Muntstraat 42 parte seconda

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marcello taioli

MUNTSTRAAT 42

parte seconda


copyright Š 2004 MTDesign drawings by Marcello Taioli




...... ma sai che avevi proprio ragione? riguardo a cosa? è tornato tutto come prima. cosa? la mia vita… ho ripreso ad uscire con l’Emi, sono tornata con Massi… l’importante è che tu sia felice. ...lo sono…

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davvero? aha. mmm… no, dai, sto bene… davvero. un po’ mi manca lassù, ma che ci vuoi fare? adesso sono qua. infatti. tra poche settimane vado alle hawaii. con Massimiliano? sì! ci pensi? le hawaii… mi sembra un sogno… chissà se sono proprio come si vedono in tv… deve essere un caldo! …senti… è un problema per restauro? ma no, ce la caveremo anche senza di te. quando tornerai, farai tutto il resto da sola. noi ce ne staremo a prendere il sole… che stronzo! era una battuta. 6


no, davvero… se deve essere un problema… tra l’altro devo ancora parlarne con gli altri! lascia stare. lo dico io agli altri. davvero lo faresti per me? maaassììì… finchè si tratta di fare dei rilievi… uno in più, uno in meno… fa poca differenza. non si accorgeranno neanche che non ci sei. grazie, sei un tesoro… per così poco? senti… tu come stai? mah… bene, non mi lamento. non mi hai raccontato del viaggio a creta con Gioele… ah, quello è volato… 20 giorni, cosa vuoi… vi siete divertiti? sì, molto. i nostri amici sono stati gentilissimi, ci hanno portato dove volevamo, abbiamo visto di 7



tutto, siamo tornati che eravamo cotti! avete ripreso il vostro colore naturale! per fortuna… dopo un anno senza sole, sembravamo tutti dei cadaveri! tu eri veramente bianco. beh, tu no? di meno. di sicuro il sole è stata la cosa che mi è mancata di più. …e tutte le altre comodità dove le metti? tipo? la macchina… a piedi andavo dove volevo, non ne avevo bisogno. sì, ma chi l’aveva stava molto meglio. pensa solo al freddo che faceva certi giorni! una volta me la sono vista brutta... 9


il giorno che hai perso l’autobus, mi ricordo. io e Damiano non ti abbiamo visto arrivare e siamo partiti... faceva -20°! non ce l’ho fatta ad aspettare fermo quello successivo e mi sono incamminato. mi venivano i crampi alle gambe. per fortuna avevo della cioccolata in tasca… comunque te le cercavi. mi ricordo che giravi senza ombrello e avevi sempre il raffreddore. l’ombrello non lo usava nessuno… ci sarà stato un motivo… loro ci nascono sotto la pioggia, non ci fanno nemmeno caso… beh un po’ ci siamo adattati anche noi, no? adattati?? non ho mai preso tante aspirine in vita mia! Clara… dimmi cosa c’è. cosa c’è cosa? sei strana. sembra che tu debba convincerti ad 10


ogni costo che qua si sta meglio... no, ti sbagli. io qua sto benissimo. sono molto legata alle mie cose, alle mie comodità, alle mie abitudini… certo là ho vissuto momenti indimenticabili, ho conosciuto persone straordinarie, ma non ci sarei rimasta tutta la vita. ...io ci avevo pensato, sai? lo immagino. tu ti sei trovato bene fin dall’inizio, ma per me non è stato così... ricordi? i primi mesi sono stati davvero duri. non ero per niente a mio agio, soprattutto per il posto dove abitavo… c’era troppa gente, mi mancava l’intimità, non sopportavo di dividere il bagno con altre cinque persone. quando torno a casa ho bisogno di sentirmi tranquilla e isolata dal mondo… quella non era una casa, era un ostello! le persone a me sembravano molto cordiali e simpatiche… ti dirò che quando hai firmato il contratto, volevo essere io al tuo posto e ho provato un po’ di invidia… 11


di sicuro ti saresti trovato molto meglio di me! può darsi… a me per ritrovare la privacy basta chiudermi in una stanza, tu hai bisogno di un’intera casa. è tutta questione di abitudine. …probabile… …già… …senti… …cosa? sei tu che mi sembri giù. si vede? sì. e parecchio. infatti lo sono. scusa… ma perché non sei rimasto, allora? lo puoi immaginare… invece no, non capisco. 12


se il posto ti piaceva, ti sentivi a tuo agio, avevi il lavoro per mantenerti… non è quello il punto. non è una questione di posto in senso fisico… sono le persone a fare il posto. il posto in sé dice poco o niente. è la gente che trovi, il clima che si crea, sono i momenti che condividi ad essere unici… eravamo NOI le sole cose importanti… ......... se ne sono andati tutti, era inevitabile. e così ho dovuto fare io. sono stato l’ultimo ad andarmene, insieme a Flavio. è stato come vedere spegnere le luci una ad una dopo una bellissima festa… il giorno che siamo partiti senza più nessuno di voi, la città non sembrava più la stessa. il sogno era finito, finito davvero. non aveva più senso rimanere, ricominciare tutto da capo per ritrovarsi, dopo un anno, nella stessa situazione. io sono stata contenta di essere partita tra i primi, non ce l’avrei fatta a vedere andarsene tutti, uno alla volta… quando devi salutare qualcuno di speciale, con la consapevolezza di non rivederlo mai più, è come se ti si rompesse qualcosa dentro. 13


già… deve essere stato per quello che quando sono tornato a casa, mi sentivo vuoto. vuoto del tutto. e adesso? hai colmato il vuoto? ... non abbastanza… no. forse non lo colmerò mai. dai… come sei pessimista! vedrai che col tempo ti abituerai a star bene anche qua. troverai un tuo equilibrio e ti passerà tutta questa insofferenza…

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...... toh… vè chi si vede… Flavieto e Gioiello. dai, siediti, patacca! cosa ci fai in giro a baccagliare? domani non lavoro e non ho lezione, e siccome mi rompevo a stare in casa, ho deciso di uscire… mi sono detto: vuoi che non trovi due coglioni al wink’s? c’era qui Göksel poco fa. lo so, usciva con le sue amiche. era con Zehra e una ragazza russa… …poi sono arrivati tre fustacchioni e se le sono portate via. le ho viste prima in strada, cretino. beh, e non è rimasta con te? se era con le sue amiche, perché dovevo portarla con me? ma dove andavano? boh? forse al gecko’s… passeggiavano verso il centro. non ti ha detto dove andava? non gliel’ho nemmeno chiesto… ma scusa, cosa vi siete detti? niente. ma… state insieme o no? certo. perché? non sembrate mica una coppia… 15


cosa vuol dire? che non sembra che stiate assieme… e cosa dovrebbero fare due persone che stanno assieme? non so… salutarsi, scambiarsi due parole… ti ha visto che giravi solo… poteva chiederti di seguirla… e tu la vedi che se ne va… potevi chiederle dove andava… guarda che non sono suo padre! cosa vuol dire? ma si sono baciati… li ho visti io da qui… eh? ci siamo baciati. quindi? senza dirvi una parola. aha. voi non siete normali… perché? perchè non siete dei soggetti normali. ma sentilo… tu sì che sei normale… mi parli nei pallotti con l’occhio crepato… sei il ritratto della salute, sei! ah! ah! aaaaah! sai cosa mi ricordi? quei personaggi dei cartoni giapponesi con la “x” al posto dell’occhio e la caccola che va su e giù… mo andate tutti e due a cagare, andate… dai, non te la prendere… 16


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non. mi. toccare. permaloso! li vedi quei due nel tavolo qui dietro? li vedo, sì. li vedi quei due merda? sono inglesi. io odio gli inglesi. li odio, quegli strafottenti di merda, ignoranti schifosi che ruzzolano… ma cosa ti hanno fatto? mi hanno fatto che li odio… inglesi di merda, inglesi rottinculi! adesso andiamo là e gli spacchiamo la faccia… gli voglio arrivare un papagno in mezzo agli occhi che non si rialzano più! andiamo, DAI! stai buono… fighetti di merda… fanno tanto i fighetti e i precisini… tutti ordinatini educatini con quel modo di fare da froci… poi bevono due birre e si trasformano in maiali... spaccano tutto e cagano in mezzo alla strada. che schifo di gente! io vado a rompergli il culo! stai buono qua! vuoi fare peggio di loro? diamo il buon esempio, piuttosto… guardali, guarda come ridono! cazzo ci avranno da ridere? 18


ma cos’ha fatto per avercela in quel modo? non l’ho mai visto così… so che per diversi mesi è stato ospite di una famiglia in inghilterra… una coppia di tossici che lo hanno trattato malissimo… quanti anni aveva? era piccolo, faceva le medie. comunque non si è sbagliato di molto… quei tipi lì sono teppistelli del cazzo… li ho visti mentre li portavano in caserma per schiamazzi e atti di vandalismo… chi, quelli lì? a me sembrano innocui del tutto… sai invece chi non sopporto? quei due americani al bancone… parlano con una tale ignoranza e una tale strafottenza… sono derivati degli inglesi… sono inglesi anche loro! non generalizziamo. io sto parlando di quei due lì. ci stanno provando con quelle due tipe parlando di alligatori, satelliti e fucili… credono che la capitale d’italia sia siena e presto andranno a lavorare al parlamento europeo. ma cosa cacchio studiano all’università? hanno gli esami tipo quiz della patente… tu lo chiami studiare? 19


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andiamo… andiamo a spaccargli la faccia! ha! ha! ma cosa si è bevuto stasera? stasera? è da stamattina che beve! come mai? gli ho chiesto io di farmi compagnia… avevo bisogno di ubriacarmi e non volevo farlo da solo… macchè ubriacarti… non hai bevuto un cazzo! e tu invece quanto hai bevuto? un puttanaio! hiiii hiiiiiiii!! e lui che ne aveva bisogno non ha bevuto niente… patacca! qualcosa non va? niente non va… fammi indovinare… c’è di mezzo una donna. braaaavo… e indovina quale… la tipa del tuo corso… … vuoi un consiglio? lasciala perdere… quella è buona quanto è stronza… facile parlare quando non si vivono certe cose in prima persona. ci siamo passati tutti, non credere… quei tipini lì danno solo problemi. trovatene un’altra… prendi un’inglese e mettila a 21


90! bisogna metterle a 90, le inglesi… heh… ha! ha! c’è poco da ridere… scusa, ma mi fa pisciare addosso porcatroia… vè che faccia che c’ha! ha! ha! hhhh… cough! cough! hic! …caz… cough! us’afouga, dì! hi! hi! hiiii!! he! he! heee! cacchio sto morendo… raga… io vado verso casa… qua non si respira più! se volete fare due passi con me… no, io resto un altro po’… andiamo, dai! qua c’è solo braga... farebbe bene un po’ d’aria anche a te! infatti. andiamo. che palle… andiamo, andiamo! dai, basta pensare… due risate ce le siam fatte, no? domani ti troviamo un’inglese! braaavo. e tu sai cosa devi fare… uuu… oggi ha proprio il pallino fisso… assecondiamolo, come si fa coi bambini… domani avete impegni? no. sì, dormire… bene. quando vi alzate, qualunque ora sia, 22


passate da me. andiamo a fare colazione insieme. più probabile pranzo… colazionepranzo. vabbè, quel che è. voi suonate e io scendo. vi auguro una buona notte. sono cotto. ciao, marugo. notte. ……

TRILULU’. TRILULU’. TRILULU’. …msìhhh?... chi èhhh…? Göksel. chi…? it’s Göksel! Gök…? hi. what’s up? were you sleeping? nnn… noooooh… yes. i’m sorry. it’s quite late indeed. see you tomorrow, ok? no, it’s ok… come on in. you sure? sure. hang on a sec.

CLACK. 23


boo! you are alone… where are your friends? gone to bed. …were you walking alone in the middle of the night? are you worried about me? yes. i am. how sweet… but don’t have to be worried. this town is so quiet and i had my reasons for walking alone to your place… what reasons? well… the first is… i missed your eyes… then… i missed your scent… your hands… your mouth… your kisses… mmmph… you think this suffice? maybe… so… if you’re so worried about me, i shall stay with you tonight… i’d feel safe in your arms… i wouldn’t be so sure... why? what would you do to me? you can’t even imagine… …it’s getting hot in here… why don’t you help me take off my sweater… ha! ha! are you nervous? why you asking? you can’t even open my bra… such a latin lover! 24


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…don’t tease me… i can be really bad… ooooh… shall i call the cops? hey… what’s happening down there? you should know… mean girl… let’s do it here. here? in front of the window? yes, here. you drive me crazy. i know you’ll like it… wait… let me sit on the sill… are you comfortable? yeah… go on. just hope my neighbor’s sleeping right now… his window is wide open… he can see everything! ha! ha! …huh… he! hehhh… ayatim, keep goin’ like this… like how? like this… thissss… come on…… don’t stop… …… …hey… say hello to my neighbor! he’s waving! good god! is he at the window? he can probably see your ass! …shiiiiit! he! he! i was just kidding… 26


idiot! i’ll bite you! hey… stop! that hurts! let’s go to bed… … ben seni seviorum. what? ben seni seviorum. it means? i love you. i love you too. say it in italian… why? say it… i’m curious… i’d feel embarrassed… why? it makes no sense… you wouldn’t understand… who cares if i don’t understand? it’s easier to say ‘i love you’ in a language that doesn’t belong to you. if you really mean it, you should be able to say it in your own language… i see… so? son felice, son contento, di esser qui in questo momento. fuck you! what now? don’t touch me! 27


i told you… why are you so angry? you didn’t say it… i did! liar! please, stop it! ok? liar! you didn’t say: te ammo! ti amo. we say: TI… A…MO! happy? … who taught you that? my former boyfriend, Giampaolo. well, well, well… so you say ‘i love you’ to every guy you sleep with…

SCHIAFF! i’ve never said ‘i love you’ to him… and if i did, it’s not your fucking business! i’m sorry. … i’m sorry, ok? i apologise. i couldn’t imagine that words were so important for you… they’re as important as facts. are you upset? well… i don’t know. oh, come on!! i’ll get over it, just because you said it twice… … italians… they’re all the same… 28


what do you mean ‘italians’? how many italians have you met in your life? are you jealous now? i wouldn’t be jealous if you didn’t provoke me! … i like it when you prove that you care about me… of course i care about you… why shouldn’t i? sometimes it seems you don’t care that much… it seems like you’re somewhere else… what do you mean? sometimes you seem so far away… i might be alone with my thoughts, but this doesn’t mean i don’t care about you. can i ask you a question? ask… well… would you… no… it doesn’t matter… forget it. come on… no… forget it. you’re driving me nuts! it’s not the right time… sorry… let’s sleep. i won’t insist just because i’m really tired. i’m tired too. …can i hug you? 29


no, you can’t. why? you oughta know… … come on, i was joking! ...hmmmmm... goodnight. notte. …….

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TRILULU’. TRILULU’. … mmmmmm… what was that? damn… the door bell. no… don’t get up… gimme a sec… let me reach the phone…

TRILULU’. miiiii… ho capito! chi è? marugo, sveglia! Gioele… dimmi. dai, vieni a far colazione. c’è anche Flavieto. veloce, abbiamo fame! no, ragazz… stamattina proprio non ce la fo! sono cotto, mi sa che salto! dai, cazzo fai a letto, le pippe? bravo, indovinato. sei vergognoso, sei. lo so… perdonatemi… oggi non è proprio giornata. non odiatemi, dai… sei un patacca. lanci il sasso e poi nascondi la mano. a quest’ora in giro ci sono un sacco di belle bambine. sei la vergogna della razza italiana… vado a denunciarti all’ambasciata e ti faccio levare la cittadinanza… dai, vi raggiungo più tardi…

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stai pur tranquillo che ti aspettiamo… vabbè… ciao. buon pranzo. ciao… ciao…

CLACK. who’s there? Flavio and Gioele. what did they want? nothing… let’s sleep… not before you have kissed me… …mmm… again… …… where did they go? they’re having breakfast. why don’t we go with them? i’m starving! let’s sleep for a while… we’ll join them later, ok? ok…

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...hey? cosa? tu non mi stavi ascoltando, vero? in tutta onestà... no. lo sapevo. scusami… ogni tanto ho la testa per aria… lo so, ti succede spesso. e non credere che non si veda. è fastidioso, vero? abbastanza. Clara, ti chiedo scusa. fa lo stesso, dai… non ti stavo dicendo niente di importante. meno male… e so anche che è ancora più fastidioso chiedere a cosa stavi pensando, quindi non lo faccio… 33


sei davvero un fenomeno… lo so, he! he! mi mancherai un pochino, lo sai? figurati… per stare via pochi giorni? dì pittosto che ti scoccia lavorare da solo… sì, deve essere per quello. stronzo. dai, lo sai che scherzo… mah… non so mai fino a che punto… smettila… piuttosto divertiti, ok? contaci, lo farò. chiamami quando torni, così ci vediamo e mi racconti. ok. ciao. ciao.

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…… pronto? sei a ferrara? Antonio! ciao! sì, sono a ferrara… perché? ti volevo proporre una cosa… una sorpresa… vieni stasera al lòv, che ne parliamo? va bene… hai impegni? no… allora ci vediamo là alle 10. non ti anticipo niente. a dopo, ciao! ciao…

CLICK. ..... mito! come stai? dai, vieni qua, siediti… 36


ciao! allora? allora dimmi tu… cos’è ’sta improvvisata? calma, calma… non c’è fretta. come va? non c’è male, dai. le solite cose… ti sei fatto la ragazza? no. pensavo che quella con cui ti ho visto l’altra sera fosse… usciamo da poco tempo e aspettiamo di vedere come va, ma non stiamo insieme… perché? niente… ci sarebbe da stare via per diversi giorni ed è meglio se non sei impegnato… diversi giorni cosa vuol dire? almeno una settimana, se riusciamo a trovare i voli… 37


una settimana dove? aha… aspetta… non farmi rovinare la sorpresa! ti ricordi le ragazze erasmus che abbiamo conosciuto alla festa di Pedro? aspetta… Celine e… come si chiama l’altra… Karine. sì, quella che ti piaceva. ci siamo messi insieme. dai! sono contento! eh… anch’io. ma non è tutto. sai dove studiano, vero? me l’hanno detto… una bella coincidenza. già… hanno chiesto se le andiamo a trovare per le vacanze, ci lasciano uno dei loro appartamenti per la settimana di pasqua. che ne dici? aspetta un momento… mi stai chiedendo di tornare lassù? 38


proprio così. sanno che ci hai vissuto un anno e pensano che ti possa fare piacere ritornarci… perché quella faccia? scordatelo. perché? io là non ci torno. non ci penso proprio. spiegami il motivo… il motivo? ci ho passato uno degli anni più belli della mia vita. quindi? a maggior ragione… no, è qui che ti sbagli. troppi bei ricordi… ho paura di vedere tutto cambiato e di rovinare inesorabilmente l’idea che mi sono fatto… preferisco che nella mia mente resti tutto così com’è. mi sembri un po’ esagerato. là ci divertiamo, te lo dico io. siamo un gruppo di amici e questa è la cosa più importante… siamo in vacanza, e significa che non si studia, non si lavora e non si pensa a niente… dormiamo là gratis e facciamo quello che ci 39


pare… il dove si vada, patagonia o siberia che sia, non importa… fidati di me. per me un po’ di differenza la fa. non possiamo andare da un’altra parte? tipo? non so… svezia, islanda, groenlandia… hai soldi da spendere? no. ecco. nemmeno io. non vedo alternative, siamo già d’accordo tutti… non ho niente da dire sulla compagnia. la compagnia è ottima, ma… non ti ho detto che vengono anche le inglesi. chi? le inglesi della festa? e tu credi di corrompermi così, con del turismo sessuale?? nah… ti sbagli di grosso…

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…… è inutile che fai quella faccia, non è come pensi… guarda che io non penso a niente. se sono venuto è solo perché ho bisogno di cambiare aria… ho spesso bisogno di cambiare aria… ti capisco. e adesso ho bisogno di dormire, non ho dormito per niente stanotte… ci aggiorniamo all’arrivo, cioè tra un’oretta. perfetto. bye. ciao ciao. ……

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ci hanno dato le chiavi dell’appartamento, si trova vicino alle vecchie mura. sai come arrivarci? è vicino a dove abitavo io, possiamo arrivarci a piedi dalla stazione. hai voglia di camminare? molta… e soprattutto non ho voglia di pagare un taxi. bene. così intanto ti faccio vedere un po’ di cose… allora dico agli altri che noi ci arrangiamo e che li raggiungiamo più tardi per cena. ok. …… è vero che c’è una piazza fatta di soli pub? la piazza del vecchio mercato… ci sono pub, discopub, bar e ristoranti… ma… leggevo che sono una quarantina! non li ho mai contati, forse sono anche di più. vuoi che ci passiamo per berci una birra? è in strada? 43


no, dobbiamo allungarla un po’… preferisco passare prima da casa e lasciare la roba. come vuoi. magari ci andiamo stasera dopo cena, se non siamo troppo stanchi… ok. bè… che effetto ti fa essere di nuovo qua? non so…. è strano… cerco di non pensarci. credi ci sia ancora qualcuno che conosci che potresti rivedere? chi lo sa… sempre che riusciamo a riconoscerci… vabbè, sono passati pochi anni… cosa vuoi che sia? dipende… sai quante cose possono succedere in quattro anni? la città ti sembra cambiata? beh… qua davanti alla stazione non c’era ’sta 44


piazza, ma un’enorme voragine. mi chiedo come abbiano fatto a finire i lavori così presto e bene... forse perché non siamo in italia? già. quella torre che si vede laggiù cos’è? l’orologio della biblioteca. bello… cavolo… quello è il palazzo dove abitava Clara. la tua compagna di corso? sì. sei stanco? ti vuoi fermare? no, no. comunque siamo quasi arrivati. questa piazza è immensa... come si chiama? ladeuzeplein.

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..... scusa, ho fatto un po’ tardi… non fa niente... sono contenta che tu sia venuto. è tutto a posto? no, devi assolutamente aiutarmi… dimmi… voglio cambiare casa. dici sul serio? sì, non ce la faccio più a stare qua. ma… hai già qualche proposta… qualche numero di telefono? sì, ma… chiami tu? io non me la sento… dai, andiamo. grazie!! dove li hai rimediati, in segreteria? un po’ in segreteria, un po’ in giro. ho anche il numero della padrona di Alessio… io eviterei di chiamare quelli fuori dalle mura… sono troppo lontani. fai tu, mi fido. tieni le monete… …… fatto. ce ne sarebbero da vedere tre subito oggi. invece la padrona di Alessio ha detto di passare dalla sua agenzia quando vogliamo... ha un monolocale libero. da dove cominciamo?

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da questo. è il più distante e dobbiamo essere là tra mezz’ora. ok, andiamo. …… come ti è sembrato? troppo caro per la posizione… e non mi piace avere la padrona di casa al piano di sopra… non mi sentirei libera… …libera di portarti gli uomini in casa? daiiii… scemo. comunque se mi inviti facciamo piano… promesso. smettila… dov’è il prossimo? dall’altra parte del centro… neanche a farlo apposta! uuuuh… che gioia! e quanto abbiamo? 5 minuti! prendiamo un taxi? scherzo… abbiamo un’ora. allora pausa caffè… ho bisogno di sedermi. …… cavolo, questo era proprio il top… ha! ha! sì… e coi topi e gli scarafaggi cosa faccio? dividiamo l’affitto? vedete voi altri… mi sto demoralizzando. mi prende male… il prossimo dov’è? 47


da qui è un po’ fuori mano… fin là non ti accompagno. tenterei con il jolly della padrona di Alessio. centralissimo. andiamo subito lì… dove sta? ladeuzeplein.

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…… oh… ma che freddo fa qui dentro?! ...non capisco come si accendono ‘ste cacchio di stufette. per me sono rotte! è pauroso… ci sono i pinguini nel cesso! stanotte dormo fuori, è quasi più caldo. aspetta… questa funziona. bene… ci toccherà dormire nel soggiorno. libidine! io aspetterei fino a dopo cena per la doccia… adesso c’e’ da prendersi la polmonite. come hai fatto a sopportare un inverno del genere? a casa mia si moriva dal caldo… c’era il riscaldamento centralizzato. hai ancora le chiavi? 49


no, purtroppo no. peccato. …ci tocca adattarci... selezione naturale. chi sopravvive, lo racconta ai posteri. che dici, ci rivestiamo e ragiungiamo le altre? ormai saranno pronte da un bel po’… allora andiamo via, dai. …… ciao! hi! at last! yes… sorry… we’re a bit late… so… how’s your place like? really nice… yes… lovely! is it cold there? Kary just told me the heating 50


doesn’t work very well… oh, no… it works fine, it’s ok. you sure? yes, sure… non guardarmi così, stronzo. what’s up? it’s fine… shall we go? i’m quite hungry… yep… let’s go! dove si va? credo abbiano prenotato dal gobbo di notre dame. un posto rassicurante… già che c’eravamo potevamo invitare anche il mostro di rovstok! il posto si chiama così sul serio… guarda quanti bei ristoranti ci sono… è pieno! questa è la via dove abitavo. sul serio? dove? 51


in quel portone là. muntstraat 42… e come facevi a dormire con tutto ’sto viavai? mi ci ero abituato… e comunque all’una chiudono tutti, perfettamente sincronizzati come orologi. carino qui… devi verdere in estate, quando mettono i tavoli fuori… la strada sembra un’unica grande sala da pranzo a cielo aperto. immagino… io mi sarei comprato una canna da pesca per fregare il cibo alla gente! oh… perché non suoniamo e vediamo chi ci abita? la luce è spenta e preferisco non saperlo. mi sa che se ne sono andati anche i miei coinquilini… non vedo più i loro nomi sul campanello. allora un po’ di curiosità ti è venuta, eh? un po’ sì… cosa si mangia di tipico da queste parti? 52


cozze bollite con patate fritte. ottimo! nella valigia ho del ragù e una scatola di spaghetti. torniamo a casa… cucino io. vecchio… mai giudicare prima di avere provato… … allora? come erano le cozze? mah… devo ancora capire. forse era meglio se ordinavo la gobba del gobbo… guys… we have decided to go to sleep, we’re terribly tired. ain’t you up for a few drinks? thanks, but not tonight… ok. see you tomorrow, then. you’d better go to sleep too. we’ll be up early tomorrow. later. i’m having a couple of pints at gecko’s, 53


first. dai, ti accompagno. non importa, Antonio… vai con Karine, approfittane… ti lascio la casa libera per un po’! ma figurati… lei è esausta e io ho proprio voglia di fare due passi... i’ll join him! see you tomorrow, ok? goodnight. sleep well, dear… bye bye! … questa è la famosa piazza che ti dicevo. favoloso… finchè non la vedi, non ci puoi credere. tutti i locali sono aperti… non si portano via i clienti? no, ogni locale ha il suo perché… ce n’è per tutti i gusti. al gecko’s c’è la musica che preferisco. andiamoci, allora! 54


… la barista ti sta salutando! no, non ci posso credere! hi! long time no see… where have you been all this time, naughty boy? went back to italy, got married, then divorced… and since i have missed you so much… here i am!! he! he! trying to flatter me? my hubby’s upstairs… how are you? i’m fine and you? fine too. oh… this is Antonio, from my same city. how do you do! nice to meet you! what would you like to drink? io birra… tu cosa prendi? 55


la stessa cosa. two stellas, please. these are on me! you’re still so nice! ’course i am… time goes by, but it’s always me! …how can you still remember me? a good barmaid never forgets a face, especially a nice one like yours. well… thanks… now i’m flattered… plus… that one was a particular year… the last of the millennium. we all had a particular feeling… …a feeling that made every situation, every circumstance particularly special. yeah... i think so. have you seen any others of us lately? 56


you mean any of your friends? yes… nope. nobody apart from Sèan. he has never left, he still works here. Sèan from scotland? exactly. when did you last see him? yesterday morning. he came here with his girlfriend. i should still have his number… i’ll give him a call tomorrow. hey… why did you come back? vacations. we met two local girls who are studying with us in ferrara. and they brought you back here. exactly. 57


as you can see the town is more or less the same… just the people are new. actually i haven’t seen many people around tonight… most of the students have gone home for the easter holidays. still, you keep working? i do… i’m a serious worker. he. he. he. by the way… my break’s over. it was great to see you again! same for me! why don’t you guys come back tomorrow night? we’re having a big party! maybe… we’ll see what we can do! it depends on the girls… they seem quite lazy at night. well, come alone then! he! he! you can’t miss this party… i’ll do my best... promise. take care, Catherine. 58


bye now! bye Antonio! ciao! … qua usa darsi tre baci? sì… cosa vuoi fare? restiamo qua un altro po’ o continuiamo il giro? io direi di passare da tutti i locali e berci una birra in ciascuno. povero illuso… io una volta ci ho provato e sono collassato senza nemmeno aver finito un lato della piazza… allora questa è la tua seconda chance!

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…mi sa che avevi ragione… è meglio se ci fermiamo qui. è una questione di matematica… 40 birre non ci stanno nello stomaco. andiamo verso casa? andiamo. ti scoccia se prima passiamo da un altro posto? è lontano? no, è qui dietro. è il ristorante dove lavoravo. andiamo! voglio vedere se c’è ancora qualcuno che conosco… “aglio e prezzemolo”… potevano dargli un nome più intrigante! sempre meglio di “quasimodo, il gobbo di notre dame”. in effetti… non ci credo… c’è Saverio! dai, vieni! 61


gesloten!! Savè… mi parli straniero? potrei quasi offendermi… scusa… ci conosciamo? dovremmo, visto che ho lavorato qui per alcuni mesi… eh… sai quanti ne sono passati… pensavo ti ricordassi, con tutti i casini che vi ho combinato. eh, anche quelli sono all’ordine del giorno… e quella volta che abbiamo aiutato Rossano a dipingere casa? ho capito! sei uno degli amici di Rossano… c’era anche quella biondina con te… Clara. lei non te la sei dimenticata, eh? eh… come si fa? ahaaaa… non sei cambiato di un filo! 62


aspetta… di dov’è che eravate voi altri? di rimini, vero? di cesena. ti perdono perché non ci sei andato lontano. a proposito… lui è Antonio. di cesena pure tu? di cesena pure io. dai, vi faccio due caffè. io sono a posto, grazie. tu Antonio approfittane, perché è l’unico caffè decente che puoi bere in città. potresti farglielo tu… così io finisco di pulire in cucina. ti ricordi come si fa? non sono io ad avere problemi di memoria… vaaaattinne, và! come diceva la tipa? a good barmaid never forgets… dieci a zero…

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allora. due-caffè-corti-al-tavolo-3b-mi-raccomandoaggiungi-nella-comanda-e-porta-anche-ilconto-1-tiramisù-e-2-limoncelli-al-tavoloqua-di-fronte-porta-anche-qualche-biscottoper-i-bambini-non-farci-fare-la-figuradei-tirchi-e-poi-vedi-quel-signore-là-è-uncliente-importante-offrigli-1-grappa-anchese-la-rifiuta-tu-insisti-c’è-il-tavolo-giù-dasparecchiare-’sti-bicchieri-da-lavare-checi-servono-subito-e-sono-pronti-i-piatti-perla-veranda-valli-a-prendere-da-Rossanoveloce! ok? Savè… rilassati, mi sembri una telescrivente. riassumo: caffè, conto, tiramisù, limoncelli, grappa, tavolo, bicchieri, piatti fuori. hai dimenticato i biscotti. che biscotti? per i bambini. non perdere tempo! fai! corri! stanno uscendo i caffè! quelli almeno li porti tu? devo fare sempre tutto io! tutte le volte! se vuoi glieli porto con la bocca, visto che ho le mani occupate! 64


vaaaattinne, và! Ross, dammi i piatti! Saverio è tarantolato. miiiiiii! atten…t… ma porcatroia… cazzo… e adesso? la signora è bagattata! sheiser!! i’m really sorry, madam. would you please follow me to the toilet? lascia… la pulisco io la signora. tu porta i piatti! merda… questo non è ragù… è brodo! dai, vai… Saverio non ha visto! faccio io! ma come faccio a portare ‘sti piatti? fanno pena, Rossà! tu fottitene, finchè loro mangiano. togliti la camicia, hai la manica sporca. no… ho una maglietta idiota sotto. minchia, toglitela! fai come ti dico… merda… … what does it mean? what? that sentence. don’t wanna become a sausage. ha! ha! very funny! is that italian? yes, it is. how do you say that? 65


non voglio diventare una salsiccia. ha! ha! no folio difentare una sazizzia! very funny!! ha! ha! questa è la sua grappa. spero le vada di traverso, mr pirla. krazia! ha! ha! preke! quella maglia cos’è, uno scherzo? è l’attrattiva della serata. non ne avevi un’altra? no… se vuoi me la tolgo e servo nudo. sparecchia il tavolo e non rispondere mai più a quel cliente in quel modo. a giudicare dalla mancia che ha lasciato, non credo che mi abbia capito… non ha capito perché è sbronzo. sua sorella vive in italia e lui va spesso a trovarla. chiaro il concetto? chiaro, non succedrà mai più. promesso. dai, chiudiamo la cucina. stasera abbiamo fatto anche troppo. ……

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sentite… non so se ce la faccio a reggere ’sti ritmi. non ci crederai, ma abbiamo avuto giorni peggiori. comunque ce la siamo cavata, no? inutile lamentarsi! che si mangia di bello? insalata fredda di pesce. solo per noi! scusa, ma il pesce da dove viene? dal freezer. è pieno di pesce! ma non ci sono piatti di pesce nel menù. infatti ce lo mangiamo noi. minchia, vuoi dare il pesce ai minchioni che non lo sanno apprezzare? per loro spaghetti e lasagne in brodo!! ’o pesce ai fubboni, ’a medda ai minchioni! a Rossà… ma come ti vengono? eh… istinto innato! vabbè, io mangio. buon appetito! aspetta… vai in fondo alla cucina e prendi il vino buono! non dirmi che anche il vino… anche il vino, anche il vino… minchia, se gli piace con l’acqua, che colpa ne ho io? du gusti no sputandi esse! è così che si dice, no? non proprio così, comunque ho afferrato. alla nostra! prosit! 68


scrèka fòrt! senti… mi dispiace se prima sono stato un po’ duro. neanche io sapevo da che parte farmi… guarda, con tutto il casino che c’era, non ci ho fatto nemmeno caso. comunque era un po’ che non ci capitava un sabato come questo. non te la sei cavata male… nooo… ho solo verniciato di sugo la moglie del notaio… cosa vuoi che sia? cos’è che hai fatto? Rossà? …è vero Rossà? sìììì… una macchiolina, roba da niente. una macchiolina? una macchiolina che copriva quasi tutta la pelliccia… … …ha! ha! ha! ha! ha! haaaaa!! heh… ha! ha! ha! hiiiii! he! he! he! ha! ha! haaaaa… non la sopporto quella bottana! allora non mi cacciate… ehi, c’è una mora là fuori che credo voglia parlare con te… Göksel! vogliate scusarmi… 69


… dai, dille di entrare! sentite, se non c’è altro, io vado. la accompagno a casa. dai, falla entrare! offrile un caffè e un digestivo… farla entrare qua, nella tana del lupo con due affamati come voi? certo, certo… ci sono ancora le posate da asciugare... dai, lascia. le asciugo io. prendi i soldi nella cassetta e sappi che domani si inizia alle 10. quindi non ti strapazzare troppo... ciao! ciao! grazie!

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...allora, com’era il caffè? buono… buono davvero. eh… da queste parti il buon caffè è cosa rara. quella brodaglia che si bevono non dovrebbe nemmeno chiamarsi caffè… io ho finito, dovrei chiudere. venite a fare un giro con me? no, grazie, andiamo a letto… domattina ci alziamo presto… è stato un piacere rivedrti. passate a trovarmi i prossimi giorni! grazie, ma mi sa che ci sposteremo... comunque in bocca al lupo per tutto! anche a voi! buonanotte! notte!

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TIRITI’ TIRITI’

TIRITI’ TIRITI’

TIRITI’ TIRITI’

TI.

TIRITI’

ti prego, dimmi che hai puntato male la sveglia! nooooh… purtroppo nohhhhh… è la triste realtà. dobbiamo alzarci. vai prima tu in bagno, ho ancora la faccia congelata. io però ci devo lasciare un ricordino profumato. ho capito. vado io… …… sono pronto. qual è il programma? andiamo a vedre l’ampliamento della stazione. è di un architetto olandese. le ragazze? ci aspettano là. 72


ma le inglesi non si annoiano lì? loro vanno al mercato delle pulci. … sai cosa mi affascina di certe opere di architettura? cosa? la rigorosità della messa in opera, la precisione nell’esecuzione e la sperimentazione di materiali sempre nuovi. in questo gli olandesi sono maestri, non è un caso se lavorano in tutta europa. non nego che questi siano bravi costruttori… però non li definirei architetti. in che senso? c’è qualcosa che manca, qualcosa di fondamentale… cioè? è il problema di quello che si costruisce adesso. 73


troppo preciso, troppo uguale, troppo asettico… troppo legato alle esigenze di mercato e incapace di trasmettere emozioni. l’architettura dovrebbe essere legata al luogo, alle tradizioni, alla gente… non alle imprese di costruzione e alle nuove tecnologie. come fai ad ignorare il progresso tecnologico? anche quello fa parte di una cultura e condiziona il nostro modo di essere… …non dico che non si debba tenerne conto. dico solo che non bisognerebbe esserne così dipendenti. è facile e scontato riproporre una cosa che ha già funzionato. il designer lo può fare, il suo lavoro è produrre oggetti per venderli tutti, non importa dove vadano a finire. una bella auto sta bene davanti al louvre, vicino al colosseo, in mezzo a times square. ma un’auto ha una sua logica, ha una vita breve. una volta prodotta una nuova serie, quella precedente viene facilmente dimenticata. un luogo no. un luogo ha bisogno di comunicare la sua unicità in eterno. purtoppo la tendenza di oggi è quella di cancellare i luoghi e le tradizioni. non ci sono più le scuole di architettura legate al luogo e 74


alla regione… la scuola brabantina, la scuola neogotica, la scuola fiorentina, la scuola padana… in compenso ci sono le scuole degli autogril, delle ipercoop, dei palacongressi e delle stazioni ferroviarie. quella che abbiamo visto prima non aveva nulla che mi richiamasse a questo paese, assomigliava a uno dei tanti centri commerciali sparsi nelle periferie di chissà quali città… uno di quei posti che, quando sarò tornato a casa, avrò già dimenticato. …sai cosa ti dico? cosa? ti porto io a vedere una cosa veramente bella… un’altra architettura? la facoltà di architettura. andiamo adesso? no… prima andiamo a raccattare le inglesi al mercatino in piazza. sono sicuro che piacerà anche a loro. ... 75


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…e tu studiavi qua, in un castello?! bello, vero? fai te! se pensi che a ferrara ci hanno messi in un ex manicomio! non ho mai visto tanto verde, giusto nei cartoni animati! che ne dite se ci sediamo là e mangiamo? ottima idea. che programmi hai per oggi? più tardi mi incontro con il mio amico scozzese. non so dove andremo… voi che fate? loro vanno a fare shopping, io vado a vedere l’auditorium con Karine. se volete raggiungerci lì… no, grazie, l’auditorium lo salto. ci vediamo direttamente a cena. …… 77


Sèan! what’s the story?? ciao, baztardu! commo staai? bene, e tu? beno! where the fuck have you been? back to italy. what are you still doing here? i’ve always been here since you guys left. i work in 3m now… good salary. i could rent my own apartment and my girl moved in. no complaints. i’ve missed you all, man… oh, come on… you must have met a lot of people, after us… i don’t have much time for going out, mate. life is getting harder for me and to be honest… since you left i haven’t met anybody interesting around here. that year was outstanding. by the way… i saw Göksel with her husband a few months ago. she’s really in a good shape! you mean… that Göksel? come on… your former girlfriend! you didn’t 78


know she got married, do you? …i thought she was in turkey… oh, no! she lives about 40 miles away. her husband is a lawyer… i think. are you ok? yeah… i’m ok… i’m ok. i’m sorry. i thought you… oh, no… it’s fine. i’m fine. do you have a fag? there you go. when did she come back? i think a year after her graduation… which means two years ago. precisely. the university offered her a job as a researcher. and… did she look happy? you think she’s happy now? when i saw her, she was really fine, as pretty as 79


ever. she’s learnt some flemish… we didn’t speak english at all. wow… i can’t believe… what? the way things may change… …

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if i was italian and we met in italy... or else... if you were turkish and we met in turkey… would you be with me? what kind of question is that? just answer. yes, i would. but you wouldn’t live here, would you? well… i don’t know… i don’t think so. don’t you miss the good weather? i do… of course… don’t you? sometimes… sometimes? it’s always rainy here… is it the same in turkey? of course not. how’s turkey? it’s a beautiful country… every stone has a tale to tell... maybe i should go there with you… you wouldn’t survive there… unless you learn our language… it’s not gonna be easy! well… i already have my teacher… but that wouldn’t be fair… you would miss your family, your habits, your friends, your home, whereas for me… it’d be too convenient. we should find a place in between… greece... let’s go to greece. 81


ha! ha! ha! have you studied greek at school? no. me neither. but, please, go on... what would we do in greece? we could work as boat hirers. ha! ha! ha! once upon a time there were two boat hirers… hi! hi! hi! why are you laughing? we might enjoy it… i don’t like boats. you love swimming and you don’t like boats? i hate boats. it’s a matter of fact. you hate the rain and i hate boats… i don’t hate the rain… and there is no reason for being so categorist. i’m not categorist, i’m just tired and i’m not in the mood for jokes now. let’s sleep, ok? …

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you look upset, man. i’m not upset… i’m just tired. what time is it? it’s eight o’clock. jeez… i have to go! got to join my friends for dinner and haven’t had a shower yet! are you gonna be around these days? i’m supposed to go to the beach with my girlfriend, but haven’t decided yet… well, we could meet again before i leave. i’ll do my best. can’t promise. in any case i will call you, ok? ok… see you mate! take care! ciao!

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…… questi giorni sono volati. è sempre così, quando si è in vacanza. allora… ne valeva la pena? sì, direi di sì. non è stato, poi, così drammatico… ma no, dai. sono sopravvissuto. meno male c’eravate anche voi… senza, sarei sprofondato nei ricordi. ma no.. ti vedo sereno. più sereno che all’andata. forse avevo bisogno di liberarmi di un peso… un brutto ricordo? un bel ricordo. oh… la vita continua. adesso siamo qua... tra pochi istanti voleremo in cielo. tutto può ancora accadere… 85


mi devo toccare? ha! ha! pensiamo al nostro prossimo viaggio! ti ha colpito la sindrome del viaggiatore? è sempre così… ogni volta che prendo e parto, non mi fermerei più… poi torno a casa, mi rilasso, mi lascio sopraffare dall’inerzia e non mi muovo più. questa volta non ci casco, ne approfitto prima che mi passi la voglia. e dove vorresti andare? vorrei fare il giro della spagna stando via il più a lungo possibile… finchè non finiscono i soldi. tu verresti? mi piacerebbe, ma ho in mente un’altra cosa. sarebbe? una cosa più lunga di una semplice vacanza. mi piacerebbe lavorare all’estero per un po’, magari dopo la laurea. e dove andresti?

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in un paese di lingua inglese… forse l’irlanda. e quanto ci vorresti stare? un mese… un anno… tutta la vita… chi lo sa? so solo che se non lo faccio adesso, non lo faccio più… e se mi dovesse capitare un’occasione importante, una scelta voluta dal cuore, non cercherei compromessi. ho troppa voglia di buttarmi a capofitto! sono fatto così... se ti posso dare un consiglio... in tutto quello che fai, giusto o sbagliato che sia, mettici tutta la passione che puoi! puoi scommetterci... senza passione, che vita sarebbe? ......

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… sei sicuro di voler tornare in treno? sì. nella maniera più assoluta. ti ci vorrà una giornata intera. arriverai a pezzi… ne sono consapevole. ce la fai a scaricare tutta quella roba senza perdere le coincidenze? ho calcolato ogni cosa nel minimo dettaglio… non c’è da preoccuparsi. comunque a caricare ti aiuto io… sai piuttosto qual è il problema? quale? è che il viaggio di ritorno non è lungo abbastanza. abbastanza per cosa? per far sedimentare tutto. tornare in aereo per me sarebbe troppo traumatico. arrivare così, senza neanche rendermi conto di essermi mosso… no… ho bisogno delle tappe di decompressione. devo guardare fuori dal finestrino e vedere il paesaggio cambiare poco a poco, capire quanto sono stato lontano per tutto questo tempo, ripensare a tutti i momenti belli e brutti per rimettere un po’ d’ordine dentro la mia testa. ti capisco, sai, ma io ormai ci ho 89


rinunciato. ho un tale casino dentro, che preferisco lasciare tutto così com’è. l’unico modo per fare ordine è ammucchiare tutto e fare un falò! perché non provi a scrivere un libro? un libro? non saprei nemmeno da dove cominciare! con le parole ci sai fare, scrivi quello che ti viene… fosse facile… per raccontare tutto non basterebbe un’enciclopedia! infatti non devi raccontare tutto… solo ciò che per te ha avuto un significato. vedrai che piano piano un po’ di pace la ritrovi e me ne sarai grato… se lo dici tu… fidati. non credo, comunque, che ne avrò il tempo… né tantomeno la voglia. adesso ho bisogno di non pensare… tra pochi giorni parto per un altro viaggio con Gioele e spero di avere la mente occupata per un altro po’… così avrai solo rimandato, non avrai risolto il problema. è meglio fare mente locale e rassegnarsi al fatto che si torna a casa. e siccome sarà per diversi anni, bisogna cercare di viverli al meglio… 90


Flavio… ti sei mai chiesto una cosa? cosa? come mai qua filava tutto così liscio? ogni cosa sembrava al suo posto, ogni gesto veniva così naturale, si sapeva sempre cosa fare… insomma… non so se hai avuto anche tu questa sensazione, se capisci quello che voglio dire… sì, penso di aver capito, ma non riesco a darti una spiegazione. di sicuro regna una mentalità molto diversa dalla nostra… più tollerante, più genuina… più democratica. aggiungi il fatto che eravamo tutti giovani studenti con poche responsabilità e tanta voglia di divertirsi… e soprattutto con la consapevolezza di non dover restare qui per il resto della nostra vita. abbiamo dato il massimo, forse anche mossi dall’entusiasmo di avere progetti ancora più grandi. se avessimo saputo di dovere restare, intendo tutti, le cose probabilmente non sarebbero andate allo stesso modo… le cose, quando sai che ti stanno sfuggendo di mano, acquistano molto più fascino, molto più valore… forse, ma non ne avremo mai la certezza. è meglio pensarla così, te lo dico io. 91


sai cosa ti dico? basta con il guardarsi indietro e aggrapparsi ai ricordi! qualcosa da fare che ci tenga occupati per un po’ ce l’abbiamo, no? che cosa? dobbiamo laurearci. ti sembra poco? chissà… dopo forse saremo ancora più liberi! beh, dovremo lavorare, non credi? sì, ma chi ti dice che dovremo sempre stare nello stesso posto, che dovremo fare lo stesso lavoro per tutta la vita? figa… c’è il mio treno sul binario! corriamo! … oooh… uh… hai presoh tutt… oh? …uffff… sìhhh… postohhh… ok… fai buon viaggio… poi ci sentiamo. vecchio… è stato un fottuto piacere. stammi bene!

PFSSSSSSSHHH...CLACK! vediamo di ritrovarci, tra di noi, ogni tanto. non stiamo, poi, così lontani! non è una questione di lontananza… è una questione di volontà!

FIIIIIIIIIIIIIIIII! allora impegnamoci!

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TA... TU... TA... TU... TA..TU.. TA. TU. TA.TU. TADDUTATU. TATTUTTADU. si va a casaaaaa! ‘fanculo a tutt…ATTUTTADU.

TADDUTATU. TATTUTTADU. CIAOOOO!!!

TADDUTATU. TATTUTTADU. TADDUTATU. TATTUTTADU. TADDUTATU. TATTUTTADU. TADDUTATU. TATTUTTADU. ......

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dedicato a Claudia...



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