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Michele Cutrano
MYSELF
Michele Cutrano
MYSELF
La creatività è stimolata dai limiti ”I had a house recently with no constraints, and I had a horrible ?me with it.” Frank Gehry
Il nostro io è al giorno d’oggi sempre più frammentato, le nostre molteplici iden?tà si diffondono nello spazio reale e virtuale con una velocità imprevedibile e ci perme0ono di riassumere su ciascuno di noi una mol?tudine di vite, ciascuna delle quali ci definisce nei contes? in cui decidiamo di spenderla e nessuna delle quali esaurisce la nostra complessità, con tu0e le sfacce0ature che creano ogni singolo individuo. Il punto non è quello di nascondersi dietro maschere pirandelliane, non è il celarsi dietro alla mol?tudine insita in ognuno, quanto piu0osto - proprio nel mondo contemporaneo che ci mol?plica senza sosta, il rivendicare con fierezza la nostra individualità, crearsi degli spazi, anche molto minu?, in cui definirsi e se lo si desidera, mostrarsi.
MYSELF vuole essere proprio questo: un piccolo spazio, definito, circostanziato, specifico, in cui offrire una propria visione, un brano del sé, a0raverso la propria espressione ar?s?ca. Si potrebbe obie0are che il fa0o di proporsi all’interno di una cornice comune, di una scatola uguale alle altre possa porre limitazioni alla crea?vità, ma si tra0erebbe di un’affermazione ingenua: è noto infaA che i confini, i limi?, abbiano esa0amente l’effe0o contrario, ovvero quello di s?molare la crea?vità, che all’interno di uno spazio circoscri0o può spaziare di più e con maggiore intensità che nell’indefinita libertà assoluta. Ogni scatola diviene quindi il piccolissimo spazio del sé, che l’ar?sta ha a propria definizione per proporsi, per aggiungere una sfacce0atura alle centomila che già possiede. Il nostro compito è quello di osservare il rapporto tra la fisicità della scatola e la virtualità delle sue rappresentazioni online, di me0erle in dialogo con altri ar?s? e fruitori, di fare viaggiare le varie iden?tà e di offrire loro occasione di mostrarsi, consapevoli che non possono certo esaurire la personalità e la ricerca di ogni ar?sta, ma al contempo innegabilmente rappresentano una notevole occasione per rifle0ere su sé stessi e donare la propria visione ed in ul?ma istanza donarsi a chi vuole osservare. Aldo Torrebruno
L'artista presenta il lavoro, specificando che attraverso l'uso di sei "micro acquarelli" narra di come ha influito nella sua vita la scoperta della propria malattia genetica, la sindrome da anticorpi fosfolipidi.
A par.re dal 2006, queste le principali esposizioni di Michele Cutrano: “NeRVi Saldi”, mostra colleDva presso lo Spazio Nuovo dei Can.eri Culturali della Zisa a Palermo; nel 2008 “Il ponte e le sue metafore”, mostra colleDva presso il Nuovo Montevergini a Palermo; nel 2009 “No War Please!”, mostra colleDva realizzata presso la Biblioteca Chiesa Rossa a Milano; nel 2010 “Il reale nell’immateriale”, è uno degli oTo vincitori del concorso di videoarte presentato presso l’Associazione SasseD Cultura a Milano; dal 2010 al 2012 prende parte alla colleDva i.nerante Micro², presentata negli spazi esposi.vi milanesi di: Circui. Dinamici, Galleria l'Acanto, SasseD Cultura, Galleria Zamenhof, Atelier Chagall, Rocco Basciano Art Gallery, Centro Diurno Ospedale San Carlo Borromeo, Teatro PIME e Palazzo Isimbardi, nell’hinterland la mostra ha transitato per lo Spazio Contemporaneo Carlo Talamucci di Sesto San Giovanni, la Sala Esposizioni di San Giuliano Milanese e Cascina Roma a San Donato; nel 2012 è vincitore di "microSpaceCompe..on", mostra virtuale curata da Lara Piffari per il progeTo microbo.net; seguono "4 CANTI”, mostra colleDva presso lo spazio esposi.vo QUAMM a Palermo; nel 2013 partecipa alla mostra colleDva della galleria MAMO di Milano.
MYSELF
Curatela | Anna Epis e Aldo Torrebruno Presentazione | Aldo Torrebruno Proge0o | microbo.net
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