con i servizi sociali e di igiene mentale. In questa maniera si favorirebbe la tipicità del territorio, la valorizzazione di ambiti che difficilmente sopravvivono autonomamente, come l’agricoltura. Agricoltura Il tema dell’agricoltura è piuttosto complesso in quanto ricco di sotto-temi, le cui problematiche sono riferibili alla mancanza di autonomia da parte del settore, incapace da solo di sostenere i costi e largamente dipendente da sussidi e finanziamenti statali. Se a ciò si aggiunge la quasi completa mancanza di controlli adeguati, nonché la presenza di forti conflitti di interesse nella gestione e devoluzione di tali fondi, si comprende come questo tema debba essere trattato ad ampio raggio. Sarà quindi necessario svincolare l’agricoltura dalla massiccia dipendenza dai fondi statali, non solo a riguardo delle sovvenzioni, ma anche per i crediti sociali o i fondi pensionistici, al momento quasi completamente a carico dello Stato. I contributi dovranno inoltre essere vincolati non in base alle estensioni di terreno, spesso nemmeno bonificato, ma sull’impatto e sulla qualità delle colture. Si intende favorire sul territorio lo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica, la quale tende a favorire la ricostituzione degli equilibri del terreno evitando l’uso di componenti tossiche, pericolose anche per la fauna, ad esempio per le api e per la loro produzione di miele. Allo stesso modo verranno favorite le colture tipiche delle nostre aree, valorizzate anche attraverso l’inserimento in progetti di filiera più vasti, evitando così le colture OGM sia a livello produttivo che di vendita. ***********

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AMBIENTE E POLITICHE ECO-ECONOMICHE CONCETTI

INTANGIBILI: OGNI CAPOFAMIGLIA HA IL DIRITTO DI SCEGLIERE SE RICEVERE IL

VOLANTINAGGIO O NO. PLASTICA.

DIVIETO

VANNO

LIMITATI GLI SPRECHI, SPECIE DI MATERIALI COME CARTA E

REPUBBLICA; RAGGIUNGERE 2015 MEDIANTE ACCORDI CHE VERRANNO STRETTI SOLO CON AZIENDE REGOLARI. IMPLEMENTAZIONE DELLA DIFFERENZIATA SIA IN OGNI COMPARTO PUBBLICO SIA IN OGNI SETTORE PRIVATO, ANCHE NELLE ABITAZIONI AD USO CIVILE, CON L’OBBLIGATORIETÀ AD ESEGUIRE CORRETTAMENTE LA RACCOLTA; LE UTENZE SUI CONSUMI SEGUIRANNO IL PRINCIPIO “CHI CONSUMA PAGA”. VIENE BLOCCATA LA CEMENTIFICAZIONE MA VIENE FAVORITA LA RISTRUTTURAZIONE IN BIOEDILIZIA, SIA NELLE STRUTTURE PUBBLICHE CHE PRIVATE. AUMENTO DELLE GUARDIE ECO-ZOOFILE PER LA TUTELA DELLA FAUNA E DELL’AMBIENTE. DI REALIZZAZIONE DI UN INCENERITORE IN

INVECE LO SMALTIMENTO DEL

50%

DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI ENTRO IL

Sino ad ora a San Marino non è mai stata proposta una politica su vasta scala che partisse a monte con una riduzione dei rifiuti (come anche richiesto dall’Unione Europea nella direttiva 98/2009) al fine di favorire la diffusione, sia nella popolazione che negli uffici, sia nelle aziende che nella pubblica amministrazione, di una cultura del risparmio, del recupero e del riciclo. Lo stesso piano di gestione dei rifiuti si prefigge obiettivi alquanto modesti di raccolta differenziata (del 40% entro il 2014 e del 50% nel 2015) e nel contempo continua a puntare ancora al conferimento in discarica. Occorre invece mettere la prevenzione e la riduzione del rifiuto al posto più alto della gerarchia di gestione dei rifiuti, sia nel comparto pubblico che in quello privato. ***********

L I M I TA Z I O N E D E G L I S P R E C H I Prima regola per limitare l’entità dei rifiuti è lavorare a monte, costruendo una cultura del risparmio attraverso campagne contro gli sprechi e a favore dell’utilizzo consapevole delle materie prime. LA CARTA Silenzio/dissenso per il volantinaggio e spedizioni Chi non richiederà espressamente di ricevere al proprio domicilio tutto il materiale pubblicitario privo di indirizzo, non lo riceverà. Sancire il diritto del singolo, in nome anche della privacy, di poter richiedere un risarcimento danni nel caso in cui la sua volontà di non ricevere il volantinaggio non venga rispettata. Cosa sono volantini e stampe periodiche Sarà considerato volantino il solo foglio unico le cui dimensioni massime non 27


superino il formato A4 (21 cm x 29,7 cm), stampato su fronte o fronte/retro. Oltre questo limite verranno applicate le tariffe delle stampe periodiche. Per stampe periodiche senza indirizzo si intendono giornali o riviste di dimensione massima A3, con un massimo di 60 facciate, e con una percentuale di pubblicità inferiore al 33%. Oltre tali limiti non sarà ammessa la spedizione senza indirizzo. Tariffe di spedizione Per inibire la spedizione di volantini e stampe periodiche senza indirizzo, si procederà ad un aumento delle tariffe di spedizione del 50%. I mancati introiti derivanti dalla spedizione dei volantini saranno compensati dal minore bisogno di personale e macchinari per la loro lavorazione. Nessun ente – pubblico o privato che sia – potrà godere di esenzioni dal costo di spedizione. Verranno applicate riduzioni del 50% delle spese di spedizione per i soli partiti politici, enti istituzionali ed associazioni e cooperative senza scopo di lucro, con un limite massimo di 12 spedizioni annuali, oltre le quali le tariffe applicate saranno senza sconto alcuno. Riduzioni sulle spese per carta riciclata nelle spedizioni Per chi utilizzi carta riciclata (debitamente certificata) come supporto per i propri volantini o per la stampa periodica senza indirizzo, viene prevista una riduzione sulle spese di spedizione pari al 25% cumulabile con le riduzioni di cui al punto precedente. Pubblicità cartacea tradizionale Per favorire la pubblicità tradizionale cartacea (manifesti) in maniera preferenziale ai volantini, verranno predisposti appositi siti pubblici di affissione in aggiunta a quelli esistenti e in posti turisticamente strategici. Creazione di un sito unico per la programmazione degli eventi, di immediato accesso e semplice leggibilità, capace di convogliare e di facilitare la divulgazione delle informazioni riguardanti tutti gli eventi presenti sul territorio, sostituendo col tempo l’utilizzo di manifesti e volantini. Incentivare l’utilizzo di testi usati Nelle scuole, evitando l’acquisto annuale di nuove edizioni scolastiche (allo stesso tempo favorendo risparmio di carta, denaro e responsabilizzazione da parte degli studenti verso gli stessi testi), attraverso l’appoggio di librerie convenzionate; nelle librerie, attivando delle convenzioni in modo da favorire il riutilizzo anno dopo anno dei testi sia scolastici che extra-scolastici. Stampa biennale dell’elenco telefonico “L’Agenda”. LA PLASTICA Divieto di avvolgere volantini e stampa periodica Sarà fatto divieto di avvolgere con materiale plastico (a meno che non si tratti di biopolimeri certificati tramite apposito bollino) i volantini o le stampe periodiche senza indirizzo inviate tramite il servizio postale. 28


Inibizione dell’acquisto di acqua in bottiglia di plastica Le bottiglie di plastica sono uno dei maggiori fattori di inquinamento. Considerando che l’acqua potabile fornita dagli acquedotti è controllata più severamente e continuativamente delle acque minerali in bottiglia, e che la sola “controindicazione” alla sua fruizione è il sapore indotto dall’utilizzo di sostanze per purificarla, si intende fornire sussidi per l’acquisto di sistemi depurativi o filtranti al fine di utilizzare l’acqua dell’acquedotto come acqua potabile al posto di quella imbottigliata in involucri di plastica. A tal scopo lo Stato applicherà una tassa sulle acque in bottiglia di plastica pari al 25% del costo della stessa, i cui introiti verranno utilizzati per finanziare i sussidi di cui sopra. Distributori di acqua potabile Ogni ufficio pubblico che abbia una sala d’attesa, dovrà essere fornito di distributori di acqua potabile gratuita muniti di bicchieri in bio-polimeri. Detersivi e granaglie alla spina Per ridurre l’incidenza degli involucri nella spesa di ogni cittadino, si dovranno individuare le modalità attraverso cui incentivare la vendita e l’acquisto di detersivi e granaglie alla spina. Materiali come pasta, detersivi, frutta secca, leguminose ecc, potranno essere acquistati in base al solo costo del prodotto, riutilizzando involucri di proprietà di chi acquista. ***********

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SM ALTIM EN TO D EI RI F IU TI Un piccolo paese come San Marino non può contenere discariche o inceneritori: in parte le ristrettezze del territorio, ma soprattutto per motivi ecologici. È quindi evidente che dipendiamo e continueremo a dipendere da paesi terzi per lo smaltimento dei nostri rifiuti indifferenziati. I comuni limitrofi, tuttavia, non accettano più di buon grado le quantità esorbitanti di rifiuti indifferenziati provenienti da San Marino. Per questo motivo va organizzata una campagna di informazione per educare la cittadinanza sul fatto che i rifiuti, se ben gestiti, sono una risorsa! Non vanno dispersi, ma vanno riutilizzati, separati, riciclati. Trasportare i nostri rifiuti agli inceneritori, costa al nostro paese cifre esorbitanti. È indispensabile, mediante il riciclo, diminuire il numero dei trasporti di rifiuti indifferenziati. Per sensibilizzare la popolazione a questo problema, RETE propone la campagna dal titolo “Chi consuma paga”; queste, le sue linee guida: No all’incenerimento/termovalorizzazione in Repubblica Si vincolerà il paese al rispetto di un documento con cui dichiarerà irrealizzabile sul territorio qualsiasi impianto di incenerimento o termovalorizzazione. Al momento nessuna forza politica si è impegnata al riguardo, nonostante la richiesta avanzata da sei associazioni significativamente rappresentative. Trattamento e riciclo dei rifiuti I rifiuti verranno trattati, prima di essere riversati negli inceneritori del circondario, con tecnologie di separazione a secco o per digestione anaerobica, ad impatto inquinante zero. Questo limiterà di molto la quantità di rifiuti da conferire agli inceneritori, diminuendo le spese di trasporto e di conferimento degli stessi, potendo così sviluppare sistemi di riciclo e riutilizzo dei materiali separati. L’obiettivo sarà il raggiungimento di una percentuale di riciclo dei nostri rifiuti pari ad almeno il 50% entro il 2015. Differenziazione obbligatoria in ogni ufficio pubblico Ogni ufficio pubblico dovrà essere fornito di raccoglitori per la differenziazione obbligatoria di plastica, carta, latta, ferro, materiali organici, vetro, toner, pile usate e cartucce per stampanti. Ogni dipendente sarà tenut* a rispettare la differenziazione, sotto la diretta responsabilità del/la responsabile dell’ufficio. Il mancato rispetto prevede sanzioni che vanno dall’ammonizione, alle sanzioni amministrative fino al licenziamento, sia per il diretto responsabile che per il suo superiore di grado. Sistema di raccolta “porta a porta” Come già esplicitato nel paragrafo “Lavoro”, verrà sviluppata la raccolta differenziata porta a porta, così come applicata nei comuni limitrofi dell’alta Valmarecchia; oltre a prevedere un sistema di ricompense-sanzioni per tutti gli abitanti, tale sistema prevede una revisione delle modalità di calcolo delle bollette 30


di smaltimento dei rifiuti, calcolate non più in base all’utilizzo di energia elettrica, ma in base alla parte di rifiuti che non saranno differenziati dal singolo utente, con un aumento esponenziale delle utenze tale da inibire la mancata differenziazione e responsabilizzare gli abitanti verso l’ambiente, le spese pubbliche, e di conseguenza anche le proprie. La raccolta “porta a porta” del materiale differenziato avverrà anche presso tutte le strutture pubbliche. Scaglioni di tariffazione delle bollette Verranno così anche rivisti gli scaglioni di tariffazione delle bollette in modo tale da inibire gli sprechi di materie prime fornite dall’Azienda di Stato. Il primo scaglione sarà quello consigliato pro-capite e calcolato in base alla media dei consumi procapite; nei successivi scaglioni i costi saranno aumentati considerevolmente rispetto ad ora. Chi consuma paga! Trattamento dei rifiuti a gestione statale Il trattamento dei rifiuti, con le forme sopra elencate, dovrà essere gestito dallo Stato, senza partecipazioni di privati, in ogni sua forma. Il rischio d’infiltrazioni di organizzazione dirette al solo interesse economico, che sfruttino tali procedimenti per aggirare le norme come già successo altrove nella vicina Italia, esorta a non cadere nello stesso errore, che arreca danno non solo alle casse dello Stato ma anche e soprattutto alla salute della cittadinanza. Attività private di riciclo rifiuti Le aziende presenti sul territorio sammarinese, che vogliano investire nel riciclo dei rifiuti differenziati, se assumeranno un numero adeguato di cittadin* o residenti sammarinesi a tempo indeterminato godranno dei seguenti privilegi: Nei primi cinque anni della loro attività potranno acquistare i rifiuti differenziati a San Marino ad un costo ridotto del 20% rispetto ai prezzi di mercato dei rifiuti differenziati in Italia. Il trasporto dei rifiuti acquistati dall’area di stoccaggio all’azienda di riciclo saranno a carico dell’impresa acquirente. Per i primi due anni della loro attività, purché creino posti di lavoro a tempo indeterminato per almeno 10 addett*, purché abbiano un progetto d’impresa almeno decennale, e purché dimostrino di avere una produzione reale di nuovi prodotti riciclati, godranno di una totale esenzione dalle imposte tributarie. Se la pubblica amministrazione avrà interesse ad acquistare merci prodotte da queste aziende (ad esempio risme di carta per gli uffici e le scuole), dette merci avranno una corsia preferenziale rispetto a quelle non riciclate, e per i primi due anni di attività verranno acquistate ad un costo del 10% superiore al miglior prezzo reperibile in Italia da attività di riciclo affini. Gli sgravi e i sussidi di cui al punto precedente varranno anche per aziende private che sviluppino attività di rigenerazione di materiali quali toner e cartucce per stampanti, raccolta e riassemblaggio trashware, e ogni pratica di riuso contemplata e debitamente approvata dal governo. Nulla vieta alla pubblica amministrazione, in piena autonomia dal privato, di dar vita ad attività di riciclo o rigenerazione di cui ai due punti precedenti. Raccolta trashware centralizzata e statale 31


La P.A. dovrà promuovere una raccolta trashware da tutto il circondario, con propri dipendenti esperti in hardware e software open, al fine di evitare, mediante riassemblaggio, la distruzione di vecchi computer (uno dei materiali più inquinanti). Una volta rigenerate, queste macchine verranno messe a disposizione di ogni ufficio pubblico, onde evitare l’acquisto di nuovi strumenti, nonché donati a qualsiasi associazione e/o cooperativa senza scopo di lucro legalmente riconosciuta, con l’obbligo di non vendere o cedere a terzi gli stessi computer, pena il ritiro del riconoscimento giuridico all’ente. Qualora si presenti, in seguito al riassemblaggio, un’eccedenza di computer, questi potranno essere donati a famiglie con difficoltà di reddito accertate, oppure venduti a chi ne farà richiesta, generando così ulteriori introiti per le casse pubbliche. Creazione di un sito dell’usato Verrà sviluppato un sito statale, accessibile gratuitamente a tutta la rete, che permetta la condivisione tra cittadin*, aziende, gruppi, di materiali e oggetti ancora utilizzabili. Questo, con la finalità di sensibilizzare ulteriormente gli abitanti al rispetto dell’ambiente e allo spreco, responsabilizzando tutti nel capire che ciò che è inutile per qualcuno può spesso trovare una collocazione nelle mani di qualcun altro.

IL CONTROLLO Creazione di un corpo di controllo sugli abusi ambientali e animali Formazione e attivazione di un corpo di guardie giurate eco-zoofile, capaci di sorvegliare ed effettuare sanzioni per eventuali abusi ambientali (discariche abusive, eternit, abbattimento alberi, inquinamento dei torrenti, ecc.) e compiuti su animali (condizioni di detenzione, maltrattamenti, abbandoni, ecc). L’istituzione di un tale corpo andrebbe a coadiuvare le già esistenti guardie ecologiche presso l’UGRAA nonché l’organismo di controllo sul territorio dell’Ufficio Igiene Ambientale. Il personale incaricato come guardia giurata dovrà provenire in parte dal mondo del volontariato, e dovrà ricevere un’accurata formazione sulle leggi in materia, sia sammarinesi che italiane, e specializzarsi sulla salvaguardia ambientale e animale. Potrà altresì essere selezionato e formato altro personale già in ruolo nel settore pubblico, che non presenti conflitti di interesse in campo ambientale o faunistico. Questo corpo dovrà poter possedere gli strumenti adatti per affrontare gli abusi e renderli sanzionabili in maniera immediata, evitando le lunghe burocrazie di presentazione alla magistratura. Riequilibrio dell’osservatorio faunistico All’interno dell’unico organismo che si occupa della fauna in territorio, andranno equiparate le forze attraverso l’inserimento di rappresentanti delle varie associazioni inerenti ambiente, e ad ess* verrà esteso il diritto di voto in assemblea affinché le decisioni siano esenti da posizioni di parte ed interessi personali. 32


Emanazione di norme di comportamento, aumento di controllo e sanzioni a carico di chi non rispetta l’ambiente Lo Stato, in collaborazione con la società civile, deve farsi carico dell’educazione della cittadinanza, partendo dai comportamenti e dalle azioni individuali: per citare un solo esempio, in terreno pubblico o privato, essendo considerati rifiuti tossici anche i filtri di sigarette, occorrerà garantire l’installazione di appositi raccoglitori e prevedere controlli e sanzioni. ***********

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Q UAL I TÀ D ELL A VI TA La qualità della vita non è un dato accessorio, ma il fulcro stesso del funzionamento e degli obiettivi di uno Stato. Per qualità della vita non è inteso unicamente il benessere economico, ma anche e soprattutto la qualità dell’ambiente, la protezione da inquinamento acustico ed atmosferico, la possibilità di godere di spazi di aggregazione gratuiti. Per favorire una qualità della vita intesa in questo senso, RETE propone queste soluzioni: Consumo critico e solidale Verrà favorito lo sviluppo e la creazione di nuove reti di consumo consapevole sull’esempio già presente di “GAS Marino” (Gruppo di Acquisto Solidale) attraverso facilitazioni amministrative, il riconoscimento del diritto ad una sede gratuita, la possibilità di beneficiare in via preferenziale di contributi per la realizzazione dei loro scopi e delle loro attività divulgative. Blocco temporaneo della cementificazione La costruzione di nuovi edifici comporta la cementificazione di vaste aree, con conseguente perdita di bio-diversità, nonché di rischi derivanti (ad esempio, inondazioni) causati dalla sempre più ridotta porosità del terreno. La costruzione di qualsiasi edificio dovrà rispondere ad un’effettiva domanda e non a logiche di interesse e all’attività lucrativa dei costruttori. Per questo motivo verranno bloccate le concessioni di permessi per costruire nuovi edifici, finché il numero di abitazioni inabitate e/o sfitte non sarà inferiore a 500 e i capannoni vuoti inferiori a 100. Eventuali permessi di edificazione potranno essere rilasciati solo per la costruzione di abitazioni ad opera e per conto di nuclei familiari singoli (e non nel caso della costruzione di condominii), e solo nel caso in cui tali costruzioni avvengano su terreni già edificabili e di proprietà della famiglia all’entrata in vigore della legge che disciplinerà il blocco della cementificazione. Tale deroga a costruire, prevedrà in aggiunta la costruzione di abitazioni ad “impatto zero”, cioè realizzare con materiali non inquinanti, certificazione energetica di classe A++, indipendenza energetica totale. Come già espresso nel capitolo “Lavoro” del presente programma, saranno incentivate invece le ristrutturazioni (ed eventuali costruzioni per unità famigliari) in bio-edilizia. Sostegni per la tutela animale e naturalistica Verranno equamente sostenute le attività che, senza fini di lucro, svolgano la loro attività a tutela dell’ambiente e degli animali, nei settori di ricerca conosciuti come “modelli di sviluppo sostenibile” in ambito europeo così come proposto dall’UE attraverso il corso “Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”. Mense biologiche Verrà introdotto l’obbligo per ogni mensa collettiva (aziendale, pubblica, di ogni grado scolastico) di utilizzare unicamente alimenti biologici e/o a chilometro zero. Tale misura, che ad una prima analisi potrebbe fuorviare facendo credere che i 34


costi di gestione aumenterebbero notevolmente per le casse statali, in realtà li riduce (così come dimostrato da simili esperienze condotte in alcuni comuni della regione Lazio) perché contribuisce nel medio e lungo periodo a prevenire malattie e disturbi legati ad un’alimentazione scorretta, concorrendo in tal modo a limitare i costi che lo Stato deve affrontare in materia di sanità. Dal PIL all’ISEW Il PIL (Prodotto Interno Lordo), modello di calcolo con cui fino ad oggi si è valutato il benessere e la ricchezza prodotta da un paese, oggi non risponde più, al bisogno di annoverare come ricchezza anche, appunto, la qualità della vita. In definitiva il PIL non tiene conto dei costi indiretti dell’aumento produttivo, cioè della spesa per la depurazione delle acque inquinate, l’inquinamento atmosferico o acustico, la cementificazione, l’alienazione di spazi sociali aggregativi, ecc. Quindi, non sempre ad un aumento del PIL equivale un aumento del “benessere” dei cittadini. A tal proposito l’Università di Siena ha messo a punto un sistema di calcolo della ricchezza di un paese che tenga conto anche dei costi indiretti della crescita, chiamato ISEW (Index of Sustainable Economic Welfare – Indice del Benessere Economico Sostenibile) già sperimentato con indubbi risultati nella provincia di Modena e di Rimini. Si impegna quindi San Marino a sperimentare e a tenere conto dei risultati di questo nuovo e particolareggiato calcolo del benessere sociale, che affianca ai parametri strettamente economici anche quelli della sostenibilità. ***********

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SC UOL A In controtendenza alla politica dell'ultima legislatura, RETE intende valorizzare in maniera forte e concreta il servizio alla cittadinanza partendo dai bisogni dei più piccoli. Tutto ciò attraverso l'attuazione di progetti volti alla valorizzazione dell'esistente, già di qualità eccellente. Nella filosofia che muove tutto il programma di RETE, al centro della scuola ci deve essere l’individuo, il/la bambin* in questo caso, i suoi bisogni ed il suo benessere. Per cui tutto l’operato dell’istituzione dovrà avere questi, come obiettivi primari. E’ nostra convinzione che oggi insegnare ai/le bambin* il rispetto per l'ambiente naturale come bene da preservare per le generazioni future, sia un impegno per ogni istituzione, in special modo di quella preposta all’educazione. Partendo dall’edilizia scolastica riteniamo indispensabile rivedere l'idea di costruzione dei prossimi nuovi edifici, dando spazio alle tecnologie di bio-edilizia e con un occhio attento alle norme antisismiche. Adottando queste soluzioni potremmo raggiungere due importanti obiettivi: rispetto dell'ambiente e notevole risparmio economico sia sulla costruzione delle strutture sia sul consumo energetico. Una scuola ecosostenibile è un punto di partenza importante per la riduzione del consumo di risorse naturali ed il risparmio energetico, poiché inevitabilmente le scuole utilizzano carta, acqua, energia per l'illuminazione ed il riscaldamento degli ambienti. L'insegnamento a comportamenti più responsabili verso l'ambiente naturale, quale ad esempio l'abitudine di spegnere le luci quando non è necessario, è molto importante, ma se l'insegnamento avviene all'interno di un'aula ecosostenibile tutto ciò diventa molto più coerente. I servizi della scuola per ogni ordine e grado, dovranno viaggiare sempre su livelli molto alti cercando soluzioni "economiche" soddisfacenti per mantenerli tali. L'impresa privata nell'educazione dell’infanzia e dell’adolescenza, dovrà rimanere una realtà a latere, ma distaccata in maniera netta dalla Pubblica Istruzione. Per RETE rimane fondamentale che l'istruzione rimanga in capo all'istituzione pubblica soprattutto per il mantenimento di un'istruzione "non di parte". Inoltre riteniamo che lo Stato non debba in nessun modo e attraverso nessuno stratagemma finanziare la scuola privata, determinare la programmazione scolastica, vigilare sulla qualità del servizio offerto dalle scuole private - i costi amministrativi e burocratici per l’intera economia potrebbero superare i vantaggi. Il personale docente impiegato in ogni ordine di scuola dovrà essere assunto con concorsi atti ad accertare la comprovata professionalità a livello culturale e psicopedagogico. Tale professionalità dovrà essere verificata a distanza di 5 anni istituendo un “patentino” per l'insegnamento. Il personale non docente dovrà sostenere specifici corsi di abilitazione e dovranno superare test atti a valutarne lo stato psicofisico. In nome dell'inclusione che fin dalla prima infanzia deve essere perseguita per tutti, si istituirà un servizio medico assistenziale per le scuole in collaborazione con l'ISS, al fine di assistere direttamente nella struttura scolastica tutt* i/le minori che necessitano di cure e terapie di routine. 36


Le mense scolastiche dovranno mantenere la propria autonomia, cercheranno soluzioni logistiche per abbassare i costi senza che ne risenta la qualità offerta. Le materie prime saranno selezionate tra gli alimenti di qualità a “km. 0” e di attestata origine biologica. Cogliere l'importanza e il ruolo fondamentale del tempo nella vita del bambino, consente di effettuare una riflessione sulla dicotomia tra tempo perso e tempo guadagnato. La scuola elementare a tempo pieno è diventata nel corso degli anni, l’unica alternativa all’istruzione dei bambini. ***********

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TR A SP OR TI E VI AB IL ITÀ Per diminuire sensibilmente il traffico stradale, l’emissione di CO2 e migliorare la viabilità pedonale, RETE propone le seguenti soluzioni: Servizi pubblici Aumento dei passaggi del servizio ATI: ogni 20 minuti sul tratto super-stradale e ogni 30 sulle strade secondarie. Incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici tramite campagne di sensibilizzazione all’ambiente. Attraversamenti pedonali Predisporre sottopassi pedonali in diversi punti strategici e rischiosi dotati di ascensore e/o rampe per l’accesso a persone con disabilità. Mezzi scolastici e “piedibus” Incentivi, per tutt* gli/le alliev* della scuola dell’obbligo, ad utilizzare gli appositi autobus da/per la scuola, e, dove possibile, facilitare e promuovere il “piedibus”, già sperimentato in alcuni Castelli con risultati ottimi: grazie all’aiuto delle Giunte, di volontar*, è da prevedere inoltre la collaborazione dei/le pensionat*, promuovendo così la loro integrazione nel tessuto sociale. Veicoli eco-compatibili Tutti i mezzi pubblici verranno riconvertiti con sistemi eco-compatibili quali gpl, metano e/o eco-combustibili come la colza per i motori diesel. Le nuove tecnologie permettono di inserire anche sistemi elettrici su mezzi già alimentati con carburanti comuni. L’investimento per questa riconversione verrà ricavato dal risparmio generato tramite l’uso si carburanti eco-compatibili. Parcheggi e navette Verranno elargiti incentivi affinché chiunque, per motivi di lavoro o di studio, debba recarsi quotidianamente presso il centro storico, usufruisca preferibilmente del parcheggio n. 9, in modo da creare maggiore disponibilità di posti auto per il turismo, per coloro che usufruiscono di uffici, attività commerciali e dell’ambulatorio medico. In questo modo potranno anche essere aumentati i posteggi riservati a persone con invalidità. Verrà istituito un apposito “servizio navetta” gratuita che dal parcheggio n. 9 eseguirà il giro completo del centro storico, usufruendo inizialmente e in via del tutto sperimentale delle pause che il personale conducente del servizio ATI deve osservare al capolinea, ed eventualmente coinvolgendo enti di trasporto già convenzionati con lo Stato. Viene fatto obbligo a tutti i membri del CGG di usufruire di tale parcheggio durante le sedute consiliari diurne. Accesso al centro storico per persone con invalidità/disabilità I restanti parcheggi del centro storico saranno muniti ognuno di minimo un mezzo 38


elettrico temporizzato per permettere anche a persone con invalidità /disabilità di accedere – anche per motivi turistici – al centro storico. ***********

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PO LI T IC HE G IOVA NI LI Il sistema clientelare legato alla politica ha svilito nei/le giovani il concetto di meritocrazia, causando la cosiddetta “fuga di cervelli”, risorse per il paese che se ne vanno all’estero. RETE intende ripristinare un sano rapporto tra meriti e lavoro, favorendo da una parte una formazione adeguata che abbini la teoria alla pratica e, allo stesso tempo, stimoli nei/le giovani una rinnovata motivazione e valorizzi le reali capacità e i meriti di ognun*. Conoscenza delle lingue straniere Favorire la frequenza di corsi di lingua straniera, al fine di migliorare l’accoglienza, l’ospitalità e le professionalità che, un paese turistico come San Marino, dovrebbe esigere da tutti gli enti a contatto con il pubblico. Formazione Per inserire i/le neo-diplomat* e neo/laureat* nel mondo del lavoro e per accrescere il loro bagaglio referenziale, saranno esaminat* e valutat* tramite concorsi pubblici coloro che si sono distint* in base ai crediti relativi al percorso di studio, alla partecipazione ad enti di volontariato o che abbiano fornito impegno in ambito sociale e culturale. Verranno offerte possibilità di percorsi formativi, anche all’estero, che si concludano con progetti elaborati nella lingua straniera. Al fine di tutelare il/la stagista dallo sfruttamento e/o dalla speculazione, verranno effettuati severi controlli affinché detti percorsi siano veramente di formazione e non altro. Centro giovanile Creazione di una piattaforma di dialogo e proposte comuni, apolitica e non religiosa, in cui i/le giovani possano condividere esperienze e proposte. Corsi di laurea Attivazione di un corso di laurea in imprenditoria e marketing presso l’Università di San Marino che tenga conto delle caratteristiche specifiche del territorio sammarinese e delle aree limitrofe, basato sull’innovazione tecnologica legata ad economia e produzione eco-sostenibili. Artigianato Collaborazione con UNAS con lo scopo di predisporre appositi percorsi formativi in ambito artigianale, mediante il coinvolgimento di operatori/ici del settore artigianale comune, di quello artistico e tipico. Il percorso sarà gratuito con la sola eccezione del versamento delle contribuzioni all’apprendista (in parte erogate dal maestro artigiano e in parte da fondi statali). E’ previsto al termine dell’apprendistato un esame, presieduto da apposita commissione composta da UNAS e Ufficio del Lavoro, che attribuirà un numero di crediti formativi in base alle competenze e al livello professionale raggiunto. Detti crediti determineranno anche la posizione nella graduatoria pubblica di collocamento. *********** 40


PARI OP P OR TU NI TÀ Detto principio riguarda l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale. Discriminazioni basate su quanto finora riportato sono proibite nella Comunità Europea perché pregiudicano il raggiungimento di un alto livello di occupazione e di protezione sociale, compromettono la qualità della vita, la coesione economica e sociale, la solidarietà, la mobilità geografica e sociale. San Marino, aderendo alle convenzioni internazionali per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – in cui viene enunciato il divieto generale di discriminazione – e seguendo i principi della propria dichiarazione dei diritti dei cittadini del 1974, ha il dovere di riesaminare leggi e decreti che, confrontati con le adesioni di cui sopra, presentano caratteri anticostituzionali e lesivi per l’individuo. Queste le proposte: Esame e modifica di leggi e decreti La Commissione per le Pari Opportunità e la specifica Segreteria di Stato competente in materia, avvalendosi della collaborazione di personale legale tramite il Tribunale, avranno il compito di esaminare leggi, decreti, comportamenti istituzionali, che in qualsiasi modo causino discriminazioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere. La Commissione Pari Opportunità, aprirà un dialogo diretto col CGG, avanzando proposte di modifica a tutte quelle leggi che risulteranno discriminatorie, e sorveglierà l’operato dei consiglieri e delle altre commissioni affinché vengano apportati i necessari adeguamenti. Osservatorio sui generi Sarà istituito sempre presso la suddetta commissione un osservatorio sui generi, sulla loro differenza e sull’identità di genere; in particolare questo osservatorio esaminerà i messaggi mediatici con l’obbligo di denuncia qualora squalifichino l’uno o l’altro genere, le assunzioni di personale dipendente tramite collegamento diretto con l’Ufficio del lavoro e tutte le altre situazioni che presentino rischio di discriminazione per l’uno o per l’altro genere e che non rispettino l’identità di genere individuale. L’osservatorio ha il dovere di promuovere una cultura pluralista, opposta quindi all’imperante fallocentrismo, aperta alla condivisione e alla rappresentatività. Unioni civili Da un’attenta analisi sulle nazioni che hanno legalizzato le unioni civili anche per le coppie del medesimo sesso, emerge quanto segue: le istituzioni non sono state 41


lese in alcun modo; la qualità della vita è migliorata grazie a politiche di integrazione. In un'ottica non discriminatoria, RETE crede che sia compito della politica influenzare la cultura del paese, istituendo regolamenti chiari che pongano fine all’esclusività della vita di coppia come privilegio esclusivo solo per alcun*. Pertanto verranno parificate allo stesso livello le unioni civili tra persone dello stesso sesso con quelle tra persone di sesso diverso, al fine di tutelare – sia sul piano economico che sociale - in entrambi i casi, i/le coniugi conviventi nei diritti di assistenza sanitaria, eredità, immigrazione, e per garantire l’obbligo del vicendevole sostegno economico. Donna Negli ultimi decenni, il tasso di occupazione delle donne è aumentato significativamente. Ciò nonostante, occorre ancora migliorare la qualità dei posti di lavoro e le politiche che conciliano la vita privata e quella professionale. Pertanto occorre: - Incoraggiare ulteriormente l’imprenditorialità femminile, rafforzando le agevolazioni già esistenti qualora la scelta imprenditoriale non ricada su professioni “tradizionali” bensì in settori verdi, eco-sostenibili e innovativi. -

Incentivare le partecipazione del genere femminile nei processi decisionali, in cui è a tutt’oggi sottorappresentato, sia nel CGG che nelle Giunte di Castello e nelle Commissioni.

-

Congedo parentale:

a) verrà sancita la possibilità di trasferire il congedo parentale (di maternità) al coniuge per la durata minima di almeno un mese consecutivo sul totale complessivo; b) per esigenze dei genitori e/o dei datori di lavoro, il congedo potrà essere accordato anche a tempo parziale o in modo frammentato, senza superare la durata complessiva prevista attualmente; c) ciò che è previsto ai punti a) e b) sarà valido anche per i genitori adottivi. Valorizzazione della differenza e integrazione Negli ultimi anni San Marino ha visto entrare a far parte del tessuto sociale cittadin* provenienti da altri paesi, soprattutto dall’Argentina, dall’Europa orientale e balcanica con numerosi ingressi in Repubblica di persone che svolgono il ruolo di badanti, e con le adozioni internazionali. Ma, mentre per quest’ultimo caso è la famiglia e poi la scuola a dover compiere un adeguato processo di socializzazione, per i/le restanti invece è mancato spesso un processo di integrazione con la 42


comunità. RETE propone di favorire questo processo sociale e culturale tramite alcuni progetti che metteranno in collaborazione la Segreteria di Stato alla Cultura direttamente con i soggetti interessati: - sviluppo di eventi culturali in territorio che mettano in relazione reciproca San Marino con un paese straniero mediante i suoi rappresentanti residenti in Repubblica. -

promozione di soggiorni culturali nei paesi stranieri maggiormente rappresentati nel paese (Argentina, Francia, USA, Europa orientale, ecc) al fine di conoscere culture e tradizioni diverse dalla propria nonché per formare così la cittadinanza all’accoglienza della persona straniera e alla sua integrazione nella società.

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LA IC I TÀ D ELL O S TATO Da un’approfondita analisi dei rapporti e delle ingerenze tra Stato e Chiesa, anche su questo tema San Marino presenta una situazione di emergenza culturale, sociale e politica, aree frequentemente contaminate da visioni e prospettive religiose, che ostacolano la via progressista e favoriscono il perpetuarsi di concezioni retrograde, non più tollerabili in un paese civile post-moderno. Le continue intromissioni della religione nella politica ricadono spesso su minoranze della collettività – già lasciate ai margini – limitandone e/o impedendone la vivibilità, ostacolandone la quotidianità. RETE intende promuovere e incoraggiare una politica libera dalle ingerenze clericali, una visione laica per ciò che concerne le pari opportunità, il progresso culturale, la ricerca, la valorizzazione delle differenze, la lotta alle discriminazioni; contro ogni forma di violenza, contro ogni tipo di razzismo.

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