Amici animali

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Inserto omaggio al numero odierno dei settimanali: Settegiorni ed. Rho, Magenta, Bollate, Alto Milanese - La Settimana di Saronno



Sommario Al servizio dei vostri animali 24 ore su 24....................................................3 Pastori tedeschi: all’allevamento dei Templari discendono da Quartz.......4 Bello e possibile, nobile cane lupo! ...............................................................6 Pet Più: compri on line, consegna al piano ..................................................7 La parola all’istruttore cinofilo “Il cane non è un peluche” .......................8 Agility Dog, con Fido nasce un’amicizia speciale ........................................9 Benvenuti nella terra dei Labrador .............................................................10 Il veterinario a domicilio..............................................................................12 Pensione per cani, ringraziando il gufo!.....................................................13 Tanti vantaggi per chi adotta un amico a 4 zampe ...................................14 Cavalli e cavalieri al centro ippico...............................................................15 Il battesimo della sella .................................................................................18 Valdarenne, il cavallo come scuola di vita..................................................19 Ippoterapia: tanti benefici psico-fisici per chi la pratica ..........................20 Simpatico come un furetto! Amico perfetto di adulti e bambini .............21 Siberiani, dalla Russia con amore..........................................................................22 Quelli che arrivano dalle Foreste Norvegesi........................................................24 Il vademecum per viaggiare con gli animali in treno, nave e aereo................25 In auto, occhio all’articolo 169 ..............................................................................26 I veri «nipotini» dei dinosauri ...............................................................................27 Pesce rosso, istruzioni per l’uso! ...........................................................................28 Nell’acquario tropicale Pesci Pagliaccio e anemoni di mare ............................29

Inserto omaggio al numero odierno dei settimanali: Settegiorni ed. Rho, Settegiorni ed. Magenta, Settegiorni ed. Bollate, Settegiorni ed. Alto Milanese, La Settimana di Saronno Pubblicità: Publi(iN) Tel. 02.93508007 Redazione: Fabio Massimo Amoroso Progetto grafico: Giancarlo Favaro Stampa: Reggiani S.p.A. Brezzo di Bedero (Va)

Falconeria, per la caccia un’arte antica................................................................30 Zoonosi: malattie degli animali che si trasmettono all’uomo ...........................31 Babeiosi o Piroplasmosi: patologia trasmessa dalle zecche ..............................32

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Al servizio dei vostri animali 24 ore su 24

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a Clinica Veterinaria Città di Saronno nasce nel 1986 come primo Pronto Soccorso Veterinario della Provincia di Varese. Nel 2009 la struttura è stata ampliata e totalmente rinnovata per offrire una più calda accoglienza e spazi organizzati al meglio. Un ampio parcheggio riservato consente un accesso facile e sicuro. Abbiamo anche conseguito la Certificazione di Qualità ISO 9001 e la certificazione per le Buone Pratiche Veterinarie. Il dr Paolo Maria Vanzulli con la sua trentennale esperienza guida uno staff medico in costante aggiornamento, in grado di offrire una professionalità d’eccellenza. I clienti possono contare su di noi 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno. Oltre alle visite ambulatoriali di routine offriamo la competenza di specialisti per visite cardiologiche, oculistiche, dermatologiche, neurologiche, ortopediche e comportamentali. Disponiamo di tre sale operatorie complete e funzionanti per interventi di chirurgia generale, chirurgia ortopedica, e neuro chirurgia. La clinica dispone di un effi-

ciente laboratorio di analisi che offre la possibilità di avere esito immediato per i principali esami. La diagnostica per immagini si avvale di un nuovo sistema radiologico digitale, ecografo, eco cardiografo e sistema per endoscopia. Un ampio spazio è stato dedicato ad una moderna “Riability room” che comprende una Sezione di Fisioterapia Veterinaria e riabilitazione con Underwater Treadmil, Tecar Terapia, Massoterapia. La degenza, realizzata con criteri funzionali, di igiene e confort, è ospitata in un ambiente ampio e confortevole con due aree separate dedicate rispettivamente a cani e gatti, oltre ad una sezione isolata dal resto della struttura per la cura di soggetti con patologie infettive.

Veterinari preparati ricevono i pazienti in una struttura all’avanguardia

Lo staff della Clinica Veterinaria Città di Saronno

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Pastori tedeschi: all’Allevamento dei

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Tra i primi “auslesi” nati e allevati in Italia, il pluripremiato Quartz ha dato origine a una nobile linea di sangue

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na passione per i pastori tedeschi nata nel 1974. Ad amare sconfinatamente questa pregiata razza di cani è Rossella Romanò, oggi titolare dell'Allevamento dei Templari: “All'epoca – spiega – grazie all'impegno di mio marito Angelo Bordignon, cominciammo un lavoro che ci portò ad aprire la nostra struttura. Questo impegno, nel 1982 ci è valso l' “affisso”, cioè un vero e proprio “certificato di qualità” che attribuisce grande valore ai nostri cani. Fin dall'inizio l'obiettivo con cui abbiamo operato è stato quello di fare selezione della specie: finché abbiamo potuto farlo insieme (Angelo è mancato nel 2007), abbiamo lavorato sulla morfologia dei nostri pastori tedeschi e sul loro carattere. Questo impegno ha dato, nel 1999, un esito importantissimo: il nostro cane Quartz, infatti, all'epoca si è piazzato al settimo posto assoluto nella classifica del Campionato Mondiale che, tradizionalmente, si svolge in Germania. Un risultato storico. Il fatto di aver ottenuto un piazzamento tanto importante dimostrando di aver avuto competenza e capacità per creare in casa un “auslese” (si chiamano così i pastori tedeschi


Templari discendono da Quartz che rientrano nella classifica del mondiale, “sieger” è invece il nome che indica il vincitore) ci ha aperto la prospettiva di fare incetta di premi in Italia e in Europa: Quartz è stato più volte campione italiano e nel 2000 ha dato origine a una linea di sangue che ci ha permesso di scalare nuove vette in materia di qualità dei nostri cuccioli. Oggi, i nostri cani sono sensibili e intelligenti, con spiccata personalità e morfologicamente perfetti. D'un rosso e un nero bellissimi, alcuni restano con noi, altri vengono destinati a proprietari che desiderano un cane straordinario per carattere e aspetto. Mi impegno personalmente per selezionare il cucciolo dalle caratteristiche più adatte a chi si rivolge a me, quindi seguo ogni esemplare per tutto il primo anno nel quale vive con la sua nuova famiglia. È un supporto importante che consente di impostare il proprio rapporto con l'animale in modo costruttivo e vantaggioso fin dall'inizio: se occorre è anche possibile procedere all'addestramento dei cani, con sedute a cadenza variabile, a seconda delle necessità”. Tutti i cani dell'Allevamento dei Templari sono

sottoposti a regolari controlli nei tempi previsti per verificare l'eventuale sussistenza della displasia di anche e gomiti. I pastori tedeschi dell'Allevamento dei Templari sono baby-sitter fantastici per i bambini, hanno linee nobili e una forte personalità. Ricordiamo, infine, che l'Allevamento dei Templari è anche Addestramento e pensione per cani e gatti.

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Bello e possibile, nobile cane lupo! A pelo corto oppure lungo, molto rari quelli bianchi

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e qualità del pastore tedesco sono innumerevoli. È un cane equilibrato e dai nervi saldi, sicuro di sé, disinvolto e buono. E' vigile e docile, perfetto come cane da accompagnamento, ma anche per la difesa. Insomma, il pastore tedesco è il cane ideale, ed è per questo che è tra i più diffusi al mondo. Dalla spiccata intelligenza è anche robusto e agile; giocherellone, è però sempre all’erta. Di taglia medio-grande, ha in genere un corpo muscoloso e slanciato che gli conferisce grande eleganza nei movimenti. Di fiero portamento, presenta muso allungato, cranio cuneiforme e ben proporzionato e occhi a mandorla. Il pastore tedesco, o come lo chiamano alcuni “cane lupo”, ha mascella e mandibola molto forti, e un collo e un dorso assai robusti. Varie le tipologie: i pastori tedeschi più comuni sono quelli a pelo corto, neri con sfumature beige. Quelli a pelo lungo variano dal fulvo al marroncino, ma ce e sono di grigi e di neri, nonché rari esemplari di un bianco letteralmente candido. Per via del suo carattere può essere facilmente addestrato: la sua spiccata intelligenza ne fa un cane addestrabile, per le regole di base, dallo stesso proprietario. Quando ci si rende conto che il proprio animale presenta turbe caratteriali, tutor addestrativi o esperti comportamentali saranno in grado correggerne il comportamento guidando il padrone verso il modo più corretto di relazionarsi col proprio cucciolone. Una delle prime cose da insegnare al cane è la condotta al guinzaglio: deve imparare a camminare accanto alla persona che lo conduce, senza tentare di sopraffarla tirando il guinzaglio, e senza d’altro canto lasciarsi trascinare. Importantissimo anche insegnare all'animale a sedersi a comando: questo accorgimento vi permetterà di gestirlo con maggiore facilità dovunque vi troviate. Infine, terzo comando essenziale è quello della “cuccia”. Il vostro cane lupo imparerà a togliersi di torno ogni volta che la sua presenza non sarà gradita.

Lo si addestra così Condotta al guinzaglio: non dovete stancarvi di gratificarlo con un “bocconcino” ogni volta che camminerà correttamente al vostro fianco. Sedersi a comando: date al vostro cane l’ordine di sedersi mentre notate che lo sta facendo. Questo lo metterà nelle condizioni di associare il comando “seduto!” all'atto del sedersi e di ripetere quindi l’azione ogni volta che vi sentirà pronunciare quella parola. Cuccia: mettete il cane in posizione e allontanatevi da lui continuando a ripetere l’ordine. Se vi segue non stancatevi di rimetterlo accucciato. Quando avrà imparato meriterà un regalino.

Le origini del cane lupo Razza canina più diffusa al mondo, il suo nome originario in tedesco è “Deutsche Schaferhund” (Schafer, pastore; hund, cane). Comunemente si ritiene che sia una razza originata dall'incrocio di un cane con un lupo, ma ci sono altri studiosi per i quali questo cane discende dal “canis familiaris matris optimae” del quale si sono trovati residui in Austria, Moldavia e appunto in Germania.


Pet Più: compri on line, consegna al piano

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cquistare il cibo per gli animali domestici, per tante ragioni è diventato un problema? La risposta si chiama Pet Più, il negozio on-line che consegna al piano, a domicilio, nel giro di poche ore i prodotti ordinati. “Per contattarci – spiega Francesco Dittatore, il titolare – è sufficiente connettersi al sito www.petpiu.it. On line si trovano alimenti e mangimi per molte varietà di animali domestici e una ricca serie di accessori per favorirne benessere e bellezza. Dalle novità alle offerte del mese: un ricco catalogo di prodotti in grado di esaudire ogni richiesta e, soprattutto, di rispettare il portafoglio perché studiato per garantire qualità e convenienza”. Francesco rivela che la gestione di questo tipo di attività si basa essenzialmente sulla corretta gestione del magazzino: “Per far fronte a ogni richiesta bisogna avere un po' di tutto – conferma – soprattutto per quanto riguarda il cibo e i mangimi. Per questo, on-line è possibile trova-

re linee di prodotti di svariate marche come Royal Canin, Trainer, Purina, Almo Nature, Hills, antiparasitari Advantix e Front Line Combo. Abbiamo anche la possibilità di recuperare linee alimentari specifiche per animali con esigenze particolari. Qualora non risultino a catalogo possiamo comunque procurarle previa richiesta telefonica o via mail”. In più, il negozio virtuale di Francesco Dittatore propone anche una ricca serie di accessori: prodotti cosmetici e benessere, cucce, guinzagli, medagliette, cappottini, pannoloni, lettiere per gatti, prodotti per roditori e altri animali di piccole dimensioni e così via. “Le nostre consegne sono il più celeri possibile – conclude – e prevedono sempre la consegna al piano: cosa molto gradita dagli anziani e da chi ha difficoltà di deambulazione”.

Sul sito www.petpiu.it scegli i prodotti della tua spesa; gli incaricati te la portano a casa

Per informazioni www.petpiu.it, oppure inviare una mail a info@petpiu.it

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La parola all’istruttore cinofilo “Il cane non è un peluche” Dopo avergli insegnato le regole base, dobbiamo dedicargli il giusto tempo

A cura dell’istruttore cinofilo Francesco Dittatore

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on hai un buon rapporto con il tuo cane? Fa disastri in casa? Non va d’accordo con gli altri cani? Questi sono solo alcuni dei problemi che possono nascere in ambito di convivenza con un cane ma, con un po' di pazienza e determinazione, possono essere risolti. Se pensiamo che il cane, discendente dal lupo, è una delle pochissime specie carnivore che vive in un branco sociale, capiamo quanto forte sia la sua esigenza di interagire con il suo branco (famiglia). Purtroppo per lui, però, l'uomo con il quale oggi convive non è lupo, quindi non sempre riesce a esaudire i suoi bisogni fisiologici. Quando si inizia un corso di educazione bisogna capire realmente com'è la vita da cani per cercare di riprodurla tale quale in natura, ovvero il più possibile simile alla realtà. Tre i cardini fondamentali su cui lavorare per avere un cane equilibrato: li indichiamo nel box qui a alto.

Regole, esercizio fisico e interazione con i membri del branco In primo luogo bisogna sapere quali regole vanno date al cane, poichè spesso succede che diamo delle regole che in realtà per il cane hanno veramente poco significato, dimenticandoci al contrario di indicargli quelle più importanti. Facciamo degli esempi; il cane non deve mai mangiare prima di noi; Non deve avere accesso a divani e letti; Non deve tirare al guinzaglio durante le passeggiate; Queste sono alcune delle regole che vanno date fin da quando il cane entra in casa e ci sono delle metodiche ben precise per far cessare questi comportamenti senza coercizione. Ricordiamoci sempre che usare coercizione con un cane è la cosa piu sbagliata che si possa fare: con le maniere forti non si crea nessun rapporto con lui ma, al contrario, lo si distrugge e il cane non ci vedrà mai come dei leader bensì come dei gregari. Per quanto riguarda l’esercizio fisico dobbiamo pensare che ogni cane che noi conosciamo è stato creato dall’uomo per svolgere un lavoro. Un cane pastore ad esempio è stato creato per radunare le pecore e per questo in media può correre fino a 20 km al giorno senza avere fatto un particolare allenamento: vi renderete conto che un animale con queste caratteristiche non può vivere in casa o in un giardino e uscire mezz’ora al giorno. Stessa cosa vale per i cani da caccia, i molossi e così via. E poi chiaramente il cane proprio perché è un animale sociale ha un’alta capacità comunicativa che tanti altri animali non hanno: ha bisogno di interagire oltre che con i suoi proprietari anche con altri cani e altre persone. Avere un cane è una cosa stupenda ma dobbiamo anche capire che questi fedeli amici non sono degli esseri umani e vanno rispettati nella loro natura. Per questo motivo, prima di prendere un cane valutate sempre bene quanto tempo abbiamo da dedicargli, perché non di un peluche si tratta. E non basta portarlo fuori 5 minuti per fare i bisogni e dargli da mangiare... Spero di essere stato di aiuto a tutte le persone che hanno difficoltà nel gestire il loro cane.


Agility-dog, con Fido nasce un’amicizia speciale

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l rapporto tra cane e padrone ha subito importanti trasformazioni. Sono lontani i tempi in cui l’amico a quattro zampe era relegato in un cortile legato alla corda. Oggi l’interazione uomo/cane si trasforma in autentica amicizia e complicità. Protagonista della trasformazione, senz'altro, anche l’Agility Dog, disciplina sportiva andata diffondendosi notevolmente negli ultimi anni. Si tratta di uno sport cinofilo che consiste in un percorso ad ostacoli (di solito dai 18 ai 22), ispirato al percorso ippico. Il cane, con il fattivo supporto del suo padrone, è chiamato ad affrontarli nell'ordine previsto, incorrendo nel minor numero di penalità, naturalmente nel minor tempo possibile. Al padrone, tecnicamente detto conduttore, spetta il compito di seguire il cane comunicando con esso, dandogli dei comandi e accompagnandolo in tutto il percorso. Secondo il regolamento della FCI-Fédération Cynologique Internationale (Federazione cinologica interna-

Disciplina sportiva che unisce indissolubilmente cane e padrone

zionale), gli ostacoli del percorso devono essere studiati con l’obiettivo di evidenziare il piacere e l'agilità dell'animale nel collaborare con il conduttore. Evidente l’obiettivo educativo dell’agility che è quello di favorire l'integrazione dell’animale nel mondo dell’uomo. Non è dunque un caso se questa disciplina implica una buona armonia tra il cane e il suo conduttore che porta a una intesa perfetta tra i due. Per avere successo, il cane impegnato nell’agility deve possedere gli elementi di base d'educazione e obbedienza. Le origini della disciplina sono inglesi. Il primo show di agility, infatti, risale allo show canino Crufts nel 1978. John Varley, un membro della commissione dello spettacolo dell'anno precedente, venne incaricato di organizzare un evento che unisse sia l’agilità e l’obbedienza del cane e che rialzasse l’audience della manifestazione, da anni ormai in calo. Ecco dunque affacciarsi l’idea dell'agility: una disciplina vincente.

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Benvenuti nella terra dei Labrador

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uckyland è un allevamento di Labrador che opera quotidianamente a tutela della salute e del benessere dei propri cuccioli e, giusto per ricollegarsi ai problemi di più stretta attualità, dichiara la propria decisa con-

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trarietà al commercio di animali da compagnia praticato al di fuori di allevamenti “sicuri e seri”. I cuccioli dell'allevamento non sono mai stati e non saranno mai affidati per la vendita a negozianti di animali. I cuccioli nati in questo allevamento lasciano la propria madre solo dopo il compimento dei “2” mesi di età ed hanno quindi tutto il tempo di crescere e fortificarsi all'interno di un ambiente familiare e sereno, circondati dal massimo delle attenzioni possibili. Stando a contatto con i “fratellini” e i genitori tanto a lungo sono socializzati ed equilibrati. Sono sempre e soltanto accompagnati da un pedigree ufficiale dell’E.N.C.I. e trasferiti ai nuovi proprietari secondo quanto stabilito dai regolamenti, con microchip, vaccinati e svernati; per ognuno di loro sarà consegnata una cartelletta personale al cui interno oltre ai consigli su educazione e alimentazione, si troveranno anche copie dei pedigree dei genitori e copie dei controlli sanitari (anche, gomiti e occhi annuale). I cani usati in allevamento per la riproduzione sono tutti radiografati ufficialmente attenendoci ai vari gradi ammessi: displasia anche A B C,


“ Pensione per gli amici pelosi Oltre ad allevare e selezionare per carattere, morfologia e temperamento, magnifici labrador, Luckyland offre anche un servizio di pensione familiare per tutti gli amici pelosi. Aperta tutto l’anno vi permetterà (se proprio non potete portarlo con voi) di affidarci il vostro Labrador per il periodo da voi richiesto: al vostro ritorno lo ritroverete rilassato, allegro e gioioso. displasia gomiti 0 1. I cuccioli, inoltre, saranno sempre seguiti dall’allevatore che resterà a disposizione dei nuovi proprietari senza limiti d’orario, fin tanto che ce ne sarà bisogno ed anche oltre. Perché i cuccioli nati in questo allevamento non vengono affidati a chiunque, basta che paghi... Chi desidera un cucciolo di Luckyland deve "meritarselo".

Per l'accettazione i cani dovranno: - Aver effettuato il trattamento antiparassitario; - Essere in regola con le vaccinazioni; - Avere microchip.

Allevare è per noi una grande passione e lavorando seriamente sulla qualità dei nostri cani speriamo di migliorarci sempre. Auspichiamo che la scelta del cucciolo dia inizio ad un'amicizia sincera; noi saremo sempre e comunque pronti per un consiglio o un aiuto.

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Quando il vostro animale domestico è di dimensioni imponenti, oppure non puiò essere trasportato, è il momento di chiamare uno specialista che venga direttamente a casa.

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Il veterinario a domicilio

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ndare dal veterinario non è sempre impresa agevole. Può sempre capitare, infatti, che Fido o Micio abbiano poca voglia di seguire il proprietario nello studio medico, oppure che detestino il trasferimento in automobile o, infine, che la persona che dovrebbe portarli alla visita medica non sia nelle condizioni di salute adeguate per farlo. Come procedere in questi casi? Nel modo più semplice: chiamando il veterinario al proprio domicilio. “Mi reco personalmente a casa dei pazienti - spiega il dottor

Angelo Galvan - in questo modo risulta più facile visitare animali domestici “difficili” che altrimenti non si riuscirebbero a portare in uno studio medico. Nel loro ambiente domestico, infatti, è possibile visitare con più facilità anche gli animali più intimoriti. Solo se il caso consiglierò ai proprietari di recarsi in ambulatorio, appoggiandosi eventualmente alla Clinica 24 ore di Muggiò, con cui collaboro, dotata di strumentazioni mediche, sale operatorie e degenza”. Il vantaggio di poter ricorrere al veterinario a domicilio è anche quello di poterlo chiamare 24 ore su 24: “Sono sempre operativo - spiega ancora il dottor Galvan - anche in caso di emergenza 7 giorni la settimana. Eventualmente, è anche in funzione il servizio di ambulanza veterinaria, per il trasporto degli animali nei centri di cura in sicurezza”. In quali altri casi è utile il veterinario a domicilio? “Per esempio, quando la taglia dell'animale è troppo grande... Oppure se soffre di artrosi per cui non può muoversi: in questi casi, con una puntura di antidolorifico è possibile risolvere il problema”.


Pensione per cani, ringraziando il gufo!

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na pensione per cani dal nome insolito - «Il Gufo sulla Luna» - nata per volontà di Roberta Brusati, simpatica titolare con la passione per i più fedeli amici a quattro zampe. “Sono molto soddisfatta - spiega - perché l'apertura di questa attività è per me il coronamento di un sogno. Ho trascorso la mia infanzia in compagnia di un simpaticissimo pastore tedesco: poter accudire i miei amici animali significa per me fare la professione che più mi piace”. Oltretutto, Roberta non è sola: “Al contrario - spiega - la mia attività si svolge all’interno dell’allevamento di cani corsi La Chimera, dove trovano spazio anche un percorso d'agilità e dove opera quotidianamente un educatore cinofilo in grado di insegnare agli animali domestici le regole per un buon comportamento di base”. Un servizio tutto compreso, dunque: “In effetti è così - riprende Roberta - anche perché a tutti questi servizi abbiniamo eventualmente la presa e consegna a domicilio, oltre alla personalizzazione della pappa, a seconda delle diverse esigenze”.

L’allevamento è all’avanguardia: “Disponiamo di box con parte della superficie coperta, mentre due volte al giorno gli animali sono liberi di scorrazzare nell’ampio parco verde. Siamo particolarmente attenti anche ai dettagli sempre per assicurare la miglior salute ai nostri ospiti, tanto da garantire loro, in caso di necessità adeguata assistenza sanitaria, sia contattando eventualmente il veterinario di fiducia dei clienti, sia ricorrendo ai nostri, qualora manchino informazioni” Un discorso importante lo meritano le tariffe. “Si spazia dai 13 ai 18 euro al giorno - spiega Roberta - a seconda della taglia: crediamo che siano tariffe particolarmente convenienti sul territorio. Al momento ci limitiamo ai cani - conclude la titolare tuttavia presto potremo pensare di ospitare anche gatti”. Perché un nome tanto insolito? “Perché il Gufo sulla Luna era un mio portafortuna”. Se anche voi desiderate garantire al vostro amico più fedele una bella vacanza mentre sarete lontani da casa, il consiglio di Roberta è quello di prenotarvi fin da ora.

Quando la passione per gli animali si trasforma in professione

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Tanti vantaggi per chi adotta un amico a 4 zampe La convivenza può giovare all’animale ma anche all’uomo

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e persone sole quali vantaggi possono trarre dalla convivenza con un animale domestico? I veterinari non hanno dubbi: «La convivenza con un cane, un gatto o altri piccoli amici, per esempio pennuti, ha dei risvolti di straordinaria importanza». Chi ha una certa età (ma non solo) trova nel cane un amico fedele, dall'umore stabile e sempre alto. Basta una scodinzolata e in casa torna l'allegria. Ma ci sono anche altri risvolti positivi che possono caratterizzare questa convivenza: in primo luogo un cane obbliga l'anziano a uscire di casa almeno due volte al giorno facendo movimento. Poi, con un apposito (e poco costoso) addestramento, può imparare ad abbaiare per attirare l'attenzione dei vicini quando si accorge di una situazione di emergenza in corso per il suo padrone; oppure ancora, può imparare a recuperare gli oggetti caduti accidentalmente a terra. D'altra parte, qualora l'anziano sia ipovedente, con una spesa più consistente ma senz'altro ottenendo in cambio un servizio impagabile, è possibile acquistare un cane guida, grazie al quale è possibile continuare a uscire di casa per prendere un po' d'aria, evitare ostacoli imprevisti sul proprio cammino e così via. Quali razze scegliere? Nel caso del cane guida la scelta è più o meno d'obbligo: pastore tedesco, labrador o golden retriever. In tutti gli altri casi non c'è una razza da preferire alle altre. Anzi, meglio sarebbe adottare un esemplare ancora giovane direttamente al canile: i cani adottati sono consapevoli della fortuna cui vanno incontro trovando un padrone. Sanno che avranno un luogo tranquillo dove vivere e che il cibo è assicurato per sempre: ricambieranno queste attenzione con affetto totale e fedeltà incondizionata.

Anche la convivenza tra anziano e felino offre soddisfazioni. Un gatto, per le sue stesse caratteristiche, è un animale straordinariamente indipendente. Per questo è indicato soprattutto alle persone poco o per nulla autonome. Per intenderci, il gatto non sporca perché per i bisogni usa la vaschetta; può mangiare su un tavolo senza obbligare l'anziano a chinarsi; non deve uscire necessariamente di casa... In più fa le fusa gratis, è un coccolone, piace ai nipotini e dispensa affetto senza chiedere impegni particolari al suo padrone.... «Fanno tanta compagnia agli anziani anche i piccoli uccelli, per esempio i canarini che con il loro cinguettio danno vita alla casa. Oppure i pappagallini inseparabili, o ancora un variopinto ed esotico pappagallo che oltre a imparare a parlare, può anche essere addestrato a tornare in gabbia da solo ogni sera dopo una giornata vissuta in libertà... per casa. L’unica incombenza che resta per dimostrare affetto al proprio animale è quella di sottoporlo alla profilassi di routine annuale: antiparassitaria e vaccinale. Poi, quando ci si rende conto di un eventuale malessere è sempre consigliabile contattare il veterinario di fiducia che saprà dare gli opportuni consigli per una pronta guarigione.


Cavalli e cavalieri al centro ippico

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astano Primo. Nel cuore della Pianura Padana, immerso nella natura del Parco del Ticino, in zona Cascina Malpaga e Villoresi, ecco il centro ippico ASD Luna Blu di Elena Cammilletti. “Ho potuto coronare il sogno di una vita grazie alla fattiva collaborazione di mio papà – spiega la giovane imprenditrice – Negli anni abbiamo realizzato il nostro Centro Ippico con l'intenzione di farne una struttura in grado di divulgare la vera cultura della equitazione: per questo al suo interno opera solo personale qualificato. Io stessa, oltre a essere assistente veterinario e assistente di riabilitazione equestre, sono anche istruttore di equitazione di secondo livello”. Il Centro Ippico ASD Luna Blu è una delle realtà più positive del territorio: la struttura si compone di due edifici all’interno dei quali trovano posto i box per una ventina di cavalli, i paddock e tutto l’occorrente per la corretta gestione dei quadrupedi perché godano della massima libertà. “Naturalmente - riprende Elena – all’interno del nostro centro ospitiamo anche corsi di equitazione a ogni livello: dai principianti a

salire; per i bambini più piccoli, invece, effettuiamo corsi di pre-equitazione consistenti essenzialmente in movimenti di ginnastica artistica sul cavallo. Nel nostro centro si tengono inoltre sedute di riabilitazione equestre”. Infine, Elena ricorda che ASD Luna Blu organizza dal 2 al 7 luglio una settimana di attività aperte anche alle persone non iscritte al centro, ma interessate a entrare in contatto con il mondo dell'equitazione. Ci saluta rivelandoci la sua filosofia operativa: “Quando comincio un nuovo corso – spiega la brava istruttrice – spiego immediatamente ai miei allievi che il cavallo non è un’automobile che si prende solo al momento del bisogno per effettuare una seduta di pratica sportiva. Al contrario, il cavallo è un animale sensibile e intelligente che merita rispetto e amore; un compagno fidato con il quale vivremo momenti indimenticabili”.

ASD Luna Blu si trova nel Parco del Ticino: lezioni a ogni livello e passeggiate per principianti ed esperti

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Il battesimo della sella Prima di tutto bisogna bardare il cavallo: ecco i consigli per i principianti

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e avete il desiderio di praticare uno sport in compagnia di un grande amico a quattro zampe, l'equitazione è ciò che fa per voi. Chi vorrebbe imparare oppure è alle prime armi, deve tener presenti alcune norme fondamentali, tra cui la preparazione del cavallo. Un'operazione che, nel linguaggio equestre, significa mettergli tutta la bardatura necessaria per montarlo. Quindi sella, con relativo sottosella, testiera e protezioni per gli arti. Tutto ciò richiede una serie di operazioni stabilite, che devono seguire un ordine preciso ed essere fatte in modo molto scrupoloso per evitare spiacevoli inconvenienti. Infatti, conseguenze immediate di un errato modo di sellare il cavallo sono le fiaccature, tumefazioni ed escoriazioni spesso dolorose, causate dallo sfregamento della bardatura sulle zone più delicate del cavallo, come il garrese o la regione delle cinghie, dove passa il sottopancia. La prima cosa da fare è verificare che il cavallo sia ben pulito. Per essere agevolati nelle varie operazioni, leghiamo il cavallo in scuderia oppure nel box. La copertina sottosella si posiziona appunto sotto la sella e ha la funzione di "cuscino" ammortizzatore oltre che di protezione del mantello del cavallo, per evitare il contatto diretto con il

cuoio. Inoltre ha il compito di assorbire il sudore prodotto dal cavallo durante il lavoro. Appoggiamo la copertina posizionandola più avanti del necessario, oltre il garrese verso il collo, per farla scorrere nella posizione corretta seguendo il verso del pelo, per non provocare irritazione. Afferriamo la sella per l'arcione con la mano sinistra e per il seggio con la mano destra e appoggiamola delicatamente sul cavallo. L'arcione deve trovarsi sopra al garrese e i due cuscini laterali appoggiano ai lati. Una volta posizionata la sella, lasciamo cadere il sottopancia e passiamo dal lato destro del cavallo per controllare che non ci siano pieghe o che non sia arrotolato. Torniamo a sinistra, afferriamo le cinghie del sottopancia e fissiamolo con delicatezza, senza stringere troppo. Infatti, il sottopancia deve essere stretto gradualmente, dopo che il cavallo ha fatto qualche passo in avanti e ha di conseguenza allentato il respiro, che abitualmente trattiene nel momento in cui sente stringere le cinghie. Solo quando saremo in sella potremo “tirare” l’ultimo buco. Il sottopancia può essere costituito da una cinghia sola o da due. Le due cinghie garantiscono maggiore sicurezza in quanto qualora se ne rompa una la sella rimane comunque fissata grazie alla presenza dell’altra. Un buon suggerimento per evitare che la pelle resti raggrinzita nella zona del sottopancia è quello di “tirarla” afferrando un anteriore alla volta stendendolo in avanti. Controlliamo inoltre che la copertina e l’eventuale altro sottosella non abbiano pieghe e siano perfettamente centrati. Verifichiamo infine che la pelle, molto delicata, nella regione delle cinghie sia ben distesa e non raggrinzita, per evitare l'insorgenza di fiaccature. (Ulteriori informazioni su www.equitazione.net).


Valdarenne, il cavallo come scuola di vita

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equitazione è l’unico sport al mondo che coinvolge due esseri viventi. Per avere successo, i due devono essere il più possibile in sintonia. Non bisogna dimenticare che il cavallo in natura è una preda, mentre l’uomo è predatore: proprio per questo equilibrio naturale il cavallo teme l’essere umano; è importante dunque, sin dai primi mesi di vita, instaurare un rapporto di fiducia reciproca impostandolo sulle basi della sincerità e dell'amore. “Pazienza e dedizione sono virtù che noi del Centro Ippico Valderenne abbiamo sempre applicato a profusione ricavandone risultati straordinari – spiegano i responsabili - . I cavalli del nostro allevamento (Valdemone) vengono lasciati in libertà nelle vallate dei Monti Nebrodi in Sicilia sino all’età di tre anni: laggiù imparano ad avere un rapporto di socializzazione con l’uomo attraverso un approccio etologico. Dai 3 anni iniziamo ad utilizzare la doma dolce e da questa età si possono già individuare le loro attitudini che poi vengono sviluppate con metodi appropriati d'allenamento: il dressage, il salto ostacoli, il cross, il volteggio sono solo alcune delle discipline in cui i nostri amici quadrupedi eccellono. Abbiamo sempre riservato una particolare attenzione per una razza autoctona siciliana denominata SAN FRATELLANI di cui abbiamo in allevamento diversi esemplari e alcuni di essi stanno dando ottimi risultati nel dressage e nel salto ostacoli”. Nel Centro Ippico Valdarenne prosegue l’uso dell’approccio etologico: “Uno degli aspetti fondamentali dell’equitazione è la preparazione psico-fisica sia del cavallo che del cavaliere – ri-

prendono i responsabili – La nostra scuola è rivolta ad adulti e bambini sia a livello amatoriale che agonistico grazie alla preparazione tecnica dei nostri qualificati istruttori FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) e animatori pony FISE. Imparare l’equitazione significa apprendere concetti e principi che si possono rivelare preziosi anche nella vita quotidiana. Cascina Valdarenne, 2 Vanzago - Tel. 02.93435196 cell. 348.3476617 - valdarenne@libero.it www.centroippicovaldarenne.it

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Ippoterapia: tanti benefici psico-fisici per chi la pratica Affonda le proprie radici nell'antichità più remota

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Ippoterapia è considerata cura fin dal secondo secolo a.C. Infatti, se ne erano già accorti anche i romani che usavano l'equitazione per risolvere problemi d'insonnia, come cura dell'epilessia e come trattamento riabilitativo in diversi casi di paralisi. Per arrivare a quella che oggi viene indicata con il nome di ippoterapia, a ogni modo, è stato necessario attendere fin dopo la prima guerra mondiale. La particolare andatura del cavallo oltre a rinforzare e a migliorare la tonicità della muscolatura, rievoca la cadenza umana, con grande beneficio per chi non è in grado di camminare. La posizione assunta dal cavaliere in sella migliora l'allineamento capo-tronco-bacino e l'equilibrio. Oltre a favorire la scioltezza e la coordinazione dei movimenti, condurre il cavallo costringe ogni persona a migliorare i tempi di attenzione e di reazione. L'essere a contatto con un animale, per sua natura imprevedibile e che reagisce soprattutto ai segnali inconsci di chi lo sta guidando, stimola un serie di attività intellettive come concentrazione, memoria, stabilità emotiva, tranquillità e fermezza di carattere. Andando a cavallo chi è isolato e poco responsabilizzato, riesce a migliorare il rapporto con se stesso e con gli altri e soprattutto ad acquistare maggiore autonomia.

Volteggio: ginnastica artistica in sella Il volteggio a cavallo è una delle dieci discipline equestri riconosciute dalla Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) ed unisce la ginnastica artistica all’equitazione. Molto conosciuta e praticata nel nord Europa, in Italia non è molto popolare. Il volteggio a cavallo può essere praticato fin dai cinque anni e permette di sviluppare caratteristiche come l'agilità, il coordinamento psico-fisico, il coraggio e anche l’amore per un animale sensibile come il cavallo, che diventa l’origine del movimento. Questo sport è suddiviso in varie categorie in base alla difficoltà. Una performance si compone di esercizi “obbligatori”, che tutti gli atleti devono fare, e “liberi”, scelti cioè dal volteggiatore in base al grado di preparazione. Prima di salire su un cavallo vero il volteggiatore prova gli esercizi su un cavallo finto munito di maniglie (simili a quelle del fascione da volteggio sul cavallo vero), per passare in un secondo tempo a provare gli stessi su un cavallo in carne ed ossa, prima al passo, poi al galoppo. A differenza di altri sport equestri il cavallo non appartiene all'allievo ed è considerato un vero e proprio membro della squadra che si esibisce davanti al pubblico


Simpatico come un furetto! Amico perfetto di adulti e bambini Socievole, di taglia variabile, deve essere addomesticato

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onostante le leggende metropolitane sul suo conto siano numerose, è necessario dire che il furetto è un animale domestico e non un roditore ma un carnivoro della famiglia dei mustelidi che include anche la lontra, la donnola, la puzzola, il visone, la martora, il tasso, lo zibellino e l’ermellino. Questo simpatico animale è amichevole e giocherellone come un cane, ma il suo comportamento domestico è molto simile a quello di un gatto. Il furetto è un animale estremamente socievole, di grande compagnia per gli uomini e per questo motivo non può restare da solo in casa tutto il giorno perché soffrirebbe di solitudine. La taglia è molto varia, le specie allevate dai cacciatori sono molto piccole, anche solo 40 cm di lunghezza (coda compresa) ed oggi vengono vendute come specie nane, mentre i furetti allevati per la compagnia sono di taglia più grande, intorno ai 60 cm compresa la coda. Le dimensioni sono comunque molto soggettive, visto che i maschi e le femmine hanno una grande differenza di taglia e peso; in generale le femmine hanno un peso che varia dai 500 ai 1300 grammi ed i maschi dai 1000 ai 2000 grammi. Occorre prendere in casa solo un Furetto completamente addomesticato, in caso contrario preparatevi a ricevere numerosi morsi sulle mani; poi è necessario insegnargli dove fare i suoi bisogni e gli ci vorrà un po' di tempo per impa-

rare completamente. Un altro lato spiacevole dei Furetti è che amano scavare e quando riescono a raggiungere la terra di un vaso di fiori in pochi minuti è sparsa sul pavimento. Inoltre anche se capiscono molto bene che cosa possono o non possono fare spesso ignorano i divieti del padrone e combinano qualche disastro. (Per maggiori informazioni: www.furettomania.it)

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Siberiani, dalla Russia con amore Razza tollerata anche da chi soffre di allergia

STORIA DEL GATTO I gatti hanno avuto un ruolo importante nella storia di molte nazioni e sono al centro di superstizioni e leggende. Inoltre essi possono essere considerati come soggetti preferiti da molti artisti e scrittori, ma quando ne iniziò l'addomesticamento? Alcuni naturalisti, in tempi passati, hanno dato per scontato che il gatto domestico (Felis catus) fosse un discendente selvatico di quello europeo (Felis sylvestris), mentre altri sostengono che la natura di quest'ultimo, come quella dei grandi felini, sia totalmente selvatica. Vi sono alcuni etologi per i quali il gatto selvatico africano (Felis lybica) è, contrariamente al Sylvestris, una specie che accetta la presenza umana, si avvicina ai centri abitati e sfrutta varie fonti alimentari, inclusi gli avanzi dell'uomo. E' molto più probabile, quindi, che gli esseri umani in passato ne abbiano avvicinato e allevato i cuccioli e che da questi si siano via via evolute delle specie intermedie, che a loro volta hanno dato origine al nostro gatto domestico. IL GATTO SIBERIANO Cenni sulla sua Storia Cosa ci sarà di misterioso in un gatto Siberiano? Quello che si conosce sulle caratteristiche è stato scritto ambiguamente dai soliti felinologi sul come ha avuto il riconoscimento pubblico internazionale in brevissimo tempo e per la sua leggendaria ipoallergenicità. Il Gatto Siberia-

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no, si dice originato da gatti selvatici nelle foreste della Siberia (La Taiga), che erano i cani da guardia dei monaci Siberiani. Dice una vecchia signora russa cercando di ricordare: “Se ci avessero chiesto com’era il Siberiano avremmo risposto “un bel gattone peloso, tutti sapevamo riconoscere il Siberiano, era il gatto che molti in Russia possedevano....”. Ma allora perchè Siberiano? Tutti i gatti non di razza a pelo lungo di grande taglia e tigrati erano definiti Siberiani. In Russia, certamente, è giunto dalle solite strade del commercio, ma è anche possibile che ci siano stati gatti selvatici delle steppe e delle foreste. La storia del gatto Siberiano come razza, ovvero quella di un gatto di pelo semi lungo che viveva in Russia è iniziata negli anni 80, quando i proprietari dei gatti con queste caratteristiche, hanno sviluppato in molte città della Russia la necessità di creare i primi club felini dove molti appassionati facevano affluire i loro amati. Nelle Expo ogni proprietario cercava nel suo gatto le caratteristiche che potessero avvicinare il suo ad una delle leggendarie razze e solo alcuni venivano classificati come Gatti Siberiani. Verso la fine degli anni 80 furono creati i primi standard della nuova razza dai felinologisti del club "Kotofei" i quali per primi hanno scritto lo Standard, prendendo ad esempio Roman uno dei Gatti fondatori. Le caratteristiche che distinguevano il gatto Siberiano dovevano essere enfatizzate nello standard per ottenere il riconoscimento pubblico. Queste caratteristiche dovevano essere trovate e fissate nella razza per creare un’apparenza unica, che la distinguesse da altre razze simili. La cosa più enfatizzata fu la forma della testa. zigomi ampi e situati in basso, connessi da una curva dolce al muso arrotondato, che non potesse essere confusa con la forma della testa del Maine Coon o del Norvegese. Ma in realtà, questi gatti non seppero trasmettere i propri tratti ai figli. Ci riuscì, invece, Max portato al Club da una vecchia signora che lo aveva trasportato dentro la borsa della spesa! Grosso e forte, questo gatto di colore seal tabby point presentava i contorni della testa quasi perfetti, come il mantello, soltanto un pò corto. Questo maschio è stato così consistente che fino ad oggi le femmine della sua terza o quarta generazione ancora danno luce a piccole copie di Max in vari colori. La forma della testa è stata presto inserita nello standard W.C.F.


Ablon, passione per i felini... anallergici

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erché è nato Ablon? Perché Giliana ama ogni gatto, ma è allergica al suo pelo. Era disperata, ma poi con il marito Massimo ha trovato la soluzione: il gatto siberiano. Così, dopo aver verificato che questa razza non provoca allergie nell'uomo, i due hanno deciso di aprire il proprio allevamento. Perché il gatto siberiano è quasi... anallergico? Perché nella sua saliva e nelle urine si trovano quantitativi di proteina F e l D1 inferiori a quelli tipici delle altre razze. Ed è proprio questa proteina sparsa dal felino sul pelo durante la fase di autopulizia a scatenare eventuali crisi in soggetti predisposti. Ablon alleva gatti siberiani (di pura razza russa) da molti anni. L'allevamento è riconosciuto dalla World Cat Federation (WCF) e da Associazioni Confederate Europee Feline (A.C.E.F.). E' iscritto alla associazione A.F.S.I. I gatti sono regolarmente vaccinati e testati FIV/FELV negativi. Per qualsiasi informazione o curiosità sui gatti siberiani e sulle prossime cucciolate è possibile contattare Ablon dal lunedì al venerdì, dopo le ore 18,00 sabato e domenica. Oppure seguire le pagine web di www.ablon.it nella sezione cuccioli di siberiano.

Standard della razza siberiana Taglia: medio-grande, il Maschio pesa intorno ai 7/9 kg e la Femmina 4/6 kg. Ha il dorso lungo con schiena arcuata, che appare orizzontale quando il Gatto si muove. Duchessa di Anusia Il torace è arrotondato, il ventre è rotondo compatto, le zampe sono rotonde, massicce e potenti, le posteriori quando sono tenute stese, sono leggermente più lunghe delle anteriori, con abbondanti Ciuffi di Pelo tra le dita per non sprofondare nella neve. L’espressione del muso, dai contorni tondeggianti, è molto dolce, con occhi grandi e orecchie di media grandezza ben distanziate, con punte arrotondate all’interno Ciuffetti di Pelo; la Coda Splendida è Folta, Lunga e Affusolata. I peli sono relativamente Lunghi in tutte le stagioni. Il mantello: lungo o semi-lungo è abbondante fitto e impermeabile. La Criniera è abbondante intorno alla Testa. I piedi sono grandi e rotondi, con lunghi ed abbondanti ciuffi di pelo tra le dita per non affondare nella neve. Il gatto siberiano, vive in media 15 anni. I siberiani sono gatti estremamente socievoli; partecipano attivamente alla vita di famiglia, accogliendo gli ospiti insieme ai padroni di casa e deliziandoli con la loro bellezza e accattivante dolcezza. Con i bambini sono giocherelloni e pazienti: non tirano mai fuori le unghie.

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Quelli che arrivano dalle Foreste Norvegesi

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Sonia Diodati All. Trollstigen’s Abbiategrasso (MI) web: www.trollstigen.it mail: info@trollstigen.it cell. 3389723123

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rollstigen’s è una realtà che quest’anno ha compiuto i dieci anni di “attività”. L’inizio è avvenuto un po’ per caso, con l’arrivo in famiglia di quella che doveva essere la nostra gatta di casa, e poi la voglia di darle una compagnia, di farle fare una cucciolata, e poi… e poi come spesso diciamo i Norvegesi sono come le ciliegie… L’aiuto di altre allevatrici ci ha nel tempo insegnato a conoscere e capire, ma soprattutto ad amare tanto questa razza straordinaria che la natura ha creato e, fortunatamente, la mano dell’uomo ha solo conservato. Il suo aspetto si è mantenuto nel tempo molto simile a quello che era nel passato, una “strana” via di mezzo tra il gatto come lo si conosce, e le linci che abitano i boschi della Norvegia. Il corpo possente, il mantello folto nelle stagioni fredde, ma soprattutto il muso dall’espressione selvaggia e allo stesso tempo elegante. Vivere con un Norvegese non è “avere” un gatto ma è “abitare” la stessa casa insieme a lui, un inquilino discreto dal carattere unico, affettuoso,

intelligente, ma tanto esigente quanto dispensatore d’affetto. In questa formazione del carattere è importante il lavoro dell’allevatore, nel permettere ai nuovi cuccioli di imparare a socializzare in primo luogo con i loro simili e poi, soprattutto, con le persone. I nostri piccoli, sono continuamente seguiti, controllati e coccolati in ogni fase della loro crescita, fino all’età (almeno tre mesi) in cui possono andare ad abitare con i loro nuovi compagni di vita, e a volte anche oltre, restando, per quanto possibile, in contatto con chi sceglie di prendere un gatto da noi. Oltre alla formazione del carattere, ampio spazio viene dato all’aspetto salute. Tutti i nostri riproduttori, infatti, sono sottoposti a controlli veterinari e testati FIV/FELV, GSD-IV, HCM e PKD. La “qualità” dei nostri gatti, infine, è testimoniata dai continui ottimi risultati che otteniamo con gli adulti, ma anche con i cuccioli, che portiamo alle esposizioni feline, che sono per noi anche luogo di incontro e confronto con altri allevatori italiani ed esteri.


Il vademecum per viaggiare con gli animali in treno, nave e aereo

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vete in programma una bella vacanza con i vostri animali domestici? Il Ministero della Salute ha stilato una serie di consigli per chi ha deciso di trascorrere le proprie ferie con cani, gatti o altri piccoli ospiti.

Aereo - A parte i cani guida per non vedenti che possono viaggiare con il proprietario purchè muniti di guinzaglio e museruola, le condizioni per il viaggio in aereo variano a seconda delle compagnie aeree: cani di piccola taglia, gatti, uccellini spesso possono stare in cabina nei trasportini, mentre i cani di media e grossa taglia viaggiano nella stiva pressurizzata in gabbie particolari. L'importante è accertarsi se il volo prevede scali di transito con cambio di aereo o di compagnia: durante le manovre, infatti, le gabbiette possono essere danneggiate oppure il paese di transito potrebbe bloccare gli animali per controllo o quarantena.

Treno – Sul sito www.trenitalia.com trovate tutte le informazioni aggiornate per un viaggio senza problemi su rotaia. Infatti, le regole sono diverse a seconda che si tratti di Eurostar, Intercity, Wagon Lit, ecc. In linea generale tutti gli animali possono viaggiare sui treni purchè chiusi in appositi trasportini o gabbiette, mentre i cani guida per non vedenti sono ammessi gratuitamente su qualunque treno o classe. Precisazioni: cani di piccole dimensioni e gatti possono viaggiare con il proprietario ma solo in seconda classe. I cani di grossa taglia possono viaggiare liberi solo se lo scompartimento è stato interamente prenotato (il proprietario deve però sostenere le spese di disinfestazione del locale). Possono viaggiare in scompartimenti con altre persone se non recano disturbo e se sono muniti di guinzaglio e museruola.

Navi e traghetti – I cani sono ammessi con guinzaglio e museruola mentre i gatti nel trasportino. I cani di piccola taglia possono viaggiare in cabina con il padrone previo consenso delle altre persone a bordo. I cani di taglia grande o media possono alloggiare negli appositi canili di bordo, ma generalmente, è permesso tenerli sul ponte con il padrone se muniti di guinzaglio e museruola. Alcune compagnie richiedono il certificato di buona salute altre la vaccinazione antirabbica (per viaggi in Sardegna. Ricordiamo infine che, per gli spostamenti di cani, gatti e furetti accompagnati dal loro proprietario o da una persona che ne assume le responsabilità per conto del proprietario durante il viaggio tra gli Stati membri, il Regolamento (CE) 998/2003 prevede la necessità della identificazione degli animali (tramite un tatuaggio oppure tramite un sistema elettronico di identificazione (microchip o trasponditore) e del possesso di uno specifico passaporto individuale (documento di identificazione dell'animale da compagnia) rilasciato da un veterinario abilitato dall'autorità competente.

Consigli per portare Fido in vacanza senza problemi

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In auto, occhio all’articolo 169 Il conducente deve poter guidare in tutta sicurezza

(i «trasportini»). Le norme sono chiare, ma non possono non bastare per far si che il viaggio dei vostri piccoli amici sia sereno. Prima di affrontare lunghi spostamenti, infatti, è necessario che il vostro cane (o il vostro gatto) si abitui a viaggiare in auto assieme a voi. Inoltre, prima di mettersi in auto, è bene seguire alcuni semplici consigli: l'animale dovrà essere a stomaco vuoto, per evitare malesseri, ma dovrà avere a disposizione una buona scorta di acqua. Durante il viaggio dovrete tenere il finestrino leggermente abbassato, così da permettere un costante ricambio di aria. Bisogna però evitare che il cane metta la testa fuori, perché un colpo d'aria potrebbe causargli una dolorosa otite. Durante il viaggio, inoltre, dovrete fare frequenti soste e ricordare che l'animale non va mai lasciato chiuso in auto, nemmeno se i finestrini sono abbassati. Seguendo questi semplici, ma importanti consigli il viaggio sarà un piacere per tutta la famiglia, amici a quattro zampe compresi...

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consigli per un viaggio in tutta sicurezza sono quelli di sempre... Ma per chi decide di portare con sé gli amici a quattro zampe gli accorgimenti da seguire sono ancora maggiori. Ricordiamo che l'articolo 169 del Nuovo Codice della Strada consente di trasportare liberamente in auto un solo cane, purché non costituisca pericolo o intralcio per il conducente dell'auto. E' possibile trasportare un numero superiore di animali se questi sono custoditi nel vano posteriore dell'auto, appositamente diviso da una rete o da altro mezzo analogo. Oppure, nel caso di animali di piccola taglia, tenendo gli animali stessi negli appositi «contenitori da trasporto»

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I veri «nipotini» dei dinosauri

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mate i rettili? Amerete allora follemente i draghi barbuti (pogona vitticeps)! Cosa sono? Lucertoloni bellissimi, simpatici, dallo sguardo espressivo, un testone da dinosauro del mesozoico, una straordinaria predilezione per le temperature torride, pari ad almeno 35°C. Naturalmente non è facile, alle nostre latitudini, mettere una famigliola di draghi barbuti a proprio agio. Ci vuole un bel terrario ben chiuso, all'interno del quale i nostri animaletti prospereranno se vi posizionerete un bel sole artificiale, ovvero uno dei quei tubi al neon delle lampade UVA che sprigionano una luce rosina e ben calda. Gradita, all'interno della struttura, una ricostruzione dell'ambiente desertico nel quale vivono in natura, con tanto di vera sabbia, un angolo in ombra dove comunque la temperatura di mercurio non dovrà scendere sotto i 22 gradi °C. Sarà il luogo meno visitato del terrario, ma di tanto in tanto vi troverete qualcuno dei vostri lucertoloni. Da cosa si riconosce il drago barbuto? Beh, la foto parla da sola, una grossa testa sotto la quale si trova una strana increspatura che ricorda la barba, appunto. Il veterinario vi spiegherà che l'esemplare i sesso maschile è più massiccio e presenta una testa molto grossa. Più esile, e quindi agile, la femmina. Il drago è onnivoro e si nutre, naturalmente anche di insetti, che però non devono essere troppo grossi, altrimenti si rischiano addirittura coma e morte. Una volta al giorno,

Draghi Barbuti: vivono nel deserto... oppure nel terrario di casa

inoltre, bisognerebbe spruzzarli con acqua: bevendo pochissimo, gradiscono molto la nebulizzazione. Le «istruzioni per l'uso» dicono che le prede da somministrare al drago non devono avere dimensioni superiori alla distanza che separa gli occhi dell'animale. Ricordatevi che sarà bene chiudere il terrario anche nella sua parte alta, onde evitare fughe dei rettili per casa... Sapete com'è, la via del deserto non è proprio dietro l'angolo...

Le tartarughe, goffe e simpatiche «Ma che bella tartarughina... Così bella che me la porterei a casa...». Già, ma prima di fare questa scelta accertatevi di disporre del luogo giusto in cui ospitarla. La tartaruga, infatti, ha bisogno di un terrario, ovvero di uno spazio di almeno due metri quadrati interamente a sua disposizione. E se le tartarughe aumentano, di conseguenza deve aumentare anche lo spazio. Una descrizione ottimale di come deve essere un terrario ci è data dal sito www.petz.it «Il recinto deve essere spazioso ed offrire sia posti al sole che all'ombra. E' molto importante precludere loro ogni possibilità di fuga». Questi animali sono sorprendentemente buoni scalatori, non lasciate che vi sorprendano con le loro doti. Sappiate inoltre che se il recinto non è sufficientemente interrato (almeno 30 cm!) le tartarughe possono fuggire scavando nel terreno. Devono essere anche protette dagli altri animali. Si deve fare attenzione che né gatti, né cani, né roditori possano entrare nel recinto. «Non deve mancare una piccola pozza (poco profonda) con l'acqua da bere scrive ancora www.petz.it - Per i periodi di riposo, le tartarughe necessitano di un "ricovero"». E' anche possibile tenerle in giardino, ma verificate accuratamente che l'orto sia recintato e che non vi siano piante velenose. Evitate altresì l'uso di anticrittogamici.

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Pesce rosso, istruzioni per l’uso! Per garantirgli una vita lunga e serena è bene preparargli un acquario seguendo poche regole di base

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gni volta che vi muore il pesce rosso cadfete in depressione? Buon segno, cercate allora di fare di tutto per ospitarlo in casa vostra nel modo migliore. Prima di tutto, evitate accuratamente la boccia rotonda, che ha tanti aspetti negativi. Preferitele, invece, una normalssima vaschetta di plastica a forma di parallelepipedo. Minimo 10 litri d'acqua, poi più aumentate meglio è. Acquari da 1520 litri li trovate in plastica a pochi euro, la cosa importante è che la vasca sia un parallelepipedo e che sia (all'incirca) alta quanto larga. Per rendere il tutto più simpatico, pulito e confortevole (sia per voi che per il pesce) è meglio acquistare un filtro per l'acqua con pompa

idraulica. È una spesuccia un po' sostanziosa, ma ne vale la pena per diversi motivi. I principali sono: 1) Non cambiate l'acqua ogni volta, ma ne cambiate solo un 20% il che è un sollievo sia per voi che per il pesce. 2) L'acqua sarà sempre relativamente pulita e non la vedrete riempirsi di escrementi. Preso il filtro, il grosso del lavoro è fatto. Se poi volete metterci qualche decorazione fatelo, ma badate di evitare oggetti o materiali strani e sassi presi dal mare troppo ricchi di calcare. L'ideale è il ghiaino in vendita un po' ovunque, ma lavatelo benissimo prima di posarlo sul fondo. Dopo il ghiaino depositate la decorazione e la piantina, quindi versate delicatamente l'acqua per non smuovere quanto avete realizzato con fatica. Bene, ora, prima di mettervi il pesce dovete aspettare almeno una settimana: il tempo necessario per formare l'habitat adeguato. Chi non vuole aspettare può farsi bastare la vaschetta... peccato però perché con i sassolini la bestiolina si diverte alquanto. Bene, ora viene il bello... Lo sapevate che un normale pesce rosso, in un habitat ottimale può campare anche molto più... di vent'anni?


Nell’acquario tropicale tanti “pagliaccio” e anemoni di mare

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uanto sono belli quegli strani invertebrati che popolano gli acquari tropicali? Eccone una breve rassegna. Prima di tutto c'è lo Spirografo (Sabellastarte) che arriva dall'Indo - Pacifico, è di dimensioni variabili a seconda della specie e si nutre di carne. Poi c'è l'Anemone Malu (Heteractis Malu), sempre di origine Indo - Pacifica con dimensioni da 10 a 40 cm. Carnivoro come lo Spirografo viene spesso tenuto assieme ai pesci pagliaccio con cui è in totale simbiosi. Un’illuminazione intensa favorisce la crescita di alghe di cui si ciba. Richiede un flusso di

acqua costante. Molto curioso il Granchio Eremita Rosso (Dardanus Megistos) che arriva dai Caraibi e ha dimensioni dai 10 ai 15 cm. È come gli altri un simpatico carnivoro. Se nell'acquario c'è una stella marina può capitare che si nutra dei suoi tentacoli. Ancora, ecco il Gamberetto Pulitore (Lysmata Amboinensis). Lungo dai 3 agli 8 cm, anche questo è un mangiatore di carne. il suo è un ruolo molto utile: pulisce infatti i parassiti dei pesci che in cambio non se ne cibano. Molto richiesto per la sua vivacità è di colore rosso con una riga bianca che lo attraversa.

Gli invertebrati dai colori vivaci daranno un tocco brillante al vostro microecosistema

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Falconeria, per la caccia un’arte antica Utilizzata dal 2000 a.C. Si pratica principalmente con i falchi pellegrini

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olendo dedicare una pagina di questo inserto ai volatili, avremmo potuto affrontare diversi argomenti. C’è però una disciplina affascinante che ha a che fare con pennuti ben più intelligenti. E a questa dedicheremo il nostro spazio. La Falconeria nacque intorno al 2000 a.C. nel centro dell’Asia per estendersi poi fino al continente europeo. Era una pratica venatoria valida per catturare selvatici da penna e da pelo con l’ausilio di falchi pellegrini, sacri, lanari, giri-falchi, aquile, sparvieri e astori. Gli arabi furono i più abili e scaltri ammaestratori di falchi da Falconeria e si deve attribuire a loro l'invenzione e l’utilizzo del cappuccio (attrezzo usato per mantenere calmi i falchi durante il trasporto) che andò a sostituire la cigliatura (pratica che consisteva nel cucire le palpebre dei falchi nella prima fase dell’addomesticamento). Questi popoli la praticano ancora oggi con grande zelo e fu grazie a loro che l’Imperatore Federico II di Svevia, nel medioevo, ne carpì i segreti e la cultura. Egli scrisse su quest’arte un trattato, tenuto ancora oggi in grande considerazione dai falconieri di tutto il mondo: il “De arte venandi cum avibus”, ossia l’arte di cacciare con gli uccelli dove è contenuto tutto il sapere arabo e

quello accumulato dal grande Federico. Fin qui la storia più antica di questa importante disciplina; ma oggi, nel nostro paese, com'è normata l'attività dei falconieri? La caccia con il falco in Italia è regolamentata dalla legge 157 dell'11 febbraio 1992 dove il falco è stato inserito tra gli “strumenti” di caccia consentiti, quindi per cacciare con il falco occorre essere muniti di regolare licenza di caccia, mentre per il volo libero no. Numerosi gli allevamenti esistenti: gli esemplari che generano devono essere muniti di anello inamovibile o microchip. Gli allevamenti riproducono soggetti per l’attività venatoria o per la reintroduzione in natura e nei parchi.

Canarino, bello e canterino Docile, intonato, aggraziato e prolifico. Per tanti il canarino è una compagnia irrinunciabile. Originario dell’isola di Madera (Canarie), per via delle sue qualità questo piccolo uccello è stato fin dall’inizio oggetto di allevamento e commercio. E oggi è diffuso in tutto il mondo. Per garantire lunga vita al canarino dovete: • Ospitarne la gabbia in un locale asciutto, arioso, soleggiato e privo di correnti di aria o di vapori umidi. Meglio evitare locali con riscaldamento artificiale. • Provvedere ad alimentarlo in modo bilanciato integrando il mangime con sostanze vegetali fresche come frutta e verdura, miscele di semi condizionati e la somministrazione per almeno 5 giorni al mese di uno specifico integratore alimentare come ad esempio uno a base del lievito dietetico bilanciato solubile. • Somministrargli acqua fresca e pulita. Cambiargli spesso anche l’acqua del “bagno” rendendola più asettica eventualmente utilizzando specifiche soluzioni di disinfettanti. • Utilizzare preparati innocui per respingere gli acari. • Infine ricordiamo che osso di seppia, sali minerali, gusci d'ostrica e corteccia d’albero non dovrebbero mai mancare nella gabbia perché sono alimenti minerali integranti.

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Zoonosi: malattie degli animali che si trasmettono all’uomo

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i chiamano zoonosi e indicano quelle malattie infettive o parassitarie degli animali, soprattutto di quelli domestici, che possono essere trasmesse all'uomo direttamente o indirettamente attraverso insetti o per ingestione di alimenti contaminati. Ecco le principali zoonosi: Morsicatura di cane e gatto; attraverso la saliva vengono introdotti nell'organismo germi spesso patogeni che normalmente albergano nella bocca dell'animale. In questi casi è di fondamentale importanza il lavaggio e la disinfezione della parte interessata. Se la lesione è di una certa entità, meglio rivolgersi al Pronto Soccorso; Malattia del graffio del gatto; è causata da un batterio che si chiama Bartonella heriselae, che entra nell'organismo attraverso le soluzioni di continuo fatte dalle unghie. I sintomi sono: mal di testa, febbre, affaticamento e ingrossamento dei linfonodi. Ha un andamento benigno anche se a volte è necessario ricorrere ad antibiotici; Toxoplasmosi, malattia parassitaria trasmessa principalmente con le feci dei gatti. La malattia spesso ha un decorso asintomatico, ma in alcuni casi può causare dolori muscolari, affaticamento, eruzioni cutanee, mal di gola. Nelle donne in gravidanza può essere causa di aborto spontaneo e malformazioni. L’igiene resta l'arma di prevenzione più importante; Tigna, causata da funghi che si trovano sulla cute degli animali. Può colpire la pelle (si formano aree rotonde secche e squamose con bordo rosso e irregolare e centro chiaro) oppure il cuoio capelluto; pulci e zecche. Le prime vivono nelle fessure di piastrelle, battiscopa, divani, materassi e

con il loro morso possono causare anche dermatiti allergiche; le zecche, invece, si nutrono di sangue e veicolano agenti patogeni anche gravi. Tra i più comuni serbatoi di zecche, cani, gatti e piccioni. Per difendersi dalle possibili malattie trasmesse dai nostri animali domestici bastano alcune semplici regole: pulizia accurata delle mani dopo il contatto con gli animali o con lettiere e giacigli; soprattutto i bambini dovrebbero evitare baci e scambi di cibo con gli animali; effettuare visite veterinarie periodiche; trattare gli animali con antiparassitari; raccogliere le feci che, oltre ad essere un gesto di civiltà, evita la diffusione di malattie parassitarie e batteriche; cuocere sempre carne e pesce prima di destinarli all’alimentazione umana e animale.

Per difendersi è sufficiente lavare bene le mani dopo aver toccato un cane o un gatto ed effettuare visite veterinarie periodiche

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Babesiosi o Piroplasmosi: patologia trasmessa dalle zecche Se non curata per tempo, il cane rischia la morte: fondamentale la prevenzione

Che cos’è Il Piroplasma è un protozoo che parassita i globuli rossi del sangue. Viene trasmesso dalle zecche dopo circa 48 ore che queste hanno infestato il cane. Dopo l'infestazione il periodo di incubazione varia da 10 giorni a 3 settimane circa. Il parassita si replica nei globuli rossi provocando anemia intravascolare, che diventa grave per una serie di processi immunomediati scatenati dal protozoo. Per la rottura dei globuli rossi si verifica ipossia (i tessuti non vengono ossigenati) e la situazione può precipitare a causa di una coagulazione intravasale disseminata, la cosiddetta CID, che ha esito letale. E’ una malattia riscontrabile in primavera/estate, stagioni favorevoli alla riproduzione delle zecche. Sintomi Potete sospettare che il vostro cane abbia la Piroplasmosi se presenta abbattimento, febbre, anoressia e debolezza. Le sue mucose saranno pallide, a volte itteriche (giallastre), e potrà avere petecchie (macchie rosse sulla cute), e respirare affannosamente. Un sintomo piuttosto specifico è un colore delle urine marrone scuro (volgarmente si dice color coca cola). Questi sono i sintomi della malattia acuta. Esiste anche la possibilità che ci sia una cronicizzazione del-

la Piroplasmosi che si manifesta con dimagrimento e anoressia. Diagnosi Sulla base dei rilievi anamnestici e clinici il veterinario emetterà un sospetto, che potrà essere confermato attraverso esami del sangue e delle urine. I referti più comuni sono anemia rigenerativa, bilirubinemia, bilirubinuria, emoglobinuria, trombocitopenia, iperazotemia, gammopatia. Inoltre a volte è possibile evidenziare il Piroplasma in uno striscio di sangue, ed esistono test sierologici per la sua ricerca. Terapia Il veterinario imposterà la terapia più adatta alla situazione. E' possibile iniettare una singola dose di un farmaco specifico (Imidocarb dipropionato) per via sottocutanea o intramuscolare. In alternativa si possono somministrare antibiotici per via orale. Inoltre verranno somministrati farmaci per correggere gli effetti collaterali della presenza dei parassiti (acidosi metabolica, grave anemia), e spesso è necessario il ricovero del paziente. E' possibile che la terapia non determini la totale eliminazione del parassita, e per questo può verificarsi una ricaduta. Prevenzione La prevenzione si basa sull'utilizzo regolare di prodotti antiparassitari contro l'infestazione da zecche. E' importante sapere che nessun antiparassitario è efficace al 100%, soprattutto in zone particolarmetnte infestate da zecche (es. parchi in cui vi è transumanza di ovini), per questo quotidianamente sarebbe necessario ispezionare la cute del vostro cane, e nel caso ci fosse la presenza di parassiti esterni, eliminarli. Esiste un vaccino che ha una copertura del 60% circa, ma può ridurre la gravità dei sintomi in caso di infestazione.

Conclusioni Se avete trovato zecche sul vostro cane o quest'ultimo presenta i sintomi sopra descritti, recatevi al più presto dal vostro veterinario che potrà mettere in atto tutte le procedure necessarie per la salute del vostro amico a quattro zampe! Dott. Paolo Maria Vanzulli

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