Speciale Golf Maggio 2016

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MERCOLEDÌ 18 MAGGIO 2016 www.corrieredellosport.it

L’ITALIA DEL GOLF L’EDITORIALE

La diversa visione tra gli Stati Uniti e il nostro Paese

DALLA CINA ARRIVÒ LA FEBBRE DEL NUOVO GOLF Ascanio Lavinia Pacelli Biagiotti

di Marco Evangelisti

B

isogna sempre cominciare da qualcosa. Da un’idea, da un’occasione. Il golf italiano ricominciò da un nome, anzi da un cognome. Intorno ai fratelli Molinari la federazione di Franco Chimenti ha cominciato a scavare le fondamenta del nuovo golf, per renderlo attività a misura d’italiano medio, fenomeno il più possibile di massa e argomento di conversazione anche mediatica. Nelle prossime pagine raccontiamo diffusamente di Francesco Molinari che è solo un esempio di come si gioca a golf a livello professionistico, di come si limano i propri difetti tecnici e di come si conduce una vita normale quando si fa un lavoro come il suo. Inutile dilungarci qui. Francesco è ancora golfista giovane ma può vantarsi di essere stato una sorta di pioniere, esploratore di terre già conosciute e in parte abbandonate. Lui e il fratello Edoardo senza neppure pensarci hanno riaperto le finestre di un edificio rimasto per troppo tempo chiuso. Fondamentalmente, da quando Costantino Rocca aveva acquisito ampia popolarità e portato per la prima volta l’Italia alla Ryder Cup. Francesco ha vinto nel 2006 l’Open d’Italia, ma non è lì che tutto è ricominciato. Semmai nel 2009, quando lui e il più esperto Edoardo sono andati in Cina a prendersi la Coppa del Mondo. Fu l’equivalente di quel che fece Azzurra nella vela o l’ingresso nel Sei Nazioni per il rugby. L’anno successivo bastò uno sguardo, quello che Edoardo piantò negli occhi di Francesco davanti al tocco decisivo in Ryder Cup. Non mi deludere, disse il fratello maggiore al minore. Che smise di tremare e imbucò il mezzo punto della vittoria. Su questo terreno, ormai dissodato, sta crescendo il resto.

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Lavinia Biagiotti ci apre le porte del Marco Simone Lavinia Biagiotti

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INTERVISTA ESCLUSIVA AL NUMERO UNO DEL GOLF ITALIANO

MOLINARI

VI PRESENTO FRANCESCO Dall’esperienza sul PGA Tour all’Olimpiade, passando per la difficoltà di essere un papà sempre in viaggio >LUPI >ALLE PAGINE 2 E 3

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PERCHÉ PROVARE

VERSO I GIOCHI

Vialli e Mauro stregati dal golf

A Rio de Janeiro il grande ritorno

Metti un sabato pomeriggio, dopo aver giocato 9 buche, a parlare di golf con due amici, prima di iniziare le rispettive serate lavorative. È nata così questa chiacchierata con Gianluca Vialli e Massimo Mauro: calciatori, opinionisti ma soprattutto appassionati di golf che amano sfidarsi in campo e non si risparmiano battute e frecciatine.

Ancora pochi mesi e terminerà una lunga attesa. A 112 anni dall’ultima volta, il golf ritorna finalmente alle Olimpiadi. Le due gare, maschile e femminile, si svolgeranno a Rio de Janeiro dall’11 al 20 agosto sulla distanza delle 72 buche con formula stroke play. Saranno ammessi in gara 60 giocatori e altrettante giocatrici, in base all’Olympic Golf Ranking, secondo l’Official World Ranking maschile e il Rolex Women’s World Golf Ranking femminile.

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