MA NON MI PENSI MAI ? E QUANDO PENSI ME LO DICI ? E SE LO DICI COSA SENTI ? TUTTI QUESTI SENTIMENTI FUGGIASCHI QUANTO I GUAI BASTERANNO A GETTAR VIA QUESTI CUORI LENTI PER DUE FUOCHI CHE NON SI SPENGONO MAI ?
QUESTO PENSAVA E RIVEDEVA LE BARCHE AMMUTOLITE, LA TERRA FERMA, COSI LORO, COGLI OCCHI STRETTI IN UN ULTIMO ABBRACCIO POI UN FISCHIO PROLUNGATO, LACERANTE LO STOMACO,
PARTIRE
CI PORTIAMO IL PESO DEI VIVENTI, LE DISSE QUANTO BELLE LE FERITE, GLI ACCIACCHI, LE TUE RUGHE, RISPOSE, LA TUA VITA CHE MI PASSA DENTRO
LE MANI DOLORANTI TAGLIANO L’ARIA UNA MUSICA ALLEGRA, SINCOPATA, UNA TROMBA, UN COLPO DI RULLANTE IL FUMO ACRE. LE GRIDA. LE ULTIME. LA FOLLA. SCOMPARE.
GIORNI ESPLOSIONI LONTANE, SILENZIOSE, INUMANE STELLE DI FUOCO,
NON LO VIDERO PIÙ NELLA VECCHIA CITTÀ PROTETTO DAI GUARITORI NON ERA NEI BOSCHI PROTETTO DAI TALISMANI
POI UNA LETTERA, UNA SOLA PAROLA:
TORNARE
le grand O
SEMBRAVA CHE CI FOSSI RIUSCITA, RIUSCITA A CAPIRE LE SUE RAGIONI
POI CONTINUO A PEGGIORARE
NON DORMIVA PIU, NOTTAMBULO VIVEVA DI NOTTE E DIMENTICAVA
INCUBI TERRIBILI, INCONTROLLABILI, DALLA FORMA DI UCCELLI
IMMAGINI GLI RIEMPIVANO LA TESTA, LO CHIAMAVANO ALTROVE
NON RIUSCIVA PIU A RACCONTARMI. SE N’E ANDATO. SI E PERSO
GUARDI ANCHE TU LO STESSO CIELO ?
RIESCI A SENTIRMI ?
QUESTA NOTTE HO SOGNATO
DOPO TANTO TEMPO HO SOGNATO
E MI SONO RICORDATO
RICORDATO DI TE
DI TERRA CON L’ANIMA NERA
HO SCAMBIATO IL PRESENTE PER UNA CORSA ALL’IGNOTO
STO SCONTANDO QUELLO CHE NON MI APPARTIENE
CON UN COLTELLO TRA I FIANCHI
TU ARGINE ALLA MIA CADUTA
IL MIO PERFORARE IL PIANTO
NON MI ABBANDONARE