TFDM_4.0

Page 1

“Cr ear e è dar e una for ma al propr io destino”

Periodico di Design e di idee per il nuovo millennio | Prodotto e distribuito da 21st Living Art | numero 04

“To create means to shape to one’s future” (Albert Camus)

Salone del mobile PAD.12 Stand F22 17/22 Aprile 2012 8109499 V8000 - 04/2012


sereno//

armchair

Moredesign ha ideato per Twentyfirst una scultura, un’originale seduta di grande formato che completa la ricerca iniziata con Beato pouf e Pacifico table. Sereno riprende le forme antropomorfiche del pouf e del tavolo, fornendo però una seduta ampia e confortevole. Perfetto per un cocktail all’aperto, diviene il luogo ideale per conversare e godere a pieno della magica atmosfera notturna lungo la spiaggia. Sereno può essere pensato anche come “opera d’arte” che ridisegna e reinterpreta il paesaggio circostante. Un messaggio di quiete, meditazione e protezione tramite l’espressione di una figura realizzata con materiali e tecnologie innovative ma con lo spirito di tempi antichi e misteriosi.

Moredesign has designed a true sculpture for Twentyfirst. It is an original large format chair that completes the line of thinking that created Beato Pouf and Pacifico Table. Sereno has the same anthropomorphic lines of the pouf and the table but with a spacious and comfortable seat. It is perfect for a cocktail outdoors, and becomes the ideal conversation spot, where you can enjoy the magical night-time ambiance of the beach. Sereno is “artwork” that is utilized to rethink and reinvent the surrounding landscaping. With it comes a message of peace, meditation and protection; its lines are designed with innovative materials and technologies but with the spirit of ancient and mysterious times.

SEReNO : 11.30PM


twentifirst design magazine 0.4 SPECIAL ISSUE salone del mobile, milano

Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Pablo Neruda S emplicità, originalità, stupore, uso dei colori e una grande attenzione alla funzionalità sono gli elementi alla base dell’ultima collezione Twentyfirst. Oggetti meravigliosamente progettati per creare momenti di contemplazione nella frenesia della vita quotidiana e per personalizzare ambienti altrimenti piuttosto vuoti o alienanti - dagli hotel alle case private. Oggetti che assorbono i colori che le persone indossano, lasciando in tempo reale le tracce di una sagoma colorata su una parete. Oggetti ed ambienti che lasciano un piacevole senso di stupore che ti risveglia dall’alienazione della smania quotidiana. Emozione. Fermarsi e guardare, riflettere, assaporare. Attraverso l’influenza dei media e della tecnologia sul nostro mondo, le nostre vite si sono caratterizzate di velocità e cambiamenti costanti in maniera crescente. Viviamo in una società dinamica che sta continuamente innescando nuove forme di interazioni umane e contesti sociali. Invece di godere il presente, siamo protratti verso il futuro, la novità, l’anteprima. Il progresso rappresenta lo strumento per costruire il nostro futuro, ciò che vogliamo per noi stessi. E’ di fondamentale importanza seguire questo viaggio, ma è altrettanto importante non lasciarci travolgere da questo vortice che ci sradica dal nostro presente, dalla nostra vita, dalle nostre emozioni per trasportarci in un mondo che non è ancora nostro.

“La creatività non sta nel trovare nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi”.

“He who becomes the slave of habit, who follows the same routes every day, who never changes pace, who does not risk and change the colour of his clothes, who does not speak and does not experience, dies slowly”Pablo Neruda

implicity, originality, amazement, the use of colours and great focus on effective features are the foundations for the latest Twentyfirst collection. Wonderful designs that create oases of meditation in the midst of hectic everyday life, giving character to settings that would otherwise be empty or estranging, whether it be a large hotel or a private home. Items that absorb colours that people wear are casting immediate traces of coloured forms on the wall. Items and settings that donate a pleasant feeling of amazement that wakes one up from harsh everyday frenzy. Emotions. Stop and look, reflect and feel. Thanks to the media and driving technology our lives are running and changing at a constantly increasing pace. We live in a dynamic society that is always finding new forms of human interaction and social contexts. Instead of enjoying the present we are always pushed towards the future, news, premieres. Progress is the tool used to build our future and our ambitions. While it is vital that we continue on this journey, it is likewise important to ensure that we are not overwhelmed by this whirlwind, which uproots us from today and from our lives and emotions, and sweeps us into a world that is not yet ours.

S

Marcel Proust

“The only real voyage of discovery consists not in seeking new landscapes but in having new eyes”. Marcel Proust

pagina 03

SEReNO : 11.30AM


twentifirst design magazine 0.4 SPECIAL ISSUE salone del mobile, milano

Meta e John, oggetti ottenuti da uno stampaggio rotazionale, disponibile in una vasta gamma cromatica con alla base lo stesso obbiettivo: la funzionalità.

Mario Mazzer ha curato per Twentyfirst questi due progetti. Cinque domande al designer. Quale è stato il tuo approccio al design? Fin da giovane avevo la propensione al progetto, ma il momento nel quale ho capito cosa volevo fare nella vita è stato negli anni ’70, quando sono entrato nella birreria Splugenbrau di Milano progettata da Aldo Castiglioni. Come ti definisci? Se intendi la cifra stilistica che lega il tutto mi è difficile risponderti. Per carattere cerco di sperimentare più ambiti. Penso che non si possa essere legati ad una stessa idea per tutta la vita. Abbiamo bisogno di mettere in discussione il nostro credo ed evolverci, altrimenti manca lo stimolo per fare questo mestiere. Come reinventare nuove forme in tipologie molto radicate come la sedia e la libreria? Una domanda che mi pongo sempre è: perché progettare ancora quando ci sono oggetti fantastici? Credo sia nella natura dell’uomo cercare nuove soluzioni, magari partendo da un’osservazione capace di indurre ad un’idea. “John” è nata guardando i giovani al bar, che molto spesso sono seduti a cavallo della sedia. Il disegno di

John favorisce questa postura, inoltre, il pianetto sullo schienale permette di appoggiare le braccia e il bicchiere. E’ una sedia caratterizzata da un segno iconico che consente diverse funzioni. Per quanto riguarda la libreria, invece, mi piaceva che desse la sensazione che dialogasse con lo spazio circostante. Ho sovrapposto e unito diversi contenitori porta libri, leggermente traslati, così è nata Meta, una libreria in polietilene. Che approccio hai verso il progetto? Questa professione richiede molta passione: Io parto alla ricerca di quella “lucina” che si chiama idea e che a furia di immaginare prima o poi si accende, poi ci lavoro attorno con amore per farla crescere fino a materializzarla in un elemento che migliori la nostra vita. Ma ho bisogno di molta sperimentazione per raggiungere un degno risultato, perché ritengo sia importante produrre un design onesto, curioso e ben pensato. E il progetto dei sogni non ancora realizzato? Ogni progetto nasce da un’idea e ogni idea parte da un sogno. Il sogno non ha vincoli di tempo, è qualcosa che evolve continuamente, forse potrò rispondere a questa domanda quando non sarò più in grado di sognare.

Meta and John are made from rotational moulding and are available in a wide range of colours, with the ame final goal: efficient features. Mario Mazzer designed these two projects for Twentyfirst. We asked the designer five questions. What is your approach to design? Right from a young age I loved designing, but I only really understood what I wanted to do in the 70s, when I entered the Splugenbrau pub in Milan, which had been designed by Aldo Castiglioni. How would you describe yourself? If you mean the stylistic inspiration that binds everything together, then it is hard

pagina 04

for me to answer. It is in my nature to experiment in a range of spheres and I don’t believe that one can be tied to the same idea forever. We need to reconsider our beliefs and to evolve; otherwise there is no new incentive to carry on in this work. How can new forms be reinvented of extremely traditional items like chairs and bookcases? I’m always asking myself: why should I continue designing when there are already fantastic items around us? I believe that man has the inborn drive to search for new solutions, perhaps just based on a simple observation that is able to generate an idea. “John” was conceived while I was observing the young people in the bar, who were often sitting straddled across the chairs. John’s design helps sit in this position and the small shelf on the top of the chair back is a comfortable armrest and for holding a glass. This chair is distinguished by its statement feature that allows a range of functions. When designing the bookcase, I wanted it to give the idea that it was communicating with the surrounding space, so I overlapped and joined together various different book holders, slightly offset against each other, which is how the Meta polyethylene bookcase was born. What is your approach to the project? You need passion to do this job and my starting point is to find the “light bulb”, which always lights up with the idea after intense creative searching. I then dedicated all my passion to working around the idea until it takes form and becomes a feature that can improve our lifestyle. I need to experiment extensively though to achieve a worthy result, because for me the design must be honest, unusual and well pondered. Do you have a dream project that is still locked in the drawer? Each project comes from an idea and each idea comes from a dream. A dream is timeless and is constantly evolving. Who knows, perhaps I’ll be able to answer this question when I can no longer dream.


meta //

bookshelf

Meta è una libreria, il traguardo di un libro dall’autore al lettore. A volte l’eccezionalità di un oggetto sta nell’idea progettuale, nella novità, nella funzione o nei nuovi comportamenti che esso induce. In questo caso Mario Mazzer crea per Twentyfirst una libreria dall’aspetto solido e sobrio. La sovrapposizione, a parziale compenetrazione e traslazione di tre parallelepipedi, frontalmente cavi, è caratterizzata da una forma asimmetrica, dinamica e di forte personalità. Un progetto dunque che coniuga forme geometriche ma sinuose e alta tecnologia. E’ ottenuta da uno stampaggio rotazionale e disponibile in diversi colori.

Meta is a bookcase. It is like a finish line that connects the author with the reader. Sometimes the exceptional nature of an object lies in the initial idea, its novelty, its function, or the new behaviours that are brought about by it. In this case, Mario Mazzer has created a solid and serious bookcase for Twentyfirst. The overlap, and partial penetration and transferring of three parallelepiped shapes, which are hollow in the front, has an asymmetrical, dynamic shape with a strong personality. It is, therefore, a design that mixes geometry and curves with high technology. The product is obtained by a rotating moulding and available in different colours.


twentifirst design magazine 0.4 SPECIAL ISSUE salone del mobile, milano

opo anni di bianco e nero, dopo decadi di grigio, fumé e piombo, il colore è finalmente tornato di moda. Sarà la nuova stagione che ci aspetta, sarà la voglia comunque di cambiare, ma si cerca sempre più di lavorare, oltre che con i volumi e la luce, anche con i colori. Il colore nel design industriale costituisce un valore aggiunto del prodotto e, se ben studiato e progettato, può garantire il successo del progetto. Il polietilene è forse il polimero che si vede di più nella vita quotidiana, la plastica più famosa nel mondo. E’ un materiale di questo secolo (è stato sintetizzato industrialmente nel 1935), un elemento estremamente versatile sia a livello produttivo, sia per la possibilità di essere colorato in massa. Grazie al polietilene – riciclabile - si sono moltiplicati i colori e le possibili tonalità con cui “vestire” un prodotto. Il linguaggio dei colori non si accompagna più tanto ad un’interpretazione e codificazione univoca, ma è sempre più consueto che i colori siano delle scelte dettate dai gusti personali. Se è vero che esiste un colore adatto per ogni forma, è altrettanto vero che esistono forme che si prestano a vestire infiniti colori. E’ in questo ambito che la scelta del colore si palleggia tra piacere personale e contestualizzazione del prodotto. Nella gamma di prodotti Twentyfirst il colore viene impiegato in modo ampio perché rappresenta l’elemento principale per identificare l’oggetto. L’importanza del colore, della materia, la conoscenza dei materiali e delle capacità tecnologiche intrinseche sono insite in ogni prodotto Twentyfirst.

D

Available colours

/ Nude

Color in design fter years of black and white, grey, smoke and lead, colour is finally back in fashion. A new season is awaiting us with the desire for change, but still working with the volumes and light as well as the colours. Colour in industrial design gives an added value to the product, and if it is carefully researched and designed then the project is guaranteed success. Polyethylene is the most widely used polymer in everyday life and the most famous plastic in the world. It is the material of the century, which was industrially synthesised in 1935. It is extremely versatile in production and for mass dyeing. Polyethylene is also recyclable, and thanks to its eclectic nature the range of colours and shades that the product can be clothed in has multiplied. The language of colours is no longer just accompanied by a oneway interpretation and code; rather it is far more usual now that colours are dictated by personal choice. While it may be true that there is the right colour for each form, it is likewise true that there are numerous forms that can wear an infinite range of colours, which is where the choice of the colour is bandied between personal choice and setting the product in a given context. Colour is widely used in the Twentyfirst range, because it is the distinctive feature that identifies the item. The importance of colour, matter, knowledge of materials and technology are all inborn in each Twentyfirst product.

A

The range of Twentyfirst products were manufactured through a rotational moulding, presenting a very wide and innovative choice of colours.

La famiglia di prodotti Twentyfirst ottenuti tramite lo stampaggio rotazionale si presenta con una scelta di colori molto varia ed innovativa.

pagina 06

anthracite

white

purple

sky

orange

aviator

green

red

neutral

mandarin


dango //

coat stand

21st propone un nuovo progetto di un originale appendiabiti dall’aspetto sinuoso ed elegante. Un movimento di rotazione ascensionale dato dalla particolare forma delle spirali che costituiscono l’architettura di questo oggetto. Dango è un progetto di architettura urbana trasferito nel salotto di casa. Pratico, funzionale, decorativo. 21st presents a new project for an original clothes stand that is both undulating and elegant. The distinctive form of the spirals creates an upward rotation that constitutes the architecture of this object. Dango is an urban architectural project that has been transported into the living room. Practical, functional and decorative.


twentifirst design magazine 0.4 SPECIAL ISSUE salone del mobile, milano

Valentina Brustio Marketing and Press Manager

Alcuni cenni sulla genesi del brand... “Twentyfirst” è l’ultimo marchio nato in casa ELBI presentato nel 2009 con lo scopo di introdurre la nuova “business unit” nel mercato del mobile. Vasi, librerie, appendiabiti, sedie, sgabelli, tavolini, “lounge sistem” sono nati con la collaborazione di designer e creativi italiani. Vuoi spiegarci il significato nascosto dietro il nome Twentyfirst Livingart? Twentyfirst ha un’immagine fresca e moderna che guarda al futuro con curiosità e dinamismo. Twentyfirst è il nuovo secolo, il nostro secolo, in cui arte, creatività, invenzione e innovazione hanno possibilità infinite di ricerca ed innovazione. Twentyfirst offre oggetti di design italiano destinati al mercato internazionale del mobile e del Contract. Quali sono le caratteristiche più distintive del brand? Differenziazione del prodotto rispetto all’offerta di mercato, identità e personalità del singolo oggetto, funzionalità. Che nuovi prodotti verranno presentati al Salone del Mobile? La libreria META, che l’anno scorso avevamo presentato come un prototipo, è

diventata oggi uno degli oggetti più interessanti della nostra collezione per la sua flessibilità nel posizionamento (casa, ufficio, Contract), per il prezzo accessibile, e per la varietà di colori offerti. SERENO è una seduta speciale di grandi dimensioni che serve a completare una serie di arredi con PACIFICO e BEATO. Rappresenta la conclusione delle nostre riflessioni su “oggetti come opere d’arte”. HHC è un sistema modulare di sedute nate per la convivialità e la socializzazione. JOHN è una sedia insolita che reinterpreta le caratteristiche classiche di una seduta. La piccola mensola sul retro del sedile è un ottimo posto per mettere il tuo cocktail, il tuo libro, o qualsiasi altra cosa si può avere in mano. John rappresenta ciò che noi chiamiamo un`innovazione trasversale. Un oggetto che è più di ciò che è. Pensi esistano ancora le “tendenze” nell’interior design? E quale sarà la tendenza per il futuro? Più che di tendenze parlerei di “tradizioni consolidate”. Veniamo da un periodo in cui il mercato del mobile indicava la linearità e la sobrietà come tendenza dominante. Posto che questa strada non deve essere abbandonata dal momento che è una parte importante dello “stile italiano”, ritengo che le persone vogliano trovare un riscatto rispetto al grigiore dei tempi che stiamo vivendo. Un stile vivace, colorato ma equilibrato può rappresentare una strada percorribile. Vuoi condividere con noi alcuni progetti per il futuro del brand? Stiamo guardando con grande interesse al mondo del Contract e dell’Opendoor, vorremmo creare nuovi progetti che avessero come obbiettivo la commistione di generi e di tradizioni. Ogni singolo pezzo deve avere un messaggio, una storia da raccontare. Questa è l’ambizione dei prodotti Twentyfirst.

A few notes on the genesis of the brand... “Twentyfirst” is the latest brand in the ELBI family, which was presented in 2009 to introduce the new business unit in the furniture trade. Vases, bookcases, coatstands, chairs, stools, side tables, lounge systems that were conceived from the cooperation with Italian designers. Can you explain the hidden meaning behind the name Twentyfirst Livingart to us? Twentyfirst has a fresh and modern ima-

pagina 08

ge that looks to the future full of curiosity and drive. Twentyfirst is the new century, our century, where art, creativity, invention and innovation have endless opportunities for research and progress. Twentyfirst proposes Italian design items to the International furniture and contract trade. What are the brand’s most distinctive features? Standing out from the other products on sale, each item has a distinct identity and personality, efficient features. Which new products will be presented at the Furniture Exhibition? The META bookcase, which was presented as a prototype last year, is now one of the most interesting items in our collection for its versatility (in the home, office or contract settings), for its reasonable price and wide range of colours. SERENO is a special very large chair designed to complete a collection of furniture with PACIFICO and BEATO. It is the conclusion to our considerations of “items as works of art”. HHC is a modular system of seating designed for friendly social gettogethers. JOHN is an unusual chair with a new interpretation of the classic chair, with the small shelf on the top of the chair back for your glass, book or anything else you are holding. John is what we call a transversal innovation – an item that goes beyond the boundaries of what it actually is. Do you think there are still “trends” in interior design? What will be the trend for the future? Rather than trends I would call them “consolidated traditions”. We are coming from an era where the furniture market considered linearity and sobriety as its dominant trend, and while this tradition must never be abandoned, as it is an intrinsic part of Italian style, I feel that people are looking for something that redeems them in some way from the grey times we are living. A lively colourful but well-balanced style could be a trend to follow. Can you tell us about any of your future projects for the brand? The Contract and Opendoor markets are very interesting and we would like to create new projects that are able to combine genres and traditions. Each item must carry a message and have a story to tell. This is the ambition of Twentyfirst products.



john//

chair

Mario Mazzer crea per Twentyfirst una sedia reinventandone la funzionalità. In quanti modi si può usare una sedia? Ci si può sedere, appoggiare, sostenere, dondolare, ma una volta fatte queste azioni ci possiamo riporre qualcosa? John, grazie ad un piccolo ripiano posto sullo schienale, soddisfa a pieno la necessità di posare un cocktail, riporre un libro o ciò che il quel momento si ha tra le mani. Diviene un comodo tavolino per un aperitivo all’aperto, un leggio, una pratica work station per un tablet. Un altro passo avanti di Twentyfirst nella ricerca della reinterpretazione della funzionalità degli oggetti.

Mario Mazzer has created a chair with a new functionality for Twentyfirst. In how many ways you can use a chair? You can sit, lean, support, and swing. But where do you put your drink? John has a small shelf on the seat back that lets you place your cocktail, your book, or anything else you may have in your hands. It becomes a convenient table for an outdoor aperitif, a lectern, or a practical work station for a laptop or tablet. It’s just one step forward Twentyfirst’s quest to reinterpret the functionality of different objects.


a sedia, nella sua accezione originale, è un oggetto inventato, o forse sarebbe meglio dire escogitato, nella notte dei tempi per sedersi, riposarsi, stare. E’ infatti uno dei primi mobili che compare nella storia dell'uomo, inizialmente composta da un asse sorretto da due pezzi di tronco ai lati. La prima sedia dalla struttura meno rudimentale e più compiuta, destinata ad ospitare una sola persona, è usata inizialmente soltanto per i sacerdoti ed i principi poiché era una prerogativa aristocratica differenziarsi dalla massa e sedere a parte come su un trono. Esistono oggi numerosi tipi di sedute: sedia, sgabello, seggiolone, poltrona, sedia a dondolo, sedia per bambini, senza dimenticare le più sfortunate sedie delle torture inventate nel medioevo e, con qualche modifica, sventuratamente “sopravvissute” fino ai giorni nostri. Non parliamo poi dei materiali utilizzati per la sua costruzione: legno, alluminio, plastica, cartone, gomma, paglia. Esistono anche infinite forme e design di questo oggetto antico e primitivo. La sedia è entrata prepotentemente nella nostra quotidianità privata ed anche nel mondo dello spettacolo e delle rappresentazioni (cinema, cabaret, ballo, rappresentazioni), assumendo nel tempo significati molto diversi. Anche il modo di utilizzare la sedia si è evoluto nel tempo: se prima ci si sedeva per riposarsi o per compiere dei lavori, quindi in modo ordinato, funzionale e raccolto, ora si sente la voglia di sedersi “a modo proprio”: sedersi al contrario può sembrare scortese di primo acchito, ma in realtà ci fa sentire più liberi, fuori dalle regole, irriverenti, sicuri di noi stessi, esibizionisti, ma anche spiritosi, vivaci, spensierati, un po’ bambini e perché no: sensuali. E’ in questo significato rivisitato e più moderno che John si identifica appieno. John è una sedia da utilizzare, sfruttare, vivere.

L

ay back in the history of man the chair was invented, or rather devised, as something to sit on, rest and stay still. In fact the chair is one of the first pieces of furniture in history, and was originally a simple board that rested on two pieces of trunks at the sides. The first, less rudimental and more complete, single chair, was initially used by priests and princes as they had the noble right to be apart from the masses and sit separately, as if on a throne. Nowadays there is an endless range of seating items: chairs, stools, big chairs, armchairs, rocking-chairs, children’s chairs, without forgetting the less popular torture chairs that were invented in the middle ages and which, with a few alterations, have unfortunately “survived” until now. Then there is the vast range of materials used to make them: wood, aluminium, plastic, cardboard, rubber, straw, and so on. This antique and primitive item now has an infinite range of forms and designs. The chair has leapt into everyday private and public life, and also into the world of show-business and events (cinema, cabaret, dancing, events) where they have had very different meanings over the years. The way that chairs are used has evolved over time as well, initially used for resting on or for working, they were orderly, functional and compact. Now though, we want to sit how we want: sitting backwards on a chair may seem impolite initially, but it makes us feel freer, rebellious, irreverent, self-confident, exhibitionist and also playful, lively, carefree and somewhat childish and, why not, sexy. John fully embodies this new and modern meaning and is a chair designed to be used, exploited and lived.

W

pagina 11


Pacifico e beato | design by: Moredesign

Per maggiori informazioni sulla collezione TWENTYFIRST: info@21st-design.com | www.21st-design.com

21st Living Art by Elbi s.p.a. Via Buccia 9 | Limena Pd. Italy BEATO POUF e PACIFICO TABLE. Seduta e tavolino concepiti da Twentyfirst come riflessione sulla ricerca di una nuova funzionalità dell’oggetto di domani e sulle sue forme.

LIVINGART


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.