TURISMO 2020
Lago di Antrona
Le indicazioni del percorso
Realizzatori del percorso: Franco Voglino, Annalisa Porporato e la piccola Nora Voglino Fonte: ATL Distretto Turistico dei Laghi Info: www.distrettolaghi.it
Un’emozionante escursione come nei più classici film d’avventura
In Piemonte, alla scoperta dei resti di una grandiosa frana del passato. Dopo un tragitto rilassante e spettacolare a bordo lago, si può indugiare in un emozionante passaggio “all’interno” di una cascata!
S
Valli dell’Ossola, Alpe Devero - Bocchetta d’Arbola. M.B. Cerini, Archivio Fotografico Distretto Turistico dei Laghi
i parte da Antronapiana, dominato dalla mole della Chiesa di San Lorenzo, e ci si dirige verso la provinciale per imboccare la passerella pedonale che si trova accanto alla fermata dell’autobus e arrivare così su un terrapieno tra un canale e il torrente Ovesca, su cui si trova una piacevole area picnic con parco giochi. Da qui si percorre il sentierino sulla massicciata mantenendo il torrente Ovesca alla propria sinistra fino ad arrivare alla pista di pattinaggio. Si prosegue poi su sterrata in direzione di un casolare, con la borgata alle spalle, arrivando così su asfalto. Si percorre la strada a destra per un brevissimo tratto per poi imboccare la mulattiera a sinistra (cartelli “Antrona Lago 0h40”). La salita selciata si fa decisa ma piacevole e sempre in ombra, arrivando alla piccola borgata di Cimallegra (1014 m), formata da case completamente di pietra. Ancora una breve salita porta di nuovo sulla strada asfaltata all’altezza di un’abitazione e si
ph. Voglino e Porporato
Località di partenza: Antronapiana (908 m) Località di arrivo: Lago di Antrona (1105 m) Quota massima: Cascata Sajont (1145 m circa) Dislivello: 250 m circa totali Distanza: 6,5 km totali Tempo di percorrenza al netto delle soste: 2 ore e 30 minuti totali Tipologia di percorso: misto (sentiero, asfalto, sterrata) Segnaletica: cartelli bianco/rossi Periodo consigliato: da maggio a ottobre
ph. Voglino e Porporato
percorre fin dopo la curva, dove si deve prestare attenzione a un sentiero un po’ nascosto sulla sinistra (cartello “Antrona Lago”). Il sentiero scende in modo abbastanza ripido tra pietre (segni bianco/rossi) e quando si pianifica ci si trova in mezzo al bosco, con un idilliaco ponte di legno e una rilassante panchina da meditazione! Si riprende la marcia e con andamento irregolare si percorre un interessante tragitto tra i resti di
un’antica frana (segni bianco/ rossi e ometti di pietre) fino a tornare su strada asfaltata. Si prosegue ora verso sinistra arrivando al Lago di Antrona. Si tratta di un lago naturale creato da una colossale frana il 27 luglio 1642. Dalla cima di Pozzuoli si staccarono 12 milioni di metri cubi di rocce che ricoprirono il fondovalle per oltre 2 chilometri, arrivando fino alle porte di Antronapiana e seppellendo così una quarantina di
Libertà singolare.
case e, purtroppo, un centinaio di abitanti. Il giro del lago è fattibile in entrambi i sensi ma suggeriamo quello in senso orario poiché la prima metà si snoda su tranquilla strada sterrata, ampia e pianeggiante, facile da percorrere. Lungo il lago si trovano anche tavolini di legno per la sosta per il pranzo. Si passa dunque alle spalle di un bar ristorante prendendo la stradina verso sinistra per poi abbandonarla e scendere con una sterrata verso destra, più vicini alle sponde del lago (cartelli “Giro del Lago”). Dal bar alla fine del lago si percorre un tratto della Strada Antronesca, antica via di collegamento che attraverso il Passo di Saas (detto anche Antronapasss, 2839 m), metteva in comunicazione l’Ossola con la svizzera Saastal. Si continua sempre lungo la riva fino ad arrivare a un ponte che segna l’estremità del lago e permette di attraversare il torrente Troncone. Il percorso si fa più stretto e porta in breve a una ripida scala metallica che
diventa poi passerella sospesa e permette un suggestivo passaggio… all’interno della cascata del Sajont, così da avere un “punto di vista” inconsueto, un’esperienza emozionante da vivere solo durante la bella stagione, ma davvero da non perdere! Si prosegue su sentiero con andamento altalenante e si
prosegue poi in piano lungo le rive del lago passando tra grossi massi e arrivando alle spalle del bar ristorante. Il ritorno avviene sulla medesima strada dell’andata. ph: Marco B. Cerini
Per saperne di più Stambecchi equilibristi! - Chi non ha mai visto le incredibili immagini degli stambecchi in perfetto equilibrio sulle ripide pareti di una diga? Pochi sanno che la diga in questione si chiama Cingino e si trova proprio in Valle Antrona. Dagli anni Venti del secolo scorso sono numerose, infatti, le dighe presenti in questo territorio, usate per la produzione di energia elettrica. Per raggiungere la Diga del Cingino l’escursione prevede circa 1200 m di dislivello e 8 km solo andata dal Lago di Antrona. Viganella - Questo borgo si trova lungo la provinciale che da Villadossola sale verso Antrona. La citiamo per una caratteristica unica: stanca di non vedere mai il sole per i tre mesi invernali, la sua gente ha costruito sul monte antistante uno specchio di 40 metri quadri che riflette il sole nella piazza del paese.
Piemonte. L’esperienza che non ti aspetti. L’acqua, l’aria, la terra: uno spazio, mille sensazioni. Romantici laghi e Alpi maestose: una varietà di paesaggi così diversi eppure così vicini. Lago Maggiore, Lago d'Orta, Lago di Mergozzo e Valli Ossolane: per ritrovare piaceri autentici, benessere e serenità. www.distrettolaghi.it
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