Valore Impesa 2023

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VALORE IMPRESA


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Indice 3.

I molteplici ruoli (e responsabilità) di un’impresa

4.

Focus socio economico

9.

Valore Famiglia

10.

Castelli Livio

14.

BBC Brianza e Laghi

19.

Valore Sostenibilità

20.

Tabu

24.

Caldara Plast

29.

Valore Legno

30.

Lema

35.

Valore Artigianalità

36.

Officina della scala

40.

MIA

45.

Valore Creatività

46.

Molteni Vernici

51.

Valore Innovazione

52.

TLT

57.

Valore Welfare

58.

Effebi Arredamenti

63.

Valore Tessuto

64.

Attilio Imperiali

69.

Valore Comunità

70.

BBC Cantù

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Valore IMPRESA

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I molteplici ruoli (e responsabilità) di un’impresa Valore Impresa o, per entrare ancor di più nel significato profondo di questa rivista, il valore di un’impresa. Sono tanti i modi per valutarlo, di certo il più immediato è rappresentato dal fatturato prodotto da un’azienda. E anche questi dati sono presenti perché ciascun imprenditore sa benissimo che, alla fine, i conti devono tornare, che impegno, passione, professionalità sono ingredienti fondamentali per la propria attività, ma che poi è con quel numero che ci si deve confrontare per capire la strada da intraprendere o quella da abbandonare. Ma oltre ai numeri c’è dell’altro, molto altro. E gli imprenditori lo sanno benissimo. Dietro un numero c’è la storia di una famiglia che magari ha iniziato un’avventura in una bottega di pochissimi metri quadrati e che, cent’anni e tre generazioni dopo come il caso della Castelli Livio, della Molteni Vernici o della Attilio Imperiali, si trova a primeggiare sul mercato nazionale e internazionale, passando dalla provincia comasca all’Estremo Oriente materialmente per il tempo necessario per un volo aereo e idealmente grazie a un viaggio durato decenni. O anche il senso (e la responsabilità) sociale di fare impresa. Di essere consapevoli che l’utile è fondamentale per poter andare avanti, ma che c’è utile e utile, che la lungimiranza di certe scelte rappresenta la differenza tra chi vive nel presente e chi guarda al futuro. Per se stesso e per tutti coloro che gli stanno intorno. Senza dimenticare la fortuna di avere sul territorio due istituti bancari come la Bcc Cantù e la Bcc Brianza e Laghi che fanno del sostegno alle comunità che le circondano il proprio mantra da decenni, possedendo quella consapevolezza che è nel loro stesso nome il ruolo che devono portare avanti. E’ per questa ragione che la parte predominante della seconda edizione di Valore Impresa edita dal Gruppo editoriale Netweek è dominata dalle storie, storie di imprese nate orgogliosamente in condizioni dignitose, se non umili, e poi capaci di dimostrare il loro valore. Un segno distintivo, la loro forza, la forza dell’economia comasca, lombarda e italiana

Sergio Nicastro

(Direttore responsabile)


Valore IMPRESA

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Navigare a vista: il 2023 delle imprese comasche

È

stato un anno di forte incertezza economica quello che hanno dovuto affrontare le imprese italiane nel 2023. L’onda lunga della pandemia, il conflitto in Ucraina prima e, nell’ultima parte dell’anno, quello tra Palestina e Israele. I dubbi sull’approvvigionamento dell’energia. L’inflazione che ha attanagliato i portafogli delle famiglie con un forte rallentamento della domanda interna, ma allo stesso tempo la necessità di investire sulle proprie aziende per intraprendere o proseguire i processi di aggiornamento in ambito green e digitale. Per guardare al domani con più sicurezza le imprese non possono fare altro che investire su se stesse, ma le condizioni in cui sono chiamate a farlo scatena grandi timori. Credere è d’obbligo.


Valore IMPRESA

L’incertezza caratterizza la fine dell’anno I dati, anche territoriali, confermano l’incertezza della fine di quest’anno. L’analisi congiunturale del 3° trimestre 2023 realizzata dall’Ufficio Studi e statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco mostra un ulteriore rallentamento del comparto industriale lariano. La provincia di Como (dopo due trimestri con variazioni tendenziali positive) inverte l’andamento: l’unico valore con il segno “più” è l’occupazione, la cui crescita scende da +1,1% a +1%: produzione -2,6% (contro +0,8%); ordini -4,4% (la variazione tendenziale del 2° trimestre era stata +5,6%); fatturato -2,6% (contro +5%). Non è andato meglio l’artigianato: torna negativa la variazione della produzione (-2,2% contro il +1,3% dei tre mesi precedenti) e peggiora quella di ordini e fatturato (rispettivamente da -2,2% a -2,6%, e da +1% a +0,9%). Si mantiene positiva la variazione tendenziale dell’occupazione, ma in riduzione dal +2,2% del 2° trimestre 2023 al +0,9% del 3° trimestre. Nel terziario, nel commercio l’incremento del volume d’affari rallenta da +2,9% del trimestre precedente a +0,4 così come nei servizi (+2,4% a fronte del +6,8%).

Variazione tendenziale della produzione, del fatturato e degli ordini nelle imprese industriali delle provincie lombarde. III trimestre 2023

Imprese che nascono e che muoiono Una situazione che ha inciso anche sulla quantità di imprese attive sul territorio. Al 30 settembre 2023, le imprese lariane iscritte nel Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco calano di 1.037 unità rispetto a fine settembre 2022 (-598 a Como), con una diminuzione dell’1,4% (Como -1,2%). Il numero totale di imprese registrate si attesta a 71.857 unità (47.311 a Como). Questo calo

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Valore IMPRESA

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è dovuto anche alla “pulizia” del Registro Imprese, con la cancellazione d’ufficio di attività non più operative da anni, iniziata nella seconda metà del 2022 e proseguita nei primi due trimestri dell’anno.

Imprese attive, iscrizioni, cessazioni e saldo. Gennaio - settembre 2023

Il saldo tra iscrizioni e cessazioni (al netto di quelle d’ufficio) nei primi nove mesi di quest’anno è positivo ed è pari a 293 unità ( Como +194) mentre nello stesso periodo dello scorso anno la differenza era stata di +499 unità (+419 a Como). Le imprese lariane nate tra gennaio e settembre sono state 3.061 (a Como 2.017), con un calo del 2,6% rispetto ai primi nove mesi del 2022 (Como -5,4%); le chiusure sono state 2.768 (di cui 1.823 a Como), in crescita del 4,7% (+6,4% nel Comasco). C’è stata una diminuzione di 958 imprese registrate rispetto a fine 2022 (-546 a Como), pari a -1,3% (-1,1% a Como).

Area lariana: andamento iscrizioni e cessioni Registro Imprese. Gennaio - settembre anni 2021 - 2023


Valore IMPRESA

“Nel terzo trimestre del 2023 l’economia lariana ha subito gli effetti del generalizzato rallentamento registrato a livello nazionale ed europeo. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si osservano variazioni negative nella produzione dell’industria e dell’artigianato. Il comparto dei servizi, nonostante rimanga positivo, registra una perdita di dinamismo. Resta pressoché invariato il volume d’affari nel settore commerciale – ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio Como Lecco Marco Galimberti - Le aspettative per il prossimo trimestre risentono dell’incertezza che caratterizza il contesto economico attuale. Un segnale positivo è però quello relativo all’occupazione che si mantiene stabile in tutti i settori, pur con un moderato incremento delle ore di cassa integrazione richieste. Le imprese lariane infatti dimostrano fiducia nel futuro e nelle proprie capacità di far fronte alle sfide poste dallo scenario globale”.

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Valore Famiglia “Ogni generazione rifonda l’azienda, certo sulla base di quanto le è stato trasmesso, ma rinnovandola per adeguarla al proprio tempo o addirittura cambiandola totalmente”. A ricordarlo è Alberto Falck che, nel 1997, insieme a un gruppo di imprenditori ispirati dagli stessi valori, fondò l’Aidaf, l’Associazione italiana delle aziende familiari. Queste ultime, dai dati raccolti dalla XIV edizione dell’Osservatorio Aub dell’Università Bocconi di Milano, rappresentano il 65% (11.635) del totale delle imprese italiane a controllo familiare con fatturato superiore a 20 milioni di euro. Le aziende italiane familiari si distinguono per la loro longevità: tra le prime 100 imprese più antiche al mondo, tredici sono italiane e tra queste cinque sono tuttora in esercizio. Momenti cardine nei percorsi di queste realtà sono i passaggi generazionali, quando le aziende passano di padre in figlio: secondo le stime solo il 30% sopravvive alla seconda generazione, il 15% alla terza. E sono tante le imprese che nei prossimi anni dovranno affrontare questa sfida: in Lombardia infatti un’azienda su quattro (26,7%) ha un leader con oltre 70 anni e il 27% ha un’età compresa tra i 60 e i 70 anni. Solo il 16,8% delle aziende familiari lombarde ha un leader con meno di 50 anni.

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Valore FAMIGLIA

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Castelli Livio Autotrasportatori da cent’anni

È

una storia che lega famiglia e territorio quella della Castelli Livio srl, l’azienda di autotrasporti di Lomazzo che quest’anno taglia il traguardo dei 100 anni di attività. Una storia iniziata con un uomo di ritorno dalle brutture della Prima Guerra Mondiale, Giuseppe Castelli, che essendo in possesso di un carro e un cavallo decide di mettersi al servizio di chi ha necessità di trasportare merci, e che arriva fino a oggi con l’ingresso ormai consolidato in azienda della quarta generazione (anche femminile) della famiglia. È il 1923 quando il bisnonno Giuseppe Castelli con il suo carretto istituisce la tratta Guanzate – Saronno per trasportare agli artigiani del paese le materie prime che hanno acquistato al mercato. Pian piano il servizio cresce: nel 1925 arriva l’autorizzazione dalle Poste a trasportare anche piccoli pacchi, ma soprattutto nasce una seconda linea di rifornimenti per gli artigiani legata al mercato di Como.


Valore FAMIGLIA

Giuseppe è coadiuvato in questa attività dai figli ed anche Livio, l’ultimogenito, decide di seguire le orme del padre ed entra in azienda. Gli anni della Seconda Guerra Mondiale però bloccano ogni attività, Livio è reclutato e dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 finisce prigioniero in Germania. Tornerà però sano e salvo con un sogno: quello di acquistare un camion per l’azienda di famiglia. È il 1946 e un Alfa 430 dell’Esercito diventa il primo mezzo motorizzato della ditta e tutto cambia radicalmente a livello di tempo e spazio. Sono gli anni Cinquanta e l’azienda sta crescendo. I camion diventano 2,3,4. Viene aperta la linea su Milano. I clienti principali sono i calzaturifici, le aziende e gli artigiani della zona che sono impegnati nella rinascita post bellica della città. “La grande svolta però è arrivata negli anni Sessanta – ha ricordato Guido Castelli, 72 anni, il maggiore dei figli di Livio che con il fratello Sergio oggi guida l’azienda – quando siamo diventati il vettore di riferimento dello stabilimento di Lomazzo dell’azienda di detersivi Persil che, nel 1965, sarebbe diventata Henkel: la collaborazione con questa storica azienda sta continuando seppur in forma minore, anche dopo la chiusura dello stabilimento nel 2021 di cui la Castelli Livio era diventata il buffer per l’Europa dei suoi prodotti”. Livio viene improvvisamente a mancare nel 1988. La gestione passa così ai figli – Guido, Carlo e Sergio coadiuvati dalle sorelle e Angela, all’amministrazione, e Rosanna, al commerciale. Gli anni successivi purtroppo non sono privi di lutti, dalla scomparsa nel 2015 a soli 37 anni di Matteo Castelli, figlio di Guido, primo rappresentante della quarta generazione a entrare in azienda, a quella di Carlo nel 2017, figura centrale nella gestione e nella manutenzione dei mezzi. “Siamo un’azienda di trasporti che opera principalmente sul territorio italiano, con puntate anche in Europa su richiesta specifica della clientela - ha aggiunto Castelli - Operiamo in due distinte sedi, entrambe a Lomazzo: quella storica in via Ceresio 31 e quella di via Traversa 28, sorta nel 2004, per un’area complessiva di 23mila metri quadrati di cui 10mila coperti. Negli anni abbiamo inoltre creato, grazie ad una rete consolidata di partner, un ponte di collegamento diretto con la Grecia. Forniamo partenze bisettimanali verso Atene e Salonicco, imbarcando dai porti di Venezia, Ancona, Bari e Brindisi”. Un settore, quello della logistica, che ha richiesto negli ultimi anni importanti adeguamenti tecnologici a cui l’impresa di Lomazzo ha dato prontamente risposta. “Gli automezzi sono prevalentemente Euro 6 e 5 e spaziano dal piccolo furgone alle motrici medie e pesanti, per arrivare a bilici centinati, furgonati e autocaricanti per

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Nella pagina a lato, Livio Castelli In basso la famiglia Castelli Sotto l’ultimo mezzo acquistato dall’azienda


Valore FAMIGLIA

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Sopra la visione aerea del parco macchine Al centro area stoccaggio esterna Sotto area stoccaggio interna

rispondere a qualsiasi esigenza – ha aggiunto il titolare – Inoltre una parte dei capannoni di via Ceresio è stata ricoperta con pannelli fotovoltaici, di grande aiuto durante la stagione estiva al raffrescamento del magazzino a temperatura controllata”. E ha aggiunto: “Forniamo un servizio di trasporto di merci pericolose grazie all’esperienza maturata in decenni di collaborazione con una importante azienda chimica, tanto che una parte della sede è adibita a stoccaggio di prodotti pericolosi ed è per questa ragione che tutti gli automezzi e il personale viaggiante sono in possesso di autorizzazione e patentino ADR”. Nel frattempo la quarta generazione della famiglia è entrata stabilmente in azienda. La sede di via Traversa, fino al 2021 dedicata a un unico utente, è tornata a essere operativa al 100% grazie all’ingresso di nuovi clienti, ed è di Stefano, figlio di Sergio, in azienda dal 2013, la gestione della struttura. E’ invece di Roberta, figlia di Guido, in azienda dal 2019 dopo tre anni trascorsi al commerciale estero di un’azienda dell’alta moda, il compito di relazionarsi con la clientela. Innumerevoli gli ostacoli da affrontare, uno di questi è la cronica mancanza di giovani autisti italiani. “Probabilmente l’alto costo in tempo e denaro richiesto dalle normative europee per il conseguimento delle patenti professionali o, spiace menzionarla, la mancanza di volontà da parte dei nostri giovani di intraprendere una professione troppo impegnativa, fa sì che questo ruolo sia sempre più appannaggio di autisti stranieri in un settore con sempre maggiore richiesta di posti di lavoro - va a concludere Castelli - Alla nostra nuova generazione invece l’onore ma anche l’onere di adoperarsi affinché la Castelli Livio possa continuare la propria storia per molteplici anni a venire, attorniata da persone motivate e stimolanti. I tempi non sono facili, ma le sfide sono il sale della vita e ciò che rendono il percorso interessante e gratificante”.


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Valore FAMIGLIA

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Bcc I Brianza e Laghi

l 2023 anno di rinascita e di rilancio per la Bcc Brianza e Laghi che dal 2017 racchiude in sé la lunga tradizione della Bcc dell’Alta Brianza di Alzate e della Bcc di Lesmo. Una tradizione celebrata durante questi ultimi dodici mesi in occasione del 70esimo anniversario dalla fondazione della Cassa Rurale e Artigiana di Alzate Brianza da parte di tre soci promotori: l’allora sindaco Dante Brenna, Giuseppe Baragiola e il prevosto don Giuseppe Allievi. Settant’anni dopo la banca guidata dal presidente Giovanni Pontiggia è una realtà con oltre 6mila soci, una ventina di filiali sparse tra le province di Como, Lecco e Monza e Brianza e che fa parte del Gruppo Bancario Iccrea (GBI), ma con lo stesso desiderio di quando venne fondata di essere un valore aggiunto per il proprio territorio di riferimento.

Da settant’anni promuove il valore delle relazioni

“Andiamo a chiudere un anno ricco di celebrazioni durante il quale come banca abbiamo voluto organizzare tante manifestazioni per il territorio, dai concerti in chiesa agli eventi sportivi come la gara ciclistica e molte altre. Inoltre la Fiera di Settembre è sempre stata, fin dalla fondazione, fiore all’occhiello della Bcc e quest’anno abbiamo voluto dimostrarle particolare vicinanza in vista dei 500 anni del Santuario con la donazione di un organo a canne - ha spiegato il presidente Pontiggia – Il concetto alla base di questo ricco calen-


Valore FAMIGLIA

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dario è stato cogliere l’occasione dei festeggiamenti per il 70esimo della banca per organizzare eventi che portassero alla riscoperta del senso di comunità”. Uno dei valori fondanti di Bcc Brianza e Laghi , fortemente messo in discussione durante il periodo pandemico. “Per il nostro modo di intendere la comunità, la relazione tra le persone è un valore fondamentale, ma con il periodo pandemico si era affermato un nuovo stile di vita ‘a distanza’ che non ci apparteneva, così abbiamo pensato di riproporre il nostro modello e la risposta della comunità c’è stata – ha aggiunto il presidente – E’ stato subito chiaro che le persone avessero voglia di ritrovarsi. Così ci siamo fatti, attraverso gli eventi per il 70esimo, promotori di valori sociali e culturali di cui il territorio è pieno”. Valori di cui sono portatrici le tante associazioni di volontariato del territorio che hanno dovuto affrontare negli ultimi anni non poche difficoltà. “Per queste realtà sapere che c’è qualcuno, come la nostra banca, alle loro spalle credo possa dare sicurezza e le ha spinte a tornare in campo anche dopo le difficoltà del periodo pandemico – ha aggiunto Pontiggia – Lo stesso vale per le Pubbliche amministrazioni che devono affrontare ristrettezze quotidiane. Avere una banca di credito cooperativo come la Bcc Brianza e Laghi è un

Sopra il presidente Giovanni Pontiggia Sotto la sede di Alzate Brianza


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Valore FAMIGLIA

vantaggio competitivo per il territorio, ma serve collaborare, interloquire, o meglio cooperare come è nel nostro Dna fare”. Da qui le tante iniziative nate negli ultimi anni e quelle che verranno per il 2024. “Per il 70esimo anniversario abbiamo dato vita a un diario in collaborazione con le scuole in cui abbiamo costruito insieme la storia della nostra banca e del nostro territorio e veicolato valori, come le pillole in dialetto per non far andar perduta questa tradizione – ha spiegato il presidente – E’ stato un momento di cultura per avvicinare i giovani alla nostra realtà perché proprio questa è la sfida del domani. L’età media dei nostri soci è alta e il nostro sforzo per i prossimi anni deve essere quello di avvicinare le giovani generazioni. Lo faremo ad esempio dal prossimo anno con i corsi di educazione finanziaria e identitaria nelle scuole, cercando di far comprendere ai ragazzi il senso della cooperazione. Allo stesso modo nei prossimi mesi vogliamo rilanciare la Consulta dei Giovani Soci proprio per formare le future generazioni ai nostri valori”.

Uno dei concerti organizzato per i 70 anni della BCC Brianza e Laghi

Tutte iniziative possibili per la solidità che la banca è riuscita a costruirsi. “Il 2023 si chiude molto positivamente come già preannunciato a metà dell’anno. Certamente l’aumento dei tassi di interesse ha inciso, ma la Bcc non ne ha fatto l’occasione su cui basare la propria solidità aziendale. Finalmente, non senza sacrifici attraverso la razionalizzazione dei costi e l’abbattimento delle inefficienze, abbiamo portato a compimento sotto l’aspetto organizzativo il processo di fusione con Lesmo. Il bilancio del 2023 dovrà diventare lo zoccolo duro sotto cui non dobbiamo più scendere, saranno le fondamenta da cui ripartire per la crescita necessaria a svolgere un ruolo ancor più incisivo di sostegno a famiglie, imprese e territorio nel suo complesso”.


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Valore Sostenibilità L’Istat stima che il 59,5% delle imprese manifatturiere, nel 2022, abbia intrapreso azioni di sostenibilità. Tra queste, il 50,3% adotta azioni di tutela ambientale, il 44,6% di sostenibilità sociale e il 36,8% di sostenibilità economica. Le grandi imprese sono mediamente le più attive in tutte le pratiche di sostenibilità: oltre i 4/5 delle grandi imprese (81,5%) e soltanto il 36,1% delle piccole imprese fanno azioni di sostenibilità.

Tra le pratiche di sostenibilità il 22,3% delle imprese manifatturiere adotta sempre più l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e il 20,4% l’efficienza energetica. In termini di circolarità dei processi produttivi, oltre il riciclo dell’acqua (14,9%), l’11,8% delle imprese utilizza materie prime seconde e solo il 5,5% aderisce alla simbiosi industriale, il 5,2% riusa i rifiuti residui di produzione e il 4,7% delle imprese ricicla i materiali riprogettando i processi produttivi.

Sulla base di quanto dichiarato da tutte le imprese manifatturiere intervistate si stima un aumento sensibile delle attività di tutela ambientale nel triennio 2023-2025. Ben il 64,5% delle imprese manifatturiere saranno attive nelle azioni di sostenibilità esaminate.

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Valore SOSTENIBILITÀ

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Tabu I colori sostenibili del legno

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n mondo a colori e un’anima sostenibile. È questa la filosofia di Tabu, azienda canturina specializzata nella tintoria del legno che quest’anno ha celebrato i primi 60 anni di attività.

Un fatturato di 34 milioni di euro nel 2022 e l’obiettivo raggiunto, nello stesso anno, della neutralità carbonica con la compensazione delle quasi 10mila tonnellate di CO2 prodotte nel 2021. Una conquista a cui l’azienda della famiglia Tagliabue è arrivata grazie a un percorso iniziato molti anni prima. “Tabu intende la sostenibilità nel senso francese del termine, ovvero la durabilità di un’azienda – ha raccontato Andrea Tagliabue, vicepresidente e nipote del fondatore, il nonno Achille – I concetti di rispetto ambientale, sociale e di governance hanno uguale importanza e devono essere affrontati nel tempo con l’obiettivo di fare stare l’azienda al passo con i tempi”. Il tema del rispetto ambientale in casa Tabu è sentito da sempre. Achille Tagliabue inventò la tecnica della tintoria dei piallacci in legno nel 1927, ma diede il via ufficialmente all’attività imprenditoria-


Valore SOSTENIBILITÀ

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le nel 1963. E già nel 1968, conscio dell’importanza del rispetto della risorsa idrica, elemento fondamentale non solo della vita sulla Terra ma anche del suo processo produttivo, diede vita a un impianto di depurazione dell’acqua. Attenzione alla risorsa idrica, fondamentale per il processo di tintoria, ma anche e soprattutto al legno, materia prima dell’attività economica della famiglia Tagliabue. “Nell’ormai lontano 2003 abbiamo ottenuto la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) che identifica tutti quei prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in modo corretto e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici – ha spiegato Tagliabue – Grazie alla nostra ricerca abbiamo anche dato vita a linee completamente green: ‘Bio2’ ad esempio è una linea di piallacci realizzata con un processo di tintura privo di coloranti sintetici mentre ‘Ecozero’ garantisce completa atossicità perché realizzata con l’utilizzo di colle senza qualsiasi emissione di formaldeide”. Quindi il progetto, sviluppatosi nel tempo, di rendere la produzione sempre meno energivora. “Abbiamo installato il nostro primo impianto fotovoltaico per sfruttare l’energia solare nel 2012 mentre nel 2020 abbiamo posizionato un impianto di cogenerazione con

In alto Andrea Tagliabue, vicepresidente e nipote del fondatore

In basso la foto dell’impianto di depurazione delle acque


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Valore SOSTENIBILITÀ

l’obiettivo di migliorare la nostra efficienza energetica e continuare a ridurre il consumo – ha aggiunto Tagliabue – Riteniamo che ogni goccia conti, ogni piccolo gesto possa fare la differenza. Per questo in occasione dei 60 anni dell’azienda abbiamo regalato ai nostri 180 dipendenti, come gesto simbolico, una borraccia che potranno utilizzare al lavoro grazie al posizionamento di dispenser dell’acqua al posto delle bottigliette in plastica”. Tabu è stata la prima azienda italiana del legno a dichiarare l’impatto ambientale dei propri processi produttivi e ad andare a compensarlo integralmente con investimenti per lo sviluppo di energia rinnovabile. “Siamo molto soddisfatti del fatto che nel 2021 siamo riusciti a raggiungere la neutralità carbonica andando a compensare le nostre emissioni di CO2 – ha aggiunto Tagliabue – Ogni anno misuriamo le emissioni e compensiamo con azioni volontarie, andando a finanziare progetti diversi dedicati allo sviluppo di energia pulita che porti benefici al territorio”.


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Valore SOSTENIBILITÀ

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Caldara Plast L’azienda che dona nuova vita agli scarti della plastica per preservare il pianeta

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ioniera dell’economia circolare. Non si può che definire in questi termini Caldara Plast, l’azienda fondata nel 1963 da Innocente Caldara a Caslino d’Erba e che da 60 anni basa il proprio business sul recupero e la rigenerazione della plastica. Da oltre mezzo secolo questa piccola azienda di famiglia, oggi divenuta una pmi con 60 dipendenti e due sedi produttive a Erba e Alzate Brianza, è convinta dell’importanza di preservare le risorse della Terra riutilizzando ciò che è considerato uno scarto, dandogli nuova vita. “Nostro padre e nostro zio hanno iniziato ritirando con il loro camion gli scarti di metacrilato nelle aziende del Nord Italia che lo utilizzavano. Poi negli anni a venire si aggiunsero gli scarti di policarbonato, abs, poliammide, polistirolo ecc... Erano gli anni in cui


Valore SOSTENIBILITÀ

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l’industria dei polimeri iniziava a svilupparsi– ha raccontato Massimiliano Caldara che oggi guida l’azienda con i fratelli Attilio e Alessandro – Negli anni Settanta nostro padre e nostro zio costruirono il primo capannone per fare magazzino e acquistarono i primi macchinari per la macinazione della plastica che successivamente avrebbe cominciato a rivendere”. Nasce così quella che oggi in Caldara Plast è la Divisione Recupero, 13mila metri quadrati a Erba e 10mila tonnellate di capacità di macinazione. “Diamo una seconda vita agli sfridi di plastica che arrivano dal mondo dei casalinghi, del biomedicale, della telefonia, del giardinaggio, dell’elettronica, della cosmesi, dell’automotive, dell’arredamento e dell’edilizia ecc… – ha aggiunto il titolare – ma nel 2001 abbiamo dato vita anche alla Divisione Compound dedicata alla rigenerazione, con sede ad Alzate Brianza dove oggi stiamo ancora lavorando per realizzare un nuovo polo produttivo”. Quello di Alzate Brianza è il filone che dà vita ai granuli di materie plastiche che poi verranno rivenduti ad aziende del settore che producono prodotti in plastica riciclata. Ad Alzate ci sono 15 linee di estrusione su una superficie di 40mila metri quadrati che quotidianamente possono produrre fino a 100 tonnellate di tecnopolimeri. “Negli ultimi anni la plastica è stata additata come la sorgente di tutti i mali dell’ambiente, ma non è così. Tutto sta in come l’uomo tratta questo materiale e in come lo ricicla – ha spiegato Caldara – L’Europa è nettamente avanti rispetto al resto del mondo in questo processo e l’Italia è tra i Paesi più virtuosi nel riciclo della plastica e nel suo riutilizzo per creare nuovi prodotti. La nostra azienda, grazie a nostro padre, crede in questa filosofia da 60 anni”. Negli ultimi anni l’accelerazione sul riciclo delle materie plastiche è stata notevole e anche Caldara Plast se ne è accorta. “Con l’avvento dei Bilanci di Sostenibilità e la rendicontazione ambientale, le grandi aziende stanno puntando molto sull’essere sostenibili e l’uso di materiali rigenerati è uno delle scelte di maggiore successo – ha spiegato – e nei prossimi anni anche le Pmi dovranno adeguarsi facendo scelte più green e rendicontarle e anche noi ci stiamo già muovendo in questa direzione. Dal canto nostro come azienda cerchiamo di sensibilizzare il territorio e le nuove generazioni a una corretta gestione del rifiuto plastico facendo ad esempio iniziative mirate nelle scuole, anche mettendo a disposizione materiale plastico agli studenti e agli insegnanti da usare in modo creativo per ragionare sul concetto del riciclo e riutilizzo – aggiunge - inoltre ci stiamo muovendo sul territorio per migliorare anche la formazione specifica di figure lavorative per il mondo della gomma-pla-

Nella pagina a lato

lo stabilimento di Alzate Brianza, dedicato alla produzione di compound Nella foto piccola i titolari della Caldara Plast: Attilio, Massimiliano e Alessandro Caldara


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stica. Nel nostro settore come in molti altri c’è scarsità di manodopera specializzata e noi come altre aziende lavoriamo con le scuole e le istituzioni per cercare di avvicinare domanda e offerta di lavoro”. Se da 60 anni Caldara Plast tratta le materie plastiche e aiuta le aziende a dare nuova vita ai loro scarti, certamente oggi non si è seduta sui successi ottenuti. Il team di ricerca e sviluppo infatti è sempre al lavoro per migliorare la qualità del materiale plastico riciclato affinché abbia il minor impatto possibile sull’ambiente e sia tecnicamente adeguato agli usi industriali per cui è concepito. “Malgrado le durissime battaglie per la riduzione dell’utilizzo della plastica, le statistiche invece ci dicono che il consumo di questo materiale è in continuo aumento – ha aggiunto Caldara – Il nostro obiettivo per il futuro è creare una plastica rigenerata che abbia performance sempre migliori e più simili alla prima scelta, utilizzando additivi green che impattino sempre meno sull’ambiente”.

Foto in alto le trafile ad Alzate Brianza In basso i dipendenti della Caldara Plast

Ma non solo. “Il futuro sta guardando al cosiddetto ‘design for recycling’, ovvero al realizzare prodotti sempre più facili da riciclare. Elettrodomestici e oggetti di trent’anni fa sono difficili da riciclare poiché venivano utilizzati e mixati tanti materiali diversi, anche tante plastiche con caratteristiche diverse. All’epoca non ci siamo posti il problema del fine vita degli oggetti. Oggi invece l’obiettivo è utilizzare poche materie e facilmente separabili per il riciclo a fine vita del prodotto. Proprio in questo ambito i nostri tecnici offrono consulenze alle aziende che vogliono capire quali siano le plastiche migliori per i loro oggetti. Tra i settori più ricettivi nella ricerca di soluzioni green c’è sicuramente quello degli accessori e della moda”.




Valore Legno Il distretto industriale del “Mobile della Brianza”, riconosciuto da Regione Lombardia, comprende 36 Comuni, di cui 16 situati in provincia di Como e più nello specifico nel Canturino e 20 in quella di Monza Brianza, nella zona di Lissone. L’attività core delle aziende del distretto è la produzione e la vendita di mobili e oggetti in legno, nonché di mobili in metallo e complementi di arredamento. Il distretto gestisce più fasi produttive: non solo l’assemblaggio di mobili, ma anche l’intaglio, l’intarsio, la lucidatura, la laccatura, la doratura, la lavorazione di vetri, metalli, plastiche e imbottiture. Le imprese del distretto beneficiano della presenza, nella stessa area, di aziende che realizzano macchinari per le loro lavorazioni, di studi di design e di istituti scolastici che forniscono agli studenti una formazione mirata secondo le loro esigenze. Un comparto fondamentale per l’economia italiana. Il totale delle esportazioni italiane nel primo semestre 2023 ammonta a 319,5 miliardi di euro e il comparto mobili ne rappresenta l’1,9% (circa 6 miliardi); in Lombardia la quota di questo settore è il 2% del totale (pari a 1,7 miliardi). Il totale delle esportazioni lariane realizzate nel primo semestre 2023 ammonta a circa 6,5 miliardi di euro e il comparto dei mobili ne rappresenta il 6,6%, per complessivi 429 milioni di euro. In provincia di Como l’export del settore è pari al 12,1% del totale.

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Lema

Sopra la sede Lema a Alzate Brianza

L’ingegno del made in Brianza nel mondo

T

utto nacque da uno scaffale. Se oggi pensare a una libreria, a un armadio, a un mobile da salotto componibile e su misura è la normalità, certamente non era così negli anni Settanta. Fu “Lo Scaffale”, primo sistema italiano a spalla portante in più finiture realizzato su scala industriale, firmato nel 1978 dal celebre designer Tito Agnoli, a cambiare per sempre la storia di Lema. “Il percorso della nostra azienda è nato, come quello della maggior parte delle realtà canturine del legnoarredo, in una bottega. Mio nonno Angelo aprì il suo laboratorio artigianale di arredi in stile classico ad Arosio negli anni Trenta - ricorda l’attuale presidente di Lema, Angelo Meroni – Poi, insieme ai miei genitori, rilevò un negozio di mobili a Milano che permise loro di entrare in contatto con tanti designer e architetti, tra cui Angelo Mangiarotti che negli anni successivi progetterà entrambe le nostre sedi produttive di


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Alzate Brianza e Giussano”. Alla fine degli anni Quaranta nasce il marchio “La Sorgente del Mobile” che per vent’anni sarà un punto di riferimento per il mondo del design italiano. E’ invece nel 1968 che viene avviata la produzione industriale: ad Alzate Brianza c’è l’intero ciclo produttivo, dall’arrivo delle materie prime all’imballaggio per la spedizione del prodotto finito. Sono nati Lema e la produzione di sistemi integrali di arredamento. “Negli anni Ottanta prende vita ‘Armadio al Centimetro’, un’altra grande svolta nella nostra produzione, ma il più importante cambiamento è giunto con l’idea di dedicarsi alla realizzazione degli arredi per il centro stanza e non più solo dei muri - ha aggiunto Meroni - Così le nostre collezioni si allargano a tavoli, sedie, letti, comodini e infine, nel 2013, al divano, un nuovo business fondamentale per governare l’arredo dell’intera stanza. Oggi arrediamo tutta la casa, fatta eccezione per la cucina”. Non solo le collezioni di Lema si ingrandiscono, ma anche i suoi orizzonti. Lo sguardo si allarga verso l’Europa e il mondo, tanto che oggi l’azienda di Alzate Brianza esporta i propri prodotti attraverso una rete di circa mille rivenditori distribuita in 65 Paesi nel mondo. “L’Italia è ancora oggi il nostro primo mercato mentre il secondo è la Cina dove siamo presenti ormai dal 2015 con una linea retail capillare ma anche con diversi progetti contract per l’arredo di palazzi residenziali – ha aggiunto il presidente – Seguono poi Paesi come la Gran Bretagna, la Spagna e la Francia. Stiamo lavorando bene anche con la Russia e il Medio Oriente, malgrado le difficoltà internazionali”. Con 240 dipendenti tra le due sedi brianzole e un fatturato che chiude a 56 milioni euro e che punta a crescere nel 2024, Lema non ha mai pensato di lasciare l’Italia. “Per diversi motivi tra cui la qualità che garantiscono i nostri dipendenti, le tempistiche di consegna possibili avendo tutta la produzione in un unico posto e infine la personalizzazione possibile grazie allo stretto contatto tra uffici di progettazione e produzione - ha spiegato Meroni – Il grande tema da affrontare oggi però è la carenza di personale e la difficoltà di sostituire chi esce dal mercato del lavoro. Solo quest’anno sono andati in pensione venti nostri dipendenti ma non siamo riusciti a sostituirli tutti, malgrado le collaborazioni con le scuole di settore e i canali delle risorse umane. L’età media del nostro personale è alta e non riuscire a organizzare per tempo percorsi di affiancamento tra chi esce e chi entra in azienda significa perdere know how fondamentali”.

Qui sopra, il presidente di Lema Angelo Meroni


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Nella foto sotto “Gullwing”, tavolo con basamento scultoreo

Qui sopra “Armadio al Centimetro”

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Il mercato di Lema nel corso degli anni si è modificato moltissimo. Non più solo casa – che resta il core business – ma anche, dal 2004, il contract, ovvero la divisione dedicata alle grandi forniture, dal multi-apartament al retail, dagli hotel al corporate. “Il futuro dell’arredamento è la formazione dei rivenditori perché sempre più clienti arrivano in negozio insieme al proprio architetto o designer di fiducia per dare vita a un progetto personalizzato – va a concludere Meroni – Lema, nella quale sta cominciando a entrare la quarta generazione della nostra famiglia, dovrà non solo impegnarsi in questo compito, ma anche lavorare per espandersi in altre zone del mondo”.


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Valore Artigianalità “Quattro milioni e mezzo di artigiani, di micro e piccole imprese italiane, con 11 milioni di addetti, sono il motore del made in Italy che va alimentato con il carburante della fiducia. Noi usiamo l’intelligenza artigiana per costruire un futuro sostenibile” sono le parole con cui il presidente di Confartigianato Imprese, Mauro Granelli, ha aperto a novembre l’assemblea nazionale. Tra novembre 2023 e gennaio 2024 le Mpmi copriranno il 59,6% del totale delle assunzioni previste dalle imprese in Italia, il 66% è impegnata a ridurre l’impatto sull’ambiente della loro attività, le loro esportazioni valgono 60,3 miliardi: a dirlo è il Rapporto che Confartigianato ha presentato proprio in occasione dell’assemblea. Un tessuto che, nei numeri, si conferma e si amplia anche sul territorio comasco. Le imprese artigiane attive nell’area lariana, a fine 2022, erano poco più di 23mila: il 35% del totale (media lombarda 29%; media italiana 25%). Como, con quasi 15mila (35%) è la seconda provincia in Lombardia e la quarta in Italia. Un comparto composto da micro realtà sartoriali che nella provincia comasca occupano oltre 34mila persone (21% del totale).

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Officina della Scala Un anno memorabile per il design made in Brianza

Sarà un anno che rimarrà negli annali della storia dell’Officina della Scala: le opere dell’azienda di Mariano Comense fondata dal Ceo Giorgio Pozzi sono state oggetto non di uno bensì di due eventi culturali memorabili. Due appuntamenti di carattere internazionale che hanno dato lustro all’artigianalità e al Made in Brianza che caratterizzano da decenni il lavoro di Officina della Scala. In primavera infatti l’azienda marianese, con il patrocinio di Interni, ha partecipato al FuoriSalone con la mostra “Arte e design in Ambrosiana”. Un’esposizione unica ed esclusiva come d’eccezione è la location che l’ha ospitata: il Museo Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Luogo dal fascino unico e simbolo riconosciuto dell’arte e della cultura a livello internazionale che, per la prima volta, ha aperto le porte agli eventi della Design Week. Officina della Scala ha proposto quella che risulta essere una ricercata proposta di opere e di complementi d’arredo capaci di esaltare quello che è il suo credo, il suo modus operandi, legato alla maestria artigianale del Made in Italy. Durante la settimana dedicata alle eccellenze del settore, erano dunque presentati i divani e le poltrone T33 disegnati dal maestro architetto Franco Albini per la Casa a struttura d’acciaio progettata per la V Triennale del 1933 e i vasi V40, sempre opera del maestro, rieditati da Officina del-


Valore ARTIGIANALITÀ

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la Scala nelle versioni con preziosi marmi e pregiate essenze lignee. L’occasione ha visto anche la presentazione di altre collezioni, sempre realizzate da Officina della Scala, dove arredi e opere scultoree testimonieranno la passione, devozione e ricerca verso il mondo dell’Arte. Dopo un evento di tale portata, Pozzi non si è fermato e solo pochi mesi dopo è volato a New York con la bellezza delle proprie opere. A settembre infatti l’azienda ha allestito “Golden Age”, una mostra ospitata nei palazzi dell’l’Istituto Italiano di Cultura al 686 di Park Avenue della Grande Mela. L’evento, che ha goduto del patrocinio del Ministero della Cultura e della sponsorship di ADI (Associazione per il Disegno Industriale) e di Banca Intesa San Paolo, è stato molto partecipato e ha riscosso grande attenzione. Si è svolto contestualmente all’esibizione «The Armory Show», la più importante fiera d’arte internazionale di New York. Tra i numerosi partecipanti, oltre al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Fabio Finotti erano presenti l’ambasciatore e Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York Maurizio Massari, il console Fabrizio Di Michele, il country manager per gli Stati Uniti di Intesa San Paolo Pierpaolo Monti e il managing director & general manager Nicola Baiocchi Di Silvestri. Non è mancato inoltre il saluto in video-presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Non solo il design made in Brianza, ma anche la cucina. La manifestazione è stata accompagnata dalla presenza dello chef stellato Mauro Elli, titolare de “Il cantuccio” di Albavilla, che ha organizzato e gestito il servizio di food & beverage nel corso degli eventi pubblici, con utilizzo esclusivo di prodotti italiani. Anche in quell’occasione sono stati presentati tutti pezzi unici, opere di Franco Albini, realizzate con preziosi materiali e pregiate essenze, anche ricoperte in oro a 24 carati. I prodotti di design di Officina della Scala sono infatti stati trattenuti nella sede di New York fino alla fine del mese di ottobre per fare da corollario alla mostra “La Grande Visione Italiana”. In questa occasione le opere brianzole hanno avuto l’occasione di essere ammirate nell’ambito della visita del Governo italiano nella settimana della 78esima

Qui sopra l’ingresso alla mostra in Pinacoteca Ambrosiana. Nella pagina a lato Giorgio Pozzi (a sinistra) all’esposizione a New York


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assemblea generale delle Nazioni Unite. All’appuntamento non sono mancati il ministro degli Esteri Antonio Tajani, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, presenti per inaugurare la mostra, che hanno avuto l’opportunità di apprezzare direttamente la qualità artistica della produzione made in Italy dell’azienda di Mariano Comense.

Alcune delle opere di Officina della Scala in mostra a Milano


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Valore ARTIGIANALITÀ

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MIA

L

a MIA di Figino Serenza è una realtà in continua espansione; un’azienda giovane, dinamica e innovativa, concretamente presente ormai da anni nel mondo dell’interior design, dell’architettura, dell’industria del mobile e dell’artigianato.

Tecnologia sartoriale

Con una diversificata offerta di prodotti e servizi d’eccellenza, MIA si propone l’ambizioso obbiettivo di soddisfare le molteplici richieste che costantemente provengono dal mercato. L’artigiano come l’industria, con vocazione al mercato nazionale o all’export, possono contare su un partner affidabile e innovativo che li supporti attraverso un servizio attento, veloce e al tempo stesso di qualità.

In alto le lavorazioni di MIA a Figino

Queste caratteristiche rendono oggi MIA tra le aziende leader del settore e la proiettano verso un futuro in cui nuove idee, cambiamenti e conseguenti ambiziose sfide, saranno i veri vettori di sviluppo. In quel futuro l’azienda vuole essere protagonista, al fianco dei clienti, con la forza e la coscienza della propria storia e con lo slancio derivante dalla vocazione all’innovazione insita nel suo dna.


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Il sorriso è la prima cosa che colpisce, quello di Davide Marson, fondatore e titolare della MIA di Figino Serenza, che ci accoglie in azienda per raccontarci i suoi primi 25 anni di vita. Ma anche quello di tutti i collaboratori, mediamente molto giovani, evidentemente soddisfatti del lavoro che svolgono. È un traguardo importante quello che raggiunge quest’anno la MIA e può festeggiare forte di numeri davvero impressionanti: 7mila partite Iva servite, 2mila fornitori e 24mila metri quadrati di magazzini coperti (dislocati in sei diverse sedi), più di 50mila codici prodotto trattati e 15mila commesse all’anno gestite dall’azienda.

Sopra al centro Davide Marson, fondatore e titolare della MIA

Capire i motivi di un successo così grande non è difficile: lo sguardo di Marson è costantemente rivolto al futuro. “Siamo partiti 25 anni fa, grazie a mio zio. Mi ha lasciato il suo capannone, dicendomi ‘Pagami quando puoi’ e questo ovviamente ha fatto la differenza. Insieme a Giovanni Bianchi, dunque, abbiamo fatto ripartire il commercio dei pannelli. Per qualche anno ho girato il mondo, non certo per divertirmi ma in mezzo alle foreste, per capire come potevamo muoverci in questa avventura. Questo mi ha portato ad essere sempre all’avanguardia sui prodotti”. E sin dall’inizio, le tappe salienti della storia dell’azienda sono state legate a investimenti lungimiranti: “Nel 2018 ho acquistato il Pianella, poi ho deciso che era arrivato il momento di capire se andare avanti e raddoppiare oppure se rimanere fermo. In quel momento ho investito tutto quello che avevo ed è arrivata la svolta”. Che ha portato a investimenti costanti su capannoni e impianti. Capannoni (sei in tutto, dislocati tra Figino, Novedrate e Cucciago) che vengono utilizzati anche per la solidarietà. Perché il cuore di Davide Marson è davvero grande. Sono tantissimi gli atti di generosità che si potrebbero citare, ma è sufficiente ricordare gli spazi garantiti al Mato Grosso e per «Emergenza Ucraina» tramite la Caritas, la Fondazione con il presidente Claudio Livio. E poi

con il suo staff


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la donazione di più di 20mila banchi di scuola per il Perù, le mascherine per le Forze dell’ordine durante la pandemia, i palloni da basket per le scuole. E anche un’altra bellissima iniziativa: due volte all’anno la MIA ospita 100 tra medici e infermieri, che dividono i “campioncini” di medicinali per poi inviarli in Africa. E da un uomo abituato a far squadra (ricordiamo che è stato presidente, apprezzatissimo, della Pallacanestro Cantù) non poteva mancare un accenno a chi gli sta accanto sul lavoro: «Dieci anni fa è venuto a lavorare con me l’ingegner Marco Pelosi, che mi ha garantito la possibilità di non seguire più la produzione. Poi Francesca Roccaro, che mi ha tolto la responsabilità degli uffici. E infine Paolo Bizzozzero, che ci ha fatto fare un salto a livello di struttura societaria e gestione finanziaria. Loro, con tutti gli altri collaboratori, sono la vera forza dell’azienda».

Sotto la sede MIA di Figino Serenza


The Science Of Surface

stereo collection

prodotto e distribuito da Mia Forniture



Valore Creatività “Un elemento essenziale dell’arte è il rischio. Se non rischi come potrai creare qualcosa di autenticamente bello che non è mai stato visto prima?”. Chissà se quando Francis Ford Coppola lo ha pensato, si riferisse anche agli imprenditori. Certamente chi dà vita e poi guida un’azienda – che sia una realtà familiare o una grande industria – sa bene che quotidianamente dovrà affrontare il rischio, ma anche che dovrà continuare a farsi guidare dalla creatività. E’ l’unico modo per non rimanere uguali a se stessi, soccombere al tempo ed essere superati da qualcun altro. Non a caso la creatività è riconosciuta tra le competenze chiave a qualsiasi livello lavorativo, tanto che il World Economic Forum la mette ai primi posti tra le abilità più richieste nel mercato del lavoro insieme alle capacità di pensare in modo analitico, di innovare e di apprendere continuamente. Per questo motivo non deve essere prerogativa solo del leader aziendale, ma anche di tutti coloro che operano all’interno di una realtà imprenditoriale. Ad ogni livello aziendale essere creativi significa pensare a soluzioni nuove e utili al tempo stesso.

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Valore CREATIVITÀ

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Molteni Vernici Un esemplare di eccellenza nel design e nella creatività

M

olteni Vernici, un nome che risuona nelle pagine della storia fin dal 1948, è diventata un simbolo di eccellenza nel mondo delle vernici speciali, unendo il mondo dell’architettura, del design e del contract. Questa azienda, che ha iniziato il suo viaggio nella pittoresca Brianza, si è trasformata in una vera e propria icona di innovazione e raffinatezza, un faro che illumina il panorama internazionale del design e delle finiture speciali. “Immaginate un atelier del colore,” suggerisce l’art director Ryan Mitchell, pilastro creativo di questa impresa, “dove ogni desiderio estetico diventa realtà, dove ogni tonalità e finitura è costruita insieme al cliente


Valore CREATIVITÀ

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con una precisione che sfida il tempo.” Questa è l’essenza di Molteni Vernici, un luogo dove la creatività e la personalizzazione si fondono in un balletto di colori e sensazioni uniche. Roberto Molteni, CEO e visionario, parla dell’azienda come di un laboratorio di creatività, dove la passione per l’artigianalità si fonde con l’avanguardia tecnologica, offrendo soluzioni su misura che rappresentano l’apice della qualità e della ripetibilità. Ogni finitura di Molteni Vernici non è semplicemente un prodotto, ma un’opera di ingegno, dove l’innovazione si intreccia con l’emozione e l’arte. Nel 2022, Molteni Vernici ha ricevuto il XXVII Compasso d’Oro Menzione d’Onore per il suo prodotto “WakeUp”. Questa vernice speciale, che utilizza scarti dell’industria del caffè, rappresenta un esempio eccezionale di come la sostenibilità e l’innovazione possano coesistere. “WakeUp” è un simbolo dell’impegno di Molteni Vernici verso un design ecocompatibile, che non solo rispetta l’ambiente ma lo valorizza attraverso la creatività. Nel novembre 2023, Molteni Vernici ha aggiunto un altro prestigioso riconoscimento al suo palmarès, vincendo il Premio “Eccellenze Lombarde del Design” che celebra l’impegno dell’azienda verso l’unione di bellezza, funzionalità e sostenibilità ambientale nel settore delle vernici speciali. La cerimonia di premiazione ha rappresentato un’ode alla passione, all’impegno e alla ricerca incessante di Molteni Vernici, che da anni lavora per elevare la qualità e la funzionalità delle superfici al livello di opere d’arte. Un mese ricco per l’azienda canturina che ha ricevuto anche il Premio Adi Design Index 2023 per il suo “Idro Royale”, formulato completamente ad acqua, eco-compatibile, privo di formaldeide e con zero VOC nonché in lizza per il rinomato Compasso d’Oro 2024, che per la cerimonia di premiazione all’ADI Museum di Milano è stato applicato nelle nuance oro e blu imperiale su una scultura di acciaio armonico disegnata e modellata a mano come pezzo unico d’arte dalla designer Raffaella Mangiarotti. La creatività per l’azienda di Cantù è quindi un amalgama di innovazione, personalizzazione, sostenibilità, riconoscimenti internazionali, tradizione e impatto globale. Questi elementi, combinati insieme, formano l’identità distintiva dell’azienda, rendendola un simbolo di eccellenza e un faro di ispirazione nel mondo del design. “Il nostro obiettivo è continuare a segnare il settore con il nostro impegno

Nella pagina a lato gli uffici di Molteni Vernici


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In alto la foto Wundaa Effect Sotto Idro Royale

indiscusso verso l’innovazione e la responsabilità, dimostrando che la bellezza, la funzionalità e il rispetto per l’ambiente possono coesistere armoniosamente, creando un mondo in cui il design non solo abbellisce, ma migliora attivamente la vita di tutti” ha sottolineato Roberto Molteni. Ed è lo stesso Molteni, rappresentante della terza generazione in azienda, a guardare al futuro con obiettivi precisi: “Vogliamo estendere la nostra presenza a nuovi mercati internazionali, consolidandoci come marchio di riferimento a livello mondiale nel settore delle vernici di lusso e design. Questo include l’apertura di nuovi showroom dopo Milano, Londra, Como, la partecipazione a fiere internazionali e la formazione di partnership strategiche in diversi Paesi – ha spiegato – Per far ciò non potrà mancare da una parte l’investimento in ricerca e sviluppo per rimanere all’avanguardia nel campo delle tecnologie di verniciatura e dall’altra l’impegno verso l’educazione e la formazione per supportare la prossima generazione di professionisti del settore, con un focus sull’innovazione sostenibile e la creatività nel design”.



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Valore Innovazione La salute e la longevità delle aziende passano anche dalla loro capacità di innovarsi. Per farlo però è strettamente necessario avere la possibilità di investire sulla propria realtà. Con cadenza biennale l’Istat attiva la rilevazione sull’innovazione nelle imprese, coordinata a livello europeo con la Community Innovation Survey (CIS). Se nel triennio 20162018 il 55,7% delle imprese italiane aveva svolto attività innovative, nel periodo 2018-2020 falcidiato dalla pandemia da Covid (ultima rilevazione Istat disponibile) lo ha fatto solo il 50,9% delle aziende, con una quota in calo di circa 5 punti percentuali rispetto al periodo precedente. Fra le cause della sospensione o contrazione dell’innovazione vi è stata senza dubbio l’emergenza sanitaria che ha interessato il 64,8% delle aziende con attività innovative, in particolare le più piccole (66,7% contro il 50,2% delle grandi). L’Industria si conferma il settore più dinamico (58,5% di imprese con attività innovative) ma anche il più colpito dal calo degli investimenti in innovazione (-7,2 punti percentuali sui tre anni precedenti) soprattutto tra le piccole imprese. Nei Servizi rallenta l’innovazione (-3,8) e colpisce le grandi imprese (-8,0).

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Valore INNOVAZIONE

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TLT Tecnologia sartoriale

Sopra Gioina Carosiello, amministratrice unica dell’azienda di Orsenigo

È

progettazione, ingegnerizzazione, personalizzazione, realizzazione, da un’idea al prodotto finito. La TLT di Orsenigo, guidata dal 2007 dall’imprenditrice Gioina Carosiello, è una piccola impresa sartoriale altamente tecnologica specializzata nella lavorazione laser tube in grado di seguire un progetto dagli arbori del disegno alla realizzazione del prodotto finito pronto per un successivo processo. Nello stabilimento di via Caio Plinio sono presenti tre impianti con sorgente in fibra ottica che permettono la lavorazione, con altissima precisione e velocità, di qualsiasi materiale: alluminio, rame, ottone, ferro e acciaio. “Nel corso degli anni, anche per il contesto territoriale in cui siamo immersi, ovvero il distretto del legno arredo brianzolo, ci siamo specializzati nella produzione di componenti per il mobilio - ha spiegato la titolare - In particolare siamo ben inseriti nel mercato dell’allestimento dei negozi di alta moda”. Infatti TLT, rivolgendosi ad un bacino di utenza concentrato tra Nord Italia e Svizzera, collabora con gli studi di design per la realizzazione


Valore INNOVAZIONE

delle vetrine per le più importanti boutique del mondo, dai negozi di lungo periodo ai temporary store; nello specifico l’opificio di Orsenigo realizza le intelaiature a supporto dell’arredo. “Ci siamo inseriti in questo mercato perché i brand di alta moda richiedono altissima qualità per ogni componente dei loro negozi ha aggiunto l’amministratore unico - E puntare su chi pretende un prodotto di livello è l’unico modo, in questo settore, per non finire per lavorare al ribasso”. Questo non è l’unico ambito in cui l’impresa comasca lavora: “Produciamo di tutto, dalle gambe per i tavoli a componenti per le macchine del ghiaccio - ha raccontato - Da tempo ho deciso di avere tanti clienti di medie dimensioni: averne pochi e troppo impattanti sul fatturato è diventato un rischio”. Nonostante le piccolissime dimensioni della ditta che conta 14 collaboratori, TLT offre un pacchetto completo al proprio cliente. “Abbiamo un ufficio tecnico interno che permette di fornire il servizio di progettazione - ha spiegato - perché ci sono clienti che si rivolgono a noi già con il progetto ingegnerizzato per le macchine, ma altri

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Sopra alcune lavorazioni all’ interno del capannone di Orsenigo


Valore INNOVAZIONE

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In officina si utilizzano impianti con tecnologie di ultima generazione

invece hanno solo lo schizzo a mano e il nostro ufficio risponde alle esigenze progettuali”. L’azienda infatti è dotata di un software di disegno CAD/CAM tridimensionale che dà la possibilità di creare il progetto in studio e riversare lo stesso direttamente sull’impianto di lavorazione. In officina invece si trovano impianti con tecnologie di ultima generazione: LT7, LT Fiber e LT 712. Queste macchine puntano un raggio laser in una regione molto piccola della superficie del metallo del pezzo in lavorazione, il materiale viene scaldato e portato alla temperatura di fusione e quindi la parte fusa viene rapidamente espulsa da un getto di gas, solitamente azoto, aria compressa o ossigeno. “Abbiamo optato per il taglio laser perché ha diversi vantaggi come la minor quantità di calore generata e assorbita dal pezzo - ha aggiunto Carosiello - ma anche il fatto che le dimensioni di solco di taglio sono ridotte e il risultato è pronto rapidamente per le successive fasi di lavorazione”. Tecnologie che per poter funzionare al meglio hanno bisogno di personale altamente qualificato. “Prima di poter lavorare in autonomia su un macchinario del genere una persona ha bisogno di almeno 6/9 mesi di formazione e questo per me significa fare un investimento economico molto elevato su quella persona - ha aggiunto la legale rappresentante - Purtroppo però è sempre più difficile trovare persone interessate a fare questo lavoro e soprattutto decise a restare a lungo termine nello stesso posto di lavoro”.


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Valore Welfare Più di 8 aziende su 10 sono convinte che il welfare aziendale sia un investimento utile. E’ quanto emerge dall’Osservatorio 2023 sul welfare aziendale realizzato da Edenred Italia che quest’anno, in aggiunta all’ormai tradizionale analisi sulle aziende clienti di Edenred, oltre 4mila con 670mila beneficiari, ha realizzato un ulteriore approfondimento a cura di BVA Doxa sul sentiment dei lavoratori delle medie e grandi imprese italiane. E’ emerso che il welfare aziendale oggi è un driver eccezionale che viaggia in almeno cinque direzioni, diverse ma complementari, individuate come linee guida distintive e di prospettiva del suo ruolo: sostenibilità, gender equality, quotidianità, engagement e semplicità. Analizzato anche il mutamento del fare welfare. La composizione complessiva della spesa dei flexible benefit vede prevalere con il 38,6% l’area fringe benefit (che rispetto al 2017 nel 2022 è triplicata), seguita dall’area ricreativa con il 22,3% (all’interno della quale “viaggi e vacanze” è passata dal 62% del 2019 al 74% del 2022) e dall’istruzione con il 17,9% (spesa dimezzata dal 2017 al 2022). D’altra parte, il valore medio del credito welfare consumato dai dipendenti è maggiore su altri capitoli, tra cui figurano la previdenza integrativa e complementare al primo posto, che assorbe un valore di circa 650 euro, seguita dall’assistenza ai familiari con poco più di 600 euro.

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Effebi Arredamenti Arredi su misura realizzati da una piccola grande famiglia

“I

l valore di una azienda è generato da ognuno dei suoi dipendenti e per questo il compito di un imprenditore è fare il possibile affinché tutti siano soddisfatti”. A parlare è Marco Bellasio che, con i fratelli Andrea e Corrado, guida Effebi Arredamenti di Cantù, una microimpresa del legno arredo che conta 9 dipendenti.

Sotto Marco Bellasio (a destra) ha ritirato il premio al Welfare PMI index

Fondata da papà Pierino Bellasio insieme al socio Antonio Farina nel 1980, ben presto l’azienda cresce e ha necessità di maggior spazio per lavorare, così dalla bottega di via Torre si trasferisce nel capannone di via Spluga. È il 1996 ed è solo l’inizio di un’avventura che vedrà la microimpresa canturina collaborare con architetti del calibro di Gianfranco Frattini, Ezio Riva e Piero Lissoni. Nel 2019 i tre fratelli decidono di acquisire un capannone adiacente la sede e lo spazio produttivo cresce nuovamente e il lavoro viene meglio organizzato per diventare più performanti. Una cura del dettaglio e una


Valore WELFARE

crescita che permetteranno all’azienda di lavorare per primari personaggi e brand internazionali e a chiudere il fatturato 2022 toccando quota 2 milioni e 100mila euro. In una microimpresa però – ne è convinto Marco Bellasio – l’attenzione alle necessità dei propri dipendenti deve essere totale. “Il welfare deve essere portato avanti anche e soprattutto nelle piccole realtà – ha raccontato – Il nostro obiettivo è creare un ambiente di lavoro tale che fidelizzi ogni collaboratore”. E i numeri gli danno ragione: un’età media all’interno dell’azienda di 46 anni e un turno over minimo. “Chi viene a lavorare da noi, resta fino alla pensione – ha sottolineato – Questo per la nostra realtà è un immenso valore aggiunto perché so bene quanto vale ognuno dei miei collaboratori e quanta fatica si fa se si deve sostituire qualcuno”. L’attenzione però è anche verso le nuove generazioni. Malgrado le piccolissime dimensioni, Effebi Arredamenti cerca di ospitare ogni anno almeno tre stagisti da scuole del territorio, come Enaip e il Polo Formativo Its di Lentate sul Seveso. “Per la nostra azienda l’arrivo di un ragazzo in stage è sempre un valore aggiunto perché porta il suo contributo – ha spiegato – Ognuno di loro viene coinvolto, viene spinto a essere proattivo e soprattutto impara un mestiere. Nessuno di loro sta qui a spazzare la bottega: imparano a fare anche quello perché fa parte della giornata lavorativa, ma vengono messi in condizione di lavorare sulle macchine affiancati dai collaboratori”. E così, spesso, c’è chi resta sapendo di aver trovato un luogo di lavoro ricco di possibilità. L’attenzione che Effebi Arredamenti pone nei confronti dei propri dipendenti è stata riconosciuta anche a livello nazionale. Nel 2018 infatti ha ricevuto il riconoscimento di Welfare Leader nell’ambito del rapporto nazionale Welfare PMI index promosso da Generali Italia in collaborazione con Confartigianato, Confindustria, Confagricoltura e Confprofessioni. Dal 2019 invece ogni anno è stata riconosciuta Welfare Champion per le proprie attività nei conf ronti dei collaboratori. “Siamo stati tra i primi a stipulare un’assicurazione

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completamente a carico dell’azienda che coprisse le spese sanitarie dei dipendenti e dei loro familiari – ha spiegato Bellasio – Inoltre da qualche anno abbiamo eliminato la timbratura: ognuno è libero di gestire le proprie 8 ore lavorative in base alle proprie esigenze personali e familiari. Abbiamo inserito l’erogazione di Ticket Restaurant e dall’anno scorso offriamo i Benefit in buoni che lo Stato ha permesso di erogare senza tassazioni”. Per Bellasio “ogni dipendente è una risorsa preziosa, fondamentale, con cui c’è un rapporto personale e di conoscenza che va oltre il luogo di lavoro. Per questo sta all’imprenditore promuovere al meglio iniziative che permettano loro di lavorare in totale serenità”.

Valore WELFARE


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Valore Tessuto Tra i distretti industriali riconosciuti dalla Regione Lombardia c’è quello “Serico Comasco” che comprende 88 Comuni tutti situati in provincia di Como. L’attività core delle aziende del distretto è la tessitura di filati di seta, unitamente alla nobilitazione e alla confezione di articoli di vestiario e accessori in tessuto. Non mancano, seppur di minor importanza, la preparazione e la filatura di fibre tessili. Le imprese tessili della provincia di Como a fine giugno 2023 erano 1.062 e rappresentano il 2,5% del totale. Nella graduatoria lombarda per incidenza del tessile sul totale delle imprese, Como si trova al secondo posto dopo Varese e al dodicesimo nella classifica nazionale. Un comparto che occupa circa 12.400 persone (il 6,7% degli addetti provinciali complessivi) occupando il primo posto in Lombardia e l’undicesimo nel nostro Paese. In provincia di Como l’export del settore è pari al 22,2% del totale; il valore assoluto cresce del 2,5% nei confronti dei primi sei mesi del 2022, ovvero +18,3 milioni di euro; export complessivo +2%. Il peso del settore sul totale regionale è pari all’8% (dati Ufficio Studi Camera di Commercio Como-Lecco).

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Valore TESSUTO

D

a oltre un secolo la Tessitura Attilio Imperiali è una realtà imprenditoriale in continua evoluzione, sempre alla ricerca di un miglioramento non solo nei tessuti di assoluto pregio che realizza anche (e non solo) per i brand dell’Alta moda ma anche nella governance aziendale e nei processi di produzione all’avanguardia.

Tessitura Attilio Imperiali La bellezza si unisce a innovazione e sostenibilità

Per la tessitura di Lurate Caccivio, fondata nei primi del ‘900 da Attilio Imperiali e proseguita poi con il figlio Marco, il nipote Attilio e le attuali Alessandra e Claudia che hanno raccolto l’eredità dalla mamma Marica Domanda, sono anni di grandi rinnovamenti. A confermarlo è il marketing manager Edoardo Colloridi: “L’azienda sta proseguendo nel suo processo di cambiamento e sviluppo a più livelli: solo negli ultimi anni possiamo considerare nel 2016 l’acquisizione del know-how e della licenza esclusiva del marchio Segre&Schieppati, specializzato nella creazione di tessuti in cotone di altissima qualità. La tessitura, nata nel 1897 e che fu della famiglia della senatrice Liliana Segre realizzava infatti la Tela Olona, lo stesso tessuto utilizzato per le vele della Nave Scuola Amerigo Vespucci. Inoltre - ha spiegato – nel 2019, Imperiali ha acquisito il converter Serikos1984 grazie al quale sono state significativamente implementate nuove potenzialità nel canale dei tessuti per abbigliamento”. Non una semplice acquisizione bensì una vera e propria integrazione. Alla fine del 2022 Serikos1984 è stato incluso nell’azienda di Lurate Caccivio rappresentando unicamente il brand dell’abbigliamento creativo di alta moda Attilio Imperiali, che ha quindi accolto ulteriori tessuti, competenze e personale specializzato nell’attività di converter e di ricerca e sviluppo tessile. “È stato un passaggio importante e delicato perché la compagine aziendale è passata da 33 a 42 dipendenti che, per le nostre dimensioni, è di grande impatto - ha aggiunto Colloridi - Le persone e il loro know-how sono particolarmente importanti per questa azienda e a dimostrazione di ciò, durante il lockdown, la proprietà ha fatto una scelta coraggiosa: ha investito sulla formazione”. Con la produzione condizionata dalla pandemia, i dipendenti hanno intrapreso un percorso strutturato ed organizzato dall’azienda


Valore TESSUTO

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in quasi 4mila ore di formazione, sia per affinare le rispettive competenze tecniche sia per implementare le soft skills di sviluppo personale e relazionale”. E oggi l’azienda di Lurate Caccivio è particolarmente ricettiva. “Siamo sempre interessati a venire a contatto con personale specializzato, anche per quanto riguarda la produzione, ma non è un percorso semplice quindi stiamo lavorando su due fronti - ha detto il manager - Da una parte ci rivolgiamo a chi ha già le competenze del settore ed è in cerca di una realtà con i nostri valori e dall’altra siamo aperti a formare le giovani generazioni. Proprio recentemente abbiamo investito su una giovane risorsa di 20 anni che voleva diventare tessitrice”. Come detto, investimenti e cambiamenti su più fronti, anche quello della sostenibilità. “L’azienda ha recentemente compiuto un investimento importante di diverse centinaia di migliaia di euro per l’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico che permetterà di generare energia pulita per almeno il 65% del fabbisogno energetico della produzione, rendendo la tessitura anche economicamente più autonoma - ha spiegato Colloridi - Sono stati inoltre acquistati sei nuovi telai per aggiornare il nostro parco macchine e si sta infine sostituendo il sistema gestionale dell’azienda in questi mesi per mantenere i nostri dati ulteriormente più sicuri, e rendere ancora più efficiente il nostro servizio di fornitura e di tracciabilità dei nostri tessuti”. Ed è proprio la tracciabilità del prodotto una delle caratteristiche sulle quali la famiglia Imperiali lavora da anni. “Già da diversi anni abbiamo convertito alcuni dei nostri prodotti di punta – il nostro Raso Imperiali ad esempio – in tessuti realizzati con materie prime sostenibili pur mantenendo la stessa identica qualità che ci è sempre stata riconosciuta. Utilizziamo ad esempio viscosa certificata EcoVero™ ottenuta dall’utilizzo responsabile di foreste europee garantite FSC, seta biologica GOTS, cotone organico OCS o riciclato GRS . Per quello che riguarda i prodotti chimici siamo certificati “For Textile” tramite il CTSS

Nella foto in alto il Marketing Manager Edoardo Colloridi


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– Centro Tessile Serico Sostenibile – con l’obiettivo di raggiungere la certificazione ZDHC, mentre a livello di materie prime siamo in direzione della certificazione OCS per la tutta custodia della catena di fornitura”. Per l’azienda del Raso Imperiali, la sostenibilità è anche sociale. “Ormai da molti anni sosteniamo il progetto comasco Coulture Migrante, una sartoria sociale che dà accoglienza e lavoro a migranti - ha spiegato Colloridi - Lo facciamo fornendo tessuti di seconda scelta, ma anche portando competenze tecniche e consulenze professionali gratuite. Recentemente abbiamo contribuito, con Bric’s e Accademia Aldo Galli alla realizzazione di una capsule di accessori dal nome “Accessori Nomadi” ”. Con un fatturato di 15 milioni di euro nel 2022, la Tessitura Attilio Imperiali non si ferma. “Puntiamo ad arrivare a 20 milioni nel 2024 e per farlo vogliamo anche fare crescere la nostra rete di contatto con il personale specializzato sul territorio - va a concludere il marketing manager - I nostri tessuti classici sono lo zoccolo duro di questa azienda, ora però gli stilisti sono tornati a cercare anche proposte creative per le quali è fondamentale unire la bellezza a innovazione e sostenibilità”.


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Valore Comunità Il senso di appartenenza di una collettività è legato indissolubilmente alla memoria e alla sua forza generativa. Per questo, storie apparentemente lontane possono essere interconnesse fra loro attraverso una radice comune, quella dell’identità collettiva, che sa tessere trame fra diverse realtà, trasformando una mera geografia in un vero e proprio luogo. Fondamentali per tessere queste trame che tengono unite le comunità sono le istituzioni, le realtà del Terzo settore, le scuole e finanche le banche. Ognuna di queste realtà infatti lavora affinché il tessuto sociale dia il meglio di sé, affinché nessun cittadino si senta solo o isolato, ma anzi metta le proprie competenze, le proprie passioni, il proprio tempo a disposizione del tutto. Così c’è un assessore che idea nuovi progetti per i bambini e gli anziani, associazioni sportive che danno nuove possibilità alle persone diversamente abili, scuole che cercano di dare alle giovani generazioni gli strumenti per costruire il proprio domani personale e lavorativo, banche che danno fiducia all’idea di futuro di famiglie e imprese. Solo così si è comunità e non territori dormitorio.

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Bcc Cantù Il partner che sostiene le azioni della comunità

U

na banca che crede nel proprio territorio di riferimento e che è percepita dalla comunità come punto di riferimento solido. Un valore da non sottovalutare, soprattutto in tempi di crisi e incertezza come quelli che si stanno vivendo. Sta tutto in questo connubio il successo della Bcc Cantù, guidata dal presidente Angelo Porro. Con il direttore, Massimo Dozio, abbiamo fatto un bilancio di quest’ultimo anno. Che anno è stato il 2023? “Anche il 2023 è risultato un anno ad alta complessità per lo scenario macroeconomico mondiale, europeo e italiano. Nonostante la pandemia sia stata finalmente declassata a fenomeno endemico, la guerra Ucraina - Russia a cui si è aggiunto purtroppo il conflitto israelo-palestinese hanno reso ancora una volta il quadro economico ancora più incerto e mutevole. Il periodo è stato caratterizzato come noto da una importante fase rialzista dei tassi BCE, stabilizzati solo nell’ultima parte dell’anno, a fronte di una inflazione alta e persistente che sembrerebbe forse aver imboccato finalmente un trend di graduale riduzione. Lo shock inflazionistico sui prodotti energetici, ora in parte rientrato, è stato ben assorbito dalle nostre imprese che hanno saputo difendere le loro quote di profitto. Non così è stato per i lavoratori e i loro salari. Si dovrebbe essere anche esaurita ormai la reazione psicologica post covid dei consumatori che ha portato a una voglia di svago che ha da un lato sostenuto in parte i consumi (il 70% ca. del Pil è originato dai consumi interni) ma anche dall’altro impedito all’inflazione di decrescere con rapidità. Quindi l’anno si chiude con una domanda interna e globale debole e un rallentamento delle attività produttive anche


Valore COMUNITÀ

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nel nostro territorio di riferimento. I nostri clienti imprese hanno saputo per il momento reggere bene gli impatti dello scenario mutevole, grazie alla capacità di adottare comportamenti flessibili. Quindi il 2023, anche per noi, si chiude con un bilancio positivo. Le prospettive per l’anno prossimo, tuttavia, non sono del tutto rassicuranti. Ci si aspetta infatti un periodo di crescita bassa nell’ambito di un quadro di finanza pubblica che evidenzia indicatori sintetici non confortanti”. Quali sono le più frequenti richieste che arrivano dalle imprese del territorio? “Le nostre imprese hanno ben sfruttato le misure fiscali e monetarie messe a disposizione dal Governo nel triennio Covid e noi come Banca del territorio siamo stati in prima linea al loro fianco con erogazioni di finanziamenti e moratorie in misura che non hanno precedenti. Anche il 2023 è stato caratterizzato dal ricorso frequente a finanziamenti assistiti da garanzia del fondo centrale o consortili. È proseguita nella prima parte del 2023 la dinamica di crescita del settore delle costruzioni e il relativo indotto sostenuto in particolare dalle agevolazioni fiscali, pur oggetto di progressive modifiche normative e di ampie discussioni politiche. In tale contesto la BCC si è resa disponibile all’erogazione di “finanziamenti ponte” e all’acquisto di crediti fiscali sia nei confronti dei nostri soci e delle persone fisiche, sia delle nostre imprese interessate alla concessione dello “sconto in fattura” o comunque allo smobilizzo dei crediti, esaurendo rapidamente il plafond a nostra disposizione. Abbiamo inoltre osservato come le imprese oggi chiedano sempre di più una consulenza a 360° che le accompagni nell’affrontare i nuovi complessi temi della transizione sostenibile e del welfare aziendale”. Quali sono le vostre iniziative a sostegno delle imprese del territorio? “La nostra Bcc come sempre mette in campo varie iniziative a sostegno del territorio e delle imprese. Oltre ai tradizionali finanziamenti a tasso agevolato finalizzati per investimenti, partecipazione a manifestazioni fieristiche, pagamento di imposte e altri, la nostra Bcc aderisce a tutte le iniziative promosse dalla capogruppo Iccrea veicolate attraverso le varie “società prodotto”. Siamo infatti presenti in maniera significativa nel comparto del

Nella pagina a lato la sede di BCC Cantù Sopra il presidente Angelo Porro


Valore FAMIGLIA

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leasing, nell’anticipazione e nello sconto pro soluto dei crediti commerciali attraverso il “factoring” che trova sempre più vasta applicazione. Per le richieste d’investimento maggiormente impegnative abbiamo il sostegno del comparto di “finanza d’impresa” della Capogruppo che permette di rispondere anche alle esigenze più sofisticate e di garantire un servizio di standing elevato e “su misura” in linea con quello offerto dai maggiori competitors”. In che modo la Bcc Cantù si è mossa a supporto delle realtà che volevano attingere ai fondi Pnrr? “Come noto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il programma di investimenti che l’Italia ha presentato alla Commissione Europea per accedere alle risorse del Recovery and Resilience Fund (RRF). La Bcc Cantù supporta le imprese nei progetti di sviluppo offrendo consulenza sia per accedere ai contributi e ai bandi che per ottenere finanziamenti tramite proprie linee di credito. Grazie alla struttura del Gruppo Bcc Iccrea, siamo in grado di offrire un’offerta specialistica alle imprese che operano nel settore del turismo, della filiera agroalimentare o terzo settore, a chi vuole aumentare la propria efficienza energetica. L’offerta è anche rivolta alle Pubbliche Amministrazioni, a coloro che vogliono accedere ai bandi della Nuova Sabatini, alle imprese che vogliono espandere il proprio business su mercati esteri o sviluppare un brevetto. Gli artigiani e gli imprenditori, in ultima analisi, possono quindi rivolgersi presso i nostri sportelli dove i nostri Specialisti Impresa sono pronti ad accoglierli e ad individuare le soluzioni più adatte a soddisfare le loro esigenze. Permettetemi di concludere ricordando che la nostra vocazione cooperativa e mutualistica, come ben noto, si traduce in una serie di iniziative e di elargizioni alle associazioni del territorio che continuano a trovare nella nostra banca un partner ideale per le loro azioni di sostegno alle comunità e alle categorie più fragili”.

Sopra il direttore generale Massimo Dozio


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Anno di Fondazione Ragione Sociale PEVERELLI SRL ELETTROMECCANICA GALLI ITALO SPA PORRO SPA CAMILLO RIGAMONTI SRL ACINQUE SPA SAMPIETRO SRL PAPARELLI ALESSANDRO E FIGLIO SRL PETAZZI COSTRUZIONI SRL CELLOGRAFICA GEROSA SPA CONFARTIGIANATO SERVIZI COMO SRL CAMI’ SRL OFFICINE NICOLA GALPERTI E FIGLIO SPA INTES SPA CAPITANI SRL SECO TOOLS ITALIA SPA TESSITURA DI LURAGO D’ERBA SRL NICE GUYS SRL NORD EDIL SRL EUROTHERM SRL MOBA EUROTUBI SRL EURENERGY SRL GLORIA MED SPA DRS SRL GALLOTTI E RADICE SRL TESSILRIVA SPA GIARDINAGROUP SRL RONZONI SRL MOLINI LARIO SPA FATTORIA SCALDASOLE SRL ADEODATA SRL META SPA SICURITALIA IVRI SPA CAMA SRL STAMPERIA DI CASSINA RIZZARDI SPA XILO SRL DELL’ORTO SPA CRIPPA SRL B&B ITALIA SPA BRIANZADIESEL SRL BI-QEM SPECIALTIES SPA ALLCHITAL SRL COSMINT SPA COMEDIL MANGINO SRL LEO FOOD SRL IL TRUCIOLO SRL A.T.R. SRL ITALIA HOSPITAL SPA JENSEN ITALIA SRL

Data costituzione

Comune

01-01-1923 01-01-1954 01-01-1962 01-01-1963 01-01-1963 01-01-1967 01-01-1977 01-01-1979 01-02-1938 01-03-1985 01-03-2000 01-04-1958 01-04-1963 01-04-1997 01-05-1960 01-06-1944 01-06-2016 01-07-1977 01-07-1993 01-08-1989 01-09-1985 01-10-1957 01-10-1961 01-10-1996 01-12-1980 01-12-2009 02-01-1974 02-02-1919 02-02-2005 02-02-2007 02-03-1973 02-03-2004 02-04-1984 02-07-1984 02-07-2009 02-08-1934 02-08-2006 02-08-2010 02-12-1983 02-12-2011 03-01-1976 03-01-1994 03-02-1989 03-02-2010 03-05-1989 03-06-1975 03-06-1999 03-07-2008

FINO MORNASCO ERBA CARIMATE ORSENIGO COMO LUISAGO CARIMATE MENAGGIO INVERIGO COMO COMO GERA LARIO NOVEDRATE SOLBIATE CON CAGNO GUANZATE ALZATE BRIANZA MERONE TURATE GUANZATE MONTORFANO BREGNANO MENAGGIO MONTORFANO CERMENATE BULGAROGRASSO FIGINO SERENZA CABIATE ALZATE BRIANZA MONGUZZO BREGNANO COMO COMO COLVERDE CASSINA RIZZARDI COLVERDE CABIATE AROSIO NOVEDRATE INVERIGO CARBONATE GRANDATE OLGIATE COMASCO OLGIATE COMASCO COMO ALBAVILLA ALSERIO GRAVEDONA ED UNITI NOVEDRATE


75 Ragione Sociale EFFEPARK SRL CIEMME SRL WORKLAB SOCIETA’ COOPERATIVA GHIOLDI SRL METALTEX ITALIA SPA NUOVA DE.FI.M. SPA VALSECCHI ARMAMENTO FERROVIARIO SRL THE BET SRL LIVING DIVANI SRL IES LOGISTIC SERVICES SRL IEMOLI TRASPORTI SRL TRAFILERIE SAN PAOLO SRL VEDETTA 2 MONDIALPOL SPA NUOVO ISTITUTO ITALIANO SICUREZZA DEI GIOCATTOLI SRL C.M.P. COMMERCIO MARMI PREGIATI SRL EDILE COMMERCIALE SPA TERMOREGOLATORI CAMPINI COREL SPA CARLO MAURI SRL PRISMA 3 SRL THE GOOD VIBES COMPANY SRL NEW CLEANING GROUP SRL BORGINI JERSEY SRL LOR-MA SRL CASA VINICOLA NATALE VERGA SPA EMME SRL JAZZ HEALTHCARE ITALY SRL LA ES LAMINATI ESTRUSI TERMOPLASTICI SRL SYSTEM HOLZ SRL A.M.S.A. ANONIMA MATERIE SINTETICHE E AFFINI SPA CREAL SRL DEFFE SRL G.B.D. SPA OMEGA PHARMA SRL TURBO SRL ONIRO GROUP SRL STANTE & ECOTRANS SRL SERRATURE MERONI SPA POWER SRL MANUTEN & CLEAN SRL SHARDANA WORKING SCARL TINTSETA SRL LABORATORIO ITALIANO BIOCHIMICO FARMACEUTICO LISAPHARMA SPA UNIESSE NOVACHEM SRL DONAUCHEM ITALIA SRL LA BRILLANTISSIMA SRL NESPOLI SRL RES2 GUFFANTI SRL R.P.E. SRL TINTORIA FIBRE ARTIFICIALI E SINTETICHE SPA D-ORBIT SPA EINHELL ITALIA SRL

Data costituzione

Comune

03-07-2012 03-08-1999 03-08-2009 03-09-1987 03-10-1980 03-10-2008 03-12-1982 03-12-2010 04-01-1980 04-02-1964 04-02-1994 04-03-1977 04-04-1979 04-04-1991 04-05-1989 04-08-1977 04-12-1984 04-12-1993 05-04-2000 05-04-2018 05-05-1998 05-05-2010 05-06-1972 05-06-2003 05-06-2015 05-08-2014 05-08-2020 05-09-1973 05-11-1953 05-11-2019 05-12-1980 05-12-1980 05-12-2007 06-03-1998 06-03-2003 06-06-1989 06-06-2001 06-06-2019 06-07-2012 06-08-2015 06-09-1982 06-10-1948 06-10-1988 06-10-1997 07-01-1977 07-01-1993 07-01-2019 07-02-1997 07-03-1988 07-03-2011 07-04-1993

COMO ALBAVILLA COMO APPIANO GENTILE MASLIANICO ANZANO DEL PARCO MERONE COMO ANZANO DEL PARCO LURATE CACCIVIO CADORAGO ERBA COMO CABIATE CANTU’ MERONE MARIANO COMENSE LURAGO D’ERBA FIGINO SERENZA GRANDATE SAN FERMO DELLA BATTAGLIA CASSINA RIZZARDI TAVERNERIO CERMENATE FINO MORNASCO VILLA GUARDIA BEREGAZZO CON FIGLIARO INVERIGO COMO COMO ALZATE BRIANZA VILLA GUARDIA CANTU’ TURATE CANTU’ CADORAGO INVERIGO COMO MONTANO LUCINO CIRIMIDO VILLA GUARDIA ERBA DIZZASCO GUANZATE COMO CANTU’ GUANZATE CARBONATE LURATE CACCIVIO FINO MORNASCO BINAGO


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Fatturato e utile/perdita 2022 Ragione Sociale

Comune

BENNET SPA MONTANO LUCINO BOLTON FOOD SPA CERMENATE SICURITALIA IVRI SPA COMO COMO AKZO NOBEL COATINGS SPA ARTSANA SPA GRANDATE COMO SICURITALIA GROUP SERVICE POLIFORM SPA INVERIGO B&B ITALIA SPA NOVEDRATE CADORAGO SPUMADOR SPA VEDETTA 2 MONDIALPOL SPA COMO CANTU’ DP DENT SRL ARTURO SALICE SPA NOVEDRATE COSMINT SPA OLGIATE COMASCO CASNATE CON BERNATE ACHILLE PINTO SPA L’AUTO SPA CANTU’ LECHLER SPA COMO OFFICINE NICOLA GALPERTI E FIGLIO SPA GERA LARIO SAATI SPA APPIANO GENTILE CELLOGRAFICA GEROSA SPA INVERIGO IDROSANITARIA SPA COMO MOZZATE NONWOVENS SRL MOZZATE COMET SPA SOLBIATE CON CAGNO CIESSECI SPA CANTU’ IES LOGISTIC SERVICES SRL LURATE CACCIVIO BIANCHI E C. TRASPORTI INTERNAZIONALI SRL CASNATE CON BERNATE RATTI SPA SOCIETA’ BENEFIT GUANZATE ALBERIO SPA CIRIMIDO COMO ACQUA SRL COMO MANTERO SETA SPA GRANDATE SACCO SRL CADORAGO VILLA D’ESTE SPA CERNOBBIO SISME SOC ITALIANA STATORI E MOTORI ELETTRICI SPA OLGIATE COMASCO IMPRIMA SRL BULGAROGRASSO DELL’ORTO SPA CABIATE TECHNO MOTORI SRL GRANDATE BU POWER SYSTEMS ITALIA SRL COLVERDE SECO TOOLS ITALIA SPA GUANZATE AVON COSMETICS SRL TURATE CLERICI TESSUTO & C. SPA GRANDATE AUTOVITTANI SRL COMO MOLINI LARIO SPA ALZATE BRIANZA RIVAUTO SRL COMO ACI BLUETEAM SPA LUISAGO GRANMERCATO SPA COMO EREDI BIANCHI GIUSEPPE SPA CUCCIAGO EMSCHEMIE (ITALIA) SRL COMO BUZZI SPA TURATE GENTILI MOSCONI SPA CASNATE CON BERNATE IMAT FELCO SPA COMO

Data costituzione

Fatturato 2022

Utile/Perdita 2022

25-07-1983 10-04-1951 02-03-2004 22-12-1944 12-09-1966 30-10-2006 07-11-1970 02-08-2010 08-01-1962 04-04-1979 08-07-2011 26-07-1962 03-01-1994 20-06-1959 27-04-1982 30-07-1981 01-04-1958 21-01-1981 01-02-1938 26-09-1986 27-09-2011 21-09-2001 12-01-1993 04-02-1964 12-04-1977 18-10-1979 08-08-1980 28-04-2014 22-01-1990 12-01-1949 26-01-1873 11-01-1979 09-05-2005 02-08-1934 07-06-2013 10-05-2010 01-05-1960 17-04-1964 23-12-1986 12-12-1984 02-02-1919 25-11-1986 12-10-1998 16-10-1979 27-07-1984 28-09-2007 30-06-1981 13-07-1988 14-01-2009

1.490.138.583,00 942.511.447,00 483.774.575,00 408.949.606,00 350.412.526,00 239.182.844,00 234.882.349,00 232.966.923,00 231.433.028,00 220.596.777,00 205.209.827,00 137.403.821,00 134.695.000,00 122.711.745,00 119.363.237,00 113.952.713,00 113.574.227,00 111.726.713,00 103.235.367,00 102.589.834,00 102.549.302,00 97.610.892,00 97.361.215,00 96.926.409,00 93.558.846,00 88.608.610,00 82.918.639,00 82.068.586,00 80.826.265,00 79.797.280,00 77.604.013,00 77.245.693,00 76.255.487,00 75.679.448,00 72.344.335,00 70.556.839,00 65.109.587,00 63.877.017,00 60.759.324,00 59.009.332,00 57.817.472,00 57.072.541,00 55.844.732,00 54.238.134,00 53.008.469,00 52.628.527,00 52.527.630,00 52.462.886,00 52.019.893,00

21.951.394,00 -15.644.736,00 19.027.455,00 20.738.979,00 -36.861.100,00 91.359,00 18.564.912,00 23.113.081,00 7.027.190,00 4.217.551,00 10.379.419,00 15.735.522,00 547.000,00 1.589.643,00 1.216.790,00 9.580.754,00 8.675.900,00 13.047.735,00 1.959.459,00 9.284.043,00 -8.059.769,00 3.528.158,00 5.015.120,00 -1.314.569,00 3.947.066,00 3.136.891,00 5.775.955,00 1.904.925,00 -369.541,00 10.818.212,00 19.142.694,00 346.289,00 -11.532.603,00 3.813.333,00 4.948.021,00 3.161.701,00 1.755.166,00 697.150,00 1.345.868,00 511.799,00 1.907.523,00 724.481,00 38.559,00 708.915,00 3.832.293,00 480.960,00 868.677,00 5.549.026,00 2.453.318,00


77 Ragione Sociale

Comune

MOBA EUROTUBI SRL MONTORFANO DONAUCHEM ITALIA SRL GUANZATE GABEL INDUSTRIA TESSILE SPA ROVELLASCA MONTANO LUCINO RECO SPA GUANZATE GUFFANTI A. SPA ITALIA HOSPITAL SPA GRAVEDONA ED UNITI TRAFILERIE SAN PAOLO SRL ERBA WALTER ITALIA SRL CADORAGO ERBA ELETTROMECCANICA GALLI ITALO SPA ALBESE CON CASSANO STAMPERIA CARCANO GIUSEPPE SPA CAMAR SPA FIGINO SERENZA ONDULATO LECCHESE SRL LURAGO D’ERBA ERBA ATI SRL OLMETEX SPA CAPIAGO INTIMIANO GUANZATE DOVER INDUSTRIES ITALY SRL TRAMO SRL INVERIGO TURATE D’AMBROS IPERMERCATO SPA META SPA COMO CRIPPA SRL AROSIO O.M.E. METALLURGICA ERBESE SRL ERBA NUOVA DE.FI.M. SPA ANZANO DEL PARCO OSTINELLI SETA SPA CASNATE CON BERNATE ROHM AND HAAS ITALIA SRL MOZZATE FLT & METALS SRL ANZANO DEL PARCO CASINO’ DI CAMPIONE SPA SOCIETA’ BENEFIT CAMPIONE D’ITALIA AEREA SPA TURATE IMAGE S SPA MARIANO COMENSE EINHELL ITALIA SRL BINAGO LOR-MA SRL TAVERNERIO FURIA CUSCINI SPA FIGINO SERENZA POLTI SPA BULGAROGRASSO S.I.G.MA. SRL LOCATE VARESINO CASA VINICOLA NATALE VERGA SPA CERMENATE BRIC’S INDUSTRIA VALIGERIA FINE SPA OLGIATE COMASCO TOTAL SOLUTION INTERIORS SRL CANTU’ ASF AUTOLINEE SRL COMO C.TESSILE SPA GUANZATE FUMAGALLI - INDUSTRIA ALIMENTARI SPA TAVERNERIO CASSINA RIZZARDI STAMPERIA DI CASSINA RIZZARDI SPA TABU SPA CANTU’ TESSITURA SERICA A.M. TABORELLI SRL FALOPPIO VALSECCHI ARMAMENTO FERROVIARIO SRL MERONE SIO SPA CANTU’ CANTU’ ONIRO GROUP SRL IC BELLAGIO SRL BELLAGIO TINTSETA SRL VILLA GUARDIA R.P.E. SRL CARBONATE ITAL LEGHE SRL GUANZATE COMO IDEA SPA SALVIONI SPA INVERIGO

Data costituzione

Fatturato 2022

Utile/Perdita 2022

01-08-1989 06-10-1997 29-04-1969 12-02-1981 16-04-1986 03-06-1999 04-03-1977 10-02-1940 01-01-1954 08-06-1977 11-07-1960 27-09-1984 28-06-2017 10-12-1952 10-01-2014 10-08-1984 12-11-2007 02-03-1973 02-08-2006 15-09-1959 03-10-2008 24-02-1999 28-07-1989 27-05-1997 31-07-2014 28-12-1989 20-09-1994 07-04-1993 05-06-1972 18-06-1973 16-03-1984 23-02-1990 05-06-2003 19-07-1979 24-01-2002 20-02-2002 19-09-1997 16-09-1961 02-07-1984 12-06-1963 28-04-1982 03-12-1982 15-12-2003 06-03-2003 12-12-2003 06-09-1982 07-02-1997 22-04-1986 12-02-1976 11-02-1986

51.677.041,00 51.592.589,00 51.591.633,00 50.399.991,00 50.300.365,00 49.077.221,00 48.648.322,00 48.245.616,00 47.910.823,00 46.873.247,00 46.627.053,00 46.537.253,00 46.477.661,00 46.144.188,00 45.817.963,00 45.552.737,00 45.511.577,00 45.431.379,00 45.277.199,00 45.130.455,00 44.596.524,00 44.477.035,00 43.992.644,00 42.391.230,00 42.132.497,00 42.010.304,00 41.342.987,00 41.065.997,00 41.021.325,00 40.687.189,00 39.701.018,00 39.627.921,00 39.474.653,00 39.260.393,00 39.094.504,00 38.625.468,00 38.371.620,00 38.101.310,00 37.201.270,00 36.344.900,00 35.801.922,00 35.389.768,00 34.736.593,00 33.034.309,00 32.347.794,00 32.187.538,00 31.842.890,00 31.420.102,00 31.347.925,00 31.329.502,00

4.014.458,00 1.357.323,00 14.454,00 1.655.270,00 6.059.577,00 -1.327.040,00 1.083.963,00 1.773.979,00 1.523.132,00 1.228.605,00 1.784.095,00 5.697.674,00 2.143.076,00 6.046.418,00 2.849.863,00 3.908.763,00 538.448,00 13.457.294,00 4.419.603,00 -148.279,00 2.907.764,00 3.317.313,00 -867.681,00 -2.104.449,00 8.013.675,00 6.876.597,00 3.753.680,00 3.305.140,00 6.633.646,00 3.701.563,00 -3.440.091,00 7.299.641,00 636.199,00 1.870.632,00 689.003,00 7.554.173,00 471.604,00 -953.314,00 3.001.602,00 579.037,00 1.028.755,00 2.525.063,00 5.881.002,00 350.321,00 2.497.103,00 1.579.578,00 4.265.737,00 1.110.913,00 2.407.709,00 627.808,00


78

Trend di crescita Ragione Sociale

Data costituzione

Comune

Fatturato 2022

Trend Fatturato

COMO 1907 SRL IMPRIMA SRL IC BELLAGIO SRL AB ITALIA STYLE DI PELLIZZONI SRL SUNLAKE SRL GRUPPO PONTIGGIA SRL OPEN GAS SRL HOTEL BELVEDERE SRL VILLA ERBA SPA DIMODA SRL A.C. LOGISTIC SRL VILLA D’ESTE SPA META SPA EFFEPARK SRL GESTIONI TURISTICHE SRL DONAU CARBON TECHNOLOGIES SRL GRAND HOTEL IMPERIALE SPA N.T. SECURITY INVESTIGATIONS SRL LARIOHOTELS SOCIETA’ BENEFIT SPA VICO SPA ACI BLUETEAM SPA TOTAL SOLUTION INTERIORS SRL BRIC’S INDUSTRIA VALIGERIA FINE SPA CINELANDIA SPA ZANI SPA METAL FORMING MACHINES THE BET SRL TOP GOURMET SRL CREAL SRL TINTORIA FIBRE ARTIFICIALI E SINTETICHE SPA LARIO LIVING SRL SWEP SRL GRAND HOTEL DI COMO SRL TEXAL SPA SHARDANA WORKING SCARL PRISMA 3 SRL EURENERGY SRL TESSITURA ATTILIO IMPERIALI SPA HOTEL RESIDENCE CLUB SPA S.I.G.MA. SRL NEW CLEANING GROUP SRL MANIFATTURE TESSILI BIANCHI E C. SRL LABOSYSTEM SRL GUFFANTI A. SPA SMARTCLEAN SRL SIRTON PHARMACEUTICALS SPA DUOMO SRL MANUTEN & CLEAN SRL SAVING SHIPPING & FORWARDING SRL PORINI SRL

25-07-2017 09-05-2005 12-12-2003 08-04-2015 12-11-2013 23-04-1999 14-04-2008 30-03-2011 23-05-1986 15-12-1989 22-02-2019 26-01-1873 02-03-1973 03-07-2012 12-11-2004 12-12-2011 16-02-1994 21-01-2013 08-05-1979 20-03-2015 12-10-1998 24-01-2002 19-07-1979 13-09-1945 11-09-1998 03-12-2010 08-10-1987 05-11-2019 07-03-1988 13-05-2015 10-03-2011 27-12-2010 07-09-1977 06-08-2015 05-04-2000 01-09-1985 07-05-1967 09-11-2001 23-02-1990 05-05-1998 22-04-1981 15-06-1981 16-04-1986 25-11-2019 22-11-2010 22-03-2006 06-07-2012 10-10-1989 20-01-1968

COMO BULGAROGRASSO BELLAGIO CANTU’ COMO FIGINO SERENZA BREGNANO BELLAGIO CERNOBBIO LURATE CACCIVIO CIRIMIDO CERNOBBIO COMO COMO GRIANTE GUANZATE COMO CABIATE COMO COMO LUISAGO CANTU’ OLGIATE COMASCO CANTU’ TURATE COMO COMO COMO LURATE CACCIVIO ALBAVILLA COMO COMO LURAGO D’ERBA CIRIMIDO FIGINO SERENZA BREGNANO LURATE CACCIVIO BLEVIO LOCATE VARESINO SAN FERMO DELLA BATTAGLIA CADORAGO ROVELLASCA GUANZATE BULGAROGRASSO VILLA GUARDIA COMO MONTANO LUCINO FINO MORNASCO LOMAZZO

663.375,00 76.255.487,00 32.347.794,00 27.015.642,00 5.574.107,00 30.872.876,00 29.283.742,00 7.326.779,00 13.293.629,00 14.899.015,00 5.343.881,00 77.604.013,00 45.431.379,00 1.696.955,00 7.042.224,00 26.977.598,00 15.313.103,00 1.005.349,00 18.384.751,00 22.922.290,00 55.844.732,00 39.094.504,00 39.260.393,00 9.890.667,00 13.508.431,00 4.000.207,00 5.355.398,00 2.066.482,00 21.514.339,00 14.874.241,00 3.104.919,00 12.618.316,00 12.940.427,00 1.826.524,00 14.616.549,00 27.209.777,00 15.361.203,00 29.673.069,00 39.627.921,00 14.531.375,00 28.636.767,00 14.869.493,00 50.300.365,00 3.532.024,00 15.138.120,00 7.094.963,00 1.789.546,00 27.526.865,00 19.353.303,00

10.368,28 684,22 487,7 439,45 170,95 167,71 166,55 157,77 141,29 140,19 139,11 135,03 134,4 131,92 125,59 123,57 122,85 122,19 119,61 118,81 110,46 108,96 106,08 103,04 98,32 98,08 97,55 95,68 92,39 92,02 87,19 85,9 85,66 82,45 81,18 80,06 75,36 73,01 70,14 69,88 69,76 66,57 66,06 64,77 64,6 61,56 60,46 60,03 57,65


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