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VALCHIAVENNA paradiso da scoprire
AMBIENTE E COLLETTIVITÀ: LE NUOVE NORME NEL CODICE
SANZIONI MULTE PIÙ SALATE PER CHI SPORCA
Con l’inizio di quest’anno sono entrate in vigore una serie di novità al Codice della Strada. Le norme sono state quindi riviste e aggiornate per essere più in linea con i tempi e per abbracciare un concetto di sicurezza “totale”, andando a comprendere anche la salvaguardia dell’ambiente e della collettività. Un esempio per tutti? L’aumento delle sanzioni per chi sporca le strade. Chi viene pizzicato mentre getta rifi uti dal fi nestrino dell’auto in sosta o in movimento, può incorrere in multe che vanno da un minimo di 52 euro a un massimo di 204 euro. Gettare un qualsiasi oggetto dal fi nestrino - con evidenti rischi per gli altri conducenti - viene invece punito con multe che partono da 216 euro e arrivano fi no a 866 euro. Inasprite, inoltre, anche le sanzioni previste per chi viaggia utilizzando smartphone, tablet e altri apparecchi elettronici che possono distrarre dalla guida. La regola è una sola: tenere entrambe le mani sul volante.
STALLI PER PORTATORI DI HANDICAP LINEA DURA SUI “FURBETTI” DEL PARCHEGGIO
Tra i comportamenti più odiosi ma, purtroppo, diffusi, c’è l’occupazione abusiva di posti riservati ai disabili. Anche in questo caso le modifi che introdotte dall’inizio dell’anno al Codice della Strada mirano a inasprire le sanzioni che puniscono questi comportamenti. Insomma, se il normale senso civico non basta, si mira al portafoglio. Ecco allora che chi parcheggia in questi stalli senza averne diritto e non presentando l’apposito contrassegno sul parabrezza incorre in multe comprese tra i 168 e i 672 euro. Inoltre, scatta anche la sanzione accessoria della decurtazione di quattro punti dalla patente (rispetto ai due precedentemente “tagliati”). A chi invece espone un tagliando falso, scaduto o intestato a un’altra persona viene comminata una multa che parte da 87 euro e può arrivare fi no a 344 euro, In questo caso, poi, i punti tolti dalla patente diventano sei. C ompiere un decisivo salto di qualità, puntando ad obiettivi ambiziosi quali il raggiungimento di zero vittime sulla strada, favorire il ricambio dei veicoli con modelli più recenti e sicuri e migliorare la qualità delle infrastrutture. Sono i temi portanti del nuovo Piano per la sicurezza stradale, in fase di discussione con associazioni ed esperti, come sottolineato anche dal ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini. Due i punti chiave della strategia: il primo riguarda la sostituzione dei veicoli in circolazione, il secondo è il miglioramento della qualità delle strade.
Svecchiare
Svecchiando il parco auto spingendo sugli incentivi, migliorando la sicurezza anche delle strade secondarie e puntando sulla formazione, come sottolineato dal ministro, sarà più facile risolvere il problema delle vittime della strada.
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L’obiettivo più ambizioso è quello di raggiungere le zero vittime sulle strade
IN DISCUSSIONE CON ASSOCIAZIONI ED ESPERTI
STRADE sicure: il nuovo piano
I PUNTI CHIAVE Sostituzione dei veicoli più vecchi e miglioramento della qualità delle infrastrutture
IL BILANCIO DEL 2021
IN CRESCITA INCIDENTI E MORTI
Quanto sia importante continuare a battersi per migliorare la sicurezza sulle strade lo dimostrano anche i dati relativi agli incidenti e alle vittime delle strade dello scorso anno. Dai dati del bilancio annuale della Polizia Stradale emerge come nel 2021 sia aumentata l’incidentalità complessiva, con un balzo del 26,7% (64.162 incidenti contro i 50.625 registrati nel 2020) che in parte si spiega i lockdown per la pandemia in vigore due anni fa. In crescita anche gli incidenti mortali (1.238) e le vittime (1.313), con un aumento, rispettivamente, del 15,5% e del 14,1%. Stessa tendenza al rialzo anche per gli incidenti stradali con lesioni (26.022 in totale) e per le persone ferite negli scontri (37.268): in questo caso la crescita è stata del 26,9% e del 25,7%.
IL SERVIZIO
Importante lo stoccaggio in un luogo adeguato
Una volta installate le gomme estive, quelle invernali devono essere stoccate. Molti gommisti offrono questo servizio ma, se si desidera tenere le coperture nel proprio garage, occorre scegliere un’area non esposta alla luce e con temperatura il più possibile costante.
FONDAMENTALE SOSTITUIRE GLI PNEUMATICI PER MIGLIORARE LA SICUREZZA IN OGNI STAGIONE
È quasi l’ora delle gomme ESTIVE Dal 15 aprile si possono montare
Aogni stagione il suo pneumatico. La sostituzione delle gomme invernali con quelle estive non è solo una prescrizione di legge, bensì una soluzione che fa la differenza in termini di sicurezza. Andiamo a vedere cosa dice la normativa italiana a riguardo. Nel nostro Paese dal 15 aprile è possibile sostituire gli pneumatici invernali con quelli adatti alla stagione calda. Ovviamente viene lasciata una fi nestra di tolleranza agli automobilisti, che si conclude il 15 maggio. Questa operazione riguarda tutti gli utenti, salvo due casi: coloro che montano sul veicolo coperture all seasons - le cosiddette 4 stagioni - e chi è dotato di gomme invernali con un codice di velocità pari o superiore a quello degli pneumatici estivi. Tutti gli altri dovranno invece effettuare il cambio, se non vorranno incorrere in sanzioni piuttosto salate.
Le differenze
Esistono alcune sostanziali differenze tra le due tipologie di coperture. Quelle estive si caratterizzano per una mescola dura, in grado di offrire prestazioni ottimali a temperature elevate. Anche con il caldo estremo, quindi, l’aderenza alla strada è garantita. Il battistrada è inoltre progettato per diminuire il fenomeno dell’aquaplaning, particolarmente intenso in occasione dei tipici temporali estivi. Senza dimenticare che questi accessori sono sviluppati per assicurare una frenata eccellente su ogni percorso durante la bella stagione. La sostituzione delle gomme è quindi fondamentale per migliorare la sicurezza al volante. Non va però dimenticato l’aspetto legato al comfort: avere a disposizione pneumatici studiati per le alte temperature permette di godere sempre della massima comodità. Vengono inoltre ridotti il rumore e le vibrazioni, che potrebbero invece verifi carsi se si utilizzassero i dispositivi invernali durante la bella stagione.Guidare con le gomme estive nella fi nistra temporale prevista della legge, infi ne, comporta anche un minor consumo di carburante legato alla più bassa resistenza al rotolamento.
FATTORE COMFORT Le coperture per la bella stagione assicurano massima comodità alla guida
LO STATO DI USURA
OCCHIO A CHILOMETRI E BATTISTRADA
L’alternanza tra pneumatici estivi e invernali allunga la vita di entrambe le coperture. Nel corso del tempo ci si trova comunque a fare i conti con l’usura che, a lungo andare, porta a dover effettuare la sostituzione. In generale, la durata di un treno di gomme è compresa tra 20mila e 40mila chilometri: a fare la differenza possono essere fattori come lo stato del manto stradale o lo stile di guida. Anche se non si sono raggiunti tali chilometraggi è comunque preferibile cambiare gli pneumatici massimo ogni 10 anni, in quanto dopo questo lasso temporale la sicurezza non sarebbe più assicurata. Per avere un riscontro effi cace si può misurare il battistrada: questo deve avere una profondità superiore a 1,6 millimetri.Se si hanno dubbi è consigliabile chiedere un consiglio al proprio gommista di fi ducia il quale, dopo una rapida occhiata agli pneumatici, sarà in grado di stabilire se sia arrivato il momento di sostituirli con modelli più nuovi.
300
Il Comune di
Madesimo dista circa 300 chilometri dal mare: un record a livello italiano
TRA CENTRI STORICI DA SCOPRIRE E BELLEZZE NATURALISTICHE
Magica VALCHIAVENNA Un paradiso in primavera
La primavera, con le sue giornate miti, invita a scoprire - o riscoprire - angoli meravigliosi del nostro Paese. Se si amano i panorami montani una scelta forse poco nota - ma senza dubbio eccellente - è la Valchiavenna, in provincia di Sondrio. In questa zona, oltre agli scenari naturali, è possibile visitare località suggestive, ricche di angoli destinati a lasciare un segno nel cuore dei visitatori.
I due luoghi simbolo
Una delle tappe immancabili per chi visita la vallata è il borgo che le dà il nome: Chiavenna (nella foto). Si tratta di una cittadina situata a poco più di 300 metri di quota, dotata di un centro storico tanto piccolo quanto ricco di bellezze. C’è innanzitutto palazzo Salis - ora di proprietà privata -, un’antica dimora nobiliare circondata da alberi e verde. Molto suggestiva è anche la collegiata di San Lorenzo, una struttura risalente al V secolo che si caratterizza per il chiostro porticato. Il vero simbolo di Chiavenna sono però i crotti, edifi ci storici che venivano un tempo usati come dispense grazie al microclima fresco che si crea al loro interno. Gli appassionati di sport possono invece orientarsi verso Madesimo, centro abitato collocato a oltre 1.500 metri di altitudine. Da qui partono infatti una serie di percorsi dedicati alla mountain bike e all’escursionismo. Una curiosità: Madesimo è il Comune italiano più lontano dal mare, in quanto dista circa 300 chilometri dalle coste della Liguria.
QUOTA COLLINARE
Il borgo che dà il nome alla vallata si trova a poco più di 300 metri di altitudine
IL VALICO
I 72 TORNANTI DEL PASSO SPLUGA: UN “SERPENTE” NELLA MONTAGNA
Automobile, moto o bicicletta. Sono diversi i mezzi di trasporto che si possono scegliere per salire sul passo dello Spluga, valico alpino che separa l’Italia e la Svizzera. La vetta si trova a 2.117 metri di altitudine e, per raggiungerla, bisogna percorrere un lungo tratto di salita di oltre 30 chilometri. A caratterizzare l’itinerario sono i ben 72 tornanti: un vero e proprio “serpente” scavato lungo i fi anchi della montagna che permette di salire da una quota collinare ad altitudini alpine. Il passo dello Spluga è generalmente aperto da maggio a inizio novembre.