My Portfolio 2019

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L’ARCHITETTURA TRA TERRA E ACQUA Illustrazione e racconto di come un elemento naturale possa influenzare la progettazione architettonica e urbana. L’acqua come parte integrante di uno spazio disegnato.


CONTENTS 01 - MUELLE DEPORTIVO LAS PALMAS ESAME DI PROGETTAZIONE URBANA Progetto e riqualificazione della pista ciclabile del porto sportivo di Las Palmas de Gran Canaria.

02 - NUOVA SCUOLA DI VELA LATINA ESAME DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Progetto della nuova scuola di vela latina del porto sportivo di Las Palmas de Gran Canaria.

03 - ALLOGGI PER NAVIGANTI ESAME DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA Progetto di un edificio comprendente una sala lettura, un’area ristoro e 21 unità abitative per navigati.

04 - FLOATING TINY HOUSE CORSO SPERIMENTALE DI ARCHITETTURA NAVALE Progetto di una tiny house.

05 - IMBARCAZIONE 60’ CORSO SPERIMENTALE DI ARCHITETTURA NAVALE Progetto di una imbarcazione di 60’.

06 - URBAN REUSE / COVERING WAVES WORKSHOP INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA IN COLLABORAZIONE CON IOWA STATE UNIVERSITY Riabilitazione del Padiglione 9E dell’ex Mattatoio di Roma. Progetto della copertura e di uno spazio espositivo.

07 - RESIDENTIAL PROJECTS / MY RENDERINGS PROGETTI DI ARCHITETTURA RESIDENZIALE Raccolta di immagini render degli spazi disegnati e sognati mediante l’uso degli attuali softwares dedicati alla rappresentazione tridimensionale.

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Nikola Bašić,Morske Orgulje . Zara (Croazia) 2005 Dal 2005, per gli abitanti della città di Zara in Croazia, è possibile fare un’esperienza memorabile sotto molti punti di vista. L’architetto Nikola Bašić concretizza attraverso l’architettura la magnificenza del mare, progettando l’organo marino. Questo è un esempio chiave per comprendere come l’acqua sia capace di comunicare con lo spazio architettonico. L’architettura è in continua relazione con il mare, si presta a generare suoni e movimenti puri, naturali. Nei progetti esposti si è voluto esprimere quanto un elemento naturale possa far cambiare la percezione, non solo dello spazio, ma di tutto il contesto.

Ro & Ad Architects: The invisible Moses Bridge. Netherlands I ponti di solito si ergono su un livello differente da quello dell’acqua, non ne toccano nemmeno la superficie. Sorprendentemente, se si immerge la stragrande maggioranza della struttura sotto l’acqua, permettendo ai pedoni di viaggiare in modo efficace tra le onde, si rende l’intera esperienza di utilizzo di un ponte molto più peculiare. Qui l’elemento architettonico è inteso come parte integrante del contesto, ed è la pura rappresentazione del legame tra terra e acqua. Chi lo attraversa certamente ha la sensazione di camminare sull’acqua, e godere di una prospettiva alternativa. Questo esempio di integrazione dell’architettura con un elemento naturale è principale inspirazione dei progetti a seguire, dove si nota come le linee della terra si adeguano a quelle dell’architettura.

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01. MUELLE DEPORTIVO LAS PALMAS L’ACQUA COME ELEMENTO PROTAGONISTA DA OSSERVARE

Il porto sportivo di Las Palmas rappresenta uno dei punti di maggiore rilevanza socioeconomica dell’isola di Gran Canaria essendo il fulcro di varie attività che caratterizzano la peculiarità dell’intero archipelago. Sono presenti però delle problematiche dovute all’eccessiva accumulazione di fabbricati che penalizzano la vivibilità, la circolazione di mezzi e persone, l’aspetto ludico e sportivo piuttosto che quello commerciale. Con il progetto del Muelle Deportivo si ipotizza una equa distribuzione di nuove edificazioni , servizi aggiunti , circolazione via terra e via mare delle molteplici figure che vivono il suddetto spazio senza ostruire la vista panoramica della quale attualmente non godono i cittadini.

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L’acqua è l’elemento protagonista di uno scenario. Il progetto nella sua complessità, dirige lo sguardo degli utenti verso il mare, indiscusso elemento caratterizzante del panorama circostante. Il sistema di capsule ideato , disposte a greca conferisce dinamicità al percorso ciclabile esistente e offre tre livelli differenti da dove poter osservare il porto e il mare.

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02. NUOVA SCUOLA DI VELA LATINA L’ACQUA COME AGENTE MOLTIPLICATORE DI RIFLESSI

L’attuale scuola di Vela Latina del porto sportivo di Las Palmas de Gran Canaria risulta essere un impianto poco efficiente sotto vari aspetti, fondamentali per alimentare la vita di un porto che presenta molte peculiarità. Il progetto prevede la completa riabilitazione dell’area pertinente alla scuola di vela e all’ unità principale della guardia medica responsabile del distretto in oggetto. L’idea progettuale principale è quella di far sì che l’acqua sia di vitale importanza , che agisca come agente moltiplicatore di riflessi ai fini di amplificare le mutoveli sembianze che essa è capace di avere nei confronti dello spazio stesso. Infatti dalla pianta si evince come l’acqua entra a far parte del progetto stesso, e come la scuola di vela non risulti più una costruzione estranea all’intero contesto che la circonda.

Grazie all’idea di far diventare l’acqua elemento fondamentale del progetto, le architetture si prestano ad essere complici di forme sinuose. L’impianto è conformato da 3 corpi principali che ospitano al loro interno funzioni differenti (una zona ludica per ristoro/ biblioteca, una zona di servizi e una zona per le lezioni di vela). Osservando la pianta si nota come l’acqua e lo spazio architettonico entrano in coesione e riescono a trasmettere agli utenti il vero scopo di una attività sportiva così presente per la città di Las Palmas de Gran Canaria. In relazione con le linee guida di progetto esposte precedentemente , anche i profili entrano in connessione con il livello superiore , dove si trova la circolazione dei mezzi pesanti e delle persone.

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Dalle sezioni e dai profili principali si nota come l’acqua è parte integrante dell’intero progetto. Infatti è stato studiato anche a livello strutturale come porter risolvere una differenza di livelli che conforma proprio la grande “piscina” contenente l’acqua. Questo progetto è la rappresentazione, secondo il mio punto di vista, di come spingersi oltre i limiti imposti dall’immaginario comune. La linea che separa il mare dalla terra ferma , specialmente nel caso di un porto sportivo turistico , non deve essere un confine prestabilito, bisogna far comunicare l’elemento naturale con l’architettura.

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1 La struttura già esistente del porto pretende confinare e allontanare il mare.

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Il progetto non permette agli utenti di godere di viste verso il mare.

2 Essendo una scuola di vela non si percepisce l’importanza dell’elemento acqua nell’impanto attuale.

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Non c’è connessione con la strada e la pista ciclabile esistenti.

LA NUOVA SCUOLA DI VELA LATINA : Si affronta il punto 1 cambiando completamente l’intero assetto del progetto, originariamente non vi era dialogo tra l’architettura e il mare. Ora il mare è chiaramente l’ elemento protagonista. Questo intervento rimanda al punto 2, nel quale si affronta la non comunicazione tra l’acqua e l’uso principale che caratterizza il progetto richiesto. Gli utenti di una scuola di vela devono poter vivere uno spazio allo stesso livello del mare; il progetto si propone di dare questa sensazione. L’attuale scuola di vela è utilizzata quasi esclusivamente come un punto di ritrovo o di servizio , per questo motivo l’architettura da le spalle al mare . La proposta invece fa sì che gli utenti possano godere di viste panoramiche e utilizzare differenti tipi di sevizi. Un altro aspetto fondamentale sul quale si lavora al fine di miglioramento è la non connessione tra il progetto e le sovrastanti strada e pista ciclabile. E’ stato predisposto un preciso punto di connessione con il livello superiore che conferisce fluidità ai percorsi .

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03. ALLOGGI PER NAVIGANTI L’ACQUA PLASMA LO SPAZIO ARCHITETTONICO Il progetto di 21 alloggi per naviganti rispecchia l’idea di stabilire il contatto diretto con un elemento naturale. L’acqua infatti in questo specifico caso si comporta come elemento che plasma lo spazio architettonico. L’edificio si presenta a forma di U aperta , al cui interno sono sistemate 21 unità abitative per naviganti che saltuariamente alloggiano nel porto di Las Palmas de Gran Canaria. Tutte le unità godono di una vista principale verso il mare e di una secondaria rivolta verso l’interno dove è ubicato il cuore del progetto. Il vuoto che struttura l’impianto ospita il parcheggio e una grande vasca che dà forma a tutte le linee di progetto. Infatti è capace di riempirsi e svuotarsi grazie al collegamento sotterraneo con l’acqua del porto.

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PIANTA TIPO e PROSPETTO FRONTE MARE All Rights Reserved . Nicole Michelena 2019

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FORMA

STRUTTURA

PROSPETTIVA

Edificio privato e pubblico,

L’acqua scandisce le forme

Ogni punto del progetto gode di

architettoniche.

una vista differente.

I due edifici si comportano come un

Il suolo e le linee dell’architettura si

L’edificio

tutt’uno; dalla strada si accede al sito

adagiano alla forma che è nel cuore

da dove osservare l’intorno e il centro

tramite

del progetto.

del progetto.

collegamenti.

una

capsula

che

contiene

è

punti

L’acqua

dalla quale si può osservare il mare.

il

Questo edificio è in stretta connessione con

della

quello degli alloggi, attraverso una serie

dando forma alla rampa di accesso

in modo che ognuna di esse abbia

di passerelle intrecciate che permettono

al parcheggio fino a risalire fino alla

l’illuminazione

di poter accedervi e di osservare il vuoto

quota della strada principale e della

spazio abitativo.

strutturante al centro.

pista ciclabile.

Le

vasca

pareti

di

che

molteplici

uno spazio ludico e una zona ristoro

tutto.

l’elemento

possiede

plasma

La forma ad U che presenta l’edificio

contenimento

degli alloggi è studiata per favorire la

proseguono

inclinate

distribuzione

di

ogni

unità,

adeguata

in

facendo ogni

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PIANTA L1- L2 UNITA’ ABITATIVA TIPO PER 3 PERSONE

Le varie tipologie abitative constano di uno spazio vuoto interno il quale si relaziona con il cuore del progetto verso il quale si risolve l’ingresso ad ogni unità e il patio capace di offrire una sensazione di ampiezza e di risolvere le differenti altezze in sezione. Le unità sono composte da un blocco di servizi addossato alla parete verticale cieca; la zona giorno è rivolta verso il mare così da poter ammirare il panorama e ricevere l’illuminazione naturale. Le camere da letto si trovano al piano superiore e sono dotate di una terrazza ognuna. Ogni unità abitativa si relaziona con le altre grazie a uno schema intrecciato che racchiude i 21 alloggi in un unico edificio e garantisce ad esse il valore aggiunto di avere una doppia visuale, sia verso il mare sia verso l’interno del progetto.

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04. FLOATING TINY HOUSE L’ACQUA NON FA PERCEPIRE CONFINI

La proposta di Tiny House materializza l’idea dell’abitare tra terra ed acqua. Quando ci viene chiesto di progettare una tiny house, ossia una architettura minima, bisogna puntare su un solo spazio, capire che è proprio quello spazio apparentemente statico, a diventare dinamico grazie a piccoli accorgimenti che lo rendono abitabile ed innovativo. La casina flottante contempla un concetto chiaro: in pianta e in sezione è l’occupazione minima di due zone che ospitano usi diversi, quello del giorno e della notte. Queste due zone di servizio sono concepite allo stesso modo: pur avendo differente ampiezza, definiscono una traiettoria che attraversa la casa e che porta oltre il confine di essa lo sguardo di chi la abita. In questo modo non si percepiscono confini, il mare è protagonista e condivide con la casina flottante la sua ricchezza. Il progetto di questa tiny house è la mia espressione dell’abitare, nel suo significato più intimo. Condividere ogni spazio con un altro ed essere immersi in un tutt’uno. Il design della tiny house e della barca condividono lo stesso stile basato sulla semplicità che conferisce carattere agli spazi abitativi.

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Caratteristiche di progetto: Dimensioni: 9.15 m x 4.40m per un totale di 40 mq La passerella e la scala sono gli unici due elementi fissi. Quando la casina flottante non è ormeggiata, i passanti posso salire sulla scala e vedere il panorama da un punto di vista differente. Quando la casina è nel porto questi due elementi diventano privati e permettono a chi la abita di usufruire della terrazza concepita come zona relax. Qui si trovano dei film fotovoltaici installati per rendere la struttura autosufficiente e alimentarla nella sua totalità . La piccola terrazza antistante la casina invece, si apre espandendo lo spazio di circa 5 mq. I pannelli mobili posti sulla parete sud della casa servono a schermare la luce durante le ore diurne.

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05. IMBARCAZIONE 60’ BARCA E ACQUA, IN ETERNA SIMBIOSI Il progetto prevede la ristrutturazione della zona centrale di una imbarcazione a vela . (circa 40 mq) Nello schema in pianta si evince che la traiettoria longitudinale è quella predonimante, come nella tiny house. Grazie alla collocazione degli elementi di progetto, la visuale non ha ostacoli e lo spazio sembra dilatarsi verso prua. Questo asse direzionale prosegue lungo tutta l’area di progetto grazie alla separazione del locale bagno e doccia che lasciano spazio ad un passaggio che porta direttamente l’utente alla zona notte. L’albero infatti non è passante grazie a una struttura a capriata incassata nelle paratie che dividono la zona giorno dalla zona notte. La dinette , la cucina ed il carteggio compongono la zona giorno che è divisa dalla zona notte (bagno e cabina di prua) grazie ad un pannello scorrevole divisorio. Il design è semplice e i materiali richiamano i riferimenti di altre imbarcazioni studiate : linee pure e toni di colore chiaro contrapposte ad ele- menti scuri rendono lo spazio armonioso ed aperto.

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La Dinette è composta da una parete armata nella quale è incassato il divano. Questo impianto dispone di armadi per riporre oggetti e attrezzature per sport acquatici e le sedie pieghevoli per le ore dei pasti.

“Se dimentichiamo per un istante che un piroscafo è un mezzo di

trasporto e lo guardiamo con occhi nuovi, ci sentiremo di fronte

a un’importante manifestazione di temerarietà, di disciplina, di armonia, di bellezza calma, nervosa e forte.” - Le Corbusier

CONCEPT Un’imbarcazione è l’espressione più intima del raporto tra architettura e acqua. Il concetto da cui deriva ii progetto è proprio quello di poter navigare senza lasciare da parte il comfort e la qualità di uno spazio fatto a misura d’uomo.

Inoltre, ospita un tavolo che si abbatte lasciando lo spazio ancor più ampio. La cucina è pensata come un unico mobile che occupa tutta la lunghezza della zona giorno, è composta da pensili rifiniti di un materiale riflettente e da luci a led che garantiscono una illuminazione che enfatizza le linee pure di design. La cabina armatoriale è collocata a prua e mantiene le linee semplici e raffinate della cabina originale. Sono stati ricavati dei cassetti a scomparsa al di sotto del letto e l’illuminazione a led segue la linea dei mobili che si appoggiano alla sezione dello scafo. Servizi: il progetto prevede due ambienti separati , uno per il bagno e uno che ospita solamente la doccia per andare incontro alle esigenze differenti di chi la abita. Questi due ambienti scandiscono lo spazio la- sciando la traiettoria visiva libera e fungono da ap- poggio alla struttura dell’albero non passante.

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06. URBAN REUSE / COVERING WAVES L’ACQUA COME ELEMENTO CONFORMATORE Urban Reuse è un workshop internazionale attraverso il quale si presentano proposte di progetto relative alla riabilitazione del padiglione 9E dell’Ex-Mattatoio di Roma. Il progetto consta di uno spazio espositivo, una caffetteria, servizi , una copertura che sostituisca l’originale (non più presente) e un’adeguata integrazione con il contesto e con l’intorno. L’Ex Mattatoio (G. Ersoch 1888) è un complesso di “archeologia industriale”, un insieme di edifici che sono stati recentemente riconosciuti per il loro importante ruolo urbano. Molti degli edifici originali sono stati ristrutturati per ospitare diversi nuovi programmi. Nonostante il processo equilibrato (ma ancora incompleto) di aggiornamento, il Mattatoio tutt’oggi non interagisce completamente con l’ambiente urbano circostante. L’obiettivo del laboratorio è quello di ricollegare il complesso storico del Mattatoio con il resto della città mediante soluzioni progettuali e strategie architettonichee paesaggistiche, compresa la grande opportunità di integrare il fiume Tevere nella vita della città.

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CONCEPT Il progetto si propone di dare un’importanza vitale al fiume Tevere, non solo sotto il punto di vista di integrazione con il progetto, ma piuttosto come elemento conformatore degli spazi architettonici. Infatti il progetto della copertura e dello spazio esterno hanno in comune il design suggerito dal moto ondoso del fiume. La copertura si estende verso l’esterno del padiglione conferendo continuità e movimento delle forme.

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07. RESIDENTIAL PROJECTS / MY RENDERINGS

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Serenamente contemplava la corrente del fiume; mai un’acqua gli era tanto piaciuta come questa, mai aveva sentito così forti e così belli la voce e il significato dell’acqua che passa. Gli pareva che il fiume avesse qualcosa di speciale da dirgli, qualcosa ch’egli non sapeva ancora, qualcosa che aspettava proprio lui. Hermann Hesse

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NICOLE MICHELENA PORTFOLIO Contacts : Nicole Michelena Architect Strada del Fico,235 LT , Italy Phone : +39 3279234068 Email: nicole@michelena.it Web: nicolemichelena.it LinkedIn : https://www.linkedin.com/in/nicole-michelena-294671173/

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