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ATTUALITÀ
La più grande storia mai raccontata
STORIA
Nome in codice: Temporale
PUNTOZERO nr. 4 –
Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
È possibile salvare l’euro?
N. 4, vol. 2 - 2012
ENERGICA
9 771592 124726
ISSN 1592-1247
2 00 0 4 >
€ 8,00
SUPERBIKE
NELLA SCIA DI TESLA Ecologia e alte prestazioni nella nuova moto elettrica della CRP
PUNTOZERO powered by Nexus Nr. 4, Vol. 2 – anno 2012 luglio 2012 – ottobre 2012 Quadrimestrale EDITORE NEXUS Edizioni S.r.l. DIRETTORE RESPONSABILE Tom Bosco direttore@nexusedizioni.it REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Terme 51 - 35041 Battaglia Terme (PD) Tel. 049 9115516 - Fax 049 9119035 www.nexusedizioni.it info@nexusedizioni.it redazione@nexusedizioni.it segreteria@nexusedizioni.it ufficiostampa@nexusedizioni.it
S O M È possibile salvare l’Euro? di Antonino Galloni
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Questo illuminante saggio prende in esame i vari scenari possibili e le relative conseguenze di un abbandono dell’euro da parte di uno o più paesi della comunità europea, ma fornisce ottimi spunti per riorganizzare senza grossi traumi la gestione e la circolazione di tale moneta, basandosi su modelli economici più equi ed efficienti.
amministrazione@nexusedizioni.it
HANNO COLLABORATO Antonino Galloni - Jacopo Castellini Domenico Azzone - Daniel W. Michaels Sabina Marineo - Varo Venturi Massimo Mazzucco - Carlo Gislon - MADE514 TRADUZIONI Alfio Faro, Carmen Mangiola IMMAGINE DI COPERTINA Foto: Damiano Fiorentini Grafica: Lattebianco PROGETTO GRAFICO Carlo Gislon PUBBLICITà pubblicità@nexusedizioni.it SERVIZIO ABBONAMENTI abbonamenti@nexusedizioni.it PUNTOZERO Powered by NEXUS New Times Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Padova n.1466 del 27/07/95 Iscritta al R.O.C. n.5090 In questo numero la pubblicità non supera il 45% Tutti i diritti riservati La responsabilità dei contenuti degli articoli firmati è lasciata agli autori. Il materiale ricevuto e non richiesto, anche se non pubblicato, non sarà restituito. L’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze per quelle immagini di cui non sia stato possibile reperire la fonte. STAMPA Cierre Grafica – Sommacampagna (VR)
DISTRIBUZIONE Distribuzione per l’Italia ITALIAN PRESS S.r.l. – Milano Tel. 02 9944991
La più grande storia mai raccontata di Jacopo Castellini
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Normalmente siamo convinti di vivere in un mondo di nazioni, di istituzioni, di cittadini e di leggi che ne regolano i rapporti reciproci. E se invece le leggi che siamo tenuti a rispettare nascondessero, in realtà, qualcosa di molto diverso da quello che ci aspettiamo? Questa è la domanda che ci poniamo in quest’articolo, che vuole presentare a chi legge una visione della realtà profondamente diversa da quella che osservano tutti i giorni.
M A R I O Nome in codice: temporale di Daniel W. Michaels
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La storiografia ufficiale ha presentato l’Operazione Barbarossa, l’invasione dell’Unione Sovietica da parte del III Reich avviata il 22 giugno 1941, come una spregiudicata operazione di conquista del governo nazista per assicurarsi lo “spazio vitale” verso est, ma sembra ormai provato che si trattò soprattutto di anticipare un’analoga invasione sovietica del continente europeo, programmata dall’armata rossa soltanto qualche settimana più tardi.
Scie anomale nei nostri cieli di Domenico Azzone
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Nell’annosa controversia sulle cosiddette “scie chimiche”, i detrattori del fenomeno spesso rimarcano l’assenza di opinioni scientifiche da fonti esperte e professionali. Eccovi dunque in forma di articolo una dissertazione tecnica sulla differenza tra scie di condensazione normali e anomale, compilata da un meteorologo di provata esperienza.
Shemsu-Hor: compagni di Horus e primi re d’Egitto
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di Sabina Marineo Secondo quanto ci ha trasmesso tramite i suoi scritti il sacerdote Manetone, alle origini della civiltà egizia compare una misteriosa stirpe di regnanti predinastici, le cui gesta sollevano importanti questioni di ordine storico e tecnologico.
Mistero in fondo al Baltico
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di Jacopo Castellini Una misteriosa struttura discoidale, trovata sul fondo del mare fra Svezia e Finlandia grazie agli ecoscandagli effettuati col sonar da un team di ricercatori, sta attirando l’attenzione di tutto il mondo su quello che qualcuno ha definito “UFO del Baltico”.
Il figlio irruente della Serenissima di Carlo Gislon
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In un’epoca dove si viveva in media una quarantina d’anni, a 48 si sposa e a 75 combatte contro la flotta musulmana nella più sanguinosa battaglia navale che si ricordi. Parliamo di un eroe veneziano: Sebastiano Venier.
Il cinema: maninpolazione mentale e genetica 87 di Varo Venturi
Le “Storie Incredibili” di Varo Venturi proseguono con la prima parte di una sua dissertazione sul possibile nesso tra cinematografia e programmazione genetica delle masse.
MADE514 94 Una succinta panoramica delle opere di Made514, da tempo autore delle splendide copertine per l’edizione italiana di NEXUS New Times, un artista poliedrico e amante della sperimentazione.
“Energica” (ri)scossa della moto elettrica di Tom Bosco
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Abbiamo “assaggiato” in pista la superbike elettrica da competizione realizzata dalla CRP, vero e proprio laboratorio per lo sviluppo di una serie di modelli da strada, il primo dei quali sarà commercializzato l’anno prossimo col nome di Energica. Vi raccontiamo com’è andata.
L’editoriale di Tom Bosco
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opo la sbornia mediatica delle Olimpiadi di Londra, perlopiù ambientate in uno stadio olimpico dall’architettura a dir poco inquietante, per non dire “illuminata”, rieccoci tutti ad affrontare quei problemi e difficoltà che contraddistinguono, individualmente e collettivamente, un momento storico mai visto prima. Anziché scoraggiarci, però, faremmo bene a considerare questo travagliato periodo come un’occasione unica per cambiare le cose. Come profetizzavano i Maya, siamo a cavallo fra due mondi: quello vecchio e decrepito, che mentre implode su sé stesso mette in campo tutte le sue residue energie per mantenere lo status quo; e quello nuovo e luminoso che sta emergendo sotto i nostri occhi, ma non si è ancora concretizzato compiutamente. Si tratta semplicemente di scegliere da che parte stare, di entrare in risonanza col nostro mondo di elezione, che immancabilmente si manifesterà. Siamo noi a fornirgli l’energia, siamo noi ad alimentarlo attraverso le nostre scelte quotidiane, piccole e grandi. “Io cosa posso farci?” è un postulato da eliminare dalle nostre vite, dai nostri pensieri. È giunto il momento di riscoprire e ripristinare la nostra sovranità come individui e collettività, e l’unico modo per farlo è cessare di sostenere il vecchio sistema, di farsene intimorire e soggiogare. A questo proposito, in questo numero ospitiamo uno dei più straordinari e illuminanti articoli che possiate mai leggere, quella che è davvero “la più grande storia mai raccontata”. Per citare Matrix (che a sua volta cita Carroll), avrete la possibilità di scoprire “quanto sia davvero profonda la tana del Bianconiglio”... Quanto sopra, almeno in parte, vale anche per un altro eccellente articolo di carattere storico, ovvero la descrizione della cosiddetta “Operazione Groza”, la controparte sovietica dell’Operazione Barbarossa messa in atto dalla Wermacht, che nei piani di Stalin avrebbe consentito all’Armata Rossa di sottomettere l’intera Europa, se non fosse stata anticipata e scompaginata dall’iniziativa tedesca. La rivisitazione di fatti storici noti o la rivelazione di altri quasi del tutto sconosciuti al grande pubblico, ma estremamente significativi, è assai importante per comprendere appieno l’attuale situazione geopolitica mondiale, pertanto nei prossimi numeri vi proporremo altro materiale realmente degno di nota. Per quanto ci riguarda, stiamo facendo di tutto per ampliare il ventaglio delle nostre attività, e fra le altre cose abbiamo stretto una partnership con Pensare Oltre, il noto movimento culturale per la tutela dell’infanzia che abbiamo per anni promosso attraverso le pagine delle nostre riviste. Insieme alla sua “madrina”, Elisabetta Armiato, splendida danzatrice, già prima ballerina e interprete alla Scala di Milano, stiamo contribuendo a varie iniziative, fra le quali un prossimo Convegno da tenersi a Roma in dicembre e su cui vi informeremo dettagliatamente al più presto. Per ora, non resta che prepararci a quello che presumibilmente sarà un autunno “caldo”, in tutti i sensi...
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LA PIù GRANDE STORIA MAI RACCONTATA
Normalmente siamo convinti di vivere in un mondo di nazioni, di istituzioni, di cittadini e di leggi che ne regolano i rapporti reciproci. E se invece le leggi che siamo tenuti a rispettare nascondessero, in realtà, qualcosa di molto diverso da quello che ci aspettiamo? Questa è la domanda che ci poniamo in quest’articolo, che vuole presentare a chi legge una visione della realtà profondamente diversa da quella che osservano tutti i giorni. Al termine di queste pagine rimarrete sorpresi, increduli, sbigottiti e capirete perché abbiamo definito quella di quest’articolo come la più grande storia mai raccontata. La storia di un mondo irreale, fantascientifico, eppure così palesemente sotto i nostri occhi.
Immagine di Shortgreenpigg, Digital Art/Fractal Art
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Attualità
L’autore Nato a Padova nel 1989, Jacopo Castellini ha studiato Filosofia presso l’ateneo patavino. Rifacendosi al principio socratico del “conosci te stesso” come fondamento dell’evoluzione umana, cerca di comprendere maggiormente il mondo che lo circonda e di contribuire all’evoluzione della coscienza individuale e collettiva. Con questa finalità, collabora con il sito di informazione indipendente Stampalibera.com e con Nexus Edizioni.
Ci sono alcuni film che definire profetici è poco. Tanto da far pensare che abbiano lo scopo, più o meno esplicito, di lanciare un messaggio o un avvertimento a chi li guarda. Film che, con ambientazioni fantascientifiche, sono riusciti a descrivere una realtà futura o presente meglio di molte analisi intellettuali. Come Rollerball, del 1975, che ci propone un mondo futuro in cui gli stati sono stati letteralmente sostituiti dalle corporation. Un 2018 in cui non vi sono più governi, né nazioni, né vi è un governo mondiale, ma solo un grande cartello di corporazioni che gestisce il mondo alla luce del sole. Al posto dell’inno nazionale, l’inno corporativo, anziché le feste nazionali, le feste corporative. Il Sistema corporativo gestisce la vita degli individui, che di fatto sono pedine nelle mani delle corporazioni, burattini senz’anima, di cui persino la vita sentimentale è gestita dal Sistema. I pochi che raggiungono una posizione affermata e la sicurezza economica che ne deriva sono proprio i giocatori del rollerball, uno sport violento che serve come strumento di distrazione e valvola di sfogo per le masse. E se il futuro corporativo viene presentato in Rollerball come lontano nel tempo, in un film dell’anno successivo se ne mostrano le premesse in modo esplicito. In Quinto Potere (Network), Howard Beale (alias Peter Finch) è un anchorman televisivo della UBS folgorato da un’illuminazione divina, che lo trasforma in un profeta biblico adattato al piccolo schermo. Un uomo che si sente sopraffatto dalle ingiustizie e, ispirato da
una forza più grande, pensa di poter utilizzare il mezzo televisivo per lottare contro la degenerazione sociale e culturale, per spingere le masse a reclamare i propri diritti di fronte ai loro governi. La portata rivoluzionaria dei suoi messaggi, non compresa dal pubblico anestetizzato, è tollerata e strumentalizzata dalla rete tv ai fini degli ascolti. Ma solo fino a quando le parole di Beale non fanno fallire un’importante trattativa di acquisizione della stessa UBS, che lo ospita. Sarà allora che il suo presidente Arthur Jensen (Ned Beatty) tenterà di riportarlo sulla ‘retta via’: “Lei è un vecchio che pensa in termini di nazioni e di popoli! Non vi sono nazioni. Non vi sono popoli. Non vi sono russi. Non vi sono arabi. Non vi sono terzi mondi e non c’è nessun ovest! Esiste soltanto un unico, un solo sistema di sistemi, uno, vasto e immane, interdipendente, intrecciato, multi-variato, multinazionale dominio dei dollari. Petrodollari, elettrodollari, multi-dollari, reichmark, sterline, rubli, franchi e schekel. È il sistema internazionale, valutario che determina la totalità della vita su questo pianeta. Questo è l’ordine naturale delle cose oggi. Questa è l’atomica, subatomica e galattica struttura delle cose oggigiorno.” Beale non si accorge del gioco più grande che lo sovrasta, della nuova religione che si sta affermando e della sua Gerusalemme Celeste: “Non viviamo più in un mondo di nazioni e di ideologie, signor Beale. Il mondo è un insieme di corporazioni, inesorabilmente regolato dalle immutabili, spietate leggi del business. Il mondo è un business, signor Beale! Lo è stato fin da quando l’uomo è
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Immagine originale per la locandina del film Rollerball di Norman Jewison (1975).
Una scena del film Quinto potere di Sidney Lumet (1976).
uscito dal magma. E i nostri figli vivranno, signor Beale, per vedere quel mondo perfetto, dove non ci saranno né guerre, né fame, né oppressione, né brutalità. Una vasta ed ecumenica società finanziaria, per la quale tutti gli uomini lavoreranno per creare un profitto comune, nella quale tutti avranno una partecipazione azionaria, e ogni necessità sarà soddisfatta, ogni angoscia tranquillizzata, ogni noia superata.” Una versione romantica e ideali-
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stica, ma non meno totalitaria, del futuro immaginato in Rollerball, in cui l’uomo è stato svuotato di quanto vi è di spirituale in lui e radicalmente trasformato, attraverso un processo alchemico a rovescio, in un burattino. Ma se in Rollerball l’ambientazione è un futuro all’epoca lontano, in Quinto Potere le basi per il trionfo della distopia materialistica sono già nel presente. Le corporazioni avevano già sostituito le nazioni negli anni ‘70, secondo gli autori del film: il futuro di Rollerball è solo una conseguenza, un disvelamento della struttura corporativa che già controlla il mondo, attraverso gli stati. Le parole di Jensen sono schiette e dirette, una pugnalata allo stomaco dello spettatore: “Lei si mette sul suo piccolo schermo da ventun pollici e sbraita parlando d’America e di democrazia. Non esiste l’America. Non esiste la democrazia. Esistono solo IBM, ITT, AT&T, DuPont, Dow, Union Carbide ed Exxon. Sono queste la nazioni del mondo oggi.” Mai parole del cinema sarebbero state più profetiche e realistiche. Nel documentario The Corporation, del 2003, Ira Jackson, Direttore del Centro Studi Business e Pubblica Amministrazione dell’Università di Harvard, userà parole più allusive e poetiche, parlando di multinazionali: “L’aquila, che si libra in volo con la sua vista aguzza. Competitiva. Pronta a colpire. Ma non come un avvoltoio. Nobile, sognatrice, maestosa. È un’immagine credibile, una fonte di ispirazione per la gente, che vede nel suo volo la possibilità di innalzarsi. Potrebbe essere un ottimo logo per un’azienda dai saldi principi morali.” Poi arriva lo stop della regia: fine delle riprese. Jackson si alza: “Ok ragazzi, basta con le stronzate.” Altro che ‘stronzate’! Le sue parole testimoniavano, senza saperlo, una verità davvero incredibile. Quel simbolo è già utilizzato da migliaia di anni e quella corporation esiste già, da oltre duecento anni, alla luce del sole. Siete pronti per leggere la più grande storia che sia mai stata raccontata? [...] Leggi il seguito sul nuovo numero di Puntozero disponibile nel nostro shop on line...
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Le macchinazioni gLobaListe dietro La “Primavera araba” si temPeste droni: geomagnetiche: pericoLo ra dei izzati e centraLi nucLeari La Guer a rischio? automat armati, creme soLari, un deLLe PericoLo Luzione sionaLi Per La saLute e Per La rivo i tridimen L’ambiente panacea dna: stampant etta un’antenna perf frattaLe a iodio, una sono oper Per L’energia di Punto zero i seGreti a: mastocitoPatie fatim cano? e maLattie croniche deL vati iche e scientifLa morte fotografando L’attività Le prov o vita dop ri: deLLa? forza www.nex deLLa rest eterica cina aizion used i extrater à daLL i.it verr siamo contatt governati da PsicoPatici Lazione ? La rive na i retrosceuna nazione itaLia: di nascita a deLL
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