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neo-Eubios 73 - Editoriale

ECOBONUS 110%: si parte?

Il provvedimento ECOBONUS 110 introdotto dal DL rilancio n. 34/2020 e reso ufficiale dalla legge di conversione n. 77/2020 è ormai l’argomento principale di dibattiti televisivi, radiofonici e da bar. Con l’uscita dei documenti di chiarimento dell’Agenzia delle entrate e dei decreti attuativi del Ministero dello sviluppo economico con i requisiti e la procedura di asseverazione il quadro è quasi completo. Ormai le richieste di preventivi, diagnosi e studi di fattibilità sono incalcolabili. Tutti sono convinti di poter rifare la propria abitazione a costo zero e che questo provvedimento possa risanare un settore in crisi da tantissimi anni, ma sarà vero? Vorrei ricordare a tutti che fare efficienza energetica seriamente non è banale e servono professionisti seri, imprese qualificate e materiali e sistemi adeguati e conformi alle leggi vigenti. Sottolineiamo che il provvedimento incentiva interventi di riqualificazione energetica di grosse dimensioni. Il mero cambio dei serramenti o della caldaia o l’isolamento di qualche parete non basta per poter richiedere la detrazione al 110%. Ma tutti questi interventi combinati forse si. Tanti interventi insieme per raggiungere un risparmio energetico importante. Una detrazione che potrebbe portare ad avere edifici davvero più efficienti ma che non tutti potranno realizzare per tanti motivi: tecnici, economici, fiscali... Purtroppo tutta questa promozione fuorviante ha reso il provvedimento solo più debole e difficile da gestire per i tecnici che devono giustificare il perché non si possano eseguire tutti gli interventi gratis e non tutto è compreso. Mi auspico quindi che da oggi in poi sui social media e in televisione ci siano meno politici a parlare di aspetti tecnici e provvedimenti di questa natura. Non abbiamo bisogno di slogan ma di chiarezza. Lo chiedono i cittadini e i tecnici che da oggi avranno con il bonus 110% una serie di responsabilità aggiuntive che, se tutto è chiaro sono gestibili, ma se così non fosse potrebbero creare grossi problemi. I documenti a supporto ci sono quasi tutti e bisognerebbe fare un plauso ai tecnici del Ministero dello sviluppo economico, all’ENEA e all’Agenzia delle entrate per il lavoro enorme che hanno fatto in questi pochi mesi per soddisfare politica e associazioni di lobby e che stanno facendo per sistemare le criticità ancora aperte. Era nato come un provvedimento per determinate tipologie di edifici, particolari interventi e ambiti di applicazione che potessero effettivamente garantire un miglioramento energetico ambientale. Poi troppi ci hanno messo il becco e con la Legge di conversione abbiamo visto inseriti nuovi ambiti di intervento difficili da gestire e quindi poco coerenti con l’iniziale semplicità della procedura e nuove tecnologie forse non così efficienti. Tutto ciò spesso senza pensare alle criticità applicative che oggi hanno portato ai dubbi e alle domande che bloccano ancora il provvedimento. Purtroppo a continuare a ragionare con il carro davanti ai buoi non si va da nessuna parte. A volte ho il dubbio che solo le lobby facciano le leggi e non il buonsenso, la logica, la correttezza, la serietà intellettuale e scientifica. Non prendiamocela però con chi sta cercando in tutti i modi di dipanare una matassa che la comunicazione sbagliata e alcune scelte politiche hanno annodato.

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Quindi siamo pronti?

I Professionisti che saranno alla base di tutto il castello ce la stanno mettendo tutta per acchiappare questa opportunità di lavoro dopo un periodo sicuramente non facile, ma hanno bisogno delle ultime risposte chiare. Attendiamo quindi solo le ultime indicazioni e cerchiamo di collaborare insieme con sinergia e in maniera costruttiva sperando che questo provvedimento possa veramente essere da traino a tutto il settore e che possa garantirci un ambiente migliore in cui vivere.

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