Creativi per Lecco 2012

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Testi critici Michele Tavola Schede biografiche Noemi D’Angelo Fotografie Davide Berri Progetto grafico Correlazioni Stampa Paolo Cattaneo Editore - Oggiono

www.astabenefica.rigagialla.it

“La Nostra Famiglia” Bosisio Parini - Via don Luigi Monza,20 Palestra 4° padiglione da lunedì a sabato: 16.00-19.00 domenica: 10.00-12.30/15.30-18.30 Torre Viscontea Lecco - Piazza XX Settembre, 3 da martedì a venerdì: ore 15.00-19.00 sabato e domenica: ore 10.30-12.30/15.00-19.00 lunedì chiuso Teatro Sociale Lecco - Piazza Giuseppe Garibaldi, 10 ore 20,45

PRIMA ESPOSIZIONE

22 settembre - 7 ottobre 2012 SECONDA ESPOSIZIONE

13 ottobre - 4 novembre 2012 ASTA DELLE OPERE

9 novembre 2012


“Creativi per Lecco” raddoppia. Nel dicembre 2008 avevamo deciso di celebrare il centenario del Giornale di Lecco con una serie di iniziative tra le quali la più significativa, forse, fu proprio la mostra dei talenti lecchesi le cui opere erano poi state bandite nel corso dell’asta organizzata al Teatro della Società. Un “matrimonio” quello tra arte e solidarietà particolarmente riuscito e che ora abbiamo deciso di riproporre per una serie di motivi: continuità di un progetto apprezzato da tutti, rafforzamento dei legami con gli artisti del territorio, sostegno e vicinanza alle esigenze del settore non profit che anche in un momento particolarmente difficile vuole continuare a sognare. La felice esperienza di “Creativi per Lecco” ci ha permesso di mantenere un legame con questi talenti che fanno dell’osservazione attenta e minuziosa del territorio il fondamento del loro lavoro. Ai 30 artisti del 2008 infatti se ne sono aggiunti altri: sono pittori, scultori, grafici e fotografi grandi nel loro talento e giganti nel loro gesto di generosità. Tutte persone che hanno messo a Giancarlo Ferrario Giornale di Lecco | Giornale di Erba | Gruppo netweek Maria Bonaiti Curatrice della mostra

disposizione gratuitamete e con entusiasmo le loro opere per sostenere due progetti benefici. Il primo riguarda l’ospedale amico de La Nostra Famiglia, un sogno da 5 milioni di euro il cui obiettivo e’ quello di creare a Bosisio Parini una struttura di eccellenza a misura di bambino con 243 posto letto, di cui 90 per ricoveri in Day Hospital, e 12 ambulatori. Un sogno che e’ già arrivato alla meta’ del suo cammino grazie alla collaborazione di tante imprese, associazioni e persone. Un sogno che condividiamo e al quale vogliamo dare una spinta decisiva. Il secondo riguarda la messa a disposizione di alcune borse di studio per i giovani. Un progetto che permetterà al Comune di offrire nuove occasioni di impiego in un momento difficile anche per l’economia locale, ma che vuole pure essere un segnale di fiducia e di speranza per i nostri ragazzi che si trovano a fare i conti con un mercato del lavoro sempre più complicato e un tasso di disoccupazione allarmante. Siamo consapevoli che, rispetto al 2008, a causa del difficile momento economico, sarà più difficile assegnare tutte le opere. Ma siamo altrettanto certi che è una sfida che ci chiede, una volta di più, di essere tutti coinvolti in prima persona, con responsabilità e convinzione.


Creativi per Lecco, ma non solo, perché con questa bella e interessante iniziativa potremo rispondere sempre meglio ai tanti bisogni delle famiglie del nostro territorio ma anche di altre Regioni d’Italia e di altre Nazioni, che accedono ai nostri Servizi. Il grazie quindi, che rivolgo agli artisti che hanno donato le opere da loro create, alle gallerie d’arte coinvolte nella donazione, agli organizzatori che hanno lavorato per molti mesi per generare partecipazione e interesse, alle aziende che sostengono l’iniziativa, è a nome dell’Associazione “La Nostra Famiglia” ed anche di tutti coloro che beneficeranno dell’intervento di adeguamento che stiamo realizzando a Bosisio Parini con il progetto dell’ Ospedale Amico del bambino e della sua famiglia. Dr.ssa Alda Pellegri

Grazie anche alle Istituzioni che hanno garantito il loro patrocinio, espressione di una particolare

Presidente Associazione “La Nostra Famiglia” | IRCCS Eugenio Medea

sensibilità nei confronti dei bambini portatori di una disabilità che richiede cura, competenza, professionalità specifica e molta solidarietà. È bello notare come questa iniziativa si realizzi proprio mentre ci apprestiamo a ricordare e festeggiare il 50° anniversario dell’inizio dell’attività de “La Nostra Famiglia” a Bosisio Parini avvenuta nel 1963, anno in cui ci siamo impegnati in un’avventura difficile, ma entusiasmante, sostenuta anche dalla generosità di molti amici. Un’avventura che vogliamo continuare a percorrere stando al passo con i tempi della scienza e della medicina, dando risposte mirate alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie. CreativiperLecco2012 è una testimonianza per noi molto significativa, perché ci dice che possiamo contare sull’amicizia e la solidarietà di chi abita nel territorio lecchese.


Con particolare piacere l’Amministrazione comunale sostiene l’iniziativa “2012 Creativi per Lecco” che unisce in maniera positiva arte e solidarietà. Questo progetto, dopo il successo avuto con la prima edizione nel 2008, torna a interessare non solo la nostra città, ma tutto il territorio lecchese. Mi piace sottolineare il carattere solidaristico di “2012 Creativi per Lecco”, che vedrà destinare i fondi raccolti con l’asta benefica all’associazione “La Nostra Famiglia Onlus” e al il finanziamento di alcune borse lavoro promosse dal Comune. Mi sembra un obiettivo importante, in modo particolare in questo momento di crisi che così duramente sta colpendo lavoratori e famiglie anche Virginio Brivio Sindaco di Lecco

del nostro territorio. Il sostegno dell’Amministrazione comunale non vuole essere solo la condivisione del senso di questa iniziativa, ma vuole diventare concreto. Per questa ragione, oltre al contributo dell’Assessore Michele Tavola nella sua veste di esperto del settore, il Comune metterà a disposizione la Torre Viscontea, per lo svolgimento della mostra, e il Teatro della Società, per l’asta del 9 novembre. Ringrazio, in maniera non formale ma davvero sentita, tutti coloro che hanno reso possibile “2012 Creativi per Lecco”, il Giornale di Lecco e in modo particolare tutti gli artisti, molti dei quali lecchesi, che hanno donato il loro tempo e la loro arte per questo nobile progetto, che – sono certo – anche quest’anno sarà apprezzato e vedrà la partecipazione di un grande pubblico.


Un progetto, una città Compulsando l’elenco dei Creativi per Lecco si incontra il nome, sorprendente e inatteso, prestigioso e altisonante, di Georges Rouault, uno dei più grandi pittori francesi del ventesimo secolo, presente nei manuali di storia dell’arte moderna e nei musei più importanti del mondo. Cosa ci fa qui? Drammatico e inquietante, lo scheletro con il berretto è un moderno trionfo della morte e un emblema dei tempi difficili che stiamo vivendo. Evocativo e inequivocabile fin dal titolo, Homo Michele Tavola

homini lupus è un capolavoro della serie Miserere, la più celebre e maestosa tra quelle create da

Comune di Lecco | Assessorato alla Cultura

Rouault. Ma, ripeto, cosa ci fa qui? La seconda edizione di questa meritoria manifestazione ha visto allargarsi il cerchio della solidarietà e crescere il numero di coloro che hanno voluto generosamente contribuire alla sua riuscita. Anche i galleristi del territorio, che con il loro lavoro nel corso degli anni hanno fatto conoscere e apprezzare in città l’opera di artisti di fama nazionale e internazionale, hanno dato con entusiasmo il loro contributo, offrendo a questa mostra prestigiose e inaspettate presenze. Le sorprese, però, non sono finite.


Il notevole successo della precedente edizione ha dato vita a un’onda lunga che non si è ancora

ma soprattutto per dimostrare che c’è, anche alle nostre latitudini, un vivace fermento artistico e

spenta, ha generato un passaparola che esula dai canali della comunicazione ufficiale. Sono stati

culturale. Tutti coloro che già una volta hanno partecipato a questa avventura hanno confermato

piuttosto i sentieri intimi e nascosti dell’amicizia a far nascere, in artisti che non sono nati e non

la loro presenza. Altri si sono aggiunti. Pittori, scultori, incisori, fotografi e designer. Astratti e

vivono nel nostro territorio, la fantasia e la voglia di entrare a far parte della grande famiglia dei

figurativi, sperimentatori di materiali alternativi e virtuosi delle tecniche tradizionali. Insieme per

Creativi per Lecco.

dire che a Lecco c’è una scena artistica, variegata e disomogenea ma attiva e stimolante.

È accaduto così, in maniera del tutto imprevedibile ma non certo per caso, che il celebre fotografo

Il movimento di Creativi per Lecco torna a riunirsi dopo quattro anni e, alla sua seconda tappa,

Maurizio Galimberti, noto in tutto il mondo per le sue inconfondibili polaroid, abbia inviato un

non può ancora essere considerato una tradizione ma sicuramente può essere ritenuto, per rubare

pezzo importante, tipico del suo repertorio. E un maestro della grafica quale Mauro Benedetti, so-

un’espressione al gergo del giornalismo sportivo, una giovane promessa. Non è facile muovere

lito lavorare tra l’Italia, il Messico e i paesi del Nord Europa, recentemente ospite della biblioteca

una macchina così articolata e complessa, ma sarebbe bello poter rivedere questa realtà con

cittadina per una dimostrazione con i torchi calcografici, ha donato una sua incisione di grande

cadenza quadriennale che, per una simpatica coincidenza da leggersi come buon auspicio, an-

formato. Dopo l’esperienza di Insieme ad arte, che li ha visti collaborare con il Politecnico e con

drebbe proprio a coincidere con l’anno delle Olimpiadi.

alcune aziende lecchesi, hanno voluto esserci anche Giovanni Frangi, Jonathan Guaitamacchi e Alessandro Papetti (protagonista, quest’ultimo, di una straordinaria esposizione di interni di fabbrica a Villa Manzoni nel 1996). Tante le novità, tanti i nomi illustri. Ma gli artefici veri di questo evento sono sempre loro, gli artisti del territorio lecchese, che ancora una volta hanno risposto all’appello. Per beneficenza, certo,


- un logo unico - un logo multiplo Comunque il concetto che lo accompagna è lo stesso: La creatività è solamente una questione di “sapere vedere” cose diverse o di osservare cose note da punti di vista diversi dal quotidiano. In questo senso il creativo, l’artista, è inevitabilmente un Giulio Ceppi Designer | Ideatore del logo dell’evento

diverso. Ma diverso è anche colui che soffre, che porta una malattia o che nasce con fattori invalidanti: diverso poiché vede con occhi diversi, non certo perché va visto come tale, come accade ancora nel quotidiano. Quindi la creatività è orgogliosamente un fattore invalidante, un territorio diverso e anomalo, fuori registro rispetto al quotidiano e fatto di mille possibili letture, di infinite trasformazioni lontane dalla presunta normalità degli altri. Forse, se ognuno di noi potesse riuscire a vedere un poco di tutto ciò, anche il nostro territorio sarebbe un luogo migliore dove vivere”.


LE OPERE


Nasce a Montevideo in Uruguay nel 1954; vive e lavora a Lecco. Suo padre, intuendo le attitudini del figlio, lo stimola a cimentarsi

Pablo Atchugarry

con la pittura. Tiene la prima personale nel 1972 a Montevideo e due anni dopo realizza a Buenos Aires la prima mostra all’estero. Dopo diversi viaggi di studio in Europa, nel 1982 decide di stabilirsi a Lecco, dove gli viene commissionata la sua prima grande scultura, «La Pietà», oggi proprietà della Basilica San Nicolò. Sempre nella città manzoniana inaugura, nel 2002, al Caleotto, il “Monumento alla Civiltà e Cultura del Lavoro Lecchese”. Nello stesso anno riceve a Carrara il premio Michelangelo mentre l’anno successivo rappresenta l’Uruguay nella 50a esposizione internazionale d’arte alla Biennale di Venezia. Negli ultimi anni l’artista ha partecipato a diverse collettive a Londra, Miami, Buones Aires, San Paolo, Brasilia. A New York nel 2011 ha presentato “Heroic activities” alla Hollis Taggart Galleries. A Lecco ha allestito il Museo Pablo Atchugarry, uno spazio creato per ospitare le opere dell’artista.

L’Angelo dei Bisognosi 2012 Scultura in marmo cm 16 x 17 x 33 h


Nasce a Terni nel 1938 e compie gli studi a Milano, affermadosi presto come incisore di straordinario virtuosismo. La sua intensa

Mario Benedetti

attività espositiva lo ha portato in tutto il mondo, dalla Gamec di Bergamo al Museo de Arte Moderna di Rio de Janeiro, dalla Fondazione Mudima di Milano al Museo Nacional de la Estampa di Città del Messico, per citare solo alcune delle istituzioni più note tra quelle che negli ultimi cinquant’anni lo hanno invitato. Nel campo della calcografia ha realizzato opere di grande formato nei laboratori di Niels Borgh Jensen a Copenaghen, di Grafica Uno di Giorgio Upiglio a Milano e di Fernando Sandobal a Oaxaca, Messico. Ha creato opere applicate all’architettura, eseguite con vari materiali, come cemento, ceramica, piombo, ferro, terra cotta, bronzo e vetro. Vive e lavora a Bergamo e Milano dove è stato titolare della cattedra di Tecniche dell’incisione all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Incombenza 1988 Ossidazione naturale, acquaforte e acido diretto cm 129,5 x 36,5


Nasce a Lecco nel 1983 e si diploma nel 2009 all’Accademia di Belle Arti di Milano nel dipartimento di arti visive - Grafica D’arte.

Davide Berri

Nel 2007 realizza in collaborazione con il gruppo Labun il progetto multimediale S.o.s.tanze per l’associazione Asfat. Nel 2008 pubblica sulla rivista «Madrugada» un reportage fotografico riguardante un paesino di pescatori dell’Uruguay. Nel 2009 partecipa, per l’agenzia Leo Burnett, alla «limited pack ediction Chesterfield», pubblicando una foto nella collezione del noto marchio di sigarette. Nel 2009 partecipa al concorso fotografico indetto dall’associazione lecchese Dinamo Culturale sulla tematica riguardante il mondo del lavoro. Dall’aprile 2009 lavora per il Giornale di Lecco seguendo e raccontando gran parte degli eventi della provincia. Nel 2012 collabora come direttore della fotografia alla realizzazione del cortometraggio, attualmente in concorso in più festival, «Masse nella geometria rivelata dallo spazio - tempo» di Ilaria Pezzone.

Visione d’acquatinta 2011 Stampa digitale su metallo cm 80 x 120


Nasce a Lecco nel 1952. Nel 1987 scopre la passione per l’incisione, tecnica che approfondisce frequentando corsi all’Accademia

Bruno Biffi

Raffaello di Urbino. Sono diversi gli studi che vedono al centro il tema della montagna, a cui vengono dedicate una serie di cartelle di grafica, pubblicate dallo studio Maître. Di recente ha realizzato alcune acqueforti su commissione del Cai di Lecco. Nel 1992 è in mostra alla Galleria La Nassa di Lecco e nel 1995 a Villa Cipressi a Varenna: entrambe le personali sono curate da Emilio Aldeghi, attuale presidente del Cai cittadino. Luigi Erba cura invece l’antologica «Incisioni 1987-1995» allestita alla Galleria Bellinzona. Tra il 1997 e il 2008 lavora come stampatore per importanti autori tra cui Giancarlo Vitali, Velasco e Giansisto Gasparini. Nel 2010 inizia a collaborare con la Fondazione Federica Galli di Milano per la quale si occupa della sezione «tecnico-didattica». Lo stesso anno partecipa alla collettiva «Omaggio a Morlotti» curata da Simona Bartolena che lo chiama anche per la mostra «Articolo 11» ospitata nel 2011 alla Viscontea di Lecco. “Ombre sulla parete” (cava) 2012 Ossidazione-acquatinta cm. 40 x 60


Nasce a Melzo nel 1964. Negli anni della formazione si dedica assi-

Maurizio Biondi

duamente alla pratica del disegno e, attraverso lo studio dei grandi maestri del passato, affina la tecnica della pittura ad olio. Nel 1990 si trasferisce a Lecco, presto divenuta sua città d’adozione. Nel 2003 espone al Lincoln Center di New York, a Foix in Francia e alla Galleria L’Agostiniana di Roma. In questi anni inizia una ricerca sul tema della femminilità, ottenendo il premio della critica a Cluses in Francia per la mostra «L’art et le féminin». Nel 2006, nella collettiva «I grandi Maestri del ‘900 e i nuovi linguaggi della contemporaneità» allestita in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino, è accanto a grandi pittori italiani quali de Chirico, Mirò, Rotella. Nello stesso anno espone in Cina, nazione alla quale dedica un omonimo ciclo di opere, presentate ad Art Verona 2007. Nel 2009 analizza il rapporto artista-opera in «Mirror», personale curata da Alberto Martini a Padova. Nel 2010 dieci sue opere vengono esposte al Teatro alla Scala di Milano.

Woman-Sweet-1 2011 Olio su tela cm 50 x 50


Nasce nel 1946 e vive a Calolziocorte. Da sempre legato alla cul-

Giambattista Bolis

tura popolare e alla rappresentazione umana intesa come dramma storico, Bolis è stato invitato a realizzare le sue grandi decorazioni in numerosi comuni italiani. Tra le mostre più significative spiccano quelle ospitate alla Galleria Visconti di Lecco, alla Montrasio di Monza, al Palazzo della Regione di Reggio Calabria e al chiostro della cattedrale di Monza. Si occupa anche di illustrazioni per volumi, in collaborazione con importanti poeti. Sono degne di nota le opere pubblicate con le edizioni «Pulcino elefante» e quelle dedicate a Giancarlo Consonni, Franco Loi, Pusterla, Alda Merini, Gigi Cortesi e Alberto Casiraghi. Da alcuni anni si esprime esclusivamente con il disegno a china realizzando fogli anche di grande formato. Tra le ultime mostre, da ricordare, nel 2010, quella a Villa Monastero intitolata «Il nero e il bianco. Disegni di Gianni Bolis, chine e inchiostri».

Vite 2009 Inchiostro sambuco su carta cm 70 x 100


Nasce a Caserta nel 1962, si trasferisce all’età di un anno a Gal-

Raffaele Bonuomo

biate, dove attualmente vive e lavora. Impara la fotografia da autodidatta e può vantare una serie di personali tenutesi in occasione di importanti manifestazioni. Nel 2002 vince il Premio Le Logge di Massa Marittima. Nel 2003 è stata organizzata una sua mostra a «Photo & Foto» di Cesano Maderno, nel 2004 alla Galleria Open Mind di Milano e nel 2005 è protagonista al «Lecco Immagifestival», presso il monastero del Lavello, a Calolzio. Si specializza nell’uso di tecniche non convenzionali come la gomma bicromata, un sistema di stampa in voga circa un secolo fa, con il quale ottiene effetti pittorici e immagini eteree. Nel 2010 espone «Fossili futuribili» alla Fototeca Casiraghi - Galleria Fiaf di Sesto San Giovanni mentre nel 2012 le sue «Tracce dal Barro» sono in mostra a Villa Bertarelli a Galbiate. Cosa abbastanza inconsueta per la fotografia, le sue opere sono sempre pezzi unici.

Tracce dal barro neve 2012 Getto d’inchiostro su carta cotone cm 89 x 59


Nasce a Bellano nel 1956 e inizia la carriera di fotografo seguendo

Carlo Borlenghi

le regate velistiche che si svolgono sul lago di Como. In qualità di collaboratore della rivista «Uomo Mare Vogue», gira il mondo seguendo le manifestazioni nautiche più importanti. Dal 1983, anno in cui riceve il premio «Marian Skubin» per la migliore fotografia sportiva pubblicata in Italia, diviene reporter ufficiale delle regate di Coppa America, immortalando le imprese di Azzurra. Fotografo ufficiale di eventi nazionali e internazionali di noti marchi, è inoltre a fianco di Giovanni Soldini in numerose avventure. Nel 2007 espone allo spazio Louis Vuitton di Parigi, in occasione della mostra fotografica Winds and Sails dedicata alla Coppa America. Nello stesso anno riceve dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una targa per «i molti anni di intensa attività a favore della vela». Nel 2012 una sua antologica è stata allestita a Parigi presso la Mairie XVI Arrondisment. Ogni anno pubblica libri e calendari dedicati al mare e collabora con le più importanti riviste nautiche.

Mariette 2012 Fotografia digitale cm 50 x 32

Super Yacht 2009 Fotografia digitale cm 50 x 32


Nasce nel 1937 a Trieste, dove si diploma all’Istituto d’Arte e al Conservatorio. Nel 1966 si trasferisce a Milano. Negli anni 60 rea-

Bruno Chersicla

lizza opere per transatlantici di linea e disegna scene e costumi per il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e per il Piccolo Teatro di Milano. Dagli anni Settanta tralascia la scenografia per dedicarsi alla scultura lignea, alla pittura e alla xilografia. Inoltre realizza multipli d’arte per varie imprese italiane. Tra il 1995 e il 1996 soggiorna negli Stati Uniti, dove tiene numerose mostre. Entra nel Guinness dei primati nel 2001 per il dipinto più grande del mondo, realizzato a Trieste nella piazza dell’Unità d’Italia. Nel 2006 espone a Mantova, a Palazzo della Ragione, e nel 2007 partecipa, negli spazi espositivi di Villa Revoltella a Trieste, a una collettiva in omaggio a Bruno Munari. Nel 2008 gli viene tributato al Circolo della Stampa a Milano il 20° premio delle arti - Premio della Cultura di Milano mentre l’anno successivo riceve il San Giusto d’Oro a Trieste.

Città della mente 2009 Grafite-acquarello cm 35x50


Nasce a Lecco nel 1943. Pittore e disegnatore, è autore di numerosi

Alfredo Chiappori

libri di disegni satirici. Nel 1989 gli viene assegnato il premio speciale della giuria al premio Satira Politica di Forte dei Marmi. Vince per due volte, nel 1980 e nel 1990, la palma d’oro al salone internazionale di Bordighera. Nel 2000 vince il premio Giorgio Cavallo per la satira e l’umorismo. Come pittore spiccano le illustrazioni della Fiaba di Goethe, il Calendario dell’anima di Rudolf Steiner e Apocalisse. Nel 1997 esordisce nella narrativa con il romanzo Il Porto della Fortuna. Sempre nello stesso anno pubblica il Cantico dei Cantici, ventidue acquerelli con introduzione di Gianfranco Ravasi. Nel 2005 espone presso l’aula magna dell’ospedale di Lecco Le Sacre Scritture nelle opere di Alfredo Chiappori, 132 dipinti dell’Apocalisse, Salmi e Cantico dei Cantici. Nel 2011 pubblica, con la casa editrice Marietti e introduzione di Michele Tavola «Le dodici tavole di Qohelet».

Senza titolo 2010 Tempera e pastello su carta cm 24 x 67


È nato a Intra nel 1938 e, attualmente, vive e lavora a Como. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, si dedica all’insegna-

Giuliano Collina

mento, collaborando anche con l’architetto Mario Botta all’Università della Svizzera italiana a Mendrisio e dirigendo, insieme allo scultore Francesco Somaini, dal 1988 al 1994, il corso superiore di disegno promosso dalla Fondazione Antonio Ratti di Como. Nel 1962 tiene la sua prima mostra alla Galleria delle Ore di Milano, e da allora ha tenuto più di sessanta personali e ha partecipato a premi e a rassegne collettive in Italia e all’estero. Nel 2000 le Edizioni Pifferi di Como pubblicano il volume «La città dipinta»: 110 carte disegnate, dipinte e scritte da Collina, da cui deriva, nel 2002, l’omonima rassegna ospitata negli spazi di San Pietro in Atrio a Como. Ha realizzato alcune opere pubbliche tra cui un affresco sul tema dell’Apocalisse nella chiesa del Cimitero Maggiore a Como (196162) e, in occasione della XVIII Triennale di Milano, una grande opera (cm. 850 x 1130) dal titolo «La Piazza».

Trama e ordito 2011 Acquaforte a colori tiratura 15 cm 50 x 70


Nasce a Cisano nel 1940, attualmente vive e lavora a Caprino. Ha

Alfredo Colombo

all’attivo numerose mostre in Italia e all’estero. Dopo essersi dedicato, all’inizio della sua carriera, esclusivamente alla pittura, Colombo inizia nel corso degli anni Novanta ad avvicinarsi alla scultura prediligendo materiali naturali, quali legno, argilla e terracotta. Ne sono esempio le opere presentate nella mostra «La terra lega agli altri» allestita, nel 2008, al Museo dell’Oratorio dei Disciplini a Clusone e curata da Mauro Zanchi e Paolo Plebani. Alcune sue installazioni sono state esposte, a cavallo tra il 2008 e il 2009, in «Terre e Ombre», esposizione curata dalla Fondazione Mia, con cui è stata inaugurata una nuova destinazione d’uso degli antichi spazi de matroneo e del sottotetto della Basilica Santa Maria Maggiore di Bergamo Alta. Nel 2011 le sue terracotte sono in mostra anche al centro di Cultura di Nembro mentre nel 2012 è chiamato a partecipare alla rassegna «6 nel castello - In gioco» ospitata al castello di Lierna.

Setaccio 2011 Ferro legno terracotta diametro cm 80


Nasce a Merate nel 1974, vive e lavora a Casatenovo. Dopo gli

Nando Crippa

studi al liceo artistico di Bergamo, frequenta l’accademia di Brera e la facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Nel 2006 vince con la scultura «Il mio amore V 1» il premio Banca Aletti promosso in occasione di Art Verona. Nello stesso anno è in mostra con la personale «Sculture» al Castello di Rivara a Torino, località in cui tiene, nel 2007 e nel 2008, altre personali a cura di Franz Paludetto. Partecipa a diverse collettive, tra cui Din Don D’arte a Villa Bertarelli a Galbiate nel 2006 e nel 2008. Matteo Galbiati cura la personale, intitolata «Solitudini apparenti» allestita nel 2011 alla Galleria Seno di Milano, la stessa galleria per la quale ha esposto a MiArt 2011. Nel 2012 la Galleria Melesi di Lecco lo chiama per «2.184 mslm», personale con cui Crippa ha voluto omaggiare una delle montagne simbolo del lecchese, la Grignetta e il suo lunare bivacco, disegnato dall’architetto Cereghini.

Senza titolo 2011 Terracotta dipinta cm 32,5 x 34 x 2,5


Nasce nel 1926 a Lecco, città dove attualmente vive e lavora, dopo

Paolo Dell’Oro

aver soggiornato in diverse città italiane e all’estero. Frequenta l’Accademia di Brera, sotto la guida di Anselmo Bucci, ed è allievo anche di Boris Giorgev, dal quale apprende la tecnica dell’affresco. A Berna, nel 1974, è l’iniziatore della corrente artistica del trasnaturalismo, definibile anche un «movimento pieno dello spirito umano verso la Speranza oltre la Natura», come sostiene il cardinale di Milano Angelo Scola, profondo conoscitore dell’opera di Dell’Oro. Le sue opere - oli, affreschi e litografie - esprimono una personalità in continua evoluzione, volta verso la ricerca dell’essenziale e della sintesi: nel tratto, nei ritmi narrativi, negli accostamenti cromatici e nei contenuti pittorici. La ricerca di Dell’Oro si gioca interamente tra arte e fede, attraverso una rilettura intima e personale del messaggio cristiano. La mostra più recente risale al 2004 quando ha esposto all’Università Bocconi di Milano.

Cascina in Brianza 1995 Olio su Tela cm 60 x 50


Nasce a Roma nel 1959, vive e lavora a Lecco. Studia all’accademia

Claudio Destito

Albertina di Belle Arti a Torino. Il suo stile pittorico si ispira alla produzione di Pino Pascali, da cui mutua il gusto per un’arte ironica e giocosa, realizzata con tecniche volutamente primitive. Tiene la prima personale, «Arti visive proposte», all’Unione Culturale a Torino nel 1983. Nel 1989 è a Los Angeles con «L.A. ‘89. ArtFair» alla Galleria Gentili; il 1994 partecipa a «Art is life», collettiva itinerante tra Belgio, Lussemburgo, Inghilterra e Italia. Nel 1995 è la volta della prima personale all’estero a Parigi alla Galleria Krief. Nel 2004 vince la 4a edizione del premio Donato Frisia a Merate. Nel 2006 la Galleria Milly Pozzi Arte di Como ospita la personale «Honoris Causa», un percorso ironico di riflessione sul tema dell’onore. Nel 2010 è in mostra con «Seno e coseno» alla Galleria Marelia a Bergamo mentre nel 2011 partecipa a «Circus Quadrus - 30 artisti per Bruno Munari», omaggio al grande artista e designer italiano voluto dalla Galleria Il Milione di Milano.

Paesalto con asta (lago di Como) 2001/2012 Riproduzione fotolitografica ed asta in metallo cm 57 x 45, asta cm153


Nasce nel 1941 a Merate, città dove vive e lavora. Frequenta l’Ac-

Angelo Dozio

cademia di Belle Arti a Milano e, a soli 17 anni, inizia a esporre in rassegne collettive. Le prime opere adottano un linguaggio figurativo, ma già nel 1967 Dozio vira verso l’astrattismo, come risulta evidente nel ciclo intitolato «Orizzonti». Nel 1975 realizza una composizione di grande formato (cm 250x550), esposta all’International Art Centre di Londra. Negli anni Ottanta nascono i Labirinti, caratterizzati da griglie che creano effetti ipnotici. Seguono il ciclo della Musica e quello delle Linee Verticali. Prosegue la sua intensa attività pittorica di ricerca proponendosi anche come sculture e autore di arredi urbani: è il caso della scultura «Per l’unione dei popoli» inaugurata nel 1991 a Merate, frazione Brugarolo. Alla fine degli anni ‘90 le sue opere vengono esposte a New York, Parigi, Londra, Buenos Aires. Negli ultimi anni è approdato a un nuovo ciclo, denominato dei «Neutrini».

Labirinti 1986 Acrilico su tela cm 80 x 80


Nasce a Lecco nel 1949. La sua fotografia, votata alla ricerca di

Luigi Erba

uno sguardo interiore e in aperta polemica con pratiche di asettica descrizione del paesaggio, è stata definita da Elena Pontiggia «concettualismo lirico». Il suo linguaggio espressivo è stato ben rappresentato nelle personali «Work in progress», alla Galleria San Fedele di Milano nel 1998, «Ripresepersonenaturacittà», presso Palazzo Sertoli a Sondrio nel 2002, e «Dialettica dei luoghi», alla Cons Arc di Chiasso nel 2004. Lavora prevalentemente sul territorio prealpino lombardo, riassemblando originalmente immagini di memoria e di sogno. Nel 2007 espone alla Galleria Melesi di Lecco insieme a Tino Stefanoni e l’anno seguente presso la galleria Fotografia Italiana a Milano. Recentemente sue opere sono state presentate al pubblico alla Fototeca Casiraghi di Sesto San Giovanni, al Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona e al Foto Festival di Massa Marittima. Numerose sue fotografie sono conservate in collezioni pubbliche: tra le ultime acquisizioni sono da segnalare quella del Museo Alinari di Firenze, dei Musei Civici di Lecco e dell’Archivio del Territorio di Savignano. Frasnida 1998-2010 Stampa digitale ai pigmenti di inchiostro su carta cotone cm 34 x 46 immagine (40 x 50 foglio)


Nasce nel 1932 a Lecco, città dove tuttora lavora nello studio di

Carla Ferracini

Corso Martiri. Dopo la formazione all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, ha conseguito il diploma in scenografia e arredamento di interni all’Accademia di Cultura moderna a Roma e ha seguito corsi di xilografia e litografia all’Accademia Raffaello di Urbino e di incisione a Salisburgo. Significativo il suo apporto anche nel mondo scolastico, con l’insegnamento all’istituto per Geometri Bovara di Lecco e il fondamentale contributo per la nascita in città del Liceo Artistico. Nel 1957 pubblica per l’Editore Bartolozzi in Lecco il volume «Racconti di viaggio». Numerose le mostre e i premi che l’hanno vista protagonista in tutta Italia: nel 1971 è segnalata alla mostra nazionale della grafica a Iglesias. Nel 2001 realizza il monumento per l’Aido presente al Cimitero di Castello di Lecco mentre nel 2005 espone nella collettiva «10 ragazze per me» a Palazzo Pretorio a Chiavenna. Nel 2012 è in mostra alla Torre Viscontea con «Vie d’uscita», antologica che ripercorre un’intera carriera.

Senza titolo 1998 Acrilico su cartoncino cm 26 x 26


Nasce a Milano nel 1959, città dove tuttora vive e lavora. Stu-

Giovanni Frangi

dia all’Accademia di Brera e nel 1983 tiene la sua prima mostra personale alla galleria La Bussola di Torino. Presente in numerose esposizioni in Italia e all’estero, il suo lavoro è stato seguito da critici autorevoli come Achille Bonito Oliva e Giovanni Testori, ma ha scritto per lui anche la poetessa Alda Merini. Nel 1996 vince il premio della XII Quadriennale romana ed espone alla Camera dei Deputati nella Sala del Cenacolo «La fuga di Renzo» mentre nel 1999 espone alle Stelline di Milano il ciclo «Il richiamo della foresta». Nel 2000 alla Galleria Lawrence Rubin di Milano si inaugura «Giovanni Frangi - Sculture», una mostra che decreta l’inizio della sua nuova produzione plastica. Nel 2004 presenta «Nobu at Elba» nella Scuderie di Villa Panza a Varese mentre nel 2007 realizza un’installazione per l’Oratorio di San Lupo di Bergamo. Nel 2010, dopo la personale «Giardini pubblici» al Mart di Rovereto e l’intervento al Politecnico di Lecco, presenta alla Galleria Barbara Paci di Pietrasanta «Wabi - sabi», una grande installazione ispirata alla vita nelle profondità del mare. Albatros 2010 biro su carta cm 40 x 30


Nasce a Como nel 1956 e cresce a Meda. Nel 1983 inizia la sua passione-ossessione per la Polaroid che lo porta ad abbandonare

Maurizio Galimberti

l’attività edilizia di famiglia e a iniziare a collaborare, nel 1991, con Polaroid Italia. Quattro anni dopo pubblica il volume cult «Polaroid pro art». Si specializza nella tecnica dei mosaici di polaroid e nel 1999 la rivista Class lo pone al primo posto tra i foto-ritrattisti italiani. Segue numerose edizioni del Festival del Cinema di Venezia con l’incarico di ritrarre le star presenti e nel 2003 il «suo» Johnny Depp sarà la copertina del Times Magazine del 27 settembre dello stesso anno. Numerose aziende, dal Milan calcio a Fiat Auto a Illy caffè passando per Nokia lo chiamano per realizzare volumi celebrativi di importanti anniversari. Nel 2007 fonda l’Archivio NordEst che raccoglie, numera e cataloga le sue opere. È stato anche visiting professor alla Domus Academy, alla facoltà di Industrial Design alla Università Bicocca di Milano e all’Istituto Italiano di fotografia di Milano. Attualmente lavora ad un prestigioso volume sulla città di Milano in vista dell’Expo del 2015.

Flag chromatic studio (pezzo unico) 2012 Mosaico originale Polaroid cm 47 x 85


Nasce a Casteggio (Pv) nel 1924 e si forma all’Accademia di Brera,

Giansisto Gasperini

dove è allievo di Benvenuto Disertori. In gioventù vive il dramma della guerra e ne matura una propria espressione artistica, già visibile nella prima collettiva ospitata nel 1946 alla Galleria Borgonuovo di Milano. Precursore del realismo esistenziale, è uno dei primi artisti italiani a fare propria e a reinterpretare, negli anni 50, con le sue tele dal tono violentemente espressionista, la lezione di Bacon. Nel 1952 viene invitato a partecipare alla Biennale di Venezia e nel 1955 è alla Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma. La grafica d’arte riveste un ruolo fondamentale all’interno della sua produzione: la critica, in primis Mario De Micheli, grande sostenitore del realismo, lo riconosce come uno dei più grandi incisori italiani del Novecento. Nel 1988 partecipa a “Xilografia italiana”, manifestazione ospitata al Castello dei Conti Palatini a Schwetzingen in Germania mentre nel 1991 partecipa alla rassegna “Realismo esistenziale” alla Permanente di Milano. Nel 2010 viene coinvolto da Simona Bartolena nella rassegna itinerante “Omaggio a Morlotti”. Lo stesso anno è presente con Giancarlo Vitali e Bruno Biffi a “Monti Sorgenti”, iniziativa promossa a Palazzo Falck a Lecco dal Cai Lecco Riccardo Cassin.

Il Resegone 2010 Incisione cm 70 x 50


Nasce a Londra nel 1961. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di

Jonathan Guaitamacchi

Brera a Milano, dove vive e lavora. Negli anni di formazione collabora come illustratore e disegnatore con alcuni quotidiani fra cui «II Giornale» e «La Repubblica». Centrale, nella sua pittura, l’indagine del paesaggio industriale e delle vedute urbane: nel 1997, dopo un periodo di studi e lavori eseguiti all’interno degli impianti dismessi nell’area gasometri alla Bovisa di Milano, presenta «Le macchine della luce» in una personale all’Officina della pressione. Lungimirante, precursore di quel fascino che presto avrebbe magnetizzato molti artisti e intellettuali intorno all’area diventata poi sede del Politecnico, sempre nel 97 vince ex-aequo l’edizione del Premio Suzzara, è presente alla XIV Quadriennale di Roma e nel 2005 alla Biennale di Pechino. Nel 2007 e nel 2008 partecipa a Miart a Milano e, sempre nel 2008, espone al Palazzo della Borsa di Genova con «Qualcosa di personale-trasformazioni di un secolo breve», a Johannesburg in Sud Africa nell’ambito di «The first Art Fair in Africa». Nel 2009 è in mostra al Politecnico di Lecco nell’ambito del ciclo denominato «A Campus Point». British Black Round Trip 20 2011 Tecnica mista cm 43 x 30


Nasce a Lecco nel 1952, inizia a occuparsi di fotografia negli anni

Mauro Lanfranchi

‘70 e partecipa a numerosi concorsi fotografici. Negli anni ‘80 organizza corsi di fotografia e proiezioni nelle scuole lecchesi. Nel 1985 firma la sua prima collaborazione con la rivista Natura Oggi. Attualmente collabora con le più importanti riviste di montagna, tra cui Orobie, Alp, Rivista della Montagna e Meridiani Montagne. Duecentoventi testate nazionali ed estere hanno pubblicato sue immagini. Fra i più importanti riconoscimenti, devono essere ricordati la medaglia d’oro per la sezione natura al prestigioso concorso internazionale «Colore in trasparenza», tenutosi a Como; il premio per la miglior foto giornalistica a Firenze organizzato dal Fotoclub Il Cupolone; il primo premio per la miglior foto subacquea, assegnato dalla rivista Il Subacqueo, e il primo premio al campionato italiano Kodak di fotografia a colori, in occasione del quale sono state inviante oltre trentamila fotografie. Nel 2010 è in mostra alla Torre Viscontea di Lecco con «La Presolana», un omaggio alla Regina delle Orobie. Stratosfere - Calici di ghiaccio - Artiglio glaciale - Trasparenze effimere 2012 Macrofotografia digitale cm 30 x 20


Nasce a Lecco nel 1958, dove vive e lavora. Si diploma nel 1982

Fabrizio Martinelli

all’Accademia delle Belle Arti di Brera in pittura, ma presto si avvicina alle arti plastiche. Lavora sulle trasparenze con materiali diversi come vetro, vetroresina, ferro, legno. Insegna discipline pittoriche al liceo artistico Medardo Rosso di Lecco. Nel 1986 partecipa al Concorso Quadro Giovane promosso dalla Galleria San Fedele mentre nel 1995 alla rassegna «Artisti dal 1945 ad oggi» allestita alla Torre Viscontea in occasione del Lecco Arte Festival mentre nel 1993 presenta una personale «Opere 1988-1993» al circolo culturale Bertold Brecht di Milano. Nel 2005 esegue l’installazione «Arteallaria» al Parco Nord di Presso (Mi) e, nel 2007, partecipa alla 52a edizione della Biennale di Venezia, con un’installazione relativa al progetto «Camera 312», omaggio al grande critico francese Pierre Restany. Dal 2008 a oggi è tra i protagonisti della rassegna «6 nel castello» promossa in estate al Castello di Lierna. Nel 2009 realizza «Plaza oltre il limite 2009», in occasione del 20° anniversario della caduta del muro di Berlino. Nel 2011 è in mostra in Villa Confalonieri a Merate nell’ambito di «Varenna Fisica Festival - Prima edizione».

Luna crescente 2002 Vetroresina e ferro cm 38 x 62 x 14


Nasce a Lecco nel 1945. Autodidatta, si esercita nella copia dal vero e nella pittura «en plein air». Negli anni Settanta l’incontro

Vittorio Martinelli

con il critico Eligio Cesana lo spinge a una svolta radicale della sua poetica artistica: abbandona il realismo e si avvicina all’arte concettuale, con risultati interessanti e sorprendenti. Privilegia studi e sperimentazioni sul movimento e sullo spazio elaborando un linguaggio vicino all’iconografia cinematografica. Presenta una personale alla Galleria Cà Vegia di Lecco nel 1971 e l’anno successivo espone Bergamo alla galleria Michelangelo. Negli ultimi venti anni è tornato alla rappresentazione del reale e ha sviluppato nuove ricerche che lo hanno portato ad approdare all’Iperrealismo. Meritano una menzione la serie dedicata ai «Cartoons», oggetti minimali del quotidiano, esposta nel 2003 alla Torre Viscontea in occasione della mostra «Vittorio Martinelli. La poesia delle cose», e le vedute di Lecco, di ottica nitidezza e precisione fotografica.

Notturno pescarenico omaggio scapigliatura 2011 Olio su tela cm 60 x 50


Nasce a Lecco nel 1950, compie gli studi superiori all’Istituto Statale

Mariano Milani

d’Arte di Cantù, sezione intaglio-scultura, dove ha l’opportunità di seguire i corsi di Giuliano Vangi. Nel 1974 si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano con Tito Varisco e, per alcuni anni, opera come scenotecnico nei settori della pubblicità e dello spettacolo. Nel 1981 torna a Lecco, dove organizza il proprio laboratorio di scultura. Contemporaneamente svolge l’attività di insegnante di intaglio presso un centro professionale. Espone quasi esclusivamente in ambienti pubblici molto grandi (scuole, ville d’epoca, centri culturali): gli unici che consentono alle sue opere monumentali un’adeguata collocazione. Nel 2005 partecipa alla collettiva «Scultura lombarda nel Seprio», curata da Luigi Cavadini e allestita nella doppia sede dell’area archeologica di Castelseprio e del Monastero di Torba, in provincia di Varese. Nel 2012 il Comune di Costa Masnaga lo invita a tenere, presso gli spazi della Torre di Camisasca, la personale «Mariano Milani - Fatiche di fede».

Oltre 1996 Legno, ferro cm 23 x 33 x 63


Nasce a Milano nel 1972, vive e lavora a Lecco. Studia fotografia

Sara Munari

all’Isfav di Padova dove si diploma come fotografa professionista e apre nel 2001 la Stazione Fotografica, lo studio-galleria di Lecco dove svolge la sua attività di fotografa e grafica. Docente di storia della fotografia all’istituto italiano di fotografia di Milano e di comunicazione visiva e tecnica fotografica presso l’Isgmd di Lecco, collabora con l’Università Cattolica di Milano per alcune pubblicazioni. Dal 2005 al 2008 è direttore artistico della manifestazione Leccoimmagifestival. Ha ottenuto alcuni importanti riconoscimenti, tra i quali il primo premio al concorso nazionale Fotoesordio (2000) e il premio Roberto del Carlo al Luccadigitalphotofest (2010). Partecipa all’edizione 2008 del Premio Arti Visive San Fedele. Fa parte dell’archivio nazionale di fotografia di Castellanza e di quello dell’Università Tor Vergata a Roma. Nel 2009 esce il suo primo libro «Oceano India». Nel 2011 pubblica insieme a Grazia Dell’Oro il libro «Non solo badanti». Dal 2011 entra a far parte dell’Agenzia La Presse e inizia la collaborazione con Obiettivo reporter. Lecco 1? Lecco 2? 2012 Stampa digiltale cm 53 x 70


Nasce a Erba nel 1957, vive a Lecco, dove insegna «Discipline

Lorena Olivieri

pittoriche» al liceo artistico statale Medardo Rosso. Diplomata in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha partecipato a diverse rassegne e mostre d’arte in Italia e all’estero. Nel 1986 partecipata all’11° premio di arti plastiche e figurative per giovani artisti, promosso dal Lions Club a Villa Reale a Monza. Lo stesso anno espone «Campo di Marte» (presentazione di Eligio Cesana) alla biblioteca Pozzoli di Lecco, dove tiene altre due personali nel 1987 e nel 1988. Nel 1990 è chiamata a partecipare alla rassegna «Presenze giovani nell’arte», ospitata al circolo culturale Brecht di Milano, dove espone anche nel 1994 «Segno e materia» insieme all’artista lecchese Luisa Rotasperti. L’anno successivo è tra i protagonisti della collettiva «Pittori lecchesi dal 1945 al 1995» organizzata in occasione del Lecco Arte Festival. Nel 2004 è alla Loggia dei mercanti di Milano nell’ambito della rassegna «Arteallaria - Artisti oltre lo specchio». Dal 2008 al 2011 partecipa alle collettive promosse al castello di Lierna . Eco Equilibri 2012 Legno, bitume, pigmento, smalti e stucco catalizzato cm 75 x 60


Nasce ad Angri in provincia di Salerno nel 1954, attualmente vive

Gaetano Orazio

a Cremella, dove divide la sua arte tra pittura e poesia. Fin dagli esordi, nei primi anni Ottanta, la sua ricerca artistica si caratterizza per un realismo espressivo, attraverso l’analisi dei luoghi della natura e della memoria. Ha scelto per anni di lavorare in relativo isolamento e solo nel 1992 ha allestito la prima personale presso la sala civica di Monticello. Nel 1997 pubblica il volume di liriche «Autunno aeraulico» con prefazione di Erri de Luca, l’anno successivo allestisce la mostra «Heimweh: dolore della casa», dedicata a Primo Levi, alla biblioteca civica di Osnago. Nel 2004 la trasmissione televisiva di Philippe Daverio, Passepartout, in onda su RaiTre, gli riserva uno spazio esclusivo. Gli ultimi cicli pittorici (Paesaggi interiori, Teschi e farfalle, Salamandre, Due respiri, Trovante) sono ispirati dal microcosmo di un torrente che scorre accanto all’abbazia di San Pietro al Monte a Civate. A Lecco ha tenuto, nel 2010, la mostra «Pittura&Poesia: briciole per il pettirosso» alla Galleria D di Pescarenico e nel 2011 ha partecipato alla rassegna «Articolo Quattro. 9 artisti interpretano il valore della nostra Costituzione» allestita alla Torre Viscontea.

Nel profondo 2011 Tecnica mista cm 80 x 120


Nasce a Milano nel 1958 e si dedica alla pittura iniziando l’attività

Alessandro Papetti

espositiva negli anni ‘80. Nel 1987 vince la 30a Biennale di Milano con il ritratto di Stravinsky ed espone alla Permanente alle Biennali nel 1989 e 1993. Tra il 1988 e il 1990 si concentra sul tema dei ritratti visti dall’alto, ciclo al quale nel 1989 Giovanni Testori dedica un articolo sul Corriere della Sera. Nel 1991 Vittorio Sgarbi lo invita a partecipare alla rassegna «Il ritratto nella pittura italiana del 900» ospitata al Castello di Mesola. In questi anni lavora al ciclo «Reperti», da cui sfocia, a partire dal 1992, la ricerca sui temi dell’archeologia industriale, come testimonia la mostra «Interni di fabbrica 1993-1996» ospitata a cavallo tra il 1996 e il 1997 a Villa Manzoni a Lecco. Dal 1998 torna a misurarsi con l’esterno attraverso i temi dei cantieri e dei porti industriali. Del 2007 è la mostra Ile Seguin, dedicata agli ex stabilimenti della Renault, allestita al Musée des Années 30 di Parigi. Sempre nello stesso anno Sgarbi lo invita a partecipare alla mostra di Palazzo Reale a Milano, Arte italiana. 1968-2007 Pittura. Sempre a Palazzo Reale, nel 2009, su iniziativa del Comune e di Italian Factory, allestisce una sorprendente installazione formata da tre immensi «ambienti pittorici» di forma circolare.

Interno 2012 Olio su tela cm 70 x 100


Nasce a Casargo (Lecco) nel 1959 e attualmente vive a Olginate.

Stefano Pensotti

Fotografo da oltre 30 anni, da dieci è anche appassionato viaggiatore: i suoi scatti sono diventati veri reportage, pubblicati su numerose riviste ed esposti in tutta Italia. È rappresentato dall’agenzia fotografica Marka di Milano e The Cover Story di Amsterdam. Insegue, attraverso la fotografia, una sua personale ricerca di senso, un significato profondo ed esistenziale. Nel 2005 la Galleria Open Mind di Milano ospita «Azalai, lungo le vie del sale», una personale dedicata alle grandi carovane del deserto del Sahara. Nel 2007 pubblica con Marco Vasta «Tibet. Viaggiatori nell’Oriente ignoto» e partecipa alla collettiva di presentazione ufficiale dell’Archivio Fotografico Italiano, tenutasi presso la Villa Pomini di Castellanza. Nello stesso anno vince a Genova il premio «Chatwin - Camminando per il mondo» per il reportage fotografico. Nel 2008 pubblica «Sale Nero» Fbe Edizioni, reportage fotografico dal Mali e dalla Dancalia Etiopica. Sue opere sono conservate nelle collezioni della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, della Fondazione Italiana per la Fotografia e dell’Archivio Fotografico Italiano di Castellana.

GENESI - Apparato vulcanico nei pressi del vulcano di Dallol Dancalia - Etiopia 2007 Copia numerata Stampa certificata Pigmented Fine-Art Giclée su carta Foto RAG 100% cotonemontata su Dbond antiacido con cornice nera in alluminio 5 cm e Plexiglas cm 75 x 50


Nasce a Bergamo nel 1949 vive e lavora a Robbiate. Autodidatta,

Dolores Previtali

viene incoraggiata alla scultura dall’amico pittore Antonio Manzoni. Nel 1993 tiene la sua prima mostra «Concitati silenzi» al Centro civico di Calusco, alla quale segue una numerosa serie di personali e collettive. Nel 2005 è in mostra con «Solchi dell’anima» al museo d’arte moderna e contemporanea a Gazoldo degli Ippoliti e ai Musei civici di Villa Manzoni a Lecco con la personale «Se solo potessimo durare». L’anno successivo è chiamata a partecipare alla collettiva «Donne in percezione», allestita prima in biblioteca a Brugherio e poi all’Arengario a Monza. Sempre nel 2006 partecipa alla rassegna «Arte contemporanea in Lombardia Generazione anni ‘40» presentata al Civico Museo Parisi Valle di Maccagno (Va). Realizza diverse sculture destinate a spazi pubblici: nel 2002 inaugura a Solza, in provincia di Bergamo, un monumento dedicato agli alpini. Altre sue opere sono presenti nella chiesa romanica di Arlate, in Municipio a Merate e a Palazzo Sertoli a Sondrio. Figure 2007 Bronzo cm 23 x 20 x 59


Nasce a Lecco nel 1956, espone in collettive e personali dal 1978.

Maurizio Romanò

Nel 1982 si laurea in architettura con una tesi sul rapporto tra l’arte americana e la rappresentazione della città. Dal 1984 al 1992 partecipa alle attività del gruppo «Pittura Uno» di Lecco, con mostre e iniziative di promozione culturale. Collabora da diversi anni con riviste di architettura e design. Nel 1987 vince il secondo premio internazionale di scultura a Cagliari. A partire dalla fine degli anni 80 compie numerose esperienze in India dove, affascinato dalle tradizioni e dalle contraddizioni di questa terra, approfondisce le ricerche sul contesto artistico e culturale del paese. Ha realizzato i dipinti esterni del tempio buddista di Graglia (Bi). Espone a Lecco alla Galleria Bellinzona, nel 1994, e per due anni consecutivi, nel 1997 e nel 1998, alla Galleria Melesi. Nel 2002 partecipa a una mostra allestita a Bellano negli spazi dell’ex cotonificio Cantoni. Nel 2008 è in mostra insieme a Marialuisa Sponga e Maria Grazia Stoppa nella collettiva «Opere dal 2000 al 2008» a cura di Barbara Cattaneo e allestita alla Torre Viscontea. Senza titolo 2012 Olio su tela cm 90 x 40


Nasce a Lecco nel 1949, vive e lavora a Mandello. La sua attività arti-

Luisa Rotasperti

stica, iniziata nel 1972 e indissolubilmente legata al mezzo espressivo della matita, ha nella montagna il tema favorito, a cominciare dai grandi cicli Signore degli Anelli (1979-1982) e Buddhacärita (1986-1989). Nell’avvicendarsi di montagne di roccia e di montagne simboliche, nascono le serie intitolate Monasteri delle Meteore e Dieci Tori, di impostazione fortemente autobiografica. È del 2000 il ciclo «Pino, la morte e il Pelmo», undici tavole che raccontano un personale pellegrinaggio intorno alla montagna delle Dolomiti a cui l’artista si sente più legata, tanto che nel 2005 il ciclo diventa Camminarte, un percorso nei rifugi in cui le tavole rimangono permanentemente esposte. Lo stesso anno, la Galleria Bellinzona organizza un’ampia mostra antologica, con catalogo presentato da Alfredo Chiappori. La biografia dell’alpinista Casimiro Ferrari le ispira il polittico «Nessun uomo è un’isola» mentre la quasi leggendaria figura di Mauro Corona le ispira un ritratto - fiaba dedicato alla tragedia del Vajont. Le esposizioni in quota culminano nel 2006 con la mostra dedicata a Dino Buzzati, ospitata dal Messner Mountain Museum Dolomites, sul monte Rite. Nel 2008 espone «Antologica dolomitica» al film festival città di Trento e dal 2009 è socio accademico del prestigioso Gruppo Italiano Scrittori di Montagna.

La Marmolada - Ettore Castiglioni 2002 Matite su cartone Schoeller cm 72 x 51


Nasce a Lecco nel 1931, città in cui è tornata da qualche anno

Elisabetta Ruggiero

dopo aver vissuto e lavorato a Milano. Diplomatasi all’Accademia di Belle Arti di Brera alla scuola di Aldo Carpi, ha studiato decorazione con Achille Funi. Sono anni di ricchi di incontri - da Salvadori, Guareschi, Fo fino a Giansisto Gasparini che nel 1953 diventerà suo marito - determinanti per la sua formazione artistica e culturale. Il suo stile, vicino al naturalismo morlottiano, viene riconosciuto e apprezzato tanto che nel 1961 vince la medaglia d’oro alla mostra internazionale d’arte a Campione d’Italia. Seguono diverse mostre, collettive come il premio Bianchi a Milano e la Biennale del Mare a Genova e personali quali quella alla Bucherhalle di Amburgo nel 1962 e quella al Centro di Cultura di Lecco nel 1967. Tra le ultime personali spicca quella allestita nel 2011 a Villa Monastero a Varenna “Elisabetta Ruggiero. La materia dell’anima è forma”, antologica dedicata alle opere degli anni 50 e 60 con accenni agli sviluppi successivi.

Natura morta 1986 Olio su tela cm 80 x 60


Nasce a Chiuro (So) nel 1929, vive e lavora a Milano. Allieva di Ma-

Lydia Silvestri

rino Marini, si diploma all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Nel 1956 (unica scultrice italiana presente) e nel 1960, partecipa alla Biennale di Venezia. Esegue importanti lavori per edifici pubblici e privati in Inghilterra, Stati Uniti, Giappone, India, Siam, Cambogia, Giava, Sumatra e Hong Kong. Ha insegnato scultura alla Bath Academy of Art in Inghilterra negli anni 1953-54 e 1963-64, a New York nel 1960, ad Hong Kong nel 1961 e all’Accademia di Brera dal 1966 al 1985. Nel 1991 la biblioteca di Chiuro organizza in

Torso di G. 1995/96 Xilografia cm 39 x 52

Il ratto 1995/96 Xilografia cm 46 x 50

suo onore «Forme. Scultori valtellinesi contemporanei». Nel 1998 espone a Milano nella Galleria del Credito Valtellinese con «Il giardino delle ambiguità». L’anno successivo cura la retrospettiva, a dieci anni dalla sua scomparsa, del noto scultore Andrea Cascella, ospitata a Palazzo Sertoli a Sondrio. Nel 2006 è in mostra a Bellano, all’ex cotonificio Cantoni, e nel 2007 partecipa a una collettiva dal titolo «Germinazioni: la terra, il grano saraceno, la forma, la scultura», tenutasi presso il Palazzo Besta di Teglio. Didimos 1995 Scultura in lapis cm 16 x 16 x 12


Nasce a Lecco nel 1948. Impara i segreti delle tecniche artigianali

Romeo Sozzi

della lavorazione del legno e del restauro nella bottega di famiglia. Frequenta l’Accademia di Brera, dove perfeziona la sua arte e approfondisce l’uso del colore e nei primi anni Settanta inizia la carriera di designer. Nel 1987 fonda l’azienda Promemoria, alla quale segue l’apertura degli show room: a Lecco, in via Roma, nell’88, a Milano, in via Montenapoleone, nell’92, poi ancora a Parigi e Londra. Promuove e sviluppa uno stile inconfondibile e raffinato, ma nello stesso tempo consono alla vita di tutti i giorni. Designer affermato, Sozzi si concede anche qualche incursione nel mondo dell’editoria: alla prima esperienza in veste di editore con il libro di racconti guerra «Sopra e sotto le onde», di Giovanni Mario Rota, segue nel 2006 «Metamorfosi», dedicato alle opere dell’artista Mario De Biasi, presentato al Circolo della Stampa di Milano da Vittorio Sgarbi e nel 2008 «Storie di sapori», libro in cui con una buona dose di rimpianto e di nostalgia viene raccontato il passato ricco di storie, tradizioni e autenticità, del territorio lecchese. Madame A 2012 Pelle multicolor progetto speciale cm poltrona 96 x 102 x 108


Nasce a Lecco nel 1937, studia al liceo artistico Beato Angelico e alla

Tino Stefanoni

facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Espone per la prima volta a Sondrio nel 1963 e quattro anni dopo vince, a Milano, il premio arti visive San Fedele. Nel 1968 tiene la prima personale alla storica galleria Apollinaire di Milano, diretta da Guido Le Noci mentre due anni dopo, partecipa, su invito, alla 35° Biennale di Venezia, producendo all’interno della Biennale stessa, con una macchina per il “sottovuoto”, opere meccaniche in plastica vendute direttamente al pubblico. Nel 2011 è nuovamente invitato alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi e segnalato da Ermanno Olmi. Dal 1967 a oggi ha tenuto molte esposizioni, in Italia e all’estero. Tra le tante, vanno segnalate le mostre al Palazzo dei Diamanti di Ferrara nel 1977, al Museo I C C di Anversa nel 1981, al Museo Koekkoek di Kleve nel 1990, al Museo di San Marino e a Villa Manzoni di Lecco nel 1994, all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi nel 1996, al Trevi Flash Art Museum nel 2003 e al Palazzo Pubblico Magazzini del sale di Siena nel 2006, unito alla creazione del Drappellone del Palio del 16 agosto 2006. L’anno successivo viene invitato da Vittorio Sgarbi a partecipare alla collettiva a Palazzo Reale intitolata “Arte italiana 1968- 2007 Pittura”.

Senza titolo 2012 Pastello su cartoncino cm 38 x 32


Nasce nel 1938 a Graz (Austria), dove compie gli studi di biologia e

Jorrit Tornquist

d’architettura. Nel 1959 inizia la sua ricerca sul colore, partecipando nel 1967 alla fondazione del gruppo «Ricerche su griglie di impulsi». Dal 1964 vive in Italia, dove si fa apprezzare per il suo approccio scientifico alla pittura. A partire dagli anni 80 insegna all’Istituto Europeo di Design di Milano, alla Facoltà di Architettura, all’Università di Graz, all’Accademia di Belle Arti di Bergamo e al Politecnico di Milano. Nel 1986 è invitato alla XLII Biennale Internazionale di Venezia nella mostra «Arte, Scienza e Colore» con Munari e Fontana. Nel 1994 figura tra i dieci artisti internazionali invitati alla mostra «Big and Great» di Palazzo Martinengo a Brescia. Nel 1995 è membro del Comitato Scientifico del Politecnico di Milano mentre nel 1998 è direttore del Comitato Scientifico dell’Istituto del Colore di Milano. L’anno successivo il museo Sertoli Salis di Sondrio ospita una sua antologica mentre al museo di Gazoldo degli Ippoliti di Mantova viene allestita una mostra con opere di grandi dimensioni. Artista a tutto tondo, si è distinto anche per numerosi interventi urbanistici, tra cui il nuovo Termovalorizzatore dell’Asm di Brescia, il depuratore del Garda a Peschiera, la ex Italcementi di Tavernola sul lago d’Iseo, e la colorazione della Galleria Tito Speri di Brescia.

Mar rosso 2009 Acrilico su tela cm 120 x 30


Nasce a Lecco nel 1926, dove vive e lavora. Autodidatta, viene

Romano Trojani

spinto a sviluppare la sua innata curiosità artistica dall’amico Ennio Morlotti, conosciuto nel 1952. Nel 1953 tiene la prima personale alla Galleria delle Grazie a Bergamo. Tra il 1959 e il 1960 aderisce al Club di Sant’Andrea a Milano, diretto da Bellora, a cui partecipano anche Lucio Fontana, Tino Stefanoni e Emilio Scanavino. Negli anni Sessanta aderisce al movimento spazialista. Nel 1970 partecipa a una collettiva dedicata all’arte contemporanea a Parigi. Nel 1993 partecipa a New York alla mostra «Landscapes 1993» e l’anno seguente è in Argentina in una collettiva ospitata al museo Navarro di Tucuman. Nel 1999 Lecco lo omaggia con una mostra antologica al centro Meridiana. Nel 2002 la Galleria Sotheby’s ospita una sua personale. A giugno 2008 inaugurerà una personale all’ambasciata italiana a Berlino. Nel 2010 è in mostra al Circolo della Stampa a Milano con «Scorre il fiume. L’Adda amata da Romano Troiani - Opere 1950- 2009» mentre l’anno successivo la Fondazione Credito Bergamasco ospita «Morlotti - Troiani - I formidabili anni Cinquanta» , percorso a due voci tra la pittura di Morlotti e Trojani. Colle Salvetti 1983 Olio su tela cm 50 x 40


Nasce a Lecco nel 1976, conserva nel cassetto una laurea in ar-

Nicola Villa

chitettura ma da quasi dieci anni si dedica esclusivamente alla pittura. Tiene la prima personale nel 2001, a Chiasso, e nel 2003 viene invitato a esporre a Prospettive - Nuove Proposte Artistiche, manifestazione olginatese dedicata ai giovani talenti artistici del territorio. Nello stesso anno una sua opera viene presentata alla prestigiosa mostra «Giovanni Testori, un ritratto», curata da Flavio Arensi a Palazzo Leone da Perego a Legnano. Nel 2005 vince il Premio Morlotti e l’anno seguente ha l’onore di una doppia personale a Milano, nella Galleria Montrasio e nella Galleria Bellinzona. Nel 2007 espone al Museo Floriano Bodini di Gemona, che acquisisce anche una sua opera. Lo stesso anno viene chiamato a partecipare al progetto Harlem. Sempre nel 2007 vince a Roma il premio Celeste. Nel 2009 il «suo» gallerista Oreste Bellinzona cura «Entree Reserveè», personale al Grand Hotel Villa Serbelloni di Bellagio mentre l’anno successivo, per la galleria Scogliamiglio di Napoli, propone «Urbano - Mediterraneo». Un tema, quello dei paesaggi, a cui dedica anche «Urban Visions», personale curata da Michele Tavola a Parigi, alla Galerie Beckel Odille Boicos.

Internazionale 2 2012 Stampa con acquarello cm 63 x 90


Nasce a Bellano, nel 1929, in una famiglia di pescatori. Inizia a

Giancarlo Vitali

dipingere a quindici anni, dopo un periodo di formazione all’Istituto d’Arti grafiche di Bergamo. Espone la sua prima opera all’Angelicum di Milano nel 1947 in occasione della Biennale d’Arte Sacra e riceve calorosi apprezzamenti da Carlo Carrà. Rinuncia alla borsa di studio all’accademia di Brera, per l’impossibilità di mantenersi a Milano. Inizia l’attività d’incisore nel 1981, sollecitato dal figlio Velasco. È il 1983 quando Giovanni Testori lo scopre, folgorato da un suo dipinto raffigurante un coniglio squartato. L’anno successivo il grande critico gli dedica un articolo sul «Corriere della Sera» e organizza a Milano quella che si può considerare la prima personale. Sempre Testori cura, nel 1987, l’allestimento della grande mostra «La famiglia dei ritratti» a Villa Manzoni a Lecco. Nel 2008 Lecco gli dedica l’antologica «Ritratto di pollame, carne, rose e girasoli» a cura di Carlo Bertelli e Mario Botta mentre nel 2010 Vittorio Sgarbi sceglie il suo ritratto di Giovanni Testori quale copertina del catalogo della mostra «Ritratti italiani» allestita alla Galleria Bonzagni a Cento. Lo stesso anno il famoso trittico del Toro viene esposto a Villa Manzoni in occasione della mostra «Tra Manzoni e Morlotti. Testori a Lecco».

Rosa 1995 Olio su tela cm 19 x 22


Nasce a Bellano nel 1960. Nel 1983 vince il premio San Fedele

Velasco Vitali

Incisione Giovani e nel 1984 è invitato da Giovanni Testori a partecipare alla mostra «Artisti e Scrittori», tenutasi a Milano, presso la Rotonda della Besana. Nel 1986 Vittorio Sgarbi cura la sua prima personale milanese. Il ritratto e il paesaggio, affrontati con grande originalità, sono i generi che ricorrono più frequentemente nella sua produzione. Nel 2004 Electa pubblica Velasco 20, una monografia che vanta il contributo critico-filosofico di Giulio Giorello. Comincia ad avvicinarsi alla scultura con il progetto Extramoenia e nel 2005 un suo gruppo scultoreo viene acquistato dal Museo d’Arte Contemporanea di Roma. Nel 2007 partecipa alla mostra Arte Italiana 1968-2007 Pittura, curata da Vittorio Sgarbi e allestita nelle sale del Palazzo Reale di Milano. Lo stesso anno partecipa a Junkbuilding presso La Triennale Bovisa e viene pubblicato, con testi di Michele Mari, «Milano Fantasma», con una serie di disegni dedicati al capoluogo lombardo. Con «Foresta rossa», mostra allestita nel 2012 all’Isola Madre di Stresa e nei giardini dell’hotel Majestic di Verbania conclude il suo lavoro sulla clandestinità iniziato con «Sbarco» (a Pietrasanta) e «Sbarco a Milano» nel 2010.

Bannack 2012 Acquarello su carta cm 67,5 x 49,5


Nasce nel 1959 a Lecco, città dove vive e lavora. Il suo primo ap-

Federico Wilhelm

proccio alla fotografia è legato principalmente alla sua attività alpinistica come guida alpina ed elisoccorritore. Dal 2004 si dedica intensamente alla fotografia, prediligendo soggetti di architettura, teatro e street e curando personalmente l’intero ciclo di produzione, dall’ideazione del progetto fotografico fino alla stampa in proprio. Nel 2007 vince il concorso internazionale di fotografia teatrale «Occhi di scena» a San Miniato proponendo il lavoro sullo spettacolo «Processo a Dio» con Ottavia Piccolo e la regia di Sergio Fantoni. Nel 2010 si classifica al primo posto al concorso fotografia teatrale Dentro il teatro - Fuori dalla scena a Milano e partecipa alla collettiva «Donne... tra gioco e arte», allestita al Palazzo Municipale di Stradella. Nel 2011 è in mostra con il reportage «Tibet: lo spazio nel tempo» alla Quadreria Bovara Reina di Malgrate mentre l’anno successivo presenta «Seconda Morte» a Villa Monastero a Varenna. La produzione attuale si focalizza su progetti di street photo, reportage e viaggio, oltre ad immagini di architettura e teatro. Proiezione ortogonale 2005 Carta velvet fine art cm 34 x 58

Solitudini 2008 Carta velvet fine art cm 59 x 42


Sono due le opere presentate dalla Galleria La Nassa di Pescarenico. La

Galleria La Nassa

titolare Gabriella Della Bella ha infatti deciso di puntare su una tela, a tecnica mista, di Gianni Secomandi e su una recentissima opera di Stefano Keppel. Nato a Vercurago nel 1926, Secomandi è ricordato da tutti come l’artista innamorato delle stelle che osservava lungamente il cielo con il telescopio da lui realizzato in maniera artigianale. Dopo aver frequentato l’accademia Carrara di Bergamo con Achille Funi, tiene diverse personali in Italia e all’estero. Da segnalare, la partecipazione, nel 1966, alla mostra d’arte contemporanea a Palazzo Reale a Milano. Nel 1965 riceve il “Prix du Public”, rassegna internazionale Peinture Abstraite a Losanna mentre nel 1967, a Barcellona, ritira il premio Juan Miro 1967. Nel maggio 2012 la Fondazione di Santa Maria del Lavello ha voluto ricordare l’artista vercuraghese, scomparso nel 1982, con una mostra dal significativo titolo “Segnature oltre l’astronomia”. Stefano Keppel, di origini olandesi, nasce a Lecco nel 1963 e dipinge dal 2002. Sono da segnalare le esposizioni a Bellagio nel 2005, a Lierna nel 2006, 2009 e 2010 e la partecipazione alla

Gianni Secomandi

Stefano Keppel

rassegna “La passione per il delitto” a Monticello Brianza nella sezione dedicata all’arte. Nel 2012 la Galleria La Nassa ha ospitato la personale “Lagoalfiume” dedicata ai suoi pezzi di lago.

Orientamento est-sud-est 1977 Tecnica mista (bruciature su alluminio e carta) cm 22 x 27,5

Lagoalfiume 2012 Materiale plastico cm 50 x 76


La Galleria Melesi di via Mascari, diretta da Sabina Melesi, ha scelto

Galleria Melesi

Antonio Ievolella. Nato a Benevento nel 1952, Ievolella frequenta l’accademia di Belle Arti a Napoli, dove ha modo di conoscere lo scultore Augusto Perez. Nel 1976 si trasferisce a Padova, dove inizia a realizzare alcune opere polimateriche. E’ del 1988 l’elaborazione di “Trittico” che espone alla 43^ Biennale di Venezia curata da Andrea del Guercio. Partecipa alla Biennale internazionale di Bronzetto di Padova, alla Biennale di Scultura di Gubbio e collabora attivamente con la Fondazione Rossini, per cui realizza sculture modellando il cemento, il legno e l’acciaio corten. Negli anni Novanta, dedica a Padova la mostra “Il grande carro”, articolata da sette grandi sculture allestite lungo gli snodi principali della città. Nel periodo compreso tra il 1999 e il 2004 dà vita alla grande installazione permanente “I guardiani della Dormiente”, un complesso cimiteriale progettato dallo studio XQuadra che intende costituire un’opera pubblica di arte e architettura. Nel 2005 in occasione della mostra “Arte contemporanea nel Parco di Monza – Itinerari

Antonio Ievolella

all’interno della Collezione Rossini”, le due sculture “Terra di magia” e “Carro” sono esposte accanto a opere di Cèsar, Consagra, Pomodoro, Oppenheim, Carlesso, De Braud.

Studio per vaso dei venti 1999 Tecnica mista cm 52 x 65


È un’acquatinta di George Rouault, appartenente al famoso ciclo

Galleria Bellinzona

del Miserere l’opera donata da Oreste Bellinzona, titolare dell’omonima galleria con sede a Lecco e a Milano. Nato a Parigi nel 1871 da una famiglia di umili origini, Rouault entra, nel 1891, all’Ecole des Beaux - Arts sotto la guida di Gustave Moreau, del quale divenne un allievo prediletto. Qui incontra diversi artisti, tra cui Henri Matisse, che lo introduce allo stile dei fauves. Suggestionato da Vincent Van Gogh, si avvicina a uno stile espressionista che diventa manifesto, a partire dal 1907, nel ciclo di dipinti dedicato a tribunali, clown, pierrot e prostitute. In queste opere si avverte anche un drammatico esistenzialismo, in cui è evidente l’influenza dell’amico filosofo Jacques Maritain e si intravede lo spiritualismo che ha reso Rouault uno dei maggiori pittori di arte sacra del Novecento. Nel 1910 tiene la sua prima personale alla galleria Druet, mentre a partire dal 1917 si dedica alle stampe, continuando a cercare ispirazione nei soggetti sacri. Espone anche all’estero, in particolare a Londra, New York e Chicago. Oltre alla pittura, si dedica anche

George Rouault

all’incisione: il ciclo Miserere, pubblicato nel 1948, è la sua opera grafica più significativa. Muore a Parigi nel 1958.

Homo homini lupus - Tavola 37 dal Miserere 1922-1925 Acquatinta, punta secca - firmata in lastra cm 41,8 x 58


La Galleria Tommasi di Monza presenta una tela di Max Marra. Nato

Galleria Luca Tommasi

nel 1950 a Paola, in provincia di Cosenza, fonda, con un gruppo di artisti nel 1985 a Milano, il movimento interdisciplinare Osaon e nel 1988, a Lissone, con Mario De Leo, lo studio laboratorio d’arte interdisciplinare H: Orarte. Nel 1987 tiene la sua prima personale a Milano, a cui hanno fatto seguito numerose in gallerie private e istituzioni pubbliche, anche in ambito internazionale. Nel 2004 partecipa alla mostra “Arte Contemporanea in Lombardia - Generazione Anni ‘50”, presentata al Museo di Gazoldo degli Ippoliti e poi al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio mentre due anni dopo è invitato alla mostra “Acquisizioni 2006” al Civico Museo Parisi Valle a Maccagno. Nel 2007 partecipa al Simposio Internazionale di Leoben in Austria ed è chiamato a esporre alla mostra “Dall’Ideale all’Arte Contemporanea - Identità e Umanesimo” al Palazzo Ducale di Sabbioneta. L’anno successivo è inviato alla Biennale d’arte Sperimentale di San Pietroburgo mentre nel 2009 il civico museo di Maccagno ospita prima la mostra “Acquisizioni 2009” e poi “Sug-

Max Marra

gestioni. Poetiche e tematiche dalle Raccolte del Museo”. Cosmos2012 Tecnica mista su tela cm 34,5 x 46 x 7,5


Pierre Poggi e Jacopo Prina sono gli artisti proposti dalla Federico Bian-

Galleria Federico Bianchi

chi Contemporary art, galleria aperta da alcuni anni nella centralissima piazza Manzoni di Lecco dopo l’esperienza positiva maturata per anni a Gorgonzola. Nato a Mont de Marsan in Francia nel 1954, lavora a Milano. Ha esposto lavori in più occasioni all’Artoteca di Milano e al Castello Borromeo di Cornegliano. Nel 2006 ha esposto da Federico Bianchi Contemporary Art un ciclo di lavori sulla tematica del calcio mentre nel 2007 la stessa galleria ha ospitato “Raccolta differenziata”, personale realizzata riutilizzando e assemblando in maniera inaspettata tele e cartoni dipinti da anonimi dilettanti. Nel 2010 partecipa a

Jacopo Prina

“Politically Incorrect I”, collettiva a cui è invitato anche Jacopo Prina, l’altro artista presentato dalla Galleria Federico Bianchi. Nato a Milano nel 1971, Prina ha tenuto la sua prima personale a Barcellona nel 2003. La mostra “Pop Scratch”, esemplificativa sintesi di ciò che per lui deve essere l’obiettivo dell’arte (“cercare di capire, rendere chiaro”) viene ospitata prima alla Galleria Luciano Inga Pin a Milano e poi alla Zvono a Belgrado. Nel 2007 è in mostra a Open Space 3.0 a Lecco

Pierre Poggi

con “Private Project” mentre nel 2009 l’insolita location della stazione metropolitana di Loreto a Milano ospita “Urban Attitudes”, riflessione sulla città contemporanea e sul disagio sociale di questi anni di crisi.

Paesaggio interiore - omaggio a Lecco (Raccolta differenziata project) 2007 Cartoni prestampati montati su telaio cm 65 x 156

Pop scratch N17 2005 Stampa digitale pezzo unico cm 134 x 105


CON IL PATROCINIO

Comune di Bosisio Parini

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