2 minute read
Diabete e parodontite, un matrimonio pericoloso
Parodontite e diabete, un matrimonio pericoloso
Due patologie su un unico binario per oltre 12 milioni di italiani
Advertisement
Poche domande del diabetologo sono sufficienti per scoprire i sintomi della parodontite e poche domande del dentista bastano a far scattare un campanello d’allarme su valori glicemici fuori norma. Parodontite e diabete sono, infatti, due malattie strettamente correlate, anche se spesso il loro legame è sottovalutato. È il motivo per cui la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), Società Italiana di Diabetologia (SID) e Associazione Medici Diabetologi (AMD) hanno diffuso un documento che fissa nero su bianco i criteri per la diagnosi precoce delle due malattie, che toccano da vicino 12 milioni di italiani. È del 20% la probabilità in più di sviluppare il diabete per gli 8 milioni di pazienti con parodontite, l’infiammazione estesa delle gengive; per i 4 milioni circa di diabetici, invece, la parodontite è la sesta complicanza più frequente. “L’odontoiatra può orientare alla valutazione del glucosio nel sangue - dice Luca Landi, presidente SIdP tutti gli over 45 con parodontite, che da oltre 3 anni non controllano i livelli di zuccheri nel sangue e tutti i pazienti con indice di massa corporea superiore a 25, quindi in sovrappeso od obesi, che abbiano almeno uno fra fattori di rischio come ad esempio la familiarità per diabete di tipo 2, l’ipertensione o una terapia antipertensiva in corso, il colesterolo HDL basso e/o i trigliceridi alti, la sedentarietà. Nelle donne, sono fattori di rischio il parto di un neonato di oltre 4 chili o la sindrome dell’ovaio policistico. Altrettanto importante fare attenzione, durante la visita, a sintomi riferiti dal paziente e indicativi di diabete come polidipsia e poliuria, infezioni genito-urinarie ricorrenti, calo di peso e astenia”. Per la sua parte, invece, il Diabetologo può sensibilizzare i pazienti sui rischi aumentati per loro di incorrere nella malattia parodontale e intercettare chi tra essi sia più a rischio, dopo aver posto loro semplici domande sulla presenza di alcuni sintomi come sanguinamento, gonfiore o fastidio gengivale, ipersensibilità o mobilità dei denti, alitosi. Oltre a suggerire ai pazienti di rivolgersi all’odontoiatra in caso di bocca secca, bruciore o comparsa di chiazze biancastre indicative di micosi, il diabetologo dovrebbe motivarli a sottoporsi a controlli annuali anche in assenza di dolore o altri sintomi.
18 RILASTIL INTENSE C… E LA PELLE SI RISVEGLIA
20 MIAMO, IL BRAND CHE PARLA LA STESSA LINGUA DELLA FARMACIA
24 NATURALE VOGLIA DI COLORE CON FASCINELLE VEGAN® COLOR
26 PROMA, RIPARTIAMO DALLA VETRINA
27 HUILE PRODIGIEUSE® - OLIO SECCO DAL PROFUMO ICONICO E SENSUALE
28 PER LE CHIOME DI CHI SCEGLIE NATURALE E SOSTENIBILE, OGGI C’È PUROBIO FOR HAIR
32 PER LA SALUTE DEI CAPELLI E DEL PIANETA ... ORGANICS PHARM
35 COLORAZIONE PER CAPELLI E INTEGRAZIONE, LA DIFFERENZA DEL NATURALE ORGANICS PHARM
36 COVERMARK: LA SICUREZZA DI AFFIDARSI AI NUMERI... PRIMI!
37 CLOSEBAX SD SHAMPOO LIBERA I CAPELLI DALLA FORFORA SECCA O GRASSA
38-39 HELAN, IL MODO UNICO DI GUARDARE… AL NATURALE
40 IL VIAGGIO COSMETICO L’AMANDE FA TAPPA IN TRENTINO ALTO ADIGE
45 SILIUM CEREALI, COLORAZIONE PERMANENTE PER CAPELLI CON ALPHASHIELD
47 DOUBLE-CILS: IL MIGLIOR TRATTAMENTO NOTTURNO PER LE CIGLIA
48-49 CODIGEN, QUANDO LA FARMACEUTICA INCONTRA LA COSMETICA