Anno 1 - numero 0 - agosto 2010
ROMA CHE CAMBIA
MACRO, MAXXI, EUROSKY
LA TERRA DELLE MERAVIGLIE VIAGGIO IN THAILANDIA
ARRIVA iPHONE 4
UN’ALTRA RIVOLUZIONE APPLE
UNA SARA MAI VISTA I SEGRETI DELLA TOMMASI SEXY SHOWGIRL
H I G H
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EDI TO Bellezze RIA dal mondo LE di Cosimo Santoro
25A Testata in attesa di registrazione al Tribunale di Roma Edito da Edipress srl www.edi-press.com Via Crescenzio, 2 00193 Roma Direttore responsabile Stefano Cocci Redazione Cosimo Santoro, Alessandro Mastroluca, Dario Morciano Responsabile pagine CC Lazio Daria Ciotti Foto Zaha Hadid Architects, Altrospazio Roma, Speedo, Yamamay, La Perla, Parah, Toyota, Ente Nazionale per il Turismo Thailandese, Meridiano, Terme di Saturnia, Albergo Le Terme, Hi Res Restaurant, Ristorante Lo Zodiaco, Apple, CC Lazio, CC Roma, TC Parioli, Miss Bikini Original. Per il servizio di copertina si ringrazia Dario Altamura e la LM Management. Progetto grafico e impaginazione Edipress: Samantha Fioranzato, Romana Ciavarella, Sabrina Controne Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da Edipress srl. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo periodico è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali giunti in redazione. Finito di stampare Luglio 2010 Redazione, grafica e pubblicità Via Baldo degli Ubaldi, 229 00167 Roma Tel 06 39735230 - 06 39722444 redazione@edi-press.com advertising@edi-press.com Stampa CSC Grafica Via A. Meucci, 28 zona industriale Santa Sinforosa (Via Tiburtina km 18,300) 00012 Guidonia - Roma Tel 0774 353308 - Fax 0774 550179 www.cscgrafica.it info@cscgrafica.it prestampa@cscgrafica.it
NON SALVEREMO IL PIANETA, COME TEORIZZAVA DOSTOEVKSKIJ, MA FORSE CON QUESTO NUMERO (E LE SUE BELLEZZE) DISTOGLIEREMO IL LETTORE DAI PROBLEMI E DALLE FRENESIE DELLA VITA QUOTIDIANA. A COMINCIARE DA UNA BOMBA SEXY COME SARA TOMMASI, UNA DONNA SEDUCENTE E MALIZIOSA CHE QUEST’ANNO HA PRESENTATO LO SPECIALE EUROPA LEAGUE SU ITALIA 1 - I TIFOSI PIÙ ATTENTI LA RICORDERANNO DI SICURO. CI PROIETTEREMO NEL FUTURO ANDANDO A SCOPRIRE COME CAMBIA LA NOSTRA CITTÀ DAL PUNTO DI VISTA ARCHITETTONICO CON PROGETTI PORTATI A TERMINE (MAXXI, MACRO) E ALTRI IN CANTIERE (EUROSKY). ANDREMO POI AD AFFRONTARE UN LUNGO VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE MERAVIGLIE DELLA THAILANDIA E DEI PARADISI COSTIERI DEL VENEZUELA. CHI, INVECE, NON VUOLE PERCORRERE MIGLIAIA DI CHILOMETRI PUÒ FARE UN SALTO NEI CENTRI BENESSERE DELLA VAL D’ORCIA E DI SATURNIA. AL RITORNO NELLA CAPITALE, POTRÀ POI FERMARSI A GUSTARE UN’OTTIMA CENA NEI RISTORANTI PANORAMICI E GODERE DALL’ALTO LE BELLEZZE (EH SI, ANCORA LORO...) DELLA CITTÀ. MODA, LUSSO E ATTUALITÀ: ARGOMENTI CHE 25A TIENE A CUORE, DALLE ULTIME NOVITÀ PER I COSTUMI DA BAGNO ALLA NUOVA ARRIVATA DI CASA TOYOTA, LA LAND CRUISER 150, E ANCORA L’ENNESIMA RIVOLUZIONE NEL MONDO DELLA TELEFONIA CON L’ARRIVO DI iPHONE 4 CHE STA PER DEBUTTARE NEL NOSTRO PAESE. E, INFINE, NON MANCHERÀ L’INSERTO SPECIALE DEDICATO AL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO CON UN FOCUS SULLA COPPA CANOTTIERI IN ATTESA DEL GRAN FINALE.
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Anno 1 – N. 0 Agosto 2010
numero 0 - agosto 2010
ROMA CHE CAMBIA
MACRO, MAXXI, EUROSKY
LA TERRA DELLE MERAVIGLIE VIAGGIO IN THAILANDIA
ARRIVA iPHONE 4
UN’ALTRA RIVOLUZIONE APPLE
UNA SARA MAI VISTA I SEGRETI DELLA TOMMASI SEXY SHOWGIRL
12 ITINERARI
COPERTINA 8
28 LE OASI DEL BENESSERE
UNA DONNA DI NOME SARA
SAPORI
ARCHITETTURA
SO MM AR IO 16
30 MANGIARE IN COMPAGNIA DELLA STORIA
12 ROMA INCONTRA IL FUTURO
MOVIE
MODA
32 DONNE DI CELLULOIDE
16 COSTUMI LAST MINUTE
HI-TECH
LUXURY
33 iPHONE NUOVO INIZIO 34 B&O: I SEGRETI DI UN SUCCESSO
20 FUORISTRADA CON COMFORT
VIAGGI
SALUTE
22 THAILANDIA TERRA DI MERAVIGLIE 26 IL TACCUINO DEL VIAGGIATORE
36 L’ IMPORTANZA DELLA PREPARAZIONE FISICA NEL CALCETTO
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C.C. Lazio Magazine III
COPPA CANOTTIERI/1
EDUARDO LUBRANO La voce della Fossa stila la sua top 5 del torneo di calcio a 5 più antico della Capitale
VII IV
COPPA CANOTTIERI/2
I SIGNORI DELLA COPPA I dirigenti delle aziende sponsorizzatrici del torneo rivelano il motivo della prestigiosa partnership
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LA VITA DEGLI ALTRI
NEWS E CURIOSITÀ Cosa accade negli altri Circoli storici di Roma. Vittorie, feste ed eventi fuori dalle mura
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COPERTINA
Una donna
di nome Sara
LA TOMMASI, BELLA E INSICURA, UN BINOMIO MICIDIALE CHE INCANTA E NON LASCIA SCAMPO
«N
on mi considero solo una delle donne più sexy d’Italia; ho mille complessi, l’altezza, il peso, i capelli; sono una donna fragile». Se era facile, quasi ovvio, credere ad Amleto quando esclamava “fragilità, il tuo nome è donna”, è difficile credere a Sara Tommasi, quando esordisce così nella nostra intervista. Come può una delle donne più cercate e “cliccate” della Rete (basta fare un giro su YouTube e cercare, ad esempio, le sue scene più calde in “Crimini” o il film “Ultimi della classe”) avere dei dubbi? Forse la risposta è proprio nelle parole del bardo inglese perchè anche sex symbol senza tempo come Marilyn Monroe avevano dei dubbi sul proprio fascino.
FOTO DARIO ALTAMURA
FOTO DARIO ALTAMURA
LA SCHEDA
Sara Tommasi Showgirl e attrice italiana Nata a Narni, IL 9 GIUGNO 1981 ALTEZZA 1.70 cm MISURE 87-61-87
NOTE BIOGRAFICHE Laureata in Economia presso l’Università Bocconi di Milano, ha conseguito il diploma di recitazione e di dizione presso il CTA di Milano e ha seguito uno stage di recitazione all’Actor’s Studio di New York.
CARRIERA - TV • VJ per All Music • Paolo Limiti Show • Con tutto il cuore • Veline 2004 • Paperissima • Quelli che il calcio • L’Isola dei famosi • On the Road • Mi fido di te • Speciale Europa League
CARRIERA - FILMOGRAFIA • Ultimi della classe, regia di Luca Biglione (2008) • Il falco e la colomba, regia di Giorgio Serafini Miniserie TV Canale 5 (2009) • ‘Crimini’: Neve sporca, regia di Davide Marengo Film TV Rai Due (2010) • I delitti del cuoco, regia di Alessandro Capone Miniserie TV Canale 5 (2010)
CURIOSITÀ Nel 2007 posa per il calendario della rivista “Max”
PERÒ, SARA, COME SI RIFLETTE QUESTA INSICUREZZA NEI TUOI RAPPORTI CON L’ALTRO SESSO? «Gli uomini non devono aver paura piuttosto il contrario». DIMMI TRE DONNE PIÙ BELLE DI TE E TRE DI CUI TI SENTI MOLTO PIÙ BELLA? «Monica Bellucci, Michelle Hunziker, Alessia Marcuzzi. Non saprei le tre meno belle; lascio ai lettori il sondaggio». QUANTO CONTA LA PASSIONE NELLA TUA VITA? «È molto ma non abbastanza». QUALI SONO LE PASSIONI DELLA TUA VITA? «L’amore, lo sport, la moda. Io amo il nuoto, quando ero piccola e andavo al liceo ho vinto anche delle gare. Poi adoro andare in palestra».
PARLIAMO DI AMORE MI RACCONTI UNA PAZZIA FATTA DA UN TUO FAN O UN TUO CORTEGGIATORE, CHE TI HA IMBARAZZATO O LUSINGATO? «Un mazzo di fiori, un biglietto “Sei unica”, feste a sorpresa, ho dei fans molto “attenti”». E TU, CHE PAZZIE HAI FATTO PER AMORE? «In continuazione come disdire impegni di lavoro, prendere un aereo per fare una sorpresa alla persona amata, aspettare giorni interi una telefonata, svegliarmi all’alba ed attraversare l’Italia sperando di vederlo». PARLAMI DEL TUO RAPPORTO CON LA SEDUZIONE. HAI DELLE ARMI CHE USI SOLITAMENTE PER CONQUISTARE O TI FAI ISPIRARE DAL MOMENTO? «In genere mi faccio ispirare dal momento ma un’arma che uso è lo sguardo, la testa, cercare di capire i bisogni della persona in quel
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FOTO DARIO ALTAMURA
momento e poi ho i miei segreti e non te li rivelo. Di sicuro il sorriso è una delle chiavi». QUAL È L’ATTENZIONE, LA FRASE O IL GESTO CHE IN PASSATO TI HANNO “CONQUISTATA”? «Il sentirmi amata, sentire la presenza, il capire le mie necessità, o le attenzioni. Oppure quando il mio uomo mi ha dato le chiavi di casa». QUEST’ANNO SEI STATA IN TV CON IL PROGRAMMA SUI GOL DELL’EUROPA LEAGUE: COSA PENSI DEL CALCIO? «Mi appassiona, in particolare il derby». UN CALCIATORE CON CUI VORRESTI AVERE UNA STORIA? «Ne conosco pochi ma mi piacerebbe trascorrere una serata con Beckham, Seedorf o Borriello».
UNO CON CUI L’HAI AVUTA? «No comment». QUAL È LA COSA PIÙ NOIOSA DEL CALCIO? «I supplementari». QUAL È IL VIAGGIO IN AUTO PIÙ BELLO CHE HAI FATTO? «A Megève in montagna, amo percorrere tragitti panoramici». QUELLO CHE VORRESTI FARE? «In Costa Azzurra, d’estate ma anche ai Caraibi». INVECE COME PENSI DI TRASCORRERE I MESI PIÙ CALDI DELL’ESTATE 2010? «Ad agosto, probabilmente, andrò a Ibiza o, magari, trascorrerò qualche giorno da alcuni amici in Sardegna. Di certo so solo che partirò per una settimana a Miami».
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ARCHITETTURA
Roma
incontra il futuro
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a narrazione architettonica di Roma, tradizionalmente poggiata sulla storia e sulle antiche vestigia, si arricchisce di nuovi capitoli rivolti al futuro. I capisaldi di questa nuova filosofia che sulle basi del passato costruisce guardando avanti sono il MACRO e il MAXXI, musei che celebrano da un lato l’arte contemporanea e la sua vocazione alla sperimentazione, alla ricerca e alla fusione di generi; e dall’altra lo stile e la personalità delle “archistar” Zaha Hadid e Odile Decq. L’architetta francese, dalla corvina chioma punk e dal broncio un po’ ironico di chi pensa «che le cattive ragazze siano molto più intriganti delle
figlie di buona famiglia, e l’inferno molto meno noioso del Paradiso», ha disegnato la nuova ala del Museo di Arte Contemporanea. Ha ricostruito i locali della antica birreria Peroni, un cuneo rettangolare di tre piani con altrettanti livelli sotterranei, e disegnato un luogo “promenade”, da percorrere e da guardare, tra rampe, scalinate e balconate. Un progetto saldato al quartiere, cui si accede per un sentiero zigzagante dello stesso basalto dei sampietrini, che pulsa intorno al cuore vermiglio dell’auditorium. Una vera piazza virtuale, tra via Nizza e via Cagliari, vie su cui si aprono gli onnipresenti finestroni che fanno da trait d’union e saldano il museo e la città, sormontata dalla terrazza su cui scorre una pellicola perenne d’acqua grazie a una fontana inclinata. Un museo, ha
IL VOLTO DI ROMA SI ARRICCHISCE CON TRE NUOVE GEMME ARCHITETTONICHE: IL MAXXI, IL MACRO E LA TORRE EUROSKY. PERLE CHE CAMBIANO L’IMMAGINE DI UNA CAPITALE CONDIZIONATA DAL PESO DELLA STORIA
IL MAXXI è un museo che vuole dialogare con il quartiere
dichiarato la Decq, «che respira il respiro del mondo attorno, uno spaziolaboratorio accogliente ma non invasivo, a volte grezzo e neutro, nei colori. Ma anche ruvido, sofisticato e spigoloso quanto basta a far vacillare certezze ed inerzie». La stessa voglia di creare aspettative e domande, di abituare alla riflessione non banale, ai punti di vista non convenzionali, anima la concezione architettonica e le scelte del MAXXI, Museo dell’Arte e dell’Architettura del XXI secolo. All’interno, nei 27 mila metri quadri del complesso, l’impressione dominante è quella di un flusso senza fine che ruota intorno alla hall e si articola sulle forme fluide, sulle scale curve. Ne emerge una trama spaziale multiforme, la cui complessità aumenta con
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14 L’acqua è uno degli elementi dominanti nella nuova ala del MAXXI
l’intrecciarsi delle quote e la modulazione della luce naturale. La sala in pendenza, aggettante sulla città, diventa un centro catalizzatore di energie e il simbolo della visione di Zaha Hadid, inserita da Time tra le figure culturali più influenti del 2009. “Il lavoro di Zaha” ha scritto Donna Karan sul magazine, “evoca passione. I suoi edifici sono una folata di vento: organico, deciso, sommamente naturale. È leggero e lirico come la pennellata di un artigiano asiatico catturato per sempre nell’ambiente. Dato che il suo è un approccio internazionale, i suoi disegni stanno bene ovunque nel mondo”. L’ambizione è fare del MAXXI un luogo di ritrovo abituale e di stimolo culturale, una moderna agorà nella quale leggere l’oggi per interpretare il domani. Anche per questo il piano terra, con la collezione permanente, sarà sempre accessibile gratuitamente. La volontà di ricerca di linguaggi nuovi si allarga anche all’housing. Entro la fine del 2011, infatti, sarà completato Eurosky, grattacielo di 120 metri all’interno del business park Europarco. Promosso dal gruppo Parsitalia, l’edificio sorgerà nella zona di viale Oceano Pacifico: 28 i piani residenziali previsti (i primi tre destinati a uffici), tre quelli tecnici con l’aggiunta di due livelli interrati per cantine e garage. Il complesso, che conterrà anche spazi comuni come una
palestra panoramica, una lavanderia e una sala riunioni, si caratterizza per la flessibilità delle soluzioni abitative. Le case, che andranno dai 40 mq in su, si rivolgono ad un target medio-alto e sono variamente componibili grazie alle possibilità di combinazione di oltre 500 moduli. L’architetto Franco Purini, che l’ha progettato, è tra i principali esponenti dell’architettura disegnata e ha dedicato gran parte del suo lavoro all’indagine del rapporto tra la costruzione e il paesaggio urbano. Ha detto di essersi ispirato alle torri medievali, dando al referente storico un carattere e un messaggio moderni. La torre si pone anche in linea con le tendenze ormai globalmente diffuse di edilizia sostenibile. L’energia prodotta deriverà in gran parte da due fonti: i pannelli fotovoltaici da 180 kW e il pellet generato dai rifiuti, convogliati verso una centrale attraverso un sistema di raccolta differenziata pneumatica. Previsto anche un sistema di trigenerazione per la produzione di aria calda e fredda. Ognuno degli appartamenti è dotato di soluzioni domotiche che aumentano confort e sicurezza. Così l’estetica si coniuga con l’utile, la bellezza riluce di una dimensione “verde”. Tutto questo in un quartiere, l’Eur, che è l’epicentro delle sperimentazioni architettoniche della Capitale. Qui infatti sorgeranno il Centro congressi, l’ormai leggendaria Nuvola di Fuksas, e le torri di vetro disegnate da Renzo Piano.
ZAHA HADID
Cittadina del mondo L’archistar irachena, che ha progettato anche la stazione di NapoliAfragola i cui lavori finalmente partiranno a breve, è stata protagonista anche di due documentari presentati al Doc Fest, rassegna del cinema Azzurro Scipioni dedicato a documentari su arte, architettura, cinema, teatro, musica e danza. Si tratta di “Aspettando il MAXXI” di Rubino Rubini e “A day with Zaha Hadid” di Michael Blackwood: il regista americano l’ha incontrata al MAK di Vienna mentre era in corso una retrospettiva sulle sue opere dell’ultimo decennio tra cui la fabbrica BMW a Lipsia, lo Science Center a Wolfsburg e il museo d’arte contemporanea di Cincinnati.
ELABORAZIONE GRAFICHE LIGHTWORKS
ELABORAZIONE GRAFICHE LIGHTWORKS
IL GRATTACIELO EUROSKY è una creazione moderna che si ispira alle torri medievali
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MODA SIAMO AD ESTATE INOLTRATA E ANCORA NON SIETE PRONTI PER ANDARE AL MARE? ECCO ALCUNE PROPOSTE DEI MARCHI PIÙ NOTI SIA PER LUI CHE PER LEI
La nuova collezione di costumi Speedo
Costumi last minute
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el 1946 il nome di un atollo sconosciuto dove gli americani sperimentavano le bombe all’idrogeno viene accostato a un’altra esplosione “innocua” che però ha reso più felici gli uomini. Parliamo del bikini, un’invenzione di un sarto francese, Louis Rèard, che lanciò la nuova bomba – ehm… moda
– dai bordi della piscina Molitor a Parigi. Il nuovo costume fece scalpore, nessuna donna voleva indossarlo, ci pensò una spogliarellista, Micheline Bernardini, a metterlo per la prima volta. Le sue foto viaggiarono in lungo e in largo per tutta l’Europa tanto da fargli ricevere ben 50 proposte di matrimonio. Erano altri tempi quelli. Oggi, a più di 60 anni, le forme, le curve delle
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donne ci vengono propinate tutti i giorni e in tutte le stagioni dagli schermi televisivi, cinematografici, dalle riviste. Per “ammirare” dal vivo ragazze, mamme, persino nonne, basta invece frequentare le numerose e sempre affollate spiagge del nostro Paese. E le donne, si sa, sono da sempre attente a tutto, non ci tengono solo ad arrivare preparate alla fatidica “prova costume” ma vogliono anche sfoggiarne uno (anche due, tre, quattro) nuovo, scintillante per ogni estate che arriva. Un esempio che calza a pennello può essere la nuova collezione Annaclub di “La Perla” con colori molto vivaci a disposizione come turchese, lilla, arancio e altri più “sobri” come marrone, grigio, panna, nero. Le creazioni in Lycra leggera di questi costumi, con drappeggi e arricciature, avvolgono il corpo di chi lo indossa sottolineando la silhouette. Ad adornare i costumi ci sono degli elementi metallici in oro e argento che si
appoggiano sui capi per fermare drappeggi e arricciature. Una nuova moda inizia intanto a pervadere i personaggi noti: quella di disegnare i costumi da bagno. Tra questi figura Lola Ponce, ispiratrice e testimonial di Miss Bikini Original, un prodotto che “rispolvera” il costume intero in un’edizione chiaramente più scoperta rispetto a quelle di un paio di decenni fa. Nella collezione disegnata dalla bella cantante argentina sono presenti anche dei bikini vivaci, molto colorati e che lasciano poco spazio all’immaginazione. Parah, invece, nell’anno dei Mondiali, ha dedicato la sua collezione sia per uomo che per donna alla Nazionale italiana di calcio, con una linea di costumi da bagno con il tricolore in bella mostra. Agli uomini ci pensa Speedo, noto marchio che fornisce costumi anche per i grandi campioni di nuoto. Piscina o spiaggia, non c’è differenza per Speedo che ha sempre la proposta giusta.
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La collezione “American Holiday” di Yamamay
FRANCESCO CHIAPPETTA
Il prodotto di punta della collezione Primavera-Estate 2010 è lo slip Logo Brief, un capo che torna prepotentemente alla ribalta dopo aver dominato la scena negli anni ’70 e ’80. Nella collezione 2010 Speedo presenta una versione duplice in altezza: 5 cm e 8 cm per soddisfare gusti diversi, e poi è un indumento inconfondibile, comodissimo, un po’ sfrontato ed è
disponibile in innumerevoli gamme di colori, dello specchio cromatico, dal bianco al nero, nessuna tinta è trascurata. Un salto indietro nel tempo, non fino al 1946, ma agli anni ’50 lo concede Yamamay con la linea “American Holiday” che tende a ricalcare la moda americana di quegli anni, con un costume meno succinto e in controtendenza rispetto allo stile di oggi.
Il costume tricolore di Parah
Un prodotto della collezione Primavera-Estate 2010 di “La Perla”
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LUXURY LAND CRUISER 150 È LA QUARTA GENERAZIONE DI UNA DINASTIA CHE VUOLE CONIUGARE LO STILE OFF-ROAD CON CLASSE E TECNOLOGIA
FUORISTRADA con comfort
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nire la comodità degli Sport Utility alle doti off-road del fuoristrada. La missione – compiuta! – di Toyota è assolta con la quarta generazione di uno dei suoi prodotti di maggiore successo. Land Cruiser 150 continua la tradizione della 4x4 più diffusa al mondo, con oltre 5 milioni di esemplari prodotti. Così, oggi cambia tutto: grazie all’elettronica chiunque può inoltrarsi lungo mulattiere o addirittura nel letto di torrenti in secca. Costruito su oltre 60 anni di storia e una solida intelaiatura, uno dei fattori chiave per l’incremento delle potenzialità off-road del nuovo Land Cruiser è la quantità e la qualità dei dispositivi elettronici di aiuto alla guida che questo veicolo è capace di offrire. Le sospensioni ad assetto variabile consentono di aumentare l’altezza dal suolo, mentre le regolazioni elettroniche della trazione, della frenata, della stabilità e dell’assetto, permettono di superare ogni ostacolo anche a chi ha solo una minima esperienza nei percorsi fuoristrada. L’innovativo sistema Crawl Control è in grado di guidare il veicolo nelle salite o nelle discese (a passo d’uomo) in presenza di terreni in pendenza, oppure liberare il veicolo quando bloccato, senza il bisogno di ricorrere ai pedali. Attivabile attraverso un comando posto sulla console
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centrale e offrendo la scelta di cinque impostazioni relative alla velocità (tra 0,8 e 4,5 km/h), il Crawl Control regola automaticamente il motore e i freni per mantenere una velocità prestabilita. Non ci sarà più bisogno di difficoltose operazioni sui pedali, e il guidatore avrà la possibilità di concentrarsi pienamente sullo sterzo. Il nuovo Land Cruiser offre infatti straordinarie performance di guida e raffinatezza anche sui tracciati, le piste e i terreni più difficili in tutto il mondo, grazie a prestazioni affidabili, design riconoscibile e robusto, elevati standard di sicurezza e interni raffinati e versatili – in grado di offrire un ambiente di lusso ma allo stesso tempo funzionale, con un comfort superiore per il passeggero. Tra le novità gli indicatori di direzione montati sulle portiere e i fari posteriori che utilizzano la tecnologia a LED ad alta visibilità piuttosto che i fari convenzionali in grado di illuminare più velocemente rispetto alle lampadine tradizionali, garantendo reazioni più veloci e garantire un consumo elettrico molto più basso. L’incremento delle dimensioni esterne del nuovo Land Cruiser è stato ridotto al minimo, salvaguardando la sua eccellente agilità sia on- che off-road. Il nuovo modello 5 porte è più lungo soltanto di 45 mm e più largo di 10 mm rispetto al modello precedente, mantenendo la sua eccezionale manovrabilità, e offrendo un raggio di sterzata minimo di soli 5.8 metri.
Crawl Control Oltre a liberare il guidatore dal delicato lavoro di controllo del pedale necessario ad affrontare le forti pendenze e a gestire i terreni più impervi, il Crawl Control possiede diversi benefici aggiuntivi. Grazie all’applicazione uniforme del controllo, il sistema mantiene un passo lento e costante che evita lo slittamento e il bloccaggio delle ruote. Questo riduce il movimento del veicolo sui terreni pesanti, evitando all’auto di affossarsi e provocare dei danni. Consente anche di attraversare corsi d’acqua a passo lento e costante, evitando il rischio di allagamento o di danneggiamento del motore dovuto a oggetti presenti sotto la superficie dell’acqua. Il sistema agisce anche in retromarcia, aiutando il guidatore ad affrontare le superfici irregolari durante l’andamento all’indietro.
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VIAGGI
THAILANDIA
TERRA DI MERAVIGLIE UNA STORIA MILLENARIA CHE SI NUTRE DEL CULTO BUDDISTA UNITA ALLA MODERNITÀ DEI GRATTACIELI DI BANGKOK, MONTAGNE RICOLME DI FORESTE E CANDIDE SPIAGGE BACIATE DALL’OCEANO, RIGENERANTI MASSAGGI E RICETTE TRADIZIONALI
u
n crocevia di culture, di storia e tradizione, un’identità forgiata da secoli di devozione al Buddismo. La Thailandia è un melting pot dai mille volti: antiche vestigia e moderne metropoli come Bangkok, montagne a nord e candide spiagge a sud, nightlife e sport. Incastonata tra l’India e la Cina, ha respirato la storia di due delle più antiche civiltà al mondo, ed è stata attraversata nei secoli da ogni genere di viaggiatori, commercianti ed esploratori. Le testimonianze affondano nell’età del bronzo, di cui restano, ad esempio, i vasi colorati di rosso della necropoli di Ban Chiang, diventata patrimonio dell’Unesco come Sukhotai, considerata la prima, storica, capitale della nazione (il cui nome significa “Alba della Felicità”). La città è stata uno dei centri più importanti per il culto buddista. Statue e templi abbondano lì come nell’attuale capitale, Bangkok, dove c’è uno dei luoghi di venerazione più frequentati, il
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ANTICO E MODERNO, NATURA E CULTURA SI INCONTRANO NELL’EX SIAM
Wat Phra Kaeo, costruito per ospitare il Buddha di Smeraldo. Più raccolto il Wat Phao, sede di un Buddha sdraiato di 46 metri. I wat, i templi thailandesi, sono insieme luoghi di culto e di istruzione, di aiuto e riparo. Il Wat Pho, ad esempio, è stato sviluppato da Re Rama III come la prima università aperta con la più grande raccolta di saggezza locale e medicina popolare. Bangkok, al di là delle mete turistiche come il Palazzo Reale, si può girare facilmente; così si passa attraverso tetti arancio e pinnacoli dorati, grattacieli di vetro e superstrade multicorsie. Il Nord è la regione più panoramica, con paesaggi che si nutrono di rocce e vallate, con paradisi selvaggi come le montagne boscose della provincia di Mae Hong Son, al confine con il Myanmar (la Birmania), o i villaggi di Chiang Mai che si prestano ad attività adrenaliniche (rafting,
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gite in fuoristrada) o rigeneranti, come il trekking. Il Sud e l’Est offrono il volto più balneare della Thailandia. Un tempo la parte più orientale era considerata un territorio di frontiera, ma l’immagine dell’area sta cambiando anche per la crescente popolarità dell’isola di Ko Chang, la seconda per grandezza dell’arcipelago thailandese. La meta
internazionalmente più ambita della costa Est rimane comunque Pattaya (città nota anche agli appassionati di tennis perché sede di un ben frequentato torneo WTA) che si affaccia su un’ampia baia perfetta per gli sport acquatici, mentre, a pochi minuti dalla città, si incontrano numerosi campi da golf. Lungo la costa meridionale Phuket rimane una delle mete tropicali più amate per le sue spiagge bagnate dalle acque trasparenti del mare delle Andamane con il contrastante e affascinante sfondo di verdeggianti colline. Da quando è una provincia a tutti gli effetti, si è anche arricchita di attrazioni multiculturali: templi, moschee, ville in stile sino-portoghese e il Festival dei Vegetariani testimoniano la varietà degli stimoli e delle suggestioni. Molti viaggiatori, comunque, concordano che niente possa eguagliare la bellezza della provincia di Krabi. Qui si mescolano spiagge fini e bianche, acque tiepide, una lussureggiante vegetazione tropicale che si estende fino all’orizzonte, e rupi che rappresentano insieme un’attrazione e una sfida per freeclimbers esperti e non. Tra le pareti più apprezzate rientra certamente quella corallina di Railay Beach che offre oltre 700 percorsi, da quelli più facili di grado 5a fino agli estremi di livello 8c. Il fascino dell’altezza è bilanciato dalla magia della profondità: la Thailandia è infatti, non a torto, il paradiso dei sommozzatori. L’arcipelago delle Similan nella provincia di Phang-Nga è uno dei dieci migliori siti al mondo per lo snorkeling. Sbalorditivo Ko Tao in Surat Thani, dove ci si può
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QUANDO LA MENTE
incontra lo spirito
La saggezza popolare e il sottofondo buddista rappresentano l’incarnazione della salute e del benessere, che in Thailandia si estrinsecano anche attraverso i trattamenti olistici come l’idroterapia o le sabbiature con le pietre minerali. Celebre, poi, il massaggio thai che attraverso il movimento delle mani e l’uso di olii essenziali induce uno stato meditativo che stimola la capacità auto-curativa del corpo e permette di raggiungere e ritrovare equilibrio e pace. Il lieve dondolio e la natura ritmica del massaggio tradizionale sono stati usati nei secoli per curare dolori di schiena, febbre, mal di testa e stress.
UN SIMBOLO
nazionale immergere e guardare le rare specie di dotted ray, pesce balestra gigante e l’innocuo squalo balena. Non solo l’occhio riesce a trovare soddisfazione in Thailandia, dove resiste una tradizione culinaria antica e tra le più apprezzate ai quattro angoli del pianeta. Caratterizzata dall’uso di erbe (sempre presentate con aggraziati intagli) come zenzero, lemongrass, galangal o curcuma, alla base di piatti rinomati, tra cui la zuppa di cocco con pollo o il tom yam kung, una zuppa di scampi piccante accompagnata spesso da funghi e riso bianco. Pronti per un’esperienza diversa?
Il legame tra il popolo thailandese e gli elefanti affonda nella millenaria storia del paese. L’elefante bianco è stato a lungo considerato un segno di gloria per il re, in grado di apportare felicità e prosperità. Hanno svolto ruoli significativi in tempo di guerra e di pace, sono stati anche addestrati come ausilio nell’industria del legname prima del declino del settore. Oggi i visitatori possono osservarli al lavoro, nutrirli e anche montarli in un ambiente naturale, grazie all’aiuto degli addestratori specializzati, i mahout, che stabiliscono con gli animali un legame saldo di rispetto reciproco.
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VIAGGI
DALLA CASCATA PIÙ ALTA DEL MONDO A SUGGESTIVE SPIAGGE TROPICALI, IN VENEZUELA MARE E NATURA SI FONDONO E DANNO VITA A UNO SPETTACOLO UNICO
IL TACCUINO del viaggiatore
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aesaggi incontaminati, spiagge tropicali, acque cristalline. Il Venezuela è l’ideale per un soggiorno estivo all’insegna della natura e del mare. La tappa iniziale è Caracas, la capitale, 5 milioni di abitanti e sede dell’aeroporto internazionale. Situata in una posizione strategica, a 15 km dal mare caraibico, dalla metropoli si possono raggiungere facilmente le zone più belle e suggestive del Paese. Come il Parque Nacional Canaima, un altopiano di 30 mila kmq, solcato da numerosi fiumi. Tra le meraviglie da ammirare figurano le “mesetas” di roccia, denominate Tepuyes, che emergono dalla foresta dando luogo a numerose cascate alte centinaia di metri, fra cui il Salto Angel, 979 metri, la più alta al mondo. L’abbondanza di piogge della zona ha dato vita a una vegetazione ricca e molto varia. Anche la fauna è variegata, e l’isolamento ha permesso lo sviluppo di alcune specie endemiche. A soli 30 minuti di volo da
Caracas c’è un vero paradiso: Los Roques, un arcipelago di 250 isole coralline situato nel Mar dei Caraibi. Lunghe spiagge deserte e mare cristallino ne fanno uno dei posti meno contaminati del pianeta. Si tratta di un’occasione unica per vivere immersi nella natura in modo quasi primordiale. Si può alloggiare nelle “posadas”, piccoli prefabbricati “poggiati” sulla spiaggia, in un’atmosfera tranquilla e rilassante oppure a bordo di imbarcazioni dotate di ogni comfort. Per chi preferisce un soggiorno un po’ meno fuori dal comune, e vuole alloggiare in hotel lussuosi e confortevoli a due passi dalle calde acque tropicali, c’è l’Isla de Margarita, 315 km di coste splendide a meno di un’ora di volo da Caracas. Nella capitale, infine, si può visitare il Panteon National, il monumento principale del Paese dove riposano le spoglie di Simon Bolivar, il liberatore della patria. È sconsigliato organizzare viaggi “fai da te” in Venezuela, in quanto è opportuno arrivare nel Paese con l’intero soggiorno prenotato e confermato. www.meridiano.it
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ITINERARI
UN VIAGGIO TRA LE PROVINCE DI SIENA E GROSSETO PER RITROVARE L’EQUILIBRIO FISICO. UN PERCORSO RIGENERATIVO DALLA VAL D’ORCIA ALLA MAREMMA TOSCANA, IN UN TERRITORIO RICCO DI STORIA E TRADIZIONI DALLA NATURA SELVAGGIA E INCONTAMINATA
Le oasi del
BENESSERE
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ella frenesia del mondo in cui viviamo, dove tutto acquista velocità e la mente è sempre più occupata dai doveri quotidiani, diventa sempre più difficile ascoltare il proprio corpo e il suo benessere. È indispensabile, quindi, ritrovare la propria dimensione originaria e riprendere contatto con la parte più profonda di Sé, risvegliando e riscoprendo la forza dei sensi attraverso un viaggio alla ricerca del benessere e del relax più profondo in una delle terre più affascinanti d’Italia: la Toscana. Regione da tempo nota per il suo vino e la sua cucina, ma anche per la diversità dei suoi paesaggi, per la sua ricca storia e arte, la Toscana è, anche terra di acque minerali e termali, che nasconde gioielli naturali dove ritrovare se stessi e la forma fisica. Tra borghi ricchi di storia e tradizioni, si snoda, infatti, un percorso di benessere che attraversa città di grande interesse artisti-
co a cui alterna moderne strutture termali capaci di sfruttare le risorse del territorio per regalare soggiorni all’insegna del wellness. Il punto di partenza di un ideale percorso del benessere è la Val d’Orcia, meno nota di altre mete italiane altisonanti, strettamente legata alla sua tradizione agricola, non si è mai arresa ai condizionamenti del progresso ed ancora oggi accoglie i suoi ospiti come un tempo i viandanti e i pellegrini, e li rende destinatari e protagonisti di una sincera e conviviale ospitalità. Un luogo dove ogni energia è finalizzata alla cura quotidiana del corpo, al benessere ed al raggiungimento di una nuova ritrovata bellezza. La prima tappa in questa valle incantata attraversata dal fiume d’Orcia è al Casanova Hotel Residence che, situato nel paradiso delle colline toscane della provincia di Siena, offre una vista a tutto tondo della valle incorniciata sui lati dalle cittadine di Pienza, Radicofani e Montalcino ed una quiete assoluta a due passi dall’antico borgo medioevale di
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San Quirico d’Orcia. Struttura accogliente che ricorda quella delle case toscane con i legni pregiati, i pavimenti in cotto e i tessuti preziosi dei tendaggi e delle tappezzerie, il Casanova Hotel mette a disposizione dei suoi ospiti un suggestivo wellness center concepito per rispondere a tutte le esigenze del benessere estetico, fisico e mentale e consente a chi soggiorna in questo angolo di Toscana la possibilità di esplorare antichi borghi, abbazie, castelli e conventi, testimonianze di una civiltà che va dagli Etruschi fino al Rinascimento, di gustare le delizie locali e di trascorrere una piacevole vacanza nella tranquillità assoluta lontano dalla vita frenetica, immergendosi nella campagna, dedicarsi allo sport oppure abbandonarsi al benessere del corpo e della mente nello splendido wellness center della struttura impreziosito da un professionale centro massaggi. Da San Quirico il viaggio del benessere continua nella vicinissima Bagno Vignoni dove è situato l’Albergo delle Terme, una struttura di grande eleganza ubicata in un palazzo disegnato nel 1400 dal Rossellino e adibito a domus estiva di Papa Pio II Piccolomini. La facciata del palazzo si specchia nella vasca d’acqua che disegna i contorni di una piazza unica al mondo, dove da più di 2000 anni sgorga una sorgente di acqua termale a 48°. La natura incontaminata che circonda questo borgo e la
sorgente che nasce nel suo cuore sono gli elementi che fanno del centro benessere Le Terme, il luogo ideale dove ritrovare il proprio percorso alla ricerca dello star bene. Il centro è stato ideato per sfruttare al meglio le proprietà ed i benefici delle acque termali di Bagno Vignoni, motivo per cui tutti i massaggi, gli idromassaggi, la sauna, il rasul e i trattamenti estetici, favoriscono l’acquisizione di vitalità, forza, tono ed energia. Tra i trattamenti proposti ci sono quelli Relax, Ayurveda, Anticellulite e tutte le migliori terapie della tradizione Orientale ed Occidentale. Ultima tappa nel meraviglioso tour nella Val d’Orcia è il Fonteverde Natural Resort di San Casciano ai Bagni, antico borgo della campagna toscana noto da sempre per le sue millenarie sorgenti di acqua termale. Elegante resort di lusso, nato su un portico mediceo del 600, il Fonteverde offre ai suoi clienti il piacere di soggiornare in stanze dagli arredi preziosi in un’atmosfera di altri tempi. Il centro termale e la spa sono dotati di numerose piscine termali interne ed esterne, mentre il centro benessere offre la possibilità di scegliere tra una vasta gamma di trattamenti che uniscono le proprietà delle sostanze termali alle più moderne tecniche della medicina estetica. Dai borghi della provincia senese si scende nell’entroterra della maremma grossetana e precisamente a Saturnia, nel comune di Manciano, una località nata in epoca romana sulla vetta di una collina che domina le rinomate sorgenti termali situate al centro dell’omonimo comprensorio turistico termale. Qui troviamo il Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, una grande beauty farm pensata come luogo di tranquillità e benessere dove agli ospiti viene offerto ogni tipo di trattamento rilassante a stretto contatto con la natura. La struttura, ricavata da un’antica costruzione in travertino, oggi circondata da un grande parco secolare, sfrutta le incredibili virtù dell’acqua sulfurea che sgorga a 37° e la cui composizione contiene tutti gli elementi in grado di stimolare positivamente l’intero organismo, in particolare l’apparato muscolare e scheletrico e le vie respiratorie, esercitando, inoltre, una naturale azione di peeling sulla pelle. Il complesso delle Terme di Saturnia rappresenta un valido percorso naturale verso la salute attraverso un gruppo di servizi, complementari all’offerta di benessere e medicina, incentrato su tecniche naturali. Un viaggio del benessere quello tra Val d’Orcia e Saturnia, indispensabile e ideale per ritrovare se stessi, le energie e l’equilibrio interiore, ma che nello stesso tempo lascia scalfiti nel cuore e nell’anima un’infinità di ricordi tra i mille colori e profumi della Toscana.
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SAPORI QUATTRO PERLE DELLA RISTORAZIONE, QUATTRO TERRAZZE PANORAMICHE DA RIMANERE SENZA FIATO, PER ASSAPORARE TUTTE LE PRELIBATEZZE DELLA TRADIZIONE CULINARIA DELLA CAPITALE E MOLTO ALTRO ANCORA, SAZIANDO NON SOLO L’APPETITO MA ANCHE LO SGUARDO CON LE INCANTEVOLI BELLEZZE ARCHITETTONICHE DI ROMA
MANGIARE in compagnia della storia
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oma è indiscutibilmente la città più ricca al mondo di tesori architettonici e monumenti da visitare. Godere di tutte le sue meraviglie camminando a piedi o a bordo dei tanti bus turistici rappresenta sempre un’esperienza indimenticabile. Se poi alla vista del Colosseo, Trinità dei Monti e di tutte le altre bellezze artistiche si abbina una cena con le specialità culinarie romane comodamente seduti al tavolo di un ristorante munito di terrazza panoramica, tutto si impreziosisce. Perché sedersi al ristorante per gustare un buon piatto è un’esperienza che si può fare in tanti modi, ma i locali con una terrazza che da l’opportunità di “assaporare” un paesaggio favoloso hanno un valore aggiunto indiscutibile. Per chi desidera, infatti, trascorrere una serata indimenticabile avvolto da un panorama mozzafiato, Roma offre tante possibilità di cenare ammirando la
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sua grande storia. In cima alla lista c’è sicuramente l’HI-RES – High Restaurant & Terrace Launge, situato all’ultimo piano del prestigioso Hotel Valadier di via della Fontanella, nel cuore del centro storico di Roma, alle spalle di Piazza del Popolo e dell’imponente area verde di Villa Borghese. Luogo incantevole e avvolgente, sorprende in ogni ora della giornata con i colori e l’atmosfera unica che riesce a regalare con la vista dei tetti, giardini e le sagome delle cupole che regalano emozioni sia al tramonto che di notte. Lo stile contemporaneo e il design sofisticato della terrazza panoramica si contrappone alla romanità dell’architettura circostante creando una seducente suggestione visiva, così come suggestive e altrettanto uniche sono le proposte culinarie dell’HI-RES che spazia tra la forza dei piatti della tradizione e l’originalità delle nuove tendenze gastronomiche, sapientemente elaborati e impreziositi, dalla Chef Antonella Viola, con dettagli della cucina etnica e light-fusion. Uno dei più conosciuti e apprezzati, grazie soprattutto alla sua posizione strategica, è Lo Zodiaco. Meta prediletta di molti volti noti dello spettacolo, il ristorante situato ad una quota di 139 metri dalla città, permette di gustare ottimi piatti della cucina classica italiana ed internazionale, oltre alla classica pizza romana cotta a legna, in un ambiente unico che regala ai clienti una splendida visuale che spazia dal centro storico sino ai Castelli Romani. Un’atmosfera resa ancora più romantica dall’affascinante vista notturna e dal servizio a lume di candela. Anche dalla terrazza del Ristorante Casina Valadier si domina tutta Roma, uno splendido panorama che abbraccia la zona del centro storico della città compresa tra Trinità dei Monti e Piazza del Popolo. Un incanto, una vista magnifica; un’altra bellissima e suggestiva zona panoramica della capitale per un locale, che si trova in un palazzetto settecentesco, situato al Pincio e che offre piatti italiani e vegetariani oltre ad un ser-
vizio di caffetteria a metà mattinata e un menù di drink molto ampio. In una zona meno centrale, e per la precisione all’Eur, “svetta” il Ristorante il Fungo Quattordicesimo piano. Da una vecchia torre costruita negli anni ‘50 che doveva inizialmente ospitare in cima un grande serbatoio d’acqua, un locale assolutamente unico nel suo genere proprio perché situato in vetta a dominare l’intera città. L’offerta culinaria, che spazia tra portate di carne e pesce della tradizione tutti proposti con un taglio moderno e fantasioso, si combina in un ambiente panoramico incantevole ed affascinante.
HI-RES
LO ZODIACO
CASINA VALADIER
IL FUNGO
Nel cuore del centro storico di Roma, un luogo sorprendente e unico nel suo genere dove poter assaporare una selezione di ricette della tradizione oltre ad un’allettante gamma di alternative alla cucina classica e gustosi dolci.
Uno dei panorami più suggestivi dove poter ammirare Roma in tutta la sua bellezza, gustando deliziosi gelati e cocktails, ottimi piatti della cucina classica e la tradizionale pizza romana.
Un gioiello situato nel cuore verde della capitale, il Pincio. Un posto unico, con una vista magica, per una semplice ma creativa cucina mediterranea.
Sulla sommità di un enorme serbatoio dell’acqua, progettato dall’architetto Nervi, uno dei ristoranti panoramici cult della capitale, dalla cucina semplice ma piena di sapori esotici e sperimentali.
Via della Fontanella, 15 Tel. 06 3212905
Viale del Parco Mellini, 88 Tel. 06 35496744
Piazza Bucarest, 1 Tel. 06 69922090
Piazza Pakistan, 1 Tel. 06 5921433
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MOVIE
Donne di celluloide ANISTON, ARTERTON, JOLIE, JOVOVICH, ROBERTS E SALDANA: NEI PROSSIMI MESI IL CINEMA DIVENTA ROSA E BELLISSIMO
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ei donne meravigliose e piene di talento. Nei prossimi mesi le sale cinematografiche si riempiono per acclamare delle protagoniste che, per generazioni diverse, rappresentano delle icone di fascino e stile. Guardando alla carta di identità Julia Roberts è la “sorella maggiore” del gruppo. Classe 1967, l’ex “Pretty woman” e premio Oscar è la star di “Mangia, prega, ama”, ispirato sulle pagine del bestseller di Elizabeth Gilbert e diretto da Ryan Murphy (deus ex machina delle serie tv “Nip/Tuck” e “Glee”). In programma a metà settembre, la pellicola racconta la storia di una divorziata disperata che intraprende un lungo viaggio intorno al mondo per ritrovare se stessa. Jennifer Aniston ha qualche anno in meno della Roberts e anche lei è una splendida quarantenne. Il 20 agosto è nelle sale con “Qualcosa di speciale”, in cui si innamora di Aaron Eckhart. C’è un legame particolare tra la Aniston e Angelina Jolie: hanno “condiviso” uno degli uomini più affascinanti del pianeta. L’attuale signora Pitt (anche se non sposati ufficialmente i due fanno coppia fissa da tempo ed hanno adottato un numero indefinito di bambini) arriva a fine ottobre con “Salt” in cui torna a vestire i panni della spia come fece già in “Wanted” e “Mr. e Mrs Smith”, il film in cui conobbe e si innamorò proprio di Brad Pitt. L’autunno è anche la stagione dell’ex modella Milla Jovovich, scoperta come attrice dal regista Luc Besson, che riporta nelle sale il suo personaggio prediletto, Alice della serie “Resident Evil” questa volta in un’avventura in 3D: “Afterlife”. Giungiamo alle nuovissime generazioni di bellezze. Zoe Saldana ha passato i trenta ma ha trovato il successo solo recentemente con “Avatar” e “Star Trek”. È in sala dal 23 luglio con “The Losers” un film d’azione, una storia esplosiva di doppio gioco e vendetta. La più giovane del lotto è la stellina inglese Gemma Arterton, ex Bond girl, ex principessa Tamina in “Prince of Persia” (anche se non si escludono sequel) e prossima protagonista del thriller psicologico “La scomparsa di Alice Creed”, in arrivo nelle sale il prossimo 20 agosto. Signori, la bellezza è servita.
ALTRE BELLISSIME APPARTENENTI A GENERAZIONI DIFFERENTI AFFASCINANO UOMINI DI TUTTE LE ETÀ E A TUTTE LE LATITUDINI
DA MOLTI È CONSIDERATA UNA FUTURA STELLA. AMANDA SEYFRIED STA INVADENDO LE SALE ITALIANE. SARÀ ALLE PRESE CON UN CANE DI NOME “SANSONE” (DAL 13 AGOSTO) E PROTAGONISTA DI “LETTERS TO JULIET” (DAL 27 AGOSTO), UN VIAGGIO IN ITALIA ALLA RICERCA DI UN AMORE PERDUTO. IL 23 SETTEMBRE CAMERON DIAZ È CON TOM CRUISE NELLA COMMEDIA D’AZIONE “INNOCENTI BUGIE”E A OTTOBRE, TORNA IN FORMA PIÙ CHE MAI ANCHE DEMI MOORE CON “THE JONESES” (DAL 1° OTTOBRE)
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HI-TECH “IPHONE 4 È LA PIÙ GRANDE EVOLUZIONE DALL’IPHONE ORIGINALE” AFFERMA STEVE JOBS, CEO DI APPLE
iPhone nuovo inizio
C’
è un’App praticamente per tutto. È lo slogan dello spot iPhone, il telefonino che sta cambiando la cultura e la fruizione della tecnologia. Parente molto alla lontana dei primi cellulari, iPhone è un po’ telefono, un po’ computer, un po’ sala giochi. Dopo la prima e la seconda generazione è pronto iPhone 4 che segue l’altra rivoluzione di Apple, iPad. Ma quali sono le caratteristiche del nuovo gioiello dell’azienda di Cupertino? Innanzitutto la videochiamata, un’evoluzione che gli appassionati chiedevano da tempo: FaceTime ti segue come il tuo telefono, per vedere familiari e amici ovunque ci sia una rete Wi-Fi. L’utilizzo di FaceTime è facile come fare una chiamata vocale, senza necessità di configurazione, ed è possibile passare alla videocamera posteriore per mostrare agli altri quello che stai osservando con un solo tocco. iPhone 4 ha il display con la più alta risoluzione mai inserito in un telefono, che rende immagini, testo e video incredibilmente nitidi; una camera da 5 megapixel con flash LED, la capacità di registrare video HD, processore Apple A4, giroscopio a tre assi e fino al 40 per cento di tempo di conversazione in più. Inoltre, fedele al motto che “anche l’occhio vuole la sua parte”, un design completamente rinnovato di vetro e acciaio, che lo rende il più sottile smartphone al mondo. Le novità riguardano anche il software, iOS 4, che include oltre 100 nuove funzionalità e 1500 nuove API per gli sviluppatori. Tra le novità più attese e richieste, tra gli altri, il multitasking per lavorare con più schede contemporaneamente, la possibilità di creare cartelle e la mail migliorata. È così, un’app dopo l’altra, che cambierà tutto.
Bang & Olufsen, c’è un’app UTILIZZARE IL TELEFONO PER CONTROLLARE L’ABITAZIONE? CON BEOLINK, L’APPLICAZIONE DI BANG & OLUFSEN PER IPHONE E IPOD TOUCH, È POSSIBILE INTEGRARE IL TELECOMANDO PER RENDERE LA VOSTRA ABITAZIONE INTELLIGENTE ANCORA PIÙ FRUIBILE: REGOLARE L’ILLUMINAZIONE ESTERNA - FUORI DALL’ABITAZIONE; ASCOLTARE LA MUSICA IN PISCINA, SENZA INSTALLARE UN PANNELLO DI CONTROLLO. VEDERE IL TELEGIORNALE DAL TELEVISORE DEL PIANO DI SOPRA, ANCHE SE NON RIUSCITE A TROVARE IL TELECOMANDO. POTETE CONTROLLARE NON SOLO I TELEVISORI E GLI IMPIANTI BANG & OLUFSEN, MA ANCHE TUTTI GLI IMPIANTI DI AUTOMAZIONE DOMESTICA: L’ILLUMINAZIONE, LE FINESTRE E LE PORTE, LE TENDE E ALTRO ANCORA.
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HI-TECH INTERVISTA A FRANCESCO GUITTO, RESPONSABILE DELL’AREA CENTRO-SUD DI B&O ITALIA
La storia di Francesco Guitto parte da lontano, da Mignano Monte Lungo, un paesino dell’Alto casertano che come pochi ha subito l’onta della Seconda Guerra Mondiale in Italia. Nel 1986 entra come agente di commercio del distributore Dodi. Dal 1995 è responsabile dell’area centro-sud di B&O Italia
a
l civico 25 di viale Tor di Quinto, all’interno del punto vendita Bang & Olufsen di Ponte Milvio, uno dei due di proprietà della famiglia Orazi – l’altro è in via del Leone 23, a due passi da via del Corso – incontriamo Francesco Guitto, responsabile dell’area centro-sud di B&O Italia dal 1995. Ha iniziato come agente di commercio nel giugno 1986 per il distributore Dodi, nel 1994 diventa capo manager, l’anno successivo l’arrivo in Italia del marchio danese gli ha permesso di ricoprire il ruolo odierno, un ruolo che lo tiene impegnato fino a 12 ore al giorno. Bang & Olufsen è un marchio unico nel suo genere e Guitto ci tiene a sottolinearlo: «La forza di B&O sta nell’unicità dei prodotti, che sono irripetibili per un mondo aggressivo e veloce come quello dell’elettronica. I nostri prodotti sono immortali, ce ne sono alcuni in gamma da ben venti anni. Nel corso del tempo B&O è diventato un mito, un punto di arrivo, uno stile di vita». Seguire le tecnologie, ma allo stesso tempo renderle immortali, si può sintetizzare con questa espressione la filosofia di B&O, l’unica azienda nel mondo dell’elettronica che
Bang & Olufsen: i segreti di un successo dispone di un listino dell’usato. «Ci si può rivolgere a un rivenditore come il negozio di B&O di Ponte Milvio gestito da Massimiliano Orazi per comprare o “vendere” prodotti usati del marchio danese che, a differenza dei competitor, non soffre della svalutazione del prodotto, anzi i prezzi aumentano nel corso del tempo, ovviamente ci sono delle implementazioni che permettono di tenere il passo della tecnologia». Il futuro dell’home entertainment secondo Francesco Guitto? «I tv a Led, almeno per l’immediato, per i prossimi due tre anni. Per quanto riguarda il 3D di cui tanto si parla in questo periodo, B&O è alla finestra come molti altri. Al momento c’è solo un’azienda che ci sta scommettendo e ricordiamo che si tratta comunque di una tecnologia molto vecchia». Francesco Guitto è un grande appassionato di calcio – tifa Napoli, ma simpatizza per la Roma e ha giocato anche a livello dilettantistico - colleziona orologi ed ha una grande passione per le automobili. Di recente ha acquistato una BMW Z4: «È un’auto particolare, che segna il tempo, dallo stile retrò, assomiglia molto a Bang & Olufsen che è, come la Z4, “oltre il prodotto”».
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B&O Ponte Milvio Nel punto vendita gestito da Massimiliano Orazi si può trovare l’esposizione completa dei prodotti Bang & Olufsen: componenti Hi-Fi, video, home theatre, schermi al plasma, LCD e prodotti audio. Presso il punto vendita di via del Leone 23 (a Fontanella Borghese) sono visibili e disponibili proiettori con risoluzione HD di ultimissima generazione. Al negozio di Ponte Milvio i clienti possono disporre anche di un personale appassionato e competente ad assisterlo sia in negozio che a domicilio per sopralluoghi e installazione. Tecnologia e design in B&O sono inseparabili, il team del punto vendita mette a punto delle progettazioni completamente gratuite. E, ancora, B&O Ponte Milvio offre sistemi audio professionali, cordless e sistemi audiovisivi perfetti per gli appassionati. Lo potete trovare in viale Tor di Quinto, 25; tel 06 3333799; e-mail: beo.pontemilvio@tiscali.it.
Guitto ci rivela che Roma è una città che ama in particolare: «Ho un rapporto meraviglioso con la capitale, è un piacere venire a trovare ogni volta i miei “partner” (i rivenditori, ndr), li chiamo così perché con loro costruisco un progetto. Ho un buon rapporto con tutti i miei rivenditori, che sono dei veri professionisti, in assoluto. E poi, Roma è una delle poche città dove mi piace visitare il centro, fare lunghe passeggiate, guardare le vetrine e ovviamente i monumenti. Ad esempio, scendere dalla scalinata di Trinità dei Monti mi dà un senso di maestosità. Mi piace scoprire sempre luoghi nuovi e la città è così bella che si lascia ammirare anche dall’auto».
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SALUTE Informazione pubblicitaria
L’ importanza della preparazione fisica nel calcetto IL DOTT. GRASSO CI GUIDA NEL MONDO DELLO SPORT PIÙ PRATICATO TRA GLI AMATORI
Il calcio a 5 è lo sport che va per la maggiore tra gli atleti non professionisti. È uno sport che fa bene mettendo in funzione sia l’apparato cardiovascolare e respiratorio sia quello muscolare. La mancanza di preparazione specifica per questo sport, però, espone l’atleta ad un maggior rischio di infortunio. La preparazione ideale prevede sia l’andare in palestra almeno un paio di volte la settimana per allenare l’apparato cardiovascolare con attività aerobiche sia il migliorare la flessibilità articolare e muscolare con esercizi specifici. Non bisogna dimenticare, infatti, che proprio per i non professionisti c’è una maggiore probabilità di infortuni essendo il calcio a 5 uno sport di contatto con un maggior rischio di traumi rispetto ad altre discipline. È fondamentale, innanzitutto, sottoporsi ad una visita medico-sportiva una volta l’anno. Questa è una regola da rispettare soprattutto quando si tratta di un’attività fisico-sportiva completa, che coinvolge la maggior parte dei muscoli e delle articolazioni. Gli infortuni più frequenti che si possono riscontrare nel calcetto sono i traumi distorsivi della caviglia e del ginocchio e le lesioni muscolari (stiramenti e distrazioni) prevalentemente agli arti inferiori. Per questo è fondamentale cercare di fare attenzione anche al proprio ritmo di lavoro o di studio e all’alimentazione: andare a giocare dopo un pranzo o una cena abbondanti non è certo l’ideale. Nello stesso modo sarebbe da evitare l’abitudine di praticare lo sport quando si è stanchi. Quindi il concetto fondamentale da considerare è quello di non dimenticare mai di fare un buon riscaldamento prima della partita, un pò di stretching e qualche esercizio di mobilizzazione articolare che aiutino a diminuire il rischio di infortuni. Un’altro aspetto importante è quello di curare bene l’attrezzatura e la scelta delle scar-
pe soprattutto in rapporto al terreno di gioco che può essere a volte erboso e scivoloso. Purtroppo non dimentichiamo che il rischio maggiore di infortuni è legato spesso all’ assioma “non agonista” uguale “meno preparato”.
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Eduardo Lubrano TUTTO il bello della fossa
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PERSONAGGI
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SPORT
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MONDANITÀ
INTERVISTA
VINCENTI SI NASCE
LA FESTA CONTINUA
GUGLIELMO E YURI RANALDI: I SEGRETI DEL NOSTRO SUCCESSO
DANIELE DELLA PORTA, LUCA MONTANARI E ROBERTA POSSENTI RIVELANO LA CHIAVE DELLE LORO VITTORIE
DAL RIVER PARTY ALLA PRESENTAZIONE DELLA COPPA CANOTTIERI FINO A UN MATRIMONIO SPECIALE
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edi to ria le
di Alfonso Rossi Presidente Canottieri Lazio
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radizione: ancora e sempre, gira tutto intorno a questo concetto che considero di basilare importanza per il nostro circolo. Tra gli esempi di forte tradizione cito quelli più immediati: la Coppa dei Canottieri, che è stata riservata ai soli circoli storici per preservare quella connotazione di unicità e attaccamento ai valori che da sempre ci caratterizzano; la cerimonia dedicata alla Madonna Fiumarola, che si tiene il 25 luglio è uno degli eventi che ci sta più a cuore; il varo del nuovo galleggiante, un progetto che finalmente vedremo tutti, soci e amici, sarà concluso nel migliore dei modi sempre il 25 luglio prossimo. Voglio inoltre mettere un accento forte sul valore del legame fra tutti i soci, con i quali stiamo preparando la nuova edizione di Circoliamo, tesa a far trasparire le potenzialità di ogni singolo iscritto al Circolo Canottieri Lazio. Ci tengo a sottolineare che la “campagna” per Circoliamo non sarà in alcun modo rivolta all’esterno, ma si farà di tutto affinché ogni nostro socio sia in grado di fare un salto in avanti per svelare quella poliedricità che, sono certo, è presente nel profondo del suo essere sportivo. Voglio vedere tennisti trasformarsi in podisti, “calcettari” in canottieri, e così via, sempre all’insegna del fair play, segno distintivo dei nostri atleti. Mi auguro inoltre con tutto il cuore che la nostra tradizione diventi accessibile anche al gruppo di giovani e giovanissimi, che vorrei si sentissero coinvolti al 100% in tutte le attività del Circolo, nell’ottica di una naturale riconversione generazionale che li porterà ad essere i soci storici del futuro. Una riconversione che, purtroppo, spesso i “decani” avversano (fatto comprensibile anche se non condivisibile), e che spero possa presto trasformarsi in una serena coabitazione di due realtà che, ne sono certo, non sono l’una esclusiva rispetto all’altra.
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SPECIALE
Coppa dei
Canottieri La Top 5 di Eduardo Lubrano Festeggiano il decimo anniversario della loro storia d’amore Eduardo Lubrano e la Coppa Canottieri. Un vissuto fatto di tanto lavoro dietro le quinte, per i primi cinque anni, che Edu ha passato collaborando con l’ufficio stampa. Sfociato cinque anni fa nella “promozione” a speaker: da allora, Eduardo vigila. Dal mitico palco che domina la fossa, racconta alle centinaia di spettatori che ogni sera si recano al CC Lazio tutto ciò che vogliono sapere: azioni, reti, falli, espulsioni, palloni che finiscono nel Tevere. È lui, oggi, la voce ufficiale della Coppa dei Canottieri, giunta quest’anno all’edizione numero 46. Gli abbiamo chiesto la sua personalissima Top 5 della Coppa dei Canottieri, le cinque cose che ama di più dell’evento più importante dell’estate romana…
«1. IN ASSOLUTO, LO STAFF. Perché sono anni che lavoriamo insieme e ormai siamo una squadra. Da Antonio ad Andrea, due nomi per comprendere tutto il team, sono tutte persone super». «2. LA VARIETÀ DEI PERSONAGGI IN CAMPO. I circoli che partecipano sono tutti diversi tra loro, ed altrettanto i componenti delle squadre. I giocatori delle 40 squadre che partecipano alla Coppa sono, secondo me, lo specchio di un’intera città». «3. LE PERSONE E L’ATMOSFERA CHE SI RESPIRA DURANTE LA PARTITA. Si sente la pressione che normalmente si crea quando si assiste ad un grande evento». «4. STARE IN UNO DEI POSTI PIÙ BELLI DEL MONDO. Siamo a Roma, una città meravigliosa, in riva al Tevere, nella Fossa del Canottieri Lazio». «5. LA QUALITÀ DEL PUBBLICO. È divertente stare a guardare e sentire i commenti e le provocazioni dei tifosi che, specialmente nelle fasi finali del torneo, si assiepano sugli spalti e partecipano “attivamente” alle sfide dei loro beniamini».
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SPECIALE
i signori del Luca Pacitto, Head of Communication di Fastweb
Enrico Falcone, Direttore Generale Banca di Credito Cooperativo di Roma
La famiglia Gabrielli, amministratrice del gruppo Edilgabrielli
Fastweb ha scelto di sponsorizzare la Coppa Canottieri perché il torneo ha una forte notorietà e un certo prestigio nella Capitale, portando quindi visibilità al brand. Inoltre, il Circolo Canottieri Lazio rappresenta un target interessante per l’azienda in termini commerciali e per questo è stata studiata una vantaggiosa offerta dedicata si soci del Circolo stesso. Fastweb tende a fare pochissime sponsorizzazioni, selezionate e molto mirate, con una forte attinenza ai valori dell’azienda. Per ogni singola opportunità che si presenta viene valutato il ritorno in termini commerciali, di visibilità, prestigio e posizionamento aziendale. Noto testimonial dell’azienda è Valentino Rossi, che sponsorizziamo nel mondo della MotoGp insieme alla sua casa motociclistica, la Yamaha. È questo il nostro impegno più importante.
Il Circolo Canottieri Lazio è un’associazione di grande tradizione sportiva. Per questo la Banca di Credito Cooperativo di Roma non poteva non cogliere l’opportunità di sostenere nuovamente il Circolo dove è nato il “calcio a 5” a Roma. È nata quindi la partnership e la decisione di sponsorizzare per la seconda volta la Coppa dei Canottieri, giunta alla sua 46ª edizione. Perché “fare impresa” a Roma significa anche vivere la città, stare dentro la società e tra la gente, valorizzando le associazioni e i luoghi di incontro dove si costruisce aggregazione e tradizione. Se questo vale per un’impresa, vale ancora di più per una Banca di Credito Cooperativo come BCC Roma che fonda il suo ruolo creditizio proprio sul radicamento territoriale e sull’attenzione alle persone. Questa collaborazione è un motivo di lustro per la nostra Banca, che va ad aggiungersi a una lunga serie di collaborazioni nel segno della valorizzazione della vita sociale della nostra città. Noi vogliamo mettere a disposizione non solo la nostra immagine ma anche i nostri servizi di Banca che opera secondo precisi principi etici, mettendo sempre al primo posto le persone.
Unire la nostra immagine a quella di un prestigioso circolo, come quello del Canottieri Lazio, è stato un ottimo veicolo pubblicitario. Inoltre, ci ha onorato poter partecipare ad un evento sportivo, considerando, appunto, lo sport non solo un divertimento ma una disciplina fondamentale nella vita. È bello e importante sapere che una città grande e caotica come Roma può vantare l’esistenza di molti circoli sportivi che danno la possibilità di creare punti di incontro sociale e confronto sportivo. La Edilgabrielli effettua da sempre sponsorizzazioni per gare canore, eventi sportivi, manifestazioni culturali e di supporto ad associazioni che operano nel sociale. Tutto ciò mette in evidenza che la nostra filosofia, oltre al fine commerciale, ha l’obiettivo di proporre la Edilgabrielli come punto di riferimento per tutte quelle attività che possono portare un miglioramento nel sociale e nella comunità.
Fastweb è il principale operatore alternativo nelle telecomunicazioni a banda larga su rete fissa in Italia. Ed oggi anche su rete mobile, grazie ad un innovativo accordo con H3G. Fastweb è sempre un passo avanti. Attraverso una rete “all IP”, con accesso in fibra e xDSL, è riuscita a realizzare la convergenza tra telefonia, fissa e mobile, Internet, su rete fissa e mobile, e televisione, offrendo l’estesa gamma di servizi che la banda larga rende possibili. Con semplicità, qualità e l’attenzione sempre rivolta alla soddisfazione del cliente.
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La Banca di Credito Cooperativo di Roma opera nella Capitale, nel Lazio e in Provincia dell’Aquila con una rete di 165 sportelli. I soci sono 19.800; i clienti oltre 280.000, in gran parte famiglie e piccole imprese.
Nei due fabbricati di circa 25.000 mq. in Via Cassia al Km 34,200, a pochi chilometri dal G.R.A., si sviluppano sale mostra e due show room, trovano spazio i marchi più importanti nazionali ed esteri per pavimenti, rivestimenti, arredo bagno, cucine, camini, stufe, arredo giardini, illuminazione esterna e interna, porte e infissi, ferramenta, termoidraulica e piscine, insieme all’ampio parcheggio e un’area giochi per bambini.
Anche quest’anno grandi aziende hanno dato un contributo fondamentale al torneo di calcio a 5 più antico della Capitale
la coppa Roberto Pecora, Head of Global Markets in Italia per Société Générale
Siamo molto felici di poter rinnovare anche quest’anno il nostro supporto alla Coppa dei Canottieri che, sin dal principio, si è rilevata un’azione molto efficace oltre che divertente e ricca di stimoli ed opportunità. I circoli rappresentano per la nostra banca un luogo privilegiato dove coinvolgere professionisti qualificati e generare sinergie. Per Société Générale essere sponsor della Coppa dei Canottieri rappresenta un’occasione per rilassarsi, sviluppare relazioni interessanti visto il prestigioso contesto in cui questa si svolge e, perché no, far nascere delle opportunità di business. Da più di 40 anni, il torneo prevede la partecipazione di numerose squadre che si affrontano lealmente per arrivare in finale. Ricerca dell’eccellenza, leadership, spirito di squadra e disciplina sono qualità indispensabili per raggiungere i propri obiettivi, siano essi professionali o sportivi, e rappresentano da sempre valori condivisi da Société Générale. Questo ci pone quindi in forte sintonia con lo spirito su cui si fonda questa manifestazione. In termini generali le iniziative di sponsorizzazione cui rivolgiamo la nostra attenzione sono quelle che ci permettono di promuovere i valori alla base della nostra cultura aziendale: la professionalità, lo spirito di squadra e l’innovazione. Inoltre un’attenzione particolare è rivolta allo sport, all’arte moderna e contemporanea e alla musica classica.
La sponsorizzazione da parte di Sudtirol Bank della Coppa dei Canottieri è motivo di orgoglio per la nostra realtà, dice Peter Mayr – Presidente Sudtirol Bank, di questo dobbiamo ringraziare Alfonso Meomartini che ha operato per nostro conto su Roma, e fungendo da “trait-d’union” contribuendo a farci conoscere anche nella Capitale. Essendo una piccola banca, abbiamo infatti molto piacere di ampliare la nostra visibilità e di far conoscere la nostra filosofia di banca indipendente, non soggetta al controllo delle banche estere che impongono politiche aziendali generalizzate. Istituzioni di questo genere ne esistono poche in Italia, e siamo orgogliosi di far parte di questo piccolo gruppo di istituti bancari che hanno la possibilità di decidere della propria filosofia aziendale. È in quest’ottica dunque che si colloca la sponsorizzazione della Coppa dei Canottieri, l’evento sportivo di calcio a 5 più importante dell’estate romana; pur non avendo una vera e propria “politica di sponsorizzazione”, ci fa piacere essere partner di questa manifestazione. Un investimento che ci consente di aumentare la nostra visibilità e, contemporaneamente, di sostenere il torneo biancoceleste. Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa.
«La scelta di Sigma Tau non è dettata da una particolare strategia di marketing o di comunicazione ma solo dal desiderio di legare due marchi così importanti». A parlare è Antonino Amato della Sigma Tau, uno dei più importanti gruppi farmaceutici italiani, sponsor della Coppa dei Canottieri. «Noi facciamo ricerca e la ricerca del benessere di uno sportivo è tra le nostre priorità. Negli anni, per una serie di eventi, il nome della nostra azienda si è legato allo sport. Mi riferisco al successo dell’Italia ai Mondiali dell’82, di cui, e non sono io a dirlo, molto si è parlato del ruolo svolto dall’utilizzo della carnitina, una molecola che negli anni ha decretato il nostro successo». «La carnitina» - prosegue Amato - «aiuta lo sportivo nel raggiungimento della prestazione massima, un aspetto consolidato della ricerca ma anche nel recupero dallo sforzo fisico, del benessere mentale e della concentrazione. Si tratta di aspetti di nicchia e in cui pensiamo si possa avere uno sviluppo importante nei prossimi anni».
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PERSONAGGI
I segreti del nostro
successo I fratelli Ranaldi ci aprono la cassaforte dei ricordi e ci svelano i loro progetti tra lavoro e sport
e attività che nascono dal nulla, e che nel tempo diventano realtà importanti, sono quelle che danno più soddisfazioni a chi spende anni di duro lavoro per costruirle, farle crescere, e trasformarle in aziende solide. È quello che ha fatto Guglielmo Ranaldi con suo fratello, che dal 1979 (anno di inizio dell’attività professionale) hanno saputo trasformare le loro aziende, nate dal nulla, in una società prestigiosa. COME SI FA A CREARE UN’AZIENDA DI SUCCESSO? «Con il lavoro e l’abnegazione: ci si deve impegnare al massimo per far sì che un’azienda diventi una realtà importante». QUALI SONO I PROGETTI AI QUALI SI SENTE PIÙ LEGATO? «Mah, direi tutti. Considerando che lavoriamo con realtà come la Guardia di Finanza, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Carabinieri, e quindi abbiamo creato dei rapporti di altissima qualità, posso dire senza ombra di dubbio che tutti i progetti che abbiamo realizzato sono per noi importanti allo stesso livello». COME RIESCE A CONCILIARE LA SUA ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE CON LA FREQUENZA AL CIRCOLO CANOTTIERI LAZIO? «Alzandomi presto la mattina per dedicarmi anima e corpo al lavoro, in modo da avere la possibilità di spendere almeno un paio d’ore, nella pausa pranzo, per andare al Circolo e correre, giocare a calcio, fare esercizio fisico e passare un po’ di tempo con gli altri soci». COME DEFINIREBBE IL SUO RAPPORTO CON IL CIRCOLO? «Il CC Lazio per me è una valvola di sfogo, frequentarlo significa scaricare le tensioni accumulate durante le ore di lavoro. Lo trovo un momento necessario e fisiologico, che serve ad eliminare la naturale “patologia imprenditoriale” di tutte le persone che lavorano e che, in un modo
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o nell’altro, hanno bisogno di scaricarsi dallo stress che il mondo del lavoro crea». E IL RAPPORTO CON I SUO AMICI SOCI? «Il rapporto con gli altri soci è fatto di puro divertimento, rappresenta quasi un ritorno all’infanzia. Quando siamo insieme, con gli altri, non si parla mai di lavoro, innanzitutto. Cerchiamo di divertirci tutti insieme, magari giocando una partita a calcetto come se fosse una finale di chissà quale importanza, e per la quale invece abbiamo scommesso solamente una bibita. A volte capita che riusciamo a tirar fuori insulti e falli, durante le partitelle, solo per il gusto di essere i vincitori di un Gatorade». A QUANTO PARE IL CALCIO (IN OGNI SUA VARIETÀ) LE PIACE MOLTO… «Sì, mi piace giocare, anche se posso dire che il mio ruolo è quello della “chance per la squadra avversaria”…». OSSIA? «Be’, ci sono i bravi e i meno bravi. Credo di appartenere alla seconda categoria, anche se in realtà essendo molto tenace e appassionato del gioco, a volte, impegnandomi, riesco a far meglio di quanto io pensi». VIVERE, GIOCARE E TIFARE IL CALCIO: QUALI DI QUESTI TRE ASPETTI PREFERISCE? «Sicuramente mi piace giocarlo, ma sono anche tifoso. Da laziale doc, sento anche molto la competizione con i romanisti». E PER QUANTO RIGUARDA LA COPPA CANOTTIERI? «Purtroppo quest’anno non ho potuto partecipare: sono infortunato…».
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I COSA SI OCCUPA YURI RANALDI? «La mia attività principale è nel settore delle costruzioni, ma negli ultimi tempi l’amore per il mare mi ha spinto a creare una società per il recupero ambientale». COME E QUANDO NASCE YURI IMPRENDITORE E QUALE L’IDEA CHE TI HA SPINTO A INTRAPRENDERE QUESTO PERCORSO? «La nostra è un’azienda di famiglia. Prima c’era mio padre, adesso ci siamo mio fratello ed io. Domani, si spera, i nostri figli». QUALI SONO I SETTORI NEI QUALI LE VOSTRE AZIENDE OPERANO? «Operiamo sia nel settore pubblico che in quello privato». QUALI SONO I PROGETTI PIÙ IMPORTANTI SU CUI STATE LAVORANDO? «In questo momento stiamo ultimando la realizzazione, per conto del Comune di Roma, di un centro culturale in zona Laurentina. Dobbiamo anche iniziare a breve la costruzione di un palazzetto dello sport a Roma Nord per la Lazio Pallavolo». LE VOSTRE AZIENDE OPERANO ANCHE FUORI ROMA? CI SONO DEI PROGETTI PORTATI A TERMINE FUORI DAL GRA? «Abbiamo lavorato spesso a Milano e al Nord in genere. In particolare abbiamo curato la realizzazione di un centro commerciale». FREQUENTA SPESSO IL CIRCOLO? CHE RAPPORTO HA CON ESSO E CON GLI ALTRI SOCI? «Compatibilmente con il lavoro e famiglia, direi di si. Il circolo è una seconda casa dove fare sport e divertirsi con gli amici». IL CALCIO… MEGLIO GIOCARLO O VIVERLO DIETRO LE QUINTE? «Giocare è sicuramente più divertente, ma, se il gruppo è quello giusto, anche viverlo sotto l’aspetto organizzativo può essere molto coinvolgente e stimolante». GIRA VOCE CHE C’È UN’INIZIATIVA PRONTA A PARTIRE… RUMORS PARLANO
DI UNA SQUADRA DI CALCIO A 5… A CHE PUNTO SIAMO? «Effettivamente è partita una grande avventura. Abbiamo fondato una nuova società di futsal e inizieremo il nostro percorso dalla Serie B». COSA L’HA SPINTA A INTRAPRENDERE QUESTA INIZIATIVA? «Come dicevo prima: con gli amici giusti e la voglia di affrontare sempre nuove sfide. Peraltro il futsal è una disciplina che mi ha sempre affascinato». QUAL È L’OBIETTIVO CHE VI SIETE DATI? «Sicuramente vincere. Ma attraverso un’idea innovativa sia dal punto di vista societario che tecnico: coniugare l’amicizia con la professionalità del gruppo. E poi puntare forte sui giovani. Di qui l’accorpamento del settore giovanile del Torrino, che per noi è un vero e proprio fiore all’occhiello».
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vincenti si
nasce DANIELE DELLA PORTA
ROBERTA POSSENTI E IL SUO “OTTO CON”
AL CENTRO MISTER LUCA MONTANARI A DX LA SUA “CREATURA”, VITTORIOSA NEL PRESTIGIOSO TROFEO CARAVELLA
SPORT
DANIELE DELLA PORTA: OLTRE 20 ANNI IN BIANCOCELESTE È È arrivato arrivato al al Circolo Circolo Canottieri Canottieri Lazio Lazio circa circa 21 21 anni anni fa, fa, quanquando do ancora ancora era era un un Under Under 18. 18. Lo Lo ha ha portato portato l’indimenticato l’indimenticato maestro maestro Claudio Claudio Damiani, Damiani, con con ilil quale quale aveva aveva un un rapporto rapporto più più che che fraterfraterno, no, facendolo facendolo giocare giocare in in quella quella che che allora allora era era la la Serie Serie C C agonistica. agonistica. Dopo Dopo oltre oltre un un ventennio, ventennio, Daniele Daniele Della Della Porta Porta è è uno uno dei dei soci soci più più rappresentatirappresentativi vi del del tennis tennis biancoceleste, biancoceleste, tanto tanto da da ricoprire ricoprire ilil ruolo ruolo di di team team manager manager deldella squadra Over 35 che quest’anno è arrivata ad un passo dalla la squadra Over 35 che quest’anno è arrivata ad un passo dalla Serie Serie A2. A2. «Non ho potuto potuto giocare giocare quest’anno quest’anno con squadra che ha disputato disputato le le «Non ho con la la squadra che ha finali di Faenza Faenza per per ovvii ovvi motivi agifinali di motivi (si (si èè sposato sposato ilil 55 giugno, giugno, ndr), ndr), ma ma ho ho agito aiutando i componenti deldella team,squaChrito dietro dietrolelequinte, quinte,da dateam teammanager, manager, aiutando i componenti stian Cantagalli e Fabrizio Gherardi, che hanno sempre giocato». dra, Christian Cantagalli e Fabrizio Gherardi, che hanno poi giocato». ÈÈ STATA DELUSIONE NON RIUSCIRE A PASSARE? STATA UNA UNA GRANDE GRAN DELUSIONE NON RIUSCIRE A PASSARE? «Non certo, mama i ragazzi sono statistati “sconfitti con ono«Non direi. direi.Ci Cièèdispiaciuto, dispiaciuto, certo, i ragazzi sono “sconfitti con re”, disputando deglidegli incontri perfetti ed ai massimi livelli. Purtroppo di frononore”, disputando incontri perfetti ed ai massimi livelli. Purtroppo te sonositrovati veri dei colossi Gaudi e Albertini, i duei due migliori giodi si fronte sono dei trovati vericome colossi, Gaudi e Albertini, migliori
catori dell’Emilia Romagna, e sebbene Cantagalli sia riuscito a vincere giocatori dell’Emilia Romagna, e sebbene Cantagalli sia riuscito a vin-il singolo, in coppia Gherardi sono poi stati nel doppio. Ma non cere il singolo, nelcon doppio lui e Gherardi sonosconfitti stati sconfitti. Ma non priprima di aver lottato fino alla fine». ma di aver lottato fino alla fine». LA RIPROVERETE? LA PROSSIMA PROSSIMA STAGIONE STAGIONE CI SARÀ DEDICATA A RIPROVARCI? «Sicuramente saranno dei dei cambiamenti. cambiamenti. Sia che Ezio Ezio «Sicuramente sì, sì, anche anche se se ci ci saranno Sia io io che Scuderi vorrei tentare tentare di di rinforrinforScuderi passeremo passeremo nella nella categoria categoria Over Over 40, 40, che che vorrei zare quale puntiamo a qualcosa di imzare con con qualche qualchenuovo nuovoinnesto, innesto,e enella nella quale puntiamo a qualcosa di portante. Come il titolo regionale, oltreoltre cheche ad arrivare almeno nellenelle priimportante. Come il titolo regionale, ad arrivare almeno me 4 squadre a livello nazionale». prime 4 squadre a livello nazionale». II TUOI TUOI RICORDI RICORDI DELL’ DEGLIOVER ANNI 35? NELL’OVER 35? «Questi anni sono sono stati stati costellati costellati da da vittorie vittorie importanti, importanti, siamo siamo sempre sempre «Questi 55 anni arrivati arrivati alle alle fasi fasi nazionali nazionalieeben benrappresentato rappresentatoililLazio Lazionel nelresto restod’Italia. d’Italia.Il nostro successi è arrivato nelnel 2006, quando abbiamo vinto il ti-il Il nostropicco piccodi di successi è arrivato 2006, quando abbiamo vinto tolo titoloregionale regionaleeesiamo siamodiventati diventativicecampioni vicecampioni d’Italia. d’Italia. Una Una squadra squadra comcomposta Scuderi, Fabrizio Gherardi e Arnaldo Giudice». posta da da me, me, Ezio Scuderi, Gherardi e Arnaldo Giudice».
LUCA MONTANARI: «IO, MISTER PER CASO» Tutte le più belle avventure nascono per caso. Come quella di Luca Montanari, allenatore della squadra di calcio che ha vinto, per il Canottieri Lazio, il prestigioso Caravella. Complici della sua decisione, Riccardo Vicerè e Gianni Ieradi, che dopo aver assistito alle bellissime prestazioni della squadra calcistica “legale” di Luca gli hanno chiesto di prendere in mano le redini del team biancoceleste. «Inizialmente ero scettico, lo ammetto, perché non è mai facile gestire una squadra di amici soci e trasformarla in un gruppo unito di calciatori. Invece a sorpresa si è creato questo sodalizio con diversi elementi che, assenti in altre avventure, hanno dato il massimo per vincere il Caravella. È stata una cavalcata fantastica, nata in sordina, che tra il serio e il faceto è diventata molto importante regalando grandi soddisfazioni». QUAL È STATA LA SQUADRA PIÙ DIFFICILE DA BATTERE? «Sono state tutte difficili da sconfiggere, le squadre partecipanti al Caravel-
la sono tutte forti. Di certo, come forza dei singoli, la più dura è stata la Roma nella finale, mentre come gruppo mi ha molto impressionato il Due Ponti, squadra ben preparata atleticamente. Alla fine però, ci siamo rivelati i migliori di tutti sotto il profilo tattico, ed abbiamo vinto. È stata una gran soddisfazione per due motivi: non abbiamo perso nessuna delle partite giocate, e soprattutto è stata la prima vittoria del CC Lazio in questa storica competizione». COSA FARAI DOPO? «Come tutti i mister “vincenti”, sto pensando di lasciare da imbattuto il comando ad altri. Ma potrei cambiare idea, soprattutto se il prossimo anno tornasse con noi Paolo Longhi, un membro del gruppo che ha giocato qualche partita prima di dover lasciare per problemi di salute. La vittoria del Caravella la dedico a lui, e soprattutto spero di poter sedere di nuovo sulla panchina di questa squadra con Paolo in campo. Diversamente, staremo a vedere quello che succederà».
ROBERTA POSSENTI: «NON SONO UNA SINGOLISTA, AMO IL LAVORO DI SQUADRA» Al CC Lazio il canottaggio master è donna. Un gruppo che nasce dal nulla, formato da socie che fino ad allora non erano mai salite in barca. Una delle atlete più “rappresentative” della squadra è Roberta Possenti, docente universitaria di Fisiologia Umana e ricercatrice di Neuroendocrinologia Molecolare. «Il gruppo delle master del CC Lazio è nato quasi per caso - racconta Roberta. Nessuna di noi aveva mai fatto canottaggio, abbiamo iniziato con le gare di fondo e, piano piano, abbiamo “dato l’esempio” agli altri circoli. Abbiamo lavorato così bene che, nel 2003, siamo state le prime donne a partecipare ai Campionati del Mondo Master di Vichy su un otto, grazie anche ad un interscambio con la Tevere Remo, visto che l’otto è una barca piuttosto difficile da organizzare». CHI SONO GLI ELEMENTI CHE FANNO PARTE DEL GRUPPO? «Le cosiddette storiche sono, a parte me, Patrizia Borboni, Mila D’Orto, Annamaria Cacciotti, Cristina Ripani, Noemi Dell’Osso, Giulia Ombuen e Antonella Velardi. Con loro abbiamo partecipato alla Vogalonga di quest’anno, e siamo anche riuscite ad arrivare prime fra le donne, senza contare che siamo arrivate davanti a molti equipaggi maschili. È stata una bella soddisfazione. Ma dobbiamo tutto alle nostre allenatrici, Michela Daniele (che collabora con Alessandra Torrini, nostra
timoniera alla Vogalonga) e Michela Testa. E ci tengo a citare Elena Ansuini, Laura Micocci, Elisabetta Fuga ed Elisabetta Cinti, che pur essendo più saltuarie fanno comunque parte del nostro gruppo». QUALI I VOSTRI SUCCESSI RECENTI? «Purtroppo non ho potuto partecipare personalmente alle ultime gare, ma abbiamo vinto il campionato regionale in cui abbiamo dominato in tutte le categorie: otto, quattro e doppi. Al campionato nazionale abbiamo vinto con il quattro, mentre siamo arrivate seconde con l’otto e nei doppi». È VERO CHE HAI MESSO A DISPOSIZIONE DELLE BARCHE PER IL GRUPPO? «Certamente. Le barche “standard” sono settate sul fisico maschile, quindi per forza incontravamo delle difficoltà nel vogare. Allora mi sono fatta regalare per il mio compleanno un otto, settato sul fisico femminile. E l’ho messa a disposizione della mia squadra perché non mi sento una singolista, ma anzi adoro il lavoro in team». C’È UNA GARA CHE TI È RIMASTA NEL CUORE? «La Head of the River a Londra, sul Tamigi. È stato bello partecipare, siamo arrivate al 220° posto su 300 partecipanti, ma è stata una grande soddisfazione comunque perché le vogatrici inglesi hanno una lunghissima tradizione nel canottaggio. Non era facile competere con loro».
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MONDANITÀ
Una festa
continua...
epetita iuvant, dicevano i latini. E mai come in questo caso una frase del genere calza a pennello. Impossibile non tornare a parlare della grande festa estiva del CC Lazio, The River Party, che lo scorso 16 giugno è riuscita a combinare sport, divertimento, mondanità e musica in una sola lunghissima serata. L’occasione, quella ufficiale, era la presentazione della Coppa dei Canottieri, ma in realtà dietro l’organizzazione di una serata così articolata e ben riuscita c’era la speranza di riuscire a portare al Circolo la più ampia varietà di ospiti possibili, oltre che il maggior numero di persone. Missione riuscita: quel mercoledì sera in Lungotevere Flaminio 25A si sono riunite oltre 500 persone, fra soci e ospiti, fra cena e dopocena, in piscina e sotto i gazebo, fra musica e champagne. Maggior soddisfazione, l’essere riusciti a portare al Canottieri Lazio, in massa, gli “esponenti” della fascia 30-50 anni, quella di cui per molti si è sentita la mancanza nella sede del sodalizio biancoceleste, e che finalmente ha avuto la sua occasione per divertirsi nel proprio club. Il tutto grazie all’atmosfera poco formale che si è voluta creare, proprio per dar spazio al divertimento puro e semplice, e per dare a tutti la possibilità di muoversi in totale relax nel corso di una serata che ha costituito il clou della stagione mondana del sodalizio. Il tutto ha richiesto settimane di lavoro, 48 persone coinvolte in ogni aspetto dell’organizzazione, oltre a 16 canottieri che hanno svolto alla perfezione il servizio d’ordine della serata, coordinati da Flavio Aicardi. Erano anni che non si vedeva un’ambiente così: soci, atleti e ospiti si sono fusi tra loro, hanno socializzato e fatto amicizia, fiumi di champagne sono volati sotto ai gazebo allestiti ai campi da tennis, mentre i Frankie and the Cantina Band, il gruppo musicale preferito, accompagnava con il loro concerto. C’erano proprio tutti, quel mercoledì: a cominciare dai responsabili dell’organizzazione di tutta la serata, tra cui il vicepresidente vicario Nino Gargiulo, che ha fatto da “supervisore” affinché tutto si svolgesse al meglio, a Raffaella Salemi, che è stata l’elemento trainante della serata (oltre che presentatrice), a Patrizia Borboni, una delle socie che fanno parte della squadra di canottaggio master (ha partecipato all’ultima Vogalonga con gran successo), all’elegantissima Maria Caroleo Grimaldi, per non parlare di centinaia di soci e amici che hanno letteralmente invaso tutti gli spazi aperti del Canottieri, dal club house alle terrazze, per finire a ballare, bere e incontrarsi a bordo piscina, teatro e testimone di molteplici incontri. Una festa che ha offuscato, letteralmente, i pur bellissimi locali che si trovano a bordo fiume, sulla sponda opposta, grazie ad un gioco di luci e di coreografie che ha impressionato anche il più scettico degli spettatori. E che dire della bellissima barca da canottaggio piazzata in piena piscina? Un quadro di rara bellezza, “interrotto” solamente dai tanti tuffi che i più scatenati hanno deciso di fare, completamente vestiti, a fine serata. Primo fra tutti, il mitico Salvatore Bartoli, che a sorpresa è stato la “pietra dello scandalo”, gettandosi nella vasca, ristrutturata lo scorso anno, portandosi dietro gli altri amici e soci. Erano anni, come dicevamo, che al CC Lazio non si vedeva una festa così. Ma, siamo sicuri, non servirà troppo tempo prima di vederne un’altra altrettanto, se non più, bella.
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Il matrimonio
del mio migliore AMICO Nemmeno due giorni, ed ecco un’altra festa ad alto tasso di divertimento, oltre che acquatico! Già, acquatico, visto che la serata per i festeggiamenti per il matrimonio di Daniele e Manuela Della Porta si è conclusa con il 90% degli invitati (erano circa 150), in acqua! Il tutto era cominciato nel migliore dei modi: ottima la cena a buffet, gli amici storici del Circolo invitati a festeggiare la nuova unione e poi la musica. Che da semplice intrattenimento per la cena si è trasformata nel più classico repertorio da ballo, richiamando in pista oltre la metà degli invitati. Ma la “pattuglia B”, capitanata da Massimo Maci, ha fatto il suo ingresso nel bel mezzo della serata con fucili ad acqua, pronti a “sparare” alla cieca sulla truppa dei ballerini improvvisati. Neanche a dirlo, tutto è degenerato a livelli mai visti. Ed è questo il bello, nessuno lo ha fatto spontaneamente. Non c’è stata pietà per nessuno: né per gli sposi, che sono finiti in acqua entrambi senza tanti complimenti, né per le moltissime signore (elegantissime) presenti alla festa. Nemmeno la più elegante di tutte, la dolce Maria Caroleo insieme alla abbronzatissima Federica Foti e alla scatenata Bonalla Pagano, sono riuscite a sottrarsi all’infamia, finendo in acqua con tutte le scarpe! Ma del resto, come si dice: matrimonio bagnato…
La VITA degli ALTRI... CIRCOLO CANOTTIERI ROMA La squadra di tennis over 60 del Circolo ha conquistato il titolo di Campione d’Italia a squadre della categoria. La formazione composta da Carlo Avanzo, Vincenzo Franchitti, Bruno Orecchio, Claudio Russo e Antonio Zugarelli ha battuto nel girone finale del campionato nazionale le rappresentative del Tennis Club Nastro Verde, del T.C. Parma e del T.C. Lucca. Solo secondo posto per la squadra over 45 (Roberto Angelini, Fernando Cavalleri, Massimiliano Gatti, Fernando Giustini, Giovanni Lellimami, Dario Roscioli, Federico Valentini) e per quella over 55 (Luigi Bona, Aldo Carboni, Gino Cerri, Antonio Claudi, Roberto Mauro). Quarti invece gli “over 50” (Davide De Carlo, Alessandro Prudente, Fabio Roversi).
CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE Quarto scudetto consecutivo per il sodalizio nel Campionato Nazionale a squadre di nuoto che si è svolto a Pescara. L’Aniene si è imposto nettamente con 306 punti, davanti a Ispra Swim Planet (235) e Larus Nuoto (199). Una vittoria che vuol dire Grande Slam dopo il trionfo in Coppa Brema. L’ennesima affermazione in campo nazionale – è il quinto scudetto del decennio 2000/2010 – è arrivato grazie a 14 successi individuali e alla vittoria in tre delle quattro staffette in programma, la 4x100 mista maschile, la 4x100 stile libero femminile e la 4x100 mista femminile che schierava tra le altre Federica Pellegrini. La campionessa del mondo dei 200 e 400 stile libero ha trionfato anche nelle “sue” specialità. Le altre vittorie individuali sono arrivate da Romina Armellini, Mattia Aversa, Alessio Boggiatto, Paolo Bossini, Piero Codia, Elena Gemo, Caterina Giacchetti, Damiano Lestingi e Ombretta Plos.
TENNIS CLUB PARIOLI Squadre femminili ancora protagoniste al Circolo pariolino. Dopo la promozione in A1 e la conquista del titolo regionale della squadra under 16, ecco lo scudetto 2010 di tennis nella categoria Ladies che va ad aggiungersi al titolo regionale conquistato lo scorso aprile e allo scudetto e al titolo regionale del 2008. Il trionfo è maturato in quel di Pordenone, nel circolo di casa. Tre vittorie su tre incontri per la squadra composta da Carola Luccarelli, Federica Lorrai, Cristina Costantini Melchiorri, Nicoletta Piergentili, Rossella Pesci e Silvana Rosato. Le ragazze hanno sconfitto nell’ordine lo Sporting Milano 2 (2-1), il CS Anchetta di Firenze (2-1) e lo Sporting Club Taormina (2-0). Tutte squadre forti e preparate che sono state battute grazie alla forza di una squadra formata da socie del Circolo che hanno dimostrato una grande passione per questo sport.
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