The glass ark - it

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Il viaggio filmico inedito di The Piranesi Experience alla scoperta del MUSE, il museo delle scienze di Trento firmato Renzo Piano Building Workshop, parte dall’alto.Da questa prospettiva iniziamo a scorgere come l’edificio, armonicamente inserito nel contesto, sia stato concepito all’interno di un progetto molto più ampio di ridisegno di un frammento di città, quello dell’ex Rossana Vinci, architetto e area industriale Michelin. Gli spazi esterni giornalista del Museo, da cui le riprese partono, sono un Claudio Esposito, naturale prolungamento dell’attigua area verde del parco delle regista Albere, come a loro volta gli spazi pubblici dell’intero intervento riprendono dettagli, materiali e proporzioni presenti nel vicino centro storico. Le riprese si spostano, rivelandoci ora la protagonista del racconto: la grande “arca” in vetro. Essa, caratterizzata da una successione di falde – in parte opache con finitura in zinco, ed in parte in vetro trasparente – tiene insieme i volumi dell’edificio, donando quel forte carattere di riconoscibilità che contraddistingue il museo da ogni prospettiva.

Fabio Paolucci, direttore della fotografia

Quando la camera entra nella struttura, ci svela il cuore del Museo: il grande vuoto centrale. Qui è esposta una gigantesca installazione, di forte potenza visiva, con animali tassedermizzati sospesi nel vuoto, questi, proprio come nel racconto Biblico, rappresentano i naviganti trasportati da questa arca di Noè. Ma la scienza e la natura sono in continuo dialogo. E a sottolineare questo concetto sono le riprese che si spostano ora con velocità dall’interno all’esterno del MUSE, accompagnate dall’incalzante colonna sonora musicale di Populous, come a ribadire quanto la scienza guardi costantemente alla natura e ai suoi protagonisti.

Andrea Mangia aka Populous, autore delle musiche

Quando la luce del giorno si attenua e le riprese si allagano all’esterno, il gioco dei volumi si mostra attraverso il susseguirsi delle linee inclinate delle falde e delle strutture metalliche di supporto ai pannelli fotovoltaici, richiamando i profili delle montagne. Ancora una volta la natura è madre ispiratrice. Ancora una volta la scienza la indaga e la interpreta per dar spazio ad innovazione e sostenibilità.


MUSE

Museo delle scienze Renzo Piano Building Workshop Trento 2012 650 ton 12.000 sq.m.

Le due facciata/coperture sono sorrette rispettivamente da 9 travi cassone 430x170 mm con lunghezze variabili che seguono l’andamento geometrico del progetto. La giunzione tra i vari conci di trave cassone avviene attraverso l’utilizzo di bullonature appartenenti alle famiglie M20 70-80-100 classe 8.8. Sbalzo trave di copertura max 12 m Strutture portanti in acciaio Strutture in legno lamellare Brise solail motorizzati per coperture Coperture in vetro e lamiera Facciate vetrate misto alu/acciaio

ca. 650 ton ca. 160 sq.m ca. 1200 sq.m ca. 6800 sq.m ca. 4200 sq.m

Renzo Piano Renzo Piano Building Workshop

L’EDIFICIO IN CIFRE: Piani Spazio mostra Serra Tropicale Biblioteca e Archivio Ingresso e caffetteria Laboratori didattici e di ricerca Uffici Sala Workshop e conferenze Servizi tecnici e magazzini Superficie totale

The museum is a “metaphor to the mountains”

4 + 2 interrati 3.700 sq.m 300 sq.m 800 sq.m 600 sq.m 1.300 sq.m 900 sq.m 600 sq.m 3.800 sq.m 12.000 sq.m



Engineering


“I love to be an engineer, because of projects like this�

Nicola Goglio Design Engineer Stahlbau Pichler


On site

“This building has put a footprint to my hometown“

Luca Bolzanin Site Manager Stahlbau Pichler


Foto © Field Condition


On site

“I’ve seen the project from a student point of view - at the time”

Marco Canal Sales Manager Stahlbau Pichler



“We have reached a new level with this project”

Luca Benetti Sales Manager Stahlbau Pichler

Foto © OskarDaRiz






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