JODOROWSKY
META-BARONE
IL TECNO-PAPA
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IL META-BARONE È STATO IL PIÙ FORMIDABILE GUERRIERO CHE L’UNIVERSO ABBIA MAI CONOSCIUTO. DA SOLO, È STATO IN GRADO DI METTERE IN GINOCCHIO L’IMPERO. DA ALLORA UN NUOVO TECNO-PAPA HA RIORGANIZZATO L’ORDINE TECNO, AUMENTANDONE L’INFLUENZA NELLA GALASSIA GRAZIE ALLO SFRUTTAMENTO COMMERCIALE DEL MINERALE EPIFITE, UNICO CARBURANTE ADATTO PER I VIAGGI INTERSTELLARI. L’AMBIZIONE E LA CRUDELTÀ DEL TECNO-PAPA SONO SMISURATE, MA UN UNICO OSTACOLO SI INTERPONE ALLA SUA CONQUISTA DEL POTERE ASSOLUTO: PROPRIO IL META-BARONE DENOMINATO IL SENZA-NOME.
D 15,00
PER AFFRONTARLO ED ELIMINARLO, VENGONO SCELTI I MIGLIORI GUERRIERI A DISPOSIZIONE, COME L’INVINCIBILE TECNO-AMMIRAGLIO WILHELM-100 E IL CLONE KHONRAD L’ANTI-BARONE!
FRISSEN
JODOROWSKY – FRISSEN – SÉCHER
WILHELM-100
Spietato e crudele, Wilhelm-100 è il più temuto dei Tecno-Ammiragli. Dotato di enormi tecno-protesi per braccia, è totalmente dipendente dall’epifite, il carburante anti-gravità. Questo mostro sanguinario non ha mai conosciuto la sconfitta sui campi di battaglia e anela confrontarsi con un guerriero all’altezza: Senza-Nome, l’ultimo dei Meta-Baroni.
VOL. 1
Il Tecno-Vaticano è allo stesso tempo il principale nemico e alleato dell’Impero. La Chiesa Tecno, in effetti, vorrebbe conquistare il potere assoluto, ma ha bisogno di grandi risorse economiche, che acquisisce dalla fornitura di tecnologia alle forze imperiali. Il Supremo Tecno-Papa è il capo religioso e la guida spirituale della chiesa, con influenza su miliardi di anime... la cui salvezza non è certo la sua principale preoccupazione. Nella catena del potere, sopra il Tecno-Papa c’è solo il Tecno-Sacerdozio, un ristretto centro di potere occulto, tanto discreto, quanto inflessibile.
Alejandro Jodorowsky nasce il 17 febbraio 1929 a Tocopilla, nel nord del Cile, da genitori ebrei fuggiti dall’URSS. Nel 1953 lascia il Cile per Parigi. Scrive pantomime per il mimo Marcel Marceau, per poi darsi alla pittura e alla scenografia. Nel 1962 crea con Roland Topor e Fernando Arrabal il movimento di teatro Panico. Nel 1965 si sposta in Messico dove crea il “Teatro di avanguardia del Messico”, adatta per il cinema Il paese incantato, di Fernando Arrabal, e gira due suoi celebri film: El Topo e La montagna sacra. Nel 1975 conosce Moebius e insieme collaborano a un adattamento cinematografico di Dune, mentre nel 1980 raggiunge il successo di pubblico e di critica con Les Aventures de John Difool. Considerato tra i più originali scrittori di fumetti, scrive per tantissimi autori, tra cui Georges Bess (Il Lama Bianco, Juan Solo), Zoran Janjetov (Prima dell’Incal), Boucq (Bouncer, Faccia di Luna), Juan Gimenez (La Casta dei Meta-Baroni) e, ovviamente, Moebius (L’Incal, La folle del Sacro-Cuore). Nel 1996, Jodorowsky riceve al Festival di Angouleme l’Alph’Art. Al 2004 risale la sua collaborazione con Milo Manara per I Borgia. È famoso presso il grande pubblico per le sue letture dei Tarocchi Marsigliesi e quale inventore della Psicomagia.
Nato Jerry Thierry nel 1964 a Bruxelles, Belgio, appena può emigra nell’assolata California, dove si adatta a ogni tipo di lavoro, finanche nel wrestling! Cambia il suo cognome nel più pronunciabile Frissen e si dà una calmata mettendosi a scrivere libri e aprendo una libreria. Nel 2003 conosce Fabrice Giger, il proprietario di Humanoïdes Associés, che gli propone prima di scrivere per l’antologico Métal Hurlant, poi di assumere la direzione artistica dei volumi USA. Dopo essersi confrontato con zombi e lottatori di lucha libre, Frissen si è infine immerso anima e cuore nell’universo del Meta-Barone.
SÉCHER
Nato nel 1988 a Beaupréau (dipartimento di Maine e Loira, Francia), Valentin Sécher segue le orme del padre, attivo in campo pubblicitario. Diplomatosi nel 2006, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Nantes, dove scopre gli artisti che lo avrebbero più influenzato: gli americani Alex Ross, Norman Rockwell e Travis Charest, e il francese Mathieu Lauffray. Il suo esordio è con Khaal, per i testi di Jean-Luc Istin, prova talmente convincente da aprirgli le porte dell’universo del Meta-Barone.
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sistema di philidor, attorno al pianeta marmola.
in questo settore dello spazio, proprietà esclusiva dell’impero tecno-tecno, una spaventosa battaglia si è appena conclusa.
una battaglia di cui l’intero universo serberà per millenni il ricordo...
...sempre che sopravviva, ovvio.
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una volta ancora, il meta-bunker ha tenuto testa all’impero, pagando tuttavia un alto prezzo per la sua vittoria...
...la propria condanna.
tutti i dati sono nel meta-cifratore.
siamo salvi, mio venerato padrone.
“siamo”?
ehm... lei lo è, padrone. le basterà trovare una fonte d’energia abbastanza potente affinché, a partire da codesta memoria, si attivi il programma di ricostruzione.
come un minuscolo uovo, originerà un essere completo: il meta-bunker rinascerà, intero, integro, come il primo giorno.
quanto a me...
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ho incluso tutti i miei dati personali con quelli del meta-bunker poiché auspico di sopravvivere...
...per continuare a servire il più possente dei guerrieri.
grazie, padrone.
ti ridarò vita, tonto, te lo prometto.
c’è tuttavia una cosa che mi piacerebbe fare... che non ho mai osato in precedenza... vorrei chiederle un favore.
ti ascolto. ma sbrigati, non ci resta molto tempo.
le chiedo, padrone, di porre fine alla mia esistenza in questa dimensione e di concedermi l’onore di perire per la sua sacra mano.
è impossibile, tonto... non ti potrei mai distruggere. lo avevo previsto, padrone. quest’olotravestimento l’aiuterà...
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il tecno-papa... essere immondo.
buona idea, tonto. te ne sei andato con dignitĂ .
ed è in quel preciso istante che io, tonto, il piÚ fedele servitore dei meta-baroni... sono morto.
rotta su marmola, il pianeta dei miei avi.
il mio padrone, l’ultimo dei meta-baroni, partiva solo, in fuga dai nostri nemici verso marmola, il pianeta che aveva visto nascere la sua casta.
ma la mia morte e la distruzione del meta-bunker non erano che la parte visibile di un dramma ancor piĂš orribile.
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ben prima di questi eventi, quando ancora nessuno poteva sospettare il funesto destino che ci attendeva, il mio in particolare, l’invulnerabile meta-bunker era alla deriva verso i confini dello spazio conosciuto, lontano da ogni civiltà.
un nuovissimo programma automatico, il meta-cifrario, gestiva il funzionamento del meta-bunker...
tonto? i miei sensori rilevano su tutte le frequenze nugoli di tecno-sonde di ultima generazione TT-1000 in procinto di aderire alla mia fusoliera di meta-titanio. richiedo di essere autorizzata a friggerle una per una per distrarmi un po’.
distrarti? stupida paleocalcolatrice! e perché non una bella seduta di olocinema, eh?
autorizzazione negata!
è il nostro padrone che avrebbe gran necessità di svagarsi.
ogni volta che lo vedo così, i miei mecacircuiti si sentono sommergere da una tristezza ignota persino ai bio.
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erano mesi che non lasciava i suoi alloggi. mesi trascorsi seduto là, senza dormire.
dopo la disfatta inflitta ai tecno-tecno, aveva deciso di vivere come un eremita. non si interessava più a nulla e gli era negata persino l’ebbrezza: il suo organismo produceva un’immediata antitossina al minimo cenno di torpore, dissipando l’effetto di qualunque droga.
disgustato dall’onnipotenza guerriera della sua casta in cui non si riconosceva più...
...il mio padrone rigettava con tutto sé stesso un’esistenza votata al solo combattimento. ricusava ormai il suo invincibile potere distruttivo. aveva fatto voto di non uccidere più.
se avesse potuto astenersi dal sognare, si sarebbe abbandonato a un sonno infinito. se la morte non gli fosse stata indifferente, ne avrebbe anticipato la venuta.
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mentre il nostro padrone rimuginava cupo, l’impero tecno-tecno viveva una nuova età dell’oro estraendo sempre più epifite dal pianeta marmola.
disponendo del monopolio di questo prezioso carburante antigravità che consentiva di spostarsi attraverso lo spazio a velocità fenomenali, i tecnotecno dominavano un universo ormai dipendente dal miracoloso olio.
gran parte di questi incessanti convogli erano destinati a un faraonico cantiere spaziale.
le astronavi rifornivano di epifite la costruzione del neo-pianeta d’oro, un pianeta mille volte più grande di quello distrutto dal mio padrone, il meta-barone.
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arriva!
ci fa visita! che onore! viene a visitare il nostro cantiere!
tecno-papa! tecno-papa! benedicimi, tecno-papa!
tecno-santità!
è lui! sua tecno-santità! il nuovo tecno-papa! non indossa protezioni oculari, i suoi occhi non temono l’aurea luce!
è benedetto!
sono operai di classe kdk12. i loro occhi, naturali, non possono sopportare la luminosità del neo-pianeta d’oro.
perché portano tutti gli occhiali?
davvero? divertente.
non aver paura. tu vedrai la luce.
tu. vieni a me.
miei sudditi... miei devoti piccoli sudditi...
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IL META-BARONE È STATO IL PIÙ FORMIDABILE GUERRIERO CHE L’UNIVERSO ABBIA MAI CONOSCIUTO. DA SOLO, È STATO IN GRADO DI METTERE IN GINOCCHIO L’IMPERO. DA ALLORA UN NUOVO TECNO-PAPA HA RIORGANIZZATO L’ORDINE TECNO, AUMENTANDONE L’INFLUENZA NELLA GALASSIA GRAZIE ALLO SFRUTTAMENTO COMMERCIALE DEL MINERALE EPIFITE, UNICO CARBURANTE ADATTO PER I VIAGGI INTERSTELLARI. L’AMBIZIONE E LA CRUDELTÀ DEL TECNO-PAPA SONO SMISURATE, MA UN UNICO OSTACOLO SI INTERPONE ALLA SUA CONQUISTA DEL POTERE ASSOLUTO: PROPRIO IL META-BARONE DENOMINATO IL SENZA-NOME.
D 15,00
PER AFFRONTARLO ED ELIMINARLO, VENGONO SCELTI I MIGLIORI GUERRIERI A DISPOSIZIONE, COME L’INVINCIBILE TECNO-AMMIRAGLIO WILHELM-100 E IL CLONE KHONRAD L’ANTI-BARONE!
FRISSEN
JODOROWSKY – FRISSEN – SÉCHER
WILHELM-100
Spietato e crudele, Wilhelm-100 è il più temuto dei Tecno-Ammiragli. Dotato di enormi tecno-protesi per braccia, è totalmente dipendente dall’epifite, il carburante anti-gravità. Questo mostro sanguinario non ha mai conosciuto la sconfitta sui campi di battaglia e anela confrontarsi con un guerriero all’altezza: Senza-Nome, l’ultimo dei Meta-Baroni.
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Il Tecno-Vaticano è allo stesso tempo il principale nemico e alleato dell’Impero. La Chiesa Tecno, in effetti, vorrebbe conquistare il potere assoluto, ma ha bisogno di grandi risorse economiche, che acquisisce dalla fornitura di tecnologia alle forze imperiali. Il Supremo Tecno-Papa è il capo religioso e la guida spirituale della chiesa, con influenza su miliardi di anime... la cui salvezza non è certo la sua principale preoccupazione. Nella catena del potere, sopra il Tecno-Papa c’è solo il Tecno-Sacerdozio, un ristretto centro di potere occulto, tanto discreto, quanto inflessibile.
Alejandro Jodorowsky nasce il 17 febbraio 1929 a Tocopilla, nel nord del Cile, da genitori ebrei fuggiti dall’URSS. Nel 1953 lascia il Cile per Parigi. Scrive pantomime per il mimo Marcel Marceau, per poi darsi alla pittura e alla scenografia. Nel 1962 crea con Roland Topor e Fernando Arrabal il movimento di teatro Panico. Nel 1965 si sposta in Messico dove crea il “Teatro di avanguardia del Messico”, adatta per il cinema Il paese incantato, di Fernando Arrabal, e gira due suoi celebri film: El Topo e La montagna sacra. Nel 1975 conosce Moebius e insieme collaborano a un adattamento cinematografico di Dune, mentre nel 1980 raggiunge il successo di pubblico e di critica con Les Aventures de John Difool. Considerato tra i più originali scrittori di fumetti, scrive per tantissimi autori, tra cui Georges Bess (Il Lama Bianco, Juan Solo), Zoran Janjetov (Prima dell’Incal), Boucq (Bouncer, Faccia di Luna), Juan Gimenez (La Casta dei Meta-Baroni) e, ovviamente, Moebius (L’Incal, La folle del Sacro-Cuore). Nel 1996, Jodorowsky riceve al Festival di Angouleme l’Alph’Art. Al 2004 risale la sua collaborazione con Milo Manara per I Borgia. È famoso presso il grande pubblico per le sue letture dei Tarocchi Marsigliesi e quale inventore della Psicomagia.
Nato Jerry Thierry nel 1964 a Bruxelles, Belgio, appena può emigra nell’assolata California, dove si adatta a ogni tipo di lavoro, finanche nel wrestling! Cambia il suo cognome nel più pronunciabile Frissen e si dà una calmata mettendosi a scrivere libri e aprendo una libreria. Nel 2003 conosce Fabrice Giger, il proprietario di Humanoïdes Associés, che gli propone prima di scrivere per l’antologico Métal Hurlant, poi di assumere la direzione artistica dei volumi USA. Dopo essersi confrontato con zombi e lottatori di lucha libre, Frissen si è infine immerso anima e cuore nell’universo del Meta-Barone.
SÉCHER
Nato nel 1988 a Beaupréau (dipartimento di Maine e Loira, Francia), Valentin Sécher segue le orme del padre, attivo in campo pubblicitario. Diplomatosi nel 2006, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Nantes, dove scopre gli artisti che lo avrebbero più influenzato: gli americani Alex Ross, Norman Rockwell e Travis Charest, e il francese Mathieu Lauffray. Il suo esordio è con Khaal, per i testi di Jean-Luc Istin, prova talmente convincente da aprirgli le porte dell’universo del Meta-Barone.
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