Alcide De Gasperi verso l'Europa

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ALCIDE DE GASPERI verso l’Europa

Dipartimento di scienze umane e sociali

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COSTRUIRE STORIA QUADERNI


ALCIDE DE GASPERI verso l’Europa

Dipartimento di scienze umane e sociali

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COSTRUIRE STORIA QUADERNI


Liceo classico «Giovanni Prati»

Liceo classico Arcivescovile

Bundesgymnasium Vienna 16

Liceo Convitto nazionale Vittorio Emanuele II

Alcide De Gasperi verso l’Europa

Provincia autonoma di Trento

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Premessa «Lo spettacolo della ricerca, con i suoi successi e le sue traversie, raramente stanca. Il bell’e fatto, invece, provoca gelo e noia». Marc Bloch

I «Quaderni di costruire storia» costituiscono uno dei principali risultati del progetto «Costruire storia: ricerca sui curricoli del ciclo secondario». Il progetto è stato realizzato nel triennio 2003-2006 e ha coinvolto l’IPRASE, il Museo storico in Trento, il Dipartimento di scienze umane e sociali dell’Università di Trento, tre istituti scolastici della Provincia1 e molti docenti di svariati indirizzi scolastici di scuole superiori. La ricerca è stata condotta con metodi empirici e si è basata sull’analisi dei documenti elaborati dai consigli di classe e dagli insegnanti di storia per l’esame di stato del 2003 e su focus group realizzati con docenti di storia delle scuole superiori. Essa ha rilevato che nella programmazione curricolare prevale l’ottica lineare per obiettivi, centrata sull’insegnamento e sulla materia scolastica piuttosto che sui processi di apprendimento e che i docenti 1 2

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cercano di perseguire nei propri studenti abilità cognitive generali e linguistiche piuttosto che abilità operative e più squisitamente storiche. Per quanto riguarda le conoscenze, la didattica della storia è spesso strettamente connessa ai capitoli del libro di testo e, nell’insegnamento della storia contemporanea, si fa per lo più riferimento ai principali avvenimenti e snodi della storia politica nazionale ed europea mentre l’attenzione alla storia extraeuropea è scarsa e la trattazione della storia in dimensione locale è quasi del tutto assente. La lettura di libri storici non manualistici, la critica delle fonti, l’analisi dei documenti e l’attività laboratoriale, sono metodi ancora poco praticati. Si è visto, in definitiva, che la storia come «materia» scolastica stenta a staccarsi da una prassi consolidata di insegnamento per sperimentare tecniche di apprendimento più attive, che stimolino nei giovani l’emozione del conoscere e l’assimilazione di una metodologia operativa e critica. Gli esiti della ricerca qui sommariamente illustrati sono stati presentati in un seminario2: in esso è stata posta la questione della possibilità di realizzare un modello alternativo di didattica della storia cha sappia inte-

Si tratta dell’Istituto di istruzione di Tione, dell’Istituto tecnico e professionale di San Michele all’Adige, dell’Istituto tecnico industriale «Guglielmo Marconi» di Rovereto. Il seminario si è tenuto il 15 gennaio 2004 presso l’IPRASE in occasione della presentazione del rapporto di ricerca del progetto (Chiara Tamanini, «Costruire storia: ricerca sui curricoli del ciclo secondario», PAT-IPRASE, Trento 2003). Per ulteriori approfondimenti si veda nel sito <www.iprase.tn.it> la pagina dedicata a «Costruire storia».

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grare il racconto del passato con la problematizzazione del modo in cui esso è costruito. Tale questione ha colto nodi problematici e bisogni di innovazione didattica condivisi da molti docenti, tanto è vero che da essa ha preso il via un percorso di ricerca-azione che ha coinvolto un gran numero di Scuole secondarie superiori nel tentativo di realizzare una riflessione critica su alcuni aspetti centrali dell’insegnamento della storia e di realizzare pratiche didattiche innovative. La riflessione critica ha portato alla stesura condivisa di criteri di costruzione del curricolo di storia3, mentre l’innovazione didattica ha condotto alla realizzazione di percorsi didattici incentrati su un metodo di lavoro laboratoriale in grado di garantire risultati più efficaci nell’apprendimento della storia. Tale metodo mette in primo piano, infatti, la centralità degli studenti e, in particolare, la loro motivazione ad imparare tramite la costruzione di percorsi in cui siano posti nelle condizioni di riconoscere, affrontare e risolvere problemi. Gli alunni e le alunne lavorano sulle fonti e ciò permette loro di dare concretezza ai fatti storici e alle operazioni storiografiche. Poiché la documentazione più vicina e ricca è molto spesso quella territoriale, le espe-

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rienze didattiche presentate nei «Quaderni di costruire storia» mostrano che è proprio attraverso l’utilizzo di fonti locali di diverso tipo (archivistico-documentarie, iconografiche, audiovisive, paesaggistiche) che gli studenti esercitano pratiche di laboratorio in cui si costruisce in modo dinamico la conoscenza storica. Attraverso la dimensione locale della storia gli studenti riescono inoltre a cogliere in modo concreto i fili che legano vicende nazionali e internazionali e sviluppi locali. I «Quaderni di costruire storia» documentano solo alcuni dei percorsi realizzati dagli insegnanti con i propri studenti. Questi mostrano come, pur all’interno di contesti istituzionali e organizzativi talvolta complessi e vincolanti, sia possibile, attraverso un’ottica progettuale e dinamiche collaborative, lasciare spazio ad uno spirito di ricerca e innovazione. Tale spirito infatti favorisce lo sviluppo professionale dei docenti e promuove nei giovani la consapevolezza che solo la conoscenza del passato ci permette di affrontare responsabilmente le grandi sfide del presente e del futuro. Luigi Blanco Giuseppe Ferrandi Chiara Tamanini Dipartimento Scienze umane e sociali

Museo storico in Trento

IPRASE del Trentino

Il fascicolo «Criteri di costruzione del curricolo di storia» si può richiedere all’IPRASE e al Museo storico in Trento ed è scaricabile dai siti <www.iprase.tn.it> e <www.vivoscuola.it>.

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1. Presentazione del progetto Il Liceo classico Arcivescovile e il Liceo classico «Giovanni Prati» di Trento all’interno del progetto «Costruire storia: ricerca sui curricoli della scuola secondaria» hanno concordato di progettare in comune un percorso di sperimentazione incentrato sulla figura di Alcide De Gasperi. La scelta del tema è da riferirsi alle celebrazioni per il 50. anniversario della morte dello statista trentino svoltesi nel 2004 e al fatto che i due istituti scolastici trentini sono i diretti eredi delle due scuole dove De Gasperi condusse i suoi studi medi e superiori. Il radicamento della figura di De Gasperi nella storia locale e la dimensione nazionale e internazionale della sua attività sono elementi che rendono significativo da un punto di vista conoscitivo e formativo un approfondimento storico e che permettono una didattica laboratoriale. Proprio il respiro europeo della cultura e dell’azione degasperiana hanno inoltre fatto nascere l’idea di coinvolgere gli studen-

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ti e le scuole di altre due città simbolo per la biografia pubblica e privata di Alcide De Gasperi: Vienna, la capitale dell’Impero, dove egli frequentò l’Università e sedette sui banchi del Parlamento in rappresentanza del Trentino; Roma, la città dove svolse la sua attività parlamentare dopo la prima guerra mondiale, dove si oppose fermamente al totalitarismo fascista pagando con il carcere e l’isolamento questa sua attività. A Roma De Gasperi contribuì a organizzare prima clandestinamente, poi pubblicamente, la rinascita democratica del Paese nel secondo dopoguerra e svolse i suoi incarichi di governo nel periodo della ricostruzione, promuovendo i primi e lungimiranti progetti di integrazione europea. Sono stati dunque coinvolti il Bundesgymnasium di Vienna e il Liceo del Convitto nazionale Vittorio Emanuele II e gli studenti dei quattro licei sono diventati in tal modo protagonisti di altrettanti percorsi di ricerca sul tema «Alcide De

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Gasperi verso l’Europa», svolti nel corso dell’anno scolastico 2004-2005, sotto la guida dei rispettivi docenti di storia e con l’aiuto di alcuni studiosi del periodo e delle tematiche legate alla figura di De Gasperi, come Pietro Scoppola, Alfredo Canavero, Bertrand Buchmann, Sara Lorenzini e Augusto D’Angelo. Il progetto si è rivelato pertanto occasione di incontro tra mondo della scuola e mondo della ricerca, con il coinvolgimento, accanto alle istituzioni promotrici del progetto «Costruire storia», di numerose agenzie, quali l’Università di Trento e l’Istituto Luigi Sturzo di Roma. Tutti i soggetti, con le rispettive competenze, hanno concorso a creare un nuovo modello di approccio alla didattica della storia, nel quale gli studenti sono stati i protagonisti di analisi delle fonti, di confronti di testi e tesi storiografiche, di sintesi delle tematiche affrontate attraverso la presentazione di elaborati che utilizzino le nuove

tecnologie. La Provincia autonoma di Trento si è dimostrata a sua volta sensibile all’iniziativa, garantendo il proprio patrocinio e il sostegno degli aspetti organizzativi. Il percorso si è concluso infatti con un convegno realizzato a Trento presso l’Aula Magna dell’Istituto trentino di cultura nell’aprile del 2005. Il convegno si è rivelato importante anche dal punto di vista didattico perché è servito da obiettivo temporale per le ricerche degli alunni e inoltre ha costituito un’occasione in cui gli studenti hanno esposto e discusso pubblicamente i risultati del proprio lavoro. I veri protagonisti di questo progetto di ricerca sono stati dunque gli studenti, costantemente seguiti dai docenti dei diversi istituti e da alcuni ricercatori e docenti universitari, con la funzione di tutor. In questo senso il progetto si inserisce pienamente nel solco dell’iniziativa «Costruire storia».

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De Gasperi e la scelta atlantica LICEO CLASSICO «GIOVANNI PRATI» – TRENTO Classe III B

DOCENTE prof. Paolo Dalvit

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Studenti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, a. s. 2004/2005

Eleonora Bertoldi Tamara Bonvecchio Ilaria Cainelli Federico Caldonazzi Giulia Carotta Francesco Cirasa Michela Cozzini

Alice Del Fovo Alessandro Decarli Emma Gasperi Michela Giovannini Marco Maccabelli Manuela Osti Mattia Pedergnana

Giada Pitscheider Irene Schoefberger Andrea Susella Marco Zorzi Chiara Zucal

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Metodologia del percorso All’inizio dell’anno scolastico è stato proposto alla classe III B il progetto «Alcide De Gasperi verso l’Europa» per partecipare al seminario italo-austriaco che si sarebbe tenuto a Trento nei giorni 14, 15, 16 aprile presso l’Istituto trentino di cultura. Quando in febbraio il progetto è diventato operativo, il programma di storia era in stato di avanzamento soddisfacente. Si era presentata la crisi del 1929 e il New Deal roosveltiano, con riferimenti al keynesismo nazionalsocialista e si stava analizzando la politica economica di De Stefani in Italia. Si è ritenuto comunque di fornire agli studenti una cornice storica di riferimento sul periodo successivo alla seconda guerra mondiale, sugli accordi di spartizione di Yalta e sugli sviluppi dei rapporti internazionali a partire dal 1946 al 1954. Nel frattempo si sono presi dei contatti con la dottoressa Sara Lorenzini, ricercatrice in storia delle relazioni internazionali presso la Facoltà di Sociologia di Trento, individuata come tutor del progetto del nostro liceo. Si sono chiarite le finalità dell’iniziativa e l’ambito di particolare interesse da investigare:

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• il tentativo di riarmo europeo, con la creazione della CED, naufragato nel 1954 per la mancata ratifica da parte dell’assemblea francese; • gli avvenimenti di quegli anni, in particolare del 1952 e gli atteggiamenti politici dei vari Stati che contribuirono alla nascita e all’evolversi dell’idea di Europa; • infine l’interesse dimostrato da De Gasperi per un progetto europeo come garanzia di pace e sicurezza. Integrando i testi già individuati con quelli consigliati dalla tutor e facendo tesoro delle indicazioni di lavoro fornite in quella riunione, si è discussa, in classe con gli studenti, la finalità del lavoro: evidenziare, studiando il caso particolare del riarmo in Europa, la dinamica delle relazioni euroatlantiche, con particolare riferimento alla politica estera di De Gasperi e dei suoi governi. Si è cercato assieme di stabilire come suddividere il materiale disponibile, tenendo presente che alcuni testi riportavano documenti in francese, inglese e tedesco e che solo una parte, comunque maggioritaria, della classe, aveva la competenza in queste lingue (tedesco e ingle-

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De Gasperi e la scelta atlantica LICEO CLASSICO «GIOVANNI PRATI» – TRENTO Classe III A

DOCENTE prof. Andrea Brocchieri

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Studenti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, a. s. 2004/2005

Giulia Ancona Paolo Caroli Guglielmo Dalvit Stefano Deflorian Chiara Erzegovesi

Giovanni Formilan Chiara Galbusera Elisabetta Gianesini Maria Luisa Offer Elisa Nicolini

Matteo Recchia Valerio Rugge Gaia Cecilia Santini Aveta Martina Sparano Alessio Tamanini

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Metodologia del percorso L’attività è stata progettata nel mese di gennaio dai docenti delle due classi coinvolte del liceo anche tramite contatti e un colloquio con la tutor dottoressa Sara Lorenzini. All’inizio di febbraio si sono ipotizzati i rispettivi campi di ricerca delle due classi. L’indagine e la preparazione dell’intervento al seminario si sono svolti secondo queste tappe: • presentazione e distribuzione della lettura di saggi ai singoli studenti; analisi individuale dei testi (febbraio); • esposizione in classe di una sintesi (più o meno problematizzante) delle letture (fine febbraio, prima metà di marzo); • indicazione di ulteriori (poche) letture, somministrazione di una serie di questioni come traccia (Temi e questioni su De Gasperi e la politica atlantica italiana, a cura del docente ma comunque discussa in classe), distribuzione di compiti di ricerca di materiali in vista della relazione (prima delle vacanze pasquali); • raccolta dei materiali, discussione in vista di uno schema di relazione, redazione di una

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traccia della relazione, sua discussione ulteriore in classe; elaborazione in un gruppo ristretto del testo della relazione, elaborazione in un gruppo ristretto della presentazione in Power Point. La ricerca non poteva avvenire direttamente sulla documentazione, data l’estrema complessità della questione. Quindi occorreva affidarsi prioritariamente alla lettura di saggi. C’era inoltre da tener conto che il gruppo classe è esiguo (15 studenti). E ancora, non era possibile sacrificare più di tanto i nuclei essenziali del corso di storia a progetti interessanti ma comunque parcellizzanti rispetto a una visione d’insieme del periodo storico. Per questi vari motivi occorreva procedere in questa attività con una certa cautela. Gli studenti hanno dimostrato vari gradi di motivazione, di precisione nel relazionare, di capacità di sintesi. Alcuni contributi sono stati inutilizzabili, altri invece decisivi. Il risultato finale risente quindi di questo disomogeneo lavoro di preparazione; per limitare questo effetto il docente è intervenuto nella fase conclusiva di sintesi dei risultati.

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De Gasperi negli anni della formazione LICEO CLASSICO ARCIVESCOVILE – TRENTO

DOCENTI prof. Giuseppe Zorzi prof. Stefano Oss

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Studenti che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, a.s. 2004/2005

Anna Civettini

Valeria Pisetta

DesirĂŠe Ferro

Fabrizio Presta

Elena Fontana

Michela Segatta

Chiara Fronza

Elisa Suraci

Stefano Malfatti

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Metodologia del percorso L’attività è iniziata con la presentazione del progetto alla classe interessata. Si sono descritte le motivazioni didattiche e metodologiche che hanno ispirato la proposta, sottolineando la necessità di revisionare il modo di insegnare la storia e l’importanza di conoscere momenti salienti della storia del secolo. Si è inoltre evidenziato come un lavoro di ricerca di questo tipo avrebbe comportato un maggior onere per gli studenti, che ne avrebbero però beneficiato in termini di riconoscimento nel credito scolastico di fine anno e nella acquisita competenza in una ricerca di carattere universitario, abituandosi a lavorare sui documenti, ad integrare i riferimenti bibliografici. Inoltre, si è messa in luce la rilevante dimensione relazionale indotta da questa attività: il lavoro in gruppo, la divisione dei compiti, la responsabilizzazione individuale in un lavoro collettivo, la capacità di ascoltare e di trarre vantaggio dalla messa in comune di conoscenze diverse. Si è quindi chiesta agli studenti la disponibilità a partecipare alla realizzazione del progetto, precisando i tempi che sarebbero stati richiesti per

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la sua attuazione: tre mesi, da febbraio ad aprile, per la preparazione del materiale, con attività prevalenti in classe, durante l’orario curricolare, con tre giorni dedicati all’accoglienza degli ospiti di Roma e di Vienna e al seminario di presentazione dei lavori. Inoltre sarebbe stato necessario, successivamente, raccogliere il materiale analizzato e stilare una sorta di «diario di bordo», a cura di alcuni studenti, ma con il concorso di tutti, al fine di certificare l’andamento dei lavori e gli esiti finali, misurati e valutati dal punto di vista degli studenti. Si invitavano gli studenti a dedicare particolare attenzione, nella stesura del diario di bordo, all’incidenza che questa esperienza di lavoro e di ricerca aveva avuto sulla dimensione motivazionale, a descrivere le difficoltà incontrate, i limiti e le eventuali inadeguatezze dell’esperienza. In particolare, gli studenti hanno utilizzato i testi forniti dall’insegnante, hanno consultato il sito web dell’Istituto Luigi Sturzo dedicato a De Gasperi e hanno ricercato fonti iconografiche, sonore e brevi spezzoni di reportage d’epoca, funzionali alla comunicazione e trovati con delle ricerche su internet, svolte a scuola e in parte a casa.

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De Gasperi negli anni della formazione*

De Gasperi a Roma: luoghi, memorie, riflessioni*

BUNDESGYMNASIUM VIENNA 16

LICEO SCIENTIFICO CONVITTO NAZIONALE VITTORIO EMANUELE II – ROMA

Gli interventi della classe del Bundesgymnasium di Vienna e del tutor accademico, prof. Bertrand Michael Buchmann, sono collegati al lavoro di ricerca del Liceo Arcivescovile di Trento, perché forniscono un quadro di riferimento più ampio sulla formazione del giovane De Gasperi. Essi infatti trattano della situazione politica interna ed estera dell’Austria-Ungheria dal 1900 al 1914 e di Vienna agli inizi del Novecento.

Il lavoro di ricerca delle classe IV e V A del Liceo scientifico Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II di Roma e la lezione del tutor, prof. Augusto D’Angelo (Università La Sapienza - Roma), hanno avuto come oggetto un approfondimento della riflessione dell’azione politica di Alcide de Gasperi nel quartiere Prati di Roma nel biennio 1943-1945, breve periodo della lunga fase romana dello statista, decisivo per la formazione personale e per la storia successiva del nostro Paese.

Classi IV A – V A

* Per la documentazione di questa parte della ricerca si rimanda al sito <www.degasperi.net>.

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Indice generale

Premessa 1. Presentazione del progetto 2. Idea progettuale e contenuti della sperimentazione 3. I dati 4. Mappa progettuale

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DE GASPERI E LA SCELTA ATLANTICA Metodologia del percorso Valutazione da parte degli studenti Il lavoro della classe Riferimenti bibliografici

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DE GASPERI E LA SCELTA ATLANTICA Metodologia del percorso Il lavoro della classe

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La crisi economica La scelta di campo del 1947

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Relazione del tutor

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DE GASPERI NEGLI ANNI DELLA FORMAZIONE Metodologia del percorso

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Valutazione da parte degli studenti Il lavoro della classe

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Riferimenti bibliografici Relazione del tutor

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DE GASPERI NEGLI ANNI DELLA FORMAZIONE

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DE GASPERI A ROMA: LUOGHI, MEMORIE, RIFLESSIONI

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VALUTAZIONI DEI TUTOR

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Il Liceo classico Arcivescovile e il Liceo classico «Giovanni Prati» di Trento, all’interno del progetto «Costruire storia: ricerca sui curricoli del ciclo secondario» hanno concordato di progettare in comune un percorso di sperimentazione incentrato sulla figura di Alcide De Gasperi. Il respiro europeo della cultura e dell’azione degasperiana hanno inoltre fatto nascere l’idea di coinvolgere gli studenti e le scuole di altre due città simbolo per la biografia pubblica e privata di Alcide De Gasperi: Vienna, la capitale dell’Impero, dove egli frequentò l’Università e sedette sui banchi del Parlamento; Roma, la città dove svolse la sua attività politica a partire dalla fine della prima guerra mondiale. Sono stati dunque coinvolti il Bundesgymnasium di Vienna e il Liceo del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II. Gli studenti dei quattro licei sono così diventati protagonisti di altrettanti percorsi di ricerca sul tema «Alcide De Gasperi verso l’Europa», svolti nel corso dell’anno scolastico 20042005, sotto la guida dei rispettivi docenti di storia e con l’aiuto di alcuni studiosi del periodo e delle tematiche legate alla figura di De Gasperi, come Pietro Scoppola, Alfredo Canavero, Bertrand Buchmann, Sara Lorenzini e Augusto D’Angelo.

ISBN 978-88-7197-090-5 E 3,00

MUSEO STORICO IN TRENTO ONLUS www.museostorico.it – info@museostorico.it telefono 0461.230482 – fax 0461.237418


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