St Horto interactive garden
St Horto interactive garden
St Horto Pensato per il tetto di un ex-edificio dell’industria tessile romana riconvertito a centro per attività culturali St Horto è un progetto che va al di là delle sue peculiarità progettuali e contestuali. Come in ogni storia appassionante l’idea è semplice: creare un orto urbano dal valore didattico e architettonico unendo tecnologia e competenza, curiosità verso nuove modalità progettuali e desiderio di condividere idee e visioni. Un progetto che nella metodologia progettuale, a livello operativo, è di per se un collage: pezzi di diverse competenze e idee re mixati nel tentativo di dar vita a qualcosa di originale. Ma come in ogni storia italiana che si rispetti, anche in questa non manca la parte dal sapore amaro che ha tolto ai progettisti (vincitori ex aequo del primo premio) il diritto a realizzare la propria idea come sbandierato dal bando degli organizzatori. Fortunatamente il valore del progetto è stato finora ampiamente riconosciuto grazie all’interesse di diverse riviste internazionali e soprattutto dall’imminente mostra Cut ‘n’ Paste, curata da Pedro Gadanho che esporrà St. Horto dal 10 luglio al 13 Dicembre di quest’anno al MOMA di New York.
Ideato per il tetto di un ex-edificio dell’industria tessile romana riconvertito a centro per attività culturali, St Horto è un progetto che va al di là delle sue peculiarità progettuali e contestuali. Come in ogni storia appassionante l’idea è semplice: creare un orto urbano dal valore didattico e architettonico unendo tecnologia e competenza, curiosità verso nuove modalità progettuali e desiderio di condividere idee e visioni. Un progetto che nella sua metodologia progettuale, a livello operativo, è di per se un collage: pezzi di diverse competenze e idee re-mixati nel tentativo di dar vita a qualcosa di originale. Ma come in ogni storia italiana che si rispetti, anche in questa non manca la parte dal sapore amaro che ha tolto ai progettisti (vincitori ex aequo del primo premio) il diritto a realizzare la propria idea come sbandierato dal bando degli organizzatori. Fortunatamente il valore del progetto è stato ampiamente riconosciuto da riviste internazionali e soprattutto grazie all’interesse del MOMA di New York che espone il St Horto all’interno della mostra Cut ‘n’ Paste, curata da Pedro Gadanho. Thought for the roof of a former building of the roman textile industry converted into a center for cultural activities, it is a project that goes beyond the peculiarities of design and contextual. The concept is quite simple: an urban garden having an important educational and architectural value, combine technology, expertise and curiosity towards a new way to design and the need to share ideas and visions. A project that was born as a collage of different skills and concepts re-mixed to create something original. Nevertheless, as any respectful Italian history, the bitter end is not missing taking away the designers (who won the first prize) the right to realize their vision as previously trumpeted by the organizers of the competition. Widely recognized, thanks to the interest of several international media, the St Horto project was recently selected for the exhibition Cut ‘n‘ Paste, curated by Pedro Gadanho at the MOMA in New York.
St Horto / Render
St Horto / Realisation
MARCO PESOLI
Tecnico del suono / Sound Engineer
FRANCESCO LIPARI
FEDERICO GIACOMARRA Progettista / Architect
Progettista / Architect
TEAM ST HORTO
NICOLA CORONA VINCENZO CORE
Esperto di coltivazione biosinergica / Expert in biosinergic cultivation
Compositore / Composer
ALBERTO SERRA
IT, sensoristica, mobile computing
MITCHELL JOACHIM Consulente / Consultant Terreform One
VANESSA TODARO Progettista / Architect
DOMENICO CANZONIERO Marketing
ARCHITETTURA L’architettura gioca un ruolo fondamentale: gli spazi asimmetrici ma proporzionati, irregolari ma armonici, creano delle prospettive tattili, olfattive e visive insolite concepite per favorire un’esperienza completa e a misura di bambino. All’interno di St Horto ci si immerge in uno spazio energico caratterizzato da una successione di triangolazioni piene e vuote, che si susseguono secondo un percorso con funzioni soprattutto didattiche. La versione di St Horto per la Maker Faire Rome è un’esplosione di tecnologia, carpenteria e tecniche di progettazione avanzata. All’interno di 31 vasche triangolari si alternano spazi per la coltivazione, arpe sonore, sedute per il ristoro e illuminazione interattiva. Uno studio super accurato, poi, su 93 nodi fa si che il progetto possa avere triangolazioni differenti aumentandone così la sua complessità e originalità.
Exhibited for the first time at the Maker Faire Rome, St Horto is the first prototype of an interactive garden that creates an ideal synergy between architecture, nature, music and social technologies. Architecture has a key role: the asymmetric but well-proportioned spaces , which are uneven but harmonious at the same time, create unusual tactile, olfactory and visual perspectives designed to provide a deep sensorial experience that could be suitable for children too. When you go into the St Horto , you are immersed in a dynamic space characterized by a sequence of solid and empty triangulations that provides mainly educational functions. St Horto represents to Maker Faire Rome an explosion of technology, carpentry and advanced design techniques. Cultivation areas, sonic harps, dining seating and an interactive lighting system alternate within 31 triangular tanks. Furthermore, an accurate study on 93 nodes allows the project to have different triangulations that increase, in this way, its own technical complexity and originality.
PAESAGGIO SONORO Il progetto sonoro di St Horto si innesta anch’esso nella complessiva idea di organicità. Una musica è generata in tempo reale dal calcolatore a partire da una melodia soltanto, trattata automaticamente secondo principi omotetici. Non ci sono timbri campionati, tutti i suoni sono prodotti in real time mediante sintesi sottrattiva e sintesi per modelli fisici. La musica è poi modulata in tempo reale da variabili ambientali captate da una stazione meteo installata nell’orto. La melodia aleggia frammentaria, è sottesa alla musica, si rende palese solo in un caso: con l’intervento umano. Nell’orto sono infatti installate delle fioriere sormontate da arpe sonore con annessi sensori in grado di rilevare il tocco, presenti anche su alcuni ortaggi. Fioriere, arpe e ortaggi, se toccati, producono note consonanti con la musica, consentendo di improvvisare insieme a essa. Toccando una sola volta nell’arco di alcuni secondi ogni fioriera, arpa e ortaggio l’orto entra in “risonanza” suonando la melodia chiaramente, senza manipolazioni. Il processo di svelamento della melodia per risonanza, un attimo effimero di forte coerenza e stabilità, può essere innescato solo da stimoli lievi e coordinati, tra più esseri umani.
The sound design of St Horto is part of the idea of organic unity too. Thanks to a special computer, St Horto can create in real time a musical composition by Vincenzo Core , ( and audio signals) starting from a single tune that will be worked out automatically according to homothetic principles. The music length is divided into multiples of two, leaving unchanged the length reports between musical notes. These new versions with several degrees of “miniature” are located between four items that work on different logs. The more the tune will be “miniaturized” , the more will be subjected to additional manipulations that will increase its own complexity. Moreover, the length of musical notes determines the length of the different sections proportionally: short notes coincide with short moments characterized by small and dense melodic miniature, long notes coincide with rarefied and wide moments. When all the sections that coincide with the melody have been generated, it moves on to another melody: the “macro shape” coincides with the “micro shape”. There is no sampled timbres but all sounds are generated in real time through subtractive synthesis and physical patterns synthesis. The music is then modulated on environmental variables captured by a weather station installed in the garden: the variations in wind speed creates clusters of sounds, the temperature influences the timbre of voices, the humidity changes the sound with echoes and reverberations. Anyway the melody reveal itself just through the human interaction. Sonic harps, provided with sensors that can detect the touch, are installed in the garden . The same sensors are also attached on some vegetables. If someone touch plant racks, harps or vegetables that will produce notes allowing to improvise music. By touching once any plant racks, harps or vegetables in a few seconds the garden goes in “resonance” and plays the melody without any manipulation.
PROGETTO INTERATTIVO La caratteristica innovativa di St.Horto è sicuramente la sua integrazione con il mondo del “web degli oggetti”.
Another main feature of St Horto is its integration with the “objects web” world.
Prendendo spunto da altri progetti relativi ai giardini dotati di sensistica e con l’esperienza diretta di Alberto Serra, ideatore di Jardimpu (www.jardimpu.com), si è pensato di installare una tecnologia in grado di permettere il monitoraggio live delle piante e la gestione dell’irrigazione in maniera “social” grazie al collegamento di Twitter con Paraimpu il social tool per l’internet degli oggetti (www.paraimpu.com).
Taking the cue from other sensor gardens and thanks to the experience of Alberto Serra, founder of Jardimpu (www.jardimpu.com), we decided to install a new technological system that allows the monitoring of the plants in real time and a “social “ irrigation management by connecting with Twitter and Paraimpu (www.paraimpu.com).
E’ possibile infatti attivare l’irrigazione attraverso dei messaggi Twitter definiti a priori, inviati da chiunque voglia contribuire alla gestione del giardino online. I messaggi possono essere del tipo: #sthorto drop on (per attivare l’irrigazione) oppure #sthorto drop off (per disattivarla). Gli strumenti impiegati sono: Sensori ambientali per la misura dell’umidità del terreno, temperatura, umidità aria, luce. Elettrovalvole e irrigatori Arduino e diversi strumenti elettronici programmabili Webcam per il monitoraggio via web Paraimpu, www.paraimpu.com, il social tool per l’internet degli oggetti.
Management of the garden can be made online using several preset message such as: # sthorto drop on ( to activate irrigation) or # sthorto drop off (to deactivate it). Tools: Environmental sensors to measure soil moisture, temperature, air humidity, light. Solenoid valves and sprinklers, Arduino and other programmable electronic tools, Monitoring Webcams via Paraimpu.
PROGETTO NATURALISTICO
PRESS, EXHIBITIONS & AWARDS
Il progetto St Horto, coniuga al suo interno 4 fattori inscindibili fra loro: funzionalità, estetica, produzione e didattica. La produzione è fondamentale nei layout progettati e la superficie utile per la coltivazione varia in base alla sua configurazione in diversi contesti.
St Horto è il vincitore del concorso internazionale Hortocontest. La stampa lo ha finora ampiamente riconosciuto grazie all’interesse di diverse riviste internazionali e soprattutto grazie alla mostra Cut ‘n’ Paste, curata da Pedro Gadanho che espone il progetto St Horto fino al 13 Dicembre di quest’anno al MOMA di New York. Il primo prototipo di St Horto viene realizzato e presentato alla MAKER FAIRE ROME dal 3 al 6 ottobre 2013 al Palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma.
The St Horto project combines 4 strictly connected factors: functionality, aesthetics, production and teaching. Production must be the cornerstone when one want to design the layout, so that the useful surface for the cultivation changes according to its contexts configuration.
PROGETTO EDUCATIVO La coltivazione e la progettazione degli spazi, separati fra loro, risultano agevoli sia da un punto di vista ergonomico (altezza e profondità idonee alle operazioni colturali) che a livello didattico/divulgativo perchè pensati anche a misura di bambino, il quale, potrà osservare in maniera semplice l’orto e le interazioni in esso presenti. The cultivation and the design of spaces, which are parted among themselves, appear both from an ergonomic perspective (height and depth suitable for cultivation operations) and at an educational/popular level because they are drawn up for kids, who will be able to watch in a simple way the garden and its interactions playing in it.
St Horto è il vincitore del concorso internazionale Hortocontest. La stampa lo ha finora ampiamente riconosciuto grazie all’interesse di diverse riviste internazionali e soprattutto grazie alla mostra Cut ‘n’ Paste, curata da Pedro Gadanho che espone il progetto St Horto fino al 13 Dicembre di quest’anno al MOMA di New York. Il primo prototipo di St Horto viene realizzato e presentato alla MAKER FAIRE ROME dal 3 al 6 ottobre 2013 al Palazzo dei Congressi dell’Eur di Roma.
CONSTRUCTIONS PICS
CREDITS St Horto è un’idea di / St Horto is an idea by Francesco Lipari, Vanessa Todaro (OFL Architecture) and Federico Giacomarra In collaborazione con / in collaboration with Mitchell Joachim (Terreform One), Nicola Corona (Agronomo), Alberto Serra (Tecnologie Informatiche), Vincenzo Core (Compositore), Domenico Canzoniero (Titolare ndb), Marco Pesoli (Tecnico del suono), Felice Allievi (Strutturista) info sainthorto@gmail.com references www.sthorto.tumblr.com www.oflstudio.com grafica / graphic Cityvision il prototipo presentato alla Maker Faire Roma è stato realizzato grazia al sostegno di / the prototype presented at the Maker Faire Rome has been made thanks to the support of
partner di progetto / project partners f a l e g n a m e r i a
s . r . l .
L U C C H E T T I
sthorto.tumblr.com