Anno 2 - numero 3 - Luglio/Agosto 2011
venticinqueA - M A G A Z I N E Informazione pubblicitaria
Un’avventura
infinita
INTERVISTA A FABRIZIO MANCINI CHE RACCONTA LA SUA STRAORDINARIA ASCESA: DA SEMPLICE AGENTE IMMOBILIARE ALLA CREAZIONE DI UN BRAND CHE PUNTA SEMPRE PIÙ IN ALTO
Sembrava una primavera come le altre quella del 1994 per un giovanissimo Fabrizio Mancini. Invece, quella, è la primavera che gli cambia la vita e, la svolta arriva, come spesso accade, nel modo più improbabile che si possa immaginare. È un annuncio sull’ultima copertina de “Il Messaggero” a segnare il destino del nostro interlocutore, un annuncio in cui Gabetti spa ricerca agenti immobiliari anche senza esperienza per aprire cinquanta uffici su strada nella Capitale. «Mi sono presentato il 6 aprile, come richiesto in quell’annuncio e lì è iniziata la mia avventura». Oggi Fabrizio Mancini è titolare di Mancini RE Immobiliare, agenzia ben avviata con sede in Via Ciro Menotti, 10/12 (Quartiere Prati). Prima agente immobiliare, poi imprenditore. Quando arriva il grande salto? Nel 2000, dopo aver raggiunto la carica di responsabile d’agenzia, ho deciso di intraprendere una nuova carriera e ho aperto il primo punto vendita nel quartiere Prati, dove ancora continuo ad operare. Quale titolo serve per esercitare la sua professione?
Occorre essere iscritti al Ruolo Agenti Affari in Mediazione. Sono iscritto dal luglio 1996. A chi si rivolge Mancini RE Immobiliare? Principalmente al mercato di Roma Nord, quindi a quartieri come Prati, Parioli, Balduina, Vigna Clara ecc. senza trascurare l’hinterland romano. Perché RE? Perché ho voluto guardare avanti. RE è l’acronimo di Real Estate, cioè immobiliare in inglese e credo che nel tempo diventerà sempre più un segno distintivo dei professionisti nel mercato immobiliare. “L’esperienza crea valore” è lo slogan della sua azienda. Cosa vuole affermare con questa frase? Ho maturato vent’anni di esperienza sul campo ed è la stessa a creare un valore, a renderti un vero professionista a 360°. Infine, gli obiettivi di Mancini RE Immobiliare? Vogliamo affermare fin da subito il nostro marchio e renderlo un vero punto di riferimento per tutto il mercato al quale si rivolge.
L'esperienza crea valore.
L’esperienza decennale nel settore immobiliare, maturata con i più prestigiosi marchi italiani ed europei, rivolgendosi da sempre con cura e professionalità alla clientela più esigente nei quartieri storici e signorili di Roma. Tutto questo è Mancini Re immobiliare. Per vendere acquistare e affittare casa. tel. 06.32110656 - info@mancinireimmobiliare.it
EDI TO RIA LE
Un’estate infinita di
Cosimo Santoro
25A Numero di registrazione 326/2010 del 22.07.2010. Edito da Edipress srl www.edi-press.com Via Crescenzio, 2 00193 Roma
La vita può riservare delle grandi sorprese e può
Direttore responsabile Stefano Cocci
inimmaginabile. La storia del nostro uomo copertina,
Redazione Cosimo Santoro, Dario Morciano Francesca Donato Progetto grafico e impaginazione Edipress: Romana Ciavarella, Cristina Sanna Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da Edipress srl. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. Finito di stampare Luglio 2011 Redazione, grafica e pubblicità Via Baldo degli Ubaldi, 229 00167 Roma Tel 06 39735230 - 06 39722444 redazione@edi-press.com advertising@edi-press.com Stampa CSC Grafica Via A. Meucci, 28 zona industriale Santa Sinforosa (Via Tiburtina km 18,300) 00012 Guidonia - Roma Tel 0774 353308 - Fax 0774 550179 www.cscgrafica.it info@cscgrafica.it prestampa@cscgrafica.it
tracciare per noi un percorso straordinario, quasi Antonello Valentini, inizia dai campi di allenamento del Bari, passa per il grande trionfo mondiale a Berlino e si conclude (per ora) con un prestigioso incarico nel massimo organismo del calcio italiano: la FIGC, di cui è direttore generale. Il calcio, grande compagno di vita di Valentini, sta all’Italia come il calcio a 5 sta a Roma e al Circolo Canottieri Lazio in particolare, dove sta per concludersi un’altra grande edizione della Coppa Canottieri. L’estate romana non è però solo sport, ma anche grandi eventi culturali, musicali, artistici per un calendario ricco e variegato, degno della città più bella del mondo. E per le vacanze ormai prossime, abbiamo scelto uno chef molto noto del piccolo schermo, Simone Rugiati, che consiglia le ricette più adatte e gustose per la stagione in corso. Un occhio è riservato anche alle tendenze sia per l’uomo che per la donna di questa bollente estate. Estate, che è anche il momento migliore per programmare un viaggio in Europa o oltreoceano accompagnato magari da un buon libro, un partner ideale e sempre fedele per qualsiasi stagione. Infine, non può mancare un excursus all’interno dell’universo del CC Lazio dove non è solo tempo di Coppa Canottieri, ma anche di altri eventi, iniziative e di successi prestigiosi ottenuti dai soci del Sodalizio. Buon estate a tutti.
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Anno 2 – N. 3 Luglio/Agosto 2011
SPECIALE 12 ASSOLUTI - LA MAGIA DELLA FOSSA 14 OVER 40 - GOL E EMOZIONI A RAFFICA 18 OVER 50 - AMAREZZE BIANCOCELESTI
SO MM AR IO
20 OVER 60 - EMOZIONI SENZA FINE
COPERTINA 22 UNA VITA SPESA PER IL CALCIO
EVENTI 26 ROMA IL PALCO PIÙ BELLO DEL MONDO
GUSTO 30 I SAPORI DELL’ESTATE
ABBIGLIAMENTO 32 LE TENDENZE DELLA STAGIONE
LIBRI
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34 LETTURE SOTTO L’OMBRELLONE
VIAGGI 36 IN GIRO PER IL MONDO
30 26 34
C.C. Lazio Magazine V
PERSONAGGI
EMILIO BALESTRAZZI Il professionista racconta la sua passione per il lavoro, lo sport e il Circolo Canottieri Lazio
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SPORT
FOOTVOLLEY Terzo trionfo nella tappa di Ostia del Campionato Italiano per Paolo Mazzieri, in coppia con Francesco Montanari
XI
LE DONNE DEL TEVERE
IL CIRCOLO È CASA MIA Marina Cupellaro apre il cassetto dei ricordi e svela i momenti indimenticabili vissuti a Lungotevere Flaminio
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SPECIALE
COPPA DEI CANOTTIERI
ALLA FOSSA È TUTTO PRONTO PER LA SERATA PIÙ ATTESA DELL’ANNO, QUELLA DEI VERDETTI FINALI. QUATTRO LE CATEGORIE ANCHE PER L’EDIZIONE NUMERO 47, SEGNO DI UNA TRADIZIONE PER NULLA SCALFITA DAL TEMPO CHE PASSA. E, COSÌ, DAGLI “EROI” DELL’OVER 60 ALLE “STELLE” DEGLI ASSOLUTI, LO SPETTACOLO SARÀ ANCORA UNA VOLTA ASSICURATO PER UN’ALTRA SERATA DA RICORDARE E CONSERVARE NEGLI ANNALI. NEL SEGNO, COME SEMPRE, DI VALORI COME L’AMICIZIA E IL FAIRPLAY CHE DA SEMPRE CONTRADDISTINGUONO I CIRCOLI STORICI
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SPECIALE
ASSOLUTI
LA MAGIA DELLA FOSSA EDIZIONE 47 ALL’INSEGNA DEL GRANDE EQUILIBRIO IN CAMPO
S
i rinnova il rito della Fossa. Edizione numero 47 per un evento che punta a raccogliere alla fine della manifestazione 20mila presenze. Nelle 20 serate di gioco si disputano circa 90 incontri divisi nelle 4 categorie: Assoluti, Over 40, Over 50 e Over 60. Match all’insegna di storia, prestigio, tradizione, amicizia e fair play, i valori fondamentali sui quali il Circolo Canottieri Lazio porta avanti da 46 anni la Coppa. I protagonisti del torneo sono i soci dei
circoli storici della Capitale: atleti, imprenditori, professionisti e vip. Al momento di andare in stampa nei gironi degli Assoluti si è vissuto all’insegna del grande equilibrio, consegnando agli annali alcune delle partite più belle, come quella tra Lazio A e CC Roma A di lunedì 11, che è valso il primo posto in classifica e chiusasi con il 6 a 3 dei padroni di casa, mentre nel girone A, Aniene B e Roma B hanno battagliato fino all’ultimo per restare vivi dentro il torneo.
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ECCO I TROFEI DELLA COPPA DEI CANOTTIERI Coppe: 1° e 2° posto per ciascuna delle 4 categorie partecipanti
Medaglie: 1° e 2° posto per i giocatori delle 4 categorie partecipanti
Targhe per: MIGLIOR giocatore MIGLIOR allenatore MIGLIOR portiere MIGLIOR giocatore finale MIGLIOR capocannoniere
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SPECIALE
OVER 40
GOL ED EMOZIONI A RAFFICA L’ANNO SCORSO HA TRIONFATO IL CC LAZIO CON UNA SPLENDIDA RIMONTA SUL CC ANIENE. ANCHE NEL 2011 LO SPETTACOLO NON È MANCATO Esattamente un anno fa Alessandro Mola, con un’incredibile tripletta negli ultimi minuti della finale contro il CC Aniene ribaltava il risultato (da 2-4 a 5-4) e consegnava la coppa anche per la categoria over 40 al sodalizio biancoceleste. Il grande protagonista della finale del 2010 ha dato forfait nella prima fase di questa edizione per infortunio. A sostituirlo più che degnamente ci ha pensato uno dei nomi più importanti a livello nazionale del calcio a 5: Paolo Minicucci ha messo a segno sette reti nella fase a gironi con la maglia del CC Lazio A. I campioni in carica hanno dominato il Girone A con quattro vittorie in altrettanti incontri e sono il miglior attacco della categoria con 22 gol messi a segno. Nel Girone B, il ruolo di autentico schiacciasassi è toccato allo Sporting Eur con un ruolino di marcia ragguardevole: quattro vittorie su quattro partite, 16 gol fatti e solo 2 subiti, miglior difesa della categoria. Top scorer della squadra Cristian Sarti (5 gol come Leone del CC Lazio A), ma ha detto la sua anche Armando Pozzi eroe per una notte, autore di una tripletta contro il CC Lazio B, sconfitto 3-1. Spicca, tra le altre, anche la vittoria sulla finalista dello scorso anno, il CC Aniene, per 2-0, con reti del solito Sarti e Ferrazza.
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SPECIALE
OVER 50
AMAREZZE BIANCOCELESTI CON IL TEVERE REMO ELIMINATO NON SI RIPETERÀ QUEST’ANNO LA FINALE DELLE ULTIME DUE EDIZIONI. CC LAZIO FUORI AL PRIMO TURNO Anno nuovo, edizione nuova ma risultato identico a 12 mesi fa. IL CC Lazio chiude i gironi di qualificazione senza che nessuna delle due squadre impegnate nei gironi di qualificazione sia riuscita a centrare la semifinale. La classifica finale premia, nel Girone A, Sporting Eur e CC Aniene che chiudono a quota 7 e si aggiudicano il passaggio del turno così come CT Eur e TC Parioli nel Girone B che chiudono rispettivamente a 9 e 6 punti. Amarezza tra le fila del Sodalizio biancoceleste che piazza entrambe le formazioni all’ultimo posto a zero punti. La vera novità dell’edizione numero 47 della Coppa, nella categoria Over 50, è l’eliminazione del Tevere Remo che non potrà così tentare di vendicare le due finali perse nel 2009 (5-1) e nel 2010 (7-4) contro il CC Aniene. Vendetta per il Tevere Remo che non si è materializzata neppure in quest’ultima edizione del torneo. Le due formazioni, infatti, inserite entrambe nel gruppo A, si sono affrontate anche quest’anno, seppur nel girone di qualificazione, e siccome non c’è due senza tre, la squadra del presidente Giovanni Malagò ha avuto ancora una volta la meglio vincendo per 2-1. Tra le gare andate in scena alla Fossa si segnala il 9-2 dello Sporting Eur con CC Lazio con Roberto Cundari, uno dei bomber più prolifici della Fossa, autore di ben 7 reti.
Una vecchia gloria del calcio internazionale: Zibi Boniek,anche quest’anno protagonista della Coppa Canottieri con la maglia del TC Parioli
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SPECIALE
OVER 60
EMOZIONI SENZA FINE LO SCORSO ANNO VINSE IL CT EUR, REGOLANDO 2-1 IL RCC TEVERE REMO CON UNA DOPPIETTA DEL BOMBER CECCANO Si accendono i fari della Fossa per la fase finale di questa 47a edizione della Coppa dei Canottieri, il torneo più antico e prestigioso d’Italia di calcio a 5, anzi di calcetto, che ha conservato nel tempo fascino e tradizione: già perché le rimesse laterali si battono ancora con le mani. Lo scorso anno nella categoria più “old” del torneo, il bomber Ceccano ha trascinato alla vittoria il CT Eur, che nella finale ha sconfitto per 2-1 il RCC Tevere Remo, match riproposto anche in questa edizione in un’affascinante semifinale. Al momento di andare in stampa, negli Over
60, i biancocelesti padroni di casa hanno ottenuto 4 punti nel girone di qualificazione con un sonoro 4-1 contro lo Sporting Eur e un pareggio con il CT Eur, piazzatosi in prima posizione solo per differenza reti. Nell’altro girone eliminatorio, si sono confermate ai vertici il TC Parioli, giunto secondo, e il RCC Tevere Remo, che ha regolato 2-1 i biancoverdi e con un netto 5-1 il Circolo Canottieri Aniene, con protagonista Gazzellone autore di una tripletta e in vetta alla classifica marcatori della categoria.
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COPERTINA
Una vita spesa per il
calcio
DAGLI ALLENAMENTI DEL BARI SEGUITI PER CONTO DELLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO AL TRIONFO DI BERLINO NEL 2006: ANTONELLO VALENTINI, ATTUALE DIRETTORE GENERALE DELLA FIGC, SVELA IL PERCORSO CHE L’HA PORTATO AD ASSUMERE UN INCARICO COSÌ IMPORTANTE NEL MASSIMO ORGANISMO CALCISTICO NAZIONALE E I PERSONAGGI CHE HA INCONTRATO NELLA SUA STRAORDINARIA CARRIERA di Cosimo Santoro
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Dall’album dei ricordi di Antonello Valentini: qui con Lippi e Abete, nella pagina accanto con Baggio e Del PIero
C
osa rappresenta per lei il calcio? Una grande passione giovanile trasformatasi in un lavoro che riesce a coniugare sentimenti, entusiasmo e professionalità. Mio padre, direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, mi mandava con i cronisti sportivi a seguire sul campo gli allenamenti del Bari al vecchio Stadio della Vittoria. Erano i tempi di Magnanini, Seghedoni, Bredesen, Catalano, Mujesan: così il calcio mi è entrato nel sangue, da “malato” inguaribile. Può illustrarci tappa per tappa il suo percorso professionale all’interno della FIGC, da come è iniziata l’avventura fino all’attuale incarico? A dicembre 1987 divento capo ufficio stampa della Federazione italiana giuoco calcio, nominato da Antonio Matarrese. Nel 1992 mi è stato affidato anche l’incarico di Responsabile delle Relazioni esterne. In questo duplice ruolo ho partecipato a sei Campionati del mondo (Italia ’90, USA ’94, Francia ’98, Giappone-Corea 2002, fino alla vittoria del titolo Mondiale a Germania 2006 e all’esperienza del Sudafrica nel 2010). Nella Delegazione della FIGC ho partecipato anche a cinque Campionati Europei e tre Olimpiadi. Ho lavorato al fianco di otto Commissari tecnici della Nazionale: ho curato i rapporti con la stampa italiana e internazionale durante le “gestioni” di Azeglio Vicini, Arrigo Sacchi, Cesare Maldini, Dino Zoff, Giovanni Trapattoni, Roberto Donadoni, Marcello Lippi e attualmente Cesare Prandelli. Ho mantenuto il ruolo in Federcalcio in questi anni con quattro Presidenti (Matarrese, Nizzola, Carraro e attualmente Giancarlo Abete) e con quattro commissari straordinari (Petrucci, Pagnozzi, Rossi, Pancalli). Il 28 maggio 2009 il Consiglio Federale mi ha nominato all’unanimità nuovo Direttore generale della FIGC. Lavorare nel calcio e per il calcio è davvero il lavoro della sua vita? O coltivava altre ambizioni quando era più giovane? Oggi posso dire di sì, senz’altro. Ma nasco giornalista, ho vissuto da ragazzino tra linotype e giornali, e ho conservato la curiosità, il puntiglio, l’impulso e lo slancio del mestiere. Sa quante volte penso al
momento in cui tornerò io a scrivere e a commentare... Qual è stato il momento più emozionante della sua carriera in Federazione? Senza dubbio la vittoria dei Campionati del Mondo a Berlino nel 2006, anche perché avevo alle spalle l’insoddisfazione di un terzo posto a Italia ’90 e l’amarezza del secondo a Usa ’94. Mi mancava il gradino più alto del podio. Il successo in Germania non è stato solo un successo sportivo, con tutto quello che era accaduto nei mesi precedenti per lo scandalo di Calciopoli. E poi c’era con me tutta la famiglia, due figli e mia moglie che mi sopporta da 35 anni e alla quale devo almeno il cinquanta per cento della carriera. Lei quindi ha vissuto in prima fila il trionfo ai Mondiali in Germania. C’è stato un momento in cui all’interno dell’ambiente si è capito che l’impresa era possibile? O è stata solo una piacevole sorpresa? A me non è mai piaciuta la tesi che le vittorie degli italiani arrivano soltanto come reazione rabbiosa a critiche o attacchi esterni; ma il clima pre-mondiali ha certamente cementato un gruppo, fatto di uomini prima che di atleti. Non dimenticate che molti avevano dichiarato di tifare Brasile come risposta a Calciopoli. Alcuni giornali volevano che l’Italia non partisse nemmeno. A Cannavaro volevano togliere la fascia di capitano e altri dissero apertamente che non si poteva partire con Lippi commissario tecnico. Sono dati di cronaca, lo dico senza alcun astio, ma con l’orgoglio di aver fatto parte a pieno titolo di quell’avventura faticosa e indimenticabile. Del resto,è il prezzo che il calcio paga alla sua popolarità ed è giusto così. Il personaggio o i personaggi, tra quelli che ha conosciuto, che stima di più nel mondo del calcio? Credo di aver costruito una rete di rapporti sinceri, spesso affettuosi e di amicizia vera, con tanti personaggi del calcio. Un elenco sarebbe troppo lungo: sono grato a chi - tra presidenti e commissari straordinari - mi ha confermato la sua fiducia in FIGC, 24 anni fra tanti cavalloni non sono pochi. In particolare a Giancarlo Abete - di cui mi
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«DICO SENZA ALCUN ASTIO, MA CON ORGOGLIO, DI AVER FATTO PARTE A PIENO TITOLO DI QUELL’AVVENTURA FATICOSA E INDIMENTICABILE IN GERMANIA NEL 2006»
ritengo anche un amico - che quando è diventato presidente della FIGC mi ha scelto e nominato Direttore generale di questa grande Federazione. Sono legato a tutti i commissari tecnici con i quali ho avuto la fortuna di lavorare, li sento abitualmente e ho un rapporto di
affetto con tanti calciatori che dal 1987 ad oggi mi hanno fatto... impazzire nei rapporti con la stampa. Con le eccezioni fisiologiche di un numero così vasto e composito, ho conosciuto ragazzi puliti, generosi e amabili, che spesso la gente giudica troppo sbrigativamente. Può raccontarci un aneddoto curioso legato alla sua vita professionale? Ovviamente sono tantissimi, un giorno - come spero di poter fare - vorrei raccoglierli in una sorta di diario di bordo. Uno su tutti, Usa ’94, la solita fatica di convincere i giocatori ad andare in conferenza stampa. Ci chiedevano sempre Baggio e Signori che naturalmente scappavano da tutte le parti e si nascondevano pure nei bagni. A New York, in un negozio di scherzi e di giochi, trovai una moneta da un quarto di dollaro con due teste: avevo risolto il problema, me la giocavo a testa o croce e non ho più perso! Ancora oggi mi staccherebbero la testa per tutte le volte che gli è toccato il plotone dei giornalisti. Che impressione le ha fatto Cesare Prandelli? Cesare Prandelli appartiene a quella categoria di persone che mi piace, che apprezzo e alle quali non si può non volere bene: un uomo serio, che non vuol dire triste,attenzione! Lo seguivo da calciatore e l’ho ritrovato da tecnico con le stesse qualità: corretto, disponibile, capace, concreto. E secondo lei, l’investire sui giovani da parte dell’ex tecnico della Fiorentina è davvero la strada giusta per tornare a primeggiare in campo internazionale? Attraverso il rilancio dei vivai passa il rilancio del calcio italiano. Proprio per questo, accanto a Prandelli, in altri ruoli significativi,
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la FIGC ha voluto Sacchi, Baggio, Rivera, Albertini. Stiamo lavorando in questa direzione anche se i giornali - che sbraitano sulla carenza di giovani - quando gli proponi questi argomenti ti concedono forse una notizia a una colonna, salvo sparare a pallettoni quando l’Italia fallisce un Mondiale o un Europeo e ricordarsi solo allora dell’invasione degli stranieri, così “comodi” in altre occasioni per fare notizia e aumentare le tirature! Chi è Antonello Valentini nella vita di tutti i giorni? E ci sono delle frasi in cui si riconosce? Ritengo sgradevole giudicare se stessi, penso sia anche un peccato di presunzione. Mi riconosco però in due frasi celebri che ho nel mio ufficio, per ricordarle a me stesso. La prima dice: “Nella vita ci sono alcune cose che è meglio non perdere: la faccia,per esempio”. L’altra invece: “Sii gentile con quelli che incontri salendo, sono gli stessi che incontrerai scendendo”. Mi sforzo di tenerle sempre bene impresse nella testa e nei comportamenti di tutti i giorni. Quali sono le sue passioni? Il tennis è stato il primo amore e come tale non si scorda mai. Mi ha insegnato a campare, a rispettare gli avversari, a perdere (molto più che a vincere, purtroppo!), a tenere i nervi saldi. Per me il tennis ha rappresentato una straordinaria scuola di vita. E nonostante gli sfottò degli amici,mi difendo ancora abbastanza bene sul campo. E poi il calcio, ho giocato tanto a livello giovanile e dilettantistico. Proprio qualche giorno fa un amico barese mi ha mandato la vecchia foto in bianco e nero della nostra squadra del Torre a Mare, in seconda categoria. Una grande emozione. I suoi hobby? Colleziono racchette da tennis d’epoca (che sono esposte nelle bacheche del mio circolo, il Tennis club Parioli) e anche macchine
da scrivere antiche. Mi piacciono i francobolli e i soldatini da collezione, se avessi lo spazio e il tempo tornerei anche ad allevare canarini, come facevo da ragazzo. E giro tra mercatini e antiquari a caccia di cose curiose, foto e giornali antichi, memorabilia sportive e oggetti rari. Quali sono le sue abitudini e ciò che ama di più nella vita del TC Parioli? Da vent’anni sono socio del Tennis club Parioli, un circolo che bada più allo sport che agli affari. Quando posso, sempre meno purtroppo, ci vado all’ora di pranzo per giocare a tennis: è una specie di terapia, altrimenti vado in crisi di astinenza e ne risente il mio… equilibrio psico-fisico. Conosce la Coppa Canottieri? È un torneo storico, un appuntamento fisso per tutti i calcettari romani. Spero che possa sempre più recuperare (e quest’anno qualche segnale in questo senso c’è stato) la sua ispirazione e la sua vocazione originaria. Ha mai partecipato al torneo? Della famosa “fossa” sono tuttora un frequentatore assiduo. I miei figli, Giovanni e Andrea, giocano nella squadra del Parioli e seguo il torneo anche per questo. Ho partecipato a qualche edizione nell’over 40 e nell’over 50 del circolo e non mi sono ancora arreso: punto a rientrare in campo l’anno venturo, da over 60 ahimè, se riuscirò a essere presentabile. Credo di aver conservato però il senso del ridicolo… Infine, tre aggettivi per definirsi? Non mi piace parlare di me stesso, mi pare giusto che siano gli altri a giudicare. Per stare comunque al gioco degli aggettivi direi: leale, altruista, estroverso, razionale e permaloso da premio Nobel!
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EVENTI
ROMA
il palco più bello del mondo
DAL GLOBE THEATRE A CARACALLA PASSANDO PER PICCOLI GIOIELLI COME FONTANONESTATE: LA CAPITALE È UNO SPETTACOLO CONTINUO
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crisse Goethe: «Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l'intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d'essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza». L’estate 2011 vuole prepotentemente rivendicare questa immagine, proponendo grandi spettacoli in luoghi meravigliosi e affascinanti. È il caso di una delle iniziative più importanti dell’Estate Romana, la Stagione Estiva del Teatro dell’Opera di Roma, in una parola Caracalla. È un anno importante: platea ampliata dopo il successo travolgente dello scorso anno che ha registrato il tutto esaurito in quasi tutte le 19 rappresentazioni. Cinquantamila biglietti venduti, il 40% acquistati
da turisti o stranieri, stregati dalla magia dell’opera nel contesto imponente delle antiche terme dei romani. Dopo un inizio dedicato ai poemi che Respighi compose proprio per Roma (in un meraviglioso allestimento curato da Fura dels Baus), si prosegue con Il lago dei cigni, Aida e Tosca. Poi, l’etoile internazionale Roberto Bolle terrà un gala tutto suo il 23 luglio, uno spettacolo che gira l’Italia e il mondo con il titolo Roberto Bolle and Friends. Bolle sceglie ballerini di fama internazionale, provenienti dalle migliori compagnie di balletto del mondo. Un’occasione unica per ammirare, in una stessa soirée e sul medesimo palcoscenico, le più famose stelle del balletto di oggi “sfidarsi” amichevolmente, nel nome dell’arte della danza, in uno straordinario confronto di tecniche, scuole e stili.
Cambiamo argomento e arte ma la costante è la location. Nel cuore verde di Roma, Villa Borghese, c’è il Silvano Toti Globe Theatre, un’istituzione culturale nata nel rispetto dell’ambiente e delle zone ad alto valore storico dove è sito. È stato costruito con legno proveniente da foreste gestite e riforestate e inserito perfettamente nel contesto ambientale e culturale di Villa Borghese. Il Globe Theatre è uno spazio che, grazie alle particolari caratteristiche architettoniche e all’essenzialità delle scene, permetterà un rapporto catartico con le opere del teatro rinascimentale inglese, nella suggestiva cornice di Villa Borghese. La stagione, iniziata con La Tempesta con Giorgio Albertazzi, prosegue dal 21 al 31 luglio con Pene d'amore perdute per la regia di Alvaro Piccardi (suoi anche traduzione e adat-
> STAGIONE 2011 DEL SILVANO TOTI GLOBE THEATRE Info: Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00-21.00) www.globetheatreroma.com
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EVENTI > TERME DI CARACALLA IL PROGRAMMA IL LAGO DEI CIGNI Mercoledì 20 luglio ore 21 Balletto in quattro atti Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij TOSCA Giovedì 21, domenica 24, giovedì 28 luglio, mercoledì 3, venerdì 5, mercoledì 10 agosto ore 21 Opera in tre atti Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica Tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou Musica di Giacomo Puccini Nuovo allestimento del Teatro dell’Opera GALA ROBERTO BOLLE AND FRIENDS Sabato 23 luglio ore 21 con Alicia Amatriain, Ji í Bubení ek, Otto Bubení ek e Lucia Lacarra AIDA Martedì 2, giovedì 4, sabato 6, domenica 7, martedì 9 agosto ore 21 Opera in quattro atti Libretto di Antonio Ghislanzoni Musica di Giuseppe Verdi Nuovo allestimento del Teatro dell’Opera
tamento). La storia del re di Navarra e di tre amici che, alla ricerca di eternità, giurano solennemente di dedicarsi solo a studio e contemplazione per 3 lunghi anni. Un proposito che viene meno con l’entrata in scena della principessa di Francia e tre amiche. La commedia vive dentro lo spazio di questa sfida e del suo fallimento e si manifesta attraverso un linguaggio fatto di schermaglie, giochi di parole, rebus inestricabili, virtuosismi verbali. Nello spettacolo esploderanno tutti gli elementi di questa comicità, insieme ai toni più sofisticati della commedia d’amore, per sottolineare le amarezze del conflitto amoroso, frutto della difficoltà dell’incontro fra i due sessi. Le altre rappresentazioni saranno: dal 3 agosto (e fino al 13 agosto) ritorna Sogno di una notte di mezza estate con la regia di Riccardo Cavallo;
dal 18 al 28 agosto La dodicesima notte; si chiude con Riccardo III, in scena dal 2 al 18 settembre. Un altro meraviglioso spazio dedicato all’arte e alla cultura è quello di FontanonEstate ospitato ai giardini della fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo. Tra le novità della sedicesima stagione un ampio spazio dedicato alle nuove leve e alla creatività di artisti in grado di comunicare nuove emozioni e stili attraverso l’originalità di testi e performance. Grande spazio è dedicato al centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, non solo attraverso la messa in scena di specifici testi – tra questi il musical Storia nostra all’antica Osteria dedicato alle figure femminili combattenti più significative e i racconti in 5 minuti di micro curiosità sulla nostra storia.
> FONTANONESTATE Giardino della Fontana dell’Acqua Paola al Gianicolo via Garibaldi 30 – 00153 ROMA - Orario degli spettacoli: ore 21 info e prenotazioni: 06.5883226 / info@fontanonestate.it
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GUSTO
I sapori dell’estate
INTERVISTA A SIMONE RUGIATI, CHEF CREATIVO, TESTARDO E UN PO’ MATTO, COME LUI STESSO AMA DEFINIRSI, SUGGERISCE ALCUNI PIATTI FRESCHI E VELOCI DA PREPARARE IN QUESTA STAGIONE CALDA, DAL GASPACCIO ALLA SANGRIA BIANCA di Dario Morciano
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al diploma all’Istituto Alberghiero di Montecatini Terme ai fornelli dei programmi di cucina in TV, dal campioni di ascolti La prova del Cuoco a Oggi cucino in …. e S.O.Simone su Gambero Rosso Channel e non solo. Da quest’anno è il volto di LA 7 con Cuochi e Fiamme. È Simone Rugiati, personaggio poliedrico, chef e showman creativo, testardo e un po’ matto, come lui stesso ama definirsi, che dispensa consigli per gustare a tavola l’estate con i suoi profumi e i suoi nutrienti. Quando è nata la tua passione per la cucina? Da piccolo. I miei lavoravano sino a tardi tutti i giorni e l’unico modo per tenermi buono era lasciarmi cucinare. Da lì è nata la passione, poi quando in terza media in una recita ho interpretato il cuoco nel Decamerone ho messo la giacca da chef ho deciso che nella mia vita avrei fatto questo mestiere. Il tuo “maestro” in cucina? Non ho maestri perché fortunatamente ho avuto un percorso diverso. Finita la scuola alberghiera, infatti, ho fatto esperienza in diversi ristoranti fino a che non sono arrivato a Parma dove ho lavorato per cinque anni nel campo dell’editoria e della cucina. Il mio compito era quello di inventare 10 piatti nuovi al giorno e ogni settimana ospitavo i migliori chef d’Italia – da Nord a Sud – che venivano a proporre le
loro ricette. Ho assorbito come una spugna tutte le loro tecniche, i loro ingredienti, le loro materie prime, i loro modi di vedere il piatto. Cosa preferisci cucinare e qual è il tuo piatto di punta? Secondo me se sei uno chef di livello, un piatto di punta non ci deve essere. Quello che mi piace più fare, però, è non pensare a un piatto e poi fare la spesa ma avere a disposizione gli ingredienti e poi inventare il piatto. Veniamo all’estate. Quali sono gli ingredienti che vanno per la maggiore nella stagione in corso? Sicuramente la verdura e la frutta. Direi che gli ortaggi e tutta la parte vegetale, vanno per la maggiore. Questi elementi in estate hanno il massimo dell’espressione soprattutto se abbinati con cose fresche come può essere il pesce crudo, semi-cotto o marinato che danno una parte proteica che rende il piatto dieteticamente equilibrato. A questi ci si aggiunge infine la menta, il ginger, il limone e il lime, tutti profumi freschi e aciduli che rinfrescano il piatto soprattutto in questo periodo in cui il caldo va per la maggiore. Proponi un piatto semplice e veloce da cucinare per l’estate. In questo periodo vado avanti a gaspacci, cioè zuppe fredde a base di verdure crude, che si preparano in cinque minuti e danno un grande contributo di vitamine e nutrienti. Si mette insieme il bianco delle zucchine, un cetriolo, peperone, pomodoro, sedano e cipollotto da
CONSIGLIATI DALLO CHEF
Insalata di pollo arrosto e verdure in cruditè con stick di Provolone piccante INGREDIENTI per 4 persone: • 200 g di provolone piccante, • 1 pollo arrosto • 1 cuore di sedano • 2 carote • 2 zucchine • 2 cucchiai di olio di oliva extravergine • sale e pepe
Pelate le carote e il sedano per eliminare i filamenti e spuntate le zucchine. Affettatele finemente e dalle fette ricavate delle striscioline (julienne) lasciandole in acqua fredda. Spolpate il pollo con le mani e spezzettatelo in una terrina, unite le verdure e condite con olio, sale e pepe. Grattugiate il provolone piccante e cospargetelo sul fondo di una padella antiaderente; cuocete a fiamma media come per creare una cialda e ponetela sul tagliere. Tagliatela a listarelle e mischiatela al pollo. Servite subito.
CONSIGLIATI DALLO CHEF
Lasagna rapida di zucchine, gamberi, bufala e pesto INGREDIENTI per 4/6 persone: • 400 g di pasta prontoforno all’uovo • 6 zucchine sode • 300 g di gamberi sgusciati (anche surgelati) • 400 g di mozzarella di bufala • 120 g di pesto fresco senz’aglio • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva • 50 g di burro • sale e pepe
frullare con sale olio e pepe e alla fine si aggiunge un goccio di ketchup che da stabilità e aumenta il gusto delle verdure, il tutto servito con mezza mozzarella di bufala a stracci con qualche fogliolina di basilico. Con quale bevanda abbineresti il tuo piatto? Sicuramente la sangria estiva. Bisogna mettere a macerare nel vino bianco profumato, tipo lo chardonnay, pesche, arance, ananas, fragole, insieme a mezzo bocciolo di vaniglia e un ramettino di menta fresca. Si lascia tutto a riposare nel frigo e il giorno dopo, prima di servirla, aggiungere un po’ di prosecco. Cosa, secondo te, non deve mancare sulla tavola quest’estate? Il pesce fatto semplice, magari crudo. La tua cucina è innovazione o sei convinto che non bisogna mai rinunciare alla tradizione? Io sono dell’idea che l’innovazione serva solo per dare l’idea al piatto, che può essere un abbinamento o un una creazione particolare o alternativa, ma credo che la tradizione non debba mai essere messa da parte e sono quindi per il rinnovamento e la rivisitazione ma sempre tenendo presente il passato culinario. Basta pensare che noi italiani siamo gli unici al mondo ad avere una tradizione che non è solo italiana, ma regionale, addirittura provinciale o cittadina. Abbiamo un database di tradizione culinaria pazzesco, quindi perché stravolgerla? Usiamo quella per modernizzarla e rivisitarla con qualcosa di più
Lavate, spuntate e tagliate il verde delle zucchine a dadini eliminando la parte centrale bianca con i semi. Saltate in padella con sale, pepe e olio aggiungendo un mestolo d’acqua per stufarle meglio. Sgusciate i gamberi eliminando il filamento nero interno. Tagliate a fette la mozzarella e ponetela su carta assorbente per eliminare il siero in eccesso. Se in casa non avete un pesto pronto senza aglio, preparatelo così: prendete un mixer, frullate insieme basilico, pinoli, sale grosso, parmigiano e olio extravergine d’oliva. Per non ossidare il basilico azionate il mixer a piccoli scatti e se potete, prima dell’utilizzo, mettete il recipiente e le lame in freezer per 5 minuti. Imburrate una pirofila da forno e alternate strati di pasta all’uovo fresca (si acquista pronta per essere messa in forno) a strati di zucchine, fette di mozzarella, gamberi crudi e gocce di pesto. Per compattare la lasagna pressate bene ogni strato con le mani. Preriscaldate il forno con la griglia a mezz’altezza, infornate a 180 °C per 20 minuti e servite.
“pulito” e meno grasso ma sempre rimanendo nella tradizione. Tenendo conto della tradizione romana, ci proponi un piatto per l’estate romana? Io sono un grande estimatore della cacio e pepe però per rimanere sull’estivo a me piace tantissimo il modo con cui sono trattate le verdure alla romana, il fatto del ripasso ma anche il carpaccio di carciofi con un po’ di pesce a crudo ma consiglio anche la trippa condita alla romana in particolare quella parte che viene chiamata 100 foglie, cruda con un po’ di mentuccia e il limone. Ti faccio un gioco simile a quello che fai in un tuo programma. Hai la possibilità di prendere tre ingredienti dalla dispensa. Quali scegli e per preparare cosa? Spaghetti, peperoncino e aglio. A differenza della semplicità degli ingredienti è uno dei piatti più difficili della cucina italiana da preparare. Ma anche delle capesante, gli asparagi e liquirizia. Il primo piatto cucinato e quello di cui vai più fiero. Una torta di mele a 4 anni. Tre aggettivi per descrivere Simone e tre per descrivere la tua cucina. La mia cucina la definirei leggera, fusion italiana e creativa con i piedi per terra. Io invece mi ritengo testardo, un po’ matto e poi Gemelli, che non è un aggettivo ma il mio segno zodiacale e il segno dice tante cose.
SUGGERISCO FRUTTA E VERDURA ABBINATA CON ALIMENTI FRESCHI COME IL PESCE CRUDO SERVITO CON PROFUMI DI MENTA E LIME
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ABBIGLIAMENTO
Le tendenze della stagione COLORI VIVACI, LINEE E GEOMETRIE INEDITE PER LE NUOVE COLLEZIONI ESTIVE DEDICATE A LEI E A LUI. E PER I RUNNER UNA NOVITÀ INTERESSANTE
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estate è definitivamente esplosa e porta con sè un’aria nuova anche nell’abbigliamento. Via i colori tristi e i capi pesanti della stagione invernale, spazio a nuove tinte più sgargianti e ovviamente ad abiti decisamente più leggeri. Per le donne, l’arrivo della stagione calda si rivela un’ottima occasione per rinnovare il guardaroba. Per quest’anno sono le tonalità forti e vivaci il tema dominante delle collezioni estive. Ad esempio, i colori e i paesaggi delle Hawaii caratterizzano la linea Summer di Yamamay. Oltre agli immancabili costumi, sono proposti fuori acqua, abitini, t-shirt per donna colorati, ricchi di dettagli e stampe hawaiiane. Un vero e proprio tributo è stato dedicato alle isole più desiderate al mondo. Persino, i servizi fotografici per la campagna pubblicitaria sono stati realizzati a Ohau, Maui e Big Island. Ad accendere di colori l’estate ci pensa anche Miss Sixty. Le tinte dominanti sono il rosa e il giallo, le armi con cui il brand tenta l’assalto alla con-
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Nella pagina accanto, a sinistra un modello della collezione Urbanwear di Parah, a destra Miss Sixty In questa pagina in senso orario, dall’alto, la linea summer di Yamamay, la scarpa adizero F50 runner di adidas, un capo della collezione estiva di Lacoste e il bermuda Palm Beach di PT01
quista del guardaroba femminile. Caldo e vivace, il giallo definisce l’abito a balze o il sandalo traforato. Il rosa, invece, romantico e frizzante, colora al meglio gli shorts. La combinazione dei due total look imprime alla donna che indossa Miss Sixty uno stile glam-rock che la rende affascinante ed eccentrica al tempo stesso. Un altro marchio leader nel campo dei costumi, Parah, pensa anche all’abbigliamento estivo per ogni giorno per lei. Nasce così la collezione Parah Online Urbanwear, pensata per la donna moderna e creata per dare la massima libertà creativa nell’abbinamento dei vari capi: canotte, tute, maglie, felpe e intimo. I capi presentano sia caratteristiche casual che dettagli lussuosi e sono una valida alternativa al jeans e al tailleur. Per la donna, invece, che vuole crearsi un proprio look inconfondibile, Parah propone la collezione Loungewear, con abbinamenti esclusivi di colori e di capi, da combinare per ottenere soluzioni comode ed eleganti. Anche per l’uomo, sono i colori vivaci il tema dominante delle collezioni estive. Lacoste, storico brand francese, propone una collezione maschile con colori, linee e geometrie inedite. Polo e t-shirt presentano delle tonalità sgargianti, ma anche giacche, pantaloni, shorts e persi-
no i papillon sono ridisegnati per esprimere la parola d’ordine della stagione in corso: vitalità. Pantaloni e Torino, un binomio che dà vita a PT01, azienda nata nel 1969 nella città della Mole e che dal 2006 ha adottato il marchio attuale. I capi sono caratterizzati da dettagli distintivi grazie a un’accurata attività di ricerca compiuta in collaborazione con “cool hunters” sparsi in tutto il globo, con il compito di individuare idee e spunti originali che possano attrarre ed emozionare il consumatore. Anche i pantaloni della collezione primavera-estate non smentiscono la linea del brand: Palm Beach e Biarritz sono dei capi unici, il primo creato attraverso un tessuto in esclusiva e decorato con speciali bottoni in corozo, il secondo ha un taglio sartoriale, tasche profilate a contrasto in gros grain e un esclusivo “seersucker” double face. Sotto i pantaloni, le scarpe, magari quelle più adatte per non rinunciare a quella che è una passione sempre più diffusa: il running. Per gli amanti della corsa adidas propone adizero F50 Runner, una scarpa leggerissima, pesa solo 240 grammi, ed è anche dotata di un sistema ammortizzante utilizzato per proteggere l’avampiede ed evitare distorsioni o infortuni vari.
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LIBRI
Letture sotto l’ombrellone TANTE INTERESSANTI PROPOSTE LETTERARIE PER L’ESTATE: DAI TESORI NASCOSTI ARTISTICI DI ROMA AL NUOVO CAPITOLO DEL COMMISSARIO DI VIGATA FINO AL NUOVO ROMANZO DI TRUMAN CAPOTE PASSANDO PER L’UMORISMO DI TOSCO E GLI INTRECCI DI FRED VARGAS
Alla scoperta di Roma Costantino D’Orazio svela i tesori nascosti della capitale in un volume edito da Palombi in cui traccia una mappa dei luoghi d’arte segreti della città Esistono dei luoghi di Roma ancora sconosciuti al grande pubblico e delle chiavi per accedervi? Costantino D’Orazio, storico d’arte, che da più di quindici anni organizza aperture straordinarie di luoghi d’arte esclusivi e mostre d’arte contemporanea in siti di valore storico, in Italia e all’estero, nel suo nuovo volume Le chiavi per aprire 99 luoghi segreti di Roma svela i tesori nascosti della capitale e le “chiavi” appunto per accedervi. Il testo, edito da Palombi, è diviso secondo una tipologia dei luoghi che comprende palazzi, casini, ville; conventi, chiese, biblioteche; sotterranei, mitrei, necropoli. C’è anche un indice dei luoghi per zone, e ogni scheda for99 LUOGHI SEGRETI DI ROMA nisce le indicazioni pratiche per prenotare AUTORE: Costantino D’Orazio una visita con numeri di telefono ed eEDITORE: Palombi mail dei referenti. Tra le varie mete, Villa AlPAGINE: 200 bani, nel bel mezzo della Salaria, proprietà dei principi Torlonia, dove sono conservate 620 sculture antiche ma praticamente inaccessibili. Viene anche fornita l’indicazione su come superare la porta di S. Pietro in Montorio (che ha la serratura più famosa del mondo, perchè da essa si vede la Cupola di San Pietro), e ancora Piazza dei Cavalieri di Malta, il Monastero delle Oblate e tanti altri.
INCONTRI D’ESTATE
IL GIOCO DEGLI SPECCHI
AUTORE: Truman Capote EDITORE: Garzanti Lo scrittore Truman Capote, famoso per Colazione da Tiffany, torna con un nuovo romanzo in cui narra la storia di una ragazza affascinante e capricciosa: Grandy McNeil.
AUTORE: Andrea Camilleri EDITORE: Sellerio Un altro giallo in compagnia del commissario Mantalbano che ha la strana sensazione di essere osservato e manovrato. Qualcuno vuole confonderlo, mischiare realtà e illusioni.
LE ZANZARE SONO TUTTE PUTTANE
LA CAVALCATA DEI MORTI
AUTORI: Beppe Tosco EDITORE: Mondadori Una esilarante raccolta di sfoghi contro una serie di abitudini quotidiane e assurdità che tutti subiscono ogni giorno e che involontariamente, a volte, infliggono a chi sta vicino.
AUTORI: Fred Vargas EDITORE: Einaudi Un romanzo che contiene tutti gli ingredienti del meraviglioso intreccio tra realtà e fantasia che lʼautrice continua a offrirci dal 2001, anno del capolavoro Parti in fretta e non tornare.
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VIAGGI Informazione pubblicitaria
In giro per il mondo CON MERIDIANO VIAGGI SPA È POSSIBILE
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e mete del turismo moderno si dividono in corto, medio e lungo raggio e rispondono a dei semplici criteri di tempo e disponibilità. Per corto raggio si intendono le mete vicine all’Italia. Si parla dunque di Paesi europei e relative capitali. Una visita a Vienna può essere il pretesto per un viaggio attraverso i laghi e le montagne austriache e magari uno stop in qualche Spa per un massaggio rilassante. Alla capitale austriaca si può abbinare Praga, che vale almeno tre giorni di visite. Parigi può essere il pretesto per un viaggio attraverso le Alpi con stop a Lione o magari per spingersi fino alla Normandia. Londra richiede un volo in aereo, se non si vuole provare il brivido dell’Eurotunnel, e dopo tre o quattro giorni di sosta si può abbinare alla Cornovaglia. Nel medio raggio si comincia a parlare di Dubai. La stagione, dal punto di vista climatico, non è la migliore. Ci sono caldo e umidità notevoli ma in questo momento gli Emirati costano molto meno e quindi con un bud-
get accettabile si può visitare questa “nuova” destinazione turistica, scoprire cultura, natura e ovviamente distendersi al sole. Il lungo raggio in estate propone quanto di meglio ci possa essere in termini di destinazioni: Stati Uniti, sia la costa Est con le sue principali metropoli a partire da New York e proseguire con Boston, Miami, Philadelphia, Washington e Chicago. Sulla West Coast, invece, ecco la California, i Parchi e, al largo, le isole Hawaii. Dagli States al Messico, il passo è breve e abbinarli per unico viaggio è una scelta più che azzeccata. In Messico c’è la possibilità di qualche tour con relativo soggiorno mare. Negli USA, in estate, vanno per la maggiore i tour con accompagnatore che rendono più facile e comoda la scoperta di questo bellissimo Paese. Da non sottovalutare i tour individuali con noleggio auto che permettono maggiore libertà e scelte di itinerario personali. Meridiano Viaggi con i suoi professionisti è a vostra disposizione per ogni vostra richiesta e necessità di corto, medio e lungo raggio. Buone vacanze.
News dal
Lungotevere Flaminio, 25A
EDITORIALE\SIMONE SALA\MARCO VERGARI EMILIO BALESTRAZZI\CARAVELLA TRICOLORE TROFEO CIRCOLI STORICI\FOOTVOLLEY I CENTO METRI PIÙ DURI\MARINA CUPELLARO
EDITORIALE C.C. LAZIO di Alfonso Rossi Presidente Canottieri Lazio
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iamo arrivati alla fine di questa edizione della Coppa Canottieri, un’edizione importante oggetto di grandi riflessioni. Il successo è senza dubbio garantito da una formula vincente. La verifica va fatta su quello che rappresenta questo torneo per la nostra città in attesa delle Olimpiadi del 2020 e vedere cosa sta accadendo a livello organizzativo. Le vicissitudini che hanno accompagnato l’inizio della Coppa Canottieri - Aniene no, Tiro a Volo sì, Aniene sì, Tiro a Volo no - sono servite a farci capire che questo momento per i circoli storici va senza dubbio tenuto in considerazione, per valutare i pro e i contro di una formula che deve garantire un successo prolungato nel tempo come lo è stato finora. La verifica avverrà senz’altro attraverso l’edizione invernale della Coppa Canottieri che si terrà alla Futsal Arena. In attesa di questo, e guardando con occhio appassionato e al tempo stesso distaccato da organizzatore di queste finali, vedremo in che modo programmare o riprogrammare l’edizione del 2012. La Coppa Canottieri riveste da sempre un’importanza indissolubile ma non mi stupirei se per il prossimo anno andremo incontro a formule diverse. Siamo inoltre alla vigilia di appuntamenti importanti come la Madonna Fiumarola del 24 luglio, un evento diventato significativo a Roma negli ultimi anni e che senza dubbio catapulterà il Canottieri Lazio ancora una volta al centro dell’estate romana. Colgo l’occasione per augurare buone vacanze a tutti i consoci in attesa del ritorno alle attività che sarà foriero di grandi iniziative come i tornei interni di tennis e di calcetto, l’edizione invernale del footvolley dopo il grande successo della tappa nazionale di Ostia che ci ha fatto vivere grandi emozioni. Avremo un’edizione invernale molto interessante anche per quanto riguarda lo sci e concludo con un grande in bocca al lupo ai nostri consoci che parteciperanno alla maratona di New York. Auguri a tutti e buone vacanze.
EVENTI
Un pianista al
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MAGAZINE
Circolo
SIMONE SALA HA PRESENTATO IL SUO NUOVO ALBUM, DUENDE, NELLA TERRAZZA DI LUNGOTEVERE FLAMINIO, VERO E PROPRIO PORTAFORTUNA PER L’ARTISTA
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o scorso 24 Giugno la terrazza ristorante del Circolo Canottieri Lazio si è trasformata in un vero e proprio palcoscenico. In collaborazione con l’associazione M. Arte Cultura, è andata in scena un’esibizione di Simone Sala, che per l’occasione ha presentato il suo nuovo album “Duende”, con la straordinaria partecipazione di Cristiana Lionello. Da Chopin a Piazzolla a Malafemmena, il suo ultimo lavoro non guarda ai generi musicali, ma solo alla buona musica filtrata attraverso le mani del pianista. Collaborazioni importantissime all'interno di questo nuovo lavoro, come ad esempio quelle nel brano che dà il titolo all’album - pezzo a lui molto caro - con le partecipazioni di Antonio de Donato
(chitarra), Gabriele Basilico (basso), Tony Salvador Conte (congas), oppure in Never say ever la splendida voce di Laura Sega. Un momento d’oro per l’artista, come ha recentemente sottolineato in un’intervista nel programma radiofonico “Tornando a casa” condotto da Enrica Bonaccorti: «Tutti gli sforzi, le speranze, i sacrifici fatti per realizzare il sogno di diventare un artista di livello si stanno concretizzando regalandomi un periodo in cui sono in forte ascesa, sia per la quantità che per la qualità delle perfomance che mi vengono richieste». Senza dimenticare un pizzico di scaramanzia, Simone ha scelto proprio il Circolo come trampolino di lancio del suo nuovo album, perchè è il suo portafortuna.
LA PASSIONE DI MARCO VERGARI Nel 2009 Marco Vergari espone alla Torretta Valadier di Ponte Milvio la sua prima mostra personale. Due anni dopo, l’artista non ha certo perso la sua passione, quella per la pittura, una passione che coltiva fin da ragazzo. I suoi quadri sono figurativi con la natura e i paesaggi tra i “modelli” preferiti.
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PERSONAGGI
Una vita con
il camice EMILIO BALESTRAZZI RACCONTA SE STESSO E LA SUA PASSIONE PER IL LAVORO, LO SPORT E IL CC LAZIO
nnanzitutto, chi è Emilio Balestrazzi. Sono direttore dell’Istituto di Oftalmologia dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli. Quando ha deciso di intraprendere la carriera medica? Sono nato in una famiglia di medici. Io sono la terza generazione e ora anche due dei miei tre figli hanno continuato questa tradizione. Quindi, sin da piccolo ho sempre respirato quest’aria e in particolare io ho seguito la vocazione di mio padre che era anch’egli oculista come me. Come definirebbe la sua professione, più lavoro o passione? Un lavoro senz’altro. Per me è fondamentale, io non riesco a concepire una vita senza il mio lavoro, basta tener presente che anche durante il periodo di ferie, che prendo solo per un fatto fisiologico, dopo un po’ mi annoio. Poi per fortuna faccio un lavoro che mi piace molto e nonostante l’età, mi gratifica ancora molto soprattutto perché ho sempre voglia di scoprire tecniche nuove, operare e “ridare” la vista a chi non ce l’ha. Cosa significa per un professionista affermato come lei, poter condividere il suo mestiere con gli studenti a cui insegna all’università? Gli studenti sono una parte importante anche se bisogna tener presente che la nostra è una materia di nicchia, molto specialistica e durante il corso di laurea non abbiamo molte occasioni di trasmettere la passione per questo mestiere. Si fanno le lezioni, le esercitazioni e i corsi professionalizzanti, però, non è coinvolgente come potrebbe essere medicina interna o chirurgia generale. Questo tipo di rapporto si instaura molto più forte, invece, nel caso poi di specializzazione dove veramente si ha la gioia di trasmettere la propria esperienza ai più giovani e vederli crescere è la gratificazione più grande della nostra professione. Quali le ricerche e gli sviluppi che secondo lei hanno cambiato la medicina nel settore dell’oculistica da lei praticato? Beh, io ho iniziato la specializzazione nel settore dell’oculistica nel 1976 e se allora mi avessero detto che oggi si sarebbe fatto tutto quello che si fa non ci avrei creduto e avrei pensato che fosse un film di fantascienza. Molte cose sembravano totalmente inimmaginabili: oggi eliminiamo, ad esempio, difetti alla vista con i laser, facciamo trapianti di cornea assolutamente perfetti, riusciamo a intervenire in maniera efficace sui tumori maligni oculari, ma anche la cataratta che in passato era una delle malattie più temute oggi si opera in dieci minuti e a livello ambulatoriale. Quanto la tecnologia aiuta la risoluzione dei problemi in
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PERSONAGGI ambito oculistico? La tecnologia oggi è fondamentale e coinvolge quasi tutto il settore. Dico quasi, perché ancora c’è bisogno dell’abilità del medico e delle sua capacità di scegliere l’approccio più adeguato in ogni caso clinico, ma la tecnologia è spaventosamente importante. Spesso, infatti, è in oculistica che la tecnologia nasce e poi si diffonde ad altri rami della medicina perché l’oculistica è, diciamo, una piccola scatola chiusa dove per forza di cose bisogna lavorare a stretto contatto con la tecnologia. Medico e professore universitario, quali i suoi futuri impegni professionali? Il mio obiettivo è di credere di poter continuare la mia professione anche quando sarò andato in pensione. Oggi pratico questo lavoro perché mi sento ancora giovane e fortunatamente ho ancora le mani ferme e conto di continuare per molti anni. Se c’è un rammarico in questo senso è la miopia dell’organizzazione politica e universitaria italiana. Se un professore di 70 anni va in pensione ma ha ancora l’abilità di continuare, è pieno di esperienza, di attività scientifica e soprattutto è in grado di operare ancora bene, in Italia non gli viene data la possibilità di continuare mentre credo che molti medici potrebbero essere utili soprattutto per i giovani. Nella vita di tutti i giorni, quali sono i suoi hobby e le sue passioni quotidiane? Per molto tempo la mia passione è stato lo sport. Da giovane ho praticato a livello agonistico la pallacanestro con cui ho giocato e vinto la serie B negli anni ’60, sono stato convocato nella nazionale universitaria ma ho giocato anche calcio, a pallavolo e a tennis, quest’ultimo è stato un po’ lo sport di ripiego della vecchiaia e adesso quello che riesco a fare anche con un po’ di difficoltà per quelli che sono i vari acciacchi dell’età. Quando ha deciso di entrare a far parte del Circolo Canottieri Lazio? Io sono nato a Bari e sono arrivato a Roma nel ’77 e da allora ho girato vari circoli, il Sant’Agnese, Saxarubra, l’Aurelio, sempre portato da amici con cui giocavo. Sono stato anche 18 anni all’Aquila, poi quando sono tornato definitivamente a Roma alla Cattolica, ho cercato un Circolo che fosse più valido e rappresentativo e siccome ho degli amici che mi hanno presentato al CC Lazio, li ho seguiti molto volentieri perché l’acqua del Tevere di sera al Sodalizio è per me lo spettacolo di Roma più bello che si possa desiderare. Tolto il camice, quali attività svolge all’interno del Circolo? Fino a un paio di mesi fa giocavo a tennis, adesso devo stare tranquillo perché ho un problema all’anca che mi da un po’ di dolore. Mi piacerebbe giocare a burraco ma non ho tempo purtroppo per praticarlo, magari quando andrò in pensione cercherò di farlo un po’ di più perché ora lo gioco solo in barca con gli amici, d’estate. Il momento o il ricordo più bello del Circolo che non dimenti-
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«OGGI PRATICO QUESTO LAVORO PERCHÉ MI SENTO ANCORA GIOVANE E FORTUNATAMENTE HO ANCORA LE MANI FERME E CONTO DI CONTINUARE PER MOLTI ANNI»
cherà mai. Sinceramente non ho ancora molti ricordi, ma se vogliamo quelli più belli sono in ambito sportivo quando faccio le partite con gli amici. Quali sono, secondo lei, i punti di forza del Sodalizio? Il posto strategico in cui è collocato e poi il fatto che si creano dei gruppi di amici molto affiatati. Se invece vogliamo trovare un difetto – che poi è comune a tutti i circoli che ho frequentato – è che chi sta ogni giorno lì e partecipa molto attivamente alla vita del Circolo se ne sente il padrone e pensa che gli altri, come me che lo frequento poco per motivi di lavoro, siano ospiti. Tre aggettivi per descrivere il CC Lazio. Bello, organizzato e arredato con gusto tranne qualche piccola sbavatura, vedi ad esempio la piscina dopo l’ultima ristrutturazione, e comunque divertente.
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Il Caravella Tricolore
si tinge di Orange I PADRONI DI CASA DEL FUTBOLCLUB UNITED SI AGGIUDICANO IL TORNEO, SCONFIGGENDO IN FINALE IL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO CON IL PUNTEGGIO DI 3-0
i sono spenti i fari sul Caravella Tricolore, lo storico torneo di calcio romano, arrivato alla 45˚ edizione, con la vittoria del Futbolclub United sul CC Lazio per 3-0. Le due formazioni sono arrivate a contendersi il trofeo dopo aver sconfitto in semifinale rispettivamente il Futbolclub con il punteggio di 4-0 e il CC Roma in un derby che ha visto prevalere i biancocelesti ai rigori per 8 a 7 . La finale si è disputata nel rettangolo verde del Futbol Campus, allestito per l’occasione come lo stadio di Wembley per la finale di Champions League. La partita è stata combattuta e agonisticamente corretta ma dopo soli 15 minuti di gioco sono gli Orange che sbloccano il punteggio con una rete di Salvati. La risposta del CC Lazio è immediata con un bel tiro da fuori che sfiora il palo destro ma il primo tempo si chiude per 1-0 a favore della squadra di casa. Nella ripresa i biancocelesti cercano più volte di recuperare lo svantaggio ma il raddoppio di Cetorelli e la rete di Giannini, a un minuto dal fischio finale, hanno chiuso definitivamente il match. Dopo la partita l’assessore allo sport del II municipio, Gloria Pasquali, ha premiato il Futbolclub United, capitanato da Luca Parnasi. Il premio per il miglior giocatore è stato assegnato a Giuseppe Giannini, attaccante del Futbolclub United, mentre quello per il miglior allenatore è andato a Carlo Cancellieri della stessa squadra.
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SPORT
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La tripletta di
Mazzieri TERZA VITTORIA CONSECUTIVA DELL’ATLETA DELLA S.S. LAZIO FOOTVOLLEY IN COPPIA CON FRANCESCO MONTANARI
i è disputata a Lido di Ostia presso l’Hakuna Matata beach la terza tappa del Campionato Italiano Juega Footvolley 2011, in collaborazione con S.S. Lazio Footvolley e Footvolley Italia. Splendida terza vittoria consecutiva di Paolo Mazzieri, atleta del sodalizio biancoceleste, in coppia con Francesco Montanari, presidente dell’associazione, dopo i successi ottenuti nella prima tappa sui campi del Bagno Adriasol e la seconda a Rimini contro il campione uscente Denny Mordente in coppia con il calciatore del Pescara Nardone. Le altre coppie che fino all'ultimo hanno combattuto per salire sul gradino più alto del podio sono Tommaso Mazzavillani-Filippo Antoniacci, i pescaresi Tommaso Mimola-Paolo Assetta, e il duo cesenate Davide Placuzzi-Francesco Severi. I prossimi appuntamenti per le ultime due tappe del torneo sono il 23-23 luglio a Pescara e il 6-7 agosto al Fantini Club di Cervia. Una splendida passerella per uno sport che deve esprimere ancora tutte le potenzialità e che nel luglio del 2008 ha visto nascere la S.S. Lazio Volley per mano di alcuni soci del Circolo Canottieri, entrando ufficialmente a far parte della Polisportiva Lazio, la più grande in Europa, con lo scopo di promuovere questa attività agonistica, ponendosi come predecessore tra le società sportive italiane.
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SPORT
L’Aniene al
tappeto verde IL SODALIZIO DEL PRESIDENTE GIOVANNI MALAGÒ SI È AGGIUDICATO IL TROFEO DI BILIARDO SPORTIVO DEI CIRCOLI STORICI DI ROMA
i è conclusa con il successo del CC Aniene la terza edizione del Trofeo di Biliardo Sportivo dei Circoli Storici di Roma, manifestazione che dal 2008 interessa gli otto circoli sportivi più rappresentativi della Capitale. Anche quest’anno Canottieri Aniene, Canottieri Lazio, Canottieri Roma, Tevere Remo, Tennis Club Parioli, Tennis Eur, Sporting Club Eur e Antico tiro a Volo si son dati battaglia sul panno verde, cimentandosi nelle principali specialità della disciplina: boccette, 8-15 e stecca 5-9 birilli. Il torneo ha riservato grosse emozioni con il Circolo Canottieri Aniene che ha chiuso al primo posto della classifica generale
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davanti al T.C. Parioli e allo Sporting Club Eur. Quarto posto per il Circolo Canottieri Lazio che ha messo in mostra giovani promettenti tra cui Diego De Vecchis nella specialità 8-15. Da sempre impegnati a livello nazionale e internazionale in discipline molto diverse tra loro, da qualche anno i Circoli hanno deciso di aggiungere agli ultimi sport praticati le diverse specialità del biliardo, che negli ultimi anni sta crescendo in modo esponenziale anche grazie all’opera promozionale della Federazione Italiana Biliardo Sportivo e al grande interesse manifestato da parte del pubblico televisivo.
SPORT
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I cento metri
più duri
SONO QUELLI PERCORSI DA MASSIMO TURBINI & CO CORAGGIOSI E AMANTI DELLE SFIDE CHE HANNO PORTATO SULLA CIMA PIÙ ALTA DELLA MAJELLA LA BANDIERA DEL CC LAZIO primi chiarori dell’alba disegnavano le vette più importanti dell’Abruzzo. Il Gran Sasso , il Sirente, Il Velino. Bloccati sui ramponi infilati nel ghiaccio e appesi con tutte le forze alla piccozza si consumava l’ultima barretta. L’altimetro parlava chiaro. Ancora cento metri di dislivello che, dopo sei ore di salita durante la notte, potevano essere un’enormità. E poi il freddo, il vento e quel maledetto fronte nuvoloso in avvicinamento. Ma la vetta del Monte Amaro, la più importante della Maiella, era lì, ancora cento metri! Mario ripartiva e mi anticipava di una decina di metri urlandomi ogni cinque minuti la nuova quota e incitandomi a non mollare! E via su, 20 centimetri alla volta, piccozza e ramponi, imprecando ma non mollando! E dopo un’ora la vetta! Proprio nel momento in cui il sole si affacciava dietro le nuvole! Un’emozione indescrivibile! Stremato, prima di ogni altra cosa sventolavo la coccarda della Canottieri Lazio, lassù! Poi il rifugio in abbandono. Anni di vita militare ci permettevano rapidamente di accendere il fuoco, sciogliere la neve, preparare una bevanda calda. Un’ora dopo, passata la perturbazione, riaprivamo la porta: venti centimetri di neve fresca e sole! Via le pelli, scarponi bloccati, piccozza nello zaino e giù per la Rava della Giumenta Bianca! Quel muro impressionante veniva tracciato dalle nostre curve, una dopo l’altra, lasciando le nostre emozioni disegnate in serpentina su quel ripidissimo fuoripista. La neve finiva, gli sci tornavano sullo zaino e Mario disse: dobbiamo far conoscere questi posti! Nasceva TURAM, Wild Adventure Travel!
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LA PASSIONE PER L’AVVENTURA Massimo Turbini e Mario Di Prospero hanno in comune la passione per l’avventura e sono molto legati all’Abruzzo. L’esperienza militare è molto importante: una vita nella COMSUBIN (Comando Subacquei e Incursori della Marina Militare) dove Mario come ufficiale ha comandato numerose missioni. Mountain Bike,
Escursionismo, Rafting, Sci Alpinismo, Fondo e Ciaspole: ogni mezzo è valido per organizzare piccole e grandi avventure a contatto con la natura e imparando ad apprezzare le principali nozioni di “survival”. Turam non è un’agenzia di viaggi, ma un consulente per fare dell’avventura un modo nuovo di impegnare il proprio tempo libero.
I PROGETTI A partire da ottobre verranno proposte delle escursioni per il fine settimana , prevalentemente in Abruzzo. L’obiettivo è quello di far conoscere agli amici le meraviglie naturali dell’Abruzzo e del Lazio. Le escursioni saranno sempre alla portata di tutti, incentrate su sport ed avventura a seconda delle condizioni stagionali. Poi, in modo graduale, durante la stagione, verranno proposte avventure sempre più “ardite” , per finire alle classiche di fine stagione invernale : la traversata del Gran Sasso
e la notturna sulla Maiella. Imperdibile a marzo la trasferta alle isole Lofoten in Norvegia. Alloggiando in barca tipica norvegese, al mattino si scende sulle spiagge innevate, con le ciaspole o con gli sci, per poi salire e riscendere dall’altra parte del fiordo dove ci aspetta la barca per godere delle meraviglie di quelle isole. Infine, dopo l’ascesa sul Monte Bianco, due classiche per l’inizio dell’estate : in Mountain Bike sul Grande Atlas in Marocco ed un trekking “survival” nelle viscere di Canyolands, nello Utah!
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C.C.LAZIO MAGAZINE
LE DONNE DEL TEVERE
Il circolo è
casa mia MARINA CUPELLARO RACCONTA LA SUA STORIA ALL’INTERNO DEL SODALIZIO BIANCOCELESTE TRA RICORDI SPORTIVI E MOMENTI INDIMENTICABILI NELLA SEDE DI LUNGOTEVERE FLAMINIO iologa in una clinica privata di Roma, sono un’amante dello sport e sono approdata al Circolo circa dieci anni fa in maniera del tutto casuale. Casuale perché ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi all’idea di essere un membro di uno dei circoli storici romani più importanti e soprattutto perché all’inizio non capivo bene cosa rappresentasse per me farne parte. Man mano, invece, che ho iniziato a frequentare il Sodalizio e grazie all’affetto dei consoci che mi hanno accolta nei migliore dei modi e all’atmosfera che si respira nei locali del Lungotevere Flaminio ho capito che questo Circolo e i colori biancocelesti fanno parte di me. Ma non solo. Ora che sto per compiere 50 anni, e dopo aver trascorso oltre un decennio al Circolo, posso tranquillamente affermare che è stato la scenografia perfetta dei miei quaranta che racchiude al suo interno persone, ricordi e momenti vissuti, in tutte le stagioni, indimenticabili. Nel corso degli anni ho praticato vari sport a partire dal canottaggio, poi ho frequentato la palestra e ora invece mi dedico alla corsa mentre in estate sono sempre in piscina. Al canottaggio, in particolare, sono legata da un’esperienza importante e indimenticabile vissuta con altre mie consocie. Un po’ di anni fa, infatti, è stato istituito un equipaggio rosa e io che ne facevo parte, ho un ricordo emozionante perché era la prima volta che delle donne scendevano in vasca sul Tevere sfidandosi con i circoli vicini, un po’ come succede ancora oggi con il derby maschile di canottaggio. Questo episodio mi è rimasto particolarmente impresso perché è stata una sfida nata un po’ per scherzo però io e le altre eravamo orgogliose perché rappresentavamo la Lazio e tra l’altro abbiamo anche vinto. Ma l’esperienza del Tevere Rosa è solo uno dei tanti momenti che mi legano al CC Lazio, un luogo che considero oramai la mia casa, dove ci sono la maggior parte dei miei amici e la cornice di tutte le mie giornate perché uscita dal lavoro, il Circolo diventa la sede dei miei momenti liberi migliori. Per tutto questo, posso tranquillamente affermare che sono orgogliosa di appartenervi e ringrazio soprattutto tutti i soci che dedicano anima e corpo a questa struttura perché con il loro impegno riescono ad accontentare le esigenze di tutti dal punto di vista organizzativo e delle attività, dedicando molto del loro tempo. Per questo ho scelto il CC Lazio, come dicevo è la mia casa e il luogo in cui la sera e nei giorni di festa trascorro le ore più piacevoli.
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