sonia cavicchioli è professore associato di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Bologna. È stata funzionario della Soprintendenza per il Patrimonio storicoartistico di Modena e Reggio Emilia. Si occupa di committenza e collezionismo estense e di storia della tradizione classica. giorgio montecchi è docente di Bibliografia e Biblioteconomia presso l’Università Statale di Milano e presidente del Comitato di Modena dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano. elio tavilla è professore di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Modena e Reggio Emilia. Le sue ricerche sono dedicate alla storia della cultura giuridica e delle istituzioni dei territori estensi.
A cura di
ALKALAK CATTINI CAVICCHIOLI MONTECCHI TAVILLA
Guida alla storia di
MODENA e REGGIO emilia in 100 personaggi
isbn 978-88-7000-629-2
€ 18,00 i.c.
9 788870 006292
storia Arte società e cultura
Mucchi Editore
illustrazione copertina ©Amalia Mora
marco cattini è professore di Storia economica all’Università “L. Bocconi” di Milano. Ha dedicato pubblicazioni a temi di Storia dell’economia europea, italiana e modenese.
L’esplorazione di un territorio non è solo un’esperienza visiva, ma un viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca della sua essenza profonda. Queste pagine ripercorrono la storia di Modena e Reggio Emilia, un tempo unite sotto le insegne estensi, attraverso gli uomini e le donne che ne hanno reso celebre il nome. Dalle ultime luci dell’Impero Romano ai giorni nostri, molti sono i personaggi che, dall’arte alla politica, dalla scienza al costume, si sono distinti talora oltre gli stessi confini nazionali. Si è giunti alla selezione di 100 biografie che meglio di altre si prestano a tracciare l’itinerario di questa guida, accompagnando il lettore dagli Appennini alle sponde del Po in un arco cronologico di quasi duemila anni. Con una narrazione breve in grado di parlare tanto all’esperto quanto al semplice visitatore, “le vite” che si susseguono delineano un percorso ancora vivo e presente nella memoria collettiva.
biografie estensi •
matteo al kalak si occupa di Storia della Chiesa e Storia moderna. I suoi interessi si concentrano in particolare sul dissenso religioso e sui rapporti tra religione e politica. Svolge attività di ricerca presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.
BIOGRAFIE ESTENSI Guida alla storia di Modena e Reggio Emilia in 100 personaggi
Mucchi Editore
Con il patrocinio di
Comune di Modena
Comune di Reggio nell’Emilia
Frontespizio: Piazza Grande con l’Albero della Libertà, sec. XVIII, olio su tela - Museo Civico d’Arte di Modena (Archivio Fotografico del Museo). L. De Vegni, Veduta di Corso della Ghiara, 1841, acquaforte incisa. Le immagini provenienti dall’Archivio fotografico del Museo Civico d’Arte di Modena sono di: Sergio Orselli, Pietro Parmiggiani, Paolo Pugnaghi, Marco Ravenna, Paolo Terzi. Per tutte le referenze iconografiche complete si rimanda alla fine di ogni sezione. L’Editore rimane a disposizione degli eventuali detentori dei diritti che non è riuscito a definire, né a rintracciare.
ISBN 978-88-7000-629-2 La legge 22 aprile 1941 sulla protezione del diritto d’Autore, modificata dalla legge 18 agosto 2000, tutela la proprietà intellettuale e i diritti connessi al suo esercizio. Senza autorizzazione sono vietate la riproduzione e l’archiviazione, anche parziali, e per uso didattico, con qualsiasi mezzo, del contenuto di quest’opera nella forma editoriale con la quale essa è pubblicata. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nel limite del 15% di ciascun volume o fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per uso differente da quello personale potranno avvenire solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata dall’editore o dagli aventi diritto. In redazione: Amalia Micali Mappe ©Filippo Partesotti 2014 - partesotti.com Progetto grafico STEM Mucchi Editore (MO), stampa Casma (BO)
© STEM Mucchi Editore - Società Tipografica Editrice Modenese S.r.l. Via Emilia est, 1741 - 41122 - Modena info@mucchieditore.it mucchieditore.it facebook.com/mucchieditore twitter.com/mucchieditore pinterest.com/mucchieditore I edizione pubblicata in Modena nel mese di settembre del 2014
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INTRODUZIONE STORIA
14 S. Geminiano 16 S. Prospero 18 S. Anselmo di Nonantola 19 Leodoino 20 Matilde di Canossa 22 Alberto III Pio di Savoia 23 Cesare d’Este 24 Marco III Pio 25 Alfonso III d’Este 26 Francesco I d’Este 28 Alfonso IV d’Este 28 Raimondo Montecuccoli 30 Laura Martinozzi 31 Francesco II d’Este 32 M. Beatrice d’Este 33 Rinaldo I d’Este 34 Francesco III d’Este 36 Ercole III d’Este 37 Carlo Zucchi
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38 Come il ducato arrivò al mare 39 Francesco IV d’Austria-Este 40 Giuseppe Andreoli 41 Ciro Menotti 44 Francesco V d’Austria-Este 45 Manfredo Fanti 46 Enrico Cialdini 47 Camillo Prampolini 48 Odoardo Focherini 49 don Elio Monari 50 Fratelli Cervi 51 Arrigo Beccari 52 Fossoli: il prete del campo 53 Giuseppe Dossetti 54 Ermanno Gorrieri 55 Nilde Iotti 56 Elenco immagini STORIA
ARTE 60 Lanfranco 62 Wiligelmo 64 Tommaso da Modena 65 Ugo da Carpi 65 Francesco Bianchi Ferrari 66 Guido Mazzoni 68 Il Correggio che non c’è più 69 Antonio Begarelli 71 Nicolò dell’Abate 73 Prospero Clemente 74 Lelio Orsi 76 Jacopo Barozzi 78 Bartolomeo Schedoni 79 Ludovico Lana 80 Gaspare Vigarani
81 Santuario della Beata Vergine della Ghiara 82 Guarino Guarini 83 Francesco Stringa 84 Francesco Vellani 84 Luigi Poletti 85 Adeodato Malatesta 86 Antonio Fontanesi 87 Luigi Parmeggiani 88 Giuseppe Graziosi 89 Enrico Prampolini 90 Antonio Ligabue 91 Luigi Ghirri 92 Elenco immagini ARTE
SOMMARIO
SOMMARIO
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SOCIETÀ E CULTURA 96 Matteo M. Boiardo 97 Giovanni Pico della Mirandola 98 Ludovico Ariosto 100 Ludovico Castelvetro 101 Il vescovo di Reggio che diventò Papa 102 Giovanni Morone 103 Gasparo Scaruffi 103 Carlo Sigonio 104 Gabriele Falloppia 104 Alessandro Tassoni 106 Orazio Vecchi 107 I diavoli di Carpi 108 Officina libraria Soliani Mucchi 109 Geminiano Montanari 110 Qabbalah estense 111 Bernardino Ramazzini 112 Antonio Vallisneri 113 Giovanni Bononcini 114 Lodovico A. Muratori 116 Lazzaro Spallanzani 116 Girolamo Tiraboschi 117 Paolo Ruffini 118 Giovanni B. Amici
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119 120 121 122 122 123 124 125 126 127 129 129 131 135 136 137 138 139 140 142 143 144 147 148 149
Antonio Panizzi Fermo Corni Amilcare Puviani Nicola Zanichelli Adolfo Venturi Come fare un buon parmigiano-reggiano: la strana storia di Giuseppe Notari Alberto Braglia Dorando Pietri Angelo F. Formiggini Giulio Bertoni Ugo Guandalini Telesforo Fini Enzo Ferrari don Zeno Saltini Cesare Zavattini Antonio Delfini Guglielmo Zucconi Loris Malaguzzi Fratelli Panini Silvio D’Arzo Quasi una biografia: il Tricolore Luciano Pavarotti Edmondo Berselli Pier V. Tondelli Elenco immagini SOCIETÀ E CULTURA
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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
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AUTORI
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INDICE DEI NOMI
INTRO
INTRODUZIONE
7 Per illustrare la storia di un territorio si possono imboccare molte strade. Si può scegliere un’esposizione in ordine cronologico, si possono seguire le vicende dei vari paesi e città che lo compongono oppure quelle dei principi e signori che si sono alternati al governo. Nel caso di questo libro, la via scelta è stata un’altra: se infatti non si può negare l’importanza di determinati eventi storici, delle vicende municipali e delle istituzioni che hanno accompagnato il percorso di intere generazioni, qui si è preferito tenere ferma l’attenzione sugli uomini e le donne che, in vari àmbiti, hanno reso celebre la terra in cui sono nati o di cui sono diventati figli adottivi. La storia narrata in queste pagine diventa così una storia fatta di vicende personali, di percorsi umani e intellettuali che consentono di guardare al territorio attraverso chi lo ha abitato e modificato. Come suggerisce il titolo, l’opera si concentra sui territori estensi, i territori cioè delle attuali province di Modena e Reggio Emilia a lungo
1. Ducato di Modena e Reggio Emilia
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uniti sotto le insegne della Casa d’Este. Non si tratta però di una storia della dinastia ducale, né l’aggettivo scelto per queste biografie deve trarre in inganno: biografie estensi sono quelle di Matilde di Canossa, di san Geminiano e san Prospero, di Enzo Ferrari e Nilde Iotti. Personaggi che non ebbero legami diretti con i sovrani che ressero le sorti del piccolo ducato. Le nostre biografie ripercorrono una storia di lungo periodo, che guarda ai territori di Modena e Reggio in un’età compresa tra la fine dell’Impero Romano e i giorni nostri. Prende avvio dai santi patroni delle due città capoluogo, vissuti quando la gloria dell’Impero era al tramonto (sec. IV), e continua per tutto il medioevo e l’età moderna sino alle arie d’opera interpretate da Luciano Pavarotti. Per strutturare un percorso insieme sintetico e completo, si è operata una selezione che consentirà a chi non conosce i territori estensi di farsi un’idea della complessità e varietà dei personaggi che ne hanno animato la storia, suscitando per contro nel lettore esperto la caccia alla biografia mancante. Non è stato semplice decidere 2. Disegno della città di Reggio Emilia chi tenere e chi scartare, a riprova della vivacità culturale della realtà cui questo volume è dedicato. Decidere tuttavia era ed è necessario per comunicare il senso di un itinerario, e le pretese di completezza finiscono spesso per riempire solo i cassetti dei buoni propositi. Con criteri condivisi e discussi, si sono dunque selezionati 100 personaggi le cui vite potessero offrire uno sguardo significativo sul contesto descritto. Escludendo personalità viventi, il criterio adottato è stato anzitutto quello delle origini dei personaggi prescelti: si è optato per uomini e donne nati nei territori di Modena e Reggio, con alcune eccezioni. Si sono inclusi, infatti, anche personaggi nati altrove, il cui nome resta indelebilmente associato a una delle due città (ad es. Paolo Ruffini, Giovanni Morone, Girolamo Tiraboschi, ecc.). Le singole biografie sono poi state distribuite, in ordine cronologico, in tre sezioni tematiche: Storia, Arte, Società e Cultura. La sezione Storia comprende le vite di personaggi che si sono distinti all’in-
INTRO 9
3. Pianta della città di Modena
terno della storia politico-istituzionale, dai vescovi patroni ai signori feudali, ai duchi estensi al potere dopo la perdita di Ferrara del 1598, agli eroi del Risorgimento e della Resistenza. La seconda sezione (Arte) è dedicata ai protagonisti della vita artistica, mentre la terza (Società e Cultura) raccoglie le vite di coloro che hanno inciso sul piano delle acquisizioni scientifiche, culturali, economiche e di costume. Al di là dei 100 personaggi scelti, i nomi di modenesi e reggiani illustri che compaiono nel volume e nelle varie voci sono molti e, per favorire la loro individuazione, si è previsto un indice finale dei nomi. Lo scopo è quello di mostrare come attorno ai personaggi selezionati si addensassero molte altre storie e percorsi individuali che, sebbene non analizzati specificamente, meritavano almeno di essere citati e, meglio ancora, di poter essere recuperati e contestualizzati attraverso un apposito strumento come l’indice di cui si è detto. Un’ultima riflessione merita infine il registro e il taglio adottati: l’obiettivo è stato quello di parlare in modo semplice e chiaro a un pubblico ampio e non necessariamente specialistico. Senza venir meno a criteri di scientificità e rigore, ravvisabili sin dalla scelta degli autori, le singole voci sono compilate con un linguaggio piano e accessibile. La bibliografia finale, solitamente posta al termine di ogni voce, è stata omessa per evitare di appesantire la lettura e sostituita con una
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bibliografia essenziale al termine del volume. Anche per questo, il ringraziamento a tutti gli autori che hanno partecipato è molto più che una semplice formalità: quanti hanno lavorato alle voci lo hanno fatto avendo alle spalle studi importanti sugli argomenti e i personaggi di cui abbiamo chiesto loro di occuparsi. Lo sforzo di condensare il loro tesoro di conoscenze in poche battute e senza note è stato una sfida difficile che hanno colto nella consapevolezza che la cultura, per essere tale, va anche efficacemente comunicata. Un ringraziamento particolare va all’editore Mucchi, che ha seguito con passione e costanza la lunga gestazione dell’opera, e ad Amalia Micali per la preziosa opera di coordinamento. L’opera non si sarebbe potuta realizzare senza l’imprescindibile apporto degli enti e istituzioni che operano sui territori descritti:
Archivio storico diocesano di Modena-Nonantola Archivio storico del Comune di Nonantola Biblioteca “A. Panizzi”, Reggio Emilia Biblioteca Estense Universitaria, Modena Biblioteca Civica d’Arte “L. Poletti”, Modena Centro culturale “Francesco Luigi Ferrari”, Modena Centro di documentazione “Pier Vittorio Tondelli”, Correggio Centro Studi Muratoriani, Modena Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi Fondazione per le scienze religiose “Giovanni XXIII”, Bologna Franco Cosimo Panini Editore, Modena Galleria Estense, Modena Musei Civici, Reggio Emilia Museo Civico d’Arte, Modena Museo Civico, Il Castello dei Pico, Mirandola Museo Civico del Risorgimento, Modena Museo Civico Gonzaga, Novellara Museo documentario e centro studi “Antonio Ligabue”, Gualtieri Reggio Children - Centro Internazione “L. Malaguzzi”, Reggio Emilia SBSAE di Modena e Reggio Emilia Zanichelli Editore, Bologna
INTRO
Un ricordo infine va a Gino Badini, senza il cui aiuto il contenuto di queste pagine sarebbe stato meno ricco. A lui il nostro affetto e la nostra riconoscenza.
11 Il Comitato scientifico Matteo Al Kalak Marco Cattini Sonia Cavicchioli Giorgio Montecchi Elio Tavilla
4. Esercitazione militare, 1820-30 1 Ducato di Modena e Reggio Emilia - Archivio di Stato Reggio Emilia, Sez. Cavamenti (Banzoli). 2 Disegno della città di Reggio Emilia - Archivio di Stato Reggio Emilia, Sez. Cavamenti (Banzoli). 3 Pianta della città di Modena - Museo Civico d’Arte di Modena (Archivio fotografico del Museo, G. Roncaglia). 4 Ambito italiano. Esercitazione militare, 1820-30, acquerello su carta - Museo Civico del Risorgimento, Modena.
1. Partigiani entrano nella città di Modena
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Storia Il tuo primo pensiero sia d’unire. Ciro Menotti È necessario cogliere negli altri solo quello che di positivo sanno darci e non combattere ciò che è diverso, che è “altro” da noi. Nilde Iotti
2. Ciro Menotti, Museo Civico del Risorgimento, Modena
3. Veduta Piazza Ducale di S. Agostino, Modena
4. Ingresso Villa Ducale di Rivalta (RE), in parte demolita nel 1902
San Geminiano (Gavello di Cognento? MO, inizi sec. IV - Modena, 397)
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Di san Geminiano sappiamo molto poco. Dal punto di vista storico, sono scarse le prove della sua attività e l’unico dato certo è la sua partecipazione, nel 390, al concilio di Milano presieduto da sant’Ambrogio per difendere la verginità di Maria. Ciò nonostante, la tradizione ha attribuito a Geminiano molti miracoli, elaborando una Vita di cui esistono due versioni, una più ampia e una più concisa (definite rispettivamente longior e brevior). Secondo il racconto, Geminiano si avviò subito alla vita religiosa e, ricevuto l’ordine sacro, affiancò l’allora vescovo Antonio (o Antonino), cui succedette intorno alla metà del IV secolo, anche grazie all’insistenza dei modenesi. La leggenda attribuisce inoltre al santo doti spiccatamente esorcistiche. In una notte di preghiera nella chiesa di San Pietro, Geminiano fu disturbato dal diavolo che lo rimproverò di essere venuto a distruggere il suo regno. Il santo non degnò di risposta l’avversario che infuriato gli promise vendetta. In effetti, il demonio non tardò a ricomparire: a Costantinopoli la figlia dell’imperatore Gioviano era posseduta da uno spirito immondo che, per bocca della giovane, fece sapere che non avrebbe smesso di tormentare la ragazza se non glielo avesse ordinato Geminiano. I messi imperiali raggiunsero Modena e, convinto il santo a seguirli, si imbarcarono con lui verso 5 Oriente. Placata una violenta tempesta di mare scatenata dal demonio, Geminiano esorcizzò la fanciulla liberandola dagli spiriti malvagi. Tornato a Modena con i preziosi doni fattigli dall’imperatore, il vescovo trovò però un altro flagello ad attenderlo, il temibile Attila. Il condottiero – che operò in realtà in un periodo successivo alla morte di Geminiano – giunse sotto le mura della città: con piena fiducia nella potenza di Dio, il santo ordinò di aprire le porte agli invasori che, improvvisamente accecati, passarono per le strade di Modena senza produrre alcun danno. Dopo la partecipazione al concilio di Milano, Geminiano
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storia morì e alle sue esequie, secondo la leggenda, prese parte il vescovo di Ravenna san Severo (vissuto tuttavia alcuni decenni prima). In seguito, Geminiano continuò a manifestare ai modenesi la sua protezione. A lui sono attribuiti la miracolosa salvezza di un bambino caduto dalla torre Ghirlandina e giunto a terra illeso; il miracolo delle acque che, durante un’inondazione, non riuscirono a entrare nella cattedrale dove il popolo si era rifugiato, e la salvezza della città da molti assedi subiti nel corso dei secoli. Nel 1106 le sue reliquie furono solennemente traslate nella sistemazione attuale alla presenza di Matilde di Canossa, dell’architetto Lanfranco e dei vescovi di Modena, Dodone, e di Reggio, Bonsignore. Dopo l’ultima esposizione del 1184, i resti di Geminiano vennero sigillati e solo nel 1955 l’urna che li conteneva fu riaperta: le sue ossa furono ritrovate prodigiosamente intatte e ogni anno sono esposte al culto dei fedeli in occasione della sua festa, il 31 gennaio.
Duomo di Modena
[ M. Al Kalak ]
C.so Duomo Modena duomodimodena.it 6. Cripta del Duomo di Modena
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