NASH ITALIA E-ZINE n.12 APRILE/MAGGIO 2017-2018

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NASH N° 12 Aprile/Maggio 2018

Tecnica Padroneggiare i margini Ready o Self?

Prove Pesca TITAN HIDE IL GLOBETROTTER SPOD STATION

PRIMAVERA, DOVE CERCARLE?



na Primavera che in questo 2018 si sta facendo attendere, non ricordo un inverno così lungo. Dalle mie zone c’è ancora la neve (in questo momento), sembra quasi che i mesi si siano spostati di un mese, l’aprile di oggi, sembra essere il marzo dello scorso anno. Poco importa per noi pescatori, la voglia aumenta, il desiderio di avere quel sole primaverile in faccia quando siamo in riva, calpestare l’erba e sentire il profumo dei primi fiori, osservare piano piano i boschi riempirsi di verde. Dall’altro lato ci sono poi gli allergici, quelli come me, che devono portarsi dietro gli antistaminici, almeno per 3 mesi il naso può fare brutti scherzi, gli occhi possono lacrimare, ma di certo questo non evita di andare a pescare. Ho trovato una validissima soluzione per le lacrime agli occhi, un bel paio di occhiali da vista, con gradazione 0, vi accorgerete che ogni giorno ci saranno sulle lenti tanti pilucchi e tante polveri che sarebbero finite inevitabilmente dentro agli occhi. Insomma, questa è la stagione dell’inizio, noi pescatori facciamo progetti, speriamo che certe tattiche funzionino, immaginiamo come sarà il nostro viaggio di pesca, speranzosi di catturare sempre carpe belle e di fare esperienze uniche. Del resto noi pescatori ci accontentiamo anche di poco, e chi come me soffre di allergie in questo periodo, farà uno sforzo, perché alla fine chissenefrega di uno starnuto in più, la pesca è troppo bella! Matteo Marmocchi

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a primavera per molti appassionati di pesca è il periodo della ripartenza, le giornate si allungano e tutto riprende a fiorire, compresa la nostra passione. Per noi carpisti, che amiamo a dismisura vivere a stretto contatto con la natura, questo è un periodo per molti aspetti magico, non è necessario stare fuori per più giorni con la speranza di catturare qualche bel pesce, in primavera le temperature sono ideali, le acque iniziano a scaldarsi, e anche una bella pescata di un solo giorno, può regalare gradite sorprese. A differenza della scorsa stagione, quest’anno le condizioni sembrano più normali, abbiamo avuto un inverno freddo, è piovuto molto quando era giusto che piovesse, è nevicato in abbondanza non solo in montagna, ma anche in pianura, questo sarà sicuramente un vantaggio in attesa del caldo torrido dell’estate, e in base a come si è evoluta la stagione, anche i pesci avranno una vita più normale. Comunque sia il problema idrico nel nostro paese esiste e rimane un problema, occorrerebbero grandi stanziamenti di fondi e opere importanti per rendere la nostra Italia più “sicura” sotto l’aspetto idrico sia per le opere già esistenti, sia per nuovi progetti che favorirebbero non solo l’agricoltura, ma la nostra stessa vita. Non dimentichiamoci mai che l’acqua è uno dei beni più preziosi che madre natura ci ha regalato, e sarebbe giusto fare tutto il possibile per proteggere un tesoro così prezioso. Comunque dallo scorso 4 marzo qualcosa in questo paese è cambiato, la politica Italiana ha vissuto un momento molto delicato, e speriamo che chi sostituirà la precedente classe politica nelle stanze di Roma, si interessi ai gravi problemi che affliggono le nostre acque interne, aggredite da un bracconaggio inarrestabile, e violentate da un inquinamento troppo spesso sottovalutato. Dobbiamo solo aspettare e sperare in una politica più presente, fiduciosi che qualcosa cambi in meglio, del resto a noi la pazienza non manca...siamo abituati ad aspettare! Graziano Giambastiani

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Editoriale

Anno 2 - n° 12 Aprile/Maggio 2018 EDITORE MATTEO MARMOCCHI Numero Registro Operatori di Comunicazione 26536 Registrata presso la cancelleria del Tribunale di Bologna con il numero 8424 http://www.nashitalia.com Direttore Responsabile Matteo Marmocchi (matteo.marmocchi@nashitalia.com) Direttore Editoriale Graziano Giambastiani (graziano.giambastiani@nashitalia.com) Consulenti Matteo Marmocchi, Graziano Giambastiani, Roberto Bussolari, Stefano Antonucci, David Bracaglia, Oli Davies, Ramon Reimondi, Maurizio Mariotti, Alan Blair, Andrea Baronio, Davide Vallese Progetto Grafico Matteo Marmocchi Traduzioni a cura di Rachele Pasquali Nash Italia E-Zine bimestrale è una pubblicazione Matteo Marmocchi www.nashitalia.com Proprietà Matteo Marmocchi Tutti i diritti sono riservati L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto alla redazione autorizza implicitamente la pubblicazione a titolo gratuito su qualsiasi pubblicazione della Nash Italia E-Zine. I manoscritti ed il materiale iconografico inviati in Redazione non verranno restituiti. Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche parziale di testi, foto e disegni, se non espressamente autorizzati da Nash Italia E-Zine.

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Editoriale

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Nash ITALIA TV

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NEWS FIERA ZWOLLE

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12 CARPITALY 2018 Graziano Giambastiani

20 PRIMAVERA, DOVE CERCARLE?

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Matteo Marmocchi

38 FISHING TEST TITAN HIDE 42 DOPO LA PIOGGIA Graziano Giambastiani

56 FISHING TEST SPOD STATION

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60 READY O SELF... TATTICHE E PASTURAZIONI Roberto Bussolari

72 IL CHOD RIG Alan Blair

78 FACCIAMO AGIRE... LA PIOGGIA Maurizio Mariotti

86 FISHING TEST ZT MAC JACKET 90 MARGINAL Ramon Remondi

100 FISHING TEST NASH GLOBETROTTER POD 104 STAND BY Stefano Antonucci e Davide Bracaglia

114 L’ALBA DI UNA NUOVA STAGIONE Davide Vallese

126 NULLA DI SCONTATO Andrea Baronio

134 PADRONEGGIARE I MARGINI Oli Davies

150 VETRINA

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Italia TV

Nash Italia TV Clicca nelle immagini qui sotto per guardare il video un collegamento diretto alla pagina video di Nash in italiano. In questo numero proponiamo 4 video che stanno riscuotendo successo! A cura della Redazione

Nash Bivvy Heater

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Come tener cura dei propri ami (tutorial) L’utilizzo dei nuovi accessori per la cura degli ami Nash/Pinpoint.

Nash Globetrotter Pod

Nash Hi Protect Tube

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News

Carp Zwolle 2018 S

icuramente una delle fiere piĂš attese quadrati di esposizione, oltre 16.000 visitatori in Europa, quasi la totalitĂ delle azien- da tutta Europa. Una vera a propria festa dove de europee presenti, 20.000 metri Nash ha fatto come sempre la sua parte con

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uno stand enorme, tra le altre cose uno degli occasione lo stand Nash è stato preso d’assalto stand più visitati dagli appassionati arrivati da da migliaia di appassionati molto preparati e veogni parte d’Europa e non solo. Anche in questa ramente carichi di passione.


News Notevole interesse hanno avuto anche gli spazi tecnici svolti dai ragazzi immagine delle aziende piĂš prestigiose, tra cui ovviamente Nash!

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Eventi

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Carpitaly 2018 Anche l’edizione 2018, la numero 20 per la precisione, ha sancito l’ennesimo successo di questo importante appuntamento, una vera festa del carpfishing e di tutte le tecniche specialistiche Testo di Graziano Giambastiani - Foto di Marius Pintea

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Carpitaly 2018

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e facciamo un salto indietro nel passato, i più vecchi se lo ricorde-

ranno, questo evento ha sempre suscitato grandissimo interesse da parte di tanti appassionati, e a distanza di molti anni, ricordo che ne sono passati 20 dalla prima edizione, non ho mai visto scemare l’entusiasmo e l’interesse per questa tecnica di pesca in continua evoluzione. Ho detto più volte e lo ripeto, il carpfishing, nonostante tutte le difficoltà del momento dovute a fattori che vanno oltre la passione dei singoli, ha una grande forza, e questa forza sono i giovani. E il successo di questa fiera è dovuto proprio, secondo me, all’entusiasmo di questo esercito di giovani appassionati. Noi della Nash abbiamo

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Eventi

una caratteristica particolare che piace ai giovani, perché la Nash è un’azienda dinamica, un’azienda in continuo movimento, in continua evoluzione. Alla Nash lavorano moltissimi giovani in grado di “sfornare” idee su idee, non è un’azienda che sta a guardare, qui le teste lavorano, progettano, studiano ed è per questo motivo che tantissimi amano questo marchio. In questi anni la produzione ha toccato livelli impressionanti, e non c’è fiera in giro per il mondo che non veda la presenza del marchio Nash. Ma tornando al Carpitaly possiamo tranquillamente dire che lo stand, dove tutti gli oltre 12.000 visitatori sono transitati, è sicuramente il nostro. Migliaia di appassionati sono stati richiamati dal marchio e dalle tan-

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Carpitaly 2018 te novità presentate. Tra i prodotti più interessanti di questo 2018 (in realtà ce ne erano veramente tanti) abbiamo deciso di evidenziare il nuovo Rod Pod Globetrotter che offre infinite opzioni e si rende pratico per qualsiasi situazione. Può adattarsi a luoghi naturali estremi come grandi fiumi o grandi laghi. Per gli amanti della riservatezza e della dinamicità sono stati attratti dal nuovo Titan Hide, il più piccolo Titan della gamma con una altezza di 44“ (112 cm) e un peso di soli 4,6 kg. Sicuramente il “rifugio” migliore per le sessioni brevi. Grande interesse per la nuova linea Logix, una gamma di buffetteria tecnica in grado di soddisfare le esigenze di spazio e di trasporto della vostra attrezzatura e soprattutto antiurto. Grandissimo interesse per uno dei

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Eventi

prodotti che spopolerà in questo 2018, il nuovo Gazebo, veramente bello, stabile, pratico, facile da montare e da smontare, e viste le sue caratteristiche, anche abbordabile come prezzo. Ma tra tante cose presenti non possiamo trascurare la gamma delle tende Titan, sempre molto apprezzate per la loro affidabilità , le intramontabili e appassionanti Scope, le canne retrattili che hanno cambiato il modo di affrontare una sessione, le nuove linee di boilies, un po’ per tutti i gusti e per tutte le tasche, i nuovi ami della Pinpoint, belli e affilatissimi, in grado di avere una forza maggiore del 30% grazie al maggior uso di carbonio al loro interno, con la nuova lega Carbide 617. Nuovi lettini mimetici con relativi sacchi a pelo di ultima

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Carpitaly 2018 generazione Indulgence. Per non parlare del nuovo abbigliamento tecnico, ideale per affrontare qualsiasi condizione climatica in qualsiasi stagione. Infine la linea di boilies, con l’ingresso delle Strawberry Crush e Monster Crab, boilies molto europee e tanto apprezzate fin da subito con catture invernali. Prodotti giovani, innovativi ed esclusivi, tutti caratterizzati dal marchio Nash, un sinonimo di affidabilità e praticità. Poi durante i due giorni di fiera abbiamo avuto il piacere di avere con noi il braccio destro di Kevin Nash, il mitico Alan Blair, che ha letteralmente entusiasmato decine e decine di giovani appassionati. Quando la domenica è salito sul palco per circa un’ora e mezzo affiancato da Matteo Marmocchi ha raduna-

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Eventi

to intorno a se un gran numero di persone, i suoi racconti di pesca, sentirlo parlare con l’entusiasmo di un bambino ti faceva stare fisso ad ascoltarlo... fantastico nell’interpretazione delle sue strategie di pesca, chi ha avuto la fortuna di seguirlo sul palco è sicuramente tornato a casa con dei consigli da farne tesoro per metterli in pratica alla prima occasione. Alla fine dei due giorni possiamo dire con soddisfazione di essere molto soddisfatti di come è andata questa ventesima edizione, di come ha lavorato il nostro team italiano, di quanto affetto ci hanno dimostrato centinaia di persone, di quante mani abbiamo stretto, ma soprattutto di aver accolto col sorriso tanta, tanta gente. Ci vediamo alla prossima edizione! ♦

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Tecnica

Primavera, dove cercarle?

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La primavera dentro di sé porta la nascita della vita, tutto ricomincia, le piante rifioriscono, l’erba inizia a crescere, e negli esseri viventi ricomincia la voglia di uscire e muoversi, così lo è anche per i pesci come le carpe Testo e foto di Matteo Marmocchi

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Primavera, dove cercarle?

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urante l’inverno molte di loro si sono adagiate sui fondali e si limitava-

no a pochi movimenti alla ricerca di cibo. La primavera è la stagione più pazza delle 4, ed appunto la più difficile da interpretare, ma quando le cose girano per il verso giusto ci si può regalare emozioni davvero indescrivibili! Ci sono o emissari, tutti particolari da temolte varianti da tenere in consi- nere in considerazione, considederazione: quanto rigido è stato rato anche la presenza di cibo, l’inverno, la temperatura dell’ac- profondità, ampiezza e quanto qua, le perturbazioni e la tempe- tardi le carpe entrano in frega. ratura esterna. Ognuna di queste varianti ha in sé altre piccole va- La temperatura rianti, se il posto è un lago o un In primavera occorre sempre tefiume, se si trova in montagna o ner sott’occhio il termometro, ce in pianura, presenza di immissari ne sono di utilissimi in commer-

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Tecnica Ci sono molte varianti da tenere in considerazione: quanto rigido è stato l’inverno, la temperatura dell’acqua, le perturbazioni e la temperatura esterna...

cio. Basta gettarli in acqua, la- mole in questo periodo e ricattusciarli lì per 10 minuti e tirarli su. rare la solita carpa, magari a fine Quando la temperatura inizia a estate con peso ridotto, in alcuni salire sopra i 10 gradi è proprio ambienti già 8 gradi è sufficiente in questo momento che le carpe per avere partenze nei posti giusti entrano in attività alla ricerca di con costanza. cibo da immagazzinare, sia per Ma quali sono i fattori dell’auassorbire le lacune dell’inverno e mento di temperatura dell’acsia per prepararsi alla frega, non qua? Senza ombra di dubbio è è raro fare catture di una certa l’aumentare della temperatura

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Primavera, dove cercarle? esterna ed ecco qui che biso- cappotti! Molto spesso si associa gna tenere sott’occhio anche il l’inizio della stagione di pesca, meteo, una perturbazione di più ovviamente per pochi temerari giorni tenderà ad abbassare la non finisce mai, quando la temtemperatura dell’acqua, ma non peratura permette il rialzo delle è questa che blocca inizialmente temperature acquatiche in modo l’attività del pesce, bensì l’arrivo costante. Se abbiamo avuto un della perturbazione ed il primo inverno parecchio freddo, e magiorno di pioggia. Il cambio da gari con forti nevicate e tempealta a bassa pressione ho visto rature abbondantemente sotto negli anni che tende il favorire dei lo 0, la “stagione” partirà molto

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Tecnica

più lentamente, infatti uno dei punto in queste zone pescare in Nuovi prodotti per una nuova momenti peggiori per la maggio- acqua bassa o in anse piene di stagione! “Dippare” gli inneschi ranza dei laghi è proprio quando canneti è fondamentale! questi si sghiacciano, o quando gli immissari gettano dentro Dove? il lago acqua fredda proveniente Fattore diverso per i fiumi, se in da monti innevati. Questo feno- Marzo troviamo difficoltà di pesca meno è riconducibile soprattut- nei laghi, i fiumi possono regalare to ai laghi montani, ma appunto piacevoli soddisfazioni. Le acque

può voler dire avere maggiori opportunità di cattura. Il nostro consiglio è di utilizzare questi attrattori cospargendo gli inneschi un pò per volta, così che la parte liquida penetri nelle palline gradualmente

dopo lo “sghiacciamento”, e se sono più pulite del solito e la corle temperature saranno in conti- rente permette un più facile monuo aumento, ci sarà quel mese vimento del fondale ed il prolifedove le carpe saranno in attività rarsi di leccornie. Nei fiumi medio al massimo delle loro possibili- grandi la temperatura dell’acqua tà, soprattutto in acque basse. risulta essere più stabile che nei È bene ricordare che più i posti laghi, anche dopo forti perturbasono piccoli e più la temperatura zioni, e soprattutto le carpe sono dell’acqua si alzerà velocemen- abituate a mangiare quasi 365 te, al contrario nei grandi laghi, la giorni all’anno. temperatura dell’acqua aumen- Valutato quindi che il ghiaccio è terà sempre costantemente, ma una cattiva bestia per il nostro in modo meno repentino, ap- hobby, è altrettanto vero che in

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Primavera, dove cercarle?

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Tecnica

Nash propone anche per questa stagione 2018 una serie completa di pellets di varie misure, partendo dal micro per finire al pellets da 1 centimetro. Una delle soluzioni più efficaci è quella di bagnare il pellets aggiungendo anche un pò di mix aromatizzato, come ad esempio lo Stick Mix ai vari gusti della linea Nash Bait o nella formulazione Instant Action al gusto pesce con alte proteine, per creare delle grosse palle da utilizzare come richiamo. In questo caso il lavoro è riuscito perfettamente grazie al semplice uso del Ball Makers

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Primavera, dove cercarle? primavera le temperature possono aumentare così tanto che le zone proficue diventano quelle più basse, dove prima c’era il ghiaccio! Infatti da Aprile fino alla frega è utile tentare la sorte in secche o meglio ancora vicino ai canneti. È proprio lì che ricomincia il ciclo alimentare dei pesci. Voglio precisare di stare molto attenti alla frega delle carpe, molto spesso non coincide con il 15 maggio, questa è solo una data simbolica, sta a noi capire quando non è giusto pescare, in base all’etica del carp fishing. Se vediamo che in una zona le carpe saltano e si “fregano”, quello è un sintomo della frega e non è per niente corretto ed etico pescare! Non tutte le carpe vanno in frega contemporaneamente, in molti laghi le grosse vanno in frega più tardi di quelle piccole! In alcune zone la frega inizia perfino a metà giugno. Il tutto dipende sempre dalla temperatura dell’acqua e di quanto sia stato rigido l’inverno e di quanto tempo impiegano le temperature ad avvicinarsi verso i 18 gradi, cioè la temperatura per la frega. È bene ricordare, che le carpe vanno in frega con la temperatura dell’acqua, non

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Tecnica

per la stagione che si ha davanti, risulta più fredda che in superfiappunto per questo indicare 15 cie, queste diventeranno zone maggio e 30 giugno la data della interessanti in estate inoltrata ed frega, mi sembra davvero simbo- in autunno. È bene considerare lico, c’è da dire però che in una la cosi detta fascia di termoclino,

Se vediamo che in una zona le carpe saltano e si “fregano”, quello è un sintomo della frega e non è per niente corretto ed etico pescare!

buona parte delle occasioni la frega coincide con questa data, ma possono subentrare mille fattori che la fanno slittare, anticipare o posticipare… Abbiamo visto quindi che le carpe tendono a stare in acqua bassa con il riscaldarsi delle temperature, trovo proficuo pescare anche in secche di 2-3 metri di profondità massima. Escluderei categoricamente le alte profondità, perché lì, oltre i 10 metri l’acqua

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Primavera, dove cercarle? cioè quella linea “immaginaria” molto freddi intervallati a periotra il caldo ed il freddo, la fisica di caldi fuori stagione e viceverci insegna, mi scuso se lo dico in sa, questi continui sbalzi termici parole povere, che il caldo è più scombussolano anche l’attività leggero del freddo ed appunto delle carpe, per esempio se oggi la superficie risulterà più calda e è il primo di aprile e ci sono 20 i fondali profondi ancora freddi, gradi, e 10 giorni fa ce ne erano questi subiranno una variazione -10 e le previsioni della prossima termica, quando il freddo tornerà settimana danno neve, ecco in ed inizierà a scendere di profon- questa occasione andrei a pedità mescolandosi con il caldo scare dopo 3 giorni dalla presene facendolo scomparire mano a za del caldo, in modo che l’acqua mano che si sale.

in superficie abitui le carpe a cer-

Eliminate quindi le profondità ele- care un po’ più di condizioni miti, vate, pescate solo in acqua bas- a patto che non ci sia del ghiaccio sa, in special modo nei grandi in superficie! Eliminerei categorilaghi, invece i fiumi e canali sono camente i giorni che precedono perfetti per qualsiasi tipo di pesca! il ritorno del freddo, appunto perNegli ultimi anni, però, stiamo su- ché i pesci sentono molto facilbendo il così detto cambiamento mente il cambio da alta a bassa climatico. Stiamo vivendo periodi pressione.

effetto richiamo 1

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Tecnica Terminali Valutato dove e quando poter pescare in primavera, è necessario analizzare come pescare. Oltre che a calare l’innesco, bisogna costruirne di adatti per la stagione, come il corretto utilizzo di esche. Per quanto riguarda i terminali, ritengo che l’omino di neve copra il 90% di tutte le situazioni in pesca, con un blow out rig e lungo tra i 20 e 25cm. In primavera non troppo lungo (come in estate o autunno) e ne troppo corto (come Senza ombra di dubbio utilizzo in inverno), in questa stagione è terminali mimetici, per avvicinarmeglio stare su questa lunghez- mi sempre alla conformazione del za, capiterà spesso che le carpe fondale in cui pesco, fili per finali entrino in frenesia alimentare e (hoolink) dei colori e molto simili risucchino in modo vigoroso le alla vegetazione, utilizzo pure il leadcore o il limpit tra lenza madre

esche.

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Nella sequenza le fasi di scioglimento della rete in pva sul fondale. Come si vede alcune particelle del mix Citruz Cultured creano una sorta di colonna verso la superficie, mentre il resto rimane sul fondo arricchendo l’innesco.

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Tecnica

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e terminale, come anche il piom- agrumi, o fragola. Per quanto ribo assolutamente rivestito con guarda le boilies tenderei ad utigranuli, non in plastica, perché lizzare dentro di esse aromi oleoquesti ultimi, a bassa profondità, si, e possibilmente gli aminoacidi possono riflettere i raggi solari e che tendono a richiamare le carquindi quelli con i granuli appicci- pe sotto il profilo nutrizionale, ma cati, non hanno una rifrazione del se non si vuol metterli dentro alla sole in acqua, se avete quelli pla- boilies, è utile utilizzare un dip. stificati, utilizzate la carta vetrata Non sono un forte sostenitore per rimuovere la lucidità.

dei dip, ma in alcune situazioni

In questo periodo sono molto possono fare la differenza. Se le utili le presentazioni popup, spe- boilies ce le creiamo noi, mettecialmente se vicino ad erbai, ma rei senza ombra di dubbio il bircome detto precedentemente, dfood come farina fondamentale, l’omino di neve copre quasi la to- questa offre un notevole richiamo talità delle situazioni.

alimentare e, se si svolgono lunghe pasturazioni, apporta il giusto

Esche

equilibrio nutrizionale se abbinato

Per quanto riguarda le esche, ad un classico 50/50, ideale per devo dire che sono moltepli- la stagione! Trovo comunque otci, però starei molto sul fruttato, timi i pellets attorno all’innesco,

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Tecnica questi stimolano notevolmente mo odoranti. All’inizio ero scettico l’attività specialmente se in acqua sull’utilizzo di queste esche, ma bassa e con il moto delle acque poi innescandole e catturando, le si sbriciolano più facilmente e pa- utilizzo ad ogni mia sessione, masturano un’area più omogenea, gari per creare un omino di neve la soluzione della “bombetta” è visto che questi sono ad assetto perfetta!

neutro (boilies vera e mais finto).

Attenzione ai gamberi o alle tarta- Anche le Nash Cultured sono otrughe, quando inizia a far caldo, time, la pasta si scioglie e rimane Per come affronto le danno parecchio fastidio in acqua un nucleo durissimo, difficile da mie sessioni non sono bassa, quindi ritengo opportuno mangiare anche per le tartarughe. un forte sostenitore

innescare le cosiddette esche Eccomi arrivato alla fine di questo dei dip, ma ad essere

sinceri, in alcune personalmente li imbevo nello Spero di esser stato il più chia- situazioni possono fare sweetcorn per renderli un mini- ro possibile e di aver descritto i la differenza finte, boilies o chicchi di mais, articolo.

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Primavera, dove cercarle? La primavera è una delle stagioni più belle per trascorrere all’aria aperta qualche ora in pesca, e magari, se peschiamo bene e nel punto giusto, non sarà difficile catturare pesci di taglia come quello nella foto a fianco

prolificano molti insetti, quali le zecche, ogni volta che tornate a casa e vi fate la doccia, controllatevi bene in ogni parte, questi insetti si imbucano ovunque. Magari utilizzate degli spray come il concetti in modo semplice, non Frontline negli scarponi e sopra mi sono addentrato troppo in di- all’abbigliamento per allontanare scorsi complessi per non rendere questi piccoli fastidiosissimi esla lettura pesante o troppo lunga.

seri viventi. Per il resto andate a

La primavera è davvero bella, pescare e godetevi le giornate le temperature sono ideali per di pesca nel migliore di modi, la fare qualsiasi cosa. Una racco- vostra esperienza vi consiglierà mandazione, in questa stagione cosa è meglio, ad ogni uscita! ♦


Nuovo campione del mondo

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Fishing test

Titan Hide La Titan è una leggenda e Kevin Nash è stato il primo a creare ombrelloni in stile ovale, questa è la storia degli accessori per il carpista. La Titan Hide segue il successo rimodernato della gamma, sfruttando gli stessi principi di un telaio che si apre velocemente, rigido e leggero allo stesso tempo e pensato per offrirvi la massima protezione durante le vostre sessioni di pesca notturne e quotidiane

I

n grado di rimpicciolirsi fino a 44” pollici (112 li usate all’aria aperta. La Titan Hide si presenta cm) e pesando solamente 4.6 kg, è la ten- rigida e stabile, difatti nemmeno durante il clima da perfetta per il pescatore del futuro che più estremo ed i venti più forti avrete bisogno

ama le brevi sessioni. Dispone di coste curve delle aste anti-intemperie- risparmiando così il frontali in grado di proteggervi dalla pioggia, in- vostro tempo invece di impiegarlo montando sieme a pannelli anti-intemperie per mantenere ed imballando i vostri strumenti. Per le occasioi vostri accessori sempre asciutti anche quando ni più rare, ovvero quando sarebbe opportuno

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un supporto aggiuntivo, gli unici adattatori per quel momento si stava assistendo al clima pegaste anti-intemperie Fast Fit scivolano e si fissa- giore dell’anno, e durante il terzo giorno di pesca no sulla costa frontale per supportare la tettoia mi sono svegliato con una bufera di neve e vento in pochi secondi, senza il bisogno di pali per la forte. Arrivata la sera, quel vento che soffiava a tenda da posizionare ogni volta.

50 miglia all’ora colpì la mia tenda, i picchetti si

Per il clima più variabile avrete a disposizione trovavano quasi ad un pollice dalla terra ferma un pannello provvisto di cerniera a zip in rete o e mi stavo preoccupando perché non c’erano un pannello completamente a prova d’acqua in attacchi per i pali di supporto. Il vento soffiava grado di offrirvi una maggiore flessibilità con un davvero fortissimo e sbatteva violentemente sul sovratelo addizionale disponibile per il comfort telo dell’Hide, mi stavo già preoccupando. Ad delle vostre sessioni o durante l’inverno.

un certo punto, però, mi resi conto che la tenda

• La Titan perfetta per le brevi sessioni, in grado era più forte del vento e, come ho detto, sono di montarsi super-velocemente

rimasto davvero impressionato da tutto ciò. Creo

• Efficienza di spazio migliorata con sistema tende da più di 35 anni e non mi sono mai seduto notturno sleep system del retro piatto

sotto una tenda in stile Brolly che ha le stesse ca-

• Testina Idrostatica 5000 mm - Rivestimento in ratteristiche di rigidità e stabilità della Hide: queNylon 420 DPU • Fornita di picchetti Nash T Pegs

sta tenda, infatti, è in grado di creare una forza davvero magnifica, l’aria viene spinta sul terreno

Misure: (Altezza) 132 cm Imballaggio 44” (112 come un’azione aerodinamica delle macchine da cm) Peso: 4.6 kg. Peso con frontale impermea- Formula 1, tutto ciò ad alta velocità. Dopo la mia bile opzionale: 5 kg. Peso con pavimento opzio- esperienza austriaca, in cui pescavo in una posinale impermeabile 6.5 kg.

zione dove il vento soffiava in modo frontale, non mi immagino quando avrò bisogno delle aste an-

Provando la Titan Hide

ti-intemperie. Per tutta la vita ho usato brolly, ma

“La prima volta che ho testato la Titan Hide sono rimasto davvero impressionato, sorpreso. Stavo trascorrendo una sessione di pesca in Austria, della durata di una settimana, nei primi giorni di aprile e prima ero solito usare la Titan T1. Il clima era un po’ strano, dai 18 fino ai 20 gradi, forse quasi estivo! La mia prima cara Titan Hide è arrivata in tempo e non vedevo l’ora di tirarla fuori. Ciò che non sapevo era che in Austria in

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Titan Hide Mozzi Infill

Titan Hide Waterproof Infill

non penso che lo farò ancora. Usare la Hide al Titan Hide Overwrap posto del brolly è semplicemente ed infinitamen- Un sovratelo a strati creato per la vostra Titan te più resistente, più rigido, più stabile, più velo- Hide con porta anti-intemperie in stile cassetta ce da montare e da smontare e pesa solamente della posta, provvisto di cinghie di trattenimen4,6 kg. Un misto di emozioni - ho inventato l’Oval to per canne. E’ in grado di ridurre l’azione di Brolly, il Profile Brolly ed il Groundhog, tutti e tre condensa, offrendovi un isolamento senza pari. icone di tutti i tempi. Adesso penso di strabiliarvi Possibilità di estendere lo spazio per le vostre con la Titan Hide”.

sessioni più lunghe. I pannelli laterali possono essere legati alla parte posteriore per migliorare

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l’azione di visibilità e di ventilazione. Fornito di

Pannello frontale in rete provvisto di cerniera a picchetti Nash T Pegs. zip per la Titan Hide, in grado di garantirvi notti Peso: 2kg comode e serene anche durante il caldo estivo, evitando l’ingresso degli insetti. Doppia porta in Titan Hide Hd Groundsheet stile Roll provvista di cerniera a zip con cinghie e Un pavimento resistente per la vostra Titan Hide. rete. Peso: 0.3 kg

Si fissa velocemente con elastici ed occhielli per picchetti e dispone di una copertura estesa da

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Tecnica

Dopo la

pioggia

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Un periodo della stagione difficile, la condizione meteorologica instabile mi spinge a fare delle valutazioni e la una sessione in cava è la soluzione migliore Testo e foto di Graziano Giambastiani

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Dopo la pioggia

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na stagione invernale, fare prima i conti con i capricci del quella di quest’anno, tempo! Per fortuna, l’inverno che difficile da dimenticare, ci ha condizionato con tempera-

ne sono sicuro. Freddo e pioggia ture polari e piogge torrenziali, è non sono certo mancati a nes- soltanto un ricordo, la bella stagiosuno, ma ormai siamo abituati a ne sta prendendo il sopravvento vivere le stagioni mese per mese e con lei anche il nostro desiderio senza avere più né garanzie né di pescare. Il nostro desiderio torcertezze. Il clima, sempre meno na a farsi di nuovo forte, il lungo e regolare, sta lentamente cam- noioso letargo invernale non è più biando e di conseguenza anche un problema. La primavera è la le nostre scelte. Negli ultimi anni è stagione che preannuncia i grandi sempre più difficile programmare risvegli, le piante formano le prime un’uscita a lungo termine senza foglie, così come le alghe iniziano

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Tecnica il loro nuovo ciclo di crescita. I ci- rispetto, che si potranno ottenere prinidi si preparano ad affrontare i risultati migliori. Uno dei fenoal meglio il faticoso periodo della meni stagionali che condizionano riproduzione e questo per noi è maggiormente il comportamento un momento importante che non dei pesci all’inizio di ogni primadobbiamo sottovalutare, dobbia- vera è l’improvvisa formazione di mo sfruttare al massimo anche il forti perturbazioni e improvvisi cali più piccolo ritaglio di tempo per di temperatura, fenomeni naturali dedicarci alla ricerca delle grandi da non sottovalutare anche afcarpe, non credo che sia neces- frontando un’acqua “confinata”. sario ricordare a tutti che questi sono i giorni migliori dell’anno. A tu per tu con l’ambiente Ma non è tutto così semplice Credo che alla base della nocome spesso si crede, il nostro stra tecnica ci sia un rapporto di rapporto con la natura sarà mes- simbiosi con l’ambiente, la noso a dura prova dalla natura stes- stra presenza sulle sponde crea sa e sarà soltanto grazie ad un sicuramente una situazione non approccio corretto e di massimo proprio naturale se si considera

Il nostro desiderio torna a farsi di nuovo forte, il lungo e noioso letargo invernale non è più un problema

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Dopo la pioggia

riodi come questi che favoriscono l’avvicinamento sotto riva delle che la nostra permanenza non si grandi carpe. Il rispetto non si rilimita soltanto all’uso della sem- ferisce soltanto all’attenzione che plice canna da pesca, ma richie- si deve nei confronti delle catture de l’utilizzo di tanti altri accesso- in un periodo così particolare, ma ri. È importante limitare sempre anche ad un corretto approccio i movimenti e i rumori innaturali, dello spot che deve comunque (anche se ci si trova in ambienti essere il più possibile riservato e caratterizzati da una forte pres- silenzioso, questo vale per tutsione di pesca) soprattutto in pe- ti gli ambienti. La riservatezza e

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Tecnica Le acque fredde dell’inverno hanno rallentato molto il metabolismo dei pesci, occorre quindi regolare al massimo la sensibilità dei nostri segnalatori e fare attenzione anche al minimo bip!

il silenzio saranno una delle armi nuvoloni neri e minacciosi e un vincenti che vi permetteranno di vento freddo mi sta violentanavere la meglio sui pesci più at- do la faccia. In questi casi, viste tenti e selettivi.

le condizioni, la cosa migliore è quella di concentrarmi più sul-

Entro in pesca

la messa in sicurezza della mia

Sono appena arrivato sul gran- attrezzatura più che sulla pesca de specchio d’acqua e lo sto vera e propria. Monto in un batter osservando dalla sponda che lo d’occhio la mia Double Top MK4, costeggia. Il tempo non promet- una scelta azzeccatissima vista la te niente di buono, all’orizzonte stagione. Con il minimo indispen-

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Dopo la pioggia

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Tecnica sabile a disposizione, viste le dif- cisa. Feci appena in tempo a poficili condizioni, inizio a preparare sizionare sul segnalatore la terza alcuni inneschi, valutando che a canna che una grossa goccia di causa dell’insicurezza del tempo pioggia, quasi ghiacciata, mi colpì possono essere di vario genere, pieno sul collo. Era in arrivo una quindi meglio variare, ma sempre vera e propria bufera e io ci stavo di piccole dimensioni. D’altra par- nel mezzo. Sono sincero, non ero te in una condizione instabile, an- preoccupato per la tenda, quella che le scelte sono incerte.

resiste a tutto, speravo soltanto che quella tempesta passasse

Adesso la condizione è migliore

rapidamente e, come succede in primavera, all’improvviso smise di

Finalmente il peggio sembrava piovere, lasciando spazio ad un essere passato, dovevo approfit- timido raggio di sole... era quasi tare dell’occasione per sistemare il tramonto. In quel momento il le mie canne al più presto, era una lago appariva come una gigancondizione momentanea, all’oriz- tesca lastra di vetro, all’orizzonzonte stava per arrivare un’altra te un bellissimo arcobaleno mi perturbazione e ad occhio e cro- indicava che la pioggia si stava ce quella sembrava molto più de- dirigendo dalla parte opposta del

Feci appena in tempo a posizionare sul segnalatore la terza canna che una grossa goccia di pioggia, quasi ghiacciata, mi colpì pieno sul collo

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Dopo la pioggia do la selezione. Ssperavo in una partenza prima che la luce del sole sparisse definitivamente, ma arrivò il buio e di carpe neanche l’ombra. Purtroppo, anche se il tempo era migliorato, pescare in quel modo pasturando appena arrivato, rendeva tutto più difficile. Ma avevo fiducia nella notte che stava sopraggiungendo e comunque, anche se non si fosse mosso niente, mi aspettavano altri due giorni per catturare qualche bel pesce. Fino a che la

Appena entrata nella rete, la carpa si fermò all’istante, era molto stanca, ma lo ero anche io...

sessione non finisce la speranza è sempre l’ultima a morire...

lago… bene, finalmente un po’ In piena notte di pace, dovevo approfittare del- C’è un momento, durante le prila poca luce a disposizione per me ore della notte, che non ti acpasturare i miei inneschi, con il corgi di niente, il sonno è talmente buio tutto sarebbe stato più dif- pesante che potrebbero portarti ficile. Stavo pescando nel sotto via la branda da sotto che non riva, una zona interessante per te ne accorgeresti. Erano circa le le carpe che durante la notte si due di notte, quando la canna più avvicinano a riva in cerca di cibo. esterna di destra iniziò a ballare Alla fine, la mia scelta fu quella di sul pod, e meno male che l’ultimo utilizzare due inneschi affondanti anello della canna era all’interno di piccolo diametro, e uno neutro, del segnalatore, la frizione era anche questo abbastanza pic- quasi chiusa del tutto perché avecolo. Non sono molto d’accordo vo lanciato molto vicino al cannesulle esche di piccole dimensioni, to nell’immediato sotto riva, ma ma, in quelle condizioni, dovevo per fortuna i miei R3 hanno le due portarmi i pesci sotto trascuran- alette laterali che aiutano molto

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in questi casi. In una manciata di secondi avevo bloccato la fuga del pesce e lo stavo lentamente recuperando, ma non voleva venire verso riva, si stava dirigendo

inneschi

Tecnica

verso il largo. Nonostante tentassi in tutti i modi di fargli cambiare direzione, riuscivo a malapena a contrastarlo. Non potevo forzarlo troppo perché avevo montato dei piccoli ami del 7, che rapportati alle esche erano l’ideale, ma non volevo danneggiargli la bocca. Per fortuna con un po’ di esperienza riuscii a portare il grosso pesce sotto riva e malgrado aver rischiato di scivolare in acqua, dopo poco la grossa carpa entrò delicatamente nel guadino. Appena entrata nella rete si fermò all’istante, era molto stanca, ma lo ero anche io. Una bellissima specchi aveva appena abboccato ad una delle mie lenze e quello era un segno positivo, probabilmente di lì a poco altre carpe sarebbero passate in quella zona in cerca di cibo e, chissà... Dopo aver messo il pesce in sicurezza e rilanciato alla cieca nel buio, tornai dentro la mia tenda, l’unico posto asciutto di tutto il lago, aspettando di lì a poco un’altra partenza. Senza accor-

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Dopo la pioggia

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Tecnica germene mi addormentai cullato dal silenzio e mi risvegliai la mattina infastidito dalla luce del sole.

Il giorno dopo Ad essere sincero speravo che la notte potesse regalarmi qualche altra cattura, ma probabilmente non dipendeva dai pesci, ma da dove avevo lanciato le mie esche e di come le avevo pasturate. Dopo aver ripreso contatto con il mondo esterno, recuperai le tre canne e le innescai nello stesso identico modo del giorno precedente, il pesce allamato aveva mangiato bene, sarebbe stato un errore cambiare presentazione e terminali. Prima di lanciare pasturai tutta la zona con la fionda, la distanza da raggiungere non era molta e in quel modo ero molto piĂš preciso. Pasturai cercando di formare una traiettoria regolare che copriva trasversalmente tutto lo spot. Lanciai con estrema attenzione nei punti pasturati cercando di far planare il piombo in acqua durante la discesa consentendo al terminale di stendersi perfettamente. La giornata passò tranquilla, il lago pullulava di piccoli uccelli ittiofagi, ma delle carpe neanche l’ombra. Lasciai per

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Dopo la pioggia tutto il giorno le esche in acqua, anche questa sulla stessa canna ero convinto di averle lanciate del giorno precedente, sembrava nel punto giusto e non le volevo un bel pesce, meno nervoso, ma

Con l’arrivo della bella stagione e l’ingresso dell’ora legale, le ore di luce si sono allungate, e anche i tramonti appaiono più suggestivi

toccare. Arrivò di nuovo il buio, la comunque molto potente. Un’alsperanza era che le carpe entras- tra bella carpa, un po’ più piccola sero in pastura durante la notte. E della precedente, ma molto bella, così fu. A notte inoltrata una par- una grande soddisfazione. Decitenza mi svegliò all’improvviso, si di non rilanciare la canna, ma di lasciarla fuori perché nel buio avrei rischiato di metterla fuori pastura. La notte trascorse tranquilla, quella seconda cattura indicava chiaramente che i pesci non erano ancora presenti sotto riva, probabilmente il maltempo era una delle cause. La mattina al sorgere del sole uscii dalla tenda, l’alba è sempre uno spettacolo che merita di essere visto. Osservavo la superficie dell’acqua, immobile, quando un secco “bip” interruppe quel momento mistico e una partenza a razzo fece impazzire il mio R3. Avevo un’altra carpa in canna, questa volta molto più nervosa e scattante delle altre, probabilmente un esemplare più piccolo. A catturarla era stata questa volta la canna esterna di sinistra e siccome quella centrale non si era mossa per due giorni, quella cattura era la prova certa che in zona c’erano solo pesci che transitavano.

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Tecnica La sessione stava per terminare ora non potevo lamentarmi del risultato. Un’uscita segnata da una situazione di estrema instabilità e anche la pasturazione era riuscita a condurre i pesci di transito verso i miei inneschi. All’orizzonte grandi nuvoloni neri e minacciosi non promettevano niente di buono, forse mi era andata già bene così, il segnale era molto chiaro, mi sarei trovato di nuovo nel bel mezzo di una tempesta ed era la cosa che meno desideravo. Del resto ne riparliamo la prossima volta. ♦


Fishing test

Spod Station L’accessorio per la pasturazione in grado di rendervi vincenti in qualsiasi tipo di attivitĂ

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appendere rig già montati e pronti all’uso proprio quando l’azione si fa sentire. Un appiglio a forma di uncino può portare asciugamani o perfino borse per avere le vostre boilies a portate di mano quando dovete lanciarle con il Throwing Stick. Nel lato opposto troverete un telaio che supporta la scatola delle esche per avere a portata di mano sacchetti o stick, mantenendo i vostri Spod Mix consistenti in acqua, o potrete semplicemente usare l’acqua per lavarvi le mani dopo una sessione di pasturazione. Vi sono inoltre due filetti sul lato del telaio, per fare in modo che i Butt Locks (non inclusi) sup-

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na struttura rigida in metallo con lati 3/8 BSF per una resistenza anti-intemperie con l’aggiunta dei pali di

ancoraggio, lo Spot Station è stato creato appositamente per voi ed è in grado di contenere i secchi Nash rettangolari da 10 o da 17 litri, lasciando le vostre esche all’altezza che volete. Si adatta a qualsiasi movimento durante il lancio, ideale per rig e per modellare pasture o per mescolare Spod Mix. Un lato in metallo rettangolare vi permetterà di avere a portata di mano barattoli di pop up e strumenti per rig in qualsiasi momento. Inoltre, dispone di un anello di ritenzione in metallo per

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portino le vostre canne in modo allo Spot Station quando non state pasturando nel vostro spot. Disponibile in due misure, il Double Spod Station è in grado di trasportare due secchi e due scatole per le esche, davvero di grande qualità. N.B.: I pali non sono inclusi

Misure Single: (Larghezza) 58 cm (Profondità) 28 cm Double: (Larghezza) 88 cm (Profondità) 28 cm NOTA: I bank stick non sono inclusi

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Tecnica

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Ready o self...

tattiche e pasturazioni Cos’è che affligge i carpisti da sempre? Qual’è uno degli eterni dilemmi, se non forse anche l’emblema di questa tecnica? Non può essere altro che l’eterno dibattito sulla scelta di una esca ready made o di una self made - Prima parte Testo e foto di Roberto Bussolari

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Ready o self… tattiche e pasturazioni difetti. Questo è per me uno dei quesiti che maggiormente attanagliano il carpfishing. In realtà in me ho trovato una “pace dei sensi” dandomi diverse risposte, condividendole spesso nei mie articoli passati. In questo articolo non voglio convincere nessuno ad usare le ready piuttosto che le self o vice versa. Da sempre, da quando ho iniziato a praticare questa pesca nell’ormai lontano ’96 mi sono costruito boilies. Non ve ne erano in commercio, o per lo meno di difficilissima reperibilità. Iniziai ad innescare per alcuni mesi il mais ma nel giro di pochissimo tempo desiderai fortemente di “costruirmi” una boilie. I primi esperimenti furono un disastro e il mais garantiva sempre qualche minimo risultato. Poi ovviamente

Gary Bayes il Re della Nash Bait

S

mi specializzai un pochino, micegliere tra una boilies gliorava lentamente l’esperienza comprata comodamen- e contemporaneamente migliote all’interno di un nego- ravano le esche che producevo.

zio da pesca o scegliere tra una Niente di strabiliante, ma almeno boilies costruita con le proprie catturavo carpe e non mi toccava mani ed il proprio sudore, tra in- portarmi dietro il mais. Una volta sulti di mogli e vicini e quant’altra si rollava sulle tavolette piccole e sofferenza può portare? In realtà uscivano non più di 8-10 palline il confronto non è così tanto sbi- al colpo. Ricordo che per provare lanciato entrambe hanno pregi e nuove esche rollavo abitualmente

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Tecnica anche solo 500 gr di mix. In caso le parole “idrolizzati”, “predigeriti” positivo poi la produzione si allar- e robe simili. Si iniziavano i primi gava a 20 uova o poco più. Pas- esperimenti veramente cosarono i mesi e gli anni, iniziai a stosi, ricordo i grandi dibattiti conoscere carpisti più esperti di sul primo forum on-line e tanme, a leggere qualsiasi articolo te altre situazioni che ci faceriguardante il carpfishing trovassi vano soltanto aumentare la e soprattutto pescavo il più pos- voglia di andare avanti con sibile. Passavo tantissime ore a grinta e curiosità. Ci fu un pesca, tutto era finalizzato a cat- periodo tra il 2000 ed il 2005 turare carpe. Sia che avessi a di- in cui dedicai molti sforzi alla sposizione un week end, un solo produzione di esche self made. giorno o poche ore. Iniziavano le Iniziavano e vedersi risultati ecciprime trasferte e le prime grandi tanti, le prime carpe di taglia. Nel delusioni ma non ci si fermava 2001 in acque libere, con esche mai davanti a nulla. Nei primi anni prodotte da me, catturai ben due 2000 iniziavano a sentirsi nell’aria pesci oltre i 18 kg che per quegli

Esche self made pronte all’uso.... mi fecero catturare due specchi, una di quasi 20 kg ed un’altra poco sopra i 15 kg in meno di 24 ore di pesca

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Ready o self… tattiche e pasturazioni

anni erano veri traguardi. Per me ci mettevo e più risultati ottenevo segnarono una svolta importante. sia in termini di numero di catture La felicità era al suo picco mas- che di taglia. Avevo ingranato, ma simo e la voglia di andare avanti i sacrifici erano enormi. Le mie era sempre più radicata in me. self made piacevano alle carpe, Ero convinto di aver imboccato sicuramente non erano al livello la strada giusta, di aver trovato di esperti come Bisleri, ecc, ecc, le giuste ricette ed i giusti ingre- ma mi facevano entrare le carpe dienti. Liver, spirulina, aringa999, nel guadino ed io ero contento. germe di grano o isolato di soya, Macinavo chili di arachidi fresche, combinazioni di olii e aromi. Tutto cercavo l’arringa più profumata, il sembrava perfetto, più impegno liver migliore e il germe di grano,

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Tecnica Scopex n°1, Red Liver Oil e Sweetener hanno scritto la storia del carpfishing

pastoncini secchi o umidi, ecc, un paio di anni continuai la mia ecc. Credevo nelle mie esche e in produzione. Avevo a disposizione quello che facevo, e quando tor- esche che per quei tempi erano Strawberry oil palatant navo a casa con un bel cappotto il meglio disponibile sul merca- e Big strawberry sono o con un risultato molto scarso to mondiale. Iniziai lentamente, una combinazione devastante avevo più grinta di quando ero in modo scettico, a pescare con per tutte le esche che richiedono partito perché bramivo ad una esche confezionate che stavano una aromatizzazione fruttata prossima uscita per correggere i miei errori al fine di cercare di darmi delle spiegazioni. Verso l’anno 2004 venni contattato da un negozio distributore di esche ed altri prodotti per il carpfishing, per una collaborazione strettamente pubblicitaria. Iniziai così ad avvicinarmi alle ready made anche se per

Una devastante ricetta creata da Gary Bayes

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Ready o self… tattiche e pasturazioni

L’aggiunta di robin red almeno una settimana prima di effettuare la rollatura consente al mix di amalgamarsi perfettamente con il nostro ingrediente, i risultati non mancheranno

S-mix squid appena impastato, ottima omogeneità e ben visibili la moltitudine di ingredienti che donano all’esca finale un’ottima tessitura

per mesi fuori dal freezer. Il mot- percorrere una nuova strada. Del to dell’epoca era concentrato a resto dovevo pubblicizzarle, non distruggere la ready made. La che ne avessero bisogno e inboilie pronta era vista quasi come dubbiamente io forse ero il meno il nuovo male del millennio. Un’e- indicato, però quello era il compisca “chimica” che allontanava le to che mi venne assegnato ed io carpe, piena di conservanti e por- ne fui più che onorato. Per parcherie. Fesserie, dico ora!! Ma in lare bene o male di un prodotto effetti tutto aveva un senso per- lo devi utilizzare tanto ed in ogni ché tra la fine degli anni ’90 e i situazione. Iniziai in modo scettiprimi anni del nuovo millennio si co, il mio freezer era ancora pieno trovavano in commercio esche delle mie fidate self ma ben preready made veramente scadenti. sto mi accorsi quanto fosse bello Solo due o tre aziende produce- pescare con una esca pronta, efvano esche di ottima fattura. Per ficiente e sempre fresca. Notavo questo motivo la boilie pronta una supremazia sconcertante di non era ben vista agli occhi dei quelle boilies rispetto ad altre di carpisti più accaniti. Io però aven- amici carpisti che erano in pesca do la possibilità di pescare con con me, a tal punto da dovergliele quelle ottime self made iniziai a prestare per fargli prendere pesci.

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Tecnica Vi garantisco che se ero in pesca già pronte. Capii che per il mio io con le ready, quelli che erano modo di pescare le esche ready con me praticamente non pren- made erano il prodotto “magico”. devano nulla. E’ la pura verità! Più Non ho mai intrapreso campagne passavano i mesi e più dimenti- di pasturazione di mesi e questo cavo le mie self made, dimentica- a mio avviso è l’unico limite che vo le nottate passate a faticare in possono avere le ready made. garage e le puzze tremende che In quegli anni nel medio e corto aleggiavano per tutto il condo- periodo, le esche pronte avevano minio. Lentamente mi resi conto una marcia in più, me ne stavo che anche con ready di qualità accorgendo giorno dopo giorno. si poteva fare la differenza e che Tutti i miei sforzi erano concentrati anche se si impiegavano buoni sulla pesca e sulla ricerca di nuo- Kevin Nash e Gary prodotti, la self made non arrivava vi spot e non a rollare notti intere. Bayes un connubio a garantire la resa di certe esche Le ready made in effetti sono pro- indissolubile

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Ready o self… tattiche e pasturazioni Le comodità ti aiutano a produrre esche self più agevolmente

dotte per catturare velocemente, qualitativo notevole e non trovi sono nate per adempiere a que- quasi più le porcherie che venisto scopo. Nessuno si sognereb- vano vendute sino a 10 anni fa. be mai di pasturare uno spot per Mi fa impazzire chi ancora dice “a 6 mesi con ready made. Sono però le self sono meglio perché boilies con picchi di resa altis- io mi tengo pasturato questo o simi a breve termine perché quest’altro posto per mesi”. Cerè questo di cui ha bisogno to che sono meglio le self, anche il 99% dei carpisti. Attual- perché le ready non sono nate per mente le esche pronte han- questo scopo, e di sicuro sta meno raggiunto uno standard glio anche il portafoglio. Anche se a dirla tutta a volte bisognerebbe fare i conti della serva perché se inizi ad impiegare idrolizzati e robe simili altro che 10 €/ kg ti costa una self se conteggi pure il tempo e le attrezzature per rollare. Ma siamo sicuri che

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Tecnica mantenere uno spot pasturato un tema specifico e dove non si così a lungo serva per ottenere elargiscono aneddoti veri e prorisultati di alto livello? Io non ne pri. Queste non sono altro che sono convinto e nel prossimo considerazioni basate sulle mie numero vedremo anche il per- personali esperienze che ho deché. Ma torniamo a noi. Le ready ciso di raccontarvi come è mio made devono entrare in acqua, solito fare, in modo semplice, traattirare le carpe, devono piacere sparente e senza paura di giudizi. moltissimo sotto il profilo gusta- Sono ormai quasi 8 anni che ho tivo e devono essere digerite ed la fortuna di pescare con ready assimilate velocemente. Troppa made Nash, ancora prima con poca gente ha tempo per pastu- quelle di altre aziende e mi posrarsi a lungo la postazione. Molti so ritenere più che soddisfatto. di più invece pescano in sessioni Le varie catture lo testimoniano. mordi e fuggi ed hanno bisogno Non ho minimamente il dubbio di una esca che attiri i pesci il più che possa avere delle chance in velocemente possibile e questo meno perché impiego una esca raramente si ottiene da una self. ready. L’evoluzione dell’esca re- Le esche cotte a vapore Parlo di self standard prodotte da ady è talmente dirompente da mantengono inalterate pescatori “normali” non da su- offrirvi sempre qualcosa di supe- alla perfezione le doti per alchimisti. Non vorrei risultare riore e sempre migliorato. Ogni dei liquidi inseriti maleducato ma quasi nessuno, tanto ancora produco qualcosa al loro interno me compreso in primis, sarebbe in grado di produrre una boilies qualitativamente pari ad una ready made di fascia alta. Ci sono persone che lavorano anni dietro ad una esca prima di metterla in commercio con mezzi e prodotti a disposizione ben diversi dai nostri e i risultati si vedono. Questo articolo non è altro che un “monologo da bar” come chiamo io certi articoli, dove non si tocca

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Ready o self… tattiche e pasturazioni per il gusto del ritorno al passato, ad anni veramente “vintage”, ma è giusto per stare una serata in compagnia con amici. Se penso solo all’evoluzione in casa Nash, a quanto lavoro viene fatto da Gary Bayes e dai suoi collaboratori per generare una ready super performante in ogni situazione, mi rendo conto che non potrei essere in grado di fare un’esca che nemmeno ci assomigli. Nel prossimo numerò analizzerò

Self o ready... l’importante è impiegare la tattica giusta! Questa superba specchi alcune mie esperienze piuttosto interessanti, quindi vi aspetto. ♦ ha scelto una Scopex Squid self made


SCOPEX SQUID 20 anni … ed ancora non ne possiamo fare a meno

L’esca per carpe più richiesta nel mondo del carp fishing dai pescatori più esigenti, la Scopex Squid è la miscela più famosa della Nashbait di tutti i tempi. Una comprovata ricetta per grandi carpe mescolando sapientemente lo Scopex, Red Liver e l’esclusivo estratto di Squid (calamaro) della Nashbait, è l’esca che ha fatto registrare record in tutto il Regno Unito ed in Europa da oltre 20 anni.

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Tecnica

Il Chod Rig Il Chod è il Rig che uso nelle più svariate situazioni, cosa che fanno molti pescatori A cura di Alan Blair

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Il Chod Rig

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Tecnica

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na cosa che noterete riguardo a questi Rig è che sono tutti ugua-

li. Stessa misura dell’amo, stessa esca da 15 mm. La maggior parte delle volte hanno anche la stessa lunghezza. Provenendo da un background di varie esperienze nella pesca, una delle lezioni che ho imparato è che rimpicciolire il vostro innesco vi permetterà di ottenere più beep, in modo particolare quando le condizioni non sono ideali.

Ciò non vale soltanto per esche standard da fondo o per presentazioni Pop-Up, ma anche per qualsiasi tipo di Rig. Sebbene il Chod Rig venga tradizionalmente visto come una tattica per catturare le Big, non vi è nessuna ragione per la quale non riesca a catturare carpe più piccole con qualche leggera modifica. Tutta-

Per mia esperienza il Chod è un terminale adatto a molte condizioni di pesca, tuttavia è molto efficace per catturare le Big proprio quando mangiano con meno fiducia...

via, è molto efficace per catturare le Big proprio quando mangiano con meno fiducia. Rimpicciolire la misura dell’amo che utilizzate, dell’esca e degli altri componenti potrebbe offrirvi più opportunità di ottenere beep e farà in modo che il vostro Chod-

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Il Chod Rig

Le due sfere di gomma servono per limitare lo scorrimento della presentazione pop up, ma chi pesca abitualmente con il Chod sa che limitare la corsa dell’innesco non è sempre la scelta migliore

dy si presenti meno “sgraziato”. in tungsteno sulla girella per farlo Avrete tutti i benefici dei Chod Rig affondare, riducendo l’azione income ad esempio la possibilità di gombrante del Rig. Inoltre, il tutto regolarlo, garantendo presenta- può essere usato con un leader zioni in diversi fondali del lago, in o senza, dipende dalla situaziomodo più discreto.

ne. Se volete vedere questo Rig

Per fare in modo di creare il mio in azione, guardatevi Urban Banx Chod Rig rimpicciolito, sostitu- 4 sul canale Youtube Nash TV. ♦ isco una Pop-Up Citruz da 15 mm per una da 10 mm e la abbino con un Chod Twister di misura 8 invece che uno da 5 o da 6. Questa piccola esca bilancia perfettamente il Rig, ciò significa che non devo usare la pasta

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weed

silt

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Il Nash D-Cam Leader è l’unica e singola soluzione per la miglior mimetizzazione in ogni tipo di fondale, ovunque lo lanci, sia su ghiaia, melma, argilla, erbe, fango, lui scompare. Disponibili in 75 e 150cm di lunghezza, puoi usarlo nella versione nuda, oppure con le clip da elicottero, chod, run rig o con le classiche clip da piombo Nash Lead Clip di qualsiasi misura.

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Tecnica

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Facciamo agire...

la pioggia Da sempre è risaputo che determinate condizioni meteorologiche aiutano e agevolano la nostra azione di pesca Testo e foto di Maurizio Mariotti

N

onostante che il meteo non fosse dalla mia parte, ed erano previste forti piogge, avevo una malsana idea in

testa che volevo mettere in atto nei giorni a seguire. Così mi sono recato su uno dei miei canali preferiti alla periferia di Roma, e anticipando la perturbazione di qualche ora ho montato tutta la mia attrezzatura. Il posto in questione è uno dei quei luoghi che non ti regala niente, e che senza le dovute accortezze si cappotterebbe senza batter ciglio. Spesso il fondale in questi ambienti e caratterizzato da alghe e limo quindi è importante trovare il giusto “buco’’ per i nostri inneschi. Armata la

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Facciamo agire... la pioggia

mia scope 10 ft 3,5 lb con un bel In luoghi del genere dove la corpiombo tractor ho cominciato a rente dell’acqua fa da padrona, sondare il terreno finché non ho anche la pasturazione deve essetrovato il punto giusto assicuran- re precisa e studiata. Come pridomi di pescare su un fondale un ma cosa mi sono recato a 10\15 po’ più duro e di essere abba- metri a monte di dove avevo i stanza lontano da alghe e osta- miei inneschi e ho cominciato a coli.

pasturare con boilies spezzate

Le alghe per quanto possono proprio da lì, in modo che quansembrare nostre nemiche se do poi avrebbero toccato il fondo sfruttate bene riusciremo a tra- si sarebbero posate vicino ai miei sformarle in nostre alleate.

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inneschi, cosa che sicuramente


Tecnica avremo un “pasturatore automatico” che rilascerà qualche boilies o pellets di tanto in tanto.

Sfruttare i piccoli affluenti Nella maggior parte dei casi questi canali hanno dei piccoli canaletti o affluenti, che di solito poi si diramano nei campi circostanti. Anche questi normalmente non ci tornano molto utili, ma con le condizioni meteo che avevano previsto sapevo che sarei riuscito a sfruttarli. Con le forti piogge, da piccoli affluenti possono trasformasi in fiumi ricchi di alimento per le carpe. L’acqua con la sua forza può erodere tranquillamente le picconon sarebbe successa se aves- le sponde dove vivono microor-

Ho cominciato a pasturare con boilies spezzate proprio da lì, in modo che quando poi avrebbero toccato il fondo si sarebbero posate vicino ai miei inneschi...

si pasturato direttamente sopra alle lenze. Spesso adotto anche un altro modo per pasturare, forse è quello che preferisco di più perché mi assicura che la pastura resti sempre in zona e non venga trascinata troppo a valle. Il metodo consiste nel pasturare direttamente dentro il banco di alghe posizionato a monte dell’innesco. Sì! avete capito bene! Pasturando direttamente nell’alga le nostre esche ci si incastreranno dentro, e in questo modo

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Facciamo agire... la pioggia ganismi vari piccoli organismi che vivono nel terreno, e venendo trascinati a valle dalla corrente, non possono che diventare cibo naturale. In precedenza nel posizionare le mie canne, avevo calcolato anche questo, è una in particolare l’avevo posizionata molto vicino allo sbocco di questi piccoli fossi. Oltre a questo avevo visto le classiche tane di gambero, così per non sbagliare avevo pasturato principalmente la zona con delle scopex squid e delle Key Cray. In ben che non si dica arrivò la perturbazione, nelle prime ore di pioggia non era successo ancora niente, ma avevo fiducia ed ero

Per una presentazione più naturale, meglio un hair rig più lungo, questi non sono pesci facili da catturare...

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Tecnica

sicuro che di li a poco qualcosa sarebbe successo. Con la massima tranquillità e pazienza stavo aspettando che la pioggia facesse il suo lavoro, portare dentro il canale acqua e fango. I piccoli affluenti finalmente cominciavano a buttare del materiale nel canale principale, e vi giuro che non passarono 10 minuti che “finalmente’’ la centralina degli R3 iniziò a suonare all’impazzata. Sapevo anche che il divertimento non sarebbe durato molto perché in luoghi così piccoli tanta acqua tende a saturarli, e a mandarli in piena molto facilmente con l’ac-

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Facciamo agire... la pioggia

Pesci in ottima forma, con una forza incredibile. In questi ambienti il cibo naturale è presente in abbondanza, lo si capisce anche dalla loro struttura!

qua praticamente impescabile. tempo dedicato alla sessione ero Avevo messo in preventivo di far- comunque soddisfatto, la mia mi due giorni in piena tranquillità, strategia mi aveva dato dei buoni ma nel pomeriggio il canale ora- risultati e così si concluse la mia mai era andato, acqua alta e tan- giornata di pesca, con ben tre to fango che scendeva, ero riu- catture a guadino! In questi casi scito a sfruttare quella situazione la taglia non conta, almeno per a mio favore. Nonostante il poco me, perché anche un pesce di

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Tecnica Spesso adotto un altro modo per pasturare, forse è quello che preferisco di più perché mi assicura che la pastura resti sempre in zona e non venga trascinata troppo a valle

piccola taglia preso in una condizione estrema, tra mille difficoltà, per me ha un grande valore! Santi affluenti! ♦


Fishing test

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Uno strato esterno corazzato con una performance estrema a prova d’acqua e traspirante, la ZT MAC Jacket è perfetta per combattere le intemperie e per evitare la formazione di umidità – completa del sistema a strati ZT

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asche ai lati con risvolto anti-intemperie, polsini esterni elasticizzati e regolabili, polsini interni con membrana in

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ce. Bretelle ricamate rimovibili in grado di togliersi in pochi secondi attraverso tasti in Velcro, con regolazione per la vita, in questo modo potrete indossare i pantaloni nel modo che preferite. Tasche in lana ad effetto caldo provviste di cerniera a zip che combinano diversi accessi alle zip tra cui ad altre tasche con strati interni. Rifiniti • Sistema impermeabile 10.000 mm, traspirancon zip resistenti e polsini regolabili per la cavi- te 3000 gr/m2 glia adatto ad ogni stile di stivale.

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Tecnica

Marginal

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Molto spesso le carpe si rifugiano proprio sotto i nostri piedi. Sta a noi cercare di capire dove e quando utilizzare tutta la nostra esperienza per pescare nei pressi di una riva Testo e foto di Ramon Remondi

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Marginal

F

inalmente il weekend è già detto è di piccole dimensioarrivato e personalmen- ni ed è facile capire che con un te sono molto felice per lancio moderato si arriva nella

questa nuova avventura di pesca. sponda opposta, la profondità Grazie ad un caro amico, oggi media dell’acqua è di circa 3 m mi trovo ad affrontare un luogo e intorno a me numerosi conigli si di pesca davvero bello, ricco di rincorrono sulle sponde facendo vegetazione, ma soprattutto un da cornice perfetta per un’ottima ambiente piccolo, con un fasci- sessione all’insegna dell’amicizia no misterioso che regala da su- e dell‘amore per la natura. Per me bito un forte desiderio di lanciare sono queste le cose che ogni volle canne e scoprire tutto ciò che ta mi regalano un qualcosa che può offrire! La superficie come difficilmente riesco a spiegare.

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Tecnica Preparazione

paro completo in qualsiasi condi-

Scaricato tutto l’occorrente non zione climatica grazie alla doppia mi rimane altro che preparare il camera che evita qualsiasi concampo, quindi monto subito la densa e soprattutto grazie al mamia Double Top MK4 il più in- teriale di cui è composta sempre dietro possibile dalla sponda in di qualità e all’avanguardia. modo da evitare qualsiasi vibra- Il tempo è sereno fortunatamenzione e rumore inutile.

te, durante la notte si prevedo-

Fortunatamente la tenda pur es- no temperature al di sotto dello sendo doppia e di generose di- 0° quindi è importante avere un mensioni, si monta veramente sacco a pelo all’altezza della siin un attimo e richiede davvero tuazione. pochi sforzi anche senza l’aiuto Nash come sempre anche in di altre persone, e secondo me questo caso pensa a tutto e soè davvero essenziale soprattutto prattutto nei dettagli quindi non se abbiamo a che fare con piog- vedo l’ora di provare il nuovo Inge o venti improvvisi. Oltre tutto dulgence 5 Season che con tutti mi permetto di sottolineare che i suoi comodi strati mi permetterà la Double Top offre davvero un ri- di certo di non soffrire il freddo!

La profondità media dell’acqua è di circa 3 mt e intorno a me numerosi conigli si rincorrono sulle sponde facendo da cornice perfetta per un’ottima sessione all’insegna dell’amicizia e dell‘amore per la natura

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Marginal

Nella foto la centralina dei segnalatori acustici R3. Questa centralina riproduce fedelmente il tono memorizzato sul segnalatore e non teme né gli ostacoli né la distanza

Osservare

bel pesce attivo, grazie all’alimen-

In ambienti ristretti come in que- to naturale ben visibile posto su sto caso è bene prestare parte un ramo in acqua. della nostra attenzione sulle rive opposte e soprattutto in quel- Essenziale la precisione le più vicine a noi, nel mio caso Una volta individuato lo spot ed muovendomi a piedi lentamen- essermi assicurato che il fondale te ho notato che nei pressi della fosse pulito nei pressi della pianriva un ciottolato di piccoli sassi ta, il passo successivo fu quello divideva la zona dura da quella di fissare un lancio corretto con il fangosa. Un particolare che subi- marker e posizionare la clip. to notai fu un albero caduto nella A questo punto non rimaneva riva opposta che si estendeva per altro che contare le misure deluna buona parte fino all’interno la canna all’interno dei picchetti dell’acqua, essendo ormai inver- Spot On Stick Nash in modo tale no a maggior ragione, il mio istin- da avere la giusta distanza di lanto mi diceva che sotto quel riparo cio, soprattutto gradita per le ore naturale ci poteva essere qualche notturne in caso di cattura. Ora

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Tecnica Per una corretta azione di pesca da riva utilizzo lo Spot On Stick Nash in modo tale da avere la giusta distanza di lancio, soprattutto gradita per le ore notturne in caso di cattura

come ora non potrei mai separar- chetti Spot On Stick è che posmi dai miei Spot On Stick perché siamo benissimo evitare in caso li ritengo un accessorio indispen- di cattura troppo baccano ripesabile per chi, come me, adora la tendo più volte il lancio del marpesca a lancio. Un motivo in più ker per trovare di nuovo lo spot per il quale adoro utilizzare i pic- iniziale. Una volta trovato il lancio

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Marginal

Prepariamoci prima… Soprattutto nei mesi invernali dove non si necessita per lo più di utilizzare ingenti quantitativi di esche, il mio consiglio è quello di preparare a casa poche quantità di pastura che abbiano un semplice ma importante scopo, un’ottima attrazione! In questa, ma anche in altre occorretto e contato le misure (ma- casioni, mi preparo un barattolo gari segnandole direttamente sul abbastanza grande dove andrò nostro cellulare) avremo modo nel ad inserire alcune boiles tagliate e caso tornassimo in quel luogo già sbriciolate arricchite con un attratun piccolo vantaggio.

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tore liquido. Per questa sessione


Tecnica sapori e attrattori si mischino tra loro e diventino davvero speciali. Ovviamente all’interno del mio sacchettino inserirò una parte di tutti questi elementi perché ritengo che, come noi, anche i pesci abbiano voglia, in base ad alcuni L’utilizzo dei picchetti, dove è fattori, di diversificare il loro appe- possibile, consente un’azione tito, facendo questo noi avremo di pesca più dinamica, modo di presentare in una quan- diversificando le traiettorie delle tità concentrata sia un gusto sala- lenze in base alle caratteristiche to, sia un gusto dolce e avere più della sponda

ho utilizzato delle boiles della linea Instant Action Strawberry Crush con il relativo Dip liquido adatto per l’ottima dolcezza e soprattutto non scioglie il Pva. In un altro barattolo invece ho deciso di inserire del pellet Scopex Squid arricchito da un leggero quantitativo di liquido spray Citruz. Infine un ultimo barattolo dove ho messo circa una scatoletta di mais dolce (scolato) e circa 4 cucchiaini di sale rosa. Tutto questo resterà a riposo per qualche giorno in modo che i vari

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Marginal

chance di successo grazie alla di- Una singola Wafer Citruz 15 mm versificazione fatta in pastura.

montata su un Combilink 15 lb e un amo Fang della misura 4.

Conclusione

Sono soddisfatto e spero che

Come per magia la canna lanciata questa mia esperienza sia stata nei pressi della pianta ha regalato di vostro gradimento. Spero in una bellissima specchi confer- qualche modo di aver stimolato mandomi che la diversificazione in voi qualche nuova idea per una degli elementi nella pasturazione futura sessione... è stato un successo.

A presto! ♌


L’IMBATTIBILE COMFORT DELLA GAMMA INDULGENCE

Il lussuoso comfort Indulgence nei sacchi a pelo foderati in tessuto felpato, imbottiti, per un calore unico. Disponibili in 4 stagioni e nella versione a doppio strato 5 stagioni; sviluppati per adeguarsi ad ogni stagione e condizione climatica in base alle proprie esigenze personali. Si adattano alla gamma delle brande Indulgence, ma offrono un adattamento universale per qualsiasi branda, grazie ai manicotti di sostegno posti in cima e sul fondo, con cinghia per lo schienale in modo da evitare la torsione del sacco a pelo. Disponibile in versione Standard e Wide Boy.

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Il design più flessibile di sempre, il Globetrotter vi offrirà infinite opzioni per qualsiasi tipo di spot o situazione, anche per quei piccoli laghi, nei quali è necessario estendere le gambe frontali e per un adattamento più naturale soprattutto in grandi fiumi e lagune

(92 cm) per offrirvi la massima elevazione laddove richiesto e la massima praticità d trasporto. Regolazione per gambe e bloccaggio, vi garantirà zero scivolamento. Opzioni infinite di posizionamento della canna, da orizzontale a

I

verticale. Fornito di lunghi Buzzer Bars per un l Globetrotter si rimpicciolisce fino a 60 cm supporto senza pari. Barre principali parallele all’interno di una borsa di trasporto! Rifinito dal classico design Nash, le gambe con

sistema di bloccaggio vi offriranno una totale flessibilità per posizionare ed innalzare le vostre canne verso il cielo. La doppia barra principale evita possibili attorcigliamenti del pod. Completo di Buzzer Bars removibili. Gambe smontabili in grado di ridurre le dimensioni di trasporto, pensate appositamente per il carpista che necessita di un’unica e pratica soluzione. Disponibile nelle opzioni 3 Rod e 4 Rod, i Globetrotter sono provvisti di quattro gambe corte e due estensioni per gambe da 36 pollici

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ed estendibili per un telaio privo di possibilità • 4 Rod Globetrotter Bars: Retro 53 cm (21”) di attorcigliamento. Quattro gambe smontabi-

Parte Frontale 53 cm (21”)

li e regolabili, due gambe da 36 pollici (92 cm) • Peso: 3 Rod Globetrotter: 4.5 kg 4 Rod Gloestendibili. Camme di compressione con sistema di bloccaggio per regolare la barra principale e la lunghezza delle gambe. Staffe di ancoraggio per modellare e ancorare tramite cavi elastici il pod ad ogni estremità. Rifinitura nera opaca anodizzata. Modelli disponibili: 3 e 4 canne. Pali aggiuntivi da 36” pollici (92 c) per gambe, disponibili. Include un’unica e pratica borsa di trasporto. • Estensione della barra centrale: 63-114 cm • Estensione delle gambe: 92-135 cm • Gambe corte: 22-36 cm • 3 Rod Globetrotter Bars: Retro 30 cm (12”) Parte Frontale 32.5 cm (13”)

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Tecnica

Stand by

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Ore 5 del mattino… la sveglia urla a gran voce. Finalmente quel suono stridulo rimbomba nella stanza, di solito così odiato, in questi momenti tanto atteso… spezza un riposo che poi riposo non è, fatto di viaggi ad occhi chiusi, di ragionamenti, di interrogativi, di speranze… Testo e foto di Stefano Antonucci e David Bracaglia

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Stand by

Il comodissimo Bivvy Tray è un vassoio semi rigido con i bordi rialzati per evitare che gli accessori possano accidentalmente cadere a terra

S

tefano si alza dal letto, ormai sembra indomabile… tripla una doccia veloce per razione di caffè, un abbondante risvegliarsi dallo stor- colazione, uno sguardo al primo

dimento di questa notte breve e Tg del mattino, uno squillo sul teinsonne, pochi minuti per indos- lefonino… è jack che puntuale sta sare quella che ormai sembra più arrivando… l’uniforme di un soldato pronto a Per lui la notte è stata ben diverchissà quale battaglia, a quali ge- sa…interminabili ore di lavoro lo sta eroiche… tutto questo, nel si- dividevano dalla meta prediletta, lenzio della notte che ancora la fa gli stessi pensieri e le stesse speda padrone, un silenzio che aiuta ranze che hanno reso un riposo a pensare, a pianificare, a smor- travagliato, contribuivano a ralzare un po’ quella frenesia che lentare il tempo, a rendere i minuti

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Tecnica lunghi come ore, ma finalmente nuova esperienza, un’avventura, dopo una veloce tappa casalin- consapevole però di ripassare un ga, anche lui è pronto. Il motore copione già più volte recitato… si del fuoristrada romba voglioso parte. di percorrere quei chilometri che Tra una chiacchiera e uno scamormai conosce a memoria, sotto bio di opinioni, il viaggio assume il peso di quel carico d’attrezza- una piega più che piacevole, la tura, che sia per poche ore che voglia e la frenesia annullano la per tanti giorni, sembra essere stanchezza, la meta è sempre sempre esagerata ma allo stesso più vicina… eccolo li che appare tempo necessaria…

in tutta la sua maestosità…sarà

Uno sguardo, un sorriso, un sa- anche il colore di questa alba a luto… lo scintillio negli occhi di rendere il tutto più suggestivo, entrambi, quel blocco allo sto- ma ogni volta sembra come la maco di chi sta per vivere una prima volta… silenzio… solo un

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Stand by Si osserva, si scruta quella distesa accarezzata da una leggera brezza... la stessa che schiaffeggia i volti appena scesi dall’auto, ma che ricorda ai due di essere operativi...

assordante silenzio… lo sguar- sono ormai ben definiti, le opedo fisso… non si batte ciglio… la razioni automatiche, ogni tanto bocca che rimane semi aperta… l’occhio sfugge attratto da qualsembra il primo appuntamento cosa, prima la barca, poi i foderi con la donna tanto desiderata delle canne, poi si svuota la macche dopo tempo si concede… si china che sembra quasi tirare un osserva, si scruta quella distesa sospiro di sollievo. accarezzata da una leggera brez- Come una catena di montaggio za… la stessa che schiaffeggia i parte l’allestimento del campo, volti appena scesi dall’auto, ma sembrano molti, ma sono solo che ricorda ai due di essere ope- due. Sembra che ogni volta si dirativi… Non c’è bisogno di parla- venti più veloci, la barca è in acre, si assaporano i rumori, i ruoli qua e con esso tutto l’equipag-

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Tecnica Le nuove Key Cray hanno una finalità: sono state studiate per offrire al pesce un’esca digeribile, facilmente assimilabile, ma anche ricca di sostanze naturali presenti in natura, come ad esempio la farina di gambero d’acque dolce

giamento necessario, la tenda è tica gli schemi mentali precedenben montata in quell’angusto e temente realizzati… uno parte da ristretto spazio che ci ospita, per- un lato, il secondo dall’altro, sinché si è sempre ospiti, è il rispetto cronicamente si ritrovano sempre per il padrone di casa non deve al punto di partenza pronti e con il mai mancare peccando di invadenza. Ci siamo, ma non ci vediamo è il momento di tirare un sospiro di sollievo, la parte più “macchinosa” è fatta, Jack accende la sua ennesima sigaretta e dopo un tiro profondo si perde per qualche istante sorvolando la distesa d’acqua con lo sguardo. Stefano è li di fianco, seduto su quel secchio mimetico che per i due, nel suo contenuto, vale come un forziere d’oro. E’ il momento di agire e di mettere in pra-

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Stand by nel bel mezzo di quell’erbaio, la risolutrice Key Cray in quello spot marginal che ha dato tante soddisfazioni, ma che ha creato anche non pochi problemi per il caratteristico basso fondale pattugliato spesso dai volatili, il tanto amato innesco equilibrato con Scopex Squid, li dove i raggi solari non arrivano più, dove la giungla sommersa comincia a lasciare spazio alle immense praterie sabbiose, quello che non può mancare mai, quello che gli permette di sentirsi un po’ più tranquilli, un po’ più sicuri, in pesca con la massima proprio compito assolto, uno alla speranza possibile. guida della barca, destreggiando- Sbrigano il tutto nella totale disi delicatamente negli stretti spazi screzione, la regola base è sema disposizione come un equili- pre la stessa… esserci ma non brista in punta di piedi su un filo vedersi... e come orchestranti sottile, l’altro, come capitan di ve- con i loro strumenti in pugno, detta pronto a scorgere gli spot lasciano danzare quei terminali più interessanti armato di eco e “profumati” dalla barca al fondale, batiscopio sfruttando al massimo li dove la loro mente crede che si il perfetto connubio tra tecnologia possa centrare l’obbiettivo, che si e spiccati sensi di un essere uma- possa avverare un sogno. no che scivolando lentamente sul Un espressione di soddisfazione pelo dell’acqua si sente come un prende piede sui loro volti… quelcane da ferma pronto a puntare.

la che nasce naturalmente in quei

Il tempo passa inesorabile, una momenti in cui si crede di aver per una tutte le insidie finiscono fatto le cose per bene, quando in acqua, la sempre presente Ci- si nutre fiducia nelle proprie sceltruz pop up in quello spazio pulito te, di essere nel posto giusto nel

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Tecnica momento giusto. E’ terminata aperti, in rari momenti di lucidità una fase, ne inizia un’altra, quel- pensano a quanto meravigliola dell’attesa, quella variabile on- sa sia questa attesa. Il tempo in nipresente in ogni sessione, che quella situazione diventa uno strapuò essere breve, lunga, spesso no personaggio da interpretare, infinita! Tutto è pronto, tutto è al sembra che vari a seconda delle proprio posto.

sensazioni percepite, da come i

Jack entra in tenda seguito da due vivano ogni singolo momenStefano, lo scambio, tra i due, di to a volte è inesorabilmente velouna sorta di ghigno misto voglia ce a volte tremendamente lento. di azione, frenesia e impazienza, Ogni tanto, questa sorta di equi- E come orchestranti un caffè, due parole, il merita- librio viene spezzato dalla voce di con i loro strumenti

to riposo per la schiena, il luogo uno dei due, per mantenere quel in pugno, lasciano non è dei più comodi ma non è confronto pacato e rispettoso, danzare quei terminali

un problema, l’importante è che quel continuo scambio di opinioni “profumati” dalla barca permetta di credere in un sogno. intelligentemente analizzate. al fondale, li dove la Ed è proprio da questo momento Boati che man a mano sembra- loro mente crede che che il sistema va in stand by…

no udirsi sempre a distanze più si possa centrare

Entrambi diventano parte inte- vicine aumentano il battito car- l’obbiettivo, che si grante di una condizione parti- diaco, rendono il tutto più ecci- possa avverare colare, dove la mente sembra di- tante, il ripetersi di consuetudini, un sogno... staccarsi dal corpo, oppure dove il corpo diventa tutt’uno con quel luogo, con quella situazione. Gli occhi non battono mai e si perdono su quella distesa illuminata dalla fioca luce di un sole che ormai ha lasciato spazio alle tenebre. Il rumore della natura assomiglia ad una melodia che culla, il respiro a volte sembra mancare, epiche battaglie la fanno da padrone nella mente dei due, consapevoli di sognare ad occhi

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Stand by

che diventano una sorta di rito in iniziare. Si chissà cosa sognememoria delle gioie passate. La ranno chissà cosa ricorderanno luna grande e luminosa, sembra al mattino. Ma tutto è rimandato, un lampione che illumina quel- perché un suono acuto, tanto dela piatta distesa a volte infranta siderato, li desta dal leggero riporumorosamente da uno dei suoi so, è un R3 che illumina di rosso abitanti. La temperatura scende, la notte. la nebbia sale, le mani si raffred- E’ come nelle migliori delle favole, dano, dopo un thè che riscalda il sogno che si stava vivendo dil’anima rendendola più speranzo- venta realtà, alimentando ancor di sa, i due amici si lasciano tentare più, nel cuore di ognuno, l’amore dalle avance delle proprie brande verso queste sensazioni che noe dei loro caldi sacchi, gli occhi nostante il trascorrere degli anni, si chiudono, la voce si fa sempre continuano tremendamente ad un più tremolante, la stanchezza emozionarli… ♦ comincia ad avere il sopravvento sull’adrenalina. Un nuovo viaggio fatto di chissà quali sogni sta per

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Tecnica

L’alba di una

Nuova Stagione

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L’ultimo mese invernale sta per concludersi, ed è ora di iniziare a concretizzare i progetti pensati nei freddi pomeriggi trascorsi al caldo tra i muri di casa Testo e foto di Davide Vallese

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L’alba di una Nuova Stagione

I

primi tiepidi raggi di sole iniziano a farsi sentire, anche se quest’anno sembra che l’in-

verno proprio non voglia salutarci. Nonostante tutto, l’istinto o forse più la voglia di rivedere le care baffute, mi porta a fare qualche lunga passeggiata lungo le sponde degli spot che ho scelto di frequentare quest’anno, per capire come poter iniziare ad impostare le mie sessioni. L’osservazione e lo studio dell’ambiente sono da sempre la base di partenza di ogni tecnica di pesca, ma lo è ancor di più in questo periodo per la nostra disciplina. Individuare le zone che potrebbero essere produttive in questi mesi, come: secche, tratti d’acqua bassa, erbai, canneti o legnaie, significa mol-

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Tecnica

to spesso aver trovato un buon punto d’inizio da dove partire ad osservare i nostri cari ciprinidi durante la lenta ripresa delle loro attività. Una volta trovati i possibili “hot spot” non ci resta che avere molta pazienza e un po’ di tempo da dedicare per poter capire quali siano le abitudini dei pesci in questo periodo, nel posto che andremo ad affrontare. Inutile dire che in questi primi giorni di timida primavera, l’interesse principale delle carpe sarà quello di godersi il tiepido sole che permetterà loro sarà fondamentale per me, sarà di riattivare lentamente il metabo- riuscire a capire attraverso i piclismo giorno dopo giorno, poten- coli segnali, quali saranno i modo così tornare ad avere un’ali- menti più proficui per poterle inmentazione generosa, costante e sediare, cercando di capire quali di conseguenza riprendete tutte siano le fasce orarie nelle quali le loro abitudini di vita. Quello che loro si alimentano maggiormente

Individuare le zone che potrebbero essere produttive alla fine dell’inverno, è veramente importante ai fini della sessione...

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L’alba di una Nuova Stagione

seguenza gli unici segnali su cui potrò basarmi saranno i classici che indicano un’attività d’alimentazione

come:

intorpidimento

dell’acqua; bolle; distaccamento del fondale etc etc... C’è da dire anche che non sempre le zone in

E’ importante “condizionare” il comportamento dei pesci a patto che si utilizzino prodotti di testata qualità!

così da poter concentrare i miei cui le carpe stazionano per “scalsforzi in quei lassi di tempo. Per darsi”, siano poi le stesse in cui far questo è inevitabile dover tra- vanno alla ricerca di cibo. Certo è, scorrere lungo le sponde molto che ho la possibilità di condiziotempo in osservazione o in ma- nare il loro comportamento attraniera attiva, quindi, pescando, verso una leggera e mirata pastucosì da poter avere anche dei razione che possa consentire ai riscontri effettivi sulle scelte fatte. pesci di unire le due cose e quindi Generalmente preferisco la prima creare una situazione di comodo, soluzione proprio per non recare facendogli trovare l’alimento neldisturbo alla zona, lasciando in lo stesso punto in cui già trovano piena tranquillità i pesci. Di con- del beneficio portato dalla tem-

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Tecnica peratura. Determinata la zona l’alimentazione del pesce ad un a mio parere più adatta, non mi determinato orario oppure, la seresta far altro che decidere come conda, in alcuni casi, pasturando impostare la pasturazione. Solita- sempre al medesimo orario, ma mente è mia abitudine partire con a distanza di giorni con quantità la preparazione di uno spot ad di pastura decisamente superiore inizio primavera, quando l’acqua per condizionare maggiormente oscilla tra i 10/12 gradi, struttu- le carpe a nutrirsi in una determirando l’azione in due diversi modi nata fascia oraria, scelta in base che andrò a scegliere in base alle alla mia strategia di pesca o alle mie esigenze. La prima, attraver- mie deduzioni frutto delle lunga so piccoli quantitativi di pastura osservazione fatta nei giorni prelanciati con cadenza regolare di cedenti. giorno in giorno, ma ad orari dif- Generalmente la preparazione di ferenti se non voglio condizionare uno spot in questi periodi tendo a

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L’alba di una Nuova Stagione

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Tecnica

farla utilizzando prevalentemente non sarà affatto semplice proprio Amo utilizzare la canapa boilies di piccolo diametro, possi- a causa delle ridotte dimensioni ben cotta visto il suo

bilmente esche HNV quindi molto dei semi. In questo modo avrò un alto potere attrattivo per nutrienti ricche di proteine, vitami- doppio risultato: porterò le carpe le carpe. Inoltre, le sue ne e sali minerali, e facili da dige- in pastura sfamandole in maniera piccole dimensioni mi rire per il pesce, abbinate ad un limitata e allo stesso tempo sa- permettono di coprire

quantitativo ridotto di granaglie, ranno sempre in attività attratte una zona piuttosto ampia dove la canapa la fa da padrona dagli olii rilasciati lentamente dalla anche con quantitativi per poter avere un segnale di ri- canapa.

non eccessivi

chiamo maggiore. Nonostante le temperatura dell’acqua non siano ancora altissime, amo utilizzare la canapa ben cotta visto il suo alto potere attrattivo a mio parere unico e devastante per le carpe. Inoltre, le sue piccole dimensioni mi permetteranno di coprire una zona piuttosto ampia anche con quantitativi non eccessivi, attirando così i pesci nella zona d’interesse e spingendoli ad una continua ricerca di cibo, cosa che

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MASSIMA PRECISIONE

L’alba di una Nuova Stagione

Nella sequenza le fasi della preparazione del sacchetto in PVA con i vari componenti che serviranno da attrattori per attirare i pesci sul nostro innesco.

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Con le acque ancora fredde questa è sicuramente una delle operazioni più efficaci per catturare qualche pesce ancora apatico a causa del freddo.


Tecnica

La pasturazione preventiva ge- degli ottimi combi-link montati Diversificare gli inneschi neralmente in questo periodo, con un blow-out o blow- back può tornare utile quando le tendo a portarla avanti per cir- rig, terminali che ritengo tra i più condizioni climatiche sono ca una settimana, dieci giorni al versatili e funzionali, impiegando difficili. Quando i pesci sono massimo, dopodiché in base ami di misura differente in base particolarmente apatici è bene anche alle condizioni climatiche all’innesco che andrò ad utilizza- non lasciare niente al caso che in questo periodo giocano un re, solitamente misure comprese ruolo fondamentale (a causa dei tra il n°2 E il n° 4. bruschi sbalzi di temperatura e di pressione) pianifico la pescata. Tendo ad utilizzare inneschi diversi, sia piccole boilies con presentazioni pop up o bilanciate, ma non disdegno una canna con delle granaglie. Per quello che riguarda invece la tipologia del terminale, le scelta la faccio in base soprattutto alla conformazione del fondale, in base alla sua compattezza e alla presenza di ostacoli. Generalmente amo utilizzare

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L’alba di una Nuova Stagione in modo tale da poter sfruttare al meglio “l’effetto sorpresa” sugli eventuali pesci presenti nello spot. Nel caso contrario dopo qualche ora di inattività, procedo con una leggera pasturazione mirata con dello spod mix o delle granaglie preventivamente preparate utilizzando anche parti liquide come betaina o sciroppo di Tigernut per aumentare ulteriormente attrattività. In un periodo difficile come questo, dove la ripresa non è mai fa-

Tendo ad utilizzare inneschi diversi, sia piccole boilies con presentazioni pop up o bilanciate, ma non disdegno una canna con delle granaglie

Per sfruttare la tranquillità dello cile visto anche il meteo sempre spot e del lavoro svolto preven- più pazzo e imprevedibile, il suctivamente, tendo ad entrare in cesso non è mai garantito. pesca con gli inneschi accom- Nonostante l’impegno e la vopagnati da dei sacchettini in pva, lontà di voler fare sempre le cose nel migliore dei modi, cercando di ponderare al meglio ogni scelta, spesso si incappa in grandi delusioni nonostante i sacrifici, ma in fondo questo è anche il Carpfishing. L’importante è non demoralizzarsi mai, e continuare adattandosi dall’ambiente e alle abitudini delle nostre prede perché prima o poi, il duro lavoro e il sacrificio, lasceranno spazio a grandi soddisfazioni che avranno un valore inestimabile per chi ha davvero questa passione nel Cuore. ♦

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Tecnica

Nulla di

scontato In questo numero voglio dimostrarvi come a volte, per realizzare un progetto, non bisogna mai dare nulla per scontato, vediamo il perchĂŠ Testo e foto di Andrea Baronio

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Nulla di scontato

Dove avevo calato notai che non c’era più nulla se non il mio innesco e qualche boilies attorno! Incredulo tornai a riva e pensai che fosse stata la presenza di pesce di disturbo a far piazza pulita del mio letto di pastura...

L

a carpa é un pesce che l’utilizzo del natante, mi é capitato sostanzialmente si ciba più volte di poter verificare da visul fondo, di conseguen- cino il potenziale spot e di con-

za siamo abituati ad intercettar- seguenza il modo di cibarsi delle la a varie profondità, pescando nostre baffute e vi posso garantire con boilies affondanti o legger- che a volte non é sufficiente nemmente sollevate, o in alcuni casi meno calargli in testa, dipende innescando esche pop Up. Nella solo ed esclusivamente da come maggior parte dei casi il risultato sono abituate a cibarsi. é la cattura, mentre alcune volte, Vi faccio questo esempio: in una anche se siamo convinti di esse- recente sessione, dove l’acqua re perfettamente in pesca, non era cristallina, dal natante senriusciamo a raggiungere il nostro za ausilio di un eco ero in grado obiettivo. Pescando prevalente- di vedere il fondo e addirittura i mente in cave dove é concesso passaggi delle carpe tra gli erbai

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Tecnica

presenti, quindi ottimi spot dove di nuovo i miei inneschi. Risultato fallire sembrava impossibile.

altre 12 ore senza sentir alcun bip.

Pesci come quello nella foto naglie e boilies nei punti prescelti, e notai che le boilies non erano meritano di essere fotografati, per poi calarci sopra i miei inne- piĂš al loro posto, ma sparse a non tanto per la loro taglia, schi, sicurissimo di vedere par- notevole distanza da dove ave- quanto per la loro bellezza! Quindi iniziai a pasturare con gra- Tornai di nuovo sui punti prescelti

tenze nel brevissimo tempo. Il risultato Ê stato di 24 ore senza sentire alcun bip, ma il bello doveva ancora venire. Sbalordito dal cappotto montai sul gommone e arrivato sui punti dove avevo calato notai che non c’era piÚ nulla se non il mio innesco e qualche boilies attorno! Incredulo tornai a riva e pensai che fosse stata la presenza di pesce di disturbo a far piazza pulita del mio letto di pastura, quindi riempii il mio secchio di sole boilies e tornai sui punti prescelti pasturando pesantemente e calandoci

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Nulla di scontato

vo calato gli inneschi. Non capivo giano sul fondo, probabilmente quale fosse il motivo e mi soffer- lo smuovono e si cibano di quello mai a cercare di capire il perchĂŠ che rimane in superficie o che coe riflettendo arrivai ad una con- munque si alza da esso, di conclusione: qui le carpe non man- seguenza provai a costruire un rig

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Tecnica Iniziai a pasturare con granaglie e boilies nei punti prescelti, per poi calarci sopra i miei inneschi, sicurissimo di vedere una partenza nel brevissimo tempo...

attendere, in 2 ore partirono tutte e tre le canne. Il ricordo più bello per me, a parte le catture, è l’aver capito il meccanismo che ha reso possibile una corretta presentazione dell’esca, la soddisfazione lungo circa 30 cm innescando del è stata quella di aver compremais finto pop Up e boilies pop so come in questa pesca non si Up del 12, tornai per l’ennesima deve dar mai nulla per scontato, volta a calare i terminali e... que- nemmeno quando sembra tutto sta volta le partenze non si fecero più semplice del previsto, perché

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Nulla di scontato

Un mix tra boilies e granaglie per una pasturazione mirata, ma non troppo pesante. Ricordate sempre che le granaglie, di qualsiasi tipo, vanno cotte molto bene!

ogni sessione, ogni giornata, ogni ora trascorsa in pesca non è mai uguale alla sessione precedente, anche se si affronta per più volte lo stesso spot o la stessa posta. Detto questo l’importante è affrontare una sessione con lo spirito giusto e tornare a casa con il sorriso. Ciao a tutti e viva il carpfishing! ♦

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Tecnica

Padroneggiare

i margini

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Trascurata da molti, la pesca marginale vi offrirà grandi opportunità nel catturare le carpe! Testo e foto di Oli Davies

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Padroneggiare i margini

N

on sono ancora stato possibile identificarle e fare leva in un lago in cui i pesci su un pesce in particolare. Finnon visitano regolar- ché le vedrete mangiare a poca

mente i margini, e molti pescatori distanza dai vostri piedi è difficiignorano che cosa sia la miglior le credere che le carpe possano caratteristica del lago.

davvero essere catturate con una

E’ incredibilmente entusiasman- canna lontana dalla sponda, tutto te ed appagante vedere le car- ciò può rappresentare uno stile di pe, specialmente quelle grandi, pesca davvero esaltante! nutrirsi a pochi metri dai propri Ci vuole una certa mente per fare piedi, e poi catturarle. Non solo ciò, mettete tutte le vostre esche per questo motivo, ma è anche in un secchio e pescate con una

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Tecnica

sola canna. La cosa più ardua da fare è motivare voi stessi a non pescare solamente nel vostro vecchio e caro spot come d’abitudine, ma cercare di capire dove tà in acqua, in questo modo non si trova la carpa che volete cat- avrete solamente più opportuniturare, questo è un passo impor- tà di catturare ma, cosa più imtante per questo tipo di pesca. E’ portante, avrete anche più fame! un modo di pescare attivo e mo- Non avete bisogno di pescare vimentato; non è per tutti.

per molto tempo, quindi può es-

In questo modo aumenterete le sere un modo efficace di pescare vostre possibilità di vedere attivi- se, come me, avete poco tempo

“Ci vuole una certa mente per affrontare una sessione del genere, mettete tutte le vostre esche in un secchio e pescate con una sola canna”

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Padroneggiare i margini

Perlustrando con attenzione il sotto riva è possibile scorgere ottimi “buchi” dove calare il proprio innesco per andare a pesca. Se avete un Potrebbe sembrare un giocattolo, paio d’ore di riserva, trascorretele ma non lo è. Si tratta di uno struandando a cercarle, a perlustrare mento davvero efficace per catil lago per catturarle. E’ davvero turare le big da spot molto stretti: fantastico con quale rapidità si grazie a ciò, ho guadinato carpe sentano i beep, è questione di più grandi di 44 libbre. E’ un’epochi minuti e la vostra arma è sperienza di pesca diversa quella pronta.

di catturare le Big con canne corte, ma è anche più entusiasman-

La scelta degli strumenti

te. Ci vuole una lenza resistente,

Fare stalking e pescare in deter- solitamente una Mono da 15 libminati spot è un incarico perfetto bre con un Leader Cling-On. per canne corte rispetto a quelle lunghe. Per molte situazioni, una La scelta del Rig canna da 9 piedi è perfetta, ma Quando pasturate con piccoquando gli spot che scelgo sono le particelle di esche in un’area molto stretti, la Sawn-Off da 6 stretta, il pesce mangerà in un piedi e 3 libbre è imbattibile.

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modo diverso.


Tecnica Dopo aver tritato finemente le palline è possibile utilizzare l’impasto al posto del method sul piombo...

Diventano molto più inquieti e ten- prima che la lenza tiri il piombo. dono a muoversi lentamente sullo Io uso il Combi Link, realizzando spot. Guardare come si nutrono una montatura InLine che è quaci permette di regolare l’uso dei rig in base alla situazione, proprio per aumentare le nostre possibilità di catturare una carpa, oppure un pesce in particolare. Io preferisco i rig corti, da circa 10 a 12 cm, in questo modo lavora più velocemente. Quando mangiano, i pesci sono statici o si muovono molto lentamente ed un terminale corto aumenta le possibilità del piombo che porta verso di voi l’amo. Se invece usate un terminale troppo lungo, la carpa ha il tempo di sputarlo

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Padroneggiare i margini

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Tecnica Osservare come si nutrono ci permette di regolare l’uso dei rig in base alla situazione, proprio per aumentare le nostre possibilità di catturare una carpa, oppure un pesce in particolare

si impossibile che si aggrovigli. nello spot, oppure vedere bolle. Uso un amo grande, solitamen- Generalmente se state cercando te un Fang Twister di misura 5 o di creare un’opportunità di cattu6, insieme ad un piccolo innesco ra proprio dove la carpa sta maned un hair lungo e sottile monta- giando, potreste porre un rig in to sopra. Il mio innesco preferito quell’area. è costituito da doppie boilies 10 mm. In questo modo ho sempre catturato le carpe più difficili.

Strategia di pasturazione Fare stalking e pescare sul margine è una tecnica efficace soprattutto quando non mettete le vostre esche in un secchio. Io solitamente pasturo pochi spots, e li controllo per vedere se ci sono segni di attività. L’attività può variare, si può per esempio vedere il pesce che si nutre direttamente

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Padroneggiare i margini

L’hair rig molto lungo rende la presentazione dell’esca più naturale, la dimostrazione è la carpa allamata perfettamente sul labbro inferiore

Guardate dove gli altri non guardano Molti pescatori arrivano sul lago concentrandosi solamente sullo spot e non sul pesce. Nei laghi più affollati, in modo sturare qualche spot ed andare particolare, le carpe possono na- a ricontrollarli più tardi. Un’intera scondersi negli angoli più dimen- giornata di stalking farà in modo ticati e lontano dalla pressione dei che voi facciate diversi giri del pescatori. Vengono quindi igno- lago, cercando pesci e controlrate dalla maggior parte dei pe- lando le aree pasturate per capiscatori che si concentrano di più re se vi sono segnali di attività. Vi sullo spot che sul pesce. Iniziate renderà anche più attivi e sicuraquindi a guardare dove gli altri mente imparerete qualcosa di più non guardano.

riguardo al pesce ed alla location.

Camminate ed osservate

Regole d’oro

Se davanti a voi non vedete nes- Fate le cose in modo nascosto sun pesce, andate a cercarli! Approcciatevi ad ogni margine e Mentre camminate ed osservate ad ogni spot come se foste sicuri il lago, potreste per esempio pa- che in quel punto ci siano pesci

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Tecnica da catturare. In modo sorprendente potreste anche trovarli sotto ai vostri piedi. Tutti noi abbiamo fatto l’errore di prendere un abbaglio e poi non essere più sicuro di aver visto qualcosa in acqua.

Nascondete la vostra lenza I pesci sono consapevoli del fatto che ci sia la lenza, per questo è importante che questa venga nascosta. La tecnica Slack Line aiuta a fare ciò, ma anche un po’ di tungsteno posizionato all’estremità del leader potrebbe aiutare la lenza a non essere visibile sul fondo. Spesso uso anche un tendifilo, oppure a volte una piccola pietra posta vicino alla sponda per nascondere il più possibile la lenza sul leader.

Meno è meglio Non avete bisogno di usare molte esche. Giusto una oppure una piccola manciata. Ricordatevi che state pescando per ottenere un beep singolo in un determinato momento, più esche usate in un lungo periodo di tempo e più catturate, ma non fatelo tutto in una di pasturazione. Presto capirete volta! E’ molto meglio pasturare quali sono gli spot più visitati per con piccole manciate e controlla- ottenere le migliori possibilità di re regolarmente la vostra attività cattura.

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Padroneggiare i margini

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Tecnica E’ molto meglio pasturare con piccole manciate e controllare regolarmente la vostra attività...

La Top 3 delle esche per la pesca sul Margine a. Boilies sbriciolate o in fiocchi (flake) Sbriciolare o ridurre in fiocchi le vostre boilies può offrirvi grandi vantaggi. Rompendole potreste aumentare le vostre possibilità di catturare in superficie, migliorando la dispersione di segnali di cibo in acqua, massimizzando così l’efficacia delle nostre boilies super attrattive. Potreste anche usare cinque boilies spezzate di diversa misura e forma per incuriosire il pesce, piuttosto che lanciarne 5 intere. b. Pellet Più economiche delle boilies e facili da conservare, le carpe le adorano. Le piccole Pellets si

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Tecnica Frantumando le vostre boilies potrete aumentare le possibilità di catturare in breve tempo, migliorando la dispersione di segnali di cibo in acqua e massimizzando così l’efficacia delle vostre esche

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Padroneggiare i margini

Pescare in questi ambienti, ricchi di vegetazione sommersa e con tanto alimento naturale, non è scontato riuscire a catturare qualche bel pesce. Bisogna imparare ad essere invisibili, ma soprattutto cercare di fare meno rumore possibile, ogni rumore provocato sulla sponda, anche un semplice ramo rotto, può mettere in allarme le carpe in cerca di cibo...

rompono velocemente rilasciando oli ed aminoacidi in acqua, presentandosi attive all’istante anche per attirare le carpe più difficili. Mischiare diverse misure di possono essere usate in quelle Pellets è un’arma perfetta per le location dove le anatre ed i cigni carpe che si sentono sotto pres- possono rappresentare un prosione.

blema poiché la loro presenza fa

c. Particle

in modo che le esche non siano

Le esche particle (granaglie), visibili come si deve. Tuttavia, la come ad esempio il mais, le ti- grande attrazione di queste esche ger nut o la canapa sbriciolata viene percepita dalle carpe. ♦ sono eccellenti ed economiche per incitare le carpe a mangiare. Inoltre, sono perfette per le carpe che non sono per forza abituate a mangiare le esche per la pesca a carp fishing. La vasta varietà di misure vi permetterà di utilizzare diversi tipi di inneschi. In alternativa, le esche come la canapa

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FLOTA CLAW

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CHOD TWISTER

TWISTER LONG SHANK

TWISTER

FANG X

PENETRANTE QUESTO È IL PUNTO


Vetrina

Il Kevlar? I

A breve interessanti news marchiate Nash! l kevlar è una fibra sintetica aramidica inventata nel 1965 da Stephanie Kwolek, una ricercatrice della DuPont. La sua caratteristica

principale è la grande resistenza meccanica alla trazione, tanto che a parità di massa è 5 volte ne di giubbotti antiproiettile, di attrezzature per più resistente dell’acciaio. Il kevlar possiede an- gli sport estremi e per componenti usati in aeche una grande resistenza al calore e alla fiam- roplani, imbarcazioni e vetture da competizione. ma. Per le sue caratteristiche di resistenza viene *Tratto da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/ utilizzato come fibra di rinforzo per la costruzio- wiki/Kevlar

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