Muntstraat 42 - parte prima

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marcello taioli

MUNTSTRAAT 42

parte prima


copyright Š 2003 MTDesign drawings by Marcello Taioli


ai sognatori disillusi, che di tanto in tanto ci ricascano. ma non se ne pentono mai.



...... non so se ne è valsa la pena. perché? forse non ero abbastanza preparato. in che senso? l’avevo presa troppo alla leggera. credevo fosse l’ennesima vacanza e invece non lo è stata... o meglio lo è stata, ma fino ad un certo punto. non devo essermi spiegato troppo bene, vero? direi proprio di no. ......

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immagina una città. bellissima. vivibile. perfetta. fai finta che l’abbia comprata un produttore per girarci un film ogni anno. solo che non ci sono né regista, né copione. gli attori sono gente comune, alcuni del luogo, la maggior parte di chissà dove.

CIAK!

nessuna sceneggiatura. si improvvisa. buona la prima. un anno e poi tutti a casa.

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certo che te ne fai di viaggi, tu. va bene, era solo per dire che esiste una città dove, per effetto di un incantesimo, gli abitanti dopo un anno svaniscono. puff... nessuna traccia. al loro posto ne arrivano altri, vanno ad abitare nelle stesse case, camminano sulle stesse strade, respirano la stessa aria, ma neanche si conoscono. non ne hanno l’occasione. sembra assurdo. già. quello che è strano è che tutti hanno la consapevolezza di dover ripartire, dopo quell’anno. all’inizio questo si avverte. si sente, è nell’aria. dopo no. dopo quella città diventa come le altre, più bella delle altre. quello che era un caratteristico pub nordeuropeo diventa il tuo pub, la lavanderia con i display rotti diventa la tua lavanderia, il doner kebap diventa la tua colazione. quella città diventa la TUA città.....

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Clara, li fai tu i panni scuri? sì, solo che ho dei jeans che macchiano un casino. fa lo stesso, tanto ho tutta roba blu anch’io. la biancheria la facciamo tutta qua da me. oh, a me lavare la mia biancheria con la vostra mi fa un po’ senso... oh, senti... la laviamo a 90°, mica la ritrovi sporca! butta qua... o preferisci pagarne un’altra per conto tuo? aspetta un attimo... guarda il tipo là. mica li ha messi i soldi! e come ha fatto a farla partire? mi pare che abbia girato il disco di cartone del display. ecco perché sono tutti rotti. sì, ma questo qui no! no problem, guys, wait.

CRACK. STUCK! VRRRRRR a spanish method. th... thank... you. no problem.

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all’inizio parti con l’idea che tutto sia un gioco, lo stato d’animo che ti prende quando sei all’aeroporto è lo stesso di quando si parte per una vacanza estiva o per una gita scolastica. tutti più o meno lo conosciamo, no? il problema è che proprio quello stato d’animo ti porta a scegliere l’alloggio come se dovessi rimanerci due settimane o poco più. uno non considera di dover restare chiuso in casa giorni e giorni perchè si è preso l’influenza o perché ha un esame tipo ontwikkelingslanden.... e com’era la tua maison? existenzminimum. un letto, un armadio, un lavandino. più piccola del bagno di casa mia. però carina, e forse la più economica della città. in pieno centro, nella via dei ristoranti. lì per lì ho pensato che sarei sempre stato in giro e che in fondo la stanza mi serviva per dormire e basta. e per mangiare? come facevi? mah, improvvisavo. mangiavo quasi sempre fuori, a volte a casa di amici, a scrocco. da noi c’era una piccola cucina, ma mancava la sala da pranzo. dovevamo portarci i piatti in camera. 12


quanti eravate nella casa? sei in sei camere singole. e gli altri chi erano ...com’erano? erano tutti del posto, più o meno. c’era un’attrice di teatro sulla quarantina. gli atri quattro avevano press’appoco la mia età. studenti anche loro. ti sei trovato bene? erano simpatici? una cosa giusta. quando erano ubriachi erano simpaticissimi. sobri di meno, molto più distanti. sarà stata colpa del clima, boh! io ho parcheggiato là. senti, ci vediamo i prossimi giorni? ti telefono io. ok ciao. ciao. ...... 13


good afternoon. i’m here for the room. please, sit down and wait here. i’m calling the landlord. mr Koen? ...mr Koen? ... Damiano, secondo te faccio bene? boh... io non la prenderei mai. è troppo piccola! vabbé! mica ci devo giocare a tennis dentro, eppoi è tenuta bene e c’è una bella luce, una bella atmosfera... ti dà proprio quella sensazione di caldo, di intimo profondo. se lo dici tu... ... ciao! so... this is the contract, huh? do you have an english version? ha... ha... trust me! it means: don’t break anything, don’t steal anything, don’t light fires inside, don’t cook and that’s all, huh? so... you don’t fuck me and i don’t fuck you, huh? ok? ok. put your sign here ...“huurkontrakt”... here...”de huurder”. and give me the money. 10.500, huh? give me the money ...money, money... all the money to me, huh? here are the keys.

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pronto? ciao, dove sei? sono in spiaggia. ce la fai a raggiungermi davanti al grattacielo? se mi dai dieci minuti... ok. ti aspetto.

CLICK. ..... ho voglia di camminare in riva al mare. ti va? mi va. aspettami. lascio le scarpe e i vestiti in macchina. .....

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olè... fatto! dai, corri! non senti?! il mare ci chiama! hey, aspetta! ...aaahhhhh... che aria! quanto si sta bene, eh? si sta da Dio.... sono le ore migliori... senti... perchè non aspettiamo che il sole tramonti.... ci sdraiamo qui, sulla sabbia, con i piedi a bagno nell’acqua... li lasciamo carezzare dalle onde e chissenefrega se si fa tardi. quando ci viene fame andiamo a mangiare una pizza al porto canale... ma non ho niente da mettermi... hai i vestiti in macchina. ...ma tu sei in vespa e dopo si fa freddo e hai solo una maglietta e..... se è freddo lascio qua la vespa e mi accompagni a casa tu. ...facciamo chi arriva prima al faro rosso?

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continui a cambiare discorso, eh? dai, corri!! ...... sediamoci ...uff... non ce lah faccioh piùhhhh... pfff... ...... che strano.... cosa? hai mai provato a sincronizzare il tuo respiro con il moto delle onde? no. è strano... sembra di partecipare a qualcosa di grande. più grande di te. non saprei come spiegare... sembra che ci sia un rapporto immediato tra le due cose. mi sembra di essere la causa di tutte queste onde. o forse no... forse è il mare a farmi respirare meglio... prova!

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...hhhh...fff......hhhh...fff...... ...hhhh......fff......oooo mio Dio! mi sembra di fare l’amore con il mare! che scema che sei. ha...ha...ha...ha... non si può dire niente di serio, con te..... ha...ha...ha...ha... he! he! he! he! hah.... ...... lunedì vado a Milano. sììì? sei stata assunta? sì. non mi sembri molto felice. non lo sono.

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ma non è un lavoro al quale tieni tantissimo? lo è, per questo l’ho accettato. allora scusa, ma non capisco. come fai a non capire? lo sai che dovrò lavorare anche di sabato, che dovrò restare su tutti i fine settimana... che la prossima volta che tornerò, sarà per le feste di natale. forse...... e chi dice che non possiamo vederci ogni tanto, qualche weekend...... sì, possiamo. ma non è la stessa cosa. io voglio poterti vedere quando mi va. voglio poterti chiamare, sapere dove sei e dopo pochi minuti essere lì con te... così, sì. vabbè possiamo parlarci al telefono e fare finta di essere qui sugli scogli....davanti al mare..... vicino al faro.... io odio parlare al telefono, lo sai benissimo. e anche tu, non contraddirti... 21


d’accordo, è vero. ma la troveremo pure una soluzione, no? una soluzione, una soluzione......per te ci deve essere una soluzione a tutto, eh? tu riesci a risolvere sempre tutto, eh? sei un bel fenomeno, eh? EH!? ahhhh....... oh, adesso smettila! e smetti anche di piangere. ...... ...non ci voglio più andare, non me la sento. ho scoperto di essere troppo legata a questi posti, a casa mia, alla mia famiglia... e poi il mare, la piadina... quando eri lassù non ti mancava tutto questo? beh, no. bugiardo. no, sul serio. non ci pensavo. forse non lo apprezzavo come adesso. e poi sapevo di dover tornare. era diverso, mi sembrava tutto un gioco, te l’ho detto. cambiare aria, vedere posti completamente 22


insoliti, parlare un’altra lingua, conoscere gente nuova, dovermela cavare da solo, non dovere rendere conto a nessuno, poter essere me stesso fino in fondo. un gioco eh? un gioco, sì. le regole erano quelle che ti ho appena elencato. cioè fregarsene, svegliarsi quando cazzo ti pare, bere l’inverosimile, mangiare schifezze a tutte le ore, andare a letto con chi capita, drogarsi.... essere se stessi vuol dire questo, no? essere se stessi non voleva dire suicidarsi. voleva dire che tu potevi uscire di casa in ciabatte con il sacco della biancheria da lavare sotto braccio senza che nessuno si girasse puntando il dito. poi magari, strada facendo, la sosia di Eva Henger ti invitava a bere un caffé con lei perché aveva semplicemente voglia di fare due chiacchiere, senza l’ansia che tu potessi metterle le mani addosso. il tempo passava senza che te ne rendessi conto... si faceva sera ed era già ora di cena... e allora la biancheria la lavavi il giorno dopo, 23


sempre che ti fosse rimasto un paio di mutande pulite... il Fonzie della lavanderia l’hai più rivisto? il Fonzie? sì... il tipo che ha fatto partire la lavatrice con il cazzottone. ah... quello. non l’ho più rivisto, no. peccato. perché? mi era simpatico. ...... ti è tornato il buonumore? stai sorridendo... vorrei che questi minuti non passassero mai... vorrei stare qui all’infinito... ......

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guarda! hai visto? il pesce. ha saltato. hai visto? che salto, eh? ..... tu ci vivresti a Milano? no. ma ci sei stato? no. però non mi ispira. se dovessi vivere in una grande città , sceglierei Roma. non avrei dubbi. ecco, vedi?? oh, che fai, ricominci a piangere? no, eh? avrei preferito che non mi assumessero... adesso non sarei qui a rodermi dentro. magari sarei a cercare un altro lavoro qui in zona. anche dove studi tu non è male... senti, basta parlarne. non ha senso. lunedÏ ci vai e vedi che aria tira. poi, se proprio stai male e ti piglia la nostalgia, saluti tutti e torni qua. 26


quello non sarà mica l’unico posto dove si fanno gli atlanti stradali, no? io non faccio atlanti stradali. io faccio guide turistiche. le guide rosse. vabbè, dai... no, ci tengo. non è la stessa cosa. gli atlanti li fanno i topografi. io non sono una topografa. cos’è quel ghigno? niente... mi suonava strano il nome... voi uomini sempre a pensar male... .....ascolta. davvero devi restare su tutti i weekend? sì... almeno i primi mesi, poi si vedrà. non puoi portarti il lavoro a casa? no, è un lavoro di equipe. dobbiamo aggiornarci continuamente tra colleghi. non c’è verso. i primi tempi dovremo fare a meno di vederci. forse ci siamo conosciuti nel momento sbagliato... 27


chissà quanta gente conoscerai là... se lasci a tutti il tuo numero la prima sera... io non lascio il mio numero la prima sera. se non sbaglio a me l’hai lasciato.... te l’ho lasciato perché mi ispiravi fiducia, non mi sembravi il solito marpione che attacca bottone con in testa una sola cosa... sei stato carino, ok? contento? fine. ..... ...dimmi una cosa... hai conosciuto molte ragazze lassù? non molte, una importante. e come si chiamava? guarda che è ancora viva. vabbè... come si chiama... scemo. Göksel. e come si scrive? 28


gi–o–kappa–esse–e–elle. con due punti sulla o. mi piace, sai cosa significa? non vorrei dirti una stupidaggine. se la memoria non mi inganna, deve avere qualcosa a che fare con il cielo stellato e la bellezza del paradiso... è un nome turco. mi piace come suona... strano–strano. .....

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hey, Jonathan! how are you doing? doing fine, thanks. wanna join us for a coffee? why not? gimme a sec, i’ll take a chair. ..... hi Alex, hi Gio. oh....these are Göksel and Zehra. nice to meet you... where from? turkey. and i guess you are from italy. how did you guess? the way you look...... proud. i’m not proud, believe me... i didn’t say you were. i said you seemed. and it seems you are also touchy... he! he! i’m neither touchy... but you are presumptuous for sure. you speak english very well for being an italian. what do you mean? that your accent is not perfect, but not too bad. so you think that italians are crap at languages? yeah, well, i do. they may care about girls, sex, money, cars, clothes, but not about languages. woah, man... this is true.

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no, it’s not true. certainly we are bad represented abroad. most of the people who leave our country for good, are the worst. the majority is from the south... all the commonplaces... pizza, mafia, mandolino... represent only a part of italy. but there is much more you should know about. sometimes i feel ashamed myself when i see the italians who work here... why? they’re so funny! hah... you don’t understand what they say! they’re not funny, believe me! they’re obnoxious... most of them. after Ochalan’s case, relationships between italy and turkey will never be the same... i don’t think he cares about politics... do you? in fact, i don’t. you see? a typical italian. are you all so nice in turkey? her former boyfriend is from italy.....why don’t you tell him how you broke up? i hate to talk about myself, Jon. excuse me, guys... i really have to leave now. Zehra? ..... 32


a cosa stai pensando? a niente. bugiardo. stai pensando a Gocce, vero? ...no, non stavo pensando a lei... invece sì... sei tutto mogio... ti dico di no. sì. no. ossì. onnò. sssìììhììììì! la smettiamo? ....

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posso chiederti un’altra cosa? ...mi metti ansia quando mi dici così. se devi farmi una domanda, falla e basta. al massimo non ti rispondo. scusa, eh? mi scusi se ho alterato la sua precaria stabilità, sig. prezioso. non ti si può dire niente, madonna! senti, rilassati... e se anch’io avessi paura a fartela, la domanda... non ci pensi? ...eh? ci sei mica solo tu a respirare in questo cacchio di mondo! vabbè puoi farmela la domanda se vuoi... adesso non te la faccio più, contento? te pareva!? ecco. ...... è tardi, il sole è già tramontato.

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senti... quella pizza? io non ho più fame. se è per questo, nemmeno io. i miei si staranno preoccupando, mi avranno già chiamata sei volte. accompagnami alla macchina... per favore. non vuoi restare un altro po’? magari ci torna la fame... se resto un altro po’, non me ne vado più. dai, accompagnami. prima che mi innervosisca. ti prego... d’accordo, hai vinto. ti accompagno. .... ce l’avevi la ragazza prima di partire? era questa la domanda che mi volevi fare? no, non era questa. ce l’avevi la ragazza?

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sĂŹ, stavo con una di verona. e com’è finita, vi siete lasciati? eh? vi siete lasciati? ci siamo lasciati. ah... ho capito, non ti va di parlarne. ...se proprio lo vuoi sapere, ci siamo lasciati con una telefonata. che tristezza....cosa vi siete detti? lei mi ha mandato un messaggio. mi ha detto che aveva dei dubbi, che non ce la faceva ad andare avanti cosĂŹ, senza vedermi. io le ho telefonato e le ho detto che era meglio se ci lasciavamo. e poi? poi me ne sono restato chiuso in casa una settimana senza vedere nessuno. silenzio radio. per la prima volta la mia stanza è diventata 36


fottutamente piccola. mi sembrava di soffocare... il riscaldamento alto, poi, non mi aiutava per niente... io non vorrei mai trovarmi in una situazione del genere. però penso sia normale avere dei dubbi, no? infatti anche io ne avevo. solo li tenevo per me. o ancora meglio li scacciavo leggendo le sue lettere. a volte mi bastava guardare un ritratto che le avevo fatto un giorno, mentre dormiva nel mio appartamento. ce l’hai qui con te? no, l’ho lasciato là, nelle stanza piccola–piccola, insieme ad altre cose. perché? non lo so... non ce l’ho fatta a staccarlo dal muro. mi piaceva troppo lì dov’era. chissà se c’è ancora....... già, chissà... chissà chi ci abita adesso...... chissà 37


se l’ha strappato e cestinato..... magari lo porta con sè e si vanta dicendo che è la sua ragazza, perchè io la vedevo veramente bella, forse più bella di quello che era... pensa se invece c’è una ragazza che le assomiglia. è entrata nella stanza e si è vista raffigurata nel muro, e ha firmato il contratto per quella coincidenza assurda... penserà che è un segno del destino e rimarrà ad abitare lì per sempre, aspettando che un giorno arrivi tu, il pittore misterioso e allora ti amerà per sempre eee...... scusa, chi è che si faceva i viaggi? eh.....si vede che sei contagioso! ....... quattro chiamate senza risposta. tu quanto avevi detto? sei. ci sei andata vicino....

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che ansia! dobbiamo salutarci qui..... oh, mica parti per marte! ci rivedremo, no? ...sÏ... ma quando? speriamo presto. speriamo...... ..... no, ti prego. perchÊ? diventerebbe tutto piÚ difficile. dai, basta con le frasi da film... davvero, no! ti prego.........fammi andare.......... vabbè, ciao. ciao... ti chiamo io. .....

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pronto? merda che voce! stavi dormendo? no, devo aver preso freddo ieri sera........sono un po’ raffreddato...... allora, con la tipa? cosa? vi siete più rivisti? sì, ci siamo visti ieri sera. e com’è andata? è golosa? è andata che forse non la rivedrò più. cosa dici? così. lunedì parte. per dove? Milano. le hanno offerto un lavoro. vabbè, sono tre ore di treno... poteva andarti 41


peggio, no? non credo che l’andrò a trovare... nemmeno lei verrà spesso qui. scusa... al dopo ci penserete. intanto godetevi questi giorni, no? Mattia, scusa... non mi va di parlarne per telefono. facciamo così: hai degli impegni stasera? sono d’accordo con Paco che ci becchiamo all’approdo dopo cena. bene! allora vi raggiungo là. va bene...... verso le 10? ci siete? sì, ci siamo. ok! allora a dopo, ciao. ciao.

CLICK.

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oh, guardalo: un uomo distrutto. ciao... scusate, ho un ritardo da paura.......... vabbè! ci siamo abituati. stavate andando via? Paco deve svegliarsi alle cinque domattina. così presto? ho una consegna a Barcellona. B-A-R-C-E-L-L-O-N-A. dai, il tempo di una birra.... no, no...... scappo. c’è la Francesca a casa che mi aspetta. se non torno, va in sbattimento. rimani tu Mattia, no? ci sentiamo i prossimi giorni... ciao grossi. ciao. ciao, fai il bravo! sì, sì, tranqui. 43


veramente massiccio: è capace di svegliarsi all’alba e rimanere sul camion diciotto ore di fila, pur di ritornare a casa in giornata........ ma Francesca non dice niente? se va avanti così, rischia di ammazzarsi. cosa vuoi che dica, dopotutto lo fa per lei, no? veramente un uomo massiccio. .......SCUSA! mi porti una birra? tu cosa prendi? una birra anch’io. due birre! e dei ciccioli, se li hai... allora..... raccontami. com’è andata ieri? è andata benissimo e malissimo allo stesso tempo. quindi, facendo la media, regolare...... un pareggio. un pareggio inutile. spiegati meglio. è una persona tranquilla, spiritosa, carina, 44


simpatica... puoi parlarci per ore e non accorgerti che il tempo passa... mi piace molto il suo modo di ironizzare e........ sì... lo so io cosa ti piace....... mi ricordo come la guardavi... COSA le guardavi alla festa in spiaggia.... d’accordo, però fammi finire... non lo so... a un certo punto ha cominciato con la paranoia che doveva partire e l’ho sentita più fredda, si è come chiusa a riccio. non lo so...... magari si è ricreduta, non è convinta fino in fondo, boh?... oh!... però siamo stati bene e anche lei ci metteva entusiasmo, si vedeva che le interessava di me, di quello che dicevo, che facevo... non lo so. ci hai provato? eh? ...no ...sì ...un po’...... okkei.....tralasciamo. fatto sta che lunedì va a Milano e sarà dura rivederla. sì, ci vorranno un po’di sacrifici, però niente è 45


impossibile. me lo dici sempre tu, no? come siete rimasti d’accordo? che mi chiama lei, ma sono sicuro che non mi chiama. infatti devi chiamarla tu, devi farle vedere che un po’ ti sbatti per lei. però prova a metterti nei suoi panni... lunedì mattina si alzerà ad un’ora impossibile, prenderà un treno vuoto e buio, e appena spunterà il sole si ricorderà che qua è ancora estate, che qua la gente si è presa due settimane di ferie per venire in spiaggia un altro po’, che qua la gente ancora si porta dietro la sabbia in casa... si annuserà la pelle, sentirà l’odore del sole e piangerà. e io cosa faccio, la chiamo e le dico “mi manchi”? mi sembra di sparare sulla croce rossa! guarda, non so cosa dirti... fai come vuoi. una volta che ne avevo trovata una dietro casa, cosa fa? parte e va a lavorare a Milano. ho una maledizione... porcaputtana. ma smettila! di che segno è?

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che ne so? ha fatto gli anni da poco, sarà vergine. vergine... il lavoro prima di tutto... non vi vedrei molto bene insieme. non dirmi che credi a ’ste stronzate dei segni. spesso ci azzeccano e mi sembra che anche nel tuo caso.... lasciamo perdere, per favore..... scusa! mi porti un’altra birra? mamma mia....oh, non sopporti neanche due battute! ma ti vedi che faccia hai? ‘sta qua la conosci da pochi giorni e sembra che vi molliate dopo 7 anni. ripigliati un attimo. con tutte le donne che ci sono, poi... dicono che ci siano otto donne per ogni uomo. guardati attorno. guarda gli altri tavoli.....è pieno. e tu te ne stai lì, bloccato, con quella faccia da pesce lesso... guarda che non sono bloccato. sono solo un po’ triste e deluso. si può?

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secondo me, da quando ti sei mollato con la turca, ci sei rimasto del tutto... non hai più stimoli, non ti va bene più niente. speri che ogni ragazza nuova che incontri le assomigli: è così o no? non lo so, non ci voglio pensare, cambiamo argomento, d’accordo? perchè non mi dici come va con Valeria? è un pezzo che non vi si vede insieme......

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oh marogo, guarda! ci sono le turche al gecko’s. vai tu, non è proprio il caso che ti segua. dai, zo’! ci andiamo a bere una cosa e poi, se ci rompiamo, usciamo. no, guarda.......non è il caso, davvero. cos’è, non ti piacciono? sarai mica diventato busone, eh? diciamo che non mi va di fare la parte del marpione italiano emigrato all’estero per problemi familiari. soprattutto con loro, che non mi sembra stravedano per gli italiani. dai, ci hanno visti! entriamo. ‘fanculo entriamo. io Zehra, tu l’altra. intesi? ma va a cagare, va.... such a surprise! hi...yes.......long time no see! we met two days ago. so? a pretty long time. if you say so... how are you? very well!! and you?! you don’t need to scream. i can hear you. i’m fine, thanks. i’m having a beer. would you like something to drink?

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i already have my drink. is that your first one? yes, my first and my last beer for today. why? well... i thought italians would talk to girls only it they were drunk... i wouldn’t enjoy talking to you if i was drunk. what do you study? are you an erasmus? no, i’m a pgc. i have a degree in architecture and i’m specialising in restoration of historical buildings. what a coincidence! i also study architecture! and you don’t have a degree yet? what are you waiting for? in italy education is harder than anywhere. we study for real, we don’t pretend to study like others do. it seems to me that you prefer to waste your time, rather than studying... was just kidding. you have no sense of humour... you see? if you study architecture, you are supposed to follow lectures at aremberg castle. how strange... i’ve never seen you there. well... i skip many classes because i work 50


at the canteen. ah, so you study hard. harder than anybody does... a perfect student, hehe! if i don’t follow all the lectures, it doesn’t mean i don’t study. i have all the books i need. by the way... i also have to pass an exam about restoration... you know the name of the lecturer? Verpoest, i think. Verpoest? i also have to pass it! well, then... why don’t we study together, sometimes? maybe i should ask you your phone number, so...... he! he! MY PHONE NUMBER? easy, boy... really... i didn’t mean to... you’ll have to work harder than this, if you want my phone number. in italy it might work, but not here. not with me. Zehra? are you staying or you coming with me? see you guys...

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.......e forse il fatto che ci vediamo ogni due settimane aiuterà a non cadere nella monotonia di una coppia sposata. tu che dici? eh? forse sono troppo cinico? chi? oh, ma ci sei con la testa o no? io? no, mia nonna? scusa, è che... mi è preso un gran abbiocco. sarà meglio andare, allora. sì, andiamo, va! ci si sente per domani? non so, ti chiamo io. grazie per la chiacchierata, Mattia... notte. ...... 53


sì? chi parla? sono Gioele. come stai? Gioiello! ma sa dit? bene! tu? mi hanno richiamato in servizio i vigili del fuoco. comunque domani passo dalle tue parti. forse viene anche Marina...... a che ora? verso la quattro di pomeriggio...... dimmi dove ci becchiamo, così facciamo un revival! direi in piazza del popolo, davanti alla fontana. sai dov’è? se, al so. allora a domani, ciao! ciao! ...ah! Gioe...

CLICK.

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....... non ti sei ancora ripreso, vero? tu? se mi ero ripreso, non te lo chiedevo. beh ovvio. che si fa, un altro viaggio? magari....... è che adesso non posso. i pompieri, porcaputtana. già, i pompieri. porca puttana. comunque il viaggio a creta è volato. è volato sì. hai notizie di Callidora? macché, sarà un mese che non la sento. tu? neanch’io! hi hiiii! secondo te si sposa con Achim? lo spero. sennò ce la troviamo qua e sono cazzi. 55


ma come è stato, poi, che siamo finiti fin là? mi hai convinto tu, bastardo che non sei altro. non ti è bastato star via un anno, no... sei tornato a casa per una settimana, il tempo di lavare tutto e poi eri di nuovo sull’aereo, e io con te, coglione che non sono altro. non so come hai fatto a convincermi! ma come, come ho fatto? tanto anche a te stare a casa ti prendeva malissimo, dai zo’!! malissimo? un inferno! è che a stare un anno all’estero ci rimani stronzo, cazzo. esci coi tuoi vecchi amici e ti senti quasi di troppo... magari ti viene da farfugliare, ridere o incantarti da solo e tutti ti pigliano per pazzo... ti parlano di cose talmente estranee e lontane da te, che non riesci a seguire un discorso per più di mezz’ora.... se poi ti scappa di parlare delle persone e delle situazioni di lassù, ti guardano come fossi un alieno. meno capiscono, meno ti va di spiegargli le cose. merda, sto andando giù di testa! a me star via un anno è servito a capire chi fossero i miei veri amici... davvero pochi... i soli 56


che ho rivisto dopo tanto ed era come se non ci fossimo mai lasciati. non mi hanno fatto pesare l’assenza, nè il fatto di non essermi fatto più vivo... ma... sono 3 o 4 persone in tutto... che tristezza! a chi lo dici... oh... qualche giorno fa mi è venuta in mente la sera delle turche al Gecko’s, qundo mi hai convinto ad entrare. che figura di merda! hi! hii! quanto eri fuori? io? TU eri fuori! mi parlavi in dialetto perché avevi paura che qualcuno capisse l’italiano! fa te... dopo certe figuracce, chi lo parlava più, l’italiano?! ...... con Zehra, poi? non mi hai detto più niente.... non è andata. bellissima e freddissima allo stesso tempo. non c’era dialogo, praticamente non 57


mi parlava... dovevo dire tutto io! se è per questo non parlava neanche con me, l’ho vista parlare con Göksel e basta. davvero strana. senti...... Göksel la senti ancora? ...... sapevo che avresti fatto quella faccia... sai cosa? la vita a volte èèè.... è. punto. comunque non la sento da quando ci siamo salutati l’ultima volta. ti ha mai chiesto di seguirla in turchia? no, forse era troppo orgogliosa. neanche io del resto le ho mai chiesto di venire in italia. faceva certi occhi quando mi parlava dei suoi posti..... era euforica, sembrava una bambina che parlava della sua bambola..... a volte me la sognavo, casa sua, il vialetto in salita con i sicomori, la sua facoltà, i suoi amici....... ad ogni occasione mi tirava fuori le foto... 58


non voglio interromperti, ma sai, è strano.... cosa? a me Zehra, una delle poche volte che ha parlato, mi ha detto che la turchia non le piaceva granchè, che non vedevano l’ora di andarsene definitivamente perchè non ne potevano più..... ......... scusami, non volevo...... non fa niente, tanto ormai è andata così ed è inutile pensarci. ......... ah, Gioele. eh.... visto che siamo in tema di rivelazioni.......anch’io avrei qualcosa da dirti su Zehra....... cosa? non è facile... non..... non so se...... 59


tanto, ormai...... che differenza può fare? dai, dimmi. sì? beh... Zehra..... Zehra..... cioè..... è... è strana...... maddai! non me ne ero accorto... ...strana nel senso di lesbica. mo porcaputtana. PUTTANA BESTIA ZONZA! adesso me lo dici?! c’ho perso dietro settimane e sono diventato cretino del tutto! io adesso..... ti mollerei un gnocco in mezzo alla faccia, ti mollerei!! NO! aspetta, ascolta, non è vero... scherzavo... non è lesbica...... non è così semplice da dire, infatti avevo promesso di non dirtelo. vedi di impegnarti, perchè mi sta partendo un coccolone e se non ci resto, ti spacco la faccia! .....è una cosa che mi ha confidato Göksel e le ho promesso di non dirtelo, almeno finchè eravamo là. adesso, forse, potrei.... ma è peggio di quel che ti ho detto prima. 60



spara. sediamoci un attimo. dai, dai, sono seduto. Zehra è stata violentata da un ragazzo quando aveva quindici anni.... non so in che modo, so solo che il tipo doveva essere addirittura un suo amico. credo abbia una repulsione totale per gli uomini e non è in grado di avere rapporti. Göksel le ha consigliato un medico, uno psicologo, e pare che l’unica soluzione sia un trattamento, una terapia di gruppo. ma certe cose le fai se te la senti, e adesso, cioè allora, lei non se la sentiva.... tutto questo è pazzesco. sì, lo so, ma ho dovuto tacere, cerca di capirmi..... è pazzesco, lo sai perchè? perchè lei mi ha visto quasi ed esclusivamente ubriaco, nonchè perennemente intento a provarci da vero polipo italiano d.o.c.!!! per quello non devi proprio preoccuparti! 62


ah, no? no. le sei sempre stato simpatico... a dirla tutta le sei sempre piaciuto, e poi rifletti... anche quando ti metti a fare il cretino, non hai di certo l’aria dello stronzo bastardo viscido. e là ce n’erano tanti, credimi! pensi che avrei dovuto insistere di più? non ha senso pensarci adesso. se non hai insistito è perchè hai pensato che non ne valesse la pena. si vede che doveva andare così. amen. già, hai ragione. e poi l’hai sempre detto tu, no? non volevi un anno di bagarre per dimenticare la tua ex? mi sembra che tu l’abbia avuto alla grande e Zehra, scusa se sono cinico, sarebbe stato un casino in più. anch’io all’inizio ragionavo come te, accecato com’ero dalla rabbia di avere investito sulla persona sbagliata. ho provato a darmi alla pazza gioia, a cogliere tutte le situazioni che mi si presentavano, ma ho capito subito che questo non mi bastava. mi pareva di ingannarmi, di non vivere fino in 63


fondo. credo che molti abbiano approfittato della situazione per recitare una parte, come fossero ad un ballo in maschera... dopotutto chi li conosceva? potevano crearsi un personaggio, cominciare una vita parallela... io non ho potuto fare altro che essere me stesso. me stesso completamente... in balÏa della mia coscienza, senza sentirmi giudicato da nessuno. credo di essere piaciuto a GÜksel proprio per questo. sapeva che mi interessava lei e nessun’altra... sapeva di essere speciale per me, anche se non gliel’ho mai detto. a te non piace il pane facile, eh? devi sudartele, le cose... boh, chi lo sa... non ci ho mai pensato. ......

64


hello there... what are you doing here at the pc room all alone? watching porn, checking my e-mails and reading some news. how about you? how funny... i’m preparing an essay about roman baths. how interesting! could i have a look? nope...... i’d feel embarassed. you... embarassed? can’t believe it. i feel nervous talking about roman baths to an italian. well... i could help you. besides, my uncle lives in rome, you know? i’ll let you read it when i’m finished, ok? i’m a bit in a hurry....... as you wish. i’ll see you later, then. it seems you’re busy too. have a nice day. thanks. and you. ...... here again. well....it’s almost 9 p.m. have you eaten yet? no, not yet. are you having anything for dinner? i’m having a pizza at “mangia e via”, an 65


italian restaurant on the other side of the street. mind if i join you? i need one minute, just have to take my papers! ok, no problem. ...... ciao Bartolomeo! stasera sono in compagnia.... Gesù maronna! spietta che mò preparo ‘a tavvola. chilla vabbuò? andrà benissimo, grazie. it’s warm and nice in here. yeah, not too bad...... do you often come here? feeling homesick? not really, i only came a few times, even if i think this is the best pizza restaurant in town. i can’t read the menu. would you translate that for me? this is a pizza with just cheese and tomato. the classical one. are you having this one? yes, i am. ok, me too. how incredible! what? 66


you’re trusting an italian and you’re sitting at an italian restaurant. yeah... i must be crazy. hehe! why did you change your mind? i haven’t changed my mind, indeed... i’m giving you a possibility though. what a honour! tonight i have the attention of her majesty... look. if you go on like this, i’ll leave. oh, damn... i’m failing my only chance to please her majesty... if there’d be anything i could do... quit it! you’re smiling, at last! ... you should smile more often, you know? don’t stare at me... i... i feel embarassed. can you tell me why you look so nervous? what happened to you? is there anything wrong? it seems you can’t trust anybody. how come? it’s a long story, ok? now... give me a reason i shoud trust you. there’s never a reason when you trust someone. you just feel you can trust somebody. that’s all. now....i don’t know it i can trust you, ok? i don’t know what i feel... 67


look. i don’t want to annoy you any longer. i’m leaving, tomorrow i have to get up early, i start working at 8.30. did i say anything wrong? no, you didn’t. i’ll walk with you, then, if you want. ok, let’s go. ... do you live close to the centre? yes, i do. good. i live in front of the post office. let’s walk. ... i have to admit that i really spent a nice time with you. listen... there’s a chocolate party at James’ place next friday... we could go there together... you could take Joel and i could take Zehra, and... who’s James? the english guy from manchester. ah... don Jameso! who? nothing...forget it. so? so what? you coming? well... 68


what? i’ll have to think about it. the fact is... i don’t know if i can trust you, i don’t know what i feel... and also... you know... ...what now? ...i don’t have your phone number and it would be difficult to meet you again by chance. listen, genius. i won’t beg you for coming, so... here is my number and i’ll write it once. have a good night!

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oh...ti ricordi don Jameso? che razza di soggetto! già. eravate molto amici, voi due.... più che altro ero l’unica persona in grado di capire quello che diceva. aveva un accento terribile... sei stato tu a convincerlo che per parlare italiano bastava aggiungere una ‘o’ alla fine delle parole, vero? ma sì... io e i torinesi. loro reggevano sempre il gioco. mi ricordo quando mi si è presentato, mi fa: “hio! howo are youo? myo nameo is Jameso, don Jameso”! uuuu, mi ricordo la tua faccia! non ti ha detto più niente da quella volta. ma poi perchè ‘don’? gli avevo spiegato che ‘don’ va davanti alle persone importanti! quanto è stata bella, quella festa...... 70


ah, per te di sicuro. vabbè, ci siamo divertiti tutti. ...finchè è durata. è finita abbastanza presto, ricordi? quella sera non avevo molto il senso del tempo, mi ricordo che quando sono tornato a casa la città era deserta e pioveva. io e gli altri siamo andati al Gecko’s, ma la serata si è spenta subito. io ci sono passato, ma era già chiuso..... non so che ora fosse, l’orologio non lo mettevo quasi mai. che bello non avere il senso del tempo... dare alle emozioni il tempo che si meritano. è bello poterselo permettere sempre. e invece, cacchio, è tardi. devo riportare la macchina a casa. senti..... va bene i pompieri. ci sentiamo, ok? ci sentiamo. o ancora meglio, ci vediamo. ti accompagno alla macchina. .... 71


oh, noi andiamo al gecko’s... qua se ne vanno tutti. tu resti, vero? sì, ci fermiamo un po’ per dare una mano a sistemare... poi voglio finire gli avanzi. comunque vi raggiungo più tardi, ok? ok marugo. tieni alta la bandiera italiana! e tu fai il bravo! sì, contaci. ciao! ...... you know? you look like the perfect housewife... ...and if you keep eating like that, you’ll look like the perfect chubby man. how can you still eat chocolate? i like it, it’s amazing! lack of cares? maybe... you don’t take care of me... you prefer to take care of the house. oh, poor boy... feeling lonely? well... i’ve had enough. let’s sit on the sofa. you see how nice is to relax while the others work? you see i was right when i said italians were lazy? don’t you like romans? you should know about their habits... they were the laziest in history! 72


maybe the politicians. not the soldiers. let me be a politician, then... good choice! most of the members of the senate were gay... well, i guess bisexual. doesn’t matter. the laziest were gay. so, i assume that if you’re so lazy.... you assume too much. tell me this.... you’re turkish, right? romans and turks had been enemies for ages... yet you’re so interested about roman history. how come? i just love roman history. that’s it. if you feel love for something, there’s never a reason... you said that, remember? are you a muslim? well, my parents are. i used to be. years ago. now i’m not into it anymore.... i see..... i don’t care about ramadhan, i eat whatever i want and i pray whenever i want. how about you? well, i’m supposed to be a roman catholic, but i behave like you do. i try to listen to what my heart says to me... you speak like a knight from the past trapped in a chivalrous poem. he! he! so... is your heart always right? 73


sometimes... sometimes not. i don’t blame myself too much about the consequences... ...... what else do you like, apart from history? i do like archaeology. sometimes i close my eyes and try to imagine the place where i am, populated by ancient civilizations... the way they used to spend their days, their attitudes, their way of dating, of kissing of...... mmmmmph! ...... i think their way of kissing wasn’t so different from ours. i don’t like to be interruped when i talk... but... mmmph... i think ours is better... ....... hug me, don’t be shy... ....... don’t stare at me. why? don’t stare at me! i can’t. why? i can’t. .... 74


are you sleeping? if you keep asking, i won’t be able to sleep... i just have to make myself a bit more comfortable... are you ok now? i am... you’re really warm, you know? wish we could sleep here the whole night... could you switch that light off? any further questions? noh... goodnight! .... ooops! i’m sorry guys... just needed a glass of water... well... maybe we should go... you can stay till tomorrow morning, if you want. we all get up very late! we’d better leave... we’re guests and we’ve slept enough... don’t worry about that... there is no problem if you wanna stay. goodnight! let’s go... it’s rainy. do you have an umbrella? who cares? we have got used to rain, haven’t we? ...... why did you stop? i wanna kiss you in the rain.... ...... 75


TIRITI’ TIRITI’

TIRITI’ TIRITI’

TIRITI’ TIRITI’

TIR

TIRITI’

pronto!! dormivi ancora?! sì. sveglia, zò! sono sveglio, grazie a te...... spegni il telefono, no? e se lo spengo, come mi sveglio? lasciamo perdere, ok? lasciamo perdere. vieni a fare colazione al “de werf”? che ore sono? ha importanza? no, dammi dieci minuti.

CLICK.

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eccomi. giusto in tempo per ordinare. cosa prendi? colazione grande. eine kleine en eine groote.... dank u wel. alshtublieft! mi fai rabbia, mi fai. perchè parlo fiammingo? è una lingua di merda, non serve un cacchio a nessuno.... neanche loro, se possono, la parlano! sì... però se ti mandano a fare in culo capisci... e io no. possono darmi dell’imbecille e io continuo a ridere, così sembra pure che abbiano ragione. e tu mandali a cagare in italiano! caztinfreiga? molti lo capiscono, l’italiano, tanamiseria! l’altro giorno, quel tipo siciliano... come si chiama? non mi viene, comunque ho capito... vabbè... ’sto tipo era a fare bancomat e aveva due belghe davanti. eh... a un certo punto si gira e fa a voce alta: “OH! MINCHIA CHE ACCENTO DI MEDDA! ‘STE FIAMMINGHE SCOREGGIANO, QUANDO PALLANO!” hìììììì! 78


sì... e una di loro gli ha risposto:” TUVA MATRE ZKORECIA!” noooo! sì. lo parlano, l’italiano... tanamiseria. se è per questo, qua in media parlano cinque lingue. e se non sanno l’italiano, sanno lo spagnolo e capiscono uguale. alòra scuram in dialett. boja de’ sumàr! par forza, vigliàc lédar! dì... set fat, jàr sèira? ho ciapè l’acqua, boja de singulèri! quand’ a sò ’ndè cà me, un piuvèiva....t’e fat terd, eh? te purtè la burdèla? lìa la n’è la mi burdèla... e pù la jà durmì a cà sua... um’a dét don Jameso c’avì durmì in t’è sù salòt! am sò stuglè par un pò e pù sò ‘ndè cà da par me. e basta...... ho capì... t’a nè voja ad scòr. dì... vèrda clà panzona ad camarìra! l’am pè un sàc ad patèti! sèl clà màgna? zdòt brazòli a culaziòn? l’am pè un vidèl. fàta budrigòuna... vérda là... ta’n vì? momàma... ad brutùria...... ......

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oh! a cosa pensi? a niente. perchÊ? perchÊ sono minuti che guardi nel vuoto... niente... pensavo agli esami... si, col sorrisone che ti arriva fino alle orecchie?! na, na...... tu mi nascondi qualcosa. tanto lo verrò a sapere, prima o poi... dai, dimmi di ieri sera..... guarda che non ho proprio niente da dire! non è vero. si vede che vuoi parlare..... ti piace, eh? chi? lo sai chiiiii... mi piace molto. oh non ti sarai mica innamorato, eh? io?? innamorato? ma dai.....

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un grazie di cuore a Marinella...



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