Speciale del settimanale Pavia7
Sommario
SPOSI (iN) Di che colore sarà il tuo matrimonio?............................................................ 4 Spose romantiche, abiti retrò e sete pregiate ................................................ 6 Guida alla cravatta.......................................................................................... 9 I fiori più belli per creare la giusta atmosfera................................................ 10 Le “Partecipazioni”... meglio su carta pregiata ........................................... 12 Fedi, pegno d’amore tra i più antichi .......................................................... 13 Una ragazza con la testa a posto................................................................. 14 La sposa arriva in auto... o in carrozza!........................................................ 15 Innovativo “Streetfood Wedding” piacevole “Tea Wedding” .................... 16 A ciascuno il suo... posto.............................................................................. 17 Addio al celibato, chic e non trash............................................................... 18 Bomboniere, istruzioni per l’uso................................................................... 20 Intramontabile lista nozze............................................................................. 21 Una casa, due appartamenti........................................................................ 22 A proposito di mutuo................................................................................... 24 Sempre più richiesto il viaggio in lista nozze................................................ 26
Speciale del settimanale Pavia 7 Editore: DMedia Group SpA Redazione: Fabio Massimo Amoroso Grafica: Giancarlo Favaro Pubblicità: (iN) Pavia 7 srl Viale Venezia, 2 - 27100 Pavia Tel. 0382.34292 Stampa: PV Print - Pavia SPOSI (iN)- -Ottobre Marzo 2013 2014 SPOSI (iN)
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Cerimonia
Di che colore sarà il tuo matrimonio?
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Fucsia o verde smeraldo? Gli esperti ci ricordano che il 2014 sarà l’anno delle tinte «elettriche»
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l fucsia «Radiant Orchid», secondo Pantone, sarà il colore principe dei matrimoni nel 2014. Sempre Pantone, tuttavia, invita a non sottovalutare l’intramontabile bellezza del verde smeraldo. Ma i colori, in verità, sono tutti belli: anzi, proprio per questo molti wedding planner sconsigliano di seguire eventuali tendenze valorizzando, al contrario, i propri gusti e inclinazioni. Come dire: «Il colore dominante del tuo matrimonio sarà quello che più ti piace...». Niente di più vero. Ma un colore «portante» è proprio necessario? La risposta è «Sì». Dai fiori per il grande giorno ai dettagli dell’abito da sposa, dai segnaposto al cuscinetto portafedi, un colore che detti la linea di tutta la cerimonia è ritenuto indispensabile. E se la tendenza 2014 fosse anche quella del fucsia o del verde nelle loro diverse tonalità, non è però detto che questi due colori siano graditi a chi si sposa... Esistono, a ogni modo, delle linee guida che dettano una tendenza di base: la prima suggerisce di ricorrere ai colori «elettrici» e luminosi perché saranno senz’altro tra i più richiesti. La seconda invita a valorizzare anche le combinazioni di colori, con l’obiettivo di creare tavolozze capaci di dare uno stile unico alle cerimonie... Se infine, proprio non avete un colore preferito, prima di scegliere i fiori e definire ogni altro dettaglio cromatico della cerimonia vi consigliamo di ricorrere a uno stratagemma: riservate un pomeriggio da trascorrere in compagnia del partner per consultare riviste... Non dovete fare altro che guardare le fotografie sottolineando i colori che preferite, ritagliando quindi le varie immagini che li contengono. A fine lavoro disseminate tutte le immagini ritagliate su un tavolo: se scoprirete che tra tutti i colori evidenziati ce n’è uno dominante sugli altri, quello sarà il colore giusto per la vostra cerimonia. A questo punto sì che potrete diventare wedding planner di voi stessi: cominciate con la scelta degli abiti, proseguite con i fiori, le bomboniere... E presto vi accorgerete che il più è fatto!
Cosa fa il wedding-planner?
L’espressione inglese Wedding planner, letteralmente ‘organizzatore di matrimoni’, si riferisce a una figura professionale che presta alle coppie in procinto di sposarsi una consulenza rispetto all’organizzazione dell’evento nuziale. Questo genere di attività è piuttosto diffusa negli Stati Uniti e in altre nazioni occidentali e si è ultimamente imposta anche Italia. Persino Hollywood si è ispirata più volte a questa figura professionale e l’ha inserita nelle sue pellicole. Tutti ricorderanno l’estroso e appariscente Fronk, interpretato da Martin Short, nel film ‘Il padre della sposa’ che oltre a organizzare un matrimonio perfetto, diventa un fidato amico di famiglia; o più recentemente ‘Prima o poi mi sposo’ dove il wedding planner è Jennifer Lopez.
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L’abito per Lei
Spose romantiche,
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endenze moda sposa 2014 in fatto di abiti da sposa e da cerimonia. Abiti che, nelle collezioni proposte dagli stilisti più prestigiosi, si rifanno agli anni Cinquanta e Sessanta, diventano in alcuni casi veri e propri gioielli. Sempre sono reinterpretati alla luce delle mutate esigenze delle spose del nostro millennio. Lunghi o corti, tendenzialmente bianchi, impreziositi da lavorazioni artigianali esclusive: alcuni modelli riscoprono il tubino, altri la gonna ampia, altri ancora la longuette. E non mancano gli abiti svasati, l’effetto crochet, gli spacchi e le proposte vaporose. Ci sono modelli caratterizzati da stampe particolarmente originali, altri si rivolgono esclusivamente alla clientela più “curvy”. Le linee in alcuni casi restano ancora semplici per non dire minimal, ma le lavorazioni e i tessuti diventano sempre più pregiate. Abbondano i pizzi Chantilly, le organze, i mikado... Perché l’abito dei sogni diventa più prezioso se confezionato con le sete più belle.
Trama e ordito
Quali i tessuti ancora oggi più utilizzati per l’abito da sposa? A-jour: ricamo traforato Batista: tessuto in cotone o in lino trasparente Broccato: tessuto pesante in seta, a motivi floreali in rilievo, talvolta con fili d’oro o d’argento Cady: crespo sottile in seta o lana Canneté: tessuto a coste sottili in verticale, usato come nastro di finitura Chantilly: pizzo in seta lavorato a tombolo Chiffon: tessuto a velo trasparente in seta, con filati ritorti SPOSI (iN) - Marzo 2014
L’abito per Lei
, abiti retrò e sete pregiate Crêpe (crespo): tessuto in seta, lana o cotone, di vario peso, fabbricato con filati ritorti che gli danno un aspetto granuloso e ondulato. Può essere di vari tipi: satin, de Chine, in raso, georgette, marocain. Crépon: crespo dalla superficie mossa e rugosa Dégradé: effetto sfumato del colore o del disegno Dévoré: tecnica che svuota e corrode il tessuto per ottenere effetti di trasparenza Duchesse: tessuto in raso liscio e pesante, in seta o cotone, di aspetto lucente Faille (faglia): tessuto in seta o cotone, a grana grossa, con piccole coste Garza: tessuto a velo in cotone o seta leggera, molto fitto Gazar: tessuto rigido in seta, robusto ma trasparente Georgette: tessuto in seta, appartenente ai crespi, leggero e trasparente; ha aspetto fluido e cascante Goffrato: tessuto a rilievi ornamentali, ottenuto per compressione Imprimé: tutti i tessuti stampati Lamé: tessuto o filato in seta con fili metallici che formano ornamenti Macramé: pizzo eseguito a mano formato da nodi e intrecci a comporre motivi e fondo.
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Particolari
Guida alla cravatta L
a cravatta è un vero accessorio fashion, soggetto alla moda ed alle tendenze. Gli stilisti ora, impongono per uno sposo elegante cravatte annodate con nodi minuti, come il «semplice» e il «mezzo Windsor,» perfettamente in tono con i colli all’Italiana. Fortunatamente sono passati di moda quei giganteschi nodi tanto in voga nei primi anni Duemila, così come sono stati messi nel cassetto le sgargianti cravatte sui toni del rosa e del fucsia. I colori tornati prepotentemente in voga sono quelli dell’avorio o del grigio, magari resi più vivaci da fantasie Regimental o da piccolissimi pois. Ecco alcune regole base su come scegliere la cravatta perfetta. Innanzitutto per gli uomini alti si consiglia di portare una cravatta piuttosto sottile (slim) annodata con un nodo semplice e preferibilmente abbinata ad una giacca Redingote. Per gli uomini robusti invece sarebbe meglio una cravatta dalla larghezza classica, di circa 8 cm annodata con un nodo «semplice doppio» o un nodo «mezzo Windsor» da abbinare ad un completo incrociato o a 3 pezzi. Discorso a parte merita il tight, che va indossato con il «plastron», una larga cravatta annodata o fermata da spilla gioiello. La usavano i cavalieri partecipanti alla caccia alla volpe per avere a portata di mano una fascia di stoffa abbastanza larga da poter eseguire una fasciatura d’emergenza in caso d’incidente. Il «farfallino» o «papillon» sarebbe da smoking, ma oggi si può indossare anche su abiti eleganti, meglio se su camicia con «sparato», cioè con un bavaglino di piegoline che riempiono il vuoto creato dalla mancanza di cravatta. Per la scelta del colore e dello stile invece si consiglia di preferire cravatte grigio antracite, colore che coniuga eleganza e tradizione, o rosso bordeaux che ricorda la passione, o ancora cravatte blue e blu reale che resta per molti l’emblema dei grandi matrimoni. Da evitare cravatte in fantasia, nera (che è da riservare a cerimonie dal tono meno allegro) o ancora peggio, tutte quelle sui toni del giallo, del salmone o mostarda. Assolutamente no alla cravatta bianca perché il bianco è riservato alla sposa, mai il «papillon» sul tight e no al «plastron» e farfallino con l’elastico: le annodature si devono fare a mano, pena una grave caduta di stile. Chi indossa la pochette, il fazzoletto da taschino, ricordi che non deve mai essere dello stesso colore della cravatta o del farfallino. Infine, la cravatta dello sposo deve essere sobria, perché non deve rubare il palcoscenico al vestito della sposa!
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I gioielli per gli sposi La sposa potrà indossare dei gioielli il giorno del matrimonio? La risposta è affermativa, ma dovranno essere molto raffinati. In primo luogo le mani saranno libere per valorizzare al meglio la fede nuziale. Ci sono tuttavia fanciulle che non riescono a rinunciare anche all’anello di fidanzamento. In tal caso la sposa può affidarlo alla mamma per poterlo poi indossare all’anulare della mano destra durante il ricevimento. Al collo è possibile portare esclusivamente un sottile filo di perle o platino; consigliati gli orecchini di diamanti o di perle. Tassativamente “out” l’orologio al polso. Per lo sposo out orecchino, catena, bracciale o anelli. Porterà solo l’orologio da polso e i gemelli in oro giallo o bianco (se la camicia li prevede).
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Per favore, solo nodi fatti a mano...
Wedding planner
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fiori più belli per creare la
Per l’addobbo è consigliabile rivolgersi a un professionista
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utto nella preparazione del matrimonio deve rispecchiare lo stile degli sposi. L’addobbo floreale ancora di più in quanto deve creare atmosfera. Innanzitutto è necessario rivolgersi a dei professionisti che possano offrire una vasta scelta. Ecco alcuni consigli. 1) L’addobbo deve essere scelto almeno quattro mesi prima del grande giorno. 2) In sintonia con la decorazione, bisogna scegliere il bouquet e riservare un fiore da mettere all’occhiello dello sposo. 3) Il profumo dei fiori è sempre be gradito, non deve essere troppo forte altrimenti rischia, soprattutto a tavola, di provocare qualche mal di testa. 4) I fiori utilizzati per addobbare la chiesa o il luogo per la cerimonia civile possono essere trasportati nella location per il ricevimento. Questo non solo comporterà
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L’abito per Lui
giusta atmosfera un notevole risparmio economico ma vi permetterà anche di evitare un inutile spreco di fiori. 5) Di solito il colore di base è il bianco che può essere arricchito con altri colori, magari riprendendo vestito della sposa se non è bianco. I professionisti che curano l’addobbo provvederanno a fare un sopralluogo per capire gli spazi a disposizione. In ogni caso, l’addobbo delle chiese deve essere luminoso per contrastare l’oscurità della location. In chiesa, dunque, non dovrebbero mai mancare un cesto sull’altare maggiore dove viene celebrato il rito nuziale, una composizione più grande alla sua base davanti agli sposi e alcune piccole sulle balaustre. Si potranno poi adornare le panche della navata principale e l’ingresso. Lo stile delle composizioni floreali deve abbinarsi, naturalmente, alla grandezza e allo stile artistico della chiesa stessa. Anche la sala dove viene celebrato il rito civile (municipio o una location apposita) deve essere abbellita con i fiori. Di solito vengono utilizzate composizioni floreali per il tavolo che divide l’ufficiale di stato civile e gli sposi; ai due lati del tavolo; all’ingresso della sala della cerimonia. Si potranno inoltre aggiungere dei piccoli mazzetti di fiori sulle sedie degli invitati. Anche in questo caso si dovrà intonare ai fiori scelti per la cerimonia e, naturalmente, al modello del veicolo prescelto per il trasporto degli sposi. In generale, comunque, i fiori vanno posizionati sul pianale tra lo schienale posteriore e il lunotto. Un altro particolare è il classico ed elegante nastro bianco sul cofano. I luoghi che solitamente vengono addobbati sono: il viale d’accesso e ingresso della location; i tavoli degli sposi e degli invitati e, se ci sono, i tavoli del buffet e dei dolci. Per i centrotavola, potrete spaziare da alzate di fiori o anche di frutti, a seconda della stagione, a rami di albero fioriti, tralci di vite, melograni, pannocchie, fasci di spighe con girasoli e papaveri, ma anche ike-bana, l’importante è che la composizione non sia troppo ingombrante. Gli invitati, infatti, devono potersi guardare in faccia, quando, durante il ricevimento faranno conversazione. L’addobbo dei tavoli del ricevimento di matrimonio non è fatto esclusivamente dal centrotavola, ma anche da altri piccoli accorgimenti, quali ad esempio una tovaglia originale, dei petali accanto ai piatti, dei segnaposto per ciascun commensale, che arricchiscano il tutto; dettagli che saranno concordati con il ristorante o con il catering. SPOSI (iN) - Marzo 2014
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Inviti
Le “Partecipazioni”... meglio su carta pregiata!
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oiché la “partecipazione” è un invito a partecipare alla cerimonia religiosa o civile che sia, e non al ricevimento che avrà seguito, qualora sia previsto anche quest’ultimo si dovrà predisporre un secondo biglietto di minore importanza da unire nella busta. La scelta del tipo di carta, del colore, delle scritte e poi di come recapitare le partecipazioni deve essere in sintonia con lo stile desiderato per il matrimonio. Per prima cosa bisogna decidere come saranno: se il matrimonio è improntato allo stile classico/elegante, le partecipazioni dovranno essere sobrie, stampate su una carta pregiata magari fatta “a mano” e con le iniziali degli sposi stampate in oro sul fronte dell’invito o sulla busta. Se il matrimonio è più informale e gli sposi sono molto giovani si possono creare partecipazioni più colorate con disegni o decori anche spiritosi. Se, invece, il matrimonio sarà di tipo campestre da celebrare in un agriturismo (oggi di gran moda) si può pensare a delle partecipazioni stampate su carta riciclata con decori floreali e colori naturali o con scritte nei toni del verde per richiamare il contesto agreste. Una volta scelte carta e stampa, cosa ci scriverete? Anche se oggi le regole formali sono un po’ superate, sussistono delle indicazioni di base a cui sarebbe bene attenersi. Ad esempio, se gli sposi vivono ancora con le famiglie d’origine, secondo il galateo dovrebbero essere i genitori ad invitare parenti e amici alle nozze. Questo modo attualmente è meno usato a favore della forma più snella, ma sempre corretta, dove sono gli sposi stessi ad annunciare le proprie nozze. Da ricordare infine, che le partecipazioni devono giungere al destinatario almeno sei settimane prima della cerimonia.
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Gioielli
Fedi, pegno d’amore tra i più antichi
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edi: ce ne sono di diversi tipi e, veramente, per tutte le tasche, da quelle in oro giallo classiche, a quelle satinate, a quelle in oro bianco e oro rosso, fino ad arrivare al platino. Oggi poi si sta diffondendo sempre di più l'usanza di incastonare nella fede della sposa piccoli e lucenti brillantini. Sulla parte interna delle fedi sono incisi su quella di lei il nome dello sposo con la data delle nozze, su quella per lui il nome della sposa, sempre, naturalmente, con la data del matrimonio. Le fedi sono usate in occasione delle nozze in chiesa e in comune. Ma la tradizione che prevede lo scambio di anelli fra gli sposi è trasversale a diverse culture e religioni. La fede degli sposi di credo ebraico, per esempio, è in filigrana smaltata e ornata da perline, reca all'interno l'incisione beneaugurale «Mazzàl Tov» (che significa «buona fortuna») e si ispira a un reperto tovato nel quattordicesimo secolo in un ghetto dell'Alsazia. Molto più antica è la fede etrusca dall'aspetto piatto e decorato da incisioni beneaugurali. Infine ecco
la fede ossolana che è a fascia, in oro rosso e riproduce un anello nuziale del XVIII secolo. Reca l'incisione simbolica di una stella alpina, grano saraceno, nastri intrecciati e mezze sfere, che rappresentano rispettivamente la purezza, la prosperità, la perpetuità dell'unione e la prolificità.
Dalla “francesina” alla vera a “torciglione”
Tra i modelli di fede più graditi, negli ultimi anni si è imposta la francesina. Per gli orafi questa varietà è la regina delle fedi: si presenta sottile e leggermente bombata. La mantovana, invece, è più alta e piatta. Più moderna, a detta di chi se ne intende, la fede quadrata a fascia di Diana. Dal design moderno è la vera essenziale. Tra i materiali di gran lunga privilegiati l’oro, giallo o rosso, seguiti a ruota dal platino; ci sono poi modelli che uniscono varie tonalità dell’oro, come avveniva un tempo nella vera a torciglione, formata da una treccia, e, oggi, nella moderna fede a più cerchi incrociati. 13
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Hair style
Una ragazza...con
la testa a posto G
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eneralmente quando si pensa al mezzo ideaAl parrucchiere l’arduo ma entusiasmante compito di dare sfogo alla propria creatività Un’acconciatura perfetta e ben intonata all’abito è determinante per il successo e la bellezza della sposa. Il parrucchiere cui vi affidate non deve trascurare nulla: diciamo che, al ritmo di un incontro alla settimana, studia insieme a voi l’acconciatura migliore. La prima volta che la sposa si reca dal parrucchiere deve fornirgli indicazioni sia sui propri gusti che sull’abito, oltre naturalmente a nome, cognome, indirizzo, telefono, giorno delle nozze, chiesa, ora... notizie indispensabili per pianificare tutto al meglio. Comunicare l’ora della cerimonia è fondamentale. Così facendo, infatti, diventa possibile organizzare la giornata della sposa, dando modo non solo al parrucchiere, ma anche agli altri professionisti (il fotografo ecc.) di svolgere il proprio lavoro. Dopo i preliminari è bene iniziare subito a riflettere sul volume dell’acconciatura, che può essere basso, medio o alto. A meno che la
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sposa non abbia già le idee ben chiare, generalmente è il parrucchiere a suggerire un tipo di acconciatura da provare poi in tutti e tre i volumi. E’ sempre il parrucchiere che si pronuncia sul volume giusto e che, poi, dà sfogo alla propria creatività. L’acconciatura scelta deve essere provata in modo dettagliato, si scelgono gli accessori, il trucco e così via. Il giorno prima delle nozze, infine, si effettuano il colore e la piega a bigodini. Perché proprio questo tipo di piega? Perché con questo metodo il capello acquista morbidezza e accoglie con maggior docilità l’acconciatura il giorno dopo. Lavora meglio il parrucchiere e la pettinatura è di sicuro effetto... Il giorno delle nozze, infine, si stabiliscono l’orario per l’acconciatura e il trucco finale: la sposa può andare nel negozio del suo parrucchiere oppure aspettarlo a casa.
Cerimonia
La sposa arriva in auto... o in carrozza!
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eneralmente quando si pensa al mezzo ideale per il giorno delle nozze si fa riferimento a tre generi di mezzi: le auto d’epoca e/o carrozze, le auto minimal/moderne e le auto di lusso. Alla prima categoria appartengono le auto che hanno più di 30 anni, ma sicuramente quelle più affascinanti sono quelle in voga tra gli anni 30’ e ’60 come: Rolls Royce, Bentley e Limousine. A questa categoria appartengono anche le carrozze trainate da cavalli bianchi (consigliabili solo a quelle spose che risiedono a poca distanza dal luogo della celebrazione). Questo genere di mezzi è adatto a matrimoni romantici e classici per spose che vogliono sentirsi per un giorno delle principesse. Alla categoria minimal/moderne appartengono, invece, auto sempre di alto valore ma più comuni e ancora in uso come Mercedes, BMW o ancora Jaguar, Lancia e Alfa Romeo. Queste sono più adatte a matrimoni moderni e informali.
Alla terza categoria appartengono le auto di lusso, perfette per chi non ha problemi di budget e per chi per un giorno vuole provare l’ebbrezza di salire su una Ferrari o una Lamborghini. Importante è non scegliere l’auto perché piace, occorre piuttosto tenere ben presenti quattro fattori: 1) quanto si vuole spendere 2) dove si celebra il matrimonio 3) il tipo di cerimonia 4) l’abito della sposa Non bisogna incorrere nell’errore di noleggiare una macchina troppo piccola o sportiva se l’abito della
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Cerimonia
Treno & mongolfiera Se siete ambientalisti ma non volete andare a piedi... non vi resta che farvi un giro in mongolfiera. Sono numerose anche nella nostra zona le agenzie che mettono a disposizione degli sposi questo ecologico e volante mezzo di trasporto: un’emozione unica che, almeno una volta nella vita, deve essere provata. E, se ancora avete bisogno di idee, vi ricordiamo la possibilità di affittare un treno delle Ferrovie dello Stato... Basta un po’ di fantasia e il matrimonio si trasformerà in un momento davvero indimenticabile per tutti.
sposa è molto vaporoso e ingombrante perché si rischierebbe di arrivare alla cerimonia con il vestito tutto stropicciato. Se si amano le auto a due posti è bene noleggiarle solo per il dopo cerimonia perché il galateo impone che la sposa arrivi in chiesa su una macchina classica seduta sul sedile posteriore accanto al padre. O ancora, se il luogo della celebrazione è in campagna con stradine strette e sterrati non è consigliabile noleggiare una limousine di 10 metri in quanto non riuscirebbe a passare! Altro elemento da valutare è quello del costo analizzando attentamente i preventivi che le società di noleggio presentano. Importante è chiarire se nel costo sono compresi: l’autista, il carburante, il chilometraggio più lungo per matrimoni extra-urbani, eventuali fiori e passatoie… Tutto questo, per non trovare sorprese al momento del pagamento. Tenete presente che l’auto nuziale per essere elegante non deve essere addobbata: eventuali nastri e tulle sono concessi solo se non sono troppo vistosi. Ricordate inoltre che i fiori devono essere posizionati sul ripiano compreso tra il sedile e il lunotto posteriore dell’auto. Infine, un’informazione utile allo sposo: secondo tradizione il costo del noleggio della macchina è a carico della famiglia della sposa!
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Innovativo “Streetfood Wedding”, piacevole “Tea Wedding”
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a crisi non ferma gli sposi e aguzza l’ingegno. Così, possiamo tranquillamente dire che questo delicato momento storico ha certamente influito sulle tendenze e cambiato le abitudini. Sono diminuiti i matrimoni con il classico ricevimento di gala, mentre sono aumentati gli eventi… alternativi. Meno costosi ma talvolta più originali e simpatici, più graditi perché meno formali e in alcuni casi sorprendenti. Molte coppie optano per ricevimenti innovativi: prevalentemente al pomeriggio nell’ambito di un raffinato “Tea Wedding”, in cui agli ospiti si offriranno tipi di tea molto particolari e che potrà essere allietato dalla presenza di un accompagnamento musicale preferibilmente classico: violini e arpe. Le torte? Sempre più richieste quelle americane, meravigliosi esempi di Cake-Design. Appariscenti e molto decorate, sono senz’altro uno spettacolo per gli occhi, forse un po’ meno per il gusto ma non importa. C’è poi lo “Streetfood wedding”: una moda nata negli States che si è subito diffusa anche da noi. Avete presente i classici chioschi a bordo strada? Ecco, lo Street Food è proprio questo: il carretto dei panini e quello dei gelati fanno sempre un figurone, prima si servono gli sposi, poi tutti gli invitati.
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Location
A ciascuno il suo... posto
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utti insieme al ristorante, o nella location che preferite. Il matrimonio dopo la cerimonia diventa una scelta che tutti devono poter vivere sentendosi a proprio agio. Ecco, allora, che diventa importante procedere a una corretta assegnazione dei posti. Di seguito ecco qualche consiglio per compiere le scelte migliori. 1) L'assegnazione deve essere decisa non più di venti giorni prima del matrimonio quando si ha la conferma del numero esatto di invitati. 2) I posti a tavola non devono essere comunicati prima del grande giorno. La domanda: «Vicino a chi mi hai messo?» sarà ricorrente. Rispondete che non avete ancora deciso, altrimenti se cercherete di ascoltare tutte le richieste, alla fine nessuno sarà soddisfatto. 3) Cercate di assemblare persone “simili” tra loro per età, hobby e interessi. Da evitare, ad esempio, accostamenti tra persone in lite, tra ex fidanzati o ex amici, tra cacciatori e animalisti sfegatati, insomma, la lista può essere davvero lunga. Se non avete predisposto il tavolo per i bambini, unite le famiglie in modo che i bimbi siano vicini ai genitori. 4) Il tavolo degli sposi può essere alternativo. Fino a qualche anno fa la regola imponeva che i due festeggiati fossero a tavola con i genitori e i testimoni. Ora c’è chi preferisce prepararne uno solo per gli sposi così da non creare confusione e avere più libertà. 5) La soluzione più in uso negli ultimi tempi è quella dei tavoli tondi da 6, 8, 10 o 12 persone. Esteticamente è la più gradevole e permette inoltre a tutti i commensali di conversare tra di loro guardandosi in faccia. 6) All’ingresso del ristorante, di solito su un cavalletto, deve essere affisso il tableau del matrimonio che consiste nella raffigurazione su carta della disposizione dei tavoli all’interno del luogo adibito al ricevimento e, di conseguenza, della posizione assegnata a ogni invitato. SPOSI (iN) - Marzo 2014
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Tradizioni
Addio al celibato,
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ino a qualche anno fa le feste per l’addio al celibato o al nubilato avevano un significato molto più marcato: rappresentavano l’ultima serata da celibe o da nubile da trascorrere con i migliori amici o amiche, quelli con cui si è condiviso momenti particolari, le serate più pazze ed allegre e perchè no anche momenti tristi. da diverso tempo, ormai, i futuri sposi convivono già prima del matrimonio quindi questo tradizionale appuntamento si è trasformato in un momento molto più ‘tranquillo’ da trascorrere con gli amici. Al bando, dunque, le serate trash tra spogliarelli e spettacoli volgari, molto spesso imbarazzanti per tutti i presenti, soprattutto il diretto o la diretta interessata. Dunque, se spetterà proprio a voi la gravosa organizzazione di questo evento, perchè siete i testimoni di nozze o perchè siete il migliore amico o amica dello sposo o della sposa, proponete qualcosa di divertente e non banale, seguendo i gusti del diretto interessato. Sappiate, comunque, che dovete mettervi di buona lena almeno due mesi prima del matrimonio in modo da poter festeggiare due o tre settimane prima della fatidica data. In ogni caso muovetevi con anticipo anche perchè il ocali e ristoranti che organizzano queste feste spesso nei periodi dei matrimoni da aprile a settembre sono pieni di richieste
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chic e non trash per cui si rischia di non trovare posto. In seguito stilate un paio di proposte su come e dove festeggiarlo, con una chiara idea di budget economico per invitato; procurarsi poi i contatti di tutti gli invitati alla serata. Chiedete la loro disponibilità e informateli del programma della serata. Un’altra soluzione interessante è un week and in qualche città europea o località turistica. Ovviamente questa opzione va considerata per un numero esiguo di persone, ad esempio i testimoni e i futuri sposi. Per le future spose, poi, c’è un’altra alternativa: se intendete trascorrere insieme un pomeriggio in intimità con la vostra amica scegliere un buon centro benessere, non quelli improvvisati e piccoli dove si limitano a una sauna, idromassaggio e semplici massaggi, ma un centro organizzato dove esiste un vero percorso termale con trattamenti specializzati, non lasciatevi ingannare dalla parola centro benessere, informatevi bene sul loro programma. Le stesse regole valgono per i regali: evitate oggetti volgari, poco utili e per niente apprezzati. Un’idea potrebbe essere quella di far stampare delle magliette con una foto della sposa e dello sposo e indossarle la sera della festa; oppure create un dvd con foto dei momenti trascorsi assieme o ancora un musicista per suoni alla cerimonia e un cabarettista per il ricevimento.
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Tradizioni
Un dono di ringraziamento a ricordo delle vostre nozze
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Bomboniere, istruzioni per l’uso A
l termine del pranzo, della cena o del rinfresco gli sposi consegnano agli ospiti le immancabili bomboniere. Ecco qualche consiglio su come sceglierle e personalizzarle. In primo luogo privilegeremo gli oggetti che meglio si presteranno a “interpretare” per sempre il ricordo del grande giorno. Un’alternativa più moderna potrebbe essere quella di regalare un oggetto legato a un hobby, a una passione o alla professione della coppia. Saranno gli sposi a decidere se scegliere bomboniere uguali per tutti oppure differenziarle. Infatti lo stesso oggetto può essere in argento per i testimoni, in silver plated per tutti gli invitati, in cristallo per chi non ha partecipato al ricevimento, oppure in due o tre dimensioni diverse, sempre a seconda del destinatario. Vetro di
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Murano, alluminio unito al cristallo, il grès porcellanato, il rame e anche il plexiglas sono materiali poco pregiati ma che ben si prestano a diventare bomboniere. Attenzione alla confezione, perché è fondamentale. Il sacchettino conterrà, oltre ai confetti, anche un piccolo cartoncino con i nomi degli sposi, senza cognome: prima quello di lei, poi quello di lui, a sottolineare che la bomboniera è un ringraziamento sotto forma di dono che la sposa dedica a chi ha partecipato alla sua festa. Golosi messaggeri di ogni cerimonia di nozze, i confetti devono avere caratteristiche ben definite. Intanto devono essere rigorosamente bianchi: sceglieteli della qualità migliore, quelli con le mandorle siciliane, magari Avola, che sono il top. L’usanza vuole che durante il ricevimento la sposa li offra agli invitati accompagnata dallo sposo girando tra i tavoli dopo il taglio della torta. Lo sposo li porta in un vassoio d'argento, la sposa li serve con un cucchiaio anch'esso d'argento facendo attenzione che ogni ospite ne prenda in numero dispari. Dispari dovrà essere anche il numero dei confetti nei sacchettini di tulle o pizzo.
Intramontabile
LISTA NOZZE
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il momento di pensare all’organizzazione della cerimonia. E alla lista nozze, indispensabile se volete esser certi che i vostri ospiti abbiano un punto di riferimento per quanto riguarda il regalo da farvi. I professionisti del settore sostengono che questo strumento fa risparmiare tempo, evita doppioni e facilita la vita agli invitati. Compilandola, la prima accortezza sarà quella di inserire articoli di diverso valore: tenete comunque presente che i vostri ospiti avranno comunque aperta la possibilità di scegliere il loro regalo anche fuori lista. L’indirizzo del negozio dove è stata depositata la lista sarà comunicato solo a coloro che lo chiedono esplicitamente. Una tradizione non troppo consolidata, invita gli sposi che ricevono un regalo sottoforma di denaro, a comunicare, tramite il biglietto di ringraziamento, l’uso che ne è stato fatto. La lista deve essere depositata in negozi specializzati. Oltre al tradizionale negozio di casalinghi e cristalleria il servizio è offerto anche da gioiellerie, negozi di elettrodomestici, di arredamento, di hi-fi, gallerie d’arte, grandi magazzini o in un centro commerciale. Se gli sposi abitano in due diverse località, la lista va duplicata mfacendo attenzione a non creare doppioni; è possibile anche optare per una catena di negozi con punti vendita in città differenti. È importante essere costantemente aggiornati sui regali che si esauriscono per avere la possibilità di mringraziare subito i donatori e di rimpiazzare gli oggetti già acquistati che lasciano scoperte alcune fasce di prezzo. Se desiderate in dono il viaggio di nozze, potrete dividere l’intera quota in diverse sottoquote tutte uguali che potranno essere acquistate nel numero di una o più di una. Cosa inserire nel vostro “libro dei desi-
Regali
Consigli per compilarla in modo corretto: potete sottoscriverla in un negozio specializzato o... in agenzia viaggi
deri”? Si possono scegliere articoli di uso comune. I piccoli e grandi elettrodomestici per la cucina, argenteria, soprammobili, biancheria (nel caso in cui il corredo della sposa sia incompleto), ma anche oggetti d’arte, d’antiquariato, di arredamento o articoli per i propri hobby. Ecco un elenco indicativo di articoli da utilizzare come base di partenza per meditare le scelte. Porcellane e ceramiche: servizio di piatti elegante, servizio per tutti i giorni, servizi da caffè, the e prima colazione, burriera, marmellatiera. Ancora: spaghettiera, piatti da portata e formaggio, pirofile da fuoco, da forno e da microonde, piatto torta, servizio gelato, sottopiatti, segnaposto e antipastiera. Cristalli da tavola: servizio completo elegante, secondo servizio, oliera, formaggiera, bicchieri da degustazione, brocche da acqua, caraffe per vino, servizio macedonia. Oggetti da tavola in acciaio inox, in lega argentata, in argento: servizio di posate elegante, servizio di posate per uso quotidiano, pala torta, posate per servire, posate insalata, posate da pesce, sottopiatti. Minuteria: grattugia, macinapepe, coltello burro, coltello formaggio, levacapsule, cavatappi, pinza champagne, schiaccianoci, otto pentole, portapyrex, vassoi, vassoio pesce, cestello pane, scaldavivande da tavola, raccoglibriciole, legatovaglioli, sottobottiglie, sottobicchieri. Bar: secchio champagne, secchio ghiaccio con pinze, shaker, miscelatore con cucchiaio, caraffa termica, brocca con portaghiaccio, bicchieri whisky, bicchieri cognac, bicchieri per liquori dolci, bicchieri vodka, bicchieri bibita, coppe Martini o cocktail, vassoio bar. Elettrodomestici, video e hi-fi, infine impiantistica.
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Casa
Una casa, due appartamenti Il frazionamento è possibile grazie al recupero del sottotetto 22
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a casa di famiglia, su due piani, ancora abitata dai genitori, con un intervento di ristrutturazione può essere frazionata in due appartamenti sfruttando il sottotetto. In questo modo il figlio potrà continuare a risiedere nello stesso fabbricato ottenendo però la propria indipendenza. Al piano primo si può
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realizzare un appartamento di due locali con angolo cottura e servizi, mentre al piano superiore, grazie al recupero del sottotetto, si ottiene invece un’ampia unità abitativa su due livelli con tre camere da letto, servizi, terrazzo e cottura abitabile. Nel bilocale, per ottimizzare al meglio gli spazi, la zona soggiorno-pranzo ospita
Casa
Pianta piano sottotetto
anche l’angolo cottura a vista, schermato rispetto all’ingresso da un setto murario di contenimento (parete). Accanto alla porta d’accesso è stato collocato un capiente guardaroba utilissimo per cappotti, cappelli, ombrelli e tutti gli accessori di uso quotidiano. Vista l’esigua superficie che non permette di realizzare il bagno di servizio, e per evitare di posizionare nel bagno principale la lavatrice, si sfrutta un angolo del disimpegno per collocare la lavatrice e un piccolo lavotoio, utilissimo per ogni esigenza. L’appartamento al secondo piano, invece, con il recupero del sottotetto, permette di avere al primo livello un ba-
gno d’ingresso servizio della zona giorno, un ampio soggiorno/pranzo con una cottura schermata ma contemporaneamente aperta sul living e un locale a uso studio/camera degli ospiti. Una scenografica scala aperta conduce al secondo livello dove invece si trovano due camere da letto e un ampio bagno padronale. Perché i locali del sottotetto siano effettivamente abitabili, le normative vigenti impongono che l’illuminazione/areazione naturale sia garantita non solo dai lucernari, ma anche da un adeguato numero di finestre verticali la cui superficie è da relazionarsi alla superficie di ogni singolo locale. Per realizzarle nell’appartamento in
Pianta piano secondo
esame si è creato un piccolo terrazzo a pozzo (nel tetto) che può essere anche utilizzato come stenditoio o solarium. Per soddisfare i requisiti delle altezze minime imposti dai regolamenti d’igiene o dalla legge per il recupero dei sottotetti vigente in Lombardia, è possibile ricorrere a diverse soluzioni. Le più immediate suggeriscono di procedere alla realizzazione di controtavolati lungo le pareti perimetrali, oppure di posizionare lungo le stesse pareti degli arredi fissi come gli armadi a muro. Questi ultimi permettono di sfruttare al meglio tutta la superficie calpestabile del locale, anche in quei punti dove le altezze diventano minime.
Pianta piano primo
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Casa
A proposito di
MUTUO Prima di formare una famiglia bisogna pensare alla casa... 24
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ue cuori e una capanna», dicevano i nostri nonni. Un sogno bellissimo, romantico e caldo: il desiderio di metter su casa per formare una famiglia... Oggi trovare il denaro per acquistare i locali dove trasferirsi a vivere insieme non sempre è facile. A chi, per il momento, non dispone di liquidità sul conto corrente e non può neanche contare eventualmente su quella dei genitori dedichiamo le domande più frequenti a proposito di mutuo... Quali sono le diverse varietà di mutuo presenti oggi sul mercato? Le principali tipologie di mutuo che gli istituti di credito offrono alla propria clientela oggi sono: mutuo a tasso fisso mutuo a tasso variabile mutuo a tasso misto o bilanciato, mutuo a tasso variabile con Cap (Tetto Massimo) e mutuo a tasso variabile rata protetta. La banca come calcola le rate? Il capitale mutuato viene restituito in un arco di tempo che varia dai 5 ai 30 anni, secondo un piano di ammortamento, il procedimento di rimborso del capitale preso a prestito avviene tramite il versamento di somme periodiche di denaro che vengono dette rate e possono essere mensili trimestrali o semestrali. lo schema dettagliato riporta per tutta la durata del mutuo l’importo della rata, il capitale rimborsato il capitale residuo da rimborsare e gli interessi pagati. Il pagamento delle rate deve essere per forza mensile? In passato le banche davano la possibilità per i mutui residenziali di poter pagare le SPOSI (iN) - Marzo 2014
rate anche trimestralmente e semestralmente, oggi è quasi impossibile trovare Banche che non richiedano il pagamento della rata di rimborso del mutuo che non sia mensile. E’ possibile finanziare l’acquisto dell’immobile con mutuo al 100%? Oggi non più. Se fino a solo qualche anno fa le banche finanziavano, oltre all’acquisto della casa, anche le spese accessorie collegate (notaio, assicurazioni varie, agenzia immobiliare, chiusura di prestiti ecc…) nell’attuale situazione di mercato tutte le banche hanno ristretto, anche sotto questo aspetto, l’erogazione del credito le banche concedono un mutuo in una percentuale che varia tra il 60% e il 95%. Quali costi bisogna sostenere per accendere un mutuo? L’accensione di un mutuo è accompagnata da una serie di costi, il mutuatario deve valutare anche tutta una serie di spese accessorie, i costi notarili, l’assicurazione scoppio e incendio obbligatoria per legge, l’assicurazione vita non obbligatoria ma quasi sempre richiesta dall’istituto bancario erogante, l’imposta sostitutiva, la perizia dell’immobile, le spese di istruttoria richieste dalla banca e se ci si avvale di un consulente del credito ( ex mediatore creditizio) una percentuale sull’importo del mutuo se la pratica va a buon fine. Quali documenti occorre produrre per richiedere un mutuo? Ogni istituto di credito ha le proprie procedure, tuttavia nella maggior parte dei casi, all’atto della domanda di mutuo, viene richiesta la seguente documentazione: Documentazione anagrafica. Carta di identità e tessera sanitaria, certificato di residenza. Documentazione reddituale. Cud e ultime tre buste paga se lavoratore dipendente, copia dell’UNICO PERSONE FISICHE degli ultimi due esercizi, iscrizione camera di commercio se lavoratore autonomo o iscrizione all’albo se professionista.
Luna di miele
Sempre più richiesto il viaggio in lista nozze! Tra le mete preferite Stati Uniti, Polinesia, Mauritius, Australia e Madagascar 26
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a Luna di Miele in lista nozze è sempre più richiesta. «Oggi - affermano all’unisono nelle più moderne agenzie di viaggio del territorio - quella che all’inizio era vista come una novità un po’ particolare, sta raccogliendo un crescente successo. Le coppie che si sposano spesso già convivono; per la casa hanno già tutto, non hanno l’esigenza di possedere questo o quell’elettrodomestico, questo o quel servizio di piatti... Così, quando decidono di compiere il grande passo, scelgono di passare in agenzia per prenotare un viaggio di nozze veramente indimenticabile. Agli ospiti che intervengono al ricevimento chiedono in regalo una quota del viaggio che solitamente è scelto tra le mete più esotiche e lontane: tra le altre ricordiamo gli Usa - Tour dei parchi o delle città con possibilità di aggiungere il soggiorno mare ai Caraibi, oppure Hawaii, o ancora Polinesia; Dubai con estensione mare alle Seychelles; Sud Africa – tour,
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safari con possibile estensione mare tipo Mozambico, Seychelles, Mauritius, Madagascar; Thailandia/ Vietnam/Cambogia – tour con estensione mare Maldive; Messico – tour con estensione mare; Madagascar – tour con estensione mare. Inoltre molto richiesti sono ancora Giappone, Australia e le Crociere nelle Isole del Mediterraneo in generale». Le quote possono essere «libere» con versamento libero, o quote fisse (per esempio: cena a lume di candela €80, escursione € 50, volo € 250 e così via). Gli sposi spesso portano in agenzia un diario sul quale i partecipanti possono lasciare una dedica scritta. I versamenti possono essere fatti direttamente in agenzia o tramite bonifico, soluzione preferita, quest’ultima, da coloro che vivono lontano. Infine un consiglio sui tempi per prenotare il viaggio dei sogni: per essere certi di trovare posto, infatti, è bene muoversi con una decina di mesi di anticipo!