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Verso la “Casa” del Parco Letterario Policarpo Petrocchi

Il 18 marzo la prima Tombola con le parole

Si avvicina il secondo compleanno del Parco Letterario Policarpo Petrocchi e il progetto che riguarda il paese di Castello di Cireglio e la montagna circostante compie un importante passo avanti. Grazie al finanziamento ottenuto partecipando al bando “Piccole bellezze” della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, il Parco è infatti riuscito ad acquistare tre immobili da tempo abbandonati nel cuore del piccolo borgo.

Obiettivo dell’acquisto è quello di costruire una “Casa del Parco”: uno spazio culturale e sociale, a disposizione della comunità di Castello e di tutti coloro che vorranno visitare e soggiornare nel paese di nascita e di morte dello scrittore e lessicografo Policarpo Petrocchi (1852-1902). Il progetto di recupero, infatti, prevede tra l’altro la creazione di una saletta per incontri e prima accoglienza, uno spazio museale su Petrocchi e la montagna e una foresteria.

L’impegno del Parco, che è nato (secondo gli obiettivi della rete nazionale e internazionale dei Parchi Letterari) come progetto che unisce cultura e salvaguardia del territorio, letteratura e promozione del turismo sostenibile e delle attività economiche della montagna, è ora concentrato sul recupero che, con gradualità, potrà giungere alla completa ristrutturazione degli immobili. Segnali incoraggianti di condivisione e di sostegno al progetto giungono dalle istituzioni locali e regionali ma anche da sponsor privati (come Sama&Prato Ascensori e Giorgio Tesi Group). Ma i volontari del Parco puntano anche a raccogliere fondi attraverso attività da svolgere nei prossimi mesi.

La prima iniziativa proposta si terrà nell’auditorium della Biblioteca San Giorgio di Pistoia sabato 18 marzo, alle ore 16,30, ed ha il carattere della sorpresa. Dopo una rapida illustrazione del progetto della “Casa del Parco”, infatti, si svolgerà la prima Tombola con le parole. Al posto dei numeri, saranno estratte – appunto – le parole. E non potranno che essere le parole del dizionario che ha reso celebre Petrocchi.

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