www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59
sabato 6 giugno 2015 anno 119 - numero 132 euro 1,90
.
9 771120 506000
50 6 0 6>
MILAN: IL 48% A MR BEE BERLUSCONI INCASSA 500 MILIONI NI E (PER ORA) RESTA PRESIDENTE
L’ANALISI di Umberto Zapelloni
UN CAPOLAVORO E TANTE DOMANDE Un capolavoro. Se è tutto oro quello c luccica sotto il cielo di Arcore, che Silv Berlusconi è riuscito a realizzare Silvio il ccolpo che sogna ogni imprenditore. Inc Incassare un mare di denaro e restare padrone. Un colpo da fuoriclasse quale è spesso stato Berlusconi q quando c’era da vendere qualcosa.
GOZZINI, LAUDISA, NICITA, PAGLIARA, RUSSO, SCHIANCHI DA PAGINA 18 A PAGINA 21
L'ARTICOLO A PAGINA 18
PODEMOS! JUVE-BARÇA
FINALE DI CHAMPIONS OGGI ALLE ORE 20.45 OLYMPIASTADION DI BERLINO
IL COMMENTO di Gianni Valenti
CORAGGIO E FRESCHEZZA LA JUVE PUO’ FARCELA Podemos! Sì, la Juve può farcela. Con il coraggio di chi non è favorita ma è in grado di mettere in campo senza paura la freschezza e la bontà delle proprie idee insieme a energie che magari nemmeno pensava di poter avere. Il Barcellona delle meraviglie dovrebbe conoscerla bene una storia simile perché l’ha toccata con mano su un palcoscenico diverso.
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano
Assalto bianconero alla 3a Champions e alla tripletta Tevez sfida l’attacco atomico del Barça, il ruolo decisivo di Pogba che può togliere i rifornimenti a Messi E Neymar avverte: «Voglio segnare a Buffon, il mio idolo»
Suarez deluso per l’assenza di Chiellini: «Peccato, mi salta l’aperi-cena»
BIANCHIN, BOCCI, CANTALUPI, CONDO’, CONTICELLO, DELLA VALLE, GUGLIELMI, IARIA, RICCI, VERNAZZA DA PAGINA 2 A PAGINA 15
DALL’11 GIUGNO AL 4 LUGLIO IN ESCLUSIVA
LA SVOLTA
SERIE B: FINALE ANDATA
Tutta la Coppa America gratis sul canale 59 di GazzettaTv
Napoli, Sarri va a cena con De Laurentiis La firma è vicinissima
Pescara, solo un palo Ora per la A al Bologna basta un pareggio
BERTON
MALFITANO
BINDA, IMPARATO
w
IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI
L'ARTICOLO NELLA PAGINA DELLE OPINIONI
DA NON PERDERE
1 F.1 a Montreal Lewis sbatte e Vettel è lì CREMONESI, IANIERI
igi 2 Tennis a Parigi Wawrinka è in finale BERTOLUCCI, MARTUCCI
3 Playoff basket Reggio ok: 2-2 con Venezia
DI SCHIAVI, COMMENTO PETERSON
Champions R Oggi la finale
O L T R E IL M U R O 2
.
JUVENTUS! JUventus
Barcellona
4-3-1-2
4-3-3
COSi in campo A BERLINO OLYMPIASTADION ore 20.45
1
26
19
BUFFON
LICHTSTEINER
BONUCCI
37 anni
31 anni
28 anni
33
22
EVRA
DANI ALVES 6
15 Presenze
1 12
Presenze Gol
1 12 0
Presenze Gol
12 0
33
8
BARZAGLI
EVRA
MARCHISIO
34 anni
34 anni
29 anni
BUFFON
Presenze Gol
9 0
Presenze Gol
21
6
23
PIRLO
POGBA
VIDAL
36 anni
22 anni
28 anni
Presenze Gol
9 1
Presenze Gol
9 1
Presenze Gol
21
23
9
5
VIDAL
SUAREZ
BUSQUETS
9
ALLENATORE
TEVEZ
MORATA
Allegri
14 10
MASCHERANO
31 anni
22 anni
47 anni
12 1 7
Presenze Gol
11 4
8
NEYMAR N
INIESTA
TEVEZ
18
LICHTSTEINER
JORDI ALBA
PANCHINA: 30 Storari, 5 Ogbonna, 20 Padoin, 27 Sturaro, 37 Pereyra, 14 Llorente, 32 Matri SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno INDISPONIBILI: Caceres, Marrone, Chiellini
Alla Juventus dal 2014
Gironi Serie A
28 anni
112
PANCHINA: 13 Bravo, 6 Adriano, 24 Mathieu, 15 Bartra, 12 Rafinha, 6 Xavi, 7 Pedro SQUALIFICATI: nessuno DIFFIDATI: nessuno o INDISPONIBILI: nessuno
Campione
CL CL
CL
CL
EL
7° 1° 2009-10
7° 1° 2010-11
Finale Semifinale
EL
CL EL CL
CL CL
1° 2° 2011-12
1° 1° 2012-13
Presenze Gol
110 0
Presenze Gol
1° 2° 2013-14
14
18
4
MASCHERANO
JORDI ALBA
RAKITIC
30 anni
26 anni
27 anni
Presenze Gol
le ultime 5 stagioni Campione
Quarti Ottavi
Presenze Gol
111
26
Finale Semifinale
32 anni
10 1
1 TER STEGEN
ARBITRO: Çakır (Tur) GUARDALINEE: Duran - Ongun (Tur) QUARTO UOMO: Eriksson (Sve) ADDIZIONALI: Göçek, Simsek
10
23 anni
Presenze
PIRLO
BONUCCI
11 1
3
PIQUÉ
3
19
11 0
22
DANI ALVES
PIQUÉ
MARCHISIO 5 0
4 RAKITIC
MORATA
8
Presenze Gol
10 MESSI M
BARZAGLI 1
15
9
POGBA
1
TER STEGEN
11 0
Presenze Gol
1 10 0
5
8
10
BUSQUETS
INIESTA
MESSI
26 anni
31 anni
27 anni
Presenze Gol
9 0
Presenze Gol
110 0
11 1
Presenze Gol
Presenze Gol
12 10
9
11
ALLENATORE
SUAREZ
NEYMAR
LUIS ENRIQUE
28 anni
23 anni
45 anni
Quarti Ottavi Gironi Liga
Presenze Gol
9 6
Presenze Gol
11 9
Al Barcellona dal 2014
CL Champions League - EL Europa League
Isolare Messi O grazie a Pogba E poi in fascia a cercar gloria
Paolo Condò INVIATO A BERLINO (GERMANIA)
kay, il Barcellona è il chiaro favorito di stasera. Ma adesso, come direbbe un noto intellettuale, fatevi una domanda e datevi una risposta: se Messi giocasse nella Juventus, cambiereste il pronostico? Siccome la replica più logica è un bel sì — se Leo vestisse bianconero ci giocheremmo tutto sul ritorno della coppa a Torino e in Italia — ne consegue che la Juve, nel breve volgere di una stagione, ha ridotto a un solo uomo la distanza dal vertice d’Europa. Un tipo piuttosto speciale, d’accordo, ma l’anno scorso i pluricampioni d’Italia non passarono nemmeno la fase a gironi, e pure in Europa League fallirono il comodo approdo alla finale casalinga; e dunque è fantastica l’accelerazione impressa da Massimiliano Allegri a un progetto societario che in nove anni — gli ultimi dei quali passati correndo — ha completato il percorso di risalita dalla Serie B alla finale di Champions.
L’ISOLAMENTO DI MESSI La premessa, doverosa perché stasera è l’intero calcio italiano a tornare in Serie A grazie alla Juventus, serve anche a
esaurire il tono da «complimenti comunque vada» che ha riempito questo lungo avvicinamento. Adesso Buffon e company devono provare a vincere la Champions, e la prima missione da compiere è la limitazione dell’omino che segna non soltanto la differenza tra il Barça e la Juve, ma tra il Barça e tutte le squadre del mondo. Dalle semifinali a oggi si è dibattuto su un unico tema: come bloccare i mostri, ovvero il tridente catalano in generale e Messi in particolare. Ci siamo tutti dimenticati della pericolosità di Tevez e Morata, dello spirito guerriero di Vidal, della classe di Pirlo: concentrazione totale sul terribile terzetto, il miglior attacco del torneo, e sul sempre più riconosciuto numero uno del pianeta. Il che è un bene perché anche in assenza della vecchia spocchia cruijffiana — anzi, i toni rispettosi del Barcellona suonano sinceri — la Juve entrerà in campo con la sensazione di essere un po’ sottovalutata. Per le italiane, capaci di motivarsi col minimo appiglio, questa è una situazione ai limiti del doping mentale. LA LEZIONE DEL MALAGA Come disse Guardiola (che pure poi lo bloccò per 77’), Messi non si può fermare, soltanto limitare. Noi aggiungiamo isolare perché il percorso principale che porta alla
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
3
.
TV: Canale 5, Sky Sport 1 HD INTERNET: www.gazzetta.it Meteo: Pioggia e schiarite 22 gradi
Mossa BARCELLONA
ALVES
J. ALBA
2
MESSI 1
Mossa Juventus
Pog
ALVES
SUAREZ
ba Movimento
VIDAL Passaggio
2
POGBA 1
MARCHISIO
SUAREZ
L’arrembaggio dalle fasce e il continuo movimento delle tre superstar
PIRLO
Movimento
Linee strette, attacco alla profondità e Pogba guastafeste sull’asse Alves - Messi
Pulce è molto definito e passa per Dani Alves, il se addirittura la chiave della partita: Pogba ha ponte della portaerei dalla quale Leo decolla: avuto un mese per raggiungere il massimo della Messi possiede una capacità associativa sopran- condizione. Nel suo duello con Alves dovrà far naturale, e dalla posizione di esterno destro è in valere il fisico per reggere il controllo di palla ad grado di dialogare con chiunque risalendo verso alta velocità del brasiliano — frapponendosi tra il centro per tirare oppure per battezzare il taglio lui e Messi — e bombardarlo di ripartenze per costringerlo a un fuori giri polmodi Suarez o Neymar. In questi giornare. Meno Alves arriva a Leo, più ni girano in rete i frame del sistema Leo deve rinculare in cerca del difensivo del Malaga, la squadra di LA STRATEGIA pallone; poi magari segna un gol Liga che in 180’ non ha preso nem- Il francese deve come quello inflitto all’Athletic, e meno un gol dai tre fuoriclasse; allora ci si alza in piedi e lo si appar di capire che il segreto siano disinnescare Dani Alves, trampolino plaude. Ma in linea di principio, state tre linee di difesa (4-4-2) basallontanarlo dalla porta è un’ottise, molto strette e aperte sui lati, di lancio della Pulce ma politica. vale a dire provate pure a crossare, ché tanto di testa non la pigliate Alle spalle dei terzini DOVE CERCARE LE PEPITE Marchimai, mentre noi intasiamo ogni sio è chiamato a un incarico specuspazio centrale col filo spinato per del Barcellona, lare su Jordi Alba, che nella finale impedirvi la penetrazione. Basta Morata e Tevez di Euro 2012 tatticamente gli fece che funzioni, si dice di solito: l’or- possono fare male molto male (e lui se lo ricorda). ganizzazione difensiva della Juve, con Vidal che arretra a fianco di Pirlo in un 4-4-2 Luis Enrique spinge molto i terzini, anche perché che allarga Marchisio e Pogba sulle fasce, è simile il recupero del pressing che Martino aveva lasciato andare ha bisogno di loro; in caso di ripiegaa quella del Malaga. mento rapido Busquets arretra fra Piqué e MaPOGBA UOMO CHIAVE Il ruolo dei due centro- scherano, che si allargano disegnando una difesa campisti esterni diventa così fondamentale, for- a tre, ed è in quegli spazi alle spalle dei terzini che
la Juve può trovare le pepite d’oro. Se l’accelerazione di Morata intercettasse un Piqué che s’è appena messo in movimento, la strada verso Ter Stegen può aprirsi all’improvviso. Allo stesso modo Tevez, che conosce Mascherano come le sue tasche, guardando la porta può scegliere l’aggiramento laterale o quello centrale, fidando magari nel fallo di Busquets che armerebbe la punizione di Pirlo. Il grande regista juventino ha uno stimolo in più per indovinare il lancio perfetto per le due punte: ogni suo calcio franco è una palla-gol e in una finale di Champions la rete su punizione diretta manca dal 1999 (Basler). Alla roulette sarebbe un ritardo pazzesco. BUONE SENSAZIONI A vederli in campo nella rifinitura, seri e concentrati in questo stadio che per ogni italiano è pieno di good vibrations, gli uomini della Juve sembrano caricati, persino eccitati, dalla difficoltà del compito. Un Triplete ti porta di peso nella storia. Se è già meraviglioso poterci pensare per due settimane, la serata in cui te la giochi può diventare la più bella della vita. Da Pirlo a Buffon, qui ci sono carriere straordinarie al crepuscolo: e quando l’aria è pulita, è il momento in cui ammiri i colori più accesi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ALBO D’ORO COPPA CAMPIONI 1956 Real Madrid, 1957 Real Madrid, 1958 Real Madrid, 1959 Real Madrid, 1960 Real Madrid, 1961 Benfica, 1962 Benfica, 1963 MILAN, 1964 INTER, 1965 INTER, 1966 Real Madrid, 1967 Celtic Glasgow, 1968 Manchester United, 1969 MILAN, 1970 Feyenoord, 1971 Ajax, 1972 Ajax, 1973 Ajax, 1974 Bayern Monaco, 1975 Bayern Monaco, 1976 Bayern Monaco, 1977 Liverpool, 1978 Liverpool, 1979 Nottingham Forest, 1980 Nottingham Forest, 1981 Liverpool, 1982 Aston Villa, 1983 Amburgo, 1984 Liverpool, 1985 JUVENTUS, 1986 Steaua Bucarest, 1987 Porto, 1988 Psv Eindhoven, 1989 MILAN, 1990 MILAN, 1991 Stella Rossa Belgrado, 1992 Barcellona. CHAMPIONS LEAGUE 1993 Olympique Marsiglia, 1994 MILAN, 1995 Ajax, 1996 JUVENTUS, 1997 Borussia Dortmund, 1998 Real Madrid, 1999 Manchester United, 2000 Real Madrid, 2001 Bayern Monaco, 2002 Real Madrid, 2003 MILAN, 2004 Porto, 2005 Liverpool, 2006 Barcellona, 2007 MILAN, 2008 Manchester United, 2009 Barcellona, 2010 INTER, 2011 Barcellona, 2012 Chelsea, 2013 Bayern Monaco, 2014 Real Madrid.
4
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
NON ABBIAMO RIVALI. NEANCHE IN UEFA CHAMPIONS LEAGUE. Abbiamo la gamma più ampia di veicoli commerciali e siamo i fornitori ufficiali della UEFA Champions League. Il risultato? Qualunque sia il tuo lavoro, abbiamo il veicolo giusto per te. Trovalo in concessionaria. Esaltare il tuo business è la nostra passione. Veicoli commerciali ufficiali della UEFA Champions League. MESSAGGIO PUBBLICITARIO CON FINALITÀ PROMOZIONALE. ALCUNI DEI CONTENUTI PUBBLICIZZATI POTREBBERO NON ESSERE DI SERIE MA DISPONIBILI A PAGAMENTO SU ALCUNE VERSIONI. LA VERSIONE PUBBLICIZZATA È INSERITA A TITOLO DI ESEMPIO.
Champions R Oggi la finale
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA STATISTICA
Un corner per amico ● La Juventus è la squadra che ha concesso più corner agli avversari in questa Champions (57), ma il Barça non è ancora riuscito a segnare sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina dall’inizio di questo torneo.
L’impresa straordinaria di Max e Luis: i sopportati Alessandra Bocci INVIATO A BERLINO
C
hi lo avrebbe mai detto? Loro, ad esempio. Gente che non ha paura di buttarsi in mare anche quando il vento soffia forte. Luis Enrique ha fatto il suo anno sabbatico in Australia a giocare con le onde alte e ha scelto di vivere a Gava, vicino a Barcellona, perché lì si può fare surf tutto l’anno. «Quando alleni il Barça sei sempre costretto a grandi traguardi e sei sempre sotto gli occhi di tutti. Sei a portata di critica, ma questo lo sapevo dall’inizio». Massimiliano Allegri le onde le prende al massimo di traverso col gommone, però anche lui sapeva bene a che cosa si esponeva buttandosi nel dopo Conte e ha rischiato volentieri. Vite parallele di due allenatori spericolati, arrivati alla finale di Champions da outsider. Almeno per gli scettici. STILI Ci sono i profeti e ci sono gli allenatori. Alla prima categoria appartengono Guardiola, Mourinho, Cruijff, Michels, Sacchi, Conte. Alla seconda Ancelotti, Lippi, Capello, logicamente Nereo Rocco e altri. L’iscrizione di Allegri alla categoria degli allenatori è automatica, la destinazione di Luis Enrique è incerta: è partito nella categoria dei primi, obbligato a fare gioco bello come Guardiola, poi è diventato meno teorico e più pratico. Il suo Barça scintilla anche in difesa, Mascherano dice «è un grande allenatore che non chiede mai cose strane» e tutto fila. Prima no. Il caso scoppia ai primi di gennaio di quest’anno, con una partitella. Bartra entra duro su Messi, che grida «È fallo». Luis Enrique, che sta arbitrando, dice che i falli li fischia lui e si scatena il parapiglia. C’era troppa ruggine accumulata dall’inizio, prima con Neymar, poi con la stella argentina, che non gradisce alcuni membri del nuovo staff. Luis è stato accolto bene dai tifosi, ma per le star del gruppo è troppo duro. Tratta tutti allo stesso modo,
I TROFEI DI MAX
4
I titoli da tecnico di Allegri: due scudetti (Milan e Juve), una coppa Italia (Juve), una Supercoppa (Milan)
5
.
RIl tecnico
te, ma pretende lui di decidere quando devo stare fuori. Questo è inaccettabile». Ecco.
tattica mai amata dai fuoriclasse. Allegri è passato da una situazione simile a Milanello, alla sua prima esperienza con una grande squadra. Uno dei big che mal lo sopportavano spiegò a un giornalista il motivo del suo fastidio: «E’ vero, mi fa giocare tutte le grandi parti-
MESE CRUDELE Spigolosi, spiritosi a volte e un po’ selvatici. Luis Enrique parte con la benevolenza dei tifosi catalani, è stato un grande del Barça e certe cose non si dimenticano. Allegri parte con i sassi tirati alla macchina che lo portava a Vinovo e i cori «Noi Allegri non lo vogliamo». Raccogliere l’eredità del profeta Conte non è semplice, e non lo è neppure rinfrancare i tifosi blaugrana orfani di Pep e scioccati da un’annata anonima con Tata
bianconero: «Questo è anche il successo di una società solida»
Tweet Non esiste un hashtag che possa rappresentarlo con la giustizia che merita. Forse il migliore in assoluto potrebbe essere #Messia @GaryLineker Massimiliano Allegri, 47 anni, e Luis Enrique, 45 anni BOZZANI/GETTY
1Allegri
è partito tra la rabbia dei tifosi, Luis Enrique da una lite con i giocatori: ora si contendono il Triplete Martino. Gennaio è un mese crudele per tutti e due: il presidente del Barça interviene a sedare le polemiche fra i suoi attaccanti pregiati e il tecnico amante della fatica (mountain bike, maratona), i critici ricominciano a storcere la bocca perché la Juve attraversa un momento no. Luis Enrique e A Allegri non se ne preoccupano e ora sono qui a raccontare i loro capolavori facendo finta di niente. «Questo è anche il successo della società, la dirigenza è solida, la squadra è cresciuta in Europa», dice Allegri. Sui sassi e i cori e le proteste sui social network neanche una parola. Lo aveva già detto prima di arrivare in finale di Champions. «Non sono stupito di quello che abbiamo raggiunto». Luis Enrique, dall’alto del suo tridente milionario, non può dire qualcosa di diverso. «La squadra è dove deve stare. Non sono uno che cerca vendette, sono qui tranquillo ma ero tranquillo anche prima». E’ tranquillo pure Allegri, rilassato. Esce dalla sala stampa reprimendo uno sbadiglio. PARAGONI Vite parallele di due allenatori contemporanei, che per ora sono pari o quasi: Luis Enrique giocatore in Champions è stato eliminato due volte dalla Juve, e lo stesso è capitato all’Allegri allenatore del Milan cacciato due volte dai blaugrana. Pari in alti e bassi, ma come dice Luis Enrique, «Allegri ha già vinto e alla Juve si sta confermando. Ha fatto un lavoro spettacolare». Con spirito olimpico l’italiano rende onore all’avversario: «Già alla Roma si vedevano le sue qualità. Allenare una grande squadra non è mai semplice». Oggi i loro giocatori si contenderanno il possesso palla considerato importante da tutti e due e loro si contenderanno un triplete più che storico. Gli allenatori top a casa, gli outsider della panchina all’Olympiastadion. Bella storia da vivere fra queste tribune bianche, in un modo quasi classico. © RIPRODUZIONE RISERVATA
I TROFEI DI LUIS
2
I titoli di Luis Enrique in panchina: Liga e coppa del Re col Barça. Da giocatore 10 successi di club e l’oro olimpico 1992
Champions R Oggi la finale
6
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
TIQUI TAKA MANIA
Re del palleggio: 88% ok ● Palla congelata. Quando gioca il Barça il dato del possesso palla è scontato. E quello dei passaggi riusciti spaventoso: in questa Champions il dato è di 88,3%. E dal 2007-08 ha sempre primeggiato in questa classifica
4
● I successi della Juventus negli otto precedenti contro il Barcellona, contro due pari e due sconfitte
IL CONFRONTO TRA TROFEI IN CARRIERA E NUMERI STAGIONALI IL SUO PALMARES Premier League Coppa Italia
Serie A
Coppa di Lega inglese
Libertadores
IL SUO PALMARES 1 Brasileirao
1 campionato Apertura argentino
Supercoppe inglesi
Intercontinentale/ Mondiale per club
Liga
Champions League
Supercoppa italiana
Coppa Sudamericana
Fa Cup
Coppa del Re Supercoppa di Spagna
Champions League
oro olimpico
Supercoppe europee
oro olimpico
Mondiali per club
Sudamericano Under 20
Palloni d’oro
IL SUO 2014-15 In campionato
32
PARTITE
In Champions
12
PARTITE
Mondiali Under 20
IL SUO 2014-15 In campionato
20 GOL
38
7
12
PARTITE
In Champions
GOL
In A e Champions
PARTITE
43
GOL
10 GOL
In Liga e Champions
1 GOL ogni 136 minuti
1 GOL ogni 84 minuti
GDS
Carlos-Leo, è notte da «diez»
1Tevez viene dalla Buenos Aires criminale: è il figlio dell’Argentina, molto più di Messi I due «10» hanno litigato e (forse) fatto pace. Di sicuro, la partita passa dai loro piedi Sebastiano Vernazza INVIATO A BERLINO @GazzaVernazza
D
ieci più dieci non fa venti, non stasera a Berlino. Dieci più dieci uguale Tevez e Messi (citiamo prima Carlitos perché la Juve formalmente gioca in casa). Sono loro gli uomini copertina della finale di Champions. Tutti e due hanno sulle spalle il numero che appartenne a Diego Maradona, ma Tevez non è in competizione per raccogliere l’eredità del più grande di tutti i dieci, quella è cosa che riguarda soltanto Messi. Lo juventino si confronta qui e ora con Messi, che a lungo lo ha tenuto fuori dal giro della nazionale argentina, almeno così dicono la voce popolare e le confidenze di diversi addetti ai lavori (e ai livori).
tipo da esercitarlo». Dichiarazione diplomatica, successiva alla pace che i due avevano siglato a settembre in un ristorante di Milano, con foto su Twitter. Nella stessa intervista Tevez ha aggiunto: «Non ho sofferto l’esclusione dal Mondiale in Brasile perché non mi sentivo parte del gruppo. Oggi in nazionale mi sento integrato». Segno che una frattura c’è stata e non deve essere stato facile ricomporla. Tevez ha rivestito la maglia biancoceleste a novembre 2014, dopo tre anni e quattro mesi di oscuramento. Finora è «riapparso» soltanto in amichevoli di poco conto, contro Croazia, Portogallo, El Salvador e Ecuador. Assieme a Messi appena mezz’ora, coi croati. In Argentina scrivono e
dicono che Tevez sia rientrato in nazionale con spirito di sottomissione. Prima dell’embargo all’Apache non è che i due, nelle poche volte insieme, avessero fatto faville. Anzi, Messi è diventato leader dell’Argentina proprio nei tre anni e passa in cui Tevez è stato escluso dalla Selecciòn. Sarà interessante vedere che cosa accadrà a breve in Coppa America: il nuovo c.t. Gerardo «Tata» Martino riproporrà la coppia? Nel test con Salvador il 28 marzo, Tevez in campo dall’inizio, ma Messi non c’era. Sotto la cenere cova ancora del fuoco, oggi all’Olympiastadion sarà inevitabile osservare come i due si saluteranno prima del calcio d’inizio e in chiusura, e come usciranno in partita da
eventuali uno contro uno: difficile, ma non impossibile che i due si ritrovino a contendersi palloni, vista la loro propensione al recupero palla. TROPPO DIVERSI Tra Tevez e Messi si possono trovare dei punti di contatto quanto a caratteristiche tecniche, sebbene tra loro corrano anche tante diversità, ma sono differenti come uomini. Tevez viene da «Fuerte Apache», quartiere malfamato della Grande Buenos Aires, da cui il soprannome. È stato abbandonato dai genitori e cresciuto dagli zii in un contesto criminale, tra delitti di ogni grado. Il calcio lo ha salvato dal tragico destino riservato a tanti amici, dentro di sé è probabile che continui a
RL’Apache da sei
mesi è tornato in nazionale, dopo oltre tre anni di oscuramento
RSarà interessante vedere come i due ex nemici si saluteranno nel pre e post-finale
TROPPO DIPLOMATICI A febbraio, in un’intervista al quotidiano spagnolo «El Pais», Tevez si è così espresso sul tema: «Il veto di Messi su di me nella Selecciòn è una chiacchiera dei giornalisti. In Argentina parlano molto di noi, ci mettono in competizione, però noi due ci siamo sempre intesi bene, dentro e fuori il campo. Messi non direbbe mai a un allenatore chi far giocare e chi no. Non che non abbia il potere di farlo, soltanto che umanamente non è
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I PRECEDENTI
I PRECEDENTI
3
Tevez ha giocato 3 volte contro Barça e Messi. Ha perso la finale 2009 (gol di Messi), ma ha superato la semifinale 2008
osservare il codice d’onore della strada. A differenza di altri colleghi argentini non ha paura di ritornare a Baires, città per gran parte pericolosa, perché sa che nei peggiori bar dei suoi posti lo riconoscono come uno di loro, uno del «pueblo». Messi ha radici più normali. È nato e cresciuto nella meno tumultuosa Rosario, in una famiglia di immigrati d’origini italiane, padre operaio e madre donna delle pulizie. Della famiglia ha una concezione classica, parecchio italica. La famiglia prima di tutto. Nello spogliatoio del Barcellona è diventato leader con naturalezza, più incantava sul campo più cresceva il suo peso politico. Tevez dice che «umanamente» Leo non esercita il potere sugli allenatori: non è esatto, quantomeno la Pulce ci prova. Nella corrente stagione Messi ha dichiarato guerra a Luis Enrique, ai primi di gennaio ha avuto con lui un alterco piuttosto acceso, ma la società gli ha fatto capire che non avrebbe esonerato l’allenatore. Così Leo ha concordato un armistizio col tecnico, si è rimesso a giocare come sa, e il Barça è decollato. Nessuno è onnipotente, al massimo si può essere influenti. Tevez e Messi hanno imparato a rispettarsi, però in una finale di Champions certi ritrovati equilibri possono rasentare la fragilità.
0 since 1931
gare ufficiali di Messi contro la Juve. Nel 2005 sfida estiva al trofeo Gamper: vittoria bianconera ai rigori
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
7
8
Champions R Oggi la finale
.
7
UN’AMICHEVOLE SPECIALE
Bianconeri con il Flamengo al Maracanà? ● RIO (m.can.) Flamengo-Juventus al Maracanã? Secondo il quotidiano brasiliano «Globo», l’Adidas — sponsor tecnico del Flamengo (Pablo Armero, nella foto AP) e dalla prossima stagione anche dei bianconeri — pensa di portar la Vecchia Signora per festeggiare i 120 anni del rossonero brasiliano per un’amichevole a Rio de Janeiro. La data ufficiale dell’anniversario del Flamengo è il 15 novembre
Fabiana Della Valle INVIATA A BERLINO
E
siste un tempio custodito nella memoria di ognuno di noi, uno spazio che è diventato sacro e solo tornando lì è possibile rivivere le stesse emozioni. Gigi Buffon avrebbe riconosciuto l’Olympistadion anche se l’avessero portato dentro bendato, perché lì tutto, persino l’aria, ha un sapore che ti porta indietro nel tempo, come le madeleine di Marcel Proust nella «Ricerca del tempo perduto». «La vita a volte disegna queste parabole dice il portiere - la mia partita più importante con la Juve nello stadio della gara più importante con la Nazionale». ALL’INFERNO E RITORNO Nove anni vissuti intensamente. Buffon ha fatto tante cose da quella notte magica berlinese del 2006. Si è sposato, separato e innamorato nuovamente, ha toccato il punto più basso della sua carriera scendendo negli inferi della Serie B, poi è risalito in cima, sul tetto d’Italia per quattro volte di fila, ma non ha ancora la pancia piena. Vuole di più, quella Champions che il compagno di oggi, Pirlo, gli strappò quasi dalle mani nel 2003. Gigi nove anni fa non era ancora diventato papà, adesso invece ha due figli che amano il calcio e che come tanti bambini della loro età strabuzzano gli occhi di fronte ai fenomeni del Barça meraviglia. «Uno è tifoso di Neymar, l’altro adora Messi - racconta con gli occhi del padre orgoglioso - però sono tutti e due juventini, quindi sono combattuti. Avrebbero preferito un’altra finale». SFAVORITI SÌ, VITTIME NO Gigi invece non aveva fatto una lista delle preferenze, lui voleva solo un’altra possibilità dopo quei rigori maledetti di Manchester. «Era un obiettivo
● le finali di Champions o Coppa Campioni già giocate da Juve e Barcellona: la Juve ne ha vinte 2, il Barça 4
Gianluigi Buffon, 37 anni, alla Juve dal 2001 GETTY
Berlino nel destino L’ultima missione di Gigi il guerriero 1Il Mondiale 2006, la B, la rinascita. Parabola Buffon:
«Giusto vivere qui il giorno più importante con la Juve» che non pensavamo di poter raggiungere quest’anno, per prima cosa per il cambio di allenatore. Credevamo di poterci riuscire in due-tre anni, invece ci siamo arrivati prima e questo ci dà una grande gioia. Inutile negarlo: il Barcellona parte avvantaggiato. Quando hai Messi, Neymar e Suarez non puoi non essere favorito. Però
anche loro si troveranno di fronte giocatori di peso come Marchisio, Pirlo, Vidal, Tevez, Bonucci. Non faremo le vittime sacrificali». Eccolo l’orgoglio di Buffon, con la sua juventinità ormai diventata una seconda pelle. Lui che sa che cosa significa perdere tutto in un instante e quanto sia faticoso risalire, non s’accontenta mai soltanto
di partecipare. Come diceva Boniperti, «vincere non è importante, è l’unica cosa che conta». «Non siamo qui per caso, il fatto che la Juventus sia sempre stata rappresentata da grandi campioni ci dà ulteriore carica. Questo club dovrebbe arrivare almeno in semifinale ogni anno. Perciò se dovessimo vincere domani avremmo fatto
qualcosa di straordinario, ma non mi strapperei i capelli. Dopo un mese e mezzo si ricomincia. Giochiamo nella Juve, dobbiamo puntare sempre al massimo». LA SFIDA IMPOSSIBILE Il massimo per Buffon è sollevare la Coppa, quella che ieri era in bella mostra nella sala delle conferenze stampa. Quella che con Conte è sempre rimasta un miraggio e adesso invece è lontana solo 90 minuti, o forse qualcosa in più. «Conte ci ha fatto i complimenti via sms, di lui ci sono rimasti i concetti che ci hanno consacrato squadra più forte d’Italia: la ferocia, le conoscenze tattiche, la capacità di esprimere buon gioco. Tutte virtù che con il tempo abbiamo fatto nostre». La crisalide è diventata farfalla ed è pronta a diventare la Signora dei cieli. «Io credo nei sogni e nelle sfide impossibili», chiude Gigi. Oggi più che mai, dopo aver riannusato l’aria dello stadio della grande impresa.
NEDVED CONSOLA CHIELLINI Giorgio Chiellini osserva la rifinitura della Juventus sulla panchina dell’Olympiastadion insieme a Pavel Nedved: il dirigente ceco, che nel 2003 si perse per squalifica la finale di Manchester, ha consolato il vecchio compagno fermato da uno stiramento al polpaccio sinistro BOZZANI
© RIPRODUZIONE RISERVATA
fUNO DEI PROTAGONISTI DEL TRIONFO DEL 1996
Ferrara: «Juve, per vincere gioca all’italiana» 1L’ex bianconero: «Partire da sfavoriti
come noi nel 1996 può dare un vantaggio, però senza Chiellini si perde moltissimo»
V
entidue maggio 1996: la Juventus alza la Coppa dei Campioni sotto il cielo di Roma. Ciro Ferrara fu uno dei protagonisti dell’ultimo trionfo bianconero in Champions. Ferrara, qual è la prima cosa che le viene in mente ripensando a quella sera? «Ricordo tanti particolari. Per esempio il ritiro alla Borghesiana, la grande tensione ma allo stesso tempo la serenità e la voglia di preparare insieme la partita. La notte precedente la finale non fu semplice, non andammo a letto molto presto, c’era questa emozione fortissima che alcuni di noi avevano già in parte vissuto, io per esempio avevo giocato una finale di Coppa Uefa. Il tragitto in pullman verso l’Olimpico fu incredibile. In quei momenti ti rendi conto di avere una grandissima responsabilità, puoi
rendere felici milioni di persone ma corri anche il rischio di deluderle». Vede similitudini tra quella partita e la finale di Berlino? «Anche noi eravamo considerati sfavoriti, l’Ajax aveva vinto la Coppa dei Campioni l’anno prima. Ricordo le dichiarazioni di Van Gaal alla vigilia: “Non so chi vincerà la Coppa ma so che tornerà sul nostro aereo”. Questa frase ci caricò ancora di più». Il fatto di non avere il favore dei pronostici può liberare psicologicamente la Juventus? «Sì, può diventare un vantaggio. La Juve ha fatto un grandissimo percorso in questa coppa, nessuno si aspettava che arrivasse così lontano, adesso però è consapevole della propria forza. E poi battere le italiane è sempre difficile per tutti».
Quanto perde la Juve senza Chiellini? «Moltissimo. Giorgio era in un periodo di forma strepitoso e ha grande personalità. Ricordo che un paio di giorni prima della finale in allenamento Di Livio mi entrò sulla caviglia. Fui costretto a giocare con un’infiltrazione, ma non potevo certo perdere quella partita. Chiellini è stato meno fortunato del sottoscritto». Messi, Neymar, Suarez: come si ferma il tridente meraviglia del Barcellona? «Se li prendi singolarmente sono più forti loro, ma i giocatori d’attacco del Barça rimangono davanti, non corrono dietro agli avversari. La Juve è una squadra molto compatta. Deve giocare con la mentalità italiana, come fece l’Inter contro il Barcellona». È più forte questa Juventus o la sua? «Ognuno è legato al proprio periodo, io ho giocato in una Juve che ha fatto la storia, non solo per la Coppa dei Campioni vinta, anche per le altre finali giocate, gli scudetti e tutto il
obiettivi e non si può paragonare al nostro Napoli: Diego giocava in un’ottima squadra, ha vinto due scudetti con un club che non ci era mai riuscito». Tevez e Buffon sono da Pallone d’oro? «La consacrazione passa per l’Europa. Ci sono stati momenti in cui Gigi più di Carlitos ha avuto la possibilità di vincerlo, come l’anno del Mondiale, quando ha avuto davanti solo Cannavaro. Per un portiere è storicamente più difficile». Ferrara contro Kanu nella finale Champions vinta dalla Juve con l’Ajax ACTION
resto. Questa è una Juve vincente che ha bisogno di fare il salto di qualità per la definitiva consacrazione a livello europeo. Serate così ti fanno entrare nell’Olimpo del calcio. Di sicuro ci sono delle differenze: il primo anno di Lippi anche noi potevamo fare il triplete vincendo la Coppa Uefa, ma la nostra Juve era stata rivoluzionata, eravamo arrivati io, Deschamps, Paulo Sosa e Del Piero aveva appena iniziato a giocare titolare. La squadra di
Allegri invece prosegue nel solco del lavoro di Conte. Noi ci siamo presi la Coppa quando non abbiamo vinto lo scudetto, loro possono fare il triplete». Meglio Messi o Maradona? «Ho grande ammirazione per Leo, è tra i fenomeni del calcio, ma Diego è stato un extraterrestre. Leo ha battuto tutti i record, però gioca in una squadra di fenomeni, molto vicini alla sua grandezza. Il Barcellona è abituato a lottare per certi
Lippi ha detto di rivedersi in Allegri. In che cosa sono simili secondo lei? «Difficile dirlo. Considero Allegri un allenatore molto preparato ma non l’ho vissuto nello spogliatoio, non so come reagisce quando s’arrabbia. Di sicuro è stato intelligente a non stravolgere la Juve, sono contento per lui perché non era stato accolto nel migliore dei modi, ha ereditato una squadra solida ma non era scontato che si potesse ripetere». f.d.v © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
9
.
18,7
«LA VITTORIA DELLA JUVE È REALISTICA COME LA RIPRESA ITALIANA»
● la percentuale dei dribbling riusciti a partita per il Barça in questa Champions: la Juve è ferma a 10,5%
MARTINZ SCHULZ PRESIDENTE PARLAMENTO EUROPEO
fIL PERSONAGGIO
Andrea Barzagli, 34 anni, alla Juve dal 2011 RAMELLA
IL DIFENSORE BIANCONERO
Barzagli, ora tocca a te Dalle mille sofferenze al sogno di una carriera 1Andrea, rilanciato dopo una stagione tormentata, può fare come Filippo Galli e Bergomi: titolari vincenti dell’ultima ora
Fabiano Della Valle INVIATA A BERLINO
L’
ideale passaggio di consegne è avvenuto sulla panchina dell’Olympistadion. Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini erano seduti uno accanto all’altro, ridevano come se nulla fosse successo. Poi uno si è alzato e ha ripreso ad allenarsi, l’altro invece è rimasto seduto in panchina. «Adesso tocca a te, vai e continua il mio lavoro», potrebbe avergli detto il Gorilla, che di sicuro non sarà contento di saltare la partita più importante
dopo tanto sudore. La ruota nel calcio gira come nella vita, Andrea è rimasto a guardare per tre quarti della stagione e adesso si ritrova protagonista all’improvviso, pronto a recitare un copione che non era stato scritto per lui. Non è la prima volta che succede, vedi Franco Baresi nella finale mondiale di Usa ‘94, che sembrava spacciato per un infortunio e invece giocò titolare, oppure Filippo Galli nella finale di Coppa dei Campioni dello stesso anno, che con Costacurta e Baresi squalificati fece un figurone nel 4-0 del Milan contro il Barcellona; o Bergomi in
Italia-Germania 3-1 di un’altra finale mondiale, quella di Spagna 82. SLIDING DOORS Il destino si diverte a indossare diverse maschere. Per Chiellini è stato «beffardo«, a Barzagli forse ha voluto fare un regalo dopo tan-
RNella difesa a 4
con Bonucci ha giocato solo 2 volte: nei successi con Inter e Samp
ta sofferenza. Dopo l’operazione alla caviglia del luglio scorso il centrale era entrato in un tunnel senza fine. Cure, dolore persistente, rientri, ricadute e anche un pensiero terribile che aveva cominciato a serpeggiare nella sua mente: «Forse non tornerò mai più a giocare». Invece Barzagli è rientrato a marzo ed è stato prezioso sia in campionato sia in Champions League. Soprattutto nella gara di ritorno con il Borussia, quando Pogba si fece male e Allegri passò alla difesa a tre. Poi si è fermato di nuovo, a pochi metri dal traguardo. Un problema musco-
lare che l’ha costretto a una corsa contro il tempo per non perdere la finale. Se ci fosse stato Chiellini al massimo si sarebbe accomodato in panchina, ma quando Giorgio si è infortunato il suo recupero è diventato indispensabile. «Se sta bene giocherà Barzagli - ha detto Allegri -, altrimenti toccherà a Ogbonna». Ieri in allenamento Andrea era carico e sereno, per nulla condizionato dal recente guaio muscolare. COPPIA CHE FUNZIONA «Barzagli è uno dei migliori difensori al mondo, è fortissimo nell’uno contro uno, ha fisico e co-
me lui ce ne sono pochi», ha detto il suo compagno di reparto Leonardo Bonucci, che poi ha aggiunto un pensiero per l’infortunato Chiellini: «La perdita di Giorgio è importante anche nello spogliatoio. Siamo qui anche per regalare un sogno a Chiellini, che ci teneva molto a questa Champions League». Bonucci e Barzagli nella difesa a quattro hanno fatto coppia solo due volte in questa stagione: nella gara scudetto con la Sampdoria e a San Siro con l’Inter. Due vittorie finora, ma la terza potrebbe essere la più importante di tutte. © RIPRODUZIONE RISERVATA
10
Champions R Oggi la finale
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
LA COREOGRAFIA
Mosaico di cartone ● I tifosi del Barcellona hanno pubblicato un video per svelare la propria coreografia: 20 mila cartoncini formeranno un mosaico con i colori sociali e la scritta «Mes que un club», ossia «Più che un club».
9
● i gol di Neymar in questa edizione di Champions League in 11 partite: lo scorso anno furono 4 in 10 gare
Idea 0’ Ney «Gol a Gigi il mio idolo e un bacio alla coppa»
LO SPECIALISTA
Talismano Iniesta Con lui in finale non si perde mai 1Tre volte con il Barça, tre con la nazionale spagnola: 6 vittorie su 6
1Neymar schierava Buffon alla
INVIATO A BERLINO
«N
on mi passa per la testa non giocare questa finale». Martedì Andres Iniesta è stato chiaro. E in cuor suo Luis Enrique deve aver tirato un sospiro di sollievo. Perché il Cavaliere Pallido è una specie di talismano tanto per il Barça quanto per la nazionale spagnola: tre finali di Champions, due degli Europei, una del Mondiale: 6 vittorie.
PlayStation. È indagato in Brasile col padre per evasione fiscale «QUESTA È LA PARTITA PIÙ IMPORTANTE DELLA MIA VITA. CI TENGO DA MORIRE. UN SOGNO CHE AVEVO DA BAMBINO» «HO SEMPRE AMMIRATO GIGI BUFFON, MA ORA VOGLIO FARGLI GOL. PERÒ VA BENE ANCHE 1-0 CON RETE DI PIQUÉ» NEYMAR ATTACCANTE DEL BARCELLONA
Filippo Maria Ricci INVIATO A BERLINO @filippomricci
N
eymar dice che non ha alcuna intenzione di mollare la ‘lambretta’. «Perché io gioco così, e non cambio. Voglio aiutare la squadra con i miei gol e i miei dribbling». E se sono appariscenti per alcuni e irridenti/irritanti per altri, peggio per loro. Neymar a 23 anni ha già la possibilità di fare una cosa che Ronaldo il Fenomeno, Romario e Bebeto nelle loro vite europee non hanno mai ottenuto: vincere la Champions League.
CON BUFFON ALLA PLAY «È un sogno che ho da quando avevo 6-7 anni. Ci ho pensato tanto e ora ho la possibilità di realizzarlo. A fine partita spero di poter dare un ‘besito’ alla coppa. Ho giocato tante finali ma questa è la partita più importante della mia vita. Ci tengo da morire». La cosa lo farebbe entrare nel ristretto circolo (che già comprende Tevez) di quelli che hanno vinto Libertadores e Champions. Buffon ha detto che ha un figlio che è un suo fan, Neymar non parla del piccolo Davi Lucca ma rivela di esser cresciuto guardando a Gigi come a un fenomeno e di averlo usato spesso nella PlayStation. «Sono sempre stato un suo fan però ora mi piacerebbe fargli gol». Uno glielo ha già fatto, una punizione meravigliosa alla Coppa Confederazioni del 2013. LA TRASFORMAZIONE Era la sua ultima estate in patria. Poi lo sbarco al Barça, inseguito da beghe legali legate al suo trasferimento sempre più grosse, inarrestabili e dal futuro incerto: ieri dal Brasile è rimbalzata la notizia che tanto Neymar come il suo omonimo padre sono indagati per evasione fiscale. Da questa parte dell’oceano il presidente Bartomeu, l’ex presidente Rosell e lo stesso Barça
Il brasiliano Neymar, 23 anni, seconda stagione al Barcellona BOZZANI
sono tutti indagati per il Neymar-gate. Certo è che la prima stagione di Neymar in blaugrana è stata avarissima: zero tituli e appena 15 gol, 9 in Liga. Quest’anno è a 38 reti, un +23 assolutamente mostruoso. E ha già dato i suoi ‘besitos’ a due coppe. Cos’è cambiato? Il Mondiale è passato, la relazione con Messi è migliorata, l’arrivo di Suarez ha fatto da solido ponte tra Leo e Ney, il gioco lento e prevedibile del Barça di Martino è stato trasformato da Luis Enrique. Il brasiliano aiuta, corre e segna. Messi un anno fa non gli dava mai la palla, e quando proprio doveva farlo il passaggio non era mai limpido. Quest’anno Messi ha offerto a Neymar 13 gol. Il brasiliano tra le altre cose ha segnato all’andata e al ritorno di quarti
e semifinali, 6 reti in 4 partite: «Chiaro che ho segnato di far gol anche in finale, ma se segna Gerard (Piqué, seduto accanto a lui, ndr) e vinciamo 1-0 va benissimo lo stesso». Nel 2011 in Giappone il Santos di Neymar fu distrutto dal Barça di Guardiola: 4-0 nella finale del Mondiale per Club: «Ci hanno dato una lezione di calcio», disse il brasiliano strabiliato e sinceramente colpito. «Non so se anche questo nostro Barça da lezioni di calcio – ha detto ieri Ney – però vi posso dire che è molto meglio giocare con questa gente che contro». E provare a dare una mano: con un gol o una “lambretta”, il dribbling con pallonetto dietro la schiena che gli spagnoli amanti del tikitaka considerano offensivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
DA PARIGI A BERLINO Con Messi e Xavi Andres forma l’esiguo gruppetto di superstiti della finale di Parigi 2006: il Barça di Rijkaard superò l’Arsenal e tornò a mettere le mani su una Champions a 14 anni di distanza dall’unico trofeo. Stasera ha la possibilità di infilare il quarto successo in 10 anni, un 40% di vittorie assolutamente strepitoso, nonché il secondo triplete a 6 anni di distanza dal primo. Iniesta a Parigi partì dalla panchina come Xavi, mentre Messi, che si era stirato nella semifinale col Chelsea, finì delusissimo in tribuna. Xavi non entrò, Iniesta si: nell’intervallo al posto di Edmilson col Barça sotto di un gol. Iniesta avviò l’azione del pareggio di Eto’o. E poi le finali a cadenza annuale: Vienna 2008 contro la Germania, Roma 2009 contro lo United, Johannesburg 2010 contro l’Olanda col gol che ha portato il primo e unico
Andres Iniesta, 31 anni REUTERS
IL BILANCIO 2006 2008 2009 2010 2011 2012
BARCELLONA-ARSENAL 2-1 SPAGNA-GERMANIA 1-0 BARCELLONA-MAN. UNITED 2-0 SPAGNA-OLANDA 1-0 BARCELLONA-MAN. UNITED 3-1 SPAGNA-ITALIA 4-0
Mondiale alla Roja, Wembley 2011 ancora con lo United, Kiev 2012 contro l’Italia. NORMALE Il ragazzo della porta accanto, il calciatore che non mostra tatuaggi e i capelli più che aggredirli con tagli punk cerca di difenderli dalla calvizie, ha lasciato il segno. Iniesta non litiga, non protesta, non si butta. Quest’anno con Luis Enrique ha cambiato posizione, muovendosi più in fase difensiva: ha chiuso la Liga senza una rete, cosa che gli era successa solo una volta, nel 2006 e con un misero assist. Ha giocato meno e influito meno. Però non ha mai protestato, come Messi e Neymar, tra gli altri. Perché Andres è fatto in un altro modo. f.m.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA
ENERGIA? SU CON
Quando devi fare tante cose e hai bisogno di più energia c'è Sustenium Plus! Sustenium Plus ha una formula unica, con Creatina, Arginina, Beta Alanina, Vitamine e Sali minerali, studiata per trasformare i nutrienti in energia ed aiutarti a stare su tutto il giorno.
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
11
12
Champions R Oggi la finale
.
CONTRAFFATTI OLTRE 2 MILA ARTICOLI LEGATI ALLA FINALE
Falsi gadget: maxi sequestro della Finanza ● Oltre 2000 gadget per la finale di Champions contraffatti. Li ha sequestrati in questi giorni la Guardia di Finanza di Torino, che domenica scorsa hanno sequestrato 800 articoli riproducenti illecitamente lo sponsor tecnico delle due squadre finaliste, Juventus e Barcellona, ed il simbolo della «Coppa dei Campioni», tutti marchi regolarmente registrati e tutelati in ambito nazionale ed europeo.
1
2
3
4
5
1 Un tifoso bianconero davanti alla Porta di Brandeburgo ANSA 2 Supporter italiani a Berlino davanti all’hotel che ospita la squadra bianconera AFP 3 Nicolò de Marchi, il tifoso della Juve arrivato a Berlino a piedi e in bici LAPRESSE 4-5 Gli stemmi di Juventus e Barcellona collocati sotto le curve dell’Olympiastadion BOZZANI
A Berlino si va pure in bici L’eroe della folla? Padoin
1Dall’aeroporto all’hotel, Juventus sommersa dall’affetto dei suoi tifosi
Ultimi biglietti in vendita a 11mila euro, tanti cori per il gregario di Allegri
Stefano Cantalupi INVIATO A BERLINO Twitter @scantalupi
J
uve, il tuo popolo è in cammino. Non suoni blasfemo, ogni riferimento al canto liturgico non è voluto né pertinente: qui la religione non c’entra, la fede è solo calcistica. E come definire altrimenti la passione dei 19mila tifosi bianconeri (ma alla fine saranno di
più) che hanno investito tempo e tanti soldi per essere presenti stasera all’Olympiastadion? Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso, direbbe Vasco. Il passo e le storie variano a seconda del mezzo scelto per arrivare a Berlino. In ordine di velocità: aereo, treno, pullman, tir, bicicletta. Sì, bici, perché è giunto nella capitale tedesca anche Nicolò De Marchi, il tifoso «adottato» dalla Juve e premiato col biglietto perché «pur
di vedere la finale col Barcellona se la sarebbe fatta a piedi». AL REGENT Ieri a mezzogiorno è arrivata lei, la Signora. Schiva, dopo i tanti abbracci ricevuti in Italia per la doppietta scudetto-coppa. La squadra è atterrata all’aeroporto di Tegel e il pullman ufficiale, che era già qui da giovedì, ha raggiunto i giocatori direttamente sulla pista. Il tempo di osservare la scena da una terrazza rialzata, se-
guire il bus in taxi per una mezz’ora nel traffico e la scena si sposta al Regent Hotel, quartier generale preso d’assalto dai fan beninformati: saluti, sorrisi tirati per Tevez e compagni, niente autografi e via, subito in albergo (con palestra interna) a tenere alta la concentrazione prima della rifinitura allo stadio. Lì di solito soggiorna il Bayern, quando insegue trofei a Berlino. Fuori, cori per tutti e soprattutto per Padoin. Stra-
nezze da finale. I PIONERI… Ieri, ad Alexanderplatz, nella fan zone destinata ai bianconeri hanno iniziato a radunarsi i primi tifosi, nell’ordine delle centinaia. Sono alcuni dei 5.000 circa che hanno ottenuto il prezioso tagliando direttamente dalla Juve, senza passare dalle forche caudine di www.berlino2015.it, il portale che gestiva i pacchetti «ingresso più trasporto», con salassi spesso vicini o superiori ai mille euro. I fan speciali che hanno avuto la possibilità di organizzare la trasferta con mezzi propri sono un gruppo eterogeneo di ultrà, vip, amici di sponsor e varia umanità. Dei veri privilegiati, perché su Ebay i biglietti per l’Olympiastadion si commerciano a cifre folli (anche 11mila euro!) e a Berlino ci sono persone senza ticket che pur di entrare sarebbero disposte a tutto. «Mi hai fatto fare 2.500 km, mi hai detto che quel tuo amico aveva i biglietti da 390
euro, cosa significa che ora è sparito?», si lamentava un tifoso col compagno di trasferta, in siciliano stretto, fuori dall’area accrediti. Il rischio di finire nelle mani di chi smercia ingressi fasulli aumenta di pari passo con la sindrome da esclusione. …E I RITARDATARI Oggi arriveranno gli altri 14mila circa, quelli che si sono assicurati l’accesso alla partita con le offerte di Franco Rosso Italia. Un terzo decollerà con gli aerei in partenza da Caselle, aeroporti milanesi, Roma, Catania, Verona e Bologna, per un totale di 29 voli con nettissima prevalenza tra Torino e Milano. Gli altri si muoveranno coi pullman, un’ottantina in tutto. E il loro tifo, dai social network, lentamente si sposterà verso la realtà, verso Berlino. Per chi non entra, restano i maxischermi. E qualche birra, che va bene per accogliere ogni risultato e che qui non manca di sicuro. © RIPRODUZIONE RISERVATA
fCOME SI PREPARA L’OLYMPIASTADION
La Juve gioca in casa, come l’Italia nel 2006... 1E Allegri siederà sulla panchina mondiale di Lippi. Incasso super: circa 10 milioni al botteghino
Sebastiano Vernazza INVIATO A BERLINO
I
numeri della finale di Champions facilitano il mal di testa. Per dire, Olympiastadion esaurito: 70mila spettatori e incasso da circa 10 milioni di euro. Il circa è obbligatorio, la cifra non è ufficiale. Prezzi demenziali, c’è chi ha sborsato ottomila euro per entrare. Azioni anti-bagarinaggio e anti-contraffazione della polizia tedesca: rischierà grosso chi esibirà un tagliando falso. Quasi tremila gli accreditati tra giornalisti e operatori dell’informazione. Quasi mezzo miliardo di telespettatori, oltre 200 i Paesi collegati via tv. Un evento planetario. COME AL MONDIALE Gli juventini tocchino tutto il ferro del mondo, ma non si può tacere
LA MAPPA DELLO STADIO DI BERLINO 19.950 19.950
Incasso di circa 10 milioni di euro per 70mila spettatori (anche se la capienza è di oltre 74mila) Giornalisti e operatori dell'informazione accreditati quasi 3.000
CAPIENZA
70.000
6.000 ALTRI Ost Kurve Curva Est destinata ai tifosi del Barcellona: a destra dei teleschermi
Biglietti distribuiti dalla Juventus Biglietti distribuiti dal Barcellona Biglietti distribuiti dall’Uefa Biglietti distribuiti attraverso altri canali
West Kurve Curva Ovest destinata agli juventini: a sinistra dei teleschermi GDS
che alla Juve, formalmente padrona di casa come l’Italia nella finale del Mondiale 2006, usufruirà dello spogliatoio riservato agli azzurri per il trionfo di nove anni fa contro la Francia. In più Massimiliano Allegri si accomoderà sulla medesima panchina che accolse Marcello Lippi. Lo stesso vale per i tifosi.
Il grosso degli juventini verrà sistemato nella curva Ovest, alla sinistra dello schermo televisivo, come gli italiani nel 2006. All’opposto tifosi del Barça nella Est, alla destra, dove è già pronta una coreografia blaugrana con la scritta «Mes que un club» (più che un club). Il settore juventino risponderà con
uno sventolio di bandierine bianconere: su ogni seggiolino c’è appiccicato un foglio con le istruzioni, come e quando sventolare, quando si dice l’organizzazione tedesca. Le due squadre hanno ricevuto 19.950 biglietti a testa. Impossibile determinare con precisione come saranno suddivisi gli altri, i co-
DYBALA VERSO BERLINO DA BARCELLONA... La carta d’identità e d’imbarco del neojuventino Paulo Dybala verso Berlino
siddetti «neutrali». Per chi tiferà la parte germanica del pubblico? Chi può dirlo, tanto più che Berlino è città cosmopolita, con un’impressionante componente turca: su quasi tre milioni e mezzo di abitanti circa 250mila hanno radici in Turchia, le moschee sono più di cento. Sarà un caso, ma la finale verrà arbitrata dal turco Cakir. VIP Interminabile la lista dei vip al seguito. Qualche nome. Ilaria D’Amico, fidanzata di Buffon, e Shakira, compagna di Piquet, capeggiano i rispettivi gruppi di wags e saranno le signore più fotografate in tribuna. Sono annunciati Ale Del Piero e Francesco Totti, invitato da Luis Enrique: i due, grandi
amici, ritorneranno nello stadio che nel 2006 li laureò campioni del mondo. A guidare l’esercito di procuratori Mino Raiola, «berlinese» già da giovedì. In un ristorante «beccato» pure Enzo Francescoli, «El Principe» del Cagliari e del Torino anni Novanta. In sala stampa prolungato abbraccio tra Hristo Stoichkov, ex del Barça oggi opinionista tv, e Gigi Buffon: i due hanno giocato assieme nel Parma. Ieri è arrivato Paulo Dybala, nuovo acquisto bianconero, atterrato con un volo low cost, curiosamente da Barcellona, come provato dalla carta d’imbarco postata su twitter. «Forza Juve», ha però cinguettato Dybala a scanso di equivoci. © RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
13
.
Tweet Tutto pronto per vivere uno dei momenti più belli della mia professione, condivido questo momento con te @neymarjr. Ora sai perché sei qui... @DaniAlvesD2
Tweet SARÀ UNA LOTTA TRA SISTEMI: Loro sono forti... NOI SIAMO LA JUVE! fateci sognare ragazzi... perché niente è impossibile per chi ha scritto la storia @MirkoVucinic
SUPER QUALITÀ CONTRO GRANDE ORGANIZZAZIONE JOACHIM LÖW COMMISSARIO TECNICO DELLA GERMANIA
Dividere costi e auto: la finale ai tempi della crisi 1In 300 a Berlino
con l’idea BlaBlaCar: conoscersi e partire. Il grande esodo 2.0
Filippo Conticello
S
ogno e fatica, basta che siano in «sharing». Condivisi. Gomito a gomito tra sconosciuti che hanno in comune un mantra: Berlino. C’è un pezzo di popolo juventino che si muove in direzione Germania con inventiva. Niente agenzia e voli a prezzi assurdi, ma organizzazione social e low cost. Ieri e oggi è partito un incredibile esodo 2.0 per la finale di Champions: in tempi di crisi si viaggia in auto in condivisione, usando BlaBlaCar che mai aveva ricevuto tanti clic in questi luoghi. Sull’app che va di moda è bollente la tratta Italia-Berlino, sempre secondo la filosofia della casa: offrire un passaggio a chi va nella stessa direzione, dividendo le spese e riducendo lo spreco. Così, in compagnia, partono 300 tifosi, soprattutto dal Nord, ma ci sono arditi che risalgono tutto lo Stivale. Quattro-cinque persone per vettura, disposti a fare almeno 1100 chilometri, la maggioranza senza neanche il biglietto per l’Olympiastadion. Un dettaglio, come sa Franco Lo Giudice, community manager di BlaBlaCar Italia: «Per noi è un record, un evento storico, ma quando unisci la passione alla voglia di stare insieme ecco il risultato». Del resto, la loro comunità cresce al 130% l’anno, una vertigine co-
LA CURIOSITÀ
L’ambasciata di Catalogna? La prima sede aprì a Berlino ● BERLINO A Berlino la Catalogna ha aperto la sua prima ambasciata. Era l’aprile del 2008, oltre 7 anni fa, dopo sono arrivate altre delegazioni come Parigi, Londra o Roma sulla sica degli accordi di autonomia tra Barcellona e Madrid. La presenza catalana a Berlino è attiva già dagli inizi degli anni Novanta, con lo sbarco in Germania dei vari istituti che a tutt’oggi si occupano dello sviluppo industriale, sociale e culturale della comunità in Germania. Presso la delegazione non hanno saputo quantificare la presenza catalana a Berlino, però segnalano che è in continuo aumento. Il consolato ieri ha organizzato con l’università Humboldt di Berlino una conferenza sull’impatto del Barcellona sulla cultura catalana alla quale ha partecipato il presidente Villarubì. A Berlino dal 1997 è presente anche una «penya» blaugrana, diventata ufficiale dal 2006, che organizza visioni delle partite comunitarie che radunano tantissime persone. A suo modo, una piccola ambasciata calcistica. Filippo Maria Ricci © RIPRODUZIONE RISERVATA
me la Juve in cima all’Europa. E i tifosi per l’ultima impresa non sentono stanchezza: Diego Facchinetti, ad esempio, è partito da Monza ieri mattina e ha attraversato la Svizzera senza pause. Per viaggiare con lui 65 euro appena, il resto è buona musica e un argomento di conversazione: «Per dieci ore solo Messi, ma abbiamo parlato pure della bellezza del viaggio: questa Juventus merita lo sforzo». C’è chi ha raggruppato una brigata bizzarra per fare ancora più strada: Guido Fiorigli, 31enne imprenditore, è partito da Alba Adriatica con due ragazzi in arrivo da Catanzaro.
Gli altri li ha raccattati con l’autostop online a Cesena e si è divertito un mondo: «Dodici anni fa sono andato a Manchester in aereo, ma è più vero così».
La Jeep zebrata che con BlaBlaCar ha portato alcuni tifosi a Berlino
ZEBRATA «Pochi bagagli, documenti a portata di mano, alternarsi alla guida, mirati pit stop»: le istruzioni di Lo Giudice per la traversata sono di buon senso. Le ha seguite lui per primo, visto che è stato al volante di un’auto speciale: Jeep, sponsor della squadra, ha messo in piedi una curiosa iniziativa per l’evento. Con un finto annuncio per una normale partenza dallo Juve Stadium, due fortunati si
sono trovati davanti una Renegade tutta di bianco e nera vestita: per loro, viaggio gratis e in regalo maglie autografate. Quella di Carlitos l’ha presa un ragazzo, Gaetano Vitagliano, senza parole per la sorpresa: «Mi sono ritrovato un’astronave zebrata, con lo scudetto sul cofano». Niente biglietto, ma a Berlino doveva starci per più di un motivo: «Mio padre era all’Heysel a 33 anni, l’età che ho appena compiuto io». Cercherà di entrare fino all’ultimo, altrimenti crauti, birra e tv: a volte non conta la meta, ma solo il viaggio (e la Coppa). © RIPRODUZIONE RISERVATA
Champions R Oggi la finale
14
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Tweet «Che allegria incontrarmi con tante leggende a Berlino» @Trezegoldavid David Trezeguet con Ronaldo e Marcelo Salas
Forza Juve in tutte le lingue d’Europa
LE «ELEZIONI» IN 11 PAESI IAN RUSH
EDWIN VAN DER SAR
ZIBÌ BONIEK
KURT HAMRIN
VLADIMIR JUGOVIC
VALERI BOJINOV
GALLES
OLANDA
POLONIA
SVEZIA
SERBIA
BULGARIA
PRONOSTICO Juventus GIOCATORE DECISIVO Tevez
PRONOSTICO Barcellona GIOCATORE DECISIVO Buffon
PRONOSTICO Barcellona GIOCATORE DECISIVO Tevez e Morata
GIOCATORE DECISIVO Pirlo
PRONOSTICO Juventus 2-1 GIOCATORE DECISIVO Tevez, Pogba, Buffon
Good luck!
Veel succes voor de oude Dame
PRONOSTICO Juventus 2-1 GIOCATORE DECISIVO Non ho la sfera di cristallo...
(”In bocca al lupo”, e aggiunge in italiano “Tanti auguri”)
1Deschamps, Rush, Van der Sar
La Comunità bianconera ci crede
Lycka till!
Uspeh momcheta
(”In bocca al lupo!”)
(”In bocca al lupo ragazzi”)
(”Buona fortuna alla vecchia Signora”)
LIAM BRADY IRLANDA
PAROLA AGLI EX GIOCATORI Sul muro ci sono scritte incomprensibili: «Srecnooooooo», «Lycka till!», «Veel succes». Le hanno lasciate alcuni ragazzi bianconeri. A poche ore dalla finale, abbiamo telefonato a 11 ex giocatori juventini di 11 nazioni: l’Europa unita in nome della Champions. Ci hanno lasciato un pronostico, un commento sulla partita e un «in bocca al lupo». Nella loro lingua. Luca Bianchin Giulia Guglielmi
J
uventus è latino: universale. Si traduce in due secondi in tutti i Paesi in cui è arrivato l’Impero Romano. «Sretno!» è meno intuitivo ma per Juve-Barcellona funziona ugualmente. Significa «Auguri!» e lo dice Igor Tudor: in Italia per qualcuno porta sfortuna, in Croazia no di certo. Tudor è uno degli 11 ex juventini di 11 nazioni diverse che ci hanno dato un pronostico. Se fossero una squadra, sarebbero pieni di attaccanti e Tudor - povero - difenderebbe per tutti. Siccome non lo sono, conta l’ottimismo: tre non fanno pronostici, Van der Sar e Kurt Hamrin vedono il Barcellona favorito, gli altri dicono Juve. Ian Rush: «Dobbiamo giocare come nel secondo tempo a Madrid. Se la Juve fa così, vince». Bojinov: «Non si può andare a Berlino a difendersi». Boniek: «Messi, Suarez e Neymar segnerebbero anche al buio ma la Juve è più forte in porta e in difesa. Deve solo evitare di esse-
re timida». Boniek sarà in tribuna, come Tudor e il figlio Rocco. Guarderanno tutti Tevez, che per 5 Euro-opinionisti è il giocatore chiave. E AI RIGORI? Chicche di geopolitica. A nord-ovest dilaga il partito di Buffon - l’irlandese Brady e l’olandese Van der Sar sono per lui -, il 2-1 è il risultato più probabile per Boniek e Massimo Bonini, capitano reggente di San Marino. Vucinic non ne fa una questione di punteggio ma sintetizza: «Questa Juve può battere tutti». Sintetico Mirko, ma si fa capire. Deschamps invece è l’allenatore della Francia, ha un ruolo quasi istituzionale e deve arrotondare i concetti: «Il Barcellona è una grande squadra, ma nel mio cuore ci sarà sempre un posto speciale per la Juventus. Spetta a voi trarne le conclusioni». DD, chiarissimo così. Resta un consiglio: «Se si va ai rigori, l’importante è non pensare troppo. Vietato fare calcoli». Lo ha detto Jugovic, che arriva sempre per ultimo. Oggi come nel ’96.
PRONOSTICO Juventus ai rigori GIOCATORE DECISIVO Buffon
SVEZIA
MASSIMO BONINI
DIDIER DESCHAMPS
SAN MARINO
FRANCIA
PRONOSTICO Juventus 2-1 GIOCATORE DECISIVO Tevez
Bonne chance!
MIRKO VUCINIC
IGOR TUDOR
MONTENEGRO
CROAZIA
(”Buona fortuna!”)
IRLANDA
POLONIA
OLANDA
GALLES
CROAZIA SERBIA
FRANCIA
BULGARIA SAN MARINO MONTENEGRO
GIOCATORE DECISIVO Tutti
Srecnooooooo!!! (”Felicità!”)
PRONOSTICO Juventus ai rigori GIOCATORE DECISIVO Tevez e Morata
Sretno! (”Auguri!”) GDS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TI SOLLEVA DAL DOLORE
DI SOLLIEVO CON UNA SOLA APPLICAZIONE
Senza passare dallo stomaco
Ginocchio
Gomito
Schiena
Collo
Indicato per il trattamento locale del DOLORE e dell’INFIAMMAZIONE di natura traumatica e reumatica di ARTICOLAZIONI, MUSCOLI, TENDINI e LEGAMENTI. Disponibile in farmacia nella confezione da 4 e 8 cerotti. È un medicinale a base di Piroxicam che può avere effetti indesiderati anche gravi. Leggere attentamente il foglio illustrativo. Autorizzazione del 03/04/2014.
Champions R Oggi la finale
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
I CONTI
Un’annata da record ● Comunque vada stasera, la Juventus ha già incassato quasi 100 milioni dalla Champions: 30,9 milioni di premi Uefa; 49,4 di market pool e 18,3 dal botteghino, inclusi i 3,7 milioni della finale di Berlino.
Un marchio super e 10 milioni cash: Juve, questa coppa è piena zeppa d’oro 1Vincendo oggi il fatturato bianconero può crescere fino al 20%. E il club entrare nei top 5 per notorietà
Marco Iaria twitter@marcoiaria1
I
n cassaforte c’è già un tesoro. Vincendo stasera la Juventus metterà la ciliegina sulla torta ai suoi conti da capogiro e innescherà una miriade di opportunità commerciali. Comunque vada a Berlino, la Champions è stata un successo senza precedenti per le finanze bianconere. Quel che verrà dopo promette di essere ancora più allettante, a patto di saper cogliere l’attimo. L’ultimo precedente di un’italiana vincente, l’Inter nel 2010, non va preso a esempio: i nerazzurri non seppero capitalizzare quella fantastica annata. Ma la Juve ha già intrapreso il percorso verso una più sofisticata managerialità e la conseguente ricerca di nuove fonti di introiti. Insomma, presupposti benauguranti. MONTEPREMI La cavalcata 2014-15 ha già fruttato alla Juventus quasi 100 milioni di euro, tenendo conto dei bonus Uefa (30,9 milioni inclusa la quota per la finalista perdente), del market pool (49,4 milioni) e degli incassi al botteghino (14,6 milioni sino alle semifinali, 3,7 equivalenti al 30% dei proventi da stadio a Berlino). Cosa cambia in caso di successo? Il market pool, cioè i diritti tv, resterebbe lo stesso perché si basa (per metà) sul numero di gare giocate. L’Uefa darebbe 4 milioni in più come bonus per la vincente. E la prossima stagione scatterebbero
15
.
Il presidente Andrea Agnelli, 39 anni, e l’a.d. Beppe Marotta, 58 RAMELLA
due gettoni: quello per la Supercoppa europea di 3 milioni (o 4 se si vince) e quello per il Mondiale per club che va da un minimo di 1,8 milioni (semifinali) a un massimo di 4,5 (vittoria). L’ESPERTO Spiega Marco Nazzari, managing director di Repucom Italia: «La finale di Champions, e ancor di più la vittoria, sono un volano economico incredibile. In termini di fatturato la vittoria può portare una crescita tra il 10% e il 20%. Basti pensare al diritto di commercializzare in esclusiva il merchandising dell’Uefa con il
4
● I milioni in più di bonus Uefa per chi vince la Champions. Alla finalista perdente vanno 6,5 milioni, ai campioni d’Europa 10,5. Poi c’è il market pool
290
● I milioni di persone interessate alla Juventus nel mondo. Il Barcellona è primo con 540. La Juve punta a entrare nella top 5 della notorietà
330
● i milioni stimati di fatturato per la Juventus in caso di successo stasera a Berlino. Nel 2013-14 sono stati 280
logo di “Campione d’Europa”; oppure al cachet maggiorato delle amichevoli; o ancora ai bonus previsti nei contratti con gli sponsor e alla possibilità di trattare i rinnovi da una posizione di forza. Ancora più importante è l’incremento di notorietà a livello mondiale». Questo è un punto chiave. In tempi di globalizzazione selvaggia, le attenzioni sono polarizzate su tre squadre: Barcellona, Manchester United e Real Madrid. Secondo la ricerca SportsDNA condotta da Repucom su 36 mercati rappresentativi della popolazione mondiale, sono questi gli unici club in grado di raggiungere una fanbase superiore al mezzo miliardo di persone, tra tifosi e semplici simpatizzanti: 540 milioni per il Barça, 511 per lo United, 508 per il Real. Tutti gli altri sono nettamente indietro: la Juventus ha 290 milioni di persone interessate. «Il Bayern, protagonista negli ultimi anni in Champions, ha compiuto un notevole balzo in avanti - dice ancora Nazzari -. La squadra italiana più nota all’estero è ancora il Milan, per effetto dei successi del passato. Ora la Juve potrebbe scalare le classifiche di notorietà e collocarsi nella top 5, ma deve confermarsi ad alti livelli in Europa anche negli anni successivi». REALTA’ GLOBALE Qui si materializza il salto di qualità del marchio Juventus: da una dimensione nazionale a quella globale. Tanto per fare un esempio, la Supercoppa europea e il Mondiale rappresenterebbero due vetrine per incrementare la visibilità su larga scala, soprattutto in quelle aree come Asia, Medio Oriente e Stati Uniti in cui l’indice di interesse, in assenza di squadre locali competitive, si misura sulle performance sportive delle squadre europee. Più in generale, si schiuderebbero nuove prospettive commerciali. «Presentandosi con la Champions in tasca, la Juve potrà esercitare un appeal maggiore con i potenziali sponsor non italiani, che sono quelli che in questa fase congiunturale spendono di più». La società di Agnelli ha appena firmato un contratto col suo primo sponsor regionale, la birra messicana Tecate. È la nuova frontiera, in cui il Manchester United con 38 partner è maestro. Da Berlino passa anche questo business. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL CONFRONTO
Gli Agnelli contro un esercito di 150mila soci 1Governance e
bilanci differenti: il Barça fattura 200 milioni in più dei bianconeri
I
l gioiello di famiglia da 92 anni contro la squadra del pueblo. Oggi si sfidano due storie profondamente diverse, che hanno partorito modelli di governance alternativi. Certo, Juventus e Barcellona sono calate perfettamente nei sistemi legislativi di Italia e Spagna: nella seconda metà degli anni Novanta le squadre di calcio vennero trasformate in società di capitali sia da noi che da loro, tranne che per Real, Osasuna, Athletic Bilbao e, appunto, Barcellona. Queste quattro sono rimaste società a proprietà diffusa. Azionariato popolare, insomma. C’è da dire poi che, a partire dalla quotazione in Borsa nel 2001, la Juventus ha abbandonato i classici principi del mecenatismo all’italiana per aprirsi al mercato e a dinamiche più aziendali. Ma le differenze coi blaugrana restano, eccome. Se a Torino la Exor degli Agnelli controlla saldamente il club (63,8%) e i piccoli azionisti possono eventualmente esprimere il dissenso, per giunta ininfluente, una volta all’anno in assemblea, a Barcellona chi comanda sono i 150mila tifosi-soci, che in cambio della quota annuale di 137 euro hanno diritto di voto, eleggono ogni quattro anni il presidente, decidono su questioni cruciali come il nuovo stadio. BILANCI Si sa che le differenze tra le due finaliste sono anche economiche. E
non da ora. Guardando al fatturato, il Barcellona appartiene al circolo dei fantastici quattro, con Real, Man Utd e Bayern: 485 milioni di ricavi nel 2013-14. Sono duecento milioni in più della Juventus, che è a quota 280. La torta delle entrate contempla similitudini nei diritti tv (182 Barcellona, 151 Juve) e gap enormi negli altri settori. Lo stadio frutta 147 milioni agli spagnoli e 49 agli italiani, il commerciale 148 agli uni e 60 agli altri. Il trend, però, dice Juve che tra il 2010 e il 2014 ha visto crescere il giro d’affari dell’82% mentre quello dei rivali ha segnato solo un +8%, dopo l’impennata degli anni precedenti. Tutto questo, certamente, si traduce in un differente potere di spesa: 241 gli stipendi catalani, 184 quelli bianconeri. E la marginalità? Il Barcellona produce utili (41,1 milioni nell’ultimo esercizio), la Juventus è in perdita, seppur in costante riduzione (-6,7). m.iar. © RIPRODUZIONE RISERVATA
IL NUMERO
241
I milioni di euro pagati in stipendi (per il solo settore calcio) dal Barcellona nel 2013-14 contro i 184 della Juve
Josep Bartomeu, presidente Barça
16 .
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
17
18
Serie A R Grandi manovre rossonere
.
PRESIDENTI ECCO TUTTI I PRESIDENTI DEI ROSSONERI
Piero PIRELLI
Luigi RAVASCO
Mario BENAZZOLI
Luigi RAVASCO
Alfred Ormonde EDWARDS
1899
1909
1928 1929
1933
1935 1936
Pietro ANNONI
fino al dal 21 gennaio 30 gennaio
Berlusconi-Bee: L’ANALISI di UMBERTO ZAPELLONI
UN CAPOLAVORO E TANTE DOMANDE Un capolavoro. Se è tutto oro quello che luccica sotto il cielo di Arcore, Silvio Berlusconi è riuscito a realizzare il colpo che sogna ogni imprenditore. Incassare un mare di denaro e restare padrone. Un colpo da fuoriclasse quale è spesso stato Berlusconi quando c’era da vendere qualcosa. Cinquecento milioni per il 48% del Milan sono una cifra enorme. Esagerata. Per fare un paragone Thohir pagò 75 milioni più il ripianamento dei debiti (più o meno 180 milioni) per il 70% dell’Inter. Stando alle cifre filtrate da Arcore il Milan varrebbe tre volte l’Inter. E’ vero che il marchio del club rossonero oggi è molto più forte, ma la differenza è davvero troppo elevata e rende difficile pensare a un mister Bee disposto a pagare tanto per non comandare. E anche se oggi piovono le smentite è ipotizzabile pensare che un domani, quando la società verrà quotata in Borsa, le percentuali di comando possano invertirsi. Il Milan, insomma, è destinato a cambiare mano esattamente come l’Inter. Da un milanese a un orientale. Da mister B. a mister Bee che di cognome fa Taechaubol e che fino a qualche settimana fa era stato bollato dallo stesso Berlusconi come un tipo poco affidabile che voleva soltanto farsi pubblicità.
Il 48% del Milan al thailandese Silvio conserva (per ora) maggioranza e presidenza Alessandra Gozzini Mario Pagliara MILANO
Che cosa sia cambiato in queste settimane forse un giorno ce lo spiegherà lo stesso Silvio Berlusconi che per ora può godersi il suo ultimo trionfo. Incassare 500 milioni, investirne più di 100 sul mercato, altri 150 sullo stadio e restare presidente con tutti i suoi fedelissimi (dalla figlia Barbara a Adriano Galliani) ai posti di comando è un vero capolavoro. Un’operazione che libera qualche sospetto e innesca parecchie domande. Quando verranno pubblicati i comunicati ufficiali forse ne capiremo qualcosa di più. Per adesso cominciamo a capire l’assalto ad Ancelotti, il sogno Ibrahimovic, un mercato importante dopo anni di ex campioni e di parametri zero. Il piano di Berlusconi potrebbe anche essere quello di ridisegnare un grande Milan, tornare alla vittoria e poi lasciarne la maggioranza in mano a chi lo ha aiutato a ricostruire (la squadra) e costruire (lo stadio). Un’operazione che a Moratti non era riuscita. Chi c’è dietro alla cordata rappresentata da Bee Taechaubol potremmo anche non scoprirlo mai come capita per molte società nate da quelle parti (Thailandia) ma con capitali provenienti da tutta l’area. Per ora accontentiamoci della favola che racconta di un magnate multimilionario tailandese nato da una famiglia di ricchi investitori che a 14 anni aveva iniziato a lavorare come lavapiatti nel ristorante di famiglia in Australia. Un uomo che non si è fatto da solo, ma che è cresciuto da solo, visto che a 16 anni si era già buttato nel business immobiliare. Per i tifosi la notizia sembra più che buona. Arrivano i soldi per il mercato e per lo stadio. Ripartono i sogni. Poco importa chi ci sia dietro. Basta che sia tutto vero... © RIPRODUZIONE RISERVATA
Q
uasi trent’anni dopo il Milan si sdoppia e l’evento ha una portata epocale: nell’inverno del 1986 Berlusconi rivelò il club dal presidente Farina, nel pomeriggio del 5 giugno 2015 entra in società un broker orientale, Bee Taechaubol. Finisce il governo assoluto, e nazionale, di Silvio: inizierà una nuova era, con un socio forte di minoranza cino-thailandese. A fine aprile Mr Bee era atterrato su Milano, poi il blitz in questi primi giorni di giugno conseguenza della visita, in gran segreto, di una decina di giorni fa: tappe necessarie per arrivare a un’intesa storica e complicatissima. Il preliminare di vendita, a conclusione di una trattativa ufficializzata intorno all'ora di pranzo, certifica il passaggio del 48% delle quote per 500 milioni
da Fininvest al gruppo di Bee che ha le spalle coperte dalla banca China Citic Bank e dal fondo Ads Securities di Abu Dhabi. Alle 18 e 36, con la Borsa ormai chiusa, un comunicato congiunto, di Fininvest e Taechaubol, annuncia la partnership: «L’ipotesi di accordo che verrà dettagliatamente esaminata prevede che il controllo del club rimanga nelle mani del presidente Silvio Berlusconi e della Fininvest, cui farà capo una quota di maggioranza assoluta pari al 52%. Il consorzio rappresentato da Mr Taechaubol acquisirà invece una quota di minoranza pari al 48%. Il presidente Berlusconi ha approvato l’accordo firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Pasquale Cannatelli, e Bee Taechaubol: l’intesa prevede di trattare in esclusiva per un periodo di otto settimane un rapporto di collaborazione relativo all'Ac Milan. In questo periodo Berlusconi, che continuerà ad essere presidente, e Mr Taechaubol lavoreranno per
costruire insieme un grande ed ambizioso progetto economico e sportivo per riportare il Milan ai massimi livelli del calcio italiano ed internazionale che gli competono per storia, prestigio e risultati. L’ipotesi di accordo ha come obiettivo la valorizzazione e la commercializzazione del brand Milan in particolare nei Paesi asiatici, al fine di ottenere un forte impulso dei ricavi e di conseguenza quelle risorse finanziarie indispensabili per riportare, grazie a un progetto sportivo estremamente incisivo, il Milan a competere con i principali club del calcio mondiale». DETTAGLI Nel Cda di Fininvest convocato d’urgenza ieri mattina è stato deliberato il preliminare di vendita: da qui «la trattativa in esclusiva» che si legge nel comunicato. Per ratificare i dettagli della cessione, commerciali e tecnici, ci sarà bisogno di altro tempo, ed è il periodo stimato nelle «otto settimane». Fininvest dovrà
fSTORIA DI PRESIDENTI: DA EDWARDS A OGGI
E’ il 1899, il Diavolo nasce con un’anima straniera Andrea Schianchi
L’
anima straniera abita nel corpo del Diavolo fin dalla nascita. Il Milan fu un regalo di Santa Lucia che il viceconsole inglese Sir Alfred Edwards fece ai cittadini milanesi la sera di mercoledì 13 dicembre 1899. Al termine di
una riunione con alcuni connazionali, davanti all’immancabile boccale di birra, dichiarò ufficialmente che era stato fondato il Milan Cricket and Foot-Ball Club. Lui stesso ne assumeva la presidenza, mentre il capitano e allenatore della squadra era Herbert Kilpin. E fino al 1909 i rossoneri continuarono a parlare inglese. Fu l’avvento di Piero Pirelli, che succedette a Edwards
1Taechaubol verserà
500 milioni: «Lavoreremo insieme per costruire una grande squadra». Con la quotazione in Borsa Bee potrà acquisire altre azioni. Restano anche Galliani e Barbara
di cui era amico, a portare il vocabolario italiano negli spogliatoi del Trotter, il campo dove il Milan giocava a quel tempo. I vent’anni di presidenza di Pirelli non passarono alla storia per i successi, ma per la costruzione dello stadio di San Siro, in origine di proprietà della società rossonera e poi ceduto al comune. Fu un’epoca tormentata, quella a cavallo delle due guerre: dopo Pirelli, numerosi protagonisti si alternarono sulla poltrona più prestigiosa, il regime fascista pretese addirittura che il club cambiasse denominazione (divenne Associazione Calcio Milano), ma la bacheca rimase desolatamente vuota. Nel campionato 1930-31 venne stabilito il record negativo di sconfitte: ben 15. ELETTRODOMESTICI E GOL Per trovare il Milan ai vertici del calcio italiano bisogna aspettare gli
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Emilio COLOMBO
Umberto TRABATTONI
Umberto TRABATTONI
.
Felice RIVA
Federico SORDILLO
Luigi CARRARO
Federico SORDILLO
Bruno PARDI
Felice COLOMBO
19
Giuseppe FARINA dal 24 marzo
Silvio BERLUSCONI 1939 1940
1944 1945
Achille INVERNIZZI
1954
1963
Antonio BUSINI
Andrea RIZZOLI
1965 1966 1967
fino al 8 ottobre
1971 1972 Franco CARRARO
fino al 19 aprile
1975 1976 1977 Albino BUTICCHI
1980
Vittorio DUINA
1982
1986
Gaetano fino al Rosario MORAZZONI 12 gennaio LO VERDE
affare fatto 1
2
3
fIL NUOVO SOCIO
TAECHAUBOL
Strategia Thai: calma, psicologia e Cannavaro 1Bee ha capito che il can can mediatico irritava Silvio ed è andato all’assalto low profile. Contattato Fabio per un ruolo dirigenziale
Duomo. Ecco allora il cambio di strategia: profilo basso e stavolta arrivo notturno ad Arcore, lontano dei riflettori. Ha rafforzato la sua offerta e – visto che degli altri possibili competitor nulla più si sa – ha ripreso in pugno la trattativa, ripartendo da quanto già era stato concordato dalle parti e definito dai rispettivi studi legali nel pomeriggio del primo maggio e che già prevedeva la quotazione in Borsa.
Maurizio Nicita 1 Silvio Berlusconi, 78 anni (sinistra) con il broker thailandese Bee Taechaubol, 42 anni. 2 Berlusconi con la figlia Barbara, 30, amministratore delegato della società. 3 Mr Bee con Fabio Cannavaro, 41, in una foto scattata a Guangzhou: ora sono soci nella Gls ANSA-LAPRESSE
poi riconvocare un altro Cda per definire l’atto di cessione definitivo, nel quale sarà inserito un diritto di ricompra («put and call») in favore di Fininvest a una cifra da stabilire in seguito. Ma il Milan è ormai per (quasi) metà cino-thailandese e Berlusconi conferma: «Investitore trovato? Sì, sembra che sia possibile. Sono soddisfatto, Bee si è comportato bene: la giornata storica sarà tra 8 settimane quando firmeremo il contratto. Mantengo la maggioranza e la carica di presidente, e la mia famiglia dovrà farlo anche in futuro. C’è la possibilità che qualcuno che conosce bene i mercati asiatici possa sviluppare l'utilizzazione del brand del Milan in quei settori». E sulla squadra: «Mihajlovic? L'impressione è stata ottima, una persona di livello. Non solo competente, ma anche di grande polso e con cui è possibile mantenere un confronto». Nella nota condivisa non si fa riferimento a un patto per la scalata della maggioranza di Bee nei prossimi anni che, in effetti, non fa parte dell’accordo. Il core business che ingolosisce Bee è piuttosto la quotazione del club in Borsa (entro 1 anno), operazione che immetterà sui mercati un altro pacchetto di azioni che il thai avrà poi facoltà di acquistare. MERCATO La trattativa è stata lunga: la prima offerta presentata da Taechaubol ad Arcore, nella notte del 29 aprile, era di 500 milioni per il 60%. Quella di due notti fa era ancora più clamorosa: Mr Bee, arrivato silenziosa-
mente in città (nel dribbling rientra anche il cambio d’alloggio: dal Park Kyatt al Resort Bulgari, con intorno bodyguard ben più agguerrite) è entrato a Villa San Martino anche giovedì alle 23. Un blitz di 2 ore nel quale ha messo sul tavolo una proposta da un miliardo di euro per l’acquisto dell’intero pacchetto azionario. Berlusconi aveva ribattuto con l’idea già espressa, e negli ultimi giorni ribadita con continuità anche in pubblico: non cedo il comando, ma sono disponibile a
L’INCASSO
500
i milioni che in base al preaccordo siglato ieri Fininvest incasserà dalla cessione del 48% dell’AC Milan trattare quote di minoranza. Concetto di recente rilanciato spessissimo: «Nel calcio sono entrati i petrodollari. Questo è il motivo per cui ho cercato e sto cercando qualcuno che possa fare con il Milan quello che fa il Qatar con il Psg». In parte succederà: dei 500 milioni immessi da Bee, 100 saranno investiti subito sul mercato (un’altra fetta per il nuovo stadio) da un management che Berlusconi ha preteso rimanesse invariato. In pratica, a guidare l’area sportiva ci sarà an-
cora Galliani, che ora dovrà necessariamente trovare un equilibrio con i gestori del fondo Doyen, sostenitori del progetto Taechaubol. Silvio e Bee hanno voluto che anche il ramo commerciale non venisse alterato: del settore è responsabile l'a.d. Barbara Berlusconi, soddisfatta per un’intesa che attesta il successo di un progetto con respiro triennale che ha reso il brand del Milan ancora più forte e appetibile in Asia. Tra le altre idee, con Bee si ragiona già per costruire altri edifici in Cina sul modello dell'innovativa Casa Milan. GIORNATA Arrivato 48 ore fa, Bee ieri mattina è stato impegnato a preparare l’incontro decisivo del pomeriggio dopo il blitz notturno: entrava e usciva dall’hotel incollato al telefono, avendo aperto un filo diretto e costante con Silvio. All’una ha lasciato l’alloggio prima per il pranzo da Armani Nobu, poi per dirigersi ad Arcore, dove è arrivato alle 16.07: meno di un’ora dopo l'incontro era terminato, con Berlusconi poi diretto a Segrate per un comizio elettorale. Da Villa San Martino sono usciti tutti gli altri presenti al vertice decisivo: oltre a Barbara e Marina Berlusconi, Licia Ronzulli (fedelissima di Silvio e mediatrice fondamentale tra le parti), Pasquale Cannatelli, Alessandro Franzosi e Danilo Pellegrino, dirigenti Fininvest. Trovato l’accordo Bee è decollato di nuovo, alle 22, diretto a Dubai. Di certo tornerà. © RIPRODUZIONE RISERVATA
1
anni del miracolo economico. Siamo tra i Cinquanta e i Sessanta, arrivano i primi elettrodomestici, i portafogli degli italiani si gonfiano di lire e i rossoneri, grazie al magico trio Gre-No-Li (gli svedesi Gren, Nordahl e Liedholm), incantano. Presidente è Umberto Trabattoni, un industriale brianzolo che riporta lo scudetto sulle maglie rossonere dopo 44 anni. E’ il 1951. Tocca poi ad Andrea Rizzoli, il figlio dell’editore Angelo, completare l’opera e costruire una squadra capace di conquistare anche il mondo. Nel 1954 rileva la società da Trabattoni, partecipa direttamente alla campagna acquisti, inserisce Juan Alberto Schiaffino e Cesare Maldini in un dispositivo collaudato, e inizia un periodo d’oro. E’ di quell’epoca, tra l’altro, la costruzione del centro sportivo di Milanello, autentico gioiello del club. La Coppa dei Campioni alzata nel cielo di
@manici50
Q
uando lo scorso 2 maggio mister Bee Taechaubol lasciò Milano, apparentemente da sconfitto nella trattativa per acquistare il Milan, ci siamo permessi di scrivere, a corredo delle notizie, che bisognava pazientare un po’ di tempo per capire davvero quale sarebbe diventato il nuovo as- IL CAMERIERE AUSTRALIANO Cresciuto a Sydsetto del Milan. Avevamo pure prefigurato un ney – dove ha lavorato anche da cameriere pur termine preciso: il dopo elezioni. E siccome di essendo ricco di famiglia – si è appassionato al mestiere non facciamo i cartomanti, ora la si- grande Milan degli olandesi, seguendo le partite tuazione risulta molto più chiara al di là delle in tv. Poi il giovane Bee ha avuto l’idea che l’ha percentuali ufficializzate dalla cessione. Cosa fatto entrare clamorosamente nel mondo imsi dissero quella mattina Mr B e Mr Bee lo sa prenditoriale: a 19 anni s’è inventato un sito per solo l’onorevole Licia Ronzulli, che fece da le compravendite immobiliari e da lì ha cominspola fra Arcore e l’hotel di lusso nei pressi del ciato la sua scalata al potere economico, entranDuomo. Al di là delle dichiarazioni di facciata, do nella finanza con amicizie anche politiche imper Berlusconi non poteva essere maturo il portanti. Ha diversificato le sue attività specializtempo della cessione del Milan in piena cam- zandosi nel «private equity». Intanto si è sposato pagna elettorale, a meno di una settimana dal con Susie che gli ha dato due bimbi di 2 e 4 anni. voto ecco la risposta che Al calcio si è avvicinato sponsochiude il cerchio. L’ANTICIPAZIONE rizzando gli eventi della Global Legends Series in Oriente. CAMBIO DI STRATEGIA La grande abilità di Bee è stata SOCIO CON CANNAVARO La quella di capire la psicologia 8 MARZO 2015 Gls è la creatura di Fabio Candel personaggio che aveva navaro, nata nel suo periodo di fronte e saper aspettare, ● La pagina della Gazzetta vissuto a Dubai e ora in espancome i cinesi aspettano sulla dello scorso 8 marzo che sione con l’Academy in Cina. E riva del fiume... Del resto – annunciava l’accordo fra proprio nella scorsa settimana al di là delle presunte o vere Berlusconi e Bee ridefinito ieri. Mr Bee è stato a Guangzhou per cordate cinesi sventolate in incontrare l’ex Pallone d’oro maniera impeccabile sotto con il quale ha concluso un l’aspetto mediatico da casa nuovo contratto: entra ufficialMilan – il vero cinese è promente come socio della Gls. prio Taechaubol che ha nella Ora che si è chiusa bruscamencittà di Chaozhou (Est della te l’esperienza sulla panchina Cina) le proprie origini, videll’Evergrande, Cannavaro sta sto che lì sono nati tutti e prendendo in considerazione quattro i suoi nonni. Bee ha anche un impegno dirigenziaben interpretato i malumori le. E pare che già il broker taidi Berlusconi cui non piacelandese gli abbia chiesto di enva il can can mediatico creatrare nel progetto milanista. to dal tailandese che annunCon un ruolo dirigenziale. Maciò quel viaggio milanese a gari non immediatamente per fine aprile e si fece riprendenon irritare il socio di maggiore sul terrazzo della suite ranza. con vista sulle guglie del © RIPRODUZIONE RISERVATA
Accordo annunciato tre mesi fa
2
3
1 Alfred Edwards (1850-1909), uno dei fondatori e primo presidente della società nel 1899. 2 Piero Pirelli (1881-1956), al vertice del Milan dal 1909 al 1929. 3 Andrea Rizzoli (1914-1983) presidente dal 1954 al 1963
Wembley nel 1963 (la prima conquistato da un’italiana: battuto il Benfica in finale) è l’ultimo trofeo di Rizzoli che vende la società a Felice Riva, un imprenditore tessile che pensa più alla finanza e alla bella vita che al calcio. L’avventura di Riva finisce in carcere (bancarotta fraudolenta): poi, dopo un italico condono, l’imprenditore prende il malloppo e se ne va in Libano. Il
Milan, intanto, dopo un breve periodo di reggenza Sordillo, passa prima a Luigi Carraro e poi a suo figlio Franco. Il Milan, con Carraro, sale in cima al mondo e Gianni Rivera diventa il primo italiano a conquistare il Pallone d’Oro. GLI ELICOTTERI DOPO I TORMENTI Gli anni Settanta, per i milanisti, sono un tormento. E’ vero
che arriva lo scudetto della stella (1979), ma troppi sono i mal di pancia da sopportare. Con Buticchi presidente va in scena il conflitto con Rivera, tra dichiarazioni al veleno, smentite e rettifiche. Poi c’è il periodo di Felice Colombo, il Totonero, la retrocessione in Serie B per illecito, il tentativo di risalita con Giussi Farina che, tuttavia, non ha la disponibilità economica per mantenere la società ad alto livello. Sono anni in cui, più dei gol e dei dribbling, fanno notizia le carte bollate, le sentenze dei tribunali e i pareri dei legali. Le turbolenze finiscono quando Silvio Berlusconi acquisisce la società (febbraio 1986): nel cielo di Milano volteggiano gli elicotteri e risuonano le note della Cavalcata delle Valchirie. Sul mercato piovono miliardi su miliardi, e il Milan ritorna a vincere e... a convincere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
20
Serie A R Grandi manovre rossonere
.
GLI ALLENATORI E I TITOLI DI BERLUSCONI L’ERA DI SILVIO E I SUOI SUCCESSI DAL 1986 A OGGI
Nils LIEDHOLM
1986
1987
Fabio CAPELLO
1988
Fabio CAPELLO
Arigo SACCHI
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996 Supercoppa italiana
Nel cantiere Milan Ibra non ha spazio Sulla lista-Galliani c’è il baby Embolo 1Dopo Bertolacci e Mauri, caccia alla giovane punta del Basilea, profilo ideale per il progetto rossonero Carlo Laudisa @carlolaudisa
S
ilvio Berlusconi raffredda gli entusiasmi su Zlatan Ibrahimovic mentre il nuovo Milan si tuffa nel futuro con l’assalto al centravanti 18enne Breel Embolo, origini camerunesi e speranza del calcio svizzero. L’attaccante del Basilea (accostato anche a Juve, Inter e Roma) può essere considerato il testimonial della joint-venture che vedrà il club rossonero operare con l’appoggio del fondo
Doyen, advisor tecnico della cordata di Mr Bee.
di investire su talenti di prospettiva.
LO SVEDESE Nelle ultime settimane la voce di un interesse per Ibra è tornata di moda e ieri a Segrate il patron rossonero ha risposto con una battuta delle sue sull’argomento: «Ibra? Abbiamo parlato di tante cose. L’età avanzata non mi consente di ricordare tutto». E poi: «Non ci credete? Nemmeno io». Battute a parte, la costosa pista che porta a Parigi convince solo dal punto di vista tecnico. Nel nuovo progetto non c’è spazio per acquisti glamour: l’obiettivo è
IL BUDGET Come era già emerso dai dialoghi di Adriano Galliani con Carlo Ancelotti a Madrid, il budget a disposizione per la prossima campagna acquisti è tra i 100 e i 120 milioni di euro, cifre considerevoli che evidentemente fanno parte di un progetto pluriennale. Nelle scorse settimane l’a.d. Galliani ha già seminato per due giovani molto apprezzati: il maturo Andrea Bertolacci (ancora in comproprietà fra Genoa e Roma) e il debuttante Josè Mauri, rive-
Arigo Fabio SACCHI CAPELLO
Oscar TABÁREZ
1997 Coppa Campioni
1998
Supercoppa Europea
1999
Coppa Intercont.
caduta anche nel calcio? Intanto le prossime settimane saranno importanti per saggiare il feeling con i nuovi soci in pectore. Soprattutto quello con Nelio Lucas, il manager del fondo Doyen che da tempo frequenta Galliani.
Andrea Bertolacci, 24 anni, e Breel-Donald Embolo, 18. Nel 2014-15, per loro, 6 gol in A al Genoa e 10 reti in campionato col Basilea ANSA/AP
RBerlusconi: «Ibra?
Con Bee ho parlato di tante cose ma data la mia età non le ricordo tutte...»
RNo a Falcao o
Kondogbia: l’intesa con Doyen Sports mira a scovare nuovi gioielli
latosi nel Parma. I FONDI L’impegno di Berlusconi appare totale: le deleghe a Barbara e Galliani immutate. Ed è chiaro che l’attuale proprietario dovrà compartecipare agli investimenti. Proprio ieri il Tar del Lazio ha respinto il riscorso contro la direttiva di Bankitalia che nello scorso ottobre ha imposto all’ex Cavaliere di vendere circa il 24% di Mediolanum entro i prossimi 24 mesi. Come verrà risolta la questione? Inevitabile un sostanzioso surplus di cassa per la holding di famiglia. Ci sarà una ri-
STRATEGIE Negli ultimi tempi si è parlato molto dei calciatori già in dote alla Doyen Sports. Falcao in uscita dal Manchester United è il nome più appetito, ma il colombiano non appare nei radar rossoneri. Anche sul francese Kondogbia si fa un gran parlare per il mercato italiano, ma neanche per lui impazziscono in via Aldo Rossi. Semmai l’intenzione è quella di accaparrarsi nuove stelle emergenti, anche per evitare la censura degli organismi internazionali che hanno appena dichiarato guerra alle third party ownerships (proprietà trasversali). Ovviamente le partnership per eventuali nuovi acquisti dovranno avere requisiti inappuntabili per le norme Fifa. INCONTRI Anche nella trasferta berlinese l’a.d. milanista ha visto l’onnipresente Lucas. Seguiranno a breve altri vertici per pianificare le mosse. Se Berlusconi e Mr Bee si sono dati 8 settimane per sancire il loro accordo, i rispettivi referenti sportivi dovranno fare molto più in fretta per dare un volto alla rosa da mettere a disposizione di Mihajlovic. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Coppa Italia
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT Alberto ZACCHERONI
Cesare MALDINI D.T. Mauro TASSOTTI all.
.
Carlo ANCELOTTI
LEONARDO
Massimiliano ALLEGRI
Faith TERIM
2000 Champions League
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
TASSOTTI un partita Coppa Italia
2013
2014
21
Clarence SEEDORF Filippo INZAGHI
2015
FIFA Cup
Gli ex rossoneri: «Operazione geniale»
1Da Sacchi a Donadoni, tutti d’accordo sull’arrivo di Mr Bee: «Una mossa per poter tornare grandi» Il broker thailandese Bee Taechaubol LAPRESSE
Alessandro Russo
L
a cessione delle quote di minoranza del Milan a Mr Bee ha surriscaldato l’atmosfera, e non solo tra i tifosi. Se la svolta sarà epocale lo diranno i fatti, la novità è per certi versi dirompente per i nuovi scenari che si profilano e per la chiusura di un’epoca griffata (in esclusiva) Silvio Berlusconi. Le reazioni non sono mancate, anche tra i vecchi protagonisti delle gesta del Milan che hanno magari rivissuto in un attimo un ciclo ai titoli di coda. O comunque in mutazione inarrestabile. E’ il caso di Demetrio Albertini: «È un incontro importante e sicuramente ponderato. Sarà stato pensato in un’ottica manageriale per rendere ancora più moderno il Milan. Berlusconi, come promesso, mantiene il club in capo alla famiglia, tenendosi lui stesso al centro del progetto. Azione mirata fatta per il bene del club, della squadra e dei tifosi rossoneri. Così da portare avanti il progetto in linea con i 29 anni di presidenza Berlusconi». Positivo anche il commento di
Stefano Nava, ex difensore. «Operazione positiva, c’è la volontà di riportare la squadra ai fasti di un tempo. Il presidente avrà ponderato a lungo prima di agire. Non è solo una svolta epocale che chiude anni di vittorie, ma si apre un percorso nuovo». REALISTA L’ex tecnico rossonero Roberto Donadoni invece è realista: «E’ il segno dei tempi. E’ difficile pensare ad un Milan che ceda il suo 48%, purtroppo e per certi versi per fortuna, deve andare così. Emozioni e sensazioni è giusto che le esprimano chi vive ora in prima persona il Milan, chiederlo a noi, è pura utopia. I tempi sono cambiati, e certi valori ora lasciano il tempo che trovano...». Analisi molto diretta quella di Gigi Lentini: «Berlusconi aveva bisogno di un forte alleato e fondi per ricreare un grande Milan. Secondo me, il presidente non sopportava più di vedere i rossoneri poco competitivi e senza i risultati che il prestigio del club impone. Vuole tornare a vincere e primeggiare. Per farlo però servono grandi giocatori e per averli è necessario spendere tanto. Lo scenario del Milan dovrebbe essere cambiato».
● DEMETRIO ALBERTINI
● GIOVANNI GALLI
● GIANLUIGI LENTINI
«Berlusconi, come promesso, mantiene il club all’interno della famiglia e lui stesso resta al centro del progetto. E’ stata un’azione mirata fatta per il bene del club e dei tifosi»
«Un grande colpo. I rossoneri possono tornare grandi, questo è il mio augurio, ma non basta una stagione. Il calcio italiano deve recuperare il gap economico col resto d’Europa»
«Berlusconi aveva bisogno di un forte alleato e fondi per ricreare un grande Milan. Non sopportava più di vedere una squadra poco competitiva e senza risultati di prestigio»
LE STRATEGIE
Con Bee spinta per il nuovo stadio Atteso il via libera
Il rendering del nuovo impianto rossonero, nell’area del Portello
1La liquidità del
thailandese un’altra attrazione per Fondazione Fiera, che deciderà martedì
I
nutile girarci tanto intorno: adesso l’ingresso di Mr Bee in società mette le ali al sogno milanista di costruire lo stadio al Portello, proprio di fronte a Casa Milan. Ieri pomeriggio, nel corso del vertice decisivo di Arcore per definire l'accordo, il feeling tra il capocordata thailandese e Barbara Berlusconi è stato completo sul tema dello stadio urbano, tanto che al tavolo della trattativa le parti hanno sin da ora deciso d’impegnare sul progetto della nuova casa del Diavolo una fetta consistente dei 500 milioni (tra i 150 e i 200) che Fininvest
incasserà per la cessione del 48% delle quote. Soldi freschi, un’attrazione che potrebbe diventare irresistibile per Fondazione Fiera Milano. CONTO ALLA ROVESCIA Il ciclone Bee rischia di far scivolare in secondo piano una giornata importante per il futuro dei suoli delle vecchia fiera di Milano al Portello: ieri, il Milan (insieme agli altri 2 finalisti) ha rispettato la scadenza per la consegna in busta chiusa a Fondazione Fiera Milano (proprietaria) dell’offerta per ottenere i suoli con la concessione del diritto di superficie indicando il cronoprogramma dei lavori. Adesso manca davvero poco, pochissimo: martedì pomeriggio il comitato esecutivo di Fondazione sceglierà la proposta vincitrice per riqualificare la vecchia fiera. Il Milan c’è. paglia © RIPRODUZIONE RISERVATA
«È’ IL SEGNO DEI TEMPI. DIFFICILE PENSARE A UNA PROPRIETÀ CHE CEDE IL SUO 48%, MA DEVE ANDARE COSÌ» ROBERTO DONADONI EX ALLENATORE DEL PARMA
GRANDE COLPO L’ex portiere milanista Giovanni Galli plaude alla strategia. «E’ un’operazione geniale, l’ennesimo colpo di Berlusconi. Una mossa che porta un grande vantaggio alla società e al progetto del nuovo stadio. Inoltre resta alla guida del Milan dando seguito ai successi della sua presidenza. I rossoneri possono tornare grandi, questo è il mio augurio, ma non basta una stagione. Il calcio italiano deve recuperare il gap economico che lo divide dal resto d’Europa». L’ex bomber Pietro Paolo Virdis commenta. «Vedremo come saranno investiti i soldi, se serviranno a rafforzare la squadra. Speriamo che sia anche da stimolo al presidente Berlusconi per essere ancora partecipe in prima persona. Il mantenimento della maggioranza delle quote va sicuramente in tal senso». Finale con Arrigo Sacchi, l’allenatore che ha inaugurato il ciclo del grande Milan berlusconiano: «Tutto bene, mi sembra una bella notizia per la squadra, la società e per tutti i tifosi rossoneri. Tutto bene, perché al comando resta Silvio Berlusconi...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
● STEFANO NAVA
«C’è la volontà di riportare in alto la squadra. Il presidente avrà ponderato a lungo prima di agire. Non è solo una svolta epocale, che chiude anni di vittorie, ma si apre un percorso nuovo»
● ARRIGO SACCHI
«Tutto bene, mi sembra una bella notizia per la squadra, la società e per tutti i tifosi rossoneri. Tutto bene, perché al comando della società resta sempre il presidente Silvio Berlusconi...»
● P. PAOLO VIRDIS
«Ora vedremo come saranno investiti i soldi, se serviranno a rafforzare la squadra. Speriamo che sia anche da stimolo a Berlusconi per essere ancora partecipe in prima persona»
22
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Serie A R Mercato
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
Napoli, cena tra Sarri e De Laurentiis C’è l’accordo
IL CASO
Pallotta ha detto yes «Roma, Garcia resta il nostro allenatore» Andrea Pugliese ROMA
S
1Svolta per la panchina degli azzurri: la firma è vicinissima
Mimmo Malfitano Gianluca Monti NAPOLI
D
a Amalfi a Napoli, un viaggio di poco più di un’ora per andare incontro ad un destino inatteso: Maurizio Sarri è stato convocato nel pomeriggio di ieri in un albergo sul lungomare, quello che da 11 anni ospita Aurelio De Laurentiis nei suoi viaggi in città. Un incontro voluto dal presidente napoletano per sondare le intenzioni dell’ex tecnico dell’Empoli: a lui ha deciso di affidare il futuro tecnico del Napoli. Una decisione maturata nelle ultime ore, già nel momento delle dimissioni presentate dall’allenatore toscano nelle mani di Fabrizio Corsi, il numero uno dell’Empoli. Decisione che ha destato parecchie perplessità: dietro quel gesto, probabilmente, ci sarebbe stato un motivo ben preciso: rispondere alle sol-
lecitazioni del presidente del Napoli. Così, ieri sera, Sarri che da altre parti, dopo il rifiuto al Cagliari, si è ritrovato accostato al Torino, che però ha definito "totalmente infondata" ribadendo la piena fiducia in Ventura - ha incontrato Aurelio De Laurentiis. I due hanno cenato insieme, con le rispettive signore, e si sono trattenuti fino a dopo la mezzanotte. ANNUNCIO A ORE L’impressione è che le parti siano vicine all’accordo e che nelle prossime ore annunceranno l’inizio di questo nuovo rapporto. Con la firma del nuovo allenatore si chiuderà uno dei momenti più imbarazzanti degli ultimi periodi napoletani, apertosi con l’addio di Rafa Benitez, annunciato peraltro ancor prima della decisiva gara con la Lazio che valeva terzo posto e preliminare di Champions League: il Real Madrid aveva fretta, il club azzurro decisamente no. Dopo
23
.
Maurizio Sarri ha annunciato giovedì le sue dimissioni dall’Empoli
una serie di rinunce, dunque, Aurelio De Laurentiis ha risolto il problema della panchina. OIn precedenza aveva incassato il rifiuto di Unai Emery, che ha preferito restare a Siviglia, rinnovando fino al 2017, e quella di Sinisa Mihajlovic che ha scelto il Milan, dopo aver atteso un paio di settimane i comodi del presidente napoletano. PRANDELLI OUT Il cerchio s’è ristretto in poche ore, De Laurentiis aveva valutato in precedenza le posizioni di Cesare Prandelli che ha atteso invano una telefonata da Napoli per avviare la trattativa. Lui, sarebbe stato prontissimo ad accettare la panchina, soprattutto se il programma tecnico l’avesse convincerlo. L’ex cittì della Nazionale, è stato ad Amalfi due giorni per ritirare il premio “Football Leader”, ma non ha avuto alcun contatto con De Laurentiis. Quello di Prandelli, in ogni modo, è stato uno dei nomi più
RSuperato Prandelli: l’ex dell’Empoli convocato direttamente da Amalfi
REmery, inseguito
invano da De Laurentiis, ha rinnovato fino al 2017 con il Siviglia
accreditati, il suo profilo, per esperienza e qualità, rispondeva perfettamente alle esigenze dell’ambiente napoletano. Ma il presidente ha optato per un tecnico dalle idee innovative, che ha ottenuto risultati lusinghieri con l’Empoli, nella stagione appena conclusa. © RIPRODUZIONE RISERVATA
e tre indizi fanno una prova, allora ora non ci sono più dubbi: Rudi Garcia sarà l’allenatore della Roma anche il prossimo anno. Del resto, lo aveva detto Sabatini a fine campionato, ripetuto Pallotta alla Gazzetta nell’intervista di giovedì e anche ieri a Roma Radio: «Rudi è il nostro allenatore, non ho mai parlato con nessun altro. Abbiamo solo discusso su come migliorare la squadra, parlando di come potevamo dargli una mano. Leggo e sento tante invenzioni».
LE STRATEGIE Una mano a Garcia gli verrà data rinnovandogli profondamente lo staff. Via Paolo Rongoni (scelto dal tecnico), la preparazione atletica è stata affidata a Darcy Norman, che si avvarrà di un gruppo di lavoro e che avrà come figura intermedia anche Ed Lippie. E un aiuto dovrà arrivare dal mercato. «Sabatini ed io vogliamo sempre migliorare, puntiamo al 100%. Quando vengono commessi degli errori, li commettiamo insieme». Si stanno monitorando alcuni nomi già emersi, tra cui Banega, Bacca, Saponara (per la panchina), Konoplyanka, Digne, Bruno Peres ed Adriano. Dovrà lavo-
rare su altro Alex Zecca, uomo di fiducia di Pallotta, chiamato ad aiutare Sabatini sulla ricerca dei giocatori. «Non sarà il nostro d.s. Sta creando un database su tutti i giocatori del mondo». AMBIENTE DISORIENTATO Poi Pallotta torna su alcuni temi trattati lungo la stagione, anche se con occhi diversi. «Io voglio sempre vincere, non abbiamo sempre dato tutto in allenamento e sul campo». Frase che ha fatto il giro delle radio romane, tanti tifosi si sono chiesti perché allora non sia intervenuto prima. Del resto Pallotta ha deciso di cambiare ruoli chiave in alcuni settori per i quali, a stagione in corso, aveva invece assicurato la massima efficienza. «Tutti sotto esame tranne Garcia: chi scrive queste stronzate?», aveva twittato il 21 aprile, salvo poi decidere di mandare via preparatore atletico e medico. Del resto, il 25 febbraio era stato lui a dire: «La Roma non ha problemi, tutte invenzioni dei media», tranne poi fare retromarcia in questi giorni. Esattamente come su Benatia («Non è mai stato in vendita, non ci sono trattative» il 30 luglio 2014, «Stava avvelenando lo spogliatoio, lo volevo fuori» l’8 settembre»). Insomma, spesso è capitato che lo sviluppo degli eventi sia stato diverso dalle previsioni di Pallotta. Di certo, Garcia sarà ancora l’allenatore. A meno di qualche colpo di scena. © RIPRODUZIONE RISERVATA
24
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Serie A R Mercato
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
25
.
Thohir, tutto su Benatia E Mbia si offre all’Inter
QUI FIORENTINA
1Il presidente a Berlino incontra il Bayern Monaco e prepara novità in società. Il camerunese piano-B di Kondogbia. Vicino Kranevitter 1
Luca Taidelli Nicolò Schira
Vincenzo Montella, 40, tecnico della Fiorentina ANSA 2
L’
ultimo tentativo per il numero 1 sulla lista di Mancini. Mentre Mehdi Benatia dice «riuscirò ad adattarmi anche a Monaco come feci a Roma» rendendo ancor più tortuoso l’aggancio da parte dell’Inter, ecco che il presidente Erick Thohir proverà a convincere il Bayern Monaco a cedere il centrale francomarocchino in un incontro a Berlino, campo neutro e magari fertile di novità.
1Ancora stallo fra l’allenatore
e la dirigenza viola. Rossi: «Resto per vincere». L’U.21 è nel mirino
Duccio Zoccolini
«N
SHAQ E BENATIA Se da una parte c’è Xherdan Shaqiri che, all’improvviso, si mette a seguire su Twitter proprio Benatia, ecco che il presidente interista avrà modo di parlare coi dirigenti bavaresi per provare a trovare un pertugio che porti al preferito della lista manciniana. Alternative, i soliti: da Abdennour (Monaco) a Basa (Lilla) fino a Heurtaux (Udinese) e Terziev (Ludogorets). DA MBIA A IMBULA Nel frattempo, ecco che proseguono i lavori (prioritari) in mezzo al campo: si è proposto Stephane Mbia, camerunese in svincolo e in uscita dal Siviglia. È un duttile, che può arrivare con o senza Kondogbia, mentre davanti alla difesa i nomi principali sono Thiago Motta, Felipe Melo e Song mentre ieri è stato offerto Gilbert Imbula, 22 anni, Marsiglia. CARRILLO E KRANEVITTER In avanti, al momento, «comandano» gli esterni d’attacco: si è riparlato di Perisic, seguito dal gennaio scorso e che strappare al Wolfsburg è piuttosto dura («Resto in Germania», ha detto il croato). Su Cuadrado si è infilata la Roma ma l’appoggio di Mourinho potrebbe aiutare il ragazzo a rigenerarsi all’Inter. Dalla Francia: interessa Msakni, ala, nazionale tunisino del Lekhwiya. Guido Carrillo saluta l’Estudiantes: l’Inter, più che l’Olympiacos, pare la destinazione futura. Da vice-Icardi. Dal Sudamerica si avvicina Kranevitter (River Plate) che potrebbe poi essere parcheggiato al Chievo.
Montella-Firenze: sì o no in 48 ore Interessa Trotta
3
RCarrillo saluta
l’Estudiantes: sarà il vice Icardi? Touré a Milano, ma solo per l’Expo
RA metà giugno
sarà ufficializzato il ritorno di Stankovic come club manager
NOMINA IN ARRIVO E a proposito di ET: il blitz milanese rimane in dubbio per delicate questioni familiari, ma nella sostanza Thohir segue quotidianamente non soltanto il mercato. Se è slittato l’arrivo del direttore commerciale, la prossima settimana verrà ufficializzato il nuovo responsabile finanziario. Potrebbe suonare come una bocciatura dell’attuale Cfo Williamson, che invece è destinato a un «upgrade» che lo renderà uno dei dirigenti più importanti, visto che andrà a sovrintendere diversi settori societari. A metà mese arriverà la stretta con Stankovic, futuro club manager. EXPO YAYA Intanto ieri era a Milano Yaya Touré. Ambasciatore Unicef per l’ambiente tra il buco dell’ozono e quello dato all’Inter e a Mancini, l’ivoriano varca i cancelli di Expo su un’auto elettrica. Yaya è ma-
NOTIZIE TASCABILI AFFARI ATALANTA E CHIEVO
CESENA
Rinnovi per Frey, Picnic club-tifosi Dainelli e Raimondi nonostante la B ● In attesa che il mercato entri nel vivo, in questo momento i club sono impegnati soprattutto con il capitolo rinnovi. Così in casa Chievo, dopo il recente rinnovo del contratto all’allenatore Rolando Maran, il Chievo punta ancora sulla vecchia guardia per la difesa. Il diesse Nember ha infatti annunciato il prolungamento dei contratti in scadenza al 30 giugno dei difensori Gennaro Sardo e Dario Dainelli che hanno firmato per un anno mentre Nicolas Frey ha sottoscritto un contratto che lo lega al Chievo fino al 2017. Invece Giammario Specchia è il nuovo responsabile dello scouting. Un rinnovo (atteso) anche per l’Atalanta: l’esterno Raimondi, fermo dal 30 novembre per un grave infortunio ai legamenti, ha allungato al 2016.
● Niente salvezza ma il Cesena ha salutato la stagione con un Picnic Bianconero al Manuzzi: oltre 1000 tifosi hanno invaso il terreno con tovaglie, stoviglie e cibo. Presente il presidente Lugaresi.
gnetico anche da fermo. Quell’effetto calamita che sarebbe tanto servito pure in nerazzurro, per attrarre altri big sulla strada del rilancio. Dopo i continui contatti con l’amico Mancio e l’ottimismo per portarlo a Milano, il dietrofront del 25 maggio è ancora senza un vero perché. Ma ormai è certo: Touré resterà a Manchester. Sorride agli interisti che lo salutano con rimpianto, si concede per una serie di mini interviste in cui c’è il divieto di parlare di calcio. Si limita a un «Mancini sa benissimo che sono qui. La finale di Berlino? Il cuore dice Barça». Poi via, a incontrare 300 bambini che gli hanno cucinato pasta e cannelloni e ad ascoltare il discorso del Presidente della Repubblica Mattarella. Infine il ritorno in Inghilterra. Smuoverlo da lì rimarrà un sogno di mezza estate.
● 1 Mehdi Benatia, 28 anni: il franco marocchino è arrivato al Bayern dalla Roma la scorsa estate ● 2 Stephane Mbia, 29, centrocampista camerunese del Siviglia; ● 3 Erick Thohir, 45, presidente dell’Inter ANSA/BOZZANI
essuna nuova, buona nuova ?». Non è detto, soprattutto se in ballo c’è il futuro di un allenatore e di una società di calcio. In casa Fiorentina la giornata di ieri è stata di transizione, dopo lo scambio di comunicati Montella-Della Valle avvenuto giovedì sera. Alcuni contatti ci sono stati ma non hanno portato a novità sostanziali. Montella aveva dichiarato di «voler restare con entusiasmo», ma non solo. Lo stallo attuale è dovuto, infatti, alle postille annesse alla sua risposta: «Bisognerà essere chiari sul progetto tecnico futuro». Queste parole non sono piaciute alla proprietà. Per questo ieri i fratelli Della Valle hanno dato mandato al d.s. Pradè di contattare nuovamente il tecnico campano, per capire, realmente, la convinzione della sua scelta di sedere ancora sulla panchina viola. Se è convinto allora si va avanti insieme. Altrimenti sarà rottura. La fumata, che sia bianca o nera, potrebbe anche slittare a lunedì, quando Montella darà la sua risposta definitiva a Pradè. REAZIONE A CATENA Possibili sostituti? Paulo Sousa e Ventura. Tutto però passa dall’ennesima (e forse ultima) risposta di Montella, vincolato comunque ai viola da un contratto fino al 2017 con clausola rescissoria di cinque milioni. Mercato. Intanto però i dirigenti stanno comunque lavorando per il futuro. Infatti la Fiorentina negli ultimi giorni ha fatto più di un sondaggio con l’Avellino per l’attaccante Marcello Trotta. Il calciatore (7 gol da gennaio), è titolare anche nell’Under 21 di Di Biagio e potrebbe essere uno dei primi rinforzi per la prossima stagione. PEPITO E a proposito di attaccanti ieri è tornato a parlare Giuseppe Rossi, dopo un anno passato in tribuna: «Sono pronto per rientrare. Contro il Chievo- riporta ecoaltomolise.net- avevo chiesto al mister di giocare gli ultimi dieci minuti, ma lui, per precauzione, me lo ha sconsigliato. Futuro? Resto per vincere qualcosa di importante con la Fiorentina e riprendermi la Nazionale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FINAL EIGHT ALLIEVI
CALCIO A 5
Via l’11 giugno Inter e Roma, girone di ferro
Finale scudetto Ucraina e Usa ok Ferrara manda Argentina out Pescara a gara-4 con l’Austria
MONDIALE UNDER 20
● Effettuati ieri i sorteggi per le Final Eight scudetto di Chianciano Terme (Siena), in programma dall’11 al 19 giugno. Per gli Allievi Serie A e B, il girone 1 sarà formato da Fiorentina, Palermo, Roma e Inter, mentre nel girone 2 troviamo Empoli, Milan, Chievo e Torino. Passano le prime due di ogni girone, con semifinali incrociate. Negli Allievi Lega Pro, girone 1 con Pordenone, Novara, Salernitana e Como, girone B formato da Reggina, Lecce, Sudtirol e Cremonese. I due club che si aggiudicheranno lo scudetto si affronteranno domenica 21 giugno per la Supercoppa Allievi.
● (m.cal.) Il Kaos Ferrara riapre la serie scudetto, dopo che il Pescara è stato per due volte a un rigore dal primo tricolore della storia: gara-3 se la aggiudicano gli emiliani dal dischetto, dopo il 2-2 dei tempi regolamentari. Kaos avanti con una magia di Tuli, rimonta pescarese con PC e Canal, aiutata da due indecisioni di Timm. André, portiere di movimento, trova il pari, prima dell’incredibile epilogo: entra il para-rigori Pietrangelo, ma il Pescara sbaglia con Rogerio e Salas. Di Morgado l’errore decisivo: si va a gara-4, giovedì 11 al Pala Giovanni Paolo II, stavolta il Pescara avrà in casa il match point per il titolo.
● Primi verdetti per il Mondiale Under 20 in Nuova Zelanda. Nel girone A agli ottavi Ucraina e Usa (ieri Ucraina-Usa 3-0), inutile il 5-1 dei padroni di casa alla Birmania. Nel B ok Ghana (1-0 a Panama) e Austria: eliminata l’Argentina dopo lo 0-0 nel confronto diretto di ieri. Nella notte chiusi altri due gironi. Nel C, Senegal-Qatar e Colombia-Portogallo (lusitani già ok, ai sudamericani bastava un punto); nel D, Serbia-Messico e Mali-Uruguay: alla vigilia tutte a 3 punti. Ottavi dal 10 giugno. Al via le donne Oggi in Canada inizia il Mondiale donne: aprono le padrone di casa contro la Cina. Finale il 5 luglio a Vancouver.
26
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Mondo R Il caso
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
I nemici di Blatter: «Verrà arrestato» «Sapeva ogni cosa» 1Il presidente Fifa assente alla riunione Cio di Berlino
L’ex n.1 Uefa Johansson: «L’ho combattuto per 20 anni»
Fabio Licari INVIATO A BERLINO
S
epp Blatter naturalmente non è qui. Non sarebbe una notizia, non sempre è stato presente alle ultime finali di Champions. Ma la situazione quest’anno è molto diversa e il fatto che, oltre a Berlino, il presidente «salti» anche una riunione del Cio, ha fatto pensare che l’Fbi gli avesse chiesto di non lasciare Zurigo. Ipotesi che la Fifa s’è affrettata a smentire, spiegando che per un paio di settimane gli spostamenti saranno limitati al massimo. Una giornata senza speciali rivelazioni, anche se nelle indagini sarebbe finito anche l’ex presidente del Barcellona Sandro Rosell per i suoi rapporti con l’ex presidente federale brasiliano Texeira. Giornata virata pure sul gossip: dalla stampa spagnola arriva infatti la notizia – ma dai – che Blatter avrebbe avuto un flirt con Irina Shayk, la bellissima modella «ex» di Cristiano Ronaldo. Qualche maligno la butta lì: più facile che si dimetta…
27
.
Joseph Blatter, 79 anni, svizzero, era a capo della Fifa dal 1998 EPA
«SARÀ ARRESTATO!» A pensarci bene, la parola «dimissioni» Blatter non l’ha ancora pronunciata, usando un più vago «sono disponibile a rimettere il mio mandato il prima possibile». Anche perché nel primo caso sarebbe stata un’implicita ammissione di colpa. Distinzioni
RE dalla Spagna
arriva il gossip impossibile: Sepp ha avuto un flirt con la ex di CR7
che ai nemici più convinti proprio non importano. Il presidente federale inglese Greg Dyke, che l’altro ieri lo ha invitato ad andarsene subito, adesso affonda l’attacco: «Scommetto che sarà arrestato presto». Il presidente tedesco Wolfgang Niersbach gli suggerisce di accelerare i tempi. E l’ex presidente Uefa Lennart Johansson, k.o. con Blatter nelle presidenziali Fifa del 1998: «L’ho combattuto per 20 anni, tutti sanno come mi sconfisse nel ’98. Doveva per forza sapere di quei 10 milioni pagati a Warner. Deve andarsene». IRLANDA? UN PRESTITO… Di sicuro doveva sapere dei 5 milioni di euro dati all’Irlanda all’indomani del mani di Henry nelle qualificazioni a Sudafrica 2010 – come rivelato dal direttore della federcalcio irlandese John Delaney – per mettere a tacere le polemiche. Solo che ieri la Fifa ha trovato la spiegazione: era soltanto un prestito per coprire la costruzione di uno stadio, ma il 31 dicembre scorso è stato cancellato considerate le difficili condizioni finanziarie della federazione di Dublino. C’è sempre una ragione per tutto, verrebbe da dire. L’EX MOGLIE GRAZIELLA Infine, ecco anche le parole di una delle ex mogli di Sepp Blatter, la bella Graziella Bianca, 48 anni, riportate dal «News of the World»: secondo il giornale inglese la signora Bianca avrebbe descritto il matrimonio come «un inferno», e peggio avrebbe detto di Blatter. Tutte espressioni che la signora ha subito smentito parlando al giornale svizzero «Blick»: «Non riesco a spiegarmi come si possano diffondere certe menzogne. Di Sepp ho solo parlato bene». Anche in questo campo è soltanto l’inizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VERSO CROAZIA-ITALIA
Conte ha 4 dubbi: se Zaza non ce la fa è pronto Giovinco Massimo Cecchini
D
a oggi si fa sul serio. Antonio Conte ha un match ball virtuale per la qualificazione all’Europeo e così oggi varerà il gruppo Italia (allargato, per l’amichevole del 15 col Portogallo) che il 12 giocherà a Spalato contro la Croazia. I dubbi del c.t. paiono 4: Marchetti che ha dolore al costato (ma c’è ottimismo, altrimenti è pronto Padelli), Soriano che ha fastidio al polpaccio (e le chance non sono molte), Florenzi che si trascina un dolore alla gamba a cui si è aggiunta un po’ di febbre (e rischia anche lui). Perciò crescono le quotazioni di Giaccherini e Valdifiori. Il quarto a rischio è Zaza. L’ecografia di due giorni fa ha escluso ernie e ieri l’attaccante ha fatto fisioterapia alla schiena: se il dolore
Il c.t. Antonio Conte, 45 LAPRESSE
restasse, la suggestione è il ritorno di Giovinco. L’impressione è che Conte, anche se nello stage ha provato spesso il 43-3, nonostante il k.o. di Chiellini resti fedele alla difesa a tre. Così si può ipotizzare un 3-5-2 con Buffon; Barzagli, Bonucci, Ranocchia; Candreva (Darmian), De Rossi, Pirlo, Marchisio, Darmian (Pasqual); Immobile (Pellé), El Shaarawy. PERIN OPERATO In chiave futura, da segnalare che oggi, alla clinica Villa Stuart di Roma, Perin sarà operato dal professor Castagna. Curiosità: nella stessa struttura ieri si è operato al ginocchio il nazionale argentino Eduardo Salvio. Appuntamento ad entrambi nella prossima stagione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
POSSIBILI CONVOCATI PORTIERI Buffon (Juve); Sirigu (Psg); Marchetti (Lazio) o Padelli (Torino). DIFENSORI Barzagli, Bonucci (Juve); Ranocchia (Inter); Astori (Roma), Darmian e Moretti (Torino); Pasqual (Fiorentina); De Silvestri (Samp) o De Sciglio (Milan). CENTROCAMPISTI Pirlo, Marchisio (Juve); De Rossi (Roma), Verratti (Psg); Candreva, Parolo (Lazio); Bertolacci (Genoa); Soriano (Samp), Florenzi (Roma): se non ce la facessero Giaccherini (Sunderland); Valdifiori (Empoli). ATTACCANTI Immobile (Borussia Dortmund); Pellè (Southampton); Vazquez (Palermo); Gabbiadini (Napoli); El Shaarawy (Milan), Insigne (Napoli); Zaza (Sassuolo) o Giovinco (Toronto).
© LaPresse.
#FINOALLAFINE
E da domani è già tempo di nuove battaglie: tutte le partite della Juventus, nella fase a gironi della prossima Champions, le vedrai solo su Mediaset Premium. Non saranno trasmesse in chiaro sul digitale terrestre né sulla Pay TV satellitare. E ricorda: da agosto 2015 e per le successive tre stagioni tutta la Champions League è un’esclusiva Mediaset Premium.
Il tempio del grande calcio
DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE MEDIASET
SEGUI LA FINALE STASERA ALLE 20:45 SU
28 .
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
29
30
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Serie B R Andata finale playoff PESCARA
0
BOLOGNA
0
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
31
.
1
LE PAGELLE di GAETANO IMPARATO BRUGMAN E OIKONOMOU SONO DA APPLAUSI CAPRARI SBAGLIA MIRA, CASARINI GRAZIATO
PESCARA (4-2-3-1) Fiorillo; Zampano, Salamon (dal 13’ s.t. Pucino), Fornasier, A. Rossi; Memushaj, Brugman; Politano (dal 32’ s.t. Abecasis), Bjarnason, Caprari (dal 13’ s.t. Pasquato); Melchiorri. PANCHINA Aldegani, Zuparic, Pettinari, Selasi, Lazzari, Sansovini. ALLENATORE Oddo. BOLOGNA (4-3-2-1) Da Costa; Ceccarelli, Oikonomou, Maietta, Morleo (dal 38’ s.t. Masina); Casarini, Matuzalem (dal 4’ s.t. Bessa), Buchel; Sansone, Laribi; Mancosu (dal 35’ s.t. Cacia). PANCHINA Coppola, Mbaye, Garics, Acquafresca, Ferrari, Improta. ALLENATORE D. Rossi.
PESCARA
6
BOLOGNA
6,5
IL MIGLIORE
IL MIGLIORE
BRUGMAN
OIKONOMOU
7
7 Del duo in mediana è il più brillante, è lui il perno di tutto che permette l’assalto finale nella ripresa senza che si perda la bussola.
Provvidenziale nei salvataggi e nei faccia a faccia con Melchiorri non sbaglia mai. Riesce a mettere toppe nelle fasi delicate del match, quando andare sotto potrebbe essere fatale.
Pescara fermo all’incrocio E il pari fa felice il Bologna
FIORILLO 6 Para poco, ma para tutto. ZAMPANO 6,5 Serata da ala destra, ficcante e pericolosa. SALAMON 6,5 Di testa, d’anticipo, concede poco o nulla. Esce sanguinando per una ferita vicino all’occhio sinistro (PUCINO 6 Rileva compiti e incombenze di Salamon, se la cava bene). FORNASIER 6 Qualche balbettio, ma nulla di irreparabile A. ROSSI 6 Sul suo lato concede poco, un irriducibile. MEMUSHAJ 6 Il gioco è altrove, nella ripresa due ripieghi che meritano la lode. POLITANO 6 Tiene a bada Buchel, attacca poco (ABECASIS s.v.) BJARNASON 6 Lo spazio ce l’ha, ma non trova il guizzo giusto. CAPRARI 5,5 Osa e spinge, graffia, ma sbaglia mira sul più bello. (PASQUATO 6,5 Pennella subito un assist per Melchiorri, poi una saetta che sfiora l’incrocio). MELCHIORRI 6 Parte bene, non la spunta su Oikonomou, è sfortunato sul palo colpito di testa. ALL. ODDO 6 Punta a sfondare sulle fasce e ci riesce, senza raccolto non per colpa sua. Bene i cambi (Pasquato su tutti), ma non cambiano il risultato.
DA COSTA 6,5 Provvidenziale subito su Melchiorri, solo una svista sul finale. CECCARELLI 6 In difficoltà su Caprari, poi cresce e sventa su Bjarnason. MAIETTA 6,5 Un vero combattente e tiene l’urto bene centralmente. MORLEO 6,5 Tenace, tiene bene Politano e la fascia, esce per crampi (MASINA s.v.). CASARINI 5,5 Graziato un suo mani in area. MATUZALEM 5 Si perde spesso Bjarnason, lo ferma solo su fallo e si fa male uscendo (BESSA 6 Si piazza centrale in mediana ma più avanzato). BUCHEL 6,5 Il più dinamico dei tre mediani. SANSONE 6 Micidiale nelle ripartenze, gli manca la conclusione. LARIBI 6,5 L’unico del Bologna che graffia: sfiora il gol e gli negano un rigore. MANCOSU 6 Corre, rincorre, ma resta ancora a secco (CACIA s.v.) ALL. D. ROSSI 6,5 Costruisce un blocco granitico, che si allunga bene ripartendo e quando può fa male. Manca solo il gol, tenta prima con Bessa avanzato e poi Cacia, ma per lo scacco matto è tutto rinviato.
Manca un rigore per parte, adesso Rossi è in A se non perde in casa
GAVILLUCCI Gestisce bene la gara, ma non concede due rigori (uno a testa) chiari. Sbaglia, ma è coerente nel metro di valutazione. PERETTI 6,5 - DI VUOLO 6,5; CANDUSSIO 6 - ABBATTISTA 6
2
ARBITRO Gavillucci di Latina. ESPULSI nessuno. AMMONITI Morleo (B) e Pucino (P) per gioco scorretto; Sansone (B) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 18.772, incasso di 224.623 euro. Tiri in porta 1 (con un palo)-3. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 4-1. Angoli 9-4. Recuperi: p.t. 0’, s.t. 5’.
3
1 Il clamoroso incrocio dei pali colpito da Federico Melchiorri, 28 anni, attaccante del Pescara, nel secondo tempo. 2 Karim Laribi, 24 anni, centrocampista del Bologna, uno dei giocatori più pericolosi dei rossoblù. 3 La coreografia mostrata prima della partita dai tifosi della curva del Pescara LAPRESSE
1La squadra di Oddo cerca il gol ma è sfortunata: palo di Melchiorri Nicola Binda INVIATO A PESCARA
S
tavolta l’andata finisce in bianco. A Pescara e Bologna non è riuscito il colpo della semifinale e quindi martedì al Dall’Ara si parte alla pari. In teoria la cosa fa più piacere alla squadra di Delio Rossi, che con un altro pareggio sarà in Serie A. Ma attenzione, perché la squadra di Massimo Oddo, non avendo nulla da perdere, ha le carte in regola per centrare quell’impresa che l’Avellino ha solo sfiorato. Anche perché il Pescara in 46 partite non è mai stato due volte di fila senza segnare, ha il miglior attacco assoluto (69 in campionato, 5 nei playoff) e solo otto volte è rimasto a secco. Il Bologna è avvisato.
I TECNICI Oddo e Rossi si sono ritrovati dopo i due anni insieme alla Lazio e i convenevoli sono durati ben poco. Il tecnico di casa voleva 3 gol per stare tranquillo e alla fine accetta lo 0-0; dopo 27’ s’è levato la giacca e ha spronato i suoi, stavolta però senza rivedere il 4-2-3-1 di partenza e così non è arrivato quel gol che col Vicenza aveva fatto la differenza. Delio Rossi invece ha scelto l’esperienza di Ceccarelli e Morleo in difesa, ha continuato a tritare chewing gum e ha fatto una bella mossa quando ha dovuto levare Matuzalem: il brasiliano perdeva regolarmente Bjarnason, costringendo Maietta a uscire su di lui lasciando l’ottimo Oikonomou uno contro uno con Melchiorri, vincendo tutti i duelli; quando Matuzalem ha commesso un duro fallo su Bjarnason è stato lui stesso a far-
OGGI IL RITORNO DEL PLAYOUT
L’Entella deve vincere per salvarsi Il Modena difende il 2-2 dell’andata MODENA
(4-2-3-1)
ENTELLA
(4-3-3)
OGGI ore 18.30
ANDATA 2-2
6 MARZORATI
12 PINSOGLIO 13 15 GOZZI CIONEK 20 SALIFU
38 GARRITANO
33 RUBIN
23 SCHIAVONE
26 SIGNORI
8 NIZZETTO
32 GRANOCHE 10 MAZZARANI
9 SFORZINI
18 MASUCCI
8 TROIANO
32 BATTOCCHIO
4 VOLPE
2 IACOPONI
16 CESAR 1 PARONI
27 LIGI
24 BELLI
MODENA Tornano dalla squalifica Salifu e Schiavone: è sicuro di giocare il primo, mentre il secondo è in ballottaggio con Martinelli. Nizzetto in vantaggio su Fedato e Acosty, in difesa si candida Marzorati per Calapai. PANCHINA 1 Manfredini, 28 Zoboli, 2 Calapai, 27 Manfrin, 25 Martinelli, 11 Sakaj, 7 Acosty, 39 Fedato, 9 Ferrari. ALLENATORI Melotti-Pavan. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. ENTELLA Aglietti, costretto a vincere a tutti i costi per restare in Serie B, convoca tutta la rosa per la gara più importante della stagione, ma sa che in attacco non potrà disporre di Cutolo, mentre torna a disposizione Masucci che, seppur non nella miglior condizione, si candida per un posto da titolare. PANCHINA 36 Coser, 3 Cecchini, 5 Russo, 24 Botta, 7 Staiti, 17 Costa Ferreira, 11 Moreo, 20 E. Lanini. ALLENATORE Aglietti. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Costa Ferreira e Sforzini. ARBITRO Pinzani di Empoli. GUARDALINEE Liberti-Carbone. ADDIZIONALI Pasqua-La Penna. TV Sky Calcio 2 HD, Supercalcio HD e Premium Calcio. PREZZI 12-75 euro.
si male e in avvio di ripresa Rossi l’ha tolto, mettendo Bessa più avanzato e arretrando Buchel e Casarini a proteggere la difesa. E così mentre il Pescara nella ripresa (19’) ha avuto la palla-gol più nitida della partita con il colpo di testa di Melchiorri finito sul palo, il Bologna ha avuto la possibilità di distendersi più volte partendo bene di rimessa. Ma il gol – a differenza di Avellino – non è arrivato: Mancosu sembra maledetto (zero reti nel Bologna, l’ultima il 17 gennaio ancora col Trapani) pur avendo avuto un paio di buone occasioni, Laribi ci ha provato più volte, Sansone si è limitato agli assist, mentre Cacia è entrato troppo tardi dopo aver schiumato rabbia in panchina. NIENTE RIGORI Se il gol non è arrivato è anche perché Gavil-
lucci non se l’è sentita di dare rigori. Il dilemma è il solito: è il braccio del difensore che cerca la palla o il contrario? Per il valido arbitro di Latina è stato il secondo caso, sia quando a colpire la palla è stato Casarini su un cross al 12’ (o anche Morleo al 25’), sia quando l’ha fatto Pucino al 29’ della ripresa sulla botta di Laribi. Almeno Gavillucci è stato coerente, così come è stato pulito nel gestire la gara che ha visto uscire indenni i 15 diffidati: martedì ci saranno tutti, anche Memushaj (l’Albania lo aspetta mercoledì), forse non Bjarnason (l’Islanda lo vuole subito per giocare contro la Repubblica Ceca) e vanno valutati gli infortunati (Salamon è uscito per una ferita sulla fronte). Al Dall’Ara sarà una lunga notte sulla strada della A. E potrà succedere di tutto. © RIPRODUZIONE RISERVATA
MARTEDÌ L’ULTIMO ATTO PLAYOFF
SEMIFINALI
PERUGIA
1
PESCARA
2
SPEZIA AVELLINO
PLAYOUT
A R 1 2
VICENZA
0
2
d.t.s. 1 AVELLINO
0
BOLOGNA
1 2 A R
RITORNO 9 giugno ore 20.30 PESCARA
A R 0
BOLOGNA
0
2
A R 2
MODENA
2
● Il Perugia ha trovato l’erede di Andrea Camplone: è Pierpaolo Bisoli, che ieri ha firmato un contratto biennale con opzione per il terzo anno. Bisoli la scorsa stagione ha conquistato ai playoff la promozione con il Cesena, ma quest’anno in Serie A è stato esonerato l’8 dicembre con la squadra al penultimo posto in classifica. Il suo posto è stato preso da Domenico Di Carlo, che non è riuscito a salvare la squadra romagnola e che adesso è seguito molto da vicino dalla Salernitana. Il club campano sta valutando se confermare Leonardo
Menichini oppure se cambiare profilo: proprio Di Carlo è l’alternativa più credibile. Il tecnico laziale vorrebbe iniziare una stagione dall’inizio e quella di Salerno sarebbe una soluzione gradita. Sarri aspetterà fino a martedì segnali da Napoli e se non succederà nulla dirà sì al Cagliari: con il d.s. Capozucca ha già parlato di mercato e ha individuato in Fossati (scadenza con Milan e Perugia) il giocatore ideale per ricoprire il ruolo che a Empoli ricopriva Valdifiori. In Lega Pro il Matera conferma Auteri. Sul fronte giocatori, invece, il Bari ha preso Caturano, bomber del Melfi, svincolato.
Domani andata di Como-Bassano Già venduti oltre 4 mila biglietti
3
ENTELLA
Panchine: Bisoli per il Perugia Di Carlo piace alla Salernitana
LEGA PRO: LA FINALE PLAYOFF FINALE
PESCARA
5,5
RITORNO oggi ore 18.30 GDS
IL REGOLAMENTO DEGLI SPAREGGI PLAYOFF In caso di parità (di punti e di reti) al 90’, va in Serie A la squadra che si è piazzata meglio in campionato (niente supplementari), ossia quella che gioca il ritorno in casa. Bologna in A se non perde, il Pescara solo se vince. PLAYOUT In caso di parità (di punti e di reti) al 90’, resta in B la squadra che si è piazzata meglio in campionato (niente supplementari), ossia quella che gioca il ritorno in casa. Modena salvo se non perde, l’Entella deve soltanto vincere.
● (l.c.-v.p.) Grande attesa per il primo atto della finale playoff di Lega Pro in programma domani alle 16 tra Como e Bassano. A Como prosegue a gonfie vele la prevendita dei biglietti: lunghe code ai botteghini, in due giorni sono stati venduti oltre 4.000 biglietti. La qualificazione ai playoff ha risvegliato in città un entusiasmo che non si viveva da tempo. La squadra, festeggiata martedì al campo da un centinaio di tifosi alla ripresa degli allenamenti, è in forma, è fermo soltanto il difensore Marchi. Si va verso la conferma della formazione che ha vinto a Matera. In attacco potrebbe però rientrare Le Noci, che domenica ha giocato solo nell’ultima parte segnando anche uno dei rigori, al posto
di Defendi. Sei i giocatori che hanno già un’ammonizione: Crispino, Giosa, Cassetti, Ganz, Fietta e Ambrosini. Nel Bassano Asta è alle prese con le assenze per squalifica di Pietribiasi e dell’esterno d’attacco Furlan, deve fare i conti anche con le cattive condizioni del centravanti di scorta Maistrello, titolare designato per il forfait di Pietribiasi, ma frenato da una distorsione al ginocchio. Solo dopo la rifinitura di stamane i medici decideranno se dare il via libera. E’ pronto il ventenne Spadafora come punta di ricambio. Asta, comunque, ha provato diversi moduli: dal preferito 4-2-3-1 con Spadafora finalizzatore al 4-33 con Nolè falso terminale offensivo, sino a un assetto con Proietti trequartista.
32
Siamo in onda! R
IL CALENDARIO DEL TORNEO
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
. Si comincia nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 giugno alle 1.30 con CileEcuador: tutte le partite saranno in diretta (e poi anche in replica) sul canale 59. COMPOSIZIONE DEI GIRONI GIRONE A Cile, Bolivia, Ecuador, Messico GIRONE B Argentina, Giamaica, Paraguay, Uruguay GIRONE C Brasile, Colombia, Perù,
Venezuela FASE A GIRONI (ora italiana) 12 giugno, Cile-Ecuador (1.30) 13 giugno, Messico-Bolivia (1.30), Uruguay-Giamaica (21), ArgentinaParaguay (23.30) 14 giugno, Colombia-Venezuela (21), Brasile-Perù (23.30) 15 giugno, Ecuador-Bolivia (23)
16 giugno, Cile-Messico (1.30), ParaguayGiamaica (23) 17 giugno, Argentina-Uruguay (1.30) 18 giugno, Brasile-Colombia (2) 19 giugno, Perù-Venezuela (1.30), MessicoEcuador (23) 20 giugno, Cile-Bolivia (1.30), UruguayParaguay (21), Argentina-Giamaica (23.30) 21 giugno, Colombia-Perù (21), Brasile-
Venezuela (23.30) Quarti di finale giovedì 25 giugno (1.30), venerdì 26 giugno (1.30), sabato 27 giugno (1.30 e 23.30) Semifinali Martedì 30 giugno (1.30) Mercoledì 1 luglio (1.30) Finale 3°-4° posto Sabato 4 luglio (1.30) Finale 1°-2° posto Sabato 4 luglio (22.00)
GazzettaTv accende la Coppa America
1Sul canale 59 in esclusiva tutto il torneo sudamericano. Dall’11 giugno le ventisei partite in diretta 1
Andrea Berton
2
M
essi, Tevez, Vidal, Pereyra, Suarez, Neymar, Bravo: la loro stagione non finisce a Berlino, nella finale di Champions League, ma continua sul canale 59 del digitale terrestre. Dall’11 giugno al 4 luglio la Coppa America sarà un’esclusiva di GazzettaTv: 26 partite, a cominciare dall’incontro inaugurale tra Cile, paese organizzatore, ed Ecuador che andrà appunto in onda all’1.30 della notte tra giovedì 11 e venerdì 12 giugno. Alcune sfide cominceranno in orari perfettamente accessibili anche da questa parte dell’oceano, ma non preoccupatevi dell’orario: le gare più importanti saranno replicate più volte in tutte le fasce orarie. Ogni edizione delle news, inoltre, sarà l’occasione per riproporre i gol e le interviste, e avremo spazi di approfondimento dedicati alla mattina, al pomeriggio e alla sera. Il tutto con l’ausilio degli inviati in Cile della «Gazzetta dello Sport» e degli specialisti di calcio sudamericano che si alterneranno nei nostri studi di Milano.
IL PALINSESTO
3
● 1 Gonzalo Higuain, 27 anni, attaccante dell’Argentina e del Napoli con cui ha segnato quest’anno 18 gol in campionato ACTION IMAGES ● 2 Edinson Cavani, 28 anni, attaccante dell’Uruguay e del Psg AP ● 3 Il colombiano James Rodriguez, 23 anni, madridista, 6 gol al Mondiale in Brasile AP
FOCUS Dedicheremo particolare attenzione all’avventura delle due favorite: il Brasile, che dopo l’ultimo Mondiale non può permettersi un altro fallimento, e l’Argentina di Messi e Tevez, reduci da una stagione fenomenale.
MERCATO Ma la Coppa America è anche calciomercato: campioni affermati, e talenti pronti a sbocciare e a finire sui taccuini dei talent-scout di mezza europa, sguinzagliati sulle tribune dei nove stadi di Cile 2015. Tre gli appuntamenti quotidiani, il più impor-
tante alle 19, con Calciomarket per fare il punto sulle trattative e sui giocatori più interessanti del torneo con il nostro Carlo Laudisa e i suoi ospiti. SODDISFAZIONE «Per un mese la Gazzetta diventa la casa del
calcio più bello del mondo e dei campioni più ammirati. È la prima volta che un sistema multimediale completo – quotidiano, canale televisivo, sito e settimanale – può lavorare in esclusiva su un evento così importante. Una grande sinergia per offrire a tutti gli affezionati amici della
Gazzetta un’esperienza indimenticabile di sport e di spettacolo», commenta il direttore Andrea Monti. Mentre Francesco Carione, direttore del sistema Gazzetta, sottolinea: «GazzettaTv cresce e diventa centrale nell’informazione sportiva anche per quanto riguarda gli eventi live. L’acquisizione testimonia la volontà di investire e l’importanza che GazzettaTv riveste all’interno del sistema multimediale della Gazzetta dello Sport; la diretta completamente gratuita di un torneo così importante è una grande chance per attrarre nuovi telespettatori e clienti pubblicitari». DA NON PERDERE Segnatevi queste date: sabato 12 giugno alle 21 italiane il debutto di Cavani in Uruguay-Giamaica, alle 23.30 quello di Messi in Argentina-Paraguay. Domenica 13 alle 23.30 l’esordio del Brasile con il Perù. Nella notte tra il 17 e il 18 giugno all’1.30 la grande sfida tra Tevez e Cavani in Argentina-Uruguay. Il giorno dopo, alle 2 di notte, la rivincita dei quarti degli ultimi Mondiali Brasile-Colombia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
clic
Tutto su Berlino Speciale Champions in diretta dalle 22.30 con Altafini in studio
RISINTONIZZARE IL TELEVISORE: ECCO COME VEDERE IL CANALE 59
MATTINA 07.05 Campioni a confronto 07.30 Campioni a confronto 08.00 11x90 08.05 Perfection: momenti di gloria 08.30 Perfection: momenti di gloria 09.00 Gazzetta News 09.30 Gazzetta News 10.00 11x90 10.05 The Speedgang 11.00 11x90 11.05 Perfection: momenti di gloria 11.30 Campioni a confronto 12.00 11x90 12.05 Sport Science 13.00 Gazzetta News 13.30 Gazzetta News 14.00 Gazzetta News POMERIGGIO 14.30 Le nuove forze del calcio 14.45 Simona Atzori si racconta 15.00 The Speedgang 15.45 Sfide senza limiti 16.10 Sport Science 17.05 Bomber 18.00 Perfection: momenti di gloria 18.30 Campioni a confronto 19.00 Gazzetta News 19.30 Gazzetta News 20.00 Gazzetta News 20.30 Gazzetta News 21.00 11x90 SERA 21.05 Perfection: momenti di gloria 21.35 Pazzi per i derby 22.30 Gazzetta News Champions League 23.30 Gazzetta News 00.00 Gazzetta News
● Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando 2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV 5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca. Soluzione dei problemi Se avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key 1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare invariata la configurazione 3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK
Josè Altafini, 76 anni LAPRESSE
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
OPINIONI
www.gazzetta.it
TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO
La vignetta
La finale di Champions
SI’, PODEMOS! QUESTA JUVE PUO’ FARCELA IL COMMENTO O LENTI T di GIANNI VALENTI gvalenti@rcs.it
P
odemos! Sì, la Juve può farcela. Con il coraggio di chi non è favorita ma è in grado di mettere in campo senza paura la freschezza e la bontà delle proprie idee insieme a energie che magari nemmeno pensava di poter avere. Il Barcellona delle meraviglie dovrebbe conoscerla bene una storia simile perché l’ha toccata con mano su un palcoscenico diverso. Solo due settimane orsono, infatti, un manipolo di ragazzi prestati a quella nuova politica che sta contagiando parte dell’Europa ha conquistato la capitale catalana vincendo le elezioni amministrative e portando lo scompiglio un po’ in tutta la Spagna. Si fanno chiamare «Podemos» e vogliono costruire un’altra democrazia attraverso la partecipazione popolare. Traslando il concetto, con un pizzico di fantasia, in termini calcistici è come dire raggiungere il successo grazie al famoso collettivo. Banale, ma non così scontato. L’analogia con la Juventus e la finale di Champions League che si gioca questa sera a Berlino, naturalmente, è solo filosofica ma fa capire una volta di più come nessun risultato possa essere già scritto alla vigilia. Proprio tramite quel collettivo che ha regalato prima il quarto scudetto consecutivo e poi la Coppa Italia, la squadra di Allegri ha la chiave per regalare un sogno al calcio italiano e ai suoi tifosi mettendo a segno una tripletta che sarebbe sensazionale perché impensabile all’inizio della stagione. Il Barça non è invincibile e si può battere recitando alla perfezione il
33
.
di Valerio Marini
copione del «rombo», marchio di fabbrica tattico dell’allenatore livornese. Serve una squadra corta, propositiva, pronta a rapide ripartenze grazie a un pressing feroce che dovrà ingabbiare Messi ed evitare il pericoloso schiacciamento dalle parti di Buffon. Il fatto che Chiellini sia stato costretto a dare forfait per infortunio naturalmente dispiace ma con Barzagli seppur non a pieno regime il muro a quattro offre comunque garanzie di solidità. E’ chiaro che sarà poi necessario sfruttare chirurgicamente quelle due o tre palle che il genio di Pirlo o la potenza di Pogba metteranno sui piedi di Tevez e Morata. Scritto così appare facile, ma tutti sappiamo che per mettere in bacheca la terza Champions la Juve dovrà superarsi, costruendo un’impresa che resterebbe nella storia del calcio. La finalissima d’altra parte sfugge a ogni logica e anche se volessimo non troveremmo aiuto dalle statistiche visto che nei quattro precedenti nelle coppe europee le due squadre si sono divise equamente la qualificazione al turno successivo. L’ultima sfida diretta risale al 2003 quando i bianconeri che avevano in panchina Lippi eliminarono i catalani ai quarti(e subito dopo il Real Madrid) per poi perdere la finale di Manchester contro il Milan ai calci di rigore. Altri tempi, altro Barcellona. Che sotto lo slogan «mas que un club» rappresenta sempre la fierezza e il desiderio d’indipendenza di un popolo, ma stavolta rispetto al passato schiera come condottiero un signore di nome Messi alla guida di un plotone dove tecnica e genialità si sprecano. Farebbero paura a tutti, non a questa Juventus arrivata con pieno merito fino a Berlino per giocarsela alla pari, senza timore alcuno. Sì, podemos!
La sortita di Malagò
OLIMPIADE A ROMA PRENDIAMOCELA MA SENZA BLATTER PALAZZO DI VETRO di RUGGIERO PALOMBO
DAVIDE MOSCARDELLI Attaccante del Lecce ● #11ideale / Barbuti in attività (retweet di @Moscagol)
ROBERTA VINCI Tennista, specialista doppio ...e vabbè... #hodettotutto #idolo #tornobambina @roberta_vinci
KEVIN-PRINCE BOATENG Ex giocatore Schalke 04 ● Vacanze in famiglia... niente di meglio!!! @KPBofficial
«R
ispetto la sua scelta di dimettersi, però in ottica candidatura olimpica a noi interessa il Blatter membro Cio non il Blatter presidente della Fifa. Quello è un tema che lascio volentieri al calcio».Così parlò Giovanni Malagò nell’intervista pubblicata mercoledì scorso dal Corriere della Sera. Una dichiarazione delle tante che il presidente del Coni dispensa «con alterne fortune» (per usare una frase a lui cara) come minimo improvvida. Questo giornale e chi scrive fanno il tifo per Roma 2024 e si augurano, comune di Roma e scandali connessi permettendo, di vederla trionfare. Ma, vivaddio, senza l’aiutino del membro Cio Joseph Blatter che tra poco compirà 80 anni e che nel settembre 2017, quando a Lima si assegneranno i Giochi 2024, non avrà nemmeno diritto di voto. Il che significa che l’«interesse» nei suoi confronti sarebbe legato a quelli che in teoria potrebbe ancora riuscire a manovrare. E allora no. Dell’Impresentabile, sempre ammesso e non concesso che a quei tempi si ritrovi ancora a piede libero, ne facciamo volentieri a meno. Dopodiché, forza Roma, forza Malagò e forza Montezemolo. Se Olimpiade deve essere, prendiamocela ma giocando pulito. A proposito di sortite improvvide pure quella di Carlo Tavecchio, in viaggio ieri destinazione Berlino, ci lascia perplessi, anche se in ballo qui non ci sono dichiarazioni. Uscito come un gigante dalle elezioni Fifa dove sordo a qualsiasi richiamo della madre Patria si è rifiutato di votare Blatter, il presidente della
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Federcalcio si è ritrovato ieri sullo stesso aereo con, tra gli altri, Claudio Lotito e Mario Macalli. Passi per lo straripante (ma ultimamente non troppo) presidente della Lazio, ma dello squalificato presidente della Lega Pro se ne poteva e se ne doveva fare a meno, anche se il biglietto, è bene precisarlo, se lo è pagato da solo. Lega Pro che ha fissato al 30 giugno la data per l’approvazione del bilancio 2014, quello di cui alla guerra post-natalizia con Gravina e Ghirelli. A quanto assicurano gli oppositori quel bilancio «non passerà mai». E allora? Commissariamento? Forse e meglio tardi che mai. Intanto, alla Lega Pro hanno avuto una bella pensata. Nello stesso momento in cui Tavecchio cerca di far approvare in Consiglio federale norme sui ripescaggi capaci di dare assolute garanzie economiche e al contempo tenta di gestire il catastrofico fallimento del Parma, i Macalli boys hanno stabilito di ridurre di un terzo le garanzie economiche per l’iscrizione al prossimo campionato. Per qualche consenso (e qualche caso Parma) in più. Mercoledì 20 maggio, finale di Coppa Italia Juventus- Lazio, ore 10: in via Allegri lungo incontro tra Tavecchio, Andrea Agnelli e Beppe Marotta, del quale il presidente federale ha dato conto sommario solo una settimana fa. Ci si è intesi su tante cose, a cominciare dalla riforma dei campionati. Un feeling che si sarebbe spinto fino ai dintorni dell’antica questione della milionaria richiesta danni post Calciopoli della Juve alla Figc, ancora in piedi nonostante sentenze univoche passate ormai in giudicato. La volontà, a quanto pare reciproca, sarebbe quella di chiudere la questione entro fine mese: per il calcio italiano e per l’attuale Juve, che a occhio e croce di scudetti è pronta a vincerne dieci di seguito, si tratterebbe di una bella notizia. © RIPRODUZIONE RISERVATA
La semifinale del campionato di basket
MILANO E SASSARI, VI GIOCHERETE TUTTO NELLA GARA... 6 IN CONTROPIEDE di DAN PETERSON
Q
ualche anno fa, in NBA, uno ha detto: «Il segreto per vincere una serie di playoff è vincere... una partita». Ovvio, non basta vincere una gara sola in una serie 4-su-7.
La persona voleva dire... vincere la partita «chiave». Per l’Armani Milano, che si trova sotto 1-3 in semifinale contro la Dinamo Sassari, quella partita chiave è... Gara 6. Uno può obbiettare, dicendomi: «Ma Peterson, non ha fatto un balzo troppo in avanti? Non giocano Gara 5, al Forum di Assago, stasera?» Certo, e lo so. Ma la gara «cardine» della serie sarà Gara 6. L’Armani Milano deve pensare così: «Niente regali al Forum. Vinciamo Gara 5 e Gara 7 in casa. Tutto dipende dalla partita a Sassari... Gara 6». Chiaro, non può pensare queste
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI andrea.monti@gazzetta.it VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti gvalenti@gazzetta.it VICEDIRETTORI Pier Bergonzi pbergonzi@gazzetta.it Stefano Cazzetta scazzetta@gazzetta.it Andrea Di Caro adicaro@gazzetta.it Umberto Zapelloni uzapelloni@gazzetta.it Testata di proprietà de “La Gazzetta dello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015
PRESIDENTE Maurizio Costa AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti, Laura Cioli, Paolo Colonna, Teresa Cremisi, Dario Frigerio, Tom Mockridge, Stefano Simontacchi DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti privacy.gasport@rcs.it - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA MILANO 20132 - Via A. Rizzoli, 8 - Tel. 02.62821 ROMA 00187 - Via Campania, 59/C - Tel. 06.688281 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Via Cazzaniga, 19 20132 Milano - Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306 SERVIZIO CLIENTI Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola Tel. 02.63798511 - email: gazzetta.it@rcsdigital.it PUBBLICITÀ RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIR. COMMUNICATION SOLUTIONS - Via A. Rizzoli, 8 20132 Milano - Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848 www.rcscommunicationsolutions.it
cose con presunzione, ma con logica. Sassari è diventata la rivale più terribile dell’Olimpia, ha già battuto Milano nella Super Coppa, nella Coppa Italia e in Gara 1 di questa serie, proprio al Forum. Quindi, umiltà e volare in basso. Milano, invece, deve pensare a Gara 5 come una «gara ponte», ma anche per ricordare come hanno battuto Sassari in Gara 2. Cioè con una reattività pazzesca. Sapevo che Milano avrebbe vinto Gara 2 dopo due azioni in attacco: palle vaganti recuperate e trasformate in canestri. Io sono «schiavo» della reattività e
EDIZIONI TELETRASMESSE RCS Produzioni Milano S.p.A.- Via R. Luxemburg 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.6282.8238 RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 RCS Produzioni Padova S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 - 10134 Torino Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 Società Tipografica Siciliana S.p.A. Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA Tel. 095.591303 L’Unione Sarda S.p.A. - Centro Stampa Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 Milkro Digital Hellas LTD - 51 Hephaestou Street - 19400 Koropi - Grecia BEA printing sprl - 16 rue du Bosquet - 1400 NIVELLES (Belgio) Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
l’Armani era super-reattiva in Gara 2. Ma ci vuole ben altro: una grande concentrazione mentale per l’intera partita, che Milano dimentica più del necessario. Anzi, pause terrificanti, blackout, crolli, tecnici, espulsioni e altro. Dall’altra parte, Milano affronta un avversario che ha avuto un tracollo alla fine della stagione regolare, ma che si è rialzato e ha raggiunto il top della forma nel momento più importante dell’anno. Anzi, avesse dovuto giocare i quarti di Eurolega, Sassari sarebbe da Final Four: è una formazione temprata, esperta e... fresca. Milano deve applicare la mente al 100% per 40’. Fare il 99% o 39’ non basterà contro una squadra che vola come un aliante.
PREZZI D’ABBONAMENTO C/C Postale n. 4267 intestato a: RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI ITALIA 7 numeri 6 numeri 5 numeri Anno: 403 357 279 Per i prezzi degli abbonamenti all’estero telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520
INFO PRODOTTI COLLATERALI E PROMOZIONI Tel. 02.63798511 - email: linea.aperta@rcs.it Testata registrata presso il tribunale di Milano n. 419 dell’1 settembre 1948 ISSN 1120-5067 CERTIFICATO ADS N. 7952 DEL 9-2-2015
La tiratura di venerdì 5 giugno è stata di 288.773 copie
© RIPRODUZIONE RISERVATA
COLLATERALI * La Gazzetta dello Sport 1,40 più Sportweek 0,50 non vendibili separatamente - con libro Allegria Juve 9,89 - con libro Hellas Verona - Uno storico scudetto 11,89 - con DVD Baglioni N. 3 12,89 - con Le ricette di Eataly N. 5 9,80 - con Manga Naruto N. 6 6,89 - con DVD La Seconda Guerra Mondiale N. 7 11,89 - con F1 auto Collection N. 5 14,89 - con Ai confini della Storia N. 8 12,89 - con Masha e Orso N. 10 7,89 - con DVD Il grande Mazinga N. 12 11,89 - con The Walking Dead N. 3 6,89 - con Disney e i Nostri Amici Animali N. 8 9,89 - con Mimì N. 14 7,89 - con DVD Lucio Dalla N. 14 12,89 - con TopoStory N. 15 8,89 - con Beast Quest N. 16 7,80 con Alpinismo N. 16 12,89 - con Rocky Joe N. 17 11,89 - con Campionato Io ti amo 2015 N. 19 11,89 - con Disney English N. 21 11,89 - con Asterix N. 23 7,89 - con Maserati Collection N. 15 14,89 - con Speciali Go Nagai Robot N. 7 21,89 - con Il Teatro di Eduardo N. 32 12,89 - con DVD Poirot N. 32 11,89 - con Blueberry N. 41 5,89 - con Diabolik Nero su Nero N. 46 8,89 - con Robot Collection N. 71 14,89 - con Passione Rally N. 112 14,89 ARRETRATI Richiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail info@servizi360.it - fax 02.91089309 - iban IT 45 A 03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania 2,20; Argentina $ 26,00; Austria 2,20; Belgio 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro 2,20; Croazia Hrk 17; Francia 2,20; Germania 2,20; Grecia 2,50; Irlanda 2,20; Lux 2,20; Malta 2,20; Monaco P. 2,20; Olanda 2,20; Portogallo/Isole 2,50; SK Slov. 2,20; Slovenia 2,20; Spagna/Isole 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. (con Sportweek) Fr. 3,50; Hong Kong HK$ 45; Ungheria Huf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
34
Formula 1 R GP Canada
.
HAMILTON MA CHE COSA COMBINI? 1
● 1 Lewis Hamilton in testacoda nelle prime libere, con il compagno-rivale Nico Rosberg (a destra) che gli passa accanto ● 2 Hamilton esce dalla W06 dopo il botto nelle seconde libere ● 3-4-5-6 La sequenza dell’incidente: Lewis perde il controllo sul bagnato, la Mercedes impatta contro le barriere, l’inglese cammina nella via di fuga e rientra al box REUTERS-COLOMBO 3
2
4
5
6
Lewis-Mercedes, piove sul bagnato 1L’inglese esce sotto l’acqua e sbatte. Wolff: «Era per regolare la frizione». Ferrari ok Andrea Cremonesi INVIATO A MONTREAL (CANADA)
N
on ha fatto neppure in tempo a far dimenticare la figuraccia di Montecarlo, che la Mercedes ci è ricascata. Questo pasticcio ha conseguenze decisamente inferiori, perché è accaduto in una sessione di prove libere, ma proprio perché non c’era alcunché d’importante in palio è apparsa ancora più incomprensibile la decisione di spedire in pista Lewis Hamilton e Nico Rosberg sotto il diluvio, per di più con gomme intermedie e su una pista che, con i muretti molto vicini al nastro d’asfalto, difficilmente perdona gli errori. ALTRO PASTICCIO Ma che cosa è successo? Erano trascorsi appena 35 minuti, quando sulle tribune sono comparsi ombrelli e impermeabili, segnale inequivocabile che la pioggia era cominciata a scendere. Le previsioni avevano comunque avvertito per tempo i team, costringendoli a comprimere il programma di lavoro nella primissima fase della sessione pomeridiana. Così, quando puntualmente si è scatenato il temporale, delle coperture supersoffici si era già esami-
f20 ANNI FA
Pino Allievi
C’
è anche lui a Montreal. Non poteva essere diversamente, per un uomo legato agli eventi della propria vita, affezionato ai luoghi, ai ricordi. Jean Alesi ha vinto un solo gran premio ma ha una popolarità superiore a chi, magari, è riuscito a conquistare un Mondiale. Perché qualsiasi cosa faccia, riesce a trasmettere amore, passione, sentimenti. Alesi è matto e piace per la sua non omologazione a un mondo dell’auto appiattito sui luoghi comuni. «Sino al giorno prima – racconta –, io ero il “figlio del carrozziere”, ovvero di mio papà, conosciuto da tutti ad Avignone. Poi sono diventato Jean, e per qualcuno Jean Alesi. Tutto è cambiato l’11 giugno 1995, giorno del mio 31° compleanno, quando vinsi a Montreal. Fortuna? Ma dai! Schumacher era davanti e a
nato comportamento, prestazioni e durata, dopo che al mattino si era fatto lo stesso con le morbide. La classifica a quel punto vedeva Hamilton, che qui si è già imposto tre volte, primo con 3 decimi sui ferraristi Vettel e Rakkonen (divisi da soli 6 millesimi) e quattro e mezzo sul compagno di squadra Rosberg. Sembrava finita lì, con i piloti che saggiamente ritornavano ai box. Invece, nella sorpresa generale, le due Frecce d’argento si sono ripresentate alla fine della corsia dei box sotto un cielo da paura. «Volevamo regolare le frizioni, un lavoro che si può fare anche in queste condizioni», è stata la giustificazione di Toto Wolff. «Non era pericoloso per testare le partenze», ha aggiunto Rosberg. Fatto sta che quando la Mercedes di Hamilton è giunta nei pressi del tornantino ha iniziato a scivolare e, con le gomme bloccate, ha trasformato Lewis in passeggero. La macchina ha proseguito la sua corsa lungo la via di fuga, per arrestarsi nella fila di gomme. «È stato un mio errore», ha detto il campione del mondo, addossandosi la responsabilità. L’ennesimo per Lewis che, dopo essere finito in testacoda al mattino, in quei 35 minuti pomeridiani, probabilmente sotto pressione per la necessità di completare il programma sull’asfalto asciutto, ha rischiato prima di tampona-
re la Lotus di Grosjean all’ultima chicane, quindi nello stesso punto, sbagliando traiettoria, è stato protagonista di un brusco salto sul cordolo, dove ha rischiato di danneggiare il fondo. «Montecarlo gli ha tolto sicurezza? Lo spero — è stato il commento di Nico —, ma la verità è che il venerdì bisogna osare per trovare il limite». RIVALI Però non è stata l’ala anteriore rotta da Lewis contro le barriere a preoccupare particolarmente la Mercedes. Assai più allarmante per il team iridato la prestazione della Ferrari: per quello che si è potuto vedere in quei 35’ asciutti, Vettel e Raikkonen hanno ottenuto prestazioni incoraggianti. Se sul giro secco Lewis è stato più efficace, il ritmo della rossa è stato al livello, se non superiore, rispetto a quello dei rivali. «La Ferrari è stata più veloce di noi», ha riconosciuto Wolff. «Sotto il profilo del motore hanno sicuramente fatto un passo avanti, sarà interessante vedere domani (oggi; n.d.r.) quanto», ha aggiunto Hamilton. «È la nostra preoccupazione maggiore», ha concluso Rosberg. Insomma per il momento aver deciso di gettare nella mischia il terzo propulsore è parsa una mossa azzeccata per provare finalmente a dare l’assalto alla pole (manca alla rossa dal GP di Germania 2012) e
poi a una vittoria che su questa pista manca da 11 anni (allora a trionfare era stato Schumi con la Ferrari vincitutto). Raikkonen e Vettel ci proveranno certamente, forti anche delle due migliori velocità di punta con 336,2 e 335,8 km/h contro i soli 329 e 328 di Hamilton e Rosberg. Ma poiché spesso in passato le promesse della libere sono naufragate alla resa dei conti delle qualifiche, da Arrivabene in giù restano prudenti e non si sbilanciano in pronostici. OUTSIDER Dietro il duo Mercedes e Ferrari, si sono piazzati Maldonado, Bottas, Grosjean e Massa, ovvero le due Lotus e le due Williams. Non a caso, visto che come la Mercedes pure loro montavano power unit nuove di zecca: oltre al tradizionale motore termico, sono stati cambiati turbo, kers, ers, batterie e centralina elettronica, quest’ultima non sulla vettura di Hamilton dove era già montato il secondo esemplare. «Abbiamo lavorato sulla affidabilità di questi componenti — è stata la spiegazione di Geoff Willis, responsabile delle tecnologie Mercedes —, questo ci permetterà di usarle in gara al 100 per cento, mentre sinora avevamo un po’ di paura a spingerle sino in fondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA
I guai al cambio e il sorpasso d’oro su Schumi Alesi: «Montreal, vittoria che vale una carriera» un certo punto ha avuto un problema al cambio e io l’ho superato andando a vincere. Al primo giro ero già secondo dopo averne passati tre mica da ridere: Berger e Coulthard, poi Hill…». GARA MEMORABILE Una corsa in salita, senza mai darsi per vinto né recriminare: «Avrei ottenuto 7 successi in F.1. Ero in testa, mi sono sempre fermato per problemi stupidi. Quel giorno a Montreal l’attimo più bello fu quando, nel grande video delle tribune, notai la gente che impazziva di gioia. Cosa è successo?, mi chiesi. Poi vidi davanti a me la Ferrari di Michael che rallentava. La superai di slancio. La folla esultava per me! Meglio una vittoria così che 100 successi anonimi. Dopo il traguardo, tentai di arrivare ai box a braccia alzate, come fanno i ciclisti, ma si spense il motore. Nell’attimo in cui uscii dall’abitacolo passava Schumacher, il quale mi fece cenno di
salire a bordo con lui. Arrivai in trionfo». RIMPIANTO ROSSO Alesi è incontenibile anche se da allora sono trascorsi vent’anni, una vita. Ora ha un figlio che corre, Giuliano, che di anni ne ha 16: «Sto tentando di trasmettergli tante cose. Ma Giuliano non è un Alesi: è troppo calmo, ha una passione diversa. Però va forte e ho capito che dovrò trovargli degli sponsor per andare avanti…». Ha un solo grande rimpianto, Jean: «Per il mio 50° compleanno, Montezemolo mi promise che mi avrebbe regalato alcuni giri a Fiorano su una Ferrari. Una gioia immensa: lo dissi ai familiari, agli amici più intimi. Poi non si fece più vivo e ci restai malissimo». Acqua passata, Alesi continua ad amare la Ferrari, ma nel frattempo è diventato testimonial Mercedes. E ci sarà pure un perché… Jean Alesi festeggia la vittoria del GP Canada ‘95 REUTERS
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
35
.
Vettel, motore promosso «Abbiamo fatto progressi»
1Sul passo gara la rossa meglio della Mercedes. Allison punzecchia
un Raikkonen nervoso: «In qualifica si distrae e pregiudica il risultato»
Paolo Ianieri INVIATO A MONTREAL
I
mbrigliata all’interno di un blocco Mercedes (tra team ufficiale e monoposto che montano il V6 tedesco la classifica del giorno ne conta 6 tra le prime 8), la Ferrari si concentra nel fare al meglio i compiti in vista di un gran premio che, lo dice la tradizione, potrebbe regalare mille sorprese. E che l’arroganza che in casa Mercedes, che sembra viaggiare di pari passo alla velocità in pista delle sue monoposto, alla fine potrebbe anche incanalare sulla strada di Maranello. COMPARAZIONE La pioggia da tutti temuta, è rimasta lontana dall’isola di Notre Dame fino a metà del pomeriggio, permettendo alle squadre di lavorare non solo al mattino, ma anche nella prima mezz’ora della FP2, montando sia le gomme morbide che quelle supersoft. Due
POLE ALLE 19 DIRETTA SKY DIFFERITA RAI
ore d’oro per la Ferrari, che doveva trovare in pista le prime risposte al debutto del nuovo motore, accreditato di una trentina di cavalli in più grazie a modifiche della camera di combustione, dei pistoni e degli alberi a camme. Nessuna ricerca di tempi, piuttosto un prezioso lavoro di comparazione con carichi di benzina e assetti diversi, in vista sia della qualifica di oggi, ma soprattutto della gara di domani. «Abbiamo dovuto massimizzare il tempo a disposizione – spiega Vettel a fine giornata – e tutto sembra funzionare come ci aspettavamo. Le Mercedes sono chiaramente le più veloci, e sarebbe una sorpresa se fosse il contrario, ma la mia sensazione è che abbiamo fatto qualche progresso».
poter dire che siamo andati abbastanza bene».
PROGRESSI Una posizione condivisa anche da James Allison, direttore tecnico della rossa: «Solitamente ogni squadra il venerdì segue sempre lo stesso programma, così che alla fine
della giornata si riesce ad avere un quadro abbastanza realistico di cosa si è fatto anche in comparazione ai rivali, ma con la pioggia che ha condizionato il secondo turno tutti sono stati costretti a cambiare e diventa più difficile giudicare lo stato di salute. In ogni caso, credo di
Domani sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal (4.361 m) si corre il GP Canada, 7a tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 70 giri per 305,27 km. Tutto l’evento in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani (-6 ore rispetto a Montreal). OGGI Terze libere dalle 16 alle 17; differita alle 22.50 su Rai Sport 1.
Qualifiche alle 19; differita alle 23.15 su Rai 2. DOMANI Gara alle 20; differita alle 23 su Rai 2. WWW.GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati, curiosità e foto sul nostro sito. GAZZETTATV Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri
inviati a Montreal. MONDIALE PILOTI 1. Hamilton (GBMercedes) 126 punti; 2. Rosberg (GerMercedes) 116; 3. Vettel (Ger-Ferrari) 98; 4. Raikkonen (Fin-Ferrari) 60; 5. Bottas (Fin-Williams) 42; 6. Massa (Bra-Williams) 39; 7. Ricciardo (AusRed Bull) 35; 8. Kvyat (Rus-Red Bull) 17; 9. Nasr (Bra-Sauber) 16; 10. Grosjean
I TEMPI DEL VENERDÌ LIBERE 1 POS PILOTA 1. HAMILTON
NAZ GB
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.
DISTACCO
GER FRA GER GER BRA RUS VEN SPA OLA FIN FIN MES AUS GB BRA SPA SVE SPA GB
TEMPO 1'16"212 media 205,999 km/h Mercedes 1'16"627 Lotus-Mercedes 1'17"721 Force India-Mercedes 1'17"871 Ferrari 1'17"905 Williams-Mercedes 1'17"985 Red Bull-Renault 1'18"021 Lotus-Mercedes 1'18"026 McLaren-Honda 1'18"128 Toro Rosso-Renault 1'18"257 Williams-Mercedes 1'18"325 Ferrari 1'18"439 Force India-Mercedes 1'18"503 Red Bull-Renault 1'18"775 McLaren-Honda 1'18"786 Sauber-Ferrari 1'18"948 Toro Rosso-Renault 1'19"065 Sauber-Ferrari 1'19"165 Manor Marussia-Ferrari 1'20"616 Manor Marussia-Ferrari 1'20"624
POS PILOTA 1. HAMILTON
NAZ GB
TEAM Mercedes
DISTACCO
2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20.
GER FIN GER VEN FIN FRA BRA RUS AUS GER SVE SPA MES SPA OLA BRA GB SPA GB
ROSBERG GROSJEAN HÜLKENBERG VETTEL MASSA KVYAT MALDONADO ALONSO VERSTAPPEN BOTTAS RAIKKONEN PEREZ RICCIARDO BUTTON NASR SAINZ ERICSSON MERHI STEVENS
TEAM Mercedes
a 0"415 a 1"509 a 1"659 a 1"693 a 1"773 a 1"809 a 1"814 a 1"916 a 2"045 a 2"113 a 2"227 a 2"291 a 2"563 a 2"574 a 2"736 a 2"853 a 2"953 a 4"404 a 4"412
LIBERE 2
VETTEL RAIKKONEN ROSBERG MALDONADO BOTTAS GROSJEAN MASSA KVYAT RICCIARDO HÜLKENBERG ERICSSON SAINZ PEREZ ALONSO VERSTAPPEN NASR BUTTON MERHI STEVENS
Sebastian Vettel sulla SF15-T: il tedesco a Montreal ha vinto una volta REUTERS
TEMPO 1'15"988 media 206,606 km/h Ferrari 1'16"304 Ferrari 1'16"310 Mercedes 1'16"440 Lotus-Mercedes 1'16"600 Williams-Mercedes 1'16"849 Lotus-Mercedes 1'16"864 Williams-Mercedes 1'17"041 Red Bull-Renault 1'17"092 Red Bull-Renault 1'17"111 Force India-Mercedes 1'17"120 Sauber-Ferrari 1'17"261 Toro Rosso-Renault 1'17"318 Force India-Mercedes 1'17"367 McLaren-Honda 1'17"627 Toro Rosso-Renault 1'17"657 Sauber-Ferrari 1'17"751 McLaren-Honda 1'18"135 Manor Marussia-Ferrari 1'19"531 Manor Marussia-Ferrari 1'19"734
a 0"316 a 0"322 a 0"452 a 0"612 a 0"861 a 0"876 a 1"053 a 1"104 a 1"123 a 1"132 a 1"273 a 1"330 a 1"379 a 1"639 a 1"669 a 1"763 a 2"147 a 3"543 a 3"746
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.361 M GIRI: 70 DISTANZA GARA: 305,27 KM GIRO RECORD: 1’13”622 (BARRICHELLO 2002)
BUON PASSO Se sul giro secco la Mercedes è apparsa inavvicinabile (con le super soft Vettel e Raikkonen hanno girato un decimo più piano di quanto fatto da Hamilton e Rosberg al matti-
no con le morbide), è dal passo gara che la Ferrari appare confortata, con un ritmo veloce e costante che al pomeriggio è apparso addirittura superiore alla Mercedes. Ma è anche vero che con solo mezz’ora utile, la comparazione risulta particolarmente complicata. Per guadagnare tempo, poi, dopo aver provato il giro veloce Seb e Kimi si sono divisi il lavoro, con il tedesco in pista con gomme super soffici e il finlandese con le morbide. «Il nostro è stato un lavoro normale, come sempre» risponde con una certa strafottenza Raikkonen, che a un certo punto alla radio è sembrato lamentarsi di «qualche esitazione» del motore. «Non parlavo del motore, ascoltate in maniera più attenta» replica stizzito prima di andare via. TIRATA D’ORECCHIE Un Kimi nervoso, che in un momento decisivo per giocarsi la riconferma, sa di dover portare a casa risultati. Del resto lo stesso Allison, pure se elegantemente, pungola il finlandese. «Spero che Seb continui a divertirsi come ha fatto finora. Quanto a Kimi, in qualifica può essere distratto da piccole cose che poi pregiudicano il risultato. Stiamo lavorando duramente per far sì che nei momenti decisivi tutto funzioni al meglio e lui possa essere concentrato a guidare il meglio possibile». Tradotto: noi facciamo il nostro, ma Kimi impari a guidare sopra i problemi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(Fra-Lotus) 16; 11. Perez (Mes-Force India) 11; 12. Sainz (Spa-Toro Rosso) 9; 13. Hülkenberg (Ger-Force India) 6; 14. Verstappen (Ola-Toro Rosso) 6; 15. Ericsson (Sve-Sauber) 5; 16. Button (GB-McLaren) 4. COSTRUTTORI 1. Mercedes 242 punti; 2. Ferrari 158; 3. Williams 81; 4. Red Bull 52; 5. Sauber 21; 6. Force India 17.
PROPOSTA BOCCIATA
Rifornimenti in gara, i team dicono di no ● MONTREAL — Tramonta l’idea di ripristinare i rifornimenti in corsa: non è ancora una decisione definitiva (l’ultima parola spetterà ai team principal) ma nella riunione di giovedì pomeriggio tra i d.s. e il delegato della Fia, Charlie Withing, la proposta è stata bocciata. I rifornimenti non migliorerebbero lo spettacolo (i sorpassi nel 2010 sono raddoppiati rispetto al 2009, ultimo anno con la formula del rabbocco di carburante) e farebbe crescere i costi (il primo anno con un aggravio di 1 milione di euro, poi di 500 mila). Inoltre i team si sono detti contrari al ritorno alla vecchia formula di qualificarsi con una quantità di carburante che si sarebbe poi dovuta usare per l’inizio della gara perché non consente di percepire chi è davvero il più veloce così come la proposta di adeguare il flusso di carburante alla velocità con la quale i meccanici cambiano ora gli pneumatici, tra i 2 e 2,5 secondi in condizioni normali: troppo rischioso. Ora il suggerimento dei d.s. torna sul tavolo del gruppo strategico di lavoro dove siedono anche Ecclestone e Todt. Continua la discussione sul fronte gomme: Pirelli è favorevole a consentire alle scuderie una certa libertà di scelta delle mescole ma vuole garantirsi l’ultima parola per evitare azzardi che possano danneggiare l’immagine dell’azienda. a.cr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
36
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Motori R L’incontro
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
37
.
1
L'IDENTIKIT
L'IDENTIKIT
ANDREA DOVIZIOSO
SEBASTIEN OGIER
NATO IL 23 MARZO 1986 A FORLIMPOPOLI (FORLÌ-CESENA) RUOLO PILOTA DUCATI IN MOTOGP
NATO IL 17 DICEMBRE 1983 A GAP (FRANCIA) RUOLO PILOTA VOLKSWAGEN NEL MONDIALE RALLY
L’EUROPEO 125 Nel 2001 vince l’Europeo 125 e debutta nel Mondiale 125 con l’Aprilia. IL MONDIALE 125 Dal 2002 al 2004 corre ancora in 125, ma con la Honda. Il 2004 è il suo anno migliore: 5 vittorie e titolo iridato. QUASI CAMPIONE IN 250 Dal 2005 al 2007 è in 250, sempre con la Honda. Nel 2006 e nel 2007 è 2° nel Mondiale dietro Lorenzo. IN MOTOGP Sbarca in MotoGP nel 2008. Rimane fino al 2011 con la Honda. Nel 2012 passa alla Yamaha Tech3, dal 2013 è in Ducati. PALMARES Finora ha corso 228 GP nel Mondiale, con 10 vittorie, 69 podi complessivi e 16 pole.
ALL’OMBRA DI LOEB Debutta nel Mondiale rally nel 2008, correndo alcune gare su Citroën. Dal 2009 al 2011 è ancora pilota della Casa francese, con cui conquista un 3° posto iridato (2011). Nel 2012 passa alla Skoda. LA SVOLTA VOLKSWAGEN Dal 2013 corre con la Polo e i successi arrivano a ripetizione. Vince 9 rally nel 2013 e 8 nel 2014, laureandosi in entrambe le stagioni campione del mondo. Quest’anno ha già portato a casa 3 successi (Montecarlo, Svezia e Messico) ed è al comando della classifica. I NUMERI Ogier ha disputato 89 rally iridati, vincendone 27. Ha conquistato anche 339 speciali, 39 podi complessivi e 1.091 punti.
2
3 ● 1. Andrea Dovizioso e Sebastien Ogier sulla Volkswagen Polo R con cui il pilota francese corre nel Mondiale rally ● 2. Il due volte iridato nel Wrc spiega al ducatista come sono fatte le gomme da rally ● 3. Dovi tra Ogier e (a destra) il navigatore Julien Ingrassia ● 4. La Polo R in azione sulle dune di Olbia BETTIOL
4
«Macché MotoGP, questa è follia» 1Il ducatista Dovizioso ha provato con Ogier sulla Polo R una speciale del Rally Sardegna Filippo Falsaperla INVIATO AD ARZACHENA (OT)
L
a baldanza si è spenta presto. Andrea Dovizioso si arrampica su un muretto di pietra dopo una breve camminata cercando di non fare spiacevoli incontri con qualche serpentello. Sulla Crucitta, un luogo-simbolo per il rallismo italiano, il sole batte a piombo. Annunciato da un sibilo che ricorda vagamente le vecchie 500 2T, Sebastien Ogier mette di traverso e affronta a una velocità folle il curvone a sinistra che porta verso la cima della montagna, scomparendo in una frazione di secondo in una nuvola. Andrea sembra ondeggiare. Ha la prontezza di scappare dalla miriade di sassi sparati dalla Polo R Wrc, ma le sue convinzioni vacillano. «Non sono più tanto sicuro di volerci salire». Una battuta che diventa convinzione quando il due volte iridato fa il percorso inverso, in discesa, ancora più veloce. RASSICURAZIONI «Ma no, stai tranquillo – cerca di rassicurarlo Seb, una volta tornato al campo base –, quella è la parte più veloce. Dopo diventa più lenta. Anche più tecnica, vedrai che ti diverti. Poi sei abituato alla velocità, non avrai problemi». Dovi è affascinato dalla Polo R Wrc, dal 2013 dominatrice del Mondiale grazie soprattutto a Ogier. Tant’è che il
forlivese vorrebbe usarla nei rally-show di fine anno. BATTAGLIA «Non vado male – ricorda Dovi –. Ho fatto due Rally di Monza e un Motor Show, nel 2011. Sono arrivato in finale perdendo da Solberg, ma in semifinale avevo battuto Latvala, che aveva la mia stessa Ford. Però lì è tutto più facile, perché il fondo è misto e basta guidare dolcemente». Questa esperienza sarà più brutale e Dovi se ne rende conto ben presto. I meccanici gli sistemano il sedile. Julien Ingrassia, francese di chiara origine siciliana, da sempre al fianco di Seb, gli spiega: «Io non guardo mai la strada, non mi serve. Sento le frenate e le curve dal movimento del mio bacino. E poi forse è meglio non vederla, la strada...». DECISIONE I meccanici mettono dell’imbottitura sotto il sedere del copilota Dovi, i piedi non arrivano alla pedana e Andrea gioca come un ragazzino sul dondolo. Forse Ogier prepara un tiro mancino: «Io non faccio il “tassista”. Non andrò più forte del solito per spaventarlo (questo, per Dovi, sembra positivo; n.d.r.), ma nemmeno più piano (questa invece per il ducatista è davvero una brutta notizia; n.d.r.)». Si parte poco prima dell’ora di pranzo e qualcuno consiglia ad Andrea di non mangiare nulla. Sarà un indizio? Lo si vedrà dopo, quando la Polo R inizia a percorrere la
speciale su e giù, con la telecamera di bordo che riprende tutto. Al primo curvone, quello dove prima era stato spettatore, Dovi si aggrappa quasi terrorizzato al poggiatesta del sedile in carbonio. Poi arriva una serie di porca-qui e porca-lì...
È STATA UNA COSA TERRIFICANTE. C’ERA UN SASSO ENORME E HO PENSATO: “LO EVITA”, INVECE NIENTE, DENTRO ANDREA DOVIZIOSO SULL’ESPERIENZA CON OGIER
ARRIVI A UN PUNTO IN CUI VUOI SOLO CHE FINISCA AL PIÙ PRESTO. SPECIE QUANDO SIAMO TORNATI IN DISCESA... IL DUCATISTA E LA PAURA A BORDO
ECCITATO Dopo 15 minuti e 37 secondi, Dovi finalmente scende dalla Polo. Seb ridacchia, ricordando, col suo ciuffo biondastro, il quasi omonimo ferrarista Vettel: «Andrea è stato un buon passeggero, non ha urlato nemmeno una volta!». Dovi non appare altrettanto rilassato: «È la cosa più terrificante che abbia mai fatto! Altro che MotoGP. Qui la strada è stretta, ci sono sassi da tutte le parti e si danno delle botte pazzesche. Vedevo un sasso enorme e pensavo “lo evita”, invece niente, dentro. Si fa tutto a una velocità che non riesci nemmeno a descrivere. È una sensazione intensissima». PIACERE Dovi ci mette del tempo per riprendere... conoscenza: «Ad un certo punto vuoi solo che finisca al più presto. Soprattutto quando siamo tornati giù in discesa. Una cosa indescrivibile. Però quando mi ha detto se volevo rifarla una seconda volta ho risposto di sì. Subentra una sensazione diversa: la paura che diventa piacere. Cercate di capirmi, è come una profonda “eccitazione”, che dura non pochi attimi ma qualche minuto. Mi sono
SBK IN PORTOGALLO
Lampo Giugliano: davanti a Rea «Biaggi? Curioso di rivederlo» Paolo Gozzi PORTIMAO (PORTOGALLO)
I
n attesa di Max Biaggi ci godiamo Davide Giugliano primatista del venerdì a Portimao. Il ducatista, influenzato, semina la Kawasaki del capofila Mondiale Jonathan Rea di nuovo davanti al compagno-rivale Tom Sykes. Nella conferenza stampa
di fine giornata è il ritorno del Corsaro a tenere banco: «Max è un grandissimo pilota e un punto di riferimento, sarà interessante vedere di cosa è ancora capace di fare a quasi 44 anni dopo tre di stop», risponde Giugliano. A Tom Sykes tornano in mente vecchi duelli: «Nel 2012 mi ha fregato per mezzo punto, Max sta dimostrando di avere coraggio e passione, lo ammiro». Il canniba-
le Jonathan Rea, 8 vittorie e 4 secondi in 12 gare, pensa che «il suo rientro è una bellissima notizia per tutta la Sbk». Oggi Biaggi commenterà la Superpole in tv con un’Aprilia sottotono: Leon Haslam, perso il primo turno causa motore a fine chilometraggio, ieri era 8° davanti al compagno Jordi Torres. Bene Ayrton Badovini, 5° con la Bmw. © RIPRODUZIONE RISERVATA
Risultati - Così la 1a giornata di prove del GP Portogallo, 7° round (su 13) del Mondiale Superbike a Portimao (4.592 m): 1. Giugliano (Ita-Ducati) 1’43”323; 2. J.Rea (GB-Kawasaki) 1’43”381; 3. Sykes (GB-Kawasaki) 1’43”596; 4. Davies (GB-Ducati) 1’43”776; 5. Badovini (Ita-Bmw) 1’43”819; 6. A.Lowes (GB-Suzuki) 1’43”942; 7. Guintoli (Fra-Honda) 1’44”118; 8. Haslam (GB-Aprilia) 1’44”134; 9. Torres (Spa-Aprilia) 1’44”240; 10. Baiocco (Ita-Ducati) 1’44”270. In tv - Su Italia 1 oggi alle 16 Superpole, domani alle 11.30 gara-1 Sbk, alle 12.40 gara Supersport e alle 14.10 gara-2 Sbk. Italia 2 offre anche l’Europeo Stock 600 (oggi alle 18.50) e la Coppa del Mondo Stock 1000 (domani alle 15.15).
reso conto che non puoi salire in macchina e fare il Mondiale: servono anni di esperienza e tanti chilometri. Impressionante». Un’emozione forte che serve anche a dimenticare il GP d’Italia: «La delusione per il Mugello è stata grandissima. Per fortuna ho avuto tanti impegni promozionali, così non sono stato a casa e non ho rivisto le immagini. Veramente una disdetta, perché potevamo fare un podio facile, anche se Lorenzo non era avvicinabile. Cos’è successo? Ancora stanno studiando la corona, ma un errore di montaggio sembra escluso. La cosa positiva è che questa rabbia si sta trasformando in carica, per fare bene la settimana prossima a Barcellona». BEFFA Non è sereno nemmeno Ogier, si trova davanti «la gara più difficile dell’anno. Qui in Sardegna ho vinto due volte, ma con la nuova regola che fa partire davanti chi comanda il Mondiale non ho speranze di vincere la gara. Troppo penalizzante. Comunque ho un buon vantaggio in classifica. Le prossime tre gare, sullo sterrato, saranno complicate. Ma poi per fortuna c’è un round su asfalto, meno penalizzante. Insomma, sono ottimista per il campionato. In ogni caso il sogno di vincere il Mondiale l’ho già raggiunto, e addirittura ho fatto il bis. Quindi sono sereno». © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA PRESENTAZIONE
Sticchi Damiani «Che gara, va tutelata» ● «Jumping in the dust», ovvero saltando nella polvere. Più che uno slogan è il marchio di fabbrica del Rally d’Italia-Sardegna, rimasto l’unico insieme a quello finlandese col fondo sterrato. Dall’11 al 14 giugno saranno 62 gli equipaggi di 25 nazionalità diverse a partecipare alla sesta prova del mondiale rally. «È il rally più bello del mondo - ha detto il presidente Aci, Angelo Sticchi Damiani -. Non è facile organizzare in Sardegna, ma allo stesso tempo questa è una garagioiello e va difesa. Lo abbiamo fatto e siamo già in calendario anche per il 2016». Giovedì 11 la super speciale a Cagliari: il percorso sarà quasi uguale a quello dello scorso anno (cambiano i salti, spostati di qualche metro verso il mare). Saranno montate delle tribune a pagamento lungo tutto il lato che dà verso la città e i piloti faranno due giri invece che uno. La base sarà ad Alghero, le prove speciali tra Logudoro e Medio Campidano. Gianluca Scarlata
TACCUINO WTCC IN RUSSIA
Tarquini fulmine ● (an.gat.) Gabriele Tarquini (Honda) è il più veloce (1’38”460) nei test del Wtcc a Mosca. Alle sue spalle la Citroën C-Elysée di Yvan Muller. Quarto il leader del mondiale Jose Maria Lopez (Citroën). Oggi le qualifiche alle 12.30 (diretta Eurosport).
F.4 TEDESCA
Schumi Jr in difficoltà ● (an.gat.) Inizia in salita il
weekend di Mick Schumacher sul Red Bull Ring di Zeltweg (Austria), sede della 2a prova del campionato tedesco di F.4. Il figlio di Michael ha chiuso 13° e 17° le due sessioni di libere.
FORMULA E
Si corre a Mosca ● (an.gat.) Oggi a Mosca (qualifiche alle 11, gara alle 15: diretta Fox Sports 2 HD) si corre il 9° round della Formula E. In classifica Nelsinho Piquet è primo con 103 punti davanti a Buemi (101) e Di Grassi (93).
38
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Ciclismo R Al velodromo olimpico di Londra
Ehi, Sir Wiggins Una bici spaziale per l’Ora boom
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
39
.
PROGETTO DA 200 MILA EURO CON 50 PERSONE 1
4
1Domani l’assalto ai 52,937 km. Ma il Baronetto
vuole avvicinare i 56,375 km dell’amico Boardman
Ciro Scognamiglio INVIATO A LONDRA twitter@cirogazzetta
L
conta ora Boardman —, io mi sono limitato a raccomandargli di provare a fare una simulazione di gara di almeno 30 minuti. È fondamentale. Io ne feci una provando una posizione estrema che dopo mezz’ora mi fece venire i crampi. Se quella prova fosse durata solo 25 minuti, non l’avrei mai saputo». Ma ci sono delle similitudini tra lui e il primo britannico capace di vincere il Tour? «Sì — continua Boardman, che dovrebbe essere presente all’evento, così come il grande Miguel Indurain —. Io vedevo il mio ritiro all’orizzonte, avevo firmato l’ultimo contratto, stavo perdendo interesse per la bici e allora decisi di concentrarmi solo per progetti che mi affascinavano. L’Ora era esattamente questo. Per Brad è lo stesso. È un esercizio in cui, se fai bene i compiti a casa, puoi essere quasi certo che le cose andranno come hai stabiliinvece to».
a quiete prima della tempesta deve essere proprio qualcosa del genere. Alle sei della sera di un venerdì, la fine della settimana lavorativa ‘classica’, c’è calma attorno e anche dentro al Velodromo Olimpico di Londra. Bradley Wiggins è solo una faccia barbuta e concentrata su un manifesto. È proprio qui che domani il Baronetto tenterà di battere il record dell’Ora, ma intanto il Lee Valley VeloPark è dei comuni mortali. Ce ne sono 12 in pista per vivere una «taster session» di un’ora, una prima volta sull’anello: 35 sterline (poco più di 40 euro) per gli adulti, 25 per In pista, i bambini, bici e casco compresi. di Wiggo, ci sono Ci si diverte. Le voci rimbombano, sugli spalti solo qualche pa12 persone: hanno AMBIENTE In effetti sembra rente. Domani non ci sarà una sia proprio questa una delle pagato 35 sterline che sola sedia vuota su 6000, e molragioni del buon umore che te richieste di accredito stampa l’ora per pedalare Wiggins ha mostrato in questi sono state respinte. L’Ora di ultimi giorni di rifinitura (nepWiggins non è né un grande gipure oggi, salvo sorprese, doro né una classica monumento, ma rischia di di- vrebbe allenarsi nel velodromo). Una Roubaix, e ventare l’evento ciclistico dell’anno. anche un Tour, possono essere influenzati da una serie infinita di fattori ‘esterni’. L’Ora molto mePAROLE Il riferimento è il primato di Dowsett: no, pur se il Baronetto avrebbe confessato di te52,937 km. Ma addirittura per qualcuno Wiggins mere per una pressione dell’aria troppo alta, fatpotrebbe non andare troppo lontano dal 56,375 tore che potrebbe togliere alcune centinaia di medi Chris Boardman, la distanza maggiore mai per- tri alla prestazione. «È la cosa che amo di più fare corsa (a Manchester, il 6 settembre 1996) poi – ha ammesso Wiggins, 35 anni —. È come una messa fuorilegge dall’Uci come le altre ottenute crono, ma non devi pensare a Tony Martin o Facon bici speciali. Boardman e Wiggins si conosco- bian Cancellara. È uno sforzo tutto sommato preno bene. Il rapporto è buono, anche se i bene in- vedibile, e ciò mi rende calmo. Darò il massimo». formati raccontano di qualche screzio quando E questo, pare, chiude la porta alla possibilità che Wiggins correva per la Credit Agricole (2004- abbia pensato a una strategia alla ‘Bubka’, cioè a 2005) senza entusiasmare: il team manager Lege- battere il record senza però toccare il suo limite, ay aveva utilizzato Boardman come consulente, per mandare poi in scena un altro super-evento. ma con scarsi risultati. Acqua passata. Lontano «I’m never going to do it again», ha detto. «Non lo dai riflettori, Boardman e Wiggins si sono incon- farò mai di nuovo». Capito perché vuole che sia trati qualche settimana fa al velodromo di Maior- indimenticabile? ca: «Brad si sta preparando con scrupolo — rac© RIPRODUZIONE RISERVATA
R
fINTERVISTA A PINARELLO
2
3
● 1. Bradley Wiggins, 35 anni, su pista 3 titoli olimpici e 6 volte iridato GETTY ● 2. Il manubrio in titanio della Bolide HR: pesa 600 gr ed è stato disegnato su misura ● 3. Un'elaborazione 3D usata per studiare i flussi aerodinamici in curva. ● 4. La Bolide HR vista di fronte: lo spazio tra forcella e ruota è di pochi millimetri
«Bradley scannerizzato in 3D E nasce il manubrio in titanio» Il manubrio è un pezzo unico e molto leggero, solo 600 grammi. Il risultato è notevole: dietro gli spessori per gli appoggi si genera una zona di bassa pressione che, migliorando la transizione tra le parti, riduce la resistenza all'aria».
Eugenio D'Alessio twitter@eu_dal
N
on c’è spazio per il caso. Nella creazione della Bolide Hour Record, la bici di casa Pinarello che Bradley Wiggins userà domani a Londra nel suo assalto all’Ora, tutto è stato studiato e misurato con cura finissima. Pensate al lavoro di un sarto e al tempo necessario per rendere esatto un dettaglio. Perché si tratta di questo: pulire ogni imprecisione per rendere eterna un’Ora. Fausto Pinarello, come nasce il progetto Bolide HR? «Siamo partiti dal modello Bolide ideato per la strada e usato da Wiggins al Mondiale 2014. Abbiamo mantenuto le geometrie originarie, molto apprezzate dall’atleta, orientandoci verso due obiettivi: aerodinamica e rigidità. Con Wiggins ne abbiamo parlato alla Roubaix, ad aprile. Volevamo ridurre al minimo la dispersione di energia, così da assicurare alla ruota posteriore una trasmissione ottimale dei watt espressi dall’atleta». Quali sono le principali differenze tra i modelli? «Nel Bolide HR il numero dei componenti è inferiore. Il Bolide da strada ha elementi che su pista diventano superflui, come la zona frontale della forcella, sagomata per ospitare i freni. Nel Bolide HR queste parti sono state ridisegnate lisce, così da ridurre turbolenze e resistenza aerodinamica. La forcella, ad esempio, è dritta e non più tonda, e la sua distanza con la ruota anteriore è stata ridotta al minimo così da impedire il passaggio dell’aria. A quanto? Questione di millimetri».
Sella, pedali e tubolari: quali sono state le richieste di Wiggins? «In generale non ha avanzato richieste specifiche. Ha voluto un mezzo affidabile e molto rigido. La sella è una Fizik, ed è possibile che Wiggins scelga un modello leggermente più corto di quelli tradizionali. Il reggisella integrato è lo stesso del Bolide originario. I pedali sono Speedplay, i tubolari Vittoria Pista Gold».
Parliamo del telaio. «È un monoscocca in carbonio creato con uno stampo unico. Per capirci: di solito un telaio tradizionale è composto da tre-quattro parti poi incollate insieme. La nostra priorità, però, era ottenere un prodotto molto rigido e leggero, capace di evitare flessioni soprattutto in curva, dove Wiggins trascorrerà circa metà della prova. Il peso? Telaio e forcella, insieme, 1.9 kg». Il manubrio è stato ridisegnato. Perché? «Di solito, questo pezzo è in carbonio. Il progetto, però, ha richiesto l’impiego di un altro materiale, il titanio, che abbiamo fuso in polvere con un laser. Dopodiché, grazie a un modello 3D è stata creata una struttura solida disegnata sulla forma degli avambracci dell’atleta. Com’è stato possibile? Abbiamo scannerizzato Wiggins. Un progetto così è quasi impossibile da realizzare in carbonio.
Bradley Wiggins con Fausto Pinarello, 53 anni, che guida l’azienda trevigiana fondata nel 1952 da papà Nane BETTINI
Quanto pesa la bici? «L'intera Bolide HR pesa 7 chili ed è approvata dal regolamento UCI. Dopo il record, Wiggins potrebbe fornirla in dotazione agli atleti della sua squadra (Team Wiggins, ndr)».
Lutto per Balocco E’ morta la mamma ● All’ospedale di Savigliano (Cuneo) è morta ieri Anna Ferrero Balocco, la mamma di Alessandra e Alberto Balocco, titolari dell’omonima azienda dolciaria di Fossano e sponsor della maglia rosa del Giro d’Italia dal 2013. I funerali si svolgeranno lunedì alle 10 nel Duomo di Fossano.
Il Direttore Andrea Monti e la Redazione Ciclismo de La Gazzetta dello Sport si stringono all amico Alberto Balocco e alla sua famiglia nel ricordo della cara mamma
Anna Ferrero - Milano, 5 giugno 2015. Il Presidente Riccardo Taranto, l Amministratore Delegato Raimondo Zanaboni, il Direttore Generale Paolo Bellino, i dirigenti e i colleghi di RCS Sport sono vicini al Cavaliere Aldo Balocco, ai figli Alberto e Alessandra e familiari per la scomparsa della signora
Anna Ferrero Balocco - Milano, 5 giugno 2015. L organizzazione del Giro d Italia e gli amici della corsa rosa si stringono con sincero affetto attorno ad Alberto e alla sua famiglia, dolorosamente colpiti dalla scomparsa della signora
Anna Ferrero Balocco - Milano, 5 giugno 2015.
E i costi per la realizzazione? «Circa 200mila euro. Ci siamo avvalsi dell'esperienza degli ingegneri Jaguar e nel complesso hanno lavorato circa 50 persone. Abbiamo consegnato la bici a Wiggins un mese fa: l'ha provata a Manchester, a Maiorca, ancora a Manchester e poi a Londra». Diciamolo con due numeri: quanto può guadagnare Wiggins grazie alla Bolide HR? «Stimiamo un risparmio di watt pari al 20% rispetto alle bici tradizionali. In termini aerodinamici rispetto alla Bolide originaria abbiamo registrato un miglioramento del 7,5%». © RIPRODUZIONE RISERVATA
Caro Giorgio, ti siamo affettuosamente vicini in questo doloroso momento per la perdita dell adorata
Daniela Luca Bianchin, Nicola Binda, Giuseppe Calvi, Vincenzo D Angelo, Filippo Di Chiara, Giulio Di Feo, Carlo Laudisa. - Milano, 5 giugno 2015. Il Presidente di A.DI.SE. Associazione Italiana Direttori Sportivi Carlo Regalia, i Vice Presidenti Claudio Molinari e Claudio Garzelli unitamente a tutti i consiglieri Piero Ausilio, Renato Cipollini, Daniele Faggiano, Daniela Gozzi, Riccardo Guffanti, Franco Iacopino, Bruno Iovino, Giuseppe Marotta, Raniero Pellegrini, Rinaldo Sagramola, Sergio Vignoni, ai Revisori Stefano Osti, Alessandro Badii, Osvaldo Chillari, ai collaboratori Alessandro Flisi, Antonella Nicolini e Maria Teresa Montaguti certi di interpretare il sentimento di tutti gli associati si stringono con affetto all amico e collega Giorgio Casoni Perinetti, alle figlie Emanuela e Chiara per la prematura scomparsa dell amata consorte e mamma
Daniela Logiudice - Bologna, 5 giugno 2015.
40
Tennis R Roland Garros
.
Solito guastafeste Wawrinka aspetta il fab-four superstite 1Lo svizzero piega l’eroe di casa Tsonga e attende
Djokovic o Murray: sfida sospesa con Nole in vantaggio
Vincenzo Martucci INVIATO A PARIGI @VinceMartucci
I
l Guastafeste è arrivato per primo all’appuntamento. Con l’input tatuato sull’avambraccio sinistro: «Ho provato, ho sempre fallito. Non importa. Proverò di nuovo. Fallirò meglio». Il motto l’ha rubato a Samuel Beckett, sul web: «Ed è tagliato per la mia personalità. Proprio perdendo due volte al quinto set con Djokovic negli Slam del 2013 ho capito di essere a livello dei più forti». Il Guastafeste, al secolo Stan Wawrinka, che battendo Tsonga è il primo finalista del Roland Garros, domani, sulla sacra terra rossa di Parigi, l’ultimo Slam che resiste a Novak il terribile. Sempre che oggi, il numero 1 del mondo domi Andy Murray nel quinto set del braccio di ferro sospeso ieri per oscurità e minaccia di bufera sul 6-3 6-3 5-7 3-3. Dopo il clamoroso passag-
gio a vuoto del serbo sul 5-5 del terzo.
me all’ultimo Masters. Tutti lo temono: col servizio, tiene una media di 196 chilometri l’ora, e AGGRESSIVITA’ «Stanimal», co- da fondocampo fa male, lascia me lo chiama il caposquadra fermi, spacca la palla. «Oltre al svizzero, Roger Federer, «Stan solito, fantastico, rovescio a una the man», come sbandiera sulle mano, ha anche il dritto più miT-shirt, è un picgliorato fra i big», chiatore scorbusentenzia Brad LA CHIAVE tico ed essenziaGilbert, il teorico le, clonato da co- «Negli Slam degli del «Vincere ach Magnus Norsporco» che riviman da quel- ultimi anni ho capito talizzò Andre l’altro ruvido di essere al livello Agassi. Insomenergumeno, Ro- dei migliori» ma, al di là della bin Soderling, classifica di nuche battè qui per «Se arrivasse Nole mero 9, è lui, in la prima volta questo momento non so se sarebbe Nadal nel 2009. difficile dei granE’ quello che pie- tanto contento di di, l’unico che gò Rafa sotto il affrontare me» può ragionevoltraguardo della mente creare dei trionfale campagna dell’anno problemi al campione elastico scorso, in Australia, dopo aver di Serbia tirando tutto a più non seminato per strada anche Djko- posso. «Quando gioco al meglio vic con uno storico 9-7 al quinto so che posso battere tutti, purset. E’ lo stesso Stan che ha pre- troppo non ci riesco in tutti i torso a schiaffi più volte l’amico nei. Devo imparare a concenRoger, a volte dominandolo, a trarmi a ogni partita e a gestire volte perdendo match epici co- mentalmente la pressione. Ma
con Novak abbiamo fatto grandi battaglie sul cemento,e so che lui non è sempre felice di giocare contro di me quando io metto in campo il mio gioco aggressivo. Perché non lo faccio sentire a suo agio. Perciò dovrò concentrarmi forte e tirar fuori il mio gioco «A». Pensando che, prima di batterlo sul duro, se avessi potuto scegliere la superficie, avrei preferito la terra rossa». CATTIVO RAGAZZO Qui al Roland Garros, che ha vinto nel 2003 da junior, Wawrinka s’è beccato i fischi del pubblico contro l’altro francese, Simon, sul Lenglen. E riceve il bis sullo Chatrier, contro Tsonga. Dopo l’1-0 della finale di Davis di novembre, bacchettò i colleghi per aver attizzato la polemica del Masters fra lui e la signora Federer: «Parlate troppo, parlate con la racchetta». Oggi frena: «Non volevo essere odioso, scherzavo, le mie parole sono andate oltre le intenzioni, non sono il cattivo ragazzo. Coi francesi non
ho alcun problema. Anzi, vorrei che quest’anno vincessero la Davis». In quel primo singolare di Lille, Stan aveva battuto proprio Tsonga. Che, insieme ai compagni, gli chiese a brutto muso spiegazioni: «Presuntuosi e protervi noi? Parbleu!». E che ieri ci ha perso ancora davanti alla sua gente e in quattro set. CALDO TORRIDO Gli va anche bene all’aitante sosia di Ali giovane perché, fino al 6-3 4-3 con break, lo svizzero è padrone del campo. Ma poi, nei 32 gradi
esterni - una decina di più sul campo - si distrae, fa due doppi falli e svirgola di dritto, cedendo anche il tie-break e rimettendo in partita il moro di Francia. Il quale, colpito a sua volta dal sole, diventa sempre più falloso, manca sei palle-break e concede anche il terzo set, al tie-break. Quindi, sempre più stanco, continua a fallire occasioni - alla fine 1/17 sulle palle break! -, e nulla può contro i 60 vincenti di Stanimal (15 ace) e al 76% di punti con la prima di servizio. Abbandonando, dopo tre ore e
.
● I punti in più di Djokovic rispetto a quelli di Murray nel momento della sospensione (115 a 107). Nole ha sfruttato 4 palle break su 16, Andy 2 su 2 (lu.mar.)
ha respinto i 13 che ci hanno provato dopo Affirmed (1978)
● Le finali Slam giocate da Djokovic: a quota 16 ci sono Bjorn Borg e Ken Rosewall. A Parigi, Nole ha perso contro Nadal le finali del 2012 e 2014
Michele Ferrante
T
78
● Gli anni dall’ultimo britannico in finale al Roland Garros, Bunny Austin nel 1937 che perse dal tedesco Henner Henkel. Prima di lui Perry nel 1935 e 1936
17
● Le palle break che Jo-Wilfried Tsonga ha avuto contro Wawrinka. Il francese però ne ha concretizzata solo una nell’ottavo game del secondo set
spazio per sparare due dritti alla disperata, rimettendolo clamorosamente in partita col 7-5. Quindi, in evidente calo fisico, dall’1-0 lui, 0-40 Murray, perde dieci punti consecutivi, prima di recuperare il break solo perché Andy si spara lo smash sui piedi. E, sul 3-2, non approfitta di altre due possibilità di fuga. Cosicché, sul 3-3, dopo 3 ore di uno spettacolo che diventa eccitante solo per i suoi errori, è ben felice dello stop e del rinvio a oggi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
VOLEE’ DI ROVESCIO di PAOLO BERTOLUCCI
DONNE, FAR MUOVERE SERENA COSÌ SAFAROVA PUÒ GIOCARSELA
L
a montagna di muscoli e l’enorme talento che Lucie Safarova deve affrontare oggi nella finale di Parigi fanno tremare i polsi. La fisicità debordante e la potenza dei colpi della numero uno del mondo Serena Williams sulla carta non lasciano molte possibilità di vittoria alla ceca, ma sappiamo che le imprese nello sport sono sempre possibili. Basta rileggere i nomi delle giocatrici superate senza
41
1Oggi a New York: un cavallo può chiudere la Triplice che
15
UMIDITA’ Il troppo caldo diventa umidità e minaccia di pioggia. E quindi la provvidenziale interruzione per il più forte, Djokovic, evidentemente in difficoltà, dopo due set facili contro l’amico Murray, col quale gioca in fotocopia lunghi scambi da fondo, vincendoli però quasi tutti. Sul 5-5 del terzo set, però, forse per un calo di intensità, forse per eccesso di sicurezza, Nole concede allo scozzese lo
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
Pharoah galoppa contro la Corona maledetta
8
tre quarti, il sogno prima finale al Roland Garros.
Ippica R
perdere un set in questo torneo (Lisicki, Sharapova, Muguruza e Ivanovic) per certificare lo stato di forma della numero 13 Atp, di cui si conoscevano le qualità ma che è esplosa dopo la semifinale di Wimbledon dell’anno scorso, superando anche delicate situazioni personali. Certo, se analizzo ogni singolo colpo, faccio fatica a trovare situazioni tattiche favorevoli per la Safarova,
Nella foto grande Stan Wawrinka, 30 anni, alla prima finale a Parigi. Sopra, Andy Murray in attesa e Novak Djokovic parla con l’arbitro AP/AFP
LA GUIDA Si ricomincia alle 13 Poi finale femminile ROLAND GARROS (28.028.600 , terra). Uomini, semifinali: Wawrinka (Svi) b. Tsonga (Fra) 6-3 6-7 (1) 7-6 (3) 6-4. OGGI (13, diretta Eurosport ed Eurosport 2). Prosecuzione Djokovic (Ser) c. Murray (Gb) 6-3 6-3 5-7 3-3. Donne, finale: S. Willliams (Usa) c. Safarova (Cec). Doppio uomini, finale: Bryan-Bryan (Usa) c. Dodig-Melo (CroBra).
ma sulla testa di Serena aleggia lo spettro di una condizione fisica non ottimale. In quel caso Lucie dovrà sfruttare ogni singola occasione, parare in risposta, far valere il taglio mancino e non lasciare le redini dello scambio in mano all’avversaria. Solo portandola fuori zona, costringendola a scomodarsi e a colpire la palla in movimento potrà pensare di fare partita pari. Fare a pallate da dietro sarebbe come invitarla a nozze, ma sappiamo che Serena nelle zone defilate del campo aumenta la percentuale di errori. Spesso nella vita degli atleti passa un solo treno importante e per Lucie questo, molto probabilmente, si rivelerà l’unico.
re corse da vincere in un mese, dal Kentucky Derby di Louisville alle Belmont Stakes di oggi a New York, passando per le Preakness di Baltimora. Il purosangue capace di tanto si guadagna l’immortalità sportiva negli stati Uniti, che attendono da 37 anni il 12° eroe della Triplice Corona. La contabilità è bloccata ad Affirmed e alla classe del suo 18enne interprete Steve Cauthen, autore nel giugno del 1978 di un capolavoro decisivo nell’ultima tappa newyorkese: frustò per la prima volta a sinistra il suo cavallo, ottenendo un guizzo di stupore e un muso di vantaggio sul rivale Alydar. MALEDETTI Quell’impresa non ha più avuto emulazioni, eppure per ben 13 volte un cavallo si è presentato a New York per chiudere la tripletta. Invano. Anche, anzi forse soprattutto, a causa di una maledizione abbattutasi contro i poveri candidati eroi, ai quali spesso ne sono capitate di tutti i colori prima o durante le Belmont Stakes. La medaglia d’oro del gruppo spetta al 63enne Bob Baffert, fantino mancato per problemi di peso e per questo riciclatosi allenatore, fino a diventare il santone della categoria: un signore in viaggio verso le 3000 vittorie in carriera, tra le quali la Dubai Cup da 10 milioni di dollari e, in Patria, 4 Kentucky Derby, 6 Preakness Stakes, 1 Belmont e 10 prove della Breeders’ Cup. Oggi Bob tenta di violare la Triplice Corona con American Pharoah, autore di due vittorie molto convincenti a Louisville e a Baltimora. Tocca ferro Baffert, ed è il minimo che possa fare visto che 3 dei 13 mancati eroi del dopo Affirmed li ha allenati lui. Il primo nel 1997, era grigio e si chiamava Silver Charm. Campione vero, futuro vincitore di Dubai Cup. Maledettamente battuto da Touch Gold nei pressi del palo a New York ,per la monta poco ispirata del miglior fantino del mondo (Gary Stevens), accanitosi contro il carneade Wild Rush a traguardo lonta-
L’ultimo allenamento di American Pharoah a Belmont Park REUTERS
no, sprecando energie preziose del suo incolpevole quadrupede. Grande amarezza, nulla in confronto a quella dell’anno successivo. Ai 300 finali Real Quiet galoppava verso la vittoria 10 lunghezze davanti al gruppo inseguitore, dal quale si materializzò improvvisamente la sagoma di un missile chiamato Victory Gallopp, che proprio sul traguardo gli mise il muso davanti. E 14 anni dopo, seppure meno cruenta a livello di suspence, la maledizione si abbattè sul povero Bob con inaudita violenza. All’uscita dalla gabbia di partenza, War Emblem entrò in collisione con un avversario, quasi cadde, riprese a galoppare ma alla fine non andò oltre l’ottavo posto su 11. GLI ALTRI Baffert non ha ovviamente l’esclusiva. Nel 1999 Charsimatic entrò in retta davanti ma concluse solo 3° dopo calo inspiegabile fino a quando non gli venne diagnosticata la frattura di un anteriore patita proprio lungo il tratto conclusivo. Nel 2008 Big Brown venne fermato durante la corsa per infortunio e, per lo stesso motivo, I’ll Have Another fu ritirato alla vigilia nel 2012 e California Chrome finì solo 4° l’anno passato. Oggi A Belmont Park (quasi l’una di notte in Italia) solo 7 contro American Pharoah, favorito a 11/10 e sfidato da Frosted (9/2) e Materiality (5/1), rispettivamente 4° e 6° nel Kentucky Derby. Ma il vero avversario è un altro... © RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRA CLASSICA
Derby inglese Dettori-Atzeni sfida italiana ● Una maledizione era anche il Derby inglese (gr 1 m 2400) per Lanfranco Dettori, che però nel 2007, dopo 14 vani tentativi , riuscì a sfatare il tabù in sella ad Authorized ed oggi ha la possibilità di raddoppiare col favorito (13/8) Golden Horn. Tra i principali sfidanti Elm Park (7/1) , montato da Andrea Atzeni 2° lo scorso anno con Kingston Hill. Ieri Atzeni ha vinto le Diomed Stakes (gr 3 m 1700) con il favorito (7/4) Arod nel convengo di vigilia imperniato sulle Oaks (gr 1 m 2400) sbancate a 50/1 da Qualify (O’Donoghue) davanti alla favorita Legatissimo. Terza Lady of Dubai,. ● IERI 14-9-38-13 A Foggia : 8m 1600): 1 Olvera ( Esposito) 1.13.6; 2 Master Bi; 3 Patriot Gar; 4 Onorato Mark; 5 Pietro da pisa; Tot.: 2,93; 1,82, 8,08, 3,36 ((9,83) Quinté n.v. . Quarté 668,46. Tris 341,57. ● OGGI MODENA QUINTE’ (inizio 15.55) Una volata per 14. Indichiamo Luther d’Asolo (6), Ombromatto Om (14), Osio (11), Liberto (4), Pin Speed Gad Sm (12), Roberta Zack (14). ANCHE Gal.: Milano (14.30), Siracusa (15.30). Tr: Torino (15.15), Montecatini (15.45).
42
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Basket R Playoff, semifinali gara-4
Lavrinovic non c’è? Reggio vince con Silins
LE PAGELLE di V.D.S POLONARA E KAUKENAS SERATA SUPER SOLO VIGGIANO E NELSON SUFFICIENTI REGGIO E.
con le ali. Ma si fa male Mussini VENEZIA
60
(21-15, 36-33; 55-43) GRISSIN BON REGGIO EMILIA: Mussini 7 (2/6, 1/4), Cinciarini 13 (6/10, 0/1), Diener 2 (1/4, 0/2), Polonara 16 (1/3, 3/5), Chikoko 4 (2/4); Silins 13 (2/3, 3/4), Cervi, Della Valle 9 (4/5, 0/4), Pini 1 (0/3), Kaukenas 14 (6/7, 0/2). N.e.: Pechacek, Rovatti. All.: Menetti. UMANA VENEZIA: Stone 7 (2/6, 1/3), Goss 6 (3/4, 0/3), Viggiano 14 (3/4, 2/7), Peric 3 (1/1, 0/1), Ortner 2 (1/3); Jackson 5 (1/1, 0/2), Ruzzier 2 (1/2, 0/2), Ress (0/1 da tre), Nelson 10 (4/4, 0/1), Aradori 3 (1/3, 0/3), Dulkys 5 (1/1, 1/4). N.e.: Ceron. All.: Recalcati. ARBITRI: Martolini, Mazzoni, Bartoli. NOTE - T.l.: RE 10/14, Ven 12/16. Rimb.: RE 36 (Mussini e Cinciarini 6), Ven 34 (Stone 5). Ass.: RE 22 (Cinciarini e Kaukenas 4), Ven 14 (Viggiano 3). Progr.: 5’ 11-7, 15’ 2924, 25’ 43-40, 35’ 62-49. Sp..: 3500.
Vincenzo Di Schiavi INVIATO A REGGIO EMILIA
M
agari non ditelo a Max Menetti, ma non tutti gli infortuni vengono per nuocere. Lavrinovic è fuori uso? Poco importa, Reggio Emilia riesce a vincerla proprio sotto canestro inventandosi la strana coppia: Polonara-Silins. Achille ormai non scende sotto un rendimento che spesso, soprattutto per continuità, risulta decisivo. La prestazione del lettone invece va contro in canoni del basket: gioca da ala, ala forte e da pivot. Marca tutti indifferentemente e quando riesce a mettersi lo scalpo nel sacco si sposta davanti per sparare le triple che mandano Venezia lunga e distesa. Chissà come sarà contento Menetti... MALEDIZIONE E invece arriva in sala stampa paonazzo: «Ringrazio i ragazzi ma siamo vitti-
me di una fottutissima maledizione: Lavrinovic è in ospedale, Diener ha un dito rotto e a 39 secondi dalla fine la caviglia di Mussini, il migliore in campo, ha fatto crac. E probabilmente ha finito la stagione». Indaghi Reggio su cosa debba espiare. Perché ormai siamo oltre la sfortuna: «Ma noi non molliamo — sbatte i pugni sul tavolo il coach reggiano —. Forse usciremo da questa semifinale solo per mancanza di giocatori...». Chi è uscita mentalmente da gara-4 è invece Venezia, tradita innanzitutto dall’incompresibile non prestazione dei suoi tre tenori: Stone, Goss e Peric. PROFESSORE Prima che il professor Kaukenas entri in aula, ci pensa Polonara a scorazzare tra i banchi. I 7 punti dell’Achille furioso cementano l’avvio di Reggio Emilia a cui Menetti deve ritarare gerarchie ed equilibri. Senza Lavrinovic e con Diener menomato, più spazio a Mussini con Drake di fianco e Cinciarini in regia. Sotto canestro invece parte Chikoko, poi spazio a Pini e Silins da ala forte. Tutto ruota attorno alla gestione di Cervi che entra dopo 13 minuti, non ha un impatto dei suoi forse frenato dalla necessità di limare l’irruenza e non caricarsi di falli, lasciando così un vuoto che Reggio, in tempi di carestia, non può reggere. Ma, così facendo, esce match. Buon per Menetti, che troverà altre soluzioni, poi decisive. Il +10 (21-11) è firmato da Kaukenas (5/5) che mette in ritmo se stesso e una Reggio viva in difesa. Quello che non è invece Venezia, aggrappata al grande primo tempo di Viggiano (12 punti), ma svalvolata al tiro. Tuona non poco il 4/10 da due dopo 10 minuti, che diventa 13/29 all’intervallo. Perché? Semplice, la triade StoneGoss-Peric è rimasta in gondola.
Achille Polonara, 23 anni: per lui 10.6 punti e 7.8 rimbalzi nei playoff CIAM
LA CHIAVE
14.8
Percentuale da tre punti di Venezia (4/27) la seconda peggiore in tutta la stagione dopo il 2/27 contro l’Upea LA CHIAVE
7
Vittorie in trasferta finora nei playoff: Reggio Emilia, come Sassari, ne ha già vinte 2 fuori casa, a Brindisi e già a Venezia
confermato nonostante la lunga squalifica azzurra. DIFESA Daniel perderebbe anche l’eventuale gara-6 e se offensivamente l’EA7 ha alternative (dopo aver giocato bene le prime due partite, Hackett è crollato a Sassari realizzando 9 punti con 3/12 al tiro in due gare) anche con l’ultimo arrivato Tabu, è difensivamente che le enormi lacune mostrate da Milano in questa serie potrebbero essere acuite dall’assenza di Daniel, pur modesto in Sardegna. Ieri Gentile ha indirizzato
un messaggio ai tifosi chiamandoli a raccolta per la gara di oggi. Sta producendo 19.3 punti di media col 45% da tre nei playoff, diventati 21.5 nella serie con Sassari. Ma la sua solitudine, in una squadra senza personalità, nelle ultime gare è stata tremenda. MBODJ Riuscirà Sassari a produrre un’altra partita di così alta intensità e concentrazione anche a Milano? Ne ha la possibilità visto che che i successi non sono stati figli delle percentuali di tiro (25% da tre nelle ultime due gare) che sarebbe la specialità della casa. In gara-4 è stato fondamentale anche Cheik Mbodj, mai utilizzato nei playoff. La Dinamo spera che Kadji (motivi familiari) possa unirsi alla squadra già oggi, ma è probabile la conferma dell’ex canturino nei 12.
5 IL MIGLIORE
OJARS SILINS
JEFF VIGGIANO
6,5
Il lettone lavora bene da ala forte. In difesa è costretto a marcare tutti i lunghi di Venezia. Reggio prende il volo con lui e Polonara sotto canestro. E, dopo aver sudato nella sua area, infila pure le triple che chiudono il match. Mvp.
Subito nel match quando gli altri hanno la mira sbilenca. Tiene a galla i suoi nel primo tempo. Ogni tanto si deve pure occupare di Kaukenas. Nella foga di non affondare sbava un po’ da tre, ma è il migliore negli assist (3). Insomma canta e porta la croce.
MUSSINI 7 Promosso nei cinque per occuparsi di Goss e lo fa con profitto e dedizione. Il gap fisico, per una sera, non esiste: 6 rimbalzi. CINCIARINI 7 Mette Stone alla strette, attacca il ferro con rabbia, sia accende nel finale: 6 rimbalzi e 4 assist. DIENER 5 Qualche assist qua e la, ma il dolore alla mano gli toglie le cartucce dal cinturone (1/6). POLONARA 7,5 Partenza boom: 7 punti. Poi è una presenza costante sulle due parti del campo: 16 punti (5/6 ai liberi), 4 rimbalzi e 3 assist. CHIKOKO 5,5 Benino dietro, ma che pasticci davanti. Spreca la dote di avere due assist-man come Kaukenas e Cinciarini che servono palloni solo da mettere dentro. CERVI 5 Primo quarto seduto, poi prova a gestirsi ma così esce dal match. DELLA VALLE 7 Spinge lo strappo del terzo quarto con giocate di puro talento. Sembra quello di inizio stagione, sfacciato e capace di tappare alla grande il buco lasciato libero da Diener infortunato. PINI 6 Pochi minuti spesi bene dietro. KAUKENAS 7.5 Una finta che sposta tutta la difesa di Venezia e canestro. Una goduria. Da due non sbaglia quasi nulla (6/7 da due), squaderna 4 assist. Fenomeno.
STONE 5 Ston...ato. Fuori ritmo in attacco e nelle letture. In difesa Cinciarini sguscia da tutte le parti. Fora il canestro, con una tripla, dopo 23’. Vince Cinciarini di brutto. GOSS 5 Si fa irretire dall’energia di Mussini. E decide di fare lo spettatore PERIC 4 Che succede? Si prende un solo tiro in 34’, segna il primo canestro al 35’. Non offende e non difende. Non pervenuto. ORTNER 5 All’inizio aggira con mestiere la fisicità di Chikoko, ma non decolla mai. JACKSON 5,5 Mattoncini in attacco, ma dietro subisce tutta l’arte di Kaukenas. Anche 4 perse. RUZZIER 5,5 Nel 2° quarto Venezia ricuce con lui in regia. Ma in attacco non esiste mai. RESS 5 La partita 500 in serie A non rimarrà uno dei suoi ricordi più belli. Impalpabile. NELSON 6 Primo tempo corposo a vidimare la teorica superiorità sotto canestro. In attacco è il migliore tra i lunghi. Fa il suo, forse qualcosa in più. Ma alla fine non sposta. ARADORI 5 Poche punture, tanti svolazzi. Il ruolo di comprimario dei comprimari non gli si confà. DULKYS 5,5 Primo tempo discreto in attacco, vista la carestia altrui dovrebbe colpire e invece non si fa più vedere.
Venezia-Reggio 2-2 Oggi match ball per Sassari (18.15)
TACCUINO
● OGGI pomeriggio al Forum di Assago, gara-5 EA7 Milano-Banco Sardegna Sassari (ore 18.15, diretta Rai Sport 1, arb. Sahin. Seghetti, Di Francesco. La serie è 1-3 per Sassari (75-84, 84-71, 7684, 67-80), se vince oggi è in finale per la prima volta nella sua storia, altrimenti si gioca gara-6 lunedì a Sassari (ore 20.45). ● DOMANI a Venezia si gioca gara-5 tra Umana Venezia e Grissin Bon Reggio Emilia (ore 20.45, diretta Rai Sport 1, arbitri Paternicò, Sabetta, Bettini). La serie è 22 (87-70, 69-72, 76-70, 60-79), gara-6 è martedì a Reggio Emilia martedì (20.45). La finale scudetto inizierà domenica 14 giugno
Fontecchio a Boston
Agrigento incontenibile Domina Torino: è il 2-1 ● AGRIGENTO-TORINO 76-65 (20-16; 36-30; 53-43) MONCADA AGRIGENTO : Evangelisti 5(2/6, 1/2) , Williams 14 (6/10, 2/5) Chiarastella 12 4/11, 1/3), Piazza 19 (6/10, 1/3), Dudzinski 4 (2/5, 0/1), Vai , De Laurentiis 8 (3/6, 0/2), Saccaggi 12 (3/7, 2/4), Udom, (0/4, 0/1). Portannese 2 (1/1). All. : Ciani. MANITAL TORINO : Giachetti 13 (5/13, 1/5), Mancinelli 12 (5/13, 0/2), Lewis 2 (1/10, 0/5), Bruttini 6 (6/5), Rosselli 6 (3/7, 0/2), Fantoni 4 (0/4), Viglianisi, Gergati 5 (2/4, 0/1), Miller 17 (6/10, 4/6). N.e. : Vangelov, Plichi. All.: Bechi. Arb. : Boscolo, Noce, Caruso
VENEZIA
IL MIGLIORE
FINALE DI A-2: GARA-3
Hackett squalificato salta gara-5 con Sassari Milano spalle al muro
D
DANNI Ma la Reyer va a bere il the sotto solo di 3 punti (3633). Danni molto limitati dunque, grazie pure al rinato Dulkys in attacco e al buon lavoro di Nelson sotto canestro. Basta che qualcuno torni in ritmo per girare il match, avranno pensato in casa Reyer. Eccolo il peccato di Ubris: Venezia segna solo 27 punti nella ripresa, in totale balia degli avversari: «Presuntuosi è la parola giusta — attacca Recalcati —. Non abbiamo giocato una partita degna di un playoff. Siamo rimasti sorpresi dalla loro aggressività: nel primo tempo abbiamo tenuto botta pur sbagliando moltissimo. Le prestazione di Peric? Non ho spiegazione. Non dobbiamo pretendere che faccia sempre ottime partite. Anche gli altri devono dare di più. Tutti i demeriti sono nostri. Ora voglio un bel bagno d’umiltà». © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’ALTRA SEMIFINALE
aniel Hackett è stato squalificato due giornate (già rigettato il ricorso) e non giocherà questo pomeriggio nelle quinta semifinale contro Sassari, avanti 3-1 nella serie e ad un passo da una storica finale scudetto. Daniel ha sfogato la frustrazione di una gara-4 orribile contro gli arbitri, perdendo completamente la testa: neppure Ale Gentile è riuscito a trattenerlo. Un brutto colpo per Milano a rischio di una clamorosa eliminazione e certamente non quello che l’Olimpia pensava quando lo ha
7,5
8
1Senza il pivot, batte Venezia REGGIO EMILIA 79
43
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
La Moncada fa sua gara-3 ed allunga sul 2-1 nella finale di A-2. Gli agrigentini non lasciano scampo: in vantaggio dall’inizio alla fine grazie alla determinazione difensiva che ha costretto il Torino a soluzioni forzate e a subire poi le micidiali ripartenze orchestrate da Piazza. Solo in avvio del terzo parziale il quintetto di Bechi cerca di risalire la china (36-34) con 18 minuti da giocare ma è un fuoco di paglia. La zona adottata da Bechi viene scardinata dalla Moncada la tripla di Saccaggi a 35’ (65-48) è la condanna per la Manital. Domani gara-4: Agrigento ha il matchball per la promozione. Salvatore Mandracchia
WORKOUT NBA Simone Fontecchio della Virtus Bologna, è stato invitato dai Boston Celtics ad un workout in vista delle scelte Nba per le quali l’azzurrino s’è dichiarato eleggibile. Simone ha avuto il nulla osta del club ed il permesso di lasciare il raduno della Nazionale Under 20 per raggiungere Boston lunedì e tornare in Italia l’11.
LETTERA DI TOTI
Roma si dà un mese Claudio Toti, proprietario della Virtus Roma, ha inviato una lettera ai tifosi e alla città. «Proverò fino alla fine a giocare la partita — ha scritto —, ma nel rispetto del fair play finanziario che oggi più che mai ritengo etico rispettare. Ancora un mese per trovare soluzioni adeguate che possano garantire un futuro con un orizzonte temporale di medio termine, per poter programmare e costruire».
EUROLEGA
Fair play finanziario L’Eurolega ha introdotto le nuove norme di fair play finanziario. Dalla prossima stagione, i club sotto i 4 milioni di budget non potranno partecipare. Quelli che avranno bilanci in deficit dovranno presentare anche un piano di rientro per poter essere iscritti e il contributo dei proprietari per ripianare i costi della stagione non potrà superare il 25% del budget. ● L’Italia donne in vista dell’Europeo è stata sconfitta dal Canada 67-62 (Sottana, Fassina 13) e ieri dalla Polonia 68-62 (Fassina, Gorini 9).
44
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Torneo delle Regioni 2015 FINALISSIME
lnd.it/tdr2015
Si comincia alle 9.30 con i giovanissimi. A seguire allievi (ore 11), calcio femminile (ore 15) e juniores (ore 17)
GRAN FINALE A SAN SIRO Le sfida tricolore del futsal femminile a Castenedolo (ore 10.30), il maschile al Palataurus di Lecco (ore 16)
Giuseppe Baretti, Presidente del Comitato Regionale Lombardia LND
Tutto pronto per l'evento di San Siro. Oggi, a partire dalle 9.30, la Scala del Calcio accoglierà le finaliste dell'edizione numero 54 del Torneo delle Regioni. Ad aprire la giornata, che con il passare delle ore si trasformerà in una vera e propria festa di sport, saranno i giovanissimi, a seguire gli allievi (ore 11), il calcio femminile (ore 15) con chiusura affidata agli juniores alle 17 (la gara sarà ripresa da Raisport 1 e trasmessa in differita alle ore 22). Ma non solo gare: previste esibizioni di freestyler e tornei delle scuole calcio organizzati dal Settore Giovanile e Scolastico del Comitato Regionale Lombardia. Superata la fase più impegnativa della manifestazione con oltre 200 incontri disputati in cinque giorni, gli organizzatori, con la regia affidata al CR guidato da Giuseppe Baretti, sono concentrati al massimo sulla conclusione del torneo con le sfide che oggi assegneranno il tricolore per ciascuna categoria. “Per ora possiamo dirci soddisfatti ha spiegato il numero uno di via Pitteri – non è ancora il momento per fare il bilancio definitivo ma, come si dice: cominciamo a vedere la luce! La volontà di tutti è stata, sin dall'inizio, quella di dare il massimo nel gestire una competizione il più possibile impeccabile. Dai campi alle sistemazioni alberghiere, sino ai tutor per ciascuna delegazione, ogni aspetto è stato curato nei minimi dettagli. Mi auguro che il lavoro si concluda nel migliore dei modi e che il nostro sforzo sia stato apprezzato da tutte le regioni”. Sempre oggi si giocheranno le finalissime del futsal: quella femminile al palazzetto di Castenedolo (Brescia) alle 10.30, quella maschile al Palataurus di Lecco alle 16.
JUNIORES - Il Veneto conquista la finale ai calci di rigore. Pesce realizza il penalty decisivo
JUNIORES
ALLIEVI
Lombardia e Veneto in finale con il brivido
Piemonte tutto in 6' Lombardia di rigore
La sfida tra i padroni di casa e il Piemonte Valle d'Aosta ha regalato emozioni a raffica. Avanti la Lombardia al 34’pt con Ricupati. Al 15’st i piemontesi hanno sbagliato un rigore. Nel finale in 5’ botta e risposta Tosi-Di Masi ed un palo del Piemonte. La sfida tra Toscana e Veneto si è risolta ai rigori. Chiusi sull’1-1 i 90’. Toscani avanti al 36’pt con Andreotti. I veneti hanno riacciuffato la partita all’83’ con Ganz. Ai penalty decisiva la parata del portiere veneto. La Lombardia centra così la sua terza finale nelle ultime 4 edizioni del Torneo delle Regioni.
Piemonte Valle d’Aosta e la Lombardia si contenderanno l’alloro per la categoria allievi. I ragazzi di Lombardi hanno battuto in semifinale il Friuli Venezia Giulia con un rotondo 2-0, maturato nel finale: al 38’ va a segno Nastasi, in pieno recupero Bertetto spegne le speranze residue dei friulani. L’altra semifinale, Toscana-Lombardia, viene decisa dal dischetto. Terminati i tempi regolamentari sull’1-1, la lotteria dei calci di rigore sorride ai padroni di casa che fanno centro con Zaninelli, Lombardoni e Davenia. Troppi gli errori dei toscani, che segnano con il solo Alivernini.
PIEMONTE VDA - SICILIA
2-0
FRIULI V.G. - LOMBARDIA UMBRIA - TOSCANA
1-2
1-2
PIEMONTE - LOMBARDIA
LOMBARDIA - VENETO
1-4dts(0-0)
VENETO - CPA BOLZANO
4-1
QUARTI - 4/06
TOSCANA - VENETO
5-6 dcr (1-1)
SEMINFINALE - 5/06
FINALE - 6/06
FRIULI V.G. - ABRUZZO
2-0
MARCHE - PIEMONTE
0-3
TOSCANA - EMILIA R.
2-0
LOMBARDIA - CALABRIA
3-1
FRIULI V.G. - PIEMONTE VDA 0-2
QUARTI - 4/06
PIEMONTE VDA - LOMBARDIA TOSCANA - LOMBARDIA 2-4dcr(1-1)
SEMINFINALE - 5/06
FINALE - 6/06
GIOVANISSIMI
CALCIO FEMMINILE
Friuli V.G. difende il titolo contro il Veneto
Lombardia e Veneto, sfida per il tricolore
Staccano il biglietto per la finale i campioni del ‘14 e ‘12 Friuli VG e quelli del ‘13 Veneto sospinto dalla coppia offensiva Buso- Sane. Contro la Toscana decisivo Buso che ha centrato una doppietta (7 gol in tutto). Più equilibrata la sfida tra Lombardia e Friuli VG. Padroni di casa sono in vantaggio a metà pt con Gouem. Carlevaris (5^ gol al TDR) ha pareggiato al 28’st. Ci sono voluti undici rigori per decretare il vincitore. Decisivo l’errore del portiere lombardo Minerva che si è fatto parare il penalty.
Le semifinali hanno emesso i loro verdetti. Per la terza volta consecutiva, la Lombardia approda alla finalissima del Torneo delle Regioni superando un ostico CPA Trento. E’ di Coda la girata vincente che sorprende la bravissima numero uno trentina Larentis. Il 2-0 finale giunge su rigore, concesso per fallo di mano in area della Bonenti, trasformato da Biffi. Stesso risultato a favore del Veneto sulla Liguria. Vantaggio firmato Yebooa e raddoppio di Zorzan che salta due avversarie e trafigge l’ottima Ferrari con un preciso rasoterra.
PUGLIA - LOMBARDIA
0-4
PIEMONTE - FRIULI V.G.
0-1
LAZIO - TOSCANA
1-4
VENETO - CAMPANIA
3-0
QUARTI - 4/06
PIEMONTE VDA - LOMBARDIA 0-2 LOMBARDIA - FRIULI V.G.
6-7dcr(1-1)
FRIULI V.G. - VENETO TOSCANA - VENETO
0-2
SEMINFINALE - 5/06
FINALE - 6/06
CPA TRENTO - TOSCANA
2-1
LAZIO - LIGURIA
0-1
VENETO - EMILIA R.
4-1
QUARTI - 4/06
LOMBARDIA - CPA TRENTO
2-0
LIGURIA - VENETO
0-2
SEMINFINALE - 5/06
FINALE - 6/06
CALCIO A 5
CALCIO A 5 FEMMINILE
Puglia e Sicilia: finale made in sud
SARDEGNA - LAZIO
2-10
TOSCANA - VENETO
2-3
SICILIA - UMBRIA
4-2
MOLISE - CALABRIA
1-4
QUARTI - 4/06
LAZIO - VENETO
1-5 VENETO - SICILIA
SICILIA - CALABRIA
SEMINFINALE - 5/06
8-3
FINALE - 6/06
La rete di Annese, dopo 30’ di equilibrio, sblocca il match a favore della Puglia. Il Lazio sgomita ma non riesce a pareggiare anzi, a 5' dal termine Fatiguso raddoppia e Daddato cala il tris allo scadere. Nell’altra semifinale immediato vantaggio campano con Othmani che sembrava poter vincere da sola. La Sicilia non è la solita ma non si piega ed il pareggio, arriva con Spataro a venti secondi dal termine. Ai rigori Caramanna ipnotizza Carrabs ed esplode la festa siciliana.
BASILICATA - LAZIO
1-8
PUGLIA - TOSCANA
5-1
EMILIA R. - SICILIA
0-5
CAMPANIA - MARCHE
5-4
QUARTI - 4/06
GOVANISSIMI - La gioia incontenibile dei Friuli Venezia Giulia alla caccia del bis
LOMBARDIA - VENETO
Sicilia sul velluto, Veneto caparbio Partita dominata dalla Sicilia davanti a una Calabria che ha fatto quello che ha potuto. Alla distanza i siciliani hanno preso il largo. Su tutti Di Benedetto autore di una tripletta. Due centri per Capuano (7 finora). Doppietta anche per Gianino. Canovaccio completamente diverso per Lazio-Veneto. Il 1^ tempo, chiuso sullo 0-0, è stato una partita a scacchi. Nella seconda frazione in 5’ i veneti si portano avanti di due lunghezze, un minuto dopo i laziali accorciano le distanze poi sale in cattedra Tenderini con una doppietta (13 nel torneo) che ha indirizzato la gara verso il Veneto.
ALLIEVI - I padroni di casa vanno a San Siro, battuta la Toscana in semifinale
LAZIO - PUGLIA
CALCIO FEMMINILE - L'urlo di Beatrice Zorzan dopo la prima rete del Veneto: Liguria ko per 2-0
CALCIO A 5 - La Sicilia supera la Calabria 8-3. Domani sfida il Veneto per il titolo
0-3 PUGLIA - SICILIA
SICILIA - CAMPANIA 3-2 dcr (1-1)
SEMINFINALE - 5/06
FINALE - 6/06
CALCIO A 5 FEMMINILE - Le ragazze della Puglia in festa: sono in finale
Torneo delle Regioni 31 maggio - 6 giugno 2015
LOMBARDIA 54^ Edizione
FINALI - 6 GIUGNO, SAN SIRO
ore ore ore ore
9.30 11.00 15.00 17.00
Finale Finale Finale Finale
Giovanissimi Allievi Calcio Femm. Juniores
FINALI - 6 GIUGNO, Castenedolo (BS) BS)
ore 10.30 Finale Calcio 5 Femm. FINALI - 6 GIUGNO, Lecco Palatauruss
ore 16.00 Finale Calcio 5 Maschile www.lnd.it/torneodelleregioni
LOMBARDIA 54^ edizione
AMICIZIA - Gli juniores del Friuli Venezia Giulia in posa con il cameriere dell'hotel che li ha ospitati. Il pallone è un regalo per il figlio che fa scuola calcio.
Basket R Finali Nba: gara-1
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
#
chiave LO SHOW INDIVIDUALE DEL N.1? UNA SCELTA FATTA DAI WARRIORS ● Gara-1 ha visto James arrivare a quota 44 punti, ma in fondo è quello che i Warriors volevano. Forse non sino a questi estremi, ma lo avevano detto: «Non ci faremo battere dagli altri». E infatti James ha finito con il tirare nell’80.8% delle volte in cui ha giocato in isolamento (26 azioni che hanno prodotto 20 punti personali sui 26 totali per i Cavs). Cleveland non può battere i Warriors con soli 6 assist del Prescelto. A sua volta Golden State ha portato a casa la partita nonostante le sole 2 triple a segno di Curry (quasi 5 di media nei playoff). I 2 punti segnati dai Cavs nell’overtime pareggiano il minimo storico delle Finals (Detroit 2004 contro i Lakers).
L’imponente struttura di LeBron James, 30, contro il minuscolo Steph Curry, 27 AFP
Warriors, paura e 1-0 Il re LeBron è nudo
1 Golden State vince solo all’overtime, James realizza 44 punti
Ma il nuovo infortunio di Irving rende la sfida dei Cavs impossibile
Massimo Oriani INVIATO A OAKLAND
I
l Re è nudo. E di vestiti nuovi per l’imperatore di Cleveland in arrivo non ce ne sono. Rispetto alla fiaba di Andersen qui non ci sono imbroglioni e sudditi stolti, la verità sul fatto che LeBron James non avesse attorno un cast sufficiente per permettergli di battere una squadra, nel senso più letterale del termine, come i Warriors, lo avevano detto in molti alla vigilia di gara-1. Nella quale sono l’onnipotenza cestistica di King James (i 44 punti sono il suo top nelle Finals) è riuscita a portare i Cavs al possibile tiro della vittoria e comunque ad inchinarsi solo dopo un supplementare. Magra consolazione, soprattutto pensando al nuovo drammatico infortunio di Kyrie Irving, l’unico vero «mantello» sulle spalle di King James: rotula sinistra fratturata, operazione in arrivo e 3-4 mesi di stop. Una botta tremenda per il play-
maker e per i Cavaliers. PESO Steph Curry lo sa e lo ha anche detto: in fondo gli è andata bene. Golden State ha iniziato la partita col peso di una città sulle spalle, lo stesso che il Prescelto si porta appresso con Cleveland. L’atmosfera all’Oracle Arena era unica, il rumore a decibel da decollo di F14. Marie, da 31 anni maschera al palazzo di Oakland, non stava nella pelle: «Non mi sembra vero – diceva prima della palla a due –. Lavoro qui dentro dal 1984 e finalmente vedo una finale dei miei Warriors». «Non possiamo permetterci di partire così male però (sotto di 14 dopo soli 10’, ndr.)» era il mantra del-
RIl play di Cleveland si è rotto la rotula sinistra: verrà operato, previsti 3-4 mesi di stop
45
.
l’mvp Curry dopo aver disputato 42’ di un basket intelligente, senza forzature. Lode e onore a Steve Kerr, che ha resistito alla tentazione (invero non è nella sua filosofia) di raddoppiare James anche quando faceva sistematicamente a sportellate con Iguodala, Barnes o Green in post basso, dominando. Ma restando, appunto, nudo. PANCHINA Perché puoi essere anche «Dio travestito da LeBron», parafrasando la storica citazione di Larry Bird su Jordan dopo i 63 punti di Michael al Boston Garden nell’86, ma se dalla panchina arrivano solo 3 triple di JR Smith e virgola, a questi livelli non vincerai mai. Una partita forse, come sarebbe potuto accadere se quel tiro strampalato «al volo» di Shumpert alla sirena sul lungo rimbalzo offensivo dopo il tentativo in allontanamento di LeBron fosse entrato («Dalla panchina lo abbiamo visto dentro» diceva poi il coach dei Warriors), ma non una serie
Curry 26 punti Domani notte gara-2 a Oakland Così la serie finale al meglio delle 7 partite. I 44 punti di James sono la 10a prestazione in una finale (primi, Barry e Jordan con 55 punti). ● Gara-1: Golden StateCleveland 108-100 dts. Golden State Warriors: Curry 26, K.Thompson 21, Iguodala 15, Green 12, Barnes 11, Speights 8, Ezeli 5, Bogut 4, Livingston 4, Barbosa 2. Cleveland Cavs: James 44, Irving 23, Mozgov 16, Smith 9, Shumpert 6, T.Thompson 2. ● Gara-2: domani notte (ore 2 italiane) a Oakland, diretta su Sky Sport 2 HD. ● Le altre sfide: Gara-3: martedì a Cleveland. Gara-4: giovedì a Cleveland. Eventuale gara-5: domenica Oakland. Ev. gara-6: martedì 16 a Cleveland. Ev. gara-7 venerdì 19 a Oakland.
IGUODALA Warriors squadra completa si diceva. E infatti l’mvp dei californiani è stato Andre Iguodala. Ai Cavs è invece mancato lo Speights di turno. Marrese, al rientro dopo l’infortunio del 9 maggio, ha contribuito con 8 punti in 8’. Le riserve di Golden State hanno chiuso con 34 e 19 rimbalzi, quelle di Cleveland con 9 (le suddette triple di Smith) e 5. Matthew Dellavedova è sembrato un pesce fuor d’acqua, ma è normale. A volte ci si innamora di storie e giocatori, esaltandone le imprese, ma quando l’asticella si alza, ti ricordano perché avevano vissuto nel semi anonimato. Per non parlare di James Jones (in 17’ solo una tripla fallita e 4 falli). «Il mancato contributo della nostra panchina è stato un fattore molto significativo — spiegava coach David Blatt —. In termini di cifre e di quella spinta che può fornire. Sin qui nei playoff aveva fatto bene, stavolta no» . GINOCCHIO Perdere la prima in trasferta non è la fine del mondo, al di là delle statistiche che raccontano di 48 anelli su 68 a chi l’ha conquistata. Ma se oltre alla partita lasci sul parquet dell’Oracle anche un ginocchio della tua seconda stella, dopo aver perso la terza, Kevin Love, al 1° turno, il senso di una sorte segnata non può non farsi largo nella tua testa. Senza Kyrie, per i Cavs non c’è speranza. Il Re è nudo e non servono gli occhi di un bambino per vederlo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’UOMO CHIAVE
James è immarcabile Ma che difesa Iguodala!
Andre Iguodala, 31 anni AFP
D
odici ottobre 2014, in preseason i Warriors dominano i Lakers 116-75. Forse è nata lì la vittoria di gara-1, con l’idea di Kerr di far partire dalla panchina Andre Iguodala, per rinforzare un reparto che nel 2013-14 aveva prodotto 30.6 punti a partita, solo 19° nella lega. Iggy è stato l’uomo chiave di gara-1 con 15 punti, 3 rimbalzi e 2 assist in 32’. «Fantastico — lo incensava il coach —. E’ uno dei difensori più intelligenti che abbia mai visto. Può sembrare strano dire che ha fatto un gran lavoro su James visti i 44 punti ma molti sono arrivati con tiri contestati». «Ho avuto un ottimo maestro in Aaron McKie quando ero un rookie ai Sixers – spiegava Iguodala –. Mi diceva di rendere la vita difficile a chi marcavo, anche se poi segnava. Siamo in una lega di grandi realizzatori, spesso ti va male, ma la chiave è non concedergli tiri facili». ISOLAMENTO Ed è quello che ha fatto contro il Prescelto, che ha passato buona parte del match in isolamento in post basso. Andando al ferro, ma non riuscendo mai ad innescare i compagni (zero assist nella ripresa per tiratori oltre l’arco). Iguodala non è più il giocatore da 20 punti del 2008 coi 76ers. Un anno fa aveva chiuso a 9.3, cifre peggiori dal suo anno da matricola. «Mi darebbe fastidio partire in panchina? – aveva risposto dopo quel match di preseason –. Non saprei. Bella domanda. Mi interessa giocare, non ne farei un dramma, sto solo cercando di vincere il titolo». Se arriverà, sarà anche per merito suo. m.o.
46
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
Pallavolo R World League DOMANI SI REPLICA A BOLOGNA
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
(a.a.) Così nel secondo Week end Girone A: Italia-Serbia 1-3 si replica domani a Bologna (18 dir.Raisport1). A San Bernardo del Campo BrasileAustralia 3-1 (25-20, 21-25, 25-19, 2518). Classifica: Brasile 8; Italia 6; Serbia 4; Australia 0. Girone B: a Czechtochawa PoloniaIran 3-1 (25-20, 25-22, 21-25, 27-25), a
Long Beach Usa-Russia. Classifica: Polonia 8; Usa 6; Russia 1 Iran 0. Girone C: Cuba-Bulgaria; CanadaArgentina. Classifica: Canada 10; Argentina 4; Bulgaria, Cuba 2. Girone D: Sud Corea-Rep.Ceca; Giappone-Francia. Classifica: Francia 6; Giappone 4; Rep.Ceca 2; Sud Corea 0.
Girone E: a Vaasa FinlandiaPortogallo 3-0 (25-19, 25-23, 25-22); Olanda-Belgio. Classifica: Belgio 10; Olanda, Finlandia 5; Portogallo 1. FORMULA Alla finale a sei di Rio de Janeiro (Bra) del 15-19 luglio si qualificano oltre al Brasile, le prime due dei gironi A e B e la vincente della final four di Varna (Bul) del 10-12 luglio
con la Bulgaria e le vincenti dei gruppi C, D e E. Kaziyski, mister milione La Costagrande a Wroclaw (niba) Matey Kaziyski è un giocatore dei Panasonic Osaka: pare che avrà un contratto di 1 milione di dollari. Carolina Costagrande lascia il
Confusione Italia La prima è triste: vince la Serbia
Potenza P.: no alla Superlega Cuneo in A-2
RIPROVA Così in attesa che il ct italiano possa avere a disposizione la squadra migliore, già quella di domani pomeriggio al Madison di Piazzale Azzarita a Bologna diventa una prova da guardare con attenzione. Perché è si una Italia da lavori in corso: ma si deve costruire qualcosa....
● All’Adriatic Arena sono stati premiati per la vittoria del campionato di A-2, ma la Superlega non la giocheranno. Almeno non in questa stagione. La stagione storica e per certi versi irripetibile di Potenza Picena, che è emersa dalla tonnara dei playoff qualche settimana fa per arrivare nella massima serie con una squadra di tanti giovani, è naufragata di fronte a una realtà ben più dura. E ieri mattina la Lega pallavolo ha comunicato che la società marchigiana ha chiesto l’iscrizione alla prossima A-2 e che quindi non farà la Superlega. La raccomandata sarebbe arrivata in ieri mattina in Lega in maniera contestuale a quella, già annunciata, dell’Altotevere Sansepolcro, che due anni dopo la promozione e dopo una doppia peregrinazione (prima San Giustino e quindi Sansepolcro) ha deciso di mollare la platea più prestigiosa e ripartire da Città di Castello (forse in B-1), dove era nata. Quindi in attesa della chiusura delle iscrizioni (30 giugno) la prossima Superlega ad oggi conta 12 squadre. Per due società che salutano una (storica) che rientra. Cuneo ha intenzione di approdare in A-2 avendo reperito una serie di sponsor e sarebbe pronta all’iscrizione. Non ci sono dichiarazioni ufficiali ma pare che ci siano già trattative per l’acquisizione del titolo. Un’idea che punta a riportare la Superlega in Piemonte in breve tempo... g.l.p.- g.sca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
è una sconfitta. Tornano già i fantasmi del 2014 INVIATO A PESARO
I
l 10 settembre dello scorso anno: l’Italia viene travolta a Lodz dalla Serbia 3-0. E’ la sconfitta che anche dal punto di vista aritmetico condanna l’Italia a un Mondiale terribile, ennesima sconfitta di un supplizio che era iniziato nel primo girone a Cracovia. Siamo al 5 giugno 2015, l’Italia infila la prima sconfitta in questa World League e la squadra di Mauro Berruto si inginocchia a una Serbia che Nikola Grbic e Camillo Placì stanno costruendo. Dopo le due belle stimolanti partite in Australia l’azzurro sfiorisce, balbetta e davanti ai 6500 dell’Adraitic Arena si affloscia nella calura più che estiva della vicina riviera adriatica con volti abbronzati e braghe corte di rigore. ESAMI Ma le vacanze per l’Italia sono molto lontane. Almeno da quello che si è visto in questa prima partita casalinga della Lega Mondiale con un avversario con gli stessi problemi degli azzurri e con una condizione (ugualmente) molto approssimativa. Va da sé che dopo una dozzina di
set in questa stagione è più che impossibile, ma totalmente vietato fare qualsiasi tipo di commento o dare qualsiasi tipo di giudizio. Ma quello che è apparso chiaro è che questa Italia, quella che oggi è a disposizione di Mauro Berruto e del suo staff fa molta molta fatica. Non si possono ancora invocare i fanta-
ITALIA
1
SERBIA
3
(25-22, 23-25, 24-26, 23-25) ITALIA: Vettori 14, Randazzo 7, Anzani 7, Travica 1, Lanza 11, Mengozzi 5; Colaci (L), Giannelli, Birarelli 4, Massari, Antonov 3, Zaytsev 5, Sabbi 2. N.e. Giovi. All. Berruto. SERBIA: U. Kovacevic 4, Podrascanin 12, Atanasijevic 14, Petric 8, Lisinac 13, Jovovic 2; Rosic (L), Okolic, N. Kovacevic 12. N.e. Ivovic, Stankovic, Starovic, Majstorovic (L), Brjovic. All. Grbic. ARBITRI: Dudek (Pol) e Zenovich (Rus). NOTE Spettatori 6400. Durata set: 31’, 32’, 40’, 30’; tot.133’. Italia: battute sbagliate 24, vincenti 7, muri 6, 2a linea 11, errori 33. Serbia: b.s. 20, v. 5, m. 10, s.l. 12, e. 36.
smi della passata stagione, ma può bastare dire che dal terzo set in avanti il c.t. italiano ha dovuto mandare in campo anche lo scudettato Emanuele Birarelli che forse (e nei piani) qua non ci doveva neppure essere. ERRORI Al di là della prestazione poco convincente si sono visti tanti, troppi errori, anche al servizio, come se alla peggio, come ultima carta l’Italia si aggrappasse ancora una volta (e non era la prima) alla battuta per abbattere le proprie paure e per trovare qualche certezza in più. Regola che non sempre si è dimostrata azzeccata ovviamente. E con gli errori la squadra ha iniziato a scollarsi, balbettare. Andare in confusione mentale. E finire sommersa dal muro serbo. Alla fine della fiera Berruto ha giocato anche la carta Simone Giannelli, il 18enne che ha regalato lo scudetto a Trento qualche settimana fa. Accolto dal boato del pubblico via via sempre più silenzioso. La scossa (al pubblico) l’ha data qualche punto più tardi l’ingresso di Ivan Zaytsev (schierato come schiacciatore al posto di Antonov che a sua volta aveva sostituito Randazzo). Lo
Vafikbank Istanbul e va all’Impel Wroclaw di Nicola Negro, in Polonia. COPPE Effettuati i i sorteggi della Coppe europee: in Cev maschile per Perugia primo turno col Karlovarsko (R.Cec); in Challenge maschile suggestiva trasferta per Verona alle Isole Azzorre col Fonte do Bastardo (Por)
DEFEZIONI E RITORNI
1Tanti cambi e troppi errori, l’esordio in casa Gian Luca Pasini
47
.
Aleksandar Atanasijevic sfonda il muro di Giulio Sabbi TARANTINI
schiacciatore della Dinamo Mosca, ha provato l’elettroshock della cresta. Qualche brivido, ma non è stato abbastanza per rianimare la squadra. L’Italia ha continuato a balbettare mentre dall’altra parte della rete i tanti «italiani» (cinque nella formazione di partenza: Podrascanin, Atanasiejvic, Petric, Kovacevic Jovovic) hanno raccolto gloria e applausi, oltre che la prima vittoria in questa stagio-
ne in World League.
Nuoto R Al via il Mare Nostrum
La rana di Peaty per un’estate di fuoco 1Da Canet al Settecolli, quanti confronti verso i Mondiali. Dal baby asso all’eterna Alshammar. E Lochte... tasettenne Therese Alshammar, alla quale manca tra le 73 medaglie solo l’oro olimpico individuale. Un ritorno mirato appunto verso i Giochi di Rio 2016 per la Dara Torres europea. Tra biberon e bracciate, la svedese racconta: «Una mamma dona al figlio se stessa, ma non per questo deve annullarsi. Ora nuoto felice, eccitata. Il bimbo è felice, anche durante gli allenamenti. Un’esperienza ed una sfida nuove: sono ripartita per ritrovare la sensibilità del mio corpo in acqua, ho cominciato lentamente a riaccendere i muscoli. E’ come se avessi “ricostruito” il mio fisico. Vedremo in gara come andrà».
Stefano Arcobelli
A
dam Peaty non ha più gareggiato, da quando un venerdì 17 (aprile) ha infranto il muro dei 58” nei 100 rana: fresco di record del mondo, oggi e domani comincerà i test pre Mondiali di Kazan con un primo confronto contro il primatista spodestato, nonché olimpionico Cameron Van der Burgh. «Sono il più forte e intendo dimostrarlo, prima facevo il cacciatore ora la preda». Provate a prenderlo. MAMMA D’ASSALTO E’ il volto di questo britannico spavaldo ad accendere l’estate del grande nuoto: oggi e domani tutte le attenzioni sono rivolte a Canet en Roussillon, prima tappa del mare Nostrum cui non ha voluto rinunciare neanche Ryan Lochte, appositamente venuto da Charlotte per confrontarsi con il mistista nipponico Hagino, il polivalente sudafricano Chad Le Clos e il dorsista nipponica Riosuke Irie. L’americano si prepara a diven-
Adam Peaty, 20 anni, inglese, neo primatista dei 100 rana in 57”92 AP
tare il primo nuotatore della storia con 6 titoli iridati consecutivi nella 4x200. Dopo un rientro inevitabilmente soft un anno fa dovuto al post maternità, a sfidare a Canet nella velocità la biolimpionica Ranomi Kromowidjojo riappare dopo la parentesi a Caserta, la tren-
RLe rivali della
Pellegrini (al Settecolli dal 12), Heemskerk e Hosszu subito in Francia
AZZURRI Therese, Ranomi e l’altra olandese Heemskerk animeranno la velocità rosa: soprattutto Femke da oggi proverà i test sui 200 sl prima della sfida di Roma, dove ci sarà la svedese Sjoestrom, ed in attesa di sapere se Federica Pellegrini, che tornerà dall’altura spagnola soltanto alla viglia del Settecolli, accetterà sotto carico il confronto sulla sua distan-
za preferita. Nella quale, dopo la medaglia mondiale in vasca corta, sta cimentandosi sempre più spesso Katinka Hosszu: l’ungherese non sarà a Roma ma preferisce completare il circuito del mare Nostrum a Montecarlo (in contemporanea col meeting italiano). Anche Manaudou evita Canet e il confronto con Stravius (incalzato da Lacourt) e Metella, ma sarà a Roma, dove gli azzurri faranno le ultime verifiche per Kazan (decisive per Detti negli 800 e Scozzoli a rana): Paltrinieri e la Pellegrini ci saranno però anche a Milano e Torino. RANA ROSA Se Peaty (e il gruppo britannico che punta molto sulla seconda tappa di Barcellona) è la rana del futuro, la lituana Ruta Meilutyte si prepara ad un confronto durissimo con la rientrante russa Efimova, reduce da squalifica doping, alla quale non ha risparmiato bordate. «Sei disonesta, non ti rispetto più». L’estate mondiale del nuoto è già accesa: in acqua e fuori... © RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GUIDA Fino ai Mondiali quanti meeting Settecolli 12-14 OGGI E DOMANI Mare Nostrum: Canet en Roussillon (Fra) (dir. streaming nuovarete.com ore 18). Migliori iscritti: Peaty (Gb), Le Clos, Van Der Burgh (Saf), Lochte (Usa), Grechin (Rus), Verschuren (Ola), Kitajima, Seto, Irie, Hagino, (Giap), Lacourt, Meynard (Fra), Cochrane (Can), Hosszu (Ung), Meilutyte (Lit), Kromowidjojo, Heemskerk (Ola), Pedersen, Ottesen (Dan), Miley, Carlin, Halsall (Gb), Alshammar (Sve), Mizzau. 10-11 GIUGNO Mare Nostrum: Barcellona (Spa) 12-14 GIUGNO Settecolli: Roma 13-14 GIUGNO Mare Nostrum: Montecarlo 16-17 GIUGNO Swimming Cup: Milano e Torino 18-21 GIUGNO Series: Santa Clara (Usa) 19-21 GIUGNO Meeting Rossini: Pesaro 26-27 GIUGNO Treviso Cup 4-5 LUGLIO Open di Francia: Vichy 4-5 LUGLIO Naiadi Cup: Pescara 2-9 AGOSTO Mondiali: Kazan (Rus) 10-13 AGOSTO: Assoluti (categoria) ● MANAUDOU (al.f.) Florent Manaudou, Fred Bousquet e Fabien Gilot preferiscono Melun a Canet: per questioni di ingaggio. ● DI PETRO Silvia Di Pietro ha nuotato 54”88 nei 100 sl (3° crono italiano all time, scavalcata Mizzau 54”96) e 26”25 nei 50 farfalla nel triofeo Tiro a volo a Pietralata.
48
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
www.gazzetta.it
Giovedì 28 maggio 2009 1 e
Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281
Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 113 - Numero 124
QUI MILAN
LA TRATTATIVA FILO DIRETTO CON LA SAMP
Pirlo piace al Chelsea di Ancelotti
CASSANO-INTER STAVOLTA SI PUÒ L’operazione sta decollando: a Antonio Cassano, 26 anni: 15 gol quest’anno AFP
QUI JUVE
O TUTTATO MERC ne pagi Alle -25 0-21 17-2
Genova andrebbero Suazo, Jimenez e soldi. Per il fantasista ritocco di ingaggio (guadagna 3,2 milioni a stagione), ma non garanzia del posto
Secco a cena con Conte Nedved resta QUI UDINESE
Pozzo confida «Quagliarella vuole il Napoli»
Pagine 14-15 CECERE, LAUDISA e TAIDELLI
CHAMPIONS I catalani dopo Liga e Coppa del Re in trionfo pure a Roma (2-0)
CHE FANTABARÇA! Eto’o e Messi: United ko. Guardiola: «Dedicata a Maldini» l’analisi LA LEZIONE DI PEP UN ANNO, TRE TITULI
i protagonisti LA PULCE & INIESTA PICCOLI MA GIGANTI di LUIGI GARLANDO
di ALBERTO CERRUTI
Giocare una finale e non vincerla è come andare a Roma e non vedere il Papa, deve aver pensato Andrés Iniesta. Che il 14-5-’99, 15enne, era in Vaticano per consegnare al Papa il libro sul centenario del Barcellona. Giovanni Paolo II ricambiò con un rosario.
Il re Juan Carlos in tribuna, la regina Barcellona in campo. E alla fine eccoli lì, tutti abbracciati alla terza Champions blaugrana, strameritata per il gioco e stravinta con i gol di Eto'o e Messi, che colpiscono e affondano gli ex campioni del Manchester United. Una finale vera e una lezione finale dal debuttante Guardiola, che festeggia il terzo titolo dopo il Campionato e la Coppa del Re.
SEGUE A PAGINA 5
Leo Messi, 21 anni, prossimo Pallone d’Oro
SEGUE A PAGINA 2
GIRO SPETTACOLO IN ABRUZZO
Vola Pellizotti Di Luca attacca Menchov tiene
Il capitano Puyol, Henry e Messi festeggiano con la coppa REUTERS
9 771120 506000
90 5 2 8>
Da pagina 2 a 12 BOLDRINI, CAPONE, CECCHINI, GALAVOTTI e LICARI
IL ROMPI PALLONE di Gene Gnocchi Franco Pellizotti, 31 anni, vince sul Blockhaus Pagine 28-29-30-31-32-33-34-35
w
Berlusconi a muso duro contro Messi dopo la conquista della Champions: «La pulce sono io».
IN EDICOLA
PALLANUOTO
Festa Inter
La Pro Recco campione: 23o scudetto
Libro e dvd per il 17˚ scudetto A 5,99 e 12,99 e PIU’ IL QUOTIDIANO
Pagina 48 CARRELLA
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
TUTTENOTIZIE RUGBY: CON LA MOGLIE
49 #
.
1RECUPERI IFL (m.l.) Oggi 3 recuperi per determinare i quarti playoff. Oggi alle 15 Rhinos Milano-Lions Bergamo; alle 17 Dolphins Ancona-Warriors Bologna. Domani alle 15.30 Briganti Napoli-Grizzlies Roma. ATLETICA
SCHERMA/2 ATLETICA
Incidente in auto Addio a Collins capitano All Blacks
A
ddio ad un grande. L’ex capitano degli All Blacks Jerry Collins, 34 anni, e sua moglie, Alan Madill, sono morti in un incidente stradale in Francia. Grave la figlia Ayla di tre mesi che era nell’auto con loro. La conferma dello schianto è arrivata dal ministro degli Esteri della Nuova Zelanda. La coppia ha perso la vita ieri notte alle 3 sull’autostrada A9 nei pressi di Béziers, nel dipartimento di Herault. Stando a quanto riferito, la macchina su cui viaggiava il neozelandese si sarebbe scontrata con un bus (a bordo c’erano 21 persone ferite con il guidatore) in circostanze ancora poco chiare. Collins, terza linea, aveva collezionato 133 caps e 245 punti con la nazionale neozelandese e quest’anno ha giocato nel Narbonne, in Francia. In memoria di Jerry sono arrivati i tributi dal mondo del rugby, a cominciare da Jonah Lomu: «Riposa in pace fratello JC con la tua adorata moglie, ci mancherai, ora preghiamo per la bambina». Affranti Keven Mealamu, Bill Williams e l’irlandese Brian O’Driscoll.
SCI: COPPA MONDO
Entra La Thuile e parallelo in Alta Badia
Hirscher, detentore della Coppa ● Grosse novità e buone notizie per l’Italia nella prossima Coppa del Mondo, stagione che, non prevedendo né Mondiali, né Olimpiadi, ha in programma ben 47 gare maschili e 43 femminili. L’apertura si disputerà come tradizione sul ghiacciaio di Soelden (Aut) 24 e 25 ottobre, mentre le finali sono in programma dal 16 al 20 marzo a St. Moritz (Svi). COPPA MASCHILE Innanzitutto l’inserimento in pianta stabile di Madonna di Campiglio in calendario per lo slalom in notturna, ma l’Italia acquista una gara con il parellelo che si disputerà in Alta Badia il giorno dopo il gigante. Le gare italiane: 1819/12 superG e discesa in Val Gardena; 20-21/12 gigante e parallelo in Alta Badia; 22/12 slalom in notturna a Madonna di Campiglio; 29/12 discesa a S. Caterina Valfurva. COPPA FEMMINILE Pure qui L’italia ha conquistato gare e soprattutto entra nel circuito iridato la località valdostana di La Thuile che ospiterà discesa e superG a febbraio. Le gare italiane: 23-24/1/2016 di scesa e superG a Cortina d’Ampezzo; 20-21/2 discesa e superG a La Thuile.
Jerry Collins, 34, giocava in Francia
Azzurrini contro l’Australia ● (ma.p.) Italia-Australia a Parma per il Mondiale u.20. Conferme: Buonfiglio, Zanetti, Cornelli e Agbasse. A Parma: 16.30 Francia-Giappone; 18.30 Sudafrica-Samoa; 20.30 Italia-Australia (RaiSport2). A Calvisano: 16.30 IrlandaScozia; 18.30 N.ZelandaArgentina; 20.30 InghilterraGalles. Gir.A Inghilterra 5, Francia 4, Galles e Giappone 0. Gir.B: Sudafrica e Australia 5, Samoa e Italia 0. Gir.C: N.Zelanda 5, Irlanda 4, Argentina 1, Scozia 0.
BOXE
Russo scatenato Vince a Milano: Rio più vicina E’ un grande Clemente Russo, quello dei tempi migliori, che all’Alcatraz di Milano si guadagna un’altra chance per l’Olimpiade. Dopo la delusione del primo torneo di qualificazione il campano avanza nella semifinale del Cycle 1 dell’Apb battendo con un clamoroso en-plein (80-72 per tutti e tre i giudici), senza cedere un punto in nessuna ripresa, l’ucraino Roman Golovachshenko già dominato lo scorso 7 novembre a Roma. Russo è sembrata fin dalla prima ripresa in grande spolvero, mobile sulle gambe e in totale controllo della scherma pugilistica, riuscendo a non concedere nulla all’avversario. Un match a senso unico.. «Mi sono preparato bene, non potevo perdere l’occasione — ha detto alla fine —. Ho subito solo due colpi, un gancio destro alla prima ripresa e un gancio sinistro poco dopo ma non sono mai stato in difficoltà». Il prossimo 11 luglio contro il kazako Pinchuk (che ha battuto l’algerino Bouloudinats) la finale che vale la quarta Olimpiade. Il record è vicino.
Clemente Russo, 32 anni
Coppa Europa 10.000: l’Italia con la Straneo Valeria Straneo (al rientro dopo l’infortunio e assente in pista dal 2013) e Anna Incerti, reduce da un attacco influenzale, guidano oggi l’Italia allo stadio Amsicora di Cagliari dove è in programma la Coppa Europa dei 10.000. Stelle della manifestazione, che ha il quartier generale a Chia - Pula, sono il campo maschile il keniano di passaporto turco Polat Kemboi Arikan e l’ex etiope ora spagnolo (con alle spalle anche una squalifica per doping) Alemayeu Bezabeh. Fra le donne attese la britannica Jo Pavey e la campionessa uscente, la lettore Jelena Prokopcuka. Sono 10 gli italiani in gara sulla pista sarda.Nelle prove maschili Chatbi, El Mazoury, D’Onofrio, La Rosa e Salami. Fra le donne Incerti, Straneo, Dal Ri, Pinna e Roffino. L’obiettivo degli azzurri è un piazzamento nei primi tre posti della classifica a squadre.
Valeria Straneo, 38 anni COLOMBO
L’Antidoping convoca Damilano
PROGRAMMA Questo il programma orario: ore 17.20 10.000 uomini B; 18.05 10.000 donne; 19.15 10.000 A.
● L’ufficio della Procura Antidoping del Coni ha convocato a Roma Sandro Damilano giovedì 11 giugno alle 14.30 in qualità di persona informata dei fatti in relazione al caso Schwazer. Il tecnico cuneese ha allenato il marciatore azzurro dal 2004 al 2009, rapporto chiuso ai Mondiali di Berlino. La squalifica per il doping del 2012 di Schwazer scade il 29 aprile 2016 e l’atleta spera in un riduzione della pena pensando ai Giochi di Rio.
SCHERMA / 1: TV ALLE 17
BASEBALL: RIMINI K.O.
Agli Europei oggi fiorettisti e spadiste da podio
Bologna si gioca un posto per la finale Champions
Rossella Fiamingo, 23 anni BIZZI ● Agli Europei di Montreaux (Svi) si assegnano oggi i primi 2 titoli (diretta Rai Sport 2 dalle 17): nel fioretto uomini e nella spada donne. Andrea Cassarà, Edoardo Luperi, Giorgio Avola e Daniele Garozzo torneranno in pedana, alle 9 nei 32esimi dopo aver vinto ieri nei primi turni eliminatori. Nei 64esimi, Avola s’è imposto 15-9 sullo svedese Simon Rizell, Luperinto 15-5 sul portoghese Diogo Teixeira, Daniele Garozzo 15-8 sul danese Alexander Tsoronis, e Cassarà ha domato tutti gli assalti. Rifinitura per le spadiste Bianca Del Carretto (detentrice usente a Strasburgo 2014), Rossella Fiamingo (iridata a Kazan 2014), Mara Navarria (bronzo mondiale a squadre) e Francesca Boscarelli, una delle tre mamme in tara con vezzali e Navarria e promossa dopo la vittoria di Coppa a Rio. «Io sono tranquilla: sono finiti gli infortuni e mi sono allenata bene, mi sentivo già in forma due settimane fa a Rio ma sono stata sconfitta dalla cinese: ho cercato in questi giorni di mantenere la forma di Rio, voglio la medaglia».
● (m.c.) Gare decisive oggi in Coppa Campioni. Rimini subisce la prima sconfitta (05 nei primi 3) contro Brno e non può sbagliare con Rotterdam. Bologna si gioca contro gli olandesi un posto nella finale del girone: ieri ha battuto i tedeschi: 9-0 al 4°, la squadra di Nanni (Vaglio 4/5, 4pbc) subisce 8 punti al 7°, ma riallunga nel finale. San Marino con una no-hit e 11bv (2/3 Vazquez, 2/4 Santora) si sbarazza dei bielorussi. Nettuno, privo in gara-1 di Caradonna, per i recuperi Ibl a Godo (15.30-20.30). A Parigi: Solingen-Bologna 10-18 (v. De Santis 4bv, p. Hughes), San Marino-Zubrs 15-0 (5°, v. Ercolani 0bv, p. Lapchanka), ParigiAmsterdam 3-15 (7°). Amsterdam 4-0, Bologna e S.Marino 3-1. Oggi: 12 Bologna-Amsterdam, ZubrsSolingen, 17 Parigi-S.Marino. A Rotterdam: HeidenheimRotterdam 1-15 (7°), Heidenheim-Elizavetgrad 7-5, Rimini-Brno 2-6 (v. Schneider 4bv, p. Richetti). Rotterdam 30, Rimini 3-1, Brno, Heidenheim 2-2. Oggi: 15 Rotterdam-Rimini.
OGGI POWELL E LA MANTIA IN GARA A MARSIGLIA Grande weekend in pista dopo il Golden Gala. Oggi a Marsiglia ritorna Asafa Powell per l’inaugurazione del nuovo stadio da 4200 posti. Il giamaicano, per ora escluso dalla Diamond League, incontrerà nei 100 il francese Lemaitre per confermare il 9”84 di Kingston. In gara anche la nostra La Mantia nel triplo, Robles e Lolo Jones negli ostacoli alti mentre nei 5000 di marcia in onore di Diniz ci sarà anche il nostro Leonardo Dei Tos. Domani a Birmingham in Diamond League torna invece dopo la delusione romana Alessia Trost nell’alto oltre alla Hooper nei 400 ● SOCIETARI Oggi è domani in 14 sedi è in programma la fase 2 dei campionati italiani di società. Sedi: Molfetta e Bari (Basilicata e Puglia), Cosenza (Calabria), Salerno (Campania), Piacenza (Emilia R.) Chiari e Lodi (Lombardia), Fermo (Marche, Umbria e Abruzzo), Donnas (Piemonte e Valle d’Aosta), Messina (Sicilia), Sesto Fiorentino (Toscana e Liguria) e Rovigo (Veneto, Friuli V.G. e Trentino A.A.). ● ADDIO CARR (si.g.) E’ morto a Griffin (Usa), a 72 anni, Henry Carr, due titoli olimpici (200 e 4x400) nel 1964 a Tokyo. Quattro i suoi primati mondiali, 20”3 (’63) e 20”2 (’64) nelle 220 yards, 3’04”5 nella 4x440 y (’63) e 3’00”7 nella 4x400 della finale olimpica 1964 (44”5 in ultima frazione). Altri pb: 10”2 (100) e 45”4 (400). Dal 1965 al 1968 giocò poi a football nella Nfl con i NY Giants, poi si convertì alla religione dei testimoni di Geova.
BEACH VOLLEY ●
WORLD TOUR (c.f.) Due coppie azzurre nella top 16 a Parenzo (Cro), World Tour. Nicolai-Lupo grazie al 1° posto della pool, 2-0 ad HerreraGavira (Spa), Ranghieri-Carambula con il 2-0 rifilato a SidorenkoDyachenko (Kaz) nel decisivo match del girone e poi con il 2-0 a SlickRosenthal (Usa) nei sedicesimi. Oggi negli ottavi contro Ricardo-Emanuel (Bra) e Semenov-Krasilnikov (Rus). Nel femminile Menegatti-Orsi Toth quinte, eliminate 2-1 da BansleyPavan (Can), in precedenza avevano battuto 2-0 Zumkehr-Heidrich (Svi). Semifinali: Bawden-Clancy (Aus) c. Bansley-Pavan e Larissa-Talita (Bra) c. Valjas-Broder (Can).
BOXE ●
MONDIALI (r.g.) A New York (Usa), il portoricano Miguel Cotto (39-4) difende i medi Wbc da Daniel Geale (Aus, 31-3), nei massimi il cinese Zhang Zhilei (3) battuto da Cammarelle in finale nel 2008, affronta Glenn Thomas (1-3) sui 4 round. A Carson (California), Cuellar (Usa, 26-1) Wba piuma, contro il mancino Darchinyan (Aus, 40-7-1). Il welter Robert Guerrero (Usa, 32-31), torna contro Aaron Martinez (Usa, 19-3-1). ● MALIGNAGGI (r.g.) Il primo agosto a New York, l’italo americano Pauli Malignaggi (33-6), inattivo da 13 mesi, torna sui 10 round, contro Danny Garcia (Usa, 30), campione Wbc e Wba superleggeri, che sale nella categoria superiore. Il medio Danny Jacobs (29-1) campione Wba, sfidato da Matthew Macklin (Gb, 32-6).
CANOA ●
DISCESA D’ORO (a.fr.) Agli Europei di canoa discesa a Banja Luka (Bos), doppia medaglia azzurra a squadre donne. Oro nel C1 con Razzauti-Ricciardi-Panato, quest’ultima figlia d’arte su Paloudova-Valikova-Capakova (R. Ceca) e Bren- Haab-Hostens (Fra). E bronzo nel K1 classic race, con l’iridata nello sprint BonaccorsiGrasso-Rosa. Uomini. K1. Maccagnan-Scremin-Urbani 5°. C1. Quintarelli-Dell’Agostino-Razzauti 6°. Oggi lo sprint.
EQUITAZIONE
Infante elimina Santora CB-OLDMAN
MORGANTI 2a AL MONDO L’azzurra Sara Morganti, amazzone campionessa mondiale nel paradressage, è salita al 2° posto de ranking mondiale, appena 13 punti dietro il britannico David Lee Pearson e 12 più dell’austriaco Pepo Puch. Tutti protagonisti dal 12 al 14 giugno nel Concorso Internazionale (abbinato ai campionati italiani) di Somma Lombardo, che a questo punto diventa da urlo, con tutti i big del pianeta previsti al via.
Per gli atti osceni Cassarà risarcirà ● Prescrizione dall’accusa di atti osceni in luogo pubblico (denunciato nel 2007 da una donna di Cremona che aveva raccontato che si era avvicinato alla sua auto per chiedere informazioni e successivamente si era abbassato i pantaloni masturbandosi). Si chiude così il capitolo giudiziario per il fiorettista azzurro Andrea Cassarà. Questa la decisione della Corte d’Appello di Brescia dopo che la Cassazione aveva annullato la precedente condanna. Restano validi i risarcimenti civili (e quindi risulta attendibile il racconto della donna): 1000 euro alla signora più le spese legali.
GOLF MOLINARI È QUINTO A 3 COLPI DALLA VETTA Nel Pga Memorial Tournament di Dublin (Ohio), con un 2° giro in 67, Francesco Molinari risale al 5° posto (a pari merito con altri quattro) in classifica a -9. L’azzurro è staccato di 3 colpi dal capolista svedese Lingmerth (-12), di due dall’americano Dufner (-11) e di uno da Moore (Usa) e Sullivan (Ing) Disastroso (64° a -1) Tiger Woods che si sente «malandato mentalmente». ● TADINI Alessandro Tadini, 24° con 141 (69 72, -3) resiste a Malmoe: out Andrea Pavan, 80° con 145 (71 74, +1) e Renato Paratore, 118° con 148 (72 76, +4). Guidano con 135 (-9), Dantorp e Kinhult (Sve).
HOCKEY GHIACCIO ●
GARA-2 FINALE NHL La finale per la Stanley Cup, dopo il successo in gara-1 di Chicago (2-1 con due gol in 1’58” nella seconda parte del terzo periodo) stasera torna alla Amelie Arena di Tampa Bay (diretta Fox Sports 2 all’1 di notte) per gara-2. Per i Lightning vietato fallire. Nei Blackhawks possibile ritorno del difensore Trevor Van Riemsdyk. La serie e’ al meglio delle 7 partite.
HOCKEY PRATO ●
OBERTO POSITIVA Positività da Canrenone per Giulia Oberto, in occasione dei controlli Coni Nado del 16 maggio scorso a Bra nella sfida SG Amsicora-HF Lorenzoni.
NUOTO ●
SCHOOLING 9 VOLTE (al.f.) Joseph Schooling, farfallista di Singapore, da oggi a giovedì torna a gareggiare nel suo paese di origine per i Giochi dell’Asia del sud-est: il 19enne che studia e si allena all’Università del Texas sotto la guida di Eddie Reese è iscritto a 9 gare e punta a dominarle tutte. In carriera, ha vinto un oro, un argento e un bronzo ai Giochi asiatici di Incheon 2012 e ha centrato un 2° posto ai Giochi del Commonwealth 2014. ● QATAR ? (al.f.) Il Qatar si candida ai Mondiali di 2021 e 2023: in lizza Australia (Melbourne o Sydney), Cina (Nanjing o Wuhan), Argentina, Germania, Giappone e Turchia.
PALLANUOTO ●
MERCATO (c.fe.) Il mancino Luca Damonte passa dal Savona al Brescia che sta per divorziare ufficialmente da Michael Bodegas, promesso al Recco. Tra le donne, con Marco Capanna che va al Cosenza, sarà Mercedes Stieber a guidare la Mediterranea, vicecampione d’Italia e vincitrice della Coppa Len. Verrà comunque tesserata anche come giocatrice.
VELA ●
MUORE BOND Alan Bond, l’uomo che finanziò la storica campagna di America’s Cup dell’Australia portandola alla vittoria nel 1983 è morto a Perth a 77 anni.
50
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
AltriMondi R
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
menti, avvisi di garanzia e perquisizioni. Il tizio del governo di cui parla lei è Giuseppe Castiglione, sottosegretario all’Agricoltura, catanese, uomo dell’Ncd, sarebbe intervenuto sull’appalto per la gestione del Cara di Mineo. “Cara” significa “Centro Accoglienza per Richiedenti Asilo”. Dovrebbe aver ricevuto un avviso di garanzia, ma lui nega: «Si ripete la stessa storia di sei mesi fa. Apprendo dalla stampa di essere indagato, ma io non ne so nulla. Tutta questa vicenda è semplicemente assurda». Sul Cara di Mineo c’è il coinvolgimento anche di Luca Odevaine, che fu vicecapo di gabinetto di Veltroni, quando Veltroni era sindaco. Odevaine sta già in galera per altri fatti sempre legati a Mafia capitale.
3 IL FATTO DEL GIORNO IL BUSINESS DEI MIGRANTI Tra gli indagati nell’inchiesta «Mafia Capitale» c’è anche il sottosegretario Giuseppe Castiglione (Ncd)
Altri nomi? Marco Visconti, che era assessore all’Ambiente quando era sindaco Alemanno. Maurizio Venafro che all’inizio era capo di gabinetto del governatore del Lazio, Zingaretti (s’è dimesso da un pezzo). Calogero Salvatore Nucera, ex capo segreteria di Francesco D’Ausilio quando era capogruppo del Pd in consiglio comunale a Roma. Patrizia Cologgi, ex capo del dipartimento della protezione civile comunale. Ieri il giudice, Flavia Costantini, ha dato inizio agli interrogatori di garanzia. Sappiamo qualcosa, grazie al suo avvocato Filippo Dinacci, di quello che ha detto Mirko Coratti, che è stato presidente dell’assemblea comunale. Coratti ha detto alla Costantini: «Mai avuto rapporti, illeciti o di natura economica, con Salvatore Buzzi. Basta leggersi le carte dell’inchiesta: non c’e’ una sola conversazione con lui, intercettata, che mi riguardi». Sono tutti certi che si tratti di un equivoco. Posizioni analoghe per gli altri interrogati, per esempio Daniele Ozzimo: «Con Buzzi solo rapporti politici, da anni era iscritto al mio circolo».
Il clan di Mafia Capitale faceva i suoi affari sui centri accoglienza 4 persino in Sicilia? 1L’inchiesta si allarga, coinvolto il sottosegretario catanese Castiglione (che nega): sarebbe intervenuto sugli appalti del Cara di Mineo favorendo alcune cooperative sospette
di GIORGIO DELL’ARTI gda@gazzetta.it
Tra le mille agenzie di ieri sullo scandalo di Mafia capitale, ce n’è una in cui leggiamo: «Buzzi sa che la Regione ha molto denaro da distribuire e si attiva su politici e funzionari». Qui sta il punto.
1
Il “molto denaro da distribuire”? Esattamente. Se un ente pubblico, sottoposto a controlli molto relativi (quanto più sono numerosi, tanto meno sono efficaci), ha «molto denaro da distribuire» è già potenzialmente pronto al malaffare. Affiderà poi com’è naturale le erogazioni a qualche ufficio, guidato da qualche burocrate. Chi ci sa fare dovrà solo «attivarsi», secondo la felice espressione dell’agenzia, e non sarà difficile persuadere tutti quelli che hanno un qualche titolo della convenienza di procedere in un certo modo invece che in un altro. C’è da guadagnare per tutti. Perché no? La finalità è sempre altamente sociale, i poveri migranti per esempio, questa stessa finalità coprirà gli obiettivi reali dei malintenzionati. Sostengo che “Mafia capitale” è ancora poco. Credo che, indagando a tappeto
su tutto questo tipo di erogazioni pubbliche, ne verrebbero fuori delle belle, non solo a Roma, ma ovunque. Ieri don Luigi Ciotti ha sentito il bisogno di mettere le mani avanti: «Dobbiamo tutti provare molto dolore e vergogna: non si può giocare sulla pelle delle persone più deboli e fragili. Non deve passare l’idea che il mondo del sociale sia tutto così, perché ci sono migliaia di realtà che lavorano in modo pulito». Posso dirlo? Ho qualche dubbio.
2
Ieri è finito impigliato nella rete anche un tizio che sta al governo. Ieri sono stati emessi 21 nuovi provvedi-
IL GOVERNO SOSTIENE IN PIENO IL SINDACO MARINO: DEVE CONTINUARE, È CHIARAMENTE DALLA PARTE DEL GIUSTO MARIANNA MADIA MINISTRO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
I nomi di maggior spicco? Forse due che hanno arrestato giovedì, cioè Luca Gramazio e Giordano Tredicine. Sono tutti e due interessanti perché rampolli di dinastie che a Roma, da anni, fanno il bello e il cattivo tempo. Gramazio, 34 anni, bella faccia incorniciata dalla barbetta, è figlio di Domenico Gramazio, 67 anni, già picchiatore fascista, già parlamentare di Berlusconi, detto il Pinguino per via delle braccia troppo corte. Festeggiò la caduta di Prodi mangiando mortadella e bevendo champagne nell’aula di Montecitorio. Ha organizzato tante spedizione punitive nei campi zingari. Dopo l’elezione del figlio con 18 mila voti, è andato a festeggiare al Bruttone, in via Taranto. Chi c’era a capotavola? Massimo Carminati, er cecato. Scrive la dottoressa Costantini: «Luca Gramazio riceveva costantemente erogazioni di denaro da parte di Salvatore Buzzi – il ras delle cooperative – che agiva di concerto con Carminati. Tra le altre: 98 mila euro in contanti e 15 mila con bonifico di finanziamento al comitato Gramazio; più l’assunzione di 10 persone e la promessa del pagamento di un debito per spese di tipografia».
5
E Tredicine? Anche questo è un “clan”. Il capostipite, negli anni Cinquanta, era sceso da Schiavi d’Abruzzo per vendere caldarroste all’angolo tra via Frattina e piazza di Spagna. Adesso i suoi sessanta discendenti sono padroni di quello che in banca si chiama “retail”: vendita di prodotti all’ultimo acquirente. Sempre caldarroste e, in aggiunta, un migliaio di pullman-bar che stazionano, con le bibite e il resto, nei punti chiave della città. A noi sembra che ciascuna di queste postazioni sia retta da un bengalese. In realtà dietro il bengalese, ci sono loro, i Tredicine. Una postazione di caldarroste può valere dai 20 ai 30 mila euro al mese.
IL MONITO DEL QUIRINALE
Mattarella: «Severità contro i corrotti» 1Il Capo dello Stato
visita Expo e parla anche di consumi: «Il cibo invenduto a chi ne ha bisogno»
Francesco Rizzo
I
eri si celebrava la Giornata dell’Ambiente e il capo dello Stato Sergio Mattarella l’ha vissuta visitando, per la prima volta, l’Expo: quattro ore per firmare la Carta di Milano, impegno per combattere la fa-
51
.
me e gli sprechi alimentari («ha un valore etico, politico e degli obiettivi cruciali»), entrando con la figlia Laura in alcuni padiglioni e inaugurando due installazioni dello scenografo Dante Ferretti, tre volte premio Oscar. Da Mattarella è partita la proposta di una legge per facilitare la distribuzione ai più poveri dei prodotti vicini alla data di scadenza. «Non è tollerabile che ogni anno più di un miliardo di tonnellate di cibo si disperda: la cultura dello scarto e del consumo illimitato non si concilia più con lo sviluppo economico». Il capo dello Stato ha anche sottolineato come la green economy sia «un vettore im-
portante per il Pil italiano ed europeo e lo sarà anche di più». INDEGNI La visita milanese è stata inoltre l’occasione per tor-
Sergio Mattarella e Giuseppe Sala, il commissario di Expo ANSA
nare sul tema rovente della corruzione: «Il contrasto all’illegalità deve essere severo, nel nome dei diritti e della libertà che la corruzione sottrae a ciascuno di noi — ha detto Mattarella — e bisogna recuperare il bene comune che si fonda su legalità e trasparenza». Mentre l’immigrazione, diventata fonte di guadagno illecito, si affronta stroncando «traffici indegni», ma soprattutto «puntando sulla cooperazione, la riduzione delle disuguaglianze». E intanto, tra gli studenti in visita a Expo, qualcuno gli gridava «non firmi tutti gli emendamenti, si faccia valere con Renzi!». © RIPRODUZIONE RISERVATA
TASCABILI L’INCERTEZZA AFFOSSA LE BORSE
Grecia, Tsipras sul debito «Richieste irrealistiche» ● La vicenda sul debito di Atene si arricchisce di una nuova puntata. Dopo l’intesa di giovedì per pagare i 300 milioni di euro in unica tranche al Fondo monetario internazionale entro il 30 giugno, si pensava che le negoziazioni potessero essere in discesa. Ieri, però, a gelare i creditori internazionali ci ha pensato il premier Alexis Tsipras definendo le richieste «irrealistiche», e aggiungendo che l’obiettivo di ogni accordo dovrebbe essere «una soluzione e non umiliare un popolo». Nonostante i giudizi sul documento presentato dai creditori, il negoziato continuerà sia a livello tecnico che a livello politico. E pure ieri le Borse hanno pagato l’incertezza chiudendo in rosso: Milano perde il 2,1%, Atene il 5%.
PAGATA POCO PIÙ DI 100 MILA EURO
Perugia, venduta la casa dove fu uccisa Meredith
La casa di via della Pergola: qui fu uccisa Meredith ● Per tutti dal 2 novembre 2007 è la casa dell’omicidio di Meredith Kercher: ora quell’immobile, in via della Pergola, a ridosso del centro di Perugia, è stato venduto. Ad una giovane coppia del capoluogo umbro sulla quale viene mantenuto il riserbo. «Si chiude una pagina di questa dolorosa vicenda», ha detto l’avvocato Letizia Magnini, il legale che ha rappresentato come parte civile i proprietari dell’immobile nei vari processi. Un complesso con due alloggi di poco meno di 200 metri quadrati, uno sopra l’altro, e con 5 mila metri quadrati di terreno. Nella casa dove venne uccisa la studentessa inglese tutto è stato cambiato. Ristrutturati i locali, cambiati gli arredi e tinteggiate le pareti. Nessuna cifra è stata fornita, ma il ricavato sarebbe di poco superiore ai 100 mila euro.
AVEVA 75 ANNI, ERA UN GRAN VIVEUR
Addio al senatore D’Urso Una vita tra affari e jet set ● Banchiere, senatore, «viveur»: questo e molto altro è stato Mario D’Urso, la cui vita si è interrotta ieri a Roma, per colpa di un tumore, dopo 75 anni vissuti al top. Nato a Napoli nel 1940 da una famiglia aristocratica, ha studiato negli Usa e a 28 anni è diventato amministratore della banca d’affari Lehman Brothers. Le sua amicizie spaziavano da casa Agnelli ai Kennedy fino alle teste coronate europee, ma alla sua leggendaria dolce vita si è aggiunta, a metà degli Anni 90, la svolta politica: l’amico Lamberto Dini lo vuole come sottosegretario al commercio estero nel suo governo. Più tardi viene candidato nelle liste del partito di Dini, Rinnovamento Italiano, conquistando un seggio al Senato col centrosinistra.
LA PROTESTA DI 48 ORE
Benzinai, stop in autostrada Sciopero il 23 e 24 giugno ● I benzinai annunciano 48 ore di sciopero in autostrada, dalle 22 di martedì 23 giugno fino alla stessa ora di giovedì 25. La decisione, si legge in una nota di Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio, «è conseguenza dello strappo operato dai concessionari che hanno inteso unilateralmente di avviare le procedure di gara pubblicando i bandi», benché si attenda una decisione definitiva del Tar sulla legittimità degli atti di indirizzo governativi e con un tavolo aperto sul tema con due ministeri. Per i benzinai i bandi «conservano privilegi di posizione che hanno prodotto un decadimento della qualità del servizio offerto, oltre che un livello dei prezzi dei carburanti che è uno dei più alti d’Europa».
52
AltriMondi R
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
IN CARCERE DAL 2013
Iraq: morto Aziz, fu il vice cristiano di Saddam
T
I soccorsi dopo l’incidente nei pressi della linea B della metropolitana di Roma alla fermata Eur Palsaport ANSA
Roma, scontro in metropolitana Paura e 21 feriti 1Si tamponano due convogli. «Un errore umano»
I testimoni: «Strage sfiorata». Aperte tre inchieste
Daniele Vaira @danvaira
U
n forte botto, due convogli che si scontrano poco fuori da una galleria. I passeggeri cadono a terra come birilli. Paura, sangue e grida, ieri, nella metropolitana di Roma, poco dopo le 10.15 sulla linea B, vicino alla fermata Eur Palasport. Nello scontro sono rimaste ferite ventuno persone. La maggior parte ha riportato solo contusioni, alcuni passeggeri sono in stato di shock. Due sono rimasti incastrati tra i vagoni. E devono essere liberati dai vigili del fuoco. I treni sono stati evacuati, il traffico sulla linea è stato fermato e sono stati istituiti dei bus navetta per servire la tratta mancante. Le quattordici ambulanze intervenute, intanto, hanno fatto la spola tra i vari ospedali insieme a tre automediche. Alla fine i due pazienti più gravi hanno riportato, uno, la frattura della clavicola e l’altro, quella del bacino.
LA CASSAZIONE
«Cura Stamina non scientifica e pericolosa» ● Al metodo Stamina «non può annettersi alcuna validità scientifica» e sono emersi «una serie di rischi collegati alla attività di estrazione e re-inoculazione delle cellule staminali poste in essere al di fuori delle procedure richieste dalla legge». Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni sul «no» a questa cura. Ad avviso dei supremi giudici, lo stop alla terapia su input delle indagini della procura di Torino si basa su considerazioni «puntuali e coerenti». Scrive ancora la Cassazione: «L’unico protocollo presentato da Stamina Foundation non è supportato da dati scientifici, è privo di riferimenti a procedure scientifiche validate». In circa il 25% dei pazienti che si sono sottoposti al «metodo» Stamina, e di cui è stato possibile consultare le cartelle cliniche e le schede di monitoraggio, si sono presentati «eventi avversi».
I pendolari non nascondono la rabbia. «È stata una scena da incubo, come quelle che pensi accadano solo nei film, poteva essere una strage. Non si può rischiare la vita così solo per andare al lavoro». A parlare è Francesco, uno dei passeggeri. Per capire la dinamica dell’incidente si sono ascoltati anche i testimoni. «Mio figlio si è accorto che i treni si stavano avvicinando troppo. Ora è in ospedale, ha la spalla rotta, ha sbattuto la testa ed è rintronato», ha raccontato il padre di un ferito. LA DINAMICA Subito dopo è intervenuto l’assessore ai Trasporti di Roma, Guido Improta e ha cercato di fare chiarezza: «Si è trattato di due convogli, uno più vecchio che ha tamponato quello di ultima generazione, entrambi viaggiavano sulla stessa direzione. Lo scontro è avvenuto a circa 30 km/h. Sicuramente c’è stato un errore umano. Probabilmente il treno che seguiva non ha rispettato le indicazioni luminose». La pro-
cura di Roma ha aperto un’inchiesta. Il magistrato di turno Pierluigi Cipolla, si è recato ieri mattina nella stazione Eur Palasport per effettuare un primo sopralluogo. In procura, come da prassi, si attenderà la relazione dei vigili del fuoco per ricostruire la dinamica dei fatti e accertare la causa dello scontro tra i convogli. Il Ministero dei Trasporti ha aperto una commissione di inchiesta. E anche l’Atac, l’Azienda per la mobilità del Comune di Roma. Il Codacons ha presentato un esposto per attentato alla sicurezza dei trasporti, chiedendo di accertare le cause del gravissimo incidente e verificare i sistemi di sicurezza della linea metropolitana. «Vogliamo sapere se sulle linee metro della capitale vi siano misure di emergenza in grado di prevenire collisioni ed incidenti anche in caso di errore umano, e se vi sia stato il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza», ha spiegato il presidente dell’Associazione Carlo Rienzi. © RIPRODUZIONE RISERVATA
FONDAZIONE VERONESI
Prevenzione senza timori Parte il progetto Sam contro i tumori maschili
L
a nuova sfida della Fondazione Veronesi ha un nome. Si chiama Sam. Un acronimo che significa salute al maschile. Dopo aver aiutato milioni di donne a prendere confidenza con la prevenzione ed a curarsi senza paure quando il nemico diventa cattivo, la Fondazione di Umberto Veronesi, medico e scienziato che non ha bisogno di presentazioni, indirizza il suo sguardo agli uomini in collaborazione con la Società Italiana di Urologia Oncologica e l’Associazione Urologi Italiani. CHARITY DINNER Eh sì perché i maschietti, una volta che il servizio militare e la visita di leva, sono state abolite, hanno visto moltiplicarsi i problemi legati ai loro organi genitali. La mamma che accompagna la figlia dal ginecologo è un classico. Non c’è mamma che non l’abbia fatto. Ma la mamma (o il papà)
difficilmente accompagnano il figlio da un urologo. Così la prevenzione va a farsi friggere. I numeri però consigliano altrimenti: 36 mila maschi italiani sono colpiti da tumore alla prostata, 2 mila da un tumore al testicolo, 21 mila da un tumore alla vescica. La charity dinner dell’altra sera ha raccolto 81 mila euro che serviranno a finanziare tre borse di studio, tutte assegnate a ragazze. Comincia con loro la sfida di Sam.
Umberto Veronesi e la moglie Susy
ariq Aziz, ministro degli Esteri ed ex vice premier di fede cristiana di Saddam Hussein, è morto in un carcere iracheno a 79 anni in seguito ad un attacco cardiaco. Noto ai tempi della prima guerra del Golfo, quando ricopriva la carica di ministro degli Esteri, come «il volto umano» della dittatura, è stato invece giudicato con severità dall’opposizione irachena, che lo ha accusato di aver negato i massacri dei curdi, di aver taciuto sulle esecuzioni di massa e tollerato il sistema di torture e intimidazioni voluto dal rais. Nel 2003 era stato arrestato dopo l’invasione delle truppe anglo-americane e la caduta di Saddam Hussein. Nel 2010, invece, c’era stata la sua condanna a morte per «crimini contro l’umanità», ma Aziz non era stato giustiziato perché l’allora presidente Jalal Talabani non aveva firmato l’ordine di esecuzione. Il braccio destro di Hussein aveva molte volte lamentato problemi di salute, durante la detenzione. Numerosi paesi, oltre al Vaticano, hanno più volte chiesto a Bagdad di concedere la grazia all’anziano ex vice premier, diabetico e cardiopatico, che però non è più stato rilasciato. Nel 2013 Aziz si era perfino rivolto al Papa perché potesse essere giustiziato presto e metter così fine alle sue sofferenze.
Tariq Aziz, morto a 79 anni
BABY PREMIO NOBEL
L’attacco a Malala Scarcerati in segreto 8 dei 10 assalitori 1Un processo farsa
ragazza premio Nobel per la Pace, che oggi ha 17 anni e vive ora a Birmingham, in Inghilterra. Il processo si è tenuto nel carcere militare dell’area di Swat per le minacce degli insorti: vista la curiosa, improvvisa mancanza di prove per collegarli definitivamente all’attacco, in galera rimarranno soltanto Izhar Khan e Israrullah Khan. In più, pare che un ricorso in appello contro la scarcerazione sia stato presentato il 18 maggio, ma gli uomini fossero già stati rilasciati il 30 aprile.
contro i talebani: annullata la condanna a 25 anni per l’agguato alla giovane pachistana
S
ono stati segretamente scarcerati otto dei dieci talebani che nel 2012 aggredirono sparandole in testa Malala Yousafzai, una ragazzina pachistana «colpevole» di avere iniziato a lavorare come attivista per l’istruzione delle donne del suo Paese. Lo ha confermato anche Muneer Ahmed, portavoce dell’Alta commissione pachistana a Londra, secondo cui sarebbero stati prosciolti per «mancanza di prove» dopo una condanna a venticinque anni di carcere per il tentato omicidio alla
«MOST WANTED» Nel dibattimento processuale che aveva portato alla condanna i militanti talebani era emerso che tutti avevano avuto un ruolo, ma nessuno di loro aveva fatto parte del commando che attaccò materialmente Malala. Una fonte della polizia, che non ha voluto essere identificata, ha ribadito però che «essi ebbero un ruolo nella pianificazione e nell’esecuzione dell’agguato». Gli agenti, peraltro, sono convinti che i veri killer fuggirono il giorno stesso in Afghanistan attraversando la vicina frontiera. Fra i «most wanted» per l’attentato a Malala c’è anche il capo supremo del movimento Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP), Mullah Fazlullah, l’uomo che aveva deciso che Malala doveva morire.
Malala Yousafzai, oggi 17enne
VIOLATI I DATI DI 4 MILIONI DI DIPENDENTI FEDERALI
Assalto degli hacker agli Usa Cina: «Irresponsabile accusarci» ● Un mega-attacco al sistema informatico di alcuni uffici federali Usa messo a segno, pare, da hacker di base in Cina: la massiccia intrusione potrebbe interessare i dati relativi a quattro milioni di dipendenti del governo americano. Il colpo sarebbe stato effettuato a dicembre ma solo giovedì notte se ne ha avuta notizia, con l’Fbi a guidare le indagini in stretto
contatto con il dipartimento per la sicurezza interna. Potrebbe trattarsi del più grosso furto del genere mai effettuato e la seconda intrusione in meno di un anno messa a segno da hacker cinesi. Pechino, però, ha respinto ogni accusa accusando gli Stati Uniti: «È irresponsabile e poco scientifico fare asserzioni false e congetturali. Siano meno sospettosi», hanno attaccato dal ministero degli Esteri.
CLASSIFICA DI LEGAMBIENTE: 15 SPIAGGE CON 5 VELE Il mare più bello è in Toscana: Castiglione al top ● Mare, ambiente, paesaggio: il meglio dell’Italia per quest’estate si trova in diverse regioni, con la Sardegna che svetta. La località al top del 2015 è però in Toscana: Castiglion della Pescaia (Gr), seguita da San Vito Lo Capo (Tp), e da Pollica (Sa). Anche quest’anno Legambiente e Touring Club Italiano assegnano le 5 vele del «mare più bello» con la “Guida Blu 2015” alle vacanze di qualità sulle coste dei mari e laghi italiani. Le cinque vele sventolano in 15 località marine e 6 lacustri. La Sardegna è prima con 4 località tra le migliori per paesaggio, qualità dei servizi e 5 tra i comprensori turistici più apprezzati. La Puglia ha 3 località a cinque vele, (anche una new entry, Polignano a Mare, in provincia di Bari). Prendono le cinque vele anche Liguria, Puglia, Basilicata, Calabria. Il Tirreno è il mare più ricco di vele.
LIGURIA
5 TOSCANA
1 8 PUGLIA CAMPANIA
13 9
4 3 10 12 SARDEGNA
15 11
6 BASILICATA
CALABRIA
7 14
2 SICILIA
Le località della Guida Blu 2015 1 Castiglione della Pescaia 2 San Vito Lo Capo 3 Pollica Acciaroli e Pioppi 4 Posada 5 Vernazza
6 7 8 9 10
Otranto Domus de Maria Capalbio Melendugno Baunei
11 12 13 14 15
Maratea Bosa Polignano a Mare Roccella Jonica Camerota
FONTE: LEGAMBIENTE/TOURING CLUB ITALIANO;GDS
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
L’ANNUNCIO: TORNA IL MONTABELVE DI DOMIZIANO
Nuovo Colosseo Arena ricostruita in cinque anni
GAZZAWEEKEND di FRANCESCO RIZZO
ÂŤL La riproduzione del montacarichi che portava le belve al Colosseo ANSA
A
i tempi di Domiziano era terribile. Dai bui sotterranei le belve salivano alla luce abbagliante dell’arena, la gens romana tremava e applaudiva. Ora la meraviglia sta per rivivere: è stato ricostruito con perizia uno dei 28 montacarichi del Colosseo, imponenti macchine sceniche per l’imperatore. Un intreccio di carrucole e torni, il primo passo di una ricostruzione dell’arena destinata a passare alla storia: ÂŤĂˆ giĂ incredibile, provate a immaginare come sarĂ . Nella tutela siamo maestri, ora recuperiamo il tempo nella valorizzazioneÂť, ha esultato il ministro Dario Franceschini, annunciando il progetto. Si punta a ricostruire la copertura storica, macchiata dal sangue dei gladia-
tori: cinque anni tra studi e lavori, per un costo stimato di 20 milioni. Si farà un concorso internazionale con bando entro il 2016, ben 16 milioni coperti da fondi nazionali e strutturali piÚ quattro dai denari già messi a disposizione da Diego Della Valle, in versione mecenate, per il restauro in corso. L’intervento di archeologia sperimentale restituirà in chiave moderna il Colosseo. Intanto, ad occupare la scena proprio il montabelve, presto inserito nelle visite: il semplice modellino nel 2014 aveva fatto esclamare a Obama How Big! Stesso stupore che sopravvive ai millenni. cont. Š RIPRODUZIONE RISERVATA
1Nel fine settimana che invita a prendersela
con calma, la Calabria celebra il pane, Cagliari la lettura, Prato Dante Alighieri (ma in musica)
IN TUTT’ITALIA SI CELEBRA LA VITA “SLOW�
Biglie, bici, passeggiate Le cose belle sono lente e cose belle sono lenteÂť, ricordava il film Pane e Tulipani qualche anno fa e c’è chi prova a sottolinearlo dedicando alcuni giorni a una filosofia spesso considerata, ingiustamente, un limite. Ma che diventa una via per scoprire stili di vita piĂš consapevoli: la lentezza, appunto. La Giornata Mondiale sul tema si prolunga fino al 13 giugno (il calendario è sul sito vivereconlentezza.it) e offre molte idee anche per questo fine settimana. A Milano, per esempio, domani pomeriggio dalle 16, la Fabbrica del Vapore celebra l’Accademia del Gioco Dimenticato, ovvero le “olimpiadiâ€? dei giochi “lentiâ€?, con gare di Shangai, scacchi e pista delle biglie. Proposta per nostalgici, cu-
Le biglie, un gioco “senza fretta�
riosi, ragazzini di ogni età , che si associa a quella di Messina dove, domani, un festa dedicata ai giochi tradizionali viene ospitata dal Parco Ecologico San Jachiddu. Ancora a Milano, l’attore Fabrizio Gifuni leggerà Ragazzi di vita di Pasolini al Te-
53
atro Parenti (domani sera, alle 20.30), con uno sconto del 30% (22,50 euro il biglietto) per chi aderisce proprio alla Giornata della Lentezza. Un po’ piĂš a Sud, a Modena, si va invece in bici (con merenda finale, costo 3,50 euro, bimbi gratis) per scoprire un modo di spostarsi alternativo all’automobile. A Montichiari (Brescia), invece, passeggiata in campagna e lo “slow footâ€? si celebra pure a CittĂ di Castello (Perugia), con un percorso fra antiche chiese e resti medievali (10 euro). Le iniziative proseguono in settimana: letture, giochi, un concorso fotografico e degustazioni. La lentezza fa bene anche a tavola: per una ricerca NestlĂŠ-UniversitĂ di Wageningen, piĂš in fretta si mangia, meno si prova senso di sazietĂ , piĂš si ingrassa. LUNGA GIORNATA DELLA LENTEZZA, DA DOMANI IN TUTT’ITALIA, PER INFORMAZIONI VIVERECONLENTEZZA.IT
A SESTRI LEVANTE
INCONTRI IN PIAZZA
Arriva Ambra per il festival di tutti i bambini
Cagliari legge Nel Modenese con Kureishi, le mummie McGrath e Abbate come in Egitto
LA MOSTRA APRE OGGI
AGENDA UNA FESTA PER IL PANE E PER L’ACCOGLIENZA
� Tutti i segreti del pane in una festa che si svolge, fino a domani, nel centro storico di Altomonte, borgo calabrese classificato fra i piÚ belli d’Italia. Quest’anno il tema è Il pane dell’accoglienza: azzeccato, vista la difficile situazione nel Mediterraneo. In programma, dimostrazioni, degustazioni, fiere ed esposizioni di prodotti tipici e dell’artigianato. GRAN FESTA DEL PANE FINO A DOMANI AD ALTOMONTE (CS)
MA QUANTO ÂŤMI AMIÂť? BUON ROCK A MILANO â—? Ma quanto ÂŤMi AmiÂť? Ăˆ una istituzione il festival di Rockit.it che accoglie il meglio della nuova musica italiana: al Magnolia di Milano, fino a domani, tre palchi nel verde e decine di band. Tra gli ospiti, Levante che lancia il nuovo album ÂŤAbbi cura di teÂť. FESTIVAL MI AMI AL MAGNOLIA DI MILANO FINO A DOMANI. UN GIORNO 15 EURO, ABB. 40 EURO
AMICI, GRAN FINALE SENZA RENZI Serata finale per ÂŤAmiciÂť di Maria De Filippi: ha dato buca il premier Matteo Renzi, che sembrava dovesse partecipare; Roberto Saviano ha parlato di donne e libertĂ . Virginia vince nella danza, Klaudia (foto da Facebook) entra fra i professionisti.
L’attrice Ambra Angiolini
Lo scrittore Patrick McGrath
Il recupero dei resti esposti
� Fino a domani Sestri Levante (Genova) si scopre capitale dei bambini grazie al Festival Andersen: teatro di strada (artisti come gli Autoportante, due equilibristi che celebrano l’amore), incontri (Rocco Tanica e Ambra Angiolini che parla di favole), spettacoli (Giobbe Covatta che adatta Dante), giochi basati su disegno e scultura, yoga.
â—? Il cronista esperto di mafia Lirio Abbate e lo scrittore londinese Patrick McGrath (quello di ÂŤTraumaÂť e ÂŤSpiderÂť), ma anche Hanif Kureishi (ÂŤIl Budda delle periferieÂť) e John Hemingway, autore e nipote del romanziere premio Nobel. Sono alcuni degli ospiti di Leggendo Metropolitano, a Cagliari.
� Un museo molto particolare apre oggi a Roccapelago, nel Modenese. Le mummie ritrovate quattro anni fa sotto il pavimento della cripta di una chiesa sono adesso visibili al pubblico e diventano un viaggio nel tempo, il racconto di una piccola comunità montana che viveva sull’Appennino fra 1500 e 1600.
LEGGENDO METROPOLITANO FINO A DOMANI; PER ALCUNI INCONTRI IN PIAZZA PALAZZO: BIGLIETTO 5 EURO
MUSEO DELLE MUMMIE A ROCCAPELAGO (MO), OGGI E DOMANI DALLE ORE 16 CON VISITA GUIDATA
CONSIGLI
LO SPORT IN TV
FESTIVAL ANDERSEN A SESTRI LEVANTE (GE), ANDERSENFESTIVAL.IT
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI 21/3 - 20/4 ARIETE
21/4 - 20/5 TORO
21/5 - 21/6 GEMELLI
22/6 - 22/7 CANCRO
23/7 - 23/8 LEONE
24/8 - 22/9 VERGINE
7+
6
8
6-
6-
6
Tanti pianeti incentivanti vi fanno compiere quasi miracoli, svagarvi e stringere alleanze piĂš che utili. E che afrori suini e seducenti, emanate!
La vostra autonomia, anche nel privato, viene imbrigliata. E certe persone le dareste in pasto ai coleotteri. La fornicazione è pure plumbea. State su.
Sabatone: i vostri talenti vengono riconosciuti, voi potete ricavare soddisfazione da ogni circostanza, di lavoro, amorosa e suina. Approfitt, please.
Il morale è forse bassino. E un cambiamento di programma irrita. Il lavoro, poi, arranchicchia, ma il sudombelico si muove agilmente e indica che è vivo.
La gente vi fa lievitar gli zebedei come un impasto col grano saraceno. Negoziate, siate furbi, tir water to your mulin. Soldi e sudombelico in ascesa.
Curare i dettagli e volare un po’ bassi, senza però tagliare a julienne gli zebedei altrui, significa vincere per voi. C’è carestia suina, comunque.
23/9 - 22/10 BILANCIA
23/10 - 22/11 SCORPIONE
23/11 - 21/12 SAGITTARIO
22/12 - 20/1 CAPRICORNO
21/1 - 19/2 ACQUARIO
20/2 - 20/3 PESCI
7,5
6-
7+
7
7,5
6+
Con la bella Luna di oggi, potete guadagnare parecchi punti nel lavoro, in campo economico, in amore. E compiete pure exploit sportivi e suinissimi!
Noie in casa o di lavoro potrebbero farvi cadere gli zebedei a 60 gradi latitudine Sud. Il fascino s’appanna, a sud dell’ombelico ci son perplessità .
Contatti, telefonate, dritte e news vi fanno gioco. E’ forse la fornicazione a fare l’effetto-colite. Ma l’amor gratifica e ratifica accordi storici.
La pacatezza dei ritmi odierni vi consente di produrre presto, bene e tanto. Le finanze si sistemano, ormoni ed entusiasmi sono da teen ager.
Il successo vi coglie quasi di sorpresa. E vi spinge a seminare accuratamente negli ambiti che desiderate. Avete fiuto e recuperate, suinally too!
Marte esige che vi calmiate. Subito. PerchĂŠ rispostacce (vostre) e disorganizzazione non vi giovano. Ma vi si apre un mare di chance fornicatorie.
ÂŤLA RAGAZZA AMERICANAÂť
LA HESSLER EREDITA UN CASTELLO Susan Henderson, una bella ragazza del Kentucky, si laurea e scopre di aver ereditato un borgo in Toscana. Ma gli abitanti non sono altrettanto entusiasti... Vanessa Hessler, italoamericana con un passato da modella, al centro di una miniserie, girata ad Arezzo e dedicata a chi preferisce una nota romantica alla finale di Champions League. Nel cast anche Giulio Berruti e Ilaria Occhini. DA VEDERE STASERA SU RAI UNO ALLE 21.10
SE DANTE E BEATRICE BALLANO LA TECHNO â—? La ÂŤDivina CommediaÂť, sĂŹ, ma senza Benigni: a Prato il capolavoro dantesco ispira due giorni di musica, oggi techno e domani electronic dance, con Green Velvet, Jay Hardway e Vinai. In scena anche ballerini, performer, trampolieri e acrobati. OPERA MUSIC FESTIVAL A PRATO, ARENA FIERA MARCONI
." $ 7'52- . " ."2'.&'
! 4
%'." $ $ .2' 5.
! 4
"& $ %*"'&/ 5 ! ) )
5/2. $" & 5
! 4
'** $ '& ' %%"&"$ ! 4
5.'* & '5. $%( 6 8"
! 3
/ '5. 5 $"& 2 2" &"2"
! 3
5 $" " - '/ 5//"
! )- .8 *.'6 $" .
! ) )- 5 $" "
! )
." % / "$ $ 7' - %" "& $ .
! )
5* . "# - .8 *.'6 $" . ! 4
5* ./*'.2- .'6 $" . ! 4
5* ./2' # 099- 5 $" " ! 4
5* . "# 5 .2 *.'6 $" .
! 4
5* . "# - 5* .*'$
! 4 4
5* ./*'.2- 5 $" " ! 4
5* ./2' # 099- . ! 4
5* . )
! 4 '& " $ - & . 49
! 4
"'. 22' / "$ * %%"&"$
! 4
%" "& $" '.& ' &
! 4 '% 49)4+. *$" ,
!
"& $ %%"&"$
! "& $ '**"' % / "$
!
54
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.
P
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
www.piccoliannunci.rcs.it agenzia.solferino@rcs.it oppure nei giorni feriali presso l’agenzia:
Milano Via Solferino, 36 tel.02/6282.7555 - 7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03).
ACQUISTI esperienza 15ennale. Benchmark, accordi. Scelta fornitori mercato italiano/estero. Ottimo pc. Inglese/francese parlato/scritto. Disponibile brevi trasferte. 347.05.81.072 COMMERCIALE estero, metalmeccanico / forniture industriali, gestione clienti, scouting, portafoglio clienti, coordinamento funzioni aziendali, sviluppo prodotti, comunicazione, piani di marketing/vendite. Mobile 338.74.92.234 CAPOGRUPPO/ venditore pluriennale esperienza vendita diretta a domicilio, trattamento acqua, antifurti, appuntamenti prefissati aziendali, valuta proposte. Cell. 334.99.20.933 ADDETTO sorveglianza/custode offresi Milano e provincia, disponibilità diurna/notturna, ottime referenze. 389.87.30.010 BARISTA esperto offresi per caffetteria, aperitivi e sandwich. Cellulare 338.67.79.029 AUTISTA personale/aziendale, referenziato, esperienza ventennale, patente C/KB, massima disponibilità, no perditempo, 340.10.44.467 e-mail: lela1318@libero.it SRILANKESE offresi come custode, giardiniere, autista. Zone Rapallo, Santa Margherita Ligure. Referenze. 331.85.02.672
AMMINISTRATIVO contabile, ragioniere neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, offresi contabilità piccola azienda. 328.68.59.679 CONTABILE neopensionato, autonomo fino bilancio, adempimenti/dichiarazioni, inglese, tedesco/francese scolastici, reports, padronanza PC, offresi par-time/full-time 339.29.95.573 CONTRARIAN trader, pensionato, già operatore titoli c/o ex bin con esperienza (dal 1981) gestione dinamica del portafoglio titoli azionari. Disponibile collaborazione continua. (No banche) Corriere 312-XG - 20132 Milano STILISTA offresi come stilista fashion designer, sarta, modellista ambito moda. yangqishen89@gmail.com BADANTE singolo/coppia nozioni infermieristiche, patente, referenziato. Disponibilità immediata full-time. 388.14.39.925
ATTICO lussuoso Senofonte/Fiera. Soggiorno, pranzo, cucina, bicamere, biservizi, terrazzo. APE: B - IPE: 34,78 kWh/mqa. 02.88.08.31 cod. T30 - filcasaimmobili.it ATTICO suggestivo mq. 145, edificio storico, pieno centro, scaloni monumentali, giardino, fitness golf indoor. APE: D - IPE: 104,5 kWh/ mqa 02.88.08.31 cod. P09 filcasaimmobili.it CORSO LODI. Nuova costruzione trilocale 74 mq. Minimo anticipo, mutuo euro 998/mese. APE: B - IPE: 41,31 kWh/mqa. 02.88.08.31 - codice T20 filcasaimmobili.it
IAZZA San Marco, mansarda bohemiènne di 130 mq., finemente ristrutturata. CE in corso. Euro 690.000. 02.65.46.22/23 Solferino Immobiliare
VENDITA appartamento bilocale Torino, tram/bus centro e Politecnico, 3º piano, da ringhiera, doppio isolamento, fabbricato austriaco, riscaldamento autonomo, 49 mq., euro 53.000, degrado decoro scala immobile. Contatto 0041.76.47.95.832
CHIRURGO estetico cerca urgentemente a Milano appartamento prestigioso incaricata Sarpi Immobiliare 02.76.00.00.69 SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano. 02.46.27.03
BANCHE e multinazionali ricercano immobili in affitto o vendita a Milano. 02.67.17.05.43
AFFITTASI ufficio open-space Porta Venezia/Bastioni 800 mq. frazionabili, posti auto, ingresso indipendente. APE: F - IPE: 61,21 kWh/mca 02.88.08.31 cod. U08. filcasaimmobili.it NEGOZIO /ufficio sette luci, Valtellina-Farini. 650 mq oltre sottonegozio, box triplo. APE: F - IPE: 147,22 kWh/ mca 02.88.08.31 cod. N15 filcasaimmobili.it
•OROLOGI MARCHE PRESTI-
ABRUZZO mare, spiaggia, cultura, cucina genuina tradizionale. Villarosa Hotel Corallo tre stelle. Tel. 0861.71.41.26. Fronte mare, climatizzato, piscina, parcheggio. Spiaggia privata con ombrellone, sdraio gratuito. Colazione buffet. Scelta menù. www.hotelcoralloabruzzo.it
ABRUZZO OFFERTA MARE
FINALE LIGURE
ACQUISTARE, vendere aziende, immobili, ricercare soci, joint-venture? Trentennale esperienza nazionale, internazionale, pagamenti garantiti. www.cogefim.com - 02.39.26.11.91
ACQUISTIAMO, VENDIAMO, PERMUTIAMO GIOSE, gioielli firmati, brillanti, coralli. www.ilcordusio.com 02.86.46.37.85
MONFERRATO vendesi azienda vitivinicola agrituristica. Richiesta euro 650.000 finanziabile. 348.82.60.397/6
giugno euro 29,00, pensione completa + spiaggia. www.albergosangabriele.it 0861.75.12.55 privato vende villa collina 200 mq, 12000 mt terreno. CE: D - IPE: 74,18 kWh/mqa. Euro 545.000. Tel. 388.74.90.001
BELLARIA Hotel Donatella. Vicinissimo mare. Climatizzato, parcheggio. Camere Tv. Settimane speciali spiaggia bevande comprese. Tel. 0541.34.74.82 www.albergodonatella.com
AL mare, hotel Bahamas tre stelle Lido di Savio (Ra) rilassanti vacanze nel nuovissimo centro benessere. Giugno 1 ingresso omaggio. Offerte famiglie. Pacchetti con i vicinissimi parchi divertimento. Tel 0544.949.190. www.hotelbahamas.it
RICCIONE Hotel Camay 0541.64.14.43 sul mare. Camere servizi, balcone, televisione, telefono, climatizzazione a richiesta. Doppio menù carne, pesce. Bassa 46,00 - media 51,00/56,00 - alta 66,00. RIMINI Hotel Villa del Prato Tel. 0541.37.26.29. Vicinissimo mare, tranquillo, confortevole, cucina curata dai proprietari. Scelta menù. Colazione, verdure buffet. Giugno, settembre 34,00. Luglio 39,00. Agosto 39,00/49,00. Sconto bambini. RIMINI Residence Mimosa tre stelle. 0541.373.223. Graziosi appartamentini con cucina attrezzata, aria condizionata, wifi, biancheria cucina, bagno, camera. Parcheggio custodito, ingresso gratuito parco acquatico, offertissima fino al 20 giugno una settimana 2 persone euro 390, 3 persone 450, 4/5 persone 520 tutto compreso. www.mimosa.rimini.it
Su troverai proposte per le tue vacanze da sogno! Per i tuoi Piccoli Annunci su rivolgiti alla nostra agenzia di Milano in Via Solferino 36 tel. 02 6282.7555 oppure 02 6282.7422 agenzia.solferino@rcs.it Piccoli Annunci
PUNTO D'ORO compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi prestigiosi, oro, diamanti. Sabotino 14 - Milano. 02.58.30.40.26
ACQUISTIAMO
•AUTOMOBILI E FUORISTRADA, qualsiasi cilindrata. Passaggio di proprietà, pagamento immediato. Autogiolli, Milano. 02.89.50.41.33 - 327.33.81.299
TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA Rubriche in abbinata: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 1: € 2,08; n. 2: € 7,92; n. 3: € 7,92; n. 4: € 5,00; n. 5: € 4,67; n. 6: € 4,67; n. 7: € 4,67; n. 8: € 4,67; n. 9: € 4,67; n. 10: € 2,92; n. 11: € 3,25; n. 12: € 4,67; n. 13: € 9,17; n. 14: € 7,92; n. 15: € 4,17; n. 16: € 2,08; n. 17: € 4,58; n. 18: € 3,33; n. 19: € 3,33; n. 20: € 4,67; n. 21: € 5,00; n. 22: € 4,67; n. 23: € 5,00; n. 24: € 5,42.
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
55
.
1 AL TIMONE Francesco de Angelis è nato a Napoli l’11 settembre 1960, è stato il primo ed unico
GAZZALOOK
skipper non anglosassone a vincere la Louis Vuitton Cup nel 1999-2000 al timone di Luna Rossa (ITA45). «La regata è affascinante, ma serve sicurezza: portate sempre un salvagente e un AIS»
Si parte venerdì da Sanremo a mezzanotte ● (r.ra) L’edizione 2015 della Giraglia Rolex Cup prende il via da Sanremo alla mezzanotte di venerdì prossimo, 12 giugno, con la partenza della regata Sanremo-St.Tropez e prosegue a St. Tropez con le tradizionali regate costiere in programma da domenica 14 a martedì 16. Mercoledì partirà la prova d’altura, lunga 243 miglia, sul percorso St.Tropez Giraglia-Genova con arrivo al Porticciolo Duca degli Abruzzi. La premiazione finale della regata sabato 20 allo Yacht Club Italiano.
De Angelis UOMO
STONE ISLAND GIUBBINO in nylon di soli 22gr al mq, anti acqua e vento ● 398 euro
Rossella Raganati
T
ra storia e record, uomini e barche la Giraglia Rolex Cup compie 63 anni, ma il suo fascino sembra essere rimasto immutato nel tempo visto il gran numero di partecipanti che attira. Sono 270 gli scafi che quest’anno partiranno da St. Tropez per raggiungere Genova, tra questi anche B2, con a bordo Francesco De Angelis. Lo skipper napoletano che di recente, proprio con la barca di Michele Galli, ha vinto la «Roma x tutti» e si presenta tra i favoriti anche a St. Tropez. «La Giraglia (il nome deriva dallo scoglio davanti alla Corsica che le barche devono doppiare, ndr), è una regata bella ma difficile — spiega il timoniere — all’inizio si naviga sotto la costa francese, poi si passa in mare aperto e le condizioni in genere cambiano radicalmente. Ma la parte più complessa è l’arrivo a Genova. Come ci si avvicina a terra, il vento tende a calare e le carte si possono rimescolare». Gli italiani stanno riscoprendo le regate lunghe... «È innegabile che queste regate hanno un grande fascino. Navigazioni notturne, spirito d’avventura, una sfida con se stessi prima che con gli avversari. È anche un modo economico di regatare. Non è necessario avere le vele nuovissime o un equipaggio di super professionisti, si può mirare ad ottenere un buon risultato anche con vele di qualche anno e un equipaggio di amici. In buona sostanza, quello che con-
ta è interpretare bene la regata». Ma quale consiglio può dare De Angelis a chi vuole cimentarsi in una regata lunga? «Solo uno: la sicurezza sia delle persone a bordo che dell’imbarcazione. È importante fare un piano per le emergenze, stabilire prima della partenza chi fa cosa. Solo così si può evitare che un problema si trasformi in un pericolo. Se si ha una cifra da spendere, piuttosto che comprare l’abbigliamento, perché le regate si possono vincere anche con le vecchie cerate, è meglio investirla in un AIS (Automatic Identification System) personale, un sistema di localizzazione che consente di individuarti facilmente quando si finisce in mare. Ce ne sono di piccolissimi, a prezzi anche ragionevoli. Lo compri e speri di non doverlo usare mai. Ma se dovesse capitarti… beh, fa sicuramente la differenza! E poi non bisogna dimenticare di indossare il salvagente quando il vento aumenta di intensità e durante la notte. Il salvagente non lo mettono solo gli “sfigati”. I marinai veri sanno quanto sia importante e lo indossano sempre». Lei ha partecipato a tante regate lunghe: quali sono quelle che le sono piaciute di più? «Il Fastnet e la Middle Sea Race. Il mio obiettivo è fare almeno una volta la Sydney–Hobart». Cosa ne pensa De Angelis, della “nuova” Coppa America? «Da velista spero non sia un flop, ma le Bermuda sono lontane e difficili da raggiungere, impensabile avere il pubblico di Valencia. Spero che la gente possa vedere bene le regate almeno in tv». È quello che poi si augurano tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
NORTH SAILS BIKINI con paillettes ● 70 euro ROLEX OROLOGIO modello Yacht Master in oro rosa 18 ct con lunetta girevole ● 19.500 euro
1Lo skipper napoletano al via
tra i favoriti anche a St. Tropez: «E’ una regata bella ma difficile»
DONNA
ROBE DI KAPPA BOMBER in micro Oxford con fodera in nylon e bordi in maglia ● 85 euro SISLEY T-SHIRT con stampa ● 19,95 euro
NAVIGARE T-SHIRT in 100% cotone, tinto capo a effetto fiammato ● 45
CALZEDONIA BIKINI composto da fascia a righe e slip con laccetti ● 30+20 euro GANT TOP in cotone a righe bicolor ● 48 euro VILEBREQUIN BOXER mare con stampa «l’hiver» con pinguini ● 170
SEVENTY BERMUDA in cotone con stampa jaquard ● 124 euro LOTTO BORSONE in tessuto tecnico ● 30 euro
COLMAR GILET ultraleggero e imbottito con ovatta, idrorepellente ● 100 euro
DIESEL SHORTS in denim con tasche ● 165 euro
GEOX RESPIRA GIACCA in tessuto tecnico ● 139,90 euro
MARINA YACHTING MAGLIA tricot in cotone con inserto gioiello ● 129 euro TIMBERLAND MOCASSINO in camoscio rosa ● 115 euro
LUMBERJACK SCARPE in pelle con suola e lacci a contrasto ● 69,90
PRADA LINEA ROSSA EYEWEAR OCCHIALI con rivestimento gomma ● 272 euro
A CURA DI FABRIZIO SCLAVI GAZZALOOK@GAZZETTA.IT
«Vi porto alla Giraglia... per vincerla»
56
SABATO 6 GIUGNO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
.