Sacra Bibbia: AT | I libri poetici e Sapienziali | Proverbi
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Antico Testamento: I libri poetici e Sapienziali composto da:
Giobbe Salmi Proverbi Qoèlet Cantico dei Cantici
Proverbi 1 1Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, 2per conoscere la sapienza e la disciplina,
per capire i detti profondi, 3per acquistare un'istruzione illuminata, equità, giustizia e rettitudine, 4per dare agli inesperti l'accortezza, ai giovani conoscenza e riflessione. 5Ascolti il saggio e aumenterà il sapere, e l'uomo accorto acquisterà il dono del consiglio, 6per comprendere proverbi e allegorie, le massime dei saggi e i loro enigmi. 7Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione. 8Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre
e non disprezzare l'insegnamento di tua madre, 9perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo. 10Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire! 11Se ti dicono: "Vieni con noi, complottiamo per spargere sangue, insidiamo impunemente l'innocente, 12inghiottiamoli vivi come gli inferi, interi, come coloro che scendon nella fossa; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (1 of 50)09/04/2004 2.56.52
Sapienza Siracide
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13troveremo ogni specie di beni preziosi,
riempiremo di bottino le nostre case; 14tu getterai la sorte insieme con noi, una sola borsa avremo in comune", 15figlio mio, non andare per la loro strada, tieni lontano il piede dai loro sentieri! 16I loro passi infatti corrono verso il male e si affrettano a spargere il sangue. 17Invano si tende la rete sotto gli occhi degli uccelli. 18Ma costoro complottano contro il proprio sangue, pongono agguati contro se stessi. 19Tale è la fine di chi si dà alla rapina; la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato. 20La Sapienza grida per le strade
nelle piazze fa udire la voce; 21dall'alto delle mura essa chiama, pronunzia i suoi detti alle porte della città: 22"Fino a quando, o inesperti, amerete l'inesperienza e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe e gli sciocchi avranno in odio la scienza? 23Volgetevi alle mie esortazioni: ecco, io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole. 24Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato, ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione; 25avete trascurato ogni mio consiglio e la mia esortazione non avete accolto; 26anch'io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando su di voi verrà la paura, 27quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore, quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano, quando vi colpirà l'angoscia e la tribolazione. 28Allora mi invocheranno, ma io non risponderò, mi cercheranno, ma non mi troveranno. 29Poiché hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore; 30non hanno accettato il mio consiglio e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni; 31mangeranno il frutto della loro condotta http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (2 of 50)09/04/2004 2.56.52
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e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni. 32Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire; ma chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male".
2 1Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole
e custodirai in te i miei precetti, 2tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza, 3se appunto invocherai l'intelligenza e chiamerai la saggezza, 4se la ricercherai come l'argento e per essa scaverai come per i tesori, 5allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio, 6perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza. 7Egli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine, 8vegliando sui sentieri della giustizia e custodendo le vie dei suoi amici. 9Allora comprenderai l'equità e la giustizia, e la rettitudine con tutte le vie del bene, 10perché la sapienza entrerà nel tuo cuore e la scienza delizierà il tuo animo. 11La riflessione ti custodirà e l'intelligenza veglierà su di te, 12per salvarti dalla via del male, dall'uomo che parla di propositi perversi, 13da coloro che abbandonano i retti sentieri per camminare nelle vie delle tenebre, 14che godono nel fare il male, gioiscono dei loro propositi perversi; 15i cui sentieri sono tortuosi e le cui strade sono oblique, 16per salvarti dalla donna straniera, dalla forestiera che ha parole seducenti,
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17che abbandona il compagno della sua giovinezza
e dimentica l'alleanza con il suo Dio. 18La sua casa conduce verso la morte e verso il regno delle ombre i suoi sentieri. 19Quanti vanno da lei non fanno ritorno, non raggiungono i sentieri della vita. 20Per questo tu camminerai sulla strada dei buoni e ti atterrai ai sentieri dei giusti, 21perché gli uomini retti abiteranno nel paese e gli integri vi resteranno, 22ma i malvagi saranno sterminati dalla terra, gli infedeli ne saranno strappati.
3 1Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento
e il tuo cuore custodisca i miei precetti, 2perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno. 3Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, 4e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini. 5Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; 6in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7Non credere di essere saggio, temi il Signore e sta' lontano dal male. 8Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa. 9Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti; 10i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto. 11Figlio mio, non disprezzare l'istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione, 12perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (4 of 50)09/04/2004 2.56.52
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13Beato l'uomo che ha trovato la sapienza
e il mortale che ha acquistato la prudenza, 14perché il suo possesso è preferibile a quello dell'argento e il suo provento a quello dell'oro. 15Essa è più preziosa delle perle e neppure l'oggetto più caro la uguaglia. 16Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore; 17le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere. 18È un albero di vita per chi ad essa s'attiene e chi ad essa si stringe è beato. 19Il Signore ha fondato la terra con la sapienza, ha consolidato i cieli con intelligenza; 20dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi e le nubi stillano rugiada. 21Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione, né si allontanino mai dai tuoi occhi: 22saranno vita per te e grazia per il tuo collo. 23Allora camminerai sicuro per la tua strada e il tuo piede non inciamperà. 24Se ti coricherai, non avrai da temere; se ti coricherai, il tuo sonno sarà dolce. 25Non temerai per uno spavento improvviso, né per la rovina degli empi quando verrà, 26perché il Signore sarà la tua sicurezza, preserverà il tuo piede dal laccio. 27Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo. 28Non dire al tuo prossimo: "Va', ripassa, te lo darò domani", se tu hai ciò che ti chiede. 29Non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te. 30Non litigare senza motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male. 31Non invidiare l'uomo violento e non imitare affatto la sua condotta, 32perché il Signore ha in abominio il malvagio, mentre la sua amicizia è per i giusti. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (5 of 50)09/04/2004 2.56.52
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33La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti. 34Dei beffardi egli si fa beffe e agli umili concede la grazia. 35I saggi possiederanno onore ma gli stolti riceveranno ignominia.
4 1Ascoltate, o figli, l'istruzione di un padre
e fate attenzione per conoscere la verità, 2poiché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento. 3Anch'io sono stato un figlio per mio padre, tenero e caro agli occhi di mia madre. 4Egli mi istruiva dicendomi: "Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai. 5Acquista la sapienza, acquista l'intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai. 6Non abbandonarla ed essa ti custodirà, amala e veglierà su di te. 7Principio della sapienza: acquista la sapienza; a costo di tutto ciò che possiedi acquista l'intelligenza. 8Stimala ed essa ti esalterà, sarà la tua gloria, se l'abbraccerai. 9Una corona di grazia porrà sul tuo capo, con un diadema di gloria ti cingerà". 10Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole ed esse moltiplicheranno gli anni della tua vita. 11Ti indico la via della sapienza; ti guido per i sentieri della rettitudine. 12Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi, e se corri, non inciamperai. 13Attieniti alla disciplina, non lasciarla, pràticala, perché essa è la tua vita. 14Non battere la strada degli empi e non procedere per la via dei malvagi. 15Evita quella strada, non passarvi, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (6 of 50)09/04/2004 2.56.52
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sta' lontano e passa oltre. 16Essi non dormono, se non fanno del male; non si lasciano prendere dal sonno, se non fanno cadere qualcuno; 17mangiano il pane dell'empietà e bevono il vino della violenza. 18La strada dei giusti è come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio. 19La via degli empi è come l'oscurità: non sanno dove saranno spinti a cadere. 20Figlio mio, fa' attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; 21non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore, 22perché essi sono vita per chi li trova e salute per tutto il suo corpo. 23Con ogni cura vigila sul cuore perché da esso sgorga la vita. 24Tieni lungi da te la bocca perversa e allontana da te le labbra fallaci. 25I tuoi occhi guardino diritto e le tue pupille mirino diritto davanti a te. 26Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano ben rassodate. 27Non deviare né a destra né a sinistra, tieni lontano il piede dal male.
5 1Figlio mio, fa' attenzione alla mia sapienza
e porgi l'orecchio alla mia intelligenza, 2perché tu possa seguire le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza. 3Stillano miele le labbra di una straniera e più viscida dell'olio è la sua bocca; 4ma ciò che segue è amaro come assenzio, pungente come spada a doppio taglio. 5I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono agli inferi. 6Per timore che tu guardi al sentiero della vita, le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (7 of 50)09/04/2004 2.56.52
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7Ora, figlio mio, ascoltami
e non allontanarti dalle parole della mia bocca. 8Tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa, 9per non mettere in balìa di altri il tuo vigore e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele, 10perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero 11e tu non gema sulla tua sorte, quando verranno meno il tuo corpo e la tua carne, 12e dica: "Perché mai ho odiato la disciplina e il mio cuore ha disprezzato la correzione? 13Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, non ho prestato orecchio a chi m'istruiva. 14Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali in mezzo alla folla e all'assemblea". 15Bevi l'acqua della tua cisterna e quella che zampilla dal tuo pozzo, 16perché le tue sorgenti non scorrano al di fuori, i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze, 17ma siano per te solo e non per degli estranei insieme a te. 18Sia benedetta la tua sorgente; trova gioia nella donna della tua giovinezza: 19cerva amabile, gazzella graziosa, essa s'intrattenga con te; le sue tenerezze ti inebrino sempre; sii tu sempre invaghito del suo amore! 20Perché, figlio mio, invaghirti d'una straniera e stringerti al petto di un'estranea? 21Poiché gli occhi del Signore osservano le vie dell'uomo ed egli vede tutti i suoi sentieri. 22L'empio è preda delle sue iniquità, è catturato con le funi del suo peccato. 23Egli morirà per mancanza di disciplina, si perderà per la sua grande stoltezza.
6 1Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo,
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se hai dato la tua mano per un estraneo, 2se ti sei legato con le parole delle tue labbra e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca, 3figlio mio, fa' così per liberartene: poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo, va', gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo; 4non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre, 5lìberatene come la gazzella dal laccio, come un uccello dalle mani del cacciatore. 6Va' dalla formica, o pigro,
guarda le sue abitudini e diventa saggio. 7Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone, 8eppure d'estate si provvede il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo. 9Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno? 10Un po' dormire, un po' sonnecchiare, un po' incrociare le braccia per riposare 11e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo, e l'indigenza, come un mendicante. 12Il perverso, uomo iniquo,
va con la bocca distorta, 13ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi e fa cenni con le dita. 14Cova propositi malvagi nel cuore, in ogni tempo suscita liti. 15Per questo improvvisa verrà la sua rovina, in un attimo crollerà senza rimedio. 16Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in abominio: 17occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente, 18cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male, 19falso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli.
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20Figlio mio, osserva il comando di tuo padre,
non disprezzare l'insegnamento di tua madre. 21Fissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo. 22Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno; 23poiché il comando è una lampada e l'insegnamento una luce e un sentiero di vita le correzioni della disciplina, 24per preservarti dalla donna altrui, dalle lusinghe di una straniera. 25Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza; non lasciarti adescare dai suoi sguardi, 26perché, se la prostituta cerca un pezzo di pane, la maritata mira a una vita preziosa. 27Si può portare il fuoco sul petto senza bruciarsi le vesti 28o camminare sulla brace senza scottarsi i piedi? 29Così chi si accosta alla donna altrui, chi la tocca, non resterà impunito. 30Non si disapprova un ladro, se ruba per soddisfare l'appetito quando ha fame; 31eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte, consegnare tutti i beni della sua casa. 32Ma l'adultero è privo di senno; solo chi vuole rovinare se stesso agisce così. 33Incontrerà percosse e disonore, la sua vergogna non sarà cancellata, 34poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta; 35non vorrà accettare alcun compenso, rifiuterà ogni dono, anche se grande.
7 1Figlio mio, custodisci le mie parole
e fa' tesoro dei miei precetti. 2Osserva i miei precetti e vivrai, il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (10 of 50)09/04/2004 2.56.52
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3Lègali alle tue dita,
scrivili sulla tavola del tuo cuore. 4Di' alla sapienza: "Tu sei mia sorella", e chiama amica l'intelligenza, 5perché ti preservi dalla donna forestiera, dalla straniera che ha parole di lusinga. 6Mentre dalla finestra della mia casa stavo osservando dietro le grate, 7ecco vidi fra gli inesperti, scorsi fra i giovani un dissennato. 8Passava per la piazza, accanto all'angolo della straniera, e s'incamminava verso la casa di lei, 9all'imbrunire, al declinare del giorno, all'apparir della notte e del buio. 10Ecco farglisi incontro una donna, in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore. 11Essa è audace e insolente, non sa tenere i piedi in casa sua. 12Ora è per la strada, ora per le piazze, ad ogni angolo sta in agguato. 13Lo afferra, lo bacia e con sfacciataggine gli dice: 14"Dovevo offrire sacrifici di comunione; oggi ho sciolto i miei voti; 15per questo sono uscita incontro a te per cercarti e ti ho trovato. 16Ho messo coperte soffici sul mio letto, tela fine d'Egitto; 17ho profumato il mio giaciglio di mirra, di aloè e di cinnamòmo. 18Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino, godiamoci insieme amorosi piaceri, 19poiché mio marito non è in casa, è partito per un lungo viaggio, 20ha portato con sé il sacchetto del denaro, tornerà a casa il giorno del plenilunio". 21Lo lusinga con tante moine, lo seduce con labbra lascive; 22egli incauto la segue, come un bue va al macello;
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come un cervo preso al laccio, 23finché una freccia non gli lacera il fegato; come un uccello che si precipita nella rete e non sa che è in pericolo la sua vita. 24Ora, figlio mio, ascoltami, fa' attenzione alle parole della mia bocca. 25Il tuo cuore non si volga verso le sue vie, non aggirarti per i suoi sentieri, 26perché molti ne ha fatti cadere trafitti ed erano vigorose tutte le sue vittime. 27La sua casa è la strada per gli inferi, che scende nelle camere della morte.
8 1La Sapienza forse non chiama
e la prudenza non fa udir la voce? 2In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade essa si è posta, 3presso le porte, all'ingresso della città, sulle soglie degli usci essa esclama: 4"A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell'uomo è diretta la mia voce. 5Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati. 6Ascoltate, perché dirò cose elevate, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste, 7perché la mia bocca proclama la verità e abominio per le mie labbra è l'empietà. 8Tutte le parole della mia bocca sono giuste; niente vi è in esse di fallace o perverso; 9tutte sono leali per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza. 10Accettate la mia istruzione e non l'argento, la scienza anziché l'oro fino, 11perché la scienza vale più delle perle e nessuna cosa preziosa l'uguaglia". 12Io, la Sapienza, possiedo la prudenza
e ho la scienza e la riflessione. 13Temere il Signore è odiare il male: http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (12 of 50)09/04/2004 2.56.52
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io detesto la superbia, l'arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa. 14A me appartiene il consiglio e il buon senso, io sono l'intelligenza, a me appartiene la potenza. 15Per mezzo mio regnano i re e i magistrati emettono giusti decreti; 16per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia. 17Io amo coloro che mi amano e quelli che mi cercano mi troveranno. 18Presso di me c'è ricchezza e onore, sicuro benessere ed equità. 19Il mio frutto val più dell'oro, dell'oro fino, il mio provento più dell'argento scelto. 20Io cammino sulla via della giustizia e per i sentieri dell'equità, 21per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro forzieri. 22Il Signore mi ha creato all'inizio della sua attività,
prima di ogni sua opera, fin d'allora. 23Dall'eternità sono stata costituita, fin dal principio, dagli inizi della terra. 24Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d'acqua; 25prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io sono stata generata. 26Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, né le prime zolle del mondo; 27quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull'abisso; 28quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell'abisso; 29quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; quando disponeva le fondamenta della terra, 30allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante; 31dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell'uomo. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (13 of 50)09/04/2004 2.56.52
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32Ora, figli, ascoltatemi:
beati quelli che seguono le mie vie! 33Ascoltate l'esortazione e siate saggi, non trascuratela! 34Beato l'uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire attentamente la soglia. 35Infatti, chi trova me trova la vita, e ottiene favore dal Signore; 36ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso; quanti mi odiano amano la morte".
9 1La Sapienza si è costruita la casa,
ha intagliato le sue sette colonne. 2Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino e ha imbandito la tavola. 3Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: 4"Chi è inesperto accorra qui!". A chi è privo di senno essa dice: 5"Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. 6Abbandonate la stoltezza e vivrete, andate diritti per la via dell'intelligenza". 7Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo,
chi rimprovera l'empio se ne attira l'insulto. 8Non rimproverare il beffardo per non farti odiare; rimprovera il saggio ed egli ti amerà. 9Da' consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina. 10Fondamento della sapienza è il timore di Dio, la scienza del Santo è intelligenza. 11Per mezzo mio si moltiplicano i tuoi giorni, ti saranno aggiunti anni di vita. 12Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio, se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena. 13Donna irrequieta è follia, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (14 of 50)09/04/2004 2.56.52
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una sciocca che non sa nulla. 14Sta seduta alla porta di casa, su un trono, in un luogo alto della città, 15per invitare i passanti che vanno diritti per la loro strada: 16"Chi è inesperto venga qua!". E a chi è privo di senno essa dice: 17"Le acque furtive sono dolci, il pane preso di nascosto è gustoso". 18Egli non si accorge che là ci sono le ombre e che i suoi invitati se ne vanno nel profondo degli inferi.
10 1Proverbi di Salomone.
Il figlio saggio rende lieto il padre; il figlio stolto contrista la madre. 2Non giovano i tesori male acquistati, mentre la giustizia libera dalla morte. 3Il Signore non lascia patir la fame al giusto, ma delude la cupidigia degli empi. 4La mano pigra fa impoverire, la mano operosa arricchisce. 5Chi raccoglie d'estate è previdente; chi dorme al tempo della mietitura si disonora. 6Le benedizioni del Signore sul capo del giusto, la bocca degli empi nasconde il sopruso. 7La memoria del giusto è in benedizione, il nome degli empi svanisce. 8L'assennato accetta i comandi, il linguacciuto va in rovina. 9Chi cammina nell'integrità va sicuro, chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto. 10Chi chiude un occhio causa dolore, chi riprende a viso aperto procura pace. 11Fonte di vita è la bocca del giusto, la bocca degli empi nasconde violenza. 12L'odio suscita litigi, l'amore ricopre ogni colpa. 13Sulle labbra dell'assennato si trova la sapienza, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (15 of 50)09/04/2004 2.56.52
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per la schiena di chi è privo di senno il bastone. 14I saggi fanno tesoro della scienza, ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente. 15I beni del ricco sono la sua roccaforte, la rovina dei poveri è la loro miseria. 16Il salario del giusto serve per la vita, il guadagno dell'empio è per i vizi. 17È sulla via della vita chi osserva la disciplina, chi trascura la correzione si smarrisce. 18Placano l'odio le labbra sincere, chi diffonde la calunnia è uno stolto. 19Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente. 20Argento pregiato è la lingua del giusto, il cuore degli empi vale ben poco. 21Le labbra del giusto nutriscono molti, gli stolti muoiono in miseria. 22La benedizione del Signore arricchisce, non le aggiunge nulla la fatica. 23È un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l'uomo prudente. 24Al malvagio sopraggiunge il male che teme, il desiderio dei giusti invece è soddisfatto. 25Al passaggio della bufera l'empio cessa di essere, ma il giusto resterà saldo per sempre. 26Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi così è il pigro per chi gli affida una missione. 27Il timore del Signore prolunga i giorni, ma gli anni dei malvagi sono accorciati. 28L'attesa dei giusti finirà in gioia, ma la speranza degli empi svanirà. 29La via del Signore è una fortezza per l'uomo retto, mentre è una rovina per i malfattori. 30Il giusto non vacillerà mai, ma gli empi non dureranno sulla terra. 31La bocca del giusto esprime la sapienza, la lingua perversa sarà tagliata. 32Le labbra del giusto stillano benevolenza, la bocca degli empi perversità.
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11 1La bilancia falsa è in abominio al Signore,
ma del peso esatto egli si compiace. 2Viene la superbia, verrà anche l'obbrobrio, mentre la saggezza è presso gli umili. 3L'integrità degli uomini retti li guida, la perversità dei perfidi li rovina. 4Non serve la ricchezza nel giorno della collera, ma la giustizia libera dalla morte. 5La giustizia dell'uomo onesto gli spiana la via; per la sua empietà cade l'empio. 6La giustizia degli uomini retti li salva, nella cupidigia restano presi i perfidi. 7Con la morte dell'empio svanisce ogni sua speranza, la fiducia dei malvagi scompare. 8Il giusto sfugge all'angoscia, al suo posto subentra l'empio. 9Con la bocca l'empio rovina il suo prossimo, ma i giusti si salvano con la scienza. 10Della prosperità dei giusti la città si rallegra, per la scomparsa degli empi si fa festa. 11Con la benedizione degli uomini retti si innalza una città, la bocca degli empi la demolisce. 12Chi disprezza il suo prossimo è privo di senno, l'uomo prudente invece tace. 13Chi va in giro sparlando svela il segreto, lo spirito fidato nasconde ogni cosa. 14Senza una direzione un popolo decade, il successo sta nel buon numero di consiglieri. 15Chi garantisce per un estraneo si troverà male, chi avversa le strette di mano a garanzia, vive tranquillo. 16Una donna graziosa ottiene gloria, ma gli uomini laboriosi acquistano ricchezza. 17Benefica se stesso l'uomo misericordioso, il crudele invece tormenta la sua stessa carne. 18L'empio realizza profitti fallaci, ma per chi semina la giustizia il salario è sicuro. 19Chi pratica la giustizia si procura la vita, chi segue il male va verso la morte. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (17 of 50)09/04/2004 2.56.52
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20I cuori depravati sono in abominio al Signore
che si compiace di chi ha una condotta integra. 21Certo non resterà impunito il malvagio, ma la discendenza dei giusti si salverà. 22Un anello d'oro al naso d'un porco, tale è la donna bella ma priva di senno. 23La brama dei giusti è solo il bene, la speranza degli empi svanisce. 24C'è chi largheggia e la sua ricchezza aumenta, c'è chi risparmia oltre misura e finisce nella miseria. 25La persona benefica avrà successo e chi disseta sarà dissetato. 26Chi accaparra il grano è maledetto dal popolo, la benedizione è invocata sul capo di chi lo vende. 27Chi è sollecito del bene trova il favore, chi ricerca il male, male avrà. 28Chi confida nella propria ricchezza cadrà; i giusti invece verdeggeranno come foglie. 29Chi crea disordine in casa erediterà vento e lo stolto sarà schiavo dell'uomo saggio. 30Il frutto del giusto è un albero di vita, il saggio conquista gli animi. 31Ecco, il giusto è ripagato sulla terra, tanto più lo saranno l'empio e il peccatore.
12 1Chi ama la disciplina ama la scienza,
chi odia la correzione è stolto. 2Il buono si attira il favore del Signore, ma egli condanna l'intrigante. 3Non resta saldo l'uomo con l'empietà, ma la radice dei giusti non sarà smossa. 4La donna perfetta è la corona del marito, ma quella che lo disonora è come carie nelle sue ossa. 5I pensieri dei giusti sono equità, i propositi degli empi sono frode. 6Le parole degli empi sono agguati sanguinari, ma la bocca degli uomini retti vi si sottrarrà. 7Gli empi, una volta abbattuti, più non sono, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (18 of 50)09/04/2004 2.56.52
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ma la casa dei giusti sta salda. 8Un uomo è lodato per il senno, chi ha un cuore perverso è disprezzato. 9Un uomo di poco conto che basta a se stesso vale più di un uomo esaltato a cui manca il pane. 10Il giusto ha cura del suo bestiame, ma i sentimenti degli empi sono spietati. 11Chi coltiva la sua terra si sazia di pane, chi insegue chimere è privo di senno. 12Le brame dell'empio sono una rete di mali, la radice dei giusti produce frutti. 13Nel peccato delle sue labbra si impiglia il malvagio, ma il giusto sfuggirà a tale angoscia. 14Ognuno si sazia del frutto della sua bocca, ma ciascuno sarà ripagato secondo le sue opere. 15Lo stolto giudica diritta la sua condotta, il saggio, invece, ascolta il consiglio. 16Lo stolto manifesta subito la sua collera, l'accorto dissimula l'offesa. 17Chi aspira alla verità proclama la giustizia, il falso testimone proclama l'inganno. 18V'è chi parla senza riflettere: trafigge come una spada; ma la lingua dei saggi risana. 19La bocca verace resta ferma per sempre, la lingua bugiarda per un istante solo. 20Amarezza è nel cuore di chi trama il male, gioia hanno i consiglieri di pace. 21Al giusto non può capitare alcun danno, gli empi saranno pieni di mali. 22Le labbra menzognere sono un abominio per il Signore che si compiace di quanti agiscono con sincerità. 23L'uomo accorto cela il sapere, il cuore degli stolti proclama la stoltezza. 24La mano operosa ottiene il comando, quella pigra sarà per il lavoro forzato. 25L'affanno deprime il cuore dell'uomo, una parola buona lo allieta. 26Il giusto è guida per il suo prossimo, ma la via degli empi fa smarrire. 27Il pigro non troverà selvaggina;
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la diligenza è per l'uomo un bene prezioso. 28Nella strada della giustizia è la vita, il sentiero dei perversi conduce alla morte.
13 1Il figlio saggio ama la disciplina,
lo spavaldo non ascolta il rimprovero. 2Del frutto della sua bocca l'uomo mangia ciò che è buono; l'appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi. 3Chi sorveglia la sua bocca conserva la vita, chi apre troppo le labbra incontra la rovina. 4Il pigro brama, ma non c'è nulla per il suo appetito; l'appetito dei diligenti sarà soddisfatto. 5Il giusto odia la parola falsa, l'empio calunnia e disonora. 6La giustizia custodisce chi ha una condotta integra, il peccato manda in rovina l'empio. 7C'è chi fa il ricco e non ha nulla; c'è chi fa il povero e ha molti beni. 8Riscatto della vita d'un uomo è la sua ricchezza, ma il povero non si accorge della minaccia. 9La luce dei giusti allieta, la lucerna degli empi si spegne. 10L'insolenza provoca soltanto contese, la sapienza si trova presso coloro che prendono consiglio. 11Le ricchezze accumulate in fretta diminuiscono, chi le raduna a poco a poco le accresce. 12Un'attesa troppo prolungata fa male al cuore, un desiderio soddisfatto è albero di vita. 13Chi disprezza la parola si rovinerà, chi rispetta un comando ne avrà premio. 14L'insegnamento del saggio è fonte di vita per evitare i lacci della morte. 15Un aspetto buono procura favore, ma il contegno dei perfidi è rude. 16L'accorto agisce sempre con riflessione, lo stolto mette in mostra la stoltezza. 17Un cattivo messaggero causa sciagure, un inviato fedele apporta salute. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (20 of 50)09/04/2004 2.56.52
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18Povertà e ignominia a chi rifiuta l'istruzione,
chi tien conto del rimprovero sarà onorato. 19Desiderio soddisfatto è una dolcezza al cuore, ma è abominio per gli stolti staccarsi dal male. 20Va' con i saggi e saggio diventerai, chi pratica gli stolti ne subirà danno. 21La sventura perseguita i peccatori, il benessere ripagherà i giusti. 22L'uomo dabbene lascia eredi i nipoti, la proprietà del peccatore è riservata al giusto. 23Il potente distrugge il podere dei poveri e c'è chi è eliminato senza processo. 24Chi risparmia il bastone odia suo figlio, chi lo ama è pronto a correggerlo. 25Il giusto mangia a sazietà, ma il ventre degli empi soffre la fame.
14 1La sapienza di una massaia costruisce la casa,
la stoltezza la demolisce con le mani. 2Chi procede con rettitudine teme il Signore, chi si scosta dalle sue vie lo disprezza. 3Nella bocca dello stolto c'è il germoglio della superbia, ma le labbra dei saggi sono la loro salvaguardia. 4Senza buoi, niente grano, l'abbondanza del raccolto sta nel vigore del toro. 5Il testimone vero non mentisce, quello falso spira menzogne. 6Il beffardo ricerca la sapienza ma invano, la scienza è cosa facile per il prudente. 7Allontànati dall'uomo stolto, e non ignorerai le labbra sapienti. 8La sapienza dell'accorto sta nel capire la sua via, ma la stoltezza degli sciocchi è inganno. 9Fra gli stolti risiede la colpa, fra gli uomini retti la benevolenza. 10Il cuore conosce la propria amarezza e alla sua gioia non partecipa l'estraneo. 11La casa degli empi rovinerà, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (21 of 50)09/04/2004 2.56.52
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ma la tenda degli uomini retti avrà successo. 12C'è una via che sembra diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte. 13Anche fra il riso il cuore prova dolore e la gioia può finire in pena. 14Chi è instabile si sazierà dei frutti della sua condotta, l'uomo dabbene si sazierà delle sue opere. 15L'ingenuo crede quanto gli dici, l'accorto controlla i propri passi. 16Il saggio teme e sta lontano dal male, lo stolto è insolente e presuntuoso. 17L'iracondo commette sciocchezze, il riflessivo sopporta. 18Gli inesperti erediteranno la stoltezza, i prudenti si coroneranno di scienza. 19I malvagi si inchinano davanti ai buoni, gli empi davanti alle porte del giusto. 20Il povero è odioso anche al suo amico, numerosi sono gli amici del ricco. 21Chi disprezza il prossimo pecca, beato chi ha pietà degli umili. 22Non errano forse quelli che compiono il male? Benevolenza e favore per quanti compiono il bene. 23In ogni fatica c'è un vantaggio, ma la loquacità produce solo miseria. 24Corona dei saggi è la loro accortezza, corona degli stolti la loro stoltezza. 25Salvatore di vite è un testimone vero; chi spaccia menzogne è un impostore. 26Nel timore del Signore è la fiducia del forte; per i suoi figli egli sarà un rifugio. 27Il timore del Signore è fonte di vita, per evitare i lacci della morte. 28Un popolo numeroso è la gloria del re; la scarsità di gente è la rovina del principe. 29Il paziente ha grande prudenza, l'iracondo mostra stoltezza. 30Un cuore tranquillo è la vita di tutto il corpo, l'invidia è la carie delle ossa. 31Chi opprime il povero offende il suo creatore,
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chi ha pietà del misero lo onora. 32Dalla propria malvagità è travolto l'empio, il giusto ha un rifugio nella propria integrità. 33In un cuore assennato risiede la sapienza, ma in seno agli stolti può scoprirsi? 34La giustizia fa onore a una nazione, ma il peccato segna il declino dei popoli. 35Il favore del re è per il ministro intelligente, il suo sdegno è per chi lo disonora.
15 1Una risposta gentile calma la collera,
una parola pungente eccita l'ira. 2La lingua dei saggi fa gustare la scienza, la bocca degli stolti esprime sciocchezze. 3In ogni luogo sono gli occhi del Signore, scrutano i malvagi e i buoni. 4Una lingua dolce è un albero di vita, quella malevola è una ferita al cuore. 5Lo stolto disprezza la correzione paterna; chi tiene conto dell'ammonizione diventa prudente. 6Nella casa del giusto c'è abbondanza di beni, sulla rendita dell'empio incombe il dissesto. 7Le labbra dei saggi diffondono la scienza, non così il cuore degli stolti. 8Il sacrificio degli empi è in abominio al Signore, la supplica degli uomini retti gli è gradita. 9La condotta perversa è in abominio al Signore; egli ama chi pratica la giustizia. 10Punizione severa per chi abbandona il retto sentiero, chi odia la correzione morirà. 11Gl'inferi e l'abisso sono davanti al Signore, tanto più i cuori dei figli dell'uomo. 12Lo spavaldo non vuol essere corretto, egli non si accompagna con i saggi. 13Un cuore lieto rende ilare il volto, ma, quando il cuore è triste, lo spirito è depresso. 14Una mente retta ricerca il sapere, la bocca degli stolti si pasce di stoltezza. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (23 of 50)09/04/2004 2.56.52
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15Tutti i giorni son brutti per l'afflitto,
per un cuore felice è sempre festa. 16Poco con il timore di Dio è meglio di un gran tesoro con l'inquietudine. 17Un piatto di verdura con l'amore è meglio di un bue grasso con l'odio. 18L'uomo collerico suscita litigi, il lento all'ira seda le contese. 19La via del pigro è come una siepe di spine, la strada degli uomini retti è una strada appianata. 20Il figlio saggio allieta il padre, l'uomo stolto disprezza la madre. 21La stoltezza è una gioia per chi è privo di senno; l'uomo prudente cammina diritto. 22Falliscono le decisioni prese senza consultazione, riescono quelle prese da molti consiglieri. 23È una gioia per l'uomo saper dare una risposta; quanto è gradita una parola detta a suo tempo! 24Per l'uomo assennato la strada della vita è verso l'alto, per salvarlo dagli inferni che sono in basso. 25Il Signore abbatte la casa dei superbi e rende saldi i confini della vedova. 26Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi, ma gli sono gradite le parole benevole. 27Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti; ma chi detesta i regali vivrà. 28La mente del giusto medita prima di rispondere, la bocca degli empi esprime malvagità. 29Il Signore è lontano dagli empi, ma egli ascolta la preghiera dei giusti. 30Uno sguardo luminoso allieta il cuore; una notizia lieta rianima le ossa. 31L'orecchio che ascolta un rimprovero salutare avrà la dimora in mezzo ai saggi. 32Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso, chi ascolta il rimprovero acquista senno. 33Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c'è l'umiltà.
16 http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (24 of 50)09/04/2004 2.56.52
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1All'uomo appartengono i progetti della mente,
ma dal Signore viene la risposta. 2Tutte le vie dell'uomo sembrano pure ai suoi occhi, ma chi scruta gli spiriti è il Signore. 3Affida al Signore la tua attività e i tuoi progetti riusciranno. 4Il Signore ha fatto tutto per un fine, anche l'empio per il giorno della sventura. 5È un abominio per il Signore ogni cuore superbo, certamente non resterà impunito. 6Con la bontà e la fedeltà si espia la colpa, con il timore del Signore si evita il male. 7Quando il Signore si compiace della condotta di un uomo, riconcilia con lui anche i suoi nemici. 8Poco con onestà è meglio di molte rendite senza giustizia. 9La mente dell'uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi. 10Un oracolo è sulle labbra del re, in giudizio la sua bocca non sbaglia. 11La stadera e le bilance giuste appartengono al Signore, sono opera sua tutti i pesi del sacchetto. 12È in abominio ai re commettere un'azione iniqua, poiché il trono si consolida con la giustizia. 13Delle labbra giuste si compiace il re e ama chi parla con rettitudine. 14L'ira del re è messaggera di morte, ma l'uomo saggio la placherà. 15Nello splendore del volto del re è la vita, il suo favore è come nube di primavera. 16È molto meglio possedere la sapienza che l'oro, il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento. 17La strada degli uomini retti è evitare il male, conserva la vita chi controlla la sua via. 18Prima della rovina viene l'orgoglio e prima della caduta lo spirito altero. 19È meglio abbassarsi con gli umili che spartire la preda con i superbi. 20Chi è prudente nella parola troverà il bene e chi confida nel Signore è beato. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (25 of 50)09/04/2004 2.56.52
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21Sarà chiamato intelligente chi è saggio di mente;
il linguaggio dolce aumenta la dottrina. 22Fonte di vita è la prudenza per chi la possiede, castigo degli stolti è la stoltezza. 23Una mente saggia rende prudente la bocca e sulle sue labbra aumenta la dottrina. 24Favo di miele sono le parole gentili, dolcezza per l'anima e refrigerio per il corpo. 25C'è una via che pare diritta a qualcuno, ma sbocca in sentieri di morte. 26L'appetito del lavoratore lavora per lui, perché la sua bocca lo stimola. 27L'uomo perverso produce la sciagura, sulle sue labbra c'è come un fuoco ardente. 28L'uomo ambiguo provoca litigi, chi calunnia divide gli amici. 29L'uomo violento seduce il prossimo e lo spinge per una via non buona. 30Chi socchiude gli occhi medita inganni, chi stringe le labbra ha già commesso il male. 31Corona magnifica è la canizie, ed essa si trova sulla via della giustizia. 32Il paziente val più di un eroe, chi domina se stesso val più di chi conquista una città. 33Nel grembo si getta la sorte, ma la decisione dipende tutta dal Signore.
17 1Un tozzo di pane secco con tranquillità è meglio
di una casa piena di banchetti festosi e di discordia. 2Lo schiavo intelligente prevarrà su un figlio disonorato e avrà parte con i fratelli all'eredità. 3Il crogiuolo è per l'argento e il forno per l'oro, ma chi prova i cuori è il Signore. 4Il maligno presta attenzione a un labbro maledico, il bugiardo ascolta una lingua nociva. 5Chi deride il povero offende il suo creatore, chi gioisce della sciagura altrui non resterà impunito. 6Corona dei vecchi sono i figli dei figli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (26 of 50)09/04/2004 2.56.52
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onore dei figli i loro padri. 7Non conviene all'insensato un linguaggio elevato, ancor meno al principe un linguaggio falso. 8Il dono è come un talismano per il proprietario: dovunque si volga ha successo. 9Chi copre la colpa si concilia l'amicizia, ma chi la divulga divide gli amici. 10Fa più una minaccia all'assennato che cento percosse allo stolto. 11Il malvagio non cerca altro che la ribellione, ma gli sarà mandato contro un messaggero senza pietà. 12Meglio incontrare un'orsa privata dei figli che uno stolto in preda alla follia. 13Chi rende male per bene vedrà sempre la sventura in casa. 14Iniziare un litigio è come aprire una diga, prima che la lite si esasperi, troncala. 15Assolvere il reo e condannare il giusto sono due cose in abominio al Signore. 16A che serve il denaro in mano allo stolto? Forse a comprar la sapienza, se egli non ha senno? 17Un amico vuol bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura. 18È privo di senno l'uomo che offre garanzie e si dà come garante per il suo prossimo. 19Chi ama la rissa ama il delitto, chi alza troppo l'uscio cerca la rovina. 20Un cuore perverso non troverà mai felicità, una lingua tortuosa andrà in malora. 21Chi genera uno stolto ne avrà afflizione; non può certo gioire il padre di uno sciocco. 22Un cuore lieto fa bene al corpo, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa. 23L'iniquo accetta regali di sotto il mantello per deviare il corso della giustizia. 24L'uomo prudente ha la sapienza davanti a sé, ma gli occhi dello stolto vagano in capo al mondo. 25Un figlio stolto è un tormento per il padre e un'amarezza per colei che lo ha partorito. 26Non sta bene multare chi ha ragione
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e peggio ancora colpire gli innocenti. 27Chi è parco di parole possiede la scienza; uno spirito calmo è un uomo intelligente. 28Anche lo stolto, se tace, passa per saggio e, se tien chiuse le labbra, per intelligente.
18 1Chi si tiene appartato cerca pretesti
e con ogni mezzo attacca brighe. 2Lo stolto non ama la prudenza, ma vuol solo far mostra dei suoi sentimenti. 3Con l'empietà viene il disprezzo, con il disonore anche l'ignominia. 4Le parole della bocca dell'uomo sono acqua profonda, la fonte della sapienza è un torrente che straripa. 5Non è bene usar riguardi all'empio per far torto al giusto in un giudizio. 6Le labbra dello stolto provocano liti e la sua bocca gli provoca percosse. 7La bocca dello stolto è la sua rovina e le sue labbra sono un laccio per la sua vita. 8Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi che scendono in fondo alle viscere. 9Chi è indolente nel lavoro è fratello del dissipatore. 10Torre fortissima è il nome del Signore: il giusto vi si rifugia ed è al sicuro. 11I beni del ricco sono la sua roccaforte, come un'alta muraglia, a suo parere. 12Prima della caduta il cuore dell'uomo si esalta, ma l'umiltà viene prima della gloria. 13Chi risponde prima di avere ascoltato mostra stoltezza a propria confusione. 14Lo spirito dell'uomo lo sostiene nella malattia, ma uno spirito afflitto chi lo solleverà? 15La mente intelligente acquista la scienza, l'orecchio dei saggi ricerca il sapere. 16Il dono fa largo all'uomo e lo introduce alla presenza dei grandi. 17Il primo a parlare in una lite sembra aver ragione, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (28 of 50)09/04/2004 2.56.52
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ma viene il suo avversario e lo confuta. 18La sorte fa cessar le discussioni e decide fra i potenti. 19Un fratello offeso è più irriducibile d'una roccaforte, le liti sono come le sbarre di un castello. 20Con la bocca l'uomo sazia il suo stomaco, egli si sazia con il prodotto delle labbra. 21Morte e vita sono in potere della lingua e chi l'accarezza ne mangerà i frutti. 22Chi ha trovato una moglie ha trovato una fortuna, ha ottenuto il favore del Signore. 23Il povero parla con suppliche, il ricco risponde con durezza. 24Ci sono compagni che conducono alla rovina, ma anche amici più affezionati di un fratello.
19 1Meglio un povero di condotta integra
che un ricco di costumi perversi. 2Lo zelo senza riflessione non è cosa buona, e chi va a passi frettolosi inciampa. 3La stoltezza intralcia il cammino dell'uomo e poi egli si adira contro il Signore. 4Le ricchezze moltiplicano gli amici, ma il povero è abbandonato anche dall'amico che ha. 5Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne non avrà scampo. 6Molti sono gli adulatori dell'uomo generoso e tutti sono amici di chi fa doni. 7Il povero è disprezzato dai suoi stessi fratelli, tanto più si allontanano da lui i suoi amici. Egli va in cerca di parole, ma non ci sono. 8Chi acquista senno ama se stesso e chi agisce con prudenza trova fortuna. 9Il falso testimone non resterà impunito, chi diffonde menzogne perirà. 10Allo stolto non conviene una vita agiata, ancor meno a un servo comandare ai prìncipi. 11È avvedutezza per l'uomo rimandare lo sdegno http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (29 of 50)09/04/2004 2.56.52
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ed è sua gloria passar sopra alle offese. 12Lo sdegno del re è simile al ruggito del leone e il suo favore è come la rugiada sull'erba. 13Un figlio stolto è una calamità per il padre e i litigi della moglie sono come stillicidio incessante. 14La casa e il patrimonio si ereditano dai padri, ma una moglie assennata è dono del Signore. 15La pigrizia fa cadere in torpore, l'indolente patirà la fame. 16Chi custodisce il comando custodisce se stesso, chi trascura la propria condotta morirà. 17Chi fa la carità al povero fa un prestito al Signore che gli ripagherà la buona azione. 18Correggi tuo figlio finché c'è speranza, ma non ti trasporti l'ira fino a ucciderlo. 19Il violento deve essere punito, se lo risparmi, lo diventerà ancora di più. 20Ascolta il consiglio e accetta la correzione, per essere saggio in avvenire. 21Molte sono le idee nella mente dell'uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo. 22Il pregio dell'uomo è la sua bontà, meglio un povero che un bugiardo. 23Il timore di Dio conduce alla vita e chi ne è pieno riposerà non visitato dalla sventura. 24Il pigro tuffa la mano nel piatto, ma stenta persino a riportarla alla bocca. 25Percuoti il beffardo e l'ingenuo diventerà accorto, rimprovera l'intelligente e imparerà la lezione. 26Chi rovina il padre e fa fuggire la madre è un figlio disonorato e infame. 27Figlio mio, cessa pure di ascoltare l'istruzione, se vuoi allontanarti dalle parole della sapienza. 28Il testimone iniquo si beffa della giustizia e la bocca degli empi ingoia l'iniquità. 29Per i beffardi sono pronte le verghe e il bastone per le spalle degli stolti.
20
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1Il vino è rissoso, il liquore è tumultuoso;
chiunque se ne inebria non è saggio. 2La collera del re è simile al ruggito del leone; chiunque lo eccita rischia la vita. 3È una gloria per l'uomo astenersi dalle contese, attaccar briga è proprio degli stolti. 4Il pigro non ara d'autunno, e alla mietitura cerca, ma non trova nulla. 5Come acque profonde sono i consigli nel cuore umano, l'uomo accorto le sa attingere. 6Molti si proclamano gente per bene, ma una persona fidata chi la trova? 7Il giusto si regola secondo la sua integrità; beati i figli che lascia dietro di sé! 8Il re che siede in tribunale dissipa ogni male con il suo sguardo. 9Chi può dire: "Ho purificato il cuore, sono mondo dal mio peccato?". 10Doppio peso e doppia misura sono due cose in abominio al Signore. 11Già con i suoi giochi il fanciullo dimostra se le sue azioni saranno pure e rette. 12L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede: l'uno e l'altro ha fatto il Signore. 13Non amare il sonno per non diventare povero, tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazietà. 14"Robaccia, robaccia" dice chi compra: ma mentre se ne va, allora se ne vanta. 15C'è oro e ci sono molte perle, ma la cosa più preziosa sono le labbra istruite. 16Prendigli il vestito perché si è fatto garante per un altro e tienilo in pegno per gli estranei. 17È piacevole all'uomo il pane procurato con frode, ma poi la sua bocca sarà piena di granelli di sabbia. 18Pondera bene i tuoi disegni, consigliandoti, e fa' la guerra con molta riflessione. 19Chi va in giro sparlando rivela un segreto, non associarti a chi ha sempre aperte le labbra. 20Chi maledice il padre e la madre vedrà spegnersi la sua lucerna nel cuore delle tenebre.
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21I guadagni accumulati in fretta da principio
non saranno benedetti alla fine. 22Non dire: "Voglio ricambiare il male", confida nel Signore ed egli ti libererà. 23Il doppio peso è in abominio al Signore e le bilance false non sono un bene. 24Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo e come può l'uomo comprender la propria via? 25È un laccio per l'uomo esclamare subito: "Sacro!" e riflettere solo dopo aver fatto il voto. 26Un re saggio passa al vaglio i malvagi e ritorna su di loro con la ruota. 27Lo spirito dell'uomo è una fiaccola del Signore che scruta tutti i segreti recessi del cuore. 28Bontà e fedeltà vegliano sul re, sulla bontà è basato il suo trono. 29Vanto dei giovani è la loro forza, ornamento dei vecchi è la canizie. 30Le ferite sanguinanti spurgano il male, le percosse purificano i recessi del cuore.
21 1Il cuore del re è un canale d'acqua in mano al Signore:
lo dirige dovunque egli vuole. 2Agli occhi dell'uomo tutte le sue vie sono rette, ma chi pesa i cuori è il Signore. 3Praticare la giustizia e l'equità per il Signore vale più di un sacrificio. 4Occhi alteri e cuore superbo, lucerna degli empi, è il peccato. 5I piani dell'uomo diligente si risolvono in profitto, ma chi è precipitoso va verso l'indigenza. 6Accumular tesori a forza di menzogne è vanità effimera di chi cerca la morte. 7La violenza degli empi li travolge, perché rifiutano di praticare la giustizia. 8La via dell'uomo criminale è tortuosa, ma l'innocente è retto nel suo agire. 9È meglio abitare su un angolo del tetto http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (32 of 50)09/04/2004 2.56.52
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che avere una moglie litigiosa e casa in comune. 10L'anima del malvagio desidera far il male e ai suoi occhi il prossimo non trova pietà. 11Quando il beffardo vien punito, l'inesperto diventa saggio e quando il saggio viene istruito, accresce il sapere. 12Il Giusto osserva la casa dell'empio e precipita gli empi nella sventura. 13Chi chiude l'orecchio al grido del povero invocherà a sua volta e non otterrà risposta. 14Un regalo fatto in segreto calma la collera, un dono di sotto mano placa il furore violento. 15È una gioia per il giusto che sia fatta giustizia, mentre è un terrore per i malfattori. 16L'uomo che si scosta dalla via della saggezza, riposerà nell'assemblea delle ombre dei morti. 17Diventerà indigente chi ama i piaceri e chi ama vino e profumi non arricchirà. 18Il malvagio serve da riscatto per il giusto e il perfido per gli uomini retti. 19Meglio abitare in un deserto che con una moglie litigiosa e irritabile. 20Tesori preziosi e profumi sono nella dimora del saggio, ma lo stolto dilapida tutto. 21Chi segue la giustizia e la misericordia troverà vita e gloria. 22Il saggio assale una città di guerrieri e abbatte la fortezza in cui essa confidava. 23Chi custodisce la bocca e la lingua preserva se stesso dai dispiaceri. 24Il superbo arrogante si chiama beffardo, egli agisce nell'eccesso dell'insolenza. 25I desideri del pigro lo portano alla morte, perché le sue mani rifiutano di lavorare. 26Tutta la vita l'empio indulge alla cupidigia, mentre il giusto dona senza risparmiare. 27Il sacrificio degli empi è un abominio, tanto più se offerto con cattiva intenzione. 28Il falso testimone perirà, ma l'uomo che ascolta potrà parlare sempre. 29L'empio assume un'aria sfrontata,
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l'uomo retto controlla la propria condotta. 30Non c'è sapienza, non c'è prudenza, non c'è consiglio di fronte al Signore. 31Il cavallo è pronto per il giorno della battaglia, ma al Signore appartiene la vittoria.
22 1Un buon nome val più di grandi ricchezze
e la benevolenza altrui più dell'argento e dell'oro. 2Il ricco e il povero si incontrano, il Signore ha creato l'uno e l'altro. 3L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. 4Frutti dell'umiltà sono il timore di Dio, la ricchezza, l'onore e la vita. 5Spine e tranelli sono sulla via del perverso; chi ha cura di se stesso sta lontano. 6Abitua il giovane secondo la via da seguire; neppure da vecchio se ne allontanerà. 7Il ricco domina sul povero e chi riceve prestiti è schiavo del suo creditore. 8Chi semina l'ingiustizia raccoglie la miseria e il bastone a servizio della sua collera svanirà. 9Chi ha l'occhio generoso sarà benedetto, perché egli dona del suo pane al povero. 10Scaccia il beffardo e la discordia se ne andrà e cesseranno i litigi e gli insulti. 11Il Signore ama chi è puro di cuore e chi ha la grazia sulle labbra è amico del re. 12Gli occhi del Signore proteggono la scienza ed egli confonde le parole del perfido. 13Il pigro dice: "C'è un leone là fuori: sarei ucciso in mezzo alla strada". 14La bocca delle straniere è una fossa profonda, chi è in ira al Signore vi cade. 15La stoltezza è legata al cuore del fanciullo, ma il bastone della correzione l'allontanerà da lui. 16Opprimere il povero non fa che arricchirlo, dare a un ricco non fa che impoverirlo. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (34 of 50)09/04/2004 2.56.52
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17Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei sapienti
e applica la tua mente alla mia istruzione, 18perché ti sarà piacevole custodirle nel tuo intimo e averle tutte insieme pronte sulle labbra. 19Perché la tua fiducia sia riposta nel Signore, voglio indicarti oggi la tua strada. 20Non ti ho scritto forse trenta tra consigli e istruzioni, 21perché tu sappia esprimere una parola giusta e rispondere con parole sicure a chi ti interroga? 22Non depredare il povero, perché egli è povero, e non affliggere il misero in tribunale, 23perché il Signore difenderà la loro causa e spoglierà della vita coloro che li hanno spogliati. 24Non ti associare a un collerico e non praticare un uomo iracondo, 25per non imparare i suoi costumi e procurarti una trappola per la tua vita. 26Non essere di quelli che si fanno garanti o che s'impegnano per debiti altrui, 27perché, se poi non avrai da pagare, ti si toglierà il letto di sotto a te. 28Non spostare il confine antico, posto dai tuoi padri. 29Hai visto un uomo sollecito nel lavoro? Egli si sistemerà al servizio del re, non resterà al servizio di persone oscure.
23 1Quando siedi a mangiare con un potente,
considera bene che cosa hai davanti; 2mettiti un coltello alla gola, se hai molto appetito. 3Non desiderare le sue ghiottonerie, sono un cibo fallace. 4Non affannarti per arricchire, rinunzia a un simile pensiero; 5appena vi fai volare gli occhi sopra, essa già non è più: http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (35 of 50)09/04/2004 2.56.52
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perché mette ali come aquila e vola verso il cielo. 6Non mangiare il pane di chi ha l'occhio cattivo e non desiderare le sue ghiottonerie, 7perché come chi calcola fra di sé, così è costui; ti dirà: "Mangia e bevi", ma il suo cuore non è con te. 8Il boccone che hai mangiato rigetterai e avrai sprecato le tue parole gentili. 9Non parlare agli orecchi di uno stolto, perché egli disprezzerà le tue sagge parole. 10Non spostare il confine antico, e non invadere il campo degli orfani, 11perché il loro vendicatore è forte, egli difenderà la loro causa contro di te. 12Piega il cuore alla correzione e l'orecchio ai discorsi sapienti. 13Non risparmiare al giovane la correzione, anche se tu lo batti con la verga, non morirà; 14anzi, se lo batti con la verga, lo salverai dagli inferi. 15Figlio mio, se il tuo cuore sarà saggio, anche il mio cuore gioirà. 16Esulteranno le mie viscere, quando le tue labbra diranno parole rette. 17Il tuo cuore non invidi i peccatori, ma resti sempre nel timore del Signore, 18perché così avrai un avvenire e la tua speranza non sarà delusa. 19Ascolta, figlio mio, e sii saggio e indirizza il cuore per la via retta. 20Non essere fra quelli che s'inebriano di vino, né fra coloro che son ghiotti di carne, 21perché l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestirà di stracci. 22Ascolta tuo padre che ti ha generato, non disprezzare tua madre quando è vecchia. 23Acquista il vero bene e non cederlo, la sapienza, l'istruzione e l'intelligenza. 24Il padre del giusto gioirà pienamente
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e chi ha generato un saggio se ne compiacerà. 25Gioisca tuo padre e tua madre e si rallegri colei che ti ha generato. 26Fa' bene attenzione a me, figlio mio, e tieni fisso lo sguardo ai miei consigli: 27una fossa profonda è la prostituta, e un pozzo stretto la straniera. 28Essa si apposta come un ladro e aumenta fra gli uomini il numero dei perfidi. 29Per chi i guai? Per chi i lamenti? Per chi i litigi? Per chi i gemiti? A chi le percosse per futili motivi? A chi gli occhi rossi? 30Per quelli che si perdono dietro al vino e vanno a gustare vino puro. 31Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e scende giù piano piano; 32finirà con il morderti come un serpente e pungerti come una vipera. 33Allora i tuoi occhi vedranno cose strane e la tua mente dirà cose sconnesse. 34Ti parrà di giacere in alto mare o di dormire in cima all'albero maestro. 35"Mi hanno picchiato, ma non sento male. Mi hanno bastonato, ma non me ne sono accorto. Quando mi sveglierò? Ne chiederò dell'altro".
24 1Non invidiare gli uomini malvagi,
non desiderare di stare con loro; 2poiché il loro cuore trama rovine e le loro labbra non esprimono che malanni. 3Con la sapienza si costruisce la casa e con la prudenza la si rende salda; 4con la scienza si riempiono le sue stanze di tutti i beni preziosi e deliziosi. 5Un uomo saggio vale più di uno forte, un uomo sapiente più di uno pieno di vigore, 6perché con le decisioni prudenti si fa la guerra
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e la vittoria sta nel numero dei consiglieri. 7È troppo alta la sapienza per lo stolto, alla porta della città egli non potrà aprir bocca. 8Chi trama per fare il male si chiama mestatore. 9Il proposito dello stolto è il peccato e lo spavaldo è l'abominio degli uomini. 10Se ti avvilisci nel giorno della sventura, ben poca è la tua forza. 11Libera quelli che sono condotti alla morte e salva quelli che sono trascinati al supplizio. 12Se dici: "Ecco, io non ne so nulla", forse colui che pesa i cuori non lo comprende? Colui che veglia sulla tua vita lo sa; egli renderà a ciascuno secondo le sue opere. 13Mangia, figlio mio, il miele, perché è buono e dolce sarà il favo al tuo palato. 14Sappi che tale è la sapienza per te: se l'acquisti, avrai un avvenire e la tua speranza non sarà stroncata. 15Non insidiare, o malvagio, la dimora del giusto, non distruggere la sua abitazione, 16perché se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma gli empi soccombono nella sventura. 17Non ti rallegrare per la caduta del tuo nemico e non gioisca il tuo cuore, quando egli soccombe, 18perché il Signore non veda e se ne dispiaccia e allontani da lui la collera. 19Non irritarti per i malvagi e non invidiare gli empi, 20perché non ci sarà avvenire per il malvagio e la lucerna degli empi si estinguerà. 21Temi il Signore, figlio mio, e il re; non ribellarti né all'uno né all'altro, 22perché improvvisa sorgerà la loro vendetta e chi sa quale scempio faranno l'uno e l'altro? 23Anche queste sono parole dei saggi.
Aver preferenze personali in giudizio non è bene. 24Se uno dice all'empio: "Tu sei innocente", i popoli lo malediranno, le genti lo esecreranno, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (38 of 50)09/04/2004 2.56.52
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25mentre tutto andrà bene a coloro che rendono giustizia,
su di loro si riverserà la benedizione. 26Dà un bacio sulle labbra colui che risponde con parole rette. 27Sistema i tuoi affari di fuori e fatti i lavori dei campi e poi costruisciti la casa. 28Non testimoniare alla leggera contro il tuo prossimo e non ingannare con le labbra. 29Non dire: "Come ha fatto a me così io farò a lui, renderò a ciascuno come si merita". 30Sono passato vicino al campo di un pigro, alla vigna di un uomo insensato: 31ecco, ovunque erano cresciute le erbacce, il terreno era coperto di cardi e il recinto di pietre era in rovina. 32Osservando, riflettevo e, vedendo, ho tratto questa lezione: 33un po' dormire, un po' sonnecchiare, un po' incrociare le braccia per riposare 34e intanto viene passeggiando la miseria e l'indigenza come un accattone.
25 1Anche questi sono proverbi di Salomone,
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda. 2È gloria di Dio nascondere le cose, è gloria dei re investigarle. 3I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondità e il cuore dei re sono inesplorabili. 4Togli le scorie dall'argento e l'orafo ne farà un bel vaso; 5togli il malvagio dalla presenza del re e il suo trono si stabilirà sulla giustizia. 6Non darti arie davanti al re e non metterti al posto dei grandi, 7perché è meglio sentirsi dire: "Sali quassù" piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore. Quanto i tuoi occhi hanno visto
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8non metterlo subito fuori in un processo;
altrimenti che farai alla fine, quando il tuo prossimo ti svergognerà? 9Discuti la tua causa con il tuo vicino, ma non rivelare il segreto altrui; 10altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe e il tuo discredito sarebbe irreparabile. 11Come frutti d'oro su vassoio d'argento così è una parola detta a suo tempo. 12Come anello d'oro e collana d'oro fino è un saggio che ammonisce un orecchio attento. 13Come fresco di neve al tempo della mietitura, è un messaggero verace per chi lo manda; egli rinfranca l'animo del suo signore. 14Nuvole e vento, ma senza pioggia, tale è l'uomo che si vanta di regali che non fa. 15Con la pazienza il giudice si lascia persuadere, una lingua dolce spezza le ossa. 16Se hai trovato il miele, mangiane quanto ti basta, per non esserne nauseato e poi vomitarlo. 17Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, perché non si stanchi di te e ti prenda in odio. 18Mazza, spada e freccia acuta è colui che depone il falso contro il suo prossimo. 19Qual dente cariato e piede slogato tale è la fiducia dell'uomo sleale nel giorno della sventura, 20è togliersi le vesti in un giorno rigido. Aceto su una piaga viva, tali sono i canti per un cuore afflitto. 21Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, se ha sete, dagli acqua da bere; 22perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo e il Signore ti ricompenserà. 23La tramontana porta la pioggia, un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto. 24Abitare su un angolo del tetto è meglio di una moglie litigiosa e una casa in comune. 25Come acqua fresca per una gola riarsa è una buona notizia da un paese lontano. 26Fontana torbida e sorgente inquinata,
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tale è il giusto che vacilla di fronte all'empio. 27Mangiare troppo miele non è bene, né lasciarsi prendere da parole adulatrici. 28Una città smantellata o senza mura tale è l'uomo che non sa dominare la collera.
26 1Come la neve d'estate e la pioggia alla mietitura,
così l'onore non conviene allo stolto. 2Come il passero che svolazza, come la rondine che vola, così una maledizione senza motivo non avverrà. 3La frusta per il cavallo, la cavezza per l'asino e il bastone per la schiena degli stolti. 4Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza per non divenire anche tu simile a lui. 5Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza perché egli non si creda saggio. 6Si taglia i piedi e beve amarezze chi invia messaggi per mezzo di uno stolto. 7Malferme sono le gambe dello zoppo, così una massima sulla bocca degli stolti. 8Come chi lega il sasso alla fionda, così chi attribuisce onori a uno stolto. 9Una spina penetrata nella mano d'un ubriaco, tale è una massima sulla bocca degli stolti. 10Arciere che ferisce tutti i passanti, tale è chi assume uno stolto o un ubriaco. 11Come il cane torna al suo vomito, così lo stolto ripete le sue stoltezze. 12Hai visto un uomo che si crede saggio? È meglio sperare in uno stolto che in lui. 13Il pigro dice: "C'è una belva per la strada, un leone si aggira per le piazze". 14La porta gira sui cardini, così il pigro sul suo letto. 15Il pigro tuffa la mano nel piatto, ma dura fatica a portarla alla bocca. 16Il pigro si crede saggio più di sette persone che rispondono con senno. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (41 of 50)09/04/2004 2.56.52
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17Prende un cane per le orecchie
chi si intromette in una lite che non lo riguarda. 18Come un pazzo che scaglia tizzoni e frecce di morte, 19così è quell'uomo che inganna il suo prossimo e poi dice: "Ma sì, è stato uno scherzo!". 20Per mancanza di legna il fuoco si spegne; se non c'è il delatore, il litigio si calma. 21Mantice per il carbone e legna per il fuoco, tale è l'attaccabrighe per rattizzar le liti. 22Le parole del sussurrone sono come ghiotti bocconi, esse scendono in fondo alle viscere. 23Come vernice d'argento sopra un coccio di creta sono le labbra lusinghiere con un cuore maligno. 24Chi odia si maschera con le labbra, ma nel suo intimo cova il tradimento; 25anche se usa espressioni melliflue, non ti fidare, perché egli ha sette abomini nel cuore. 26L'odio si copre di simulazione, ma la sua malizia apparirà pubblicamente. 27Chi scava una fossa vi cadrà dentro e chi rotola una pietra, gli ricadrà addosso. 28Una lingua bugiarda odia la verità, una bocca adulatrice produce rovina.
27 1Non ti vantare del domani,
perché non sai neppure che cosa genera l'oggi. 2Ti lodi un altro e non la tua bocca, un estraneo e non le tue labbra. 3La pietra è greve, la sabbia è pesante, ma più dell'una e dell'altra lo è il fastidio dello stolto. 4La collera è crudele, l'ira è impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia? 5Meglio un rimprovero aperto che un amore celato. 6Leali sono le ferite di un amico, fallaci i baci di un nemico. 7Gola sazia disprezza il miele; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (42 of 50)09/04/2004 2.56.52
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per chi ha fame anche l'amaro è dolce. 8Come un uccello che vola lontano dal nido così è l'uomo che va errando lontano dalla dimora. 9Il profumo e l'incenso allietano il cuore, la dolcezza di un amico rassicura l'anima. 10Non abbandonare il tuo amico né quello di tuo padre, non entrare nella casa di tuo fratello nel giorno della tua disgrazia. Meglio un amico vicino che un fratello lontano. 11Sii saggio, figlio mio, e allieterai il mio cuore e avrò di che rispondere a colui che mi insulta. 12L'accorto vede il pericolo e si nasconde, gli inesperti vanno avanti e la pagano. 13Prendigli il vestito perché si è fatto garante per uno straniero e tienilo in pegno per gli sconosciuti. 14Benedire il prossimo di buon mattino ad alta voce gli sarà imputato come una maledizione. 15Il gocciolar continuo in tempo di pioggia e una moglie litigiosa, si rassomigliano: 16chi la vuol trattenere, trattiene il vento e raccoglie l'olio con la mano destra. 17Il ferro si aguzza con il ferro e l'uomo aguzza l'ingegno del suo compagno. 18Il guardiano di un fico ne mangia i frutti, chi ha cura del suo padrone ne riceverà onori. 19Come un volto differisce da un altro, così i cuori degli uomini differiscono fra di loro. 20Come gli inferi e l'abisso non si saziano mai, così non si saziano mai gli occhi dell'uomo. 21Come il crogiuolo è per l'argento e il fornello per l'oro, così l'uomo rispetto alla bocca di chi lo loda. 22Anche se tu pestassi lo stolto nel mortaio tra i grani con il pestello, non scuoteresti da lui la sua stoltezza. 23Preòccupati del tuo gregge, abbi cura delle tue mandrie, 24perché non sono perenni le ricchezze, né un tesoro si trasmette di generazione in generazione. 25Si toglie il fieno, apparisce l'erba nuova e si raccolgono i foraggi dei monti;
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26gli agnelli ti danno le vesti
e i capretti il prezzo per comprare un campo, 27le capre latte abbondante per il cibo e per vitto della tua famiglia. e per mantenere le tue schiave.
28 1L'empio fugge anche se nessuno lo insegue,
mentre il giusto è sicuro come un giovane leone. 2Per i delitti di un paese molti sono i suoi tiranni, ma con un uomo intelligente e saggio l'ordine si mantiene. 3Un uomo empio che opprime i miseri è una pioggia torrenziale che non porta pane. 4Quelli che violano la legge lodano l'empio, ma quanti osservano la legge gli muovono guerra. 5I malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto. 6Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco. 7Chi osserva la legge è un figlio intelligente, chi frequenta i crapuloni disonora suo padre. 8Chi accresce il patrimonio con l'usura e l'interesse, lo accumula per chi ha pietà dei miseri. 9Chi volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, anche la sua preghiera è in abominio. 10Chi fa traviare gli uomini retti per una cattiva strada, cadrà egli stesso nella fossa, mentre gli integri possederanno fortune. 11Il ricco si crede saggio, ma il povero intelligente lo scruta bene. 12Grande è la gioia quando trionfano i giusti, ma se prevalgono gli empi ognuno si nasconde. 13Chi nasconde le proprie colpe non avrà successo; chi le confessa e cessa di farle troverà indulgenza. 14Beato l'uomo che teme sempre, chi indurisce il cuore cadrà nel male. 15Leone ruggente e orso affamato, tale è il malvagio che domina su un popolo povero. 16Un principe privo di senno moltiplica le vessazioni, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (44 of 50)09/04/2004 2.56.52
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ma chi odia la rapina prolungherà i suoi giorni. 17Un uomo perseguitato per omicidio fuggirà fino alla tomba: nessuno lo soccorre. 18Chi procede con rettitudine sarà salvato, chi va per vie tortuose cadrà ad un tratto. 19Chi lavora la sua terra si sazierà di pane, chi insegue chimere si sazierà di miseria. 20L'uomo leale sarà colmo di benedizioni, chi si arricchisce in fretta non sarà esente da colpa. 21Non è bene essere parziali, per un pezzo di pane si pecca. 22L'uomo dall'occhio cupido è impaziente di arricchire e non pensa che gli piomberà addosso la miseria. 23Chi corregge un altro troverà in fine più favore di chi ha una lingua adulatrice. 24Chi deruba il padre o la madre e dice: "Non è peccato", è compagno dell'assassino. 25L'uomo avido suscita litigi, ma chi confida nel Signore avrà successo. 26Chi confida nel suo senno è uno stolto, chi si comporta con saggezza sarà salvato. 27Per chi dà al povero non c'è indigenza, ma chi chiude gli occhi avrà grandi maledizioni. 28Se prevalgono gli empi, tutti si nascondono, se essi periscono, sono potenti i giusti.
29 1L'uomo che, rimproverato, resta di dura cervice
sarà spezzato all'improvviso e senza rimedio. 2Quando comandano i giusti, il popolo gioisce, quando governano gli empi, il popolo geme. 3Chi ama la sapienza allieta il padre, ma chi frequenta prostitute dissipa il patrimonio. 4Il re con la giustizia rende prospero il paese, l'uomo che fa esazioni eccessive lo rovina. 5L'uomo che adula il suo prossimo gli tende una rete per i suoi passi. 6Sotto i passi del malvagio c'è un trabocchetto, mentre il giusto corre ed è contento. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (45 of 50)09/04/2004 2.56.52
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7Il giusto si prende a cuore la causa dei miseri,
ma l'empio non intende ragione. 8I beffardi mettono sottosopra una città, mentre i saggi placano la collera. 9Se un saggio discute con uno stolto, si agiti o rida, non vi sarà conclusione. 10Gli uomini sanguinari odiano l'onesto, mentre i giusti hanno cura di lui. 11Lo stolto dà sfogo a tutto il suo malanimo, il saggio alla fine lo sa calmare. 12Se un principe dà ascolto alle menzogne, tutti i suoi ministri sono malvagi. 13Il povero e l'usuraio si incontrano; è il Signore che illumina gli occhi di tutti e due. 14Un re che giudichi i poveri con equità rende saldo il suo trono per sempre. 15La verga e la correzione danno sapienza, ma il giovane lasciato a se stesso disonora sua madre. 16Quando governano i malvagi, i delitti abbondano, ma i giusti ne vedranno la rovina. 17Correggi il figlio e ti farà contento e ti procurerà consolazioni. 18Senza la rivelazione il popolo diventa sfrenato; beato chi osserva la legge. 19Lo schiavo non si corregge a parole, comprende, infatti, ma non obbedisce. 20Hai visto un uomo precipitoso nel parlare? C'è più da sperare in uno stolto che in lui. 21Chi accarezza lo schiavo fin dall'infanzia, alla fine costui diventerà insolente. 22Un uomo collerico suscita litigi e l'iracondo commette molte colpe. 23L'orgoglio dell'uomo ne provoca l'umiliazione, l'umile di cuore ottiene onori. 24Chi è complice del ladro, odia se stesso, egli sente l'imprecazione, ma non denuncia nulla. 25Il temere gli uomini pone in una trappola; ma chi confida nel Signore è al sicuro. 26Molti ricercano il favore del principe, ma è il Signore che giudica ognuno.
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27L'iniquo è un abominio per i giusti
e gli uomini retti sono in abominio ai malvagi.
30 1Detti di Agùr figlio di Iakè, da Massa.
Dice quest'uomo: Sono stanco, o Dio, sono stanco, o Dio, e vengo meno, 2perché io sono il più ignorante degli uomini e non ho intelligenza umana; 3non ho imparato la sapienza e ignoro la scienza del Santo. 4Chi è salito al cielo e ne è sceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuso le acque nel suo mantello? Chi ha fissato tutti i confini della terra? Come si chiama? Qual è il nome di suo figlio, se lo sai? 5Ogni parola di Dio è appurata; egli è uno scudo per chi ricorre a lui. 6Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. 7Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: 8tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza; ma fammi avere il cibo necessario, 9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: "Chi è il Signore?", oppure, ridotto all'indigenza, non rubi e profani il nome del mio Dio. 10Non calunniare lo schiavo presso il padrone, perché egli non ti maledica e tu non ne porti la pena. 11C'è gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. 12C'è gente che si crede pura, ma non si è lavata della sua lordura. 13C'è gente dagli occhi così alteri e dalle ciglia così altezzose! 14C'è gente i cui denti sono spade e i cui molari sono coltelli, per divorare gli umili eliminandoli dalla terra http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (47 of 50)09/04/2004 2.56.52
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e i poveri in mezzo agli uomini. 15La sanguisuga ha due figlie: "Dammi! Dammi!".
Tre cose non si saziano mai, anzi quattro non dicono mai: "Basta!": 16gli inferi, il grembo sterile, la terra mai sazia d'acqua e il fuoco che mai dice: "Basta!". 17L'occhio che guarda con scherno il padre e disprezza l'obbedienza alla madre sia cavato dai corvi della valle e divorato dagli aquilotti. 18Tre cose mi sono difficili, anzi quattro, che io non comprendo: 19il sentiero dell'aquila nell'aria, il sentiero del serpente sulla roccia, il sentiero della nave in alto mare, il sentiero dell'uomo in una giovane. 20Tale è la condotta della donna adultera: mangia e si pulisce la bocca e dice: "Non ho fatto niente di male!". 21Per tre cose freme la terra, anzi quattro cose non può sopportare: 22uno schiavo che diventi re, uno stolto che abbia viveri in abbondanza, 23una donna già trascurata da tutti che trovi marito e una schiava che prenda il posto della padrona. 24Quattro esseri sono fra le cose più piccole della terra, eppure sono i più saggi dei saggi: 25le formiche, popolo senza forza, che si provvedono il cibo durante l'estate; 26gli iràci, popolo imbelle, ma che hanno la tana sulle rupi; 27le cavallette, che non hanno un re, eppure marciano tutte insieme schierate; 28la lucertola, che si può prender con le mani, ma penetra anche nei palazzi dei re. 29Tre esseri hanno un portamento maestoso, anzi quattro sono eleganti nel camminare: 30il leone, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno;
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31il gallo pettoruto e il caprone
e un re alla testa del suo popolo. 32Se ti sei esaltato per stoltezza e se poi hai riflettuto, mettiti una mano sulla bocca, 33poiché, sbattendo il latte ne esce la panna, premendo il naso ne esce il sangue, spremendo la collera ne esce la lite.
31 1Parole di Lemuèl, re di Massa, che sua madre gli insegnò. 2E che, figlio mio! E che, figlio delle mie viscere!
E che, figlio dei miei voti! 3Non dare il tuo vigore alle donne, né i tuoi costumi a quelle che corrompono i re. 4Non conviene ai re, Lemuèl, non conviene ai re bere il vino, né ai principi bramare bevande inebrianti, 5per paura che, bevendo, dimentichino i loro decreti e tradiscano il diritto di tutti gli afflitti. 6Date bevande inebrianti a chi sta per perire e il vino a chi ha l'amarezza nel cuore. 7Beva e dimentichi la sua povertà e non si ricordi più delle sue pene. 8Apri la bocca in favore del muto in difesa di tutti gli sventurati. 9Apri la bocca e giudica con equità e rendi giustizia all'infelice e al povero. 10(Alef) Una donna perfetta chi potrà trovarla?
Ben superiore alle perle è il suo valore. 11(Bet) In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. 12(Ghimel) Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. 13(Dalet) Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. 14(He) Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. 15(Vau) Si alza quando ancora è notte http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_03.htm (49 of 50)09/04/2004 2.56.52
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e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. 16(Zain) Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. 17(Het) Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia. 18(Tet) È soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna. 19(Iod) Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita. 20(Caf) Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. 21(Lamed) Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. 22(Mem) Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. 23(Nun) Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese. 24(Samech) Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante. 25(Ain) Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell'avvenire. 26(Pe) Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c'è dottrina di bontà. 27(Sade) Sorveglia l'andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. 28(Kof) I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l'elogio: 29(Res) "Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!". 30(Sin) Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. 31(Tau) Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città. <<< indietro
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Copertina e indice Libri poetici e Sapienziali
Atti degli Apostoli Lettere di san Paolo
Libri profetici Lettere cattoliche Apocalisse
Antico Testamento: I libri poetici e Sapienziali composto da:
Giobbe Salmi Proverbi Qoèlet Cantico dei Cantici
Qoèlet 1 1Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme. 2Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità. 3Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno per cui fatica sotto il sole? 4Una generazione va, una generazione viene ma la terra resta sempre la stessa. 5Il sole sorge e il sole tramonta, si affretta verso il luogo da dove risorgerà. 6Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana; gira e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna. 7Tutti i fiumi vanno al mare, eppure il mare non è mai pieno: raggiunta la loro mèta, i fiumi riprendono la loro marcia. 8Tutte le cose sono in travaglio e nessuno potrebbe spiegarne il motivo. Non si sazia l'occhio di guardare né mai l'orecchio è sazio di udire. 9Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole. 10C'è forse qualcosa di cui si possa dire:
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Sapienza Siracide
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"Guarda, questa è una novità"? Proprio questa è già stata nei secoli che ci hanno preceduto. 11Non resta più ricordo degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso coloro che verranno in seguito. 12Io, Qoèlet, sono stato re d'Israele in Gerusalemme.13Mi sono proposto di ricercare e investigare con
saggezza tutto ciò che si fa sotto il cielo. È questa una occupazione penosa che Dio ha imposto agli uomini, perché in essa fatichino.14Ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole ed ecco tutto è vanità e un inseguire il vento. 15Ciò che è storto non si può raddrizzare
e quel che manca non si può contare. 16Pensavo e dicevo fra me: "Ecco, io ho avuto una sapienza superiore e più vasta di quella che ebbero
quanti regnarono prima di me in Gerusalemme. La mia mente ha curato molto la sapienza e la scienza". 17Ho deciso allora di conoscere la sapienza e la scienza, come anche la stoltezza e la follia, e ho compreso che anche questo è un inseguire il vento, 18perché molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.
2 1Io ho detto in cuor mio: "Vieni, dunque, ti voglio mettere alla prova con la gioia: Gusta il piacere!". Ma
ecco anche questo è vanità. 2Del riso ho detto: "Follia!"
e della gioia: "A che giova?". 3Ho voluto soddisfare il mio corpo con il vino, con la pretesa di dedicarmi con la mente alla sapienza e di
darmi alla follia, finché non scoprissi che cosa convenga agli uomini compiere sotto il cielo, nei giorni contati della loro vita. 4Ho intrapreso grandi opere, mi sono fabbricato case, mi sono piantato vigneti. 5Mi sono fatto parchi e giardini e vi ho piantato alberi da frutto d'ogni specie; 6mi sono fatto vasche, per irrigare con l'acqua le piantagioni. 7Ho acquistato schiavi e schiave e altri ne ho avuti nati in casa e ho posseduto anche armenti e greggi in gran numero più di tutti i miei predecessori in Gerusalemme. 8Ho accumulato anche argento e oro, ricchezze di re e di province; mi sono procurato cantori e cantatrici, insieme con le delizie dei figli dell'uomo. 9Sono divenuto grande, più potente di tutti i miei predecessori in Gerusalemme, pur conservando la mia sapienza. 10Non ho negato ai miei occhi nulla di ciò che bramavano, né ho rifiutato alcuna soddisfazione al mio cuore, che godeva d'ogni mia fatica; questa è stata la ricompensa di tutte le mie fatiche. 11Ho considerato tutte le opere fatte dalle mie mani e tutta la fatica http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (2 of 13)09/04/2004 2.56.57
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che avevo durato a farle: ecco, tutto mi è apparso vanità e un inseguire il vento: non c'è alcun vantaggio sotto il sole. 12Ho considerato poi la sapienza, la follia e la stoltezza. "Che farà il successore del re? Ciò che è già stato fatto". 13Mi sono accorto che il vantaggio della sapienza sulla stoltezza è il vantaggio della luce sulle tenebre: 14Il saggio ha gli occhi in fronte,
ma lo stolto cammina nel buio. Ma so anche che un'unica sorte è riservata a tutt'e due. 15Allora ho pensato: "Anche a me toccherà la sorte dello stolto! Allora perché ho cercato d'esser saggio?
Dov'è il vantaggio?". E ho concluso: "Anche questo è vanità". 16Infatti, né del saggio né dello stolto resterà un ricordo duraturo e nei giorni futuri tutto sarà dimenticato. Allo stesso modo muoiono il saggio e lo stolto. 17Ho preso in odio la vita, perché mi è sgradito quanto si fa sotto il sole. Ogni cosa infatti è vanità e un inseguire il vento. 18Ho preso in odio ogni lavoro da me fatto sotto il sole, perché dovrò lasciarlo al mio successore. 19E chi sa se questi sarà saggio o stolto? Eppure potrà disporre di tutto il mio lavoro, in cui ho speso fatiche e intelligenza sotto il sole. Anche questo è vanità! 20Sono giunto al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica che avevo durato sotto il sole, 21perché chi ha lavorato con sapienza, con scienza e con successo dovrà poi lasciare i suoi beni a un altro che non vi ha per nulla faticato. Anche questo è vanità e grande sventura. 22Allora quale profitto c'è per l'uomo in tutta la sua fatica e in tutto l'affanno del suo cuore con cui si affatica sotto il sole? 23Tutti i suoi giorni non sono che dolori e preoccupazioni penose; il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo è vanità! 24Non c'è di meglio per l'uomo che mangiare e bere e godersela nelle sue fatiche; ma mi sono accorto che anche questo viene dalle mani di Dio. 25Difatti, chi può mangiare e godere senza di lui? 26Egli concede a chi gli è gradito sapienza, scienza e gioia, mentre al peccatore dà la pena di raccogliere e d'ammassare per colui che è gradito a Dio. Ma anche questo è vanità e un inseguire il vento!
3 1Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. 2C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. 3Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. 4Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. 5Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (3 of 13)09/04/2004 2.56.57
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un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. 6Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via. 7Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. 8Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. 9Che vantaggio ha chi si dà da fare con fatica? 10Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa. 11Egli ha fatto
bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine. 12Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; 13ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio. 14Riconosco che qualunque cosa Dio fa è immutabile; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché si abbia timore di lui. 15Ciò che è, già è stato; ciò che sarà, già è; Dio ricerca ciò che è già passato. 16Ma ho anche notato che sotto il sole al posto del diritto c'è l'iniquità e al posto della giustizia c'è l'empietà. 17Ho pensato: Dio giudicherà il giusto e l'empio, perché c'è un tempo per ogni cosa e per ogni azione. 18Poi riguardo ai figli dell'uomo mi son detto: Dio vuol provarli e mostrare che essi di per sé sono come bestie. 19Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità. 20Tutti sono diretti verso la medesima dimora: tutto è venuto dalla polvere e tutto ritorna nella polvere. 21Chi sa se il soffio vitale dell'uomo salga in alto e se quello della bestia scenda in basso nella terra? 22Mi
sono accorto che nulla c'è di meglio per l'uomo che godere delle sue opere, perché questa è la sua sorte. Chi potrà infatti condurlo a vedere ciò che avverrà dopo di lui?
4 1Ho poi considerato tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole. Ecco il pianto degli oppressi che
non hanno chi li consoli; da parte dei loro oppressori sta la violenza, mentre per essi non c'è chi li consoli. 2Allora ho proclamato più felici i morti, ormai trapassati, dei viventi che sono ancora in vita; 3ma ancor più felice degli uni e degli altri chi ancora non è e non ha visto le azioni malvage che si commettono sotto il sole. 4Ho osservato anche che ogni fatica e tutta l'abilità messe in un lavoro non sono che invidia dell'uno con l'altro. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. 5Lo stolto incrocia le braccia
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e divora la sua carne. 6Meglio una manciata con riposo che due manciate con fatica. 7Inoltre ho considerato un'altra vanità sotto il sole: 8uno è solo, senza eredi, non ha un figlio, non un
fratello. Eppure non smette mai di faticare, né il suo occhio è sazio di ricchezza: "Per chi mi affatico e mi privo dei beni?". Anche questo è vanità e un cattivo affannarsi. 9Meglio essere in due che uno solo, perché due hanno un miglior compenso nella fatica. 10Infatti, se vengono a cadere, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. 11Inoltre, se due dormono insieme, si possono riscaldare; ma uno solo come fa a riscaldarsi? 12Se uno aggredisce, in due gli possono resistere e una corda a tre capi non si rompe tanto presto. 13Meglio un ragazzo povero ma accorto,
che un re vecchio e stolto che non sa ascoltare i consigli. 14Il ragazzo infatti può uscir di prigione ed esser proclamato re, anche se, mentre quegli regnava, è nato
povero. 15Ho visto tutti i viventi che si muovono sotto il sole, stare con quel ragazzo, il secondo, cioè l'usurpatore. 16Era una folla immensa quella di cui egli era alla testa. Ma coloro che verranno dopo non avranno da rallegrarsi di lui. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. 17Bada ai tuoi passi, quando ti rechi alla casa di Dio. Avvicinarsi per ascoltare vale più del sacrificio offerto dagli stolti che non comprendono neppure di far male.
5 1Non essere precipitoso con la bocca e il tuo cuore non si affretti a proferir parola davanti a Dio, perché
Dio è in cielo e tu sei sulla terra; perciò le tue parole siano parche, poiché 2Dalle molte preoccupazioni vengono i sogni
e dalle molte chiacchiere il discorso dello stolto. 3Quando hai fatto un voto a Dio, non indugiare a soddisfarlo, perché egli non ama gli stolti: adempi
quello che hai promesso. 4È meglio non far voti, che farli e poi non mantenerli. 5Non permettere alla tua bocca di renderti colpevole e non dire davanti al messaggero che è stata una inavvertenza, perché Dio non abbia ad adirarsi per le tue parole e distrugga il lavoro delle tue mani. 6Poiché dai molti sogni provengono molte delusioni e molte parole. Abbi dunque il timor di Dio. 7Se vedi nella provincia il povero oppresso e il diritto e la giustizia calpestati, non ti meravigliare di questo, poiché sopra un'autorità veglia un'altra superiore e sopra di loro un'altra ancora più alta: 8l'interesse del paese in ogni cosa è un re che si occupa dei campi. 9Chi ama il denaro, mai si sazia di denaro e chi ama la ricchezza, non ne trae profitto. Anche questo è vanità. 10Con il crescere dei beni i parassiti aumentano e qual vantaggio ne riceve il padrone, se non di vederli con gli occhi? http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (5 of 13)09/04/2004 2.56.57
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11Dolce è il sonno del lavoratore, poco o molto che mangi;
ma la sazietà del ricco non lo lascia dormire. 12Un altro brutto malanno ho visto sotto il sole: ricchezze custodite dal padrone a proprio danno. 13Se ne
vanno in fumo queste ricchezze per un cattivo affare e il figlio che gli è nato non ha nulla nelle mani. 14Come è uscito nudo dal grembo di sua madre, così se ne andrà di nuovo come era venuto, e dalle sue fatiche non ricaverà nulla da portar con sé. 15Anche questo è un brutto malanno: che se ne vada proprio come è venuto. Qual vantaggio ricava dall'aver gettato le sue fatiche al vento? 16Inoltre avrà passato tutti i suoi giorni nell'oscurità e nel pianto fra molti guai, malanni e crucci. 17Ecco quello che ho concluso: è meglio mangiare e bere e godere dei beni in ogni fatica durata sotto il sole, nei pochi giorni di vita che Dio gli dà: è questa la sua sorte. 18Ogni uomo, a cui Dio concede ricchezze e beni, ha anche facoltà di goderli e prendersene la sua parte e di godere delle sue fatiche: anche questo è dono di Dio. 19Egli non penserà infatti molto ai giorni della sua vita, poiché Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore.
6 1Un altro male ho visto sotto il sole, che pesa molto sopra gli uomini. 2A uno Dio ha concesso beni,
ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, perché è un estraneo che ne gode. Ciò è vanità e malanno grave! 3Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i suoi giorni, se egli non gode dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico: meglio di lui l'aborto, 4perché questi viene invano e se ne va nella tenebra e il suo nome è coperto dalla tenebra. 5Non vide neppure il sole: non conobbe niente; eppure il suo riposo è maggiore di quello dell'altro. 6Se quello vivesse anche due volte mille anni, senza godere dei suoi beni, forse non dovranno andare tutt'e due nel medesimo luogo? 7Tutta la fatica dell'uomo è per la bocca e la sua brama non è mai sazia. 8Quale vantaggio ha il saggio sullo stolto? Quale il vantaggio del povero che sa comportarsi bene di fronte ai viventi? 9Meglio vedere con gli occhi, che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un inseguire il vento. 10Ciò che è, già da tempo ha avuto un nome; e si sa che cos'è un uomo: egli non può competere con chi è più forte di lui. 11Le molte parole aumentano la delusione e quale vantaggio v'è per l'uomo? 12Chi sa quel che all'uomo convenga durante la vita, nei brevi giorni della sua vana esistenza che egli trascorre come un'ombra? Chi può indicare all'uomo cosa avverrà dopo di lui sotto il sole?
7 1Un buon nome è preferibile all'unguento profumato
e il giorno della morte al giorno della nascita. 2È meglio andare in una casa in pianto che andare in una casa in festa; perché quella è la fine d'ogni uomo http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (6 of 13)09/04/2004 2.56.57
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e chi vive ci rifletterà. 3È preferibile la mestizia al riso, perché sotto un triste aspetto il cuore è felice. 4Il cuore dei saggi è in una casa in lutto e il cuore degli stolti in una casa in festa. 5Meglio ascoltare il rimprovero del saggio che ascoltare il canto degli stolti: 6perché com'è il crepitio dei pruni sotto la pentola, tale è il riso degli stolti. Ma anche questo è vanità. 7Il mal tolto rende sciocco il saggio e i regali corrompono il cuore. 8 Meglio la fine di una cosa che il suo principio;
è meglio la pazienza della superbia. 9Non esser facile a irritarti nel tuo spirito, perché l'ira alberga in seno agli stolti. 10Non domandare:
"Come mai i tempi antichi erano migliori del presente?", poiché una tale domanda non è ispirata da saggezza. 11È buona la saggezza insieme con un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole; 12perché si sta all'ombra della saggezza come si sta all'ombra del denaro e il profitto della saggezza fa vivere chi la possiede. 13Osserva l'opera di Dio: chi può raddrizzare ciò che egli ha fatto curvo? 14Nel giorno lieto sta' allegro e nel giorno triste rifletti: "Dio ha fatto tanto l'uno quanto l'altro, perché l'uomo non trovi nulla da incolparlo". 15Tutto ho visto nei giorni della mia vanità: perire il giusto nonostante la sua giustizia, vivere a lungo l'empio nonostante la sua iniquità. 16Non esser troppo scrupoloso
né saggio oltre misura. Perché vuoi rovinarti? 17Non esser troppo malvagio
e non essere stolto. Perché vuoi morire innanzi tempo? 18È bene che tu ti attenga a questo e che non stacchi la mano da quello, perché chi teme Dio riesce in tutte
queste cose. 19La sapienza rende il saggio più forte di dieci potenti che governano la città. 20Non c'è infatti sulla terra un uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi. 21Ancora: non fare attenzione a tutte le dicerie che si fanno, per non sentir che il tuo servo ha detto male di te, 22perché il tuo cuore sa che anche tu hai detto tante volte male degli altri. 23Tutto questo io ho esaminato con sapienza e ho detto: "Voglio essere saggio!", ma la sapienza è lontana da me! 24Ciò che è stato è lontano e profondo, profondo: chi lo può
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raggiungere? 25Mi son applicato di nuovo a conoscere e indagare e cercare la sapienza e il perché delle cose e a conoscere che la malvagità è follia e la stoltezza pazzia. 26Trovo che amara più della morte è la donna, la quale è tutta lacci: una rete il suo cuore, catene le sue braccia. Chi è gradito a Dio la sfugge ma il peccatore ne resta preso. 27Vedi, io ho scoperto questo, dice Qoèlet, confrontando una ad una le cose, per trovarne la ragione. 28Quello che io cerco ancora e non ho trovato è questo: Un uomo su mille l'ho trovato: ma una donna fra tutte non l'ho trovata. 29Vedi, solo questo ho trovato:
Dio ha fatto l'uomo retto, ma essi cercano tanti fallaci ragionamenti.
8 1Chi è come il saggio?
Chi conosce la spiegazione delle cose? La sapienza dell'uomo ne rischiara il volto, ne cambia la durezza del viso. 2Osserva gli ordini del re e, a causa del giuramento fatto a Dio, 3non allontanarti in fretta da lui e non
persistere nel male; perché egli può fare ciò che vuole. 4Infatti, la parola del re è sovrana; chi può dirgli: "Che fai?". 5Chi osserva il comando non prova alcun male; la mente del saggio conosce il tempo e il giudizio. 6Infatti, per ogni cosa vi è tempo e giudizio e il male dell'uomo ricade gravemente su chi lo fa. 7Questi ignora che cosa accadrà; chi mai può indicargli come avverrà? 8Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo, né alcuno ha potere sul giorno della sua morte, né c'è scampo dalla lotta; l'iniquità non salva colui che la compie. 9Tutto questo ho visto riflettendo su ogni azione che si compie sotto il sole, quando l'uomo domina sull'altro uomo, a proprio danno. 10Frattanto ho visto empi venir condotti alla sepoltura; invece, partirsene dal luogo santo ed essere dimenticati nella città coloro che avevano operato rettamente. Anche questo è vanità. 11Poiché non si dà una sentenza immediata contro una cattiva azione, per questo il cuore dei figli dell'uomo è pieno di voglia di fare il male; 12poiché il peccatore, anche se commette il male cento volte, ha lunga vita. Tuttavia so che saranno felici coloro che temono Dio, appunto perché provano timore davanti a lui, 13e non sarà felice l'empio e non allungherà come un'ombra i suoi giorni, perché egli non teme Dio. 14Sulla terra si ha questa delusione: vi sono giusti ai quali tocca la sorte meritata dagli empi con le loro opere, e vi sono empi ai quali tocca la sorte meritata dai giusti con le loro opere. Io dico che anche questo è vanità. 15Perciò approvo l'allegria, perché l'uomo non ha altra felicità, sotto il sole, che mangiare e bere e stare allegro. Sia questa la sua compagnia nelle sue fatiche, durante i giorni di vita che Dio gli concede sotto il http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (8 of 13)09/04/2004 2.56.57
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sole. 16Quando mi sono applicato a conoscere la sapienza e a considerare l'affannarsi che si fa sulla terra poiché l'uomo non conosce riposo né giorno né notte - 17allora ho osservato tutta l'opera di Dio, e che l'uomo non può scoprire la ragione di quanto si compie sotto il sole; per quanto si affatichi a cercare, non può scoprirla. Anche se un saggio dicesse di conoscerla, nessuno potrebbe trovarla.
9 1Infatti ho riflettuto su tutto questo e ho compreso che i giusti e i saggi e le loro azioni sono nelle mani di
Dio. L'uomo non conosce né l'amore né l'odio; davanti a lui tutto è vanità. 2Vi è una sorte unica per tutti,
per il giusto e l'empio, per il puro e l'impuro, per chi offre sacrifici e per chi non li offre, per il buono e per il malvagio, per chi giura e per chi teme di giurare. 3Questo è il male in tutto ciò che avviene sotto il sole: una medesima sorte tocca a tutti e anche il cuore
degli uomini è pieno di male e la stoltezza alberga nel loro cuore mentre sono in vita, poi se ne vanno fra i morti. 4Certo, finché si resta uniti alla società dei viventi c'è speranza: meglio un cane vivo che un leone morto. 5I vivi sanno che moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, perché il loro ricordo svanisce. 6Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole. 7Va', mangia con gioia il tuo pane,
bevi il tuo vino con cuore lieto, perché Dio ha già gradito le tue opere. 8In ogni tempo le tue vesti siano bianche e il profumo non manchi sul tuo capo. 9Godi la vita con la sposa che ami per tutti i giorni della tua vita fugace, che Dio ti concede sotto il sole,
perché questa è la tua sorte nella vita e nelle pene che soffri sotto il sole. 10Tutto ciò che trovi da fare, fallo finché ne sei in grado, perché non ci sarà né attività, né ragione, né scienza, né sapienza giù negli inferi, dove stai per andare. 11Ho visto anche sotto il sole che non è degli agili la corsa, né dei forti la guerra e neppure dei sapienti il pane e degli accorti la ricchezza e nemmeno degli intelligenti il favore, perché il tempo e il caso raggiungono tutti. 12Infatti l'uomo non conosce neppure la sua ora: simile ai pesci che sono presi dalla rete fatale e agli uccelli presi al laccio, l'uomo è sorpreso dalla sventura che improvvisa si abbatte su di lui. 13Anche questo fatto ho visto sotto il sole e mi parve assai grave: 14c'era una piccola città con pochi abitanti. Un gran re si mosse contro di essa, l'assediò e vi costruì contro grandi bastioni. 15Si trovava però http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (9 of 13)09/04/2004 2.56.57
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in essa un uomo povero ma saggio, il quale con la sua sapienza salvò la città; eppure nessuno si ricordò di quest'uomo povero. 16E io dico: È meglio la sapienza della forza, ma la sapienza del povero è disprezzata e le sue parole non sono ascoltate. 17Le parole calme dei saggi si ascoltano più delle grida di chi domina fra i pazzi. 18Meglio la sapienza che le armi da guerra, ma uno sbaglio solo annienta un gran bene.
10 1Una mosca morta guasta l'unguento del profumiere:
un po' di follia può contare più della sapienza e dell'onore. 2La mente del sapiente si dirige a destra e quella dello stolto a sinistra. 3Per qualunque via lo stolto cammini è privo di senno e di ognuno dice: "È un pazzo". 4Se l'ira d'un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perché la calma placa le offese
anche gravi. 5C'è un male che io ho osservato sotto il sole: l'errore commesso da parte di un sovrano: 6la follia vien collocata in posti elevati e gli abili siedono in basso. 7Ho visto schiavi a cavallo e prìncipi camminare a piedi come schiavi. 8Chi scava una fossa ci casca dentro
e chi disfà un muro è morso da una serpe. 9Chi spacca le pietre si fa male e chi taglia legna corre pericolo. 10Se il ferro è ottuso e non se ne affila il taglio, bisogna raddoppiare gli sforzi; la riuscita sta nell'uso della
saggezza. 11Se il serpente morde prima d'essere incantato, non c'è niente da fare per l'incantatore. 12Le parole della bocca del saggio procurano benevolenza,
ma le labbra dello stolto lo mandano in rovina: 13il principio del suo parlare è sciocchezza, la fine del suo discorso pazzia funesta. 14L'insensato moltiplica le parole: "Non sa l'uomo quel che avverrà: chi gli manifesterà ciò che sarà dopo
di lui?". 15La fatica dello stolto lo stanca;
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poiché non sa neppure andare in città. 16Guai a te, o paese, che per re hai un ragazzo e i cui prìncipi banchettano fin dal mattino! 17Felice te, o paese, che per re hai un uomo libero e i cui prìncipi mangiano al tempo dovuto per rinfrancarsi e non per gozzovigliare. 18Per negligenza il soffitto crolla e per l'inerzia delle mani piove in casa. 19Per stare lieti si fanno banchetti e il vino allieta la vita; il denaro risponde a ogni esigenza. 20Non dir male del re neppure con il pensiero e nella tua stanza da letto non dir male del potente, perché un uccello del cielo trasporta la voce e un alato riferisce la parola.
11 1Getta il tuo pane sulle acque, perché con il tempo lo ritroverai. 2Fanne sette od otto parti, perché non sai
quale sciagura potrà succedere sulla terra. 3Se le nubi sono piene di acqua,
la rovesciano sopra la terra; se un albero cade a sud o a nord, là dove cade rimane. 4Chi bada al vento non semina mai e chi osserva le nuvole non miete. 5Come ignori per qual via lo spirito entra nelle ossa dentro il seno d'una donna incinta, così ignori l'opera
di Dio che fa tutto. 6La mattina semina il tuo seme
e la sera non dar riposo alle tue mani, perché non sai qual lavoro riuscirà, se questo o quello o se saranno buoni tutt'e due. 7Dolce è la luce
e agli occhi piace vedere il sole. 8Anche se vive l'uomo per molti anni se li goda tutti, e pensi ai giorni tenebrosi, che saranno molti: tutto ciò che accade è vanità. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (11 of 13)09/04/2004 2.56.57
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9Sta' lieto, o giovane, nella tua giovinezza,
e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. Segui pure le vie del tuo cuore e i desideri dei tuoi occhi. Sappi però che su tutto questo Dio ti convocherà in giudizio. 10Caccia la malinconia dal tuo cuore, allontana dal tuo corpo il dolore, perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio.
12 1Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire: "Non ci provo alcun gusto", 2prima che si oscuri il sole, la luce, la luna e le stelle e ritornino le nubi dopo la pioggia; 3quando tremeranno i custodi della casa e si curveranno i gagliardi e cesseranno di lavorare le donne che macinano, perché rimaste in poche, e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre 4e si chiuderanno le porte sulla strada; quando si abbasserà il rumore della mola e si attenuerà il cinguettio degli uccelli e si affievoliranno tutti i toni del canto; 5quando si avrà paura delle alture e degli spauracchi della strada; quando fiorirà il mandorlo e la locusta si trascinerà a stento e il cappero non avrà più effetto, poiché l'uomo se ne va nella dimora eterna e i piagnoni si aggirano per la strada; 6prima che si rompa il cordone d'argento e la lucerna d'oro s'infranga e si rompa l'anfora alla fonte e la carrucola cada nel pozzo 7e ritorni la polvere alla terra, com'era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_04.htm (12 of 13)09/04/2004 2.56.57
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8Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
e tutto è vanità. 9Oltre a essere saggio, Qoèlet insegnò anche la scienza al popolo; ascoltò, indagò e compose un gran
numero di massime. 10Qoèlet cercò di trovare pregevoli detti e scrisse con esattezza parole di verità. 11Le parole dei saggi sono come pungoli; come chiodi piantati, le raccolte di autori: esse sono date da un solo pastore. 12Quanto a ciò che è in più di questo, figlio mio, bada bene: i libri si moltiplicano senza fine ma il molto studio affatica il corpo. 13Conclusione del discorso, dopo che si è ascoltato ogni cosa: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo per l'uomo è tutto. 14Infatti, Dio citerà in giudizio ogni azione, tutto ciò che è occulto, bene o male. <<< indietro
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Copertina e indice Libri poetici e Sapienziali
Atti degli Apostoli Lettere di san Paolo
Libri profetici Lettere cattoliche Apocalisse
Antico Testamento: I libri poetici e Sapienziali composto da:
Giobbe Salmi Proverbi Qoèlet Cantico dei Cantici
Cantico dei Cantici 1 1Cantico dei cantici, che è di Salomone. 2Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino. 3Per la fragranza sono inebrianti i tuoi profumi, profumo olezzante è il tuo nome, per questo le giovinette ti amano. 4Attirami dietro a te, corriamo! M'introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te, ricorderemo le tue tenerezze più del vino. A ragione ti amano! 5Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come i padiglioni di Salma. 6Non state a guardare che sono bruna, poiché mi ha abbronzato il sole. I figli di mia madre si sono sdegnati con me: mi hanno messo a guardia delle vigne; la mia vigna, la mia, non l'ho custodita. 7Dimmi, o amore dell'anima mia, dove vai a pascolare il gregge, dove lo fai riposare al meriggio, perché io non sia come vagabonda http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (1 of 12)09/04/2004 2.57.01
Sapienza Siracide
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dietro i greggi dei tuoi compagni. 8Se non lo sai, o bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge e mena a pascolare le tue caprette presso le dimore dei pastori. 9Alla cavalla del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia. 10Belle sono le tue guance fra i pendenti, il tuo collo fra i vezzi di perle. 11Faremo per te pendenti d'oro, con grani d'argento. 12Mentre il re è nel suo recinto,
il mio nardo spande il suo profumo. 13Il mio diletto è per me un sacchetto di mirra,
riposa sul mio petto. 14Il mio diletto è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi. 15Come sei bella, amica mia, come sei bella!
I tuoi occhi sono colombe. 16Come sei bello, mio diletto, quanto grazioso!
Anche il nostro letto è verdeggiante. 17Le travi della nostra casa sono i cedri,
nostro soffitto sono i cipressi.
2 1Io sono un narciso di Saron,
un giglio delle valli. 2Come un giglio fra i cardi, così la mia amata tra le fanciulle. 3Come un melo tra gli alberi del bosco, il mio diletto fra i giovani. Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo e dolce è il suo frutto al mio palato. 4Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me è amore. 5Sostenetemi con focacce d'uva passa, rinfrancatemi con pomi, perché io sono malata d'amore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (2 of 12)09/04/2004 2.57.01
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6La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia. 7Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, per le gazzelle o per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l'amata, finché essa non lo voglia. 8Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. 9Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. 10Ora parla il mio diletto e mi dice: "Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! 11Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; 12i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. 13Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! 14O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro". 15Prendeteci le volpi, le volpi piccoline che guastano le vigne, perché le nostre vigne sono in fiore. 16Il mio diletto è per me e io per lui. Egli pascola il gregge fra i figli. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (3 of 12)09/04/2004 2.57.01
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17Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre, ritorna, o mio diletto, somigliante alla gazzella o al cerbiatto, sopra i monti degli aromi.
3 1 Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l'amato del mio cuore; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. 2"Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore". L'ho cercato, ma non l'ho trovato. 3Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: "Avete visto l'amato del mio cuore?". 4Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amato del mio cuore. Lo strinsi fortemente e non lo lascerò finché non l'abbia condotto in casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice. 5Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle e per le cerve dei campi: non destate, non scuotete dal sonno l'amata finché essa non lo voglia. 6Che cos'è che sale dal deserto
come una colonna di fumo, esalando profumo di mirra e d'incenso e d'ogni polvere aromatica? 7Ecco, la lettiga di Salomone: sessanta prodi le stanno intorno, tra i più valorosi d'Israele. 8Tutti sanno maneggiare la spada, sono esperti nella guerra; ognuno porta la spada al fianco contro i pericoli della notte. 9Un baldacchino s'è fatto il re Salomone, con legno del Libano.
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10Le sue colonne le ha fatte d'argento,
d'oro la sua spalliera; il suo seggio di porpora, il centro è un ricamo d'amore delle fanciulle di Gerusalemme. 11Uscite figlie di Sion, guardate il re Salomone con la corona che gli pose sua madre, nel giorno delle sue nozze, nel giorno della gioia del suo cuore.
4 1Come sei bella, amica mia, come sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe, dietro il tuo velo. Le tue chiome sono un gregge di capre, che scendono dalle pendici del Gàlaad. 2I tuoi denti come un gregge di pecore tosate, che risalgono dal bagno; tutte procedono appaiate, e nessuna è senza compagna. 3Come un nastro di porpora le tue labbra e la tua bocca è soffusa di grazia; come spicchio di melagrana la tua gota attraverso il tuo velo. 4Come la torre di Davide il tuo collo, costruita a guisa di fortezza. Mille scudi vi sono appesi, tutte armature di prodi. 5I tuoi seni sono come due cerbiatti, gemelli di una gazzella, che pascolano fra i gigli. 6Prima che spiri la brezza del giorno e si allunghino le ombre, me ne andrò al monte della mirra e alla collina dell'incenso. 7Tutta bella tu sei, amica mia, in te nessuna macchia. 8Vieni con me dal Libano, o sposa, con me dal Libano, vieni! Osserva dalla cima dell'Amana, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (5 of 12)09/04/2004 2.57.01
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dalla cima del Senìr e dell'Èrmon, dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi. 9Tu mi hai rapito il cuore, sorella mia, sposa, tu mi hai rapito il cuore con un solo tuo sguardo, con una perla sola della tua collana! 10Quanto sono soavi le tue carezze, sorella mia, sposa, quanto più deliziose del vino le tue carezze. L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi. 11Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa, c'è miele e latte sotto la tua lingua e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano. 12Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, giardino chiuso, fontana sigillata. 13I tuoi germogli sono un giardino di melagrane, con i frutti più squisiti, alberi di cipro con nardo, 14nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo con ogni specie d'alberi da incenso; mirra e aloe con tutti i migliori aromi. 15Fontana che irrora i giardini, pozzo d'acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano. 16Lèvati, aquilone, e tu, austro, vieni,
soffia nel mio giardino si effondano i suoi aromi. Venga il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti.
5 1Son venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa,
e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo; mangio il mio favo e il mio miele, bevo il mio vino e il mio latte. Mangiate, amici, bevete; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (6 of 12)09/04/2004 2.57.01
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inebriatevi, o cari. 2Io dormo, ma il mio cuore veglia.
Un rumore! È il mio diletto che bussa: "Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perché il mio capo è bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne". 3"Mi sono tolta la veste; come indossarla ancora? Mi sono lavata i piedi; come ancora sporcarli?". 4Il mio diletto ha messo la mano nello spiraglio e un fremito mi ha sconvolta. 5Mi sono alzata per aprire al mio diletto e le mie mani stillavano mirra, fluiva mirra dalle mie dita sulla maniglia del chiavistello. 6Ho aperto allora al mio diletto, ma il mio diletto già se n'era andato, era scomparso. Io venni meno, per la sua scomparsa. L'ho cercato, ma non l'ho trovato, l'ho chiamato, ma non m'ha risposto. 7Mi han trovato le guardie che perlustrano la città; mi han percosso, mi hanno ferito, mi han tolto il mantello le guardie delle mura. 8Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, che cosa gli racconterete? Che sono malata d'amore! 9Che ha il tuo diletto di diverso da un altro,
o tu, la più bella fra le donne? Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, perché così ci scongiuri? 10Il mio diletto è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra mille e mille. 11Il suo capo è oro, oro puro, i suoi riccioli grappoli di palma, neri come il corvo. 12I suoi occhi, come colombe http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (7 of 12)09/04/2004 2.57.01
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su ruscelli di acqua; i suoi denti bagnati nel latte, posti in un castone. 13Le sue guance, come aiuole di balsamo, aiuole di erbe profumate; le sue labbra sono gigli, che stillano fluida mirra. 14Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di gemme di Tarsis. Il suo petto è tutto d'avorio, tempestato di zaffiri. 15Le sue gambe, colonne di alabastro, posate su basi d'oro puro. Il suo aspetto è quello del Libano, magnifico come i cedri. 16Dolcezza è il suo palato; egli è tutto delizie! Questo è il mio diletto, questo è il mio amico, o figlie di Gerusalemme.
6 1Dov'è andato il tuo diletto,
o bella fra le donne? Dove si è recato il tuo diletto, perché noi lo possiamo cercare con te? 2Il mio diletto era sceso nel suo giardino
fra le aiuole del balsamo a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere gigli. 3Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me; egli pascola il gregge tra i gigli. 4Tu sei bella, amica mia, come Tirza,
leggiadra come Gerusalemme, terribile come schiere a vessilli spiegati. 5Distogli da me i tuoi occhi: il loro sguardo mi turba. Le tue chiome sono come un gregge di capre che scendono dal Gàlaad. 6I tuoi denti come un gregge di pecore
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che risalgono dal bagno. Tutte procedono appaiate e nessuna è senza compagna. 7Come spicchio di melagrana la tua gota, attraverso il tuo velo. 8Sessanta sono le regine, ottanta le altre spose, le fanciulle senza numero. 9Ma unica è la mia colomba la mia perfetta, ella è l'unica di sua madre, la preferita della sua genitrice. L'hanno vista le giovani e l'hanno detta beata, le regine e le altre spose ne hanno intessuto le lodi. 10"Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole, terribile come schiere a vessilli spiegati?". 11Nel giardino dei noci io sono sceso, per vedere il verdeggiare della valle, per vedere se la vite metteva germogli, se fiorivano i melograni. 12Non lo so, ma il mio desiderio mi ha posto sui carri di Ammi-nadìb.
7 1"Volgiti, volgiti, Sulammita,
volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti". "Che ammirate nella Sulammita durante la danza a due schiere?". 2"Come son belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d'artista. 3Il tuo ombelico è una coppa rotonda che non manca mai di vino drogato. Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli. 4I tuoi seni come due cerbiatti, gemelli di gazzella. 5Il tuo collo come una torre d'avorio; i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (9 of 12)09/04/2004 2.57.01
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presso la porta di Bat-Rabbìm; il tuo naso come la torre del Libano che fa la guardia verso Damasco. 6Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo e la chioma del tuo capo è come la porpora; un re è stato preso dalle tue trecce". 7Quanto sei bella e quanto sei graziosa, o amore, figlia di delizie! 8La tua statura rassomiglia a una palma e i tuoi seni ai grappoli. 9Ho detto: "Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri; mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva e il profumo del tuo respiro come di pomi". 10"Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre dritto verso il mio diletto e fluisce sulle labbra e sui denti! 11Io sono per il mio diletto e la sua brama è verso di me. 12Vieni, mio diletto, andiamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi. 13Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: là ti darò le mie carezze! 14Le mandragore mandano profumo; alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi; mio diletto, li ho serbati per te".
8 1Oh se tu fossi un mio fratello,
allattato al seno di mia madre! Trovandoti fuori ti potrei baciare e nessuno potrebbe disprezzarmi. 2Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre; m'insegneresti l'arte dell'amore. Ti farei bere vino aromatico, del succo del mio melograno. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_05.htm (10 of 12)09/04/2004 2.57.01
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3La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia. 4Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
non destate, non scuotete dal sonno l'amata, finché non lo voglia. 5Chi è colei che sale dal deserto,
appoggiata al suo diletto? Sotto il melo ti ho svegliata; là, dove ti concepì tua madre, là, dove la tua genitrice ti partorì. 6Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore! 7Le grandi acque non possono spegnere l'amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore, non ne avrebbe che dispregio. 8Una sorella piccola abbiamo,
e ancora non ha seni. Che faremo per la nostra sorella, nel giorno in cui se ne parlerà? 9Se fosse un muro, le costruiremmo sopra un recinto d'argento; se fosse una porta, la rafforzeremmo con tavole di cedro. 10Io sono un muro e i miei seni sono come torri! Così sono ai suoi occhi come colei che ha trovato pace! 11Una vigna aveva Salomone in Baal-Hamòn; egli affidò la vigna ai custodi; ciascuno gli doveva portare come suo frutto mille sicli d'argento. 12La vigna mia, proprio mia, mi sta davanti: a te, Salomone, i mille sicli e duecento per i custodi del suo frutto!
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13Tu che abiti nei giardini
- i compagni stanno in ascolto fammi sentire la tua voce. 14"Fuggi, mio diletto, simile a gazzella o ad un cerbiatto, sopra i monti degli aromi!". <<< indietro
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Sacra Bibbia, edizione Liber Liber Antico Testamento Pentateuco Libri storici Nuovo Testamento Vangeli
Copertina e indice Libri poetici e Sapienziali
Atti degli Apostoli Lettere di san Paolo
Libri profetici Lettere cattoliche Apocalisse
Antico Testamento: I libri poetici e Sapienziali composto da:
Giobbe Salmi Proverbi Qoèlet Cantico dei Cantici
Sapienza 1 1Amate la giustizia, voi che governate sulla terra,
rettamente pensate del Signore, cercatelo con cuore semplice. 2Egli infatti si lascia trovare da quanti non lo tentano, si mostra a coloro che non ricusano di credere in lui. 3I ragionamenti tortuosi allontanano da Dio; l'onnipotenza, messa alla prova, caccia gli stolti. 4La sapienza non entra in un'anima che opera il male né abita in un corpo schiavo del peccato. 5Il santo spirito che ammaestra rifugge dalla finzione, se ne sta lontano dai discorsi insensati, è cacciato al sopraggiungere dell'ingiustizia. 6La sapienza è uno spirito amico degli uomini; ma non lascerà impunito chi insulta con le labbra, perché Dio è testimone dei suoi sentimenti e osservatore verace del suo cuore e ascolta le parole della sua bocca. 7Difatti lo spirito del Signore riempie l'universo e, abbracciando ogni cosa, conosce ogni voce. 8Per questo non gli sfuggirà chi proferisce cose ingiuste, la giustizia vendicatrice non lo risparmierà. 9Si indagherà infatti sui propositi dell'empio, il suono delle sue parole giungerà fino al Signore a condanna delle sue iniquità; 10poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (1 of 33)09/04/2004 2.57.12
Sapienza Siracide
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perfino il sussurro delle mormorazioni non gli resta segreto. 11Guardatevi pertanto da un vano mormorare, preservate la lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta sarà senza effetto, una bocca menzognera uccide l'anima. 12Non provocate la morte con gli errori della vostra vita, non attiratevi la rovina con le opere delle vostre mani, 13perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. 14Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, 15perché la giustizia è immortale. 16Gli empi invocano su di sé la morte
con gesti e con parole, ritenendola amica si consumano per essa e con essa concludono alleanza, perché son degni di appartenerle.
2 1Dicono fra loro sragionando:
"La nostra vita è breve e triste; non c'è rimedio, quando l'uomo muore, e non si conosce nessuno che liberi dagli inferi. 2Siamo nati per caso e dopo saremo come se non fossimo stati. È un fumo il soffio delle nostre narici, il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore. 3Una volta spentasi questa, il corpo diventerà cenere e lo spirito si dissiperà come aria leggera. 4Il nostro nome sarà dimenticato con il tempo e nessuno si ricorderà delle nostre opere. La nostra vita passerà come le tracce di una nube, si disperderà come nebbia scacciata dai raggi del sole e disciolta dal calore. 5La nostra esistenza è il passare di un'ombra http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (2 of 33)09/04/2004 2.57.12
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e non c'è ritorno alla nostra morte, poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro. 6Su, godiamoci i beni presenti, facciamo uso delle creature con ardore giovanile! 7Inebriamoci di vino squisito e di profumi, non lasciamoci sfuggire il fiore della primavera, 8coroniamoci di boccioli di rose prima che avvizziscano; 9nessuno di noi manchi alla nostra intemperanza. Lasciamo dovunque i segni della nostra gioia perché questo ci spetta, questa è la nostra parte. 10Spadroneggiamo sul giusto povero, non risparmiamo le vedove, nessun riguardo per la canizie ricca d'anni del vecchio. 11La nostra forza sia regola della giustizia, perché la debolezza risulta inutile. 12Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo ed è contrario alle nostre azioni; ci rimprovera le trasgressioni della legge e ci rinfaccia le mancanze contro l'educazione da noi ricevuta. 13Proclama di possedere la conoscenza di Dio e si dichiara figlio del Signore. 14È diventato per noi una condanna dei nostri sentimenti; ci è insopportabile solo al vederlo, 15perché la sua vita è diversa da quella degli altri, e del tutto diverse sono le sue strade. 16Moneta falsa siam da lui considerati, schiva le nostre abitudini come immondezze. Proclama beata la fine dei giusti e si vanta di aver Dio per padre. 17Vediamo se le sue parole sono vere; proviamo ciò che gli accadrà alla fine. 18Se il giusto è figlio di Dio, egli l'assisterà, e lo libererà dalle mani dei suoi avversari. 19Mettiamolo alla prova con insulti e tormenti, per conoscere la mitezza del suo carattere e saggiare la sua rassegnazione. 20Condanniamolo a una morte infame, perché secondo le sue parole il soccorso gli verrà". 21La pensano così, ma si sbagliano;
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la loro malizia li ha accecati. 22Non conoscono i segreti di Dio; non sperano salario per la santità né credono alla ricompensa delle anime pure. 23Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. 24Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo; e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono.
3 1Le anime dei giusti, invece, sono nelle mani di Dio,
nessun tormento le toccherà. 2Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, 3la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. 4Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi, la loro speranza è piena di immortalità. 5Per una breve pena riceveranno grandi benefici, perché Dio li ha provati e li ha trovati degni di sé: 6li ha saggiati come oro nel crogiuolo e li ha graditi come un olocausto. 7Nel giorno del loro giudizio risplenderanno; come scintille nella stoppia, correranno qua e là. 8Governeranno le nazioni, avranno potere sui popoli e il Signore regnerà per sempre su di loro. 9Quanti confidano in lui comprenderanno la verità; coloro che gli sono fedeli vivranno presso di lui nell'amore, perché grazia e misericordia sono riservate ai suoi eletti. 10Ma gli empi per i loro pensieri riceveranno il castigo, essi che han disprezzato il giusto e si son ribellati al Signore. 11Chi disprezza la sapienza e la disciplina è infelice. Vana la loro speranza e le loro fatiche senza frutto, inutili le opere loro. 12Le loro mogli sono insensate, cattivi i loro figli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (4 of 33)09/04/2004 2.57.12
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maledetta la loro progenie. 13Beata la sterile non contaminata,
la quale non ha conosciuto un letto peccaminoso; avrà il suo frutto alla rassegna delle anime. 14Anche l'eunuco, la cui mano non ha commesso iniquità e che non ha pensato cose malvage contro il Signore, riceverà una grazia speciale per la sua fedeltà, una parte più desiderabile nel tempio del Signore; 15poiché il frutto delle opere buone è glorioso e imperitura la radice della saggezza. 16I figli di adulteri non giungeranno a maturità; la discendenza di un'unione illegittima sarà sterminata. 17Anche se avranno lunga vita, non saran contati per niente, e, infine, la loro vecchiaia sarà senza onore. 18Se poi moriranno presto, non avranno speranza né consolazione nel giorno del giudizio, 19poiché di una stirpe iniqua è terribile il destino.
4 1Meglio essere senza figli e avere la virtù,
poiché nel ricordo di questa c'è immortalità, per il fatto che è riconosciuta da Dio e dagli uomini. 2Presente è imitata; assente è desiderata; nell'eternità trionfa, cinta di corona, per aver vinto nella gara di combattimenti senza macchia. 3La discendenza numerosa degli empi non servirà a nulla; e dalle sue bastarde propaggini non metterà profonde radici né si consoliderà su una base sicura. 4Anche se per qualche tempo mette gemme sui rami, i suoi germogli precari saranno scossi dal vento e sradicati dalla violenza delle bufere. 5Si spezzeranno i ramoscelli ancora teneri; il loro frutto sarà inutile, non maturo da mangiare, e a nulla servirà. 6Infatti i figli nati da unioni illegali attestano la perversità dei genitori nel giudizio di essi. 7Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo. 8Vecchiaia veneranda non è la longevità, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (5 of 33)09/04/2004 2.57.12
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né si calcola dal numero degli anni; 9ma la canizie per gli uomini sta nella sapienza; e un'età senile è una vita senza macchia. 10Divenuto caro a Dio, fu amato da lui e poiché viveva fra peccatori, fu trasferito. 11Fu rapito, perché la malizia non ne mutasse i sentimenti o l'inganno non ne traviasse l'animo, 12poiché il fascino del vizio deturpa anche il bene e il turbine della passione travolge una mente semplice. 13Giunto in breve alla perfezione, ha compiuto una lunga carriera. 14La sua anima fu gradita al Signore; perciò egli lo tolse in fretta da un ambiente malvagio. I popoli vedono senza comprendere; non riflettono nella mente a questo fatto 15che la grazia e la misericordia sono per i suoi eletti e la protezione per i suoi santi. 16Il giusto defunto condanna gli empi ancora in vita; una giovinezza, giunta in breve alla perfezione, condanna la lunga vecchiaia dell'ingiusto. 17Le folle vedranno la fine del saggio, ma non capiranno ciò che Dio ha deciso a suo riguardo né in vista di che cosa il Signore l'ha posto al sicuro. 18Vedranno e disprezzeranno, ma il Signore li deriderà. 19Infine diventeranno un cadavere spregevole, oggetto di scherno fra i morti per sempre. Dio infatti li precipiterà muti, a capofitto, e li schianterà dalle fondamenta; saranno del tutto rovinati, si troveranno tra dolori e il loro ricordo perirà. 20Si presenteranno tremanti al rendiconto dei loro peccati;
le loro iniquità si alzeranno contro di essi per accusarli.
5 1Allora il giusto starà con grande fiducia
di fronte a quanti lo hanno oppresso
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e a quanti han disprezzato le sue sofferenze. 2Costoro vedendolo saran presi da terribile spavento, saran presi da stupore per la sua salvezza inattesa. 3Pentiti, diranno fra di loro, gemendo nello spirito tormentato: 4"Ecco colui che noi una volta abbiamo deriso e che stolti abbiam preso a bersaglio del nostro scherno; giudicammo la sua vita una pazzia e la sua morte disonorevole. 5Perché ora è considerato tra i figli di Dio e condivide la sorte dei santi? 6Abbiamo dunque deviato dal cammino della verità; la luce della giustizia non è brillata per noi, né mai per noi si è alzato il sole. 7Ci siamo saziati nelle vie del male e della perdizione; abbiamo percorso deserti impraticabili, ma non abbiamo conosciuto la via del Signore. 8Che cosa ci ha giovato la nostra superbia? Che cosa ci ha portato la ricchezza con la spavalderia? 9Tutto questo è passato come ombra e come notizia fugace, 10come una nave che solca l'onda agitata, del cui passaggio non si può trovare traccia, né scia della sua carena sui flutti; 11oppure come un uccello che vola per l'aria e non si trova alcun segno della sua corsa, poiché l'aria leggera, percossa dal tocco delle penne e divisa dall'impeto vigoroso, è attraversata dalle ali in movimento, ma dopo non si trova segno del suo passaggio; 12o come quando, scoccata una freccia al bersaglio, l'aria si divide e ritorna subito su se stessa e così non si può distinguere il suo tragitto: 13così anche noi, appena nati, siamo già scomparsi, non abbiamo avuto alcun segno di virtù da mostrare; siamo stati consumati nella nostra malvagità". 14La speranza dell'empio è come pula portata dal vento, come schiuma leggera sospinta dalla tempesta, come fumo dal vento è dispersa, si dilegua come il ricordo dell'ospite di un sol giorno. 15I giusti al contrario vivono per sempre, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (7 of 33)09/04/2004 2.57.12
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la loro ricompensa è presso il Signore e l'Altissimo ha cura di loro. 16Per questo riceveranno una magnifica corona regale, un bel diadema dalla mano del Signore, perché li proteggerà con la destra, con il braccio farà loro da scudo. 17Egli prenderà per armatura il suo zelo e armerà il creato per castigare i nemici; 18indosserà la giustizia come corazza e si metterà come elmo un giudizio infallibile; 19prenderà come scudo una santità inespugnabile; 20affilerà la sua collera inesorabile come spada e il mondo combatterà con lui contro gli insensati. 21Scoccheranno gli infallibili dardi dei fulmini, e come da un arco ben teso, dalle nubi, colpiranno il bersaglio; 22dalla fionda saranno scagliati chicchi di grandine colmi di sdegno. Infurierà contro di loro l'acqua del mare e i fiumi li sommergeranno senza pietà. 23Si scatenerà contro di loro un vento impetuoso, li disperderà come un uragano. L'iniquità renderà deserta tutta la terra e la malvagità rovescerà i troni dei potenti.
6 1Ascoltate, o re, e cercate di comprendere;
imparate, governanti di tutta la terra. 2Porgete l'orecchio, voi che dominate le moltitudini e siete orgogliosi per il gran numero dei vostri popoli. 3La vostra sovranità proviene dal Signore; la vostra potenza dall'Altissimo, il quale esaminerà le vostre opere e scruterà i vostri propositi; 4poiché, pur essendo ministri del suo regno, non avete governato rettamente, né avete osservato la legge né vi siete comportati secondo il volere di Dio. 5Con terrore e rapidamente egli si ergerà contro di voi poiché un giudizio severo si compie http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (8 of 33)09/04/2004 2.57.12
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contro coloro che stanno in alto. 6L'inferiore è meritevole di pietà, ma i potenti saranno esaminati con rigore. 7Il Signore di tutti non si ritira davanti a nessuno, non ha soggezione della grandezza, perché egli ha creato il piccolo e il grande e si cura ugualmente di tutti. 8Ma sui potenti sovrasta un'indagine rigorosa. 9Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole, perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere. 10Chi custodisce santamente le cose sante sarà santificato e chi si è istruito in esse vi troverà una difesa. 11Desiderate, pertanto, le mie parole; bramatele e ne riceverete istruzione. 12La sapienza è radiosa e indefettibile,
facilmente è contemplata da chi l'ama e trovata da chiunque la ricerca. 13Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano. 14Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà, la troverà seduta alla sua porta. 15Riflettere su di essa è perfezione di saggezza, chi veglia per lei sarà presto senza affanni. 16Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei, appare loro ben disposta per le strade, va loro incontro con ogni benevolenza. 17Suo principio assai sincero è il desiderio d'istruzione; la cura dell'istruzione è amore; 18l'amore è osservanza delle sue leggi; il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità 19e l'immortalità fa stare vicino a Dio. 20Dunque il desiderio della sapienza conduce al regno. 21Se dunque, sovrani dei popoli, vi dilettate di troni e di scettri, onorate la sapienza, perché possiate regnare sempre. 22Esporrò che cos'è la sapienza e come essa nacque;
non vi terrò nascosti i suoi segreti. Seguirò le sue tracce fin dall'origine, metterò in luce la sua conoscenza, non mi allontanerò dalla verità.
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23Non mi accompagnerò con l'invidia che consuma,
poiché essa non ha nulla in comune con la sapienza. 24L'abbondanza dei saggi è la salvezza del mondo; un re saggio è la salvezza di un popolo. 25Lasciatevi dunque ammaestrare dalle mie parole e ne trarrete profitto.
7 1Anch'io sono un uomo mortale come tutti,
discendente del primo essere plasmato di creta. Fui formato di carne nel seno di una madre, 2durante dieci mesi consolidato nel sangue, frutto del seme d'un uomo e del piacere compagno del sonno. 3Anch'io appena nato ho respirato l'aria comune e sono caduto su una terra uguale per tutti, levando nel pianto uguale a tutti il mio primo grido. 4E fui allevato in fasce e circondato di cure; 5nessun re iniziò in modo diverso l'esistenza. 6Si entra nella vita e se ne esce alla stessa maniera. 7Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai e venne in me lo spirito della sapienza. 8La preferii a scettri e a troni, stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; 9non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, perché tutto l'oro al suo confronto è un Po' di sabbia e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento. 10L'amai più della salute e della bellezza, preferii il suo possesso alla stessa luce, perché non tramonta lo splendore che ne promana. 11Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. 12Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida, ma ignoravo che di tutti essa è madre. 13Senza frode imparai e senza invidia io dono, non nascondo le sue ricchezze. 14Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini; quanti se lo procurano si attirano l'amicizia di Dio, sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento
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15Mi conceda Dio di parlare secondo conoscenza
e di pensare in modo degno dei doni ricevuti, perché egli è guida della sapienza e i saggi ricevono da lui orientamento. 16In suo potere siamo noi e le nostre parole, ogni intelligenza e ogni nostra abilità. 17Egli mi ha concesso la conoscenza infallibile delle cose, per comprender la struttura del mondo e la forza degli elementi, 18il principio, la fine e il mezzo dei tempi, l'alternarsi dei solstizi e il susseguirsi delle stagioni, 19il ciclo degli anni e la posizione degli astri, 20la natura degli animali e l'istinto delle fiere, i poteri degli spiriti e i ragionamenti degli uomini, la varietà delle piante e le proprietà delle radici. 21Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so, poiché mi ha istruito la sapienza, artefice di tutte le cose. 22In essa c'è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile, mobile, penetrante, senza macchia, terso, inoffensivo, amante del bene, acuto, 23libero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, senz'affanni, onnipotente, onniveggente e che pervade tutti gli spiriti intelligenti, puri, sottilissimi. 24La sapienza è il più agile di tutti i moti; per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. 25È un'emanazione della potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria dell'Onnipotente, per questo nulla di contaminato in essa s'infiltra. 26È un riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e un'immagine della sua bontà. 27Sebbene unica, essa può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso le età entrando nelle anime sante, forma amici di Dio e profeti. 28Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza. 29Essa in realtà è più bella del sole http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (11 of 33)09/04/2004 2.57.12
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e supera ogni costellazione di astri; paragonata alla luce, risulta superiore; 30a questa, infatti, succede la notte, ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
8 1Essa si estende da un confine all'altro con forza,
governa con bontà eccellente ogni cosa. 2Questa ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza,
ho cercato di prendermela come sposa, mi sono innamorato della sua bellezza. 3Essa manifesta la sua nobiltà, in comunione di vita con Dio, perché il Signore dell'universo l'ha amata. 4Essa infatti è iniziata alla scienza di Dio e sceglie le opere sue. 5Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, quale ricchezza è più grande della sapienza, la quale tutto produce? 6Se l'intelligenza opera, chi, tra gli esseri, è più artefice di essa? 7Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita. 8Se uno desidera anche un'esperienza molteplice, essa conosce le cose passate e intravede le future, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, pronostica segni e portenti, come anche le vicende dei tempi e delle epoche. 9Ho dunque deciso di prenderla a compagna della mia vita,
sapendo che mi sarà consigliera di bene e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore. 10Per essa avrò gloria fra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani. 11Sarò trovato acuto in giudizio, sarò ammirato di fronte ai potenti. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (12 of 33)09/04/2004 2.57.12
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12Se tacerò, resteranno in attesa;
se parlerò, mi presteranno attenzione; se prolungherò il discorso, si porranno la mano sulla bocca. 13Per essa otterrò l'immortalità e lascerò un ricordo eterno ai miei successori. 14Governerò i popoli e le nazioni mi saranno soggette; 15sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno, tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso. 16Ritornato a casa, riposerò vicino a lei, perché la sua compagnia non dà amarezza, né dolore la sua convivenza, ma contentezza e gioia. 17Riflettendo su tali cose in me stesso
e pensando in cuor mio che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità 18e nella sua amicizia grande godimento e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza e nella partecipazione ai suoi discorsi fama, andavo cercando come prenderla con me. 19Ero un fanciullo di nobile indole, avevo avuto in sorte un'anima buona 20o piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo senza macchia. 21Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta, se Dio non me l'avesse concessa, - ed era proprio dell'intelligenza sapere da chi viene tale dono mi rivolsi al Signore e lo pregai, dicendo con tutto il cuore:
9 1"Dio dei padri e Signore di misericordia,
che tutto hai creato con la tua parola, 2che con la tua sapienza hai formato l'uomo, perché domini sulle creature fatte da te, 3e governi il mondo con santità e giustizia e pronunzi giudizi con animo retto,
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4dammi la sapienza, che siede in trono accanto a te
e non mi escludere dal numero dei tuoi figli, 5perché io sono tuo servo e figlio della tua ancella, uomo debole e di vita breve, incapace di comprendere la giustizia e le leggi. 6Se anche uno fosse il più perfetto tra gli uomini, mancandogli la tua sapienza, sarebbe stimato un nulla. 7Tu mi hai prescelto come re del tuo popolo e giudice dei tuoi figli e delle tue figlie; 8mi hai detto di costruirti un tempio sul tuo santo monte, un altare nella città della tua dimora, un'imitazione della tenda santa che ti eri preparata fin da principio. 9Con te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo; essa conosce che cosa è gradito ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti. 10Inviala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso, perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica e io sappia ciò che ti è gradito. 11Essa infatti tutto conosce e tutto comprende, e mi guiderà prudentemente nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria. 12Così le mie opere ti saranno gradite; io giudicherò con equità il tuo popolo e sarò degno del trono di mio padre. 13Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore? 14I ragionamenti dei mortali sono timidi e incerte le nostre riflessioni, 15perché un corpo corruttibile appesantisce l'anima e la tenda d'argilla grava la mente dai molti pensieri. 16A stento ci raffiguriamo le cose terrestri, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi può rintracciare le cose del cielo? 17Chi ha conosciuto il tuo pensiero, se tu non gli hai concesso la sapienza e non gli hai inviato il tuo santo spirito dall'alto? 18Così furono raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono ammaestrati in ciò che ti è gradito; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (14 of 33)09/04/2004 2.57.12
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essi furono salvati per mezzo della sapienza".
10 1Essa protesse il padre del mondo, formato per primo da Dio,
quando fu creato solo; poi lo liberò dalla sua caduta 2e gli diede la forza per dominare su tutte le cose. 3Ma un ingiusto, allontanatosi da essa nella sua collera perì per il suo furore fratricida. 4A causa sua la terra fu sommersa, ma la sapienza di nuovo la salvò pilotando il giusto e per mezzo di un semplice legno. 5Essa, quando le genti furono confuse, concordi soltanto nella malvagità, riconobbe il giusto e lo conservò davanti a Dio senza macchia e lo mantenne forte nonostante la sua tenerezza per il figlio. 6E mentre perivano gli empi, salvò un giusto, che fuggiva il fuoco caduto sulle cinque città. 7Quale testimonianza di quella gente malvagia esiste ancora una terra desolata, fumante insieme con alberi che producono frutti immaturi e a memoria di un'anima incredula, s'innalza una colonna di sale. 8Allontanandosi dalla sapienza, non solo ebbero il danno di non conoscere il bene, ma lasciarono anche ai viventi un ricordo di insipienza, perché le loro colpe non rimanessero occulte. 9Ma la sapienza liberò i suoi devoti dalle sofferenze: 10essa condusse per diritti sentieri il giusto in fuga dall'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio e gli diede la conoscenza delle cose sante; gli diede successo nelle sue fatiche e moltiplicò i frutti del suo lavoro. 11Lo assistette contro l'avarizia dei suoi avversari e lo fece ricco; 12lo custodì dai nemici, lo protesse da chi lo insidiava, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (15 of 33)09/04/2004 2.57.12
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gli assegnò la vittoria in una lotta dura, perché sapesse che la pietà è più potente di tutto. 13Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo preservò dal peccato. 14Scese con lui nella prigione, non lo abbandonò mentre era in catene, finché gli procurò uno scettro regale e potere sui propri avversari, smascherò come mendaci i suoi accusatori e gli diede una gloria eterna. 15Essa liberò un popolo santo e una stirpe senza macchia
da una nazione di oppressori. 16Entro nell'anima di un servo del Signore e si oppose con prodigi e con segni a terribili re. 17Diede ai santi la ricompensa delle loro pene, li guidò per una strada meravigliosa, divenne loro riparo di giorno e luce di stelle nella notte. 18Fece loro attraversare il Mar Rosso, guidandoli attraverso molte acque; 19sommerse invece i loro nemici e li rigettò dal fondo dell'abisso. 20Per questo i giusti spogliarono gli empi e celebrarono, Signore, il tuo nome santo e lodarono concordi la tua mano protettrice, 21perché la sapienza aveva aperto la bocca dei muti e aveva sciolto la lingua degli infanti.
11 1Essa fece riuscire le loro imprese
per mezzo di un santo profeta: 2attraversarono un deserto inospitale, fissarono le tende in terreni impraticabili, 3resistettero agli avversari, respinsero i nemici. 4Quando ebbero sete, ti invocarono
e fu data loro acqua da una rupe scoscesa, rimedio contro la sete da una dura roccia. 5Ciò che era servito a punire i loro nemici, nel bisogno fu per loro un beneficio. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (16 of 33)09/04/2004 2.57.12
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6Invece della corrente di un fiume perenne,
sconvolto da putrido sangue 7in punizione di un decreto infanticida, tu desti loro inaspettatamente acqua abbondante, 8mostrando per la sete di allora, come avevi punito i loro avversari. 9Difatti, messi alla prova, sebbene puniti con misericordia, compresero quali tormenti avevan sofferto gli empi, giudicati nella collera, 10perché tu provasti gli uni come un padre che corregge, mentre vagliasti gli altri come un re severo che condanna. 11Lontani o vicini erano ugualmente tribolati, 12perché un duplice dolore li colse e un pianto per i ricordi del passato. 13Quando infatti seppero che dal loro castigo quegli altri ricevevano benefici, sentirono la presenza del Signore; 14poiché colui che avevano una volta esposto e quindi respinto con scherni, lo ammiravano alla fine degli eventi, dopo aver patito una sete ben diversa da quella dei giusti. 15Per i ragionamenti insensati della loro ingiustizia,
da essi ingannati, venerarono rettili senza ragione e vili bestiole. Tu inviasti loro in castigo una massa di animali senza ragione, 16perché capissero che con quelle stesse cose per cui uno pecca, con esse è poi castigato. 17Certo, non aveva difficoltà la tua mano onnipotente, che aveva creato il mondo da una materia senza forma, a mandare loro una moltitudine di orsi e leoni feroci 18o belve ignote, create apposta, piene di furore, o sbuffanti un alito infuocato o esalanti vapori pestiferi o folgoranti con le terribili scintille degli occhi, 19bestie di cui non solo l'assalto poteva sterminarli, ma annientarli anche l'aspetto terrificante. 20Anche senza questo potevan soccombere con un soffio, perseguitati dalla giustizia e dispersi dallo spirito della tua potenza. Ma tu hai tutto disposto con misura, calcolo e peso. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (17 of 33)09/04/2004 2.57.12
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21Prevalere con la forza ti è sempre possibile;
chi potrà opporsi al potere del tuo braccio? 22Tutto il mondo davanti a te, come polvere sulla bilancia, come una stilla di rugiada mattutina caduta sulla terra. 23Hai compassione di tutti, perché tutto tu puoi, non guardi ai peccati degli uomini, in vista del pentimento. 24Poiché tu ami tutte le cose esistenti e nulla disprezzi di quanto hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata. 25Come potrebbe sussistere una cosa, se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza? 26Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita,
12 1poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. 2Per questo tu castighi poco alla volta i colpevoli
e li ammonisci ricordando loro i propri peccati, perché, rinnegata la malvagità, credano in te, Signore. 3Tu odiavi gli antichi abitanti della tua terra santa, 4perché compivano delitti ripugnanti,
pratiche di magia e riti sacrileghi. 5Questi spietati uccisori dei loro figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana, iniziati in orgiastici riti, 6genitori carnefici di vite indifese, tu li hai voluti distruggere per mano dei nostri antenati, 7perché ricevesse una degna colonia di figli di Dio la regione da te stimata più di ogni altra. 8Ma anche con loro, perché uomini, fosti indulgente mandando loro le vespe come avanguardie del tuo esercito, perché li distruggessero a poco a poco. 9Pur potendo in battaglia dare gli empi in mano dei giusti, oppure distruggerli con bestie feroci o all'istante con un ordine inesorabile, 10colpendoli invece a poco a poco, lasciavi posto al pentimento, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (18 of 33)09/04/2004 2.57.12
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sebbene tu non ignorassi che la loro razza era perversa e la loro malvagità naturale e che la loro mentalità non sarebbe mai cambiata, 11perché era una stirpe maledetta fin da principio. Non certo per timore di alcuno lasciavi impunite le loro colpe. 12E chi potrebbe domandarti: "Che hai fatto?", o chi potrebbe opporsi a una tua sentenza? Chi oserebbe accusarti per l'eliminazione di genti da te create? Chi si potrebbe costituire contro di te come difensore di uomini ingiusti? 13Non c'è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose, perché tu debba difenderti dall'accusa di giudice ingiusto. 14né un re né un tiranno potrebbe affrontarti in difesa di quelli che hai punito. 15Essendo giusto, governi tutto con giustizia. Condannare chi non merita il castigo lo consideri incompatibile con la tua potenza. 16La tua forza infatti è principio di giustizia; il tuo dominio universale ti rende indulgente con tutti. 17Mostri la forza se non si crede nella tua onnipotenza e reprimi l'insolenza in coloro che la conoscono. 18Tu, padrone della forza, giudichi con mitezza; ci governi con molta indulgenza, perché il potere lo eserciti quando vuoi. 19Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo
che il giusto deve amare gli uomini; inoltre hai reso i tuoi figli pieni di dolce speranza perché tu concedi dopo i peccati la possibilità di pentirsi. 20Se gente nemica dei tuoi figli e degna di morte tu hai punito con tanto riguardo e indulgenza, concedendole tempo e modo per ravvedersi dalla sua malvagità, 21con quanta attenzione hai castigato i tuoi figli, con i cui padri concludesti, giurando, alleanze di così buone promesse? 22Mentre dunque ci correggi,
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tu colpisci i nostri nemici in svariatissimi modi, perché nel giudicare riflettiamo sulla tua bontà e speriamo nella misericordia, quando siamo giudicati. 23Perciò quanti vissero ingiustamente con stoltezza
tu li hai tormentati con i loro stessi abomini. 24Essi s'erano allontanati troppo sulla via dell'errore, ritenendo dèi i più abietti e i più ripugnanti animali, ingannati come bambini senza ragione. 25Per questo, come a fanciulli irragionevoli, hai mandato loro un castigo per derisione. 26Ma chi non si lascia correggere da castighi di derisione, sperimenterà un giudizio degno di Dio. 27Infatti, soffrendo per questi animali, si sdegnavano, perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dèi, e capirono e riconobbero il vero Dio, che prima non avevano voluto conoscere. Per questo si abbatté su di loro il supremo dei castighi.
13 1Davvero stolti per natura tutti gli uomini
che vivevano nell'ignoranza di Dio. e dai beni visibili non riconobbero colui che è, non riconobbero l'artefice, pur considerandone le opere. 2Ma o il fuoco o il vento o l'aria sottile o la volta stellata o l'acqua impetuosa o i luminari del cielo considerarono come dèi, reggitori del mondo. 3Se, stupiti per la loro bellezza, li hanno presi per dèi, pensino quanto è superiore il loro Signore, perché li ha creati lo stesso autore della bellezza. 4Se sono colpiti dalla loro potenza e attività, pensino da ciò quanto è più potente colui che li ha formati. 5Difatti dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si conosce l'autore. 6Tuttavia per costoro leggero è il rimprovero, perché essi forse s'ingannano nella loro ricerca di Dio e nel volere trovarlo. 7Occupandosi delle sue opere, compiono indagini, ma si lasciano sedurre dall'apparenza, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (20 of 33)09/04/2004 2.57.12
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perché le cosa vedute sono tanto belle. 8Neppure costoro però sono scusabili, 9perché se tanto poterono sapere da scrutare l'universo, come mai non ne hanno trovato più presto il padrone? 10Infelici sono coloro le cui speranze sono in cose morte
e che chiamarono dèi i lavori di mani d'uomo, oro e argento lavorati con arte, e immagini di animali, oppure una pietra inutile, opera di mano antica. 11Se insomma un abile legnaiuolo, segato un albero maneggevole, ne raschia con diligenza tutta la scorza e, lavorando con abilità conveniente, ne forma un utensile per gli usi della vita; 12raccolti poi gli avanzi del suo lavoro, li consuma per prepararsi il cibo e si sazia. 13Quanto avanza ancora, buono proprio a nulla, legno distorto e pieno di nodi, lo prende e lo scolpisce per occupare il tempo libero; senza impegno, per diletto, gli dà una forma, lo fa simile a un'immagine umana 14oppure a quella di un vile animale. Lo vernicia con minio, ne colora di rosso la superficie e ricopre con la vernice ogni sua macchia; 15quindi, preparatagli una degna dimora, lo pone sul muro, fissandolo con un chiodo. 16Provvede perché non cada, ben sapendo che non è in grado di aiutarsi da sé; esso infatti è solo un'immagine e ha bisogno di aiuto. 17Eppure quando prega per i suoi beni, per le sue nozze e per i figli, non si vergogna di parlare a quell'oggetto inanimato; per la sua salute invoca un essere debole, 18per la sua vita prega un morto: per un aiuto supplica un essere inetto, per il suo viaggio chi non può neppure camminare; 19per acquisti, lavoro e successo negli affari, chiede abilità ad uno che è il più inabile di mani.
14
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1Anche chi si dispone a navigare e a solcare onde selvagge
implora un legno più fragile della barca che lo porta. 2Questa, infatti, fu inventata dal desiderio di guadagni e fu costruita da una saggezza artigiana; 3ma la tua provvidenza, o Padre, la guida perché tu hai predisposto una strada anche nel mare, un sentiero sicuro anche fra le onde, 4mostrando che puoi salvare da tutto, sì che uno possa imbarcarsi anche senza esperienza. 5Tu non vuoi che le opere della tua sapienza siano inutili; per questo gli uomini affidano le loro vite anche a un minuscolo legno e, attraversando i flutti con una zattera, scampano. 6Anche in principio, mentre perivano giganti superbi, la speranza del mondo, rifugiatasi in una barca, lasciò al mondo la semenza di nuove generazioni, grazie alla tua mano che la guidava. 7È benedetto il legno con cui si compie un'opera giusta, 8ma maledetto l'idolo opera di mani e chi lo ha fatto; questi perché lo ha lavorato, quello perché, corruttibile, è detto dio. 9Perché sono ugualmente in odio a Dio l'empio e la sua empietà; 10l'opera e l'artefice saranno ugualmente puniti. 11Perciò ci sarà un castigo anche per gli idoli dei pagani, perché fra le creature di Dio son divenuti un abominio, e scandalo per le anime degli uomini, laccio per i piedi degli stolti. 12L'invenzione degli idoli fu l'inizio della prostituzione,
la loro scoperta portò la corruzione nella vita. 13Essi non esistevano al principio né mai esisteranno. 14Entrarono nel mondo per la vanità dell'uomo, per questo è stata decretata per loro una rapida fine. 15Un padre, consumato da un lutto prematuro, ordinò un'immagine di quel suo figlio così presto rapito, e onorò come un dio chi poco prima era solo un defunto ordinò ai suoi dipendenti riti misterici e di iniziazione. 16Poi l'empia usanza, rafforzatasi con il tempo, fu osservata come una legge. 17Le statue si adoravano anche per ordine dei sovrani: http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (22 of 33)09/04/2004 2.57.12
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i sudditi, non potendo onorarli di persona a distanza, riprodotte con arte le sembianze lontane, fecero un'immagine visibile del re venerato, per adulare con zelo l'assente, quasi fosse presente. 18All'estensione del culto anche presso quanti non lo conoscevano, spinse l'ambizione dell'artista. 19Questi infatti, desideroso di piacere al potente, si sforzò con l'arte di renderne più bella l'immagine; 20il popolo, attratto dalla leggiadria dell'opera, considerò oggetto di culto colui che poco prima onorava come uomo. 21Ciò divenne un'insidia ai viventi, perché gli uomini, vittime della disgrazia o della tirannide, imposero a pietre o a legni un nome incomunicabile. 22Poi non bastò loro sbagliare circa la conoscenza di Dio;
essi, pur vivendo in una grande guerra d'ignoranza, danno a sì grandi mali il nome di pace. 23Celebrando iniziazioni infanticide o misteri segreti, o banchetti orgiastici di strani riti 24non conservano più pure né vita né nozze e uno uccide l'altro a tradimento o l'affligge con l'adulterio. 25Tutto è una grande confusione: sangue e omicidio, furto e inganno, corruzione, slealtà, tumulto, spergiuro; 26confusione dei buoni, ingratitudine per i favori, corruzione di anime, perversione sessuale, disordini matrimoniali, adulterio e dissolutezza. 27L'adorazione di idoli senza nome è principio, causa e fine di ogni male. 28Gli idolatri infatti o delirano nelle orge o sentenziano oracoli falsi o vivono da iniqui o spergiurano con facilità. 29Ponendo fiducia in idoli inanimati non si aspettano un castigo per avere giurato il falso. 30Ma, per l'uno e per l'altro motivo, li raggiungerà la giustizia, perché concepirono un'idea falsa di Dio, rivolgendosi agli idoli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (23 of 33)09/04/2004 2.57.12
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e perché spergiurarono con frode, disprezzando la santità. 31Infatti non la potenza di coloro per i quali si giura, ma il castigo dovuto ai peccatori persegue sempre la trasgressione degli ingiusti.
15 1Ma tu, nostro Dio, sei buono e fedele,
sei paziente e tutto governi secondo misericordia. 2Anche se pecchiamo, siamo tuoi, conoscendo la tua potenza; ma non peccheremo più, sapendo che ti apparteniamo. 3Conoscerti, infatti, è giustizia perfetta, conoscere la tua potenza è radice di immortalità. 4Non ci indusse in errore né l'invenzione umana di un'arte perversa, né la sterile fatica dei pittori, immagini deturpate di vari colori, 5la cui vista provoca negli stolti il desiderio, l'anelito per una forma inanimata di un'immagine morta. 6Amanti del male e degni di simili speranze sono coloro che fanno, desiderano e venerano gli idoli. 7Un vasaio, impastando con fatica la terra molle,
plasma per il nostro uso ogni sorta di vasi. Ma con il medesimo fango modella e i vasi che servono per usi decenti e quelli per usi contrari, tutti allo stesso modo; quale debba essere l'uso di ognuno di essi lo stabilisce il vasaio. 8Quindi con odiosa fatica plasma con il medesimo fango un dio vano, egli che, nato da poco dalla terra, tra poco ritornerà là da dove fu tratto, quando gli sarà richiesto l'uso fatto dell'anima sua. 9Ma egli non si preoccupa di morire né di avere una vita breve; anzi gareggia con gli orafi e con gli argentieri, imita i lavoratori del bronzo e ritiene un vanto plasmare cose false. 10Cenere è il suo cuore, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (24 of 33)09/04/2004 2.57.12
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la sua speranza più vile della terra, la sua vita più spregevole del fango, 11perché disconosce il suo creatore, colui che gli inspirò un'anima attiva e gli infuse uno spirito vitale. 12Ma egli considera un trastullo la nostra vita, l'esistenza un mercato lucroso. Egli dice: "Da tutto, anche dal male, si deve trarre profitto". 13Costui infatti più di tutti sa di peccare, fabbricando di materia terrestre fragili vasi e statue. 14Ma sono tutti stoltissimi
e più miserabili di un'anima infantile i nemici del tuo popolo, che lo hanno oppresso. 15Essi considerarono dèi anche tutti gli idoli dei pagani, i quali non hanno né l'uso degli occhi per vedere, né narici per aspirare aria, né orecchie per sentire, né dita delle mani per palpare; e i loro piedi sono incapaci di camminare. 16Un uomo li ha fatti, li ha plasmati uno che ha avuto il respiro in prestito. Ora nessun uomo può plasmare un dio a lui simile; 17essendo mortale, una cosa morta produce con empie mani. Egli è sempre migliore degli oggetti che adora, rispetto a essi possiede la vita, ma quelli giammai 18Venerano gli animali più ripugnanti, che per stupidità al paragone risultan peggiori degli altri; 19non sono tanto belli da invogliarsene, come capita per l'aspetto di altri animali, e non hanno avuto la lode e la benedizione di Dio.
16 1Per questo furon giustamente puniti con esseri simili
e tormentati da numerose bestiole. 2Invece di tale castigo, tu beneficasti il tuo popolo; per appagarne il forte appetito gli preparasti un cibo di gusto squisito, le quaglie. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (25 of 33)09/04/2004 2.57.12
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3Gli egiziani infatti, sebbene bramosi di cibo,
disgustati dagli animali inviati contro di loro perdettero anche il naturale appetito; questi invece, dopo una breve privazione, gustarono un cibo squisito. 4Era necessario che a quegli avversari venisse addosso una carestia inevitabile e che a questi si mostrasse soltanto come erano tormentati i loro nemici. 5Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie
e perirono per i morsi di tortuosi serpenti, la tua collera non durò sino alla fine. 6Per correzione furono spaventati per breve tempo, avendo già avuto un pegno di salvezza a ricordare loro i decreti della tua legge. 7Infatti chi si volgeva a guardarlo era salvato non da quel che vedeva, ma solo da te, salvatore di tutti. 8Anche con ciò convincesti i nostri nemici che tu sei colui che libera da ogni male. 9Gli egiziani infatti furono uccisi dai morsi di cavallette e di mosche, né si trovò un rimedio per la loro vita, meritando di essere puniti con tali mezzi. 10Invece contro i tuoi figli neppure i denti di serpenti velenosi prevalsero, perché intervenne la tua misericordia a guarirli. 11Perché ricordassero le tue parole, feriti dai morsi, erano subito guariti, per timore che, caduti in un profondo oblio, fossero esclusi dai tuoi benefici. 12Non li guarì né un'erba né un emolliente, ma la tua parola, o Signore, la quale tutto risana. 13Tu infatti hai potere sulla vita e sulla morte; conduci giù alle porte degli inferi e fai risalire. 14L'uomo può uccidere nella sua malvagità, ma non far tornare uno spirito già esalato, né liberare un'anima già accolta negli inferi. 15È impossibile sfuggire alla tua mano: 16gli empi, che rifiutavano di conoscerti,
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furono colpiti con la forza del tuo braccio, perseguitati da strane piogge e da grandine, da acquazzoni travolgenti, e divorati dal fuoco. 17E, cosa più strana, l'acqua che tutto spegne ravvivava sempre più il fuoco: l'universo si fa alleato dei giusti. 18Talvolta la fiamma si attenuava per non bruciare gli animali inviati contro gli empi e per far loro comprendere a tal vista che erano incalzati dal giudizio di Dio. 19Altre volte anche in mezzo all'acqua la fiamma bruciava oltre la potenza del fuoco per distruggere i germogli di una terra iniqua. 20Invece sfamasti il tuo popolo con un cibo degli angeli, dal cielo offristi loro un pane già pronto senza fatica, capace di procurare ogni delizia e soddisfare ogni gusto. 21Questo tuo alimento manifestava la tua dolcezza verso i tuoi figli; esso si adattava al gusto di chi l'inghiottiva e si trasformava in ciò che ognuno desiderava. 22Neve e ghiaccio resistevano al fuoco senza sciogliersi, perché riconoscessero che i frutti dei nemici il fuoco distruggeva ardendo tra la grandine e folgoreggiando tra le piogge. 23Al contrario, perché si nutrissero i giusti, dimenticava perfino la propria virtù. 24La creazione infatti a te suo creatore obbedendo, si irrigidisce per punire gli ingiusti, ma s'addolcisce a favore di quanti confidano in te. 25Per questo anche allora, adattandosi a tutto, serviva alla tua liberalità che tutti alimenta, secondo il desiderio di chi era nel bisogno, 26perché i tuoi figli, che ami, o Signore, capissero che non le diverse specie di frutti nutrono l'uomo, ma la tua parola conserva coloro che credono in te. 27Ciò che infatti non era stato distrutto dal fuoco si scioglieva appena scaldato da un breve raggio di sole, 28perché fosse noto che si deve prevenire il sole per renderti grazie e pregarti allo spuntar della luce, 29poiché la speranza dell'ingrato
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si scioglierà come brina invernale e si disperderà come un'acqua inutilizzabile.
17 1I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare,
per questo le anime grossolane furono tratte in errore. 2Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo, incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte, chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna. 3Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti, sotto il velo opaco dell'oblio, furono dispersi, colpiti da spavento terribile e tutti agitati da fantasmi. 4Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore, ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro, fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano. 5Nessun fuoco, per quanto intenso riusciva a far luce, neppure le luci splendenti degli astri riuscivano a rischiarare quella cupa notte. 6Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, spaventosa; atterriti da quella fugace visione, credevano ancora peggiori le cose viste. 7Fallivano i ritrovati della magia, e la loro baldanzosa pretesa di sapienza. 8Promettevano di cacciare timori e inquietudini dall'anima malata, e cadevano malati per uno spavento ridicolo. 9Anche se nulla di spaventoso li atterriva, spaventati al passare delle bestiole e ai sibili dei rettili, morivano di tremore, rifiutando persino di guardare l'aria, a cui nessuno può sottrarsi. 10La malvagità condannata dalla propria testimonianza è qualcosa di vile e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio. 11Il timore infatti
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non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione; 12quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi, tanto più grave si stima l'ignoranza della causa che produce il tormento. 13Ma essi durante tale notte davvero impotente, uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere, intorpiditi da un medesimo sonno, 14ora erano agitati da fantasmi mostruosi, ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima; poiché un terrore improvviso e inaspettato si era riversato su di loro. 15Così chiunque, cadendo là dove si trovava, era custodito chiuso in un carcere senza serrami, 16fosse un agricoltore o un pastore o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari, sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile, perché tutti eran legati dalla stessa catena di tenebre. 17Il sibilare del vento, il canto melodioso di uccelli tra folti rami, il mormorio di impetuosa acqua corrente, il cupo fragore di rocce cadenti, 18la corsa invisibile di animali imbizzarriti, le urla di crudelissime belve ruggenti, l'eco ripercossa delle cavità dei monti, tutto li paralizzava e li riempiva di terrore. 19Tutto il mondo era illuminato di luce splendente ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento. 20Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda, immagine della tenebra che li avrebbe avvolti; ma erano a se stessi più gravosi della tenebra.
18 1Per i tuoi santi risplendeva una luce vivissima;
essi invece, sentendone le voci, senza vederne l'aspetto. li proclamavan beati, ché non avevan come loro sofferto 2ed erano loro grati perché, offesi per primi, non facevano loro del male e imploravano perdono d'essere stati loro nemici. 3Invece delle tenebre desti loro una colonna di fuoco, come guida in un viaggio sconosciuto http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (29 of 33)09/04/2004 2.57.12
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e come un sole innocuo per il glorioso emigrare. 4Eran degni di essere privati della luce e di essere imprigionati nelle tenebre quelli che avevano tenuto chiusi in carcere i tuoi figli, per mezzo dei quali la luce incorruttibile della legge doveva esser concessa al mondo. 5Poiché essi avevan deciso di uccidere i neonati dei santi
- e un solo bambino fu esposto e salvato per castigo eliminasti una moltitudine di loro figli e li facesti perire tutti insieme nell'acqua impetuosa. 6Quella notte fu preannunziata ai nostri padri, perché sapendo a quali promesse avevano creduto, stessero di buon animo. 7Il tuo popolo si attendeva la salvezza dei giusti come lo sterminio dei nemici. 8Difatti come punisti gli avversari, così ci rendesti gloriosi, chiamandoci a te. 9I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto e si imposero, concordi, questa legge divina: i santi avrebbero partecipato ugualmente ai beni e ai pericoli, intonando prima i canti di lode dei padri. 10Faceva eco il grido confuso dei nemici e si diffondeva il lamento di quanti piangevano i figli. 11Con la stessa pena lo schiavo era punito insieme con il padrone, il popolano soffriva le stesse pene del re. 12Tutti insieme, nello stesso modo, ebbero innumerevoli morti, e i vivi non bastavano a seppellirli perché in un istante perì la loro più nobile prole. 13Quelli rimasti increduli a tutto per via delle loro magie, alla morte dei primogeniti confessarono che questo popolo è figlio di Dio. 14Mentre un profondo silenzio avvolgeva tutte le cose, e la notte era a metà del suo corso, 15la tua parola onnipotente dal cielo, dal tuo trono regale, guerriero implacabile, si lanciò in mezzo a quella terra di sterminio, portando, come spada affilata, il tuo ordine inesorabile. 16Fermatasi, riempì tutto di morte; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (30 of 33)09/04/2004 2.57.12
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toccava il cielo e camminava sulla terra. 17Allora improvvisi fantasmi di sogni terribili li atterrivano; timori impensabili piombarono su di loro. 18Cadendo mezzi morti qua e là, ognuno mostrava la causa della morte. 19I loro sogni terrificanti li avevano preavvisati, perché non morissero ignorando il motivo delle loro sofferenze. 20La prova della morte colpì anche i giusti
e nel deserto ci fu strage di molti; ma l'ira non durò a lungo, 21perché un uomo incensurabile si affrettò a difenderli: prese le armi del suo ministero, la preghiera e il sacrificio espiatorio dell'incenso; si oppose alla collera e mise fine alla sciagura, mostrando che era tuo servitore. 22Egli superò l'ira divina non con la forza del corpo, né con l'efficacia delle armi; ma con la parola placò colui che castigava, ricordandogli i giuramenti e le alleanze dei padri. 23I morti eran caduti a mucchi gli uni sugli altri, quando egli, ergendosi lì in mezzo, arrestò l'ira e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi. 24Sulla sua veste lunga fino ai piedi vi era tutto il mondo, i nomi gloriosi dei padri intagliati sui quattro ordini di pietre preziose e la tua maestà sulla corona della sua testa. 25Di fronte a questo lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura, poiché un solo saggio della collera bastava.
19 1Sugli empi si riversò sino alla fine
uno sdegno implacabile, perché Dio prevedeva anche il loro futuro, 2che cioè, dopo aver loro permesso di andarsene e averli fatti in fretta partire, cambiato proposito, li avrebbero inseguiti. 3Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (31 of 33)09/04/2004 2.57.12
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e piangevano sulle tombe dei morti, presero un'altra decisione insensata, e inseguirono come fuggitivi coloro che già avevan pregato di partire. 4Li spingeva a questo punto estremo un meritato destino, che li gettò nell'oblio delle cose avvenute, perché colmassero la punizione, che ancora mancava ai loro tormenti, 5e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario, essi incorressero in una morte singolare. 6Tutta la creazione assumeva da capo, nel suo genere, nuova forma, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi. 7Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento, terra asciutta apparire dove prima c'era acqua, una strada libera aprirsi nel Mar Rosso e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti; 8per essa passò tutto il tuo popolo, i protetti della tua mano, spettatori di prodigi stupendi. 9Come cavalli alla pastura, come agnelli esultanti, cantavano inni a te, Signore, che li avevi liberati. 10Ricordavano ancora i fatti del loro esilio, come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare, come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane. 11Più tardi videro anche una nuova produzione di uccelli, quando, spinti dall'appetito, chiesero cibi delicati; 12poiché, per appagarli, salirono dal mare le quaglie. 13Sui peccatori invece caddero i castighi
non senza segni premonitori di fulmini fragorosi; essi soffrirono giustamente per la loro malvagità, avendo nutrito un odio tanto profondo verso lo straniero. 14Altri non accolsero ospiti sconosciuti; ma costoro ridussero schiavi ospiti benemeriti. 15Non solo: ci sarà per i primi un giudizio, perché accolsero ostilmente dei forestieri; 16ma quelli, dopo averli festosamente accolti, poi, quando già partecipavano ai loro diritti li oppressero con lavori durissimi. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_06.htm (32 of 33)09/04/2004 2.57.12
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17Furono perciò colpiti da cecità,
come lo furono i primi alla porta del giusto, quando avvolti fra tenebre fitte ognuno cercava l'ingresso della propria porta. 18Difatti gli elementi scambiavano ordine fra loro,
come le note di un'arpa variano la specie del ritmo, pur conservando sempre lo stesso tono. E proprio questo si può dedurre dalla attenta considerazione degli avvenimenti: 19animali terrestri divennero acquatici, quelli che nuotavano passarono sulla terra. 20Il fuoco rafforzò nell'acqua la sua potenza e l'acqua dimenticò la sua proprietà naturale di spegnere. 21Le fiamme non consumavano le carni di animali gracili, che vi camminavano dentro, né scioglievano quella specie di cibo celeste, simile alla brina e così facile a fondersi. 22In tutti i modi, o Signore, hai magnificato
e reso glorioso il tuo popolo e non l'hai trascurato assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo. <<< indietro
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Copertina e indice Libri poetici e Sapienziali
Atti degli Apostoli Lettere di san Paolo
Libri profetici Lettere cattoliche Apocalisse
Antico Testamento: I libri poetici e Sapienziali composto da:
Giobbe Salmi Proverbi Qoèlet Cantico dei Cantici
Siracide 1 1Ogni sapienza viene dal Signore
ed è sempre con lui. 2La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? 3L'altezza del cielo, l'estensione della terra, la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle? 4Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. 5A chi fu rivelata la radice della sapienza? Chi conosce i suoi disegni? 6Uno solo è sapiente, molto terribile, seduto sopra il trono. 7Il Signore ha creato la sapienza; l'ha vista e l'ha misurata, l'ha diffusa su tutte le sue opere, 8su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano. 9Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona di esultanza. 10Il timore del Signore allieta il cuore e dà contentezza, gioia e lunga vita. 11Per chi teme il Signore andrà bene alla fine, sarà benedetto nel giorno della sua morte. 12Principio della sapienza è temere il Signore; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (1 of 86)09/04/2004 2.57.29
Sapienza Siracide
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essa fu creata con i fedeli nel seno materno. 13Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento resterà fedelmente con i loro discendenti. 14Pienezza della sapienza è temere il Signore; essa inebria di frutti i propri devoti. 15Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili, i magazzini dei suoi frutti. 16Corona della sapienza è il timore del Signore; fa fiorire la pace e la salute. 17Dio ha visto e misurato la sapienza; ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza; ha esaltato la gloria di quanti la possiedono. 18Radice della sapienza è temere il Signore; i suoi rami sono lunga vita. 19La collera ingiusta non si potrà giustificare,
poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina. 20Il paziente sopporterà per qualche tempo;
alla fine sgorgherà la sua gioia; 21per qualche tempo terrà nascoste le parole
e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza. 22Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive,
ma per il peccatore la pietà è un abominio. 23Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti; allora il Signore te la concederà. 24Il timore del Signore è sapienza e istruzione, si compiace della fiducia e della mansuetudine. 25Non essere disobbediente al timore del Signore e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore. 26Non essere finto davanti agli uomini e controlla le tue parole. 27Non esaltarti per non cadere e per non attirarti il disonore; 28il Signore svelerà i tuoi segreti e ti umilierà davanti all'assemblea, 29perché non hai ricercato il timore del Signore e il tuo cuore è pieno di inganno.
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1Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione. 2Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione. 3Sta' unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. 4Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, 5perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. 6Affidati a lui ed egli ti aiuterà; segui la via diritta e spera in lui. 7Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia; non deviate per non cadere. 8Voi che temete il Signore, confidate in lui; il vostro salario non verrà meno. 9Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici, la felicità eterna e la misericordia. 10Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? 11Perché il Signore è clemente e misericordioso, rimette i peccati e salva al momento della tribolazione. 12Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti e al peccatore che cammina su due strade! 13Guai al cuore indolente perché non ha fede; per questo non sarà protetto. 14Guai a voi che avete perduto la pazienza; che farete quando il Signore verrà a visitarvi? 15Coloro che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole; e coloro che lo amano seguono le sue vie. 16Coloro che temono il Signore cercano di piacergli; e coloro che lo amano si saziano della legge. 17Coloro che temono il Signore tengono pronti i loro cuori e umiliano l'anima loro davanti a lui. 18Gettiamoci nelle braccia del Signore e non nelle braccia degli uomini; poiché, quale è la sua grandezza, tale è anche la sua misericordia.
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3 1Figli, ascoltatemi, sono vostro padre;
agite in modo da essere salvati. 2Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole. 3Chi onora il padre espia i peccati; 4chi riverisce la madre è come chi accumula tesori. 5Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. 6Chi riverisce il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre. 7Chi teme il Signore rispetta il padre e serve come padroni i genitori. 8Onora tuo padre a fatti e a parole, perché scenda su di te la sua benedizione. 9La benedizione del padre consolida le case dei figli, la maledizione della madre ne scalza le fondamenta. 10Non vantarti del disonore di tuo padre, perché il disonore del padre non è gloria per te; 11la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre, vergogna per i figli è una madre nel disonore. 12Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. 13Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore. 14Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati. 15Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te; come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati. 16Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore, chi insulta la madre è maledetto dal Signore. 17Figlio, nella tua attività sii modesto,
sarai amato dall'uomo gradito a Dio. 18Quanto più sei grande, tanto più umìliati; così troverai grazia davanti al Signore; 19perché grande è la potenza del Signore 20e dagli umili egli è glorificato. 21Non cercare le cose troppo difficili per te, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (4 of 86)09/04/2004 2.57.29
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non indagare le cose per te troppo grandi. 22Bada a quello che ti è stato comandato, poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose. 23Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità, poiché ti è stato mostrato più di quanto comprende un'intelligenza umana. 24Molti ha fatto smarrire la loro presunzione, una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri. 25Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male;
chi ama il pericolo in esso si perderà. 26Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni,
il peccatore aggiungerà peccato a peccato. 27La sventura non guarisce il superbo,
perché la pianta del male si è radicata in lui. 28Una mente saggia medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio. 29L'acqua spegne un fuoco acceso,
l'elemosina espia i peccati. 30Chi ricambia il bene provvede all'avvenire, al momento della sua caduta troverà un sostegno.
4 1Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi. 2Non rattristare un affamato, non esasperare un uomo già in difficoltà. 3Non turbare un cuore esasperato, non negare un dono al bisognoso. 4Non respingere la supplica di un povero, non distogliere lo sguardo dall'indigente. 5Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo, non offrire a nessuno l'occasione di maledirti, 6perché se uno ti maledice con amarezza, il suo creatore esaudirà la sua preghiera. 7Fatti amare dalla comunità, davanti a un grande abbassa il capo. Porgi l'orecchio al povero e rispondigli al saluto con affabilità.
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9Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi. 10Sii come un padre per gli orfani e come un marito per la loro madre e sarai come un figlio dell'Altissimo, ed egli ti amerà più di tua madre. 11La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano. 12Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia. 13Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice. 14Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano. 15Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo. 16Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso. 17Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura, lo tormenterà con la sua disciplina, finché possa fidarsi di lui, e lo abbia provato con i suoi decreti; 18ma poi lo ricondurrà sulla retta via e gli manifesterà i propri segreti. 19Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare e l'abbandonerà in balìa del suo destino. 20Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso. 21C'è una vergogna che porta al peccato e c'è una vergogna che è onore e grazia. 22Non usare riguardi a tuo danno e non vergognarti a tua rovina. 23Non astenerti dal parlare nel momento opportuno, non nascondere la tua sapienza. 24Difatti dalla parola si riconosce la sapienza e l'istruzione dai detti della lingua. 25Non contraddire alla verità, ma vergògnati della tua ignoranza.
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26Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume. 27Non sottometterti a un uomo stolto, e non essere parziale a favore di un potente. 28Lotta sino alla morte per la verità e il Signore Dio combatterà per te. 29Non essere arrogante nel tuo linguaggio, fiacco e indolente invece nelle opere. 30Non essere come un leone in casa tua, sospettoso con i tuoi dipendenti. 31La tua mano non sia tesa per prendere e chiusa invece nel restituire.
5 1Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: "Questo mi basta". 2Non seguire il tuo istinto e la tua forza, assecondando le passioni del tuo cuore. 3Non dire: "Chi mi dominerà?", perché il Signore senza dubbio farà giustizia. 4Non dire: "Ho peccato, e che cosa mi è successo?", perché il Signore è paziente. 5Non esser troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. 6Non dire: "La sua misericordia è grande; mi perdonerà i molti peccati", perché presso di lui ci sono misericordia e ira, il suo sdegno si riverserà sui peccatori. 7Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno, poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore e al tempo del castigo sarai annientato. 8Non confidare in ricchezze ingiuste, perché non ti gioveranno nel giorno della sventura. 9Non ventilare il grano a qualsiasi vento
e non camminare su qualsiasi sentiero. 10Sii costante nel tuo sentimento, e unica sia la tua parola. 11Sii pronto nell'ascoltare, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (7 of 86)09/04/2004 2.57.29
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lento nel proferire una risposta. 12Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo; altrimenti mettiti la mano sulla bocca. 13Nel parlare ci può essere onore o disonore; la lingua dell'uomo è la sua rovina. 14Non meritare il titolo di calunniatore e non tendere insidie con la lingua, poiché la vergogna è per il ladro e una condanna severa per l'uomo falso. 15Non far male né molto né poco, e da amico non divenire nemico,
6 1perché un cattivo nome si attira vergogna e disprezzo;
così accade al peccatore, falso nelle sue parole. 2Non ti abbandonare alla tua passione, perché non ti strazi come un toro furioso; 3divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti, sì da renderti come un legno secco. 4Una passione malvagia rovina chi la possiede e lo fa oggetto di scherno per i nemici. 5Una bocca amabile moltiplica gli amici,
un linguaggio gentile attira i saluti. 6Siano in molti coloro che vivono in pace con te, ma i tuoi consiglieri uno su mille. 7Se intendi farti un amico, mettilo alla prova; e non fidarti subito di lui. 8C'è infatti chi è amico quando gli fa comodo, ma non resiste nel giorno della tua sventura. 9C'è anche l'amico che si cambia in nemico e scoprirà a tuo disonore i vostri litigi. 10C'è l'amico compagno a tavola, ma non resiste nel giorno della tua sventura. 11Nella tua fortuna sarà come un altro te stesso, e parlerà liberamente con i tuoi familiari. 12Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te e dalla tua presenza si nasconderà. 13Tieniti lontano dai tuoi nemici, e dai tuoi amici guàrdati. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (8 of 86)09/04/2004 2.57.29
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14Un amico fedele è una protezione potente,
chi lo trova, trova un tesoro. 15Per un amico fedele, non c'è prezzo, non c'è peso per il suo valore. 16Un amico fedele è un balsamo di vita, lo troveranno quanti temono il Signore. 17Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia, perché come uno è, così sarà il suo amico. 18Figlio, sin dalla giovinezza medita la disciplina,
conseguirai la sapienza fino alla canizie. 19Accòstati ad essa come chi ara e chi semina e attendi i suoi ottimi frutti; poiché faticherai un po' per coltivarla, ma presto mangerai dei suoi prodotti. 20Essa è davvero aspra per gli stolti, l'uomo senza coraggio non ci resiste; 21per lui peserà come una pietra di prova, non tarderà a gettarla via. 22La sapienza infatti è come dice il suo nome, ma non a molti essa è chiara. 23Ascolta, figlio, e accetta il mio parere; non rigettare il mio consiglio. 24Introduci i tuoi piedi nei suoi ceppi, il collo nella sua catena. 25Piega la tua spalla e portala, non disdegnare i suoi legami. 26Avvicìnati ad essa con tutta l'anima e con tutta la tua forza resta nelle sue vie. 27Seguine le orme e cercala, ti si manifesterà; e una volta raggiunta, non lasciarla. 28Alla fine troverai in lei il riposo, ed essa ti si cambierà in gioia. 29I suoi ceppi saranno per te una protezione potente, le sue catene una veste di gloria. 30Un ornamento d'oro ha su di sé, i suoi legami sono fili di porpora violetta. 31Te ne rivestirai come di una veste di gloria, te ne cingerai come di una corona magnifica. 32Se lo vuoi, figlio, diventerai saggio; applicandoti totalmente, diventerai abile. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (9 of 86)09/04/2004 2.57.29
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33Se ti è caro ascoltare, imparerai;
se porgerai l'orecchio, sarai saggio. 34Frequenta le riunioni degli anziani; qualcuno è saggio? Unisciti a lui. 35Ascolta volentieri ogni parola divina e le massime sagge non ti sfuggano. 36Se vedi una persona saggia, va' presto da lei; il tuo piede logori i gradini della sua porta. 37Rifletti sui precetti del Signore, medita sempre sui suoi comandamenti; egli renderà saldo il tuo cuore, e il tuo desiderio di sapienza sarà soddisfatto.
7 1Non fare il male, perché il male non ti prenda. 2Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te. 3Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia
per non raccoglierne sette volte tanto. 4Non domandare al Signore il potere né al re un posto di onore. 5Non farti giusto davanti al Signore né saggio davanti al re. 6Non cercare di divenire giudice, che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia; altrimenti temeresti alla presenza del potente e getteresti una macchia sulla tua dirittura. 7Non offendere l'assemblea della città e non degradarti in mezzo al popolo. 8Non ti impigliare due volte nel peccato, perché neppure di uno resterai impunito. 9Non dire: "Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni, e quando farò l'offerta al Dio altissimo egli l'accetterà". 10Non mancar di fiducia nella tua preghiera e non trascurare di fare elemosina. 11Non deridere un uomo dall'animo amareggiato, poiché c'è chi umilia e innalza. 12Non fabbricare menzogne contro tuo fratello e neppure qualcosa di simile contro l'amico.
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13Non volere in nessun modo ricorrere alla menzogna,
perché le sue conseguenze non sono buone. 14Non parlar troppo nell'assemblea degli anziani e non ripetere le parole della tua preghiera. 15Non disprezzare il lavoro faticoso, neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo. 16Non unirti alla moltitudine dei peccatori, ricòrdati che la collera divina non tarderà. 17Umilia profondamente la tua anima, perché castigo dell'empio sono fuoco e vermi. 18Non cambiare un amico per interesse, né un fratello fedele per l'oro di Ofir. 19Non disdegnare una sposa saggia e buona, poiché la sua bontà val più dell'oro. 20Non maltrattare uno schiavo che lavora fedelmente né un mercenario che dà tutto se stesso. 21Ami l'anima tua un servo saggio e non ricusargli la libertà. 22Hai bestiame? Abbine cura;
se ti è utile, resti in tuo possesso. 23Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza. 24Hai figlie? Vigila sui loro corpi e non mostrare loro un volto troppo indulgente. 25Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare; ma sposala a un uomo assennato. 26Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla; ma di quella odiata non fidarti. 27Onora tuo padre con tutto il cuore
e non dimenticare i dolori di tua madre. 28Ricorda che essi ti hanno generato;
che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato? 29Temi con tutta l'anima il Signore
e riverisci i suoi sacerdoti. 30Ama con tutta la forza chi ti ha creato e non trascurare i suoi ministri. 31Temi il Signore e onora il sacerdote, consegna la sua parte, come ti è stato comandato: primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle, vittima di santificazione e primizie delle cose sante. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (11 of 86)09/04/2004 2.57.29
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32Al povero stendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione. 33La tua generosità si estenda a ogni vivente e al morto non negare la tua grazia. 34Non evitare coloro che piangono e con gli afflitti mòstrati afflitto. 35Non indugiare a visitare un malato, perché per questo sarai amato. 36In tutte le tue opere ricordati della tua fine e non cadrai mai nel peccato.
8 1Non litigare con un uomo potente
per non cadere poi nelle sue mani. 2Non litigare con un uomo ricco, perché egli non t'opponga il peso del suo danaro, poiché l'oro ha corrotto molti e ha fatto deviare il cuore dei re. 3Non litigare con un uomo linguacciuto e non aggiungere legna sul suo fuoco. 4Non scherzare con l'ignorante, perché non siano disprezzati i tuoi antenati. 5Non insultare un uomo convertito dal peccato, ricòrdati che siamo tutti degni di pena. 6Non disprezzare un uomo quando è vecchio, perché anche di noi alcuni invecchieranno. 7Non gioire per la morte di qualcuno; ricòrdati che tutti moriremo. 8Non disdegnare i discorsi dei saggi,
medita piuttosto le loro massime, perché da essi imparerai la dottrina e potrai essere a servizio dei grandi. 9Non trascurare i discorsi dei vecchi, perché anch'essi hanno imparato dai loro padri; da essi imparerai l'accorgimento e come rispondere a tempo opportuno. 10Non attizzare le braci del peccatore,
per non bruciare nel fuoco della sua fiamma. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (12 of 86)09/04/2004 2.57.29
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11Non ritirarti dalla presenza del violento,
perché egli non ponga un agguato contro di te. 12Non imprestare a un uomo più forte di te; quello che gli hai prestato, consideralo come perduto. 13Non garantire oltre la tua possibilità; se hai garantito, preòccupati di soddisfare. 14Non muovere causa a un giudice, perché giudicheranno in suo favore secondo il suo parere. 15Con un avventuriero non metterti in viaggio, per paura che ti diventi insopportabile; egli agirà secondo il suo capriccio e andrai con lui in rovina per la sua insipienza. 16Non litigare con un irascibile e non traversare con lui un luogo solitario, perché ai suoi occhi il sangue è come nulla, dove non c'è possibilità di aiuto ti assalirà. 17Non consigliarti con lo stolto, perché non saprà mantenere un segreto. 18Davanti a uno straniero non fare nulla di riservato, perché non sai che cosa ne seguirà. 19Con un uomo qualsiasi non aprire il tuo cuore ed egli non abbia a portar via il tuo bene.
9 1Non essere geloso della sposa amata,
per non inculcarle malizia a tuo danno. 2Non dare l'anima tua alla tua donna, sì che essa s'imponga sulla tua forza. 3Non incontrarti con una donna cortigiana, che non abbia a cadere nei suoi lacci. 4Non frequentare una cantante, per non esser preso dalle sue moine. 5Non fissare il tuo sguardo su una vergine, per non essere coinvolto nei suoi castighi. 6Non dare l'anima tua alle prostitute, per non perderci il patrimonio. 7Non curiosare nelle vie della città, non aggirarti nei suoi luoghi solitari. 8Distogli l'occhio da una donna bella,
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non fissare una bellezza che non ti appartiene. Per la bellezza di una donna molti sono periti; per essa l'amore brucia come fuoco. 9Non sederti mai accanto a una donna sposata, non frequentarla per bere insieme con lei perché il tuo cuore non si innamori di lei e per la tua passione tu non scivoli nella rovina. 10Non abbandonare un vecchio amico,
perché quello recente non è uguale a lui. Vino nuovo, amico nuovo; quando sarà invecchiato, lo berrai con piacere. 11Non invidiare la gloria del peccatore, perché non sai quale sarà la sua fine. 12Non compiacerti del benessere degli empi, ricòrdati che non giungeranno agli inferi impuniti. 13Tieniti lontano dall'uomo che ha il potere di uccidere e non sperimenterai il timore della morte. Se l'avvicini, sta' attento a non sbagliare perché egli non ti tolga la vita; sappi che cammini in mezzo ai lacci e ti muovi sull'orlo delle mura cittadine. 14Rispondi come puoi al prossimo e consìgliati con i saggi. 15Conversa con uomini assennati e ogni tuo colloquio sia sulle leggi dell'Altissimo. 16Tuoi commensali siano gli uomini giusti, il tuo vanto sia nel timore del Signore. 17Un lavoro per mano di esperti viene lodato, ma il capo del popolo è saggio per il parlare. 18Un uomo linguacciuto è il terrore della sua città, chi non sa controllar le parole sarà detestato.
10 1Un governatore saggio educa il suo popolo,
l'autorità di un uomo assennato sarà ben ordinata. 2Quale il governatore del popolo, tali i suoi ministri; quale il capo di una città, tali tutti gli abitanti. 3Un re senza formazione rovinerà il suo popolo; una città prospererà per il senno dei capi.
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4Il governo del mondo è nelle mani del Signore;
egli vi susciterà al momento giusto l'uomo adatto. 5Il successo dell'uomo è nelle mani del Signore, che investirà il magistrato della sua autorità. 6Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi;
non far nulla in preda all'ira. 7Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia, all'uno e agli altri è in abominio l'ingiustizia. 8L'impero passa da un popolo a un altro a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze. 9Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere? Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti. 10La malattia è lunga, il medico se la ride; chi oggi è re, domani morirà. 11Quando l'uomo muore eredita insetti, belve e vermi. 12Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi l'ha creato. 13Principio della superbia infatti è il peccato; chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l'abominio. Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi e lo flagella sino a finirlo. 14Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili. 15Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni, al loro posto ha piantato gli umili. 16Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni, e le ha distrutte fin dalle fondamenta della terra. 17Le ha estirpate e annientate, ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo. 18Non è fatta per gli uomini la superbia, né per i nati di donna l'arroganza. 19Quale stirpe è onorata? La stirpe dell'uomo.
Quale stirpe è onorata? Coloro che temono il Signore. 20Quale stirpe è ignobile? La stirpe dell'uomo. Quale stirpe è ignobile? Coloro che trasgrediscono i comandamenti. 21Tra i fratelli è onorato il loro capo, ma coloro che temono il Signore lo sono ai suoi occhi. 22Uno ricco, onorato o povero, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (15 of 86)09/04/2004 2.57.29
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ponga il proprio vanto nel timore del Signore. 23Non è giusto disprezzare un povero assennato e non conviene esaltare un uomo peccatore. 24Il nobile, il giudice e il potente sono onorati; ma nessuno di loro è più grande di chi teme il Signore. 25Uomini liberi serviranno un servo sapiente; un uomo intelligente non mormora per questo. 26Non fare il saccente nel compiere il tuo lavoro
e non gloriarti al momento del bisogno. 27Meglio uno che lavora e abbonda di tutto che chi va in giro vantandosi e manca di cibo. 28Figlio, con modestia glorifica l'anima tua e rendile onore secondo che merita. 29Chi darà ragione a uno che si dà torto da sé? Chi stimerà uno che si disprezza? 30Un povero è onorato per la sua scienza, un ricco è onorato per la sua ricchezza. 31Chi è onorato nella povertà, quanto più lo sarà nella ricchezza? Chi è disprezzato nella ricchezza, quanto più lo sarà nella povertà?
11 1La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa,
gli permetterà di sedere tra i grandi. 2Non lodare un uomo per la sua bellezza e non detestare un uomo per il suo aspetto. 3L'ape è piccola tra gli esseri alati, ma il suo prodotto ha il primato fra i dolci sapori. 4Non ti vantare per le vesti che indossi e non insuperbirti nel giorno della gloria, poiché stupende sono le opere del Signore, eppure sono nascoste agli uomini le opere sue. 5Molti sovrani sedettero sulla polvere e uno sconosciuto cinse il loro diadema. 6Molti potenti furono umiliati profondamente; uomini illustri furono consegnati in potere altrui. 7Non biasimare prima di avere indagato,
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prima rifletti e quindi condanna. 8Non rispondere prima di avere ascoltato, in mezzo ai discorsi non intrometterti. 9Per una cosa di cui non hai bisogno non litigare, non immischiarti nelle liti dei peccatori. 10Figlio, la tua attività non abbracci troppe cose; se esageri, non sarai esente da colpa; anche se corri, non arriverai e non riuscirai a scampare con la fuga. C'è chi lavora, fatica e si affanna: eppure resta tanto più indietro. 12C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di beni e ricco di miseria: eppure il Signore lo guarda con benevolenza, lo solleva dalla sua bassezza 13e lo fa stare a testa alta, sì che molti ne sono stupiti. 14Bene e male, vita e morte, povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore. 15Sapienza, senno e conoscenza della legge vengono dal Signore; carità e rettitudine sono dono del Signore. 16Errore e tenebre sono per gli empi e il male resta per i malvagi. 17Il dono del Signore è assicurato ai pii e il suo favore li rende felici per sempre. 18C'è chi è ricco a forza di attenzione e di risparmio; ed ecco la parte della sua ricompensa: 19mentre dice: "Ho trovato riposo; ora mi godrò i miei beni", non sa quanto tempo ancora trascorrerà; lascerà tutto ad altri e morirà. 20Sta' fermo al tuo impegno e fanne la tua vita, invecchia compiendo il tuo lavoro. 21Non ammirare le opere del peccatore, confida nel Signore e persevera nella fatica, perché è facile per il Signore arricchire un povero all'improvviso. 22La benedizione del Signore è la ricompensa del pio; in un istante Dio farà sbocciare la sua benedizione. 23Non dire: "Di che cosa ho bisogno e di quali beni disporrò d'ora innanzi?".
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24Non dire: "Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?". 25Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura; nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità. 26È facile per il Signore nel giorno della morte rendere all'uomo secondo la sua condotta. 27L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere; alla morte di un uomo si rivelano le sue opere. 28Prima della fine non chiamare nessuno beato; un uomo si conosce veramente alla fine. 29Non portare in casa qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie del fraudolento. 30Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo; come una spia egli attende la tua caduta. 31Cambiando il bene in male tende insidie, troverà difetti anche nelle cose migliori. 32Con una scintilla di fuoco si riempie il braciere, il peccatore sta in agguato per spargere sangue. 33Guàrdati dal malvagio, poiché egli il male prepara, che non contamini per sempre anche te. 34Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa e ti renderà estraneo ai tuoi.
12 1Se fai il bene, sappi a chi lo fai;
così avrai una ricompensa per i tuoi benefici. 2Fa' il bene al pio e ne avrai il contraccambio, se non da lui, certo dall'Altissimo. 3Nessun beneficio a chi si ostina nel male né a chi rifiuta di fare l'elemosina. 4Dà al pio e non aiutare il peccatore. 5Benefica il misero e non dare all'empio, impedisci che gli diano il pane e tu non dargliene, perché egli non ne usi per dominarti; difatti tu riceverai il male in doppia misura per tutti i benefici che gli avrai fatto. 6Poiché anche l'Altissimo odia i peccatori e farà giustizia degli empi. 7Dà al buono e non aiutare il peccatore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (18 of 86)09/04/2004 2.57.29
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8L'amico non si può riconoscere nella prosperità,
ma nell'avversità il nemico non si nasconderà. 9Quando uno prospera, i suoi nemici sono nel dolore; ma quando uno è infelice, anche l'amico se ne separa. 10Non fidarti mai del tuo nemico, poiché, come il metallo s'arrugginisce, così la sua malvagità. 11Anche se si abbassa e cammina curvo, sta' attento e guardati da lui; compòrtati con lui come chi pulisce uno specchio e ti accorgerai che la sua ruggine non resiste a lungo. 12Non metterlo al tuo fianco, perché non ti rovesci e si ponga al tuo posto, non farlo sedere alla tua destra, perché non ricerchi la tua sedia, e alla fine tu conosca la verità delle mie parole e senta rimorso per i miei detti. 13Chi avrà pietà di un incantatore morso da un serpente e di quanti si avvicinano alle belve? 14Così capita a chi si associa a un peccatore e s'imbratta dei suoi misfatti. 15Per un momento rimarrà con te, ma se cadi, egli non reggerà più. Il nemico ha il dolce sulle labbra, ma in cuore medita di gettarti in una fossa. Il nemico avrà lacrime agli occhi, ma se troverà l'occasione, non si sazierà del tuo sangue. 17Se ti capiterà il male, egli sarà là per il primo e, con il pretesto di aiutarti, ti prenderà per il tallone. 18Scuoterà il capo e batterà le mani, poi bisbigliando a lungo cambierà faccia.
13 1Chi maneggia la pece si sporca,
chi frequenta il superbo diviene simile a lui. 2Non portare un peso troppo grave, non associarti ad uno più forte e più ricco di te. Come una pentola di coccio farà società con una caldaia? Questa l'urterà e quella andrà in frantumi. 3Il ricco commette ingiustizia e per di più grida forte,
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il povero riceve ingiustizia e per di più deve scusarsi. 4Se puoi essergli utile, approfitterà di te; se hai bisogno, ti abbandonerà. 5Se possiedi, vivrà con te; ti spoglierà e non ne avrà alcuna pena. 6Ha bisogno di te? Ti imbroglierà, ti sorriderà e ti darà una speranza, ti rivolgerà belle parole e domanderà: "Di che cosa hai bisogno?". 7Ti farà arrossire con i suoi banchetti, finché non ti avrà spremuto due o tre volte. Alla fine ti deriderà; poi vedendoti ti eviterà e scuoterà il capo davanti a te. 8Sta' attento a non lasciarti imbrogliare né umiliare per la tua stoltezza. 9Quando un potente ti chiama, allontànati; egli ti chiamerà sempre di più. 10Non essere invadente per non essere respinto, ma non allontanarti troppo per non essere dimenticato. 11Non credere di trattare alla pari con lui e non fidarti delle sue molte parole; 12con la sua molta loquacità ti metterà alla prova e quasi sorridendo ti esaminerà. 13Spietato chi non mantiene le parole, non ti risparmierà maltrattamenti e catene. 14Guardati e sta' attento, perché cammini insieme alla tua rovina. 15Ogni creatura vivente ama il suo simile, ogni uomo il suo vicino. 16Ogni essere si accoppia secondo la sua specie; l'uomo si associa a chi gli è simile. 17Che cosa vi può essere in comune tra il lupo e l'agnello? Lo stesso accade fra il peccatore e il pio. 18Quale pace può esservi fra la iena e il cane? Quale intesa tra il ricco e il povero? 19Sono preda dei leoni gli ònagri nel deserto; così pascolo dei ricchi sono i poveri. 20La condizione umile è in abominio al superbo, così il povero è in abominio al ricco. 21Se il ricco vacilla, è sostenuto dagli amici; se il povero cade, anche dagli amici è respinto.
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22Se cade il ricco, molti lo aiutano;
dice cose insulse? Eppure lo si felicita. Se cade il povero, lo si rimprovera; se dice cose assennate, non ci si bada. 23Parla il ricco, tutti tacciono ed esaltano fino alle nuvole il suo discorso. Parla il povero e dicono: "Chi è costui?". Se inciampa, l'aiutano a cadere. 24La ricchezza è buona, se è senza peccato; la povertà è cattiva a detta dell'empio. 25Il cuore dell'uomo cambia il suo volto o in bene o in male. 26Indice di un cuore buono è una faccia gioiosa, ma la scoperta di proverbi è un lavoro ben faticoso.
14 1Beato l'uomo che non ha peccato con le parole
e non è tormentato dal rimorso dei peccati. 2Beato chi non ha nulla da rimproverarsi e chi non ha perduto la sua speranza. 3A un uomo gretto non conviene la ricchezza,
a che servono gli averi a un uomo avaro? 4Chi accumula a forza di privazioni accumula per altri, con i suoi beni faran festa gli estranei. 5Chi è cattivo con se stesso con chi si mostrerà buono? Non sa godere delle sue ricchezze. 6Nessuno è peggiore di chi tormenta se stesso; questa è la ricompensa della sua malizia. 7Se fa il bene, lo fa per distrazione; ma alla fine mostrerà la sua malizia. 8È malvagio l'uomo dall'occhio invidioso; volge altrove lo sguardo e disprezza la vita altrui. 9L'occhio dell'avaro non si accontenta di una parte, l'insana cupidigia inaridisce l'anima sua. 10Un occhio cattivo è invidioso anche del pane e sulla sua tavola esso manca. 11Figlio, per quanto ti è possibile, tràttati bene e presenta al Signore le offerte dovute. 12Ricòrdati che la morte non tarderà http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (21 of 86)09/04/2004 2.57.29
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e il decreto degli inferi non t'è stato rivelato. 13Prima di morire fa' del bene all'amico, secondo le tue possibilità sii con lui generoso. 14Non privarti di un giorno felice; non ti sfugga alcuna parte di un buon desiderio. 15Forse non lascerai a un altro le tue sostanze e le tue fatiche per esser divise fra gli eredi? 16Regala e accetta regali, distrai l'anima tua, perché negli inferi non c'è gioia da ricercare. 17Ogni corpo invecchia come un abito, è una legge da sempre: "Certo si muore!". 18Come foglie verdi su un albero frondoso: le une lascia cadere, altre ne fa spuntare, lo stesso avviene per le generazioni di carne e di sangue: le une muoiono, altre ne nascono. 19Ogni opera corruttibile scompare; chi la compie se ne andrà con essa. 20Beato l'uomo che medita sulla sapienza
e ragiona con l'intelligenza, e considera nel cuore le sue vie: ne penetrerà con la mente i segreti. 22La insegue come uno che segue una pista, si apposta sui suoi sentieri. 23Egli spia alle sue finestre e starà ad ascoltare alla sua porta. 24Fa sosta vicino alla sua casa e fisserà un chiodo nelle sue pareti; 25alzerà la propria tenda presso di essa e si riparerà in un rifugio di benessere; 26metterà i propri figli sotto la sua protezione e sotto i suoi rami soggiornerà; 27da essa sarà protetto contro il caldo, egli abiterà all'ombra della sua gloria.
15 1Così agirà chi teme il Signore;
chi è fedele alla legge otterrà anche la sapienza. 2Essa gli andrà incontro come una madre, l'accoglierà come una vergine sposa; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (22 of 86)09/04/2004 2.57.29
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3lo nutrirà con il pane dell'intelligenza,
e l'acqua della sapienza gli darà da bere. 4Egli si appoggerà su di lei e non vacillerà, si affiderà a lei e non resterà confuso. 5Essa l'innalzerà sopra i suoi compagni e gli farà aprir bocca in mezzo all'assemblea; 6egli troverà contentezza e una corona di gioia e otterrà fama perenne. 7Gli insensati non conseguiranno mai la sapienza, i peccatori non la contempleranno mai. 8Essa sta lontana dalla superbia, i bugiardi non pensano ad essa. 9La sua lode non s'addice alla bocca del peccatore, perché non gli è stata concessa dal Signore. 10La lode infatti va celebrata con sapienza; è il Signore che la dirigerà. 11Non dire: "Mi son ribellato per colpa del Signore",
perché ciò che egli detesta, non devi farlo. 12Non dire: "Egli mi ha sviato", perché egli non ha bisogno di un peccatore. 13Il Signore odia ogni abominio, esso non è voluto da chi teme Dio. 14Egli da principio creò l'uomo e lo lasciò in balìa del suo proprio volere. 15Se vuoi, osserverai i comandamenti; l'essere fedele dipenderà dal tuo buonvolere. 16Egli ti ha posto davanti il fuoco e l'acqua; là dove vuoi stenderai la tua mano. 17Davanti agli uomini stanno la vita e la morte; a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. 18Grande infatti è la sapienza del Signore, egli è onnipotente e vede tutto. 19I suoi occhi su coloro che lo temono, egli conosce ogni azione degli uomini. 20Egli non ha comandato a nessuno di essere empio e non ha dato a nessuno il permesso di peccare.
16
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1Non desiderare una moltitudine di figli buoni a nulla,
non gioire per figli empi. 2Se aumentano di numero non gioire, se sono privi del timore del Signore. 3Non confidare su una loro vita lunga e non fondarti sul loro numero, poiché è preferibile uno a mille e morir senza figli che averne degli empi. 4La città potrà ripopolarsi per opera di un solo assennato, mentre la stirpe degli iniqui sarà distrutta. 5Il mio occhio ha visto molte simili cose; il mio orecchio ne ha sentite ancora più gravi. 6Nell'assemblea dei peccatori un fuoco si accende, contro un popolo ribelle è divampata l'ira. 7Dio non perdonò agli antichi giganti, che si erano ribellati per la loro forza. 8Non risparmiò i concittadini di Lot, che egli aveva in orrore per la loro superbia. 9Non ebbe pietà di nazioni di perdizione, che si erano esaltate per i loro peccati. 10Così trattò i seicentomila uomini che sono periti per l'ostinazione del loro cuore. 11Ci fosse un solo uomo di dura cervice, sarebbe strano se restasse impunito, 12poiché misericordia e ira sono in Dio, potente quando perdona e quando riversa l'ira. 13Tanto grande la sua misericordia, quanto grande la sua severità; egli giudicherà l'uomo secondo le sue opere. 14Non sfuggirà il peccatore con la sua rapina, ma neppure la pazienza del pio sarà delusa. 15Egli farà posto a tutta la sua generosità; ciascuno sarà trattato secondo le sue opere. 16Non dire: "Mi terrò celato al Signore!
Chi penserà a me lassù? 17Non sarò riconosciuto fra un popolo numeroso, chi sarò io in mezzo a una creazione senza numero?". 18Ecco il cielo e il cielo dei cieli, l'abisso e la terra sussultano quando egli appare. 19Anche i monti e le fondamenta della terra http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (24 of 86)09/04/2004 2.57.29
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si scuotono di spavento quando egli li guarda. 20Ma nessuno riflette su queste cose; al suo modo di agire chi ci bada? 21Anche la bufera che nessuno contempla, e la maggior parte delle sue opere, sono nel mistero. 22"Chi a Dio annunzierà le opere di giustizia? Ovvero chi le attende? L'alleanza infatti è lontana". 23Tali cose pensa chi ha il cuore perverso; lo stolto, appunto errando, pensa sciocchezze. 24Ascoltami, figlio, e impara la scienza;
e sii attento nel tuo cuore alle mie parole. 25Manifesterò con esattezza la mia dottrina; con cura annunzierò la scienza. 26Nella creazione del Signore le sue opere sono fin dal principio, e dalla loro origine ne separò le parti. 27Egli ordinò per l'eternità le sue opere, ne stabilì l'attività per le generazioni future. Non hanno fame né si stancano, eppure non interrompono il loro lavoro. 28Nessuna di loro urta la sua vicina, mai disubbidiranno ad un suo comando. 29Dopo ciò il Signore riguardò sulla terra e la riempì dei suoi doni. 30Ne ricoprì la superficie con ogni genere di viventi e ad essa faranno ritorno.
17 1Il Signore creò l'uomo dalla terra
e ad essa lo fa tornare di nuovo. 2Egli assegnò agli uomini giorni contati e un tempo fissato, diede loro il dominio di quanto è sulla terra. 3Secondo la sua natura li rivestì di forza, e a sua immagine li formò. 4Egli infuse in ogni essere vivente il timore dell'uomo, perché l'uomo dominasse sulle bestie e sugli uccelli. 5Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro perché ragionassero. 6Li riempì di dottrina e d'intelligenza, e indicò loro anche il bene e il male. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (25 of 86)09/04/2004 2.57.29
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7Pose lo sguardo nei loro cuori
per mostrar loro la grandezza delle sue opere. 8Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. 9Inoltre pose davanti a loro la scienza e diede loro in eredità la legge della vita. 10Stabilì con loro un'alleanza eterna e fece loro conoscere i suoi decreti. 11I loro occhi contemplarono la grandezza della sua gloria, i loro orecchi sentirono la magnificenza della sua voce. 12Disse loro: "Guardatevi da ogni ingiustizia!" e diede a ciascuno precetti verso il prossimo. 13Le loro vie sono sempre davanti a lui,
non restano nascoste ai suoi occhi. 14Su ogni popolo mise un capo, ma Israele è la porzione del Signore. 15Tutte le loro opere sono davanti a lui come il sole, i suoi occhi osservano sempre la loro condotta. 16A lui non sono nascoste le loro ingiustizie, tutti i loro peccati sono davanti al Signore. 17La beneficenza dell'uomo è per lui come un sigillo, egli serberà la generosità come la propria pupilla. 18Alla fine si leverà e renderà loro la ricompensa, riverserà su di loro il contraccambio. 19Ma a chi si pente egli offre il ritorno, consola quanti vengono meno nella pazienza. 20Ritorna al Signore e cessa di peccare,
prega davanti a lui e cessa di offendere. 21Fa' ritorno all'Altissimo e volta le spalle all'ingiustizia; detesta interamente l'iniquità. 22Negli inferi infatti chi loderà l'Altissimo, al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode? 23Da un morto, che non è più, la riconoscenza si perde, chi è vivo e sano loda il Signore. 24Quanto è grande la misericordia del Signore, il suo perdono per quanti si convertono a lui! 25L'uomo non può avere tutto, poiché un figlio dell'uomo non è immortale. 26Che c'è di più luminoso del sole? Anch'esso scompare. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (26 of 86)09/04/2004 2.57.29
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Così carne e sangue pensano al male. 27Esso sorveglia le schiere dell'alto cielo, ma gli uomini sono tutti terra e cenere.
18 1Colui che vive per sempre ha creato l'intero universo. 2Il Signore soltanto è riconosciuto giusto. 3A nessuno è possibile svelare le sue opere
e chi può indagare le sue grandezze? 4La potenza della sua maestà chi potrà misurarla? Chi riuscirà a narrare le sue misericordie? 5Non c'è nulla da togliere e nulla da aggiungere; non è possibile indagare le meraviglie del Signore. 6Quando uno ha finito, allora comincia; quando si ferma, allora rimane perplesso. 7Che è l'uomo? E a che può servire?
Qual è il suo bene e qual è il suo male? 8Quanto al numero dei giorni dell'uomo, cento anni sono già molti. 9Come una goccia d'acqua nel mare e un grano di sabbia così questi pochi anni in un giorno dell'eternità. 10Per questo il Signore è paziente con gli uomini e riversa su di essi la sua misericordia. 11Vede e conosce che la loro sorte è misera, per questo moltiplica il perdono. 12La misericordia dell'uomo riguarda il prossimo, la misericordia del Signore ogni essere vivente. 13Egli rimprovera, corregge, ammaestra e guida come un pastore il suo gregge. 14Ha pietà di quanti accettano la dottrina e di quanti sono zelanti per le sue decisioni. 15Figlio, ai benefici non aggiungere il rimprovero,
e a ogni dono parole amare. 16La rugiada non mitiga forse il calore? Così una parola è più pregiata del dono. 17Ecco, non vale una parola più di un ricco dono? L'uomo caritatevole offre l'una e l'altro. 18Lo stolto rimprovera senza riguardo, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (27 of 86)09/04/2004 2.57.29
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il dono dell'invidioso fa languire gli occhi. 19Prima di parlare, impara;
curati ancor prima di ammalarti. 20Prima del giudizio esamina te stesso, così al momento del verdetto troverai perdono. 21Umìliati, prima di cadere malato, e quando hai peccato, mostra il pentimento. 22Nulla ti impedisca di soddisfare a tempo un voto, non aspettare fino alla morte per sdebitarti. 23Prima di fare un voto prepara te stesso, non fare come un uomo che tenta il Signore. 24Pensa all'ira del giorno della morte, al tempo della vendetta, quando egli distoglierà lo sguardo da te. 25Pensa alla carestia nel tempo dell'abbondanza; alla povertà e all'indigenza nei giorni di ricchezza. 26Dal mattino alla sera il tempo cambia; e tutto è effimero davanti al Signore. 27Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa; nei giorni del peccato si astiene dalla colpa. 28Ogni uomo assennato conosce la sapienza e a colui che l'ha trovata rende omaggio. 29Quelli istruiti nel parlare anch'essi diventano saggi, fanno piovere massime eccellenti. 30Non seguire le passioni;
poni un freno ai tuoi desideri. 31Se ti concedi la soddisfazione della passione, essa ti renderà oggetto di scherno ai tuoi nemici. 32Non godere una vita di piaceri, sua conseguenza è una doppia povertà. 33Non impoverire scialacquando con denaro preso a prestito, quando non hai nulla nella borsa.
19 1Un operaio ubriacone non arricchirà;
chi disprezza il poco cadrà presto. 2Vino e donne traviano anche i saggi, ancor più temerario è chi frequenta prostitute. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (28 of 86)09/04/2004 2.57.29
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3Tarli e vermi lo erediteranno,
il temerario sarà eliminato. 4Chi si fida con troppa facilità è di animo leggero,
chi pecca danneggia se stesso. 5Chi si compiace del male sarà condannato; 6chi odia la loquacità sfugge al male. 7Non riferire mai una diceria e non ne avrai alcun danno; 8non parlarne né all'amico né al nemico, e se puoi farlo senza colpa, non svelar nulla. 9Altrimenti chi ti ascolta diffiderà di te e all'occasione ti avrà in odio. 10Hai udito una parola? Muoia con te! Sta' sicuro, non ti farà scoppiare. 11Per una parola lo stolto ha i dolori, come la partoriente per un bambino. 12Una freccia confitta nella carne della coscia: tale una parola in seno allo stolto. 13Interroga l'amico: forse non ha fatto nulla,
e se qualcosa ha fatto, perché non continui più. 14Interroga il prossimo: forse non ha detto nulla, e se qualcosa ha detto, perché non lo ripeta. 15Interroga l'amico, perché spesso si tratta di calunnia; non credere a ogni parola. 16C'è chi sdrucciola, ma non di proposito; e chi non ha peccato con la sua lingua? 17Interroga il tuo prossimo, prima di minacciarlo; fa' intervenire la legge dell'Altissimo. 18Tutta la sapienza è timore di Dio
e in ogni sapienza è la pratica della legge. 19Non c'è sapienza nella conoscenza del male; non è mai prudenza il consiglio dei peccatori. 20V'è un'abilità che è abominevole, c'è uno stolto cui manca solo la saggezza. 21Meglio uno di scarsa intelligenza ma timorato, che uno molto intelligente ma trasgressore della legge. 22Esiste un'abilità scaltra, ma ingiusta; c'è chi intriga per prevalere in giudizio.
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23C'è il malvagio curvo nella sua tristezza,
ma il suo intimo è pieno di inganno; 24abbassa il volto e finge di essere sordo, ma, quando non è osservato, avrà il sopravvento. 25E se per mancanza di forza gli è impedito di peccare, all'occasione propizia farà del male. 26Dall'aspetto si conosce l'uomo; dal volto si conosce l'uomo di senno. 27Il vestito di un uomo, la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che è.
20 1C'è un rimprovero che è fuori tempo,
c'è chi tace ed è prudente. 2Quanto è meglio rimproverare che covare l'ira! 3Chi si confessa colpevole evita l'umiliazione. 4Un eunuco che vuol deflorare una ragazza, così chi vuol rendere giustizia con la violenza. 5C'è chi tace ed è ritenuto saggio, e c'è chi è odiato per la sua loquacità. 6C'è chi tace, perché non sa che cosa rispondere, e c'è chi tace, perché conosce il momento propizio. 7L'uomo saggio sta zitto fino al momento opportuno, il millantatore e lo stolto lo trascurano. 8Chi abbonda nel parlare si renderà abominevole; chi vuole assolutamente imporsi sarà odiato. 9Nelle disgrazie può trovarsi la fortuna per un uomo,
mentre un profitto può essere una perdita. 10C'è una generosità, che non ti arreca vantaggi e c'è chi dall'umiliazione alza la testa. 12C'è chi compra molte cose con poco, e chi le paga sette volte il loro valore. 13Il saggio si rende amabile con le sue parole, le cortesie degli stolti sono sciupate. 14Il dono di uno stolto non ti gioverà, perché i suoi occhi bramano ricevere più di quanto ha dato. 15Egli darà poco, ma rinfaccerà molto; aprirà la sua bocca come un banditore.
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Oggi darà un prestito e domani richiederà; uomo odioso è costui. 16Lo stolto dice: "Non ho un amico, non c'è gratitudine per i miei benefici. 17Quelli che mangiano il mio pane sono lingue cattive". Quanto spesso e quanti si burleranno di lui! 18Meglio scivolare sul pavimento che con la lingua;
per questo la caduta dei cattivi giunge rapida. 19Un uomo senza grazia è un discorso inopportuno:
è sempre sulla bocca dei maleducati. 20Non si accetta una massima dalla bocca dello stolto,
perché non è mai detta a proposito. 21C'è chi è impedito di peccare dalla miseria
e durante il riposo non avrà rimorsi. 22C'è chi si rovina per rispetto umano
e si rovina per la faccia di uno stolto. 23C'è chi per rispetto umano fa promesse a un amico;
in tal modo se lo rende gratuitamente nemico. 24Brutta macchia nell'uomo la menzogna,
si trova sempre sulla bocca degli ignoranti. 25Meglio un ladro che un mentitore abituale, ma tutti e due condivideranno la rovina. 26L'abitudine del bugiardo è un disonore, la vergogna lo accompagnerà sempre. 27Il saggio si fa onore con i discorsi,
l'uomo prudente piace ai grandi. 28Chi lavora la terra accrescerà il raccolto; chi piace ai grandi si fa perdonare l'ingiustizia. 29Regali e doni accecano gli occhi dei saggi, come bavaglio sulla bocca, soffocano i rimproveri. 30Sapienza nascosta e tesoro invisibile: a che servono l'una e l'altro? 31Fa meglio chi nasconde la stoltezza che colui che nasconde la sapienza.
21 1Figlio, hai peccato? Non farlo più
e prega per le colpe passate. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (31 of 86)09/04/2004 2.57.29
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2Come alla vista del serpente fuggi il peccato:
se ti avvicini, ti morderà. Denti di leone sono i suoi denti, capaci di distruggere vite umane. 3Ogni trasgressione è come spada a doppio taglio: non c'è rimedio per la sua ferita. 4Spavento e violenza fanno svanire la ricchezza; così la casa del superbo sarà devastata. 5La preghiera del povero va dalla sua bocca agli orecchi di Dio, il giudizio di lui verrà a suo favore. 6Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore, ma chi teme il Signore si convertirà di cuore. 7Da lontano si riconosce il linguacciuto, ma l'assennato conosce il suo scivolare. 8Chi costruisce la sua casa con ricchezze altrui è come chi ammucchia pietre per l'inverno. 9Mucchio di stoppa è una riunione di iniqui; la loro fine è una fiammata di fuoco. 10La via dei peccatori è appianata e senza pietre; ma al suo termine c'è il baratro degli inferi. 11Chi osserva la legge domina il suo istinto,
il risultato del timore del Signore è la sapienza. 12Non diventerà educato chi manca di capacità, ma c'è anche una capacità che aumenta l'amarezza. 13La scienza del saggio cresce come una piena; il suo consiglio è come una sorgente di vita. 14L'interno dello stolto è come un vaso rotto, non potrà contenere alcuna scienza. 15Se un assennato ascolta un discorso intelligente, l'approverà e lo completerà; se l'ascolta un dissoluto, se ne dispiace e lo getta via dietro la schiena. 16Il parlare dello stolto è come un fardello nel cammino, ma sulle labbra dell'intelligente si trova la grazia. 17La parola del prudente è ricercata nell'assemblea; si rifletterà seriamente sui suoi discorsi. 18Come casa in rovina, così la sapienza per lo stolto; scienza dell'insensato i discorsi incomprensibili. 19Ceppi ai piedi è la disciplina per l'insensato e come manette nella sua destra. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (32 of 86)09/04/2004 2.57.29
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20Lo stolto alza la voce mentre ride;
ma l'uomo saggio sorride appena in silenzio. 21Ornamento d'oro è la disciplina per l'assennato; è come un monile al braccio destro. 22Il piede dello stolto si precipita verso una casa; l'uomo sperimentato si mostrerà rispettoso. 23Lo stolto spia dalla porta l'interno della casa; l'uomo educato se ne starà fuori. 24È cattiva educazione d'un uomo origliare alla porta; l'uomo prudente ne resterebbe confuso. 25Le labbra degli stolti ripetono sciocchezze, le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia. 26Sulla bocca degli stolti è il loro cuore, i saggi invece hanno la bocca nel cuore. 27Quando un empio maledice l'avversario, maledice se stesso. 28Il maldicente danneggia se stesso e sarà detestato dal suo ambiente.
22 1Il pigro è simile a una pietra imbrattata,
ognuno fischia in suo disprezzo. 2Il pigro è simile a una palla di sterco, chi la raccoglie scuote la mano. 3Vergogna per un padre avere un figlio maleducato,
se si tratta di una figlia, è la sua rovina. 4Una figlia prudente sarà un tesoro per il marito, quella disonorevole un dolore per chi l'ha generata. 5La sfacciata disonora il padre e il marito, e dall'uno e dall'altro sarà disprezzata. 6Come musica durante il lutto i discorsi fuori tempo, ma frusta e correzione in ogni tempo sono saggezza. 7Incolla cocci chi ammaestra uno stolto,
sveglia un dormiglione dal sonno profondo. 8Ragiona con un insonnolito chi ragiona con lo stolto; alla fine egli dirà: "Che cosa c'è?". 9Piangi per un morto, poiché ha perduto la luce; piangi per uno stolto, poiché ha perduto il senno. 10Piangi meno tristemente per un morto, ché ora riposa, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (33 of 86)09/04/2004 2.57.29
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ma la vita dello stolto è peggiore della morte. 11Il lutto per un morto, sette giorni; per uno stolto ed empio tutti i giorni della sua vita. 12Con un insensato non prolungare il discorso, non frequentare l'insipiente; 13guàrdati da lui, per non avere noie e per non contaminarti al suo contatto. Allontànati da lui e troverai pace, non sarai seccato dalla sua insipienza. 14Che c'è di più pesante del piombo? E qual è il suo nome, se non "lo stolto"? 15Sabbia, sale, palla di ferro sono più facili a portare che un insensato. 16Una travatura di legno ben connessa in una casa non si scompagina in un terremoto, così un cuore deciso dopo matura riflessione non verrà meno al momento del pericolo. 17Un cuore basato su sagge riflessioni è come un intonaco su un muro rifinito. 18Una palizzata posta su un'altura di fronte al vento non resiste, così un cuore meschino, basato sulle sue fantasie, di fronte a qualsiasi timore non resiste. 19Chi punge un occhio lo farà lacrimare;
chi punge un cuore ne scopre il sentimento. 20Chi scaglia pietre contro uccelli li mette in fuga, chi offende un amico rompe l'amicizia. 21Se hai sguainato la spada contro un amico, non disperare, può esserci un ritorno. 22Se hai aperto la bocca contro un amico, non temere, può esserci riconciliazione, tranne il caso di insulto e di arroganza, di segreti svelati e di un colpo a tradimento; in questi casi ogni amico scomparirà. 23Conquìstati la fiducia del prossimo nella sua povertà per godere con lui nella sua prosperità. Nel tempo della tribolazione restagli vicino, per aver parte alla sua eredità. 24Prima del fuoco vapore e fumo nel camino, così prima dello spargimento del sangue le ingiurie. 25Non mi vergognerò di proteggere un amico, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (34 of 86)09/04/2004 2.57.29
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non mi nasconderò davanti a lui. 26Se mi succederà il male a causa sua, chiunque lo venga a sapere si guarderà da lui. 27Chi porrà una guardia sulla mia bocca,
sulle mie labbra un sigillo prudente, perché io non cada per colpa loro e la mia lingua non sia la mia rovina?
23 1Signore, padre e padrone della mia vita,
non abbandonarmi al loro volere, non lasciarmi cadere a causa loro. 2Chi applicherà la frusta ai miei pensieri, al mio cuore la disciplina della sapienza? Perché non siano risparmiati i miei errori e i miei peccati non restino impuniti, 3perché non si moltiplichino i miei errori e non aumentino di numero i miei peccati, io non cada davanti ai miei avversari e il nemico non gioisca sul mio conto. 4Signore, padre e Dio della mia vita, non mettermi in balìa di sguardi sfrontati 5e allontana da me la concupiscenza. 6Sensualità e libidine non s'impadroniscano di me; a desideri vergognosi non mi abbandonare. 7Figli, ascoltate l'educazione della bocca,
chi l'osserva non si perderà. 8Il peccatore è vittima delle proprie labbra, il maldicente e il superbo vi trovano inciampo. 9Non abituare la bocca al giuramento, non abituarti a nominare il nome del Santo. 10Come uno schiavo interrogato di continuo non sarà senza lividure, così chi giura e ha sempre in bocca Dio non sarà esente da peccato. 11Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquità; il flagello non si allontanerà dalla sua casa. Se cade in fallo, il suo peccato è su di lui; se non ne tiene conto, pecca due volte. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (35 of 86)09/04/2004 2.57.29
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Se giura il falso non sarà giustificato, la sua casa si riempirà di sventure. 12C'è un modo di parlare che si può paragonare alla morte;
non si trovi nella discendenza di Giacobbe. Dagli uomini pii tutto ciò sia respinto, così non si rotoleranno nei peccati. 13La tua bocca non si abitui a volgarità grossolane, in esse infatti c'è motivo di peccato. 14Ricorda tuo padre e tua madre, quando siedi tra i grandi, non dimenticarli mai davanti a costoro, e per abitudine non dire sciocchezze; potresti desiderare di non essere nato e maledire il giorno della tua nascita. 15Un uomo abituato a discorsi ingiuriosi non si correggerà in tutta la sua vita. 16Due specie di colpe moltiplicano i peccati, la terza provoca l'ira: 17una passione ardente come fuoco acceso non si calmerà finché non sarà consumata; un uomo impudico nel suo corpo non smetterà finché non lo divori il fuoco; per l'uomo impuro ogni pane è appetitoso, non si stancherà finché non muoia. 18L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: "Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo". 19Il suo timore riguarda solo gli occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti. 20Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note; allo stesso modo anche dopo la creazione. 21Quest'uomo sarà punito nelle piazze della città, sarà preso dove meno se l'aspetta. 22Così della donna che abbandona suo marito,
e gli presenta eredi avuti da un estraneo. 23Prima di tutto ha disobbedito alle leggi dell'Altissimo,
http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (36 of 86)09/04/2004 2.57.29
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in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito, in terzo luogo si è macchiata di adulterio e ha introdotto in casa figli di un estraneo. 24Costei sarà trascinata davanti all'assemblea e si procederà a un'inchiesta sui suoi figli. 25I suoi figli non avranno radici, i suoi rami non porteranno frutto. 26Lascerà il suo ricordo in maledizione, la sua infamia non sarà cancellata. 27I superstiti sapranno che nulla è meglio del timore del Signore, nulla più dolce dell'osservare i suoi comandamenti.
24 1La sapienza loda se stessa,
si vanta in mezzo al suo popolo. 2Nell'assemblea dell'Altissimo apre la bocca, si glorifica davanti alla sua potenza: 3"Io sono uscita dalla bocca dell'Altissimo e ho ricoperto come nube la terra. 4Ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. 5Il giro del cielo da sola ho percorso, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. 6Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio. 7Fra tutti questi cercai un luogo di riposo, in quale possedimento stabilirmi. 8Allora il creatore dell'universo mi diede un ordine, il mio creatore mi fece posare la tenda e mi disse: Fissa la tenda in Giacobbe e prendi in eredità Israele. 9Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi creò; per tutta l'eternità non verrò meno. 10Ho officiato nella tenda santa davanti a lui, e così mi sono stabilita in Sion. 11Nella città amata mi ha fatto abitare; in Gerusalemme è il mio potere. 12Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore, sua eredità. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (37 of 86)09/04/2004 2.57.29
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13Sono cresciuta come un cedro sul Libano,
come un cipresso sui monti dell'Ermon. 14Sono cresciuta come una palma in Engaddi, come le piante di rose in Gerico, come un ulivo maestoso nella pianura; sono cresciuta come un platano. 15Come cinnamòmo e balsamo ho diffuso profumo; come mirra scelta ho sparso buon odore; come gàlbano, ònice e storàce, come nuvola di incenso nella tenda. 16Come un terebinto ho esteso i rami e i miei rami son rami di maestà e di bellezza. 17Io come una vite ho prodotto germogli graziosi e i miei fiori, frutti di gloria e ricchezza. 18Avvicinatevi a me, voi che mi desiderate, e saziatevi dei miei prodotti. 19Poiché il ricordo di me è più dolce del miele, il possedermi è più dolce del favo di miele. 20Quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me, avranno ancora sete. 21Chi mi obbedisce non si vergognerà, chi compie le mie opere non peccherà". 22Tutto questo è il libro dell'alleanza del Dio altissimo,
la legge che ci ha imposto Mosè, l'eredità delle assemblee di Giacobbe. 23Essa trabocca di sapienza come il Pison e come il Tigri nella stagione dei frutti nuovi; 24fa traboccare l'intelligenza come l'Eufrate e come il Giordano nei giorni della mietitura; 25espande la dottrina come il Nilo, come il Ghicon nei giorni della vendemmia. 26Il primo non ne esaurisce la conoscenza né l'ultimo la può pienamente indagare. 27Il suo pensiero infatti è più vasto del mare e il suo consiglio più del grande abisso. 28Io sono come un canale derivante da un fiume e come un corso d'acqua sono uscita verso un giardino. 29Ho detto: "Innaffierò il mio giardino e irrigherò la mia aiuola". Ed ecco il mio canale è diventato un fiume, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (38 of 86)09/04/2004 2.57.29
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il mio fiume è diventato un mare. 30Farò ancora splendere la mia dottrina come l'aurora; la farò brillare molto lontano. 31Riverserò ancora l'insegnamento come una profezia, lo lascerò per le generazioni future. 32Vedete, non ho lavorato solo per me, ma per quanti cercano la dottrina.
25 1Di tre cose mi compiaccio e mi faccio bella,
di fronte al Signore e agli uomini: concordia di fratelli, amicizia tra vicini, moglie e marito che vivono in piena armonia. 2Tre tipi di persone io detesto, la loro vita è per me un grande orrore: un povero superbo, un ricco bugiardo, un vecchio adultero privo di senno. 3Nella giovinezza non hai raccolto;
come potresti procurarti qualcosa nella vecchiaia? 4Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi, e agli anziani intendersi di consigli! 5Come s'addice la sapienza ai vecchi, il discernimento e il consiglio alle persone eminenti! 6Corona dei vecchi è un'esperienza molteplice, loro vanto il timore del Signore. 7Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con le parole: un uomo allietato dai figli, chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici; 8felice chi vive con una moglie assennata, colui che non pecca con la sua lingua, chi non deve servire a uno indegno di lui; 9fortunato chi ha trovato la prudenza, chi si rivolge a orecchi attenti; 10quanto è grande chi ha trovato la sapienza, ma nessuno supera chi teme il Signore. 11Il timore del Signore è più di ogni cosa; chi lo possiede a chi potrà esser paragonato?
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12Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore;
qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna; 13qualunque sventura, ma non la sventura causata dagli avversari; qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici. 14Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente, non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico. 15Preferirei abitare con un leone e con un drago piuttosto che abitare con una donna malvagia. 16La malvagità di una donna ne àltera l'aspetto, ne rende il volto tetro come quello di un orso. 17Suo marito siede in mezzo ai suoi vicini e ascoltandoli geme amaramente. 18Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una donna, possa piombarle addosso la sorte del peccatore! 19Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio, tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico. 20Non soccombere al fascino di una donna, per una donna non ardere di passione. 21Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo è una donna che mantiene il proprio marito. 22Animo abbattuto e volto triste e ferita al cuore è una donna malvagia; 23mani inerti e ginocchia infiacchite, tale colei che non rende felice il proprio marito. 24Dalla donna ha avuto inizio il peccato, per causa sua tutti moriamo. 25Non dare all'acqua un'uscita né libertà di parlare a una donna malvagia. 26Se non cammina al cenno della tua mano, toglila dalla tua presenza.
26 1Beato il marito di una donna virtuosa;
il numero dei suoi giorni sarà doppio. 2Una brava moglie è la gioia del marito, questi trascorrerà gli anni in pace. 3Una donna virtuosa è una buona sorte, viene assegnata a chi teme il Signore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (40 of 86)09/04/2004 2.57.29
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4Ricco o povero il cuore di lui ne gioisce,
in ogni tempo il suo volto appare sereno. 5Tre cose teme il mio cuore, per la quarta sono spaventato: una calunnia diffusa in città, un tumulto di popolo e una falsa accusa: tutto questo è peggiore della morte; 6ma crepacuore e lutto è una donna gelosa di un'altra e il flagello della sua lingua si lega con tutti. 7Giogo di buoi sconnesso è una donna malvagia, colui che la domina è come chi acchiappa uno scorpione. 8Gran motivo di sdegno una donna ubriaca, non riuscirà a nascondere la vergogna. 9La scostumatezza di una donna è nell'eccitazione degli sguardi, si riconosce dalle sue occhiate. 10Fa' buona guardia a una figlia libertina, perché non ne approfitti, se trova indulgenza. 11Guàrdati dal seguire un occhio impudente, non meravigliarti se ti spinge verso il male. 12Come un viandante assetato apre la bocca e beve qualsiasi acqua a lui vicina, così essa siede davanti a ogni palo e apre a qualsiasi freccia la faretra. 13La grazia di una donna allieta il marito, la sua scienza gli rinvigorisce le ossa. 14È un dono del Signore una donna silenziosa, non c'è compenso per una donna educata. 15Grazia su grazia è una donna pudica, non si può valutare il peso di un'anima modesta. 16Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bellezza di una donna virtuosa adorna la sua casa. 17Lampada che arde sul candelabro santo, così la bellezza del volto su giusta statura. 18Colonne d'oro su base d'argento, tali sono gambe graziose su solidi piedi. 19Due cose mi serrano il cuore,
la terza mi provoca all'ira: un guerriero che languisca nella miseria, uomini saggi trattati con disprezzo, chi passa dalla giustizia al peccato; il Signore lo tiene pronto per la spada.
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20A stento un commerciante sarà esente da colpe,
un rivenditore non sarà immune dal peccato.
27 1Per amor del denaro molti peccano,
chi cerca di arricchire procede senza scrupoli. 2Fra le giunture delle pietre si conficca un piuolo, tra la compra e la vendita si insinua il peccato. 3Se uno non si aggrappa in fretta al timor del Signore, la sua casa andrà presto in rovina. 4Quando si agita un vaglio, restano i rifiuti;
così quando un uomo riflette, gli appaiono i suoi difetti. 5La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione. 6Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo. 7Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini. 8Se cerchi la giustizia, la raggiungerai
e te ne rivestirai come di un manto di gloria. 9Gli uccelli sostano presso i loro simili, la lealtà ritorna a quelli che la praticano. 10Il leone sta in agguato della preda, così il peccato di coloro che praticano l'ingiustizia. 11Nel discorso del pio c'è sempre saggezza, lo stolto muta come la luna. 12Tra gli insensati bada al tempo, tra i saggi fèrmati a lungo. 13Il discorso degli stolti è un orrore, il loro riso fra i bagordi del peccato. 14Il linguaggio di chi giura spesso fa rizzare i capelli, e le loro questioni fan turare gli orecchi. 15Uno spargimento di sangue è la rissa dei superbi, le loro invettive sono un ascolto penoso. 16Chi svela i segreti perde la fiducia
e non trova più un amico per il suo cuore. 17Ama l'amico e sii a lui fedele,
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ma se hai svelato i suoi segreti, non seguirlo più, 18perché come chi ha perduto un defunto, così tu hai perduto l'amicizia del tuo prossimo. 19Come un uccello, che ti sei fatto scappare di mano, così hai lasciato andare il tuo amico e non lo riprenderai. 20Non seguirlo, perché ormai è lontano; è fuggito come una gazzella dal laccio. 21Poiché una ferita si può fasciarla e un'ingiuria si può riparare, ma chi ha svelato segreti non ha più speranza. 22Chi ammicca con l'occhio trama il male,
e nessuno potrà distoglierlo. 23Davanti a te il suo parlare è tutto dolce,
ammira i tuoi discorsi, ma alle tue spalle cambierà il suo parlare e porrà inciampo alle tue parole. 24Io odio molte cose, ma nessuna quanto lui, anche il Signore lo ha in odio. 25Chi scaglia un sasso in alto, se lo scaglia sulla testa, e un colpo a tradimento ferisce chi lo vibra. 26Chi scava una fossa vi cadrà dentro, chi tende un laccio vi resterà preso. 27Il male si riverserà su chi lo fa, egli non saprà neppure da dove gli venga. 28Derisione e insulto per il superbo, la vendetta, come un leone, lo attende al varco. 29Saran presi al laccio quanti gioiscono per la caduta dei pii, il dolore li consumerà prima della loro morte. 30Anche il rancore e l'ira sono un abominio,
il peccatore li possiede.
28 1Chi si vendica avrà la vendetta dal Signore
ed egli terrà sempre presenti i suoi peccati. 2Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati. 3Se qualcuno conserva la collera verso un altro uomo, come oserà chiedere la guarigione al Signore?
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4Egli non ha misericordia per l'uomo suo simile,
e osa pregare per i suoi peccati? 5Egli, che è soltanto carne, conserva rancore; chi perdonerà i suoi peccati? 6Ricòrdati della tua fine e smetti di odiare, ricòrdati della corruzione e della morte e resta fedele ai comandamenti. 7Ricòrdati dei comandamenti e non aver rancore verso il prossimo, dell'alleanza con l'Altissimo e non far conto dell'offesa subìta. 8Astieniti dalle risse e sarai lontano dal peccato,
perché un uomo passionale attizza una rissa. 9Un uomo peccatore semina discordia tra gli amici e tra persone pacifiche diffonde calunnie. 10Secondo la materia del fuoco, esso s'infiamma, una rissa divampa secondo la sua violenza; il furore di un uomo è proporzionato alla sua forza, la sua ira cresce in base alla sua ricchezza. 11Una lite concitata accende il fuoco, una rissa violenta fa versare sangue. 12Se soffi su una scintilla, si accende; se vi sputi sopra, si spegne; eppure ambedue le cose escono dalla tua bocca. 13Maledici il delatore e l'uomo di doppia lingua,
perché fa perire molti che vivono in pace. 14Una lingua malèdica ha sconvolto molti,
li ha scacciati di nazione in nazione; ha demolito forti città e ha rovinato casati potenti. 15Una lingua malèdica ha fatto ripudiare donne eccellenti, privandole del frutto delle loro fatiche. 16Chi le presta attenzione non trova pace, dalla sua dimora scompare la serenità. 17Un colpo di frusta produce lividure, ma un colpo di lingua rompe le ossa. 18Molti sono caduti a fil di spada, ma non quanti sono periti per colpa della lingua. 19Beato chi se ne guarda, chi non è esposto al suo furore, chi non ha trascinato il suo giogo http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (44 of 86)09/04/2004 2.57.29
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e non è stato legato con le sue catene. 20Il suo giogo è un giogo di ferro; le sue catene catene di bronzo. 21Spaventosa è la morte che procura, in confronto è preferibile la tomba. 22Essa non ha potere sugli uomini pii, questi non bruceranno alla sua fiamma. 23Quanti abbandonano il Signore in essa cadranno, fra costoro divamperà senza spegnersi. Si avventerà contro di loro come un leone e come una pantera ne farà scempio. 24Ecco, recingi pure la tua proprietà con siepe spinosa, lega in un sacchetto l'argento e l'oro, 25ma controlla anche le tue parole pesandole e chiudi con porte e catenaccio la bocca. 26Sta' attento a non sbagliare a causa della lingua, perché tu non cada davanti a chi ti insidia.
29 1Chi pratica la misericordia concede prestiti al prossimo,
chi lo soccorre di propria mano osserva i comandamenti. 2Dà in prestito al prossimo nel tempo del bisogno, e a tua volta restituisci al prossimo nel momento fissato. 3Mantieni la parola e sii leale con lui, così troverai in ogni momento quanto ti occorre. 4Molti considerano il prestito come cosa trovata e causano fastidi a coloro che li hanno aiutati. 5Prima di ricevere, ognuno bacia le mani del creditore, parla con tono umile per ottenere gli averi dell'amico; ma alla scadenza cerca di guadagnare tempo, restituisce piagnistei e incolpa le circostanze. 6Se riesce a pagare il creditore riceverà appena la metà, e dovrà considerarla come una cosa trovata. In caso contrario, il creditore sarà frodato dei suoi averi e avrà senza motivo un nuovo nemico; maledizioni e ingiurie gli restituirà, renderà insulti invece dell'onore dovuto. 7Molti perciò, per tale cattiveria, rifiutan di prestare: hanno paura di perdere i beni senza ragione.
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8Tuttavia sii longanime con il misero,
e non fargli attender troppo l'elemosina. 9Per il comandamento soccorri il povero, secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote. 10Perdi pure denaro per un fratello e amico, non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra. 11Sfrutta le ricchezze secondo i comandi dell'Altissimo; ti saranno più utili dell'oro. 12Rinserra l'elemosina nei tuoi scrigni ed essa ti libererà da ogni disgrazia. 13Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, combatterà per te di fronte al nemico. 14L'uomo buono garantisce per il prossimo,
chi ha perduto il pudore lo abbandona. 15Non dimenticare il favore di chi si è fatto garante, poiché egli si è impegnato per te. 16Il peccatore dilapida i beni del suo garante, l'ingrato di proposito abbandonerà chi l'ha salvato. 17La cauzione ha rovinato molta gente onesta, li ha sballottati come onda del mare. 18Ha mandato in esilio uomini potenti, costretti a errare fra genti straniere. 19Un peccatore che offre premurosamente garanzia e ricerca guadagni, sarà coinvolto in processi. 20Aiuta il tuo prossimo secondo la tua possibilità e bada a te stesso per non cadere. 21Indispensabili alla vita sono l'acqua, il pane, il vestito
e una casa che serva da riparo. 22È meglio vivere da povero sotto un tetto di tavole, che godere di cibi sontuosi in case altrui. 23Del poco come del molto sii contento, così non udirai il disprezzo come straniero. 24Triste vita andare di casa in casa, non potrai aprir bocca, dove sarai come straniero. 25Avrai ospiti, mescerai vino senza un grazie, inoltre ascolterai cose amare: 26"Su, forestiero, apparecchia la tavola, se hai qualche cosa sotto mano, dammi da mangiare". 27"Vattene, forestiero, cedi il posto a persona onorata; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (46 of 86)09/04/2004 2.57.30
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mio fratello sarà mio ospite, ho bisogno della casa". 28Tali cose sono dure per un uomo che abbia intelligenza: i rimproveri per l'ospitalità e gli insulti di un creditore.
30 1Chi ama il proprio figlio usa spesso la frusta,
per gioire di lui alla fine. 2Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti. 3Chi ammaestra il proprio figlio renderà geloso il nemico, mentre davanti agli amici potrà gioire. 4Muore il padre? È come se non morisse, perché lascia un suo simile dopo di sé. 5Durante la vita egli gioiva nel contemplarlo, in punto di morte non prova dolore. 6Di fronte ai nemici lascia un vendicatore, per gli amici uno che sa ricompensarli. 7Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite, a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto. 8Un cavallo non domato diventa restio, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato. 9Coccola il figlio ed egli ti incuterà spavento, scherza con lui, ti procurerà dispiaceri. 10Non ridere con lui per non doverti con lui rattristare, che non debba digrignare i denti alla fine. 11Non concedergli libertà in gioventù, non prendere alla leggera i suoi difetti. 12Piegagli il collo in gioventù e battigli le costole finché è fanciullo, perché poi intestardito non ti disobbedisca e tu ne abbia un profondo dolore. 13Educa tuo figlio e prenditi cura di lui, così non dovrai affrontare la sua insolenza. 14Meglio un povero di aspetto sano e forte
che un ricco malato nel suo corpo. 15Salute e vigore valgono più di tutto l'oro, un corpo robusto più di un'immensa fortuna. 16Non c'è ricchezza migliore della salute del corpo e non c'è contentezza al di sopra della gioia del cuore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (47 of 86)09/04/2004 2.57.30
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17Meglio la morte che una vita amara,
il riposo eterno che una malattia cronica. 18Leccornie versate su una bocca chiusa tali le offerte cibarie poste su una tomba. 19A che serve all'idolo l'offerta di frutti? Esso non mangia né sente il profumo; così è il perseguitato dal Signore. 20Osserva con gli occhi e sospira, come un eunuco che abbraccia una vergine e sospira. 21Non abbandonarti alla tristezza,
non tormentarti con i tuoi pensieri. 22La gioia del cuore è vita per l'uomo, l'allegria di un uomo è lunga vita. 23Distrai la tua anima, consola il tuo cuore, tieni lontana la malinconia. La malinconia ha rovinato molti, da essa non si ricava nulla di buono. 24Gelosia e ira accorciano i giorni, la preoccupazione anticipa la vecchiaia. 25Un cuore sereno è anche felice davanti ai cibi, quello che mangia egli gusta.
31 1L'insonnia per la ricchezza logora il corpo,
l'affanno per essa distoglie il sonno. 2L'affanno della veglia tien lontano l'assopirsi, come una grave malattia bandisce il sonno. 3Un ricco fatica nell'accumulare ricchezze e se smette, si ingolfa nei piaceri. 4Un povero fatica nelle privazioni della vita e se smette, cade nell'indigenza. 5Chi ama l'oro non sarà esente da colpa, chi insegue il denaro per esso peccherà. 6Molti sono andati in rovina a causa dell'oro, il loro disastro era davanti a loro. 7È una trappola per quanti ne sono entusiasti, ogni insensato vi resta preso. 8Beato il ricco, che si trova senza macchia e che non corre dietro all'oro. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (48 of 86)09/04/2004 2.57.30
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9Chi è costui? noi lo proclameremo beato:
difatti egli ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo. 10Chi ha subìto la prova, risultando perfetto? Sarà un titolo di gloria per lui. Chi, potendo trasgredire, non ha trasgredito, e potendo compiere il male, non lo ha fatto? 11Si consolideranno i suoi beni e l'assemblea celebrerà le sue beneficenze. 12Hai davanti una tavola sontuosa?
Non spalancare verso di essa la tua bocca e non dire: "Che abbondanza qua sopra". 13Ricòrdati che l'occhio cattivo è un male. Che cosa è stato creato peggiore dell'occhio? Per questo esso lacrima in ogni circostanza. 14Dove guarda l'ospite, non stendere la mano; non intingere nel piatto insieme con lui. 15Giudica le esigenze del prossimo dalle tue; e su ogni cosa rifletti. 16Mangia da uomo ciò che ti è posto innanzi; non masticare con voracità per non renderti odioso. 17Sii il primo a smettere per educazione, non essere ingordo per non incorrere nel disprezzo. 18Se siedi tra molti invitati, non essere il primo a stendere la mano. 19Quanto poco è sufficiente per un uomo educato, una volta a letto non si sente soffocato. 20Sonno salubre con uno stomaco ben regolato, al mattino si alza e il suo spirito è libero. Travaglio di insonnia, coliche e vomiti accompagnano l'uomo ingordo. 21Se sei stato forzato a eccedere nei cibi, àlzati, va' a vomitare e sarai sollevato. 22Ascoltami, figlio, e non disprezzarmi, alla fine troverai vere le mie parole. In tutte le azioni sii moderato e nessuna malattia ti coglierà. 23Molte labbra loderanno chi è splendido nei banchetti, e vera è la testimonianza della sua munificenza. 24La città mormora di chi è tirchio nei banchetti; ed esatta è la testimonianza della sua avarizia.
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25Non fare il forte con il vino,
perché ha mandato molti in rovina. 26La fornace prova il metallo nella tempera, così il vino i cuori in una sfida di arroganti. 27Il vino è come la vita per gli uomini, purché tu lo beva con misura. Che vita è quella di chi non ha vino? Questo fu creato per la gioia degli uomini. 28Allegria del cuore e gioia dell'anima è il vino bevuto a tempo e a misura. 29Amarezza dell'anima è il vino bevuto in quantità, con eccitazione e per sfida. 30L'ubriachezza accresce l'ira dello stolto a sua rovina, ne diminuisce le forze e gli procura ferite. 31Durante un banchetto non rimproverare il vicino, non deriderlo nella sua letizia. Non dirgli parola di rimprovero e non tormentarlo col chiedergli ciò che ti deve.
32 1Ti hanno fatto capotavola? Non esaltarti;
comportati con gli altri come uno di loro. Pensa a loro e poi mettiti a tavola; 2quando avrai assolto il tuo compito, accòmodati per ricrearti con loro e ricevere la corona per la tua cortesia. 3Parla, o anziano, ciò ti s'addice, ma con discrezione e non disturbare la musica. 4Quando ascolti non effonderti in chiacchiere, non fare fuori luogo il sapiente. 5Sigillo di rubino in un anello d'oro è un concerto musicale in un banchetto. 6Sigillo di smeraldo in una guarnizione d'oro è la melodia dei canti unita alla dolcezza del vino. 7Parla, giovinetto, se è necessario, ma appena un paio di volte, se interrogato. 8Compendia il tuo discorso, molte cose in poche parole; compòrtati come uno che sa ma che tace. 9Fra i grandi non crederti loro uguale, se un altro parla, non ciarlare troppo. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (50 of 86)09/04/2004 2.57.30
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10Prima del tuono viene la folgore,
la grazia precede l'uomo modesto. 11All'ora stabilita àlzati e non restare per ultimo, corri a casa e non indugiare. 12Là divèrtiti e fa' quello che desideri, ma non peccare con un discorso arrogante. 13Per tutto ciò benedici chi ti ha creato, chi ti colma dei suoi benefici. 14Chi teme il Signore accetterà la correzione,
coloro che lo ricercano troveranno il suo favore. 15Chi indaga la legge ne sarà appagato, ma l'ipocrita vi troverà motivo di scandalo. 16Quanti temono il Signore troveranno la giustizia, le loro virtù brilleranno come luci. 17Un uomo peccatore schiva il rimprovero, trova scuse secondo i suoi capricci. 18Un uomo assennato non trascura l'avvertimento, quello empio e superbo non prova alcun timore. 19Non far nulla senza riflessione, alla fine dell'azione non te ne pentirai. 20Non camminare in una via piena d'ostacoli, per non inciampare contro i sassi. 21Non fidarti di una via senza inciampi, 22e guàrdati anche dai tuoi figli. 23In ogni azione abbi fiducia in te stesso, poiché anche questo è osservare i comandamenti. 24Chi crede alla legge è attento ai comandamenti, chi confida nel Signore non resterà deluso.
33 1Chi teme il Signore non incorre in alcun male,
se subisce tentazioni, ne sarà liberato di nuovo. 2Un uomo saggio non detesta la legge, ma l'ipocrita a suo riguardo è come una nave nella tempesta. 3L'uomo assennato ha fiducia nella legge, la legge per lui è degna di fede come un oracolo. 4Prepàrati il discorso, così sarai ascoltato; concatena il tuo sapere e poi rispondi.
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5Ruota di carro il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l'asse che gira. 6Come uno stallone è un amico beffardo, nitrisce sotto chiunque lo cavalca. 7Perché un giorno è più importante d'un altro?
Eppure la luce di ogni giorno dell'anno viene dal sole. 8Essi sono distinti secondo il pensiero del Signore che ha variato le stagioni e le feste. 9Alcuni giorni li ha nobilitati e santificati, altri li ha lasciati nel numero dei giorni ordinari. 10Anche gli uomini provengono tutti dalla polvere e dalla terra fu creato Adamo. 11Ma il Signore li ha distinti nella sua grande sapienza, ha assegnato loro diversi destini. 12Alcuni li ha benedetti ed esaltati, altri li ha santificati e avvicinati a sé, altri li ha maledetti e umiliati e li ha scacciati dalle loro posizioni. 13Come l'argilla nelle mani del vasaio che la forma a suo piacimento, così gli uomini nelle mani di colui che li ha creati, per retribuirli secondo la sua giustizia. 14Di fronte al male c'è il bene, di fronte alla morte, la vita; così di fronte al pio il peccatore. 15Considera perciò tutte le opere dell'Altissimo; due a due, una di fronte all'altra. 16Io mi sono dedicato per ultimo allo studio, come un racimolatore dietro i vendemmiatori. 17Con la benedizione del Signore ho raggiunto lo scopo, come un vendemmiatore ho riempito il tino. 18Badate che non ho faticato solo per me, ma per quanti ricercano l'istruzione. 19Ascoltatemi, capi del popolo, e voi che dirigete le assemblee, fate attenzione. 20Al figlio e alla moglie, al fratello e all'amico
non dare un potere su di te finché sei in vita. Non dare ad altri le tue ricchezze, perché poi non ti penta e debba richiederle. 21Finché vivi e c'è respiro in te, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (52 of 86)09/04/2004 2.57.30
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non abbandonarti in potere di nessuno. 22È meglio che i figli ti preghino che non rivolgerti tu alle loro mani. 23In tutte le azioni sii sempre superiore, non permettere che si offuschi la tua fama. 24Quando finiranno i giorni della tua vita, al momento della morte, assegna la tua eredità. 25Foraggio, bastone e pesi per l'asino;
pane, castigo e lavoro per lo schiavo. 26Fa' lavorare il tuo servo, e potrai trovare riposo,
lasciagli libere le mani e cercherà la libertà. 27Giogo e redini piegano il collo;
per lo schiavo cattivo torture e castighi. 28Fallo lavorare perché non stia in ozio,
poiché l'ozio insegna molte cattiverie. 29Obbligalo al lavoro come gli conviene,
e se non obbedisce, stringi i suoi ceppi. 30Non esagerare con nessuno;
non fare nulla senza giustizia. 31Se hai uno schiavo, sia come te stesso,
poiché l'hai acquistato con il sangue. 32Se hai uno schiavo, trattalo come fratello,
perché ne avrai bisogno come di te stesso, 33Se tu lo maltratti ed egli fuggirà,
per quale strada andrai a ricercarlo?
34 1Speranze vane e fallaci sono proprie dell'uomo insensato,
i sogni danno le ali agli stolti. 2Come uno che afferra le ombre e insegue il vento, così chi si appoggia ai sogni. 3Questo dopo quello: tale la visione di sogni, di fronte a un volto l'immagine di un volto. 4Dall'impuro che cosa potrà uscire di puro? E dal falso che cosa potrà uscire di vero? 5Oracoli, auspici e sogni sono cose vane, come vaneggia la mente di una donna in doglie. 6Se non sono inviati dall'Altissimo in una sua visita, non permettere che se ne occupi la tua mente. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (53 of 86)09/04/2004 2.57.30
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7I sogni hanno indotto molti in errore,
hanno deviato quanti avevano in essi sperato. 8Senza menzogna si deve adempiere la legge, la sapienza in bocca verace è perfezione. 9Chi ha viaggiato conosce molte cose,
chi ha molta esperienza parlerà con intelligenza. 10Chi non ha avuto delle prove, poco conosce; chi ha viaggiato ha accresciuto l'accortezza. 11Ho visto molte cose nei miei viaggi; il mio sapere è più che le mie parole. 12Spesso ho corso pericoli mortali; ma sono stato salvato grazie alla mia esperienza. 13Lo spirito di coloro che temono il Signore vivrà, perché la loro speranza è posta in colui che li salva. 14Chi teme il Signore non ha paura di nulla, e non teme perché egli è la sua speranza. 15Beata l'anima di chi teme il Signore; a chi si appoggia? Chi è il suo sostegno? 16Gli occhi del Signore sono su coloro che lo amano, protezione potente e sostegno di forza, riparo dal vento infuocato e riparo dal sole meridiano, difesa contro gli ostacoli, soccorso nella caduta; 17solleva l'anima e illumina gli occhi, concede sanità, vita e benedizione. 18Sacrificare il frutto dell'ingiustizia è un'offerta da burla;
i doni dei malvagi non sono graditi. 19L'Altissimo non gradisce le offerte degli empi, e per la moltitudine delle vittime non perdona i peccati. 20Sacrifica un figlio davanti al proprio padre chi offre un sacrificio con i beni dei poveri. 21Il pane dei bisognosi è la vita dei poveri, toglierlo a loro è commettere un assassinio. 22Uccide il prossimo chi gli toglie il nutrimento, versa sangue chi rifiuta il salario all'operaio. 23Uno edifica, l'altro abbatte: che vantaggio se ne ricava oltre la fatica? Uno prega, l'altro maledice: quale delle due voci ascolterà il Signore? 25Lavarsi dopo aver toccato un morto, poi toccarlo di nuovo:
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quale utilità c'è in simile abluzione? 26Così l'uomo che digiuna per i suoi peccati e poi va e li commette di nuovo. Chi ascolterà la sua supplica? Quale utilità c'è nella sua umiliazione?
35 1Chi osserva la legge moltiplica le offerte;
chi adempie i comandamenti offre un sacrificio di comunione. 2Chi serba riconoscenza offre fior di farina, chi pratica l'elemosina fa sacrifici di lode. 3Cosa gradita al Signore è astenersi dalla malvagità, sacrificio espiatorio è astenersi dall'ingiustizia. 4Non presentarti a mani vuote davanti al Signore, tutto questo è richiesto dai comandamenti. 5L'offerta del giusto arricchisce l'altare, il suo profumo sale davanti all'Altissimo. 6Il sacrificio dell'uomo giusto è gradito, il suo memoriale non sarà dimenticato. 7Glorifica il Signore con animo generoso, non essere avaro nelle primizie che offri. 8In ogni offerta mostra lieto il tuo volto, consacra con gioia la decima. 9Dà all'Altissimo in base al dono da lui ricevuto, dà di buon animo secondo la tua possibilità, 10perché il Signore è uno che ripaga, e sette volte ti restituirà. 11Non cercare di corromperlo con doni, non accetterà,
non confidare su una vittima ingiusta, 12perché il Signore è giudice e non v'è presso di lui preferenza di persone. 13Non è parziale con nessuno contro il povero, anzi ascolta proprio la preghiera dell'oppresso. 14Non trascura la supplica dell'orfano né la vedova, quando si sfoga nel lamento. 15Le lacrime della vedova non scendono forse sulle sue guance e il suo grido non si alza contro chi gliele fa versare? 16Chi venera Dio sarà accolto con benevolenza, la sua preghiera giungerà fino alle nubi. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (55 of 86)09/04/2004 2.57.30
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17La preghiera dell'umile penetra le nubi,
finché non sia arrivata, non si contenta; 18non desiste finché l'Altissimo non sia intervenuto, rendendo soddisfazione ai giusti e ristabilendo l'equità. 19Il Signore non tarderà e non si mostrerà indulgente sul loro conto, 20finché non abbia spezzato le reni agli spietati e si sia vendicato delle nazioni; 21finché non abbia estirpato la moltitudine dei violenti e frantumato lo scettro degli ingiusti; 22finché non abbia reso a ognuno secondo le sue azioni e vagliato le opere degli uomini secondo le loro intenzioni; 23finché non abbia fatto giustizia al suo popolo e non lo abbia allietato con la sua misericordia. 24Bella è la misericordia al tempo dell'afflizione, come le nubi apportatrici di pioggia in tempo di siccità.
36 1Abbi pietà di noi, Signore Dio di tutto, e guarda,
infondi il tuo timore su tutte le nazioni. 2Alza la tua mano sulle nazioni straniere, perché vedano la tua potenza. 3Come ai loro occhi ti sei mostrato santo in mezzo a noi, così ai nostri occhi mòstrati grande fra di loro. 4Ti riconoscano, come noi abbiamo riconosciuto che non c'è un Dio fuori di te, Signore. 5Rinnova i segni e compi altri prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro. 6Risveglia lo sdegno e riversa l'ira, distruggi l'avversario e abbatti il nemico. 7Affretta il tempo e ricòrdati del giuramento; si narrino le tue meraviglie. 8Sia consumato dall'ira del fuoco chi cerca scampo; gli avversari del tuo popolo vadano in perdizione. 9Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono: "Non c'è nessuno fuori di noi". 10Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro il possesso come era al principio. 11Abbi pietà, Signore, del popolo chiamato con il tuo nome, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (56 of 86)09/04/2004 2.57.30
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di Israele che hai trattato come un primogenito. 12Abbi pietà della tua città santa, di Gerusalemme tua stabile dimora. Riempi Sion della tua maestà il tuo popolo della tua gloria. 14Rendi testimonianza alle creature che sono tue fin dal principio, adempi le profezie fatte nel tuo nome. 15Ricompensa coloro che sperano in te, i tuoi profeti siano degni di fede. 16Ascolta, Signore, la preghiera dei tuoi servi, secondo la benedizione di Aronne sul tuo popolo. 17Sappiano quanti abitano sulla terra che tu sei il Signore, il Dio dei secoli. 18Il ventre consuma ogni cibo,
eppure un cibo è preferibile a un altro. Il palato distingue al gusto la selvaggina, così una mente assennata distingue i discorsi bugiardi. 20Un cuore perverso causerà dolore, un uomo dalla molta esperienza saprà ripagarlo. 21Una donna accetterà qualsiasi marito,
ma una giovane è migliore di un'altra. 22La bellezza di una donna allieta il volto; e sorpassa ogni desiderio dell'uomo; 23se vi è poi sulla sua lingua bontà e dolcezza, suo marito non è più uno dei comuni mortali. 24Chi si procura una sposa, possiede il primo dei beni, un aiuto adatto a lui e una colonna d'appoggio. 25Dove non esiste siepe, la proprietà è saccheggiata, ove non c'è moglie, l'uomo geme randagio. 26Chi si fida di un ladro armato che corre di città in città? 27Così dell'uomo che non ha un nido e che si corica là dove lo coglie la notte.
37 1Ogni amico dice: "Anch'io ti sono amico",
ma esiste l'amico che lo è solo di nome. 2Non è forse un dolore mortale
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un compagno e un amico trasformatosi in nemico? 3O inclinazione malvagia, da dove sei balzata, per ricoprire la terra con la tua malizia? 4Il compagno si rallegra con l'amico nella felicità, ma al momento della disgrazia gli sarà ostile. 5Il compagno soffre con l'amico per ragioni di stomaco, ma di fronte al conflitto prenderà lo scudo. 6Non ti dimenticare dell'amico dell'anima tua, non scordarti di lui nella tua prosperità. 7Ogni consigliere suggerisce consigli,
ma c'è chi consiglia a proprio vantaggio. 8Guàrdati da un consigliere, infòrmati quali siano le sue necessità - egli nel consigliare penserà al suo interesse perché non getti la sorte su di te 9e dica: "La tua via è buona", poi si terrà in disparte per vedere quanto ti accadrà. 10Non consigliarti con chi ti guarda di sbieco, nascondi la tua intenzione a quanti ti invidiano. 11Non consigliarti con una donna sulla sua rivale, con un pauroso sulla guerra, con un mercante sul commercio, con un compratore sulla vendita, con un invidioso sulla riconoscenza, con uno spietato sulla bontà di cuore, con un pigro su un'iniziativa qualsiasi, con un mercenario annuale sul raccolto, con uno schiavo pigro su un gran lavoro; non dipendere da costoro per nessun consiglio. 12Invece frequenta spesso un uomo pio, che tu conosci come osservante dei comandamenti e la cui anima è come la tua anima; se tu inciampi, saprà compatirti. 13Segui il consiglio del tuo cuore, perché nessuno ti sarà più fedele di lui. 14La coscienza di un uomo talvolta suole avvertire meglio di sette sentinelle collocate in alto per spiare. 15Al di sopra di tutto questo prega l'Altissimo perché guidi la tua condotta secondo verità. 16Principio di ogni opera è la ragione,
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prima di ogni azione è bene riflettere. 17Radice dei pensieri è il cuore, queste quattro parti ne derivano: 18bene e male, vita e morte, ma su tutto domina sempre la lingua. 19C'è l'uomo esperto maestro di molti, ma inutile per se stesso. 20C'è chi posa a saggio nei discorsi ed è odioso, a costui mancherà ogni nutrimento; 21non gli è stato concesso il favore del Signore, poiché è privo di ogni sapienza. 22C'è chi è saggio solo per se stesso, i frutti della sua scienza sono sicuri. 23Un uomo saggio istruisce il suo popolo, dei frutti della sua intelligenza ci si può fidare. 24Un uomo saggio è colmato di benedizioni, quanti lo vedono lo proclamano beato. 25La vita dell'uomo ha i giorni contati; ma i giorni di Israele sono senza numero. 26Il saggio otterrà fiducia tra il suo popolo, il suo nome vivrà per sempre. 27Figlio, nella tua vita prova te stesso,
vedi quanto ti nuoce e non concedertelo. 28Difatti non tutto conviene a tutti e non tutti approvano ogni cosa. 29Non essere ingordo per qualsiasi ghiottoneria, non ti gettare sulle vivande, 30perché l'abuso dei cibi causa malattie, l'ingordigia provoca coliche. Molti sono morti per ingordigia, chi si controlla vivrà a lungo.
38 1Onora il medico come si deve secondo il bisogno,
anch'egli è stato creato dal Signore. 2Dall'Altissimo viene la guarigione, anche dal re egli riceve doni. 3La scienza del medico lo fa procedere a testa alta, egli è ammirato anche tra i grandi. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (59 of 86)09/04/2004 2.57.30
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4Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,
l'uomo assennato non li disprezza. 5L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno, per rendere evidente la potenza di lui? 6Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie. 7Con esse il medico cura ed elimina il dolore e il farmacista prepara le miscele. 8Non verranno meno le sue opere! Da lui proviene il benessere sulla terra. 9Figlio, non avvilirti nella malattia, ma prega il Signore ed egli ti guarirà. 10Purìficati, lavati le mani; monda il cuore da ogni peccato. 11Offri incenso e un memoriale di fior di farina e sacrifici pingui secondo le tue possibilità. 12Fa' poi passare il medico - il Signore ha creato anche lui non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno. 13Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani. 14Anch'essi pregano il Signore perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita. 15Chi pecca contro il proprio creatore cada nelle mani del medico. 16Figlio, versa lacrime sul morto,
e come uno che soffre crudelmente inizia il lamento; poi seppelliscine il corpo secondo il suo rito e non trascurare la sua tomba. 17Piangi amaramente e alza il tuo lamento, il lutto sia proporzionato alla sua dignità, un giorno o due, per prevenire le dicerie, quindi consòlati del tuo dolore. 18Difatti il dolore precede la morte, il dolore del cuore logora la forza. 19In una disgrazia resta a lungo il dolore, una vita di miseria è dura al cuore. 20Non abbandonare il tuo cuore al dolore; scaccialo pensando alla tua fine. 21Non dimenticare: non ci sarà infatti ritorno; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (60 of 86)09/04/2004 2.57.30
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al morto non gioverai e farai del male a te stesso. 22Ricòrdati della mia sorte che sarà anche la tua: "Ieri a me e oggi a te". 23Nel riposo del morto lascia riposare anche il suo ricordo; consòlati di lui, ora che il suo spirito è partito. 24La sapienza dello scriba si deve alle sue ore di quiete;
chi ha poca attività diventerà saggio. 25Come potrà divenir saggio chi maneggia l'aratro e si vanta di brandire un pungolo? Spinge innanzi i buoi e si occupa del loro lavoro e parla solo di vitelli? 26Pone la sua mente a tracciare solchi, non dorme per dare il foraggio alle giovenche. 27Così ogni artigiano e ogni artista che passa la notte come il giorno: quelli che incidono incisioni per sigilli e con pazienza cercano di variare l'intaglio; pongono mente a ritrarre bene il disegno e stanno svegli per terminare il lavoro. 28Così il fabbro siede davanti all'incudine ed è intento ai lavori del ferro: la vampa del fuoco gli strugge le carni, e col calore del fornello deve lottare; il rumore del martello gli assorda gli orecchi, i suoi occhi sono fissi al modello dell'oggetto, è tutto preoccupato per finire il suo lavoro, sta sveglio per rifinirlo alla perfezione. 29Così il vasaio seduto al suo lavoro gira con i piedi la ruota, è sempre in ansia per il suo lavoro; tutti i suoi gesti sono calcolati. 30Con il braccio imprime una forma all'argilla, mentre con i piedi ne piega la resistenza; è preoccupato per una verniciatura perfetta, sta sveglio per pulire il fornello. 31Tutti costoro hanno fiducia nelle proprie mani; ognuno è esperto nel proprio mestiere. 32Senza di loro sarebbe impossibile costruire una città; gli uomini non potrebbero né abitarvi né circolare. 33Ma essi non sono ricercati nel consiglio del popolo, nell'assemblea non hanno un posto speciale, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (61 of 86)09/04/2004 2.57.30
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non siedono sul seggio del giudice, non conoscono le disposizioni del giudizio. 34Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto, non compaiono tra gli autori di proverbi; ma sostengono le cose materiali, e la loro preghiera riguarda i lavori del mestiere.
39 1Differente è il caso di chi si applica
e medita la legge dell'Altissimo. Egli indaga la sapienza di tutti gli antichi, si dedica allo studio delle profezie. 2Conserva i detti degli uomini famosi, penetra le sottigliezze delle parabole, 3indaga il senso recondito dei proverbi e s'occupa degli enigmi delle parabole. 4Svolge il suo compito fra i grandi, è presente alle riunioni dei capi, viaggia fra genti straniere, investigando il bene e il male in mezzo agli uomini. 5Di buon mattino rivolge il cuore al Signore, che lo ha creato, prega davanti all'Altissimo, apre la bocca alla preghiera, implora per i suoi peccati. 6Se questa è la volontà del Signore grande, egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza, come pioggia effonderà parole di sapienza, nella preghiera renderà lode al Signore. 7Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza, mediterà sui misteri di Dio. 8Farà brillare la dottrina del suo insegnamento, si vanterà della legge dell'alleanza del Signore. 9Molti loderanno la sua intelligenza, egli non sarà mai dimenticato, non scomparirà il suo ricordo, il suo nome vivrà di generazione in generazione. 10I popoli parleranno della sua sapienza, l'assemblea proclamerà le sue lodi. 11Finché vive, lascerà un nome più noto di mille, quando muore, avrà già fatto abbastanza per sé.
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12Esporrò ancora le mie riflessioni,
ne sono pieno come la luna a metà mese. 13Ascoltatemi, figli santi, e crescete come una pianta di rose su un torrente. 14Come incenso spandete un buon profumo, fate fiorire fiori come il giglio, spargete profumo e intonate un canto di lode; benedite il Signore per tutte le opere sue. 15Magnificate il suo nome; proclamate le sue lodi con i vostri canti e le vostre cetre; così direte nella vostra lode: 16"Quanto sono magnifiche tutte le opere del Signore! Ogni sua disposizione avrà luogo a suo tempo!". Non c'è da dire: "Che è questo? Perché quello?". Tutte le cose saranno indagate a suo tempo. 17Alla sua parola l'acqua si ferma come un cumulo, a un suo detto si aprono i serbatoi delle acque. 18A un suo comando si realizza quanto egli vuole; nessuno può ostacolare il suo aiuto. 19Ogni azione umana è davanti a lui, non è possibile nascondersi ai suoi occhi. 20Il suo sguardo passa da un'eternità all'altra, nulla è straordinario davanti a lui. 21Non c'è da dire: "Che è questo? Perché quello?" poiché tutte le cose sono state create per un fine. 22La sua benedizione si diffonde come un fiume e irriga come un'inondazione la terra. 23Così le genti sperimenteranno la sua ira, come trasformò le acque in deserto salato. 24Le sue vie sono diritte per i santi, ma per gli empi piene di inciampi. 25I beni per i buoni furon creati sin da principio, ma anche i mali per i peccatori. 26Le cose di prima necessità per la vita dell'uomo sono: acqua, fuoco, ferro, sale, farina di frumento, latte, miele, succo di uva, olio e vestito. 27Tutte queste cose per i pii sono beni, ma per i peccatori diventano mali. 28Ci sono venti creati per castigo, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (63 of 86)09/04/2004 2.57.30
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e nella loro furia rafforzano i loro flagelli; quando verrà la fine, scateneranno violenza, e placheranno lo sdegno del loro creatore. 29Fuoco, grandine, fame e morte son tutte cose create per il castigo. 30Denti delle fiere, scorpioni e vipere, e spade vendicatrici sono per la rovina degli empi. 31Esulteranno al comando divino; sono pronte sulla terra per tutti i bisogni. A tempo opportuno non trasgrediranno la parola. 32Per questo ero convinto fin dal principio, vi ho riflettuto e l'ho messo per iscritto: 33"Tutte le opere del Signore sono buone; egli provvederà tutto a suo tempo". 34Non c'è da dire: "Questo è peggiore di quello", a suo tempo ogni cosa sarà riconosciuta buona. 35Ora cantate inni con tutto il cuore e con la bocca e benedite il nome del Signore.
40 1Una sorte penosa è disposta per ogni uomo,
un giogo pesante grava sui figli di Adamo, dal giorno della loro nascita dal grembo materno al giorno del loro ritorno alla madre comune. 2Materia alle loro riflessioni e ansietà per il loro cuore offrono il pensiero di ciò che li attende e il giorno della fine. 3Da chi siede su un trono glorioso fino al misero che giace sulla terra e sulla cenere; 4da chi indossa porpora e corona fino a chi è ricoperto di panno grossolano, non c'è che sdegno, invidia, spavento, agitazione, paura della morte, contese e liti. 5Durante il riposo nel letto il sogno notturno turba le sue cognizioni. Per un poco, un istante, riposa; quindi nel sonno, come in un giorno di guardia, è sconvolto dai fantasmi del suo cuore, come chi è scampato da una battaglia. 7Mentre sta per mettersi in salvo si sveglia, meravigliandosi dell'irreale timore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (64 of 86)09/04/2004 2.57.30
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8È sorte di ogni essere vivente, dall'uomo alla bestia,
ma per i peccatori sette volte tanto: 9morte, sangue, contese, spada, disgrazie, fame, calamità, flagelli. 10Questi mali sono stati creati per i malvagi, per loro causa si ebbe anche il diluvio. 11Quanto è dalla terra alla terra ritorna; quanto è dalle acque rifluisce nel mare. 12Ogni regalo per corrompere e l'ingiustizia spariranno,
mentre la lealtà resterà sempre. 13Le ricchezze degli ingiusti si seccheranno come un torrente, come un grande tuono rimbomba via durante la pioggia. 14Come l'ingiusto aprendo le mani si rallegrerà, così i trasgressori cadranno in rovina. 15La stirpe degli empi non aumenterà i suoi rami, le radici impure saranno sopra una pietra dura. 16Il giunco su ogni corso d'acqua e sugli argini di un fiume sarà tagliato prima di ogni altra erba. 17La bontà è come un giardino di benedizioni, la misericordia dura sempre. 18La vita di chi basta a se stesso e del lavoratore sarà dolce, ma più ancora lo sarà per chi trova un tesoro. 19I figli e la fondazione di una città assicurano un nome, ma più ancora sarà stimata una donna senza macchia. 20Vino e musica rallegrano il cuore, ma più ancora lo rallegra l'amore della sapienza. 21Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto, ma più ancora di essi una voce soave. 22L'occhio desidera grazia e bellezza, ma più ancora di esse il verde dei campi. 23Il compagno e l'amico si incontrano a tempo opportuno, ma più ancora di essi moglie e marito. 24I fratelli e un aiuto servono nell'afflizione, ma più ancora salverà la carità. 25Oro e argento rendono sicuro il piede, ma ancora di più si apprezza un consiglio. 26Ricchezze e potenza sollevano il cuore, ma più ancora di esse il timore del Signore. Con il timore del Signore non manca nulla; con esso non c'è bisogno di cercare aiuto. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (65 of 86)09/04/2004 2.57.30
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27Il timore del Signore è come un giardino di benedizioni;
la sua protezione vale più di qualsiasi altra gloria. 28Figlio, non vivere da mendicante.
È meglio morire che mendicare. 29Un uomo che guarda alla tavola altrui ha una vita che non si può chiamar tale. Si contaminerà con cibi stranieri; l'uomo sapiente ed educato se ne guarderà. 30Nella bocca sarà dolce il mendicare per un impudente, ma nel suo ventre brucerà come fuoco.
41 1O morte, come è amaro il tuo pensiero
per l'uomo che vive sereno nella sua agiatezza, per l'uomo senza assilli e fortunato in tutto, ancora in grado di gustare il cibo! 2O morte, è gradita la tua sentenza all'uomo indigente e privo di forze, vecchio decrepito e preoccupato di tutto, al ribelle che ha perduto la pazienza! 3Non temere la sentenza della morte, ricòrdati dei tuoi predecessori e successori. 4Questo è il decreto del Signore per ogni uomo; perché ribellarsi al volere dell'Altissimo? Siano dieci, cento, mille anni; negli inferi non ci sono recriminazioni sulla vita. 5Figli abominevoli sono i figli dei peccatori,
una stirpe empia è nella dimora dei malvagi. 6L'eredità dei figli dei peccatori andrà in rovina, con la loro discendenza continuerà il disonore. 7Contro un padre empio imprecano i figli, perché sono disprezzati a causa sua. 8Guai a voi, uomini empi, che avete abbandonato la legge di Dio altissimo! 9Quando nascete, nascete per la maledizione; quando morite, erediterete la maledizione. 10Quanto è dalla terra ritornerà alla terra, così gli empi dalla maledizione alla distruzione. 11Il lutto degli uomini riguarda i loro cadaveri, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (66 of 86)09/04/2004 2.57.30
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il nome non buono dei peccatori sarà cancellato. 12Abbi cura del nome, perché esso ti resterà più di mille grandi tesori d'oro. 13I giorni di una vita felice sono contati, ma un buon nome dura sempre. 14Figli, custodite l'istruzione in pace;
ma sapienza nascosta e tesoro invisibile, l'una e l'altro a che servono? 15Meglio chi nasconde la sua stoltezza di chi nasconde la sua sapienza. 16Pertanto provate vergogna in vista della mia parola, perché non è bene arrossire per qualsiasi vergogna; non tutti stimano secondo verità tutte le cose. 17Vergognatevi della prostituzione davanti al padre e alla madre della menzogna davanti a un capo e a un potente, 18del delitto davanti a un giudice e a un magistrato, dell'empietà davanti all'assemblea del popolo, 19della slealtà davanti al compagno e all'amico, del furto nell'ambiente in cui ti trovi, 20di venir meno al giuramento e all'alleanza, di piegare i gomiti sul pane, 21del disprezzo di ciò che prendi o che ti è dato, di non rispondere a quanti salutano, 22dello sguardo su una donna scostumata, del rifiuto fatto a un parente, 23dell'appropriazione di eredità o donazione, del desiderio per una donna sposata, 24della relazione con la sua schiava, - non accostarti al suo letto 25delle parole ingiuriose davanti agli amici - dopo aver donato, non offendere 26della ripetizione di quanto hai udito e della rivelazione di notizie segrete. 27Allora sarai veramente pudico e troverai grazia presso chiunque.
42 1Non ti vergognare delle cose seguenti
e non peccare per rispetto umano: http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (67 of 86)09/04/2004 2.57.30
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2della legge dell'Altissimo né dell'alleanza,
della sentenza per assolvere l'empio, 3dei conti con il socio e con i compagni di viaggio, del dono di un'eredità agli amici, 4dell'esattezza della bilancia e dei pesi, dell'acquisto di molte o poche cose, 5della contrattazione sul prezzo con i commercianti, della frequente correzione dei figli e del far sanguinare i fianchi di uno schiavo pigro. 6Con una moglie malvagia è opportuno il sigillo, dove ci sono troppe mani usa la chiave. 7Qualunque cosa depositi, contala e pesala; il dare e l'avere sia tutto per iscritto. 8Non vergognarti di correggere l'insensato e lo stolto e il vecchio decrepito che disputa con i giovani; sarai così veramente assennato e approvato da ogni vivente. 9Una figlia è per il padre un'inquietudine segreta,
la preoccupazione per lei allontana il sonno: nella sua giovinezza, perché non sfiorisca, una volta accasata, perché non sia ripudiata. 10Finché è ragazza, si teme che sia sedotta e che resti incinta nella casa paterna; quando è con un marito, che cada in colpa, quando è accasata, che sia sterile. 11Su una figlia indocile rafforza la vigilanza, perché non ti renda scherno dei nemici, oggetto di chiacchiere in città e favola della gente, sì da farti vergognare davanti a tutti. 12Non mostri la sua bellezza a qualsiasi uomo,
non segga a ciarlare insieme con le altre donne, 13perché dagli abiti esce fuori la tignola e dalla donna malizia di donna. 14Meglio la cattiveria di un uomo che la bontà di una donna, una donna che porta vergogna fino allo scherno. 15Ricorderò ora le opere del Signore
e descriverò quanto ho visto. Con le parole del Signore sono state create le sue opere. 16Il sole con il suo splendore illumina tutto,
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della gloria del Signore è piena la sua opera. 17Neppure i santi del Signore sono in grado di narrare tutte le sue meraviglie, ciò che il Signore onnipotente ha stabilito perché l'universo stesse saldo a sua gloria. 18Egli scruta l'abisso e il cuore e penetra tutti i loro segreti. L'Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi, 19annunziando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste. 20Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta. 21Ha ordinato le meraviglie della sua sapienza, poiché egli è da sempre e per sempre. Nulla può essergli aggiunto e nulla tolto, non ha bisogno di alcun consigliere. 22Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare. 23Tutte queste cose vivono e resteranno per sempre in tutte le circostanze e tutte gli obbediscono. 24Tutte sono a coppia, una di fronte all'altra, egli non ha fatto nulla di incompleto. 25L'una conferma i meriti dell'altra, chi si sazierà nel contemplare la sua gloria?
43 1Orgoglio dei cieli è il limpido firmamento,
spettacolo celeste in una visione di gloria! 2Il sole mentre appare nel suo sorgere proclama: "Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo!". 3A mezzogiorno dissecca la terra, e di fronte al suo calore chi può resistere? 4Si soffia nella fornace per ottenere calore, il sole brucia i monti tre volte tanto; emettendo vampe di fuoco, facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi. 5Grande è il Signore che l'ha creato e con la parola ne affretta il rapido corso.
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6Anche la luna sempre puntuale nelle sue fasi
regola i mesi e determina il tempo. 7Dalla luna dipende l'indicazione delle feste, luminare che decresce fino alla sua scomparsa. 8Da essa il mese prende nome, mirabilmente crescendo secondo le fasi. È un'insegna per le milizie nell'alto splendendo nel firmamento del cielo. 9Bellezza del cielo la gloria degli astri,
ornamento splendente nelle altezze del Signore. 10Si comportano secondo gli ordini del Santo, non si stancano al loro posto di sentinelle. 11Osserva l'arcobaleno e benedici colui che l'ha fatto,
è bellissimo nel suo splendore. 12Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, l'hanno teso le mani dell'Altissimo. 13Con un comando invia la neve,
fa guizzare i fulmini del suo giudizio. 14Così si aprono i depositi e le nubi volano via come uccelli. 15Con potenza condensa le nubi, che si polverizzano in chicchi di grandine. 16(a)Al suo apparire sussultano i monti; 17(a)il rumore del suo tuono fa tremare la terra. 16(b)Secondo il suo volere soffia lo scirocco, 17(b)così anche l'uragano del nord e il turbine di vento. 18Fa scendere la neve come uccelli che si posano, come cavallette che si posano è la sua discesa; l'occhio ammira la bellezza del suo candore e il cuore stupisce nel vederla fioccare. 19Riversa sulla terra la brina come il sale, che gelandosi forma come tante punte di spine. 20Soffia la gelida tramontana, sull'acqua si condensa il ghiaccio; esso si posa sull'intera massa d'acqua, che si riveste come di corazza. 21Inaridisce i monti e brucia il deserto; divora l'erba come un fuoco. 22Il rimedio di tutto, un annuvolamento improvviso, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (70 of 86)09/04/2004 2.57.30
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l'arrivo della rugiada ristora dal caldo. 23Dio con la sua parola ha domato l'abisso e vi ha piantato isole. 24I naviganti parlano dei pericoli del mare, a sentirli con i nostri orecchi restiamo stupiti; 25là ci sono anche cose singolari e stupende, esseri viventi di ogni specie e mostri marini. 26Per lui il messaggero cammina facilmente, tutto procede secondo la sua parola. 27Potremmo dir molte cose e mai finiremmo; ma per concludere: "Egli è tutto!". 28Come potremmo avere la forza per lodarlo? Egli, il Grande, al di sopra di tutte le sue opere. 29Il Signore è terribile e molto grande, e meravigliosa è la sua potenza. 30Nel glorificare il Signore esaltatelo quanto potete, perché ancora più alto sarà. Nell'innalzarlo moltiplicate la vostra forza, non stancatevi, perché mai finirete. 31Chi lo ha contemplato e lo descriverà? Chi può magnificarlo come egli è? 32Ci sono molte cose nascoste più grandi di queste; noi contempliamo solo poche delle sue opere. 33Il Signore infatti ha creato ogni cosa, ha dato la sapienza ai pii.
44 1Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri,
dei nostri antenati per generazione. 2Il Signore ha profuso in essi la gloria, la sua grandezza è apparsa sin dall'inizio dei secoli. 3Signori nei loro regni, uomini rinomati per la loro potenza; consiglieri per la loro intelligenza e annunziatori nelle profezie. 4Capi del popolo con le loro decisioni e con l'intelligenza della sapienza popolare; saggi discorsi erano nel loro insegnamento. 5Inventori di melodie musicali e compositori di canti poetici. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (71 of 86)09/04/2004 2.57.30
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6Uomini ricchi dotati di forza,
vissuti in pace nelle loro dimore. 7Tutti costoro furono onorati dai contemporanei, furono un vanto ai loro tempi. 8Di loro alcuni lasciarono un nome, che ancora è ricordato con lode. 9Di altri non sussiste memoria; svanirono come se non fossero esistiti; furono come se non fossero mai stati, loro e i loro figli dopo di essi. 10Invece questi furono uomini virtuosi, i cui meriti non furono dimenticati. 11Nella loro discendenza dimora una preziosa eredità, i loro nipoti. 12La loro discendenza resta fedele alle promesse e i loro figli in grazia dei padri. 13Per sempre ne rimarrà la discendenza e la loro gloria non sarà offuscata. 14I loro corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome vive per sempre. 15I popoli parlano della loro sapienza, l'assemblea ne proclama le lodi. 16Enoch piacque al Signore e fu rapito,
esempio istruttivo per tutte le generazioni. 17Noè fu trovato perfetto e giusto,
al tempo dell'ira fu riconciliazione; per suo mezzo un resto sopravvisse sulla terra, quando avvenne il diluvio. 18Alleanze eterne furono stabilite con lui, perché non fosse distrutto ogni vivente con il diluvio. 19Abramo fu grande antenato di molti popoli,
nessuno ci fu simile a lui nella gloria. 20Egli custodì la legge dell'Altissimo, con lui entrò in alleanza. Stabilì questa alleanza nella propria carne e nella prova fu trovato fedele. 21Per questo Dio gli promise con giuramento di benedire i popoli nella sua discendenza, di moltiplicarlo come la polvere della terra, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (72 of 86)09/04/2004 2.57.30
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di innalzare la sua discendenza come gli astri e di dar loro un'eredità da uno all'altro mare, dal fiume fino all'estremità della terra. 22Anche a Isacco fu fatta la stessa promessa
a causa di Abramo suo padre. 23Dio fece posare sulla testa di Giacobbe la benedizione di tutti gli uomini e l'alleanza; lo confermò nelle sue benedizioni, a lui diede il paese in eredità e lo divise in varie parti, assegnandole alle dodici tribù.
45 1Da lui fece sorgere un uomo di pietà,
che riscosse una stima universale e fu amato da Dio e dagli uomini: Mosè, il cui ricordo è benedizione. 2Lo rese glorioso come i santi e lo rese grande a timore dei nemici. 3Per la sua parola fece cessare i prodigi e lo glorificò davanti ai re; gli diede autorità sul suo popolo e gli mostrò una parte della sua gloria. 4Lo santificò nella fedeltà e nella mansuetudine; lo scelse fra tutti i viventi. 5Gli fece udire la sua voce; lo introdusse nella nube oscura e gli diede a faccia a faccia i comandamenti, legge di vita e di intelligenza, perché spiegasse a Giacobbe la sua alleanza, i suoi decreti a Israele. 6Egli innalzò Aronne, santo come lui,
suo fratello, della tribù di Levi. 7Stabilì con lui un'alleanza perenne e gli diede il sacerdozio tra il popolo. Lo onorò con splendidi ornamenti e gli fece indossare una veste di gloria. 8Lo rivestì con tutta la magnificenza, lo adornò con paramenti maestosi: calzoni, tunica e manto.
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9All'orlo della sua veste pose melagrane,
e numerosi campanelli d'oro all'intorno, che suonassero al muovere dei suoi passi, diffondendo il tintinnio nel tempio, come richiamo per i figli del suo popolo. 10L'ornò con una veste sacra, d'oro, violetto e porpora, capolavoro di ricamo; con il pettorale del giudizio, con i segni della verità, e con tessuto di lino scarlatto, capolavoro di artista; 11con pietre preziose, incise come sigilli, su castoni d'oro, capolavoro di intagliatore, quale memoriale con le parole incise secondo il numero delle tribù di Israele. 12Sopra il turbante gli pose una corona d'oro con incisa l'iscrizione sacra, insegna d'onore, lavoro stupendo, ornamento delizioso per gli occhi. 13Prima di lui non si erano viste cose simili, mai un estraneo le ha indossate; esse sono riservate solo ai suoi figli e ai suoi discendenti per sempre. 14I suoi sacrifici vengono tutti bruciati, due volte al giorno, senza interruzione. 15Mosè lo consacrò e l'unse con l'olio santo. Costituì un'alleanza perenne per lui e per i suoi discendenti, finché dura il cielo: quella di presiedere al culto ed esercitare il sacerdozio e benedire il popolo nel nome del Signore. 16Il Signore lo scelse tra tutti i viventi perché gli offrisse sacrifici, incenso e profumo come memoriale e perché compisse l'espiazione per il suo popolo. 17Gli affidò i suoi comandamenti, il potere sulle prescrizioni del diritto, perché insegnasse a Giacobbe i decreti e illuminasse Israele nella sua legge. 18Contro di lui insorsero uomini estranei e furono gelosi di lui nel deserto; erano gli uomini di Datan e di Abiron e quelli della banda di Core, furiosi e violenti. 19Il Signore vide e se ne indignò; essi finirono annientati nella furia della sua ira. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (74 of 86)09/04/2004 2.57.30
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Egli compì prodigi a loro danno per distruggerli con il fuoco della sua fiamma. 20E aumentò la gloria di Aronne, gli assegnò un patrimonio, gli riservò le primizie dei frutti, dandogli innanzi tutto pane in abbondanza. 21Si nutrono infatti delle vittime offerte al Signore che egli ha assegnato ad Aronne e ai suoi discendenti. 22Tuttavia non ha un patrimonio nel paese del popolo, non c'è porzione per lui in mezzo al popolo, perché il Signore è la sua parte e la sua eredità. 23Pincas, figlio di Eleazaro, fu il terzo nella gloria
per il suo zelo nel timore del Signore per la sua fermezza quando il popolo si ribellò, egli infatti intervenne con generoso coraggio e placò Dio in favore di Israele. 24Per questo fu stabilita con lui un'alleanza di pace, perché presiedesse al santuario e al popolo; così a lui e alla sua discendenza fu riservata la dignità del sacerdozio per sempre. 25Ci fu anche un'alleanza con Davide, figlio di Iesse, della tribù di Giuda; la successione reale dal padre a uno solo dei figli, la successione di Aronne, a tutta la sua discendenza. 26Vi infonda Dio sapienza nel cuore per governare il popolo con giustizia, perché non scompaiano le virtù dei padri e la loro gloria nelle varie generazioni.
46 1Valoroso in guerra Giosuè figlio di Nun,
successore di Mosè nell'ufficio profetico; egli, secondo il significato del suo nome, fu grande per la salvezza degli eletti di Dio, compiendo la vendetta contro i nemici insorti, per assegnare il possesso a Israele. 2Come era glorioso quando alzava le braccia e brandiva la spada contro le città! 3Chi prima di lui era stato così saldo? Egli guidava le guerre del Signore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (75 of 86)09/04/2004 2.57.30
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4Al suo comando non si arrestò forse il sole
e un giorno divenne lungo come due? 5Egli invocò l'Altissimo sovrano, mentre i nemici lo premevano da ogni parte; lo esaudì il Signore onnipotente scagliando chicchi di grandine di grande potenza. 6Egli piombò sul popolo nemico e nella discesa distrusse gli avversari, perché le genti conoscessero la sua forza e che il loro avversario era il Signore. 7Rimase infatti fedele all'Onnipotente
e al tempo di Mosè compì un'azione virtuosa con Caleb, figlio di Iefunne, opponendosi all'assemblea, impedendo che il popolo peccasse e dominando le maligne mormorazioni. 8Questi due soli si salvarono fra i seicentomila fanti, per introdurre Israele nella sua eredità, nella terra in cui scorrono latte e miele. 9Il Signore concesse a Caleb una forza che l'assistette sino alla vecchiaia, perché raggiungesse le alture del paese, che la sua discendenza poté conservare in eredità, 10sì che tutti gli Israeliti sapessero che è bene seguire il Signore. 11Quanto ai Giudici, ciascuno con il suo nome,
coloro il cui cuore non commise infedeltà né si allontanarono dal Signore, sia il loro ricordo in benedizione! 12Le loro ossa rifioriscano dalle tombe e il loro nome si perpetui sui figli, poiché essi sono già glorificati. 13Samuele, amato dal suo Signore,
di cui fu profeta, istituì la monarchia e consacrò i principi del suo popolo. 14Secondo la legge del Signore governò la comunità e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe. 15Per la sua fedeltà si dimostrò profeta, con le parole fu riconosciuto veggente verace. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (76 of 86)09/04/2004 2.57.30
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16Egli invocò il Signore onnipotente,
quando i nemici lo premevano all'intorno, con l'offerta di un agnello da latte. 17Il Signore tuonò dal cielo; con grande fragore fece udire la voce, 18sterminò i capi dei nemici e tutti i principi dei Filistei. 19Prima dell'ora del suo eterno sonno, così attestò davanti al Signore e al suo Messia: "Denari e neanche dei sandali, da alcun vivente ho accettato" e nessuno poté contraddirlo. Perfino dopo la sua morte profetizzò, predicendo al re la sua fine; anche dal sepolcro levò ancora la voce per allontanare in una profezia l'iniquità dal popolo.
47 1Dopo di questi sorse Natan,
per profetizzare al tempo di Davide. 2Come il grasso si preleva nel sacrificio pacifico,
così Davide dagli Israeliti. 3Egli scherzò con leoni quasi fossero capretti, con gli orsi quasi fossero agnelli. 4Nella giovinezza non ha forse ucciso il gigante e cancellata l'ignominia dal popolo, scagliando con la fionda la pietra, che abbatté la tracotanza di Golia? 5Poiché aveva invocato il Signore altissimo, egli concesse alla sua destra la forza di eliminare un potente guerriero e riaffermare la potenza del suo popolo. 6Così l'esaltarono per i suoi diecimila, lo lodarono nei canti del Signore e gli offrirono un diadema di gloria. 7Egli infatti sterminò i nemici all'intorno e annientò i Filistei, suoi avversari; distrusse la loro potenza fino ad oggi. 8In ogni sua opera glorificò il Santo altissimo con parole di lode; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (77 of 86)09/04/2004 2.57.30
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cantò inni a lui con tutto il cuore e amò colui che l'aveva creato. 9Introdusse musicanti davanti all'altare; raddolcendo i canti con i loro suoni; 10conferì splendore alle feste, abbellì le solennità fino alla perfezione, facendo lodare il nome santo di Dio ed echeggiare fin dal mattino il santuario. 11Il Signore gli perdonò i suoi peccati, innalzò la sua potenza per sempre, gli concesse un'alleanza regale e un trono di gloria in Israele. 12Dopo di lui sorse un figlio saggio,
che, in grazia sua, ebbe un vasto regno. 13Salomone regnò in tempo di pace, Dio dispose che tutto fosse tranquillo all'intorno perché costruisse una casa al suo nome e preparasse un santuario perenne. 14Come fosti saggio nella giovinezza, versando copiosa intelligenza come acqua d'un fiume! 15La tua scienza ricoprì la terra, riempiendola di sentenze difficili. 16Il tuo nome giunse fino alle isole lontane; fosti amato nella tua pace. 17Per i tuoi canti, i tuoi proverbi, le tue massime e per le tue risposte ti ammirarono i popoli. 18Nel nome del Signore Dio, che è chiamato Dio di Israele, accumulasti l'oro quasi fosse stagno, come il piombo rendesti abbondante l'argento. 19Ma accostasti i tuoi fianchi alle donne, e ne fosti dominato nel corpo. 20Così deturpasti la tua gloria e profanasti la tua discendenza, sì da attirare l'ira divina sui tuoi figli e sofferenze con la tua follia. 21Il regno fu diviso in due e in Efraim si instaurò un potere ribelle. 22Ma il Signore non rinnegherà la sua misericordia e non permetterà che venga meno alcuna delle sue parole. Non farà perire la posterità del suo eletto http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (78 of 86)09/04/2004 2.57.30
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né distruggerà la stirpe di colui che lo amò. Concesse un resto a Giacobbe e a Davide un germoglio nato dalla sua stirpe. 23Salomone andò a riposare con i suoi padri,
lasciando dopo di sé un discendente, stoltezza del popolo e privo di senno, Roboàmo, che si alienò il popolo con i suoi consigli. 24Geroboàmo figlio di Nabàt fece peccare Israele
e aprì a Efraim la via del peccato; le loro colpe si moltiplicarono assai, sì da farli esiliare dal proprio paese. 25Essi commisero ogni genere di malvagità finché non giunse su di loro la vendetta.
48 1Allora sorse Elia profeta, simile al fuoco;
la sua parola bruciava come fiaccola. 2Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. 3Per comando del Signore chiuse il cielo, fece scendere così tre volte il fuoco. 4Come ti rendesti famoso, Elia, con i prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? 5Risvegliasti un defunto dalla morte e dagli inferi, per comando dell'Altissimo; 6tu che spingesti re alla rovina, uomini gloriosi dal loro letto. 7Sentisti sul Sinai rimproveri, sull'Oreb sentenze di vendetta. 8Ungesti re come vindici e profeti come tuoi successori. 9Fosti assunto in un turbine di fuoco su un carro di cavalli di fuoco, 10designato a rimproverare i tempi futuri per placare l'ira prima che divampi, per ricondurre il cuore dei padri verso i figli e ristabilire le tribù di Giacobbe. 11Beati coloro che ti videro e che si sono addormentati nell'amore! http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (79 of 86)09/04/2004 2.57.30
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Perché anche noi vivremo certamente. 12Appena Elia fu avvolto dal turbine,
Eliseo fu pieno del suo spirito; durante la sua vita non tremò davanti ai potenti e nessuno riuscì a dominarlo. 13Nulla fu troppo grande per lui; nel sepolcro il suo corpo profetizzò. Nella sua vita compì prodigi e dopo la morte meravigliose furono le sue opere. 15Con tutto ciò il popolo non si convertì
e non rinnegò i suoi peccati, finché non fu deportato dal proprio paese e disperso su tutta la terra. 16Rimase soltanto un popolo poco numeroso con un principe della casa di Davide. Alcuni di costoro fecero ciò che è gradito a Dio, ma altri moltiplicarono i peccati. 17Ezechia fortificò la sua città
e condusse l'acqua nel suo interno; scavò con il ferro un canale nella roccia e costruì cisterne per l'acqua. 18Nei suoi giorni Sennàcherib fece una spedizione e mandò il gran coppiere; egli alzò la mano contro Sion e si vantò spavaldamente con superbia. 19Allora si agitarono loro il cuore e le mani, soffrirono come le partorienti. 20Invocarono il Signore misericordioso, stendendo le mani verso di lui. Il Santo li ascoltò subito dal cielo e li liberò per mezzo di Isaia. 21Egli colpì l'accampamento degli Assiri, e il suo angelo li sterminò, 22perché Ezechia aveva fatto quanto è gradito al Signore,
e seguito con fermezza le vie di Davide suo antenato, come gli additava il profeta Isaia, grande e verace nella visione. 23Nei suoi giorni retrocedette il sole, egli prolungò la vita del re.
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24Con grande ispirazione vide gli ultimi tempi,
e consolò gli afflitti di Sion. 25Egli manifestò il futuro sino alla fine dei tempi, le cose nascoste prima che avvenissero.
49 1Il ricordo di Giosia è una mistura di incenso,
preparata dall'arte del profumiere. In ogni bocca è dolce come il miele, come musica in un banchetto. 2Egli si dedicò alla riforma del popolo e sradicò i segni abominevoli dell'empietà. 3Diresse il suo cuore verso il Signore, in un'epoca di iniqui riaffermò la pietà. 4Se si eccettuano Davide, Ezechia e Giosia,
tutti commisero peccati; poiché avevano abbandonato la legge dell'Altissimo, i re di Giuda scomparvero. 5Lasciarono infatti la loro potenza ad altri, la loro gloria a una nazione straniera. 6I nemici incendiarono l'eletta città del santuario, resero deserte le sue strade, 7secondo la parola di Geremia, che essi maltrattarono benché fosse stato consacrato profeta nel seno materno, per estirpare, distruggere e mandare in rovina, ma anche per costruire e piantare. 8Ezechiele contemplò una visione di gloria, che Dio gli mostrò sul carro dei cherubini. 9Si ricordò dei nemici nel vaticinio dell'uragano, beneficò quanti camminavano nella retta via. 10Le ossa dei dodici profeti rifioriscano dalle loro tombe, poiché essi consolarono Giacobbe, lo riscattarono con una speranza fiduciosa. 11Come elogiare Zorobabele?
Egli è come un sigillo nella mano destra. 12Così anche Giosuè figlio di Iozedèk; essi nei loro giorni riedificarono il tempio ed elevarono al Signore un tempio santo, destinato a una gloria eterna. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (81 of 86)09/04/2004 2.57.30
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13Anche la memoria di Neemia durerà a lungo;
egli rialzò le nostre mura demolite e vi pose porte e sbarre; fece risorgere le nostre case. 14Nessuno fu creato sulla terra eguale a Enoch;
difatti egli fu rapito dalla terra. 15Non nacque un altro uomo come Giuseppe, capo dei fratelli, sostegno del popolo; perfino le sue ossa furono onorate. 16Sem e Set furono glorificati fra gli uomini, ma superiore a ogni creatura vivente è Adamo.
50 1Simone, figlio di Onia, sommo sacerdote,
nella sua vita riparò il tempio, e nei suoi giorni fortificò il santuario. 2Da lui furon poste le fondamenta del doppio rialzo, l'alto contrafforte della cinta del tempio. 3Ai suoi tempi fu scavato il deposito per le acque, un serbatoio ampio come il mare. 4Premuroso di impedire la caduta del suo popolo, fortificò la città contro un assedio. 5Come era stupendo quando si aggirava fra il popolo, quando usciva dal santuario dietro il velo. 6Come un astro mattutino fra le nubi, come la luna nei giorni in cui è piena, 7come il sole sfolgorante sul tempio dell'Altissimo, come l'arcobaleno splendente fra nubi di gloria, 8come il fiore delle rose nella stagione di primavera, come un giglio lungo un corso d'acqua, come un germoglio d'albero d'incenso nella stagione estiva 9come fuoco e incenso su un braciere, come un vaso d'oro massiccio, ornato con ogni specie di pietre preziose, 10come un ulivo verdeggiante pieno di frutti, e come un cipresso svettante tra le nuvole. 11Quando indossava i paramenti solenni, quando si rivestiva con gli ornamenti più belli, salendo i gradini del santo altare dei sacrifici, riempiva di gloria l'intero santuario. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (82 of 86)09/04/2004 2.57.30
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12Quando riceveva le parti delle vittime
dalle mani dei sacerdoti, mentre stava presso il braciere dell'altare, circondato dalla corona dei fratelli come fronde di cedri nel Libano, e lo circondavano come fusti di palme, 13mentre tutti i figli di Aronne nella loro gloria, con le offerte del Signore nelle mani, stavano davanti a tutta l'assemblea di Israele, 14egli compiva il rito liturgico sugli altari, preparando l'offerta all'Altissimo onnipotente. 15Egli stendeva la mano sulla coppa e versava succo di uva, lo spargeva alle basi dell'altare come profumo soave all'Altissimo, re di tutte le cose. 16Allora i figli di Aronne alzavano la voce, suonavano le trombe di metallo lavorato e facevano udire un suono potente come richiamo davanti all'Altissimo. 17E subito tutto il popolo insieme si prostrava con la faccia a terra, per adorare il Signore, Dio onnipotente e altissimo. 18I cantori intonavano canti di lodi, il loro canto era addolcito da una musica melodiosa. 19Il popolo supplicava il Signore altissimo in preghiera davanti al Misericordioso, finchĂŠ fosse compiuto il servizio del Signore e terminasse la funzione liturgica. 20Allora, scendendo, egli alzava le mani su tutta l'assemblea dei figli di Israele per dare con le sue labbra la benedizione del Signore, gloriandosi del nome di lui. 21Tutti si prostravano di nuovo per ricevere la benedizione dell'Altissimo. 22Ora benedite il Dio dell'universo,
che compie in ogni luogo grandi cose, che ha esaltato i nostri giorni fino dalla nascita, che ha agito con noi secondo la sua misericordia. 23Ci conceda la gioia del cuore e ci sia pace nei nostri giorni in Israele, per tutti i giorni futuri. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (83 of 86)09/04/2004 2.57.30
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24La sua misericordia resti fedelmente con noi
e ci riscatti nei nostri giorni. 25Contro due popoli sono irritato,
il terzo non è neppure un popolo: 26quanti abitano sul monte Seir e i Filistei e lo stolto popolo che abita in Sichem. 27Una dottrina di sapienza e di scienza
ha condensato in questo libro Gesù figlio di Sirach, figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme, che ha riversato come pioggia la sapienza dal cuore. 28Beato chi mediterà queste cose; le fissi bene nel cuore e diventerà saggio; 29se le metterà in pratica, sarà forte in tutto, perché la luce del Signore è la sua strada.
51 1Ti glorificherò, Signore mio re,
ti loderò, Dio mio salvatore; glorificherò il tuo nome, 2perché fosti mio protettore e mio aiuto e hai liberato il mio corpo dalla perdizione, dal laccio di una lingua calunniatrice, dalle labbra che proferiscono menzogne; di fronte a quanti mi circondavano sei stato il mio aiuto e mi hai liberato, 3secondo la tua grande misericordia e per il tuo nome, dai morsi di chi stava per divorarmi, dalla mano di quanti insidiavano alla mia vita, dalle molte tribolazioni di cui soffrivo, 4dal soffocamento di una fiamma avvolgente, e dal fuoco che non avevo acceso, 5dal profondo seno degli inferi, dalla lingua impura e dalla parola falsa. 6Una calunnia di lingua ingiusta era giunta al re. La mia anima era vicina alla morte, la mia vita era alle porte degli inferi. 7Mi assalivano dovunque e nessuno mi aiutava; mi rivolsi per soccorso agli uomini, ma invano. 8Allora mi ricordai delle tue misericordie, Signore, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (84 of 86)09/04/2004 2.57.30
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e delle tue opere che sono da sempre, perché tu liberi quanti sperano in te, li salvi dalla mano dei nemici. 9Ed innalzi dalla terra la mia supplica; pregai per la liberazione dalla morte. 10Esclamai: "Signore, mio padre tu sei e campione della mia salvezza, non mi abbandonare nei giorni dell'angoscia, nel tempo dello sconforto e della desolazione. Io loderò sempre il tuo nome; canterò inni a te con riconoscenza". 11La mia supplica fu esaudita; tu mi salvasti infatti dalla rovina e mi strappasti da una cattiva situazione. 12Per questo ti ringrazierò e ti loderò, benedirò il nome del Signore. 13Quando ero ancora giovane, prima di viaggiare,
ricercai assiduamente la sapienza nella preghiera. 14Davanti al santuario pregando la domandavo, e sino alla fine la ricercherò. 15Del suo fiorire, come uva vicina a maturare, il mio cuore si rallegrò. Il mio piede si incamminò per la via retta; dalla giovinezza ho seguito le sue orme. 16Chinai un poco l'orecchio per riceverla; vi trovai un insegnamento abbondante. 17Con essa feci progresso; renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza. 18Sì, ho deciso di metterla in pratica; sono stato zelante nel bene, non resterò confuso. 19La mia anima si è allenata in essa; fui diligente nel praticare la legge. Ho steso le mani verso l'alto; ho deplorato che la si ignori. 20A lei rivolsi il mio desiderio, e la trovai nella purezza. In essa acquistai senno fin da principio; per questo non la abbandonerò. 21Le mie viscere si commossero nel ricercarla; per questo ottenni il suo prezioso acquisto. 22Il Signore mi ha dato in ricompensa una lingua, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/03_07.htm (85 of 86)09/04/2004 2.57.30
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con cui lo loderò. 23Avvicinatevi, voi che siete senza istruzione, prendete dimora nella mia scuola. 24Fino a quando volete rimanerne privi, mentre la vostra anima ne è tanto assetata? 25Ho aperto la bocca e ho parlato: "Acquistatela senza denaro. 26Sottoponete il collo al suo giogo, accogliete l'istruzione. Essa è vicina e si può trovare. 27Vedete con gli occhi che poco mi faticai, e vi trovai per me una grande pace. 28Acquistate anche l'istruzione con molto denaro; con essa otterrete molto oro. 29Si diletti l'anima vostra della misericordia del Signore; non vogliate vergognarvi di lodarlo. 30Compite la vostra opera prima del tempo ed egli a suo tempo vi ricompenserà". <<< indietro
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Sacra Bibbia, edizione Liber Liber Antico Testamento Pentateuco Libri storici Nuovo Testamento Vangeli
Copertina e indice Libri poetici e Sapienziali
Libri profetici
Atti degli Apostoli Lettere di san Paolo
Lettere cattoliche Apocalisse
Antico Testamento: I libri profetici composto da:
Isaia
Geremia
Abdia Giona
Lamentazioni
Baruc Ezechiele
Daniele Osea
Gioele
Michea
Naum Abacuc
Sofonia Aggeo Zaccaria
Amos Malachia
Isaia 1 1Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz
e di Ezechia, re di Giuda. 2Udite, cieli; ascolta, terra,
perché il Signore dice: "Ho allevato e fatto crescere figli, ma essi si sono ribellati contro di me. 3Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende". 4Guai, gente peccatrice, popolo carico di iniquità! Razza di scellerati, figli corrotti! Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato il Santo di Israele, si sono voltati indietro; 5perché volete ancora essere colpiti, accumulando ribellioni? La testa è tutta malata, tutto il cuore langue. 6Dalla pianta dei piedi alla testa non c'è in esso una parte illesa, ma ferite e lividure http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (1 of 117)09/04/2004 2.58.05
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e piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né curate con olio. 7Il vostro paese è devastato, le vostre città arse dal fuoco. La vostra campagna, sotto i vostri occhi, la divorano gli stranieri; è una desolazione come Sòdoma distrutta. 8È rimasta sola la figlia di Sion come una capanna in una vigna, come un casotto in un campo di cocomeri, come una città assediata. 9Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un resto, già saremmo come Sòdoma, simili a Gomorra. 10Udite la parola del Signore,
voi capi di Sòdoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra! 11"Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?" dice il Signore. "Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco. 12Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri? 13Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità. 14I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli. 15Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (2 of 117)09/04/2004 2.58.05
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16Lavatevi, purificatevi,
togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessate di fare il male, 17imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova". 18"Su, venite e discutiamo" dice il Signore. "Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. 19Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. 20Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato". 21Come mai è diventata una prostituta
la città fedele? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava; ora invece è piena di assassini! 22Il tuo argento è diventato scoria, il tuo vino migliore è diluito con acqua. 23I tuoi capi sono ribelli e complici di ladri; tutti sono bramosi di regali, ricercano mance, non rendono giustizia all'orfano e la causa della vedova fino a loro non giunge. 24Perciò, oracolo del Signore, Dio degli eserciti, il Potente di Israele: "Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari, mi vendicherò dei miei nemici. 25Stenderò la mano su di te, purificherò nel crogiuolo le tue scorie, eliminerò da te tutto il piombo.
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26Renderò i tuoi giudici come una volta,
i tuoi consiglieri come al principio. Dopo, sarai chiamata città della giustizia, città fedele". 27Sion sarà riscattata con la giustizia, i suoi convertiti con la rettitudine. 28Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori e periranno quanti hanno abbandonato il Signore. 29Vi vergognerete delle querce di cui vi siete compiaciuti, arrossirete dei giardini che vi siete scelti, 30poiché sarete come quercia dalle foglie avvizzite e come giardino senza acqua. 31Il forte diverrà come stoppa, la sua opera come scintilla; bruceranno tutte e due insieme e nessuno le spegnerà.
2 1Ciò che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme. 2Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti. 3Verranno molti popoli e diranno: "Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci indichi le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri". Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 4Egli sarà giudice fra le genti e sarà arbitro fra molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (4 of 117)09/04/2004 2.58.05
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non si eserciteranno più nell'arte della guerra. 5Casa di Giacobbe, vieni, camminiamo nella luce del Signore. 6Tu hai rigettato il tuo popolo,
la casa di Giacobbe, perché rigurgitano di maghi orientali e di indovini come i Filistei; agli stranieri battono le mani. 7Il suo paese è pieno di argento e di oro, senza fine sono i suoi tesori; il suo paese è pieno di cavalli, senza numero sono i suoi carri. 8Il suo paese è pieno di idoli; adorano l'opera delle proprie mani, ciò che hanno fatto le loro dita. 9Perciò l'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato; tu non perdonare loro. 10Entra fra le rocce, nasconditi nella polvere, di fronte al terrore che desta il Signore, allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 11L'uomo abbasserà gli occhi orgogliosi, l'alterigia umana si piegherà; sarà esaltato il Signore, lui solo in quel giorno. 12Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti contro ogni superbo e altero, contro chiunque si innalza ad abbatterlo; 13contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati, contro tutte le querce del Basan, 14contro tutti gli alti monti, contro tutti i colli elevati, 15contro ogni torre eccelsa, contro ogni muro inaccessibile, 16contro tutte le navi di Tarsis e contro tutte le imbarcazioni di lusso. 17Sarà piegato l'orgoglio degli uomini, sarà abbassata l'alterigia umana; sarà esaltato il Signore, lui solo http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (5 of 117)09/04/2004 2.58.05
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in quel giorno 18e gli idoli spariranno del tutto. 19Rifugiatevi nelle caverne delle rocce e negli antri sotterranei, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 20In quel giorno ognuno getterà gli idoli d'argento e gli idoli d'oro, che si era fatto per adorarli, ai topi e ai pipistrelli, 21per entrare nei crepacci delle rocce e nelle spaccature delle rupi, di fronte al terrore che desta il Signore e allo splendore della sua maestà, quando si alzerà a scuotere la terra. 22Guardatevi dunque dall'uomo, nelle cui narici non v'è che un soffio, perché in quale conto si può tenere?
3 1Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti,
toglie a Gerusalemme e a Giuda ogni genere di sostegno, ogni riserva di pane e ogni sostentamento d'acqua, 2il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano, 3il capo di una cinquantina e il notabile, il consigliere e il mago sapiente e l'esperto di incantesimi. 4Io metterò come loro capi ragazzi, monelli li domineranno. 5Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro, individuo contro individuo; il giovane tratterà con arroganza l'anziano, lo spregevole, il nobile. 6Poiché uno afferra l'altro nella casa del padre:
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"Tu hai un mantello: sii nostro capo; prendi in mano questa rovina!". 7Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire: "Non sono un medico; nella mia casa non c'è pane né mantello; non mi ponete a capo del popolo!". 8Certo, Gerusalemme va in rovina e Giuda crolla, perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore, fino ad offendere la vista della sua maestà divina. 9La loro parzialità verso le persone li condanna ed essi ostentano il peccato come Sòdoma: non lo nascondono neppure; disgraziati! Si preparano il male da se stessi. 10Beato il giusto, perché egli avrà bene, mangerà il frutto delle sue opere. 11Guai all'empio! Lo colpirà la sventura, secondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede. 12Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia e le donne lo dominano. Popolo mio, le tue guide ti traviano, distruggono la strada che tu percorri. 13Il Signore appare per muovere causa, egli si presenta per giudicare il suo popolo. 14Il Signore inizia il giudizio con gli anziani e i capi del suo popolo: "Voi avete devastato la vigna; le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case. 15Qual diritto avete di opprimere il mio popolo, di pestare la faccia ai poveri?". Oracolo del Signore, Signore degli eserciti. 16Dice il Signore:
"Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion e procedono a collo teso, ammiccando con gli occhi, e camminano a piccoli passi facendo tintinnare gli anelli ai piedi, 17perciò il Signore renderà tignoso il cranio delle figlie di Sion, il Signore denuderà le loro tempie". http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (7 of 117)09/04/2004 2.58.05
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18In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, 19orecchini, braccialetti, veli, 20bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, 21anelli, pendenti al naso, 22vesti
preziose e mantelline, scialli, borsette, 23specchi, tuniche, cappelli e vestaglie. 24Invece di profumo ci sarà marciume,
invece di cintura una corda, invece di ricci calvizie, invece di vesti eleganti uno stretto sacco, invece di bellezza bruciatura. 25"I tuoi prodi cadranno di spada,
i tuoi guerrieri in battaglia". 26Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte e tu, disabitata, giacerai a terra.
4 1Sette donne afferreranno
un uomo solo, in quel giorno, e diranno: "Ci nutriremo del nostro pane e indosseremo le nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome. Toglici la nostra vergogna". 2In quel giorno,
il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria e il frutto della terra sarà a magnificenza e ornamento per gli scampati di Israele. 3Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno
iscritti per restare in vita in Gerusalemme. 4Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio, 5allora verrà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno, come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perché sopra ogni cosa la gloria del Signore sarà come baldacchino. 6Una tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.
5 1Canterò per il mio diletto
il mio cantico d'amore per la sua vigna. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (8 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle. 2Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi e vi aveva piantato scelte viti; vi aveva costruito in mezzo una torre e scavato anche un tino. Egli aspettò che producesse uva, ma essa fece uva selvatica. 3Or dunque, abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, siate voi giudici fra me e la mia vigna. 4Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto? Perché, mentre attendevo che producesse uva, essa ha fatto uva selvatica? 5Ora voglio farvi conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna: toglierò la sua siepe e si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. 6La renderò un deserto, non sarà potata né vangata e vi cresceranno rovi e pruni; alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia. 7Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti è la casa di Israele; gli abitanti di Giuda la sua piantagione preferita. Egli si aspettava giustizia ed ecco spargimento di sangue, attendeva rettitudine ed ecco grida di oppressi. 8Guai a voi, che aggiungete casa a casa
e unite campo a campo, finché non vi sia più spazio, e così restate soli ad abitare nel paese. 9Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti: "Certo, molti palazzi diventeranno una desolazione, grandi e belli http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (9 of 117)09/04/2004 2.58.05
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saranno senza abitanti". 10Poiché dieci iugeri di vigna produrranno solo un bat e un comer di seme produrrà un'efa. 11Guai a coloro che si alzano presto al mattino e vanno in cerca di bevande inebrianti e si attardano alla sera accesi in volto dal vino. 12Ci sono cetre e arpe, timpani e flauti e vino per i loro banchetti; ma non badano all'azione del Signore, non vedono l'opera delle sue mani. 13Perciò il mio popolo sarà deportato senza che neppure lo sospetti. I suoi grandi periranno di fame, il suo popolo sarà arso dalla sete. 14Pertanto gli inferi dilatano le fauci, spalancano senza misura la bocca. Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo, il frastuono e la gioia della città. 15L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato, gli occhi dei superbi si abbasseranno. 16Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia. 17Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati, sulle rovine brucheranno i capretti. 18Guai a coloro che si tirano addosso il castigo con corde da buoi e il peccato con funi da carro, 19che dicono: "Faccia presto, acceleri pure l'opera sua, perché la vediamo; si facciano più vicini e si compiano i progetti del Santo di Israele, perché li conosciamo". 20Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro. 21Guai a coloro che si credono sapienti http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (10 of 117)09/04/2004 2.58.05
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e si reputano intelligenti. 22Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino, valorosi nel mescere bevande inebrianti, 23a coloro che assolvono per regali un colpevole e privano del suo diritto l'innocente. 24Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e una fiamma consuma la paglia, così le loro radici diventeranno un marciume e la loro fioritura volerà via come polvere, perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti, hanno disprezzato la parola del Santo di Israele. 25Per questo è divampato
lo sdegno del Signore contro il suo popolo, su di esso ha steso la sua mano per colpire; hanno tremato i monti, i loro cadaveri erano come lordura in mezzo alle strade. Con tutto ciò non si calma la sua ira e la sua mano resta ancora tesa. 26Egli alzerà un segnale a un popolo lontano
e gli farà un fischio all'estremità della terra; ed ecco verrà veloce e leggero. 27Nessuno fra essi è stanco o inciampa, nessuno sonnecchia o dorme, non si scioglie la cintura dei suoi fianchi e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali. 28Le sue frecce sono acuminate, e ben tesi tutti i suoi archi; gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre e le ruote dei suoi carri come un turbine. 29Il suo ruggito è come quello di una leonessa, ruggisce come un leoncello; freme e afferra la preda, la pone al sicuro, nessuno gliela strappa. 30Fremerà su di lui in quel giorno come freme il mare; si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia e la luce sarà oscurata dalla caligine.
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1Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo
manto riempivano il tempio. 2Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. 3Proclamavano l'uno all'altro: "Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria". 4Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. 5E
dissi: "Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti". 6Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le
molle dall'altare. 7Egli mi toccò la bocca e mi disse: "Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato". 8Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi,
manda me!". 9Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere. 10Rendi insensibile il cuore di questo popolo, fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da esser guarito". 11Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:
"Finché non siano devastate le città, senza abitanti, le case senza uomini e la campagna resti deserta e desolata". 12Il Signore scaccerà la gente e grande sarà l'abbandono nel paese. 13Ne rimarrà una decima parte, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (12 of 117)09/04/2004 2.58.05
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ma di nuovo sarà preda della distruzione come una quercia e come un terebinto, di cui alla caduta resta il ceppo. Progenie santa sarà il suo ceppo.
7 1Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di
Romelia, re di Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. 2Fu dunque annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Èfraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento. 3Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio. 4Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia. 5Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: 6Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl. 7Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà! 8aPerché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Rezìn. 9aCapitale di Èfraim è Samaria e capo di Samaria il figlio di Romelia. 8bAncora sessantacinque anni ed Èfraim cesserà di essere un popolo. 9bMa se non crederete, non avrete stabilità". 10Il Signore parlò ancora ad Acaz: 11"Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi
oppure lassù in alto". 12Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore". 13Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? 14Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. 15Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. 16Poiché prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due re. 17Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Èfraim si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria". 18Avverrà in quel giorno:
il Signore farà un fischio alle mosche che sono all'estremità dei canali di Egitto e alle api che si trovano in Assiria.
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19Esse verranno e si poseranno tutte
nelle valli ricche di burroni, nelle fessure delle rocce, su ogni cespuglio e su ogni pascolo. 20In quel giorno il Signore raderà con rasoio preso in affitto oltre il fiume, cioè il re assiro, il capo e il pelo del corpo, anche la barba toglierà via. 21Avverrà in quel giorno: ognuno alleverà una giovenca e due pecore. 22Per l'abbondanza del latte che faranno, si mangerà la panna; di panna e miele si ciberà ogni superstite in mezzo a questo paese. 23Avverrà in quel giorno: ogni luogo, dove erano mille viti valutate mille sicli d'argento, sarà preda dei rovi e dei pruni. 24Vi si entrerà armati di frecce e di arco, perché tutta la terra sarà rovi e pruni. 25In tutti i monti, che erano vangati con la vanga, non si passerà più per paura delle spine e dei rovi. Serviranno da pascolo per armenti e da luogo battuto dal gregge.
8 1Il Signore mi disse: "Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-
baz". 2Io mi presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa. 3Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e partorì un figlio. Il Signore mi disse: "Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, 4poiché, prima che il bambino sappia dire babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria". 5Il Signore mi disse di nuovo: 6"Poiché questo popolo ha rigettato
le acque di Siloe, che scorrono piano, e trema per Rezìn e per il figlio di Romelia, 7per questo, ecco,
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il Signore gonfierà contro di loro le acque del fiume, impetuose e abbondanti: cioè il re assiro con tutto il suo splendore, irromperà in tutti i suoi canali e strariperà da tutte le sue sponde. 8Penetrerà in Giuda, lo inonderà e lo attraverserà fino a giungere al collo. Le sue ali distese copriranno tutta l'estensione del tuo paese, Emmanuele. 9Sappiatelo, popoli: sarete frantumati; ascoltate voi tutte, nazioni lontane, cingete le armi e sarete frantumate. 10Preparate un piano, sarà senza effetti; fate un proclama, non si realizzerà, perché Dio è con noi". 11Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi
nella via di questo popolo: 12"Non chiamate congiura
ciò che questo popolo chiama congiura, non temete ciò che esso teme e non abbiate paura". 13Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo. Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura. 14Egli sarà laccio e pietra d'inciampo e scoglio che fa cadere per le due case di Israele, laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme. 15Tra di loro molti inciamperanno, cadranno e si sfracelleranno, saranno presi e catturati. 16Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. 17Io ho fiducia
nel Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. 18Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato, siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion. 19Quando vi diranno: "Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo non deve consultare i suoi dèi? Per i vivi consultare i morti?", 20attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo, faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora. 21Egli si aggirerà nel paese oppresso e affamato,
e, quando sarà affamato e preso dall'ira, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (15 of 117)09/04/2004 2.58.05
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maledirà il suo re e il suo dio. Guarderà in alto 22e rivolgerà lo sguardo sulla terra ed ecco angustia e tenebre e oscurità desolante. Ma la caligine sarà dissipata, 23poiché non ci sarà più oscurità dove ora è angoscia. In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e la curva di Goim.
9 1Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. 2Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e come si gioisce quando si spartisce la preda. 3Poiché il giogo che gli pesava e la sbarra sulle sue spalle, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come al tempo di Madian. 4Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia e ogni mantello macchiato di sangue sarà bruciato, sarà esca del fuoco. 5Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace; 6grande sarà il suo dominio e la pace non avrà fine sul trono di Davide e sul regno, che egli viene a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
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questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. 7Una parola mandò il Signore contro Giacobbe,
essa cadde su Israele. 8La conoscerà tutto il popolo, gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria, che dicevano nel loro orgoglio e nell'arroganza del loro cuore: 9"I mattoni sono caduti, ricostruiremo in pietra; i sicomori sono stati abbattuti, li sostituiremo con cedri". 10Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici, stimolò i suoi avversari: 11gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei che divorano Israele a grandi morsi. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. 12Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva; non ha ricercato il Signore degli eserciti. 13Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda, palma e giunco in un giorno. 14L'anziano e i notabili sono il capo, il profeta, maestro di menzogna, è la coda. 15Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato e i guidati si sono perduti. 16Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani, non si impietosirà degli orfani e delle vedove, perché tutti sono empi e perversi; ogni bocca proferisce parole stolte. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. 17Brucia l'iniquità come fuoco che divora rovi e pruni, divampa nel folto della selva, da dove si sollevano colonne di fumo. 18Per l'ira del Signore brucia la terra e il popolo è come un'esca per il fuoco; nessuno ha pietà del proprio fratello. 19Dilania a destra, ma è ancora affamato, mangia a sinistra, ma senza saziarsi; ognuno mangia la carne del suo vicino. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (17 of 117)09/04/2004 2.58.05
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20Manàsse contro Èfraim
ed Èfraim contro Manàsse, tutti e due insieme contro Giuda. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa.
10 1Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive, 2per negare la giustizia ai miseri e per frodare del diritto i poveri del mio popolo, per fare delle vedove la loro preda e per spogliare gli orfani. 3Ma che farete nel giorno del castigo, quando da lontano sopraggiungerà la rovina? A chi ricorrerete per protezione? Dove lascerete la vostra ricchezza? 4Non vi resterà che piegarvi tra i prigionieri o cadere tra i morti. Con tutto ciò non si calma la sua ira e ancora la sua mano rimane stesa. 5Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno. 6Contro una nazione empia io la mando e la comando contro un popolo con cui sono in collera perché lo saccheggi, lo depredi e lo calpesti come fango di strada. 7Essa però non pensa così e così non giudica il suo cuore, ma vuole distruggere e annientare non poche nazioni. 8Anzi dice: "Forse i miei capi non sono altrettanti re? 9Forse come Càrchemis non è anche Calne? Come Arpad non è forse Amat? Come Damasco non è forse Samaria? 10Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli, le cui statue erano più numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria, 11non posso io forse, come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (18 of 117)09/04/2004 2.58.05
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fare anche a Gerusalemme e ai suoi simulacri?". 12Quando il Signore avrà terminato tutta l'opera sua sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà l'operato
orgoglioso della mente del re di Assiria e ciò di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi. 13Poiché ha detto: "Con la forza della mia mano ho agito e con la mia sapienza, perché sono intelligente; ho rimosso i confini dei popoli e ho saccheggiato i loro tesori, ho abbattuto come un gigante coloro che sedevano sul trono. 14La mia mano, come in un nido, ha scovato la ricchezza dei popoli. Come si raccolgono le uova abbandonate, così ho raccolto tutta la terra; non vi fu battito d'ala, nessuno apriva il becco o pigolava". 15Può forse vantarsi la scure con chi taglia per suo mezzo o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia? Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna e una verga sollevare ciò che non è di legno! 16Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà una peste contro le sue più valide milizie; sotto ciò che è sua gloria arderà un bruciore come bruciore di fuoco; 18besso consumerà anima e corpo e sarà come un malato che sta spegnendosi. 17La luce di Israele diventerà un fuoco, il suo santuario una fiamma; essa divorerà e consumerà rovi e pruni in un giorno, 18ala magnificenza della sua selva e del suo giardino; 19il resto degli alberi nella selva si conterà facilmente, persino un ragazzo potrebbe farne il conto. 20In quel giorno
il resto di Israele e i superstiti della casa di Giacobbe non si appoggeranno più su chi li ha percossi, ma si appoggeranno sul Signore, sul Santo di Israele, con lealtà. 21Tornerà il resto, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (19 of 117)09/04/2004 2.58.05
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il resto di Giacobbe, al Dio forte. 22Poiché anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo un suo resto ritornerà; è decretato uno sterminio che farà traboccare la giustizia, 23poiché un decreto di rovina eseguirà il Signore, Dio degli eserciti, su tutta la regione. 24Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: "Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che
ti percuote con la verga e alza il bastone contro di te come già l'Egitto. 25Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà fine; la mia ira li annienterà". 26Contro di essa il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian sulla rupe dell'Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto. 27In quel giorno
sarà tolto il suo fardello dalla tua spalla e il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo. Il distruttore viene da Rimmòn, 28raggiunge Aiàt, attraversa Migròn, in Micmàs depone il bagaglio. 29Attraversano il passo; in Gheba si accampano; Rama trema, fugge Gàbaa di Saul. 30Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallìm, sta' attenta, Làisa, rispondile, Anatòt! 31Madmenà è in fuga, e alla fuga si danno gli abitanti di Ghebim. 32Oggi stesso farà sosta a Nob, agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion, verso il colle di Gerusalemme. 33Ecco il Signore, Dio degli eserciti, che strappa i rami con fracasso; le punte più alte sono troncate, le cime sono abbattute. 34È reciso con il ferro il folto della selva e il Libano cade con la sua magnificenza.
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11 1Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici. 2Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. 3Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; 4ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese. La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento; con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio. 5Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia, cintura dei suoi fianchi la fedeltà. 6Il lupo dimorerà insieme con l'agnello, la pantera si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un fanciullo li guiderà. 7La vacca e l'orsa pascoleranno insieme; si sdraieranno insieme i loro piccoli. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. 8Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide; il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi. 9Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la saggezza del Signore riempirà il paese come le acque ricoprono il mare. 10In quel giorno
la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli, le genti la cercheranno con ansia, la sua dimora sarà gloriosa. 11In quel giorno il Signore stenderà di nuovo la mano per riscattare il resto del suo popolo superstite dall'Assiria e dall'Egitto, da Patròs, dall'Etiopia e dall'Elam, da Sènnaar e da Amat e dalle isole del mare. 12Egli alzerà un vessillo per le nazioni e raccoglierà gli espulsi di Israele; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (21 of 117)09/04/2004 2.58.05
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radunerà i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. 13Cesserà la gelosia di Èfraim e gli avversari di Giuda saranno sterminati; Èfraim non invidierà più Giuda e Giuda non osteggerà più Èfraim. 14Voleranno verso occidente contro i Filistei, saccheggeranno insieme le tribù dell'oriente, stenderanno le mani su Edom e su Moab e gli Ammoniti saranno loro sudditi. 15Il Signore prosciugherà il golfo del mare d'Egitto e stenderà la mano contro il fiume con la potenza del suo soffio, e lo dividerà in sette bracci così che si possa attraversare con i sandali. 16Si formerà una strada per il resto del suo popolo che sarà superstite dall'Assiria, come ce ne fu una per Israele quando uscì dal paese d'Egitto.
12 1Tu dirai in quel giorno:
"Ti ringrazio, Signore; tu eri in collera con me, ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato. 2Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai, perché mia forza e mio canto è il Signore; egli è stato la mia salvezza. 3Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza". 4In quel giorno direte: "Lodate il Signore, invocate il suo nome; manifestate tra i popoli le sue meraviglie, proclamate che il suo nome è sublime. 5Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose grandiose, ciò sia noto in tutta la terra. 6Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele".
13 http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (22 of 117)09/04/2004 2.58.05
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1Oracolo su Babilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz. 2Su un monte brullo issate un segnale,
alzate per essi un grido; fate cenni con la mano perché varchino le porte dei principi. 3Io ho dato un ordine ai miei consacrati; ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno, entusiasti della mia grandezza. 4Rumore di folla sui monti, simile a quello di un popolo immenso. Rumore fragoroso di regni, di nazioni radunate. Il Signore degli eserciti passa in rassegna un esercito di guerra. 5Vengono da un paese lontano, dall'estremo orizzonte, il Signore e gli strumenti della sua collera, per devastare tutto il paese. 6Urlate, perché è vicino il giorno del Signore; esso viene come una devastazione da parte dell'Onnipotente. 7Perciò tutte le braccia sono fiacche, ogni cuore d'uomo viene meno; 8sono costernati, spasimi e dolori li prendono, si contorcono come una partoriente; ognuno osserva sgomento il suo vicino; i loro volti sono volti di fiamma. 9Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile, con sdegno, ira e furore, per fare della terra un deserto, per sterminare i peccatori. 10Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione non daranno più la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà la sua luce. 11Io punirò il mondo per il male, gli empi per la loro iniquità; farò cessare la superbia dei protervi e umilierò l'orgoglio dei tiranni. 12Renderò l'uomo più raro dell'oro e i mortali più rari dell'oro di Ofir. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (23 of 117)09/04/2004 2.58.05
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13Allora farò tremare i cieli
e la terra si scuoterà dalle fondamenta per lo sdegno del Signore degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente. 14Allora, come una gazzella impaurita e come un gregge che nessuno raduna, ognuno si dirigerà verso il suo popolo, ognuno correrà verso la sua terra. 15Quanti saranno trovati, saranno trafitti, quanti saranno presi, periranno di spada. 16I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi; saranno saccheggiate le loro case, disonorate le loro mogli. 17Ecco, io eccito contro di loro i Medi che non pensano all'argento, né si curano dell'oro. 18Con i loro archi abbatteranno i giovani, non avranno pietà dei piccoli appena nati, i loro occhi non avranno pietà dei bambini. 19Babilonia, perla dei regni, splendore orgoglioso dei Caldei, sarà come Sòdoma e Gomorra sconvolte da Dio. 20Non sarà abitata mai più né popolata di generazione in generazione. L'Arabo non vi pianterà la sua tenda né i pastori vi faranno sostare i greggi. 21Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto, i gufi riempiranno le loro case, vi faranno dimora gli struzzi, vi danzeranno i sàtiri. 22Ululeranno le iene nei loro palazzi, gli sciacalli nei loro edifici lussuosi. La sua ora si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati.
14 1Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro
si uniranno gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe. 2I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (24 of 117)09/04/2004 2.58.05
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3In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri
stato asservito. 4Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e dirai: "Ah, come è finito l'aguzzino, è finita l'arroganza! 5Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui, il bastone dei dominatori, 6di colui che percuoteva i popoli nel suo furore, con colpi senza fine, che dominava con furia le genti con una tirannia senza respiro. 7Riposa ora tranquilla tutta la terra ed erompe in grida di gioia. 8Persino i cipressi gioiscono riguardo a te e anche i cedri del Libano: Da quando tu sei prostrato, non salgono più i tagliaboschi contro di noi. 9Gli inferi di sotto si agitano per te, per venirti incontro al tuo arrivo; per te essi svegliano le ombre, tutti i dominatori della terra, e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni. 10Tutti prendono la parola per dirti: Anche tu sei stato abbattuto come noi, sei diventato uguale a noi. 11Negli inferi è precipitato il tuo fasto, la musica delle tue arpe; sotto di te v'è uno strato di marciume, tua coltre sono i vermi. 12Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli? 13Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione. 14Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo. 15E invece sei stato precipitato negli inferi, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (25 of 117)09/04/2004 2.58.05
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nelle profondità dell'abisso! 16Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente. È questo l'individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni, 17che riduceva il mondo a un deserto, che ne distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la prigione? 18Tutti i re dei popoli, tutti riposano con onore, ognuno nella sua tomba. 19Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro, come un virgulto spregevole; sei circondato da uccisi trafitti da spada, come una carogna calpestata. A coloro che sono scesi in una tomba di pietre 20tu non sarai unito nella sepoltura, perché hai rovinato il tuo paese, hai assassinato il tuo popolo; non sarà più nominata la discendenza dell'iniquo. 21Preparate il massacro dei suoi figli a causa dell'iniquità del loro padre e non sorgano più a conquistare la terra e a riempire il mondo di rovine". 22Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Babilonia e il
resto, la prole e la stirpe - oracolo del Signore -. 23Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -. 24Il Signore degli eserciti ha giurato:
"In verità come ho pensato, accadrà e succederà come ho deciso. 25Io spezzerò l'Assiro nella mia terra e sui miei monti lo calpesterò. Allora sparirà da loro il suo giogo, il suo peso dalle loro spalle". 26Questa è la decisione presa per tutta la terra e questa è la mano stesa su tutte le genti. 27Poiché il Signore degli eserciti lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
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La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare? 28Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo: 29"Non gioire, Filistea tutta,
perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva. Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera e il suo frutto sarà un drago alato. 30I poveri pascoleranno sui miei prati e i miseri vi riposeranno tranquilli; ma farò morire di fame la tua stirpe e ucciderò il tuo resto. 31Urla, porta; grida, città; trema, Filistea tutta, perché dal settentrione si alza il fumo e nessuno si sbanda dalle sue schiere". 32Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni? "Il Signore ha fondato Sion e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo".
15 1Oracolo su Moab.
È stata devastata di notte, Ar-Moab è stata distrutta; è stata devastata di notte, Kir-Moab è stata distrutta. 2È salita la gente di Dibon sulle alture, per piangere; su Nebo e su Màdaba Moab innalza un lamento; ogni testa è stata rasata, ogni barba è stata tagliata. 3Nelle sue strade si indossa il sacco, sulle sue terrazze si fa il lamento. Nelle sue piazze ognuno si lamenta, si scioglie in lacrime. 4Emettono urla Chesbòn ed Elealè, le loro grida giungono fino a Iàas. Per questo tremano le viscere di Moab, freme la sua anima. 5Il cuore di Moab geme; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (27 of 117)09/04/2004 2.58.05
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i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar. Ah, la salita di Luchìt salgono piangendo. Sulla via di Coronàim mandano grida strazianti. 6Le acque di Nimrìm sono un deserto, l'erba si è seccata, finita è la pastura; non c'è più nulla di verde. 7Per questo fanno provviste, le loro riserve trasportano al di là del torrente dei Salici. 8Risuonano grida per tutto il territorio di Moab; fino a Eglaim giunge il suo urlo, fino a Bir-Elim il suo urlo. 9Le acque di Dimòn sono piene di sangue, eppure colpirò Dimòn con altri mali; un leone per i fuggiaschi di Moab e per il resto del paese.
16 1Mandate l'agnello al signore del paese,
dalla rupe verso il deserto al monte della figlia di Sion. 2Come un uccello fuggitivo, come una nidiata dispersa saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon. 3Dacci un consiglio, prendi una decisione! Rendi come la notte la tua ombra in pieno mezzogiorno; nascondi i dispersi, non tradire i fuggiaschi. 4Siano tuoi ospiti i dispersi di Moab; sii loro rifugio di fronte al devastatore. Quando sarà estinto il tiranno e finita la devastazione, scomparso il distruttore della regione, 5allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine, vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (28 of 117)09/04/2004 2.58.05
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un giudice sollecito del diritto e pronto alla giustizia. 6Abbiamo udito l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissimo, la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza, la vanità delle sue chiacchiere. 7Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,
si lamentano tutti; per le focacce di uva di Kir-Carèset gemono tutti costernati. 8Sono squallidi i campi di Chesbòn, languiscono le viti di Sibmà. Signori di popoli ne hanno spezzato i tralci che raggiungevano Iazèr, penetravano fin nel deserto; i loro rami si estendevano liberamente, giungevano al mare. 9Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr sui vigneti di Sibmà. Ti inonderò con le mie lacrime, Chesbòn, Elealè, perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia è piombato il grido dei vignaioli. 10Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti; nelle vigne non si levano più lieti clamori, né si grida più allegramente. Il vino nei tini nessuno lo ammosta, l'evviva di gioia è cessato. 11Perciò le mie viscere fremono per Moab come una cetra, il mio intimo freme per Kir-Carèset. 12Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture, verrà nel suo santuario per pregare, ma senza successo. 13Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. 14Ma ora il Signore dice: "In tre
anni, come gli anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un resto, piccolo e impotente".
17
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1Oracolo su Damasco.
Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città, diverrà un cumulo di rovine. 2Le sue borgate saranno abbandonate per sempre; saranno pascolo dei greggi che vi riposeranno senza esserne scacciati. 3A Èfraim sarà tolta la cittadella, a Damasco la sovranità. Al resto degli Aramei toccherà la stessa sorte della gloria degli Israeliti, oracolo del Signore degli eserciti. 4In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe e la pinguedine delle sue membra dimagrirà. 5Avverrà come quando il mietitore prende una manciata di steli, e con l'altro braccio falcia le spighe, come quando si raccolgono le spighe nella valle dei Rèfaim, 6Vi resteranno solo racimoli, come alla bacchiatura degli ulivi: due o tre bacche sulla cima dell'albero, quattro o cinque sui rami da frutto. Oracolo del Signore, Dio di Israele. 7In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele. 8Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani; non guarderà ciò che fecero le sue dita, i pali sacri e gli altari per l'incenso. 9In quel giorno avverrà alle tue fortezze come alle città abbandonate che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono di fronte agli Israeliti e sarà una desolazione. 10Perché hai dimenticato Dio tuo salvatore e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza. Tu pianti perciò piante amene e innesti tralci stranieri; 11di giorno le pianti, le vedi crescere e al mattino vedi fiorire i tuoi semi, ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia e di dolore insanabile. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (30 of 117)09/04/2004 2.58.05
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12Ah, il rumore di popoli immensi,
rumore come il mugghio dei mari, fragore di nazioni come lo scroscio di acque che scorrono veementi. 13Le nazioni fanno fragore come il fragore di molte acque, ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano; come pula sono disperse sui monti dal vento e come mulinello di polvere dinanzi al turbine. 14Alla sera, ecco era tutto uno spavento, prima del mattino non è già più. Questo è il destino dei nostri predatori e la sorte dei nostri saccheggiatori.
18 1Ah! paese dagli insetti ronzanti,
che ti trovi oltre i fiumi di Etiopia, 2che mandi ambasciatori per mare, in canotti di papiro sulle acque: "Andate, messaggeri veloci, verso un popolo alto e abbronzato, verso un popolo temuto ora e sempre, un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi". 3O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra, appena si alzerà un segnale sui monti, guardatelo! Appena squillerà la tromba, ascoltatela! 4Poiché questo mi ha detto il Signore: "Io osserverò tranquillo dalla mia dimora, come il calore sereno alla luce del sole, come una nube di rugiada al calore della mietitura". 5Poiché prima della raccolta, quando la fioritura è finita e il fiore è diventato un grappolo maturo, egli taglierà i tralci con roncole, strapperà e getterà via i pampini. 6Saranno abbandonati tutti insieme agli avvoltoi dei monti e alle bestie selvatiche; su di essi gli avvoltoi passeranno l'estate su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno. 7In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (31 of 117)09/04/2004 2.58.05
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popolo temuto ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.
19 1Oracolo sull'Egitto.
Ecco, il Signore cavalca una nube leggera ed entra in Egitto. Crollano gli idoli d'Egitto davanti a lui e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto. 2Aizzerò gli Egiziani contro gli Egiziani: combatterà fratello contro fratello, uomo contro uomo, città contro città, regno contro regno. 3Gli Egiziani perderanno il senno e io distruggerò il loro consiglio; per questo ricorreranno agli idoli e ai maghi, ai negromanti e agli indovini. 4Ma io metterò gli Egiziani in mano a un duro padrone, un re crudele li dominerà. Oracolo del Signore, Dio degli eserciti. 5Si prosciugheranno le acque del mare, il fiume si inaridirà e seccherà. 6I suoi canali diventeranno putridi, diminuiranno e seccheranno i torrenti dell'Egitto, canne e giunchi ingialliranno. 7I giunchi sulle rive e alla foce del Nilo e tutti i seminati del Nilo seccheranno, saranno dispersi dal vento, non saranno più. 8I pescatori si lamenteranno, gemeranno quanti gettano l'amo nel Nilo, quanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati. 9Saranno delusi i lavoratori del lino, le cardatrici e i tessitori impallidiranno; 10i tessitori saranno avviliti, tutti i salariati saranno costernati. 11Quanto sono stolti i principi di Tanis! I più saggi consiglieri del faraone sono uno stupido consiglio. Come osate dire al faraone: "Sono figlio di saggi, figlio di re antichi"? 12Dove sono, dunque, i tuoi saggi? http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (32 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Ti rivelino e manifestino quanto ha deciso il Signore degli eserciti a proposito dell'Egitto. 13Stolti sono i principi di Tanis; si ingannano i principi di Menfi. Hanno fatto traviare l'Egitto i capi delle sue tribù. 14Il Signore ha mandato in mezzo a loro uno spirito di smarrimento; essi fanno smarrire l'Egitto in ogni impresa, come barcolla un ubriaco nel vomito. 15Non riuscirà all'Egitto qualunque opera faccia: il capo o la coda, la palma o il giunco. 16In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano
che il Signore degli eserciti agiterà contro di loro. 17Il paese di Giuda sarà il terrore degli Egiziani; quando se ne parlerà, ne avranno spavento, a causa del proposito che il Signore degli eserciti ha formulato sopra di esso. 18In quel giorno ci saranno cinque città nell'Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per il Signore degli eserciti; una di esse si chiamerà Città del sole. 19In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo al paese d'Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera: 20sarà un segno e una testimonianza per il Signore degli eserciti nel paese d'Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà. 21Il Signore si rivelerà agli Egiziani e gli Egiziani riconosceranno in quel giorno il Signore, lo serviranno con sacrifici e offerte, faranno voti al Signore e li adempiranno. 22Il Signore percuoterà ancora gli Egiziani ma, una volta colpiti, li risanerà. Essi faranno ritorno al Signore ed egli si placherà e li risanerà. 23In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri. 24In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una benedizione in mezzo alla terra. 25Li benedirà il Signore degli eserciti: "Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro opera delle mie mani e Israele mia eredità".
20 1Nell'anno in cui il Tartàn, mandato ad Asdòd da Sargon re di Assiria, giunse ad Asdòd, la assalì e la
prese. 2In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia figlio di Amoz: "Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i sandali dai piedi!". Così egli fece, andando spoglio e scalzo. 3Il Signore poi disse: "Come il mio servo Isaia è andato spoglio e scalzo per tre anni, come segno e simbolo per l'Egitto e per l'Etiopia, 4così il re di Assiria condurrà i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, spogli e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto. 5Allora saranno abbattuti e confusi a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, di cui si vantavano. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (33 of 117)09/04/2004 2.58.05
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6In quel giorno gli abitanti di questo lido diranno: Ecco che cosa è successo al paese al quale ci eravamo
rivolti e nel quale cercavamo rifugio per essere aiutati e liberati dal re di Assiria! Ora come ci salveremo?".
21 1Oracolo sul deserto del mare.
Come i turbini che si scatenano nel Negheb, così egli viene dal deserto, da una terra orribile. 2Una visione angosciosa mi fu mostrata: il saccheggiatore che saccheggia, il distruttore che distrugge. Salite, o Elamiti, assediate, o Medi! Io faccio cessare ogni gemito. 3Per questo i miei reni tremano, mi hanno colto i dolori come di una partoriente; sono troppo sconvolto per udire, troppo sbigottito per vedere. 4Smarrito è il mio cuore, la costernazione mi invade; il crepuscolo tanto desiderato diventa il mio terrore. 5Si prepara la tavola, si stende la tovaglia, si mangia, si beve. "Alzatevi, o capi, ungete gli scudi!". 6Poiché così mi ha detto il Signore: "Va', metti una sentinella che annunzi quanto vede. 7Se vede cavalleria, coppie di cavalieri, gente che cavalca asini, gente che cavalca cammelli, osservi attentamente, con grande attenzione". 8La vedetta ha gridato: "Al posto di osservazione, Signore, io sto sempre, tutto il giorno, e nel mio osservatorio http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (34 of 117)09/04/2004 2.58.05
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sto in piedi, tutta la notte. 9Ecco, arriva una schiera di cavalieri, coppie di cavalieri". Essi esclamano e dicono: "È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le statue dei suoi dèi sono a terra, in frantumi". 10O popolo mio, calpestato, che ho trebbiato come su un'aia, ciò che ho udito dal Signore degli eserciti, Dio di Israele, a voi ho annunziato. 11Oracolo sull'Idumea.
Mi gridano da Seir: "Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?". 12La sentinella risponde: "Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!". 13Oracolo sull'Arabia.
Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte, carovane di Dedan; 14andando incontro agli assetati, portate acqua. Abitanti del paese di Tema, presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro. 15Perché essi fuggono di fronte alle spade, di fronte alla spada affilata, di fronte all'arco teso, di fronte al furore della battaglia. 16Poiché mi ha detto il Signore: "Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e
scomparirà tutta la potenza gloriosa di Kedàr. 17E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio di Israele ha parlato".
22 1Oracolo sulla valle della Visione. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (35 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Che hai tu dunque, che sei salita tutta sulle terrazze, 2città rumorosa e tumultuante, città gaudente? I tuoi caduti non sono caduti di spada né sono morti in battaglia. 3Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme, fatti prigionieri senza un tiro d'arco; tutti i tuoi prodi sono stati catturati insieme, o fuggirono lontano. 4Per questo dico: "Stornate lo sguardo da me, che io pianga amaramente; non cercate di consolarmi per la desolazione della figlia del mio popolo". 5Poiché è un giorno di panico, di distruzione e di smarrimento, voluto dal Signore, Dio degli eserciti. Nella valle della Visione un diroccare di mura e un invocare aiuto verso i monti. 6Gli Elamiti hanno preso la faretra; gli Aramei montano i cavalli, Kir ha tolto il fodero allo scudo. 7Le migliori tra le tue valli sono piene di carri; i cavalieri si sono disposti contro la porta. 8Così egli toglie la protezione di Giuda. Voi guardavate in quel giorno alle armi del palazzo della Foresta; 9le brecce della città di Davide avete visto quante fossero; avete raccolto le acque della piscina inferiore, 10avete contato le case di Gerusalemme e demolito le case per fortificare le mura; 11avete costruito un serbatoio fra i due muri per le acque della piscina vecchia; ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose, né avete visto chi ha preparato ciò da tempo. 12Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno al pianto e al lamento, a rasarvi il capo e a vestire il sacco. 13Ecco invece si gode e si sta allegri, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (36 of 117)09/04/2004 2.58.05
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si sgozzano buoi e si scannano greggi, si mangia carne e si beve vino: "Si mangi e si beva, perché domani moriremo!". 14Ma il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi: "Certo non sarà espiato questo vostro peccato, finché non sarete morti", dice il Signore, Dio degli eserciti. 15Così dice il Signore, Dio degli eserciti:
"Rècati da questo ministro, presso Sebnà, il maggiordomo, 16bche si taglia in alto il sepolcro e si scava nella rupe la tomba: 16aChe cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui, che ti stai scavando qui un sepolcro? 17Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo, ti afferrerà saldamente, 18ti rotolerà ben bene a rotoli come palla, verso un esteso paese. Là morirai e là finiranno i tuoi carri superbi, o ignominia del palazzo del tuo padrone! 19Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto. 20In quel giorno chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkia; 21lo rivestirò con la tua tunica, lo cingerò della tua sciarpa e metterò il tuo potere nelle sue mani. Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per il casato di Giuda. 22Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide; se egli apre, nessuno chiuderà; se egli chiude, nessuno potrà aprire. 23Lo conficcherò come un paletto in luogo solido e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre. 24A lui attaccheranno ogni gloria della casa di suo padre: discendenti e nipoti, ogni vaso anche piccolo,
dalle tazze alle anfore". 25In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cederà il paletto conficcato in luogo solido, si spezzerà, cadrà e andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato.
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1Oracolo su Tiro.
Fate il lamento, navi di Tarsis, perché è stato distrutto il vostro rifugio! Mentre tornavano dal paese dei Kittim, ne fu data loro notizia. 2Ammutolite, abitanti della costa, mercanti di Sidòne, i cui agenti attraversavano 3grandi acque. Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli. 4Vergognati, Sidòne, perché ha parlato il mare, la fortezza marinara, dicendo: "Io non ho avuto doglie, non ho partorito, non ho allevato giovani, non ho fatto crescere ragazze". 5Appena si saprà in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro. 6Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa. 7È questa la vostra città gaudente, le cui origini risalgono a un'antichità remota, i cui piedi la portavano lontano per fissarvi dimore? 8Chi ha deciso questo contro Tiro l'incoronata, i cui mercanti erano principi, i cui trafficanti erano i più nobili della terra? 9Il Signore degli eserciti lo ha deciso per svergognare l'orgoglio di tutto il suo fasto, per umiliare i più nobili sulla terra. 10Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis; il porto non esiste più. 11Ha steso la mano verso il mare, ha sconvolto i regni, il Signore ha decretato per Canaan di abbattere le sue fortezze. 12Egli ha detto: "Non continuerai a far baldoria, tu duramente oppressa, vergine figlia di Sidòne. Alzati, va' pure dai Kittim; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (38 of 117)09/04/2004 2.58.05
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neppure là ci sarà pace per te". 13Ecco il paese da lui fondato per marinai, che ne avevano innalzato le torri; ne han demoliti i palazzi:
egli l'ha ridotto a un cumulo di rovine. 14Fate il lamento, navi di Tarsis,
perché è stato distrutto il vostro rifugio. 15In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Alla fine dei settanta
anni a Tiro si applicherà la canzone della prostituta: 16"Prendi la cetra,
gira per la città, prostituta dimenticata; suona con abilità, moltiplica i canti, perché qualcuno si ricordi di te". 17Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni; essa trescherà con
tutti i regni del mondo sulla terra. 18Il suo salario e il suo guadagno saranno sacri al Signore. Non sarà ammassato né custodito il suo salario, ma andrà a coloro che abitano presso il Signore, perché possano nutrirsi in abbondanza e vestirsi con decoro.
24 1Ecco che il Signore spacca la terra,
la squarcia e ne sconvolge la superficie e ne disperde gli abitanti. 2Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote, allo schiavo come al suo padrone, alla schiava come alla sua padrona, al compratore come al venditore, al creditore come al debitore, a chi riceve come a chi da' in prestito. 3Sarà tutta spaccata la terra sarà tutta saccheggiata, perché il Signore ha pronunziato questa parola. 4È in lutto, languisce la terra; è squallido, languisce il mondo, il cielo con la terra perisce. 5La terra è stata profanata dai suoi abitanti, perché hanno trasgredito le leggi, hanno disobbedito al decreto, hanno infranto l'alleanza eterna.
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6Per questo la maledizione divora la terra,
i suoi abitanti ne scontano la pena; per questo sono bruciati gli abitanti della terra e sono rimasti solo pochi uomini. 7Lugubre è il mosto, la vigna languisce,
gemono tutti. 8È cessata la gioia dei timpani, è finito il chiasso dei gaudenti, è cessata la gioia della cetra. 9Non si beve più il vino tra i canti, la bevanda inebriante è amara per chi la beve. 10È distrutta la città del caos, è chiuso l'ingresso di ogni casa. 11Per le strade si lamentano, perché non c'è vino; ogni gioia è scomparsa, se ne è andata la letizia dal paese. 12Nella città è rimasta la desolazione; la porta è stata abbattuta, fatta a pezzi. 13Perché così accadrà nel centro della terra, in mezzo ai popoli, come quando si bacchiano le ulive, come quando si racimola, finita la vendemmia. 14Quelli alzeranno la voce, acclameranno alla maestà del Signore. Gridano dal mare: "Acclamate, pertanto, popoli! 15Voi in oriente, glorificate il Signore, nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d'Israele. 16Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto: Gloria al giusto". Ma io dico: "Guai a me! Guai a me! Ohimè!". I perfidi agiscono perfidamente, i perfidi operano con perfidia. 17Terrore, fossa e laccio ti sovrastano, o abitante della terra. 18Chi fugge al grido di terrore cadrà nella fossa, chi risale dalla fossa sarà preso nel laccio. Le cateratte dall'alto si aprono
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e si scuotono le fondamenta della terra. 19A pezzi andrà la terra, in frantumi si ridurrà la terra, crollando crollerà la terra. 20Certo, barcollerà la terra come un ubriaco, vacillerà come una tenda; peserà su di essa la sua iniquità, cadrà e non si rialzerà. 21In quel giorno il Signore punirà in alto l'esercito di lassù e qui in terra i re della terra. 22Saranno radunati e imprigionati in una fossa, saranno rinchiusi in un carcere e dopo lungo tempo saranno puniti. 23Arrossirà la luna, impallidirà il sole, perché il Signore degli eserciti regna sul monte Sion e in Gerusalemme e davanti ai suoi anziani sarà glorificato.
25 1Signore, tu sei il mio Dio;
voglio esaltarti e lodare il tuo nome, perché hai eseguito progetti meravigliosi, concepiti da lungo tempo, fedeli e veri. 2Poiché hai ridotto la città ad un mucchio di sassi, la cittadella fortificata ad una rovina, la fortezza dei superbi non è più città, non si ricostruirà mai più. 3Per questo ti glorifica un popolo forte, la città di genti possenti ti venera. 4Perché tu sei sostegno al misero, sostegno al povero nella sua angoscia, riparo dalla tempesta, ombra contro il caldo; poiché lo sbuffare dei tiranni è come pioggia d'inverno, 5come arsura in terra arida il clamore dei superbi. Tu mitighi l'arsura con l'ombra d'una nube, l'inno dei tiranni si spegne. 6Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (41 of 117)09/04/2004 2.58.05
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un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. 7Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre che copriva tutte le genti. 8Eliminerà la morte per sempre; il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto; la condizione disonorevole del suo popolo farà scomparire da tutto il paese, poiché il Signore ha parlato. 9E si dirà in quel giorno: "Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse; questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza. 10Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte". Moab invece sarà calpestato al suolo, come si pesta la paglia nella concimaia. 11Là esso stenderà le mani, come le distende il nuotatore per nuotare; ma il Signore abbasserà la sua superbia, nonostante l'annaspare delle sue mani. 12L'eccelsa fortezza delle tue mura egli abbatterà e demolirà, la raderà al suolo.
26 1In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda:
Abbiamo una città forte; egli ha eretto a nostra salvezza mura e baluardo. 2Aprite le porte: entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà. 3Il suo animo è saldo; tu gli assicurerai la pace, pace perché in te ha fiducia. 4Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna; 5perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (42 of 117)09/04/2004 2.58.05
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la città eccelsa l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra, l'ha rasa al suolo. 6I piedi la calpestano, i piedi degli oppressi, i passi dei poveri. 7Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano. 8Sì, nella via dei tuoi giudizi, Signore, noi speriamo in te; al tuo nome e al tuo ricordo si volge tutto il nostro desiderio. 9La mia anima anela a te di notte, al mattino il mio spirito ti cerca, perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra, giustizia imparano gli abitanti del mondo. 10Si usi pure clemenza all'empio, non imparerà la giustizia; sulla terra egli distorce le cose diritte e non guarda alla maestà del Signore. 11Signore, sta alzata la tua mano, ma essi non la vedono. Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo; anzi, il fuoco preparato per i tuoi nemici li divori. 12Signore, ci concederai la pace, poiché tu dài successo a tutte le nostre imprese. 13Signore nostro Dio, altri padroni, diversi da te, ci hanno dominato, ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo. 14I morti non vivranno più, le ombre non risorgeranno; poiché tu li hai puniti e distrutti, hai fatto svanire ogni loro ricordo. 15Hai fatto crescere la nazione, Signore, hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato, hai dilatato tutti i confini del paese. 16Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato; a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione. 17Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nei dolori, così siamo stati noi di fronte a te, Signore. 18Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (43 of 117)09/04/2004 2.58.05
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quasi dovessimo partorire: era solo vento; non abbiamo portato salvezza al paese e non sono nati abitanti nel mondo. 19Ma di nuovo vivranno i tuoi morti, risorgeranno i loro cadaveri. Si sveglieranno ed esulteranno quelli che giacciono nella polvere, perché la tua rugiada è rugiada luminosa, la terra darà alla luce le ombre. 20Va', popolo mio, entra nelle tue stanze
e chiudi la porta dietro di te. Nasconditi per un momento finché non sia passato lo sdegno. 21Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra; la terra ributterà fuori il sangue assorbito e più non coprirà i suoi cadaveri.
27 1In quel giorno il Signore punirà
con la spada dura, grande e forte, il Leviatàn serpente guizzante, il Leviatàn serpente tortuoso e ucciderà il drago che sta nel mare. 2In quel giorno si dirà:
"La vigna deliziosa: cantate di lei!". 3Io, il Signore, ne sono il guardiano, a ogni istante la irrigo; per timore che venga danneggiata, io ne ho cura notte e giorno. 4Io non sono in collera. Vi fossero rovi e pruni, io muoverei loro guerra, li brucerei tutti insieme. 5O, meglio, si stringa alla mia protezione, faccia la pace con me, con me faccia la pace! 6Nei giorni futuri Giacobbe metterà radici,
Israele fiorirà e germoglierà, riempirà il mondo di frutti. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (44 of 117)09/04/2004 2.58.05
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7Il Signore lo ha forse percosso come i suoi percussori?
O lo ha ucciso come uccise i suoi uccisori? 8Lo ha punito cacciandolo via, respingendolo, lo ha rimosso con soffio impetuoso come quando tira il vento d'oriente! 9Proprio così sarà espiata l'iniquità di Giacobbe e questo sarà tutto il frutto per la rimozione del suo peccato: mentre egli ridurrà tutte le pietre dell'altare come si fa delle pietre che si polverizzano per la calce, non erigeranno più pali sacri né altari per l'incenso. 10La fortezza è divenuta desolata, un luogo spopolato e abbandonato come un deserto; vi pascola il vitello, vi si sdraia e ne bruca gli arbusti. 11I suoi rami seccandosi si spezzeranno; le donne verranno ad accendervi il fuoco. Certo, si tratta di un popolo privo di intelligenza; per questo non ne avrà pietà chi lo ha creato, né chi lo ha fatto ne avrà compassione. 12In quel giorno,
dal corso dell'Eufrate al torrente d'Egitto, il Signore batterà le spighe e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti. 13In quel giorno suonerà la grande tromba, verranno gli sperduti nel paese di Assiria e i dispersi nel paese di Egitto. Essi si prostreranno al Signore sul monte santo, in Gerusalemme.
28 1Guai alla corona superba degli ubriachi di Èfraim,
al fiore caduco, suo splendido ornamento, che domina la fertile valle, o storditi dal vino! 2Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte, come nembo di grandine, come turbine rovinoso, come nembo di acque torrenziali e impetuose, getta tutto a terra con violenza. 3Dai piedi verrà calpestata la corona degli ubriachi di Èfraim. 4E avverrà al fiore caduco del suo splendido ornamento, che domina la valle fertile, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (45 of 117)09/04/2004 2.58.05
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come a un fico primaticcio prima dell'estate: uno lo vede, lo coglie e lo mangia appena lo ha in mano. 5In quel giorno sarà il Signore degli eserciti una corona di gloria, uno splendido diadema per il resto del suo popolo, 6ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale, forza per chi respinge l'assalto alla porta. 7Anche costoro barcollano per il vino,
vanno fuori strada per le bevande inebrianti. Sacerdoti e profeti barcollano per la bevanda inebriante, affogano nel vino; vanno fuori strada per le bevande inebrianti, s'ingannano mentre hanno visioni, dondolano quando fanno da giudici. 8Tutte le tavole sono piene di fetido vomito; non c'è un posto pulito. 9"A chi vuole insegnare la scienza? A chi vuole spiegare il discorso? Ai bambini divezzati, appena staccati dal seno? 10Sì: precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un po' qui, un po' là". 11Con labbra balbettanti e in lingua straniera parlerà a questo popolo 12colui che aveva detto loro: "Ecco il riposo! Fate riposare lo stanco. Ecco il sollievo!". Ma non vollero udire. 13E sarà per loro la parola del Signore: "precetto su precetto, precetto su precetto, norma su norma, norma su norma, un po' qui, un po' là", perché camminando cadano all'indietro, si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri. 14Perciò ascoltate la parola del Signore,
uomini arroganti, signori di questo popolo che sta in Gerusalemme: 15"Voi dite: Abbiamo concluso un'alleanza con la morte, e con gli inferi http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (46 of 117)09/04/2004 2.58.05
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abbiamo fatto lega; il flagello del distruttore, quando passerà, non ci raggiungerà; perché ci siamo fatti della menzogna un rifugio e nella falsità ci siamo nascosti". 16Dice il Signore Dio: "Ecco io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente fondata: chi crede non vacillerà. 17Io porrò il diritto come misura e la giustizia come una livella. La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace, le acque travolgeranno il vostro riparo. 18Sarà cancellata la vostra alleanza con la morte; la vostra lega con gli inferi non reggerà. Quando passerà il flagello del distruttore, voi sarete la massa da lui calpestata. 19Ogni volta che passerà, vi prenderà, poiché passerà ogni mattino, giorno e notte. E solo il terrore farà capire il discorso". 20Troppo corto sarà il letto per distendervisi, troppo stretta la coperta per avvolgervisi. 21Poiché come sul monte Perasìm si leverà il Signore; come nella valle di Gàbaon si adirerà per compiere l'opera, la sua opera singolare, e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto. 22Ora cessate di agire con arroganza perché non si stringano di più le vostre catene, perché un decreto di rovina io ho udito, da parte del Signore, Dio degli eserciti, riguardo a tutta la terra. 23Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce,
fate attenzione e sentite le mie parole. 24Ara forse tutti i giorni l'aratore, rompe e sarchia la terra? 25Forse non ne spiana la superficie, non vi semina l'anèto e non vi sparge il cumino?
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E non vi pone grano e orzo e spelta lungo i confini? 26E la sua perizia rispetto alla regola gliela insegna il suo Dio. 27Certo, l'anèto non si batte con il tribbio, né si fa girare sul cumino il rullo, ma con una bacchetta si batte l'anèto e con la verga il cumino. 28Il frumento vien forse schiacciato? Certo, non lo si pesta senza fine, ma vi si spinge sopra il rullo e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo. 29Anche questo proviene dal Signore degli eserciti: egli si mostra mirabile nel consiglio, grande nella sapienza.
29 1Guai ad Arièl, ad Arièl,
città dove pose il campo Davide! Aggiungete anno ad anno, si avvicendino i cicli festivi. 2Io metterò alle strette Arièl, ci saranno gemiti e lamenti. Tu sarai per me come un vero Arièl, 3io mi accamperò come Davide contro di te e ti circonderò di trincee, innalzerò contro di te un vallo. 4Allora prostrata parlerai da terra e dalla polvere saliranno fioche le tue parole; sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra, e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio. 5Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni. Ma d'improvviso, subito, 6dal Signore degli eserciti sarai visitata con tuoni, rimbombi e rumore assordante, con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore. 7E sarà come un sogno, come una visione notturna,
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la massa di tutte le nazioni che marciano su Arièl, di quanti la attaccano e delle macchine poste contro di essa. 8Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare, ma si sveglia con lo stomaco vuoto; come quando un assetato sogna di bere, ma si sveglia stanco e con la gola riarsa: così succederà alla folla di tutte le nazioni che marciano contro il monte Sion. 9Stupite pure così da restare sbalorditi, chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi; ubriacatevi ma non di vino, barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti. 10Poiché il Signore ha versato su di voi uno spirito di torpore, ha chiuso i vostri occhi, ha velato i vostri capi. 11Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si da' a uno che sappia leggere dicendogli:
"Leggilo", ma quegli risponde: "Non posso, perché è sigillato". 12Oppure si da' il libro a chi non sa leggere dicendogli: "Leggilo", ma quegli risponde: "Non so leggere". 13Dice il Signore: "Poiché questo popolo
si avvicina a me solo a parole e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore è lontano da me e il culto che mi rendono è un imparaticcio di usi umani, 14perciò, eccomi, continuerò a operare meraviglie e prodigi con questo popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti". 15Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani, a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo: "Chi ci vede? Chi ci conosce?". 16Quanto siete perversi! Forse che il vasaio è stimato pari alla creta? Un oggetto può dire del suo autore: "Non mi ha fatto lui"? E un vaso può dire del vasaio: "Non capisce"?
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17Certo, ancora un po'
e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva. 18Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro; liberati dall'oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno. 19Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo di Israele. 20Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo, saranno eliminati quanti tramano iniquità, 21quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla. 22Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore che riscattò Abramo: "D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più, 23poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio di Israele. 24Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza e i brontoloni impareranno la lezione".
30 1Guai a voi, figli ribelli
- oracolo del Signore che fate progetti da me non suggeriti, vi legate con alleanze che io non ho ispirate così da aggiungere peccato a peccato. 2Siete partiti per scendere in Egitto senza consultarmi, per mettervi sotto la protezione del faraone e per ripararvi all'ombra dell'Egitto. 3La protezione del faraone sarà la vostra vergogna e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione. 4Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis e i messaggeri avranno raggiunto Canès, 5tutti saran delusi di un popolo che non gioverà loro, che non porterà né aiuto né vantaggio http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (50 of 117)09/04/2004 2.58.05
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ma solo confusione e ignominia. 6Oracolo sulle bestie del Negheb.
In una terra di angoscia e di miseria, adatta a leonesse e leoni ruggenti, a vipere e draghi volanti, essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini, i tesori sulla gobba di cammelli a un popolo che non giova a nulla. 7Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto; per questo lo chiamo: Raab l'ozioso. 8Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,
incidilo sopra un documento, perché resti per il futuro in testimonianza perenne. 9Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore. 10Essi dicono ai veggenti: "Non abbiate visioni" e ai profeti: "Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni! 11Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero, toglieteci dalla vista il Santo di Israele". 12Pertanto dice il Santo di Israele: "Poiché voi rigettate questo avvertimento e confidate nella perversità e nella perfidia, ponendole a vostro sostegno, 13ebbene questa colpa diventerà per voi come una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cui crollo avviene in un attimo, improvviso, 14e si infrange come un vaso di creta, frantumato senza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un coccio con cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna". 15Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: "Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza". Ma voi non avete voluto, 16anzi avete detto: "No, noi fuggiremo su cavalli". http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (51 of 117)09/04/2004 2.58.05
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- Ebbene, fuggite! "Cavalcheremo su destrieri veloci". Ebbene più veloci saranno i vostri inseguitori. 17Mille si spaventeranno per la minaccia di uno, per la minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché resti di voi qualcosa come un palo sulla cima di un monte e come un'asta sopra una collina. 18Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui! 19Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà
grazia; appena udrà, ti darà risposta. 20Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, 21i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra. 22Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai loro. 23Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. 24I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. 25Su ogni monte e su ogni colle elevato, scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. 26La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse. 27Ecco il nome del Signore venire da lontano;
ardente è la sua ira e gravoso il suo divampare; le sue labbra traboccano sdegno, la sua lingua è come un fuoco divorante. 28Il suo soffio è come un torrente che straripa, che giunge fino al collo. Viene per vagliare i popoli con il vaglio distruttore e per mettere alle mascelle dei popoli una briglia che porta a rovina. 29Voi innalzerete il vostro canto come nella notte in cui si celebra una festa; avrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto, per recarsi al monte del Signore, alla Roccia d'Israele. 30Il Signore farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce il suo braccio http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (52 of 117)09/04/2004 2.58.05
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con ira ardente, in mezzo a un fuoco divorante, tra nembi, tempesta e grandine furiosa. 31Poiché alla voce del Signore tremerà l'Assiria, quando sarà percossa con la verga. 32Ogni colpo del bastone punitivo, che il Signore le farà piombare addosso, sarà accompagnato con timpani e cetre. Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose; 33poiché il Tofet è preparato da tempo, esso è pronto anche per il re; profondo e largo è il rogo, fuoco e legna abbondano, lo accenderà, come torrente di zolfo, il soffio del Signore.
31 1Guai a quanti scendono in Egitto per cercar aiuto,
e pongono la speranza nei cavalli, confidano nei carri perché numerosi e sulla cavalleria perché molto potente, senza guardare al Santo di Israele e senza cercare il Signore. 2Eppure anch'egli è capace di mandare sciagure e non rinnega le sue parole. Egli si alzerà contro la razza dei malvagi e contro l'aiuto dei malfattori. 3L'Egiziano è un uomo e non un dio, i suoi cavalli sono carne e non spirito. Il Signore stenderà la sua mano: inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato, tutti insieme periranno. 4Poiché così mi ha parlato il Signore:
"Come per la sua preda ruggisce il leone o il leoncello, quando gli si raduna contro tutta la schiera dei pastori, e non teme le loro grida né si preoccupa del loro chiasso, così scenderà il Signore degli eserciti
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per combattere sul monte Sion e sulla sua collina. 5Come gli uccelli proteggono i loro pulcini, così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme; egli la proteggerà, ed essa sarà salvata, la risparmierà ed essa sarà liberata". 6Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati. 7In quel giorno ognuno rigetterà i
suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, lavoro delle vostre mani peccatrici. 8Cadrà l'Assiria sotto una spada che non è di uomo;
una spada non umana la divorerà; se essa sfugge alla spada, i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitù. 9Essa abbandonerà per lo spavento la sua rocca e i suoi capi tremeranno per un'insegna. Oracolo del Signore che ha un fuoco in Sion e una fornace in Gerusalemme.
32 1Ecco, un re regnerà secondo giustizia
e i principi governeranno secondo il diritto. 2Ognuno sarà come un riparo contro il vento e uno schermo dall'acquazzone, come canali d'acqua in una steppa, come l'ombra di una grande roccia su arida terra. 3Non si chiuderanno più gli occhi di chi vede e gli orecchi di chi sente staranno attenti. 4Gli animi volubili si applicheranno a comprendere e la lingua dei balbuzienti parlerà spedita e con chiarezza. 5L'abietto non sarà chiamato più nobile né l'imbroglione sarà detto gentiluomo, 6poiché l'abietto fa discorsi abietti
e il suo cuore trama iniquità, per commettere empietà e affermare errori intorno al Signore, per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato e far mancare la bevanda all'assetato. 7L'imbroglione - iniqui sono i suoi imbrogli macchina scelleratezze per rovinare gli oppressi con parole menzognere, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (54 of 117)09/04/2004 2.58.05
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anche quando il povero può provare il suo diritto. 8Il nobile invece si propone cose nobili e agisce sempre con nobiltà. 9Donne spensierate, suvvia ascoltate la mia voce; figlie baldanzose, porgete l'orecchio alle mie parole. 10Fra un anno e più giorni voi tremerete, o baldanzose, perché finita la vendemmia non ci sarà più
raccolto. 11Temete, o spensierate; tremate, o baldanzose, deponete le vesti, spogliatevi, cingetevi i fianchi di sacco. 12Battetevi il petto per le campagne amene, per i fertili vigneti, 13per la terra del mio popolo, nella quale cresceranno spine e pruni, per tutte le case in gioia, per la città gaudente; 14poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà deserta, l'Ofel e il torrione diventeranno caverne per sempre, gioia degli asini selvatici, pascolo di mandrie. 15Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto;
allora il deserto diventerà un giardino e il giardino sarà considerato una selva. 16Nel deserto prenderà dimora il diritto e la giustizia regnerà nel giardino. 17Effetto della giustizia sarà la pace, frutto del diritto una perenne sicurezza. 18Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, in abitazioni tranquille, in luoghi sicuri, 19anche se la selva cadrà e la città sarà sprofondata. 20Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli e lascerete in libertà buoi e asini.
33 1Guai a te, che devasti e non sei stato devastato,
che saccheggi e non sei stato saccheggiato: sarai devastato, quando avrai finito di devastare, ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare. 2Signore, pietà di noi, in te speriamo; sii il nostro braccio ogni mattina, nostra salvezza nel tempo dell'angoscia. 3Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli, quando ti levi si disperdono le nazioni. 4Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste. 5Eccelso è il Signore poiché dimora lassù; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (55 of 117)09/04/2004 2.58.05
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egli riempie Sion di diritto e di giustizia. 6C'è sicurezza nelle sue leggi, ricchezze salutari sono sapienza e scienza; il timore di Dio è il suo tesoro. 7Ecco gli araldi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente. 8Sono deserte le strade, non c'è chi passi per la via. Egli ha violato l'alleanza, ha respinto i testimoni, non si è curato di alcuno. 9La terra è in lutto e piena di squallore, si scolora il Libano e intristisce; la pianura di Saron è simile a una steppa, brulli sono il Basan e il Carmelo. 10"Ora mi alzerò", dice il Signore, "ora mi innalzerò, ora mi esalterò. 11Avete concepito fieno, partorirete paglia; il mio soffio vi divorerà come fuoco. 12I popoli saranno fornaci per calce, spini tagliati da bruciare nel fuoco. 13Sentiranno i lontani quanto ho fatto, sapranno i vicini qual è la mia forza". 14Hanno paura in Sion i peccatori, lo spavento si è impadronito degli empi. "Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante? Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?". 15Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà, chi rigetta un guadagno frutto di angherie, scuote le mani per non accettare regali, si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male: 16costui abiterà in alto, fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio, gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata. 17I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore,
contempleranno un paese sconfinato. 18Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori: "Dov'è colui che registra? Dov'è colui che pesa il denaro? Dov'è colui che ispeziona le torri?". http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (56 of 117)09/04/2004 2.58.05
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19Non vedrai più quel popolo straniero,
popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile, dalla lingua barbara che non si capisce. 20Guarda Sion, la città delle nostre feste! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa, i suoi paletti non saranno divelti, nessuna delle sue cordicelle sarà strappata. 21Poiché se là c'è un potente, noi abbiamo il Signore, al posto di fiumi e larghi canali; non ci passerà nave a remi né l'attraverserà naviglio più grosso. 23aSono allentate le sue corde, 23bnon tengono più l'albero diritto, 23cnon spiegano più le vele. 22Poiché il Signore è nostro giudice, il Signore è nostro legislatore, il Signore è nostro re; egli ci salverà. 23dAllora anche i ciechi divideranno una preda enorme 23egli zoppi faranno un ricco bottino. 24Nessuno degli abitanti dirà: "Io sono malato"; il popolo che vi dimora è stato assolto dalle sue colpe.
34 1Avvicinatevi, popoli, per udire,
e voi, nazioni, prestate ascolto; ascolti la terra e quanti vi abitano, il mondo e quanto produce! 2Poiché il Signore è adirato contro tutti i popoli ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti; li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro. 3I loro uccisi sono gettati via, si diffonde il fetore dei loro cadaveri; grondano i monti del loro sangue. 4Tutta la milizia celeste si dissolve, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (57 of 117)09/04/2004 2.58.05
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i cieli si arrotolano come un libro, tutti i loro astri cadono come cade il pampino della vite, come le foglie avvizzite del fico. 5Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore, ecco essa si abbatte su Edom, su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia. 6La spada del Signore è piena di sangue, è imbrattata di grasso, del sangue di agnelli e di capri, delle viscere grasse dei montoni, perché si compie un sacrificio al Signore in Bozra, una grande ecatombe nel paese di Edom. 7Cadono bisonti insieme con essi, giovenchi insieme con tori. La loro terra si imbeve di sangue, la polvere si impingua di grasso. 8Poiché è il giorno della vendetta del Signore, l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion. 9I torrenti di quel paese si cambieranno in pece, la sua polvere in zolfo, la sua terra diventerà pece ardente. 10Non si spegnerà né di giorno né di notte, sempre salirà il suo fumo; per tutte le generazioni resterà deserta, mai più alcuno vi passerà. 11Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio, il gufo e il corvo vi faranno dimora. Il Signore stenderà su di essa la corda della solitudine e la livella del vuoto. 12Non ci saranno più i suoi nobili, non si proclameranno più re, tutti i suoi capi saranno ridotti a nulla. 13Nei suoi palazzi saliranno le spine, ortiche e cardi sulle sue fortezze; diventerà una tana di sciacalli, un recinto per gli struzzi. 14Gatti selvatici si incontreranno con iene, i satiri si chiameranno l'un l'altro; vi faranno sosta anche le civette e vi troveranno tranquilla dimora. 15Vi si anniderà il serpente saettone, vi deporrà le uova, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (58 of 117)09/04/2004 2.58.05
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le farà dischiudere e raccoglierà i piccoli alla sua ombra; vi si raduneranno anche gli sparvieri, l'uno in cerca dell'altro; 16cnessuno si farà attendere. 16aCercate nel libro del Signore e leggete: nessuno di essi vi manca, poiché la bocca del Signore lo ha comandato e il suo spirito li raduna. 17Egli ha distribuito loro la parte in sorte, la sua mano ha diviso loro il paese con tutta esattezza, lo possederanno per sempre, lo abiteranno di generazione in generazione.
35 1Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa. 2Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. Le è data la gloria del Libano, lo splendore del Carmelo e di Saròn. Essi vedranno la gloria del Signore, la magnificenza del nostro Dio. 3Irrobustite le mani fiacche, rendete salde le ginocchia vacillanti. 4Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi". 5Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. 6Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. 7La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua. I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli diventeranno canneti e giuncaie. 8Ci sarà una strada appianata e la chiameranno Via santa;
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nessun impuro la percorrerà e gli stolti non vi si aggireranno. 9Non ci sarà più il leone, nessuna bestia feroce la percorrerà, vi cammineranno i redenti. 10Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore e verranno in Sion con giubilo; felicità perenne splenderà sul loro capo; gioia e felicità li seguiranno e fuggiranno tristezza e pianto.
36 1Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e si impadronì di tutte le fortezze
di Giuda. 2Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito. Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. 3Gli andarono incontro Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista. 4Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Così dice il grande re, il re di Assiria: Che significa questa sicurezza che dimostri? 5Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me? 6Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale è il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui. 7Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare? 8Or bene, fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi. 9Come potresti far indietreggiare uno solo dei più piccoli sudditi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i cavalieri! 10Ora, è forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo". 11Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo; non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura". 12Il gran coppiere replicò: "Forse sono stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?". 13Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: "Udite le parole del gran re, del re di Assiria. 14Dice il re: Non vi inganni Ezechia, poiché egli non potrà salvarvi. 15Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il Signore ci libererà; questa città non sarà messa nelle mani del re di Assiria. 16Non date ascolto a Ezechia, poiché così dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 17finché io non venga per condurvi in un paese come il vostro, paese di frumento e di mosto, di http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (60 of 117)09/04/2004 2.58.05
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pane e di vigne. 18Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci libererà. Gli dèi delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria? 19Dove sono gli dèi di Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? 20Quali mai, fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare Gerusalemme dalla mia mano?". 21Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: "Non rispondetegli". 22Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.
37 1Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore. 2Quindi
mandò Eliakìm il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia figlio di Amoz, 3perché gli dicessero: "Così dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, perché i figli sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire. 4Spero che il Signore tuo Dio, udite le parole del gran coppiere che il re di Assiria suo signore ha mandato per insultare il Dio vivente lo voglia castigare per le parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane in vita". 5Così andarono i ministri del re Ezechia da Isaia. 6Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato. 7Ecco io infonderò in lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò cadere di spada". 8Ritornato il gran coppiere, trovò il re di Assiria che assaliva Libna. Egli, infatti, aveva udito che si era allontanato da Lachis. 9Appena Sennàcherib sentì dire riguardo a Tiràka, re di Etiopia: "È uscito per muoverti guerra"; inviò di nuovo messaggeri a Ezechia per dirgli: 10"Direte così a Ezechia, re di Giuda: Non ti illuda il tuo Dio, in cui confidi, dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re di Assiria; 11ecco tu sai quanto hanno fatto i re di Assiria in tutti i paesi che hanno votato alla distruzione; soltanto tu ti salveresti? 12Gli dèi delle nazioni che i miei padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassàr? 13Dove sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Enà e di Ivvà?". 14Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi salì al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo scritto davanti al Signore, 15lo pregò: 16"Signore degli eserciti, Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio per tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra. 17Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e guarda; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. 18È vero, Signore, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; 19hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano dèi, ma solo lavoro delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. 20Ma ora, Signore nostro Dio, liberaci dalla sua mano perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio".
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21Allora Isaia, figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: "Così dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito
quanto hai chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re di Assiria. 22Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui: Ti disprezza, ti deride la vergine figlia di Sion. Dietro a te scuote il capo la figlia di Gerusalemme. 23Chi hai insultato e schernito? Contro chi hai alzato la voce e hai elevato, superbo, gli occhi tuoi? Contro il Santo di Israele! 24Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il Signore e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, sugli estremi gioghi del Libano, ne ho reciso i cedri più alti, i suoi cipressi migliori; sono penetrato nel suo angolo più remoto, nella sua foresta lussureggiante. 25Io ho scavato e bevuto acque straniere, ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi tutti i torrenti dell'Egitto". 26Non l'hai forse sentito dire? Da tempo ho preparato questo, dai giorni antichi io l'ho progettato; ora lo pongo in atto. Era deciso che tu riducessi in mucchi di rovine le fortezze; 27i loro abitanti impotenti erano spaventati e confusi, erano come l'erba dei campi, come tenera verzura, come l'erba dei tetti, bruciata dal vento d'oriente. 28Io so quando ti alzi o ti metti a sedere, io ti conosco sia che tu esca sia che rientri. 29Poiché tu infuri contro di me e la tua insolenza è salita ai miei orecchi, ti metterò il mio anello nelle narici e il mio morso alle labbra; ti farò tornare per la strada per cui sei venuto. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (62 of 117)09/04/2004 2.58.05
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30Questo ti serva da segno:
si mangerà quest'anno ciò che nascerà dai semi caduti, nell'anno prossimo quanto crescerà da sé, ma nel terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto. 31Ciò che scamperà della casa di Giuda continuerà a mettere radici in basso e a fruttificare in alto. 32Poiché da Gerusalemme uscirà un resto, dei superstiti dal monte Sion. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti. 33Pertanto dice il Signore contro il re di Assiria:
Non entrerà in questa città né vi lancerà una freccia, non l'affronterà con gli scudi né innalzerà contro di essa un terrapieno. 34Ritornerà per la strada per cui è venuto; non entrerà in questa città. Oracolo del Signore: 35Io proteggerò questa città e la salverò, per riguardo a me stesso e al mio servo Davide. 36Ora l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini.
Quando i superstiti si alzarono al mattino, ecco erano tutti cadaveri. 37Sennàcherib re di Assiria levò le tende e partì; tornato a Ninive, rimase colà. 38Ora, mentre egli era prostrato in venerazione nel tempio di Nisrok suo dio, i suoi figli Adram-Mèlech e Zarèzer lo uccisero di spada, mettendosi quindi al sicuro nel paese di Ararat. Assarhàddon suo figlio regnò al suo posto.
38 1In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente.
Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: "Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai". 2Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore. 3Egli disse: "Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi". Ezechia pianse molto. 4Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 5"Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni. 6Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. 7Da parte del
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Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto. 8Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz". E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso. 9Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guarì dalla malattia. 10Io dicevo: "A metà della mia vita
me ne vado alle porte degli inferi; sono privato del resto dei miei anni". 11Dicevo: "Non vedrò più il Signore sulla terra dei viventi, non vedrò più nessuno fra gli abitanti di questo mondo. 12La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me, come una tenda di pastori. Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, mi recidi dall'ordito. In un giorno e una notte mi conduci alla fine". 13Io ho gridato fino al mattino. Come un leone, così egli stritola tutte le mie ossa. 14Come una rondine io pigolo, gemo come una colomba. Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto. Signore, io sono oppresso; proteggimi. 15Che dirò? Sto in pena poiché è lui che mi ha fatto questo. Il sonno si è allontanato da me per l'amarezza dell'anima mia. 16Signore, in te spera il mio cuore; si ravvivi il mio spirito. Guariscimi e rendimi la vita. 17Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute! Tu hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione, perché ti sei gettato dietro le spalle tutti i miei peccati. 18Poiché non gli inferi ti lodano, né la morte ti canta inni; quanti scendono nella fossa non sperano nella tua fedeltà. 19Il vivente, il vivente ti rende grazie come io oggi faccio. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (64 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Il padre farà conoscere ai figli la tua fedeltà. 20Il Signore si è degnato di aiutarmi; per questo canteremo sulle cetre tutti i giorni della nostra vita, canteremo nel tempio del Signore. 21Isaia disse: "Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà". 22Ezechia disse:
"Qual è il segno per cui io entrerò nel tempio?".
39 1In quel tempo Merodach-Bàladan figlio di Bàladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia,
perché aveva udito che era stato malato ed era guarito. 2Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno. 3Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: "Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia". 4Isaia disse ancora: "Che hanno visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'è cosa alcuna nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro". 5Allora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore degli eserciti: 6Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sarà portato a Babilonia; non vi resterà nulla, dice il Signore. 7Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia". 8Ezechia disse a Isaia: "Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita". Egli pensava: "Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni".
40 1"Consolate, consolate il mio popolo,
dice il vostro Dio. 2Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù, è stata scontata la sua iniquità, perché ha ricevuto dalla mano del Signore doppio castigo per tutti i suoi peccati". 3Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (65 of 117)09/04/2004 2.58.05
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4Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. 5Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà, poiché la bocca del Signore ha parlato". 6Una voce dice: "Grida" e io rispondo: "Che dovrò gridare?". Ogni uomo è come l'erba e tutta la sua gloria è come un fiore del campo. 7Secca l'erba, il fiore appassisce quando il soffio del Signore spira su di essi. 8Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura sempre. Veramente il popolo è come l'erba. 9Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion; alza la voce con forza, tu che rechi liete notizie in Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! 10Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e i suoi trofei lo precedono. 11Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri". 12Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare
e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo? Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra, ha pesato con la stadera le montagne e i colli con la bilancia? 13Chi ha diretto lo spirito del Signore e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti? 14A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse e gli insegnasse il sentiero della giustizia e lo ammaestrasse nella scienza e gli rivelasse la via della prudenza? http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (66 of 117)09/04/2004 2.58.05
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15Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio,
contano come il pulviscolo sulla bilancia; ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere. 16Il Libano non basterebbe per accendere il rogo, nĂŠ le sue bestie per l'olocausto. 17Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui, come niente e vanitĂ sono da lui ritenute. 18A chi potreste paragonare Dio e quale immagine mettergli a confronto? 19Il fabbro fonde l'idolo, l'orafo lo riveste di oro e fonde catenelle d'argento. (41,6)Si aiutano l'un l'altro; uno dice al compagno: "Coraggio!". Il fabbro incoraggia l'orafo; (41,7)chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine, dicendo della saldatura: "Va bene" e fissa l'idolo con chiodi perchĂŠ non si muova. 20Chi ha poco da offrire sceglie un legno che non marcisce; si cerca un artista abile, perchĂŠ gli faccia una statua che non si muova. 21Non lo sapete forse? Non lo avete udito? Non vi fu forse annunziato dal principio? Non avete capito le fondamenta della terra? 22Egli siede sopra la volta del mondo, da dove gli abitanti sembrano cavallette. Egli stende il cielo come un velo, lo spiega come una tenda dove abitare; 23egli riduce a nulla i potenti e annienta i signori della terra. 24Sono appena piantati, appena seminati, appena i loro steli hanno messo radici nella terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l'uragano li strappa via come paglia. 25"A chi potreste paragonarmi quasi che io gli sia pari?" dice il Santo. 26Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato quegli astri? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito
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e li chiama tutti per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuno. 27Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: "La mia sorte è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?". 28Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. 29Egli da' forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. 30Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; 31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.
41 1Ascoltatemi in silenzio, isole,
e voi, nazioni, badate alla mia sfida! Si accostino e parlino; raduniamoci insieme in giudizio. 2Chi ha suscitato dall'oriente colui che chiama la vittoria sui suoi passi? Chi gli ha consegnato i popoli e assoggettato i re? La sua spada li riduce in polvere e il suo arco come paglia dispersa dal vento. 3Li insegue e passa oltre, sicuro; sfiora appena la strada con i piedi. 4Chi ha operato e realizzato questo, chiamando le generazioni fin dal principio? Io, il Signore, sono il primo e io stesso sono con gli ultimi. 5Le isole vedono e ne hanno timore; tremano le estremità della terra, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (68 of 117)09/04/2004 2.58.05
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insieme si avvicinano e vengono. 8Ma tu, Israele mio servo,
tu Giacobbe, che ho scelto, discendente di Abramo mio amico, 9sei tu che io ho preso dall'estremità della terra e ho chiamato dalle regioni più lontane e ti ho detto: "Mio servo tu sei ti ho scelto, non ti ho rigettato". 10Non temere, perché io sono con te; non smarrirti, perché io sono il tuo Dio. Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto e ti sostengo con la destra vittoriosa. 11Ecco, saranno svergognati e confusi quanti s'infuriavano contro di te; saranno ridotti a nulla e periranno gli uomini che si opponevano a te. 12Cercherai, ma non troverai, coloro che litigavano con te; saranno ridotti a nulla, a zero, coloro che ti muovevano guerra. 13Poiché io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico: "Non temere, io ti vengo in aiuto". 14Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva di Israele; io vengo in tuo aiuto - oracolo del Signoretuo redentore è il Santo di Israele. 15Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova, munita di molte punte; tu trebbierai i monti e li stritolerai, ridurrai i colli in pula. 16Li vaglierai e il vento li porterà via, il turbine li disperderà. Tu, invece, gioirai nel Signore, ti vanterai del Santo di Israele. 17I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'è, la loro lingua è riarsa per la sete; io, il Signore, li ascolterò; io, Dio di Israele, non li abbandonerò. 18Farò scaturire fiumi su brulle colline, fontane in mezzo alle valli; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (69 of 117)09/04/2004 2.58.05
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cambierò il deserto in un lago d'acqua, la terra arida in sorgenti. 19Pianterò cedri nel deserto, acacie, mirti e ulivi; porrò nella steppa cipressi, olmi insieme con abeti; 20perché vedano e sappiano, considerino e comprendano a un tempo che questo ha fatto la mano del Signore, lo ha creato il Santo di Israele. 21Presentate la vostra causa, dice il Signore,
portate le vostre prove, dice il re di Giacobbe. 22Vengano avanti e ci annunzino ciò che dovrà accadere. Narrate quali furono le cose passate, sicché noi possiamo riflettervi. Oppure fateci udire le cose future, così che possiamo sapere quello che verrà dopo. 23Annunziate quanto avverrà nel futuro e noi riconosceremo che siete dèi. Sì, fate il bene oppure il male e lo sentiremo e lo vedremo insieme. 24Ecco, voi siete un nulla, il vostro lavoro non vale niente, è abominevole chi vi sceglie. 25Io ho suscitato uno dal settentrione ed è venuto, dal luogo dove sorge il sole l'ho chiamato per nome; egli calpesterà i potenti come creta, come un vasaio schiaccia l'argilla. 26Chi lo ha predetto dal principio, perché noi lo sapessimo, chi dall'antichità, così che dicessimo: "È vero"? Nessuno lo ha predetto, nessuno lo ha fatto sentire, nessuno ha udito le vostre parole. 27Per primo io l'ho annunziato a Sion e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete. 28Guardai ma non c'era nessuno, tra costoro nessuno era capace di consigliare; nessuno da interrogare per averne una risposta. 29Ecco, tutti costoro sono niente; nulla sono le opere loro, vento e vuoto i loro idoli. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (70 of 117)09/04/2004 2.58.05
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42 1Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni. 2Non griderà né alzerà il tono, non farà udire in piazza la sua voce, 3non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta. Proclamerà il diritto con fermezza; 4non verrà meno e non si abbatterà, finché non avrà stabilito il diritto sulla terra; e per la sua dottrina saranno in attesa le isole. 5Così dice il Signore Dio che crea i cieli e li dispiega, distende la terra con ciò che vi nasce, da' il respiro alla gente che la abita e l'alito a quanti camminano su di essa: 6"Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, 7perché tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri, dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre. 8Io sono il Signore: questo è il mio nome; non cederò la mia gloria ad altri, né il mio onore agli idoli. 9I primi fatti, ecco, sono avvenuti e i nuovi io preannunzio; prima che spuntino, ve li faccio sentire". 10Cantate al Signore un canto nuovo,
lode a lui fino all'estremità della terra; lo celebri il mare con quanto esso contiene, le isole con i loro abitanti. 11Esulti il deserto con le sue città, esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr; acclamino gli abitanti di Sela,
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dalla cima dei monti alzino grida. 12Diano gloria al Signore e il suo onore divulghino nelle isole. 13Il Signore avanza come un prode, come un guerriero eccita il suo ardore; grida, lancia urla di guerra, si mostra forte contro i suoi nemici. 14Per molto tempo, ho taciuto, ho fatto silenzio, mi sono contenuto; ora griderò come una partoriente, mi affannerò e sbufferò insieme. 15Renderò aridi monti e colli, farò seccare tutta la loro erba; trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire. 16Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono, li guiderò per sentieri sconosciuti; trasformerò davanti a loro le tenebre in luce, i luoghi aspri in pianura. Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle. 17Retrocedono pieni di vergogna quanti sperano in un idolo, quanti dicono alle statue: "Voi siete i nostri dèi". 18Sordi, ascoltate,
ciechi, volgete lo sguardo per vedere. 19Chi è cieco, se non il mio servo? Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi? Chi è cieco come il mio privilegiato? Chi è sordo come il servo del Signore? 20Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione, hai aperto gli orecchi, ma senza sentire. 21Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia, di dare una legge grande e gloriosa. 22Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti presi con il laccio nelle caverne, sono rinchiusi in prigioni. Furono saccheggiati e nessuno li liberava; furono spogliati, e nessuno diceva: "Restituisci". 23Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò, vi fa attenzione e ascolta per il futuro? 24Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni? http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (72 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, per le cui vie non vollero camminare, la cui legge non osservarono? 25Egli, perciò, ha riversato su di esso la sua ira ardente e la violenza della guerra. L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.
43 1Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,
che ti ha plasmato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni. 2Se dovrai attraversare le acque, sarò con te, i fiumi non ti sommergeranno; se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai, la fiamma non ti potrà bruciare; 3poiché io sono il Signore tuo Dio, il Santo di Israele, il tuo salvatore. Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba al tuo posto. 4Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo, do uomini al tuo posto e nazioni in cambio della tua vita. 5Non temere, perché io sono con te; dall'oriente farò venire la tua stirpe, dall'occidente io ti radunerò. 6Dirò al settentrione: Restituisci, e al mezzogiorno: Non trattenere; fa' tornare i miei figli da lontano e le mie figlie dall'estremità della terra, 7quelli che portano il mio nome e che per la mia gloria ho creato e formato e anche compiuto". 8"Fa' uscire il popolo cieco, che pure ha occhi,
i sordi, che pure hanno orecchi. 9Si radunino insieme tutti i popoli e si raccolgano le nazioni. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (73 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Chi può annunziare questo tra di loro e farci udire le cose passate? Presentino i loro testimoni e avranno ragione, ce li facciano udire e avranno detto la verità. 10Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore miei servi, che io mi sono scelto perché mi conosciate e crediate in me e comprendiate che sono io. Prima di me non fu formato alcun dio né dopo ce ne sarà. 11Io, io sono il Signore, fuori di me non v'è salvatore. 12Io ho predetto e ho salvato, mi son fatto sentire e non c'era tra voi alcun dio straniero. Voi siete miei testimoni - oracolo del Signore e io sono Dio, 13sempre il medesimo dall'eternità. Nessuno può sottrarre nulla al mio potere; chi può cambiare quanto io faccio?". 14Così dice il Signore
vostro redentore, il Santo di Israele: "Per amor vostro l'ho mandato contro Babilonia e farò scendere tutte le loro spranghe, e quanto ai Caldei muterò i loro clamori in lutto. 15Io sono il Signore, il vostro Santo, il creatore di Israele, il vostro re". 16Così dice il Signore che offrì una strada nel mare
e un sentiero in mezzo ad acque possenti 17che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi insieme; essi giacciono morti: mai più si rialzeranno; si spensero come un lucignolo, sono estinti. 18Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! 19Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. 20Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (74 of 117)09/04/2004 2.58.05
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perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. 21Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi. 22Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe;
anzi ti sei stancato di me, o Israele. 23Non mi hai portato neppure un agnello per l'olocausto, non mi hai onorato con i tuoi sacrifici. Io non ti ho molestato con richieste di offerte, né ti ho stancato esigendo incenso. 24Non mi hai acquistato con denaro la cannella, né mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici. Ma tu mi hai dato molestia con i peccati, mi hai stancato con le tue iniquità. 25Io, io cancello i tuoi misfatti, per riguardo a me non ricordo più i tuoi peccati. 26Fammi ricordare, discutiamo insieme; parla tu per giustificarti. 27Il tuo primo padre peccò, i tuoi intermediari mi furono ribelli. 28I tuoi principi hanno profanato il mio santuario; per questo ho votato Giacobbe alla esecrazione, Israele alle ingiurie.
44 1Ora ascolta, Giacobbe mio servo,
Israele da me eletto. 2Così dice il Signore che ti ha fatto, che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta: "Non temere, Giacobbe mio servo, Iesurùn da me eletto, 3poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato, torrenti sul terreno arido. Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza, la mia benedizione sui tuoi posteri; 4cresceranno come erba in mezzo all'acqua, come salici lungo acque correnti. 5Questi dirà: Io appartengo al Signore,
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quegli si chiamerà Giacobbe; altri scriverà sulla mano: Del Signore, e verrà designato con il nome di Israele". 6Così dice il re di Israele,
il suo redentore, il Signore degli eserciti: "Io sono il primo e io l'ultimo; fuori di me non vi sono dèi. 7Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami, lo riveli di presenza e me lo esponga. Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico? Ci annunzi ciò che succederà. 8Non siate ansiosi e non temete: non forse già da molto tempo te l'ho fatto intendere e rivelato? Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me o una roccia che io non conosca?". 9I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non
vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. 10Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un vantaggio? 11Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme. 12Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli da' forma con martelli, lo rifinisce con braccio vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. 13Il falegname stende il regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. 14Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere. 15Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16Una metà la brucia al fuoco, sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: "Mi riscaldo; mi godo il fuoco". 17Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: "Salvami, perché sei il mio dio!". 18Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. 19Essi non riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: "Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad un pezzo di legno?". 20Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: "Ciò che tengo in mano non è forse falso?". 21Ricorda tali cose, o Giacobbe,
o Israele, poiché sei mio servo. Io ti ho formato, mio servo sei tu; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (76 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Israele, non sarai dimenticato da me. 22Ho dissipato come nube le tue iniquità e i tuoi peccati come una nuvola. Ritorna a me, poiché io ti ho redento. 23Esultate, cieli, poiché il Signore ha agito; giubilate, profondità della terra! Gridate di gioia, o monti, o selve con tutti i vostri alberi, perché il Signore ha riscattato Giacobbe, in Israele ha manifestato la sua gloria. 24Dice il Signore, che ti ha riscattato
e ti ha formato fino dal seno materno: "Sono io, il Signore, che ho fatto tutto, che ho spiegato i cieli da solo, ho disteso la terra; chi era con me? 25Io svento i presagi degli indovini, dimostro folli i maghi, costringo i sapienti a ritrattarsi e trasformo in follia la loro scienza; 26confermo la parola dei suoi servi, compio i disegni dei suoi messaggeri. Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata, e alle città di Giuda: Sarete riedificate e ne restaurerò le rovine. 27Io dico all'oceano: Prosciugati! Faccio inaridire i tuoi fiumi. 28Io dico a Ciro: Mio pastore; ed egli soddisferà tutti i miei desideri, dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata; e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta".
45 1Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
"Io l'ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. 2Io marcerò davanti a te; spianerò le asperità del terreno, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (77 of 117)09/04/2004 2.58.05
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spezzerò le porte di bronzo, romperò le spranghe di ferro. 3Ti consegnerò tesori nascosti e le ricchezze ben celate, perché tu sappia che io sono il Signore, Dio di Israele, che ti chiamo per nome. 4Per amore di Giacobbe mio servo e di Israele mio eletto io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca. 5Io sono il Signore e non v'è alcun altro; fuori di me non c'è dio; ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci, 6perché sappiano dall'oriente fino all'occidente che non esiste dio fuori di me. Io sono il Signore e non v'è alcun altro. 7Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo. 8Stillate, cieli, dall'alto
e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo". 9Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato
un vaso fra altri vasi di argilla? Dirà forse la creta al vasaio: "Che fai?" oppure: "La tua opera non ha manichi"? 10Chi oserà dire a un padre: "Che cosa generi?" o a una donna: "Che cosa partorisci?". 11Dice il Signore, il Santo di Israele, che lo ha plasmato: "Volete interrogarmi sul futuro dei miei figli e darmi ordini sul lavoro delle mie mani? 12Io ho fatto la terra e su di essa ho creato l'uomo; io con le mani ho disteso i cieli e do ordini a tutte le loro schiere. 13Io l'ho stimolato per la giustizia; spianerò tutte le sue vie. Egli ricostruirà la mia città http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (78 of 117)09/04/2004 2.58.05
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e rimanderà i miei deportati, senza denaro e senza regali", dice il Signore degli eserciti. 14Così dice il Signore:
"Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia e i Sabei dall'alta statura passeranno a te, saranno tuoi; ti seguiranno in catene, si prostreranno davanti a te, ti diranno supplicanti: Solo in te è Dio; non ce n'è altri; non esistono altri dèi. 15Veramente tu sei un Dio nascosto, Dio di Israele, salvatore. 16Saranno confusi e svergognati quanti s'infuriano contro di lui; se ne andranno con ignominia i fabbricanti di idoli. 17Israele sarà salvato dal Signore con salvezza perenne. Non patirete confusione o vergogna per i secoli eterni". 18Poiché così dice il Signore, che ha creato i cieli; egli, il Dio che ha plasmato e fatto la terra e l'ha resa stabile e l'ha creata non come orrida regione, ma l'ha plasmata perché fosse abitata: "Io sono il Signore; non ce n'è altri. 19Io non ho parlato in segreto, in un luogo d'una terra tenebrosa. Non ho detto alla discendenza di Giacobbe: Cercatemi in un'orrida regione! Io sono il Signore, che parlo con giustizia, che annunzio cose rette. 20Radunatevi e venite,
avvicinatevi tutti insieme, superstiti delle nazioni! Non hanno intelligenza coloro che portano un loro legno scolpito e pregano un dio
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che non può salvare. 21Manifestate e portate le prove, consigliatevi pure insieme! Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo e predetto ciò fin da allora? Non sono forse io, il Signore? Fuori di me non c'è altro Dio; Dio giusto e salvatore non c'è fuori di me. 22Volgetevi a me e sarete salvi, paesi tutti della terra, perché io sono Dio; non ce n'è altri. 23Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la verità, una parola irrevocabile: davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua". 24Si dirà: "Solo nel Signore si trovano vittoria e potenza!". Verso di lui verranno, coperti di vergogna, quanti fremevano d'ira contro di lui. 25Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno tutti i discendenti di Israele.
46 1A terra è Bel,
rovesciato è Nebo; i loro idoli sono per gli animali e le bestie, caricati come loro fardelli, come peso sfibrante. 2Sono rovesciati, sono a terra insieme, non hanno potuto salvare chi li portava ed essi stessi se ne vanno in schiavitù. 3Ascoltatemi, casa di Giacobbe e voi tutti, superstiti della casa di Israele; voi, portati da me fin dal seno materno, sorretti fin dalla nascita. 4Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso, io vi porterò fino alla canizie. Come ho già fatto, così io vi sosterrò, vi porterò e vi salverò. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (80 of 117)09/04/2004 2.58.05
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5A chi mi paragonate e mi assomigliate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili? 6Traggono l'oro dal sacchetto e pesano l'argento con la bilancia; pagano un orefice perché faccia un dio, che poi venerano e adorano. 7Lo sollevano sulle spalle e lo portano, poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo: non si muove più dal suo posto. Ognuno lo invoca, ma non risponde; non libera nessuno dalla sua angoscia. 8Ricordatevelo e agite da uomini; rifletteteci, o prevaricatori. 9Ricordatevi i fatti del tempo antico, perché io sono Dio e non ce n'è altri. Sono Dio, nulla è uguale a me. 10Io dal principio annunzio la fine e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto; io che dico: "Il mio progetto resta valido, io compirò ogni mia volontà!". 11Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda, da una terra lontana l'uomo dei miei progetti. Così ho parlato e così avverrà; l'ho progettato, così farò. 12Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio, che siete lontani dalla giustizia. 13Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana; la mia salvezza non tarderà. Io dispenserò in Sion la salvezza a Israele, oggetto della mia gloria.
47 1Scendi e siedi sulla polvere,
vergine figlia di Babilonia. Siedi a terra, senza trono, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata tenera e voluttuosa. 2Prendi la mola e macina la farina, togliti il velo, solleva i lembi della veste,
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scopriti le gambe, attraversa i fiumi. 3Si scopra la tua nudità, si mostri la tua vergogna. "Prenderò vendetta e nessuno interverrà", 4dice il nostro redentore che si chiama Signore degli eserciti, il Santo di Israele. 5Siedi in silenzio e scivola nell'ombra, figlia dei Caldei, perché non sarai più chiamata Signora di regni. 6Ero adirato contro il mio popolo, avevo lasciato profanare la mia eredità; perciò lo misi in tuo potere, ma tu non mostrasti loro pietà; perfino sui vecchi facesti gravare il tuo giogo pesante. 7Tu pensavi: "Sempre io sarò signora, sempre". Non ti sei mai curata di questi avvenimenti, non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine. 8Ora ascolta questo, o voluttuosa che te ne stavi sicura, che pensavi: "Io e nessuno fuori di me! Non resterò vedova, non conoscerò la perdita dei figli". 9Ma ti accadranno queste due cose, d'improvviso, in un sol giorno; perdita dei figli e vedovanza piomberanno su di te, nonostante la moltitudine delle tue magie, la forza dei tuoi molti scongiuri. 10Confidavi nella tua malizia, dicevi: "Nessuno mi vede". La tua saggezza e il tuo sapere ti hanno sviato. Eppure dicevi in cuor tuo: "Io e nessuno fuori di me". 11Ti verrà addosso una sciagura che non saprai scongiurare; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (82 of 117)09/04/2004 2.58.05
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ti cadrà sopra una calamità che non potrai evitare. Su di te piomberà improvvisa una catastrofe che non prevederai. 12Sta' pure ferma nei tuoi incantesimi e nella moltitudine delle magie, per cui ti sei affaticata dalla giovinezza: forse potrai giovartene, forse potrai far paura! 13Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri: si presentino e ti salvino gli astrologi che osservano le stelle, i quali ogni mese ti pronosticano che cosa ti capiterà. 14Ecco, essi sono come stoppia: il fuoco li consuma; non salveranno se stessi dal potere delle fiamme. Non ci sarà bracia per scaldarsi, né fuoco dinanzi al quale sedersi. 15Così sono diventati per te i tuoi maghi, con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza; ognuno se ne va per suo conto, nessuno ti viene in aiuto.
48 1Ascoltate ciò, casa di Giacobbe,
voi che siete chiamati Israele e che traete origine dalla stirpe di Giuda, voi che giurate nel nome del Signore e invocate il Dio di Israele, ma senza sincerità e senza rettitudine, 2poiché prendete il nome dalla città santa e vi appoggiate sul Dio di Israele che si chiama Signore degli eserciti. 3Io avevo annunziato da tempo le cose passate, erano uscite dalla mia bocca, le avevo fatte udire. D'improvviso io ho agito e sono accadute. 4Poiché sapevo che tu sei ostinato e che la tua nuca è una sbarra di ferro e la tua fronte è di bronzo, 5io te le annunziai da tempo, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (83 of 117)09/04/2004 2.58.05
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prima che avvenissero te le feci udire, per timore che dicessi: "Il mio idolo le ha fatte, la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate". 6Tutto questo hai udito e visto; non vorresti testimoniarlo? Ora ti faccio udire cose nuove e segrete che tu nemmeno sospetti. 7Ora sono create e non da tempo; prima di oggi tu non le avevi udite, perché tu non dicessi: "Già lo sapevo". 8No, tu non le avevi mai udite né sapute né il tuo orecchio era già aperto da allora poiché io sapevo che sei davvero perfido e che ti si chiama sleale fin dal seno materno. 9Per il mio nome rinvierò il mio sdegno, per il mio onore lo frenerò a tuo riguardo, per non annientarti. 10Ecco, ti ho purificato per me come argento, ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione. 11Per riguardo a me, per riguardo a me lo faccio; come potrei lasciar profanare il mio nome? Non cederò ad altri la mia gloria. 12Ascoltami, Giacobbe,
Israele che ho chiamato: Sono io, io solo, il primo e anche l'ultimo. 13Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra, la mia destra ha disteso i cieli. Quando io li chiamo, tutti insieme si presentano. 14Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi. Chi di essi ha predetto tali cose? Uno che io amo compirà il mio volere su Babilonia e, con il suo braccio, sui Caldei. 15Io, io ho parlato; io l'ho chiamato, l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese. 16Avvicinatevi a me per udire questo.
Fin dal principio non ho parlato in segreto; dal momento in cui questo è avvenuto io sono là. Ora il Signore Dio ha mandato me insieme con il suo spirito. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (84 of 117)09/04/2004 2.58.05
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17Dice il Signore tuo redentore,
il Santo di Israele: "Io sono il Signore tuo Dio che ti insegno per il tuo bene, che ti guido per la strada su cui devi andare. 18Se avessi prestato attenzione ai miei comandi, il tuo benessere sarebbe come un fiume, la tua giustizia come le onde del mare. 19La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena; non sarebbe mai radiato né cancellato il tuo nome davanti a me". 20Uscite da Babilonia,
fuggite dai Caldei; annunziatelo con voce di gioia, diffondetelo, fatelo giungere fino all'estremità della terra. Dite: "Il Signore ha riscattato il suo servo Giacobbe". 21Non soffrono la sete mentre li conduce per deserti; acqua dalla roccia egli fa scaturire per essi; spacca la roccia, sgorgano le acque. 22Non c'è pace per i malvagi, dice il Signore.
49 1Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome. 2Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all'ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. 3Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria". 4Io ho risposto: "Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (85 of 117)09/04/2004 2.58.05
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la mia ricompensa presso il mio Dio". 5Ora disse il Signore che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele, - poiché ero stato stimato dal Signore e Dio era stato la mia forza 6mi disse: "È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra". 7Dice il Signore, il redentore di Israele, il suo Santo, a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni, al servo dei potenti: "I re vedranno e si alzeranno in piedi, i principi vedranno e si prostreranno, a causa del Signore che è fedele, a causa del Santo di Israele che ti ha scelto". 8Dice il Signore:
"Al tempo della misericordia ti ho ascoltato, nel giorno della salvezza ti ho aiutato. Ti ho formato e posto come alleanza per il popolo, per far risorgere il paese, per farti rioccupare l'eredità devastata, 9per dire ai prigionieri: Uscite, e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori. Essi pascoleranno lungo tutte le strade, e su ogni altura troveranno pascoli. 10Non soffriranno né fame né sete e non li colpirà né l'arsura né il sole, perché colui che ha pietà di loro li guiderà, li condurrà alle sorgenti di acqua. 11Io trasformerò i monti in strade e le mie vie saranno elevate. 12Ecco, questi vengono da lontano, ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente e quelli dalla regione di Assuan". 13Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (86 of 117)09/04/2004 2.58.05
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gridate di gioia, o monti, perché il Signore consola il suo popolo e ha pietà dei suoi miseri. 14Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato". 15Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai. 16Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani, le tue mura sono sempre davanti a me. 17I tuoi costruttori accorrono, i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te. 18Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si radunano, vengono da te. "Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signoreti vestirai di tutti loro come di ornamento, te ne ornerai come una sposa". 19Poiché le tue rovine e le tue devastazioni e il tuo paese desolato saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti, benché siano lontani i tuoi divoratori. 20Di nuovo ti diranno agli orecchi i figli di cui fosti privata: "Troppo stretto è per me questo posto; scostati, e mi accomoderò". 21Tu penserai: "Chi mi ha generato costoro? Io ero priva di figli e sterile; questi chi li ha allevati? Ecco, ero rimasta sola e costoro dove erano?". 22Così dice il Signore Dio: "Ecco, io farò cenno con la mano ai popoli, per le nazioni isserò il mio vessillo. Riporteranno i tuoi figli in braccio, le tue figlie saran portate sulle spalle. 23I re saranno i tuoi tutori, le loro principesse tue nutrici. Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te, baceranno la polvere dei tuoi piedi; allora tu saprai che io sono il Signore e che non saranno delusi quanti sperano in me". http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (87 of 117)09/04/2004 2.58.05
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24Si può forse strappare la preda al forte?
Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno? 25Eppure dice il Signore: "Anche il prigioniero sarà strappato al forte, la preda sfuggirà al tiranno. Io avverserò i tuoi avversari; io salverò i tuoi figli. 26Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori, si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto. Allora ogni uomo saprà che io sono il Signore, tuo salvatore, io il tuo redentore e il Forte di Giacobbe".
50 1Dice il Signore:
"Dov'è il documento di ripudio di vostra madre, con cui l'ho scacciata? Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti? Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti, per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre. 2Per qual motivo non c'è nessuno, ora che io sono venuto? Perché, ora che chiamo, nessuno risponde? È forse la mia mano troppo corta per riscattare oppure io non ho la forza per liberare? Ecco, con una minaccia prosciugo il mare, faccio dei fiumi un deserto. I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto, muoiono di sete. 3Rivesto i cieli di oscurità, do loro un sacco per mantello". 4Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato una parola. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come gli iniziati. 5Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro. 6Ho presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (88 of 117)09/04/2004 2.58.05
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non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. 7Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confuso, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare deluso. 8È vicino chi mi rende giustizia; chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci. Chi mi accusa? Si avvicini a me. 9Ecco, il Signore Dio mi assiste: chi mi dichiarerà colpevole? Ecco, come una veste si logorano tutti, la tignola li divora. 10Chi tra di voi teme il Signore, ascolti la voce del suo servo! Colui che cammina nelle tenebre, senza avere luce, speri nel nome del Signore, si appoggi al suo Dio. 11Ecco, voi tutti che accendete il fuoco, e tenete tizzoni accesi, andate alle fiamme del vostro fuoco, tra i tizzoni che avete acceso. Dalla mia mano vi è giunto questo; voi giacerete fra le torture.
51 1Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia,
voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati, alla cava da cui siete stati estratti. 2Guardate ad Abramo vostro padre, a Sara che vi ha partorito; poiché io chiamai lui solo, lo benedissi e lo moltiplicai. 3Davvero il Signore ha pietà di Sion, ha pietà di tutte le sue rovine, rende il suo deserto come l'Eden, la sua steppa come il giardino del Signore. Giubilo e gioia saranno in essa, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (89 of 117)09/04/2004 2.58.05
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ringraziamenti e inni di lode! 4Ascoltatemi attenti, o popoli;
nazioni, porgetemi l'orecchio. Poiché da me uscirà la legge, il mio diritto sarà luce dei popoli. 5La mia vittoria è vicina, si manifesterà come luce la mia salvezza; le mie braccia governeranno i popoli. In me spereranno le isole, avranno fiducia nel mio braccio. 6Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto, poiché i cieli si dissolveranno come fumo, la terra si logorerà come una veste e i suoi abitanti moriranno come larve. Ma la mia salvezza durerà sempre, la mia giustizia non sarà annientata. 7Ascoltatemi, esperti della giustizia, popolo che porti nel cuore la mia legge. Non temete l'insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni; 8poiché le tarme li roderanno come una veste e la tignola li roderà come lana, ma la mia giustizia durerà per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione. 9Svegliati, svegliati, rivestiti di forza,
o braccio del Signore. Svegliati come nei giorni antichi, come tra le generazioni passate. Non hai tu forse fatto a pezzi Raab, non hai trafitto il drago? 10Forse non hai prosciugato il mare, le acque del grande abisso e non hai fatto delle profondità del mare una strada, perché vi passassero i redenti? 11I riscattati dal Signore ritorneranno e verranno in Sion con esultanza; felicità perenne sarà sul loro capo; giubilo e felicità li seguiranno; svaniranno afflizioni e sospiri. 12Io, io sono il tuo consolatore.
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Chi sei tu perché tema uomini che muoiono e un figlio dell'uomo che avrà la sorte dell'erba? 13Hai dimenticato il Signore tuo creatore, che ha disteso i cieli e gettato le fondamenta della terra. Avevi sempre paura, tutto il giorno, davanti al furore dell'avversario, perché egli tentava di distruggerti. Ma dove è ora il furore dell'avversario? 14Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. 15Io sono il Signore
tuo Dio, che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. 16Io ho posto le mie parole sulla tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion: "Tu sei mio popolo". 17Svegliati, svegliati,
alzati, Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano del Signore il calice della sua ira; la coppa della vertigine hai bevuto, l'hai vuotata. 18Nessuno la guida tra tutti i figli che essa ha partorito; nessuno la prende per mano tra tutti i figli che essa ha allevato. 19Due mali ti hanno colpito, chi avrà pietà di te? Desolazione e distruzione, fame e spada, chi ti consolerà? 20I tuoi figli giacciono privi di forze agli angoli di tutte le strade, come antilope in una rete, pieni dell'ira del Signore, della minaccia del tuo Dio. 21Perciò ascolta anche questo, o misera, o ebbra, ma non di vino. 22Così dice il tuo Signore Dio, il tuo Dio che difende la causa del suo popolo: "Ecco io ti tolgo di mano il calice della vertigine, la coppa della mia ira; tu non lo berrai più. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (91 of 117)09/04/2004 2.58.05
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23Lo metterò in mano ai tuoi torturatori
che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra. Tu facevi del tuo dorso un suolo e come una strada per i passanti".
52 1Svegliati, svegliati,
rivestiti della tua magnificenza, Sion; indossa le vesti più belle, Gerusalemme, città santa; perché mai più entrerà in te il non circonciso né l'impuro. 2Scuotiti la polvere, alzati, Gerusalemme schiava! Sciogliti dal collo i legami, schiava figlia di Sion! 3Poiché dice il Signore: "Senza prezzo foste venduti e sarete riscattati senza denaro". 4Poiché dice il Signore Dio: "In Egitto è sceso il mio popolo un tempo per abitarvi come straniero; poi
l'Assiro senza motivo lo ha oppresso. 5Ora, che faccio io qui? - oracolo del Signore - Sì, il mio popolo è stato deportato per nulla! I suoi dominatori trionfavano - oracolo del Signore - e sempre, tutti i giorni il mio nome è stato disprezzato. 6Pertanto il mio popolo conoscerà il mio nome, comprenderà in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua". 7Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion: "Regna il tuo Dio". 8Senti? Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore in Sion. 9Prorompete insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. 10Il Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio. 11Fuori, fuori, uscite di là! Non toccate niente d'impuro. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (92 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Uscite da essa, purificatevi, voi che portate gli arredi del Signore! 12Voi non dovrete uscire in fretta né andarvene come uno che fugge, perché davanti a voi cammina il Signore, il Dio di Israele chiude la vostra carovana. 13Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e molto innalzato. 14Come molti si stupirono di lui - tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo 15così si meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
53 1Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? 2È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida. Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. 3Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. 4Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. 5Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci da' salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. 6Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (93 of 117)09/04/2004 2.58.05
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7Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. 8Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte. 9Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. 10Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. 11Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità. 12Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.
54 1Esulta, o sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia, tu che non hai provato i dolori, perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata che i figli della maritata, dice il Signore. 2Allarga lo spazio della tua tenda, stendi i teli della tua dimora senza risparmio, allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti, 3poiché ti allargherai a destra e a sinistra e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni, popolerà le città un tempo deserte. 4Non temere, perché non dovrai più arrossire; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (94 of 117)09/04/2004 2.58.05
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non vergognarti, perché non sarai più disonorata; anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza. 5Poiché tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo di Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. 6Come una donna abbandonata e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? Dice il tuo Dio. 7Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti riprenderò con immenso amore. 8In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. 9Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non farti più minacce. 10Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace; dice il Signore che ti usa misericordia. 11Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
ecco io pongo sulla malachite le tue pietre e sugli zaffiri le tue fondamenta. 12Farò di rubini la tua merlatura, le tue porte saranno di carbonchi, tutta la tua cinta sarà di pietre preziose. 13Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, grande sarà la prosperità dei tuoi figli; 14sarai fondata sulla giustizia. Sta' lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere, dallo spavento, perché non ti si accosterà. 15Ecco, se ci sarà un attacco, non sarà da parte mia. Chi ti attacca cadrà contro di te. 16Ecco, io ho creato il fabbro che soffia sul fuoco delle braci http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (95 of 117)09/04/2004 2.58.05
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e ne trae gli strumenti per il suo lavoro, e io ho creato anche il distruttore per devastare. 17Nessun'arma affilata contro di te avrà successo, farai condannare ogni lingua che si alzerà contro di te in giudizio. Questa è la sorte dei servi del Signore, quanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore.
55 1O voi tutti assetati venite all'acqua,
chi non ha denaro venga ugualmente; comprate e mangiate senza denaro e, senza spesa, vino e latte. 2Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. 3Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete. Io stabilirò per voi un'alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. 4Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. 5Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te popoli che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato. 6Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. 7L'empio abbandoni la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. 8Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore. 9Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. 10Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano
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senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme al seminatore e pane da mangiare, 11così sarà della parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata. 12Voi dunque partirete con gioia,
sarete condotti in pace. I monti e i colli davanti a voi eromperanno in grida di gioia e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani. 13Invece di spine cresceranno cipressi, invece di ortiche cresceranno mirti; ciò sarà a gloria del Signore, un segno eterno che non scomparirà.
56 1Così dice il Signore:
"Osservate il diritto e praticate la giustizia, perché prossima a venire è la mia salvezza; la mia giustizia sta per rivelarsi". 2Beato l'uomo che così agisce e il figlio dell'uomo che a questo si attiene, che osserva il sabato senza profanarlo, che preserva la sua mano da ogni male. 3Non dica lo straniero che ha aderito al Signore: "Certo mi escluderà il Signore dal suo popolo!". Non dica l'eunuco: "Ecco, io sono un albero secco!". 4Poiché così dice il Signore: "Agli eunuchi, che osservano i miei sabati, preferiscono le cose di mio gradimento e restan fermi nella mia alleanza, 5io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un posto e un nome
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migliore che ai figli e alle figlie; darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato. 6Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo e per amare il nome del Signore, e per essere suoi servi, quanti si guardano dal profanare il sabato e restano fermi nella mia alleanza, 7li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera. I loro olocausti e i loro sacrifici saliranno graditi sul mio altare, perché il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli". 8Oracolo del Signore Dio che raduna i dispersi di Israele: "Io ancora radunerò i suoi prigionieri, oltre quelli già radunati". 9Voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare; voi tutte, bestie della foresta, venite. 10I suoi guardiani sono tutti ciechi,
non si accorgono di nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi. 11Ma tali cani avidi, che non sanno saziarsi, sono i pastori incapaci di comprendere. Ognuno segue la sua via, ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione. 12"Venite, io prenderò vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarà come oggi; ce n'è una riserva molto grande".
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http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (98 of 117)09/04/2004 2.58.05
Sacra Bibbia: AT | I libri profetici | Isaia
1Perisce il giusto, nessuno ci bada.
I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso. Il giusto è tolto di mezzo a causa del male. 2Egli entra nella pace, riposa sul suo giaciglio chi cammina per la via diritta. 3Ora, venite qui, voi,
figli della maliarda, progenie di un adultero e di una prostituta. 4Su chi intendete divertirvi? Contro chi allargate la bocca e tirate fuori la lingua? Forse voi non siete figli del peccato, prole bastarda? 5Voi, che spasimate fra i terebinti, sotto ogni albero verde, che sacrificate bambini nelle valli, tra i crepacci delle rocce. 6Tra le pietre levigate del torrente è la parte che ti spetta: esse sono la porzione che ti è toccata. Anche ad esse hai offerto libazioni, hai portato offerte sacrificali. E di questo dovrei forse consolarmi? 7Su un monte imponente ed elevato hai posto il tuo giaciglio; anche là sei salita per fare sacrifici. 8Dietro la porta e gli stipiti hai posto il tuo emblema. Lontano da me hai scoperto il tuo giaciglio, vi sei salita, lo hai allargato; hai patteggiato con coloro con i quali amavi trescare; guardavi la mano. 9Ti sei presentata al re con olio, hai moltiplicato i tuoi profumi; hai inviato lontano i tuoi messaggeri, ti sei abbassata fino agli inferi. 10Ti sei stancata in tante tue vie, ma non hai detto: "È inutile". Hai trovato come ravvivare la mano; per questo non ti senti esausta.
http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (99 of 117)09/04/2004 2.58.05
Sacra Bibbia: AT | I libri profetici | Isaia
11Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura
per farti infedele? E di me non ti ricordi, non ti curi? Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio? Ma tu non hai timore di me. 12Io divulgherò la tua giustizia e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio. 13Alle tue grida ti salvino i tuoi guadagni. Tutti se li porterà via il vento, un soffio se li prenderà. Chi invece confida in me possederà la terra, erediterà il mio santo monte. 14Si dirà: "Spianate, spianate, preparate la via,
rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo". 15Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso, che ha una sede eterna e il cui nome è santo: In un luogo eccelso e santo io dimoro, ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati, per ravvivare lo spirito degli umili e rianimare il cuore degli oppressi. 16Poiché io non voglio discutere sempre né per sempre essere adirato; altrimenti davanti a me verrebbe meno lo spirito e l'alito vitale che ho creato. 17Per l'iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato, l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato; eppure egli, voltandosi, se n'è andato per le strade del suo cuore. 18Ho visto le sue vie, ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni. E ai suoi afflitti 19io pongo sulle labbra: "Pace, pace ai lontani e ai vicini", dice il Signore, "io li guarirò". 20Gli empi sono come un mare agitato che non può calmarsi e le cui acque portan su melma e fango. 21Non v'è pace per gli empi, dice il mio Dio.
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http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (100 of 117)09/04/2004 2.58.05
Sacra Bibbia: AT | I libri profetici | Isaia
1Grida a squarciagola, non aver riguardo;
come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. 2Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: 3"Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?". Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. 4Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. 5È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l'uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore? 6Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? 7Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato, nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? 8Allora la tua luce sorgerà come l'aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. 9Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!". Se toglierai di mezzo a te l'oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, 10se offrirai il pane all'affamato, se sazierai chi è digiuno, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (101 of 117)09/04/2004 2.58.05
Sacra Bibbia: AT | I libri profetici | Isaia
allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. 11Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. 12La tua gente riedificherà le antiche rovine, ricostruirai le fondamenta di epoche lontane. Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per abitarvi. 13Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, 14allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farò calcare le alture della terra, ti farò gustare l'eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca del Signore ha parlato.
59 1Ecco non è troppo corta la mano del Signore
da non poter salvare; né tanto duro è il suo orecchio, da non poter udire. 2Ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso fra voi e il vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto così che non vi ascolta. 3Le vostre palme sono macchiate di sangue e le vostre dita di iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogne, la vostra lingua sussurra perversità. 4Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con lealtà. Si confida nel nulla e si dice il falso, si concepisce la malizia e si genera l'iniquità.
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Sacra Bibbia: AT | I libri profetici | Isaia
5Dischiudono uova di serpenti velenosi,
tessono tele di ragno; chi mangia quelle uova morirà, e dall'uovo schiacciato esce una vipera. 6Le loro tele non servono per vesti, essi non si possono coprire con i loro manufatti; le loro opere sono opere inique, il frutto di oppressioni è nelle loro mani. 7I loro piedi corrono al male, si affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri iniqui, desolazione e distruzione sono sulle loro strade. 8Non conoscono la via della pace, non c'è giustizia nel loro procedere; rendono tortuosi i loro sentieri, chiunque vi cammina non conosce la pace. 9Per questo il diritto si è allontanato da noi e non ci raggiunge la giustizia. Speravamo la luce ed ecco le tenebre, lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio. 10Tastiamo come ciechi la parete, come privi di occhi camminiamo a tastoni; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo; tra i vivi e vegeti siamo come i morti. 11Noi tutti urliamo come orsi, andiamo gemendo come colombe; speravamo nel diritto ma non c'è, nella salvezza ma essa è lontana da noi. 12Poiché sono molti davanti a te i nostri delitti, i nostri peccati testimoniano contro di noi; poiché i nostri delitti ci stanno davanti e noi conosciamo le nostre iniquità: 13prevaricare e rinnegare il Signore, cessare di seguire il nostro Dio, parlare di oppressione e di ribellione, concepire con il cuore e pronunciare parole false. 14Così è trascurato il diritto e la giustizia se ne sta lontana, la verità incespica in piazza, la rettitudine non può entrarvi. 15Così la verità è abbandonata, chi disapprova il male viene spogliato. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (103 of 117)09/04/2004 2.58.05
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Ha visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi che non ci sia più diritto. 16Egli ha visto che non c'era alcuno, si è meravigliato perché nessuno intercedeva. Ma lo ha soccorso il suo braccio, la sua giustizia lo ha sostenuto. 17Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza, e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza. Ha indossato le vesti della vendetta, si è avvolto di zelo come di un manto. 18Il retributore ripagherà le azioni come si deve: con sdegno ai suoi avversari, con vergogna ai suoi nemici. 19In occidente vedranno il nome del Signore e in oriente la sua gloria, perché egli verrà come un fiume irruente, sospinto dal vento del Signore. 20Come redentore verrà per Sion, per quelli di Giacobbe convertiti dall'apostasia. Oracolo del Signore. 21Quanto a me, ecco la mia alleanza con essi, dice il Signore: Il mio spirito che è sopra di te e le parole
che ti ho messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca né dalla bocca della tua discendenza né dalla bocca dei discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre.
60 1Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,
la gloria del Signore brilla sopra di te. 2Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. 3Cammineranno i popoli alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. 4Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. 5A quella vista sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (104 of 117)09/04/2004 2.58.05
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verranno a te i beni dei popoli. 6Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. 7Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria. 8Chi sono quelle che volano come nubi e come colombe verso le loro colombaie? 9Sono navi che si radunano per me, le navi di Tarsis in prima fila, per portare i tuoi figli da lontano, con argento e oro, per il nome del Signore tuo Dio, per il Santo di Israele che ti onora. 10Stranieri ricostruiranno le tue mura, i loro re saranno al tuo servizio, perché nella mia ira ti ho colpito, ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te. 11Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli e i loro re che faranno da guida. 12Perché il popolo e il regno che non vorranno servirti periranno e le nazioni saranno tutte sterminate. 13La gloria del Libano verrà a te, cipressi, olmi e abeti insieme, per abbellire il luogo del mio santuario, per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi. 14Verranno a te in atteggiamento umile i figli dei tuoi oppressori; ti si getteranno proni alle piante dei piedi quanti ti disprezzavano. Ti chiameranno Città del Signore, Sion del Santo di Israele. 15Dopo essere stata derelitta, odiata, senza che alcuno passasse da te, io farò di te l'orgoglio dei secoli, la gioia di tutte le generazioni. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (105 of 117)09/04/2004 2.58.05
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16Tu succhierai il latte dei popoli,
succhierai le ricchezze dei re. Saprai che io sono il Signore tuo salvatore e tuo redentore, io il Forte di Giacobbe. 17Farò venire oro anziché bronzo, farò venire argento anziché ferro, bronzo anziché legno, ferro anziché pietre. Costituirò tuo sovrano la pace, tuo governatore la giustizia. 18Non si sentirà più parlare di prepotenza nel tuo paese, di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini. Tu chiamerai salvezza le tue mura e gloria le tue porte. 19Il sole non sarà più la tua luce di giorno, né ti illuminerà più il chiarore della luna. Ma il Signore sarà per te luce eterna, il tuo Dio sarà il tuo splendore. 20Il tuo sole non tramonterà più né la tua luna si dileguerà, perché il Signore sarà per te luce eterna; saranno finiti i giorni del tuo lutto. 21Il tuo popolo sarà tutto di giusti, per sempre avranno in possesso la terra, germogli delle piantagioni del Signore, lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria. 22Il piccolo diventerà un migliaio, il minimo un immenso popolo; io sono il Signore: a suo tempo, farò ciò speditamente.
61 1Lo spirito del Signore Dio è su di me
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, 2a promulgare l'anno di misericordia del Signore, un giorno di vendetta per il nostro Dio, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (106 of 117)09/04/2004 2.58.05
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per consolare tutti gli afflitti, 3per allietare gli afflitti di Sion, per dare loro una corona invece della cenere, olio di letizia invece dell'abito da lutto, canto di lode invece di un cuore mesto. Essi si chiameranno querce di giustizia, piantagione del Signore per manifestare la sua gloria. 4Ricostruiranno le vecchie rovine, rialzeranno gli antichi ruderi, restaureranno le città desolate, devastate da più generazioni. 5Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli. 6Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore, ministri del nostro Dio sarete detti. Vi godrete i beni delle nazioni, trarrete vanto dalle loro ricchezze. 7Perché il loro obbrobrio fu di doppia misura, vergogna e insulto furono la loro porzione; per questo possiederanno il doppio nel loro paese, avranno una letizia perenne. 8Poiché io sono il Signore che amo il diritto e odio la rapina e l'ingiustizia: io darò loro fedelmente il salario, concluderò con loro un'alleanza perenne. 9Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe, i loro discendenti tra le nazioni. Coloro che li vedranno ne avranno stima, perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto. 10Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza, mi ha avvolto con il manto della giustizia, come uno sposo che si cinge il diadema e come una sposa che si adorna di gioielli. 11Poiché come la terra produce la vegetazione e come un giardino fa germogliare i semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutti i popoli.
62 http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (107 of 117)09/04/2004 2.58.05
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1Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi darò pace, finché non sorga come stella la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. 2Allora i popoli vedranno la tua giustizia, tutti i re la tua gloria; ti si chiamerà con un nome nuovo che la bocca del Signore indicherà. 3Sarai una magnifica corona nella mano del Signore, un diadema regale nella palma del tuo Dio. 4Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, né la tua terra sarà più detta Devastata, ma tu sarai chiamata Mio compiacimento e la tua terra, Sposata, perché il Signore si compiacerà di te e la tua terra avrà uno sposo. 5Sì, come un giovane sposa una vergine, così ti sposerà il tuo architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te. 6Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle; per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai. Voi, che rammentate le promesse al Signore, non prendetevi mai riposo 7e neppure a lui date riposo, finché non abbia ristabilito Gerusalemme e finché non l'abbia resa il vanto della terra. 8Il Signore ha giurato con la sua destra e con il suo braccio potente: "Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici, mai più gli stranieri berranno il vino per il quale tu hai faticato. 9No! Coloro che avranno raccolto il grano lo mangeranno e canteranno inni al Signore, coloro che avranno vendemmiato berranno il vino nei cortili del mio santuario". 10Passate, passate per le porte, sgombrate la via al popolo, spianate, spianate la strada, liberatela dalle pietre, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (108 of 117)09/04/2004 2.58.05
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innalzate un vessillo per i popoli. 11Ecco ciò che il Signore fa sentire all'estremità della terra: "Dite alla figlia di Sion: Ecco, arriva il tuo salvatore; ecco, ha con sé la sua mercede, la sua ricompensa è davanti a lui. 12Li chiameranno popolo santo, redenti del Signore. E tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata".
63 1Chi è costui che viene da Edom,
da Bozra con le vesti tinte di rosso? Costui, splendido nella sua veste, che avanza nella pienezza della sua forza? - "Io, che parlo con giustizia, sono grande nel soccorrere". 2- Perché rossa è la tua veste e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino? 3- "Nel tino ho pigiato da solo e del mio popolo nessuno era con me. Li ho pigiati con sdegno, li ho calpestati con ira. Il loro sangue è sprizzato sulle mie vesti e mi sono macchiato tutti gli abiti, 4poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore e l'anno del mio riscatto è giunto. 5Guardai: nessuno aiutava; osservai stupito: nessuno mi sosteneva. Allora mi prestò soccorso il mio braccio, mi sostenne la mia ira. 6Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira, feci scorrere per terra il loro sangue". 7Voglio ricordare i benefici del Signore,
le glorie del Signore, quanto egli ha fatto per noi. Egli è grande in bontà per la casa di Israele. Egli ci trattò secondo il suo amore, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (109 of 117)09/04/2004 2.58.05
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secondo la grandezza della sua misericordia. 8Disse: "Certo, essi sono il mio popolo, figli che non deluderanno" e fu per loro un salvatore 9in tutte le angosce. Non un inviato né un angelo, ma egli stesso li ha salvati; con amore e compassione egli li ha riscattati; li ha sollevati e portati su di sé, in tutti i giorni del passato. 10Ma essi si ribellarono e contristarono il suo santo spirito. Egli perciò divenne loro nemico e mosse loro guerra. 11Allora si ricordarono dei giorni antichi, di Mosè suo servo. Dov'è colui che fece uscire dall'acqua del Nilo il pastore del suo gregge? Dov'è colui che gli pose nell'intimo il suo santo spirito; 12colui che fece camminare alla destra di Mosè il suo braccio glorioso, che divise le acque davanti a loro facendosi un nome eterno; 13colui che li fece avanzare tra i flutti come un cavallo sulla steppa? Non inciamparono, 14come armento che scende per la valle: lo spirito del Signore li guidava al riposo. Così tu conducesti il tuo popolo, per farti un nome glorioso. 15Guarda dal cielo e osserva dalla tua dimora santa e gloriosa. Dove sono il tuo zelo e la tua potenza, il fremito della tua tenerezza e la tua misericordia? Non forzarti all'insensibilità 16perché tu sei nostro padre, poiché Abramo non ci riconosce e Israele non si ricorda di noi. Tu, Signore, tu sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (110 of 117)09/04/2004 2.58.05
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17Perché, Signore,
ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. 18Perché gli empi hanno calpestato il tuo santuario, i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo? 19Siamo diventati come coloro su cui tu non hai mai dominato, sui quali il tuo nome non è stato mai invocato. Se tu squarciassi i cieli e scendessi! Davanti a te sussulterebbero i monti.
64 1Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua, così il fuoco distrugga i tuoi avversari, perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici. Davanti a te tremavano i popoli, 2quando tu compivi cose terribili che non attendevamo, 3di cui non si udì parlare da tempi lontani. Orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui. 4Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle tue vie. Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. 5Siamo divenuti tutti come una cosa impura e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. 6Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si riscuoteva per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci hai messo in balìa della nostra iniquità. 7Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci da' forma, tutti noi siamo opera delle tue mani.
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8Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità. Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo. 9Le tue città sante sono un deserto, un deserto è diventata Sion, Gerusalemme una desolazione. 10Il nostro tempio, santo e magnifico, dove i nostri padri ti hanno lodato, è divenuto preda del fuoco; tutte le nostre cose preziose sono distrutte. 11Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore, tacerai e ci umilierai sino in fondo?
65 1Mi feci ricercare da chi non mi interrogava,
mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: "Eccomi, eccomi" a gente che non invocava il mio nome. 2Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle; essi andavano per una strada non buona, seguendo i loro capricci, 3un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine. Essi sacrificavano nei giardini, offrivano incenso sui mattoni, 4abitavano nei sepolcri, passavano la notte in nascondigli, mangiavano carne suina e cibi immondi nei loro piatti. 5Essi dicono: "Sta' lontano! Non accostarti a me, che per te sono sacro". Tali cose sono un fumo al mio naso, un fuoco acceso tutto il giorno. 6Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non tacerò finché non avrò ripagato 7le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri, tutte insieme, dice il Signore. Costoro hanno bruciato incenso sui monti e sui colli mi hanno insultato; così io calcolerò la loro paga
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e la riverserò nel loro grembo. 8Dice il Signore: "Come quando si trova succo in un grappolo, si dice: Non distruggetelo, perché v'è qui una benedizione, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa. 9Io farò uscire una discendenza da Giacobbe, da Giuda un erede dei miei monti. I miei eletti ne saranno i padroni e i miei servi vi abiteranno. 10Saròn diventerà un pascolo di greggi, la valle di Acòr un recinto per armenti, per il mio popolo che mi ricercherà. 11Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino, 12io vi destino alla spada; tutti vi curverete alla strage, perché ho chiamato e non avete risposto; ho parlato e non avete udito. Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che mi dispiace avete scelto". 13Pertanto, così dice il Signore Dio: "Ecco, i miei servi mangeranno e voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno e voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno e voi resterete delusi; 14ecco, i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per la tortura dello spirito. 15Lascerete il vostro nome come imprecazione fra i miei eletti: Così ti faccia morire il Signore Dio. Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome. 16Chi vorrà essere benedetto nel paese, vorrà esserlo per il Dio fedele; chi vorrà giurare nel paese, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (113 of 117)09/04/2004 2.58.05
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giurerà per il Dio fedele; perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche, saranno occultate ai miei occhi. 17Ecco infatti io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, 18poiché si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, e farò di Gerusalemme una gioia, del suo popolo un gaudio. 19Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. 20Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto. 21Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. 22Non fabbricheranno perché un altro vi abiti, né pianteranno perché un altro mangi, poiché quali i giorni dell'albero, tali i giorni del mio popolo. I miei eletti useranno a lungo quanto è prodotto dalle loro mani. 23Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno e insieme con essi anche i loro germogli. 24Prima che mi invochino, io risponderò; mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati. 25Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue, ma il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in tutto il mio santo monte". Dice il Signore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (114 of 117)09/04/2004 2.58.05
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66 1Così dice il Signore:
"Il cielo è il mio trono, la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi potreste costruire? In quale luogo potrei fissare la dimora? 2Tutte queste cose ha fatto la mia mano ed esse sono mie - oracolo del Signore -. Su chi volgerò lo sguardo? Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito e su chi teme la mia parola. 3Uno sacrifica un bue e poi uccide un uomo, uno immola una pecora e poi strozza un cane, uno presenta un'offerta e poi sangue di porco, uno brucia incenso e poi venera l'iniquità. Costoro hanno scelto le loro vie, essi si dilettano dei loro abomini; 4anch'io sceglierò la loro sventura e farò piombare su di essi ciò che temono, perché io avevo chiamato e nessuno ha risposto, avevo parlato e nessuno ha ascoltato. Hanno fatto ciò che è male ai miei occhi, hanno preferito quello che a me dispiace". 5Ascoltate la parola del Signore,
voi che venerate la sua parola. Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano, che vi respingono a causa del mio nome: "Mostri il Signore la sua gloria, e voi fateci vedere la vostra gioia!". Ma essi saranno confusi. 6Giunge un rumore, un frastuono dalla città, un rumore dal tempio: è la voce del Signore che paga il contraccambio ai suoi nemici. 7Prima di provare i dolori, ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce un maschio. 8Chi ha mai udito una cosa simile, chi ha visto cose come queste? Nasce forse un paese in un giorno; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (115 of 117)09/04/2004 2.58.05
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un popolo è generato forse in un istante? Eppure Sion, appena sentiti i dolori, ha partorito i figli. 9"Io che apro il grembo materno, non farò partorire?" dice il Signore. "Io che faccio generare, chiuderei il seno?" dice il tuo Dio. 10Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa quanti la amate. Sfavillate di gioia con essa voi tutti che avete partecipato al suo lutto. 11Così succhierete al suo petto e vi sazierete delle sue consolazioni; succhierete, deliziandovi, all'abbondanza del suo seno. 12Poiché così dice il Signore: "Ecco io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la prosperità; come un torrente in piena la ricchezza dei popoli; i suoi bimbi saranno portati in braccio, sulle ginocchia saranno accarezzati. 13Come una madre consola un figlio così io vi consolerò; in Gerusalemme sarete consolati. 14Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca. La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi, ma si sdegnerà contro i suoi nemici. 15Poiché, ecco, il Signore viene con il fuoco, i suoi carri sono come un turbine, per riversare con ardore l'ira, la sua minaccia con fiamme di fuoco. 16Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia su tutta la terra e con la spada su ogni uomo; molti saranno i colpiti dal Signore. 17Coloro che si consacrano e purificano nei giardini, seguendo uno che sta in mezzo, che mangiano carne suina, cose abominevoli e topi, insieme finiranno - oracolo del Signore 18con le loro opere e i loro propositi. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_01.htm (116 of 117)09/04/2004 2.58.06
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Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle genti di Tarsis, Put, Lud, Mesech, Ros, Tubal e di Grecia, ai lidi lontani che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunzieranno la mia gloria alle nazioni. 20Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutti i popoli come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari al mio santo monte di Gerusalemme, dice il Signore, come i figli di Israele portano l'offerta su vasi puri nel tempio del Signore. 21Anche tra essi mi prenderò sacerdoti e leviti, dice il Signore. 22Sì, come i nuovi cieli
e la nuova terra, che io farò, dureranno per sempre davanti a me - oracolo del Signore così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome. 23In ogni mese al novilunio, e al sabato di ogni settimana, verrà ognuno a prostrarsi davanti a me, dice il Signore. 24Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di me; poiché il loro verme non morirà, il loro fuoco non si spegnerà e saranno un abominio per tutti". <<< indietro
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Sacra Bibbia, edizione Liber Liber Antico Testamento Pentateuco Libri storici Nuovo Testamento Vangeli
Copertina e indice Libri poetici e Sapienziali
Libri profetici
Atti degli Apostoli Lettere di san Paolo
Lettere cattoliche Apocalisse
Antico Testamento: I libri profetici composto da:
Isaia
Geremia
Abdia Giona
Lamentazioni
Baruc Ezechiele
Daniele Osea
Gioele
Michea
Naum Abacuc
Sofonia Aggeo Zaccaria
Amos Malachia
Geremia 1 1Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatòt, nel territorio di
Beniamino. 2A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, 3e quindi anche al tempo di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedecìa figlio di Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese. 4Mi fu rivolta la parola del Signore: 5"Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,
prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni". 6Risposi: "Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane". 7Ma il Signore mi disse: "Non dire: Sono giovane, ma va' da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che io ti ordinerò. 8Non temerli, perché io sono con te per proteggerti". Oracolo del Signore. 9Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca e il Signore mi disse: "Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca. 10Ecco, oggi ti costituisco sopra i popoli e sopra i regni per sradicare e demolire, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (1 of 97)09/04/2004 2.58.28
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per distruggere e abbattere, per edificare e piantare". 11Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Che cosa vedi, Geremia?". Risposi: "Vedo un ramo di
mandorlo". 12Il Signore soggiunse: "Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla". 13Quindi mi fu rivolta di nuovo questa parola del Signore: "Che cosa vedi?". Risposi: "Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione". 14Il Signore mi disse: "Dal settentrione si rovescerà la sventura su tutti gli abitanti del paese. 15Poiché, ecco, io sto per chiamare tutti i regni del settentrione. Oracolo del Signore. Essi verranno e ognuno porrà il trono davanti alle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura e contro tutte le città di Giuda. 16Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro, per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi, per sacrificare ad altri dèi e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani. 17Tu, poi, cingiti i fianchi, alzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò; non spaventarti alla loro vista, altrimenti ti farò temere davanti a loro. 18Ed ecco oggi io faccio di te come una fortezza, come un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda e i suoi capi, contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese. 19Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti". Oracolo del Signore.
2 1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Va' e grida agli orecchi di Gerusalamme:
Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (2 of 97)09/04/2004 2.58.28
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dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata. 3Israele era cosa sacra al Signore, la primizia del suo raccolto; quanti ne mangiavano dovevano pagarla, la sventura si abbatteva su di loro. Oracolo del Signore. 4Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe, voi, famiglie tutte della casa di Israele! 5Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovano in me i vostri padri, per allontanarsi da me? Essi seguirono ciò ch'è vano, diventarono loro stessi vanità 6e non si domandarono: Dov'è il Signore che ci fece uscire dal paese d'Egitto, ci guidò nel deserto, per una terra di steppe e di frane, per una terra arida e tenebrosa, per una terra che nessuno attraversava e dove nessuno dimora? 7Io vi ho condotti in una terra da giardino, perché ne mangiaste i frutti e i prodotti. Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra e avete reso il mio possesso un abominio. 8Neppure i sacerdoti si domandarono: Dov'è il Signore? I detentori della legge non mi hanno conosciuto, i pastori mi si sono ribellati, i profeti hanno predetto nel nome di Baal e hanno seguito esseri inutili. 9Per questo intenterò ancora un processo contro di voi,
- oracolo del Signore e farò causa ai vostri nipoti. 10Recatevi nelle isole dei Kittim e osservate, mandate pure a Kedar e considerate bene; vedete se là è mai accaduta una cosa simile. 11Ha mai un popolo cambiato dèi? Eppure quelli non sono dèi! Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (3 of 97)09/04/2004 2.58.28
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con un essere inutile e vano. 12Stupitene, o cieli; inorridite come non mai. Oracolo del Signore. 13Perché il mio popolo ha commesso due iniquità: essi hanno abbandonato me, sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne screpolate, che non tengono l'acqua. 14Israele è forse uno schiavo o un servo nato in casa? Perché allora è diventato una preda? 15Contro di lui ruggiscono i leoni, fanno udire i loro urli. La sua terra è ridotta a deserto, le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita. 16Perfino i figli di Menfi e di Tafni ti hanno raso la testa. 17Tutto ciò forse non ti accade perché hai abbandonato il Signore tuo Dio? 18E ora perché corri verso l'Egitto a bere le acque del Nilo? Perché corri verso l'Assiria a bere le acque dell'Eufrate? 19La tua stessa malvagità ti castiga e le tue ribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva a amara l'aver abbandonato il Signore tuo Dio e il non aver più timore di me. Oracolo del Signore degli eserciti. 20Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo, hai spezzato i tuoi legami e hai detto: Non ti servirò! Infatti sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verde ti sei prostituita. 21Io ti avevo piantato come vigna scelta, tutta di vitigni genuini; in tralci degeneri di vigna bastarda? 22Anche se ti lavassi con la soda e usassi molta potassa, davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (4 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Oracolo del Signore. 23Perché osi dire: Non mi sono contaminata, non ho seguito i Baal? Considera i tuoi passi là nella valle, riconosci quello che hai fatto, giovane cammella leggera e vagabonda, 24asina selvatica abituata al deserto: nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria; chi può frenare la sua brama? Quanti la cercano non devono stancarsi: la troveranno sempre nel suo mese. 25Bada che il tuo piede non resti scalzo e che la tua gola non si inaridisca! Ma tu rispondi: No. È inutile, perché io amo gli stranieri, voglio seguirli. 26Come si vergogna un ladro preso in flagrante così restano svergognati quelli della casa d'Israele, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti. 27Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre, e a una pietra: Tu mi hai generato. A me essi voltan le spalle e non la fronte; ma al tempo della sventura invocano: Alzati, salvaci! 28E dove sono gli dèi che ti sei costruiti? Si alzino, se posson salvarti nel tempo della tua sventura; poiché numerosi come le tue città sono, o Giuda, i tuoi dèi! 29Perché vi lamentate con me? Tutti voi mi siete stati infedeli. Oracolo del Signore. 30Invano ho colpito i vostri figli, voi non avete imparato la lezione. La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. 31O generazione! Proprio voi badate alla parola del Signore! Sono forse divenuto un deserto per Israele o una terra di tenebre densissime? http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (5 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati, più non faremo ritorno a te? 32Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti, una sposa della sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato per giorni innumerevoli. 33Come sai ben scegliere la tua via in cerca di amore! Per questo hai insegnato i tuoi costumi anche alle donne peggiori. 34Perfino sugli orli delle tue vesti si trova il sangue di poveri innocenti, da te non sorpresi nell'atto di scassinare, ma presso ogni quercia. 35Eppure protesti: Io sono innocente, la sua ira è già lontana da me. Eccomi pronto a entrare in giudizio con te, perché hai detto: Non ho peccato! 36Perché ti sei ridotta così vile nel cambiare la strada? Anche dall'Egitto sarai delusa come fosti delusa dall'Assiria. 37Anche di là tornerai con le mani sul capo, perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi; da loro non avrai alcun vantaggio.
3 1Se un uomo ripudia la moglie
ed essa, allontanatasi da lui, si sposa con un altro uomo, tornerà il primo ancora da lei? Forse una simile donna non è tutta contaminata? Tu ti sei disonorata con molti amanti e osi tornare da me? Oracolo del Signore. 2Alza gli occhi sui colli e osserva: dove non ti sei disonorata? Tu sedevi sulle vie aspettandoli, come fa l'Arabo nel deserto. Così anche la terra hai contaminato con impudicizia e perversità. 3Per questo sono state fermate le piogge http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (6 of 97)09/04/2004 2.58.28
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e gli scrosci di primavera non sono venuti. Sfrontatezza di prostituta è la tua, ma tu non vuoi arrossire. 4E ora forse non gridi verso di me: Padre mio, amico della mia giovinezza tu sei! 5Serberà egli rancore per sempre? Conserverà in eterno la sua ira? Così parli, ma intanto ti ostini a commettere il male che puoi". 6Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: "Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su
ogni luogo elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma essa non è ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto ciò, 8ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per tutti i suoi adultéri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi; 9e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10Ciò nonostante, la perfida Giuda sua sorella non è ritornata a me con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna". Parola del Signore. 11Allora il Signore mi disse: "Israele ribelle si è dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12Va' e grida tali cose verso il settentrione dicendo: Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore. Non ti mostrerò la faccia sdegnata, perché io sono pietoso, dice il Signore. Non conserverò l'ira per sempre. 13Su, riconosci la tua colpa, perché sei stata infedele al Signore tuo Dio; hai profuso l'amore agli stranieri sotto ogni albero verde e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore. 14Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro padrone. Io vi prenderò uno da ogni
città e due da ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza. 16Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà rimpianta né rifatta. 17In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro cuore malvagio. 18In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredità ai loro padri. 19Io pensavo:
Come vorrei considerarti tra i miei figli e darti una terra invidiabile, un'eredità che sia l'ornamento più prezioso dei popoli! http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (7 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio, e non tralascerete di seguirmi. 20Ma come una donna è infedele al suo amante, così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me". Oracolo del Signore. 21Sui colli si ode una voce, pianto e gemiti degli Israeliti, perché hanno reso tortuose le loro vie, si sono dimenticati del Signore loro Dio. 22"Ritornate, figli traviati, io risanerò le vostre ribellioni". "Ecco, noi veniamo a te perché tu sei il Signore nostro Dio. 23In realtà, menzogna sono le colline, come anche il clamore sui monti; davvero nel Signore nostro Dio è la salvezza di Israele. 24L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza il frutto delle fatiche dei nostri padri, i loro greggi e i loro armenti, i loro figli e le loro figlie. 25Avvolgiamoci nella nostra vergogna, la nostra confusione ci ricopra, perché abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino ad oggi; non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio".
4 1"Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore -
a me dovrai ritornare. Se rigetterai i tuoi abomini, non dovrai più vagare lontano da me. 2Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore, con verità, rettitudine e giustizia. Allora i popoli si diranno benedetti da te e di te si vanteranno". 3Dice il Signore agli uomini di Giuda e a Gerusalemme: "Dissodatevi un terreno incolto e non seminate fra le spine. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (8 of 97)09/04/2004 2.58.28
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4Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, perché la mia ira non divampi come fuoco e non bruci senza che alcuno la possa spegnere, a causa delle vostre azioni perverse. 5Annunziatelo in Giuda,
fatelo udire a Gerusalemme; suonate la tromba nel paese, gridate a piena voce e dite: Radunatevi ed entriamo nelle città fortificate. 6Alzate un segnale verso Sion; fuggite, non indugiate, perché io mando da settentrione una sventura e una grande rovina. 7Il leone è balzato dalla boscaglia, il distruttore di nazioni si è mosso dalla sua dimora per ridurre la tua terra a una desolazione: le tue città saranno distrutte, non vi rimarranno abitanti. 8Per questo vestitevi di sacco, lamentatevi e alzate grida, perché non si è allontanata l'ira ardente del Signore da noi. 9E in quel giorno - dice il Signore verrà meno il coraggio del re e il coraggio dei capi; i sacerdoti saranno costernati e i profeti resteranno stupiti. 10Essi diranno: Ah, Signore Dio, hai dunque del tutto ingannato questo popolo e Gerusalemme, quando dicevi: Voi avrete pace, mentre una spada giunge fino alla gola". 11In quel tempo si dirà: a questo popolo e a Gerusalemme: "Il vento ardente delle dune soffia dal deserto verso la figlia del mio popolo, non per vagliare, né per mondare il grano. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (9 of 97)09/04/2004 2.58.28
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12Un vento minaccioso si alza al mio ordine.
Ora, anch'io voglio pronunziare contro di essi la condanna". 13Ecco, egli sale come nubi e come un turbine sono i suoi carri, i suoi cavalli sono più veloci delle aquile. Guai a noi che siamo perduti! 14Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme, perché possa uscirne salva. Fino a quando albergheranno in te pensieri d'iniquità? 15Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim. 16Annunziatelo alle genti, fatelo sapere a Gerusalemme. Gli assedianti vengono da una terra lontana, mandano urla contro le città di Giuda. 17Come custodi d'un campo l'anno circondata, perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore. 18La tua condotta e le tue azioni ti hanno causato tutto ciò. Questo il guadagno della tua malvagità; com'è amaro! Ora ti penetra fino al cuore. 19Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato. Le pareti del mio cuore! Il cuore mi batte forte; non riesco a tacere, perché ho udito uno squillo di tromba, un fragore di guerra. 20Si annunzia rovina sopra rovina: tutto il paese è devastato. A un tratto sono distrutte le mie tende, in un attimo i miei padiglioni. 21Fino a quando dovrò vedere segnali e udire squilli di tromba? 22"Stolto è il mio popolo: non mi conoscono, sono figli insipienti, senza intelligenza; sono esperti nel fare il male, ma non sanno compiere il bene". http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (10 of 97)09/04/2004 2.58.28
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23Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto,
i cieli, e non v'era luce. 24Guardai i monti ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. 25Guardai ed ecco non c'era nessuno e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via. 26Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto e tutte le sue città erano state distrutte dal Signore e dalla sua ira ardente. 27Poiché dice il Signore: "Devastato sarà tutto il paese; io compirò uno sterminio. 28Pertanto la terra sarà in lutto e i cieli lassù si oscureranno, perché io l'ho detto e non me ne pento, l'ho stabilito e non ritratterò". 29Per lo strepito di cavalieri e di arcieri ogni città è in fuga, vanno nella folta boscaglia e salgono sulle rupi. Ogni città è abbandonata, non c'è rimasto un sol uomo. 30E tu, devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, ti adornassi di fregi d'oro e ti facessi gli occhi grandi con il bistro, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano; essi vogliono la tua vita. 31Sento un grido come di donna nei dolori, un urlo come di donna al primo parto, è il grido della figlia di Sion, che spasima e tende le mani: "Guai a me! Sono affranta, affranta per tutti gli uccisi".
5 1Percorrete le vie di Gerusalemme,
osservate bene e informatevi, cercate nelle sue piazze se trovate un uomo, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (11 of 97)09/04/2004 2.58.28
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uno solo che agisca giustamente e cerchi di mantenersi fedele, e io le perdonerò, dice il Signore. 2Anche quando esclamano: "Per la vita del Signore!", certo giurano il falso. 3Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà? Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore; li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione. Hanno indurito la faccia più di una rupe, non vogliono convertirsi. 4Io pensavo: "Certo, sono di bassa condizione, agiscono da stolti, perché non conoscono le vie del signore, il diritto del loro Dio. 5Mi rivolgerò ai grandi e parlerò loro. Certo, essi conoscono la via del Signore, il diritto del loro Dio". Ahimè, anche questi hanno rotto il giogo, hanno spezzato i legami! 6Per questo li azzanna il leone della foresta, il lupo delle steppe ne fa scempio, il leopardo sta in agguato vicino alle loro città, quanti ne escono saranno sbranati; perché si sono moltiplicati i loro peccati, sono aumentate le loro ribellioni. 7"Perché ti dovrei perdonare? I tuoi figli mi hanno abbandonato, hanno giurato per chi non è Dio. Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio, si affollano nelle case di prostituzione. 8Sono come stalloni ben pasciuti e focosi: ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo. 9Non dovrei forse punirli per questo? Oracolo del Signore. E di un popolo come questo non dovrei vendicarmi? 10Salite sui suoi filari e distruggeteli, compite uno sterminio; strappatene i tralci, perché non sono del Signore. 11Poiché, certo, mi si sono ribellate http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (12 of 97)09/04/2004 2.58.28
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la casa d'Israele e la casa di Giuda". Oracolo del Signore. 12Hanno rinnegato il Signore, hanno proclamato: "Non è lui! Non verrà sopra di noi la sventura, non vedremo né spada né fame. 13I profeti sono come il vento, la sua parola non è in essi". 14Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti: "Questo sarà fatto loro, poiché hanno pronunziato questo discorso: Ecco io farò delle mie parole come un fuoco sulla tua bocca. Questo popolo sarà la legna che esso divorerà. 15Ecco manderò contro di voi una nazione da lontano, o casa di Israele. Oracolo del Signore. È una nazione valorosa, è una nazione antica! Una nazione di cui non conosci la lingua e non comprendi che cosa dice. 16La sua faretra è come un sepolcro aperto. Essi sono tutti prodi. 17Divorerà le tue messi e il tuo pane; divorerà i tuoi figli e le tue figlie; divorerà i greggi e gli armenti; divorerà le tue vigne e i tuoi fichi; distruggerà le città fortificate nelle quali riponevi la fiducia. 18Ma anche in quei giorni, dice il Signore,
non farò di voi uno sterminio". 19Allora, se diranno: "Perché il Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?", tu risponderai: "Come voi
avete abbandonato il Signore e avete servito divinità straniere nel vostro paese, così servirete gli stranieri in un paese non vostro". 20Annunziatelo nella casa di Giacobbe,
fatelo udire in Giuda dicendo: 21"Questo dunque ascoltate, o popolo stolto e privo di senno, che ha occhi ma non vede, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (13 of 97)09/04/2004 2.58.28
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che ha orecchi ma non ode. 22Voi non mi temerete? Oracolo del Signore. Non tremerete dinanzi a me, che ho posto la sabbia per confine al mare, come barriera perenne che esso non varcherà? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non l'oltrepassano". 23Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno, 24e non dicono in cuor loro: "Temiamo il Signore nostro Dio che elargisce la pioggia d'autunno e quella di primavera a suo tempo, ha fissato le settimane per la messe e ce le mantiene costanti". 25Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere; 26poiché tra il mio popolo vi sono malvagi
che spiano come cacciatori in agguato, pongono trappole per prendere uomini. 27Come una gabbia piena di uccelli, così le loro case sono piene di inganni; perciò diventano grandi e ricchi. 28Sono grassi e pingui, oltrepassano i limiti del male; non difendono la giustizia, non si curano della causa dell'orfano, non fanno giustizia ai poveri. 29Non dovrei forse punire queste colpe? Oracolo del Signore. Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi? 30Cose spaventose e orribili avvengono nel paese. 31I profeti predicono in nome della menzogna e i sacerdoti governano al loro cenno; eppure il mio popolo è contento di questo. Che farete quando verrà la fine?
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6 1Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme. In Tekoa date fiato alle trombe; innalzate segnali su Bet-Cherem, perché dal settentrione si affaccia una sventura e una grande rovina. 2È forse simile a un tenero prato la figlia di Sion? 3Verso di essa muovono pastori con i loro greggi; le fissano le tende tutto intorno, ognuno di loro pascola la sua parte. 4"Ingaggiate la santa battaglia contro di essa; su, assaliamola in pieno giorno. Noi sventurati! Già il giorno declina, già si allungano le ombre della sera. 5Su, allora assaliamola di notte, distruggiamo i suoi palazzi". 6Perché così dice il Signore degli eserciti: "Tagliate i suoi alberi, costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme. Essa è la città della menzogna, in essa tutto è oppressione. 7Come una sorgente fa scorrere l'acqua, così essa fa scorrere la sua iniquità. Violenza e oppressione risuonano in essa, dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe. 8Lasciati correggere, o Gerusalemme, perché io non mi allontani da te e non ti riduca a un deserto, a una regione disabitata". 9Così dice il Signore degli eserciti: "Racimolate, racimolate come una vigna il resto di Israele; stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore verso i suoi tralci". 10A chi parlerò a chi scongiurerò perché mi ascoltino? Ecco, il loro orecchio non è circonciso, sono incapaci di prestare attenzione. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (15 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Ecco, la parola del Signore è per loro oggetto di scherno; non la gustano. 11Io perciò sono pieno dell'ira del Signore, non posso più contenerla. "Riversala sui bambini nella strada, e anche sull'adunanza dei giovani, perché saranno presi insieme uomini e donne, l'anziano e il decrepito. 12Le loro case passeranno a stranieri, anche i loro campi e le donne, perché io stenderò la mano sugli abitanti di questo paese". Oracolo del Signore. 13Perché dal piccolo al grande tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. 14Essi curano la ferita del mio popolo, ma solo alla leggera, dicendo: "Bene, bene!" ma bene non va, 15Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. "Per questo cadranno con le altre vittime, nell'ora del castigo saranno prostrati", dice il Signore. 16Così dice il Signore: "Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri del passato, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre". Ma essi risposero: "Non la prenderemo!". 17Io ho posto sentinelle presso di voi: "Fate attenzione allo squillo di tromba". Essi hanno risposto: "Non ci baderemo!". 18Per questo ascoltate, o popoli, e sappi, o assemblea, ciò che avverrà di loro. 19Ascolta, o terra! "Ecco, io mando contro questo popolo la sventura, il frutto dei loro pensieri, perché non hanno prestato attenzione alle mie parole e hanno rigettato la mia legge. 20Perché mi offrite incenso portato da Saba http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (16 of 97)09/04/2004 2.58.28
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e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi e non mi piacciono i vostri sacrifici". 21Perciò dice il Signore: "Ecco, io porrò per questo popolo pietre di inciampo, in esse inciamperanno insieme padri e figli; vicini e amici periranno". 22Così dice il Signore:
"Ecco, un popolo viene da un paese del settentrione, una grande nazione si muove dall'estremità della terra. 23Impugnano archi e lance; sono crudeli, senza pietà. Il loro clamore è quello di un mare agitato; essi montano cavalli: sono pronti come un solo guerriero alla battaglia contro di te, figlia di Sion". 24"Abbiamo udito la loro fama, ci sono cadute le braccia; l'angoscia si è impadronita di noi, come spasimo di partoriente". 25Non uscite nei campi e non camminate per le strade, perché la spada nemica e il terrore sono tutt'intorno. 26Figlia del mio popolo, vestiti di sacco e rotolati nella polvere. Fa' lutto come per un figlio unico, lamentati amaramente, perché piomberà improvviso il distruttore su di noi! 27Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo, perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta. 28Essi sono tutti ribelli, spargono calunnie, tutti sono corrotti. 29Il mantice soffia con forza, il piombo è consumato dal fuoco; invano si vuol raffinarlo a ogni costo, le scorie non si separano. 30Scoria di argento si chiamano,
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perché il Signore li ha rigettati.
7 1Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: 2"Fermati alla porta del tempio del Signore e là
pronunzia questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. 3Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. 4Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono: Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo! 5Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo avversario; 6se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dèi, 7io vi farò abitare in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. 8Ma voi confidate in parole false e ciò non vi gioverà: 9rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non conoscevate. 10Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo salvi! per poi compiere tutti questi abomini. 11Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. 12Andate, dunque, nella mia dimora che era in Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità di Israele, mio popolo. 13Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, 14io tratterò questo tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo. 15Vi scaccerò davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim. 16Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me, perché non ti ascolterò. 17Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? 18I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del cielo; poi si compiono libazioni ad altri dèi per offendermi. 19Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore - o non piuttosto se stessi a loro vergogna?". 20Pertanto, dice il Signore Dio: "Ecco il mio furore, la mia ira si riversa su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucerà senza estinguersi". 21Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! 22In verità io non parlai né diedi comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire dal paese d'Egitto. 23Ma questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici. 24Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia mi han voltato le spalle, 25da quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei servitori, i profeti, con premura e sempre; 26eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la loro nuca, divennero http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (18 of 97)09/04/2004 2.58.28
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peggiori dei loro padri. 27Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. 28Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca. 29Taglia la tua chioma e gettala via
e intona sulle alture un canto lugubre, perché il Signore ha rigettato e abbandonato la generazione che è oggetto della sua ira. 30Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto
i loro abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. 31Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di Ben-Hinnòn, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta in mente. 32Perciò verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-Hinnòn, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 33I cadaveri di questo popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. 34Io farò cessare nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiché il paese sarà ridotto un deserto".
8 1"In quel tempo - oracolo del Signore - si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei
suoi capi, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. 2Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta la milizia del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno più raccolte né sepolte, ma rimarranno come letame sulla terra. 3Allora la morte sarà preferibile alla vita per tutti quelli che resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li avrò dispersi". Oracolo del Signore degli eserciti. 4Tu dirai loro: "Così dice il Signore:
Forse chi cade non si rialza e chi perde la strada non torna indietro? 5Perché allora questo popolo si ribella con continua ribellione? Persistono nella malafede, rifiutano di convertirsi. 6Ho fatto attenzione e ho ascoltato; essi non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, dicendo: Che ho fatto? Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa come un cavallo che si lanci nella battaglia. 7Anche la cicogna nel cielo conosce i suoi tempi; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (19 of 97)09/04/2004 2.58.28
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la tortora, la rondinella e la gru osservano la data del loro ritorno; il mio popolo, invece, non conosce il comando del Signore. 8Come potete dire: Noi siamo saggi,
la legge del Signore è con noi? A menzogna l'ha ridotta la penna menzognera degli scribi! 9I saggi saranno confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Essi hanno rigettato la parola del Signore, quale sapienza possono avere? 10Per questo darò le loro donne ad altri,
i loro campi ai conquistatori, perché, dal piccolo al grande, tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. 11Essi curano la ferita del mio popolo ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene! ma bene non va. 12Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. Per questo cadranno con le altre vittime, nell'ora del castigo saranno prostrati" dice il Signore. 13"Li mieto e li anniento,
dice il Signore, non c'è più uva nella vigna né frutti sui fichi; anche le foglie son avvizzite. Ho procurato per loro degli invasori". 14"Perché ce ne stiamo seduti? Riunitevi, entriamo nelle fortezze e moriamo in esse, poiché il Signore nostro Dio ci fa perire. Egli ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro di lui. 15Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene; l'ora della salvezza, ed ecco il terrore".
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16Da Dan si sente
lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore dei nitriti dei suoi destrieri trema tutta la terra. Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova, la città e i suoi abitanti. 17"Ecco, io sto per mandarvi serpenti velenosi contro i quali non esiste incantesimo, ed essi vi morderanno" dice il Signore. 18Cercai di rasserenarmi, superando il mio dolore,
ma il mio cuore vien meno. 19Ecco odo le grida della figlia del mio popolo da una terra lunga e larga: "Forse il Signore non si trova in Sion, il suo re non vi abita più?". Perché mi hanno provocato all'ira con i loro idoli e con queste nullità straniere? 20È passata la stagione della messe, è finita l'estate e noi non siamo stati soccorsi. 21Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto, sono costernato, l'orrore mi ha preso. 22Non v'è forse balsamo in Gàlaad? Non c'è più nessun medico? Perché non si cicatrizza la ferita della figlia del mio popolo? 23Chi farà del mio capo una fonte di acqua, dei miei occhi una sorgente di lacrime, perché pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo?
9 1Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?
Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui, perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori. 2Tendono la loro lingua come un arco; la menzogna e non la verità domina nel paese. Passano da un delitto all'altro http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (21 of 97)09/04/2004 2.58.28
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e non conoscono il Signore. 3Ognuno si guardi dal suo amico, non fidatevi neppure del fratello, poiché ogni fratello inganna il fratello, e ogni amico va spargendo calunnie. 4Ognuno si beffa del suo prossimo, nessuno dice la verità. Hanno abituato la lingua a dire menzogne, operano l'iniquità, incapaci di convertirsi. 5Angheria sopra angheria, inganno su inganno; rifiutano di conoscere il Signore. 6Perciò dice il Signore degli eserciti: "Ecco li raffinerò al crogiuolo e li saggerò; come dovrei comportarmi con il mio popolo? 7Una saetta micidiale è la loro lingua, inganno le parole della loro bocca. Ognuno parla di pace con il prossimo, mentre nell'intimo gli ordisce un tranello 8Non dovrei forse punirli per tali cose? Oracolo del Signore. Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi?". 9Sui monti alzerò gemiti e lamenti,
un pianto di lutto sui pascoli della steppa, perché sono riarsi, nessuno più vi passa, né più si ode il grido del bestiame. Dagli uccelli dell'aria alle bestie tutti sono fuggiti, scomparsi. 10"Ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine, rifugio di sciacalli; le città di Giuda ridurrò alla desolazione, senza abitanti". 11Chi è tanto saggio da comprendere questo? A chi la bocca del Signore ha parlato perché lo annunzi? Perché il paese è devastato, desolato come un deserto senza passanti? 12Ha detto il Signore: "È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno
ascoltato la mia voce e non l'hanno seguita, 13ma han seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere". 14Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, darò loro in cibo assenzio, farò loro bere acque avvelenate; 15li disperderò in mezzo a popoli che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati".
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Così dice il Signore degli eserciti: 16Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano! Fate venire le più brave! Accorrano 17e facciano presto, per intonare su di noi un lamento. Sgorghino lacrime dai nostri occhi, il pianto scorra dalle nostre ciglia, 18perché una voce di lamento si ode da Sion: "Come siamo rovinati, come profondamente confusi, poiché dobbiamo abbandonare il paese, lasciare le nostre abitazioni". 19Udite, dunque, o donne, la parola del Signore; i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie il lamento, l'una all'altra un canto di lutto: 20"La morte è entrata per le nostre finestre, si è introdotta nei nostri palazzi, abbattendo i fanciulli nella via e i giovani nelle piazze. 21I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore come letame sui campi, come covoni dietro il mietitore e nessuno li raccoglie". 22Così dice il Signore:
"Non si vanti il saggio della sua saggezza e non si vanti il forte della sua forza, non si vanti il ricco delle sue ricchezze. 23Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo, di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore che agisce con misericordia, con diritto e con giustizia sulla terra; di queste cose mi compiaccio". Parola del Signore. 24"Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non
circoncisi: 25l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremità delle tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore".
10 http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (23 of 97)09/04/2004 2.58.28
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1Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge,
casa di Israele. 2Così dice il Signore: "Non imitate la condotta delle genti e non abbiate paura dei segni del cielo, perché le genti hanno paura di essi. 3Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla, non è che un legno tagliato nel bosco, opera delle mani di chi lavora con l'ascia. 4È ornato di argento e di oro, è fissato con chiodi e con martelli, perché non si muova. 5Gli idoli sono come uno spauracchio in un campo di cocòmeri, non sanno parlare, bisogna portarli, perché non camminano. Non temeteli, perché non fanno alcun male, come non è loro potere fare il bene". 6Non sono come te, Signore; tu sei grande e grande la potenza del tuo nome. 7Chi non ti temerà, re delle nazioni? Questo ti conviene, poiché fra tutti i saggi delle nazioni e in tutti i loro regni nessuno è simile a te. 8Sono allo stesso tempo stolti e testardi; vana la loro dottrina, come un legno. 9Argento battuto e laminato portato da Tarsìs e oro di Ofir, lavoro di artista e di mano di orafo, di porpora e di scarlatto è la loro veste: tutti lavori di abili artisti. 10Il Signore, invece, è il vero Dio, egli è Dio vivente e re eterno; al suo sdegno trema la terra, i popoli non resistono al suo furore. 11Direte loro:
"Gli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo". 12Egli ha formato la terra con potenza,
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ha fissato il mondo con sapienza, con intelligenza ha disteso i cieli. 13Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo. Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e manda fuori il vento dalle sue riserve. 14Rimane inebetito ogni uomo, senza comprendere; resta confuso ogni orafo per i suoi idoli, poiché è menzogna ciò che ha fuso e non ha soffio vitale. 15Essi sono vanità, opere ridicole; al tempo del loro castigo periranno. 16Non è tale l'eredità di Giacobbe, perché egli ha formato ogni cosa. Israele è la tribù della sua eredità, Signore degli eserciti è il suo nome. 17Raccogli il tuo fardello fuori dal paese,
tu che sei cinta d'assedio, 18poiché dice il Signore: "Ecco, questa volta, caccerò lontano gli abitanti del paese; li ridurrò alle strette, perché mi ritrovino". 19Guai a me a causa della mia ferita; la mia piaga è incurabile. Eppure io avevo pensato: "È solo un dolore che io posso sopportare". 20La mia tenda è sfasciata tutte le mie corde sono rotte. I miei figli si sono allontanati da me e più non sono. Nessuno pianta ancora la mia tenda e stende i miei teli. 21I pastori sono diventati insensati, non hanno ricercato più il Signore; per questo non hanno avuto successo, anzi è disperso tutto il loro gregge. 22Si ode un rumore che avanza e un grande frastuono giunge da settentrione, per ridurre le città di Giuda un deserto, un rifugio di sciacalli. 23"Lo so, Signore, che l'uomo non è padrone della sua via, non è in potere di chi cammina il dirigere i suoi passi. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (25 of 97)09/04/2004 2.58.28
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24Correggimi, Signore, ma con giusta misura,
non secondo la tua ira, per non farmi vacillare". 25Riversa la tua collera sui popoli che non ti conoscono e sulle stirpi che non invocano il tuo nome, poiché hanno divorato Giacobbe l'hanno divorato e consumato, e hanno distrutto la sua dimora.
11 1Questa la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2"Ascolta le parole di questa alleanza e tu
riferiscile agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. 3Dirai loro: Dice il Signore Dio di Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questa alleanza, 4che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto, dal crogiuolo di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi ho comandato; allora voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio, 5così che io possa mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra dove scorrono latte e miele, come oggi possedete". Io risposi: "Così sia, Signore!". 6E il Signore mi disse: "Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza e mettetele in pratica! 7Poiché io ho più volte scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto e fino ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: Ascoltate la mia voce! 8Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio; ognuno seguì la caparbietà del suo cuore malvagio. Perciò ho attuato nei loro riguardi tutte le parole di questa alleanza che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono". 9Il Signore mi disse: "Si è formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; 10sono ritornati alle iniquità dei loro primi padri che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, anch'essi hanno seguito altri dèi per servirli. La casa di Israele e la casa di Giuda hanno violato l'alleanza che io avevo concluso con i loro padri. 11Perciò dice il Signore: Ecco manderò su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascolterò; 12allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme alzeranno grida di aiuto agli dèi ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non li salveranno nel tempo della loro sciagura. 13Perché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di Gerusalemme gli altari che avete eretto all'idolo, altari per bruciare incenso a Baal. 14Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò quando mi invocheranno nel tempo della loro sventura". 15Che ha da fare il mio diletto nella mia casa,
con la sua perversa condotta? Voti e carne di sacrifici allontanano forse da te la tua sventura, e così potrai ancora schiamazzare di gioia? http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (26 of 97)09/04/2004 2.58.28
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16Ulivo verde, maestoso,
era il nome che il Signore ti aveva imposto. Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie, i suoi rami si sono bruciati. 17Il Signore degli eserciti che ti ha piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagità
che hanno commesso a loro danno la casa di Israele e la casa di Giuda irritandomi con il bruciare incenso a Baal. 18Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo;
allora ha aperto i miei occhi sui loro intrighi. 19Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che essi tramavano contro di
me, dicendo: "Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricordato". 20Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice,
che scruti il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro, poiché a te ho affidato la mia causa. 21Perciò dice il Signore riguardo agli uomini di Anatòt che attentano alla mia vita dicendo: "Non
profetare nel nome del Signore, se no morirai per mano nostra"; 22così dunque dice il Signore degli eserciti: "Ecco, li punirò. I loro giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. 23Non rimarrà di loro alcun superstite, perché manderò la sventura contro gli uomini di Anatòt nell'anno del loro castigo".
12 1Tu sei troppo giusto, Signore,
perché io possa discutere con te; ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia. Perché le cose degli empi prosperano? Perché tutti i traditori sono tranquilli? 2Tu li hai piantati ed essi hanno messo radici, crescono e producono frutto; tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dai loro cuori. 3Ma tu, Signore, mi conosci, mi vedi, tu provi che il mio cuore è con te. Strappali via come pecore per il macello, riservali per il giorno dell'uccisione. 4Fino a quando sarà in lutto la terra http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (27 of 97)09/04/2004 2.58.28
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e seccherà tutta l'erba dei campi? Per la malvagità dei suoi abitanti le fiere e gli uccelli periscono, poiché essi dicono: "Dio non vede i nostri passi". 5"Se, correndo con i pedoni, ti stanchi, come potrai gareggiare con i cavalli? Se non ti senti al sicuro in una regione pacifica, che farai nella boscaglia del Giordano? 6Perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre, perfino loro sono sleali con te; anch'essi ti gridano dietro a piena voce; non fidarti di loro quando ti dicono buone parole. 7Io ho abbandonato la mia casa,
ho ripudiato la mia eredità; ho consegnato ciò che ho di più caro nelle mani dei suoi nemici. 8La mia eredità è divenuta per me come un leone nella foresta; ha ruggito contro di me, perciò ho cominciato a odiarla. 9La mia eredità è forse per me come un uccello screziato? Gli uccelli rapaci l'assalgono da ogni parte. Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche, venite a divorare. 10Molti pastori hanno devastato la mia vigna, hanno calpestato il mio campo. Hanno fatto del mio campo prediletto un deserto desolato, 11lo hanno ridotto una landa deserta, in uno stato deplorevole; sta desolato dinanzi a me. È devastato tutto il paese, e nessuno se ne dà pensiero. 12Su tutte le alture del deserto giungono devastatori, poiché il Signore ha una spada che divora, da un estremo all'altro della terra; non c'è scampo per nessuno. 13Essi hanno seminato grano e mietuto spine, si sono stancati senz'alcun vantaggio; restano confusi per il loro raccolto a causa dell'ira ardente del Signore".
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14Così dice il Signore: "Sradicherò dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che han messo le mani
sull'eredità da me data in possesso al mio popolo Israele, come anche strapperò la casa di Giuda di mezzo a loro. 15Allora, dopo averli strappati, avrò di nuovo compassione di loro e farò tornare ognuno al suo possesso e ognuno al suo paese. 16Se impareranno accuratamente le usanze del mio popolo sì da giurare nel mio nome: Per la vita del Signore, come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. 17Se invece non ascoltano, estirperò tutto questo popolo ed esso perirà". Oracolo del Signore.
13 1Il Signore mi parlò così: "Va' a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla
nell'acqua". 2Io comprai la cintura secondo il comando del Signore e me la misi ai fianchi. 3Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: 4"Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi e va' subito verso l'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra". 5Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi aveva comandato il Signore. 6Ora, dopo molto tempo, il Signore mi disse: "Alzati, va' all'Eufrate e prendi di là la cintura che ti avevo comandato di nascondervi". 7Io andai verso l'Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla. 8Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume la grande gloria di Giuda e di Gerusalemme. 10Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla. 11Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me tutta la casa di Israele e tutta la casa di Giuda - parola del Signore - perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e mia gloria, ma non mi ascoltarono. 12Ora, tu riferirai a questo popolo: Così dice il Signore Dio di Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Se essi ti diranno: Forse non sappiamo che ogni boccale va riempito di vino? 13tu risponderai loro : Così parla il Signore: Ecco io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. 14Poi fracasserò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme - dice il Signore -; non avrò pietà, non li risparmierò né userò misericordia nel distruggerli". 15Ascoltate e porgete l'orecchio, non montate in superbia,
perché il Signore parla. 16Date gloria al Signore vostro Dio, prima che venga l'oscurità e prima che inciampino i vostri piedi sui monti, al cadere della notte. Voi aspettate la luce, ma egli la ridurrà in tenebre e la muterà in densa oscurità! 17Se voi non ascolterete,
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io piangerò in segreto dinanzi alla vostra superbia; il mio occhio si scioglierà in lacrime, perché sarà deportato il gregge del Signore. 18Dite al re e alla regina madre:
"Sedete giù in basso, poiché vi è caduta dalla testa la vostra preziosa corona". 19Le città del mezzogiorno sono bloccate, nessuno le libera. Tutto Giuda è stato deportato con una deportazione totale. 20Alza gli occhi e osserva
coloro che vengono dal settentrione; dov'è il gregge che ti è stato consegnato, le tue pecore magnifiche? 21Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi coloro che tu stessa hai abituato a essere tuoi amici? Non ti prenderanno forse i dolori come una partoriente? 22Se dirai in cuor tuo: "Perché mi capita tutto ciò?". Per l'enormità delle tue iniquità sono stati strappati i lembi della tua veste, il tuo corpo ha subìto violenza. 23Cambia forse un Etiope la sua pelle o un leopardo la sua picchiettatura? Allo stesso modo, potrete fare il bene anche voi abituati a fare il male? 24Perciò vi disperderò come paglia portata via dal vento del deserto. 25Questa è la tua sorte, la parte che ti è destinata da me - oracolo del Signore perché mi hai dimenticato e hai confidato nella menzogna. 26Anch'io solleverò le tue vesti fino al volto, così si vedrà la tua vergogna, 27i tuoi adultéri e i tuoi richiami d'amore, l'ignominia della tua prostituzione! http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (30 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Sulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori. Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi! Per quanto tempo ancora?
14 1Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità: 2Giuda è in lutto,
le sue città languiscono, sono a terra nello squallore; il gemito di Gerusalemme sale al cielo. 3I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua; essi si recano ai pozzi, ma non ve la trovano e tornano con i recipienti vuoti. Sono delusi e confusi e si coprono il capo. 4Per il terreno screpolato, perché non cade pioggia nel paese, gli agricoltori sono delusi e confusi e si coprono il capo. 5La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto, perché non c'è erba. 6Gli ònagri si fermano sui luoghi elevati e aspirano l'aria come sciacalli; i loro occhi languiscono, perché non si trovano erbaggi. 7"Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi, Signore, agisci per il tuo nome! Certo, sono molte le nostre infedeltà, abbiamo peccato contro di te. 8O speranza di Israele, suo salvatore al tempo della sventura, perché vuoi essere come un forestiero nel paese e come un viandante che si ferma solo una notte? 9Perché vuoi essere come un uomo sbigottito, come un forte incapace di aiutare? Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo nome, non abbandonarci!". 10Così dice il Signore di questo popolo: "Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi". Per questo
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il Signore non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati. 11Il Signore mi ha detto: "Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. 12Anche se digiuneranno, non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la fame e la peste". 13Allora ho soggiunto: "Ahimè, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo". 14Il Signore mi ha detto: "I profeti hanno predetto menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini né ho loro parlato. Vi annunziano visioni false, oracoli vani e suggestioni della loro mente". 15Perciò così dice il Signore: "I profeti che predicono in mio nome, senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di spada e di fame. 16Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro malvagità". 17Tu riferirai questa parola:
"I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza cessare, perché da grande calamità è stata colpita la figlia del mio popolo, da una ferita mortale. 18Se esco in aperta campagna, ecco i trafitti di spada; se percorro la città, ecco gli orrori della fame. Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare. 19Hai forse rigettato completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion? Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi? Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene, l'ora della salvezza ed ecco il terrore! 20Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità, l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te. 21Ma per il tuo nome non abbandonarci, non render spregevole il trono della tua gloria. Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi. 22Forse fra i vani idoli delle nazioni c'è chi fa piovere? O forse i cieli mandan rovesci da sé? Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio? In te abbiamo fiducia, perché tu hai fatto tutte queste cose".
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15 1Il Signore mi disse: "Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso
questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!" 2Se ti domanderanno: "Dove andremo?" dirai loro: Così dice il Signore: Chi è destinato alla peste, alla peste, Chi alla spada, alla spada, chi alla fame, alla fame, chi alla schiavitù, alla schiavitù. 3Io manderò contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per
sbranarli, gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. 4Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra a causa di Manàsse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme. 5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,
chi ti compiangerà? Chi si volterà per domandarti come stai? 6Tu mi hai respinto, dice il Signore, mi hai voltato le spalle e io ho steso la mano su di te per annientarti; sono stanco di avere pietà. 7Io li ho dispersi al vento con la pala nelle città della contrada. Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo, perché non abbandonarono le loro abitudini. 8Le loro vedove sono diventate più numerose della sabbia del mare. Ho mandato sulle madri e sui giovani un devastatore in pieno giorno; d'un tratto ho fatto piombare su di loro turbamento e spavento. 9È abbattuta la madre di sette figli, esala il suo respiro; il suo sole tramonta quando è ancor giorno, è coperta di vergogna e confusa. Io consegnerò i loro superstiti alla spada, in preda ai loro nemici". Oracolo del Signore. 10Me infelice, madre mia, che mi hai partorito
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oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese! Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno, eppure tutti mi maledicono. 11Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio, non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico, nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia? 12Potrà forse il ferro spezzare il ferro del settentrione e il bronzo? 13"I tuoi averi e i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, non come pagamento, per tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. 14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché si è acceso il fuoco della mia ira, che arderà contro di voi". 15Tu lo sai, Signore, ricordati di me e aiutami, vendicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te. 16Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti. 17Non mi sono seduto per divertirmi nelle brigate di buontemponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno. 18Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile non vuol guarire? Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti. 19Ha risposto allora il Signore: "Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca. Essi torneranno a te, mentre tu non dovrai tornare a loro, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (34 of 97)09/04/2004 2.58.28
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20ed io, per questo popolo, ti renderò
come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore. 21Ti libererò dalle mani dei malvagi e ti riscatterò dalle mani dei violenti".
16 1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Non prendere moglie, non aver figli né figlie in questo luogo, 3perché dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che
li partoriscono e ai padri che li generano in questo paese: 4Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno come letame sulla terra. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli uccelli dell'aria e delle bestie della terra". 5Poiché così dice il Signore: "Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non piangere con loro né commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia benevolenza e la mia compassione. 6Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per essi; nessuno si farà incisioni né si taglierà i capelli. 7Non si spezzerà il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice della consolazione per suo padre e per sua madre. 8Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a mangiare e a bere con loro, 9poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni farò cessare da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa. 10Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perché il Signore ha decretato contro di noi questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? 11Tu allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore seguirono altri dèi, li servirono e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. 12Voi però avete agito peggio dei vostri padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbietà del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. 13Perciò vi scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete divinità straniere giorno e notte, poiché io non vi userò più misericordia. 14Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; 15ma piuttosto si dirà: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurrò nel loro paese che avevo concesso ai loro padri. 16Ecco, io invierò numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17poiché i miei occhi osservano le loro vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (35 of 97)09/04/2004 2.58.28
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iniquità davanti ai miei occhi. 18Innanzi tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini". 19Signore, mia forza e mia difesa,
mio rifugio nel giorno della tribolazione, a te verranno i popoli dalle estremità della terra e diranno: "I nostri padri ereditarono soltanto menzogna, vanità che non giovano a nulla". 20Può forse l'uomo fabbricarsi dèi? Ma questi non sono dèi! 21Perciò, ecco io mostrerò loro, rivolgerò loro questa volta la mia mano e la mia forza. Essi sapranno che il mio nome è Signore.
17 1Il peccato di Giuda è scritto
con uno stilo di ferro, con una punta di diamante è inciso sulla tavola del loro cuore e sugli angoli dei loro altari, 2come per ricordare ai loro figli i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati, 3sui monti e in aperta campagna. "I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, a motivo di tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori. 4Tu dovrai ritirare la mano dall'eredità che ti avevo data; ti farò schiavo dei tuoi nemici in un paese che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre". Così dice il Signore: 5"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,
che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (36 of 97)09/04/2004 2.58.28
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6Egli sarà come un tamerisco nella steppa,
quando viene il bene non lo vede; dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere. 7Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia. 8Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti. 9Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere? 10Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni. 11Come una pernice che cova uova da lei non deposte è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla sua fine apparirà uno stolto". 12Trono di gloria, eccelso fin dal principio,
è il luogo del nostro santuario! 13O speranza di Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore. 14Guariscimi, Signore, e io sarò guarito,
salvami e io sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto. 15Ecco, essi mi dicono: "Dov'è la parola del Signore? Si compia finalmente!". 16Io non ho insistito presso di te nella sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te. 17Non essere per me causa di spavento,
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tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura. 18Siano confusi i miei avversari ma non io, si spaventino essi, ma non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili, distruggili per sempre. 19Il Signore mi disse: "Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di
Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme. 20Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte. 21Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme. 22Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. 23Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. 24Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun lavoro, 25entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul trono di Davide, su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre. 26Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefèla, dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del Signore. 27Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà".
18 1Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2"Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti
farò udire la mia parola". 3Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. 4Ora, se si guastava il vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso, come ai suoi occhi pareva giusto. 5Allora mi fu rivolta la parola del Signore: 6"Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele. 7Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; 8ma se questo popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di fargli. 9Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; 10ma se esso compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli. 11Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro di voi una calamità e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni". 12Ma essi diranno: "È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio". http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (38 of 97)09/04/2004 2.58.28
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13Perciò così dice il Signore:
"Informatevi tra le nazioni: chi ha mai udito cose simili? Enormi, orribili cose ha commesso la vergine di Israele. 14Scompare forse dalle alte rocce la neve del Libano? Forse si inaridiscono le acque delle montagne che scorrono gelide? 15Eppure il mio popolo mi ha dimenticato; essi offrono incenso a un idolo vano. Così hanno inciampato nelle loro strade, nei sentieri di una volta, per camminare su viottoli, per una via non appianata. 16Il loro paese è una desolazione, un oggetto di scherno perenne. Chiunque passa ne rimarrà stupito e scuoterà il capo. 17Come fa il vento d'oriente io li disperderò davanti al loro nemico. Mostrerò loro le spalle e non il volto nel giorno della loro rovina". 18Ora essi dissero: "Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai
sacerdoti, né il consiglio ai saggi, né l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole". 19Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce dei miei avversari. 20Si rende forse male per bene? Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita. Ricordati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira. 21Abbandona perciò i loro figli alla fame, gettali in potere della spada; le loro donne restino senza figli e vedove, i loro uomini siano colpiti dalla morte e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia. 22Si odano grida dalle loro case, quando improvvisa tu farai piombare su di loro http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (39 of 97)09/04/2004 2.58.28
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una torma di briganti, poiché hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso lacci ai miei piedi. 23Ma tu conosci, Signore, ogni loro progetto di morte contro di me; non lasciare impunita la loro iniquità e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza. Inciampino alla tua presenza; al momento del tuo sdegno agisci contro di essi!
19 1Così disse il Signore a Geremia: "Va' a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del
popolo e alcuni sacerdoti con te 2ed esci nella valle di Ben-Hinnòn, che è all'ingresso della Porta dei cocci. Là proclamerai le parole che io ti dirò. 3Riferirai: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questo luogo una sventura tale che risuonerà negli orecchi di chiunque la udrà, 4poiché mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad altri dèi, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente; 5hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato, non ne ho mai parlato, non mi è mai venuto in mente. 6Perciò, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet e valle di Ben-Hinnòn, ma piuttosto valle della Strage. 7Io renderò vani i piani di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li farò cadere di spada davanti ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 8Ridurrò questa città a una desolazione e a oggetto di scherno; quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e fischieranno davanti a tutte le sue ferite. 9Farò loro mangiare la carne dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra di loro durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i nemici e quanti attentano alla loro vita. 10Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te 11e riferirai loro: Così dice il Signore degli eserciti: Spezzerò questo popolo e questa città, così come si spezza un vaso di terracotta, che non si può più accomodare. Allora si seppellirà perfino in Tofet, perché non ci sarà più spazio per seppellire. 12Così farò - dice il Signore - riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. 13Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioè tutte le case, sui tetti delle quali essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dèi". 14Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell'atrio del tempio del Signore e disse a tutto il popolo: 15"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le mie parole".
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20 1Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste
cose. 2Pascùr fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di Beniamino, nel tempio del Signore. 3Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli disse: "Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all'intorno". 4Perché così dice il Signore: "Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, il quale li deporterà a Babilonia e li colpirà di spada. 5Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li trasporteranno a Babilonia. 6Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Babilonia, là morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne". 7Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me. 8Quando parlo, devo gridare, devo proclamare: "Violenza! Oppressione!". Così la parola del Signore è diventata per me motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno. 9Mi dicevo: "Non penserò più a lui, non parlerò più in suo nome!". Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. 10Sentivo le insinuazioni di molti: "Terrore all'intorno! Denunciatelo e lo denunceremo". Tutti i miei amici spiavano la mia caduta: "Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta". 11Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori cadranno e non potranno prevalere; saranno molto confusi perché non riusciranno, la loro vergogna sarà eterna e incancellabile. 12Signore degli eserciti, che provi il giusto e scruti il cuore e la mente, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (41 of 97)09/04/2004 2.58.28
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possa io vedere la tua vendetta su di essi; poiché a te ho affidato la mia causa! 13Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori. 14Maledetto il giorno in cui nacqui; il giorno in cui mia madre mi diede alla luce non sia mai benedetto. 15Maledetto l'uomo che portò la notizia a mio padre, dicendo: "Ti è nato un figlio maschio", colmandolo di gioia. 16Quell'uomo sia come le città che il Signore ha demolito senza compassione. Ascolti grida al mattino e rumori di guerra a mezzogiorno, 17perché non mi fece morire nel grembo materno; mia madre sarebbe stata la mia tomba e il suo grembo gravido per sempre. 18Perché mai sono uscito dal seno materno per vedere tormenti e dolore e per finire i miei giorni nella vergogna?
21 1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedecìa gli mandò il sacerdote Pascùr figlio
di Malchìa, e Sofonìa figlio di Maasìa, per dirgli: 2"Intercedi per noi presso il Signore perché Nabucodònosor re di Babilonia ci muove guerra; forse il Signore compirà a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti prodigi, così che egli si allontani da noi". 3Geremia rispose loro: "Riferite a Sedecìa: 4Così dice il Signore, Dio di Israele: Ecco io farò rientrare le armi di guerra, che sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Babilonia e i Caldei che vi assediano fuori delle mura e le radunerò in mezzo a questa città. 5Io stesso combatterò contro di voi con mano tesa e con braccio potente, con ira, furore e grande sdegno. 6Percuoterò gli abitanti di questa città, uomini e bestie; essi moriranno di una grave peste. 7Dopo ciò - dice il Signore - io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che saranno scampati in questa città dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Babilonia, in potere dei loro nemici e in potere di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non avrà pietà di loro, non li perdonerà né risparmierà. 8Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi metto davanti la via della vita e la via della morte. 9Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi cingono d'assedio, vivrà e gli sarà lasciata la vita come suo bottino. 10Poiché io ho volto la faccia contro questa città a suo danno e non a suo bene. Oracolo del Signore. Essa sarà messa nelle mani del re di Babilonia, il quale la brucerà con il fuoco". http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (42 of 97)09/04/2004 2.58.28
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11Alla casa del re di Giuda dirai:
"Ascoltate la parola del Signore! 12Casa di Davide, così dice il Signore: Amministrate la giustizia ogni mattina e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore, se no la mia ira divamperà come fuoco, si accenderà e nessuno potrà spegnerla, a causa della malvagità delle vostre azioni. 13Eccomi a te, o abitatrice della valle, roccia nella pianura, dice il Signore. Voi che dite: Chi scenderà contro di noi? Chi entrerà nelle nostre dimore? 14Io vi punirò come meritano le vostre opere - dice il Signore e accenderò il fuoco nel suo bosco, che divorerà tutti i suoi dintorni".
22 1Così dice il Signore: "Scendi nella casa del re di Giuda e là proclama questo messaggio. 2Tu dirai:
Ascolta la parola del Signore, o re di Giuda che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi ministri e il tuo popolo, che entrano per queste porte. 3Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate violenza e non opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. 4Se osserverete lealmente quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siederanno sul trono di Davide, montati su carri e cavalli, essi, i loro ministri e il loro popolo. 5Ma se non ascolterete queste parole, io lo giuro per me stesso - parola del Signore - questa casa diventerà una rovina. 6Poiché così dice il Signore
riguardo alla casa del re di Giuda: Come Gàlaad eri per me, come le vette del Libano; ma io ti ridurrò a deserto, a città disabitata. 7Io preparerò contro di te i distruttori, ognuno con le armi. Essi abbatteranno i migliori dei tuoi cedri, li getteranno nel fuoco. 8Molte genti passeranno su questa città e si diranno l'un l'altro: Perché il Signore ha trattato così questa
grande città? 9E risponderanno: Perché essi hanno abbandonato l'alleanza del Signore, loro Dio, hanno adorato altri dèi e li hanno serviti".
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10Non piangete sul morto e non fate lamenti per lui,
ma piangete amaramente su chi parte, perché non tornerà più, non rivedrà il paese natio. 11Poiché dice il Signore riguardo a Sallùm figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo
padre: "Chi esce da questo luogo non vi farà più ritorno, 12ma morirà nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non rivedrà più questo paese". 13Guai a chi costruisce la casa senza giustizia
e il piano di sopra senza equità, che fa lavorare il suo prossimo per nulla, senza dargli la paga, 14e dice: "Mi costruirò una casa grande con spazioso piano di sopra" e vi apre finestre e la riveste di tavolati di cedro e la dipinge di rosso. 15Forse tu agisci da re perché ostenti passione per il cedro? Forse tuo padre non mangiava e beveva? Ma egli praticava il diritto e la giustizia e tutto andava bene. 16Egli tutelava la causa del povero e del misero e tutto andava bene; questo non significa infatti conoscermi? Oracolo del Signore. 17I tuoi occhi e il tuo cuore, invece, non badano che al tuo interesse, a spargere sangue innocente, a commettere violenza e angherie. 18Per questo così dice il Signore su Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda:
"Non faranno il lamento per lui, dicendo: Ahi, fratello mio! Ahi, sorella! Non faranno il lamento per lui, dicendo: Ahi, signore! Ahi, maestà! 19Sarà sepolto come si seppellisce un asino, lo trascineranno e lo getteranno al di là delle porte di Gerusalemme". 20Sali sul Libano e grida
e sul Basàn alza la voce; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (44 of 97)09/04/2004 2.58.28
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grida dagli Abarìm, perché tutti i tuoi amanti sono abbattuti. 21Ti parlai al tempo della tua tranquilla prosperità, ma tu dicesti: "Io non voglio ascoltare". Tale è stata la tua condotta fin dalla giovinezza: non hai ascoltato la mia voce. 22Tutti i tuoi pastori saranno pascolo del vento e i tuoi amanti andranno schiavi. Allora ti dovrai vergognare ed essere confusa, a causa di tutte le tue iniquità. 23Tu che dimori sul Libano, che ti sei fatta il nido tra i cedri, come gemerai quando ti coglieranno le doglie, dolori come di partoriente! 24"Per la mia vita - oracolo del Signore - anche se Conìa figlio di Ioiakìm, re di Giuda, fosse un anello da
sigillo nella mia destra, io me lo strapperei. 25Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Babilonia e nelle mani dei Caldei. 26 Sbalzerò te e tua madre che ti ha generato in un paese dove non siete nati e là morirete. 27Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno. 28È forse questo Conìa un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace più a nessuno? Perché sono dunque scacciati, egli e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?". 29Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! 30Dice il Signore: "Registrate quest'uomo come uno senza figli, un uomo che non ha successo nella sua vita, perché nessuno della sua stirpe avrà la fortuna di sedere sul trono di Davide né di regnare ancora su Giuda".
23 1"Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo". Oracolo del Signore. 2Perciò
dice il Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: "Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occuperò di voi e della malvagità delle vostre azioni. Oracolo del Signore. 3Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. 4Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una". Oracolo del Signore. 5"Ecco, verranno giorni - dice il Signore -
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. 6Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (45 of 97)09/04/2004 2.58.28
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questo sarà il nome con cui lo chiameranno: Signore-nostra-giustizia. 7Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha
fatto uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, 8ma piuttosto: Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro dimoreranno nella propria terra". 9Contro i profeti.
Mi si spezza il cuore nel petto, tremano tutte le mie membra, sono come un ubriaco e come chi è inebetito dal vino, a causa del Signore e a causa delle sue sante parole. 10"Poiché il paese è pieno di adùlteri; a causa della maledizione tutto il paese è in lutto, si sono inariditi i pascoli della steppa. Il loro fine è il male e la loro forza è l'ingiustizia. 11Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi, perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagità. Oracolo del Signore. 12Perciò la loro strada sarà per essi come sentiero sdrucciolevole, saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse, poiché io manderò su di essi la sventura, nell'anno del loro castigo. Oracolo del Signore. 13Tra i profeti di Samaria io ho visto cose stolte. Essi profetavano in nome di Baal e traviavano il mio popolo Israele. 14Ma tra i profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande: commettono adultéri e praticano la menzogna, danno mano ai malfattori, sì che nessuno si converte dalla sua malvagità; per me sono tutti come Sòdoma e i suoi abitanti come Gomorra". 15Perciò dice il Signore degli eserciti contro i profeti: "Ecco farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (46 of 97)09/04/2004 2.58.28
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perché dai profeti di Gerusalemme l'empietà si è sparsa su tutto il paese". 16Così dice il Signore degli eserciti: "Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi
fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore. 17Essi dicono a coloro
che disprezzano la parola del Signore: Voi avrete la pace! e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore dicono: Non vi coglierà la sventura. 18Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la
sua parola e vi ha obbedito? 19Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,
una tempesta travolgente si abbatte sul capo dei malvagi. 20Non cesserà l'ira del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni comprenderete tutto! 21Io non ho inviato questi profeti ed essi corrono; non ho parlato a loro ed essi profetizzano. 22Se hanno assistito al mio consiglio, facciano udire le mie parole al mio popolo e li distolgano dalla loro condotta perversa e dalla malvagità delle loro azioni. 23Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore e non anche Dio da lontano? 24Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli senza che io lo veda? Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore. 25Ho sentito quanto affermano i profeti che predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho
avuto un sogno. 26Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del loro cuore? 27Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! 28Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola. Che cosa ha in comune la paglia con il grano? http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (47 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Oracolo del Signore. 29La mia parola non è forse come il fuoco - oracolo del Signore e come un martello che spacca la roccia? 30Perciò, eccomi contro i profeti - oracolo del Signore i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole. 31Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore che muovono la lingua per dare oracoli. 32Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore che li raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine; essi non gioveranno affatto a questo popolo". Parola del Signore. 33Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà: "Qual è il peso del messaggio del Signore?", tu riferirai loro: "Voi siete il peso del Signore! Io vi rigetterò". Parola del Signore. 34E il profeta o il sacerdote o il popolo che dica: "Peso del Signore!", io lo punirò nella persona e nella famiglia. 35Direte l'uno all'altro: "Che cosa ha risposto il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?". 36Non farete più menzione di peso del Signore, altrimenti per chiunque la sua stessa parola sarà considerata un peso per avere travisato le parole del Dio vivente, del Signore degli eserciti, nostro Dio. 37Così dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?". 38Ma se direte "Peso del Signore", allora così parla il Signore: "Poiché ripetete: Peso del Signore, mentre vi avevo ordinato di non dire più: Peso del Signore, 39ecco, proprio per questo, io mi caricherò di voi come di un peso e getterò lontano dal mio volto voi e la città che ho dato a voi e ai vostri padri. 40Vi coprirò di obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sarà mai dimenticata".
24 1Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di
Babilonia aveva deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia. 2Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare. 3Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Geremia?". Io risposi: "Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare". 4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5"Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei Caldei. 6Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. 7Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8Come invece si trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel paese d'Egitto. 9Li
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renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri".
25 1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di
Giosia, re di Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Babilonia -. 2Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3"Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. 6Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. 7Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. 8Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, 9ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. 10Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11Tutta questa regione sarà abbandonata alla distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Babilonia per settanta anni. 12Quando saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Babilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le nazioni. 14Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni, secondo le opere delle loro mani". 15Così mi disse il Signore, Dio di Israele: "Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti invio, 16perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che manderò in mezzo a loro". 17Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva inviato: 18a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per abbandonarli alla distruzione, alla desolazione, all'obbrobrio e alla maledizione, come avviene ancor oggi; 19anche al faraone re d'Egitto, ai suoi ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo; 20alla gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del paese dei Filistei, ad Ascalòn, a Gaza, a Ekròn e ai superstiti di Asdòd, 21a Edom, a Moab e agli Ammoniti, 22a tutti i re di Tiro e a tutti i re di Sidòne e ai re dell'isola che è al di là del mare, 23a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono l'estremità delle tempie, 24a tutti i re degli
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Arabi che abitano nel deserto, 25a tutti i re di Zimrì, a tutti i re dell'Elam e a tutti i re della Media, 26a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni che sono sulla terra; il re di Sesàch berrà dopo di essi. 27"Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. 28Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete! 29Se io comincio a castigare proprio la città che porta il mio nome, pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perché io chiamerò la spada su tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti. 30Tu preannunzierai tutte queste cose e dirai loro: Il Signore ruggisce dall'alto, dalla sua santa dimora fa udire il suo tuono; alza il suo ruggito contro la prateria, manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve, contro tutti gli abitanti del paese. 31Il rumore giunge fino all'estremità della terra, perché il Signore viene a giudizio con le nazioni; egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo, abbandona gli empi alla spada. Parola del Signore. 32Dice il Signore degli eserciti: Ecco, la sventura passa di nazione in nazione, un grande turbine si alza dall'estremità della terra. 33In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un'estremità all'altra della terra; non saranno pianti
né raccolti né sepolti, ma saranno come letame sul suolo. 34Urlate, pastori, gridate,
rotolatevi nella polvere, capi del gregge! Perché sono compiuti i giorni per il vostro macello; stramazzerete come scelti montoni. 35Non ci sarà rifugio per i pastori né scampo per i capi del gregge. 36Sentite le grida dei pastori, gli urli delle guide del gregge, perché il Signore distrugge il loro pascolo; 37sono devastati i prati tranquilli a causa dell'ardente ira del Signore. 38Il leone abbandona la sua tana, poiché il loro paese è una desolazione a causa della spada devastatrice http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (50 of 97)09/04/2004 2.58.28
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e a causa della sua ira ardente".
26 1All'inizio del regno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte
del Signore. 2Disse il Signore: "Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. 3Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni. 4Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a voi 5e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete ascoltato, 6io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di maledizione per tutti i popoli della terra". 7I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. 8Ora, quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti lo arrestarono dicendo: "Devi morire! 9Perché hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventerà come Silo e questa città sarà devastata, disabitata?". Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore. 10I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore. 11Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: "Una sentenza di morte merita quest'uomo, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!". 12Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: "Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltate. 13Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. 14Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; 15ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose". 16I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: "Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo, perché ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio". 17Allora si alzarono alcuni anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea del popolo: 18"Michea il Morastita, che profetizzava al tempo di Ezechia, re di Giuda, affermò a tutto il popolo di Giuda: Dice il Signore degli eserciti: Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un cumulo di rovine, il monte del tempio un'altura boscosa! 19Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non
placarono il volto del Signore e così il Signore disdisse il male che aveva loro annunziato? Noi, invece, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (51 of 97)09/04/2004 2.58.28
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stiamo per commettere una grave iniquità a nostro danno". 20C'era anche un altro uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria figlio di Semaià da KiriatIearìm; egli profetizzò contro questa città e contro questo paese con parole simili a quelle di Geremia. 21Il re Ioiakìm, tutti i suoi prodi e tutti i magistrati udirono le sue parole e il re cercò di ucciderlo, ma Uria lo venne a sapere e per timore fuggì andandosene in Egitto. 22Allora il re Ioiakìm inviò in Egitto uomini come Elnatàn figlio di Acbòr, e altri con lui. 23Costoro fecero uscire dall'Egitto Uria e lo condussero al re Ioiakìm che lo fece uccidere di spada e fece gettare il suo cadavere nelle fosse della gente del popolo. 24Ma la mano di Achikàm figlio di Safàn fu a favore di Geremia, perché non lo consegnassero in potere del popolo per metterlo a morte.
27 1Al principio del regno di Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa parola a Geremia da parte
del Signore. 2Mi dice il Signore: "Procùrati capestri e un giogo e mettili sul tuo collo. 3Quindi manda un messaggio al re di Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di Tiro e al re di Sidòne per mezzo dei loro messaggeri venuti a Gerusalemme da Sedecìa, re di Giuda, 4e affida loro questo mandato per i loro signori: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, così parlerete ai vostri signori: 5Io ho fatto la terra, l'uomo e gli animali che sono sulla terra, con grande potenza e con braccio potente e li do a chi mi piace. 6Ora ho consegnato tutte quelle regioni in potere di Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo; a lui ho consegnato perfino le bestie selvatiche perché lo servano. 7Tutte le nazioni saranno soggette a lui, a suo figlio e al nipote, finché anche per il suo paese non verrà il momento. Allora molte nazioni e re potenti lo assoggetteranno. 8La nazione o il regno che non si assoggetterà a lui, Nabucodònosor, re di Babilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia, io li punirò con la spada, la fame e la peste - dice il Signore - finché non li avrò consegnati in suo potere. 9Voi non date retta ai vostri profeti né ai vostri indovini né ai vostri sognatori né ai vostri maghi né ai vostri stregoni, che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! 10Costoro vi predicono menzogne per allontanarvi dal vostro paese e perché io vi disperda e così andiate in rovina. 11Invece io lascerò stare tranquilla sul proprio suolo - dice il Signore - la nazione che sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia e gli sarà soggetta; essa lo coltiverà e lo abiterà". 12A Sedecìa re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: "Piegate il collo al giogo del re di Babilonia, siate soggetti a lui e al suo popolo e conserverete la vita. 13Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come ha preannunziato il Signore per la nazione che non si assoggetterà al re di Babilonia? 14Non date retta alle parole dei profeti che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Babilonia! perché essi vi predicono menzogne. 15Io infatti non li ho mandati - dice il Signore - ed essi predicono menzogne in mio nome; perciò io sarò costretto a disperdervi e così perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie". 16Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: "Dice il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi predicono che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da Babilonia, perché essi vi predicono menzogne. 17Non ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di Babilonia e conserverete la vita. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (52 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Perché questa città dovrebbe esser ridotta in una desolazione? 18Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi, intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia". 19Così dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al mare di bronzo, alle basi e al resto degli arredi che sono ancora in questa città 20e che Nabucodònosor, re di Babilonia, non prese quando deportò Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, da Gerusalemme in Babilonia con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme. 21Dice dunque così il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme: 22"Saranno portati a Babilonia e là rimarranno finché non li ricercherò - parola del Signore - e li porterò indietro e li riporrò in questo luogo".
28 1In quell'anno, all'inizio del regno di Sedecìa re di Giuda, nell'anno quarto, quinto mese, Anania figlio di
Azzùr, il profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo queste parole: 2"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io romperò il giogo del re di Babilonia! 3Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia. 4Farò ritornare in questo luogo - dice il Signore - Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che andarono a Babilonia, poiché romperò il giogo del re di Babilonia". 5Il profeta Geremia rispose al profeta Anania, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo che stavano nel tempio del Signore. 6Il profeta Geremia disse: "Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai predette, facendo ritornare gli arredi nel tempio e tutti i deportati da Babilonia in questo luogo! 7Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire ai tuoi orecchi e agli orecchi di tutto il popolo. 8I profeti che furono prima di me e di te dai tempi antichissimi predissero contro molti paesi, contro regni potenti, guerra, fame e peste. 9Quanto al profeta che predice la pace, egli sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto quando la sua parola si realizzerà". 10Allora il profeta Anania strappò il giogo dal collo del profeta Geremia e lo ruppe; 11Anania riferì a tutto il popolo: "Dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni". Il profeta Geremia se ne andò per la sua strada. 12Ora, dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo sul collo del profeta Geremia, la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 "Va' e riferisci ad Anania: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno ma io, al suo posto, ne farò uno di ferro. 14Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io porrò un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia". 15Allora il profeta Geremia disse al profeta Anania: "Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu induci questo popolo a confidare nella menzogna; 16perciò dice il Signore: Ecco, ti mando via dal paese; quest'anno tu morirai, perché hai predicato la ribellione contro il Signore". 17Il profeta Anania morì in quello stesso anno, nel settimo mese.
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29 1Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani
in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il resto del popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia; la mandò 2dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3Fu recata per mezzo di Elasà figlio di Safàn e di Ghemarìa figlio di Chelkia, che Sedecìa re di Giuda aveva inviati a Nabucodònosor re di Babilonia, in Babilonia. Essa diceva: 4"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a Babilonia: 5Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6prendete moglie e mettete al mondo figli e figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie; costoro abbiano figlie e figli. Moltiplicatevi lì e non diminuite. 7Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare. Pregate il Signore per esso, perché dal suo benessere dipende il vostro benessere. 8Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni, che essi sognano. 9Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio nome; io non li ho inviati. Oracolo del Signore. 10Pertanto dice il Signore: Solamente quando saranno compiuti, riguardo a Babilonia, settanta anni, vi visiterò e realizzerò per voi la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo. 11Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo dice il Signore - progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; 13mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14mi lascerò trovare da voi - dice il Signore - cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso - dice il Signore - vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto condurre in esilio. 15Certo voi dite: Il Signore ci ha suscitato profeti in Babilonia. 16Ebbene, queste le parole del Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città, ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione; 17dice il Signore degli eserciti: Ecco, io manderò contro di essi la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono cattivi. 18Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li farò oggetto di orrore per tutti i regni della terra, oggetto di maledizione, di stupore, di scherno e di obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19perché non hanno ascoltato le mie parole - dice il Signore quando mandavo loro i miei servi, i profeti, con continua premura, eppure essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20Voi però ascoltate la parola del Signore, voi deportati tutti, che io ho mandato da Gerusalemme a Babilonia. 21Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo ad Acab figlio di Kolaià, e a Sedecìa figlio di Maasià, che vi predicono menzogne in mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale li ucciderà sotto i vostri occhi. 22Da essi si trarrà una formula di maledizione in uso presso tutti i deportati di Giuda in Babilonia e si dirà: Il Signore ti tratti come Sedecìa e Acab, che il re di Babilonia fece arrostire sul fuoco! 23Poiché essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno proferito in mio nome parole senza che io avessi dato loro http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (54 of 97)09/04/2004 2.58.28
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alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone. Oracolo del Signore". 24A Semaià il Nechelamita tu riferirai queste parole: 25"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Perché hai mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia figlio di Maasià, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, dicendo: 26Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi sovrintendente nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in ceppi e in catene. 27Orbene, perché non reprimi Geremia da Anatòt, che fa profezie fra di voi? 28Infatti egli ci ha mandato a dire in Babilonia: Sarà lunga la cosa! Edificate case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!". 29Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. 30Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31"Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore riguardo a Semaià il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, 32per questo dice il Signore: Ecco punirò Semaià il Nechelamita e la sua discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo - dice il Signore - perché ha predicato la ribellione contro il Signore".
30 1Parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2Dice il Signore, Dio di Israele: "Scriviti in un libro
tutte le cose che ti dirò, 3perché, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali cambierò la sorte del mio popolo, di Israele e di Giuda - dice il Signore -; li ricondurrò nel paese che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno possesso". 4Queste sono le parole che il Signore pronunziò per Israele e per Giuda: 5Così dice il Signore:
"Si ode un grido di spavento, terrore, non pace. 6Informatevi e osservate se un maschio può partorire. Perché mai vedo tutti gli uomini con le mani sui fianchi come una partoriente? Perché ogni faccia è stravolta, impallidita? Ohimè! 7Perché grande è quel giorno, non ce n'è uno simile! Esso sarà un tempo di angoscia per Giacobbe, tuttavia egli ne uscirà salvato. 8In quel giorno - parola del Signore degli eserciti - romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le
sue catene; non saranno più schiavi di stranieri. 9Essi serviranno il Signore loro Dio e Davide loro re, che io susciterò loro. 10Tu, poi, non temere, Giacobbe, mio servo.
Oracolo del Signore. Non abbatterti, Israele, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (55 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Poiché io libererò te dal paese lontano, la tua discendenza dal paese del suo esilio. Giacobbe ritornerà e godrà la pace, vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà. 11Poiché io sono con te per salvarti, oracolo del Signore. Sterminerò tutte le nazioni in mezzo alle quali ti ho disperso; ma con te non voglio operare una strage; cioè ti castigherò secondo giustizia, non ti lascerò del tutto impunito". 12Così dice il Signore: "La tua ferita è incurabile,
la tua piaga è molto grave. 13Per la tua piaga non ci sono rimedi,
non si forma nessuna cicatrice. 14Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticato,
non ti cercano più; poiché ti ho colpito come colpisce un nemico, con un castigo severo, per le tue grandi iniquità, per i molti tuoi peccati. 15Perché gridi per la ferita? Incurabile è la tua piaga. A causa della tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati, io ti ho fatto questi mali. 16Però quanti ti divorano saranno divorati, i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù; i tuoi saccheggiatori saranno abbandonati al saccheggio e saranno oggetto di preda quanti ti hanno depredato. 17Farò infatti cicatrizzare la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe. Parola del Signore. Poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion, quella di cui nessuno si cura", 18Così dice il Signore. "Ecco, restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe e avrò compassione delle sue dimore. La città sarà ricostruita sulle rovine e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto. 19Ne usciranno inni di lode, voci di gente festante. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (56 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Li moltiplicherò e non diminuiranno, li onorerò e non saranno disprezzati, 20i loro figli saranno come una volta. la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me; mentre punirò i loro avversari. 21Il loro capo sarà uno di essi e da essi uscirà il loro comandante; io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me. Poiché chi è colui che arrischia la vita per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore. 22Voi sarete il mio popolo e io il vostro Dio. 23Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena, una tempesta travolgente; si abbatte sul capo dei malvagi. 24Non cesserà l'ira ardente del Signore, finché non abbia compiuto e attuato i progetti del suo cuore. Alla fine dei giorni lo comprenderete!
31 1In quel tempo - oracolo del Signore -
io sarò Dio per tutte le tribù di Israele ed esse saranno il mio popolo". 2Così dice il Signore: "Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada; Israele si avvia a una quieta dimora". 3Da lontano gli è apparso il Signore: "Ti ho amato di amore eterno, per questo ti conservo ancora pietà. 4Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata, vergine di Israele. Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi e uscirai fra la danza dei festanti. 5Di nuovo pianterai vigne sulle colline di Samaria; i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno. 6Verrà il giorno in cui grideranno le vedette sulle montagne di Èfraim:
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Su, saliamo a Sion, andiamo dal Signore nostro Dio". 7Poiché dice il Signore:
"Innalzate canti di gioia per Giacobbe, esultate per la prima delle nazioni, fate udire la vostra lode e dite: Il Signore ha salvato il suo popolo, un resto di Israele". 8Ecco, li riconduco dal paese del settentrione e li raduno all'estremità della terra; fra di essi sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e la partoriente; ritorneranno qui in gran folla. 9Essi erano partiti nel pianto, io li riporterò tra le consolazioni; li condurrò a fiumi d'acqua per una strada diritta in cui non inciamperanno; perché io sono un padre per Israele, Èfraim è il mio primogenito. 10Ascoltate, popoli, la parola del Signore, annunziatela alle isole più lontane e dite: "Chi ha disperso Israele lo raduna e lo costudisce come un pastore il suo gregge", 11perché il Signore ha redento Giacobbe, lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui. 12Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion, affluiranno verso i beni del Signore, verso il grano, il mosto e l'olio, verso i nati dei greggi e degli armenti. Essi saranno come un giardino irrigato, non languiranno più. 13Allora si allieterà la vergine alla danza; i giovani e i vecchi gioiranno. Io cambierò il loro lutto in gioia, li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni. 14Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti e il mio popolo abbonderà dei miei beni. Parola del Signore. 15Così dice il Signore: "Una voce si ode da Rama,
lamento e pianto amaro: Rachele piange i suoi figli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (58 of 97)09/04/2004 2.58.28
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rifiuta d'essere consolata perché non sono più". 16Dice il Signore: "Trattieni la voce dal pianto, i tuoi occhi dal versare lacrime, perché c'è un compenso per le tue pene; essi torneranno dal paese nemico. 17C'è una speranza per la tua discendenza: i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini. 18Ho udito Èfraim rammaricarsi: Tu mi hai castigato e io ho subito il castigo come un giovenco non domato. Fammi ritornare e io ritornerò, perché tu sei il Signore mio Dio. 19Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito; dopo essermi ravveduto, mi sono battuto l'anca. Mi sono vergognato e ne provo confusione, perché porto l'infamia della mia giovinezza. 20Non è forse Èfraim un figlio caro per me, un mio fanciullo prediletto? Infatti dopo averlo minacciato, me ne ricordo sempre più vivamente. Per questo le mie viscere si commuovono per lui, provo per lui profonda tenerezza". Oracolo del Signore. 21Pianta dei cippi,
metti pali indicatori, sta' bene attenta alla strada, alla via che hai percorso. Ritorna, vergine di Israele, ritorna alle tue città. 22Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle? Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra: la donna cingerà l'uomo! 23Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e
nelle sue città, quando avrò cambiato la loro sorte: Il Signore ti benedica, o dimora di giustizia, monte santo. 24Vi abiteranno insieme Giuda e tutte le sue città, agricoltori e allevatori di greggi. 25Poiché ristorerò copiosamente l'anima stanca e sazierò ogni anima che languisce". 26A questo punto mi sono destato e ho guardato; il mio sonno mi parve soave. 27"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali renderò feconda la casa di Israele e la casa di Giuda
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per semenza di uomini e di bestiame. 28Allora, come ho vegliato su di essi per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di essi per edificare e per piantare". Parola del Signore. 29"In quei giorni non si dirà più:
I padri han mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati! 30Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i
denti". 31"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. 32Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. 33Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato". 35Così dice il Signore
che ha fissato il sole come luce del giorno, la luna e le stelle come luce della notte, che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde e il cui nome è Signore degli eserciti: 36"Quando verranno meno queste leggi dinanzi a me - dice il Signore allora anche la progenie di Israele cesserà di essere un popolo davanti a me per sempre". 37Così dice il Signore: "Se si possono misurare i cieli in alto ed esplorare in basso le fondamenta della terra, anch'io rigetterò tutta la progenie di Israele per ciò che ha commesso". Oracolo del Signore. 38"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali la città sarà riedificata per il Signore dalla torre di
Cananeèl fino alla porta dell'Angolo. 39La corda per misurare si stenderà in linea retta fino alla collina di Gàreb, volgendo poi verso Goà. 40Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all'angolo della porta dei Cavalli a oriente, saranno consacrati al Signore; non sarà più sconvolta né distrutta mai più".
32 1Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore nell'anno decimo di Sedecìa re di Giuda, cioè nell'anno http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (60 of 97)09/04/2004 2.58.28
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decimo ottavo di Nabucodònosor. 2L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nell'atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa re di Giuda, dicendo: "Perché profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco metterò questa città in potere del re di Babilonia ed egli la occuperà; 4Sedecìa re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà dato in mano del re di Babilonia e parlerà con lui faccia a faccia e si guarderanno negli occhi; 5egli condurrà Sedecìa in Babilonia dove egli resterà finché io non lo visiterò oracolo del Signore -; se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla"? 6Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7"Ecco Canamèl, figlio di Sallùm tuo zio, viene da te per dirti: Cómprati il mio campo, che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo". 8Venne dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della prigione e mi disse: "Compra il mio campo che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto. Cómpratelo!". Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore 9e comprai il campo da Canamèl, figlio di mio zio, e gli pagai il prezzo: diciassette sicli d'argento. 10Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai l'argento sulla stadera. 11Quindi presi il documento di compra, quello sigillato e quello aperto, secondo le prescrizioni della legge. 12Diedi il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di Canamèl figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell'atrio della prigione. 13Diedi poi a Baruc quest'ordine: 14"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato e quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo. 15Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ancora si compreranno case, campi e vigne in questo paese". 16Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di compra a Baruc figlio di Neria: 17"Ah, Signore Dio, tu hai fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte; nulla ti è impossibile. 18Tu usi misericordia con mille e fai subire la pena dell'iniquità dei padri ai loro figli dopo di essi, Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli eserciti. 19Tu sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per dare a ciascuno secondo la sua condotta e il merito delle sue azioni. 20Tu hai operato segni e miracoli nel paese di Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. 21Tu hai fatto uscire dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio possente e incutendo grande spavento. 22Hai dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorre latte e miele. 23Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su di loro tutte queste sciagure. 24Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l'assediano con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. 25E tu, Signore Dio, mi dici: Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei". 26Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 27 "Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è forse impossibile per me? 28Pertanto dice il Signore: Ecco io darò questa città in mano ai
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Caldei e a Nabucodònosor re di Babilonia, il quale la prenderà. 29Vi entreranno i Caldei che combattono contro questa città, bruceranno questa città con il fuoco e daranno alle fiamme le case sulle cui terrazze si offriva incenso a Baal e si facevano libazioni agli altri dèi per provocarmi. 30Gli Israeliti e i figli di Giuda non hanno fatto che quanto è male ai miei occhi fin dalla loro giovinezza; gli Israeliti hanno soltanto saputo offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del Signore. 31Poiché causa della mia ira e del mio sdegno è stata questa città da quando la edificarono fino ad oggi; così io la farò scomparire dalla mia presenza, 32a causa di tutto il male che gli Israeliti e i figli di Giuda commisero per provocarmi, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. 33Essi mi voltarono la schiena invece della faccia; io li istruivo con continua premura, ma essi non ascoltarono e non impararono la correzione. 34Essi collocarono i loro idoli abominevoli perfino nel tempio che porta il mio nome per contaminarlo 35e costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Hinnòn per far passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Moloch - cosa che io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un abominio simile -, per indurre a peccare Giuda". 36Ora così dice il Signore Dio di Israele, riguardo a questa città che voi dite sarà data in mano al re di Babilonia per mezzo della spada, della fame e della peste: 37"Ecco, li radunerò da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira, nel mio furore e nel mio grande sdegno; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare tranquilli. 38Essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. 39Darò loro un solo cuore e un solo modo di comportarsi perché mi temano tutti i giorni per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di essi. 40Concluderò con essi un'alleanza eterna e non mi allontanerò più da loro per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me. 41Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l'anima". 42Poiché così dice il Signore: "Come ho mandato su questo popolo tutto questo grande male, così io manderò su di loro tutto il bene che ho loro promesso. 43E compreranno campi in questo paese, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini e senza bestiame, lasciato in mano ai Caldei. 44Essi si compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li sigilleranno e si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda e nelle città della montagna e nelle città della Sefèla e nelle città del mezzogiorno, perché cambierò la loro sorte". Oracolo del Signore.
33 1La parola del Signore fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora chiuso nell'atrio
della prigione: 2"Così dice il Signore, che ha fatto la terra e l'ha formata per renderla stabile e il cui nome è Signore: 3Invocami e io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci. 4Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo alle case di questa città e alle case dei re di Giuda, che saranno diroccate di fronte alle opere di assedio e alle armi 5dei Caldei venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri degli uomini che io ho colpito nella mia ira e nel mio furore, poiché ho nascosto il volto distornandolo da questa città a causa di tutta la loro malvagità: 6Ecco io farò rimarginare la loro piaga, li curerò e li risanerò; procurerò loro abbondanza di pace e di sicurezza. 7Cambierò la sorte di
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Giuda e la sorte di Israele e li ristabilirò come al principio. 8Li purificherò da tutta l'iniquità con cui hanno peccato contro di me e perdonerò tutte le iniquità che han commesso verso di me e per cui si sono ribellati contro di me. 9Ciò sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando sapranno tutto il bene che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene e per tutta la pace che concederò loro. 10Dice il Signore: In questo luogo, di cui voi dite: Esso è desolato, senza uomini e senza bestiame; nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, che sono desolate, senza uomini, senza abitanti e senza bestiame, si udranno ancora 11grida di gioia e grida di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa e il canto di coloro che dicono: Lodate il Signore degli eserciti, perché è buono, perché la sua grazia dura sempre, portando sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore, perché ristabilirò la sorte di questo paese come era prima, dice il Signore. 12Così dice il Signore degli eserciti: In questo luogo desolato, senza uomini e senza bestiame, e in tutte le sue città ci saranno ancora luoghi di pastori che vi faranno riposare i greggi. 13Nelle città dei monti, nelle città della Sefèla, nelle città del mezzogiorno, nella terra di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda passeranno ancora le pecore sotto la mano di chi le conta, dice il Signore. 14Ecco verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di Israele e alla casa di Giuda. 15In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia; egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. 16In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla. Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia. 17Così dice il Signore: Davide non sarà mai privo di un discendente che sieda sul trono della casa di Israele; 18ai sacerdoti leviti non mancherà mai chi stia davanti a me per offrire olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e compiere sacrifici tutti i giorni". 19Questa parola del Signore fu poi rivolta a Geremia: 20"Dice il Signore: Se voi potete spezzare la mia alleanza con il giorno e la mia alleanza con la notte, in modo che non vi siano più giorno e notte al tempo loro, 21così sarà rotta anche la mia alleanza con Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo trono, e quella con i leviti sacerdoti che mi servono. 22Come non si può contare la milizia del cielo né numerare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servo, e i leviti che mi servono". 23La parola del Signore fu ancora rivolta a Geremia: 24"Non hai osservato ciò che questo popolo va dicendo: Il Signore ha rigettato le due famiglie che si era scelte! e così disprezzano il mio popolo quasi che non sia più una nazione ai loro occhi?". 25Dice il Signore: "Se non sussiste più la mia alleanza con il giorno e con la notte, se io non ho stabilito le leggi del cielo e della terra, 26in tal caso potrò rigettare la discendenza di Giacobbe e di Davide mio servo, così da non prendere più dai loro posteri coloro che governeranno sulla discendenza di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. Poiché io cambierò la loro sorte e avrò pietà di loro".
34 1Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore, quando Nabucodònosor re di Babilonia con tutto il suo
esercito e tutti i regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le città dipendenti: 2Così dice il Signore, Dio di Israele: "Va' a parlare a Sedecìa re di Giuda e digli: http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (63 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Così parla il Signore: Ecco io do questa città in mano al re di Babilonia, che la darà alle fiamme. 3Tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Babilonia, gli parlerai faccia a faccia e poi andrai a Babilonia. 4Tuttavia, ascolta la parola del Signore, o Sedecìa re di Giuda! Così dice il Signore a tuo riguardo: Non morirai di spada! 5Morirai in pace e come si bruciarono aròmi per i funerali dei tuoi padri, gli antichi re di Giuda che furono prima di te, così si bruceranno per te e per te si farà il lamento dicendo: Ahimè, Signore! Questo ho detto". Oracolo del Signore. 6Il profeta Geremia riferì a Sedecìa re di Giuda tutte queste parole in Gerusalemme. 7Frattanto l'esercito del re di Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà, poiché solo queste fortezze erano rimaste fra le città di Giuda. 8Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa ebbe concluso un'alleanza con tutto il popolo che si trovava a Gerusalemme, di proclamare la libertà degli schiavi, 9rimandando liberi ognuno il suo schiavo ebreo e la sua schiava ebrea, così che nessuno costringesse più alla schiavitù un Giudeo suo fratello. 10Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito all'alleanza, acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio schiavo e ognuno la propria schiava, così da non costringerli più alla schiavitù: acconsentirono dunque e li rimandarono effettivamente; 11ma dopo si pentirono e ripresero gli schiavi e le schiave che avevano rimandati liberi e li ridussero di nuovo schiavi e schiave. 12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13"Così dice il Signore, Dio di Israele: Io ho concluso un'alleanza con i vostri padri, quando li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, da una condizione servile, dicendo: 14Al compiersi di sette anni rimanderà ognuno il suo fratello ebreo che si sarà venduto a te; egli ti servirà sei anni, quindi lo rimanderai libero disimpegnato da te; ma i vostri padri non mi ascoltarono e non prestarono orecchio. 15Ora voi oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo fratello; voi avevate concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome. 16Ma poi, avete mutato di nuovo parere e profanando il mio nome avete ripreso ognuno gli schiavi e le schiave, che avevate rimandati liberi secondo il loro desiderio, e li avete costretti a essere ancora vostri schiavi e vostre schiave. 17Perciò dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno proclamasse la libertà del proprio fratello e del proprio prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra. 18Gli uomini che hanno trasgredito la mia alleanza, perché non hanno eseguito i termini dell'alleanza che avevano conclusa in mia presenza, io li renderò come il vitello che spaccarono in due passando fra le sue metà. 19I capi di Giuda, i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese, che passarono attraverso le due metà del vitello, 20li darò in mano ai loro nemici e a coloro che attentano alla loro vita; i loro cadaveri saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 21Darò Sedecìa re di Giuda e i suoi capi in mano ai loro nemici, in mano a coloro che attentano alla loro vita e in mano all'esercito del re di Babilonia, che ora si è allontanato da voi. 22Ecco, io darò un ordine - dice il Signore - e li farò tornare verso questa città, la assedieranno, la prenderanno e la daranno alle fiamme e le città di Giuda le renderò desolate, senza abitanti".
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1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore nei giorni di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Va'
dai Recabiti e parla loro, conducili in una delle stanze nel tempio del Signore e offri loro vino da bere". 3Io allora presi Iazanià figlio di Geremia, figlio di Cabassinià, i suoi fratelli e tutti i suoi figli, cioè tutta la
famiglia dei Recabiti. 4Li condussi nel tempio del Signore, nella stanza dei figli di Canàn figlio di Iegdalià, uomo di Dio, la quale si trova vicino alla stanza dei capi, sopra la stanza di Maasià figlio di Sallùm, custode di servizio alla soglia. 5Posi davanti ai membri della famiglia dei Recabiti boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: "Bevete il vino!". 6Essi risposero: "Noi non beviamo vino, perché Ionadàb figlio di Recàb, nostro antenato, ci diede quest'ordine: Non berrete vino, né voi né i vostri figli, mai; 7non costruirete case, non seminerete sementi, non pianterete vigne e non ne possederete alcuna, ma abiterete nelle tende tutti i vostri giorni, perché possiate vivere a lungo sulla terra, dove vivete come forestieri. 8Noi abbiamo obbedito agli ordini di Ionadàb figlio di Recàb, nostro antenato, riguardo a quanto ci ha comandato, così che noi, le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie, non beviamo vino per tutta la nostra vita; 9non costruiamo case da abitare né possediamo vigne o campi o sementi. 10Noi abitiamo nelle tende, obbediamo e facciamo quanto ci ha comandato Ionadàb nostro antenato. 11Quando Nabucodònosor re di Babilonia è venuto contro il paese, ci siamo detti: Venite, entriamo in Gerusalemme per sfuggire all'esercito dei Caldei e all'esercito degli Aramei. Così siam venuti ad abitare in Gerusalemme". 12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Va' e riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non accetterete la lezione, ascoltando le mie parole? Oracolo del Signore. 14Sono state messe in pratica le parole di Ionadàb figlio di Recàb, il quale aveva comandato ai suoi figli di non bere vino. Essi infatti non lo hanno bevuto fino a oggi, perché hanno obbedito al comando del loro padre. Io vi ho parlato con continua premura, ma voi non mi avete ascoltato! 15Vi ho inviato tutti i miei servi, i profeti, con viva sollecitudine per dirvi: Abbandonate ciascuno la vostra condotta perversa, emendate le vostre azioni e non seguite altri dèi per servirli, per poter abitare nel paese che ho concesso a voi e ai vostri padri, ma voi non avete prestato orecchio e non mi avete dato retta. 16Così i figli di Ionadàb figlio di Recàb hanno eseguito il comando che il loro padre aveva dato loro; questo popolo, invece, non mi ha ascoltato. 17Perciò dice il Signore, Dio degli eserciti e Dio di Israele: Ecco, io manderò su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho annunziato contro di essi, perché ho parlato loro e non mi hanno ascoltato, li ho chiamati e non hanno risposto". 18Geremia riferì alla famiglia dei Recabiti: "Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Poiché avete ascoltato il comando di Ionadàb vostro padre e avete osservato tutti i suoi decreti e avete fatto quanto vi aveva ordinato, 19per questo dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: a Ionadàb figlio di Recàb non verrà mai a mancare qualcuno che stia sempre alla mia presenza".
36 1Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte del
Signore: 2"Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. 3Forse quelli http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (65 of 97)09/04/2004 2.58.28
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della casa di Giuda, sentendo tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le loro iniquità e i loro peccati". 4Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che il Signore gli aveva detto su un rotolo per scrivere. 5Quindi Geremia ordinò a Baruc: "Io ne sono impedito e non posso andare nel tempio del Signore. 6Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole del Signore, facendole udire al popolo nel tempio del Signore in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. 7Forse si umilieranno con suppliche dinanzi al Signore e abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che il Signore ha espresso verso questo popolo". 8Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole del Signore nel tempio. 9Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti al Signore per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. 10Baruc dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio del Signore, nella stanza di Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore. 11Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole del Signore lette dal libro, 12scese alla reggia nella stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià, Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. 13Michea riferì loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto. 14Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: "Prendi nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni". Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. 15Ed essi gli dissero: "Siedi e leggi davanti a noi". Baruc lesse davanti a loro. 16Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: "Dobbiamo senz'altro riferire al re tutte queste parole". 17Poi interrogarono Baruc: "Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole". 18Baruc rispose: "Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro". 19I capi dissero a Baruc: "Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete". 20Essi poi si recarono dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte queste cose. 21Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e a tutti i capi che stavano presso il re. 22Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere acceso davanti. 23Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. 24Il re e tutti i suoi ministri non tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. 25Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. 26Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma il Signore li aveva nascosti. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (66 of 97)09/04/2004 2.58.28
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27Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che
Baruc aveva scritte sotto la dettatura di Geremia: 28Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. 29Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: "Dice il Signore: Hai bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Babilonia e devasterà questo paese e farà scomparire da esso uomini e bestie? 30Per questo dice il Signore contro Ioiakìm re di Giuda: Egli non avrà un erede sul trono di Davide; il suo cadavere sarà esposto al calore del giorno e al freddo della notte. 31Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi ministri per le loro iniquità e manderò su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda, tutto il male che ho minacciato, senza che mi abbiano dato ascolto". 32Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte molte parole simili a quelle.
37 1Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor re di Babilonia lo
nominò re nel paese di Giuda. 2Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia. 3Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofonia figlio di Maasià dal profeta Geremia per dirgli: "Prega per noi il Signore nostro Dio". 4Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione. 5Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanati da Gerusalemme. 6Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: 7 "Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese d'Egitto; 8i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme". 9Dice il Signore: "Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontaneranno da noi, perché non se ne andranno. 10Anche se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa città". 11Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone, 12Geremia uscì da Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti. 13Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: "Tu passi ai Caldei!". 14Geremia rispose: "È falso! Io non passo ai Caldei"; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremia e lo condusse dai capi. 15I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevano trasformato in un carcere. 16Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni. 17Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: "C'è qualche parola da parte del http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (67 of 97)09/04/2004 2.58.28
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Signore?". Geremia rispose: "Sì" e precisò: "Tu sarai dato in mano al re di Babilonia". 18Geremia poi disse al re Sedecìa: "Quale colpa ho commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione? 19E dove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Babilonia non verrà contro di voi e contro questo paese? 20Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba, perché io non vi muoia". 21Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane proveniente dalla via dei Fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città. Così Geremia rimase nell'atrio della prigione.
38 1Sefatià figlio di Mattàn, Godolia figlio di Pascùr, Iucàl figlio di Selemia e Pascùr figlio di Malchia
udirono queste parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo: 2"Dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste, mentre chi passerà ai Caldei vivrà: per lui la sua vita sarà come bottino e vivrà. 3Dice il Signore: Certo questa città sarà data in mano all'esercito del re di Babilonia che la prenderà". 4I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo uomo, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché questo uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male". 5Il re Sedecìa rispose: "Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi". 6Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, principe regale, la quale si trovava nell'atrio della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel fango. 7Ebed-Mèlech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre il re stava alla porta di Beniamino, 8Ebed-Mèlech uscì dalla reggia e disse al re: 9"Re mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul posto, perché non c'è più pane nella città". 10Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Mèlech l'Etiope: "Prendi con te da qui tre uomini e fa' risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia".11Ebed-Mèlech prese con sé gli uomini, andò nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di là pezzi di cenci e di stracci, li gettò a Geremia nella cisterna con corde. 12Ebed-Mèlech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia fece così. 13Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio della prigione. 14Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di sé al terzo ingresso del tempio del Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!". 15Geremia rispose a Sedecìa: "Se te la dico, non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto". 16Allora il re Sedecìa giurò in segreto a Geremia: "Com'è vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in balìa di quegli uomini che attentano alla tua vita!". 17Geremia allora disse a Sedecìa: "Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora avrai salva la vita e questa città non sarà data in fiamme; tu e la tua http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (68 of 97)09/04/2004 2.58.28
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famiglia vivrete; 18se invece non uscirai incontro ai generali del re di Babilonia, allora questa città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani". 19Il re Sedecìa rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro potere e che essi mi maltrattino". 20Ma Geremia disse: "Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore riguardo a ciò che ti dico; ti andrà bene e tu vivrai; 21se, invece, rifiuti di uscire, questo il Signore mi ha rivelato: 22Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Babilonia e diranno: Ti hanno abbindolato e ingannato gli uomini di tua fiducia. I tuoi piedi si sono affondati nella melma, mentre essi sono spariti. 23Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai
tenuto prigioniero in mano del re di Babilonia e questa città sarà data alle fiamme". 24Sedecìa disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi discorsi perché tu non muoia. 25Se i dignitari sentiranno che ho parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla, altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re, 26tu risponderai loro: Ho presentato la supplica al re perché non mi mandasse di nuovo nella casa di Giònata a morirvi". 27Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, così che lo lasciarono tranquillo, poiché la conversazione non era stata ascoltata. 28Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme.
39 1Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa re di Giuda, Nabucodònosor re di Babilonia mosse con tutto
l'esercito contro Gerusalemme e l'assediò. 2Nel quarto mese dell'anno undecimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una breccia nella città, 3entrarono tutti i generali del re di Babilonia e si stabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarèzer di Sin-Magir, Nebosar-Sechim, capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di frontiera e tutti gli altri capi del re di Babilonia. 4Appena videro ciò, Sedecìa re di Giuda e tutti i suoi guerrieri fuggirono uscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba. 5Ma i soldati caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gèrico, lo presero e lo condussero da Nabucodònosor re di Babilonia a Ribla nel paese di Amat, dove il re pronunziò la sentenza su di lui. 6Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa, a Ribla, sotto gli occhi di lui; il re di Babilonia fece anche sgozzare tutti i notabili di Giuda. 7Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo legò con catene per condurlo a Babilonia. 8I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme. 9Tutto il resto del popolo rimasto in città e i disertori che erano passati a lui e tutto il resto del popolo, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò a Babilonia. 10Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione. 11Quanto a Geremia, Nabucodònosor re di Babilonia aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (69 of 97)09/04/2004 2.58.28
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delle guardie: 12"Prendilo e tieni gli occhi su di lui, non fargli alcun male, ma fa' per lui ciò che egli ti dirà". 13Essi allora - cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn capo dei funzionari, NergalSarèzer, comandante delle truppe di frontiera e tutti gli alti ufficiali del re di Babilonia - 14mandarono a prendere Geremia dall'atrio della prigione e lo consegnarono a Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, perché lo conducesse a casa. Così egli rimase in mezzo al popolo. 15A Geremia era stata rivolta questa parola del Signore, quando era ancora rinchiuso nell'atrio della prigione: 16"Va' a dire a Ebed-Mèlech l'Etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io pongo in atto le mie parole contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto i tuoi occhi. 17Ma io ti libererò in quel giorno - oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi. 18Poiché, certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata la vita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in me. Oracolo del Signore".
40 1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che Nabuzaradàn, capo delle guardie, lo aveva
rimandato libero da Rama, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda, i quali venivano condotti in esilio a Babilonia. 2Il capo delle guardie prese Geremia e gli disse: "Il Signore tuo Dio ha predetto questa sventura per questo luogo; 3il Signore l'ha mandata, compiendo quanto aveva minacciato, perché voi avete peccato contro il Signore e non avete ascoltato la sua voce; perciò vi è capitata una cosa simile. 4Ora ecco, ti sciolgo queste catene dalle mani. Se preferisci venire con me a Babilonia, vieni; io veglierò su di te. Se invece preferisci non venire con me a Babilonia, rimani. Vedi, tutta la regione sta davanti a te; va' pure dove ti piace e ti è comodo andare. 5Torna pure presso Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, che il re di Babilonia ha messo a capo delle città di Giuda. Rimani con lui in mezzo al popolo oppure va' dove ti piace andare". Il capo delle guardie gli diede provviste di cibo e un regalo e lo licenziò. 6Allora Geremia andò in Mizpà da Godolia figlio di Achikàm, e si stabilì con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese. 7Tutti i capi dell'esercito, che si erano dispersi per la regione con i loro uomini, vennero a sapere che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese Godolia figlio di Achikàm, e gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini e i poveri del paese che non erano stati deportati a Babilonia. 8Si recarono allora da Godolia in Mizpà Ismaele figlio di Natania, Giovanni figlio di Kàreca, Seraià figlio di Tancùmet, i figli di Ofi di Netofa e Iezanià figlio del Maacatita con i loro uomini. 9Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, giurò a loro e ai loro uomini: "Non temete i funzionari caldei; rimanete nel paese e state soggetti al re di Babilonia e vi troverete bene. 10Quanto a me, ecco, io mi stabilisco in Mizpà come vostro rappresentante di fronte ai Caldei che verranno da noi; ma voi fate pure la raccolta del vino, delle frutta e dell'olio, riponete tutto nei vostri magazzini e dimorate nelle città da voi occupate". 11Anche tutti i Giudei che si trovavano in Moab, tra gli Ammoniti, in Edom e in tutte le altre regioni, seppero che il re di Babilonia aveva lasciato una parte della popolazione in Giuda e aveva messo a capo di essa Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn. 12Tutti questi Giudei ritornarono da tutti i luoghi nei quali si erano dispersi e vennero nel paese di Giuda presso Godolia a Mizpà. Raccolsero vino e frutta in grande abbondanza. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (70 of 97)09/04/2004 2.58.28
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13Ora Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che si erano dispersi per la regione, si
recarono da Godolia in Mizpà 14e gli dissero: "Non sai che Baalìs re degli Ammoniti ha mandato Ismaele figlio di Natania per toglierti la vita?". Ma Godolia figlio di Achikàm non credette loro. 15Allora Giovanni figlio di Kàreca parlò segretamente con Godolia in Mizpà: "Io andrò a colpire Ismaele figlio di Natania senza che alcuno lo sappia. Perché egli dovrebbe toglierti la vita, così che vadano dispersi tutti i Giudei che si sono raccolti intorno a te e perisca tutto il resto di Giuda?". 16Ma Godolia figlio di Achikàm rispose a Giovanni figlio di Kàreca: "Non commettere una cosa simile, perché è una menzogna quanto tu dici di Ismaele".
41 1Ora, nel settimo mese, Ismaele figlio di Natania, figlio di Elisamà, di stirpe reale, si recò con dieci
uomini da Godolia figlio di Achikàm in Mizpà e mentre là in Mizpà prendevano cibo insieme, 2Ismaele figlio di Natania si alzò con i suoi dieci uomini e colpirono di spada Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn. Così uccisero colui che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese. 3Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mizpà e i Caldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano colà. 4Il secondo giorno dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva la cosa, 5vennero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani offerte e incenso da portare nel tempio del Signore. 6Ismaele figlio di Natania uscì loro incontro da Mizpà, mentre essi venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: "Venite da Godolia, figlio di Achikàm". 7Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele figlio di Natania con i suoi uomini li sgozzò e li gettò in una cisterna. 8Fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero a Ismaele: "Non ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei campi, grano, orzo, olio e miele". Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli. 9La cisterna in cui Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva uccisi era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruita quando era in guerra contro Baasa re di Israele; Ismaele figlio di Natania la riempì dei cadaveri. 10Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava in Mizpà, le figlie del re e tutto il popolo rimasto in Mizpà, su cui Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia figlio di Achikàm. Ismaele figlio di Natania li condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti. 11Intanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male compiuto da Ismaele figlio di Natania. 12Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele figlio di Natania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon. 13Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui, se ne rallegrò. 14Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mizpà si voltò e, ritornato indietro, raggiunse Giovanni figlio di Kàreca. 15Ma Ismaele figlio di Natania sfuggì con otto uomini a Giovanni e andò presso gli Ammoniti. 16Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che Ismaele figlio di Natania aveva condotto via da Mizpà dopo aver ucciso Godolia figlio di http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (71 of 97)09/04/2004 2.58.29
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Achikàm, uomini d'arme, donne, fanciulli ed eunuchi, e li condussero via da Gàbaon. 17Essi partirono e sostarono in Gherut-Chimàm, che si trova a fianco di Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto, 18lontano dai Caldei. Infatti essi temevano costoro, poiché Ismaele figlio di Natania aveva ucciso Godolia figlio di Achikàm, che il re di Babilonia aveva messo a capo del paese.
42 1Tutti i capi delle bande armate e Giovanni figlio di Kàreca, e Azaria figlio di Osaia e tutto il popolo, dai
piccoli ai grandi, si presentarono 2al profeta Geremia e gli dissero: "Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il Signore tuo Dio, in favore di tutto questo residuo di popolazione, perché noi siamo rimasti in pochi dopo essere stati molti, come vedi con i tuoi occhi. 3Il Signore tuo Dio ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo fare". 4Il profeta Geremia rispose loro: "Comprendo! Ecco, pregherò il Signore vostro Dio secondo le vostre parole e vi riferirò quanto il Signore risponde per voi; non vi nasconderò nulla". 5Essi allora dissero a Geremia: "Il Signore sia contro di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il Signore tuo Dio ti rivelerà per noi. 6Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore nostro Dio al quale ti mandiamo, perché ce ne venga bene obbedendo alla voce del Signore nostro Dio". 7Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia. 8Questi chiamò Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui e tutto il popolo, dai piccoli ai grandi, 9e riferì loro: "Dice il Signore, Dio di Israele, al quale mi avete inviato perché gli presentassi la vostra supplica: 10Se continuate ad abitare in questa regione, vi renderò stabili e non vi distruggerò, vi pianterò e non vi sradicherò, perché ho pietà del male che vi ho arrecato. 11Non temete il re di Babilonia, che vi incute timore; non temetelo - dice il Signore - perché io sarò con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano. 12Io gli ispirerò sentimenti di pietà per voi, così egli avrà compassione di voi e vi lascerà dimorare nel vostro paese. 13Se invece, non dando retta alla voce del Signore vostro Dio, voi direte: Non vogliamo abitare in questo paese, 14e direte: No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, perché là non vedremo guerre e non udremo squilli di tromba né soffriremo carestia di pane: là abiteremo; 15in questo caso ascolta la parola del Signore, o resto di Giuda: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Se voi intendete veramente andare in Egitto e vi andate per stabilirvi colà, 16ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nel paese d'Egitto, e la fame che temete vi sarà addosso laggiù in Egitto e là morirete. 17Allora tutti gli uomini che avranno deciso di recarsi in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura che io manderò su di loro. 18Poiché, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Come si è rovesciato il mio furore e la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, così la mia ira si rovescerà contro di voi quando sarete andati in Egitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di scherno e non vedrete mai più questo luogo". 19Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: "Non andate in Egitto. Sappiate bene che oggi io vi ho solennemente avvertiti. 20Poiché avete messo a rischio le vostre vite, quando mi avete mandato dal Signore vostro Dio, dicendomi: Intercedi per noi presso il Signore nostro Dio, dicci ciò che il Signore nostro Dio dirà e noi lo eseguiremo. 21Oggi ve l'ho riferito, ma voi non ascoltate la voce del Signore
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vostro Dio riguardo a tutto ciò per cui egli mi ha inviato a voi. 22Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui desiderate andare a dimorare".
43 1Quando Geremia finì di riferire a tutto il popolo tutte le parole del Signore loro Dio - tutte quelle parole
per cui il Signore lo aveva inviato a loro - 2Azaria figlio di Osaia e Giovanni figlio di Kàreca e tutti quegli uomini superbi e ribelli dissero a Geremia: "Una menzogna stai dicendo! Non ti ha inviato il Signore nostro Dio a dirci: Non andate in Egitto per dimorare là; 3ma Baruch figlio di Neria ti istiga contro di noi per consegnarci nelle mani dei Caldei, perché ci uccidano e ci deportino in Babilonia". 4Pertanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate e tutto il popolo non obbedirono all'invito del Signore di rimanere nel paese di Giuda. 5Così Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate raccolsero tutti i superstiti di Giuda, che erano ritornati per abitare nella terra di Giuda da tutte le regioni in mezzo alle quali erano stati dispersi, 6uomini, donne, bambini, le principesse reali e tutte le persone che Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva lasciate con Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, insieme con il profeta Geremia e con Baruch figlio di Neria, 7e andarono nel paese d'Egitto, non avendo dato ascolto alla voce del Signore, e giunsero fino a Tafni. 8Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia in Tafni: 9"Prendi in mano grandi pietre e sotterrale nella mota nel quadrato dei mattoni all'ingresso della casa del faraone in Tafni, sotto agli occhi dei Giudei. 10Quindi dirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io manderò a prendere Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo; egli porrà il trono su queste pietre che hai sotterrate e stenderà il baldacchino sopra di esse. 11Verrà infatti e colpirà il paese d'Egitto, mandando a morte chi è destinato alla morte, alla schiavitù chi è destinato alla schiavitù e uccidendo di spada chi è destinato alla spada. 12Darà alle fiamme i templi degli dèi d'Egitto, li brucerà e porterà gli dèi in esilio; ripulirà il paese di Egitto come un pastore pulisce dai pidocchi il mantello; poi se ne andrà tranquillo. 13Frantumerà gli obelischi del tempio del sole nel paese d'Egitto e darà alle fiamme i templi degli dèi d'Egitto".
44 1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutti i Giudei che abitavano nel paese d'Egitto, a Migdòl, a Tafni,
a Menfi e nella regione di Patròs. 2"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi avete visto tutte le sventure che ho mandate su Gerusalemme e su tutte le città di Giuda; eccole oggi una desolazione, senza abitanti, 3a causa delle iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dèi, che né loro conoscevano né voi né i vostri padri conoscevate. 4Eppure, io vi avevo premurosamente inviato tutti i miei servi, i profeti, con l'incarico di dirvi: Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio! 5Ma essi non mi ascoltarono e non prestarono orecchio in modo da abbandonare la loro iniquità cessando dall'offrire incenso ad altri dèi. 6Perciò la mia ira e il mio furore divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme ed esse divennero un deserto e una desolazione, come sono ancor oggi. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (73 of 97)09/04/2004 2.58.29
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7Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi
stessi tanto da farvi sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un resto? 8Perché mi provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte le nazioni della terra? 9Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre mogli, compiute nel paese di Giuda e per le strade di Gerusalemme? 10Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri". 11Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, io rivolgo la faccia verso di voi a vostra sventura e per distruggere tutto Giuda. 12Abbatterò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nel paese d'Egitto; essi periranno tutti nel paese d'Egitto; cadranno di spada e periranno di fame, dal più piccolo al più grande; moriranno di spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio. 13Punirò coloro che dimorano nel paese d'Egitto come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. 14Nessuno scamperà né sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nel paese d'Egitto con la speranza di tornare nella terra di Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi". 15Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto e in Patros, risposero a Geremia: 16"Quanto all'ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto; 17anzi decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla Regina del cielo e le offriremo libazioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura; 18ma da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame". 19E le donne aggiunsero: "Quando noi donne bruciamo incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei focacce con la sua immagine e le offriamo libazioni?". 20Allora così parlò Geremia a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in quel modo: 21"Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l'incenso che voi bruciavate nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? 22Il Signore non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesse. Per questo il vostro paese è divenuto un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede. 23Per il fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come oggi si vede". 24Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: "Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nel paese d'Egitto. 25Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e messo in atto con le vostre mani, affermando: Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre
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libazioni. 26Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nel paese di Egitto. Ecco, io giuro per il mio grande nome - dice il Signore - che mai più il mio nome sarà pronunciato in tutto il paese d'Egitto dalla bocca di un uomo di Giuda che possa dire: Per la vita del Signore Dio! 27Ecco, veglierò su di essi per loro disgrazia e non per loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro sterminio. 28Gli scampati dalla spada torneranno dal paese d'Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto il resto di Giuda, coloro che sono andati a dimorare nel paese d'Egitto, sapranno quale parola si avvererà, se la mia o la loro. 29Questo sarà per voi il segno - dice il Signore - che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia. 30Così dice il Signore: Ecco io metterò il faraone Cofrà re di Egitto in mano ai suoi nemici e a coloro che attentano alla sua vita, come ho messo Sedecìa re di Giuda in mano a Nabucodònosor re di Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita".
45 1Questa è la parola che il profeta Geremia comunicò a Baruc figlio di Neria, quando egli scriveva queste
parole in un libro sotto la dettatura di Geremia nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Dice il Signore, Dio di Israele, su di te, Baruc: 3Tu hai detto: Guai a me poiché il Signore aggiunge tristezza al mio dolore. Io sono stanco dei miei gemiti e non trovo pace. 4Dice il Signore: Ecco io demolisco ciò che ho edificato e sradico ciò che ho piantato; così per tutta la terra. 5E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su ogni uomo. Oracolo del Signore. A te farò dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai".
46 1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni. 2Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone Necao re d'Egitto, a Càrchemis presso il fiume Eufrate, esercito che
Nabucodònosor re di Babilonia vinse nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda. 3Preparate scudo grande e piccolo
e avanzate per la battaglia. 4Attaccate i cavalli, montate, o cavalieri. Schieratevi con gli elmi, lucidate le lance, indossate le corazze! 5Che vedo? Sono sbigottito, retrocedono! I loro prodi http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (75 of 97)09/04/2004 2.58.29
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sono sconfitti, fuggono a precipizio senza voltarsi; il terrore è tutt'intorno. Parola del Signore. 6Il più agile non scamperà né il più prode si salverà. A settentrione, sulla riva dell'Eufrate, inciampano e cadono. 7Chi è che trabocca come il Nilo, come un torrente dalle acque turbolente? 8È l'Egitto che trabocca come il Nilo, come un torrente dalle acque turbolente. Esso dice: "Salirò, ricoprirò la terra, distruggerò la città e i suoi abitanti". 9Caricate, cavalli, avanzate, carri! Avanti o prodi! uomini di Etiopia e di Put, voi che impugnate lo scudo, e voi di Lud che tendete l'arco. 10Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti, è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici. La sua spada divorerà, si sazierà e si inebrierà del loro sangue; poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti, nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate. 11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo, vergine, figlia d'Egitto. Invano moltiplichi i rimedi, non c'è guarigione per te. 12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore; del tuo grido di dolore è piena la terra, poiché il prode inciampa nel prode, tutti e due cadono insieme. 13Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor re di Babilonia giunse per
colpire il paese d'Egitto. 14Annunziatelo in Egitto,
fatelo sapere a Migdòl, fatelo udire a Menfi e a Tafni; dite: "Alzati e preparati, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (76 of 97)09/04/2004 2.58.29
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perché la spada divora tutto intorno a te". 15Perché mai Api è fuggito? Il tuo toro sacro non resiste? Il Signore lo ha rovesciato. 16Una gran folla vacilla e stramazza, ognuno dice al vicino: "Su, torniamo al nostro popolo, al paese dove siamo nati, lontano dalla spada micidiale!". 17Chiamate pure il faraone re d'Egitto: Frastuono, che lascia passare il momento buono. 18Per la mia vita - dice il re il cui nome è Signore degli eserciti uno verrà, simile al Tabor fra le montagne, come il Carmelo presso il mare. 19Prepàrati il bagaglio per l'esilio, o gente che abiti l'Egitto, perché Menfi sarà ridotta a un deserto, sarà devastata, senza abitanti. 20Giovenca bellissima è l'Egitto, ma un tafano viene su di lei dal settentrione. 21Anche i suoi mercenari nel paese sono come vitelli da ingrasso. Anch'essi infatti han voltate le spalle, fuggono insieme, non resistono, poiché il giorno della sventura è giunto su di loro, il tempo del loro castigo. 22La sua voce è come di serpente che sibila, poiché essi avanzano con un esercito e armati di scure vengono contro di lei, come tagliaboschi. 23Abbattono la sua selva - dice il Signore e non si possono contare, essi sono più delle locuste, sono senza numero. 24Prova vergogna la figlia d'Egitto, è data in mano a un popolo del settentrione. 25Il Signore degli eserciti, Dio di Israele, dice: "Ecco, punirò Amòn di Tebe, l'Egitto, i suoi dèi e i suoi re,
il faraone e coloro che confidano in lui. 26Li consegnerò in potere di coloro che attentano alla loro vita, in potere di Nabucodònosor re di Babilonia e in potere dei suoi ministri. Ma dopo esso sarà abitato come in passato". Parola del Signore.
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27"Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,
non abbatterti, Israele; poiché ecco, io ti libererò da un paese lontano e la tua discendenza dal paese del suo esilio. Giacobbe ritornerà e godrà in pace, tranquillo e nessuno lo molesterà. 28Tu non temere, Giacobbe mio servo, - dice il Signore - perché io sono con te. Annienterò tutte le nazioni tra le quali ti ho disperso, ma di te non farò sterminio; ti castigherò secondo equità, ma non ti lascerò del tutto impunito".
47 1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sui Filistei, prima che il faraone occupasse Gaza. 2Così dice il Signore:
"Ecco s'avanzano ondate dal settentrione diventano un torrente che straripa. Allagano la terra e ciò che è in essa, la città e i suoi abitanti. Gli uomini gridano, urlano tutti gli abitanti della terra. 3Allo scalpitar dei suoi possenti cavalli, al fragor dei suoi carri, al cigolio delle ruote, i padri non si voltano verso i figli, le loro mani sono senza forza 4perché è arrivato il giorno in cui saran distrutti tutti i Filistei e saranno abbattute Tiro e Sidòne, con tutti i loro ausiliari; il Signore infatti distrugge i Filistei, il resto dell'isola di Caftor. 5Fino a Gaza si son rasati per lutto, è distrutta Ascalòna. Asdòd, povero resto degli Anakiti, fino a quando ti farai incisioni? 6Ah! spada del Signore, quando dunque ti concederai riposo? Rientra nel fodero, riposati e sta' calma.
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7Come potrà riposare,
poiché il Signore le ha ordinato di agire contro Ascalòna e il lido del mare? Là egli l'ha destinata".
48 1Su Moab.
Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Guai a Nebo poiché è devastata, piena di vergogna e catturata è Kiriatàim; sente vergogna, è abbattuta la roccaforte. 2Non esiste più la fama di Moab; in Chesbòn tramano contro di essa: Venite ed eliminiamola dalle nazioni. Anche tu, Madmèn, sarai demolita, la spada ti inseguirà. 3Una voce, un grido da Coronàim: Devastazione e rovina grande! 4Abbattuto è Moab, le grida si fanno sentire fino in Zoar. 5Su per la salita di Luchìt vanno piangendo, giù per la discesa di Coronàim si ode un grido di disfatta. 6Fuggite, salvate la vostra vita! Siate come l'asino selvatico nel deserto. 7Poiché hai posto la fiducia nelle tue fortezze e nei tuoi tesori, anche tu sarai preso e Camos andrà in esilio insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi. 8Il devastatore verrà contro ogni città; nessuna città potrà scampare. Sarà devastata la valle e la pianura desolata, come dice il Signore. 9Date ali a Moab, perché dovrà prendere il volo. Le sue città diventeranno un deserto, perché non vi sarà alcun abitante. 10Maledetto chi compie fiaccamente l'opera del Signore, maledetto chi trattiene la spada dal sangue! 11Moab era tranquillo fin dalla giovinezza, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (79 of 97)09/04/2004 2.58.29
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riposava come vino sulla sua feccia, non è stato travasato di botte in botte, né è mai andato in esilio; per questo gli è rimasto il suo sapore, il suo profumo non si è alterato. 12Per questo, ecco, giorni verranno - dice il Signore nei quali gli manderò travasatori a travasarlo, vuoteranno le sue botti e frantumeranno i suoi otri. 13Moab si vergognerà di Camos come la casa di Israele si è vergognata di Betel, oggetto della sua fiducia. 14Come potete dire:
Noi siamo uomini prodi e uomini valorosi per la battaglia? 15Il devastatore di Moab sale contro di lui, i suoi giovani migliori scendono al macello dice il re il cui nome è Signore degli eserciti. 16È vicina la rovina di Moab, la sua sventura avanza in gran fretta. 17Compiangetelo, voi tutti suoi vicini e tutti voi che conoscete il suo nome; dite: Come si è spezzata la verga robusta, quello scettro magnifico? 18Scendi dalla tua gloria, siedi sull'arido suolo, o popolo che abiti a Dibon; poiché il devastatore di Moab è salito contro di te, egli ha distrutto le tue fortezze. 19Sta' sulla strada e osserva, tu che abiti in Aroer. Interroga il fuggiasco e lo scampato, domanda: Che cosa è successo? 20Moab prova vergogna, è in rovina; urlate, gridate, annunziate sull'Arnon che Moab è devastato. 21È arrivato il giudizio per la regione dell'altipiano, per Colòn, per Iaaz e per Mefàat, 22per Dibon, per
Nebo e per Bet-Diblatàim, 23per Kiriatàim, per Bet-Gamùl e per Bet-Meòn, 24per Kiriòt e per Bozra, per tutte le città della regione di Moab, lontane e vicine. 25È infranta la potenza di Moab
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ed è rotto il suo braccio. 26Inebriatelo, perché si è levato contro il Signore, e Moab si rotolerà nel vomito e anch'esso diventerà
oggetto di scherno. 27Non è stato forse Israele per te oggetto di scherno? Fu questi forse sorpreso fra i ladri, dato che quando parli di lui scuoti sempre la testa? 28Abbandonate le città e abitate nelle rupi,
abitanti di Moab, siate come la colomba che fa il nido nelle pareti d'una gola profonda. 29Abbiamo udito l'orgoglio di Moab, il grande orgoglioso, la sua superbia, il suo orgoglio, la sua alterigia, l'altezzosità del suo cuore. 30Conosco bene la sua tracotanza - dice il Signore - l'inconsistenza delle sue chiacchiere, le sue opere
vane. 31Per questo alzo un lamento su Moab, grido per tutto Moab, gemo per gli uomini di Kir-Cheres. 32Io piango per te come per Iazèr,
o vigna di Sibma! I tuoi tralci arrivavano al mare, giungevano fino a Iazèr. Sulle tue frutta e sulla tua vendemmia è piombato il devastatore. 33Sono scomparse la gioia e l'allegria dai frutteti e dalla regione di Moab. È sparito il vino nei tini, non pigia più il pigiatore, il canto di gioia non è più canto di gioia. 34Delle grida di Chesbòn e di Elealè si diffonde l'eco fino a Iacaz; da Zoar si odono grida fino a Coronàim
e a Eglat-Selisià, poiché le acque di Nimrìm son diventate una zona desolata. 35Io farò scomparire in Moab - dice il Signore - chi sale sulle alture e chi brucia incenso ai suoi dèi. 36Perciò il mio cuore per Moab geme come i flauti, il mio cuore geme come i flauti per gli uomini di Kir-Cheres, essendo venute meno le loro scorte. 37Poiché ogni testa è rasata, ogni barba è tagliata; ci sono incisioni su tutte le mani e tutti hanno i fianchi cinti di sacco. 38Sopra tutte le terrazze di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Parola del Signore. 39Come è rovinato! Gridate! Come Moab ha voltato vergognosamente le spalle! Moab è diventato oggetto di scherno e di orrore per tutti i suoi vicini. 40Poiché così dice il Signore:
Ecco, come l'aquila egli spicca il volo e spande le ali su Moab.
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41Le città son prese, le fortezze sono occupate.
In quel giorno il cuore dei prodi di Moab sarà come il cuore di donna nei dolori del parto. 42Moab è distrutto, ha cessato d'essere popolo, perché si è insuperbito contro il Signore. 43Terrore, trabocchetto, tranello cadranno su di te, abitante di Moab. Oracolo del Signore. 44Chi sfugge al terrore cadrà nel trabocchetto; chi risale dal trabocchetto sarà preso nel tranello, perché io manderò sui Moabiti tutto questo nell'anno del loro castigo. Oracolo del Signore. 45All'ombra di Chesbòn si fermano spossati i fuggiaschi, ma un fuoco esce da Chesbòn, una fiamma dal palazzo di Sicòn e divora le tempie di Moab e il cranio di uomini turbolenti. 46Guai a te, Moab, sei perduto, popolo di Camos, poiché i tuoi figli sono condotti schiavi, le tue figlie portate in esilio. 47Ma io cambierò la sorte di Moab negli ultimi giorni. Oracolo del Signore". Qui finisce il giudizio su Moab.
49 1Sugli Ammoniti.
Dice il Signore: "Israele non ha forse figli, non ha egli alcun erede? Perché Milcom ha ereditato la terra di Gad e il suo popolo ne ha occupate le città? 2Perciò ecco, verranno giorni - dice il Signore nei quali io farò udire a Rabbà degli Ammoniti fragore di guerra; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (82 of 97)09/04/2004 2.58.29
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essa diventerà un cumulo di rovine, le sue borgate saranno consumate dal fuoco, Israele spoglierà i suoi spogliatori, dice il Signore. 3Urla, Chesbòn, arriva il devastatore; gridate, borgate di Rabbà, cingetevi di sacco, innalzate lamenti e andate raminghe con tagli sulla pelle, perché Milcom andrà in esilio, insieme con i suoi sacerdoti e i suoi capi. 4Perché ti vanti delle tue valli, figlia ribelle? Confidi nelle tue scorte ed esclami: Chi verrà contro di me? 5Ecco io manderò su di te il terrore - parola del Signore Dio degli eserciti da tutti i dintorni. Voi sarete scacciati, ognuno per la sua via, e non vi sarà nessuno che raduni i fuggiaschi. 6Ma dopo cambierò la sorte degli Ammoniti". Parola del Signore. 7Su Edom.
Così dice il Signore degli eserciti: "Non c'è più sapienza in Teman? È scomparso il consiglio dei saggi? È svanita la loro sapienza? 8Fuggite, partite, nascondetevi in un luogo segreto, abitanti di Dedan, poiché io mando su Esaù la sua rovina, il tempo del suo castigo. 9Se vendemmiatori verranno da te, non lasceranno nulla da racimolare. Se ladri notturni verranno da te, saccheggeranno quanto loro piace. 10Poiché io intendo spogliare Esaù, rivelo i suoi nascondigli ed egli non ha dove nascondersi. La sua stirpe, i suoi fratelli, i suoi vicini sono distrutti ed egli non è più. 11Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (83 of 97)09/04/2004 2.58.29
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le tue vedove confidino in me! 12Poiché così dice il Signore: Ecco, coloro che non erano obbligati a bere il calice lo devono bere e tu
pretendi di rimanere impunito? Non resterai impunito, ma dovrai berlo 13poiché io ho giurato per me stesso - dice il Signore - che Bozra diventerà un orrore, un obbrobrio, un deserto, una maledizione e tutte le sue città saranno ridotte a rovine perenni. 14Ho udito un messaggio da parte del Signore,
un messaggero è stato inviato fra le nazioni: Adunatevi e marciate contro di lui! Alzatevi per la battaglia. 15Poiché ecco, ti renderò piccolo fra i popoli e disprezzato fra gli uomini. 16La tua arroganza ti ha indotto in errore, la superbia del tuo cuore; tu che abiti nelle caverne delle rocce, che ti aggrappi alle cime dei colli, anche se ponessi, come l'aquila, in alto il tuo nido, di lassù ti farò precipitare. Oracolo del Signore. 17Edom sarà oggetto di orrore; chiunque passerà lì vicino ne resterà attonito e fischierà davanti a tutte le
sue piaghe. 18Come nello sconvolgimento di Sòdoma e Gomorra e delle città vicine - dice il Signore - non vi abiterà più uomo né vi fisserà la propria dimora un figlio d'uomo. 19Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un baleno io lo scaccerò di là e il mio eletto porrò su di esso; poiché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me? 20Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro Edom e le decisioni che egli ha prese contro gli abitanti di Teman. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge, e per loro sarà desolato il loro prato. 21Al fragore della loro caduta tremerà la terra. Un grido! Fino al Mare Rosso se ne ode l'eco. 22Ecco, come l'aquila, egli sale e si libra, espande le ali su Bozra. In quel giorno il cuore dei prodi di Edom sarà come il cuore di una donna nei dolori del parto". 23Su Damasco.
"Amat e Arpad sono piene di confusione, perché hanno sentito una cattiva notizia; esse sono agitate come il mare, sono in angoscia, non possono calmarsi. 24Spossata è Damasco, si volge per fuggire; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (84 of 97)09/04/2004 2.58.29
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un tremito l'ha colta, angoscia e dolori l'assalgono come una partoriente. 25Come fu abbandonata la città gloriosa, la città del tripudio? 26Cadranno i suoi giovani nelle sue piazze e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno. Oracolo del Signore degli eserciti. 27Appiccherò il fuoco alle mura di Damasco e divorerà i palazzi di Ben-Hadàd". 28Su Kedàr e sui regni di Cazòr, che Nabucodònosor re di Babilonia sconfisse.
Così dice il Signore: "Su, marciate contro Kedàr, saccheggiate i figli dell'oriente. 29Prendete le loro tende e le loro pecore, i loro teli da tenda, tutti i loro attrezzi; portate via i loro cammelli; un grido si leverà su di loro: Terrore all'intorno! 30Fuggite, andate lontano, nascondetevi in luoghi segreti o abitanti di Cazòr - dice il Signore perché ha ideato un disegno contro di voi. Nabucodònosor re di Babilonia ha preparato un piano contro di voi. 31Su, marciate contro la nazione tranquilla, che vive in sicurezza. Oracolo del Signore. Essa non ha né porte né sbarre e vive isolata. 32I suoi cammelli saranno portati via come preda e la massa dei suoi greggi come bottino. Disperderò a tutti i venti coloro che si tagliano i capelli alle tempie, da ogni parte farò venire la loro rovina. Parola del Signore. 33Cazòr diventerà rifugio di sciacalli, una desolazione per sempre; nessuno vi dimorerà più, non vi abiterà più un figlio d'uomo". 34Parola che il Signore rivolse al profeta Geremia riguardo all'Elam all'inizio del regno di Sedecìa re di
Giuda.
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35"Dice il Signore degli eserciti:
Ecco io spezzerò l'arco dell'Elam, il nerbo della sua potenza. 36Manderò contro l'Elam i quattro venti dalle quattro estremità del cielo e li sparpaglierò davanti a questi venti; non ci sarà nazione in cui non giungeranno i profughi dell'Elam. 37Incuterò terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici e davanti a coloro che vogliono la loro vita; manderò su di essi la sventura, la mia ira ardente. Parola del Signore. Manderò la spada a inseguirli finché non li avrò sterminati. 38Porrò il mio trono sull'Elam e farò morire il re e i capi. Oracolo del Signore. 39Ma negli ultimi giorni cambierò la sorte dell'Elam". Parola del Signore.
50 1Parola che il Signore pronunziò contro Babilonia, contro il paese dei Caldei, per mezzo del profeta
Geremia. 2"Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere,
non nascondetelo, dite: Babilonia è presa, Bel è coperto di confusione, è infranto Marduch; sono confusi i suoi idoli, sono sgomenti i suoi feticci. 3Poiché dal settentrione sale contro di essa un popolo che ridurrà la sua terra a un deserto, non vi abiterà
più nessuno; uomini e animali fuggono, se ne vanno. 4In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore verranno gli Israeliti insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il Signore loro Dio. 5Domanderanno di Sion, verso cui sono fissi i loro volti: Venite, uniamoci al Signore con un'alleanza eterna, che non sia mai dimenticata. 6Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile. 7Quanti le trovavano, le divoravano e i loro nemici dicevano: Non commettiamo nessun delitto, perché essi hanno peccato contro il Signore, pascolo di giustizia e speranza dei loro padri. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (86 of 97)09/04/2004 2.58.29
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8Fuggite da Babilonia,
dalla regione dei Caldei, uscite e siate come capri in testa al gregge. 9Poiché, ecco io suscito e mando contro Babilonia una massa di grandi nazioni dal paese del settentrione; queste le si schiereranno contro, di là essa sarà presa. Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere, nessuna ritorna a vuoto. 10La Caldea sarà saccheggiata, tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati. Parola del Signore. 11Gioite pure e tripudiate, saccheggiatori della mia eredità! Saltate pure come giovenchi su un prato e nitrite come destrieri! 12La vostra madre è piena di confusione, e coperta di vergogna colei che vi ha partorito. Ecco è l'ultima delle nazioni, un deserto, un luogo riarso e una steppa. 13A causa dell'ira del Signore non sarà più abitata, sarà tutta una desolazione. Chiunque passerà vicino a Babilonia rimarrà stupito e fischierà davanti a tutte le sue piaghe. 14Disponetevi intorno a Babilonia, voi tutti che tendete l'arco; tirate contro di essa, non risparmiate le frecce, poiché essa ha peccato contro il Signore. 15Alzate il grido di guerra contro di essa, da ogni parte. Essa tende la mano, crollano le sue torri, rovinano le sue mura, poiché questa è la vendetta del Signore. Vendicatevi di lei, trattatela come essa ha trattato gli altri! 16Sterminate in Babilonia chi semina e chi impugna la falce al momento della messe. Di fronte alla spada micidiale ciascuno ritorni al suo popolo e ciascuno fugga verso il suo paese. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (87 of 97)09/04/2004 2.58.29
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17Una pecora smarrita è Israele,
i leoni le hanno dato la caccia; per primo l'ha divorata il re di Assiria, poi il re di Babilonia ne ha stritolato le ossa. 18Perciò, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese,
come già ho punito il re di Assiria, 19e ricondurrò Israele nel suo pascolo, pascolerà sul Carmelo e sul Basàn; sulle montagne di Èfraim e di Gàlaad si sazierà. 20In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore si cercherà l'iniquità di Israele, ma essa non sarà più, si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perché io perdonerò a quanti lascerò superstiti. 21Avanza nella terra di Meratàim,
avanza contro di essa e contro gli abitanti di Pekòd. Devasta, annientali - dice il Signore eseguisci quanto ti ho comandato! 22Rumore di guerra nella regione, e grande disastro. 23Perché è stato rotto e fatto in pezzi il martello di tutta la terra? Perché è diventata un orrore Babilonia fra le nazioni? 24Ti ho teso un laccio e ti ci sei impigliata, Babilonia, senza avvedertene. Sei stata sorpresa e afferrata, perché hai fatto guerra al Signore. 25Il Signore ha aperto il suo arsenale e ne ha tratto le armi del suo sdegno, perché il Signore Dio degli eserciti ha un'opera da compiere nel paese dei Caldei. 26Venite ad essa dall'estremo limite, aprite i suoi granai; fatene dei mucchi come covoni, sterminatela, non ne rimanga neppure un resto. 27Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello. Guai a loro, perché è giunto il loro giorno, il tempo del loro castigo! 28Voce di profughi e di scampati dal paese di Babilonia per annunziare in Sion la vendetta del Signore nostro Dio, la vendetta per il suo tempio. 29Convocate contro Babilonia gli arcieri, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (88 of 97)09/04/2004 2.58.29
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quanti tendono l'arco. Accampatevi intorno ad essa in modo che nessuno scampi. Ripagatela secondo le sue opere, fate a lei quanto ha fatto agli altri, perché è stata arrogante con il Signore, con il Santo di Israele. 30Perciò cadranno i suoi giovani nelle sue piazze e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno". Parola del Signore. 31"Eccomi a te, o arrogante, - oracolo del Signore degli eserciti poiché è giunto il tuo giorno, il tempo del tuo castigo. 32Vacillerà l'arrogante e cadrà, nessuno la rialzerà. Io darò alle fiamme le sue città, esse divoreranno tutti i suoi dintorni. 33Dice il Signore degli eserciti: Oppressi sono i figli di Israele e i figli di Giuda tutti insieme; tutti i loro
deportatori li trattengono e rifiutano di lasciarli andare. 34Ma il loro vendicatore è forte, Signore degli eserciti è il suo nome. Egli sosterrà efficacemente la loro causa, per rendere tranquilla la terra e sconvolgere gli abitanti di Babilonia. 35Spada, sui Caldei
e sugli abitanti di Babilonia, sui suoi capi e sui suoi sapienti! 36Spada, sui suoi indovini ed essi impazziscano! Spada, sui suoi prodi, ed essi s'impauriscano! 37Spada, sui suoi cavalli e sui suoi carri, su tutta la gentaglia che è in essa, diventino come donne! Spada, sui suoi tesori ed essi siano saccheggiati! 38Spada, sulle sue acque ed esse si prosciughino! Poiché essa è una terra di idoli; vanno pazzi per questi spauracchi. 39Perciò l'abiteranno animali del deserto e sciacalli, vi si stabiliranno gli struzzi; non sarà mai più abitata,
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né popolata di generazione in generazione. 40Come quando Dio sconvolse Sòdoma, Gomorra e le città vicine - oracolo del Signore - così non vi abiterà alcuna persona né vi dimorerà essere umano. 41Ecco, un popolo viene dal settentrione, un popolo grande, e molti re sorgono dalle estremità della terra. 42Impugnano arco e dardo, sono crudeli, non hanno pietà; il loro tumulto è come il mugghio del mare. Montano cavalli, sono pronti come un sol uomo a combattere contro di te, figlia di Babilonia. 43Il re di Babilonia ha sentito parlare di loro e le sue braccia sono senza forza; lo ha colto l'angoscia, un dolore come di donna nel parto. 44Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un batter d'occhio io li farò fuggire al di là e vi metterò sopra colui che mi piacerà. Poiché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me? 45Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro Babilonia e le decisioni che ha prese contro il paese dei Caldei. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge e per loro sarà desolato il loro prato. 46Al fragore della presa di Babilonia trema la terra, ne risuonerà il clamore fra le nazioni".
51 1Così dice il Signore:
"Ecco susciterò contro Babilonia e contro gli abitanti della Caldea un vento distruttore; 2io invierò in Babilonia spulatori che la spuleranno e devasteranno la sua regione, poiché le piomberanno addosso da tutte le parti nel giorno della tribolazione". 3Non deponga l'arciere l'arco e non si spogli della corazza. Non risparmiate i suoi giovani, sterminate tutto il suo esercito. 4Cadano trafitti nel paese dei Caldei e feriti nelle sue piazze, 5bperché la loro terra è piena di delitti davanti al Santo di Israele. 5aMa Israele e Giuda non sono vedove del loro Dio, il Signore degli eserciti. 6Fuggite da Babilonia, ognuno ponga in salvo la sua vita; non vogliate perire per la sua iniquità, poiché questo è il tempo della vendetta del Signore; egli la ripaga per quanto ha meritato. 7Babilonia era una coppa d'oro in mano del Signore, con la quale egli inebriava tutta la terra; del suo vino hanno bevuto i popoli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (90 of 97)09/04/2004 2.58.29
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perciò sono divenuti pazzi. 8All'improvviso Babilonia è caduta, è stata infranta; alzate lamenti su di essa; prendete balsamo per il suo dolore, forse potrà essere guarita. 9"Abbiamo curato Babilonia, ma non è guarita. Lasciatela e andiamo ciascuno al proprio paese; poiché la sua punizione giunge fino al cielo e si alza fino alle nubi. 10Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore
nostro Dio". 11Aguzzate le frecce,
riempite le faretre! Il Signore suscita lo spirito del re di Media, perché il suo piano riguardo a Babilonia è di distruggerla; perché questa è la vendetta del Signore, la vendetta per il suo tempio. 12Alzate un vessillo contro il muro di Babilonia, rafforzate le guardie, collocate sentinelle, preparate gli agguati, poiché il Signore si era proposto un piano e ormai compie quanto aveva detto contro gli abitanti di Babilonia. 13Tu che abiti lungo acque abbondanti, ricca di tesori, è giunta la tua fine, il momento del taglio. 14Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso: "Ti ho gremito di uomini come cavallette, che intoneranno su di te il canto di vittoria". 15Egli ha formato la terra con la sua potenza, ha fissato il mondo con la sua sapienza, con la sua intelligenza ha disteso i cieli. 16Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo. Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce lampi per la pioggia e manda fuori il vento dalle sue riserve. 17Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere; resta confuso ogni orefice per i suoi idoli, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (91 of 97)09/04/2004 2.58.29
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poiché è menzogna ciò che ha fuso e non ha soffio vitale. 18Esse sono vanità, opere ridicole; al tempo del loro castigo periranno. 19Non è tale l'eredità di Giacobbe, perché egli ha formato ogni cosa. Israele è la tribù della sua eredità, Signore degli eserciti è il suo nome. 20"Un martello sei stata per me,
uno strumento di guerra; con te martellavo i popoli, con te annientavo i regni, 21con te martellavo cavallo e cavaliere, con te martellavo carro e cocchiere, 22con te martellavo uomo e donna, con te martellavo vecchio e ragazzo, con te martellavo giovane e fanciulla, 23con te martellavo pastore e gregge, con te martellavo l'aratore e il suo paio di buoi, con te martellavo governatori e prefetti. 24Ma ora ripagherò Babilonia e tutti gli abitanti della Caldea di tutto il male che hanno fatto a Sion, sotto i
vostri occhi. Oracolo del Signore. 25Eccomi a te, monte della distruzione,
che distruggi tutta la terra. Io stenderò la mano contro di te, ti rotolerò giù dalle rocce e farò di te una montagna bruciata; 26da te non si prenderà più né pietra d'angolo, né pietra da fondamenta, perché diventerai un luogo desolato per sempre". Oracolo del Signore. 27Alzate un vessillo nel paese,
suonate la tromba fra le nazioni; preparate le nazioni alla guerra contro di essa, convocatele contro i regni di Araràt, di Minnì e di Aschenàz. Nominate contro di essa un comandante, fate avanzare i cavalli come cavallette spinose. 28Preparate alla guerra contro di essa le nazioni, il re della Media, i suoi governatori, tutti i suoi prefetti e http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (92 of 97)09/04/2004 2.58.29
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tutta la terra in suo dominio. 29Trema la terra e freme,
perché si avverano contro Babilonia i progetti del Signore di ridurre il paese di Babilonia in luogo desolato, senza abitanti. 30Hanno cessato di combattere i prodi di Babilonia, si sono ritirati nelle fortezze; il loro valore è venuto meno, sono diventati come donne. Sono stati incendiati i suoi edifici, sono spezzate le sue sbarre. 31Corriere corre incontro a corriere, messaggero incontro a messaggero per annunziare al re di Babilonia che la sua città è presa da ogni lato; 32i guadi sono occupati, le fortezze bruciano, i guerrieri sono sconvolti dal terrore. 33Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui viene spianata; ancora un poco e verrà per essa il tempo della mietitura". 34"Mi ha divorata, mi ha consumata
Nabucodònosor, re di Babilonia, mi ha ridotta come un vaso vuoto, mi ha inghiottita come fa il coccodrillo, ha riempito il suo ventre, dai miei luoghi deliziosi, mi ha scacciata. 35Il mio strazio e la mia sventura ricadano su Babilonia!" dice la popolazione di Sion, "il mio sangue sugli abitanti della Caldea!" dice Gerusalemme. 36Perciò così parla il Signore: "Ecco io difendo la tua causa, compio la tua vendetta; prosciugherò il suo mare, disseccherò le sue sorgenti. 37Babilonia diventerà un cumulo di rovine, un rifugio di sciacalli, un oggetto di stupore e di scherno, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (93 of 97)09/04/2004 2.58.29
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senza abitanti. 38Essi ruggiscono insieme come leoncelli, rugghiano come cuccioli di una leonessa. 39Con veleno preparerò loro una bevanda, li inebrierò perché si stordiscano e si addormentino in un sonno perenne, per non svegliarsi mai più. Parola del Signore. 40Li farò scendere al macello come agnelli, come montoni insieme con i capri". 41Sesac è stata presa e occupata,
l'orgoglio di tutta la terra. Babilonia è diventata un oggetto di orrore fra le nazioni! 42Il mare dilaga su Babilonia essa è stata sommersa dalla massa delle onde. 43Sono diventate una desolazione le sue città, un terreno riarso, una steppa. Nessuno abita più in esse non vi passa più nessun figlio d'uomo. 44"Io punirò Bel in Babilonia,
gli estrarrò dalla gola quanto ha inghiottito. Non andranno più a lui le nazioni". Perfino le mura di Babilonia sono crollate, 45esci da essa, popolo mio, ognuno salvi la vita dall'ira ardente del Signore. 46Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia
e l'anno dopo un'altra. La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno. 47Per questo ecco, verranno giorni nei quali punirò gli idoli di Babilonia. Allora tutto il suo paese sentirà vergogna e tutti i suoi cadaveri le giaceranno in mezzo. 48Esulteranno su Babilonia cielo e terra e quanto contengono, perché da settentrione verranno i suoi devastatori. Parola del Signore. 49Anche Babilonia deve cadere per gli uccisi di Israele, come per Babilonia caddero gli uccisi di tutta la terra. 50Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; da questa regione lontana ricordatevi del Signore e vi torni in mente Gerusalemme. 51"Sentiamo vergogna nell'udire l'insulto; la confusione ha coperto i nostri volti, perché stranieri sono entrati nel santuario del tempio del Signore". 52"Perciò ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali punirò i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i feriti.53Anche se Babilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua cittadella potente, da parte mia verranno i suoi devastatori". Oracolo del Signore. 54Udite! Un grido da Babilonia, una rovina immensa dal paese dei Caldei. 55È il Signore che devasta http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (94 of 97)09/04/2004 2.58.29
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Babilonia e fa tacere il suo grande rumore. Mugghiano le sue onde come acque possenti, risuona il frastuono della sua voce, 56perché piomba su Babilonia il devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi. Dio è il Signore delle giuste ricompense, egli ricompensa con precisione. 57"Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi, i suoi governatori, i suoi magistrati e i suoi guerrieri; essi dormiranno un sonno eterno e non potranno più svegliarsi" dice il re, il cui nome è Signore degli eserciti. 58Così dice il Signore degli eserciti:
"Il largo muro di Babilonia sarà raso al suolo, le sue alte porte saranno date alle fiamme. Si affannano dunque invano i popoli, le nazioni si affaticano per nulla". 59Ordine che il profeta Geremia diede a Seraià figlio di Neria, figlio di Maasia, quando egli andò con
Sedecìa re di Giuda in Babilonia nell'anno quarto del suo regno. Seraià era capo degli alloggiamenti. 60Geremia scrisse su un rotolo tutte le sventure che dovevano piombare su Babilonia. Tutte queste cose sono state scritte contro Babilonia. 61Geremia quindi disse a Seraià: "Quando giungerai a Babilonia, abbi cura di leggere in pubblico tutte queste parole 62e dirai: Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo così che non ci sia più chi lo abiti, né uomo né animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre. 63Ora, quando avrai finito di leggere questo rotolo, vi legherai una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate 64dicendo: Così affonderà Babilonia e non risorgerà più dalla sventura che io le farò piombare addosso". Fin qui le parole di Geremia.
52 1Sedecìa aveva ventun'anni quando divenne re e regnò undici anni a Gerusalemme; sua madre si
chiamava Camitàl figlia di Geremia ed era di Libna. 2Egli fece ciò che dispiace al Signore, proprio come aveva fatto Ioiakìm. 3Ma, a causa dell'ira del Signore, in Gerusalemme e in Giuda le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scacciò dalla sua presenza. Sedecìa si era ribellato al re di Babilonia. 4Allora nel decimo mese dell'anno nono del suo regno, il dieci del mese, venne Nabucodònosor re di Babilonia con tutto l'esercito contro Gerusalemme. Costoro si accamparono intorno ad essa e costruirono attorno opere d'assedio. 5La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa. 6Nel quarto mese, il nove del mese, mentre la fame dominava nella città e non c'era più pane per la popolazione, 7fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le due mura, che era presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell'Araba. 8Le truppe dei Caldei però inseguirono il re e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gèrico; allora tutto il suo esercito lo abbandonò e si disperse. 9Il re fu catturato e condotto a Ribla nel paese di Amat presso il re di Babilonia che pronunziò la sentenza contro di lui. 10Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa sotto i suoi occhi e fece sgozzare anche tutti i capi di Giuda in Ribla; 11cavò gli occhi a Sedecìa e lo fece http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (95 of 97)09/04/2004 2.58.29
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legare con catene e condurre a Babilonia, dove lo tenne in carcere fino alla sua morte. 12Nel quinto mese, il dieci del mese, essendo l'anno decimonono del regno di Nabucodònosor re di Babilonia, Nabuzaradàn, capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di Babilonia, entrò a Gerusalemme. 13Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme, diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. 14Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì tutte le mura intorno a Gerusalemme. 15Il resto del popolo che era stato lasciato in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e quanti eran rimasti degli artigiani, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò: 16dei più poveri del paese Nabuzaradàn, capo delle guardie ne lasciò una parte come vignaioli e come campagnoli. 17I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio, le basi a ruote e il mare di bronzo che era nel tempio e ne portarono tutto il bronzo in Babilonia. 18Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, i bacini per l'aspersione, le coppe e tutti gli arredi di bronzo che servivano al culto. 19Il capo delle guardie prese ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento. 20Quanto alle due colonne, all'unico mare, ai dodici buoi di bronzo che erano sotto di esso e alle basi a ruote, cose che aveva fatto il re Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi arredi. 21Delle colonne poi una sola era alta diciotto cubiti e ci voleva un filo di dodici cùbiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita, essendo vuota nell'interno. 22Su di essa c'era un capitello di bronzo e l'altezza di un capitello era di cinque cùbiti; tutto intorno al capitello c'erano un reticolato per lato e melagrane, il tutto di bronzo; così era anche l'altra colonna. 23Le melagrane erano novantasei; tutte le melagrane intorno al reticolato ammontavano a cento. 24Il capo delle guardie fece prigioniero Seraià, sacerdote capo, e il secondo sacerdote Sofonia insieme con tre custodi della soglia. 25Dalla città egli fece prigionieri un funzionario, che era a capo dei soldati, e sette uomini fra i più familiari del re, i quali furono trovati in città, e l'aiutante del capo dell'esercito che arruolava la gente del paese, e sessanta uomini della gente del paese, che furono trovati nella città. 26Nabuzaradàn, capo delle guardie, li prese e li condusse presso il re di Babilonia, a Ribla. 27Il re di Babilonia li fece percuotere e uccidere a Ribla, nel paese di Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese. 28Questa è la gente che Nabucodònosor deportò: nell'anno settimo tremilaventitré Giudei; 29nell'anno decimo ottavo di Nabucodònosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue persone; 30nell'anno ventitreesimo di Nabucodònosor, Nabuzaradàn capo delle guardie deportò settecentoquarantacinque Giudei: in tutto quattromilaseicento persone. 31Ora, nell'anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn re di Giuda, nel decimosecondo mese, il venticinque del mese, Evil-Merodàch re di Babilonia, nell'anno della sua ascesa al regno, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo fece uscire dalla prigione. 32Gli parlò con benevolenza e pose il seggio di lui al di sopra dei seggi dei re che si trovavano con lui a Babilonia. 33Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachìn mangiò sempre il cibo alla presenza di lui per tutti i giorni della sua vita. 34Il suo sostentamento, come sostentamento abituale, gli era fornito dal re di Babilonia ogni giorno, fino al giorno della sua morte, per tutto il tempo della sua vita. <<< indietro http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_02.htm (96 of 97)09/04/2004 2.58.29
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Copertina e indice Libri poetici e Sapienziali
Libri profetici
Atti degli Apostoli Lettere di san Paolo
Lettere cattoliche Apocalisse
Antico Testamento: I libri profetici composto da:
Isaia
Geremia
Abdia Giona
Lamentazioni
Baruc Ezechiele
Daniele Osea
Michea
Naum Abacuc
Sofonia Aggeo Zaccaria
Lamentazioni 1 1Ah! come sta solitaria
la città un tempo ricca di popolo! È divenuta come una vedova, la grande fra le nazioni; un tempo signora tra le province è sottoposta a tributo. 2Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime scendono sulle guance; nessuno le reca conforto, fra tutti i suoi amanti; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono divenuti nemici. 3Giuda è emigrato per la miseria e la dura schiavitù. Egli abita in mezzo alle nazioni, senza trovare riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto fra le angosce. 4Le strade di Sion sono in lutto, nessuno si reca più alle sue feste; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa è nell'amarezza.
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Gioele
Amos Malachia
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5I suoi avversari sono i suoi padroni,
i suoi nemici sono felici, perché il Signore l'ha afflitta per i suoi misfatti senza numero; i suoi bambini sono stati condotti in schiavitù, sospinti dal nemico. 6Dalla figlia di Sion è scomparso ogni splendore; i suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo; camminano senza forze davanti agli inseguitori. 7Gerusalemme ricorda i giorni della sua miseria e del suo vagare, tutti i suoi beni preziosi dal tempo antico; ricorda quando il suo popolo cadeva per mano del nemico e nessuno le porgeva aiuto. I suoi nemici la guardavano e ridevano della sua rovina. 8Gerusalemme ha peccato gravemente, per questo è divenuta un panno immondo; quanti la onoravano la disprezzano, perché hanno visto la sua nudità; anch'essa sospira e si volge indietro. 9La sua sozzura è nei lembi della sua veste, non pensava alla sua fine; essa è caduta in modo sorprendente e ora nessuno la consola. "Guarda, Signore, la mia miseria, perché il nemico ne trionfa". 10L'avversario ha steso la mano su tutte le sue cose più preziose; essa infatti ha visto i pagani penetrare nel suo santuario, coloro ai quali avevi proibito di entrare nella tua assemblea. 11Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane; danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo, per sostenersi in vita. "Osserva, Signore, e considera come sono disprezzata! http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_03.htm (2 of 14)09/04/2004 2.58.34
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12Voi tutti che passate per la via,
considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore, al dolore che ora mi tormenta, e con cui il Signore mi ha punito nel giorno della sua ira ardente. 13Dall'alto egli ha scagliato un fuoco e nelle mie ossa lo ha fatto penetrare; ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto cadere all'indietro; mi ha reso desolata, affranta da languore per sempre. 14S'è aggravato il giogo delle mie colpe, nella sua mano esse sono annodate; il loro giogo è sul mio collo ed ha fiaccato la mia forza; il Signore mi ha messo nelle loro mani, non posso rialzarmi. 15Ha ripudiato tutti i miei prodi il Signore in mezzo a me. Egli ha chiamato a raccolta contro di me per fiaccare i miei giovani; il Signore ha pigiato come uva nel tino la vergine figlia di Giuda. 16Per tali cose io piango, dal mio occhio scorrono lacrime, perché lontano da me è chi consola, chi potrebbe ridarmi la vita; i miei figli sono desolati, perché il nemico ha prevalso". 17Sion protende le mani, nessuno la consola. Il Signore ha inviato contro Giacobbe i suoi nemici da tutte le parti. Gerusalemme è divenuta come panno immondo in mezzo a loro. 18"Giusto è il Signore, poiché mi sono ribellata alla sua parola. Ascoltate, vi prego, popoli tutti, e osservate il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono andati in schiavitù.
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19Ho chiamato i miei amanti,
ma essi mi hanno tradita; i miei sacerdoti e i miei anziani nella città sono spirati mentre cercavano cibo per sostenersi in vita. 20Guarda, Signore, quanto sono in angoscia; le mie viscere si agitano, il mio cuore è sconvolto dentro di me, poiché sono stata veramente ribelle. Di fuori la spada mi priva dei figli, dentro c'è la morte. 21Senti come sospiro, nessuno mi consola. Tutti i miei nemici han saputo della mia sventura, ne hanno gioito, perché tu hai fatto ciò. Manda il giorno che hai decretato ed essi siano simili a me! 22Ti sia presente tutta la loro malvagità e trattali duramente come hai trattato me, a causa di tutte le mie prevaricazioni. Molti sono infatti i miei sospiri e il mio cuore si consuma".
2 1Come il Signore ha oscurato nella sua ira
la figlia di Sion! Egli ha scagliato dal cielo in terra la gloria di Israele. Non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno del suo furore. 2Il Signore ha distrutto senza pietà tutte le dimore di Giacobbe; ha abbattuto con ira le fortezze della figlia di Giuda; ha prostrato a terra, ha profanato il suo regno e i suoi capi. 3Con ira ardente egli ha infranto tutta la potenza di Israele. Ha tratto indietro la destra davanti al nemico; ha acceso Giacobbe come una fiamma di fuoco, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_03.htm (4 of 14)09/04/2004 2.58.34
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che divora tutto all'intorno. 4Ha teso il suo arco come un nemico, ha tenuto ferma la destra come un avversario, ha ucciso quanto è delizia dell'occhio. Sulla tenda della figlia di Sion ha rovesciato la sua ira come fuoco. 5Il Signore è divenuto come un nemico, ha distrutto Israele; ha distrutto tutti i suoi palazzi, ha abbattuto le sue fortezze, ha moltiplicato alla figlia di Giuda lamento e cordoglio. 6Ha devastato come un giardino la sua dimora, ha demolito il luogo della riunione. Il Signore ha fatto dimenticare in Sion la festa e il sabato e ha rigettato nel furore della sua ira re e sacerdoti. 7Il Signore ha abbandonato il suo altare, ha rigettato il suo santuario; ha consegnato in balìa del nemico le mura delle sue fortezze. Essi alzarono grida nel tempio del Signore quasi fosse un giorno di festa. 8Il Signore ha deciso di demolire le mura della figlia di Sion; egli ha steso la corda per le misure, non ritrarrà la mano dalla distruzione; ha reso desolati bastione e baluardo; ambedue sono in rovina. 9Sono affondate nella terra le sue porte; egli ne ha rovinato e spezzato le sbarre; il suo re e i suoi capi sono tra le genti; non c'è più legge e neppure i suoi profeti han ricevuto visioni dal Signore. 10Siedono a terra in silenzio gli anziani della figlia di Sion, han cosparso di cenere il capo, si sono cinti di sacco; curvano a terra il capo le vergini di Gerusalemme.
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11Si son consunti per le lacrime i miei occhi,
le mie viscere sono sconvolte; si riversa per terra la mia bile per la rovina della figlia del mio popolo; mentre vien meno il bambino e il lattante nelle piazze della città. 12Alle loro madri dicevano: "Dov'è il grano e il vino?". Intanto venivan meno come feriti nelle piazze della città; esalavano il loro respiro in grembo alle loro madri. 13Con che cosa ti metterò a confronto? A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme? Che cosa eguaglierò a te per consolarti, vergine figlia di Sion? Poiché è grande come il mare la tua rovina; chi potrà guarirti? 14I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità per cambiare la tua sorte; ma ti han vaticinato lusinghe, vanità e illusioni. 15Contro di te battono le mani quanti passano per la via; fischiano, scrollano il capo sulla figlia di Gerusalemme: "È questa la città che dicevano bellezza perfetta, gioia di tutta la terra?". 16Spalancano contro di te la bocca tutti i tuoi nemici, fischiano e digrignano i denti, dicono: "L'abbiamo divorata! Questo è il giorno che aspettavamo, siamo arrivati a vederlo". 17Il Signore ha compiuto quanto aveva decretato, ha adempiuto la sua parola decretata dai giorni antichi, ha distrutto senza pietà, ha dato modo al nemico di gioire di te, ha esaltato la potenza dei tuoi avversari.
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18Grida dal tuo cuore al Signore,
vergine figlia di Sion; fa' scorrere come torrente le tue lacrime, giorno e notte! Non darti pace, non abbia tregua la pupilla del tuo occhio. 19Alzati, grida nella notte quando cominciano i turni di sentinella; effondi come acqua il tuo cuore, davanti al Signore; alza verso di lui le mani per la vita dei tuoi bambini, che muoiono di fame all'angolo di ogni strada. 20"Guarda, Signore, e considera; chi mai hai trattato così? Le donne divorano i loro piccoli, i bimbi che si portano in braccio! Sono trucidati nel santuario del Signore sacerdoti e profeti! 21Giacciono a terra per le strade ragazzi e vecchi; le mie vergini e i miei giovani sono caduti di spada; hai ucciso nel giorno della tua ira, hai trucidato senza pietà. 22Come ad un giorno di festa hai convocato i miei terrori dall'intorno. Nel giorno dell'ira del Signore non vi fu né superstite né fuggiasco. Quelli che io avevo portati in braccio e allevati li ha sterminati il mio nemico".
3 1Io sono l'uomo che ha provato la miseria
sotto la sferza della sua ira. 2Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. 3Solo contro di me egli ha volto e rivolto la sua mano tutto il giorno. 4Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle, ha rotto le mie ossa. 5Ha costruito sopra di me, mi ha circondato di veleno e di affanno. http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_03.htm (7 of 14)09/04/2004 2.58.34
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6Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi
come i morti da lungo tempo. 7Mi ha costruito un muro tutt'intorno, perché non potessi più uscire; ha reso pesanti le mie catene. 8Anche se grido e invoco aiuto, egli soffoca la mia preghiera. 9Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra, ha ostruito i miei sentieri. 10Egli era per me un orso in agguato, un leone in luoghi nascosti. 11Seminando di spine la mia via, mi ha lacerato, mi ha reso desolato. 12Ha teso l'arco, mi ha posto come bersaglio alle sue saette. 13Ha conficcato nei miei fianchi le frecce della sua faretra. 14Son diventato lo scherno di tutti i popoli, la loro canzone d'ogni giorno. 15Mi ha saziato con erbe amare, mi ha dissetato con assenzio. 16Mi ha spezzato con la sabbia i denti, mi ha steso nella polvere. 17Son rimasto lontano dalla pace, ho dimenticato il benessere. 18E dico: "È sparita la mia gloria, la speranza che mi veniva dal Signore". 19Il ricordo della mia miseria e del mio vagare è come assenzio e veleno. 20Ben se ne ricorda e si accascia dentro di me la mia anima. 21Questo intendo richiamare alla mia mente, e per questo voglio riprendere speranza. 22Le misericordie del Signore non sono finite, non è esaurita la sua compassione; 23esse son rinnovate ogni mattina, grande è la sua fedeltà. 24"Mia parte è il Signore - io esclamo per questo in lui voglio sperare". 25Buono è il Signore con chi spera in lui, http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_03.htm (8 of 14)09/04/2004 2.58.34
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con l'anima che lo cerca. 26È bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore. 27È bene per l'uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. 28Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; 29cacci nella polvere la bocca, forse c'è ancora speranza; 30porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. 31Poiché il Signore non rigetta mai... 32Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia. 33Poiché contro il suo desiderio egli umilia e affligge i figli dell'uomo. 34Quando schiacciano sotto i loro piedi tutti i prigionieri del paese, 35quando falsano i diritti di un uomo in presenza dell'Altissimo, 36quando fan torto a un altro in una causa, forse non vede il Signore tutto ciò? 37Chi mai ha parlato e la sua parola si è avverata, senza che il Signore lo avesse comandato? 38Dalla bocca dell'Altissimo non procedono forse le sventure e il bene? 39Perché si rammarica un essere vivente, un uomo, per i castighi dei suoi peccati? 40"Esaminiamo la nostra condotta e scrutiamola, ritorniamo al Signore. 41Innalziamo i nostri cuori al di sopra delle mani, verso Dio nei cieli. 42Abbiamo peccato e siamo stati ribelli; tu non ci hai perdonato. 43Ti sei avvolto nell'ira e ci hai perseguitati, hai ucciso senza pietà. 44Ti sei avvolto in una nube, così che la supplica non giungesse fino a te. 45Ci hai ridotti a spazzatura e rifiuto in mezzo ai popoli.
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46Han spalancato la bocca contro di noi
tutti i nostri nemici. 47Terrore e trabocchetto sono la nostra sorte, desolazione e rovina". 48Rivoli di lacrime scorrono dai miei occhi, per la rovina della figlia del mio popolo. 49Il mio occhio piange senza sosta perché non ha pace 50finché non guardi e non veda il Signore dal cielo. 51Il mio occhio mi tormenta per tutte le figlie della mia città. 52Mi han dato la caccia come a un passero coloro che mi son nemici senza ragione. 53Mi han chiuso vivo nella fossa e han gettato pietre su di me. 54Son salite le acque fin sopra il mio capo; io dissi: "È finita per me". 55Ho invocato il tuo nome, o Signore, dalla fossa profonda. 56Tu hai udito la mia voce: "Non chiudere l'orecchio al mio sfogo". 57Tu eri vicino quando ti invocavo, hai detto: "Non temere!". 58Tu hai difeso, Signore, la mia causa, hai riscattato la mia vita. 59Hai visto, o Signore, il torto che ho patito, difendi il mio diritto! 60Hai visto tutte le loro vendette, tutte le loro trame contro di me. 61Hai udito, Signore, i loro insulti, tutte le loro trame contro di me, 62i discorsi dei miei oppositori e le loro ostilità contro di me tutto il giorno. 63Osserva quando siedono e quando si alzano; io sono la loro beffarda canzone. 64Rendi loro il contraccambio, o Signore, secondo l'opera delle loro mani. 65Rendili duri di cuore, la tua maledizione su di loro! 66Perseguitali nell'ira e distruggili http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_03.htm (10 of 14)09/04/2004 2.58.34
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sotto il cielo, Signore.
4 1Ah! come si è annerito l'oro,
si è alterato l'oro migliore. Sono disperse le pietre sante all'angolo di ogni strada. 2I preziosi figli di Sion, valutati come oro fino, ah! come sono stimati quali vasi di creta, lavoro delle mani di vasaio! 3Perfino gli sciacalli porgono le mammelle e allattano i loro cuccioli, ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele come gli struzzi nel deserto. 4La lingua del lattante si è attaccata al palato per la sete; i bambini chiedevano il pane e non c'era chi lo spezzasse loro. 5Coloro che si cibavano di leccornìe languono lungo le strade; coloro che erano allevati sulla porpora abbracciano letame. 6Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo, maggiore del peccato di Sòdoma, la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani. 7I suoi giovani erano più splendenti della neve, più candidi del latte; avevano il corpo più roseo dei coralli, era zaffìro la loro figura. 8Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine, non si riconoscono più per le strade; si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa, è divenuta secca come legno. 9Sono più fortunati gli uccisi di spada che i morti per fame, che son caduti estenuati per mancanza dei prodotti del campo. 10Mani di donne, già inclini a pietà, hanno cotto i loro bambini, che sono serviti loro di cibo nel disastro della figlia del mio popolo. 11Il Signore ha esaurito la sua collera,
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ha rovesciato l'ira ardente; ha acceso in Sion un fuoco, che ha divorato le sue fondamenta. 12Non credevano i re della terra e tutti gli abitanti del mondo che l'avversario e il nemico sarebbero penetrati entro le porte di Gerusalemme. 13Fu per i peccati dei suoi profeti, per le iniquità dei suoi sacerdoti, che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti. 14Costoro vagavano come ciechi per le strade, insozzati di sangue, così che non si potevan toccare le loro vesti. 15"Scostatevi! Un impuro!", si gridava per loro, "Scostatevi! Non toccate!". Fuggivano e andavano randagi tra le genti, non potevano trovare dimora. 16La faccia del Signore li ha dispersi, egli non gli volgerà più lo sguardo; non si è avuto riguardo dei sacerdoti, non si è usata pietà agli anziani. 17Ancora si consumavano i nostri occhi, in cerca di un vano soccorso. Dal nostro osservatorio scrutavamo verso una nazione che non poteva salvarci. 18Han dato la caccia ai nostri passi, impedendoci di andare per le nostre piazze. "Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni! Certo, è arrivata la nostra fine". 19I nostri inseguitori erano più veloci delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti, nel deserto ci hanno teso agguati. 20Il nostro respiro, l'unto del Signore, è stato preso nei loro trabocchetti, lui, di cui dicevamo: "Alla sua ombra vivremo fra le nazioni". 21Esulta pure, gioisci, figlia di Edom, che abiti nella terra di Uz; anche a te arriverà il calice, ti inebrierai ed esporrai la tua nudità. 22È completa la tua punizione, figlia di Sion, egli non ti manderà più in esilio; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_03.htm (12 of 14)09/04/2004 2.58.34
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ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom, scoprirà i tuoi peccati.
5 1Ricordati, Signore, di quanto ci è accaduto,
guarda e considera il nostro obbrobrio. 2La nostra eredità è passata a stranieri, le nostre case a estranei. 3Orfani siam diventati, senza padre; le nostre madri come vedove. 4L'acqua nostra beviamo per denaro, la nostra legna si acquista a pagamento. 5Con un giogo sul collo siamo perseguitati siamo sfiniti, non c'è per noi riposo. 6All'Egitto abbiamo teso la mano, all'Assiria per saziarci di pane. 7I nostri padri peccarono e non sono più, noi portiamo la pena delle loro iniquità. 8Schiavi comandano su di noi, non c'è chi ci liberi dalle loro mani. 9A rischio della nostra vita ci procuriamo il pane davanti alla spada nel deserto. 10La nostra pelle si è fatta bruciante come un forno a causa degli ardori della fame. 11Han disonorato le donne in Sion, le vergini nelle città di Giuda. 12I capi sono stati impiccati dalle loro mani, i volti degli anziani non sono stati rispettati. 13I giovani han girato la mola; i ragazzi son caduti sotto il peso della legna. 14Gli anziani hanno disertato la porta, i giovani i loro strumenti a corda. 15La gioia si è spenta nei nostri cuori, si è mutata in lutto la nostra danza. 16È caduta la corona dalla nostra testa; guai a noi, perché abbiamo peccato! 17Per questo è diventato mesto il nostro cuore, per tali cose si sono annebbiati i nostri occhi: 18perché il monte di Sion è desolato; http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_03.htm (13 of 14)09/04/2004 2.58.34
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le volpi vi scorrazzano. 19Ma tu, Signore, rimani per sempre, il tuo trono di generazione in generazione. 20PerchĂŠ ci vuoi dimenticare per sempre? Ci vuoi abbandonare per lunghi giorni? 21Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo; rinnova i nostri giorni come in antico, 22poichĂŠ non ci hai rigettati per sempre, nĂŠ senza limite sei sdegnato contro di noi. <<< indietro
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Baruc Ezechiele
Daniele Osea
Gioele
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Naum Abacuc
Sofonia Aggeo Zaccaria
Amos Malachia
Baruc 1 1Queste sono le parole del libro che Baruc figlio di Neria, figlio di Maasià, figlio di Sedecìa, figlio di
Asadia, figlio di Chelkìa, scrisse in Babilonia 2nell'anno quinto, il sette del mese, nella ricorrenza di quando i Caldei presero Gerusalemme e la diedero alle fiamme. 3Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura: 4erano presenti i nobili, i figli del re, gli anziani, tutto il popolo dal più piccolo al più grande, quanti insomma abitavano in Babilonia presso il fiume Sud. 5Ascoltata la lettura, piansero, digiunarono, pregarono il Signore, 6poi, raccolto un po' di denaro, secondo quel che ognuno poteva dare, 7lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakim figlio di Chelkìa, figlio di Salòm e agli altri sacerdoti e al popolo che erano con lui in Gerusalemme. 8Era il dieci del mese di Sivan, quando Baruc ricevette, per portarli in Giuda, i vasi della casa del Signore, che erano stati portati via dal tempio. Erano quei vasi d'argento che Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, aveva fatto rifare, 9dopo che Nabucodònosor re di Babilonia aveva deportato da Gerusalemme in Babilonia Ieconia, i principi, gli schiavi, i nobili e il popolo del paese. 10Mandarono a dire loro: Ecco, vi mandiamo il denaro per comprare olocausti, sacrifici espiatori e incenso e offrire oblazioni sull'altare del Signore nostro Dio. 11Pregate per la vita di Nabucodònosor re di Babilonia e per la vita di suo figlio Baldassàr, perché i loro giorni sulla terra siano lunghi come i giorni del cielo sulla terra. 12Pregate perché il Signore ci dia forza e illumini i nostri occhi e si possa vivere all'ombra di Nabucodònosor, re di Babilonia, e all'ombra del figlio Baldassàr e servirli per molti anni e trovar grazia ai loro occhi. 13Pregate il Signore nostro Dio anche per noi che lo abbiamo offeso e fino ad oggi il suo sdegno e la sua ira non si sono allontanati da noi. 14Leggete perciò questo libro che vi abbiamo mandato per fare pubblica confessione nel tempio del Signore, in giorno di festa e nei giorni opportuni. 15Direte dunque: Al Signore nostro Dio la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per i Giudei e gli abitanti di Gerusalemme, 16per i nostri re e per i nostri principi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i http://www.liberliber.it/biblioteca/b/bibbia/la_sacra_bibbia/html/04_04.htm (1 of 11)09/04/2004 2.58.43