SALONE del MOBILE #designforliving
Salone Internazionale del Mobile EuroCucina | FTK, Technology For the Kitchen Salone Internazionale del Bagno Salone Internazionale del Complemento d'Arredo Workplace3.0 | S.Project SaloneSatelliteSalone del Mobile.Milano il futuro del design
La manifestazione si pone come un ecosistema aperto e un’esperienza capace di connettere e offrire molteplici visioni alla comunità del progetto
Dal 16 al 21 aprile, presso Fiera Milano Rho, si svolgerà lo 62ª edizione del Salone del Mobile.Milano, che non solo riporterà il “bello” e il “ben fatto” su un palcoscenico unico per importanza internazionale ma lo farà con un approccio nuovo e sfidante, letteralmente “out of the box”, condizione necessaria per innovarsi ed evolvere. Una sfida che ha richiesto visione, ascolto, capacità di analisi, entusiasmo, curiosità e una dose di resilienza ed elasticità per portare benefici all’intero sistema del design in un’ottica di costante miglioramento dell’esperienza fieristica. Il tutto nel contesto e a beneficio della transizione ecologica.
Ne sono scaturiti il rilancio dell’ottimizzazione dei layout e dei percorsi di EuroCucina e del Salone Internazionale del Bagno grazie al contributo delle neuroscienze e sotto l’egida di una filosofia “human-at-the-center”, una ridistribuzione totale dei padiglioni con l’obiettivo di raggruppare gli espositori per contenuto e target di visitatori in modo da amplificare valore e senso dell’esperienza di visita; uno proposta culturale d’eccezione, ricca e multidisciplinare, diffusa in tutta la Manifestazione; una campagna di comunicazione in costante evoluzione che, grazie all’intelligenza artificiale, raccoglie le conversazioni della comunità internazionale del progetto; la collaborazione con il Dipartimento e la Scuola del Design del Politecnico di Milano, volta a indagare il Salone
come ecosistema, approfondendo il fenomeno nella sua portata socio-economica sul territorio. A ciò si aggiungono le celebrazioni per i 25 anni del SaloneSatellite con una mostra in Triennale che, al di là dei tradizionali canoni espositivi, sarà una vera e propria Wunderkammer (camera delle meraviglie) di oggetti, prototipi, schizzi, immagini e testimonianze.
Un’edizione ricca di presenze e progetti quella del 2024: 172.500 mq di superficie netta espositiva e quasi 1.900 espositori - di cui 600 i designer del SaloneSatellite - con un 30% di aziende estere.
Ancora una volta la 62ª edizione del Salone del Mobile.Milano si comporrà di sette Manifestazioni, che si svolgeranno in contemporanea presso il quartiere Fiera Milano a Rho, da martedì 16 a domenica 21 aprile con apertura agli operatori
tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.30, e nelle giornate di sabato e domenica anche al pubblico. Il Salone Internazionale del Mobile, il Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0 scenderanno in campo con le biennali EuroCucina - insieme a FTK, Technology For the Kitchen, evento dedicato all’elettrodomestico da incasso, cappe d’arredo e alle tecnologie più innovative nell’ambito della cucina - e Salone Internazionale del Bagno. Si conferma S.Project, che si propone come uno spazio trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni. Non mancherà il SaloneSatellite, alla sua 25ª edizione, con i suoi talenti under 35 e 22 scuole di design.
Tre saranno le grandi installazioni. La prima, “Interiors by David Lynch. A Thinking Room” (padiglioni 5-7) è quella che David Lynch, il celebre
regista dell’inconscio, regala al Salone del Mobile. Etica, sostenibilità, tecnologia ma anche potere, fascino e fragilità dell’acqua: tante sono le suggestioni da cui nasce “Under the Surface”, la seconda installazione progettata e realizzata da Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi per il Salone Internazionale del Bagno (padiglione 10). Al centro di EuroCucina, invece, un grande palcoscenico fluido e accogliente, ospiterà sei food magazine indipendenti internazionali che, insieme ad artisti, designer e chef da tutto il mondo, presenteranno una visione inedita e originale sul presente e futuro degli ingredienti che la natura ci offre: “All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances”
è il titolo a cappello di questi progetti che, tra riflessioni, esposizioni, talk e taste experience, si susseguiranno giorno dopo giorno.
Inserto omaggio al numero odierno di Giornale di Cantù, Giornale di Erba, Giornale di Monza e Giornale di Seregno
Finito di stampare: Aprile 2024
Pubblicità: Publi (iN) - Merate (LC)
Stampa: Tiber S.p.A - Brescia (BS)
Foto: Salone del Mobile.MilanoFederlegnoArredo - Fuorisalone.it Cover: Federlegno Arredo Eventi SpA
Il Salone si fa interprete del cambiamento
Maria Porro, presidente Salone del Mobile.Milano, racconta le novità di questa edizione, tra neuroscienze e intelligenza artificiale, nuovi format e percorsi, programma culturale e piattaforma digitale
“Cogliere le nuove tendenze, l’evoluzione di un intero settore coinvolgendo e ascoltando le community vicine e lontane, identificando nuovi approcci, metodologie e tecnologie, sperimentando, in una espressione stare sulla frontiera: questa l’ambizione ancora oggi del Salone del Mobile”, aveva affermato Maria Porro , presidente del Salone del Mobile.Milano, durante la conferenza stampa di presentazione della 62ª edizione. E lei stessa ci racconta le novità di quest’anno.
Presidente Porro, il Salone 2024 prosegue sulla strada dell’innovazione per quanto riguarda il format e il layout iniziato l’anno scorso: vuol dire che il 2023 è stato un successo?
“Sì, possiamo dire che Euroluce è stata una sfida vinta. I tanti riscontri che abbiamo avuto ci riportano che chi ha visitato la Biennale l’ha molto apprezzata. Sia per i percorsi più a misura d’uomo e capaci di dare visibilità a tutte le aziende espositrici sia per il contenuto culturale che era concentrato in questi padiglioni. La lezione che ci portiamo a casa è che le innovazioni che stiamo mettendo in atto sono necessarie e sono quelle corrette. Questo ci dà la forza di dire che c’è davvero bisogno di alzare l’asticella, di spingere sull’acceleratore dell’innovazione e che il Salone, come palcoscenico prediletto dalle aziende del settore, deve farsi interprete del cambiamento”.
E quindi quali sono le novità nell’esperienza di visita quest’anno?
“Come l’anno scorso, la nuova urbanistica dei padiglioni è stata pensata per apportare ulteriori benefici a chi vive e attraversa il Salone: al centro sarà il visitatore e quindi maggior chiarezza dei percorsi ma anche equilibrata visibilità e riconoscibilità per tutti gli espositori. Lo scopo è creare condizioni migliori per dare luogo e forma a contenuti speciali che possano rimodulare il ritmo serrato con cui solitamente si affronta una kermesse fieristica, con spazi di approfondimento culturale, luoghi di distensione, momenti di incontro: un modo diverso di vivere la fiera oltre la sua dimensione commerciale. E quest’anno la proposta sarà diffusa su tutti i padiglioni (a differenza di City of Lights che accadeva interamente a Euroluce) perché studiata proprio per coinvolgere il visitatore, con tutta la sua bellezza, lungo l’intero percorso di visita”.
Come le neuroscienze e l’intelligenza artificiale si sposano con una fiera dedicata al design e
all’arredamento?
“Neuroscienze e intelligenza artificiale sono strumenti di supporto molto potenti. Grazie all’intelligenza artificiale possiamo metterci in ascolto di un’intera comunità, quella del design, per capirne meglio bisogni, desideri, emozioni, tracciando le conversazioni che avvengono online. Questa nuova modalità di contatto è essenziale per far evolvere la fiera mettendo al centro la persona e la sua esperienza. Grazie alle neuroscienze oggi possiamo testare in anteprima il nuovo layout fieristico per garantire una visita in fiera più efficiente, permettiamo ai visitatori di concentrarsi sulle informazioni realmente rilevanti, migliorando la loro capacità di orientarsi e di ricordare gli stand visitati. Inoltre, la nuova disposizione dei percorsi, ispirandosi alla conformazione delle città italiane che hanno il loro baricentro nelle piazze, negli spazi pubblici e nei luoghi di interesse, permetterà ai visitatori di avere più energie mentali per poter vivere al meglio i contenuti della fiera, sia quelli commerciali, sia quelli culturali”.
Quali sono le vostre aspettative sul fronte dei visitatori?
“Ci aspettiamo tante presenze, da tutto il mondo, ma soprattutto presenza di qualità, in grado di attivare relazioni di business di valore”.
Il Salone non è solo un momento di esposizione ma un evento di riflessione e confronto sulle tendenze del mercato: questo lo scopo del programma culturale, delle installazioni, dei talk e delle tavole rotonde?
“Ricordiamoci che design e arredamento si nutrono di sociologia, scienza, ricerca tecnologica, arte, fotografia, comunicazione, digitale, editoria e tanto altro ancora. È da questa profondità di orizzonte, da questa continua osmosi tra ambiti che si arricchiscono, evolvono e migliorano. Il nuovo progetto culturale unitario ma diffuso, le stanze per pensare di David Lynch, l’installazione di Salotto NY, che ci porta sott’acqua e tra poesia e numeri per fare il punto sullo stato dell’arte dell’industria del bagno, i talk con tanti ospiti tra cui il premio Pritzker Francis Kéré e le performance visionarie di artisti e food designer: tutto è stato pensato per offrire al visitatore e all’espositore un’esperienza eccezionale per contenuto e contenitore, che induca il confronto e allarghi visioni”.
Da anni portate avanti il vostro impegno sul piano della sostenibilità: quali ulteriori passi e novità ci saranno in questa edizione?
“Il Salone del 2024 si propone di affrontare il tema in modo completo e trasversale, ponendo al centro concetti quali il riuso, la rigenerazio-
ne, la circolarità, il risparmio di risorse materiali ed energetiche. E questo lo sta facendo in vari modi: abbiamo, per esempio, appena rinnovato la Politica di Sostenibilità, alzando l’asticella degli obiettivi e di un coinvolgimento sempre più attivo e responsabile di tutta l’organizzazione; abbiamo individuato fornitori certificati o in grado di fornire soluzioni e materiali riciclabili o riutilizzabili per la realizzazione delle parti comuni e delle installazioni culturali e riutilizziamo alcuni degli allestimenti dell’anno scorso tra cui l’Arena e il Bookshop Corraini; abbiamo eliminato la moquette nei corridoi e nelle aree comuni; inviamo una serie di guideline green agli espositori per promuovere iniziative e soluzioni di allestimento che garantiscano una maggiore responsabilità ambientale e sociale; e, infine, quest’anno attiveremo una collaborazione con Banco Alimentare e Fiera Milano per la raccolta delle eccedenze alimentari dell’evento”.
Ormai il digitale è parte integrante dell’esperienza di visita e fa vivere il Salone tutto l’anno: la piattaforma online si conferma cruciale?
“Assolutamente sì, il digitale è il nostro megafono 365 giorni all’anno e un supporto incredibile durante i giorni di apertura del Salone. Con il ricco programma editoriale che dà voce ad aziende e progettisti e attiva collaborazioni con le riviste del settore raccontiamo il design tutto l’anno; con i servizi digitali che vanno dalla biglietteria, al wayfinding fino alla possibilità di salvare i prodotti preferiti visti in fiera diamo al visitatore un supporto per organizzare e vivere al meglio la propria esperienza di visita”.
Intervista al presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin: il valore sempre attuale del Salone, l’andamento economico del settore e il tema centrale della transizione ecologica
“Il Salone del Mobile.Milano continua a confermarsi il più importante momento di business del settore e l’occasione per tutta la filiera del legno-arredo di mostrare la qualità della sua produzione, in cui ricerca, innovazione, artigianalità e sostenibilità si fondono”. Ne è convinto Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo.
Un settore che nel 2023 ha fatturato 52,7 miliardi di euro, di cui circa 19,9 di export e 32,8 di mercato interno, chiudendo l’anno a -7,9% sul 2022, seppur con livelli superiori al 2019, come attestano i consuntivi elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo. E la Federazione conferma il proprio impegno al fianco delle imprese associate, con la convinzione che la competitività vada di pari passo a un impegno concreto sui temi della sostenibilità ambientale economica e sociale.
Il Salone del Mobile.Milano resta una vetrina
Una vetrina irrinunciabile per tutta la filiera del legno-arredo
internazionale irrinunciabile?
“Le aziende presentano le loro novità messe a punto nei 12 mesi precedenti. E’ la vetrina più importante nonostante i suoi 62 anni, ha ancora la forza e la validità pensate dai suoi fondatori. Questo vale per le grandi aziende, più strutturate, ma anche, anzi soprattutto per le piccole e medie imprese, che hanno meno occasioni di incontro con i mercati internazionali. Nei padiglioni di Rho Fiera visitatori e buyers possono avere la fotografia precisa del mondo dell’arredamento e delle nuove tendenze. Una mole di informazioni e contatti che in nessun’altra fiera e in nessun’altra città e in nessun altro modo è possibile ottenere in pochi giorni. Al Salone il meglio del settore, in 6 giorni, si presenta al mondo. Ovviamente è una manifestazione che ha dovuto trasformarsi e sapersi adeguare ai tempi. Già con il Supersalone abbiamo sperimentato una formula innovativa, dopo-
diché tornare indietro sarebbe stato impossibile. Consapevoli che toccare una formula di successo è sempre difficile, ma il Covid ha provocato un’accelerazione nel cambiamento a tutti i livelli e anche il Salone ha dovuto adeguarsi alle trasformazioni in atto, con la digitalizzazione prima, dando modo al Salone di ‘vivere’ tutto l’anno. Maria Porro e il suo staff hanno lavorato molto bene su questo aspetto e sul layout del Salone, introducendo novità molto importanti. Lo abbiamo visto l’anno scorso con Euroluce, studiando una formula non solo estetica ma soprattutto di funzionalità e fruibilità, partendo da un’operazione di ascolto degli stakeholder ed espositori. Un risultato apprezzato davvero da tutti. Il visitatore è stato messo al centro per facilitare la visita e al contempo l’espositore ha la certezza che tutti vedranno le sue novità. Un’operazione che replichiamo quest’anno, con i dovuti adattamenti, per le biennali di cucina e bagno. Crediamo, e ci auguriamo, sia la consacrazione di questo nuovo format, che sarà allargato poi a tutto il sistema espositivo. Il Salone è leader nella sua categoria e in quanto tale deve assumersi anche i rischi di chi guida il cambiamento”.
I risultati del 2023 segnano un calo del fatturato: a cosa si deve questo andamento ed è un segnale che vi preoccupa?
“Nel 2023 abbiamo registrato un calo di fatturato del 7,9%, che avevamo già messo in conto. I due anni precedenti sono stati eccezionali. Il 2021 ave-
va segnato un più 14% - sul 2019, perché il 2020 non viene considerato per la crisi causata dal Covid - e il 2022 ha confermato un altro 12,8% di crescita. Per il 2021 si tratta di un aumento quantitativo, tale da aver mandato in difficoltà le nostre imprese per iperproduzione, con impianti portati al 120130% della capacità produttiva. Una crescita dei consumi, dovuti al Covid - che ha sconvolto le nostre abitudini e ha fatto riscoprire la casa - e anche agli incentivi fiscali. Nel 2022 abbiamo registrato le stesse quantità, ma c’è stato anche un effetto inflattivo dovuto soprattutto all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, che ha portato a un adeguamento dei listini. Poi a fine 2022 avevamo ancora un portafoglio ordini molto consistente, di fronte però a un calo della domanda, e nel ’23 il Governo è intervenuto con la riduzione degli incentivi fiscali di cui il settore ha risentito”.
La situazione politica internazionale incide negativamente sulle esportazioni ma anche sul reperimento delle materie prime?
“Certamente la situazione internazionale ha inciso e incide. Prima il Covid, poi la guerra in Ucraina, anche sull’approvvigionamento del legno. E ora la crisi tra Israele e Palestina aumenta le tensioni internazionali. Anche la crisi nel canale di Suez influisce sulle nostre esportazioni e sulla situazione economica in generale. Inoltre, nel 2024 sono previste importanti elezioni, a partire da quelle negli Stati Uniti, che creano preoccupazioni a livello globale. La situazione non favorisce certo la propensione del consumatore alla spesa. Di pari passo anche le imprese sono più caute negli investimenti”.
E come vedete il 2024?
“E’ difficile fare previsioni. Con il nostro Monitor vedremo le aspettative delle aziende. Per quello che possiamo percepire, il 2024 sarà molto simile al 2023, quindi se riusciremo a mantenere gli stessi numeri lo riterrei un risultato molto buono. Dopo il primo semestre la curva dovrebbe tornare a crescere”.
Il Salone, come tutta la vostra Federazione, punta moltissimo sulla sostenibilità. Come FederlegnoArredo affronta l’impegno della transizione ecologica?
Fla Plus, al Salone del Mobile. Milano il progetto parla un nuovo linguaggio
FederlegnoArredo, con l’ambizione di rendere la filiera del legno-arredo pioniera della green industry e guida riconosciuta nell’ambito della sostenibilità, è sempre più attiva nel recepire e portare i temi Esg nel confronto con le imprese.
Oggi Fla Plus amplia il proprio orizzonte, cresce per diventare una piattaforma più articolata dove reperire informazioni sul progetto di sostenibilità della Federazione e contenuti sempre aggiornati sui temi di pertinenza. Un nuovo orizzonte che si traduce anche nella campagna visiva 2024, affidata al fotografo Mattia Balsamini, che esplora il tema della sostenibilità in relazione alla filiera legno-arredo, tramite il parallelismo tra ambiente e produzione, tecnologia e fattore umano, automazione e cura manuale. L’elaborazione di questo racconto si concentra sul dialogo tra ecosistemi e produzione: la preziosità delle risorse naturali viene valorizzata dal contributo progettuale messo in atto dalle professioni del design che si assicurano alti standard qualitativi e di rispetto della materia.
“Quello della sostenibilità è un tema che riteniamo centrale. La transizione ecologica mette di fronte a una vera trasformazione, non solo per realizzare un prodotto più sostenibile ma per non restare fuori dal mercato. Quindi, da una parte, stiamo facendo di tutto per sensibilizzare e accrescere la consapevolezza nei nostri associati, attraverso anche un impegno per capire come affrontarla, mettendo a punto processi, indicazioni e servizi ad hoc per loro. Dall’altra, portiamo avanti un lavoro con le istituzioni, nazionali e soprattutto europee, perché è proprio in Europa che vengono scritte le regole. Dobbiamo quindi presidiare questo fronte per evitare che vengano scritte regole poi impraticabili: teoricamente siamo tutti d’accordo sulla direzione, ma bisogna stare attenti che la cura non uccida il malato. Come, ad esempio, l’Eudr, ovvero il regolamento sulla deforestazione e tracciabilità delle materie prime, che rischia di mettere in crisi il settore: pienamente d’accordo sulle finalità, ma dobbiamo evitare un appesantimento burocratico difficile da gestire, soprattutto per le piccole imprese. La transizione è necessaria, ma definire bene come e in quanto tempo è altrettanto importante. L’approccio del tutto e subito finisce per avere l’effetto esattamente contrario”.
PORRO on stage
@salone del mobile.milano Fiera Milano Rho
hall 11 / stand d15 - e18
@fuorisalone Showroom Porro Milano, Via Visconti di Modrone 29, 20121 Milano
Alla vigilia dei 100 anni, Porro riconferma l’appuntamento con il Salone del Mobile per rivelare il proprio punto di vista sull’abitare.
Nella nuova posizione al padiglione 11, racchiusa da un tetto a due falde e un perimetro traslucido, l’azienda invita il pubblico nella propria grande casa: un interno architettonico dove arredi e sistemi compongono narrazioni ogni volta diverse grazie a soluzioni su misura, capaci di dare voce ai desideri unici dei propri abitanti.
Tre le novità, la panca Origata della designer giapponese Nao Tamura, con base a New York, ispirata dalla realizzazione dei kimono: un foglio di alluminio viene tagliato e assemblato attraverso viti, massimizzando l’uso di materiale. Un progetto che sottolinea i valori in comune con l’azienda: identità culturale, rispetto per i materiali e propensione al futuro.
IN
ALTO, il nuovo Showroom Porro Milano, via Visconti di Modrone 29
Sotto, la nuova panca Origata, design Nao Tamura
On the eve of its 100th anniversary, Porro confirms its presence at the Salone del Mobile to reveal its perspective on living.
Newly located in the Hall 11, enclosed by a gable roof and a translucent perimeter, the company invites the public in its wide house: an architectural interior where furniture and systems compose every time different narratives, thanks to customized solutions giving voice to the unique desires of its inhabitants. Among the new products, the Origata bench by the New Yorkbased Japanese designer Nao Tamura, inspired by the making of kimonos: it is made from a sheet of aluminum cut and assembled through screws, maximizing the use of the material. A project highlighting the shared values with the company: cultural identity, respect of materials and propensity for the future.
LEMA: le anteprime della nuova collezione 2024
Poltrona Lounge Omega, design fuori dal tempo, e tavolo August, un’apparente leggerezza
Casa Lema, un luogo dove il design entra in punta di piedi sposando uno stile di vita lontano dal clamore e dalla pretenziosità; un rifugio, libero dalle costrizioni, fatto di pezzi che costruiscono un’atmosfera vissuta, dove le proposte free-standing, che affiancano i programmi modulari, arredano ambienti che accolgono la tranquillità e favoriscono la condivisione delle emozioni.
Questo l’approccio sofisticato e contemporaneo dell’abitare di Lema, che ha saputo rinnovarsi ed evolversi nei suoi quasi 50 anni di storia costruendo una proposta completa per la casa attraverso un’ampia gamma di arredi.
Attraverso la sua capacità di amalgamare le idee di diversi designer, Lema si prepara a presentare al Salone del Mobile.Milano la sua visione di ambienti living e dining su misura. La collezione 2024 di Lema si distingue per l’attenzione ai processi produttivi, la selezione dei materiali e la costante sperimentazione cromatica e materica, che danno vita ad arredi che coniugano perfettamente funzionalità e design. Interpretazioni uniche e contemporanee dello stile di vita mediterraneo, vero e proprio manifesto del made in Italy, aperto al mondo e portatore della ricchezza della nostra cultura e dell’eccellenza artigianale italiana.
Poltrona Lounge Omega: design fuori dal tempo
Federica Biasi firma Omega, una poltrona lounge nata dall’incontro perfetto tra storia, materiali e iconicità. Il suo design elegante e contemporaneo si ispira agli stilemi anni ’50: da questo connubio prende forma una proposta atemporale dove il fascino vintage si
fonde con un’estetica moderna. Caratterizzata da una scocca stampata leggermente imbottita e rivestita in pelle e pelle sintetica, Omega unisce la morbidezza delle forme della seduta alla solidità della struttura in metallo. Un elemento orizzontale in legno accoglie e sostiene lo schienale della monoscocca, le cui forme sono enfatizzate da una cucitura al vivo che ne definisce i bordi. La seduta, che sembra quasi fluttuare sulla struttura, è espressione del savoir faire dal sapore artigianale Lema e di un design di alta gamma.
Tavolo August: un’apparente leggerezza
August, il tavolo disegnato da Roberto Lazzeroni, è un richiamo alla “complessa semplicità” dei tavoli a cavalletto. Nati come solidi strumenti di lavoro intorno alla metà del ’900, hanno nel tempo trovato il proprio spazio anche come pezzi di design all’interno di contesti domestici. Il piano, disponibile in diverse dimensioni e in una varietà di materiali tra cui marmi ed essenze, è alleggerito da uno spessore sottile. I cavalletti di appoggio, collegati fra loro da un tenditore in finitura bronzo patinato e il traverso leggermente curvato in legno, riflettono l’estetica a cui si ispira il tavolo. Le gambe del tavolo con forma ellittica, disponibili con finitura laccata lucida e opaca, si combinano con i diversi piani, ampliando ulteriormente le potenzialità di personalizzazione compositiva dell’arredo.
LEMA: unveils a preview of its new 2024 collection
Through its ability to merge the visions of different designers, Lema will present its vision of made-to-measure living and dining spaces at the Salone del Mobile.Milano 2024. Lema’s 2024 collection stands out for its attention to production processes, selection of materials, and constant chromatic and material experimentation, giving life to furnishings that perfectly combine functionality and design. Unique and contemporary interpretations of a Mediterranean lifestyle, a true manifesto of Made in Italy, open to the world and bearer of the richness of the Italian culture and craftsmanship excellence.
Omega Lounge Armchair: Timeless Design
Federica Biasi designs Omega, a lounge armchair created from a combination of history, materials, and iconicity. Its elegant and contemporary design is inspired by the styles of the1950s: a timeless proposal where vintage charm merges with modern aesthetics. Characterised by a slightly padded molded shell upholstered in leather and synthetic leather, Omega combines the softness of the seatwith the solidity of the metal structure. A horizontal wooden element welcomes and supports the backrest, whose forms are emphasised by a raw cut stitching that defines their edges. The seat, which almost seems to float on the structure, is an expression of Lema’s artisanal savoir faire and high-end design.
August Table: Apparent Lightness
August, the table designed by Roberto Lazzeroni, is inspired by the “complex simplicity” of trestle tables. These tables, originally solid work tools from around the mid-20th century, have over time found their place as design pieces in homes. The tabletop, available in various sizes and a variety of materials including marble and wood, has an apparent lightness thanks to the thin top. The support trestles, connected by a tensioner in bronze patinated finish and the slightly curved wooden crossbar, reflect the aesthetics that have inspired the table. The legs, featuring an elliptical shape, are available with either a glossy or matte lacquered finish, which combined with the different tops, further expand the potential for compositional customisation.
A lato, Jumbo Collection, Anges, low-table. Sotto, Gianfranco Ferrè Home, Brygge armchair.
Oniro Group al Salone del Mobile.Milano 2024
Oniro Group rinnova la sua partecipazione al Salone del Mobile.Milano, giunto quest’anno alla sua 62ª edizione. Il gruppo sarà presente con i suoi tre fashion brand Roberto Cavalli Home Interiors, Etro Home Interiors e Gianfranco Ferré Home e con il brand di arredo Jumbo Collection che presenteranno le loro nuove collezioni all’interno di ampi stand scenografici. Nel contesto di un layout rinnovato, Oniro Group potrà vantare una posizione di rilievo all’interno del Padiglione 15, che ospiterà aziende di primo piano testimoni di un know-how tradizionale
reinterpretato in chiave contemporanea. Per l’occasione, Roberto Cavalli Home Interiors (Hall 15 Stand B16) presenterà una collezione in cui l’ispirazione glam tipica del brand evolve in un’idea di contemporary luxury che mette al centro forme confortevoli, pregiati materiali naturali dalle finiture tattili e tessuti soffici e materici nelle tonalità calde della terra. Lo spazio di Gianfranco Ferré Home (Hall 15 Stand B14) punterà invece sui contrasti, esplorando l’armonia tra concetti apparentemente opposti. Lo stile industriale e metropolitano, fatto di linee minimaliste e pulite, sarà reso più accogliente grazie alla presenza di tessuti morbidi che aggiungono profondità e senso di intimità. Etro Home Interiors (Hall 15 Stand A11) offrirà invece un viaggio tra passato e presente, dove la riscoperta degli anni ‘60 e ‘70 si unirà all’esplorazione dei codici stilistici attuali. In un percorso immersivo basato sul colore e sul tessuto, Etro Home Interiors racconterà diverse storie abitative e diversi modi di concepire lo spazio. Nei vari ambienti, gli arredi combineranno un’estetica caratterizzata da linee pulite ad un massimalismo contraddistinto da un mix and match di epoche e stili. Il brand storico del gruppo, Jumbo Collection (Hall 13 Stand L11) celebrerà invece il suo Héritage classico con una collezione dall’appeal luminoso ed elegante, arricchita da numerosi elementi intagliati a mano in stile Luigi XVI e decorazioni neoclassiche come
ghirlande, fiocchi, rosoni e riccioli. Nell’ambito del Fuorisalone, una selezione di pezzi rappresentativi della collezione Etro Home Interiors sarà presente nello store Etro Home di Via Pontaccio, mentre Roberto Cavalli Home Interiors esporrà i propri arredi presso la boutique Roberto Cavalli di via Montenapoleone.
Infine, il brand sperimentale del gruppo, JCP Universe, quest’anno esplorerà il suo legame con il mondo dell’arte presso la galleriaCapsule Shanghai di Venezia, dove il suo spirito anticonformista avrà modo di esprimersi attraverso installazioni che vedranno come protagonisti alcuni dei suoi artefatti più significativi.
A proposito della presenza del Gruppo al Salone, Massimiliano Ragazzi, General Manager di Oniro Group, afferma: “E’ un’enorme soddisfazione partecipare anche quest’anno al più importante appuntamento internazionale per la design industry. Ci aspettiamo una partecipazione di pubblico vivace e dinamica, proveniente da diverse aree geografiche
In alto, Etro Home Interiors, poltrona Quiltana.
Sotto, Roberto Cavalli Home Interiors, poltrona Toulou
ABSTRACT
alle quali guardiamo con interesse per espandere e consolidare il nostro business. Anche quest’anno, il Salone del Mobile è per noi un’occasione imperdibile per affermare la rilevanza globale del Gruppo, rafforzare i rapporti con i nostri clienti da tutto il mondo, ma anche per esplorare nuove opportunità e dimostrare la nostra visione innovativa che si esprime attraverso la continua ricerca di linguaggi inediti e audaci per i nostri brand”.
Oniro Group renews its participation in the 62nd edition of the Salone del Mobile.Milano, presenting its three fashion brands and the classic collection Jumbo Collection in extensive scenographic stands in the new Pavilion 15.
The brands showcase new collections with different inspirations: Roberto Cavalli Home Interiors offers a new interpretation of contemporary luxury, Gianfranco Ferré Home explores harmonious contrasts between metropolitan style and a cozy mood, and Etro Home Interiors provides a journey between past and present, with different settings played on diverse chromatic palettes. In addition, in the heart of the city, for the Fuorisalone, some pieces from the Etro Home Interiors collection are exhibited at the Etro Home boutique on Via Pontaccio, while Roberto Cavalli Home Interiors is present at the boutique on via Montenapoleone.
Massimiliano Ragazzi, Oniro Group General Manager, expresses enthusiasm for the event, seen as an opportunity to expand the business, strengthen relationships with global clients, and demonstrate the innovation and creativity of the different brands.
Provasi presenta “The Time”, un elogio al valore del tempo e all’eccellenza del Made-in-Italy
Dopo il successo dello scorso anno, Provasi torna alla Milano Design Week 2024, all’interno del quadrilatero milanese in via Borgonuovo 1, con il progetto “The Time”, il secondo capitolo della trilogia che definisce i punti cardine del pensiero del brand: un elogio al valore del tempo e all’eccellenza dell’artigianalità e del made-in-Italy, elementi essenziali che contraddistinguono l’azienda. Un allestimento inedito che racconta il classicismo elegante di Provasi tra ispirazioni del passato e suggestioni del presente, un incontro tra antico e moderno nel quale creazioni intramontabili e sempre attuali diventano un tesoro prezioso da tramandare. Il progetto espositivo presenterà una nuova cucina, una lounge e una relax room, contraddistinta da una magnifica boiserie in rovere naturale con orologio integrato: tre luoghi in cui il tempo scorre lento per riscoprire il piacere dell’incontro e della convivialità, un inno alla vita lenta in contrasto con la frenesia della quotidianità cittadina. Per offrire un ulteriore punto di vista sul tema del tempo, Fabrizio Plessi, pioniere della videoarte, realizzerà per Provasi un’installazione immersiva all’interno dello spazio, mentre l’esterno sarà impreziosita dall’opera della giovane artista Beatrice Spadea.
Dal 15 al 21 aprile, con il progetto “The Time” Provasi invita a scoprire il valore del tempo attraverso un viaggio nell’unicità e nell’artigianalità della propria produzione.
Provasi presents “The Time”, an ode to the brilliance of Made-in-Italy and the importance of time
Following the success of the previous year, Provasi will be back at Milan Design Week 2024, located in the fashion quadrilateral on Via Borgonuovo 1. This project, “The Time”, is the second in a trilogy that outlines the fundamental principles of the brand’s philosophy. It pays homage to the value of time as well as the superior craftsmanship and made-in-Italy components that set the company apart.
A distinctive setup recounts the narrative of Provasi: the graceful classicism between proposals from the present and inspirations from the past, an interaction between the modern and the ancient in which everlasting works that are always in style become a priceless heirloom to be passed down.
The exhibition project will feature a new kitchen, a lounge, and a relaxation area, characterized by stunning natural oak paneling with an integrated clock. These three spaces will be a tribute to slow living in contrast to the daily bustle of the city, where time flows slowly to rediscover the joy of gathering and conviviality. The area will host an immersive project by video art pioneer Fabrizio Plessi, which will offer an addi-
tional viewpoint on the concept of time. Meanwhile, young artist Beatrice Spadea’s work will be shown on the exterior.
From April 15th to 21st, Provasi encourages visitors to learn the value of time through an exploration of the craftsmanship and distinctiveness of its production as part of the project “The Time”.
Mostra “Feeling Good. Caimi design per il futuro”
ADI Design Museum presenta una mostra dedicata a Caimi, un progetto che intende contribuire alla valorizzazione del brand rispetto al sistema design Made in Italy.
A 75 anni dalla fondazione, la mostra “Feeling Good. Caimi design per il futuro” traccia una linea a tendere, non guarda al passato, ma delinea un nuovo percorso, il suo futuro.
Un progetto ideato e realizzato da ADI Design Museum, lo spazio deputato all’esposizione dei prodotti insigniti del Premio Compasso d’Oro, il più autorevole premio mondiale di design, nato nel 1954 da un’idea di Giò Ponti.
Il percorso espositivo, dinamico ed esperienziale, coglie e sa mettere in luce l’anima di Caimi, il suo personale ed originale modo di pensare e realizzare prodotti che non sono semplicemente oggetti ma risposte concrete alle reali esigenze delle persone. Perché è stato e sarà sempre l’essere umano, con le sue mutevoli necessità, il nucleo centrale di tutte le ricerche, sperimentazioni e produzioni portate avanti dall’azienda per migliorare la vita di ciascuno in ogni ambiente.
La mostra consente al visitatore di entrare a contatto diretto con i ragguardevoli risultati raggiunti da Caimi nell’ambito del benessere acustico, percorrendo due scenografici tunnel dove poter sperimentare le soluzioni fonoassorbenti Snowsound, perfetta sintesi tra funzione ed estetica, che testimonia con efficacia il concetto di design legato al servizio, oltre che alla forma.
La mostra inaugura il 5 aprile, h. 18.00 e sarà visitabile fino al 28 aprile 2024, con ingresso libero. ADI Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1, Milano.
“Feeling Good. Caimi design per il futuro” exhibition
ADI Design Museum presents the exhibition dedicated to Caimi, a project that has the aim to add value to the brand in regard to the Made in Italy design system. 75 years after Caimi’s foundation, the “Feeling Good. Caimi design per il futuro” exhibition marks a new path moving forward: the future.
In the exhibition, visitors can experience Caimi’s remarkable results in the acoustic comfort field, thanks to two tunnels containing the sound adsorbing panels Snowsound. The panels embody the perfect union between practical use and aesthetic, with the aim to improve the quality of life.
The inauguration of the exhibition will be April 5th at 6 pm, and the exhibition will be open to visits until April 28th 2024. Free entry. ADI Design Museum, Piazza Compasso d’Oro 1, Milan.
Interiors by David A Thinking Room Lynch.
Curato
16–21.04.24
Fiera Milano, Rho – pad. 5_7
da Antonio MondaARREDAESSE Il respiro internazionale di una realtà brianzola
Da Carugo, nel cuore della Brianza comasca e patria del mobile, con uno sguardo rivolto verso il mondo. Fin dalla sua nascita nel 1977, Arredaesse ha posto le sue radici sul territorio proiettandosi alla conquista dei mercati internazionali: dapprima in Arabia Saudita e in Qatar, dove ha un importante sede aziendale a Doha, in Europa, passando dall’Asia, e in particolare dalla Cina, dove ci sono delle ottime opportunità progettuali in corso.
Un respiro internazionale e un’attenzione a nuovi mercati che passa anche da un rinnovamento delle piattaforme digitali, sempre più cruciali nel contesto attuale e che vedranno presto un restyling per essere sempre più smart e adeguate alle richieste
dei clienti, come raccontano Vittorio Molteni e suo figlio Gianmarco.
Il core business resta l’attività di Contract con progettazioni di lusso chiavi in mano e fatti su misura. Come testimoniano gli ultimi progetti a Parigi e Londra. Nella capitale francese, “abbiamo recentemente completato una bellissima gioielleria Jovadi nel cuore della città e stiamo ristrutturando un complesso residenziale sulla Senna grazie ai nostri artigiani brianzoli: due biglietti da visita importanti in vista delle prossime Olimpiadi parigine”
Lo sguardo verso il futuro e i nuovi mercati si collega con il territorio: prosegue il laboratorio di alternanza scuola-lavoro che da anni Arredaesse porta avanti con il Liceo Artistico Amedeo Modigliani di Giussano, AR Lab. Infatti, quest’anno gli studenti hanno lavorato su un tema dedicato all’Africa Centrale, nuova area di grande interesse per l’azienda comasca per la sua ricchezza naturale e culturale. Il 15 aprile la giuria internazionale di AR Lab valuterà i lavori dei 200 ragazzi coinvolti e il 7 giugno verrà inaugurata la mostra presso AR Gallery con l’esposizione dei progetti realizzati e patrocinata dal Consolato della Tanzania. Durante la Design Week, Arredaesse aprirà le sue porte - su richiesta - a tutti i visitatori che vorranno scoprire il mondo di questa famosa azienda, offrendo un importante servizio di consulenza e mostrando la sua galleria aziendale, che mette in mostra prodotti che hanno caratterizzato la storia del design e i progetti più interessanti realizzati dagli studenti.
EuroCucina e Salone del Bagno:
un format innovativo per un’esperienza più coinvolgente ed efficiente
Grazie all’ascolto, alle neuroscienze e a una costante ricerca, Lombardini22 ha ripensato il layout espositivo, permettendo ai visitatori di concentrarsi sulle informazioni realmente rilevanti, migliorando la loro capacità di orientarsi e di ricordare gli stand visitati
za. Incrociando le nostre competenze abbiamo costruito un processo integrato e complessivo di evoluzione graduale. Tutto parte dal layout generale e dalla consapevolezza dell’importanza dello spazio come fattore abilitante e attrattivo. Grazie al masterplan sono stati implementati i valori di riconoscibilità, comfort, coinvolgimento, tempo. Il nostro progetto intende esprimere al meglio quella complessità e quella stratificazione che in fiera non coincidono più con il solo prodotto o con la pura dimensione commerciale, ma anche e soprattutto con la qualità dell’esperienza offerta ai visitatori e
La 62ª edizione del Salone del Mobile.Milano segna un’altra tappa fondamentale nello sviluppo e nell’evoluzione del format e dell’esperienza di visita delle fiere grazie alla rinnovata collaborazione con Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria, che ha ripensato il layout espositivo delle biennali dedicate a Bagno e Cucina con l’obiettivo di creare una piattaforma di business sempre più contemporanea, efficiente e gratificante.
Grazie alla volontà inclusiva del Salone e all’approccio olistico al progetto di Lombardini22, professionisti specializzati in strategic design, neuroscienze e universal design hanno collaborato all’evoluzione e all’innovazione dei percorsi di questi padiglioni. È così che si sono potute verificare le esigenze inconsce dei visitatori, diminuire lo sforzo cognitivo durante la visita, analizzare i flussi e verificare virtualmente il masterplan del layout dei padiglioni.
Racconta Cristian Catania, Reinventing Fair project director di Lombardini22: “Per esporre innovazione dobbiamo essere innovazione. Stiamo supportando il Salone del Mobile.Milano nel cambiare paradigma, da esposizione a esperien-
con la garanzia di visibilità per gli espositori.
Gli spazi funzionano per far funzionare la manifestazione”.
In quest’ottica, sono stati ridisegnati i percorsi di EuroCucina / FTK, Technology For the Kitchen integrata nei suoi spazi, e del Salone Internazionale del Bagno. I padiglioni adiacenti sono stati riprogettati per ottimizzare tempi e spazi semplificando la visita e rendendola più ricca e più efficiente, offrendo allo stesso tempo pari accessibilità e visibilità a tutti gli espositori.
Il progetto rinuncia, ancora una volta, al classico impianto di cardo e decumano e re-immagina il layout in una forma più urbana ad anello, per rendere la visita più ricca ma meno stancante, più efficiente ma meno dispersiva.
Ma non solo. Quest’anno il Salone del Mobile.Milano, prima tra tutte le fiere internazionali, è ricorso alle neuroscienze per rilevare il grado di soddisfazione dei visitatori e migliorare l’esperienza di
visita, ottimizzandone i percorsi e valutando le reazioni dei visitatori alle diverse tipologie di esposizione. Così se il layout a scacchiera imponeva un grande impegno cognitivo, ora, in un’ottica di inclusività, il tracciato ad anello risulta più intuitivo e semplice da percorrere.
Il disegno tradizionale dei padiglioni, grazie alla modularità della griglia, è pura funzionalità, facilità di commercializzazione degli spazi e perfezione tecnica ma presenta tuttavia alcuni punti di debolezza come l’elevato numero di strade, la mancanza di punti di riferimento, la presenza di percorsi asimmetrici lungo tutto il perimetro dei padiglioni in cui gli stand si trovano solo da un lato del percorso.
Grazie al nuovo layout, invece, l’offerta espositiva risulta piena di significato lungo tutto il perimetro a destro e a sinistra del camminamento dei visitatori. In particolare, è stato organizzato un percorso simmetrico addossando gli stand alle pareti perimetrali esterne, togliendo dalla vista dei visitatori i muri tecnici; i principali percorsi sono stati resi più larghi e sono state inserite installazioni culturali e aree di quiete contro il tipico affaticamento museale vissuto anche in fiera.
Per visitare tutti gli stand sarà necessario percorrere 640 metri anziché i precedenti 1,2 chilometri. È stata definita una netta differenza tra i percorsi principali, con una larghezza di almeno 6 metri, e quelli secondari, rendendo l’orientamento più semplice e nei viali più ampi sono state inserite installazioni culturali e aree di quiete.
Inoltre, per EuroCucina, Lombardini22 ha progettato l’allestimento di uno dei contenuti culturali offerti dalla Manifestazione: lo spazio centrale dedicato al food design. Quest’area è concepita come un palcoscenico distintivo e modulabile, fortemente caratterizzato e insieme neutro, che ogni giorno ospiterà un magazine di settore, un
performer, un artista o una brigata di food designer, provenienti da diverse parti del mondo, che presenteranno una visione inedita e originale sul presente e futuro del cibo. L’ambiente si caratterizza per la particolare forma a stella, le cui curve e insenature sono facilmente adattabili ai contenuti e alle aree di lavoro per i food designer. I tendaggi perimetrali, neutrali per texture, tessuto e colore, sono modulabili per aprire e chiudere all’occorrenza lo spazio e creare scenari ad hoc.
Anche la luce posta a coronare la sagoma della stella - fredda e calda, accesa e spenta, bianca o colorata - è modulabile per consentire un ulteriore livello di personalizzazione e configurabilità. Lo spazio, nel suo insieme, prevede due aree adiacenti e permeabili tra loro: da un lato, l’area funzionale con il laboratorio e lo scenografico banco di lavoro, dall’altro lo spazio espositivo per volumi e riviste internazionali indipendenti dedicati al mondo del food design.
Tra i due ambienti, la parete tecnica antincendio si tramuta da ostacolo a opportunità progettuale e accoglierà delle video proiezioni. Tutto l’allestimento è circolare e fluido: la continuità delle finiture evidenzia l’ibridazione degli spazi.
EuroCucina, grandi aspettative tra partecipazione e innovazione
Intervista a Edi Snaidero, rappresentante del settore cucina all’interno di FederlegnoArredo, sulle novità che riguardano il mercato e la manifestazione dedicata a questo settore
Al Salone del Mobile.Milano 2024 torna EuroCucina, l’appuntamento internazionale più autorevole del settore, occasione d’incontro e confronto per le migliori aziende italiane ed estere, momento unico per scoprire le nuove tendenze dello spazio protagonista degli interni domestici di oggi.
“Quella di quest’anno sarà una delle edizioni più importanti di EuroCucina, perché sarà la prima
dopo la pandemia a vedere tornare tutte le presenze senza limitazioni, due anni fa è mancato l’Estremo Oriente – spiega Edi Snaidero, consigliere incaricato del Gruppo Cucine all’interno di FederlegnoArredo, nonché presidente della Confederazione Europea dell’Industria del Mobile (Efic), che aggiunge -. La cucina è importante per il Salone, perché con questa biennale si registra sempre un picco di partecipazione. Quindi ci aspettiamo numeri importanti”.
EuroCucina quest’anno vedrà un innovativo layout espositivo studiato da Lombardini22: come cambierà l’esperienza dei visitatori?
“Il test che è stato fatto l’anno scorso è andato bene, con risultati positivi, perché ha permesso di visitare la fiera in modo diverso e più funzionale. Quest’anno Lombardini22 ha usato le neuroscienze per osservare e capire l’approccio dei visitatori e siamo partiti dall’ascolto di tutti gli stakeholder.
Quindi il layout innovativo permette al visitatore di ridurre i tempi e vedere tutte le aziende. E per le aziende cresce la visibilità, anche per quelle più piccole che spesso sono le più creative. Tutti i colleghi sono favorevoli a questa innovazione, dopo il Covid ce n’era bisogno. Ma non è l’unica: il portale del Salone offre una serie di servizi che aiutano aziende e visitatori a migliorare la qualità dell’evento”.
La cucina rappresenta ancora il baricentro della casa moderna? Cosa dicono i vostri dati su questo particolare mercato?
“La pandemia ha accentuato la centralità della cucina, il lockdown ha reso evidente l’importanza di questo spazio, sia per le relazioni che per l’utilizzo delle tecnologie. E infatti il nostro settore non ha perso molto durante il Covid. I numeri di oggi ci dicono che la cucina, insieme alla luce, è l’area che ha fatto meglio rispetto a tutto il settore arredamento, cioè che ha perso di meno. L’export ha tenuto bene, grazie alla qualità dei nostri prodotti rinomati nel mondo. C’è un calo della domanda, anche fisiologico dopo le forti crescite del 2021 e del 2022, quindi adesso assistiamo a un riequilibrio. Riequilibrio più marcato per il mercato interno, quello che era cresciuto di più, inoltre le difficoltà degli investimenti immobiliari – per i tassi di interesse – e il giusto ridimensionamento dei bonus influiscono sul rallentamento”.
Come i produttori rispondono alle nuove esigenze abitative di questo spazio?
“C’è un’evoluzione tecnologica, pensiamo agli elettrodomestici. E c’è un cambiamento delle esigenze abitative: la cucina si è ampliata e si è aperta verso il living. Quindi sono cambiati il modo di progettare e le proposte di design. Fondamentale è la flessibilità con cui le aziende progettano e sviluppano i prodotti, realizzati su misura, pronte a reagire ai cambiamenti e alle richieste dei diversi mercati, una flessibilità non tanto nel design quanto nella funzionalità”.
Si tratta di un luogo dove, forse, sostenibilità e attenzione all’ambiente possono avere una valenza ancora maggiore?
“Come presidente della Confederazione Europea confermo che è un tema su cui ci stiamo impegnando moltissimo. Ci interfacciamo con la Commissione europea proprio sulle normative relative alla sostenibilità e sulla loro applicazione per quanto riguarda l’arredamento. In Europa ci sono 120mila aziende del settore arredo, per un fatturato totale di 120 miliardi di euro. Questo vuol dire che per il 90% sono aziende di piccole dimensioni. Siamo tutti d’accordo sulla necessità della transizione ecologica, ma deve essere sostenibile per le imprese. La nostra federazione sta lavorando molto bene su questo fronte. La sostenibilità riguarda la produzione e i materiali, in più la cucina comprende gli elettrodomestici, parte importante dei consumi di una famiglia. Pertanto ridurre i consumi vuol dire prestare attenzione al portafogli dei consumatori. Anche con degli incentivi, che favoriscono sia le famiglie che l’ambiente”.
Ftk, Technology For the Kitchen rappresenta un complemento essenziale di EuroCucina. “Un’altra novità importante di quest’anno è che Ftk non è previsto alla fine della fiera, ma c’è una maggiore integrazione con la cucina. D’altronde non è la fiera dedicata all’elettrodomestico, e il nuovo layout rafforza la centralità della cucina, di cui fanno parte anche i prodotti tecnologici. Vedremo aziende che investono sulla riduzione dei consumi grazie all’intelligenza artificiale, ritorni di importanti marchi e interessanti nuovi partecipanti, soprattutto dall’estero”.
TRENORD In treno, visitare Salone e Fuorisalone è più comodo
Visitare il Salone del Mobile.Milano e il Fuorisalone muovendosi comodamente seduti sul treno, senza lo stress del traffico e la fatica di cercare parcheggio. Una scelta comoda, sostenibile ed economica: il treno.
Trenord connette la Lombardia: ogni giorno l’azienda ferroviaria regionale effettua oltre 2.200 corse, che raggiungono 460 stazioni. E ogni giorno oltre 250 corse Trenord collegano direttamente la stazione di Rho Fiera - a pochi passi dal polo fieristico che ospita il Salone - con Milano, ma anche con Varese, Novara, Como e Chiasso… E sempre con Trenord si possono raggiungere le principali sedi del Fuorisalone, grazie alle 24 stazioni all’interno della città di Milano.
Inoltre, grazie a Trenord, il Salone e Milano sono perfettamente collegate con i principali aeroporti del territorio. Malpensa Express è il servizio aeroportuale di
LE GITE IN TRENO
In treno anche per turismo: per una giornata di break dal Salone o una pausa dalla città, Trenord propone le Gite in treno, itinerari treno+esperienza per una giornata alla scoperta delle bellezze della Lombardia. Un giro in battello sui laghi di Como o Maggiore, sulle rive del Garda e verso la splendida Montisola; ma anche lo shopping a Serravalle Outlet o una visita alle città d’arte: queste e altre le destinazioni delle Gite in treno di Trenord. Info: www.trenord.it/giteintreno/
Trenord che, ogni 15 minuti, collega lo scalo di Malpensa alle principali stazioni della città di Milano: con un solo cambio, in meno di mezz’ora si raggiunge il polo fieristico di Rho. E grazie alla nuova linea metropolitana M4, collegata alla rete ferroviaria regionale, con Trenord oggi è facilmente raggiungibile anche l’aeroporto di Linate: dal Salone in soli 30 minuti. Tutto questo in modo economico: in occasione del Salone, è in vendita un biglietto speciale “Trenord Day Pass”, che comprende il viaggio andata/ritorno da tutta la Lombardia a Rho Fiera a 13 euro. E per chi si muove da Milano, il Salone è raggiungibile in treno con un biglietto da 2,20 euro, che consente di utilizzare sia il servizio ferroviario sia la rete metropolitana. Sui canali di vendita Trenord – sito, App, distributori automatici e sportelli fisici - è possibile acquistare biglietti e abbonamenti.
Visiting the Salone del Mobile.Milano and the Fuorisalone by train means avoiding the stress of traffic and parking, as well as making a sustainable and economical choice. Every day over 250 Trenord trips directly connect Rho Fiera station - a few steps from the exhibition centre hosting the Salone - with all of Lombardy. And with Trenord you can also reach the main Fuorisalone venues, thanks to the 24 stations located in the city of Milan.
The train also connects the Salone and Milan to the main airports nearby, Malpensa and Linate.
On the occasion of the Salone, a special “Trenord Day Pass” ticket is on sale, which includes travel from all of Lombardy to Rho Fiera for 13 euros; and going from Milan to the Fair costs 2.20 euros, thanks to a ticket valid for trains and subways.
And for a break from the Salone? Trenord brings you to visit the main tourist locations in Lombardy.
Bagno, la sua centralità nella casa e al Salone
Elia Vismara, presidente Assobagno di FederlegnoArredo, spiega le novità della decima edizione della biennale e la situazione del mercato
Salone di riferimento a livello internazionale, la biennale dedicata al bagno si arricchisce di nuove presenze e offre moltissime novità che coniugano funzionalità, attenzione all’impronta idrica e alla spesa energetica con una componente edonistica ed estetica. Da anni, le aziende dell’arredobagno investono in ricerca e innovazione per ottenere prodotti a basso impatto ambientale. Ne abbiamo parlato con Elia Vismara, presidente Assobagno di FederlegnoArredo.
Torna il Salone Internazionale del Bagno: come cambia l’esperienza di visita con il nuovo format?
“Il bagno è ormai una stanza focale all’interno della casa, e quest’anno questa centralità si declina anche all’interno dei padiglioni fieristici: saremo nei padiglioni 6-10, con 180 espositori su oltre 18.000 mq. È una novità accolta con favore dalle aziende espositrici, e che pensiamo sia di grande interesse per i visitatori. L’altro grande cambiamento viene dalla logica di progettazione dei layout: non più il classico decumano ma un principio ispirato alle città concentriche, con boulevard ad anello su cui si affacciano gli espositori da entrambi i lati, come vetrine in una via del centro. L’esperienza di visita ne risulta migliorata e ottimizzata: si riuscirà ad avere accesso a tutti gli stand percorrendo, rispetto al precedente allestimento, la metà della distanza”.
Quella dedicata al bagno è una fiera in crescita, lo è anche il comparto produttivo?
“Dai dati preconsuntivi del Centro Studi FederlegnoArredo emerge un leggero calo rispetto all’anno precedente, ma siamo forse tra quelli che hanno sentito meno la flessione della seconda parte del 2023, anche considerando che grazie al dinamismo del settore residenziale il 2022 è stato per l’arredobagno un anno di forte crescita (+9,1% sul 2021). Le aspettative sono di recupero sui mercati, anche sulla spinta delle tante novità che saranno presentate in fiera. Le esportazioni, con un valore di 1,7 miliardi di euro, rappresentano il 40% del fatturato totale, mentre le vendite sul mercato interno valgono 2,6 miliardi, un dato che esprime la grande resilienza del comparto”.
Quali sono le richieste del mercato: come si è evoluto questo spazio di benessere nella vita dei consumatori?
“Oggi il bagno è un concept totalmente integrato: il mercato ci chiede funzionalità e flessibilità, e l’unione del prodotto e del servizio dato dalla rete
di distribuzione costituisce un valore aggiunto per il consumatore finale. In quest’ottica, quest’anno siamo lieti di accogliere in fiera la presenza istituzionale di Angaisa (associazione nazionale dei commercianti di articoli idrosanitari, climatizzazione, pavimenti, rivestimenti e arredobagno, ndr): si tratta di un segnale per noi molto interessante perché arricchisce l’offerta della fiera e dimostra ancora una volta la nostra capacità di fare sistema. L’affidabilità, la qualità, il marchio e il prodotto sono i punti di forza che continuano a essere ricercati come prioritari dai consumatori, e le aziende del bagno garantiranno un’esperienza all’insegna dell’eccellenza”.
Anche il bagno è interessato dalla sostenibilità ambientale, in particolare per quanto riguarda il consumo idrico. Come affrontate questa sfida?
“Spesso l’innovazione viaggia sottotraccia mentre la sostenibilità, oggi valore ritenuto ancora poco differenziale dall’utenza finale, diventerà un importantissimo driver di scelta. Il settore è all’avanguardia, basti pensare che il gruppo cabine doccia di Assobagno ha sviluppato da tempo una certificazione Epd (Environmental Product Declaration) di comparto. Grazie ai prodotti innovativi è possibile contenere lo spreco, e le aziende del settore da anni investono in ricerca e innovazione per ottenere prodotti green con materiali a basso impatto. Oggi le soluzioni proposte sono tantissime e consentono la massima personalizzazione”.
Savona 18 Suites
L’essenza di Milano in un’esperienza unica tra arte, comfort e innovazione
Savona 18 Suites è un hotel di design 4 stelle appartenente alla prestigiosa BH Collection del Gruppo Blu Hotels.
Ricavato da una tipica casa ringhiera di Milano, in uno dei quartieri più cosmopoliti della città, offre agli ospiti un’esperienza unica che mescola arte, comfort e innovazione.
I lavori di ristrutturazione sono stati curati dallo studio Cibicworkshop di Aldo Cibic, considerato uno dei più talentuosi italiani nel panorama globale dell’architettura e del design.
La classica architettura meneghina, con la caratteristica corte milanese e i ballatoi, è stata sapientemente mantenuta unendola a uno stile moderno e sofisticato. Il suggestivo cortile accoglie il Garden18, uno splendido spazio decorato da un murales firmato da Aldo Cibic, arredato con eleganti divani e poltrone Roda e impreziosito da un’installazione verde realizzata da AG&P greenscape.
Aperto al pubblico durante la stagione estiva, il Garden18 rappresenta la location ideale per momenti di relax, accompagnati da cocktail preparati con cura
al dettaglio.
L’hotel dispone di 42 camere, suddivise in diverse categorie. Tra queste, le Home Suite sono caratterizzate da un doppio ambiente dotato di una zona living fornita di scrivania. Ci sono inoltre le Executive Suite, dotate di una spaziosa camera matrimoniale con letto king size e un’ampia area living. La categoria Queen Room offre un unico spazio con letto matrimoniale king size, mentre la Comfort Room assicura un ambiente accogliente e confortevole.
Tra le ultime novità le Fitness Deluxe Suite, dotate di attrezzature all’avanguardia garantite da Technogym, offrendo agli ospiti la possibilità di allenarsi con il supporto di un personal trainer.
Tutte le camere sono uniche, ognuna arricchita da pezzi d’arredo selezionati con cura dalla proprietà presso le gallerie d’arte della zona, disponibili per l’acquisto da parte degli ospiti.
Savona 18 Suites rappresenta perfettamente l’essenza di Milano, fondendo l’intramontabile eleganza della città, al suo animo moderno e sempre al passo con i tempi.
SAVONA 18 Suites | The essence of Milan in a unique experience between art, comfort and innovation
Savona 18 Suites is a 4-star design hotel belonging to the prestigious BH Collection of the Blu Hotels Group. Housed in a typical Milan railing house, in one of the most cosmopolitan districts of the city, it offers guests a unique experience that combines art, comfort and innovation.
The renovations were carried out by the Cibicworkshop studio of Aldo Cibic, considered one of the most talented Italians in the global landscape of architecture and design.
The classic Milanese architecture with the characteristic Milanese court and the balconies, has been wisely maintained, combining it with a modern and sophisticated style. The charming courtyard houses the Garden18, a splendid space decorated with a mural by Aldo Cibic, furnished with elegant Roda sofas and armchairs and embellished with a green installation by AG&P greenscape. Open to the public during summer, Garden18 is the ideal location for relaxing moments, accompanied by cocktails prepared with attention to detail.
The hotel has 42 rooms, divided into several categories. Among these, the Home Suites, characterized by a double environment with a living area with desk. There are also the Executive Suites, equipped with a spacious double bedroom with king size bed and a large living area.
The Queen Room category offers a single space with a king size bed, while the Comfort Room ensures a cozy and comfortable environment.
Among the latest innovations, the Fitness Deluxe Suite, equipped with state-of-the-art equipment guaranteed by Technogym, offering guests the opportunity to train with the support of a personal trainer.
All rooms are unique, each enriched with carefully selected pieces of furniture from the property at the area’s art galleries, and are available for purchase by guests. Savona 18 Suites perfectly represents the essence of Milan, blending the timeless elegance of the city, to its modern soul and always in step with the times.
Alla sua 24ª edizione, EuroCucina, salone di riferimento a livello globale, raduna espositori accomunati dall’ampia offerta e dall’elevata qualità dei prodotti esposti, distribuiti per la prima volta nei padiglioni 2 e 4, ma non solo
Cucina, da spazio multifunzionale a progetto aperto e di condivisione
La cucina riafferma il proprio ruolo centrale, offrendo e appropriandosi di sempre maggior spazio da dedicare a famiglia, amici e a tutte le attività connesse. Il progetto della cucina riflette le narrazioni e i valori di un’era complessa: desiderio di convivialità, benessere, serenità, natura e sostenibilità. Ne conseguono spazi che strizzano l’occhio al minimalismo scandinavo o japandi, a forme organiche e a materiali e colori naturali che evocano un senso di tranquillità e di bellezza confortevole.
Cucina, dunque, come assoluto baricentro della casa moderna, spazio aperto e fluido, non più solo ibrido e integrato ma capace anche di erodere metri quadri alla zona living o condividere con essa elementi funzionali importanti. In quest’area plurifunzionale e versatile, l’elemento centrale è l’isola che diventa sempre più ampia, attrezzata, tecnologica e, a tratti, raddoppia o presenta spazi di lavoro retrattili per ospitare il desinare vero e proprio con sedute di vario genere e attività altre come smartworking, compiti a casa e relax con gli amici.
Anche nuovi complementi come cantine e serre
domestiche faranno capolino e sono inglobati. Per rispondere a un bisogno di ordine, pulizia e quiete mentale, tornano le cucine a scomparsa e walk-in che, grazie a sistemi sempre più ingegnerizzati di ante, nascondono con discrezione attrezzature, elettrodomestici, dispensa e rubinetteria.
A testimonianza dell’accresciuto potere di questa stanza, non mancano nuove ed eleganti proposte di cucine abitabili con un grande tavolo da pranzo in condivisione con il living: così, lo spazio giorno diventa un tutt’uno caratterizzato da un continuum stilistico, una coerenza e un’omogeneità di ambienti. Elementi di design innovativi creano, così, transizioni emozionanti tra cucina e soggiorno con trasparenze e materiali di alta qualità: librerie, scaffalature a giorno e sistemi boiserie modulari, articolati e accessoriabili, collegano gli ambienti coniugando contenimento e personalità. Infine, la cucina tenderà a uscire dalle mura domestiche per sconfinare nell’outdoor, con soluzioni super accessoriate, portatili o meno, che coniugano versatilità, praticità e qualità dei materiali e delle prestazioni.
La prevalenza di un’estetica naturale, vera o emulata che sia, caratterizza le nuove cucine. L’uso di pietre, granito, quarzo, marmo ma anche di gres porcellanato e argille ceramiche che, grazie a una produzione industriale molto avanzata, riproducono realisticamente moltissimi effetti
estetici materici, per rispondere alla sempre più sentita necessità di riconsiderare il rapporto tra naturale e artefatto e di rivalutare le distinzioni tra artificiale, sintetico, organico e inorganico. I materiali migliorano in durezza superficiale, resistenza chimica, all’abrasione, agli urti, ai raggi UV e agli shock termici, garantendo una minore possibilità di deterioramento nel tempo. D’altro canto, il legno (in particolare chiaro) è tra i materiali preferiti per le finiture d’arredo di questa stanza. Unica eccezione a questo racconto è il ritorno dell’acciaio inox, che si rifà all’estetica delle cucine professionali, popolari grazie ai programmi e talent culinari che ci fanno immaginare di essere chef casalinghi meritevoli di stelle Michelin e di aree di lavoro spaziose, essenziali e facili da pulire. L’acciaio inox spicca per durabilità, igiene, facilità di manutenzione e sostenibilità, essendo riciclabile al 100%.
Le nuance si lasciano anch’esse ispirare dallo spettro cromatico della natura, optando spesso per un mix di toni tenui che ricordano le spezie più utilizzate in cucina - salvia, rosmarino, lavanda, zafferano e basilico.
Come in ogni altro spazio della casa, la sostenibilità rimane tra le tendenze chiave per il 2024: come richiesto da un consumatore ormai consapevole e coinvolto, vedremo aziende che investono sempre più in cicli produttivi sostenibili, a bassa impronta di carbonio, e in soluzioni durabili che riflettono anche sul fine vita del prodotto.
Ftk, Technology For the Kitchen: l’intelligenza dell’elettrodomestico da incasso Complemento naturale di EuroCucina, a Ftk andrà in scena una tecnologia intelligente, responsabile e inclusiva per un futuro più sostenibile
Avremo sempre più elettrodomestici intelligenti. E, proprio per questo, responsabili, avendo il compito di minimizzare l’impatto delle attività domestiche quotidiane sull’ambiente e contribuire a migliorare il nostro stile di vita e la nostra salute. E’ questo quanto ci racconterà la 9ª edizione di Ftk, Technology For the Kitchen, l’evento collaterale di EuroCucina che si propone come momento privilegiato di riflessione sulla tecnologia da incasso e le cappe da arredo attraverso la presentazione di prodotti innovativi, prototipi e concept di quello che sarà l’arte del conservare e del cucinare.
Le collezioni di prodotti - da quelli per la refrigerazione e il congelamento a quelli per la cottura e l’aspirazione - offriranno prestazioni di ultima generazione per ottenere il meglio in fatto di risultati, minimizzare i consumi e aumentare la longevità degli apparecchi. Elemento fondamentale sarà l’effettivo risparmio energetico dell’elettrodomestico e la sua capacità di efficientare le attività e rendere sostenibile il proprio utilizzo da parte del consumatore.
Ma ci sarà di più. Connettendo tutti gli apparecchi della cucina e dell’abitazione, l’intelligenza artificiale sarà la vera protagonista, offrendo un’esperienza
user-centric totale. La Smart Home è ormai realtà e garantisce linteroperabilità degli elettrodomestici: frigorifero, forno, lavastoviglie, piani cottura, anche di brand differenti, diventano un ecosistema a cui si accede da piattaforme e applicazioni sul proprio smartphone o dalla televisione. Ecco, allora, che i frigoriferi setteranno la temperatura in autonomia, saranno in grado di riconoscere gli alimenti conservati al loro interno e consiglieranno ricette, avviseranno quando i prodotti sono in scadenza o quando mancano grazie a un tracciamento visivo e, in alcuni casi, faranno la spesa online autonomamente; saranno poi in grado di monitorare i consumi elettrici e, grazie a grandi schermi, diventeranno un hub per l’entertainment familiare connettendosi a tutti i social network e al web. I forni eseguiranno automaticamente le cotture più corrette e bilanciate dal punto di vista nutrizionale; frigorifero e forno si “parleranno”: il primo riconoscerà gli ingredienti a disposizione, il secondo selezionerà una rosa di ricette da cucinare. Le lavastoviglie sceglieranno autonomamente il dosaggio del detersivo e permetteranno consumi ancora più contenuti, tempi dimezzati, gestione in remoto e comfort ergonomico.
Il Salone Internazionale del Bagno è una fiera in crescita e dinamica che, alla sua 10a edizione, si conferma come l’appuntamento internazionale più importante per chi si occupa di arredobagno
Le novità in mostra al Salone del Mobile.Milano riflettono la continua evoluzione di questo spazio che acquista sempre più valore all’interno dello spazio domestico, tanto da essere la terza stanza più progettata e richiesta ad architetti e designer. Luogo della cura del sé, il bagno è il luogo in cui l’acqua e i suoi rituali ci riconnettono al nostro io più profondo. Ma non è più sufficiente un alto coefficiente emotivo ed estetico per convincere
Le nuove stanze da bagno: zone di benessere amiche dell’ambiente
l’acquirente; oggi, a essere un valore discriminante è l’aderenza dei brand ai principi dell’eco-design e della sostenibilità, dal reperimento delle materie prime alla produzione, dal prodotto finale alla sua cura fino al processo di smaltimento. Oggi, il settore sa come rispettare il mondo in cui viviamo: sono attualità concreta prodotti che riducono gli sprechi d’acqua e di energia, certificazioni di qualità, materiali ecologici e ipersalubri facili da curare, finiture legno ad acqua, scarti di produzione riciclati, atossicità, resistenza.
Ed ecco, allora, rubinetterie intelligenti che consentono una perfetta regolazione della percentuale di acqua calda e fredda o dotate di un regolatore dinamico di portata che consente la riduzione dei consumi fino al 50%. Altri sistemi rendono più semplice la gestione del consumo di acqua attraverso il monitoraggio continuo e un segnale acustico che avvisa degli sprechi, sensibilizzando l’utente verso un uso più attento di questa risorsa naturale. A questi si aggiungono rubinetti senza contatto o quelli che offrono una
personalizzazione (responsabile) della portata, temperatura e durata del flusso. Inoltre, sono allo studio sistemi che permettono di immagazzinare il calore prodotto dall’acqua per scaldare il getto della doccia successiva, senza ulteriore spreco di energia.
Anche nei sanitari di ultima generazione, estetica e design si coniugano con sistemi tecnologici innovativi per un attento risparmio idrico. I vasi, rigorosamente rimless, sono in grado di funzionare con una quantità minima d’acqua. La smart bathroom è sempre più attuale: sono realtà i sistemi di attivazione e riconoscimento vocale che riscaldano le sedute dei sanitari, che si collegano a dispositivi inseriti nei sanitari per analisi mediche il cui risultato appare direttamente sullo schermo del cellulare, che regolano automaticamente il flusso dell’acqua e la quantità di luce o di musica nella stanza; vasche da bagno che si riempiono da sole quando ricevono un input dallo smartphone, portando l’acqua al livello e alla temperatura ideali per evitare sprechi; specchi che consentono di collegarsi al telefono cellulare.
Se la personalizzazione è la strategia vincente di tutte le aziende del bagno, docce, lavabi e complementi di arredo confermano la tendenza generale alla customizzazione. Sistemi integrati con cassetti a scomparsa o mensole al vivo,
specchiere e accessori, realizzati con soluzioni su misura e hi-tech, e con una scelta ampia di finiture, sono sempre più richiesti anche alla produzione industriale.
Le docce si fanno sempre più walk-in con una parete senza profili, sostegni invisibili e il piatto doccia a scomparsa, a filo pavimento. Oppure, si possono trasformare vere e proprie wet room a emulazione delle stanze da bagno di spa e alberghi di lusso. Le vasche sono freestanding, con controllo intelligente della temperatura e luci d’atmosfera che trasformano il bagno in una vera e propria spa domestica. I radiatori diventano sculture dello spazio del benessere.
E il design? La nuova tendenza è il bagno come estensione e integrazione del living, che propone sistemi contenitori e d’arredo con forme e materiali che potrebbero trovarsi a loro agio anche in salotti e camere da letto.
Per quanto riguarda i materiali, grandi protagonisti saranno i marmi policromi e il legno, che trasferisce calore e un senso di organicità e natura, veicolati anche da gres e porcellane con effetti materici e naturali. Anche la palette cromatica sarà fortemente ispirata alla natura.
“lnteriors
by David Lynch. A Thinking Room”
In occasione della sua 62ª edizione, il Salone del Mobile.Milano sceglie David Lynch, il regista dell’inconscio, per raccontare e riflettere in modo originale e metafisico sulla produzione di interni e su quanto questa stia in relazione profonda, a tratti simbiotica, con l’interiorità di chi, quegli arredi, li acquista non per una mera ragione decorativa ma perché vissuti quale proiezione esteriore del sé. Ne è nata un’installazione suggestiva e visionaria, e un’esperienza sensoriale e narrativa ricca di emozione. “lnteriors by David Lynch. A Thinking Room” (padiglione 5-7) risveglia il nostro senso della meraviglia, scandisce attimi memorabili e, attraverso il linguaggio scenografico del cinema e del teatro, celebra il design di uno spazio per pensare non solo quale ambiente fisico ma soprattutto quale regione interiore.
Antonio Monda, curatore del progetto, racconta di come Lynch ami creare arredi con le proprie mani e di come questi non siano tanto frutto di ispirazione quanto di un duro e preciso lavoro manuale. D’altro canto, gli interni dei suoi film - e probabilmente i mobili di cui è colmo il suo studio - non rappresentano una semplice ambientazione, ma sono il riflesso dello stato d’animo dei protagonisti, i quali vivono in una condizione di perenne e precario equilibrio tra l’angoscia e la tenerezza, la violenza e la pietà, il sogno e l’incubo. Basti pensare al nero assoluto della casa in cui
L’omaggio visionario del celebre regista al Salone del Mobile. Milano e agli interni, siano essi domestici o dell’anima
si addentra Bill Pullman in “Strade Perdute”, il kitsch in cui vive la diabolica Diane Ladd in “Cuore Selvaggio” o la villetta di Kyle Maclachlan in “Velluto Blu”, nella quale, oltre la superficie idilliaca, si scopre la corruzione e il mistero del male. Per non parlare dei locali dove lavorano e cercano svago i protagonisti di “Twin Peaks”, nei quali l’ansia e l’alienazione non riescono a far scomparire un anelito di pace e serenità. Nelle sue opere ognuno degli interni è un personaggio dotato di una vita propria, che lo spettatore interpreta. È, quindi, molto più che stanze, queste Thinking Room, insondabili come ogni anima e misteriose come il rapporto tra la ragione e la fantasia. Sono luogo nel quale ogni pulsione, ogni spasmo, ogni speranza trova un momento di riflessione, forse anche di quiete, perché in Lynch nulla è certo e definitivo, e niente è come si potrebbe immagi-
nare, a cominciare dalla geometria scultorea della grande sedia in legno - che campeggia al centro degli spazi progettuali -, dai sette cilindri dorati, dal soffitto a volta con tubi di metallo e dalle aperture sull’esterno, vuoi che siano finestre o semplici schermi. E non è certo un caso che queste stanze destinate al pensiero siano avvolta nel velluto blu.
Commenta Antonio Monda: “Inconfondibile e inimitabile, il linguaggio cinematografico di David Lynch segue l’andamento dei sogni e degli incubi, e in entrambi i casi una lettura razionale si rivela incompleta e fallace. Il linguaggio che usa, invece, nelle conversazioni private ha il rigore dell’approccio scientifico e l’intelligenza del distacco e dell’ironia. Il motivo di questa diversità è nella meditazione trascendentale che pratica quotidianamente, e la Thinking Room ne rappresenta la sintesi perfetta: un luogo immerso nel velluto blu, nel quale è possibile perdersi per poi ritrovarsi e decidere se chi ha offerto quell’opportunità sia l’artista o l’uomo, ammesso che ci sia una differenza”. Lombardini22 ha progettato il masterplan del posizionamento e l’impianto architettonico del perimetro curvilineo che conduce all’opera di David Lynch. Quello che Lombardini22 ha disegnato è lo “scrigno di un diamante”, un lavoro tecnico e di layout, ideato in modo che l’allestimento del grande regista americano sia chiaro, di impatto e coerente con le altre aree e della Manifestazione.
Il perimetro curvilineo è costituito da un sipario bordeaux che conduce all’area di 50 metri quadrati dedicata all’opera di David Lynch. Il progetto è stato condotto in collaborazione il Piccolo Teatro di Milano, che ha tradotto in scena gli affascinanti immaginari e i pensieri artistici di Lynch, realizzando materialmente le sue Thinking Room.
All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances
“All You Have Ever Wanted to Know About Food Design in Six Performances” è il titolo a cappello dei progetti che - tra presentazioni, riflessioni, performance, esposizioni, taste experience - si susseguiranno giorno dopo giorno al centro dei padiglioni di EuroCucina / FTK per riflettere su cosa sia “cibo” oggi e al centro di quale progettualità di domani si trovi.
I sei food magazine indipendenti provenienti da diversi Paesi presenteranno, dunque, il loro peculiare punto di vista sulle emergenze dei nostri tempi e sui possibili scenari futuri, attraverso rappresentazioni realizzate insieme ad artisti, designer, chef e creativi. Le installazioni saranno visitabili per tutto l’orario di apertura, mentre le esperienze di food tasting e le presentazioni dei progetti e delle visioni editoriali si svolgeranno live alle ore 14.30.
Così, la rivista italiana “L’Integrale”, guidata da Diletta Sereni, metterà in scena “Mangiare il mare” con l’artista visivo Luca Trevisani, che ne curerà l’allestimento, e lo chef e scrittore Tommaso Melilli, che gestirà la taste experience. Il mare del futuro è senza pesci: gli umani si troveranno così a esplorare oltre i confini di quel che sono abituati a pescare. Sul palco allora vedremo una cucina-dispensa che sa estrarre il sapore del mare con brodi, succhi e intingoli tratti da specie invasive che hanno soppiantato quelle conosciute. Nel mare del futuro, anche i sassi diventano delle risorse di gusto e nutrimento e le alghe, confinate ai margini della nostra cultura, sono una risorsa ecologica fondamentale - cibo e medicamento.
Il magazine statunitense “Family Style”, che presenterà il suo primo numero, racconterà di come i cibi possano essere “Objects of Affection” con Sophia Roe - chef, food editor e vincitrice del James Beard Award, Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, fondatori dello studio di design Drift di Amsterdam. Il progetto nasce da un menù creato ad hoc per la rivista dal celebre chef argentino
Francis Mallmann (suoi nove ristoranti in tutto il mondo, autore di libri di successo, più un milione e duecentomila follower su lnstagram, massimo esperto al mondo di cucina open flame), a cui Sophia Roe darà vita attraverso una sua personalissima visione e un food design dall’estetica surreale, esplorando, al contempo, la relazione ancestrale che ci lega al cibo e alla sua preparazione.
“The Preserve Journal”, rivista austriaca, collabora con l’artista belga Grace Gloria Denis e propone “Digesting Degrowth - Care, Commons, Frugai Abundance, and Conviviality” per raccontare come il concetto di “decrescita” (la riduzione
EuroCucina celebra il cibo come simbolo e fenomeno culturale, esempio di resilienza e adattabilità, fonte di emozione e meraviglia, materia di progetto tra passato, presente e futuro
controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei consumi, con l’obiettivo di stabilire relazioni di equilibrio ecologico fra l’uomo e la natura per uno sviluppo sostenibile) si possa collegare e si debba esperire anche in collegamento alla produzione e al consumo di cibo. Attraverso un’esperienza performativa e commestibile si esploreranno in modo creativo alcuni dei principi fondamentali di questa corrente, ossia “cura”, “nutrimento”, “abbondanza frugale” e “convivialità”.
Louise Long, fondatrice e guida creativa e editoriale del magazine inglese “Linseed Journal”, con Francesca Sarti, fondatrice dello studio di
design Arabeschi di Latte, daranno vita a “A humble gathering”, un progetto visionario e di forte impatto, che si interroga sull’abbondanza dei doni della natura, meritevoli di apprezzamento e preservazione. Il viaggio parte dal termine “humilis” che significa, letteralmente, “dalla terra”. Di fronte all’aggressione, allo sfruttamento, allo spreco e all’avidità, un appello a essere umili è un appello alla convivenza rispettosa e alla cooperazione fruttuosa anche con la natura. Su questo palco, verrà messa in scena una raccolta di ingredienti e materiali naturali “umili”, ricette e storie, curiosità culturali ed esperienze sensoriali ricche di fascino.
“Food Documentary Magazine. Origin - Transformation - Consumption” è il progetto di “Magazine F”, rivista sudcoreana, che ha coinvolto il visionario ed eclettico food artist statunitense Bobby Cortez (già chef privato di Paul Allen, Eddie Murphy, Antonio Banderas, Melanie Griffith e Lady Gaga, che crea grandiose installazioni popup per pranzi e cene, in cui fonde design, architettura, arte, fotografia e cucina) per offrire creazioni e degustazioni coinvolgenti e interattive degli ingredienti più amati al mondo. Si converserà, al contempo, sui principali temi della rivista: “Origini”, “Trasformazioni” e “Consumo”.
L’ultimo magazine? Il portoghese Farta: un ibrido tra rivista e piattaforma artistica con la missione di mettere in luce piatti tradizionali del Portogallo poco conosciuti. Fondata dal giornalista gastronomico Rafael Tonon e in collaborazione con lo studio di design Another Collective, ogni numero non solo celebra la cucina popolare portoghese, ma approfondisce anche le sfaccettature artistiche e comportamentali che stanno dietro a questi piatti attraverso articoli, saggi e opere creative ispirate a ogni ricetta. A EuroCucina presenterà un progetto insieme a Projeto Matéria, l’iniziativa di una coppia creativa che mette in risalto i produttori portoghesi e le diverse colture coltivate nel Paese, dando priorità alla qualità.
“Under the Surface”.
Il Salone riflette sul valore dell’acqua
A che punto è il progetto, in particolare il design dell’arredobagno, rispetto alla sostenibilità idrica? È possibile supportare aziende produttrici e consumatori nel riconoscere l’urgenza di sviluppare strategie per promuovere la conservazione dell’acqua, l’efficienza e l’uso corretto di tale risorsa? Quali gli strumenti e le tecnologie concrete e attuali a disposizione dell’industria e quali i prodotti che già hanno accolto la sfida? Questi sono solo alcuni dei quesiti da cui la 62ª edizione del Salone del Mobile.Milano parte per fare il punto
Etica, sostenibilità, tecnologia ma anche potere, fascino e fragilità della risorsa idrica: tante sono le suggestioni da cui nasce un percorso progettuale ad alto tasso emozionale che si inserisce nel dibattito sul valore della produzione dell’arredobagno responsabile
sullo stato dell’arte della produzione di arredobagno attraverso l’installazione “Under the Surface”, progettata e realizzata da Accurat, Design Group Italia ed Emiliano Ponzi (Salotto NY) e ospitata nel padiglione 10 del Salone Internazionale del Bagno.
Conscio che la sfida idrica necessiti di un cambio radicale di paradigma e visione, di una nuova educazione all’uso delle risorse e della presa di coscienza che il cambiamento è già, oggi, at-
tuabile, il Salone ha coinvolto tre professionalità differenti per ragionare insieme sul tema della relazione positiva e rispettosa con la risorsa naturale più preziosa sulla terra e sul ruolo della filiera dell’arredobagno nel guidare verso un uso più consapevole e responsabile dell’acqua. In una sintesi di visioni, competenze e ispirazioni, la collaborazione tra Emiliano Ponzi, Accurat, Design Group Italia si concentra, così, sull’importanza cruciale delle risorse idriche globali, dando forma a un’espressione potente e significativa del ruolo centrale dell’acqua nella nostra vita. L’installazione prende la forma di un’isola sommersa, simbolo dell’acqua come fonte di vita e delle sfide legate alla nostra relazione con essa. Immersa in un mare di riflessi di luce in continuo movimento, l’isola non è solo un racconto visivo evocativo, ma anche un medium per narrare storie di valore che aiutino il visitatore a prendere coscienza dell’impatto che le nostre pratiche quotidiane legate all’uso dell’acqua possono generare. I riflessi di luce, che si muovono e cambiano incessantemente, sono progettati per rappresentare, tra valli e rilievi sommersi, i dati sul consumo globale d’acqua, trasformando statistiche e numeri in un’esperienza visiva emotiva e coinvolgente. All’interno dell’installazione, in bilico tra astrazione e realtà, alcune nicchie offrono uno spazio più intimo e riflessivo. Attraverso l’uso innovativo di data-visualization dinamica, vengono raccontati i progressi tecnologici e manifatturieri legati alla salvaguardia idrica nel campo dell’arredobagno. Queste narrazioni visive mostrano come i nuovi prodotti presentati al Salone Internazionale del
Bagno siano progettati per ridurre il consumo di acqua, sia nella loro produzione sia nell’uso quotidiano. La scelta di utilizzare il linguaggio intuitivo della data-visualization permette ai visitatori di comprendere immediatamente l’impatto positivo di queste innovazioni, trasformando dati complessi in informazioni facilmente accessibili e visivamente accattivanti al fine di far comprendere l’importanza della loro adozione per un futuro più sostenibile.
Commenta il team di progettisti: “Under the Surface racconta la complessità del mondo in cui viviamo, dove non è più possibile analizzare solo la superficie delle cose ma è necessario andare a fondo. Guardare e guardarsi in profondità è l’unico modo per capire qualcosa, imparare qualcosa, diventare persone e consumatori migliori”
“Under the Surface” dimostra, così, che possiamo immaginare un altro modo di realizzare prodotti in complicità con la natura, senza continuare a consumare risorse idriche ma attivando percorsi ecologici virtuosi.
Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives
Un nuovo programma di Talk e Tavole Rotonde, dal titolo “Drafting Futures. Conversations about Next Perspectives”, curato da Annalisa Rosso, raccoglierà alcune delle personalità più interessanti del nostro tempo, che, con le loro pratiche virtuose stanno mettendo le basi per un futuro più consapevole.
I Talk del mattino si terranno alle ore 11.00 nell’Arena “Drafting Futures” disegnata da Formafantasma, recuperando le sedute della precedente edizione, coperta da una moquette stampata con disegni astratti, il cui pattern ricorda gli scarabocchi che si fanno quando impegnati a riflettere o durante una conversazione telefonica - tracce inconsce dell’elaborazione di un pensiero complesso.
Si alterneranno, al centro del palcoscenico, gli architetti Francis Kéré, vincitore del Pritzker Prize, intervistato da Giulia Ricci, John Pawson che converserà con Deyan Sudjic, autore, critico e curatore, Jeanne Gang che dialogherà con Johanna Agerman Ross, curatrice del design contemporaneo al Victoria & Albert Museum, e Hans Ulrich Obrist, direttore artistico della Serpentine Gallery che intervisterà Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano.
Le Tavole Rotonde affronteranno, invece, alcuni degli argomenti cruciali per l’attualità del design e dell’architettura, come l’uso dell’intelligenza artificiale, il rapporto tra nautica e progetto in collaborazione con Salone Nautico Internazionale di
Un nuovo programma di Talk e Tavole Rotonde raccoglierà alcune delle personalità più interessanti del nostro tempo
Genova, le novità del settore hospitality.
In entrambi i casi, tutti i dibattiti renderanno evidente come progetto, design e architettura siano in grado di comprendere il presente e immaginare il futuro, aprire nuove strade, trovare soluzioni, vagliare il possibile, attivando intuito e immaginazione.
In questa edizione, proprio nell’Arena, verrà inaugurato un nuovo progetto: la Biblioteca del Salone del Mobile, anch’essa su progetto di Formafantasma, che raccoglierà, su suggerimento dei relatori di questa e delle future edizioni della Manifestazione, volumi destinati a cambiare - in meglio - le nostre azioni e le prospettive future.
Accanto all’Arena, anche quest’anno, dopo il successo del debutto dello scorso anno, sarà allestito il Bookshop Corraini Mobile, a cura di Corraini Edizioni, che vedrà esposta, nonché in vendita, un’ampia selezione di pubblicazioni internazionali dedicate al mondo del design, dell’arte e dell’illustrazione, con un occhio anche al tema del cibo e del food design, rappresentativa di oltre 110 editori. Non mancheranno i libri per bambini di ogni fascia d’età, per avvicinarsi in modo divertente e originale al mondo della progettazione; oltre a manifesti e grafiche in tiratura limitata, ceramiche, piccoli oggetti d’arte e pezzi unici, curiosità e rarità.
Uno spazio che dialoga con le installazioni e l’allestimento della Fiera, diventando parte integrante dell’esposizione.
Le tue capacità in mani sicure
CartaBCC Debit Business è la carta per i piccoli imprenditori, startupper e artigiani per l’acquisto di beni strumentali o materiali per l’attività lavorativa.
Scopri di più su www.cartabcc.it o parlane con noi.
Effebi Arredamenti punta su qualità ed ecosostenibilità
Nel distretto del mobile canturino, la pandemia da covid-19 ha rappresentato un momento spartiacque. “La pandemia ha spinto molte persone a trascorrere più tempo in casa, aumentando la richiesta di arredamento su misura per migliorare e adattare gli spazi abitativi. Di conseguenza, noi come altre aziende del nostro comparto/distretto hanno registrato un aumento del fatturato e degli ordini – afferma il titolare Marco Bellasio – Nonostante questo dato, altamente positivo, come tutte le altre aziende del territorio ci siamo, però, ritrovati a fare i conti con la carenza di personale qualificato. Oggi, infatti, abbiamo diverse scuole che insegnano ai ragazzi l’arte della falegnameria, ma pochi allievi veramente desiderosi
di apprendere il mestiere. Questo è un peccato, perché, nonostante la richiesta, per le imprese manifatturiere, la continuità aziendale sta diventando un’emergenza soprattutto per quelle a carattere artigianale. Alla luce della situazione, le aziende come la nostra sono alla costante ricerca di lavoratori che abbiano passione e competenza. Cerchiamo figure giovani, che siano capaci di accettare le responsabilità e di gestirle fino in fondo”.
Per Bellasio, la pandemia ha avuto anche un altro effetto: “Ha impoverito il distretto provocando una scrematura alla quale sono sopravvissute solo le realtà che sono state in grado di investire, in quei mesi bui, pensando al futuro. Noi continuiamo a farlo anche oggi, sia per migliorare la qualità della produzione, sia in ottica di ecosostenibilità”. A proposito di “green”, sono diversi i progetti in corso e di prossima attuazione: “Nel settore dell’arredamento stiamo affrontando le esigenze di ecosostenibilità selezionando i materiali, provenienti da forniture sostenibili, Il nostro prodotto ha da sempre un valore intrinseco alla sostenibilità, nella durabilità. Per il 2024 stiamo pensando all’installazione di un impianto fotovoltaico da 60 kilowatt sul tetto della nostra azienda: è un investimento importante ma, una volta operativo, ci permetterà di raggiungere l’autosufficienza energetica”.
Oggi, Effebi Arredamenti dà lavoro a 12 persone: “Nonostante la concorrenza estera sia sempre più agguerrita, il nostro Distretto si mantiene ai vertici perché, fortunatamente, la qualità e il buon nome del made in Italy resta, al momento, irraggiungibile”.
Obiettivi per il futuro? “Continuare così per mantenere i livelli di fatturato che abbiamo difeso in questi anni e, se possibile, tornare agli splendori del passato”.
Effebi Arredamenti via Spluga, 8 Cantù (CO), tel. 031.714552, www.effebiarredamenti.it
Connecting Design since 1998.
Il SaloneSatellite celebra 25 anni
Dal 16 al 21 aprile, presso il quartiere
Fiera Milano di Rho nei Padiglioni 5-7, va in scena la 25ª edizione del SaloneSatellite, l’appuntamento più autorevole del “giovane” design
Era il 1998. Il Salone del Mobile, con l’espansione nei nuovi padiglioni del Portello, andava a occupare l’intera superficie di Fiera Milano, aggiungendo il Padiglione 9, con un’apertura diretta al pubblico. Destinato ad accogliere gli eventi espositivi collaterali, ma soprattutto una novità: il SaloneSatellite. Un nuovo spazio che avrebbe ospitato 65 giovani espositori provenienti da tutto il mondo e un gruppo di scuole di design internazionali.
“Abbiamo messo in orbita questo SaloneSatellite - si legge nel catalogo di quella prima edizioneperché crediamo nei giovani e nel futuro che essi rappresentano. Il design, che è avanguardia per antonomasia, ha bisogno di luoghi di riferimento e di incontri. E quale luogo più adatto, per comunicare il design giovane, se non il Salone Internazionale del Mobile di Milano?”.
Una visionaria dichiarazione di intenti, che resta valida ancora oggi, nel 25° compleanno del Sa-
loneSatellite, con un’edizione che conta circa 600 partecipanti da 37 Paesi e 22 Scuole di Design e Università internazionali da 13 Paesi. Tra cui, per la prima volta, Prince Sultan University dall’Arabia Saudita, Belgrade Business and Arts Academy of Applied Studies dalla Serbia, Michael Graves College dagli Stati Uniti e Xi’An Jiaotong-Liverpool University dalla Cina. Oltre a un’inedita collabora-
“Universo Satellite”: la mostra alla Triennale
Il racconto di uno spaccato di storia del progetto tra dialoghi e relazioni, giovani, scuole e comunicazione, schizzi, prototipi e prodotti
Il progetto espositivo, a cura di Beppe Finessi e allestito da Ricardo Bello Dias, ripensa all’intera storia della Manifestazione senza cadere nella trappola della mera carrellata di oggetti: al contrario, porta in scena il meraviglioso e complesso rapporto tra il mondo della produzione e questi giovani talenti, che da luoghi differenti del mondo hanno portato idee nuove nel design e nell’universo domestico. Dalla fondazione nel 1998, il SaloneSatellite è il luogo della creatività per antonomasia. Divenuto, con il tempo, un “Universo” a sé, pur rimanendo perfettamente integrato al Salone del Mobile.Milano, l’evento vive una piena autonomia e mostra una forte e originale identità. E mentre festeggia la sua 25ª edizione nei padiglioni 5 e 7 della Fiera di Rho, alla Triennale di Milano si potrà visitare la mostra “Universo Satellite” (16-28 aprile).
Verranno esposti tutti gli ingredienti di quella ricetta, ancora oggi imbattuta, firmata Marva Griffin Wilshire, che l’ha ideata e fatta diventare un vero e proprio Universo, assolutamente “centrato” intorno a un’idea forte, al contempo unitaria e sfaccettata, fatta di persone, dialoghi e relazioni, giovani soprattutto (e perciò anche di scuole), e ovviamente dei progetti da loro presentati (e mostrati a un grande pubbli-
zione fra Cometa di Como e i Cmq - Campus des mètiers et qualification francesi, per un progetto che sarà lanciato proprio dal SaloneSatellite 2024, ospitato per questa edizione nei padiglioni 5 - 7 della Fiera di Rho.
“Incredibile, 25 anni! - esclama Marva Griffin Wilshire, fondatrice e curatrice del SaloneSatellite
co) nella speranza di incontrare imprenditori e aziende interessate a quei primi cimenti. Ma se al SaloneSatellite i giovani progettisti portano soprattutto prototipi delle tipologie più disparate con un’evidente attenzione al mondo dell’arredo, la mostra allestita in Triennale non sarà una semplice esibizione di oggetti perché gli esiti della Manifestazione travalicano il successo dei progetti in sé - di una lampada, di una sedia, di un vaso. Il SaloneSatellite ha generato, infatti, incontri, sodalizi, relazioni, dialoghi; ha acceso nuove direzioni linguistiche e contribuito a scrivere i nuovi linguaggi del design internazionale; ad alcuni ha suggerito di fondare la propria azienda o il proprio laboratorio; ha accolto creativi che nel corso del tempo si sono affermati anche in ambiti complementari a quello del furniture e del product design; ha ospitato alcune centinaia di scuole che hanno presentato il loro modo di intendere l’attività didattica nella formazione dei designer. Una mostra come una grande Wunderkammer (camera delle meraviglie) dove non brillano solo gli oggetti!
- Mi sembra solo ieri che Manlio Armellini, all’epoca amministratore delegato di Cosmit, Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano, dopo le nostre conversazioni sui giovani designer, mi affidò l’incarico di organizzare un evento dedicato a loro, all’interno del quartiere fieristico”. Da allora, questa vicinanza con gli imprenditori delle maggiori aziende riunite al Salone del Mobile.Milano ha sancito proficue collaborazioni consegnando decine di designer debuttanti al loro percorso professionale e alla riconoscibilità internazionale.
Una mostra, alla Triennale Milano, ripercorrerà la storia di questo avamposto di connessioni e scoperte. A curarla, due professionisti che hanno già celebrato con Marva Griffin Wilshire, gli anniversari dei 10 anni (con la mostra “Avverati. A Dream Come True”, Fiera Milano, Rho, 2007) e dei 20 (“SaloneSatellite 20 Years of New Creativity”, Fabbrica del Vapore, 2017): Beppe Finessi e Ricardo Bello Dias, che con
il suo studio firma anche gli allestimenti fieristici fin dall’ormai mitica prima edizione. La mostra apre il 16 aprile e resterà aperta fino al 28, una settimana oltre la chiusura del Salone del Mobile.Milano.
Tornando alle anticipazioni dell’attesa edizione di quest’anno, come di consueto, per premiare e incentivare i designer più meritevoli, non poteva mancare il SaloneSatellite Award - 13ª edizione. La giuria di esperti del settore, presieduta sempre da Paola Antonelli, Senior Curator in the Department of Architecture and Design del MoMa (New York), valuterà i progetti candidati dagli espositori 2024, raccolti in una mostra all’interno dei padiglioni 57. Conosceremo i nomi, nella cerimonia che si svolgerà nel primo pomeriggio di mercoledì 17 aprile. In un allestimento completamente rinnovato, grazie alla collaborazione con Teckell, sarà creata anche un’area giochi per un match di ping-pong tra i designer ex SaloneSatellite e i nuovi partecipanti.
Molteni Giampaolo
Arredamenti su misura, per dare forma ai desideri
Che sia un privato o un importante brand dell’arredamento, da Molteni Giampaolo i desideri trovano la loro forma. L’azienda canturina, grazie alla sua lunga esperienza artigianale, è in grado di trasformare il legno dando vita alle richieste dei clienti, realizzando arredi perfetti che sanno soddisfare anche i più esigenti.
Una lunga esperienza, cominciata più di 70 anni fa con Antonio e proseguita col figlio Giampaolo e oggi con il nipote Massimo. Tre generazioni di artigiani che hanno saputo stare al passo coi tempi e le innovazioni tecnologiche. Così oggi MG è in grado di proporre servizi accurati e completi, dalla progettazione alla realizzazione di ogni arredo, fino all’installazione curata nel minimo dettaglio. Un servizio chiavi in mano, unico ed esclusivo per realizzare i desideri dei clienti: progettazione personalizzata, gestione delle forniture, montaggio e assistenza. Arredamenti su misura, completi e di altissima qualità grazie agli input innovativi provenienti dal mondo del design combinati con elementi e principi della tradizione mobiliare canturina.
A riprova della grande qualità dei prodotti realizzati dalla Molteni Giampaolo, all’azienda comasca non si rivolgono solo privati: anche i marchi più famosi si avvalgono delle sue capacità per dare vita a importanti progetti di design, e pure clienti commerciali di prestigio. Come diversi hotel tra cui uno molto esclusivo di Milano: la sfida in questi casi è studiare gli ambienti e caratterizzarli in modo originale ma rispettando le richieste del committente.
Legnoquattro in costante crescita
I suoi tranciati al Bolshoi di Mosca
Legnoquattro di Novedrate, azienda specializzata nella produzione di tranciati di alta qualità, ha centrato numerosi obiettivi importanti nel recente passato. A illustrarceli è il presidente, Eugenio Grandinetti, che non nasconde la sua soddisfazione. “Il più importante è quello della fornitura per la riqualificazione del prestigioso teatro Bolshoi di Mosca – rivela -. Abbiamo completato il lavoro a dicembre e consegnato i tranciati a gennaio. Gli interni del teatro saranno realizzati dalle maestranze del luogo utilizzando legni pregiati in colori che abbiamo creato appositamente per le esigenze manifestateci dai committenti. Si è trattato di un lavoro particolare, per il quale abbiamo dovuto realizzare intarsi e disegni su misura: un progetto di grande bellezza e di notevole valore economico”.
Rivolgendo lo sguardo all’andamento generale dell’attività, Grandinetti riferisce una soddisfacente performance nel 2023: “Il fatturato è aumentato del 10% rispetto all’anno precedente. Le richieste hanno riguardato le essenze più classiche: rovere, frassino ed eucalipto. Per quanto riguarda i colori, le indicazioni provenienti dalle fiere del settore confermano la tendenza che premia il grigio chiaro. A ogni modo la ricerca è ininterrotta, perché l’obiettivo è quello di mantenerci al passo con le tendenze.”
Sulle prospettive future, il presidente Grandinetti si mostra ottimista: “Se riusciremo a confermare quanto fatto nel 2023 ne sarò felice. Stiamo assumendo nuove persone, soprattutto giovani, che accogliamo non appena usciti dalle scuole per iniziare con loro un percorso di formazione all’interno dell’azienda. Trovare nuovi talenti non è facile: la maggior parte dei giovani oggi preferisce l’università, quindi dobbiamo fare uno sforzo per attrarli rendendo appetibile la nostra attività”. Artigianato e innovazione, ricambio generazionale e un forte impegno per la sostenibilità ambientale
sono i cardini attorno ai quali ruota l’attività di Legnoquattro, un’azienda che punta a confermarsi come affidabile riferimento nel Distretto del mobile canturino.
La Politica di Sostenibilità del Salone del Mobile.Milano
Parte della missione del Salone del Mobile.Milano è dare vita a eventi memorabili – grazie alla sinergia e alla maestria dei tanti attori che li producono –, destinati a essere ricordati nel tempo anche per il loro Dna sostenibile. Il Salone è un laboratorio progettuale e creativo in costante evoluzione, aperto al mondo e alle sue sfide, co-creato da energie, talenti e intelligenze collaborative in cerca di soluzioni d’avanguardia che, insieme, aspirano a progettare un’esperienza fieristica a misura d’uomo, di comunità e d’ambiente, preservando contemporaneamente la bellezza che ogni anno si mette in mostra.
Per questo motivo, quest’anno, il Salone rinnova e perfeziona la sua Politica di Sostenibilità, già integrata nella strategia e nella gestione sia aziendale sia delle diverse Manifestazioni che organizza, perché, in un mondo interdipendente con risorse limitate, nel quale ciascuno è responsabile della salvaguardia del pianeta, è suo compito contribuire a rendere l’intero sistema fieristico più competitivo e capace di futuro.
La Politica ratifica e declina la convinzione del Salone che la creazione di valore sostenibile e duraturo nel tempo, attraverso la gestione di eventi fieristici, debba essere perseguita nel rispetto dei principi etici di integrità e onestà, inclusione e trasparenza, in un’ottica di costante miglioramento, di efficienza operativa e di economicità gestionale. In questo modo, il testo sottoscritto da Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano,
presenta gli impegni e gli obiettivi concreti che la Manifestazione si è posta quali driver per guidare il proprio modello di business lungo un percorso di sviluppo inclusivo, responsabile e sostenibile.
“Dopo l’edizione del 2022 che metteva al centro dei contenuti la sostenibilità con la grande installazione di Mario Cucinella, il conseguimento della certificazione Iso 20121 nel 2023, riteniamo fondamentale continuare il nostro percorso di sostenibilità enunciandone ufficialmente strategie e obiettivi e misurandone i progressi in modo puntuale. Per questo motivo rinnoviamo, rafforziamo e perfezioniamo la Politica di Sostenibilità redatta l’anno scorso: questa revisione ci è utile per acquisire sempre più consapevolezza nel nostro agire quotidiano ma anche nel costruire un dialogo ancora più costruttivo con tutti gli stakeholder coinvolti. Siamo un evento globale, come organizzatori sappiamo quanto sia importante condividere con tutte le aziende espositrici, gli allestitori, i visitatori, e tutto l’ecosistema del design, questa scelta etica e responsabile”, afferma Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano.
La Manifestazione pone al centro dei propri valori l’agire in modo sostenibile sotto il profilo sociale, ambientale ed economico
L’impatto sociale, economico e culturale del Salone del Mobile
Il Salone del Mobile.Milano è un evento di portata globale, un sistema di connessioni, creatività e innovazione che, ogni anno, per una settimana, nel mese di aprile, attrae oltre 300mila persone: si tratta di imprenditori, giornalisti, collezionisti, intellettuali, critici, designer, architetti, creativi, lavoratori della conoscenza, cultori del bello. Si ritrovano in un luogo che li accoglie con una rete di opportunità, un palcoscenico stimolante che trasmette positività, entusiasmo, intraprendenza, emozione. Nonostante ciò, a oggi, l’interazione tra il Salone e tutto ciò che è nato attorno alla Manifestazione, così come il loro impatto su Milano, non sono mai stati studiati in modo razionale ed esaustivo, in una parola scientifico.
Partendo da questa consapevolezza, il Salone del Mobile.Milano ha commissionato al Dipartimento e alla Scuola del Design del Politecnico di Milano una ricerca per esplorare in profondità questa relazione e promuovere una maggiore sostenibilità, inclusione e circolarità durante quella settimana. Nelle intenzioni della Manifestazione e del Politecnico, questa sarà un’indagine completa e multidisciplinare di un fenomeno che coinvolge le istituzioni pubbliche e i principali stakeholder del settore design.
Il progetto di ricerca intende indagare il Salone come ecosistema attraverso una chiave interpretativa originale, per approfondire il fenomeno nella sua portata socioeconomica sul territorio, grazie alla raccolta e all’analisi di nuovi indicatori, oltre che tramite riflessioni collettive e plurali degli stakeholder attivi sulla scena. Questa prima operazione, che si svolgerà nel corso del 2024, porrà le
Un’indagine a base scientifica promossa dalla Manifestazione e realizzata dal Politecnico di Milano per comprenderne prospettive e impatti organizzativi, economici, culturali, sociali e professionali sulla città
basi per un futuro “Osservatorio del Salone del Mobile”, una piattaforma permanente dedicata a identificare opportunità e sfide che interessano il Salone del Mobile.Milano e la città.
Dichiara Donatella Sciuto, rettrice del Politecnico di Milano: “Essere in una città dinamica e creativa come Milano, significa assumersi - in quanto centro di conoscenza e di formazione - la responsabilità di capirne i fenomeni più significativi, tra cui, certamente, la settimana del Salone del Mobile. Milano. Il Politecnico, in questo progetto, agirà come connettore e facilitatore tra gli attori dell’ecosistema design (e non solo), per costruire - insieme - visioni e scopi comuni. È l’esempio di una buona pratica che attiva il dialogo tra istituzioni, accademia, società e cultura per una crescita sostenibile e responsabile”.
L’Osservatorio potrà influire sulle future decisioni riguardanti la settimana dedicata all’arredo, al design e alla cultura del progetto per renderla più sostenibile, inclusiva e dialogante con Milano e le sue attuali politiche. I risultati dell’indagine verranno raccolti in un report finale dal format divulgativo, la cui pubblicazione è prevista per la fine dell’anno.
Il Salone viaggia su iconici tram “vestiti” dall’Intelligenza Artificiale
L’ultimo artwork del progetto di comunicazione del Salone del Mobile.Milano - studiato e realizzato da Publicis Groupe con la collaborazione scientifica di Paolo Ciuccarelli, fondatore del DensityDesign Lab al Politecnico di Milano e direttore del Center for Design a Northeastern University, Boston - è una potente e immediata narrazione delle esperienze, delle suggestioni e delle conversazioni di chi la Manifestazione la sta realmente preparando.
Una comunicazione che attraversa Milano sui binari della linea del tram storico (1, 5, 10) e su 500 bus. Ma non solo. Racconta l’universo e la community del Salone del Mobile anche in 13 aeroporti italiani e in 350 tra stazioni e treni della metropolitana di Milano, Roma, Genova e Brescia. Questo nuovo visual esplicita, grazie a un’iconografia originale e contemporanea, la terza fase del progetto di comunicazione della Manifestazione in cui, all’ascolto “da lontano” delle conversazioni pubbliche e a quelle mediate dagli “esperti”, si aggiunge l’osservazione più ravvicinata, in senso spaziale e temporale, del pubblico e della comunità del Salone del Mobile.Milano: un ascolto “qui e ora”, in tempo reale. Di queste conversazioni si sono analizzate le sfumature emotive - senso di fiducia o scetticismo; desiderio e coinvolgimento; empatia e connessione - e le componenti razionali - qualità del design e artigianalità; funzionalità e praticità; creatività e originalità; etica e sostenibilità; accessibilità e inclusività -, che l’Intelligenza Artificiale ha poi trasformato in quei colori e pattern che segneranno il percorso, simbolico e fisico, fino alla Manifestazione.
Non è un caso che la campagna di comunicazione - e il Salone del Mobile con lei - sia salita a bordo di tram, bus, metropolitane, la si trovi negli aeroporti, cogliendola e leggendola costantemente in movimento. “Movimento”, infatti, non è un termine casuale, al contrario descrive il Salone di oggi, il suo percorso di evoluzione e innovazione.
Anche il nuovo body copy, “Where Experience Evolves” interpreta l’essenza della Manifestazione, trascendendo l’idea che sia solo una destinazione ed evidenziando come, al contrario, sia il palcoscenico su cui il design, attraverso l’esperienza, accade, si evolve e definisce il futuro.
La scelta, poi, del tram a Milano ha un altro significato rilevante: il tram, infatti, fa parte dell’immaginario della città, è un punto di riferimento iconico nonché simbolo del capoluogo lombardo. Rappresenta il legame tra la città e il Salone, che è certamente un evento globale ma anche parte integrante della cultura e dell’identità milanese. Proprio come il tram che attraversa le strade di Milano, collegando aree e quartieri, la Manifestazione connette persone, idee e creatività provenienti da tutto il mondo e guida il design verso il futuro, mantenendo saldo il legame con le sue radici e con la città che ha reso (e lo ha reso) grande.
La campagna di comunicazione della Manifestazione si muove per le vie di Milano, ma non solo, in 350 tra stazioni e metro e prende il volo in 13 aeroporti
Al
Salone del
Mobile
2024
in mostra il meglio del “Lombardia style”
Intervista a Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale, Moda e Design di Regione Lombardia
“Il Salone del Mobile.Milano è certamente un palcoscenico in cui si coniugano creatività, business e cultura - ha spiegato Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda e di Regione Lombardia, nel corso della conferenza di presentazione dell’edizione 2024 -. Il Salone è un appuntamento che va avanti da oltre mezzo secolo. È razie a lui se la Lombardia si è conquistata la fama di terra mondiale di design. Ed oggi è anche una manifestazione iconica. Infatti risponde in pieno alla nuova immagine di Lombardia che stiamo promuovendo a livello nazione e internazionale: il Lombardia Style”.
Così le abbiamo chiesto di spiegarci meglio l’importanza di questo settore e della sua manifestazione di riferimento per la nostra regione.
Assessore, la Lombardia è famosa nel mondo per la moda e il design, icone del Made in Italy. Come una manifestazione quale il Salone del Mobile Milano favorisce l’immagine della nostra regione a livello internazionale?
“Oltre che comparti produttivi lombardi, Design e moda sono settori che da anni plasmano l’identità del ‘saper fare’ italiano e lombardo nel mondo, così importante per la nostra immagine. Il territorio lombardo raccoglie 10.528 imprese italiane di design, pari al 29,4% di quelle nazionali, e 28mila aziende nel settore della moda che danno lavoro
Milano e il Salone, connubio imprescindibile
Per il sindaco Beppe Sala, “il Salone del Mobile è irrinunciabile non solo per Milano e per l’Italia ma anche per l’Europa e per il mondo”
La città di Milano e il Salone del Mobile, come dimostra il nome stesso della manifestazione, sono ormai un tutt’uno. Entrambi caratterizzati da una fortissima vocazione internazionale.
“La capacità di innovare, di anticipare tendenze e di valorizzare il bello e il ben fatto, dando ai giovani lo spazio per esprimersi è da sempre il valore aggiunto del Salone del Mobile.Milano e lo sarà anche nell’edizione 2024. Pochi eventi sanno interpretare e affrontare le sfide della contemporaneità con il giusto mix di creatività e pragmatismo: il Salone del Mobile di Milano è uno di questi. Un appuntamento che non si limita a essere vetrina delle eccellenze e delle avanguardie nell’arredamento e nel design, ma si spinge oltre, creando e alimentando dentro e fuori lo spazio fieristico mondi straordinari che ogni anno richiamano nella nostra città architetti,
a più di 180mila persone, ubicate nelle province di Milano, Varese, Brescia e Como, con punte anche in altre città lombarde. La Lombardia è anche terra di formazione nell’ambito del design, grazie a 14 istituti e 5.399 studenti, di cui molti internazionali. Da queste realtà formative e produttive nascono, quindi, ‘filiere d’eccellenza’ che, tramite il nostro export o attraverso il lavoro di designer, stilisti e imprenditori geniali, diventano ‘ambasciatori’ dell’immagine della nostra Lombardia. Questo grazie anche alla fama di Milano quale capitale internazionale del design e della moda, un ‘titolo’ di cui si fregia, rinnovandosi, ogni anno proprio in occasione della Milano Design Week e delle Settimane della moda milanese, che attirano migliaia di visitatori da ogni angolo del pianeta”.
Il Salone del Mobile e le Settimane della moda milanese sono importanti richiami per valorizzare tutta l’offerta turistica della nostra Regione: come
designer, progettisti, aziende produttrici e tante realtà che lavorano e operano in questo settore in Italia e all’estero, oltre che tantissimi visitatori. Il Salone fa parte di Milano. E ne siamo sempre più orgogliosi”, ha affermato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, durante la presentazione
favorire questa opportunità?
“Sicuramente il richiamo internazionale della nostra moda e del nostro design sono una leva turistica importante per il turismo lombardo. La nostra Regione si conferma come meta preferita di ‘shopping tourism’, il turismo finalizzato agli acquisti. In questo quadro è indiscutibile il traino fornito dal settore del fashion e del design. Lo confermano
dell’edizione di quest’anno lo scorso 13 febbraio. “Il Salone del Mobile è irrinunciabile non solo per Milano e per l’Italia ma anche per l’Europa e direi anche per il mondo, dobbiamo accettare la fatica di continuare a fare sempre meglio. Lavoriamo insieme e continuiamo a farlo”, ha aggiunto il sindaco Sala.
E a riprova della vocazione all’inclusione, al servizio, alla formazione, che il Salone del Mobile.Milano ha sempre avuto e a riconferma del suo ruolo internazionale, si rinnova per il nono anno il Progetto Accoglienza, frutto della collaborazione con il Comune di Milano, Fondazione Fiera e le principali scuole di design della città - Naba, Nuova Accademia delle Belle Arti, Ied Istituto Europeo di Design, Scuola del Design/ Politecnico di Milano e Domus Academy -, che rappresentano l’eccellenza dell’educazione nel campo del design e dell’architettura.
Il Salone ha predisposto postazioni di benvenuto dislocate nei punti nevralgici della città, presidiate da un centinaio di studenti che forniscono al pubblico indicazioni sulla mobilità in città, sulla fiera stessa e anche sugli eventi principali che si svolgono a Milano in questa settimana.
i numeri dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio, secondo i quali tra le attività svolte dai turisti durante il loro soggiorno in Lombardia, lo shopping pesa per il 20,2% a fronte di un dato nazionale del 16,7%. Numeri che, se confrontati con quelli dell’Osservatorio su Turismo e Attrattività di Regione Lombardia prospettano scenari molto positivi per l’indotto legato allo shopping in Lombardia, dove il turismo internazionale registra successi. Su 51 milioni di presenze turistiche nel 2023 nella nostra Regione gli stranieri sono stati pari al 65%. La sfida sulla quale stiamo lavorando è, quindi, quella di ‘trattenere’ i visitatori che arrivano a Milano in occasione del Salone del Mobile o delle ‘Milano Fashion Weeks’, facendoli viaggiare oltre ‘i confini’ della metropoli, che è solo la ‘punta dell’iceberg’ della bellezza della nostra Regione. Il 2023 è stato caratterizzato dal ritorno degli asiatici che hanno segnato 3,6 milioni di pernottamenti in Lombardia, con i cinesi come ‘top-spenders’, ovvero coloro che hanno speso di più nei negozi lombardi, con uno scontrino medio di 1.900 euro. Sono di rientro dalla Cina, dove ho partecipato alla Shenzhen-Milano Lifestyle Week, una ‘Settimana’ di eventi legati alle produzioni di moda e design cinesi e italiani, che è stata anche un’occasione di business per portare nel ‘Gigante asiatico’ le eccellenze lombarde, dal fashion al turismo. Il mio impegno è forte anche in questa direzione”.
Vuole raccontarci la sua esperienza personale rispetto al Salone e alla Design Week?
“Il Salone del Mobile dello scorso anno è stato il primo al quale ho partecipato nel mio ruolo di Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia. In quell’occasione, toccai con mano ancor di più il valore del Made in Italy, che non è solo un brand, ma è un mondo produttivo italiano e lombardo che deve rimanere sul nostro territorio, anche in termini di proprietà aziendali, fermi restando i principi del libero mercato. Per questo invitai a riflettere sulla tutela dei marchi del Made in Italy, di cui nell’ultimo ventennio abbiamo perso importati ‘pezzi’, aziende storiche del design e del fashion, che non avendo retto crisi economiche o concorrenza sono state cedute a gruppi stranieri. Posizione perfettamente in linea, senza saperlo in quell’occasione, con quello l’annuncio che fece quel giorno la premier Giorgia Meloni che, dalla Design Week Milano, lanciò l’iniziativa di una legge a tutela del Made in Italy. Legge diventata realtà alla fine del 2023. Una promessa mantenuta che deve dare ancor più fiducia alle nostre aziende italiane e lombarde”.
Cosa si aspetta di trovare quest’anno, da assessore ma anche da semplice visitatrice?
“Mi aspetto che la 62ª edizione del Salone del Mobile Milano sia, anche quest’anno, una straordinaria festa del Made in Italy, punto di riferimento nel mondo. Mi aspetto di vedere il genio e il pragmatismo lombardo tradotti in meravigliosi mobili, oggetti, forme d’arte che solo noi italiani e lombardi sappiamo realizzare con quello stile, con cui ho voluto chiamare il nostro nuovo brand unitario, il ‘Lombardia Style’”.
La fotografia del comparto regionale attraverso le analisi di Confartigianato Imprese: intervista al presidente della categoria, Giampiero Conti
Il cuore lombardo vocato al mobile –Monza Brianza, Como, Milano, Bergamo e Brescia – è il 6° player europeo. L’export registra un segno negativo ma tiene la domanda interna di prodotti di alta qualità: la produzione dell’artigianato lombardo di legno-mobili cresce del 2,1%, in controtendenza rispetto alla stagnazione dell’industria (+0,1%). La Francia nel 2023 diventa primo mercato per domanda di mobili e prodotti in legno made in Lombardia, un anno fa al 1° posto c’erano gli Stati Uniti. La domanda di lavoro si caratterizza per l’elevata difficoltà di reperimento del personale. Cresce la propensione delle imprese a investire nella trasformazione digitale, in particolare nell’analisi dati, in IoT, nella robotica e in sicurezza informatica.
dotti dal sapore tipicamente artigianale. Il Made in Italy è propriamente rappresentato dal saper fare degli artigiani lombardi del design. Le nostre aziende sono per i due terzi ancora artigiane, con un numero di dipendenti che va dai 2 ai 15. Molte lavorano per i marchi più famosi, perché in grado di realizzare certi dettagli e per la flessibilità della lavorazione che permette di trasformare progetti in realtà”.
Qual è lo stato di salute del comparto lombardo?
“Passato il 2020, anno ovviamente difficile, nel 2021 abbiamo iniziato la ripresa e il 2022 è stato l’anno dei record, del rilancio. Il 2023 si è confermato un anno ancora buono, infatti le aziende hanno anche investito. Si è registrata una ripresa dell’export: alcuni Paesi hanno segna-
Il mobile lombardo, cuore artigiano proiettato all’innovazione
Questa in sintesi la fotografia del settore legno-arredo scattata da Confartigianato. Ne abbiamo parlato con Giampiero Conti, presidente della categoria Legno-Arredo di Confartigianato Imprese Lombardia. E’ titolare della Giovanni Conti Interior Design, azienda di Dolzago in provincia di Lecco, nata nel 1900 come laboratorio artigiano brianzolo.
Il settore dell’arredo e del design lombardo è un punto di riferimento internazionale: anche l’artigianato rappresenta il Made in Italy?
“Soprattutto se parliamo di arredamento e della Lombardia - il mobile è nato nella nostra regione - le aziende realizzano pro-
La Lombardia è detentrice di know how di alto livello delle imprese e degli imprenditori artigiani del settore legno-arredo grazie al saper fare diffuso apprezzato e riconosciuto dentro e fuori i confini nazionali: tra le prime province italiane per specializzazione dell’artigianato nella lavorazione del legno troviamo Sondrio, che occupa la 2ª posizione del ranking nazionale; mentre Monza-Brianza e Como risultano rispettivamente al 1ª e 2ª posto nel ranking nazionale per specializzazione dell’artigianato nella produzione di mobili.
to una flessione ma altri mercati hanno preso il posto di quelli in calo. Il mercato interno ha tenuto bene e attualmente ci consente di avere un buon portafoglio clienti, ma ci sono tante voci preoccupanti che destabilizzano i consumatori. Al momento siamo soddisfatti, il lavoro c’è; in questo senso basta vedere anche i dati sugli investimenti, che dimostrano come le imprese artigiane si stiano muovendo per innovare. Per il futuro però c’è molta incertezza: vedremo come si muoverà l’economia in generale”.
Come si coniuga la tradizione artigianale con la necessità di innovazione e di transizione ecologica?
“Nel nostro Dna c’è l’attenzione alla finitura manuale, ma stiamo investendo molto in tecnologia, sia per i macchinari sia per la sostenibilità ambientale, per ri-
durre le emissioni. Il settore del legno è forse uno dei più attenti all’ambiente. Nel 2023 il 67,9% delle imprese lombarde del legno-arredo ha effettuato almeno un investimento in uno degli ambiti della trasformazione digitale, quota superiore a quella media nazionale rilevata per il settore (66,3%). Dobbiamo adeguarci tecnologicamente per essere competitivi sul mercato, senza dimenticare la nostra tradizione artigianale che conferisce unicità ai nostri prodotti”.
L’associazione e le istituzioni aiutano le imprese in questo processo di innovazione?
“Le imprese artigiane non hanno grandi capacità di investimento, ma nel nostro piccolo ci impegniamo. E Confartigianato supporta le aziende per trovare bandi interessanti e aiutare le imprese a partecipare con successo, in modo molto professionale. Anche le istituzioni, come Regione Lombardia, mettono in campo importanti risorse. Forse a livello nazionale bisognerebbe avere maggiore sensibilità per le imprese artigiane, che rappresentano il 92% del totale, rispetto alle grandi aziende”.
Un tema difficile resta ancora quello del reperimento di personale qualificato?
“Quello dei lavoratori è sempre un grosso problema. Collaboriamo con le scuole, ma c’è ancora un grande divario tra le nostre necessità e i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro. La nostra azienda festeggia l’anno prossimo i 125 anni di storia e siamo ancora qui, testimonianza di affidabilità e serietà, ma facciamo fatica a trovare nuovi collaboratori. Manca la coscienza chiara di come sia questo mestiere. Le nostre aziende artigiane sono come delle famiglie: si è in pochi e si collabora in modo stretto, lavorando gomito a gomito. C’è un rapporto che nelle grandi industrie non si trova: il welfare aziendale lo abbiamo sempre fatto anche senza chiamarlo così, perché l’attenzione ai dipendenti c’è sempre stata”.
Anche per voi il Salone del Mobile.Milano rap-
presenta una vetrina importante? Che ricadute positive registrate per le imprese?
“Il Salone è per noi importante per tre ragioni diverse. Molte aziende artigiane lavorano proprio per realizzare i prodotti che i grandi marchi espongono in fiera. Poi ci sono le imprese impegnate negli allestimenti degli stand presso la manifestazione per le aziende che espongono. Infine, ci sono anche imprese artigiane più strutturate che partecipano direttamente ed espongono i loro prodotti, perché certamente è un’occasione non indifferente per approcciare altri mercati”.
Il settore del legno-arredo in Lombardia
Dalle cinque province dell’asse centrale della Lombardia vocate al mobile - Monza e Brianza, Como, Milano, Brescia e Bergamo – nel 2023 si generano oltre 3,1 miliardi di euro di export, un quarto (26%) del made in Italy del settore, che le colloca al 6° posto nella classifica ibrida con gli altri Paesi europei, dietro a Polonia con 13,5 miliardi di euro, Germania con 11,8 miliardi, resto d’Italia con 8,7 miliardi, Repubblica Ceca con 4,1 miliardi e Paesi Bassi con 3,5 miliardi, e davanti a Spagna (2,8 miliardi), Francia (2,6 miliardi) e Danimarca (2,5 miliardi).
Attiva dal 2007, l’azienda Tlt di Orsenigo è il punto di riferimento per la lavorazione laser del tubo in Lombardia e, ovviamente, anche nel distretto canturino. Il lavoro dell’impresa di Orsenigo si svolge soprattutto conto terzi e si indirizza verso vari settori, tra i quali c’è proprio l’arredamento, in virtù della vocazione del territorio. Tlt è infatti fornitore e partner di numerosi brand del legno arredo del territorio: a loro fornisce i tubi che, dopo essere stati lavorati, vengono utilizzati per realizzare gambe del tavolo, di sedie, intelaiature di poltrone, ecc. Se pur “dietro le quinte”, l’azienda guidata dall’imprenditrice Gioina Carosiello opera accanto a molti dei principali produttori di arredo, rispondendo con flessibilità e tempestività alle loro richieste, da quelle più semplici alle più complesse. E supportando i brand nella realizzazione di nuove collezioni e mobili di design, qualsiasi sia la loro forma o stile.
Tlt nel corso degli anni è cresciuta investendo in
e acciaio. Siamo in grado di lavorare tubi di diverso materiale e misure che vanno da 10 a 152,5 mm di diametro, con una lunghezza massima di 6500 mm. Questo ci porta a soddisfare un gran numero di richieste” spiega la titolare, che negli ultimi anni ha dato impulso al rinnovamento produttivo e all’ampliamento degli spazi aziendali, potenziando anche l’ufficio tecnico che è specializzato nel dare supporto ai clienti nelle progettazioni di infrastrutture, di negozi, di showroom e di telai in genere.
TLT, il partner per lavorazione laser e taglio tubolari nell’arredo
nuove tecnologie e oggi può contare su tre impianti laser per la lavorazione di tubolari e profili. Un team qualificato e le strumentazioni adeguate consentono alla Tlt di essere sempre preparata sia a livello di personale, sia a livello di tecnologia: “Al legno affianchiamo alluminio, rame, ottone, ferro
Le lavorazioni standard comprendono foratura, asolatura, tagli 2D e 3D, tagli obliqui e marcature. Grazie alle lavorazioni standard, l’azienda è in grado di realizzare lavorazioni speciali come taglio-piega e incastro.
La tecnica laser, inoltre, risulta vantaggiosa rispetto ad altre metodologie di taglio: genera meno calore rispetto ad altre tecniche, con solchi dalle dimensioni ridotte e con una velocità che fa sì che il prodotto sia subito pronto per le successive lavorazioni. Tlt, con il suo studio tecnico interno, supporta i produttori di arredo anche nella fase di progettazione.
TLT
Via Caio Plinio 8 - Orsenigo (CO)
Tel. 031.3350230
www.tltsaldature.eu
via Caio Plinio 8/c - ORSENIGO (CO)
DA LUN A VEN 8/12.30 - 13.30/17
+ 39 031 3350230
TLTSALDATURE.EU
“Siamo in grado di lavorare tubi di FERRO - ACCIAIO - ALLUMINIO - RAME - OTTONE con dimensioni che vanno dal Ø 10 al Ø 152,5 mm. Con lunghezza massima di 6500 mm.”
Affidati a noi, sapremo consigliarti per soddisfare le tue necessità.
STANDARD TAGLIO E PIEGA INCASTRO
Dalla progettazione all’ingegnerizzazione del prodotto, dal supporto tecnico alla realizzazione del taglio.
OGNI FASE DEL LAVORO È PER NOI UGUALMENTE IMPORTANTE.
Remarmi, complementi d’arredo in marmo
Remarmi è un’azienda a conduzione famigliare specializzata nella lavorazione di marmo, granito, semipreziosi, quarzi, gres porcellanato per il settore del mobile. Nata nel 1955, ha sempre puntato sulla ricerca di soluzioni nuove e originali, innovando nel suo settore. Poi, con gli anni Sessanta, è cresciuta e oggi, nella nuova sede di Cantù, suo territorio di origine, esporta le sue realizzazioni in tutto il mondo.
Remarmi collabora con studi di architettura, designer, progettisti e arredatori, per trovare la soluzione più adatta al loro progetto. Integra al suo interno un competente studio tecnico che supporta falegnami, imprese edili e chiunque abbia bisogno di un aiuto on demand. Allo stesso tempo, i professionisti di Remarmi sono sempre a disposizione anche dei privati che desiderano dare un tocco di unicità e creatività alla loro idea.
“La personalizzazione inizia fin dalla scelta dei materiali, per i quali abbiamo sviluppato ormai un’elevata competenza e per i quali siamo in grado di offrire qualsiasi finitura ottenuta con tecnologia
all’avanguardia” raccontano Angelo e Tommaso Recchia, i titolari.
Nascono così complementi d’arredo di qualità come boiserie, tavoli e tavolini, rivestimenti per bagni di lusso e cucine moderne.
REMARMI
Via Monte S. Primo, 8, 22063 Cantù CO
Tel. e Fax: 031 745205
E-mail: info@remarmi.it
www.remarmi.it
Alcuni dati chiave dall’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia
Le imprese lombarde del settore legno-arredo
In Lombardia le imprese attive del settore legno-arredo - divisioni Ateco 2007 16 e 31- sono 9.102, di cui 67,1%, pari a 6.105 unità, sono artigiane. L’artigianato del settore ha un peso maggiore sul
totale nelle province di Sondrio (88,7%), Brescia (79,0%) e Lecco (77,5%).
Rispetto a cinque anni prima (2018) il numero di imprese del settore ha subito una riduzione in tutti i territori lombardi.
Quelli dove si osserva un calo più accentuato, sia del totale imprese che dell’artigianato, sono: Mantova (-18,9% totale e -18,3% artigianato), Lodi (-16,7% totale e -14,3% artigianato) e Pavia (-16,1% totale e -20,6% artigianato).
Imprese gestite da giovani, donne e stranieri
Nel dettaglio, le imprese totali del settore legno-arredo giovanili sono 324, il 3,6% del totale, quelle gestite da donne sono 732, l’8% del totale, e quelle con a capo un imprenditore straniero sono 444, pari al 4,9% del totale.
L’artigianato, invece, conta 254 imprese giovanili, il 4,2% del totale artigianato, e il 78,4% del totale imprese giovanili del settore; sono 348 quelle gestite da donne, pari al 5,7% del totale e al 47,5% delle imprese femminili del settore; mentre quelle con a capo imprenditori stranieri sono 296, il 4,8% del totale e il 66,7% delle imprese straniere del settore.
Produzione
L’analisi trimestrale sull’andamento del settore manifatturiero lombardo realizzata da Unioncamere Lombardia evidenzia che il settore legno-mobilio cumula ritmi di crescita della produzione, nel 2023 rispetto al 2022, più sostenuti per il comparto dell’artigianato, che segna, infatti, un +2,1% per l’artigianato contro un +0,1% dell’industria.
Micro-piccole imprese e addetti dell’artigianato
Nel legno-arredo il 98,5% delle imprese ha meno di 50 addetti. In queste micro-piccole realtà lavorano 31.384 persone, pari al 70,1% dei 44.744 occupati nel settore. Per l’artigianato le imprese attive nel legno e nell’arredo contano 18mila addetti, pari al 40% degli occupati dell’intero comparto.
Mercati esteri
I prodotti realizzati dalle imprese del legno e arredo dislocate sul territorio lombardo sono particolarmente apprezzati
in tutto il mondo. Tra i principali 10 mercati di riferimento occupa il primo posto, nel 2023, la Francia seguita da Stati Uniti, Germania, Svizzera, Cina, Regno-Unito, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Paesi Bassi e Russia. Rispetto al 2022 l’export del legno-arredo registra un calo complessivo del 2,7%. Riduzioni più ampie delle vendite all’estero si rilevano tra i principali 22 mercati di sbocco – che contribuiscono almeno all’1% su totale export di legno e mobili made in Lombardia – per Giappone (-16,1%), Cina (- 15,0%), Hong Kong (-11,1%), Australia (-11,0%) e Stati Uniti (-10,7%). Al contrario, in controtendenza troviamo Emirati Arabi Uniti (+26,3%), India (+16,3%), Arabia Saudita (+12,0%), Regno-Unito (+7,2%) e Francia (+3,6%).
A livello provinciale per contributo alle esportazioni di prodotti in legno e mobili troviamo, nella top 10 nazionale, al 3° posto Monza-Brianza, al 4° posto Como e al 5° posto Milano. Rispetto all’anno precedente, nel 2023, si osserva una forte riduzione delle vendite oltre confine per Sondrio (-16,2%), Varese (-14,8%), Cremona (-14,6%) e Brescia (-11,5%); al contrario, incrementi più accentuati si osservano per Pavia (+28,2%) e Lecco (+20,4).
Domanda di lavoro: profili professionali, competenze e criticità
La domanda di lavoro proveniente dalle imprese che operano nel settore legno e arredo, diversamente dall’anno precedente quando cresceva del 19%, nel 2023 risulta in flessione dello 0,8%. Il 68,7% di questa domanda deriva dalle medie e piccole imprese, principali protagoniste del settore.
Come l’anno precedente, invece, si riscontra una crescente difficoltà a reperire personale: il 55,4% delle figure ricercate risulta difficile da trovare, quota superiore al 45% rilevato per il totale imprese e al 52,4% rilevato per le imprese del settore mobili e legno un anno prima. Quota che si alza al 57% per le MPI del settore.
Le figure professionali qualificate maggiormente richieste dalle imprese lombarde del legno-arredo - per numero di entrate preventivate in valore assoluto
Quota entrate di difficile reperimento nel settore legno arredo in Lombardia
- sono: falegnami e attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno, operai addetti a macchinari in impianti produzione in serie mobili/articoli, personale non qualificato addetto all’imballaggio e al magazzino, assemblatori in serie di articoli in legno e in materiali assimilati, addetti agli affari generali, artigiani delle lavorazioni artistiche del legno e di materiali assimilati, tappezzieri e materassai, disegnatori industriali, tecnici della vendita e della distribuzione, addetti alla gestione degli acquisti, operatori di catene di montaggio automatizzate, attrezzisti di macchine utensili, specialisti nei rapporti con il mercato, meccanici e montatori di macchinari industriali.
Quelle invece più ricercate e più difficili da trovare sono: attrezzisti di macchine utensili (100% entrate ricercate difficili da reperire), tappezzieri e materassai (89,2%), falegnami e attrezzisti di macchine per la lavorazione del legno (73,6%), assemblatori in serie di articoli in legno e in materiali assimilati (70,9%), meccanici e montatori di macchinari industriali (70,0%).
Il 68% della domanda di lavoro delle imprese del legno e del mobile è rivolta a profili con qualifica di formazione o diploma professionale e livello secondario. Nello specifico vengono ricercate maggiormente figure con formazione pro-
fessionale di indirizzo legno e di indirizzo sistemi e servizi logistici, e con livello secondario di indirizzo amministrazione, finanza e marketing, di indirizzo produzione e manutenzione industriale e artigianale e di indirizzo meccanica, meccatronica ed energia.
Transizione green e digitale
Nel 2023 il 67,9% delle imprese lombarde del legno-arredo ha effettuato almeno un investimento in uno degli ambiti della trasformazione digitale, quota superiore a quella media nazionale rilevata per il settore (66,3%). Gli aspetti tecnologici su cui hanno investito, ritenuti di media-alta importanza per lo svolgimento della propria attività, sono nel 52,7% dei casi strumenti software per l’acquisizione e la gestione di dati, nel 42,9% dei casi Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics, nel 38,5% dei casi strumenti di sicurezza informatica, nel 32,6% dei casi in robotica avanzata (stampa 3D, robot interconnessi e programmabili), nel 29,6% dei casi in IoT (Internet delle cose), tecnologie di comunicazione e machine-to machine e nel 21% dei casi in realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi.
Si osservano incrementi più accentuati rispetto alle quote di imprese investitrici rilevate nel periodo 2018-2022 per Internet alta velocità, cloud, mobile, big data analytics (+8,6 p.p.), robotica avanzata (+8,1 p.p.) e sicurezza informatica (+7,4 p.p.). La quota di imprese del settore legno-arredo che ha investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e/o minor impatto ambientale si attesta al 23,6%, inferiore rispetto al totale (25,3%) e al dato medio rilevato per il totale imprese manifatturiere (28,9%).
Extra Tranciati punta anche sul tavolame di essenze europee
Extra Tranciati di Cantù, specializzata nella fornitura di tranciati di legno di pregiate essenze per l’impiallacciatura (proposti in fogli di spessore a partire da 0.6 millimetri), nonché di tavolame per la realizzazione di mobili in massello, sta attraversando una fase di costante crescita.
Fondata dai fratelli Davide, Monica e Matteo Tagliabue nel 2007, con il sostegno del padre Marco, l’azienda si sta preparando a ricevere le commesse del secondo semestre dell’anno con l’obiettivo di offrire risposte concrete e immediate alla clientela.
I tre fratelli, rispondendo alle nostre domande, evidenziano come, ogni anno nelle settimane precedenti al Salone del Mobile il mercato subisca un rallentamento, salvo poi ripartire di slancio una volta individuati, grazie alla fiera milanese, i nuovi trend dell’arredamento.
Ai tranciati, nel 2023 avete affiancato il tavolame: come sta rispondendo il mercato?
“Siamo in una fase interlocutoria, ma il lavoro, fortunatamente, non manca. In questo preciso momento ci ritroviamo sulla stessa linea dell’anno scorso, pronti a esaudire ogni richiesta nel corso
del secondo semestre quando, tradizionalmente, il nostro settore si fa più dinamico. Passando al tavolame possiamo dire che quest’ultimo alimenta un grosso giro d’affari: in questa fase il più richiesto è il tavolame di rovere di vari spessori, anche se si conferma la tendenza che vede costante la domanda delle altre essenze europee oggi più diffuse”.
Da dove arrivano i vostri clienti?
“Abbiamo clienti del territorio (pannellatori, falegnami, piccole e grandi aziende dell’arredamento), italiani e dal mondo. A tutti loro va la nostra riconoscenza perché, rinnovandoci la propria fiducia ogni volta, ci stimolano a perfezionare sempre di più i nostri prodotti e servizi”. utti i tronchi sono uguali?
“Assolutamente, no. I tronchi, per quanto esternamente possano sembrare tutti uguali, in realtà all’interno sono molto diversi tra loro. Ogni tronco, dunque, può presentare caratteristiche differenti che ne indirizzeranno la classificazione da parte nostra. I clienti, sia a distanza che in presenza, possono scegliere tra le diverse categorie disponibili, quella che meglio si adatta alle loro esigenze”.
EXTRA TRANCIATI
Via Cesare Cattaneo, 6 - Cantù
info@extratranciati.it
Tel. +39 031 735263
| www.extratranciati.it
Extra Tranciati wood veneers
Extratranciati_wood.veneers
Artigiano
del Vetro
da 70 anni al servizio dei mobilifici canturini
L’Artigiano del Vetro di Cantù, azienda che ha da poco festeggiato il 70° anniversario di attività, vede alla sua guida la terza generazione della famiglia Colombo. Fondata nel 1952 da Renzo Colombo, infatti, è oggi guidata da Walter Colombo che fornisce le proprie creazioni ai mobilifici della Brianza e alle aziende di tutto il mondo, soprattutto nel comparto del lusso. «Negli anni ci siamo ingranditi e oggi contiamo 5 collaboratori - racconta il titolare - Nell’attuale sede di via Pisacane a Cantù, dove ci siamo trasferiti negli anni ‘70, abbiamo affrontato l’ultimo periodo con impegno, ottenendo buoni risultati nonostante la pandemia e la crisi energetica». A far la differenza, oltre alla qualità del prodotto, è anche l’attenzione al cliente: «Il nostro è un servizio personalizzato - spiega il
titolare - Questa caratteristica ha permesso all’Artigiano del Vetro di superare il periodo difficile rinnovandosi e investendo senza ricorrere a nessun genere di aiuti esterni». Oggi l’Artigiano del Vetro è una realtà ancora più legata al territorio che in passato: «I produttori del mobile canturini restano tra i nostri principali clienti - conferma Walter Colombo - Per loro realizziamo tavoli, vetrine, specchi e vetri di varia forma, su disegno, trattati con le lavorazioni più ricercate e particolari». Lavorare vetri per l’arredamento è una vera e propria arte: «Una professione artigianale che dà grandi soddisfazioni ma che, oggi, è ancora patrimonio di pochi. Per questo siamo sempre pronti ad accogliere giovani desiderosi di apprendere un mestiere unico che può dare grandi soddisfazioni».
ARTIGIANO DEL VETRO SRL
Via Pisacane, 15 - Cantù Tel. +39 031 731412 - Mobile
+39 345 4465942
info@artigianodelvetro.it - www.
artigianodelvetro.it
A ATTIVITÀ SEI TU, ER QUESTO LA PROlEGGIAMO.
La tua attività è il tuo orgoglio, la tua reputazione, il futuro di chi ti sta a cuore. Proteggerla dagli imprevisti, significa pr oteggere molto di più. Ecco perchè Zurich, per garantirti la tranquillità di cui hai bisogno per far crescere il tuo business, ti offre una copertura assicurativa completa, personalizzata e conveniente. Ti aspettiamo in agenzia.
GRIGOLIN: tradizione e innovazione nella finitura dei mobili
Grigolin Srl di Cantù è un’azienda a gestione famigliare con esperienza ultra trentennale nel settore della lucidatura e laccatura di mobili. Il costante aggiornamento tecnico e tecnologico portano oggi lo staff a conseguire risultati di alto livello, soprattutto sui mobili moderni. Infatti oggi non sono solo i mobili antichi a essere sottoposti a lavorazioni di finitura per tornare a splendere, ma anche i complementi di arredo moderni vengono lavorati per conferire loro effetti superficiali particolari. Per questo scopo, Grigolin dispone anche di macchine all’avanguardia e cabine di verniciatura pressurizzate che permettono di raggiungere elevati standard qualitativi.
Le lavorazioni più comuni vanno dalla laccatura opaca a quella lucida spazzolata . Non mancano poi gli effetti speciali proposti sul legno, come le decorazioni in foglia oro e argento, oppure gli effetti metallici molto richiesti in questi ultimi anni. Un’altra finitura su cui Grigolin si è specializzata in questi ultimi anni è la floccatura, un processo grazie al quale è possibile conferire ad oggetti e complementi, un originale “effetto velluto”. Tale trattamento può essere applicato ai più svariati materiali che comprendono legno, plastica, ceramica, metallo, carta, vetro, fino ad arrivare addirittura ai tessuti. La floccatura trova quindi applicazione nella lavorazione superficiale di divani, poltrone, sedie, testate di letti e molte altre superfici di arredo che, in questo modo, possono apparire al tatto e alla vista morbide e vellutate, e l’effetto di vellutazione della superficie può essere realizzato con grande versatilità e precisione.
Grigolin ad oggi , grazie ai suoi risultati, può vantare collaborazioni con i marchi più importanti del settore.
GRIGOLIN SRL
Via Dell’artigianato 30/32, Cantù
Tel. +39 031 735494
grigolinsrl@gmail.com
www.grigolinsrl.it
Da Colorteca
Bluefin Terra-Diamond, l’ultima novità Adler per la finitura
Colorteca conferma la meticolosa attenzione ad implementare la propria gamma di finiture per mobili nel segno dell’ecosostenibilità
“In un settore nel quale la concorrenza è sempre più strenua, ogni innovazione è utile in materia di finiture per soddisfare le richieste fatte dai clienti, ogni scelta è basata nel proporre prodotti atti a ridurre l’impatto ambientale - afferma Giulio Orizio socio titolare di Colorteca - Per questo, abbiamo subito introdotto nel nostro assortimento il nuovo prodotto di Adler, Bluefin Terra-Diamond, realizzata con l’85% di componenti naturali e al 100% neutrale dal punto di vista climatico. Un prodotto che supera ulteriormente i già elevatissimi standard green del produttore austriaco, del quale sia-
mo rivenditori sul territorio”.
Realizzato, come tutti gli altri prodotti Adler, a base acqua, Bluefin Terra-Diamond non è solo un prodotto rispettoso dell’ambiente, ma anche altamente performante: “È una vernice che assicura a ogni essenza il proprio miglior aspetto naturale data la sua opacità - riprende Orizio - L’eccellente protezione della superficie, l’ottima lavorabilità e idoneità all’uso dimostrano che non ha niente da invidiare a quelle tradizionali. Inoltre, data l’elevata percentuale di materie prime naturali, l’assenza di metalli pesanti, la resistenza a saliva e sudore, nonché l’assenza di plastificanti, è perfetta per i mobili destinati ad arredare interni per bambini quali camerette o utilizzato per finire giocattoli” afferma Orizio. Bluefin Terra-Diamond è elencato nel Baubook ed è, dunque, certificato ufficialmente dal punto di vista ambientale.
Il colorificio di Cucciago, nell’ultimo periodo, sta concentrando investimenti ed energie nell’implementazione delle tecnologie green: “Abbiamo recentemente conseguito il riconoscimento ImprendiGreen di Confcommercio, con la valutazione a 5 stelle. Il premio è la conseguenza di tutti gli accorgimenti che abbiamo adottato in azienda, a cominciare dalla selezione dei prodotti sostenibili, passando per l’ottimizzazione dei processi produttivi, all’installazione di un impianto fotovoltaico, concludendo con altri piccoli accorgimenti atti a ridurre l’inquinamento”
Infine, la consulenza: “Siamo a disposizione di aziende e privati - conclude Orizio - Cerchiamo di dare sempre la risposta più esaustiva per ottenere le migliori performance da ogni prodotto Adler”.
COLORTECA
Via P. Borghi, 3/A - Cucciago (CO)
Tel. +39 031 787402
info@colorteca.net - www.colorteca.net
i colori, la nostra passione
BLUEFIN Terra-Diamond
L‘alternativa sostenibile
Rivenditore autorizzato
Sotto il marchio di qualità green troverete i più sostenibili rivestimenti ADLER. Tutti i prodotti sono testati e certificati oggettivamente secondo tre categorie: ambiente, salute & sicurezza e durata di vita.
La nuova vernice per mobili 2K a base d‘acqua Bluefin Terra-Diamond è composta per oltre l‘85 % da materie prime naturali. La vernice non solo contiene materie prime rinnovabili, ma assicura anche un aspetto naturale. L‘eccellente protezione della superficie, l‘ottima lavorabilità e idoneità all‘uso dimostrano che Bluefin Terra-Diamond non ha nulla da invidiare alle vernici tradizionali.
A differenza di molte delle sue controparti sintetiche, questa vernice ha meno del 6 % di COV, il che dà un ulteriore contributo positivo al suo bilancio ecologico. Ma non è tutto: ADLER è anche una delle prime aziende del suo settore a produrre al 100 % neutrale dal punto di vista climatico. ADLER ha ridotto al minimo la sua impronta ecologica attraverso molteplici misure: compensando, per esempio, le emissioni residue inevitabili con certificati riconosciuti di protezione del clima e contribuendo al finanziamento di nuovi progetti a favore della protezione climatica.
Torna il design in città: il Fuorisalone e la “Materia
Natura”
Si rinnova la sinergia con Fuorisalone.it: una nuova guida pratica per districarsi tra gli eventi diffusi in città, consultabile online grazie a una mappa dettagliata
Dal 15 al 21 aprile a Milano torna il Fuorisalone, il momento dell’anno in cui la città si anima per celebrare il mondo del design con mostre, installazioni diffuse, presentazioni e appuntamenti negli showroom. Il tema proposto come chiave di lettura e interpretazione degli eventi di quest’anno è “Materia Natura”, un concetto che, mettendo in relazione queste due parole, ha l’obiettivo di promuovere una cultura del progetto consapevole. E anche quest’anno, in occasione dell’edizione 2024 di Salone del Mobile.Milano, si rinnova la sinergia con Fuorisalone.it. per offrire al pubblico di addetti ai lavori e design lover uno strumento
utile per scoprire ed essere aggiornati sugli eventi in città realizzati dalle aziende espositrici.
Con questa edizione, poi, nasce una collaborazione d’eccezione, quella con Miart - Fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano, per promuovere una relazione sempre più stretta tra arte e design, che insieme contribuiscono a dare forma a un mese importantissimo per la cultura contemporanea in città.
Sono molti, infatti, i contenuti che nascono nel contesto di Miart e sono pensati per sconfinare nella Milano Design Week, come molti sono gli eventi del Fuorisalone che vedono l’arte protagonista. Miart e Fuorisalone si attivano quindi per produrre contenuti, percorsi e guide legate all’arte a Milano nei giorni della Design Week, tips per gallerie milanesi selezionate, itinerari inediti proposti da Nicola Riccardi - direttore artistico di Miart - alla scoperta di luoghi della città, ed eventi che prevedono il coinvolgimento di artisti all’interno del palinsesto di appuntamenti del Fuorisalone.
Brera Design District
Quindicesima edizione per il distretto più importante
Brera Design District presenta la quindicesima edizione della sua Design Week sostenendo il tema proposto “Materia Natura” e si impegna a promuovere una riflessione sulle sfide del contemporaneo, incoraggiando una cultura del progetto consapevole dando spazio a pratiche capaci di generare azioni di cambiamento.
L’uomo rappresenta il punto di contatto tra la materia e la natura: oggi, solo attraverso la sua abilità di trasformare le risorse seguendo i principi dell’economia circolare e creando nuovi cicli di vita per la materia mediante lo studio dei comportamenti virtuosi della natura, possiamo immaginare di costruire un futuro sostenibile.
Brera Design Week 2024 coinvolgerà ampiamente la design industry proponendo soluzioni che vanno dall’innovazione dei materiali al design dei servizi, dall’arte al paesaggio domestico e alla tecnologia all’abitare. Da parte degli espositori particolare attenzione sarà rivolta al mercato in costante evoluzione, considerando i consumi e lo stile di vita, nonché le modalità di relazione tra persone, luoghi e oggetti in una cultura sempre più orienta-
ta all’immateriale. Forte dei risultati ottenuti nell’ultima edizione, Brera Design Week prevede oltre 260 eventi presenti nel distretto, considerati anche i 196 showroom permanenti, che comprendono le 15 nuove aperture da maggio 2023. Questi dati confermano la posizione di Brera in qualità di distretto più rilevante e importante a livello internazionale per il mondo del design, non solo in occasione della sua Design Week.
Al Fuorisalone 2024, il Brera Design District si presenterà – oltre che attraverso una piattaforma di servizi e strumenti completamente rinnovata – attraverso una nuova immagine illustrata, affidata quest’anno a Studio Ianus, realtà che nasce dall’incontro di due visioni, l’illustrazione e l’animazione, sapientemente utilizzate per raccontare il distretto. Questa collaborazione inaugura un nuovo linguaggio per il distretto, che anticipa un’altra grande novità: il Brera Mag, pubblicazione in free press a cura dell’editore Gianluca Martinelli con Studiolabo, che sarà distribuita dall’estate del 2024 e che parlerà interamente di Brera, del suo territorio e delle sue peculiarità sempre esclusive.
Isola Design Festival
This Future is Currently Unavailable
L’ottava edizione di Isola Design Festival presenta un’evoluzione del suo format di successo approdando in location inedite, come Lampo Milano, WAO PL7 e Galleria Bonelli, mai esplorate durante la settimana del design milanese. Per la prima volta visitabili durante la Milan Design Week, Isola si pone l’obiettivo ambizioso di trasformare queste gemme nascoste del quartiere nei nuovi hotspot del distretto. L’evento guarda al futuro del design coltivando la creatività: mostre, installazioni, eventi, workshop, live performance e talk coinvolgeranno più 320 designer internazionali, studi di design, creativi e produttori ospitati in oltre 60 location, inclusi 3 hub principali. Il tema annuale scelto per il 2024 “This Future is Currently Unavailable”, sprona all’azione.
Riunendo creativi di diverse nazionalità, l’evento suggerisce un approccio olistico che supera i confini e le prerogative tradizionali al design. Grazie a proposte avveniristiche che combinano innovazione, sostenibilità e artigianato, Isola metterà insieme moltissime realtà in un promettente
multiverso del design, mostrando il potenziale del settore negli anni a venire.
Con la sua call annuale, Isola ha invitato i designer a immaginare come il design e il nuovo artigianato saranno in grado di plasmare il nostro futuro e quello del pianeta.
Ci sono cinque mostre collettive, ognuna con la propria storia, che mostrano l’incredibile crescita e spirito di collaborazione di questa community: progetti provenienti da 47 Paesi, ogni mostra è curata con attenzione per evidenziare l’essenza dello spirito collettivo. Con l’obiettivo di mettere in connessione culture e Paesi diversi, Isola porta a Milano diverse realtà provenienti dal Medio ed Estremo Oriente. Proseguendo il percorso iniziato nel 2023 e rivelando tutta la sua forza propulsiva, Isola Design Festival presenterà le collaborazioni con partner dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti, attraverso la mostra “Routes to Roots” concepita per Tanween (Ithra Creativity Conference) e “Anatolia” presentata per la prima volta a Downtown Dubai.
5VIE Design Week Unlimited Design Orchestra
Giunta alla sua undicesima edizione, 5VIE Design Week riporta nel cuore del centro storico di Milano, lungo le vie armonicamente annodate dell’area compresa tra Corso Magenta, Sant’Ambrogio e le Colonne di San Lorenzo, il design d’autore e da collezione, l’artigianato d’élite e le nuove combinazioni tra arte e design, creatività e forma. Grazie a una proficua collaborazione istituzionale con il Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per la Lombardia - quest’anno l’evento ha anche sede a Palazzo Litta in Corso Magenta, prestigioso luogo settecentesco in consegna al Ministero, dove è stato possibile installare all’interno di spazi nobili le opere d’arte di designer di alto profilo culturale provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo non solo di valorizzare il patrimonio storico artistico, ma di creare altresì connessioni umane profonde e di sfidare così le complessità del presente con le incognite del futuro.
Se lo scorso anno “Design for good” richiamava alla sempre più stringente necessità di cura reciproca tra gli esseri umani, guardando al design
come a uno strumento in grado di unire al contempo antropocentrismo e filantropia, “Unlimited Design Orchestra” mira oggi ad amplificarne senso e significato, rintracciando nella musica e, specificatamente, negli elementi di un’orchestra, i modelli a cui ispirarsi per un design sempre più focalizzato su una dimensione intrinsecamente umana e umanistica.
L’idea di una “Unlimited Design Orchestra” appare allineata con gli obiettivi di rintracciare nel design e nell’universalità del linguaggio artistico la via da percorrere, lo spazio in cui gli esseri umani possono realmente incontrarsi e dialogare, come riscontrabile nei progetti presentati quest’anno, che unitamente alla valorizzazione della mescolanza tra culture diverse, alla sostenibilità dei materiali utilizzati e all’uso virtuoso delle nuove tecnologie hanno suggerito l’importanza di riportare al centro i valori del rispetto, della tolleranza e dell’amore reciproco, quell’etica senza la quale, come il vulcanico Ulay sosteneva, “l’estetica (senza etica) è cosmetica”.
ID.Exe by DOS
“Shaped by Design”: Un Viaggio Innovativo
ID.Exe - il primo distretto diffuso creato da D.O.S. Design Open Spaces per dare voce a tutte quelle identità del design che non trovano modo di esprimersi nel contesto della Design Week allargando il concetto di inclusività non solo alle persone, ma anche a ciò che le circonda - giunge alla quarta edizione e per la Milano Design Week 2024 si presenta con il tema “Shaped by Design”, uno sguardo laterale rispetto al modo in cui percepiamo il design, integrando innovazione e sostenibilità. Dal 15 al 21 aprile 2024, Milano diventerà il palcoscenico di una mostra che, coinvolgendo in maniera diffusa il tessuto urbano, racconta storie in cui il design influenza altri ambiti attraverso la tecnologia e l’innovazione. Il design e il digitale diventano motori di progresso urbano e nuovi modi di fare spazio. “Shaped by Design” esplora l’impatto del design in diversi ambiti della vita quotidiana. Questa iniziativa si propone di dimostrare come il design non sia solo una questione estetica, ma un motore essenziale per l’innovazione e il miglioramento in settori cru-
ciali come ad esempio la salute, il cibo, la tecnologia, la mobilità, l’educazione, la finanza e lo sport. Attraverso una selezione di progetti, prototipi, e installazioni interattive, “Shaped by Design” intende offrire ai visitatori una visione olistica dell’influenza del design e in che modo esso possa ridefinire il nostro modo relazionarci al quotidiano. L’evento non sarà solo un’esposizione, ma anche una piattaforma di dialogo e apprendimento, con workshop, conferenze e incontri che permettono al pubblico di interagire direttamente con i designer e gli esperti di ogni settore. Una fusione tra realtà fisica e digitale si materializza nel Phygital Store di D.O.S. Design Open Spaces in Piazza Galvani. Oasisquare - History of Forgotten Landscapes invita alla riflessione sul rapporto tra umanità e natura. Design Periferico è una mostra diffusa che mira a rivitalizzare quattro spazi urbani periferici di Milano. L’evento propone una esposizione digitale diffusa in Realtà Aumentata, attraverso l’utilizzo di Pixel Attivatori posizionati in punti strategici della città.
MoscaPartners - Design Variations
Touching materials: progetti nell’epoca dell’eco-sostenibilità
MoscaPartners sceglie uno spazio industriale per lanciare la quarta edizione di Design Variations. È sulla Darsena, nel cuore della Milano Moderna, che troveranno spazio le selezioni di MoscaPartners per il prossimo appuntamento del Fuoriaalone 2024. L’antico porto cittadino, divenuto nel tempo frammento di assoluta modernità, svela un luogo nascosto che ha saputo conservare la vocazione propria della città meneghina alla trasformazione. Una scelta precisa che propone di suggerire abbinamenti inediti, offrire una visione aggiornata di cosa significa fare design oggi e restituirlo alla sua vera natura sperimentale e di perenne ricerca.
All’ingresso della location, un’opera site-specific di Nathalie Du Pasquier accoglierà gli ospiti. L’artista, celebre per il suo approccio unico che fonde arte e design, darà vita ad un lavoro composto da dodici pannelli decorativi di ampie dimensioni (300x260 cm la coppia), pensati per il corridoio di ingresso e stampati su MEG, materiale versatile studiato per l’outdoor, resistente alla luce e alle in-
temperie, adatto per il settore edilizio e prodotto da Abet Laminati, partner del progetto.
A firmare il progetto allestitivo lo studio milanese d’architettura Park Associati.
Al centro di HEMP_SCAPE – questo il nome dell’allestimento - è la creazione di una scenografia di mattoni di cemento di canapa, forniti da Biomat, che disegna in maniera modulare l’area indoor dei tre grandi spazi (complessivamente di circa 2.500 metri quadrati) costruiti dalla fine degli anni Trenta e completati agli inizi degli anni Cinquanta. A completare l’allestimento sono i partner tecnici Delta Light per l’illuminazione, e Kvadrat, per la scenografia tessile spettacolare, realizzata con materiale riciclato e, infine, l’architettura verde sarà curata dai Fratelli Leonelli. Nella manifestazione il concetto di temporaneità si converte in una visione di circolarità, proponendo un approccio cradle-to-cradle in cui il termine della vita di una struttura o di un materiale non implica un semplice scarto, ma rappresenta una risorsa potenziale per il futuro.
Tortona Design District
Tortona Rocks, Tortona Design Week, Superstudio e BASE Milano
La zona di Tortona torna con una veste inedita e una proposta di comunicazione mirata a riunire e raccontare le diverse realtà che lo animano: Tortona Rocks, Tortona Design Week, Superstudio e BASE Milano.
“Prelude” come anticipazione, come sentore di una progettualità che sta rivoluzionando i codici e i processi creativi. La IX edizione di Tortona Rocks guarda al presente attraverso dimensioni parallele e prismi non convenzionali, immaginando il design come una nuova partitura musicale che sta sovvertendo le grammatiche prestabilite. Il palinsesto 2024 è un grande sparito di contaminazioni tra analogico e digitale, tra artigianato e nuove tecnologie tra arte e design da “ascoltare” nel suo comporsi.
Tortona Design Week 2024 si pone l’obiettivo di mettere in luce la connessione tra il percorso espositivo e il contesto territoriale che da sempre ospita il circuito. Come tema dell’edizione 2024 propone una sua “Walk of Design” attraverso i luoghi iconici del quartiere, dove coinvolgenti in-
tortona.rocks
tortonadesignweek.com
superdesignshow.com
base.milano.it
stallazioni espositive si alternano tra spazi chiusi e all’aperto, lungo le sue vie e all’interno di antiche fabbriche.
Superdesign Show, l’evento annuale di Superstudio, punta i riflettori su progetti originali che rispondono al concept di quest’anno: “Thinking Different everything everywhere everyone”. Il Superdesign Show lancia l’edizione 2024 con numeri importanti: 11 nazioni e 3 continenti rappresentati, con la partecipazione di oltre 80 aziende e quasi 40 progetti innovativi distribuiti su una superficie di 10.000 mq.
BASE apre le porte nella settimana del design milanese alla costruzione di una comunità temporanea che vive e lavora all’interno del complesso dell’ex Ansaldo, trasformato per l’occasione in un “laboratorio di convivialismo”. We Will Design 2024 è un invito a riflettere sulle più innovative pratiche internazionali di convivenza, coabitazione e di condivisione e la loro interrelazione con gli ambiti relativi a migrazione, genere, abilità, salute e background culturale.
Zona Sarpi
Progetti culturali legati al design cinese
Zona Sarpi è una piattaforma che promuove la rete di progetti ed eventi culturali legati al design nel quartiere di Paolo Sarpi che si sviluppa lungo Via Paolo Sarpi, coinvolgendo il Centro Culturale Cinese, con progetti ospitati alla Fabbrica del Vapore e all’ADI Design Museum. Coinvolti i numerosi operatori presenti nel quartiere e anche la comunità cinese che compie un secolo a Milano e festeggia animando Zona Sarpi per la Milano Design Week 2024.
Zona Sarpi si sviluppa in collaborazione con la comunità ibrida e attiva del quartiere: designer, aziende e istituzioni racconteranno la qualità del design e del lifestyle cinese in connessione con le progettualità della comunità del design milanese e internazionale. Tra gli interventi più suggestivi, prodotti e allestiti da DONTSTOP Architettura, ci sarà il Portale di China Town: innesto temporaneo, realizzato con il creativo Tommaso Lanciani e lo street artist Pao, che riprende stilemi milanesi e ci-
zonasarpi.com
nesi e arricchito con disegni realizzati dai bambini del quartiere.
Tre i poli principali nel quartiere. Via Paolo Sarpi e il Centro Culturale Cinese: l’epicentro del distretto sarà animato da prototipi ed esperimenti di design urbano realizzati da designer indipendenti che esporranno i propri lavori sulle vetrine di locali e negozi e nello spazio pubblico della via. La Fabbrica del Vapore, istituzione culturale principale della zona, propone il tema “Trasformazioni e innovazioni quotidiane”: negli spazi delle Ex Cisterne della Fabbrica del Vapore sarà ospitata la mostra “Changes, Know Now China”, con una selezione di progetti promossi dalle città e le design week cinesi. All’ADI Design Museum troverà spazio una selezione di prodotti industriali d’eccellenza sviluppati tra Cina e Occidente, tra questi le futuribili biciclette in carbonio sviluppate da Lotus Life, sezione dedicata al design della società automobilista inglese.
Alcova
Due iconiche ville milanesi: Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi
La settima edizione di Alcova – piattaforma internazionale per il design contemporaneo – apre al pubblico dal 15 al 21 aprile nel contesto inedito di due iconiche ville dell’area metropolitana di Milano, Villa Borsani e Villa Bagatti Valsecchi. Ormai meta imperdibile della Milano Design Week, Alcova propone progetti di designer, gallerie, aziende, istituzioni e scuole in dialogo con meravigliose architetture per ricreare una magia che si ripete da anni, mai uguale a se stessa. Fondato nel 2018 da Valentina Ciuffi (Studio Vedèt) e Joseph Grima (Space Caviar), Alcova è diventato uno dei progetti più seguiti del Fuorisalone, attirando regolarmente oltre 90.000 visitatori.
Gli ambienti delle ville, dal forte carattere architettonico rispettivamente modernista e barocco
Lombardo, ospiteranno la selezione di progetti Alcova, generando accostamenti sorprendenti. Le porte delle due dimore, per la prima volta, si aprono ad accogliere il grande pubblico invitandolo a interrogarsi su un tema sempre centrale per Alcova: quello dell’abitare, che quest’anno si dispiega nella sua complessità attraverso due contesti “domestici”.
I filoni di ricerca si rinnovano, intrecciandosi: materiali e processi produttivi tecnologici e sostenibili, craft contemporaneo, estetiche sperimentali, tematiche sociologiche, politiche, globali. Alcova invita il pubblico in un microcosmo quasi surreale; un contesto di rilevanza storica in cui raccogliersi per immaginare il futuro del design attraverso installazioni, performance e momenti collettivi.
Porta Venezia Design District
“L’Altro distretto” propone “EverythinK is design”
Porta Venezia è il quartiere di Milano cosmopolita, inclusivo, dall’animo ribelle, espressione di una città in continua evoluzione e trasformazione.
Adornata da gentili architetture in stile liberty, è una delle zone di Milano che ne ha mostrato più varietà espressiva e decorativa. Un asse viario ne attraversa storicamente il cuore, collegando urbanisticamente il centro città alla periferia: una combinazione unica di architetture, storie, etnie lo rendono un quartiere capace di raccontare i tanti volti di Milano.
Porta Venezia Design District è il nuovo distretto del Fuorisalone nato con l’obiettivo di valorizzare e celebrare la contemporaneità e la diversità del quartiere, dando voce a una più rivoluzionaria idea di design.
Rispecchiando l’inclusività e la diversità, caratteristiche intrinseche del quartiere, con “EverythinK is design”, Porta Venezia Design District intende inglobare molteplici ambiti differenti tra loro all’interno del concetto di design, inteso nel sen-
portaveneziadesigndistrict.com
so più ampio di ideazione e progettazione, quasi un catalizzatore dei fermenti che qui scaturiscono. Il concept si ispira a Paul Rand, leggenda del graphic design che ha cambiato la concezione della comunicazione visiva. Per Rand il design è il metodo che consente l’unione tra forma e contenuto e, proprio come l’arte, ha molteplici e infinite definizioni.
Nell’edizione 2024 de “L’Altro distretto” è forte l’attenzione alle nuove tendenze e ai designer emergenti, giovani talenti che, come il distretto, non hanno paura di osare e vogliono aprire lo sguardo a nuove sperimentazioni che volgono al futuro e alla salvaguardia dell’ambiente.
Porta Venezia Design District è un quartiere vibrante che ha fatto della sua voglia di aggregazione una spinta verso un approccio nuovo che vede nel design un possibile dialogo tra cittadini, designer, architettura storica ed evoluzioni sociali e ambientali volto alla valorizzazione del territorio.
Milano Durini Design
Color Design Experience - A Milanese Design Journey
Durini Design District Milano è il distretto delle eccellenze del design, composto da 41 brand, raggruppati nell’associazione Milano Durini Design. E’ il luogo che vede protagonisti oltre 32.000 metri quadri di spazi espositivi dove progetti e prodotti raccontano l’eccellenza del made in Italy. Il tema proposto per la Design Week 2024 è “Color Design Experience”. Il colore è design, è materia, è emozione, è l’elemento essenziale del vivere quotidiano. Da sempre i progettisti di tutto il mondo operano nella continua ricerca della sintonia cromatica per rendere ogni oggetto ed ogni progetto sempre più armonico ed affascinante. Il colore sarà il tema unificatore del distretto e si declinerà attraverso un percorso di urbanistica tattica e di elementi diffusi e colorati così da creare un fil rouge visivo che porti valore e identità all’interno del distretto.
Il tema del colore sarà rappresentato da una successione di elementi visivi di attrazione urbana che contribuiranno a creare un fil rouge all’interno del distretto MDD.
Cromatismi onirici: l’esposizione figurativa di NickMaltese Studio nel distretto Durini. Nasce con la Milano Design Week 2024 il primo concept espositivo di Durini Design District Milano, con il coinvolgimento artistico e concettuale di importanti ed emergenti studi di progettazione: installazioni diffuse nei luoghi strategici del distretto quali elementi iconici.
Milano Durini Design presenta inoltre DDDmilano District Guide, la guida cartacea con gli store presenti nel distretto, e “A Milanese Design Journey”, il digital magazine urbano, che rappresentano il file rouge dell’eccellenza espositiva nel centro città.
Milano Design Week 16 - 21 aprile 2024
Rho Fiera | Hall 11 Stand B15 - C20
Milano | Largo Augusto 8