AND Magazine

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Ist Advanced Topical Design Studio Urban_Workshop

‘Urban Workshop’ non è soltanto un appuntamento in

‘Urban Workshop’ is not just a fixture where reflections

cui vengono fatte riflessioni e sviluppate risposte, ma soprattutto un’occasione per ‘lavorare’ concretamente

are made and answers developed, it is more particularly an opportunity to ‘work’ solidly on an idea, or in keeping

su un’idea, anzi vista la simbiosi americana, su la

with the American symbiosis, a ‘strong idea’.

‘strong idea’.

The work conceived how ennobling the soul and the

Il lavoro concepito come nobilitazione dell’anima e della mente mettendo in simbiosi giovani coetanei provenienti

mind, by bringing together young peers from different backgrounds and cultures with different accents,

da realtà e culture con accenti diversi, alla ricerca di una

in search of a common idea to share, has produced

idea comune da condividere ha prodotto l’idea condivisa di uno spazio architettonico contemporaneo in ambito

the collective idea of a contemporary architectural space within a urban setting in a historical context.

urbano storicizzato.

The challenge for these students was not, however,

Ma la sfida per questi studenti non era tanto la

primarily getting to know one another, which happened

conoscenza dell’altro, che si è materializzata all’istante,

almost instantly, it was the sharing of a cultural

ma la condivisione di un atteggiamento culturale e quindi progettuale legato alla contemporaneità nella tradizione

behaviour and, therefore, cultural design linked to the contemporary nature in the Florentine tradition. And so

fiorentina. Uno scambio, quindi, che per uno studente americano ha voluto significare calarsi in una cultura

it was an exchange that came to mean, for an American student, immersion into a culture accustomed to living

avvezza all’antico come scenografia costante della vita

with a backdrop of ancient elements as constant scenery

e per uno studente italiano farsi trasportare dal distacco

of life. On the other hand an Italian student sought

ambientale per riuscire a ‘vedere’ lo spazio urbano storicizzato senza abbandonarsi a facili trasgressioni conservatrici. Una ricchezza di intenti, di culture,

a release from the environmental detachment and strove to ‘see’ the urban space in a historical context, without giving in to easy conservative transgressions.

di scambi, ma soprattutto di persone le cui fragilità, unite agli altri, ha determinato un integrale finale

An abundance of aims, culture, exchanges, and especially persons whose fragility, merged with the others,

fortificato dalla condivisione nonostante la diversità. La sensazione di diversità è stata completamente assente durante il workshop, come a dimostrazione che lo scambio delle idee non ha confini, non ha margini mentali e che spesso si usa questo concetto come sintomo di una paura reciproca al confronto con gli altri. La qualità della docenza del Centro studi universitario International Studies Institute a Palazzo Rucellai, nelle persone dell’Arch. Carlo Achilli e Arch. Franco Pisani e del loro staff di tutor, nel saper comunicare la cultura del progetto, ha permesso la realizzazione di un’esperienza formativa ad altissimo livello. Se è vero che il ‘lavoro’ nobilita l’uomo lo strumento del workshop, tradotto in ‘lavoro mentale’, è stato e sarà un arricchimento culturale per ogni partecipante e per ogni docente.

accomplished a strengthened integral end resulting from sharing despite the diversity. The workshop was completely free of any feeling of diversity, which goes to show that the exchange of ideas has no borders or mental boundaries and that this concept is often used as reciprocal fear when confronting others. An educational experience of excellent merit was achieved thanks to the quality of teaching at the International Studies Institute in Palazzo Rucellai, represented by the architects Carlo Achilli and Franco Pisani and their body of tutors, who know how to communicate the culture of design. If it is true that the ‘work’ ennobles man, then the workshop tool, translated into ‘mental work’, has been and will continue to be culturally enriching for each participant and lecturer.

1 di/by

Carlo Achilli

In seguito ad un accordo di collaborazione culturale e scientifica tra l’Università degli studi di Firenze, facoltà di Architettura, e il centro studi universitario International Studies Institute presso Palazzo Rucellai, dipartimento di Architettura (PRARP), nel marzo 2011 è stato organizzato il primo ‘Advanced Topical Design Studio: Urban_

1 Arianna Gerrior, Rebecca Gianni, Giulia Boccali 2 Chris Winkler, Sara Bertolini, Ilaria Cioni

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Workshop’. La riqualificazione urbana di un’area specifica del quartiere di San Frediano nel centro storico di Firenze, è stata scelta come tema del Workshop. Studenti americani e italiani hanno avuto l’opportunità di lavorare insieme per una settimana e presentare alla fine della propria esperienza multiculturale diverse proposte progettuali per Piazza di Cestello. Si tratta di un’area in parte degradata e attualmente destinata a parcheggio, malgrado in essa siano concentrate emergenze storiche monumentali di notevole interesse architettonico: la chiesa di San Frediano in Cestello e l’ex granaio dell’abbondanza mediceo, oggi caserma Cavalli. Inoltre, sul lato che guarda verso l’Arno, si trova il piccolo teatro del Cestello, un'istituzione culturale di sapore rionale; completano l’area edifici a schiera con destinazione prevalentemente residenziale. La piazza, attualmente, versa in uno stato di complessivo degrado ambientale e funzionale che stride con il suo valore architettonico e con le attività che lì hanno le loro sedi. I progetti proposti sono stati elaborati seguendo una doppia linea: da un lato, promuovendo lo spazio pubblico ed incentivando attività funzionali e culturali per il quartiere; dall’altro risanando un’area privata, prospiciente la piazza, attraverso la realizzazione di nuovi alloggi per studenti. Il Workshop è stato strutturato attraverso una serie di lectures proposte dai docenti Arch. Paolo Di Nardo, Arch. Franco Pisani e Arch. Carlo Achilli, all’interno delle quali veniva rivolta particolare attenzione alla risoluzione di problematiche legate al sito e al contesto storico nel quale inserire il progetto architettonico e finalizzate a: - capire meglio, attraverso la ricerca e l’analisi, la relazione tra architettura e vita del quartiere; - esplorare varie tecniche di analisi del tessuto storico dell’area e la comprensione delle diverse stratificazioni dei sistemi urbani che la animano; - esaminare le implicazioni di alcuni metodi di analisi sulla forma urbana ed architettonica; - capire il ruolo della densità e della programmazione creando un vitale e variegato ambiente urbano (mixed-use); - sviluppare ragionamenti critici e capacità di comunicazione grafica con il coinvolgimento delle comunità locali su problematiche per loro vitali; - capire che cosa sostiene la vita urbana e come il vivere urbano può fornire al design contemporaneo concetti e soluzioni che emergono dal campo della sostenibilità; - saper lavorare, infine, produttivamente ed interdisciplinariamente attraverso i campi della pianificazione e della progettazione ambientale nel rispetto delle stratificazioni e tipologie storiche consolidate.


Following a cultural and scientific collaboration agreement between the University of Florence, Faculty of Architecture and the university study institute International Studies Institute at Palazzo Rucellai, department of Architecture

5 Giacomo Vannucchi, Nedith Wikina, Matteo Zita 6 Arianna Bini, Paolo Ciampolini, Matthew Gins, Luisella Menchetti

(PRARP), in March 2011 the first ‘Advanced Topical Design Studio: Urban_Workshop’ was created. Urban requalification of a specific part of the San Frediano quarter in the historical centre of Florence was chosen as the theme of the Workshop. American and Italian students had the opportunity to work together for a week by combining their multicultural experiences and present their planning proposals for Piazza di Cestello. It is an area that is partly degraded where a car park is currently planned, regardless of the fact that

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there is a high concentration of historical monuments of architectural interest in serious need of renovation: the church of San Frediano in Cestello and the old Medici Abbondanza granary which is today the Cavalli barracks. Furthermore, on the side facing the river Arno, there is the small Cestello theatre, a local cultural institution; an array of

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residential buildings completes the square. The square is in danger of a complete state of environmental and functional degradation that clashes with its architectural value and the businesses that are located there. The projects proposed were drawn up for two specific reasons: on one hand, to 3 Mattia Cingolani, Mirko Pisacane, Matthew Rockett

promote public space and to boost functional and cultural activities in the area; on the other to redevelop a private area overlooking the square through the creation of new student housing. The Workshop was organised through a series of lectures given by the architects Paolo Di Nardo, Franco Pisani and Carlo Achilli, in which particular attention was paid to resolving the problems linked to the site and the historical setting of the architectural project and was aimed at: - understanding the relation between architecture and life of

the area through research and analysis; - exploring various analytical techniques of the historical

4 4 L.Perry, O.Zarei, M.Aghaee, P.Letoni, M.Angelucci

setting of the area and understanding the different stratification of the urban systems that inhabit it; - examining the implications of some of the methods of analysis on urban and architectural form; - understanding the role of density and planning by creating a vital and variegated urban milieu (mixed-use); - developing critical reasoning and the capacity to communicate graphically by involving the local community on problems that are crucial to them; - understanding what supports urban life and how living in a city can supply contemporary design with sustainable concepts and solutions; - knowing how to work productively and in an interdisciplinary way through the fields of planning and environmental design, respecting well-established historical stratification and typology. The location chosen for the Workshop was Santa Verdiana, an ex-convent dating from the XV century which now belongs to the University of Florence. After the first inspection of the area the Workshop participants were given a specific map of the site and didactic material to classify the problems of the area as well as prompt assistance from the organisers during the planning phase: each team of students was tutored by professionals such as the architects Silvia Catitti, Stefano Corazzini, Carlo Corinaldesi, Luca Sgrilli, Daniela Sinicropi and Eugenia Valacchi. The workshop gave the students a better insight into the analysis and understanding of the Italian situation and more specifically the ways of living in Florence and to maximise their ability in researching and managing the relationship between architecture and life in the area; not forgetting the added value of the opportunity to take part in such an interesting intercultural experience which broadens the reach of a project, that hopefully in the future, will strengthen the basis of a cultural and scientific bridge between the Italian and American academic worlds.

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La sede scelta per il Workshop è stata lo spazio di Santa Verdiana, un ex convento risalente al XV secolo, oggi di proprietà dell’Università di Firenze. Dopo il primo sopralluogo sull’area dell’intervento ai partecipanti al Workshop è stata fornita una specifica documentazione cartografica del sito e del materiale didattico per l’inquadramento delle problematiche del luogo, come pure un’assistenza puntuale da parte degli organizzatori durante la fase di progettazione: ciascun team di studenti è stato tutorato da professionisti tra i quali gli architetti Silvia Catitti, Stefano Corazzini, Carlo Corinaldesi, Luca Sgrilli, Daniela Sinicropi ed Eugenia Valacchi. Il workshop ha fornito agli studenti una maggiore abilità di analisi nella comprensione dello scenario italiano e più specificatamente del modo di abitare fiorentino, e di potenziare la loro capacità nella ricerca e gestione della relazione tra architettura e vita del quartiere; senza contare il valore aggiunto di un’esperienza interculturale di notevole interesse che amplia la portata di un progetto che si auspica possa trovare nel futuro solide basi per un ponte culturale e scientifico tra il mondo accademico italiano e quello americano.

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