NASH ITALIA E-ZINE N.2 AGOSTO - SETTEMBRE 2016

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NASH N°2 Agosto\Settembre2016

Life at Nash

I TAL I A E-ZI N E

Tecnica Soluzioni di

STAGIONE

BIG IL GIUSTO APPROCCIO

Fishing Test SLAP HEAD KNX Rods

BOLLENTI SPIRITI



In questo numero

Editoriale

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Siamo al secondo numero della Nash Italia E-zine e già abbiamo importanti valutazioni da fare!!! Matteo e Graziano ci elencano “qualche numero” generato dal nostro web magazine nella suo numero di esordio!!!

Nash News

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Tutte le novità direttamente dall’Headquarter Nash, eventi, fiere italiane ed internazionali, manifestazioni ed incontri. Tutto, ma proprio tutto su qualsiasi iniziativa che vede la nostra partecipazione

La verità sull’Elasticità

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di Kevin Nash Affrontiamo un argomento di grande interesse, e lo facciamo con l'esperienza del grande Kevin Nash. Si tratta di uno dei terminali più rivoluzionari di sempre, una delle migliori soluzioni per le carpe più diffidenti.

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Life at Nash pagina 25

di Matteo Marmocchi Una delle cose che mi ha colpito maggiormente, quando ho iniziato a lavorare per Nash, è stata l’attaccamento all’azienda, quel senso del dovere verso chi compra un oggetto: farlo nel migliore dei modi, proporre diversi prodotti per ogni tasca, risolvere i problemi nel minor tempo possibile.

Soluzioni di Stagione pagina 31

di Graziano Giambastiani Siamo nel periodo della ripresa, dopo un inverno anomalo le condizioni per la pesca sembrano ideali...è il momento di affrontare la pesca con una strategia d'attacco!

Bollenti Spiriti pagina 39

di Stefano Antonucci e David Bracaglia Caldo e afa non spengono di certo la nostra voglia di pescare. Anche se le alte temperature, il sole cocente e gli improponibili tassi di umidità di questa estete, non rientrano tra i nostri “parametri vitali” preferiti, cerchiamo di trovare sempre qualche soluzione, che possa permettere il pieno godimento di tutto quello che ruota intorno ad una sessione di pesca.

Big...Il Giusto Approccio (seconda parte)pagina 47 di Roberto Bussolari Riprendiamo a parlare di Big, un argomento molto discusso nel mondo del carpfishing e che vede mentalità contrapposte. Noi lo faremo naturalmente dandovi dei validi consigli per affrontare al meglio le vostre sessioni di pesca!

A Mezz’acqua o in Superficie pagina 53

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di Alessandro Cariello Lo Zig Rig è una tipologia di pesca che viene praticata in condizioni di acqua ferma, come ad esempio cave o laghi. E' anche opportuno dire che questa tecnica la si pratica prevalentemente nella stagione estiva, quando la temperatura dell’acqua aumenta e il pesce tende a salire verso la superficie.

Presentazioni Accurate pagina 59

di Keith Jones Il successo di una sessione dipende dalla nostra abilità, più saremo abili maggiori saranno le possibilità di catturare un buon pesce. Nelle acque in cui peschiamo maggiormente, la parte più difficile è quella di cercare di non perdere i pesci.

Nash Fishing Test pagina 9 Nash Vetrina pagina 65

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Editoriale

NASH ITA LIA E -Z i n e

Prima uscita della Nash Italia E-Zine spettacolare! Appassionati che hanno letto la rivista oltre le mie aspettative, ma è normale, la potenza di internet è incalcolabile a priori. Sicuramente già dal numero due ci saranno dei miglioramenti, come è ovvio che sia, il nostro obiettivo è quello di non proporvi mai un numero uguale all’altro, sia a livello di contenuti che a livello di informazioni, cercheremo sempre di dare qualche cosa di nuovo, ad ogni uscita.

Anno 1- n° 2 Agosto – Settembre 2016 EDITORE MATTEO MARMOCCHI Numero Registro Operatori di Comunicazione 26536

Sono orgoglioso del lavoro svolto dal Team Nash Italia e dal supporto dei miei colleghi delle altre nazioni, perché ritengo che la nostra sia una grande famiglia. In apertura di questo secondo numero ci sarà un articolo a firma di Kevin Nash,

Direttore Responsabile

che ci guiderà al corretto uso del Triggalink spiegandone le caratteristiche e facendoci vedere il terminale più adatto. Abbiamo cercato di spiegare alcuni nuovi prodotti particolarmente interessanti, come le nuove clip per il piombo ideali per le acque italiane, e le nuovissime canne KNX, con una concezione estetica e di prestazioni incredibili ad un prezzo unico.

Matteo Marmocchi (matteo.marmocchi@nashitalia.com)

Anche gli articoli saranno tutti molto interessanti, io stesso leggendoli, ho imparato qualcosa di nuovo ed è questo il bello

Direttore Editoriale

della Nash Italia E-Zine, cercare di dare qualcosa di nuovo anche a livello tecnico, con la speranza che il nostro lavoro sia di stimolo per farvi andare più a pescare, perché la pesca è davvero bella se vissuta con lo spirito giusto, pensando alla sfida tra di noi e la natura nel cercare di catturare la o le carpe dei nostri sogni. Proprio ora ne parlo, scrivendo questo editoriale

Graziano Giambastiani (graziano.giambastiani@nashitalia.com)

a soli 3 giorni dal mio record personale di una bellissima regina da 31kg catturata in un lago libero, che è anche una delle più grandi carpe mai catturate in Italia in ambienti totalmente liberi. Nella solita sessione ho battuto il mio record di carpa a specchi fermando l’ago della bilancia a 23kg, una sessione da record. Ho subito mandato una e-mail a Kevin ed a Gary

Direzione e redazione (magazine@nashitalia.com)

Bayes per dirgli grazie, perché è anche merito loro se ho potuto catturarle. I prodotti Nash penso siano fantastici, e direi la stessa cosa anche se non fossi in Nash. L’affidabilità dei materiali in quei combattimenti è stata fondamentale, come la boilie utilizzata che mi ha regalato queste catture per me indimenticabili. Le Key Stabilised sono senza ombra di dubbio le mie boilies preferite, in attesa di una nuova boilie che uscirà nel 2017 e che stiamo già testando. Le ho già usate nella pasturazione preventiva della mia sessione record…se il buon giorno si vede dal mattino! Buona lettura e mi raccomando scriveteci se avete dei consigli da darci, la mia e-mail personale è matteo.marmocchi@nashitalia.com

Matteo Marmocchi

Consulenti Matteo Marmocchi, Graziano Giambastiani, Roberto Bussolari, Stefano Antonucci, Davide Bracaglia, Alessandro Novo, Davide Marinelli, Michele Talone, Davide Vallese, Alan Blair, Kevin Nash, Keith Jones, Gary Bayes, Alessandro Cariello Progetto Grafico Stefano Antonucci

Voglio essere sincero, gli anni passati sulla carta stampata sono stati per me molto importanti, sono serviti a crescere, a evolvermi, a capire ciò di cui ha bisogno un determinato settore. Il rapporto con

Traduzioni a cura di

le persone, il loro importante contributo, le loro idee i loro abbracci, i loro suggerimenti, sono stati

Rachele Pasquali

per me un qualcosa di importante, di personale. Dopo oltre venti anni di attività editoriale legata al Nash Italia E-Zine

Carpfishing ho sentito che era arrivato il momento di cambiare, sono quelle cose che si sentono dentro, punto e basta. Quando hai in mente un'idea, quando pensi a quella cosa giorno e notte, quando senti che basta veramente poco per mettere insieme tutti i pezzi e partire, quando parli con gli amici, quando interpelli

bimestrale è una pubblicazione

le persone giuste dei tuoi progetti e ti senti rispondere: ottima idea...tutto cambia colore! Nash Italia E-Zine per me non è

WWW.NASHITALIA.COM

MATTEO MARMOCCHI

soltanto “la rivista On line”, Nash Italia E-Zine è la mia evoluzione, è il risultato di un lavoro svolto per oltre venti anni con una passione infinita e un incondizionato amore per ciò che amo di più da sempre, la pesca sportiva. Voglio essere

Proprietà

ancora più sincero, dopo appena un mese dall'uscita del primo numero i dati sono a dir poco pazzeschi. Considerando che

MATTEO MARMOCCHI

giorno dopo giorno i numeri tendono ad aumentare, ad appena un mese dall'uscita, i lettori sono veramente tanti 59.280

Tutti i diritti sono riservati

mentre le persone raggiunte in tutto il mondo sono per adesso 82.412, numeri da capogiro. Un dettaglio importante da non sottovalutare è la parola “in tutto il mondo” perché Nash Italia E-Zine non viene letta e supportata soltanto in Europa grazie al contributo degli altri team della Nash, ma fa il giro del mondo mostrando a tutti cosa sappiamo fare in Italia e

L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto alla

qual' è oggi a nostra preparazione tecnica. I nostri ragazzi del team, le nostre idee, i nostri obiettivi crescono giorno dopo

redazione autorizza implicitamente la pubblicazione a

giorno, stiamo migliorando il nostro modo di condividere il Carpfishing, e lo facciamo supportati come sempre dalla

titolo gratuito su qualsiasi pubblicazione della Nash

“vostra passione”! Prima di concludere e lasciarvi alla lettura di questo nuovo numero estivo, volevo fare i miei personali

Italia E-Zine.

complimenti a Matteo Marmocchi per la sua strepitosa cattura, e perché ha dimostrato con grande semplicità che il

I manoscritti ed il materiale iconografico inviati in

carpfishing è ancora in grado di regalare grandi emozioni se praticato con lo spirito giusto e senza estremismi.

Redazionenon verranno restituiti.

Buona lettura e buone ferie a tutti.

Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche parziale

Graziano Giambastiani

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Nash News Tutti a Ferrara per il CARPSHOW & SPECIALIST !!!

Torna per la sesta edizione l’appuntamento di Ferrara Fiere dedicato al Carp, Cat e Feeder Fishing Sabato 17 e domenica 18 dicembre 2016 torna alla Fiera di Ferrara il “Carp Show & Specialist” (sesta edizione). L’evento offrirà ai moderni specialist angler interessanti occasioni per lo shopping, prodotti in anteprima, esclusive nazionali, incontri e dimostrazioni dei massimi esperti, video e relazioni tecniche. Dal carpfishing al ledgering e con uno spazio sempre maggiore al feeder, l’area espositiva e quella commerciale saranno particolarmente ricche, con importanti adesioni sia italiane che straniere, e una nuova sezione dedicata al mondo dell’outdoor. Tra gli stand del Quartiere fieristico il pubblico troverà aziende altamente qualificate, marchi leader e negozi specializzati, potrà sperimentare prodotti appena usciti, sotto la guida dei testimonial di produttori e distributori di primo piano, fare acquisti e partecipare a dibattiti di attualità, che vedranno la Fiera di Ferrara in prima linea sul fronte della lotta al bracconaggio, con iniziative speciali. Come già nelle precedenti edizioni, nei padiglioni della Fiera – climatizzati e confortevoli –, l’area ristorazione offrirà un’ottima gastronomia e a prezzi invitanti. Dal mese di novembre, sul sito www.carpshow.it si potrà scaricare il biglietto di ingresso ridotto. Chi, invece, non vuole perdersi nemmeno una delle due giornate del “Carp Show” potrà abbonarsi a soli 14 euro, mentre alle coppie sarà riservata la formula "Lui&Lei", con ulteriori sconti. Ad attendere i visitatori che arriveranno a Ferrara in treno, un servizio di navetta gratuito da e per la stazione ferroviaria, mentre chi opterà per l’automobile (uscita consigliata, Ferrara Sud) troverà al Quartiere fieristico un parcheggio ampio e anch’esso gratuito. Ufficio Stampa Daniela Modonesi comunicazione@ferrarafiere.it Tel. 0532 900713 - 345 6537624 www.carpshow.it 5 NASH ITALIA E-ZINE


3 EVENTI PER INAUGURARE L’ ESTATE DEL CARPFISHING

Alcuni dei punti vendita più significativi per il carpfishing Italiano, organizzano durante la stagione degli incontri promozionali dove è possibile toccare con mano le numerose novità del momento Partendo dall’ultimo week end di Maggio, il primo incontro, sicuramente ben riuscito, si è tenuto a Badia Polesine presso il negozio Carpfishingonline di Luca Merighi. Una giornata dedicata all’amicizia e all'informazione dei prodotti di alcune delle maggiori aziende del settore. Noi di Nash eravamo presenti con le nuovissime minuterie e tutta la linea Black Ops. Nel bel negozio di Luca non poteva mancare una vasta esposizione di tutta la linea Nash, e ci teniamo a sottolineare il nutrito interesse nei confronti delle nuove minuterie e per la nuova linea di zaini Scope Black Ops.

L’11 e 12 Giugno ci siamo spostati a Casalmaggiore, al Carp Summer Festival, ospiti dell'amico Eugenio Morini, titolare di Hobby Pesca e Acquari. Una due giorni, dove nell’enorme spazio espositivo esterno, hanno partecipato le più importanti aziende del settore. Tra le novità più importanti di Nash le nostre nuove tende con lo Scope Black Ops RDS, sicuramente tra le tende più tecniche e curiose, la Double Top MK4 e lo Scope Blac Ops Brolly, da cornice i nuovi indicatori visivi Slap Head ed i nuovi occhiali! Il 18 Giugno l’ultima dimostrazione prima dell’estate fatta da Bricchi, dove erano presenti la maggior parte delle aziende del carpfishing e non solo. Una vasta esposizione di prodotti con angoli tecnici dimostrativi, è stata possibile grazie l’enorme negozio di Bricchi Rosolino: è stata veramente una gran bella festa. Per quanto ci riguarda hanno avuto un ottimo riscontro le boilies Nash, soprattutto la nuova linea dei gusti classici come Fragola, Banana e Tutti Frutti. Presa letteralmente d'assalto la linea di canne Dwarf per il loro rapporto qualità/prezzo, oltre alle varie buffetterie, da sempre cavallo di battaglia di Nash. NASH ITALIA E-ZINE 6


Nash News

*** 31KG DI REGINA !!! ***

Una cattura che si pone come una delle più grosse prede catturate in acqua pubblica in Italia, specialmente in lago libero. Matteo Marmocchi è riuscito a sfondare la tanto desiderata quota 30kg. La cattura è avvenuta a metà Luglio, dopo una pasturazione preventiva e mirata con le boilies Key Stabilised ed una nuova boilie che uscirà nel 2017, ma al momento non possiamo svelare nemmeno il nome, solamente che avrà la lettera C. Matteo racconta che un’ora prima aveva ritoccato il suo record personale di carpa a specchi arrivando a toccare quota 23kg. Matteo ci racconta che il combattimento è stato epico, sembrava che la carpa ragionasse e sapesse dove andare, per ben due volte si è infilata in mezzo a degli ostacoli ben specifici della zona, nessuna ripartenza, ma solamente il volere della carpa nell’andare in mezzo agli ostacoli, un gioco di intelligenza e di istinto, al limite dei nervi, dove Matteo ha saputo gestire bene la situazione. Senza la luce del giorno è difficile stimare un peso con la carpa nel guadino o quando la si vede affiorare, solamente alzando la rete del guadino, Matteo, ha capito che si

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trattava di un peso massimo. La fortuna ha voluto che c’era un ragazzo a pesca e quindi Matteo è stato aiutato anche nella fase di pesatura, foto e rilascio. La bilancia ha segnato due volte il numero 31kg!



Fishing Test

NASH double Finalmente tutte le informazioni, le caratteristiche, le misure e tanto altro della tenda più venduta in tutta Europa. La MK 4 non è la tenda, ma è l'evoluzione della tenda. In molti ci hanno chiesto quanto la tecnologia dei materiali incide su una tenda come questa. Noi rispondiamo tanto!

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Fishing Test

top mk4 La MK4 è la tenda più venduta nel mondo del carp fishing ed è stata ulteriormente migliorata, rispetto alla precedente MK3. Ma come è stato possibile farlo? Semplicemente aumentando la qualità del telo ed aggiungendo qualche rifinitura estetica che non guasta mai. Telo di ultima generazione in Aqua Sense Hydra 10, a detta di molti è il miglior telo in circolazione per tende, infatti si adatta alle condizioni climatiche allentandosi e restringendosi a seconda del clima. Solite misure della MK3 e solite caratteristiche di camera interna isolata con pavimento cucito e termo saldato alla capsula. La si può usare nelle giornate più afose d’estate, grazie alle innumerevoli aperture con zanzariera poste sia nella parte anteriore che in quella posteriore, arrivando al più gelido degli inverni utilizzando anche il terzo telo opzionale in grado di trattenere maggiormente la dispersione del calore.

Misure

Double Top Mk 4 One Man Dimensioni: 265cm (larghezza) x 195cm (profondità) x 150cm (altezza) Peso 14.9 kg Double Top Mk 4 Two Man Dimensioni: 278cm (larghezza) x 250cm (profondità) x 165cm (altezza) Peso 18.6 kg Double Top Mk 4 Giant Dimensioni: 278cm (larghezza) x 250cm (profondità) x 200cm (altezza) Peso 20.5 kg

Info Web

Specifiche tecniche

È possibile guardare il video del montaggio e smontaggio della tenda nel canale youtube del Team Nash Italia, semplicemente cercando nella barra di ricerca NASH DOUBLE TOP MK4

● Telaio progettato con ingegneria CAD. ● Quattro pali rigidi per sezione, aumentano la forza del telaio, migliorando la stabilità in caso di forti venti. ● Finestra posteriore e finestre laterali completamente a zanzariera per migliorare anche la ventilazione estiva, con copertura impermeabile provvista di chiusura a zip. ● Già completa appena montata, design a doppio telo con capsula interna in rete per prevenire le intrusioni di insetti, ratti o altri animali. ● Telo esterno di ultima generazione Aqua Sense Hydra 10 esclusivo e anti strappo che si adatta alle condizioni climatiche. ● Porta anteriore con pannello in PVC trasparente. ● Apertura della porta anteriore dal basso vero l’alto. ● Fornito di barre di tensionamento. ● Fornito di tappeto lavabile per proteggere la rete dell’ingresso della camera interna. ● Fornito di borsa di trasporto e picchetti resistenti in acciaio a T Nash. ● Optional: Terzo telo Third Skin per ogni versione, pavimento Groundhseet da mettere dentro la tenda.

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Fishing Test

Siren Slap Head Gli indicatori visivi di Nash sono tornati, migliori e in diverse combinazioni. I modelli si adattano sia per la pesca nei grandi laghi o nei fiumi con forte corrente oppure per una pesca più marginale nel più piccolo dei canali o cava.

Gli Slap Head hanno molti accessori per decine di combinazioni. Le testine sono disponibili in due colorazioni, bianco e nero, in Teflon pieno... praticamente indistruttibili! Filettatura interna in ottone per il collegamento dei braccetti rigidi o delle catenelle, così da garantire una durata contro l'usura anche dopo molti anni. Racchiuse all'interno della “testa” ci sono due perline magnetiche “auto tensionate” che garantiscono un perfetto rilascio del filo durante la ferrata e allo stesso tempo un' ottima tenuta della lenza durante la posa della canna. Disponibili nelle grammature 6, 10, 20 e 40 grammi, sia in bianco che in nero.

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Fishing Test LINX

Sono le catenelle in acciaio nero compatibili con la linea di testine Slap Head ed Optics, esteticamente accattivanti, resistenti e in due misure. Sia da 8cm che da 20cm

BRACCETTI DI SUPPORTO La linea Slap Head ne ha due, uno in plastica, universale Anchor Bracket ed uno a sgancio rapido magnetico Magnetic Anchor Bracket.

STRONG ARMS

Sono queste le vere innovazioni della linea Slap Head, braccetti completamente in acciaio, due senza “zavorra” ed uno con un “peso” scorrevole. I primi due in misure da 8 e 14cm, invece lo Strong Arm Loaded ha la possibilità di essere bilanciato a piacimento facendo scorrere la zavorra lungo l’asta in acciaio. E' la soluzione più adatta a diversi stili di pesca, e sono perfetti per chi vuole usare un segnalatore visivo in modo universale in base alle diverse occasioni che si presentano in pesca. Ogni Strong Arm ha nella parte che va avvitata al segnalatore o al filetto degli Anchor Bracket o Siren Snag Ears, un fermo, in grado di non far sbattere la testina contro il picchetto o il rod pod. Anche questa è una soluzione intelligente ideata da chi va a pesca! .

ISOTOPI

Questi accessori sono disponibili, (non sono vendibili in Italia), ma permettono di creare un effetto luminoso durante la notte e ci sono in diversi colori. Basta attaccarli alla testina per creare una luce perenne notturna ricaricabile con la luce del sole.

Ogni prodotto della linea Slap Head ha una sua custodia rigida, in grado di proteggere l’oggetto contenuto contro eventuali schiacciamenti o rotture!

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Fishing Test

Siren

SNAG EARS

Finalmente a grande richiesta, non soltanto da parte del mercato Italiano, ma anche da quello Europeo, i Siren Snag Ears, le comodissime asticelle in grado di preservare e, in molti casi, salvare le vostre canne da una fine ingloriosa. Lo Snag Ear, per la protezione della vostra canna, lo si può avvitare ed è compatibile con tutti i picchetti e buzz bar. Nel caso nostro questo accessorio è perfetto per i segnalatori S5 ed S5R, ma può essere compatibile con tutti gli altri modelli di segnalatori.

Caratteristiche

● Snag Ear in misura universale ● Finitura in gomma nera e soffice per proteggere la canna ● Antenne rimovibili singolarmente ● Filettatura in ottone compatibile con gli Slaphead o la linea Optics

“Un ottimo accessorio che permetterà una polivalenza in pesca senza pari...” Foto 1. gli Snag Ears sono facili da montare grazie alla placca provvista di filettature in ottone. Foto 2. una soluzione pratica, ma allo stesso tempo molto elegante. Foto 3. con gli Snag le vostre canne saranno molto più sicure. Foto 4. un accessorio ideale per degli ottimi Siren 5R 13 NASH ITALIA E-ZINE

Queste forti antenne metalliche impediscono la fuoriuscita delle canne quando si pesca lateralmente o con la frizione molto chiusa in ambienti ricchi di ostacoli. Le antenne sono rimovibili per soddisfare qualsiasi preferenza.

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Fishing Test

INSTANT ACTION Pineapple Crush Le “Pineapple Crush” sono ancora più efficaci! Caratterizzata da un mix aromatico di ananas e acido butirrico, è una boilie ricca di idrolizzati, caseinati e lieviti in grado di stimolare l'appetito delle carpe spingendole subito in pastura restando a lungo sui nostri spot.

Durante i mesi passati, sono state decine le foto dei carpisti che, utilizzando le Pineapple Crush, hanno fatto da promotori a questa boilie, ma la Pineapple Crush è una pallina che si fa pubblicità da sola, perché le carpe l'adorano! Il binomio di aromi che la compongono la rendono estremamente efficace in qualsiasi tipo di acqua , inoltre durante i lunghi test effettuati, ha dimostrato di essere un' esca molto funzionale in acque con PH molto differenti tra loro. I vari olii, gli aromi in glicole, gli additivi e i vari aminoacidi che la compongono, la rendono un'esca perfetta per le grandi carpe. Disponibili nelle misure 10, 15 e 20mm, in confezioni da 200g, 1kg, 2,5kg e 5kg. La gamma si compone anche di pop up, boilies dure da innesco "Hard's On", method, pellet da 2mm e da 6mm, dip ed un pratico booster spray. Dietro ad ogni confezione potete trovare le informazioni nutrizionali, il numero di lotto, la data di produzione e la data di scadenza, come da norme vigenti, sinonimo anche di qualità e trasparenza. Grazie alla loro “nuova” concezione le Pineapple Crush si stanno rivelando delle ottime boilies per affrontare tutte le tipologie di acque, soprattutto quelle più calde e pressate dell'estate!

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Fishing Test

HEAVY DUTY LEAD CLIPS “Se c'è una cosa che non deve mai mancare nel Box Logic di ogni carpista sono proprio una buona scorta di clip a sgancio rapido per essere sempre e in ogni momento in pesca nel modo più sicuro e possibilmente più invisibile...”

Le nuove Heavy Duty lead clip sono la soluzione ideale per una perfetta presentazione dei vostri terminali. Finalmente una versione per i carpisti strong, quelli che vogliono pescare con piombi grossi, lanciarli o per quelli che amano pescare in grandi laghi o fiumi in piena, stando certi di non rompere la clip o di non perdere inutilmente il piombo! Noi crediamo che sia la clip più resistente sul mercato. Se usata con le Heavy Duty Lead Clip Tail Rubber, i conetti rigidi, si ha una garanzia assoluta che questa clip faccia il lavoro per la quale è stata sviluppata. La clip ha l’alloggio per la girella ed un “stopper” in grado di bloccare all’interno della clip la girella. La Heavy Duty Lead Clip ha delle nervature che aiutano il grip del conetto Tail Rubber. Allo stesso modo anche il conetto al suo interno ha delle nervature. Quando queste combaciano tra loro, il grip è molto forte, e solamente in condizioni di blocco totale del piombo in acqua, questo viene perso.

La clip per piombo del carpista estremo,finalmente è stata prodotta! 15 NASH ITALIA E-ZINE

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Foto 1. il conetto in gomma ha internamente delle venature in grado di mantenere una tensione maggiore sulla clip. Foto 2. il corpo della clip è sezionato così da garantire una maggiore tenuta. Foto 3. la clip è rigata per una maggiore tenuta. Foto 4. nonostante la loro tenacia le sue dimensioni sono veramente ridotte. Foto 5. la clip è predisposta per il blocco totale della girella. Foto 6. ogni clip è provvista del blocco per la girella.



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KNX

Carp Rods I primi test effettuati parlano di 158 metri fatti da un nostro consulente Austriaco con mono filo dello 0,30 e un piombo da 3,5 once. Lanci effettuati da pescatori che effettuano normalissime sessioni di pesca e non dai “veri” specialisti delle lunghe distanze. Anellatura esclusiva Flexor per una canna dalle ottime prestazioni! Anche l'apicale è anti groviglio!

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La nuova linea KNX comprende anche uno degli accessori più importanti, il guadino. Questa nuova linea si caratterizza per l'ottimo compromesso qualtà/prezzo.


Fishing Test Le prestazioni della KNX sono quelle di una canna di fascia alta! Rapidità nell'esecuzione del lancio, una corretta progressione anche in fase di recupero, spesso la pesca a grande distanza o i fitti banchi di alghe, possono condizionare un corretto recupero. La qualità del grezzo e dei materiali utilizzati, che vanno ben oltre il loro prezzo. Le KNX sono canne che vanno otre quelle che sono le aspettative di chi ama lo stile completamente in nero opaco! I particolari e le rifiniture della canna sono realizzate in nero lucido, questa è stata solo una scelta dell'azienda per risaltarne l’estetica. Gli anelli della canna sono anti groviglio e la gamma viene prodotta in 4 libraggi diversi:2,75-3,0-3,5 e 4,5 (Spod Marker). La KNX è prodotto solo nella misura 12”.

CARATTERISTICHE DELLA CANNA ● Carbonio ad alta reattività per ottime prestazioni di lancio ● Placca porta mulinello ergonomica con gomma soffice, esteticamente abbellita con anelli anodizzati. ● Manico in Full EVA Duplon ● Presa in Shrink abbreviata sulla KNX Spod/Marker ● L’esclusiva anellatura Flexor in grado di ridurre la distorsione del blank aumentando la potenza di trasmissione della canna sotto sfrorzo. ● Anellatura anti groviglio. ● Nelle versioni da 3 – 3,5 e Spod/Marker 4,5lb l'anello più grande è da 50mm ● Decalcomanie in nero lucido con grezzo in nero opaco ● Line clip ● Slot per isotopo e logo forgiato a laser nel tappo ● Allineamento a spigot

KNX Landing Net ● In abbinamento alla canna il guadino in stile KNX ● Finitura in nero opaco per un perfetto abbinamento con le canne KNX. ● Il manico del guadino è sottile, leggero, ma allo stesso tempo ultra resistente. ● Una delle caratteristiche principali del nuovo guadino è la sua testa. ● La sua forma rende tutto molto più facilitato, anche al primo utilizzo, garantendo sempre un rapido montaggio in fase di preparazione e una ottima facilità di smontaggio appena guadinato il pesce. ● La rete del guadino è a maglia di alta qualità da 42’’ ● Slot per isotopo e logo forgiato a laser nel tappo ● Due grip per impugnatura in Shrink ● Blocco per aste della rete in soffice gomma disegnata a CAD per un facile montaggio e smontaggio ● Doppio slot per isotopi nel blocco ● Decalcomanie in nero lucido e grezzo in nero opaco

Grazie alla sua forma e al nuovo sistema di bloccaggio delle aste facilitato, la testa del guadino garantisce un rapido montaggio della rete e un facile smontaggio dopo la guadinatura. NASH ITALIA E-ZINE 18


Tecnica

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La VERITA’

sull’ ELASTICITA’

Affrontiamo un argomento di grande interesse, e lo facciamo con l'esperienza del grande Kevin Nash. Si tratta di uno dei terminali più rivoluzionari di sempre, una delle migliori soluzioni per le carpe più diffidenti. Testo di Kevin Nash (traduzione di Rachele Pasquali)

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L'elasticità è la sua forza, le carpe non possono competere con il Triggalink, uno dei terminali più innovativi che si adatta perfettamente a qualsiasi situazione. Si presenta come un trecciato con all’interno fibre in PVA, il Triggalink può essere annodato e montato con facilità, ma una volta immerso in acqua, le fibre in PVA rendono il rig elastico con le giuste proprietà. Splendidamente, il Triggalink una volta asciutto ritorna nel suo stato normale. Si adatta all'acqua diventando elastico, mentre quando torna asciutto prende l'aspetto di qualsiasi materiale trecciato. E' un prodotto nato per affrontare le carpe più difficili. Il Triggalink è assolutamente unico: “L'idea è nata dalla convinzione di Kevin che si fonda nella seguente meccanica: se si porta elasticità in una montatura, è difficile per il pesce sbarazzarsi dell'amo. Le carpe più difficili da catturare hanno a loro disposizione diversi modi per sbarazzarsi del rig, uno dei più comuni è quello di provare a spostare il piombo verso il fondale. Quando provano a farlo con il Triggalink, questo non accade, dato che si manifesta un effetto “Bungee jumping”.

Una brillante luce blu squarcia le ombre della notte...il momento è arrivato, l'infallibile sensibilità del Siren R3 ci avverte che a breve inizierà il combattimento!

Kevin ha trovato altre soluzioni per creare fili elastici: “Ho provato con aste elastiche nel filo, ma era difficile replicare una lunghezza specifica, e la lunghezza del filo è davvero fondamentale per me, voglio legare 8.5 pollici. Il punto più forte dell'invenzione si ha quando legate un Triggalink perché non è elastico, e questo rende la montatura più facile ed accurata. In poche parole, diventa elastico solo quando volete che lo sia, in acqua dopo la fase di lancio.” La prima volta che Kevin ha usato il Triggalink nel Copse Lake è stato per filmare il suo DVD “In Pursuit”, il primo DVD in cui compaiono le prime due catture record della carpa britannica da 50 libbre. “Riesco ancora a vedere quella carpa agitarsi prima di prendere fuori la canna”, dice Kevin. Il risultato è stata una Regina da 50 libbre!” “Ho usato il Triggalink anche lo scorso anno nel Church Lake per filmare il DVD “The Guv'nor”. Aggiungete le Key insieme al Triggalink ed il resto è storia.” 21 NASH ITALIA E-ZINE


Kevin Nash: “Uno dei più grandi vantaggi del Triggalink è che la gente non deve imparare come usarlo, quindi è perfetto in qualsiasi situazione. Ricordate il mio motto – pescate con calma e catturerete sempre con calma.....” TIPI DI CARPE CHE SI CATTURANO Kevin afferma che quando usate il Triggalink noterete sicuramente differenze rispetto agli altri rig che siete abituati ad usare. “Ho notato spesso che la prima volta che si usano i Triggalink in acque difficili, si iniziano a sentire beeps senza che si muova l'indicatore, ma alla fine una carpa che abbocca c'è sempre. Per curiosità ho osservato numerose catture e dopo molti beep intermittenti mi sono reso conto che la carpa ha trovato un punto in cui lottare d'istinto, capisce che è in pericolo e non può andarsene. Alla fine catturerete una carpa che ha avuto paura di ciò che stava succedendo, dato che non era in grado di trattare con il rig.”

Delle ottime e micidiali Key Cultured sono quanto di meglio per un perfetto e infallibile terminale costruito con l'esclusivo Triggalink.

IL PRIMO STUDIO SULL’ELASTICITA’ Appena arrivammo nel lago francese, ovvero nel Lac de Chateau Cavagnac, Kevin scoprì un gruppo di pescatori che ebbero una brutta esperienza. “Erano demoralizzati”, ricorda. “perdettero 52 carpe. L’allora gestore del lago provò a motivarli trascorrendo del tempo a mostrare loro qualche rig, tra cui il Triggalink. Quella notte usarono il Triggalink e riuscirono a catturare 12 carpe perdendone solo una, ma la differenza è stata istantanea. La seconda grande lezione è stata che usare il Triggalink fa sì che l’amo rimanga fisso, soprattutto quando le carpe si nascondono tra le ninfee e l'erba del lago. E' davvero difficile per le carpe sbarazzarsi dell'amo, a causa dell'effetto bungee jumping del Triggalink”. IL SECONDO STUDIO SULL‘ELASTICITA’ Un altro ricordo conservato nella memoria di Kevin è il caso di un amico di pesca che stava sfidando un difficile Syndacate inglese, che gli telefonò per chiedergli qualche consiglio. Il Triggalink, ricorda Kevin: NASH ITALIA E-ZINE 22


COME COSTRUIRE IL

1. Kevin preferisce la presentazione del Triggalink come Combi-rig. Avrete bisogno di un Triggalink, di un Armourbraid, di un Cling-On Putty, del Blow Out Tube, degli Hook Kickers e dei Fang Twisters.

2. Tagliate sei pollici (15 cm) di lunghezza dell'Armourbraid e formate un cappio.

3. Una Cultured Hookbait del 20mm è perfetta per un amo del Twister misura 6 .Tirate via la pelle della Cultured per mostrare l'esca interna come mostrato in foto.

4. Forate l'esca interna prima di montare la vostra Cultured Hookbait sull'Armourbraid. Avvolgete lo stop-boilie con il pezzo del rivestimento della Cultured che avete rimosso prima.

5. Infilate una sezione del Blow Out Tube sotto all'Armourbraid. Sono disponibili due diametri in grado di adattarsi a diverse misure d'amo.

6. Prendete l'amo Twister e spingetelo delicatamente attraverso il Blow Out Tube, il punto che è stato inserito in direzione dell'innesco.

7. Posizionate così l'estremità dell'Hair in cima alla punta. Passate l'Armourbraid attraverso l'occhiello e fate un nodo “Knotless” (nodo senza nodo) di cinque giri per fissare l'amo.

8. Spuntate l'Hook Kicker tagliando la parte appena sopra alla prima delle “costine” più vicine all'estremità più ampia.

9. Infilate il Kicker già spuntato sotto all'Armourlink e spingetelo sopra all'occhiello del Twister.

“Mi dimenticai di ogni cosa al riguardo e cinque mesi dopo mi telefonò ancora per dirmi che sfidò il record di quel lago. Sentì un beep, di quelli che ti fanno drizzare le orecchie, ma però lo ignorò perché nel lago c’era attività di notte e niente di giorno. Ad un certo punto non seppe più che cosa fare e così gli venne in mente di usare il Triggalink. Dopo poco sentì un altro beep, poi un altro, poi altre segnalazioni inspiegabili – ed alla fine catturò una carpa. “Per farla breve, usando il Triggalink, i due terzi delle carpe che catturò, le prese durante il giorno in un lago “dove non si cattura” in quella fascia della giornata.” 23 NASH ITALIA E-ZINE


KEVIN’S TRIGGALINK COMBI-RIG

10. Tagliate il Triggalink fino ad ottenere una lunghezza di 12 pollici (30 cm). Il vostro obiettivo sarà quello di avere un rig finito di 8 pollici (20 cm) del Triggalink ed un Armourbraid da 1.5 pollici (4 cm)

11. Kevin usa di solito un nodo “Albright” per unire il Triggalink all'Armourbraid perché è in grado di creare una connessione netta e stretta.

12. Tirate il nodo delicatamente, spuntate le parti finale e fissatelo con una striscia di colla per rig.

13. Se non siete pratici ad annodare i materiali insieme, potrete usare un anello per rig da 2.5 mm e legare il Triggalink da una parte e l'Armourlink dall'altra con un nodo Grinner o Palomar.

14. Una striscia di Cling-On Putty intorno al nodo oppure intorno all'anello del rig può aiutarvi a fissare il filo in modo sicuro, migliorando le caratteristiche di rotazione dell'amo.

16. Prima di lanciare, potete anche aggiungere del fango o dell'argilla lungo alle fibre del vostro Triggalink per aiutarlo a mimetizzarsi in modo ancora più efficace.

BUNGEE BOOM “Uso il Triggalink nella parte inferiore del Leader Cling-On con piombi pesanti per ottenere l'effetto Bungee Jumping proprio del Triggalink, in grado di sfruttare il moto di un piombo che rimbalza intorno al Leader quando si sta pescando. Sdoppio otto pollici del Triggalink e lo lego con un nodo con il braccio che ruota sopra la spalla e lo unisco al Leader ed al piombo. Finché il Triggalink è asciutto non avviene l'effetto Bungee Jumping, naturalmente. A contatto con l'acqua avrete la sorpresa!” BEEP PERFETTI !!! Non posso credere che questo materiale sia stato usato così poco. Ne sentii parlare prima che diventasse famoso, e non vedevo l'ora di averlo tra le mani, avevo bisogno di un prodotto davvero formidabile durante le mie sessioni di pesca a Swindon. Per farla breve, la prima volta riuscii a catturare tre carpe, due delle quali pesavano 30 libbre. Molte persone non riuscivano a catturare niente per l'intera sessione! Ero davvero stupefatto. JED KENT IL GRANDE CUTTLE MILL L'ho usato solamente negli ultimi due mesi, ma si tratta davvero di qualcosa di interessante. La prima volta che l'ho usato, sono riuscito a catturare un piccolo pesce, usando il Cuttle Mill, poi riuscii a catturare due carpe, una da 30 e l'altra da 27. Sono state catture davvero difficili, e senza dubbio l'elasticità del materiale mi ha aiutato davvero molto. Penso che tutti i pesci abbiano l'abitudine di scuotere la testa, ma penso altrettanto che il Triggalink sia un prodotto vincente per catturare le carpe, con più facilità! JOE HUBBLE NASH ITALIA E-ZINE 24


Racconti

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LIFE AT NASH

Una delle cose che mi ha colpito maggiormente, quando ho iniziato a lavorare per Nash, è stata l’attaccamento all’azienda, quel senso del dovere verso chi compra un oggetto: farlo nel migliore dei modi, proporre diversi prodotti per ogni tasca, risolvere i problemi nel minor tempo possibile. Testo e foto di Matteo Marmocchi

E’ passato tanto tempo e tanta acqua sotto i ponti, molto probabilmente Matteo è uno dei pochi in Italia con alle spalle una collaborazione/lavoro con un azienda inglese di carpfishing che dura da così tanti anni....

Ci fu poi un fatto che mi fece pensare molto sulla differenza di mentalità tra un popolo ed un altro, ovviamente tutti hanno difetti e pregi, però, mi ricordo, quando lanciammo la prima pubblicità degli R3, e questi stavano tardando mese dopo mese, che Kevin mandò una e-mail ad ogni responsabile nazionale dicendo che la colpa era soltanto la sua a causa di una modifica dell’ultimo minuto e, se soltanto uno avesse trovato il suo modo errato, si sarebbe dimesso dalla carica di “Capo della Nash”. Ci pensate se il fondatore di questa azienda, nonché la mente, considerato uno dei padri fondatori del carp fishing, si ritirasse dalla scena per aver capito di aver commesso uno sbaglio, seppur futile? In Italia non ho mai sentito di una situazione del genere. Un attaccamento al senso del dovere, al lavoro per gli altri, cercando di farlo nel miglior modo possibile. Ovviamente tutti noi incoraggiammo Kevin e lui rimase al suo posto.

L’INIZIO Iniziai la mia avventura in Nash nell’ottobre del 2004, sono passati tantissimi anni e molto probabilmente sono l’italiano che ha più anni alle spalle come collaborazione/lavoro con un’azienda inglese di carp fishing, un primato che sinceramente non mi interessa, perché è un lavoro a tutti gli effetti, anche se all’inizio era una semplice collaborazione di scambio di pubblicità/prodotti, come avviene nella stragrande maggioranza dei rapporti tra promoter ed azienda. Poi con il passare del tempo Kevin mi diede la possibilità di lavorare per la Kevin Nash Group, un sogno per molti e lo era anche per me! Lo dico a tutti che sono stato fortunato, da un semplice lago ed una semplice, ma forte passione, poterne creare un lavoro, NASH ITALIA E-ZINE 26


era per me una cosa incredibile. Ovviamente all'inizio non è stato semplice, ma sono questioni che poco hanno a vedere con questo articolo, ed è per questo devo sempre essere gentile, umile e cercare di rispondere ad ogni quesito e problematica, che mi viene posta da un cliente o un carpista. IL LAVORO NASH Come viene svolto il lavoro all’interno della Nash? Quali sono le tappe per sviluppare un prodotto e portarlo in riva a disposizione dei carpisti di tutto il mondo? Come avviene la fase di ordinazione di un negozio e quanto tempo impiega per essere negli scaffali? Vediamo cosa c’è dietro a questa bellissima azienda anglosassone, che di azienda ha solo il nome “economico” da commercialisti…quando in realtà è una famiglia, dove si discute, a volte anche duramente, ci si fanno i complimenti, ci si incoraggia, si affrontano le problematiche e le vittorie, ci si da una mano anche per questioni non inerenti alla pesca, ma puramente legate alla vita privata. Per me è un incubo fare i regali di Natale – lol !

SVILUPPO DI UN PRODOTTO L’inizio di un prodotto, parte dalla mente di qualcuno, posso essere io, può essere un ragazzo del team Italia e può essere Kevin Nash, può essere un qualsiasi ragazzo che lavora in Nash, quello che conta è l'idea! Ogni settimana sono obbligato a fare una relazione sui prodotti attuali e su varianti che posso avere per alcuni prodotti, i ragazzi del team hanno in questo un ruolo molto importante, il loro riserbo è fondamentale. Partendo dall’idea, che molto spesso viene affiancata da un prodotto già esistente all’interno della Nash, partono le discussioni, a volte ci si riunisce attorno ad un tavolo, spesso ne discutiamo per e-mail, uno per ogni nazione e si esprime la propria opinione, a volte vengono accolte, altre volte vengono accantonate. Si fa produrre il prototipo, sul quale vengono fatte modifiche nel corso dei mesi, tale prototipo viene mandato in giro ad alcuni consulenti, persone preparate e affidabili. Può succedere che per arrivare ad una conclusione di uno sviluppo, ci vogliano anche 2 o 3 anni, può capitare che un prodotto venga lasciato perdere e ripreso dopo qualche anno. Spesso i prodotti vengono disegnati al computer, discussi da chi di dovere, cercando di limarne i difetti e risaltarne le qualità, i computer offrono un notevole aiuto nello sviluppo di un prodotto, senza un disegno al computer non inizia nulla! Finita la fase di “prova”, Kevin e chi ha il porta27 NASH ITALIA E-ZINE

fogli all’interno della Nash, hanno l’ultima parola sul “si fa o non si fa”, dopo di che si inizia la trattativa con il produttore per il prezzo dello stesso, e le date di scadenza per l’invio ai nostri magazzini. Capita che i prodotti tardino a causa della specifica richiesta di visualizzare e controllare i prodotti prima dell'immissione sul mercato per mantenere una qualità costante ed elevata. Una grande azienda ha bisogno anche di ottimi e fidati collaboratori, come ad esempio Alan e Gary Bayes, due punti di riferimento che da anni lavorano in Nash con grande passione. Non tutti possono dire la stessa cosa.


SVILUPPO DELLE ESCHE Differente è la fase di sviluppo delle esche, queste nascono dall’idea di Gary Bayes e dalla sua passione a mescolare farine ed additivi, lo fa da oltre 30 anni e sono sicuro sia una delle persone più esperte nella costruzione di esche al mondo. Pensate che per alcune boilies sono stati necessari 6 anni di test! Mi ricordo quando fondammo la nuova “concezione di esca” Nashbait qualche anno fa. Le boilies Nash erano pressoché create con farine micronizzate e questo era un aspetto che gli inglesi tenevano molto in considerazione per via del più facile passaggio ed assimilazione degli ingredienti da parte del ciprinide, nonché la digeribilità. Però le vendite non erano come le aspettative, in molte parti d’Europa i carpisti volevano vedere cosa c’era dentro la boilie, non solo scritto dietro la confezione, nonostante gli ingredienti fossero di primissima qualità. Mi ricordo che ad un “famoso” tavolo di lavoro ad alzata di mano, decidemmo che era il momento di rendere le boilie più ad alta granulometria, per un semplice fatto commerciale. Da lì in poi nacquero anche altri tipi di boilie, come le 4G Squid che stanno riscuotendo un successo enorme, le Citruz e le Key Stabilised, che queste ultime le vidi nel 2010 in ufficio da Gary, poi uscite ad inizio 2016. Gli chiesi cos’erano quelle boilies verdi e lui semplicemente mi

rispose: “The secret key”… Ogni anno succede che Gary manda ai ragazzi del Team Italia una campionatura in dosi massicce di boilie da provare in differenti ambienti, questo per avere anche un loro feedback, ovviamente anche qui deve esserci il massimo riserbo da parte di tutti.

I MAGAZZINI I magazzini di Nash ora sono degni di esser chiamati magazzini, prima erano dei garage, dove venivano stoccati i materiali. Ma negli ultimi anni, dopo l’enorme investimento di Kevin alla produzione di prodotti, gli spazi della “vecchia” Nash, erano ormai troppo piccoli, la scomodità di avere due punti di raccolta prodotti era diventata troppo “stretta”per i dipendenti e per i corrieri. Allora si decise di Il successo ottenuto in questi anni ha comportato anche una serie di investimenti molto importanti per l'azienda, come ad esempio una nuova sede più grande per una migliore operatività.


acquistare un nuova sede, molto più grande e finalmente con lo spazio a sufficienza da contenere tutto il materiale, (sottolineo che nonostante l’enorme magazzino a volte rimaniamo senza alcuni prodotti), i negozi li ordinano in grandi quantità e capita che se il negozio li finisce, c’è da aspettare perfino 3-4 mesi. DALLO SVILUPPO ALLO SCAFFALE Ma come avviene la fase di ordinazione di un prodotto da parte di un negozio? Ovviamente ci sono negozi grandi, medi e piccoli, dove i grandi tendono ad avere un loro magazzino ed un’ampia esposizione del prodotto, ed altri tendono ad ordinare solo su ordinazione, tenendo esposti i prodotti di maggior consumo come minuterie, esche e qualche buffetteria. I negozi sanno che i nostri magazzini sono ben forniti e quindi possono ordinarli e riceverli dopo pochi giorni. Il tempo di spedizione varia da 4 a 5 giorni lavorativi. Il mio lavoro, oltre a gestire il marketing, pezzi di ricambio, fiere, traduzioni, è anche il gestire le vendite ed il contatto con i negozi. Ogni anno giro almeno 2 volte ogni negozio italiano, salvo contrattempi e tendo a fare dimostrazioni all’interno di essi almeno una volta ogni mese e mezzo. Girare l’Italia le prime volte è anche gratificante, dopo qualche anno si conoscono i soliti posti, si imparano le strade a memoria, si crea amicizia con l’hotel di riferimento. La cosa un po’ triste del girare i negozi, è la sera in hotel quando si cena, soprattutto se non prende internet nel cellulare, ma c’è di peggio! Mi piace visitare i negozi e mi piace sentire il profumo che c’è all’interno di essi.

Ma la vita in Nash non si limita soltanto alla vendita di materiali o alla promozione nelle fiere, rappresentare Nash significa anche impegnarsi per promuovere la pesca su campo, tra i giovani, negli enduro, nelle dimostrazioni organizzate dai negozi. Noi di Nash divulghiamo la pesca, le polemiche le lasciamo agli altri!

CUSTOMER CARE L’assistenza è un altro punto dove la Nash vuole far la differenza, non solo con i propri prodotti! Siamo stati premiati negli ultimi anni come la miglior assistenza nel settore pesca e ne siamo orgogliosi. Io stesso nel mio ufficio ho pezzi di ricambio più delicati, come i cimini delle canne, segnalatori, i quali godono della garanzia del cambio immediato del prodotto. Ho anche una serie di pali di tende ed accessori di consumo come i coperchi delle Box Logic, manopole di brande ed elastici per tende…questo per dare un servizio più veloce possibile. Spesso spedisco direttamente a casa del cliente, facendo contento sia il negozio che il carpista. Spesso riusciamo ad essere celeri, ma a volte capita che mancando determinati prodotti, oppure se si rompe un oggetto raro, i pezzi di ricambio tardino, ma è una cosa normale e per fortuna capita pochissime volte! L’INGLESE E’ FONDAMENTALE Le comunicazioni con i miei colleghi sono quotidiane, dagli ordini, ai pezzi di ricambio, il tutto rigorosamente in inglese! E pensare che all’università ho bocciato per 12 volte l’esame di inglese ed ora sono qualche anno che lavoro con una ditta anglosassone, il destino a volte è più forte delle circostanze! Ovviamente ora me la “cavicchio” con la lingua, altrimenti 8 ore di riunione alla “tavola quadrata”, sarebbero impensabili! Per non parlare delle traduzioni dei DVD, dei cataloghi e la gestione dei siti internet, spesso devo chiedere aiuto perché la mole di lavoro è impressionante e come sempre si accavalla tutto all’ultimo minuto! Eccomi alla fine di questo articolo dove ho descritto brevemente quello che è la vita in Nash vedendola dalla mia posizione. Lavorare per una ditta di carpfishing è bello, ma poi diventa un lavoro a tutti gli effetti, lavorare poi con un’azienda straniera inglese, ha il suo fascino perché ti permette di vedere determinate situazioni italiane con un altro occhio, molto più critico, e in più si possono imparare tantissime cose e capire cosa c’è che non va in una nazione al discapito di un’altra. Vi saluto! 29 NASH ITALIA E-ZINE



Tecnica

SOLUZION

di STAGION

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NII

NE

Siamo nel periodo della ripresa, dopo un inverno anomalo le condizioni per la pesca sembrano ideali... è il momento di affrontare la pesca con una strategia d'attacco! Testo e foto di Graziano Giambastiani L'inizio della primavera e l'approssimarsi dell'autunno sono considerati da sempre i periodi migliori per arricchire il proprio archivio fotografico con qualche bella cattura. Basta affrontare le acque con il giusto approccio, ma soprattutto utilizzando le esche giuste. I motivi sono molteplici, certamente l'attenuarsi delle temperature invernali e le notti meno gelide, contribuiscono a far tornare i pesci alla loro normale attività alimentare. Questo fenomeno lo si riscontra maggiormente nelle acque “libere” e un po' meno in quelle “private” per il semplice motivo che le seconde sono soggette ad una maggiore pressione di pesca anche nel periodo invernale. Affrontando i così detti Ticket Lake, l'uso delle esche dovrà essere in linea a quello che viene solitamente utilizzato dalla maggior parte dei pescatori: piccoli inneschi sia bilanciati che tradizionali, pellets, dumbells, mais Fake, a causa della forte pressione che porta i pesci ad una diffidenza quasi estrema. Al contrario invece per le acque libere, dove la pesca subisce dei lunghi stop di tempo dovuti al freddo e alla cattiva stagione. Le esche naturali possono essere la giusta alternativa, perché i pesci in questi ambienti sono abituati a cibarsi in modo naturale di ciò che trovano nel fondale o nella vegetazione sommersa. Affrontando le grandi acque libere, i piccoli ambienti naturali, le acque dei canali o le zone più calme di qualche fiume di pianura, l'uso di esche naturali, come ad esempio mais e tiger nut, possono essere la scelta giusta. Anche se molti considerano queste esche adatte solo al periodo estivo, a inizio stagione, e con l'acqua ancora abbastanza fredda, possono essere una delle soluzioni migliori per affrontare con successo una battuta di pesca incerta. Le granaglie, ad esempio il mais, se cotto bene e magari anche un po' aromatizzato, è sicuramente un'esca ben digeribile, poco proteica, ben assimilabile e molto attrattiva. Considerando che in piena estate l'uso delle granaglie è sconsigliabile in molti ambienti a causa dei numerosi pesci di disturbo, a inizio stagione molti di questi “disturbatori” se ne stanno abbastanza tranquilli senza intromettersi troppo nei nostri affari.

Con il risveglio delle acque, quindi con il riscaldamento dei vari strati del termoclino, dobbiamo fare i conti con i pesci che tendono soltanto a compromettere la nostra azione di pesca. Le tiger nut sono una buona soluzione al problema! NASH ITALIA E-ZINE 32


Visto allora che stiamo affrontando un argomento legato strettamente all'uso delle granaglie, vorrei soffermarmi sulla linea delle Particles di Nash, un prodotto pre-confezionato e pronto all'uso. Si tratta di una linea di ottima qualità composta da alcune miscele molto interessanti dal punto di vista attrattivo. Tutta la linea delle Particle è cotta alla perfezione ed è aromatizzata con sostanze naturali ed estratti del miele. Le granaglie vengono selezionate, cotte e confezionate da personale che sa bene come deve essere preparato correttamente questo tipo di prodotto. Nash Bait utilizza solo materie prime certificate e garantite singolarmente, sia per qualità che per la consistenza. Altro fattore da non sottovalutare è la freschezza di ogni singola confezione, il prodotto confezionato è trattato per garantire una perfetta bontà naturale, un'aspetto importante per le carpe che apprezzeranno la differenza. Le Tiger Nut di Nash sono preparate con la massima cura da personale esperto e sono aromatizzate con il Talin una sostanza zuccherina particolarmente gradita dalle carpe e dagli amur.

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La linea delle Particle di Nash si basa principalmente sulla qualitĂ e sulla perfetta preparazione delle materie prime. Dalla canapa alle tiger Nut, dal misto di granaglie allo “spappolatoâ€? di Tiger, tutto viene preparato secondo gli standard industriali per garantire l'ottima freschezza del prodotto. Nelle foto sotto: Foto 1. Mixed Candy Tigers, Foto 2. Salted Mega Mix, Foto 3. Slicker Hemp, Foto 4. Salted Mini Mix, Foto 5. Tiger Nut Slush, Foto 6. Sliker Spiced Hemp.

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ACQUE E CONDIZIONI DIVERSE

Parlando dei Ticket Lake, dobbiamo tenere in considerazione la pressione di pesca che questi ambienti sopportano per tutto l'anno. In questi ambienti, per certi aspetti facilitati dal punto di vista logistico, la pesca risulta molto selettiva e non sempre facile da interpretare. Per riuscire ad ingannare la proverbiale sospettosità dei pesci che vivono in queste acque, si devono escogitare spesso soluzioni “estreme” impiegando esche e metodi di pasturazione mirati e molto attrattivi. La nuova linea “Cultured” da innesco offre un'ottima soluzione, non soltanto dal punto di vista della presentazione, ma anche per quanto riguarda l'attrazione. Queste esche, ricoperte dall'impasto “cultured” si sciolgono lentamente, creando un buon punto attrattivo in grado di fare la differenza anche in condizioni di forte pressione di pesca. L'impasto delle nuove Cultured ha la caratteristica di essere più acido rispetto ad una pallina basica, una caratteristica da non sottovalutare quando si affrontano acque con PH basico. Le Cultured in realtà non si sciolgono completamente: il nucleo interno molto duro eviterà che la pallina cada vittima di gamberi o pesci gatto. Sono esche dal potere attrattivo quasi immediato, ed è necessario controllare più volte la condizione dell'esca durante la giornata. Questo però è un consiglio e non una regola, una Cultured può rimanere in acqua per circa 48 ore senza problemi di sfogliamento o crepature, sarete voi a decidere il tipo di tattica da utilizzare. Per questo 2016 la Nash ha realizzato due nuove linee Cultured basandosi sulle già blasonate 4G Squid e TG Active. Della stessa linea Cultured sono stati realizzati gli Stick Mix con un ottimo potere attrattivo. Nel caso affrontiate un'acqua caratterizzata da un PH più acido allora potrete optare per le ottime Key Cultured, un'esca realizzata con attrattori naturali, estratti, aminoacidi e farina di pesce. Nel caso delle Key Cultured il nucleo interno è molto compatto ed è costituito prevalentemente da sostanze e farine di pesce. A questo punto non rimane altro che sperare in un buon fine settimana e sperimentare l'efficacia di queste nuove soluzioni in base alle condizioni e alle acque che deciderete di affrontare. A presto e in bocca al lupo! Nella foto la dimostrazione di come una boilie da 20mm, ben stagionata, può ridursi sotto l'azione devastante dei piccoli pesci, mentre la Tiger rimane intatta. 35 NASH ITALIA E-ZINE


Quando si parla di mais ci sono spesso opinioni discordanti sulla sua preparazione. Ricordate sempre che la cellulosa che ricopre i chicchi del mais non è digeribile per la carpa quindi è necessario, oltre ad una corretta fermentazione di alcuni giorni, cuocere bene i chicchi in modo che risultino spaccati e facili da digerire.

Soprattutto ad inizio stagione le granaglie possono essere particolarmente redditizie, essendo facilmente digeribili e fortemente attrattive.


I Siren R3 con la loro esclusiva sensibilitĂ , vi avvertiranno solo in caso di effettiva abboccata, grazie al loro sensore che memorizza i falsi movimenti.

La linea Cultured ha segnato una data importante il giorno della sua uscita sul mercato Europeo. La linea Cultured rappresenta un punto fondamentale per i veri specialisti del carpfishing, le numerose catture da record in molte delle acque piĂš difficili sono la testimonianza della loro eccezionale attrattivitĂ ! 37 NASH ITALIA E-ZINE


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Tecnica

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Caldo e afa non spengono di certo la nostra voglia di pescare. Anche se le alte temperature, il sole cocente e gli improponibili tassi di umiditĂ di questa estate, non rientrano tra i nostri “parametri vitaliâ€? preferiti, cerchiamo di trovare sempre qualche soluzione, che possa permettere il pieno godimento di tutto quello che ruota intorno ad una sessione di pesca. Testo e foto di Stefano Antonucci e David Bracaglia

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L’estate per quanto ci riguarda, non rientra tra quelle stagioni che possiamo definire “Top” per la pesca alla carpa, ma una scelta oculata e ben ragionata, può rivelarsi la carta vincente per avere la meglio verso la naturale apatia dei ciprinidi, tipica di questi mesi nella maggior parte delle acque a nostra disposizione. Tale scelta sarà ben ragionata valutando, inoltre, esclusivamente quei bacini che permettano una permanenza decente sulle proprie sponde. Sintetizzando il tutto, una sessione di pesca estiva “tipo” dovremo cercare di organizzarla valutando alcuni parametri: il meteo e le relative temperature del periodo prescelto; la conformazione e la locazione del bacino; il comportamento della fauna ittica locale a seguito di esperienze precedenti; presenza più o meno marcata di “agenti di disturbo” quali bagnanti, praticanti di altri sport o tecniche di pesca. Le condizioni meteorologiche, e soprattutto le temperature e i tassi di umidità saranno le priorità da monitorare, non solo per constatare la bontà o meno delle stesse, ma in primis per la scelta del luogo teatro della nostra battuta di pesca. Rilevando temperature afose con tassi di umidità al di sopra della media, la nostra ricerca si concentrerà verso bacini dislocati su rilievi montuosi e ad un altitudine rilevante rispetto al livello del mare. Ne sono classico esempio, le varie dighe di sbarramento presenti un po’ dappertutto lungo la dorsale appenninica. Questa tipologia di acque, ci garantirà temperature sicuramente più basse, tanto che spesso, anche in pieno Agosto, con il tramontare del sole, si sentirà la necessità di indossare qualche capo di abbigliamento non proprio estivo. Per ciò che riguarda la pesca questo comporterà che la temperatura dell’elemento liquido sarà sicuramente più idonea per le carpe oltre ad avere un tasso di ossigeno maggiore disciolto nell’acqua. Rimanendo in tema meteo, non sono da sottovalutare i classici “sgrulloni estivi”, i quali cooperano nel mantenimento di temperature più miti dell’acqua, incrementando ulteriormente il tasso di ossigeno disciolto, grazie all’azione dei venti che, rimescolando gli strati termici, doneranno quel sospiro di sollievo che non guasta affatto. In questi casi anche il lago vulcanico, di norma localizzato su altitudini relativamente basse, potrà risvegliarsi dall’apatica morsa del caldo, specialmente se, come detto prima, il vento che di solito accompagna i temporali estivi si farà sentire a dovere. Comunque sia, l’ago della bilancia, per quanto ci riguarda, penderà sempre a favore delle dighe appenniniche perché, a seguito della particolare locazione, mantengono più costanti quei parametri che si traducono poi in una buona attività del pesce. Inoltre, vi possiamo assicurare che l’attesa non è niente male in questi luoghi, immersi tra boschi ombreggianti, ci si rilassa alla grande, e dormire indossando una felpa, quando magari la notte prima imploravamo il condizionatore di refrigerarci, non ha prezzo. “…Historia magistra vitae est….” (La storia è maestra di vita) Massima da prendere alla lettera nella pianificazione di una battuta estiva, almeno per noi, poiché il nostro pensiero ormai è il seguente: perché sbattere di nuovo la testa dove già

Una delle caratteristiche principali che deve avere una buona esca da carpe è il giusto valore di acidità. Questo particolare è naturalmente legato al tipo di ambiente e di acqua che si va ad affrontare. Le Citruz si sono rivelate sotto questo aspetto delle esche veramente micidiali!


ci siamo fatti male? Chiaramente, valutazioni del genere, non sono attendibili sul singolo episodio, ma quando, a seguito di vari tentativi il risultato non cambia, è inutile insistere, è saggio saper trovare l’alternativa. Tutto ciò ci aiuterà a velocizzare ulteriormente la scelta, escludendo a priori quei luoghi che sono rimasti nei ricordi per le sonore “bastonate” ricevute: sì, capitano a tutti, l’importante è farne tesoro. Tutto sommato, anche nei bacini sopra citati, l’attività delle carpe si ridurrà di molto, limitandosi alle prime ore del mattino oppure nella notte. A seguito delle nostre esperienze, possiamo dire che catture in pieno giorno, con temperature esterne superiori ai 30° sono abbastanza rare, e verificatesi esclusivamente, prima o subito dopo l’arrivo di una grossa perturbazione. Fanno eccezione le battute di pesca mirate: ovvero quelle sessioni in cui ci prefissiamo di dare la caccia ad un pesce che invece, con temperature medio alte, tende ad aumentare vertiginosamente la propria attività metabolica, l’amur.

“Il nostro consiglio è di evitare quelli stra-affollati, per poter praticare la pesca nel miglior modo possibile e non essere costretti, magari, a dover pescare esclusivamente nelle ore notturne. Inoltre, piccoli accorgimenti, come l’utilizzo dei tendifilo, ci aiuteranno sicuramente a rendere la permanenza sulle sponde più piacevole per tutti.” L’amur, che insidiamo di solito nello splendido lago di Albano, sembra proprio non curarsi di tutti i parametri poc’anzi citati, anzi, a volte più la temperatura dell’acqua è alta, tanto da sembrare proibitiva, e più le catture si susseguono con regolarità, infischiandosene addirittura dei numerosi bagnanti che affollano le acque. Con quest’ultimo aneddoto, ci riallacciamo al discorso “agenti di disturbo”: è più che normale trovare turisti, bagnanti e praticanti di altri sport sulle sponde di un lago, in questo periodo. Sta a noi valutare i più idonei, quali compromesso, tra un buon svolgimento della nostra sessione di pesca e, il non essere da intralcio e disturbo alle altre persone. I laghi sono di tutti coloro che, con rispetto, amano viverne le sponde. Il nostro consiglio è di evitare quelli stra-affollati, per poter praticare la pesca nel miglior modo possibile e non essere costretti, magari, a dover pescare esclusivamente nelle ore notturne. Inoltre, piccoli accorgimenti, come l’utilizzo dei tendifilo, ci aiuteranno sicuramente a rendere la permanenza sulle sponde più piacevole per tutti.

La stagione estiva è molto limitativa per la pesca, il caldo e l'afa rendono i pesci apatici e molto selettivi. Ma per le grandi carpe erbivore l'estate è il periodo di maggiore attività, pesci maestosi e selvaggiamente potenti metteranno a dura prova la vostra attrezzatura.

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Parlando di pesca vera e propria, ribadiamo il solito concetto, che ogni luogo fa storia a sé, ma comunque in linea di massima qualche ragionamento base rimane utile un po’ in tutte le situazioni possibili. Di norma, le profondità più sostenute, nel periodo estivo, tendono a garantire la maggior presenza di pesce e la sua conseguente attività alimentare. Posizionare i nostri terminali a oltre dieci metri di profondità, non deve proprio sembrarvi un esagerazione, a maggior ragione se pescate in grandi dighe, dove ci è capitato di catturare anche intorno ai venti metri di profondità. Tutto questo per il precedente discorso riguardante la stratificazione termica delle acque, del termo clino e del tasso di ossigeno disciolto nell’elemento liquido. I pesci, nel periodo estivo, sembrano ritrovare le condizioni vitali migliori proprio nelle alte profondità, dove la temperatura rimane più mite e costante, grazie all’irradiazione solare praticamente ai minimi termini. In ogni modo, quando la conformazione del bacino lo permette, non ci facciamo mancare mai almeno una canna che, durante le ore notturne, lavori in fasce d’acqua bassa, tra i due e i cinque metri, perché nonostante la temperatura, rimangono sempre le più ricche di alimento e, di conseguenza, tra le più pattugliate in determinati orari dalle carpe. 43 NASH ITALIA E-ZINE

Il nostro Stefano Antonucci con una bella erbivora ingannata con un innesco doppio di Tiger e TG Active



Siate generosi nella pasturazione: i pesci seppur a volte apatici, nel momento in cui decideranno di alimentarsi saranno voraci, ed inoltre non dimentichiamoci del pesciolame che in questo periodo abbonda. Idem per i gamberi, i quali nel periodo estivo sono al massimo della loro attività, quindi il nostro consiglio è utilizzare esche dure, magari più grandi del normale, e se proprio si riterrà necessario, protette da guaine termo restringenti. A volte la pescata estiva può tradursi in una bella vacanza, come spesso capita a noi. Il clima non sarà ottimo per la pesca, ma permetterà a familiari ed amici di seguirci e di passare qualche bella giornata insieme. Oppure, in concomitanza con le ferie lavorative, di organizzare il tanto atteso “viaggio di pesca”, magari all’estero, pianificando una bella long session di almeno una settimana. C’è chi preferisce il mare, chi la montagna, chi per come noi non riesce a stare troppo lontano dalla propria “ardente” passione, beh, una soluzione si troverà sempre…buone vacanze!! Il bello del carpfishing è che lo si può vivere in tanti modi: selvaggiamente a stretto contatto con la natura, grazie alla qualità dei prodotti Nash, in modo molto più romantico, foto a fianco, o dando la caccia alle grandi big che popolano i profondi laghi vulcanici

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Tecnica

BIG IL GIUSTO APPROCCIO seconda parte

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Riprendiamo a parlare di Big, un argomento molto discusso nel mondo del carpfishing e che vede mentalitĂ contrapposte. Noi lo faremo naturalmente dandovi dei validi consigli per affrontare al meglio le vostre sessioni di pesca! Testo e foto di Roberto Bussolari NASH ITALIA E-ZINE 48


Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, e cerchiamo di capire quanto può essere “redditizio” uno spot quando si parla di Big. Questo non significa che non si può catturare un pesce grande insieme ad uno piccolo. In un vecchio articolo sottolineai la mia idea che vede le carpe di taglia ben distaccate da quelle piccole. E’ veramente molto difficile e casuale catturare pesci di taglia assieme a piccole carpe. Mi è capitato spesso di avvertire palesemente che il branco di piccole carpe si fosse allontanato per lasciar posto a pesci veramente importanti. In sessioni prolungate con buona attività alimentare, può accadere di accorgersi che ci sia una doppia rotazione dei branchi nell’arco della stessa giornata. Ovvero che avremo la possibilità di catturare carpe grosse per due lassi di tempo nel corso delle 24 ore in alternanza con altri due periodi che ci daranno carpe medio piccole. Questo avviene principalmente in spot vicini ad aree di stazionamento con molti, moltissimi ostacoli sommersi o ripari ed elevata presenza di cibo naturale. In questi “Super Hot Spot” nuotano branchi numerosi di carpe di taglie differenti che riescono a convivere all’interno della stessa area, vista la sua estensione, in modo tale da mantenere ognuno l’adeguato spazio vitale. Le carpe sono abituate a vivere in branchi abbastanza omogenei per quanto riguarda età o peso e difficilmente un’area viene condivisa con pesci di altri gruppi senza che subentri un motivo ben specifico che analizzeremo più avanti. Così come non vivono tendenzialmente insieme, carpe regine e carpe a specchi. Tornando al nostro discorso è difficile, ma non

L'attenzione che dobbiamo dedicare alla nostre catture, qualsiasi siano le loro dimensioni, è un dettaglio che non deve mai essere sottovalutato

Il carpfishing è anche questo: paesaggi fiabeschi, acque trasparenti, pesci selvatici...come non amare il carpfishing! 49 NASH ITALIA E-ZINE


impossibile, individuare aree così vaste caratterizzate da ripari ed ostacoli sommersi che possano ospitare centinaia di esemplari contemporaneamente, anche se suddivisi in gruppi diversi. La più frequente delle casistiche, è che questa rotazione avvenga solo una volta nelle 24 ore, e spesso dobbiamo ritenerci fortunati se avviene una volta in 48 ore. E’ circa questa la frequenza media con la quale possiamo arrivare a contatto con carpe di taglia in spot di passaggio o in piccole aree di stazionamento. A volte accade che un piccolo fazzoletto di fondo produce quasi esclusivamente pesci oltre i 15kg se non oltre. In quest’area le carpe di taglia hanno il predominio assoluto, ed in funzione di quanti esemplari cattureremo, potremo avere un’idea del potenziale presente. In uno spot dove ogni tanto pesco, ho la fortuna di aver individuato un piccolo tratto di fondale che mi produce carpe di taglia. Non posso negare che in quella postazione, a parte una volta che non presi nulla, almeno per 5-6 sessioni ho sempre preso almeno un pesce tra i 15kg ed i 17.4kg , solo in una sessione catturai una 13.4kg, dopo aver preso però una splendida 16.5kg. In effetti anche questa sarebbe una bella storia di specchi e regine da raccontarvi. Alla luce dei fatti, non ritengo nemmeno, che in quello specifico spot vi siano carpe di taglia maggiore, ma per uno semplice motivo. Se vi potessi pescare per diverse notti consecutivamente probabilmente porterei a spaventare il branco “residente” e solo dopo un periodo di “vuoto” probabilmente arriverebbero altri branchi con un'altra tipologia di pesci e con un po’ di fortuna potrebbero essere più grossi. Quindi sono quasi certo che in quest’area, avrò molte difficoltà a catturare pesci oltre i 20kg se non nel momento in cui questo branco, arriverà a crescere di peso in modo naturale. In spot analoghi spesso si ritiene che si catturi il singolo esemplare che pattuglia l’area. Non lo ritengo assolutamente giusto anche perché le prove che ho avuto dalle visualizzazioni dell’ecoscandaglio mi portavano a credere che vi fossero molti pesci sull’area di pesca. Le carpe sono territoriali in branco, più un branco è numeroso e più riesce a controllare un territorio ampio. Se fosse pattugliato dal singolo esemplare non è da escludere che si possa catturare più volte. Ma se ogni volta portiamo a guadino carpe “diverse” (è fondamentale accorgersi di non catturare in più occasioni lo stesso esemplare) di taglia, significa che tutta l’area circostante è “gestita” da un numeroso branco di “bisonti”. Le piccole carpe difficilmente si infiltreranno in queste zone e solo sporadicamente potremo catturarle. Non può essere che settimanalmente un pesce di taglia, sempre diverso, prenda possesso dello stesso fazzoletto di fondo del lago e dopo la cattura lo abbandoni. Siamo davanti ad un nutrito branco di carpe “BIG” con un ottimo appetito. In casi come questo la norma prevede, secondo le mie esperienze, massimo un pesce a notte, anche se può capitare la doppietta in rari momenti. Dovremo trovare il modo per raddoppiare i nostri risultati. In altre situazioni, pur pescando su uno spot decisamente favorevole alla cattura di carpe di taglia, non ne ho catturata nessuna e non per questo mi sono troppo rammaricato. Ma con il passare degli anni sto notando che alcune astuzie portano ad aumentare i pesci a guadino, proprio in queste situazioni.

“Le carpe sono territoriali in branco, più un branco è numeroso e più riesce a controllare un territorio ampio”. SCELTE SENSATE E' molto probabile che alle volte non ci siano carpe in tutto il settore e quindi per “hot spot” che sia, non si cattura nulla. Starà nella nostra abilità di pescatori andare a ricercare sempre le aree più produttive elaborando le informazioni ed i dettagli raccolti in vecchie esperienze. Ci sono carpisti che in laghi difficilissimi non fanno mai cappotto, o quasi. Vi siete mai chiesti il perché? E’ semplicissimo, ne hanno presi una marea quando nessuno conosceva il lago e ora che lo conoscono, difficilmente tornano a casa a mani vuote. Conoscere il vero potenziale di un lago o di un tratto di fiume, non è cosa facile, ma è fondamentale per fare le scelte accurate. Quando sono in pesca in un settore dove ho la consapevolezza che è zona di alimentazione di carpe di taglia, non mi faccio molti scrupoli se abbondo un po’ con la pastura. Soprattutto quando


inizio a catturare carpe di taglia media anche di 12-13kg. Indubbiamente pesci di tutto rispetto ma se so che posso intercettare carpe più grandi, non ci penso due volte a cercare di sfamare i pesci più piccoli incrementando la pastura. Alcune volte è l’unico modo per arrivare a catturare le BIG. Dobbiamo cercare di fare in modo che esse si impossessino del settore. A molti faranno riflettere o anche sorridere, queste mie teorie, ma vi garantisco che non sono frutto della mia follia. Anche questo obbiettivo ci impone alcune valutazioni. Dobbiamo considerare sempre alcune variabili chiave. Se le carpe di taglia sono abbastanza numerose da costituire branchi, allora una pasturazione abbondante eseguita al momento giusto, è l’arma vincente. Ma se abbiamo la quasi certezza che i pesci di taglia non costituiscono un branco, ma si muovono solitari o in piccoli gruppi di 2-3 individui, allora tutto è diverso. In questo caso il risultato è difficilissimo da ottenere anche se ho due mie teorie adattate a questa situazione. Sono convinto che quella o quelle due carpe, da 20kg, che tanto ansiosamente tengono sotto controllo l’area di alimentazione, non vedono l’ora che i “piccoletti” se ne vadano. Per nulla al mondo si butterebbero nel mezzo della mischia. Questa è una mia profonda convinzione che (a mio avviso, ci tengo sempre a specificarlo) è valida nel 95% delle situazioni. Su queste basi dobbiamo scegliere due strade. La prima è smettere di alimentare le carpe medie e fare in modo che si allontanino lasciando che la frenesia alimentare si riduca gradualmente sino a quando queste non abbandonano lo spot per lasciare spazio, alle più grosse. Questo sicuramente accade, ma non è il mio metodo preferito poiché ho avuto il sentore, alcune volte, che scemando l’interesse alimentare delle prime (le piccole), anche quello delle BIG lentamente si affievoliva con loro. Quando le prime dunque se ne andranno, per via del poco cibo e di qualche cattura, credo che le più grosse in questo primo caso non si buttino nel banchetto, ma lascino anch’esse lo spot accorgendosi che la fonte di cibo è terminata, oltre ad avvertire il pericolo delle catture effettuate in una fase di medio/basso interesse alimentare. Ricordiamoci sempre, come se fosse una regola fondamentale del carpfishing, che meno le carpe sono dedite ad alimentarsi e più si accorgono di quanto accade intorno a loro. Opzione da me, indubbiamente prediletta, è quella di sovralimentate la taglia media e mantenere un elevato tasso di frenesia alimentare nel branco inserendo anche pellet come ad esempio i fantastici Mega Pellet Mix di Nash nelle misure miste da 10 a 16mm. Insieme a questi pellets, un mix di Halibut, Spirulina e Betaina, delle boilies in diametri misti da 15 e 20mm. Non impiego mai granaglie in queste situazioni. Tendenzialmente scelgo sempre di impiegare due tipologie di esche per aumentare ulteriormente la “confusione” nei pesci. Abbino generalmente una esca complessa come ad esempio le 4G Squid ad un’altra della linea Istant Action. Questa scelta ha un motivo ben preciso, generato da un ragionamento ben più ampio e complesso che lambisce le scelte gustative delle carpe di grossa taglia, ma che affronteremo in futuro. Le esche 4G Squid hanno una innumerevole serie di vantaggi. Sono formulate su un base mix Squid eccellente dove io ripongo assoluta fiducia, formulato con moltissime farine animali, Robin Red ed appunto lo Squid. Sono esche che non mi preoccupano, ovvero sono esche che non mi portano a dovermi porre il quesito: le mangeranno o non le mangeranno? So per certo che le mangeranno!!! Fidatevi che riporre così tanta fiducia in un' esca è un gran bel punto di partenza. So che se non catturo sono io che ho sbagliato! Poi scelgo di abbinarci un’esca totalmente diversa, più rapida ma al di là di questo, scelgo un’esca dall’impatto gustativo totalmente diverso. Generalmente le Istant Action sono dolciastre, alle grosse carpe il dolce piace da morire, ma con moderazione. Quindi in funzione delle acque in cui pesco, abbino alle 4G Squid una Istant Action Tangerine Dream dalla bella impronta di Agrumi, una Coconut o una classica e intramontabile Tutti Frutti. Inserisco le Istant Action in ragione circa del 10% perché devono essere ricercate appositamente dai pesci per il loro piacevole gusto. Le 4G costituiranno l’esca principe, quella che non stanca mai e tiene in pastura le carpe per la sua qualità e “rotondità” di gusti e sapori. Le altre saranno come piccole “mine” vaganti che attrarranno le grosse carpe sotto l’aspetto puramente gustativo il quale spesso gioca un ruolo predominante sulla scelta del boccone da ingerire. Il successo delle 4G Squid è dovuto alla loro composizione. Sono formulate su una base mix Squid di ottima qualità, formulato con moltissime farine animali, oltre al mitico Robin Red di Nash.

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Una volta introdotto in acqua in modo omogeneo il mix di esche tra pellet, 4G e Tangerine, allargherò l’area pasturata solo nel caso in cui il branco inizierà da abboccare con regolarità sui miei tranelli. Cercherò così di ottenere principalmente due risultati. Il primo è di allontanare e disperdere gli esemplari per permettere alle più grosse di introdursi “tra” il branco. Il secondo, per fare in modo che tutte le carpe piccole possano alimentarsi senza essere catturate e prolungare leggermente la fase iniziale di catture di taglia medio/piccola. Se il branco è grande e ben distribuito con una buona base di alimento “artificiale” sul fondo, diverse catture non lo allontaneranno subito. Questo è ottimo in quanto otterremo un “allontanamento” graduale degli esemplari più piccoli che non allarmerà più di tanto le big all’esterno. I pesci di taglia noteranno un graduale abbandono dell’area nonostante vi sia ancora una interessante fonte di potenziale cibo. Questo sarà molto meno sconvolgente per loro, rispetto ad una fuga di massa, dovuta alla cattura di un esemplare avvenuta mentre l’intero branco si alimentava su un piccolo spot. Quest’ultima situazione accade molto più spesso di quello che possiamo immaginare. Una volta che l’area sarà libera dai pesci di taglia media, le partenze delle più piccole si diraderanno considerevolmente, dobbiamo prepararci alla sorpresa con il fiocco. Questo metodo comporta un elevato dispendio di esche ma vi garantisce ottimi risultati. L’importante è che venga effettuato con piccole esche e non con boilies enormi perché non garantirebbe assolutamente lo stesso numero di catture. In diverse occasioni ho potuto attuare questo mio approccio ed avere la riprova, azzardo a dire, quasi certa del risultato. Il nostro scopo quindi, sarà fare in modo che l’allontanamento delle piccole, sia graduale e non troppo frenetico. Le grosse devono intuire che le piccole si sono allontanate perché sazie e non perché c’è un pericolo. Se le carpe sono impegnate ad avere il muso sul fondo si accorgeranno meno dei pesci allamati. In alcune sessioni in laghi enormi il rateo medio di partenze che avevo era di un pesce ogni 2 ore quando i branchi uscivano allo scoperto dalle zone con ostacoli. Incontrando un abbondante letto di pastura vi rimanevano per diverse ore. La taglia era palesemente ben distinta e quando arrivavano le grosse era veramente una guerra.. Nel prossimo numero vi racconterò altri metodi a me congeniali, come i terminali, le esche e quant’altro mi verrà in mente di raccontarvi per catturare e ricercare le vere protagoniste del carpfishing: le big carp. LA CURA DEL PESCATO Noi crediamo che ogni carpista debba essere tecnicamente ed eticamente preparato ad affrontare in modo corretto una sessione, questo naturalmente è rivolto anche alla tutela delle catture. A tal proposito la Nash offre una gamma di prodotti qualitativamente ottimi e alla portata di tutte le tasche. I prodotti Nash sono realizzati con materiali di assoluta affidabilità e sono studiati dai pescatori per i pescatori.


Tecnica

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A MEZZ’ACQUA O

IN SUPERFICIE? Lo Zig Rig è una tipologia di pesca che viene praticata in condizioni di acqua ferma, come ad esempio cave o laghi. E' anche opportuno dire che questa tecnica la si pratica prevalentemente nella stagione estiva, quando la temperatura dell’acqua aumenta e il pesce tende a salire verso la superficie. Testo e foto di Alessandro Cariello

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Affrontare la pesca in superficie diventa opportuno quando le catture nel fondale tendono a essere più sporadiche durante il giorno. E' l'ideale in questa stagione! E dove le condizioni ce lo consentono, la pesca con lo Zig Rig è davvero una tecnica ingegnosa e anche di ricerca per chi la pratica. Essendo una pesca dinamica che si pratica cercando di individuare dove il pesce tende a essere più attivo sotto la superficie, possiamo modificare in tantissime varianti la presentazione del nostro innesco Lo Zig Rig lo possiamo utilizzare in due modi: il primo che è anche il più versatile, è quello con lo Zig Float che altro non è che un galleggiante che ci permette di “perlustrare” gli strati di acqua e di decidere a quale altezza far lavorare la nostra nostra presentazione. Il secondo è lo “svolazzo” , sempre utilizzato per pescare in superficie, ma senza l'utilizzo di alcun galleggiante che ci aiuti a trovare la profondità giusta. Si tratta di un lungo terminale diretto tra girella e piombo e la sua misura può variare in base alla profondità dell'acqua, solitamente, per capire al meglio la giusta lunghezza del terminale dobbiamo prima capire la profondità dove andremo a pescare, e lo possiamo fare attraverso l'utilizzo dello Spot on Marker Float .Una volta sondato il fondale e trovata la profondità corretta possiamo stabilire una lunghezza approssimativa del nostro terminale. Solitamente in una profondità d'acqua di circa 6 metri presenteremo la nostra esca ad una altezza approssimativa di 4 metri e 50 cm circa l'equivalente dei 2/3 della profondità .E' giusto sottolineare che questa è una misura che può variare , utilizzando sia un terminale più lungo che uno più corto. Parlando invece dello Zig Rig con l'aiuto dello Zig Float il terminale che prepariamo deve avere una lunghezza di circa un metro. Questo ci permette di essere ben distante dallo Zig Float impedendo cosi la formazione di grovigli e dandoci la possibilità di essere in pesca regolarmente. Dobbiamo usare però la nostra astuzia e anche un pizzico di fantasia, e saper sfruttare l'ambiente che ci circonda. Il bello di questa tecnica e anche poter pensare alla creazione del nostro inganno basandoci sui colori e sulle forme. Per esempio se vediamo che in superficie ci sono insetti che proliferano, potremmo usare le Critters o anche gli Zig Bugs , che riproducono fedelmente alcuni di questi insetti oppure se siamo circondati da vegetazione e da alberi che in quel periodo della stagione stanno impollinando, possiamo utilizzare gli Ziggaz , magari con una spugnetta di colore bianco. Nash non vi fa mancare nulla, le trovate anche con spugnette bicolor , tipo nera e gialla che può assomigliare per esempio ad un'ape. La tecnica dello Zig Rig è uno dei modi più singolari, e allo stesso tempo appassionanti, di insidiare i pesci in superficie. E' un tipo di approccio praticabile in qualsiasi stagione ma maggiormente con la temperatura dell’acqua più calda, quando i pesci stazionano poco sotto la pellicola superficiale a causa del caldo estivo. A fianco alcuni dei prodotti realizzati da Nash proprio per la tecnica dello Zig: Foto 1 e 2. Gli Zig Bugs sono delle imitazioni di fantasia realizzate in foam e sono perfette per la pesca in superficie. Foto 3. Per rendere maggiormente attrattivi gli Zig Bugs basta una leggera spruzzata di Bug Juice. Foto 4. La gamma dei prodotti per la pesca in superficie è molto interessante, la loro combinazione è in grado di creare qualcosa di incredibilmente attrattivo! Foto 5. La palla di pastura si scioglie in superficie creando una colonna verso il fondo ITALIA molto attrattiva 55 NASH E-ZINE

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LA TECNICA DI PESCA Appena trovata l'altezza che riteniamo più giusta per posizionare la nostra esca, e creato il nostro inganno, possiamo iniziare con la pasturazione, che deve essere mirata nel punto di posizionamento del nostro terminale. Utilizzando il Gyro Bug Mix , rendiamo la zona attorno alla nostra esca super attrattiva, essendo creato appositamente con insetti, pellet e gamberetti secchi. Oltretutto disperde aromi naturali, quindi una marcia in più per la sua attrattività. Se le carpe o gli amur ad esempio sono presenti proprio in superficie ci possiamo anche avvalere dell'utilizzo del Riser Pellet, altro non è che un pellet completamente galleggiante che permette al resto della pastura, compresi tutti gli ingredienti attrattivi, di creare una colonna che scende verso il fondo in maniera graduale, mentre i Riser si disporranno vicini al nostro innesco rimanendo in superficie. I Riser Pellet hanno la particolarità di galleggiare perfettamente sulla superficie per molto tempo

LA PASTURAZIONE La pasturazione deve essere molto precisa e frequente, ma pescando a Zig tutto deve essere collegato. Ad esempio se ci accorgiamo che il pesce non risponde in maniera positiva, è meglio tentare a profondità diverse e pasturare con regolarità, ma senza esagerare altrimenti il pesce seguirà solo la nostra pastura e non la nostra esca. La consistenza della pastura inizialmente può essere molto liquida, per creare attrattività in superficie, ma non dimentichiamo che verso l' imbrunire le carpe tornano a stazionare verso il fondo, quindi è consigliato rendere la nostra pastura meno fluida e più corposa facendo si che possa creare uno spot attivo anche con l'arrivo della notte .

Grazie al Ball Maker è possibile realizzare delle perfette “bocce” da pastura.


IL TERMINALE Il terminale che solitamente uso a Zig è composto Pescando in superficie conta da un pezzo di circa 100 cm di 'NXT Zig Flo da 12 tantissimo il fattore lb, un amo Fang Uni di misura 6 o un Fang X , visivo, spesso una sempre con misura minima del 6 o anche più piccola spugnetta piccola. Sconsiglio per esperienza personale l'utigialla e nera può lizzo di ami Chod Twister dove la curvatura non è rivelarsi micidiale! adatta a questo tipo di pesca, e le slamate possono essere davvero frequenti . Quando il pesce abbocca, basterà prendere in mano la nostra canna senza ferrare violentemente, e utilizzando al meglio la frizione del mulinello lo recuperate lentamente. Fate sempre attenzione a tenere il filo in tensione e non forzate troppo la cattura, il terminale non ha un libraggio elevatissimo, meglio non rischiare una rottura. La maggior parte delle abboccate risulterà in calata e non con una classica partenza, ma con un po’ di esperienza e attenzione vi accorgerete che anche con un semplice “ bip “ il pesce può essere già allamato . Ricordiamoci sempre che la cura del pesce viene prima di ogni cosa, quindi non abbiate fretta di portare la vostra cattura nel guadino, ma godetevi il combattimento, e visto che si tratta di un approccio molto “leggero” cercate di stare a debita distanza da piante o punti molto sporchi, è stupido perdere i pesci perché non riusciamo a fermarli. Basta veramente poco, uno Zig Float, un po' di fantasia, un minimo di ingegno, la vostra passione, e assieme ai prodotti Nash avrete ottime catture. Ciao a tutti

PREPARAZIONE DELLA PASTURA 1

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Foto 1. I prodotti sono pronti per essere miscelati tra loro Foto 2. Aggiungere acqua un po' alla volta facendo attenzione che il liquido venga assorbito in maniera uniforme dalla pastura. Foto 3.Aaggiungere una giusta quantità di attrattore liquido, in questo caso il Gyro Juice, servirà per rendere maggiormente attrattiva la vostra pastura. Foto 4. Lasciate riposare per alcuni minuti dopodiché aggiungete altra acqua al composto fino a che non otterrete la giusta consistenza. In questo caso i Riser da 1 centimetro saliranno in superficie una volta arrivati sul fondo



Mondo Rig

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PRESENTAZIONI

ACCURATE

Il successo di una sessione dipende dalla nostra abilità, più saremo abili maggiori saranno le possibilità di catturare un buon pesce. Nelle acque in cui peschiamo maggiormente, la parte più difficile è quella di cercare di non perdere i pesci. Il pesce è incuriosito dalla nostra esca, la può mangiare o si può allontanare. Bisogna quindi studiare una tattica vincente.... Testo e foto di Keith Jones (traduzione di Rachele Pasquali)

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Una buona presentazione dell'esca può offrire determinate garanzie, come ad esempio riuscire ad ingannare un vecchio pesce come quello nella foto.

La maggior parte dei carpisti trascorre una gran parte del tempo a pensare ai rig, e questo per molti rappresenta una vera ossessione, ma è necessario capire che un buon rig è in grado di compiere un determinato numero di funzionalità essenziali. Innanzitutto, un rig deve essere resistente agli “aggrovigliamenti” e deve fungere da eccellente tramite tra noi e i pesci. Inoltre, non deve spaventarli e non deve rappresentare una trappola per questi ultimi. E' anche molto importante capire come e perché il rig che usate funziona e quali modifiche o cambiamenti apportare quando non risulta più efficace. EVITARE AGGROVIGLIAMENTI Parlando in generale, più il rig è complesso e più si aggroviglierà durante la fase di lancio, è questo il motivo per cui preferisco rendere le cose più semplici possibile. Detto questo, solitamente opto per hair più lunghi o materiali extra-sottili quando sono alla ricerca di un beep, anche se non si esclude la possibilità di eventuali grovigli. Ma con qualche piccola precauzione, come ad esempio 61 NASH ITALIA E-ZINE

posizionare l'amo e l'innesco in un piccolo sacchetto PVA, oppure usare il rig in stile montatura “Helicopter”, lanciando delicatamente osservando il rig in fase di lancio, è possibile evitare la formazione di aggrovigliamenti. AMI EFFICACI Personalmente, preferisco ami con punte dritte rispetto a quelli a becco, perché offrono maggiori garanzie. Onestamente, credo che non si possa trovare un amo più affilato e resistente del Fang X e della gamma Twister: sono montati ed impacchettati in una plastica per far sì che la punta non entri in contatto l'una con l'altra. Naturalmente, prima di usarli controllo che le punte siano in ottimo stato. Se effettuate qualche semplice test nel palmo delle vostre mani, attaccando un rig ed un amo, vedrete che quando il rig sarà in tensione e l'amo gira, la punta affilata sarà più predisposta ad attaccarsi alla pelle, e facendo una leggera pressione si fisserà in modo più saldo. A causa delle diverse situazioni in cui si pesca, oppure dal modo in cui pasturate le carpe o anche da come usate la


vostra esca, può capitare che anche i rig più efficaci abbiano bisogno di modifiche nel tempo. La lunghezza dell'hair è un punto cruciale che spesso molti pescatori sopravvalutano. Come punto di partenza, per esche da fondo standard e per esche bilanciate, solitamente li preferisco più lunghi. Non so se si tratta di una coincidenza, ma molte delle grosse carpe che ho catturato, le ho prese con hair rig lunghi. Mi riferisco alle aree in cui ho pescato dove vi erano evidenti segni di “grufolate” delle carpe. Forse a causa della fortuna o forse grazie all'innesco presentato nel posto giusto, per una serie di fattori, ho catturato una delle mie carpe più grandi.

Un innesco in grado di convincere anche i pesci più sospettosi. Il lungo hair rig abbinato ad presentazione molto “morbida” risulterà sicuramente più naturale.

APPESANTIRE I RIG Ma la mia arma numero uno per affrontare qualsiasi situazione riguardante gli ami, è la pasta Tungsten Rig Putty. Basta semplicemente attaccare una piccola striscia di pasta per rig al terminale, precisamente a tre pollici dall'occhiello dell'amo, e potrete aumentare le vostre probabilità di cattura, soprattutto per quanto riguarda le esche affondanti. E' davvero tattico e lo consiglio a tutti. Durante gli ultimi due anni, ho sperimentato questa tecnica utilizzando piccole strisce di pasta in tungsteno nella

piega dell'amo, vicino all'ardiglione ed alla punta. Aggiungere peso a parti specifiche dell'amo è un'idea che mi è stata mostrata da un amico di pesca qualche anno fa ed è davvero un metodo efficace. Gli ami “appesantiti”, così come di solito vengono chiamati, tendono a stare sul fondo e raramente tornano alla deriva durante la lotta con il pesce. Ma la prima volta che li ho provati, ho scoperto che la pasta tendeva a cadere, questo accadeva soprattutto nelle acque calde, quindi anche se questo metodo stava iniziando ad avere successo, non l'ho più usato. Tuttavia, quando ho messo per la prima volta le mani sul nuovo Cling-On Putty, resistente ad ogni tipo di temperatura, ho deciso di dare un'altra possibilità alla pasta. Recentemente la Nash Tackle ha creato un Liquid Tungsten che riveste gli ami ed i terminali, dando un tocco in più ai rig. Si tratta di qualcosa di magico! Dovete semplicemente usare una piccola quantità di questo liquido super-resistente sull'area interessata, e fa effetto davvero in pochi minuti. Un rivestimento più resistente e del peso aggiuntivo può essere applicato se necessario, è davvero molto semplice. Quest'estate ho sempre pescato con rig ed esche da fondo

Una punta di Cling-on Liquid sia sulla treccia che sulla curva dell'amo per mantenere tutto ben bilanciato.


in tutte le aree del lago, a volte anche con il peso della curva dell'amo aumentato, altre volte senza, e devo dire che in ogni situazione, il rig “appesantito” si è rivelato davvero efficace! E' davvero perfetto! Il Liquid Tungsten è anche molto utile per rifinire rig con pop up ed altre presentazioni bilanciate. OCCULTAMENTO La prima cosa che ci dovrebbe venire in mente sentendo la parola “occultamento”, dovrebbe essere legata a “che cosa può vedere la carpa”. I Diffusion Leaders, che si presentano del colore naturale del fondale, mi hanno fatto capire l'importanza di ciò. Anche nelle acque più limpide, le montature Diffusion sono difficili da localizzare dato che si mimetizzano perfettamente con il fondale del lago. Quando abbiamo creato per la prima volta questa gamma, abbiamo testato meticolosamente ogni componente con cui sono costituiti i prodotti. Se poi parliamo delle acque più frequentate e quindi caratterizzate da una forte pressione, ciò che le carpe possono sentire potrebbe di conseguenza spaventarle, e quindi c'è bisogno di metodi diversi. Questo è il motivo per cui preferisco pescare con lenze “Semi Slack Line” per assicurarmi che gli ultimi pochi metri della mia lenza stiano ben fissi sul fondale. Quando ci sono molti ostacoli e sobbalzi, tiro fuori il Cling-On Leader. Si tratta del leader più sottile che io abbia mai usato, affonda come un sasso e si adatta ad ogni tipo di fondale. Un'altra cosa da tenere in considerazione è il disturbo ed il movimento acquatico creato dalle moltitudini di pesci che

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pasturano insieme e litigano per il cibo. Questo, a volte, causa il sollevarsi del terminale dal fondo. Potrebbe causare grandi problemi. Per quanto riguarda il mio punto di vista, l'uso di Tungsteno posizionato correttamente è perfetto per correggere problemi di questo tipo. Il Liquid Tungsten è perfetto per questo: una volta posizionato, rimane fissato e non scorre assolutamente quando viene in contatto con l'erba ed in altre situazioni di ostruzione sul fondo del lago. INNESCHI APPESANTITI Vale la pena ricordare che tutte queste “raffinate” presentazioni non serviranno a niente se la carpa decide di non dedicarsi alle nostre esche. Di conseguenza, usare un innesco speciale è un'altra tattica che può rendere un rig mediocre davvero speciale. Raramente uso la stessa esca sull'amo, e non sto parlando di alternative Hi-Viz.. Anche se il mio innesco sembra simile agli altri, cerco sempre di personalizzarlo, aggiungendovi diversi mix di attrattori e gusti per migliorarlo ed incitare i pesci a mangiarlo. Ma forse è meglio continuare questo discorso la prossima volta, ricordatevi che per catturare, bisogna prima pensare! In questa pagina alcune foto dei prodotti realizzati da Nash per garantire un assetto e un mimetismo perfetto in qualsiasi condizione di fondale. Questo è il risultato di una continua ricerca, e anche frutto di anni di esperienza nel settore del carpfishing.



Vetrina NASH SMARTPHONE COVER ITALIAN EDITION In esclusiva, festeggiando la nascita della Nash Italia E-Zine, in edizione limitata, le cover di Nash per il tuo smartphone! Una in gomma nera, antiurto, antiscivolo con logo Nash Italia e protezione su 4 bordi. Una elegante in legno di ciliegio con logo forgiato a laser, legno con trattamento impermeabile, il bordo in materiale antiurto, antiscivolo e protezione su 4 bordi. Richiedila al tuo rivenditore di fiducia, i pezzi sono limitati! Smartphone compatibili: Possibilità di cover anche per uno smartphone non in elenco solo su prenotazione.

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NASH SUNGLASSES

Una bella novità di casa Nash è rappresentata dai nuovi occhiali polarizzati, proposti in due modelli. Da dire che questo genere di articolo può rappresentare un bella idea regalo. I due modelli hanno queste caratteristiche: - Occhiale polarizzato con particolare telaio in legno, galleggiante. In dotazione: la custodia rigida in legno, la custodia in tessuto e il panno per la pulizia. - Occhiale con lenti polarizzate, il telaio è pieghevole per minimizzare l’ingombro. In dotazione: la custodia in tessuto e il panno per la pulizia.

Un bel regalo per un evento speciale! 65 NASH ITALIA E-ZINE

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NASH DELUXE CAMERA BAG

Quando si parte per una sessione di pesca, nel nostro bagagliaio non può mancare la borsa della macchina fotografica perché ogni ricordo di questa nostra passione rimane immortalato in una foto. La “DELUXE CAMERA BAG” di casa Nash dispone di tre alloggi interni ben imbottiti per proteggere al meglio la nostra camera, flash, obiettivi e tutti gli accessori, inoltre in uno degli scomparti c’è un piccolo telo per pulire le lenti dei nostri obiettivi. Nella parte frontale, c’è una tasca dove si possono riporre piccoli oggetti tipo batterie, telecomandi, filtri etc, ma la “chicca” di questa borsa è un telo impermeabile, estraibile in caso di pioggia, che si trova alloggiato sul fondo della borsa.

NASH S5R

Sono disponibili in quattro colori: rosso, bianco, blu, viola; molto facili da programmare con la centralina avente una portata di ben oltre 200mt. Un prodotto dall’eccellente rapporto qualita' prezzo!

Definibile come il fratello minore degli R3, gli S5R rappresentano la versione più completa degli S5, essendo forniti anche di sistema di rilevazione a distanza con centralina. Il segnalatore S5R è piccolo, compatto, maneggevole e molto versatile, facilissimo da usare, considerando che hanno soltanto un tasto dal quale si regola anche il volume oltre che l’accensione A differenza degli altri segnalatori, vengono impiegate per l’utilizzo batterie a litio per una maggiore durata, alloggiate in un vano batteria chiuso ermeticamente mediante una vite. Possidede due led ,uno che rimane a luce fissa l'altro lampeggiante in caso di abboccata.

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