Un ragazzo in
«direzione ostinata e contraria» A cura di
Caterina Cerullo, pina Pedron, Nicoletta Pontalti
Laboratorio di formazione storica
strumenti
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INDICE Per gli studenti (p. 3) Per gli insegnanti (p. 4) 1. Archivio dei documenti (p. 7) 2. Fascicolo di lavoro (p. 49)
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Per gli studenti
Un ragazzo in «direzione ostinata e contraria» L’obiettivo dell’attività che ti proponiamo può essere riassunto così: ricostruire la storia di un ragazzo poco più “grande” di te, ripercorrendo le tracce che ha lasciato. Tracce così esili da rischiare di andare perdute, se qualcuno non le avesse ostinatamente cercate e “salvate” nei documenti che qui ti proponiamo. Di più non vogliamo dire. Il materiale su cui lavorerai è stato organizzato in questo modo: una parte è formata dall’archivio dei documenti che ti permetteranno di ricostruire la storia di questo ragazzo, l’altra da un fascicolo di lavoro in cui troverai indicazioni, domande e alcuni suggerimenti per trattare i documenti in modo corretto sotto l’aspetto metodologico e storiografico. La numerazione dei documenti risponde ad un’esigenza strumentale e di comodità: i documenti non sono pertanto organizzati secondo un ordine cronologico o tematico. Per ciascun documento è indicata la fonte di provenienza. La maggior parte dei documenti ha inoltre un’ introduzione per una corretta contestualizzazione. Molte informazioni sulla vicenda biografica provengono anche da queste introduzioni e dalle fonti. E’ opportuno che tu ne tenga conto. Un’altra indicazione di metodo: segnala sempre da quali documenti (è sufficiente indicare il numero di ciascuno) hai tratto le informazioni.
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Per gli insegnanti Di che si tratta La scomparsa di un giovane studente di medicina, poco più che ventenne, ucciso a tradimento in Trentino da un reparto tedesco in rotta nell’Italia del 1945 può addolorare, ma non sorprendere. Se però la sua pelle, e i tratti somatici, sono di un italo-africano, allora la sua identità nascosta – e i travisamenti di memoria cui danno luogo – assumono un interesse tutto particolare sia per la novità storiografica, sia per i collegamenti che rivela tra percorsi di Resistenza partigiana e percorsi di storia coloniale del nostro paese1. Con queste parole Alessandro Triulzi introduce il libro Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (1923-1945) scritto da Carlo Costa e Lorenzo Teodonio, dal quale sono tratti i documenti presenti nel fascicolo. Tenendo conto dei destinatari di questo progetto, e cioè gli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, e degli obiettivi didattici di questa proposta, abbiamo scelto solo una parte dei materiali utilizzati nel libro.
Con quale finalità L’obiettivo di questa attività è quello di condurre gli studenti a sviluppare, partendo dalle fonti, conoscenze storiche su eventi di storia locale e/ o generale. In questo caso l’evento è rappresentato dalla storia di un ragazzo nato in Somalia, vissuto nell’Italia fascista del colonialismo e delle leggi razziali, partigiano nella Resistenza, ammazzato dalle SS in fuga, a guerra finita, a Stramentizzo, in Trentino. Una storia esemplare, quella di Giorgio Marincola partigiano dalla pelle nera, per far capire i molteplici incroci fra il colonialismo italiano, la politica razzista del fascismo, la seconda guerra mondiale e la Resistenza viste in una dimensione nazionale, ma anche regionale. Una storia esemplare soprattutto per ragionare con gli studenti sul concetto di identità e appartenenze e, di rimando, sui pregiudizi e sulle chiusure della nostra società verso gli “altri” (un problema quanto mai attuale in un’Italia in cui cominciano ad essere numerose le seconde generazioni di immigrati, bambini e giovani nati o comunque cresciuti in Italia, ma spesso considerati cittadini di serie b).
Come è strutturato il fascicolo Il fascicolo fornisce il materiale didattico necessario per scrivere la storia di Giorgio Marincola. Nella prima parte (archivio dei documenti) sono presenti trentatrè documenti di diversa tipolo-
A. Triulzi, Giorgio Marincola: una storia esemplare in C. Costa, L. Teodonio, Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (1923-1945), Iacobelli Editore, Pavona (Roma), 2008, p. 11
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gia, nella seconda (fascicolo di lavoro) si trovano una serie di domande ai documenti, predisposte da noi. I criteri seguiti nella formulazione delle domande- guida ripercorrono il lavoro dello storico: saper ricavare informazioni attraverso l’interrogazione e l’interpretazione dei documenti e infine utilizzarle per la scrittura di un testo storico che, in questo caso, comporta la ricostruzione della vita di Giorgio Marincola. Una biografia che può essere narrata utilizzando diversi linguaggi, dal saggio alla sceneggiatura teatrale, alla composizione poetica o musicografica. Le domande che abbiamo formulato hanno un’altra importantissima funzione: far scattare negli studenti qualche forma di riconoscimento se non di identificazione con il protagonista della storia. Per favorire questo atteggiamento empatico le domande indirizzano gli studenti a lavorare su tre livelli: • nel primo si tratta di ricostruire i diversi contesti in cui avvengono le scelte di Giorgio Marincola • nel secondo di capire che tali scelte, avvenute in contesti diversi e con determinati vincoli, creano nuove identità e appartenenze • il terzo livello, infine, serve per capire che quelle scelte potevano anche non essere fatte ed averle invece compiute risponde ad una precisa assunzione di responsabilità. Dal momento che i contesti storici in cui si svolge la vicenda sono quelli dell’Italia coloniale, fascista e razzista, della seconda guerra mondiale e della Resistenza, mentre i “luoghi” sono compresi fra l’Africa e il Trentino, questo tipo di attività può rientrare a pieno titolo nei piani di studio di storia dell’ultimo anno di scuola superiore, senza il rischio di “perdere” troppo tempo. Che poi non è tantissimo. Dalla sperimentazione svolta in una quinta liceo risulta che in sei/ sette ore si può fare tutto.
Alcune indicazioni Si consiglia di far lavorare gli studenti in piccoli gruppi collaborativi e solo alla fine, nella scrittura, richiedere un impegno individuale. Altre indicazioni sono riportate nella pagina scritta per gli studenti.
Ringraziamenti Si ringraziano gli autori Carlo Costa e Lorenzo Teodonio per aver accolto con entusiasmo e disponibilità la nostra proposta di utilizzare il loro libro per costruire questa attività storica e anche per averci fornito ulteriori materiali da loro utilizzati nel corso della ricerca. Si ringrazia Lorenzo Gardumi per averci indicato alcune importanti fonti archivistiche. Grazie a Valeria Allocati, docente di storia e filosofia al liceo “L. da Vinci” di Trento, per essersi offerta di sperimentare nell’anno scolastico 2009-2010 questo lavoro, prima della pubblicazione, nella sua classe quinta. Grazie ai suoi studenti della quinta H, che si sono prestati a fare da “cavie”, permettendoci così di correggere il tiro in alcuni passaggi del lavoro. Grazie, infine, a Luigi Dappiano, docente di storia e filosofia al liceo “L. da Vinci”, per i preziosi suggerimenti forniti nella fase progettuale.
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